L'evento è stato organizzato da Unione Italiana del Lavoro.
Sono intervenuti: Franco Lotito (UIL).
La registrazione audio dell'assemblea ha una durata di 1 ora e 6 minuti.
Tra gli argomenti discussi: Lavoro, Sindacato, Uil.
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UIL
Scusate
Per rispetto anche di coloro che si sono seduti a tempo con grande pazienza e già comincia a sentire il caldo
E nonostante
La permanenza dei delegati che stanno in piedi essendoci ancora centinaia di siete disponibili
Considerato il fatto che non vorremmo che una certa ora si creassero impazienza e sportive che saranno accuratamente evitate perché vi assicuro
Che ciascuno di voi anche quello che abita lontano dalle ore sarà messa in condizione di seguire la partita
Perché concluderemo con larghissimo anticipo
Se gli ultimi prendono posto diamo avvio ai lavori
Dalla nostra conferenza di organizzazione
Nella nostra conferenza di organizzazione credo che
Come prima cosa
Anche a nome vostro
Ritengo che sia giusto esprimere migliori auguri ai metalmeccanici che questa mattina alle cinque hanno concluso il loro contratto collettivo nazionale
Come voi sapete per la storia dei meccanici è un conto e questo è un contratto che contiene molti primati
Il primato dei tempi di gestione i più brevi tra quelle che si ricordano un primato assoluto perché non c'è stato nemmeno un minuto di sciopero
Il primato di coerenza con la politica coi dei redditi e con l'obiettivo dell'inflazione programmata che ha trovato riscontro nelle conclusioni salariali
L'inserimento con grande possibilità di sviluppo
Dei fondi integrativi di pensione
Ora per decisione che hanno assunto i meccanici
E contratto dovrà essere sottoposta al referendum
Io confesso non sono mai stato favorevole ne sono favorevole ai referendum ma dopo la firma
Dopo la firma
In ogni caso è una procedura che loro hanno deciso io mi auguro soltanto
Che tutti i lavoratori meccanici comprese quelle aziende che solitamente sono predisposte
Al no a prescindere
Che anche quelle aziende viene necessario sostegno di consenso ad un contratto che ripeto anche innova
In termini sostanziale rispetto ai modelli negoziale che conosciamo
De tentano se mi auguro pure che la conclusione positiva del contratto che peraltro è stata salutata con favore non solo da parte sindacale ma anche da parte imprenditoriale tutti quelli che sono pronunciata hanno spesso apprezzamento per questa conclusione io mi auguro che questo migliori il clima
Non dico le disponibilità perché sono anche di natura finanziaria non sempre risolvibili ma migliori prive quindi la predisposizione alla ricerca dei mezzi finanziari da parte del governo
Con il quale ci dobbiamo incontrare questa sera alle ventuno
Per fare la verifica credo conclusiva
Sulle disponibilità esistenti per il rinnovo dei contratti di tutti i settori pubblici
Sono presenti alla nostra conferenza e li ringraziamo
Fraternamente Darwin che vuol mente
Epifani
Vicesegretario è segretario vicario dalla CGIL e Cerfeda segretaria confederale Cocilovo
Gli amici
Cocilovo Forlani e Restelli segretari confederale della CISL
Aprendo i lavori della Conferenza nazionale organizzazione
Che si svolgerà sulla base del documento predisposto dalla Commissione organizzativa nazionale
Naturalmente il dibattito terrà conto sia del documento
Che poi la materia centrale del confronto del confronto sia della relazione
I lavori inizieranno inizieranno con la relazione del segretario organizzativo Franco Lotito
Dopo la relazione ci sarà l'interruzione
Ed i lavori proseguiranno domani e dopodomani Colle conclusione prevista una tarda mattinata del giorno sette
Domani mattina programmato l'intervento del nuovo segretario generale CGIL Sergio Cofferati
Nella mattinata del sette sono previsti gli interventi del ministro lavoro Clemente Mastella
Del segretario generale della CISL Sergio D'Antoni e quindi non a tardissima mattinata le mie conclusioni
La segreteria confederale
Che si riconosce nel documento la commissione che pare che poi sarà sottoposto all'approvazione ha deciso di non intervenire nel dibattito per dare il massimo spazio possibile di intervento ai dirigenti delle strutture e dai delegati eletti in questa prima fase costituente le RSU
Per quanto riguarda il contributo dei dirigenti degli enti collaterali
A settembre saranno loro i protagonisti dell'Assemblea dei servizi che abbiamo già programmato
Per questa conferenza
E arrivo subito alle cose pratiche
Il tempo a disposizione e poco eccome vedenti non tutti potranno intervenire
Abbiamo a disposizione tutta la giornata di domani e pochi interventi per il sette mattina
Per consentire il massimo contributo alla discussione dobbiamo decidere decidere per attuare quelle decisioni
Uno il rispetto rigoroso degli orari di inizio e conclusione delle mattinate dei pomeriggi
Due la fissazione di un limite invalicabile di tempo per ciascun intervento
Per gli interventi se siete d'accordo
Il tetto massimo sarà di quindici minuti
Ed il presidente di turno
Domani e dopodomani
Esercita il potere il potere di togliere la parola se si supera questo termine
Credo perciò che che dovrà intervenire dovrebbe evitare
Una scena che conosciamo che l'imbarazzo
Per lui di dover chiedere un minuto in più di recupero e per il presidente sarà costretta a dire non te lo posso dare
Per lo svolgimento dei lavori in Assemblea
Ricorda all'inizio gli orari che dovremo rispettare
Domani si inizia alle nove in punto
C'è l'interruzione alle tredici
Tredici circa naturalmente quindi la ripresa puntuale alle quindici
Giorno sette si inizia sempre puntualmente alle nove e si lavorerà per tutta la mattinata senza interruzione fino ad esaurimento con l'approvazione
Dal documento finale
Tutto questo vuol dire
Che predisposti gli interventi e anche qua evitando
Di creare situazioni imbarazzanti per ciascuno di noi alle ore prefissate
Si dà la parola che ha segnato in quel momento e si è assente si cancella
Eh sì un è cancellato deve avere un buon senso né di internal uscirsene di offendersi e di tenere conto che noi abbiamo l'esigenza considerati i tempi ristretti di dare un marittimo
Preciso e controllato allo svolgimento dei nostri lavori
Credo che detto questo
Ci sia ben poco da aggiungere
Se non per una cosa siccome ho indicato due modalità molto precise
Quella dei tempi di intervento e quella del rispetto rigoroso dell'inizio dei lavori
Di mattina e di pomeriggio
Siccome non voglio dare per scontato che siamo tutti d'accordo anche se sono convinto che lo siamo prima di dare la parola per la relazione metto in votazione
Questi due vincoli
Di cui il presidente di turno eh personalmente direttamente responsabile la puntualità nell'edizione d'amore il rispetto rigoroso senza deroghe
Dei tempi massimi consentita ciascuno che interviene allora chi è d'accordo alzi la mano la delega non so che cosa sia
Giù le mani chi è contrario nessuno chi si astiene nessuno
Queste procedure sono approvate all'unanimità e saranno puntualmente rispettati
Per l'inizio dalla conferenza do ora la parola al segretario organizzativo Franco Lotito per la sua relazione
Care delegate cari delegati
Tra due giorni
Quando sarà terminata questa nostra conferenza
A Napoli ne inizierà un'altra
I Sette Grandi si incontreranno come di consueto
Per guardare da vicino lo stato di salute del pianeta
Ed ancora una volta troveranno sulla loro agenda
Il problema della crisi che dura
Del lavoro che manca della povertà che cresce nel mondo
Noi ci auguriamo che finalmente prendano atto della realtà
E cioè che la terapia liberista
Lungi dall'essere la cura giusta contro la malattia dell'economia internazionale e essa stessa la causa della sua pervicacia
In un mondo assoggettato dalle politiche monetarista in la povertà è aumentata
Dopo aver reso ancora più insopportabile le condizioni di vita dei Paesi del Terzo Mondo
E penetrata fin dentro il cuore dell'economia e del benessere
Provocando nuovo disagio sociale ed incrementando ogni forma di conflitto
Il problema è serissimo
E per questo occorre una svolta tanto profonda quanto immediata
I sette Paesi più potenti del mondo si mettano dunque alla guida di questa svolta
Non accettino più di far convivere i loro Paesi ed il resto del mondo con la stagnazione economica promuovano una forte politica di riprese di crescita e di sviluppo
Facciamo in modo che le cento guerre che in questo momento insanguinano ai quattro angoli della terra si trasformino in una guerra senza quartiere contro la povertà
Per questo occorre una terapia forte disegno nettamente espansivo un vero e proprio new deal globale
Come indicato la recente riunione del tu h capace di ricostruire la solidarietà tra i Paesi industrializzati i paesi in via di sviluppo tra chi lavora e chi non lavora tra gli abitanti della città del benessere e quelli che ne sono esclusi
Ai Sette Grandi della Terra
Noi rivolgiamo un doveroso benvenuto a nome dei lavoratori italiani un auspicio perché il vertice di Napoli passi alla storia come il vertice della grande svolta e naturalmente a tutti i partecipanti un augurio di buon lavoro
Ma ora conviene che si parli di noi
Avviando il dibattito preparatorio di questa nostra conferenza ci siamo guardati intorno com'era necessario per scrutare l'orizzonte delle grandi trasformazioni sociali e politiche ed economiche
Che in maniera così veemente hanno investito il nostro Paese
D'altra parte com'era doveroso abbiamo sottoposto la nostra organizzazione ad una severa visita di controllo
Come si fa con uno scafo chi ha dovuto attraversare il mare burrascoso ed una bufera di rara intensità
Ed anche per constatare sera vero quanto ci veniva detto da chi
Standosene sul molo ci diagnosticata falle di ogni sorta
Pesanti perdite di rappresentatività
Uno smarrimenti o di ruolo politico
Un ripiegamento organizzativo segno sicuro a detta di questi osservatori di un declino inevitabile per il sindacato confederale quanto quello della prima Repubblica
Ebbene
Tutti i controlli sono stati eseguiti ed ora
Siamo in grado di comunicare nell'esito a voi
Care delegate cari delegati
Alla stampa che ci segue
Ai nostri interlocutori politici e sindacati
Lo scafo e in ordine
Non imbarca acqua
E la velatura è intatta
Oltre un milione settecento mila iscritti hanno deciso di rinnovare la loro fiducia al qui il
Ed allora felici di procurare una delusione e ci auguriamo cocente ai pessimisti ai distratti ai disinformati comunichiamo che lo stato di salute della UIL e eccellente
Che la sua capacità di misurarsi con la realtà è intatta
E che la sua unità interna non ha mai goduto un momento migliore
Usciamo dalla durissima prova dei cambiamenti di questi ultimi anni più che mai convinti dell'essenzialità del ruolo della presenza di un sindacato come il nostro
Non ci sarebbe la politica dei redditi e la concertazione se non ci fosse stata la UIL a sostenerne le ragioni e caparbiamente chiederne la realizzazione
E cosa sarebbe mai la battaglia per dare coerenza all'azione contrattuale delle categorie se non vi fosse stata anche qui
L'azione dei quadri e dei militanti della UIL che hanno sfidato resistenze io a volte impopolarità
Per impedire che prevalessero radicalismi e massimalismi pericolosi per il movimento dei lavoratori
E dove sarebbe oggi l'autonomia del sindacalismo confederale se proprio la quinta e non avesse svolto un preziosissimo ruolo di stimolo del pluralismo di idee e di proposte
Con ciò stesso impedendo che prevalessero opzioni dimmelo schieramento nella definizione delle scelte politiche del sindacalismo del sindacato confederale nel suo insieme
Di queste battaglie
Dei risultati che abbiamo ottenuto noi andiamo orgogliosi
E per questo diciamo che la UIL non ha alcuna intenzione di declinare
Anzi dichiariamo subito era apertamente
Che lo scopo di questa conferenza e quello di allestire un progetto di riforma organizzativa capace di far crescere la guida
Liberando nelle doti di flessibilità e di fantasia progettuale della grande risorsa umana rappresentata da i suoi quadri ed ai suoi militanti a tutti i livelli
La UIL lo vuole crescere sui luoghi di lavoro aumentando la sua capacità di mobilitazione tra i lavoratori dipendenti
E vuole farlo rafforzando la strumentazione contrattuale delle sue categorie parlando ai lavoratori delle grandi trasformazioni che stanno investendo più che l'organizzazione del lavoro la qualità del lavoro
La sua distribuzione
La sua continuità lungo una linea che vedrà intensamente impegnato l'esercizio contrattuale sul tema controverso delle flessibilità
La guida delle crescere in una società civile che essendosi liberata
Dalla tutela delle ideologie avverte la necessità di una rappresentanza più immediata e diretta dei bisogni infinitamente più complessi ed articolati rispetto al passato
Ed in questo senso potremmo persino parlare del passaggio storico primo immondo del lavoro
Dalla fase della contrapposizione dualistica tipica della dominanza della cultura antagonista a quella della sindacalizzazione del sociale
Nel senso di una domanda di tutela ravvicinate diffusa anche mutevole se si vuole ma permanente
Vogliamo la UIL capace di trasformare il consenso elettorale che sta ottenendo sui luoghi di lavoro in consenso organizzato
Per questo pensiamo ad un forte investimento sui nuovi delegati in termini di sostegno di formazione dell'informazione ed il coinvolgimento nella vita dell'organizzazione a tutti i livelli
Vogliamo la UIL capace di instaurare un rapporto del tutto nuovo con il mondo del volontariato con i giovani con le donne proponendo loro non mere modalità di inquadramento organizzativo
Ma strumenti che sappiano interpretare la loro domanda sociale e che sappiano dargli uno sbocco credibili credibile in termini di scelta
Al mondo degli anziani dobbiamo continuare a prestare tutta la nostra attenzione facendo sempre più nostre le loro battaglie per la garanzia di un'esistenza decorosa
Ma anche per fare in modo e il tempo della pensione non sia più il tempo del di nazione dell'ozio del tempo vuoto
Ma sia il tempo di un diverso operare ancora utile per se stessi e per la società
Vogliamo la UIL dedita senza soluzione di continuità dunque alla tutela del lavoro e alla tutela sociale più snella maltempo spesso più diffusa e per ciò stesso meno tributaria di prescrizioni burocrati
Una UIL forte perché forti sono le sue categorie e le sue unioni regionali questa e la UIL che noi vogliamo e che dobbiamo costruire
Una prospettiva di crescita niente affatto velleitaria
E che proponiamo a ragion veduta
Oltre mezzo milione di lavoratori privati e pubblici sì subito si sono recati fino a questo momento alle urne per eleggere le nuove rappresentanze sindacali unitarie sui luoghi di lavoro
Cinquecentoventotto mila e quattrocento per l'esattezza
Un buon campione noi ieri riteniamo per vedere come stanno andando le cose
I delegati eletti fino a questo momento sono undici mila cento non novantasette
Il numero delle lezioni effettuate è stato di
Mille e duecento ottantuno
La UIL ha presentato propri candidati per il novanta per cento del totale di lavoratori coinvolti cioè quattrocento ottanta mila e cinquecento raccogliendo mille settecentoquarantuno delegati con una percentuale che stava rapidamente salendo verso il venti per cento
A testimonianza della conquista di nuovi spazi e di un indiscutibile insediamento la nostra organizzazione mostra di saper tessere una rete di consensi che passa per la FIAT come per il ministero dei Beni culturali
Per gli operai come per gli impiegati per la piccola come per le grandi aziende per il Nord come per il Sud
Di questo andamento del voto sentiamo di poter essere orgogliosi non avendo debiti di riconoscenza da pagare nel verso le altre organizzazioni
Con le quali semmai intratteniamo un robusto l'apporto di competitività
Ne ha perso i meccanismi delle garanzie dell'accordo unitario
Non dobbiamo niente a nessuno se non alla chiarezza della linea politica che ci rende riconoscibili in mezzo ai lavoratori
Alla credibilità dei nostri candidati alla passione dall'attaccamento dei nostri militanti che con il loro lavoro quotidiano stanno costruendo questo successo
Soprattutto a loro deve andare in questo momento insieme all'esortazione a proseguire con lo stesso impegno il nostro grazie grazie di vero cuore
Liberamente
E segretamente i lavoratori stanno votando
E con il gesto democratico stanno sottolineando quattro aspetti fondamentali
Il primo
è che l'appello democratico delle tre organizzazioni confederali viene raccolto dalla stragrande maggioranza dai lavoratori italiani
Ed allora di fronte a percentuali di partecipazione che si aggirano intorno al settantacinque ottanta per cento che cosa potranno mai direi
Per il futuro coloro che parlavano di disaffezione verso il sindacalismo confederale
La seconda sottolineatura è che non esiste nessun'automatismo e questo è un aspetto molto importante
Tra il comportamento di voto
Politico ed il voto sindacale
Io vorrei pregare di chiudere le porte rifondò
Dicevo
Che
Non esiste più questo autocratici
Forse taluno ne subirà una qualche disorientamento
Abituato com'era a ragionare
Dirigistica mente con le categorie astratte della costruzione ideologica
Noi no
Anzi siamo convinti che proprio in questa discontinuità si manifesti il segno più sicuro di una nuova maturità elettorale
Una nuova capacità di saper guardare i fatti nella loro concretezza
E di saper scegliere senza pregiudizi insomma un voto più maturo perché più libero
Ma un voto più libero e anche un voto più mobile e di questo dovremo tenere tutti un grande conto per il futuro
E dovrà spronare c'è riqualificare continuamente il nostro impegno sapendo che il consenso dei lavoratori e più che mai da considerare un bene prezioso
La cui conquista non può essere considerato un acquisizione scontata ed a tempo indeterminato macché da rinnovare costantemente giorno per giorno
La terza sottolineatura che può essere desunta dalla distribuzione generale dei consensi per eleggere le rappresentanze sindacali unitarie riguarda il peso per il possibile ruolo del sindacalismo autonomo nel nostro Paese
Un pulviscolo di sigle affamate di notorietà e di potere dopo il ventisette e ventotto marzo hanno gonfiato il petto
Nella presunzione di poter salire sul carro del vincitore ed in citarlo a promuovere una specie di sfida finale contro il sindacalismo confederale
Come mosche cocchiere presuntuosi hanno detto abbiamo vinto
E con ciò ritenendo di poter risolvere il problema della loro legittimità rappresentativa in mezzo ai lavoratori
Di fronte a simili manifestazioni ci è parso che la cosa migliore da fare fosse quella di non correre dietro ai ricchi dell'autocelebrazione
E di accelerare il passo della preparazione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie affidando alle urne il compito di una risposta veritiere
E le urne ci dicono
Delle velleità del pochezza
Di queste formazioni che tutte insieme non riescono a prendere neanche il dieci per cento dei consensi dei lavoratori
Si erano presentati alla ribalta con una flotta agguerrite pronta a colpire a sbaragliare tutto e tutti in una competizione finale
Alla prova dei fatti hanno mostrato di essere niente più che un vascello fantasma
Il quarto fattore che viene sottolineato dal voto dei lavoratori è la conseguenza diretta di quanto abbiamo sin qui detto
E cioè
Che il sindacato confederale costituisce una sicurezza alla quale i lavoratori italiani non intendono rinunciare
La liberazione dei comportamenti elettorali dal vincolo ideologico
Che per il vecchio sistema dei partiti è stato fatale per il sindacalismo confederale si sta dunque rilevato rivelando uno straordinario peste di conferma della sua piena legittimità rappresentativa
Ore
Possiamo dire
Che l'opera del sindacalismo confederale viene giudicata positivamente dai lavoratori italiani proprio perché ha mostrato di saperne rappresentare gli interessi generali
Perché ha saputo respingere ogni versione neo corporativa dell'azione di tutela ma soprattutto perché ha saputo dare prova di una grande autonomia di giudizio e di scelte nei confronti delle controparti e dei governi
L'autonomia
è stata dunque la grande carta che il sindacalismo confederale ha saputo giocare
Un sindacato capace di dialogo e di mobilitazione
Di grande confronto istituzionale e di azione sociale ecco il nostro fattore vincente l'autonomia deve dunque continuare ad essere il fondamentale documento di identità che anche per il futuro
Può rendere pienamente riconoscibile il sindacalismo confederale agli occhi dei lavoratori
L'autonomia che lo fa diverso dal sindacalismo aziendalista pronto a scendere a patti con la coscienza pur di difendere gli egoismi di privilegi che generalmente rappresenta
Diverso dal sindacalismo antagonista che malgrado la dura lezione della storia pare ancora sopravvivere in qualche angolo del movimento sindacale organizzato
Autonomia di una costruzione difficile
Che giorno per giorno deve impegnare il sindacato a legittimare la sua azione sul terreno della tutela dei bisogni concreti dal mondo del lavoro
Per ciò stesso
Non potrà mai essere immaginate come mera equidistanza come un muro di cinta che dovrebbe proteggere il sindacato dalla contaminazione della politica no non è questo
L'autonomia non può essere
Il palazzo di don Ferrante
Semmai deve essere il contrario
E cioè l'acquisizione di una capacità inedita di giudicare la politica
Di partecipare da protagonisti
Al processo di cambiamento essendo portatori noi di una domanda sempre più sentite di tutela dei più deboli di coesione sociale di unificazione del mondo del lavoro
Dunque capaci di prendere posizione
E come suol dirsi persino schierarsi
Ma senza con ciò a diventare una forza cooptata in uno schieramento di parte
Sulla carta d'identità dell'autonomia sindacale naturalmente dovremo descrivere il connotato del pluralismo
Il pluralismo deve essere sempre più il metodo che misura la ricchezza delle idee presenti nel sindacato non con il regolo degli schieramenti politici
Dai quali ricaveremo soltanto subalternità
E mortificazioni della nostra autonomia bensì con la capacità di saper interpretare la domande che proviene dalla società civile e dal mondo del lavoro in tutte quante le sue articolazione
La società non è l'ambiente non è più l'ambiente nel quale avviene l'omologazione degli individui in base a convenzioni culturali consolidate
O a modelli di appartenenza ideologica e le masse non sono più disponibili a farsi organizzare in vista di un obiettivo finalisti
Ora la società si presente come un vasto aggregato reso enormemente più compresso dalla Presa di coscienza del valore dell'individuo
Karl Popper ci ha aiutati ad a costarci con minore diffidenza a questi valori parlando della società appena
Di questa intuizione noi dobbiamo certo essere riconoscenti a questo grande filosofo contemporaneo e tuttavia ci resta irrisolta la questione fondamentale della straordinaria complessità
Che questo approccio teorico induce nella organizzazione sociale
E una prospettiva per molti versi sconvolgente perché costringe tutti a rivedere categorie di analisi e modelli di reperimento di organizzazione del consenso
E tuttavia di una sfida che dobbiamo viverla come una sfida affascinante per il nostro futuro
Già ora
Basta gettare uno sguardo intorno a noi per vedere che l'habitat sociale nel quale il sindacato è chiamato ad operare reca le stigmate di una grande immensa complessità
Di questa complessità sociale non siamo fino in fondo parte in causa
Poiché ormai è del tutto evidente che la sfera del lavoro e quella della vita sociale non sono più separati come una volta
L'una e l'altra norma interagiscono sempre più frequentemente
Il tempo non è più un casellario
A tre comparti in cui vita lavorativa vita formativa ebit sociale e riproduttiva vengono rigidamente catalogati e separati
Di questo io ricordo parlammo già al congresso di Roma ed ora gli sviluppi delle nuove tendenze del mercato del lavoro e della Società paiono confermare questa analisi
Innovazione sociale e trasformazioni del mondo del lavoro dunque interagiscono profondamente come mostra il grande dibattito che si è aperto sul tema delle flessibilità ora non v'è dubbio che la cosiddetta discontinuità del lavoro tanto per fare un esempio ci viene ora presentata nella forma inaccettabile della precarizzazione del lavoro in essere
Chi afferma
Che dalla precarizzazione del rapporto di lavoro può scaturire la nuova occupazione di cui il Paese ha bisogno si presta soltanto ad un'opera di disinformazione
Infatti solo una prospettiva di ripresa dello sviluppo
Sostenuta da una forte domanda di investimenti aggiuntivi può dare quella risposta ai problemi dell'occupazione che nessun provvedimento di precarizzazione del mercato del lavoro potrà mai dare
Ed è bene che si sappia
Che la mobilità del lavoro è bassa non perché mancano gli strumenti di flessibilità
Ma perché bassa l'offerta perché non c'è sviluppo perché le aziende mentre parlano di nuovi miracoli occupazionali
Continuano a licenziare e da ristrutturare
Su questa strada lo ribadiamo a scanso di ogni equivoco i nostri interlocutori non troveranno mai alcuna disponibilità
Né da parte dei lavoratori né da parte del sindacato
Ma il discorso qui un altro
Qui si tratta di capire se la discontinuità può affermarsi come fattore di un nuovo modo di concepire l'organizzazione della vita lavorativa degli individui da una parte
Nell'organizzazione sociale dalla
Infatti chi può escludere
E soprattutto alle future generazioni questa discontinuità posso apparire sotto la veste positiva di una forte innovazione sociale
Non è forse già arrivato il momento di smantellare
Le rigide paratie che segmenta non l'esistenza degli individui in modo tale che il tempo della formazione il tempo del lavoro del tempo della vita possano interagire ed intrecciarsi fra di loro
E non sarebbe questa una prospettiva capaci di influire positivamente
Sui modelli di organizzazione sociale liberando completamente le energie che la società possiede evitando agibilità ad una nuova cultura dell'autogestione
Ma siamo convinti che di questa grande prospettiva di innovazione ce ne saranno grate le nuove future generazioni quei giovani
Che oggi si sentono esclusi dal lavoro dal mondo del lavoro che sono costretti a fare affidamento sull'assistenzialismo familiare ad instaurare con la società un rapporto di mero consumismo
Questo dunque il pluralismo che dobbiamo puntare a rappresentare
Consapevoli che solo da esso può derivare la forza di un sindacato che vuole continuare ad essere punto di riferimento della società
E al tempo stesso soggetto politico autorevole e riconosciuto
Autonomia dunque e per noi tutt'altro che un'aspirazione alla separatezza
Ed il pluralismo un approccio concreto di indagine e di rapporto con la realtà
Ed allora
Forti
Di questi due tutori della nostra libertà di espressione possiamo senz'altro affrontare il problema del politiche
Al congresso di Roma
La UIL
Affermo di essere un'organizzazione
Saldamente ancorata alla tradizione e dalla cultura di una sinistra sociale con esplicita vocazione di governo
Tale rimane oggi
E lo sarà fino a quando ci sarà bisogno di combattere contro lo sfruttamento del lavoro di tutelare gli strati più deboli della società evitare una speranza più deboli
Il progresso tecnico ha ridotto lo sfruttamento del lavoro
Ma non lo ha certo eliminato così come il fatto che la maggioranza dei cittadini godere di un'accettabile tenore di benessere non ha fatto eliminato le ingiustizie e le diseguaglianze sociali
Domenico Fisichella gli al tempo stesso ministro della Repubblica e bicchiere altamente e fervente mente monarchico
A noi sfugge
Come egli possa reggere il peso di questa contraddizione sul piano etico prima ancora che su quello politico
E tuttavia non esitiamo a riconoscergli lucidità di analisi
Nel cogliere l'essenza di un problema vero quando nelle tendenze sociali che mettono al primo posto gli interessi degli abbienti delle categorie forti
Il l'onorevole professor Fisichella scopre il pericolo dell'affermazione di una particolare forma di oligarchia fondate
Sui numeri e sul denaro
Ebbene se questo pericolo esiste c'è un solo modo di scongiurarlo ed è quello di mettere al centro di una vasta iniziativa la difesa del carattere universale dei diritti di cittadinanza
Un'oligarchia infatti si manifesta come tale quando riserva l'uso dei diritti dei cittadini di cittadinanze ad una parte soltanto della società non importa quanto grande ma solo ad una parte
E questo è ciò che può accadere concretamente nelle attuali condizioni sociali
Se i diritti fondamentali come il diritto al lavoro il diritto alla salute il diritto all'istruzione ad un'anzianità decorosamente protetta
Non sono più diritti disponibili per tutti ma solo per chi può
E dunque la piena cittadinanza dei non abbienti degli strati più deboli della società che decide della reale portanza di un sistema democratico moderno
Su questo terreno deve collocarsi l'impegno politico di un'organizzazione sindacale come la nostra
Qui si decidono le appartenenze qui la capacità di esprimere giudizi sui programmi
Di verificare i rapporti e sperimentare alleanze
Su questo terreno
E con la stessa chiarezza la UIL base sviluppando il ragionamento sui caratteri essenziali della nuova maggioranza di governo che si è formata dopo il voto del ventisette e ventotto marzo
Non v'è dubbio non v'è dubbio alcuno
Che questa maggioranza ha rappresentato innanzitutto una potente elemento di rimozione del vecchio ceto politico
Il Polo della Libertà conquistato la prerogativa del governo del paese
Ha chiesto rispetto per l'azione che si accinge a svolgere ed è giusto che rispetto ottenga
Noi qui riconfermiamo la posizione che andiamo sostenendo da tre mesi a questa parte
E cioè che ci riserviamo di giudicare il nuovo esecutivo non dalle forze che lo compongono o dagli uomini che lo rappresenta poiché questi giudizi appartengono alla sfera etica prima ancora che quella politica
Bensì dall'azione concreta
E dalle misure di governo purché lo faccia purché governi
Abbiamo espresso soddisfazione
Per il ripristino
Nel confronto con le forze sociali
Ma abbiamo il dovere di mantenere l'allarme rosso di fronte ai ripetuti annunci di manomissione ulteriore dello stato sociale
E da allora è bene ribadire ancora una volta che consideriamo inaccettabile un ulteriore peggioramento del sistema pensionistico
Per la semplice ragione che non si può chiedere simultaneamente di allungare da subito la vita lavorativa sessantacinque anni
Pare che a rizzare il rapporto di lavoro e cancellare la funzione degli ammortizzatori sociali
Per immaginare una simile operazione non bisogna essere di destra bisogna essere irresponsabili ed anche incompetenti
Non si può immaginare
Che si superano i difetti certo numerosi del sistema sanitario nazionale revocando il diritto di tutti i cittadini all'assistenza e alla tutela della salute
Così come non si può immaginare di salvare il sistema educativo del nostro Paese
Issando la bandiera bianca di fronte alle inefficienze del sistema pubblico elargendo buoni scuola e dicendo sostanzialmente ai cittadini italiani
Arrangiatevi
Abbiamo appreso con soddisfazione dal presidente del consiglio che i ministri del suo governo che parlavano di nuove tasse e di nuovi condoni erano fuori strada
Ed ora ci rimane la curiosità di vedere i contenuti della manovra di aggiustamento del disavanzo pubblico per questo pensiamo che l'appuntamento più naturale sia con la preparazione della legge finanziaria viene annunciata per questi giorni forse per questioni
Lei forse riusciremo finalmente a capire
Come il Governo intenda muoversi nel triangolo del contenimento del disavanzo pubblico della spesa sociale e della invarianza del prelievo fiscale
Poi ci auguriamo che il ministro delle Finanze Tremonti forte della sua esperienza venga messo in condizione di promuovere una riforma fiscale finalmente degna di questo nome
Il ministro delle Finanze conosce da tempo
Le proposte della UIL
Sa che sono ben ragionate sia sul versante del decentramento fiscale sia su quello di una diversa distribuzione del peso in positivo tra imposte dirette per imposte indire su quelle linee egli sa che può contare ora sul nostro apprezzamento per la sua azione futura del su Esper la sua azione futura sul nostro sostegno se queste saranno due linee di tante altre questione dei potremmo ragionare
Parlando della futura azione di governo ma lo ripetiamo la cosa più importante e che ora si manifesti concretamente
In decisioni a proposte di legge
E finalmente per questi e soltanto per questo
Il governo si faccia giudicare in Parlamento e nel Paese
Non avendo alcun rimpianto
Del vecchio blocco di governo
Nei debiti culturali nei confronti dello schieramento di opposizione politica noi giudicheremo serenamente e senza pregiudizi di sorta i contenuti che le proposte che ci verranno presentate
E se ci convinceranno lo diremo senza reticente
Ma avendo piena consapevolezza di chi e di ciò che noi rappresentiamo aggiungiamo che agiremo severamente se questi interessi saranno minacciato
Una scelta come quella che qui è stata descritta si inquadra perfettamente nell'orizzonte strategico della politica di concertazione che la cui l'ormai da molti anni ha messo al primo posto
La UIL vanta un credito politico su questo terreno ed è quello di avere impostato per prima la ricerca sulla politica dei redditi
Cominciamo a undici anni fa
A parlare di concertazione quando il sindacalismo italiano era ancora immerso nelle culture della contrapposizione di classe e la qualità dei suoi comportamenti veniva misurata esclusivamente con il loro contenuto di radicalità
Ponemmo la concertazione come tema di innovazione culturale dell'intero sindacato confederale convinti che era giunto il momento di rimuovere l'egemonia della predicazione massimalista ed opera IST
A favore di nuovi modelli fondati sul principio della partecipazione
Abbiamo agito tra mille resistenze e diffidenze pagando qualche volta il prezzo dell'isolamento mai fatti citavano lentamente ragione e ci spingevano ad andare avanti
Alla pervicacia dei modelli culturali operai stila Federazione unitaria dovette pagare il prezzo
A prendere atto che sulle misure che il Governo proponeva per ridurre l'inflazione non c'era più nella Federazione CGIL CISL UIL dell'unità d'azione
Fu il momento più brutto ma forse fu anche la prova che occorreva fare per dimostrare che la politica della concertazione non era una cinese via dei gruppi dirigenti centrali
Ma un elemento di una nuova consapevolezza di Rinnovamento sindacale sentito dai lavoratori
E che fosse così la prova la si ebbe l'anno dopo
Quando la maggioranza degli degli italiani disse sì al taglio dei quattro punti di contingenza da quel momento il cammino è stato certo ancora a lungo e controverso
Ma la direzione di marcia non è stata mai più messa in discussione molte cose sono cambiate nel sindacato a partire dalla consapevolezza che la componente radicale era una minoranza e non poteva esercitare illegittimamente il diritto di essere avanguardia dell'intero movimento sindacale
Questo processo si è finalmente compiuto ed il prezzo della rottura appagato nel mille novecentottantaquattro ha dato il suo frutto nove anni dopo
Nel mille novecentonovantadue e nel mille novecentonovantatré quando CGIL CISL e UIL hanno potuto firmare insieme gli accordi che danno vita formale alla politica dei redditi
Qui vogliamo dare atto
Che di questo processo di grande riflessione si è reso interprete Bruno trentina
Al compagno trentini
Che appena qualche giorno fa ha lasciato la direzione della CGIL
Noi oggi vogliamo rivolgere un saluto di sincera stima e grati tutti
Stima e gratitudine per lo straordinario contributo di idee di impegno di rigore politico che hanno arricchito non solo la sua organizzazione ma l'intero movimento sindacale
Stima e gratitudine che abbiamo conservato sempre anche nei momenti più duri del confronto polemico
E non sono stati certo pochi nei remoti nel tempo
E che ora vogliamo trasformare quale che sia il terreno su cui egli deciderà di proseguire il suo impegno in un augurio di buon lavoro
Così come un augurio di buon lavoro noi rivolgiamo sinceramente e caldamente al compagno Sergio Cofferati che ne ha preso il
Che è qui presente era venuta alla chetichella
Come vede se a casa
Dopo l'accordo del ventitré luglio e il nostro compito diventa però se possibile ancora più impegnativo
La politica dei redditi è diventata intesa formale tra le parti sociali e Governo quando il sistema politico affrontato la fase cruciale della sua trasformazione
Questo ne ha mutato fatalmente la natura poiché l'ha fatta diventare un pezzo essenziale della trasformazione stessa del Paese
Non v'è dubbio infatti che la politica dei redditi si configura a tutti gli effetti come una modalità mediante la quale i lavoratori vengono associati potremo dire permanentemente alla formazione delle grandi scelte economiche del Paese
E c'è da chiedersi perché ciò sia potuto accadere prima
Del mille novecentonovantadue novantatré
La verità e che la politica dei redditi ha potuto vedere finalmente la luce
Non solo quando nel sindacato confederale nel suo insieme si è completato il processo di revisione del suo modo di essere
Ma quando sul piano generale ci operata la rottura della prassi consociativa ed il vecchio sistema dei partiti
Non ha più potuto praticare l'intermediazione di potere tra la società civile e lo Stato
Dunque la realizzazione della politica dei redditi è stato non il gesto di addio di un vecchio sistema politico ormai morente ma nei fatti
Una parte importante della trasformazione in atto un tassello di quella Seconda Repubblica che certo io ancora da costruire
E questo aspetto che rende irrinunciabile la politica dei redditi e che deve sospingere in avanti la nostra azione
Ma in questo senso dobbiamo essere consapevoli che la conquista di tutto il sindacato confederale a questa politica non basta di per sé a garantirne gli sviluppi futuri
è necessario che cambia anche la cultura di governo e dal governo
In modo che acquisisca fino in fondo il modello della triangolarità come elemento sostanziale per la formazione degli orientamenti dell'esecutivo stesso
Senza il sindacato
O peggio contro di esso nessun governo può governare se non al prezzo gli elevatissimi costi sociali ma d'altro canto è da escludere che il sindacato possa trasformarsi nell'ennesimo componente della maggioranza di un governo quale che sia
Il rapporto dunque non può essere che quello di soggetti che da posizioni autonome dialogano se possibile comunque si confrontano regolarmente
Sapendo che la questo dialogherà questo confronto l'esecutivo ricava il senso stesso della governabilità quotidiana e le forze sociali la possibilità di dare uno sbocco
Alle loro aspettative che nessuna lotta a carattere meramente meramente rivendicativo potrà mai dare
Sin qui abbiamo cercato di tracciare il disegno di un grande sindacato confederale protagonista delle trasformazioni in atto consapevole del suo ruolo della sua collocazione strategica ma è del tutto evidente
Che non abbiamo parlato solo della quei quello che vogliamo dire e che su questo terreno di grande ripresa dell'iniziativa si può collocare la nuova prospettiva unitaria del sindacato
Tra qualche giorno qui a Roma torneremo a riunirci con CISL e CGIL per discutere di unità
Lo faremo come nostro costume con impegno rigore politico e con lealtà
C'è un documento predisposto dalle tre segreterie confederali di UIL CISL e CGIL e noi abbiamo detto che non aveva più senso rigirarsi hanno tra le mani e che era giunto il momento di investire dal dibattito unitario tutte le strutture del sindacato a tutti i livelli
Dei contenuti di quel documento Rai siamo soddisfatti poiché in esso si riflette ampiamente l'elaborazione politica e culturale che la UIL andata sviluppando nel corso di tutti questi anni
Naturalmente il documento unitario deve essere giudicato per quello che effettivamente un atto di volontà politica che finalmente avvia una ricerca come suol dirsi sul campo
Non occultando sotto inutili compromessi Parolari le diversità che esistono tra le organizzazioni i tempi di questo dibattito bisognerà certo prevederli poiché se è giusto coinvolgere tutti i livelli del sindacato e necessario anche sapere che esso non può certo proseguire all'infinito
Ma oggi chi può dire in piena onestà e coscienza quale ne sarà lo sbocco
Cosa e come ci risponderanno i quadri e di militanti sui luoghi di lavoro quando chiederanno chiederemo loro di passare dalla competizione
Perché la competizione e oggi il senso profondo dell'elezione delle RSU passare da questo Stato a quello della convivenza e poi a quello dei comportamenti unitaria
Noi non vogliamo certo dubitare che questo processo debba essere sostenuto con tutte le energie disponibili ma quanto tempo occorrerà perché siccome ebbene quando noi svolgiamo questo semplice ragionamento ci sentiamo tirare per la giacca e ci sentiamo dire ma non c'è tempo
Ma se non c'è tempo e meglio cominciarla subito questa riflessione di merito sull'Unità da fare e non certo saltare subito alla conclusione di una data fatidica
E ci sono molte cose che da subito potremmo cominciare a realizzare insieme
Ad esempio sperimentare un sistema di gestione unitaria della titolarità contrattuale
Che affida ad un apposita sede decisionale eletta a suffragio universale dei lavoratori interessati che pratica il voto di maggioranza il compito di approvare la piazza le piattaforme contrattuali e le sue conclusioni
Potremo mettere in cantiere un'azione comune per dare effettiva rappresentanza ai lavoratori delle piccole aziende dell'artigianato mettendo da parte forme sterili di concorrenza organizzativa e sperimentando forme di tesseramento unitaria
Potremmo rafforzare l'attività unitarie internazionale coordinando meglio il lavoro delle nostre sedi di Bruxelles
Ebbene perché tutto questo non può essere fatto perché non mettere sul tavolo una caparra unitaria magari piccola ma comunque più concreta di una grande promessa di là da Fini
Certo le cose che resterebbero da fare sarebbero tantissime nel senso che si tratta di mettere in piedi un progetto che sia qualcosa di più e di diverso
Della semplice sommatoria di Uyl CISL e CGIL si tratta di dare alla mozione della rappresentanza degli interessi dei lavoratori una dimensione tanto ampia
Da comprendere le forme più avanzati di democrazia economica e poi si tratta di mettere in campo una ricerca intorno ai modelli organizzativi del nuovo sindacalismo confederale
Di vedere come possiamo riflettere insieme sul rapporto tra prospettiva unitaria decentramento in senso regionalista del sindacato se queste domande hanno un senso non si può pensare l'unità come ad un automatismo ma come ad un processo il cui percorso sarà necessariamente scandito dalla conquista di una salda cultura comune dell'autonomia da un profondo rispetto del pluralismo e dalla velocità con cui sarà realizzata una vera convivenza fondata sulle regole comuni
Per questo da guide pronta sin d'ora
Ma sapendo fin d'ora
Che fino ad un minuto prima dell'Unità da cui non rinuncerà ad essere se stessa
Alla costruzione di una robusta dote unitaria da quelle intende contribuire da subito mettendo già ora a disposizione del dibattito comune con CISL e CGIL l'elaborazione politica che accompagnato allo svolgimento della nostra conferenza organizzativa
Insieme con Remo riflettere su un processo di erosione della confederali ITA che sembra operare già da qualche tempo
E che investe un po'tutti ed insieme dovremmo decidere che cosa dobbiamo fare per contrastarlo
Ed infine insieme potremmo riflettere sui caratteri fondamentali delle trasformazioni che attendono ancora le istituzioni e del Paese
E qui stiamo parlando di una nuova domanda di pluralismo dei poteri che ha nella realizzazione di una nuova dimensione regionalista il suo naturale punto di approdo
Ebbene chiarito una volta per tutte che la società italiana in generale del mondo del lavoro in particolare non accetteranno mai sbocchi disegno separatista è venuto il momento in cui il sindacalismo confederale in quanto grande soggetto rappresentativo della realtà sociale del Paese
Deve misurarsi fino in fondo con il problema della riorganizzazione dei poteri dello Stato in senso regionalista
All'avvento di questa grande trasformazione noi tutti
Dovremo prestare un'attenzione davvero particolare
Poiché inciderà profondamente sulla vita dei cittadini ne cambierà il rapporto con le istituzioni modificherà le priorità economiche escluderà nuove opportunità ma al tempo stesso revocherà vecchie certezze
Abituati a considerare il potere centrale comunico garante dello stato sociale ci accorgeremo che non è più così e che molte funzioni da quelle di quel fare
Alla tutela del territorio dal mercato del lavoro e le politiche di sostegno della piccola e media impresa dipenderanno dalle politiche di bilancio delle regioni
Ebbene come può il sindacato confederale rispondere a questa grande trasformazione e come del resto spesso riorganizzarsi
La nostra risposta non può essere altro che quella di una confederali ITA diffusa
Chi assume di fronte alla prospettiva dei nuovi poteri la politica dei redditi e della concertazione come pratica diffusa capace di riprodurre nel territorio a diretto contatto con la formazione dei processi decisionali del sistema decentrato
Una capacità permanente di intervento di controllo sociale
Quello che stiamo cercando di dire e che la concertazione la triangolarità debbono diventare modello concreto su cui il sindacato confederale regionale chiama i nuovi poteri regionali a misurarsi
Si tratterebbe dunque di immaginare la costruzione di tanti protocolli regionali
Capaci di promuovere un Governo ordinario del confronto tra parti sociali ed istituzioni regionali
Anche in questo caso noi ci rivolgiamo a CISL e CGIL per chiedere se una simile disegno può essere condiviso e può essere iscritto fra i temi strategici che uniscono il sindacato
Certo la prospettiva regionalista impone una trasformazione anche interno
Infatti se è vero che la confederali ITA consiste appunto nella piena riconquista di una vasta rappresentanza sociale non v'è dubbio che ciò può avvenire per mezzo
Di una forte articolazione di strumenti poteri e funzioni
E cioè tanto più urgente se si considera il fatto che occorrerà al più presto individuare una risposta credibile alla domanda di nuovo pluralismo che proviene non solo dalla spesa sociale Manta lo stesso mondo del lavoro che noi intendiamo rappresentare comincia a farsi largo la consapevolezza dei limiti e dei ritardi di analisi sulle trasformazioni del mondo del lavoro
E a questo punto il sindacalismo confederale non può e non deve sottrarsi ad una serissima riflessione autocritica
In tutti questi anni di recessione la crisi ha picchiato duro sull'occupazione e sul reddito dei lavoratori ed ha costretto il sindacato negli angusti spazi di una manovra meramente difensiva
Non potevamo fare diversamente
Eravamo tutti consapevoli come i processi di ristrutturazione che si svolgevano nella cittadella del lavoro stabile camminavano di pari passo con i mutamenti di un mercato del lavoro sempre più segnato da una forte domanda di flessibilizzazione e di mobilità ma come potevamo dedicarci a questi nuovi aspetti del mercato del lavoro con l'attenzione necessaria quando giorno per giorno veniva messo in discussione il destino di decine di migliaia di lavoratori delle loro famiglie della loro esistenza
Crediamo di avere fatto un buon lavoro nelle mura della città
Difendendo i lavoratori sfruttando tutte le risorse legislative per proteggere il loro reddito contrattando le eccedenze occupazionali avvolte posto per posto cercando di disegnare alternative occupazionali
Ora sembra giunto il momento di tirare le somme e di guardare al di là delle mura
Sì e lo faremo senza pregiudizi ci accorgeremo che l'orizzonte del lavoro è profondamente mutato
E che il suo problema fondamentale alle soglie del ventunesimo secolo non è tanto il suo sfruttamento quanto la sua scarsità e la sua cattiva distribuzione
E la scarsità
A sollecitare tutte le trasformazioni del mercato del lavoro in direzione delle nuove forme di flessibilità ed allora dei problemi del mercato del lavoro dovremo occuparci certo come di quell'insieme
Di norme che regolano la domanda e l'offerta ma soprattutto come la sfera nella quale tenderanno sempre più a spostarsi i nodi essenziali dell'Organizzazione della rappresentanza
La flessibilità io ormai come un Giano bifronte
Se da una parte mostra il volto di un'impresa che vuole massimizzare i benefici perse
Frantumando il carattere continuativo della prestazione
Dall'altra mostra quello del giovane in cerca di prima occupazione disposto anche ad accettare un lavoro a tempo determinato magari un salario differenziato pur di mettere i chiede nel mondo del lavoro
Certo se sarà il padrone a chiederci flessibilità per aumentare i suoi vantaggi faremo presto a dirgli di no
Ma se saranno i nostri figli a chiederci di dare loro un'opportunità che cosa risponderemo
All'Atm di Torino si è voluto difendere il principio dell'equità predire retributiva
Giusto sacrosanto
Ma cosa penseranno di noi quei quattrocentocinquanta giovani che si sono visti sbarrare il passo da un principio almeno per un certo periodo
Faremmo bene a riflettere su questo punto prima che la flessibilità
Diventi il terreno di una inedita alleanza tra gli interessi dell'impresa alla ricerca di maggiore efficienza e di minori costi e quella delle giovani generazioni alla ricerca di un'opportunità di lavoro
Alle giovani generazioni dunque dovremo dedicare un impegno straordinario cercando di costruire con loro una prospettiva strategica in cui la flessibilità non sia negata Ricci e dei diritti fondamentali di cittadinanza per chi la pratica
Insieme a loro costruire un progetto che ricomponga in forme inedite il nesso tra lavoro vivere sociale formazione
Per loro dobbiamo trasformare profondamente il sindacato superando ogni forma di collateralismo ghettizzati
Il sindacato diventi un luogo accogliente per i loro problemi
Per la loro domanda di partecipazione di impegno civile ed anche perché no della loro voglia di ritrovarsi di stare insieme migliore sfogo alla loro vitalità e dalla loro felicità di essere giovani
Alle giovani generazioni dobbiamo cercare di dare un sistema di valori quali la solidarietà la coesione sociale e la tolleranza cui riferirsi
Ma soprattutto dobbiamo restituire loro la speranza del futuro
Chiediamo a tutte le nostre strutture di avviare un grande lavoro in mezzo agli studenti tra gli inoccupati delle liste di collocamento con il mondo del volontariato giovanile in vista di un'Assemblea nazionale dei giovani
Da cui far scaturire una piattaforma di grande iniziativa sul fronte del lavoro che cambia e di un grande impegno per una società che deve cambiare
Per parte nostra
Dovremo attrezzarci meglio anche sul piano organizzativo arrivando a pensare anche a forme di tesseramento speciale che faccia diventare i giovani cittadini del cui
E dunque ancora il lavoro che manca il nodo cruciale da affrontare sapendo che il problema della scarsità è diventato nel corso di questi ultimi anni il problema delle regioni meridionali essenzialmente
E qui che si concentrano i tassi più elevati di disoccupazione e qui che il dramma delle giovani generazioni e la sua rappresentazione più a conta e qui infine che la ristrutturazione dell'apparato industriale
Ha inghiottito intere fabbriche gli ha cancellato decine di migliaia di posti di lavoro lasciando al loro posto il nulla
Si è parlato giustamente di desertificazione poi che questo sia caduto a Crotone a Bagnoli in Sardegna attacca
Di questo
E delle possibilità di ripresa di una vasta iniziativa abbiamo parlato nella Conferenza delle Regioni meridionali tenutasi a Napoli il ventidue giugno scorso e se ne tornerà a discutere a settembre quando allestiremo una vera e propria conferenza di programma
In cui la questione meridionale smetta di essere un aspetto della cultura
Assistenzialista per tornare ad essere questione nazionale che attiene direttamente alla grande tema dello sviluppo generale del Paese
Il Sud non chiede assistenzialismo chiede pari opportunità
Pari opportunità dal visti dal punto di vista delle risorse economiche disponibili dei progetti industriali delle infrastrutture necessarie della formazione di un ceto imprenditoriale all'altezza del compito
Siamo così giunti al punto conclusivo del nostro ragionamento
Se queste sono le nuove sfide che ci propongono i mutamenti del mondo del lavoro e della Società e sul territorio che dovrà concentrarsi una nuova grande capacità di intervento sindacale
Allargare gli orizzonti della rappresentanza sociale ricomporre i tanti pluralismo i che la società produce all'interno di un disegno comune fondato sul principio della tolleranza
Riconfermare il valore imprescindibile del carattere universale dei diritti di cittadinanza a favore degli strati più deboli della società unificare il nord e il sud del Paese
Non per mezzo dalla pratica assistenzialista ma creando lavoro
E destinandolo laddove più scarso sono questi gli elementi fondamentali di questa nuova strategia che andiamo traccia
Per questo occorrerà pensare ad una nuova dimensione organizzativa del sindacato predisponendo un sistema a rete diffuso sul territorio che valorizzi l'esperienza delle camere sindacali provinciali e comunali
Come presidi fondati su motivazioni strettamente funzionali e non più burocratico formale
Una rete fatta anche di servizi e gli operatori sociali piuttosto che di dispendiose stratificazioni gerarchiche
Sempre di più l'obiettivo dovrà essere quello dà la massima estensione della tutela sindacale anche al di fuori dei luoghi di lavoro e nei confronti delle nuove articolazioni sociali
Nella quello dunque debbono poter trovare piena cittadinanza insieme al mondo del lavoro dipendente
I nuovi bisogni di tutela di promozione dei diritti che propongo che provengono dalle donne peggior dalle giovani generazioni dalle nuove figure sociali dalla nave articolazioni professionale
Per questo scopo continueremo a lavorare anche proseguendo l'azione di rinnovamento e di potenziamento dei servizi
La riconquista della piena rappresentanza sociale del territorio è pressoché impossibile senza il sostegno di una diffusa e potente rete di servizi confederali
Da quelli connessi all'assistenza del patronato
Al Caf alla tutela degli inquilini
Ma occorrerà anche immaginare una capacità di fare sportello appunto per rispondere ai bisogni di cui dicevo prima specie quando avessero i giovani avessero a che fare con forme di prestazione precaria come il lavoro di interi e poi ancora lo sviluppo dei servizi connessi alla gestione della bilateralità per il settore artigiano la promozione di percorsi formativi di sostegno e di integrazione al mobilità
Un gran lavoro da svolge
E per questo noi di proponiamo di riconfermare come già diceva prima il compagno Larizza
Confermare per l'autunno una vera e propria conferenza dei servizi cui affidare il compito di una elaborazione sistematica e di proposte di lavoro
Ecco dunque
I compiti che noi affidiamo a questa nostra conferenza
Sono grandi obiettivi
Ne siamo del tutto consapevoli
Ma siamo convinti che la UIL può permetterseli questi obiettivi
Siamo un'organizzazione che ha saputo dare tante volte prova della sua autonomia non confondendo la mai con le forme dell'agnosticismo opportunisti
Anzi forti della nostra autonomia abbiamo giudicato siamo scesi in campo battendo ci per quello che ritenevamo giusto
Siamo l'organizzazione che crede profondamente nel pluralismo nella convinzione che il pluralismo una ricchezza quando come nel nostro caso non dà luogo ad incrostazioni correntizie
Siamo un'organizzazione unica perché il patto che lega il popolo della quella i suoi dirigenti è solidissimo
Forte di questa unità profonda sentita da tutti abbiamo affrontato gli eventi di una storia che si è messa a correre all'impazzata ha travolto mitici leader e granitiche organizzazioni noi siamo qui
Siamo qui decisi ad eseguire a seguire il corso della storia ed a camminare sulla strada del rinnovamento
Possiamo permetterci tutto questo perché abbiamo le idee per farlo
Ma soprattutto possiamo permetterci tutto questo perché care delegate e cari delegati siamo un'organizzazione che a voi
Siete voi la nostra ricchezza dal vostro lavoro quotidiano deriva la forza e la credibilità della UIL in mezzo ai lavoratori
Grazie a voi dunque possiamo guardare al futuro della nostra organizzazione come ad un grande futuro
Come vedete
Innanzitutto approfittò ora per salutare Sergio Cofferati nuovo segretario generale della CGIL che qui con noi
Questo è un lungo applauso d'incoraggiamento per non sbagliare olgettine a c'è anche Altiero Grandi che sta qui con noi e scusate l'ho visto solo segretario confederale della CISL
Come
Rassicurando tutti quelli che avevano paura abbiamo concluso questa prima fase con larghissimo anticipo rispetto ai tempi previsti ma capisco anche il significato dall'applauso
Se mi consentite solo un secondo ora un secondo
Ripeto la raccomandazione
Se fossimo in pochi intimi direi
Un pressante invito o un'amichevole diffida scegliete voi
Domani mattina alle nove dobbiamo riprendere i lavori per consentire al maggior numero possibile di persone intervenire dalla sera
E buona partita per tutti noi
Aspettavano Sergio
Pressione grave
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