Presentazione del libro "Senza pregiudizio" (Casa editrice Metilene Pistoia)

Agli
Si dice che quando si muore l'anima trascende dalla bocca
Ho sempre pensato invece se il soffio vitale in quel triste frangente
E stata agli occhi ho sempre prestato molta attenzione al modo di guardare delle persone
Ed è così che ho sempre scelto con chi condividere il mio tempo
Lo sguardo non meno
L'occhio si punta sempre là dove avverte l'intesa non è possibile fare teatro o cinema arte in genere se non rintracci da subito in coloro che sarebbero i tuoi collaboratori quella in patria di un tempo
Se nel primo impatto qualcosa stride meglio tralasciare scriverà costantemente
Fare teatro e cinema
Con solo la tecnica
Abita prevede
Da lì avrebbe arrivo l'impensabile
L'autorizzazione dal ministero per girare il film a settembre sarebbero iniziati i lavori preparatori per affrontare le riprese di Stabat Mater perché l'autorizzazione era unita a quel testo poetico
Il Provveditorato regionale ed infine il ministero per la giustizia ritenevano che un progetto cinematografico potesse essere qualcosa di buono al di là dello scritto che certo non evocava la laicità dello Stato ma qualcosa mi dice oggi e quel ma per presente nel titolo sia stata una sorta di conforto e ottimo viatico per tutti
Di lui non è Roma tre ed io con gli occhi di madre ove tutto
Questo è l'incipit di Stabat Mater De Grazia Cristina un verso che martellata in testa sollecitando almeno a me la memoria che concedono altri versi canta mi o diva del Pelide Achille oppure nel mezzo del cammin di nostra vita versi solenne che anche quelli introducono una storia
La scelta della rappresentazione di un testo riserve solitamente in alcuni passaggi che si confà hanno al proprio vissuto aderendo profondamente alla pelle
Di lui non ero mandria
Ed io con gli occhi di madre ho veduto
Un assioma che immediatamente lascia intravedere che per la comprensione dell'altro occorre recuperare lo sguardo materno quello stato di indulgenza che appartiene a chi ha dato origine ha un rapporto filiale
Frisina affida alla conifera la narrazione dell'intero poema chiedendole però da subito di rivestirsi di uno sguardo di mestizia quale è appunto quello materno
Avevo deciso che la corifeo dovesse essere interpretato da un uomo era la prima parte del per sua suggerirmelo di Luís non ero madre
Sarebbe stato ancora più evidente questo concerto di maternità negata alla corifeo la sua impossibilità a generare evidenziando così ciò che un successivo verso suggeriva lo straccio di quella sua madre
Utero capo e poi il richiamo nella struttura dello scritto alla tragedia greca in cui la figura femminile è assente dalla scena
Durante la prima esperienza di laboratorio avevo provato a chiedere se qualcuno fra i partecipanti fosse interessato ad interpretare il ruolo della corifeo ma nessun detenuto aveva aderito
Tutti si erano sottratti giustificando il diniego nel loro essere maschile pertanto la loro mascolinità non poteva essere negata oltraggiata marci
Erano identità ineludibile
Nei mesi successivi valutare il da farsi
Ed in autonomia feci delle scelte
Buona giornata benvenuti a questa della nostra iniziativa per certi versi inedita perché se vogliamo oggi vedere tanti ragazzi intorno a noi ascoltare un dibattito sul carcere davvero un qualche cosa di di particolare per esperienza personale come giornalista non ho mai assistito a un incontro come queste già questo dal mio punto di vista una una notizia straordinaria che Poe
Veramente salire alle cronache dei primi giornali mi mi giornali dei quotidiani nazionali chi gli ha parlato e Giuseppe Sartori uno dei attori protagonisti anzi attore protagonista dello Stabat Mater
Che il corto metraggio che poi vedremo più tardi il cui regista Giuseppe tesi che abbiamo qui e che salutiamo e ringraziamo per questa bella iniziativa grazie davvero Giuseppe per aver ideato anche questo incontro anche se oggi presentiamo un volume che è l'effetto di quella di quell'esperienza di quella di quel momento straordinario appunto che il girato all'interno di una casa di reclusione come quella e di di Pistoia
Cercheremo di parlare di carcere senza parlare di carcere sarà un compito arduo però Giuseppe già iniziato a farlo perché ha parlato di cultura cultura in carcere come attività trattamentale se vogliamo cultura serve non solo per evitare il carcere ma dal mio punto di vista serve anche per uscirne sani cioè è una una strada attraverso la quale possiamo vedere che possiamo superare un grande pregiudizio anzi dal titolo del testo che oggi andiamo a presentare senza pregiudizio
Direi proprio che questa iniziativa ha proprio questa questo obiettivo cercare di di superare un equivoco che chi abbiamo davanti cioè detenuto non è mai reato che ha commesso c'è sempre una via d'uscita cioè non identificare la persona che ha che abbiamo davanti con colui che è l'omicidio colui che il furto qualunque colui che qualche cosa che ha commesso di grave lì per questo c'è sempre una strada alternativa e penso che ritengo che attraverso la visione di questo corto e alla lettura di questo libro riuscita anche voi a a comprendere attraverso il linguaggio abbastanza elementare perché oggi è vero che abbiamo con noi un magistrato un avvocato un attore un regista ma è pur vero che cercheremo di aiutarvi anche a farvi capire che il carcere
Un pezzo di mondo è una parte del mondo è come se fosse anche se noi cerchiamo di evitarle perché carcere fa paura a tutti quanti
Però bisogna affrontarla come realtà è come se fosse un pezzo di città all'ospedale calarsi dentro all'interno di questa realtà è fondamentale per cercare anche di capire e per risolvere i problemi che ovviamente ci sono comici sono in tutte in tutte le realtà adoperato di di cultura abbiamo parlato anche di un carcere diverso ho visto che recentemente per quello che mi sono io che mi occupo di carcere da da venti anni dal punto di vista giornalistico senza avere però il prurito giornalistico di capire a sapere chi c'è dall'altra parte di individuare quelle che sono le li colpì reati come si chiama cercando di sottolineare di enfatizzare quelli che sono i circuiti virtuosi all'interno della delle case di reclusione degli istituti di pena
Chi
Fondamentale anche a vedere un ideare oppure strutturare un vocabolario diverso un tempo si chiamavano carcerati detenuti oggi richiamano ristretti prepareremo con Maria
Le camere di pernottamento non sono più le celle già modificare il il vocabolario e anche avvicinare il carcere la Società per cercare di creare quello che da tante parti avvocato
Il ponte con quello che praticamente il tessuto sociale che intorno che può in qualche modo cercare di agevolare anche la rieducazione di di il reinserimento
Di chi sta patendo la detenzione è stato condannato anzi in questo periodo io direi coi gli addetti ai lavori mi correggeranno se se sbaglio questa doppia detenzione perché in questo momento particolare di Comit
Particolare momento dello da un anno patito una doppia detenzione cioè quella della condanna e quella del fatto di non poter vedere i loro cari se non attraverso una un video uno smartphone che poteva in qualche modo unirli e sapete che cosa stavano facendo
Io direi anche per le donne una tripla detenzione per le donne mamme perché nel periodo in cui c'è stato lo approdano sono state anche allontanate dai dei propri figli
Per deformazione professionale sono un po'abituato a parlare troppo e quindi io direi di dare la parola più che altro a chi ne sa molto molto più di me però il libero merita veramente una un approfondimento e per questo abbiamo scelto insieme ai nostri amici relatori di avere un approccio questa mattina di due tipi sia informativo cioè a farvi capire che cosa è successo praticamente al di là delle sbarre girando un corto
E sia formativo visto che abbiamo la fortuna
Di avere davanti a noi un pubblico di ragazzi e questo per me veramente mi riempie il cuore di gioia perché ho assistito solo una volta a a una stimati Janet peraltro in carcere e ho visto i difetti che assortito una un'idea del genere allora
Senza pregiudizio dunque dobbiamo innanzitutto ringraziare una serie di attori che hanno in qualche modo contribuito alla realizzazione di questa pubblicazione vado in ordine Fondazione tesi gruppo sono i vivaisti Pistoiesi che mi si ricordi di Pistoia va Farcom sui attraverso il suo direttore tuttora Alessio Polini la direzione del carcere di Pistoia ampiamente insieme agli agenti della polizia penitenziaria personale amministrativo il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria
L'Associazione teatrale Pistoiese e il proibito ora Provveditorato agli Studi di Pistoia Provveditorato provinciale
Questo volume per chi fosse interessato può essere anche acquistato presso la farmacia uno di viale attuate era farmaci o due di e via Manzoni sempre qui a Pistoia
Allora iniziamo la nostra giornata partendo con alcune domande io vorrei rivolgere ha fatto inciampi filippica alla mia destra fabbisogno Filippine magistrato di sorveglianza membro anche della Commissione per l'innovazione del sistema penitenziario allora noi ci siamo distrutti ci siamo conosciuti ieri Fabio e questo per me un onore anche perché in poche ore ho già compreso insomma quello che dovrà scrivere in merito a chi è il magistrato di sorveglianza proporrei che lo spiegasse anche tu
Ai ragazzi sia il magistrato di sorveglianza che cosa fa
E perché no come si diventa sotto magistrati di sorveglianza
Allora intanto buongiorno a tutti tutti grazie agli organizzatori della giornata grazie intanto per questa domanda che mi consente di di presentarmi
Io svolgo le funzioni di magistrato di sorveglianza da sedici anni da diciotto sono in magistratura quindi da quasi subito mi sono occupato del mondo del carcere ci sono circa duecento magistrati di sorveglianza sanitaria circa cinque mila sono i giudici che si occupano invece di comminare le sentenze di condanna sono i giudici che tutti voi conoscete intuitivamente il magistrato di sorveglianza un compito un po'diverso si occupa da un lato della tutela dei diritti delle persone nel momento in cui sono private della libertà personale
E dall'altro si occupa della costruzione di percorsi prima educativi così dice la la carta costituzionale mi spiace dire di più riso Cerizza cioè quei percorsi che riconducono le persone che hanno commesso un reato
Verso la società ora non la faccio troppo lunga ma voi sapete certamente che nella Costituzione italiana c'è un articolo l'articolo ventisette che al suo terzo comma è un unicum nelle costituzioni del mondo
Uno tra le tante cose meravigliose già la nostra Costituzione che giustamente detta una delle più belle del mondo ha un riferimento Espresso alla finalità costituzionale delle pene e si dice proprio che da un lato non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità questo evoca il fatto che la persona detenuta non perde i suoi diritti fondamentali e allora ci vuole un giudice che lo verifichi quotidianamente
Dall'altro lato la pena deve tendere l'etene debbono tendere alla rieducazione del reo
Che significa che devono tendere alla rieducazione significa che lo Stato deve offrire alla persona nel momento in cui esegue una pena
Una possibilità di ripartenza perché la finalità l'unica che la Costituzione riconosce alle pene è appunto la rieducazione cioè la risocializzazione il ritorno all'esterno
Della di sovrintendere a questi percorsi che ovviamente realizzano istituti penitenziari tutti gli operatori penitenziari insieme con la persona detenuta ecco a fare questo pensa la magistratura di sorveglianza
Siamo pochini sui territori non siamo molto sotto i riflettori tranne oggi ma questo è solo un vantaggio facciamo un percorso che diverso da quello che fa il giudice ricognizione cioè il giudice che commina le condanne ok proscioglimento qui giudici devono conoscere i fatti e devono accettare le responsabilità
Meno sanno prima della persona meglio è perché non si faranno influenzare da pregiudizi ma potranno leggere solo quello che dalle carte emerge e cercare così di raggiungere la verità che quella che appunto si ottiene attraverso ovviamente il contraddittorio con le difese
Oggi c'è qui l'avvocatessa brucano si riesce a raggiungere una fotografia l'accertamento della responsabilità e la pena anche la conseguenza dell'accertata responsabilità della persona per aver commesso reato cioè inferto una ferita la società ecco il giudice di sorveglianza invece parte da quella fotografia che il fatto di reato che sta lì è un elemento imprescindibile perché la persona deve confrontarsi con quel che ha commesso con una ferita che ha inferto ma poi guarda a quello che invece il film in in movimento che la dignità della persona quell'altro dal reato che appunto in ciascuna persona anche quella che ha commesso il più orribile dei reati e da lì parte per verificare come e se ci sia stata un'evoluzione della persona fra
Non diciamo mi mi fermo rispetto a questa prima domanda però
Vedrete che emergerà molte volte questo questo tema io credo in una giornata come come quella di oggi nel momento in cui la persona viene condannato ad una pena magari da vivere all'interno del carcere spesso quei riflettori che la società accende spesso al nostro Paese in modo anche morboso rispetto al al fatto di reato si spengono e come se improvvisamente tutto finisse
La condanna è stata comminata la Società crede di potersi dimenticare della persona che ha condannato perché tanto ormai è stata portata altrove al di là di quelle mura che oggi proviamo qualche modo a valicare che ha certamente valicato
Tutta la la la truppa che ha realizzato il bellissimo
Documentari docu-film anche che oggi che oggi anche voi avrete la possibilità di vedi
E invece quello che succede dentro le mura non è indifferente serve per realizzare quella finalità che è quella dell'articolo ventisette comma tre della Costituzione perché a fare la differenza non è che il soggetto stia altrove ma che cosa fa altrove ecco di questo che cosa fa come riempie le sue giornate qual è il percorso di riflessione critica sui fatti di reato
Di questo ci si occupa dentro il mondo del carcere
Grazie alla collaborazione di tutti gli operatori penitenziari che tanto lavorano ed è di questi di questi percorsi che cerca di occuparsi offrendo delle possibilità alternative al carcere la magistratura di sorveglianza attraverso quelle che vengono chiamate nel Codice si chiamano misure alternative alla detenzione ma che oggi vorremmo chiamare misure di comunità
Che sono un modo attraverso il quale la persona invece che essere in carcere ritorna sul territorio viene sperimentata attraverso la famiglia il lavoro e con il supporto l'aiuto dei servizi sociali ad esempio ci sono molte persone che sono già in misura alternativa sui territori spesso naturalmente la comunità non lo sa ma è utile che lo sappia perché quelle misure alternative non sono
Come dire buonismo non sono qualche cosa che ENI meno seria meno severa del carcere si è piena di prescrizioni di contenuti dance
Perché questo le statistiche ce lo hanno detto
E mi fermo ma è un dato che penso sia sempre opportuno citare chi Termina l'esecuzione delle pene in carcere al settanta per cento dei casi torna a commettere un reato ma chi ha avuto la possibilità di costruire un percorso di socializzante
A partire dal carcere poi attraverso le misure alternative bene vede scendere questo rischio di recidiva al di sotto del trenta per cento e questo significa che noi dobbiamo decisamente investire ma non investire soltanto perché abbiamo cura abbiamo cura della persona che ha commesso il reato no abbiamo cura della nostra società perché questo tipo di percorsi ci rende parte di una società più sicura
E questi sono ovviamente sono le caratteristiche ai disegnato un po'quello che il tuo lavoro il problema che i più grandi studiosi però di diritto fina penale ci hanno insegnato che lo stesso sistema
Deve essere impermeabile a quello che a quelli che sono gli umori dell'opinione pubblica
Come riesce a conciliare il tuo lavoro con questo con questa questo problema diciamo perché comunque lo abbiamo detto in apertura il carcere un qualche cosa che rimane molto molto distante da noi qualcosa da evitare perché fa paura e perché comunque considerato
Un un contenitore
Da assolutamente da da cancellare anche nel d'dal vocabolario quotidiano del nostro quotidiano come fai tu come riesce in qualche modo
Beh diciamo allora il il lavoro del magistrato prevede credo sempre questo tentativo di stare il più possibile lontano dagli umori dell'opinione pubblica e questo sia i colleghi che si occupano del del processo di cognizione sia altrettanto il magistrato di sorveglianza e questo lo si fa con la professionalità diciamo è l'unico l'unica arma che possiamo avere
Però io credo che chi impara a conoscere il carcere anche voi che siete
Dall'altra parte oggi magari avrete la possibilità di conoscere un po'meglio che solo rispetto a quelle mura sinistre di solito squallide che potete vedere all'interno dei tessuti urbani o al di fuori diciamo delle città ecco quello che potete fare quello che possiamo fare e provare a diffondere invece una cultura che guardi in modo diverso al carcere dicevi giustamente prima come a un altro pezzo della città proprio perché ci sta a cuore quello che c'è dentro le mura
Dopodiché è vero che il lavoro che si fa
Cercando di riportare la Società le persone che hanno sbagliato così gravemente d'aver commesso un reato
è un lavoro forse contro intuitivo soprattutto in una società come quella moderna ciascuno di noi può sperimentare che tendenzialmente mette da parte molto facilmente le persone come se fossero oggetti come se fossero l'ennesimo bene di di mercato che possiamo sostituire con qualcosa di nuovo per cui se c'è una persona a questo anche se non ha commesso un reato no se c'è una persona che non ci va
Fino in fondo al genio piuttosto che trovare a verificare con lei di costruire una rapporto che ci che ci fa fare un passo in avanti intendiamo magari ad escluderla a non darle una seconda possibilità di dialogo allora in modo il carcere può diventare persino un'occasione per ripensare a questo atteggiamento per il quale finiamo molto liquida mentre per avrebbe detto Bauman per superare diciamo l'ostacolo semplicemente dimenticando abbandonando gli altri
Può essere troppo lungo ma vado rapidissimo c'è una
Una pratica della cultura giapponese che si chiama Keane su undici che è una pratica
Secondo me molto molto bella molto interessante forse ne avrete sentito parlare che prevede che di utilizzare gli oggetti che si rompono le porcellane ceramiche che si rompono
E non buttarle via perché appunto a ci compriamo un nuovo oggetto uguale ma invece di
Rimetterle in sede in insieme con una con un collante un collante che però loro quindi un collante che più prezioso dello stesso oggetto
Che si è rotto e quell'oggetto che ne deriva se andate su internet vedrete delle bellissime immagini di oggetti fatti con quest'arte del King Sung G è un oggetto che non ha perso
Naturalmente lire l'evidenza delle stessi rotto perché le crepe sono state riempite con questo ormai un oggetto altro e più prezioso persino di quello che era nel momento in cui la rottura si è creata
Ecco allora forse quel lavoro che fa il carcere qualcosa del genere non potrà togliere la ferita che il reato che ha inferto alle vittime alle quali noi dobbiamo dobbiamo sempre la nostra
Il nostro primo pensiero
Ma nello stesso tempo può far tornare ad essere inutile quello strumento ed anche più prezioso perché memore
Della ferita ma insieme reso più ricco proprio da questo da questo oro che grazie agli operatori periodi per il processo personale che si è compiuto quella persona ha saputo creare
Secondo del carcere come oggi è strutturato come pensato adatto a rieducare
è una bella domanda
Io diciamo oggi sono qui anche in in cocco questa veste di partecipante alla commissione presieduta dal professor Ruotolo che sta tentando una serie di modifiche a livello normativo a livello anche di prassi amministrativa proprio per un tentativo di innovazione del sistema penitenziario quindi una domanda che diciamo sulla quale mi interrogo ovviamente molto
Beh c'è un problema fondamentale per cui il carcere non funziona bene oggi ed è il sovraffollamento
Di istituti penitenziari sono sovraccarichi ci sono troppe persone detenute come si fa a costruire un percorso come quello che ho provato a descrive richiede anzitutto individualizzato cioè che guarda alla persona i suoi bisogna l'esigenza le ragioni che hanno condotto al reato
Se ci sono pochissimi operatori pochissimi psicologi rispetto un numero enorme
Di persone detenute allora il primo punto è cercare di ridurre questo tasso di sovraffollamento per concentrarsi sulle persone
Che hanno commesso reati magari più gravi e che per questo hanno bisogno di un percorso molto più significativo il secondo elemento e che ci deve essere una osmosi con il territorio
Ci deve essere tanto che entra in carcere per consentire che si esca migliori l'esperienza che è stata fatta
Facendo questo libro prima ancora l'opera e ci racconta anche delle tante difficoltà poi brillantemente superate ma grazie come dire alla caparbietà la dallo spirito di sacrificio
Di Giuseppe di tutti quelli che ci hanno lavorato ecco dovremo cercare di semplificare l'accesso di chi vuole aprire questi contatti portare più Società libera all'interno del carcere che qualcosa che le persone detenute sentono come fondamentale ma che è fondamentale per noi perché appunto creato il tessuto che poi utile per ricostruire allora sempre più punti in questa chiave tulle accennavi prima
Dicendo quello che purtroppo chi vive il mondo del carcere ha dovuto constatare e il covo intestato come è stato drammatico ed è drammatico per tutti ma è stato lui un doppio o triplo dramma perché quei tentativi di rapporto con l'esterno così faticosamente si erano costruiti anche sensibilizzando i territori
Si sono dovuti interrompere da un lato per fortuna cercando di tenere il contagio del virus fuori dal carcere che è un mondo nel quale il distanziamento sociale è molto difficile se non impossibile in cui ci sono tante fragilità anche tante patologie che ovviamente avrebbero esposto disporrebbero le persone detenute e i lavoratori che vi sono dentro a maggiori rischi in caso di contrazione del Comité
Però nello stesso tempo questo certamente ha creato di nuovo murate sono diventate più impermeabili più permeabili al bene che viene dalla società al mondo del volontariato
Che fa tantissimo nei territori ecco adesso il lavoro è quello di cercare di ripartire no di ricominciare in qualche modo di far nuovamente accedere più mondo accede all'interno meglio è
L'altra cosa che ci ha insegnato il corride questa speriamo di poterla tenere la Commissione sta lavorando anche a questo e invece di favorire questi contatti con l'esterno attraverso le nuove tecnologie spesso le persone detenute voi
Non ci pensate forse vi sembrerà incredibile visto il rapporto di tutto tutti i giovani hanno con con la tecnologia ma modo nel carcere come se fosse
Trent'anni addietro un modo che molti di voi evita non hanno proprio conosciuta in cui non c'è
E il computer non ci sono i telefoni cellulari non c'è la possibilità di aprire questo contatto che è stata la nostra salvezza parliamoci chiaro nel tempo dello da una ci ha consentito di avere ancora una finestra con il modo tutto questo
è impedito ecco il tempo della pandemia ha insegnato agli istituti penitenziari che questi erano strumenti importanti per esempio si è partiti consentendo da alcune postazioni controllate la possibilità di avere dei contatti a distanza da remoto con i propri familiari di poter svolgere delle lezioni indagine come avete fatto voi con tutti i limiti che avete anche voi sperimentato ma era comunque qualcosa allora questo tipo di esperienze noi speriamo che possano rimanere anche quando speriamo prestissimo saremo avremo alle spalle stagione
è stato moltissimo quello che credito anche perché nell'intervista che poi tra l'altro ho realizzato durante il periodo della dello da un ho avuto modo anche di avere dall'altra parte della del telefono vedere direttamente assisterà testimonianze davvero commoventi perché
I familiari non potevano assolutamente come sottolineato per raggiungere i i propri cari all'interno perché perché poteva esserci contatto però in alcune occasioni ad esempio gli stessi ma hanno raccontato che sono riusciti a rivedere la propria stanza dopo dieci anni attraverso lo smartphone o uno uno dei ragazzi per esempio si è messa a piangere al telefono perché arrivista proprio cane
Dopo quattro anni che comunque al di là del dello schermo appunto faceva strillava abbaiava perché li vedeva proprio padrone dopo dopo quattro anni istanze esattamente vorrei commenta si una una dichiarazione diciamo un testimonianza
Che ho raccolto tempo fa con un cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo
Raccontando un po'quello che era è il il suo attuale con Vito lui mi rivolge questa domanda se la vide cosa faccio io appena arrivano i ragazzi da me dico immagino una forma di di accoglienza spieghi che cosa etico ma detto no assolutamente non spiego loro che differenza c'è tra il giorno e la notte
Perché i ragazzi non sanno neanche questi che vengono qui ovviamente che vengono ospitati all'interno del queste strutture non conoscono esattamente cosa si fa di giorno e cosa si fa di notte perché la loro vita vengono talmente da cioè da da da situazioni disastrate da un tessuto sociale che ha insegnato loro che la scuola non è necessaria
Fare soldi assolutamente sì
E quindi non c'è al momento in cui si mangia non se c'è un momento in cui si studiano un cenno miti in cui ci si sveglia a alle sette per prepararsi e per andare a scuola
Secondo di tutto questo dipende da una tessuto sociale così disastrato o c'è dell'altro cioè la maggior parte anche di ragazzi che entrano dentro
Ma durano questo tipo di esperienza detentiva
Per la maggior parte perché vengono da un tessuto sociale così appunto accidentato oppure magari c'è ci sono altre componenti dal punto di vista la sua esperienza che incidono su questa su questo fattore
Ma è difficile fare un diciamo una sintesi delle ragioni per cui si arriva a commettere reati io ho l'impressione che ciascuno ci arrivi in realtà per un percorso individuale che è fatto di tanti fattori certamente ce ne sono
Di tipo sociale il condizionamento volte delle amicizie
Il condizionamento di un contesto familiare difficile altre ragioni disaggio ma anche appunto il desiderio di raggiungere in fretta più denaro una posizione sociale
Le ragioni sono molte però anche perché ho imparato nel tempo c'è una bella frase di un romanzo che si chiama dentro di Sandro Bonvissuto che vi vi suggerisco perché è un piccolo romanzo ma che dice racconta moltissime cose sul carcere
Che quando si entra in carcere nessuno somiglia ancora al reato che ha commesso questo succede dopo
Questo significa che non esiste il prototipo della persona che commette il reato come se ce l'avesse scritto dall'infanzia ciascuno di noi poteva essere potrebbe essere la persona che commette il reato
Non siamo così distanti da loro e non sono quelli che commettono i reati dei mostri questo è facile diciamo desiderarlo no perché ci mette dalla parte dei buoni e metterli definisce come una ricetta come si fa a non diventarlo invece dovremmo imparare che che tutti oltre possiamo correre il rischio di essere da quella parte diciamo da quell'altra parte
Del muro se non sappiamo a volte chiedere aiuto dall'altro cercare le chiavi di cui abbiamo bisogno che qualche volta possiamo smarrire a volte questo ci può venire dal conforto del parlare con i genitori con il mondo della scuola volte con terapeuta con uno psicologo in altre occasioni cercando nella cultura e nello studio una via alternativa sono tanti modi sono modi che le persone che commettono che arrivano a commettere reato non hanno evidentemente saputo in quel momento trovare ed è per questo che il carcere deve diventare anche il luogo e deve dare il tempo per una riflessione che si anche costruzione di nuove di nuove strade per il futuro per far vedere quell'alternativa al reato che c'è senta lei e che molto spesso invece si crede di non vedere ma questa esperienza di di tutti noi no tutti affrontiamo magari dei momenti di difficoltà in cui ci sembra che l'unica via davanti a noi sia una c'è sempre un'altra però qualche volta magari abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a vedere l'allora sapeva chiedere questo aiuto è possibile allora io devo dire che capisco le parole del cappellano di Casal del Marmo
Almeno nel senso che questo che è stato tante volte detto da alcune persone ritenute che a volte il carcere ha interrotto dei momenti in cui se la persona fosse rimasta fuori sarebbe stato peggio per lei e per il mondo che la circonda
Quindi a volte il carcere è davvero necessario io credo che dovrebbe esserlo sempre di meno come dire sempre come estrema ratio si dice no quando non è possibile evitarlo però in alcuni casi è necessario il punto è che non può bastare ci dire che è necessario mettere dentro qualcuno bisogna poi capire che cosa si fa varate diffidate
Se potete questo è l'unico messaggio che vorrei lanciargli
Diffidate da chi dice in due parole che bisogna buttare via laziale delle persone detenute intanto è una persona che attualmente non conosce il carcere e non conosce il fatto che la stragrande parte delle persone detenute hanno un fine pena scritto e quindi usciranno dal carcere quindi è interesse di tutti noi sapere
Che cosa abbiamo fatto con loro perché poi torneranno fuori e quindi se non abbiamo fatto nulla o le abbiamo fatte diventare peggiori sarà peggio per tutti noi quindi è innanzitutto una visione estremamente miope sempre che lo si ma poi soprattutto una visione incostituzionale cioè fuori dal portato della nostra Costituzione se c'è un lavoro che tutti mi faccia ognuno con con i suoi strumenti è proprio quello
Per fare il contrario di buttare la chiave il carcere serve per cercare la chiave a chiave del cambiamento evidentemente
Grazie Fabio di questa bella testimonianza intanto noi abbattiamo muro nel senso che io inviterei i ragazzi
Intanto
Abbiamo abbiamo la l'opportunità la fortuna anche di avere un magistrato con noi avere anche un avvocato intanto non possiamo andare avanti anche quel dibattito però qualora
Poste magari interessati anche a un una domanda particolare a una
Così a un quesito che quelle rivolgermi siamo ovviamente qui posto siamo anche girarla direttamente a ai nostri interlocutori anche perché ripeto non capita molto spesso poter dialogare con un magistrato che di sorveglianza e anche con un avvocato che adesso vado immediatamente
A
Presentare Maria Maria Brooke viale
Ha un'esperienza particolare Maria perché comunque rappresentante una un'associazione molto molto importante molto famosa dal titolo fareste cadere eloquente Nessuno tocchi Caino
Maria allora innanzitutto qual è il tuo lavoro che che fai dove dove svolti prevalentemente il tuo lavoro e parla c'è anche della tua associazione magari pur per quei pochi che non conoscono anche perché già aver i fondatori aver dato un un titolo così perfetto evidentemente già disegna un po'quello che
L'iter virtuoso le postazioni no prego ma che sicuramente intanto anch'io voglio salutare tutti e ringraziare questo bellissimo incontro mi spiace non vedere i volti di questi giovani perché è importante nella relazione
Con voi studiarci un po'no vedere le reazioni a comprendere che che impatto hanno le informazioni che che vi forniamo io sono un avvocato penalista
Ecco da
Sono un avvocato penalista
Mi occupo aspetto quasi sempre di progetti terribili che poi conducono alle pene terribili che vengono eseguite in carcere a volte sono condanne all'ergastolo
A volte sono condanne all'ergastolo definito ostativo cioè che non contento non salvo che non si collabori con la giustizia la possibilità di accedere a quel progresso a quel riferimento a quella restituzione che dottor tanti tipi prima ci ci raccontava
Vivo la mia professione nei circuiti di quarantuno bis che è il cosiddetto carcere duro quello dove la speranza non entra con l'associazione Nessuno tocchi Caino che un'associazione del partito radicale di Marco Pannella
Facciamo molte cose con con il carcere intanto dei laboratori che abbiamo definito così proprio perché sono occasioni di formazione continua per noi anche proprio nella direzione di riconoscere quella società che deve uscire dal carcere
E nei quali incontriamo le persone detenute con le pene terribili non con il quarantuno bis perché quello è un circuito che c'è
Precluso lì
Le anime non entrano e non è come proprio un posto un posto chiuso
E non andiamo mai con lo spirito dell'assistenza
Perché è la cosa veramente più difficile rispetto al carcere
Riconoscere che lì dentro ci sono delle persone fatalmente come noi
Carcere fa un'operazione da subito quando una persona entra
Ed è quella di deserto analizzarla per l'appunto ISFOL Garlatti
Della sua insistenza perché spoglia della volontà nel momento in cui metti piede in carcere vieni privato della possibilità di scegliere di scegliere le cose piccolissime di scegliere
Quando è il momento della luce quando è il momento del pranzo quando è il momento della relazione
Del confronto della telefonata i tuoi cari
Una delle cose terribili del carcere appunto prima ci diceva il dottor De Filippi di quanto sia stato importante ottenere la videochiamata con i propri con i propri cari che una delle cose più terribili è questa interruzione immediata degli affetti
Recentemente partecipato a un'iniziativa in un carcere che quello della Gorgona anche praticamente un'isola abitata dalle persone detenute che vivono così la loro carcerazione protette dall'isola perché oltre c'è il mare quindi non c'è più non c'è più nulla e loro si sono misurate con la rappresentazione teatrale dell'Odissea
E poi una di questi ragazzi ci raccontava di avere un pensiero fisso che la sua Penelope
Fuori sicuramente non eliche teste e smonta la tela per aspettarlo per aspettare questi anni lunghi di mancanza di contatto e di mancanza d'incontro
E quindi scarse come può restituire quando nega una persona di essere persona diciamo poco fa Davide quella cosa meravigliosa che si è fatta proprio si è fatta con un capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che ha disegnato un nuovo linguaggio
E ha detto che la cella non fosse più in cella ma appunto camera di pernottamento perché perché il carcere dovrebbe in astratto riprodurre una società il più possibile simile a quella che c'è fuori
E quindi la cella dovrebbe non esserci più essere solo un posto dove si dorme perché per il resto il carcere dovrebbe inventare
Un luogo dove si lavora dove ci si incontra dove si incontrano i propri cari dove si mantengono degli affetti dove sì ma questa è un'ambizione ancora lontanissima anzi dire anche la sessualità
Si vive la vita si vive la la natura umana alla natura umana invece di solito è spogliata è il detenuto a infantili dato perché per ottenere l'accesso i propri diritti deve fare la domandina
Che è presentata con una formula detenuto prendiamo e il detenuto prega anche quando deve richiedere di eccetera un po'diritto assoluto
Quindi oltre i miei assistiti qualche persona che eliminata questo prega effettive chiede che già più
Aderenti insomma quello che è l'accesso a un diritto
E poi c'è il carcere terribile appunto il quarantuno bis dove invece il detenuto scompare come persona perché lì ci sono persone che hanno commesso i reati più terribili
Ra Nessuno tocchi Caino con lo sguardo alle vittime una cosa che diciamo spesso quando ci rimproverano
Del pensare Caino
Ma belle
è la risposta che sembra cruda ma è profondamente efficace e di senso è che avvenga il morto
E su Caino possiamo ancora lavorare perché e Caino che dovrà tornare in società e Caino che dovrà rappresentare quelle ferite cucite con loro perché loro sia prezioso in quanto esprime la potenza vi costruttrice di una cicatrice
Da cicatrici e diventa il pregio perché ricorda alla persona che la addosso e a chi la guarda che quell'errore è stato sanato con qualcosa di bello
Ed è il messaggio straordinario della ministra Cartabia che ora abbiamo il ministero della giustizia
E torno ai greci e ci parla delle Erinni terribili vendicative che tornano in società vengono accolte come è un bene di portatrici di bene
Accolte in società
E anche con ruoli di prestigio con ruoli di importanza perché siano appunto vistosa manifestazione di quelle cicatrici che sono diventate Foro
Ecco quello sarebbe il senso della nostra associazione quando ci incontriamo con questi detenuti e diamo loro la possibilità di raccontarsi di essere persone di esibire le loro cicatrici segni farne ricchezza anche per noi
Ora al momento che vengano davvero restituite che vengano davvero ricostruite le loro vita è un'utopia o almeno lo sembra però io ho avuto la fortuna di lavorare con Marco Pannella
Spero che conosciate
Gli aveva una visione dell'utopia che io trovo bellissima perché l'utopia non era qualcosa di irrealizzabile ma era qualcosa che si realizzano a mano che la Perseo quindi all'inizio a un orizzonte irraggiungibile poi una mano che
Appunto tra prendi questo cammino lo interni si diventa via via più raggiungibile quindi questa è l'utopia al momento il problema non è soltanto il sovraffollamento il problema è
Partire dal riconoscimento della condizione umana delle persone che stanno in carcere che non sono tagliate fuori perché abbiamo bisogno di eliminarle per essere noi che restiamo di qua quelli buoni
Il carcere fatto da noi
Fatto da persone come noi che hanno incontrato l'errore qualche volta terribile
Qualche volta per loro assoluta ed esclusiva responsabilità qualche volta no perché il tessuto sociale in cui nasciamo naturalmente ci Sorma in alcuni contesti quali sono per esempio quelli della criminalità organizzata ci forma in modo terrificante perché appunto ci descrive un contesto per quello si parla di subcultura perché ci descriva un contesto come se fosse quello normale quello giusto quasi quello doveroso quindi insomma questa fatica di riconoscere l'essere umano in carcere
Ci fa pensare che l'essere umano non può stare in una cella fetida insieme ad altre cinque persone di culture diverte delle quale condividere gli umori con una totale promiscuità tra i bagni della cucina che servono per tutto quindi partire dal
Riconosce queste persone delle possibilità di vita di vita minima
Adeguata dal punto di vista igienico dal punto di vista del decoro personale
E da lì a tutto il resto ma il primo tassello è proprio quello di conoscere l'umanità l'umanità con le esigenze di un uomo questo è lo scontro da quello che ci ha raccontato però con la domanda mi viene
Viene spontanea come pensare ha un'alternativa della cultura della pena anche con detenuti così importanti come quel divieto è scritto che
Cioè
Come come come disegnare un qualcosa di diverso per loro
Allora intanto devo descrivere brevissimamente quello che allo stato e
Il quarantuno bis ha naturalmente un senza uno scopo il senso e lo scopo è che dovrebbe essere rivolto a persone che sono capi di associazioni criminali che dovrebbero essere inibiti dalle poter continuare
Ad essere capi di associazioni criminali e quindi appunto a portare all'esterno i loro messaggi alla loro volontà di il vertice di di quei tessuti terribili
Come si fa questo allo Stato queste persone sono in vere Jimi che sono completamente isolanti per cui possano vedere ad esempio i familiari per un'ora al mese dietro al vetro divisore
Quando incontrano i loro figli questi bambini possono fino a dodici anni di età toccare il genitore recluso però nel momento in cui attraversano la lo spazio per arrivare al genitore recluso
Coloro che li accompagnano devono essere allontanati quindi immaginate un bambino di tre quattro anni da solo sostanzialmente deve andare tra le braccia di un genitore che riconosce a stento perché quelli sono gli anni in cui si formano i rapporti quindi
Vedendolo per un'ora in un metta in quel contesto in una celletta fatta di niente e di metro di vetri divisori a tutta altezza e di ferro immaginate il trauma terribile
Poi naturalmente hanno la la corrispondenza censurata e questa è una cosa che ha che ha un senso e poi hanno un milione di piccole limitazioni perché vi racconto un episodio che fa sorridere un giorno un mio assistito mi ha detto avvocato il direttore di Milano è un
Ma brava persona
Perché perché per lui il saluto a un altro detenuto viene punito con soli tre giorni di isolamento
Mentre nel carcere dove stava prima per il saluto un altro detenuto l'avevano punito con quindici giorni di isolamento quindi questo faceva del nuovo direttore una persona più più più più abbordabile info
Perché è proprio il luogo nel quale l'isolamento del contatto del rapporto deve essere totale si può frequentare soltanto la persona che è stata anche che è stata assegnata per la cosiddetta socialità cioè una persona che per un'ora al giorno veneti e con la quale puoi puoi parlare
Questo entrata la stampa
Sono contate le matite che quei possedere i fogli che quei possedere per le poche donne in quarantuno bis e perfino gli assorbenti che poi utilizzate
Ci sono dei regolamenti assolutamente restrittivi che disegnano ogni minuscola minuta limitazione per dire a queste persone tu sei morto
Non vedono gli educatori non vedono gli psicologi non vedono nessuno per avere una visita medica devono fare le umane
E le divine cose se hanno bisogno di andare all'esterno delle autorizzazioni sono infinite e allora cosa si può fare per gestire questi detenuti cosa pericolosa così pericolosi
Semplicemente negare loro quello che è pericoloso e non quello che non lo è
Quindi infliggere soltanto le privazioni che sono necessarie per impedire loro di essere ancora ricatti però
Perché un'ora al mese con i familiari perché non quattro ore che differenza c'è sul piano del pericolo
Quando i familiari sono quelle persone che poi disegnano il tessuto sociale inquinano il tessuto sociale ce ne dovremo fare in modo che i familiari della persona detenuta non dei testi no lo Stato non lo riconoscono come un nemico
Quindi quando hanno affrontato un viaggio per la Sardegna per raggiungere una località che per loro è un costo eccetera
Perché non consentire loro di stare un'ora in più con i loro familiare cioè ci sono tutta una serie di cose che spetta il legame tra lo stato e quella società che dovremmo recuperare antica invece ricostruirlo
In una società una democrazia come quella nostra così moderna perché secondo delle carceri non si sono coi evolute così tanto
Il discorso è quello di prima
Ci insegna non i mezzi di informazione continuamente che va bene così che il carcere la e noi siamo qua che i cattivi sono chiusi hanno i buoni siamo liberi
è un messaggio con Ichino adesso si parlava del
Della grandissima sofferenza del Comité nelle carceri che non è finita perché ancora incontrano i familiari dietro un vetro non possano abbracciare i loro figli
Per tantissimo tempo non li hanno non li hanno visti
A un certo punto il ministero ha veicolato alle carceri un'informazione fondamentale e cioè che è le persone detenute in carcere che erano afflitte da malattie particolarmente gravi ove possibile venissero curate all'esterno questo perché naturalmente si riduceva il sovraffollamento
E quindi non si costringano queste persone a una convivenza coatta in un momento in cui appunto il distanziamento era la sola possibilità che avevamo per proteggerci
Dal virus e dall'altra perché in tempo edicola video come tutti sappiamo anche le visite
Più frequenti più normali sono risultate estremamente difficili persone che andavano in che avevano la la necessità della chemioterapia non hanno potuto farla perché gli ospedali erano completamente
Protetti a a superare l'emergenza e quindi appunto il ministero ha chiesto che le persone malate fossero segnalate e portate a casa ove possibile questo ha scatenato la stampa in modo terribile
Ci sono stati dei provvedimenti di scarcerazione di persone in fin di vita che avevano gravi reati ma dopo poco tempo sarebbero tornati in libertà e questo ha provocato
Del alzate di scudi davvero davvero molto importanti addirittura c'è stato coi lo sconvolgimento delle direzioni del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria perché si era avuto sì aveva avuto il coraggio di dire
Che il detenuto malato dovesse essere protetto e dove possibile ha portato a casa sua ha portato a morire a casa sua perché alcune di quelle persone poi ad oggi non ci sono più quelle persone detenute questo perché è la società che deve fare
Un cambiamento veramente radicale
Partendo da lì quelle sono persone come noi che potremmo essere al loro posto
Le fiamme in prima persona quando ero piccina non avessero dato i libri è una strada disegnata coi trattini da seguire con tutto l'aiuto possibile invece mi avessero detto tu devi sposare quello perché è il boss avrai una vita agiata io avrei sposato il boss
A questo punto forse sarei la moglie del boss locale farla quella vita ristrette ritirata e tesse la tela perché aspetta che dal carcere forse un giorno torni a casa quindi
Non siamo sì io non non sono così convinta che ci sia sempre un'alternativa soprattutto se non aiutiamo queste persone a disegnarla perché sono tantissimi quelli che ti dicono sì io adesso esco dal carcere e che faccio
La mia famiglia mi ha lasciato l'hanno una casa non ho un lavoro che faccio andrà a bussare a qualcuno che magari ho conosciuto in carcere che come non è un modo di dire che l'università del crimine
Che mi darà modo di continuare a tirare a campare
E quindi si c'è veramente bisogno che qualcuno la mostri l'alternativa e aiuti anche a costruirla
Per fortuna c'è la camera di compensazione a volte incerto non è sufficiente del volontariato sotto questi punti di vista che comincia già al lavoro all'interno del carcere test fondamentale non non non non
Non è possibile poi avviare dei circuiti virtuosi a partire dal giorno in cui si esce ma bisogna cominciare a lavorare da da quando comunque la detenzione
Ancora in corso ho la presunzione di interpretare o di fare una domanda che probabilmente molti sedicenni e diciassettenni presenti farebbero ci spieghi una giornata del quarantuno bis
Così difficile certo e così poco da da raccontare accusandola proporre ce l'aspirazione alla televisione giudiziario c'è già c'è anche chi dice ah be'hanno la televisione
è una giornata di ventitré ora in una cella quindi cosa c'è da spiegare vivono da soli
Anzi di ventidue ore perché hanno un'ora per la cosiddetta aria che praticamente un cubicolo con una la griglia sul tetto tattile persona quarantuno bis quasi sempre hanno il cosiddetto distacco del vetrino
Per molti anni perdono la profondità dello sguardo non hanno più lo sguardo di prospettiva non hanno mai uno spazio lungo
Sul quale spendere estendere lo sguardo
Quali leggo no studiano quelli che ci riescono
Scrivono scrivono poco pochissimo perché la corrispondenza con i familiari che è il solo strumento che hanno per mantenere in vita un rapporto eh giustamente censurata però sostanzialmente questo si traduce nella impossibilità di scrivere qualsiasi cosa perché quando i familiari raccontano una giornata normale
Provate a immaginare un pensiero normale non sono oggi sono andato
In quella casa che tu ricordi e ho incontrato Tizio e Caio che ti abbracciano chi sono Tizio e Caio perché quella casa cosa potrebbe esserci in quella casa insomma quasi tutto davvero quasi tutto si traduce in un provvedimento di censura
E quindi si limitano dopo tempo che conoscono questi meccanismi a dire
Ciao diamo rimbalzo tutto bene fine
Quindi questa cosa a determinare la persona in carcere Mammano la cancellazione del mondo fuori perdono completamente le vicende dei figli di e tutto il resto mi è capitato di recente
Di trovare di difendere un detenuto che aveva pacchi di corrispondenza censurata
Perché la mamma di questo signore era ormai un po'insomma anziana in difficoltà anche cognitive così mandava continuamente a questo file in carcere
I racconti di un nipotino che aveva un'incubatrice dove faceva crescere in cucini
E quindi
Parlava è nato il pulcino è nato il galletto è nato il coniglietto è andato insomma questo tipo di di comunicazione che veniva letta semplicemente Sempre come
La mamma tramite di messaggio mafioso che bisognava al figlio che l'organizzazione stava ancora
Mettendo su nuove la nuovi e quindi io in udienza mi sono trovata esibire le foto dei pulcini dei coniglietti eccetera
Ma non è servito perché quella corrispondenza è rimasta censurata ed è rimasta indice di pervicace appartenenza all'associazione 'ndranghetista di questo soggetto
La difficile ma anche con le foto dei pulcini e del bambino che saluta col cinema Zappa giuria rivelasse per lui perché è il problema è quello che comprensibile che che si legga perché il censore fa quello di lavoro deve trovare di patetico messaggio
Nascosto
Però questo di fatto si traduce nell'inibizione completa del rapporto Croce ultima domanda Mario fra si può aprire una libertà inferiore quando non si ha un repertorio fisica
La libertà interiore io
Con con l'associazione Nessuno tocchi Caino abbiamo fatto docu-film molto bello che si chiamava spesso contrastanti liberi dentro
Forse sì farsi essi ma fax
Mai del tutto insomma perché l'ostacolo del vivere alla fine perenne sul
Su qualunque pensiero libero insomma la domanda anticipava diciamo è era un assist anche aver per Giuseppe realmente la libertà interiore per
Alcuni alcuni giorni durante la
Registrazione del del tuo corto la è sicuramente regalata a agli ospiti che ha riconosciuto grazie Santa Maria brutale della sua testimonianza
Ci sa fare allora tanto la domanda della faccia perché alla curiosità allora un regista naturalmente è un è una persona che comanda dà degli ordini
Comunque dice chi fa che cosa
è dietro una una telecamera e comunque dà delle indicazioni adesso rapportarsi a un parco attori Attila di Giuseppe naturalmente
Che non è detenuto diciamolo non è un ex detenuto ma colui in qualche modo a a Giuseppe Sartori ha avviato accompagnato il percorso anche se vogliamo professionale no
Con questi ragazzi tempo come dire cresciuti sotto questo punto di vista lei avviati alla professione
Che cosa come come vi siete volato a dire tu fai questo peculato questa flotta queste copione questo devi devi comportarti così questa l'espressione del suo farlo libertà perché non è il mio mestiere però spero che tu abbia capito il senso della domanda c'è
Buongiorno a tutti intanto
La cosa più bella oggi perché e poi rispondo alla domanda la cosa più bella questo film avuto un ottimo riscontro
Ora speriamo anche libero
La cosa più bella però oggi è avere voi ragazzi
Che siete attentissimi
Cioè
La platea tenta
Perché poi se la retorica ma voi siete il presidente e il futuro
Quindi per me oggi è il giorno più bello
Di tutti quelli che ho vissuto portando a giro questo filmato
Quindi grazie grazie
Anzi l'invito anche perché io non uso fateci qualche foto
No quel figliolo dopo la fa lui la foto
Partecipò anche il flauto e poi ci scambiamo le foto
Va
Be'specifica che non saranno segnaletiche che non saranno segnale
Dopo io mi folla foto allora
No perché Lalla ingrandisco la la perché è bello grazie
è stato
Un percorso difficile
Vi assicuro che è stato un percorso difficile
Perché all'inizio era proprio come quando prima c'erano le luci spente insalata
E io avevo proprio la sentenza la sensazione totale di
Del buio davanti totale
Poi magicamente andando avanti
Avete visto come le luci lentamente si sono alzate no
Magicamente
C'è stato del chiarore ma è stato un percorso che è partito dal due mila diciotto
La domanda di David
Dice ma come hai fatto a comandare ma
Io per natura
Non non credo nel comando
Credo nell'indicare nel nell'indirizzario nel condividere nel suggerire
Comandare
Con la presunzione non l'arroganza di comandare si va poco lontano
Questo è stato un lavoro di gruppo c'era Giuseppe Sartori
Che era dentro con loro
E io avevo il privilegio di di così di coordinare da fuori
Nuovi Giuseppe si è fatto detenuto
Perché in questo percorso difficile che è iniziato nel due mila diciotto io mi avevano chiesto di fare un laboratorio teatrale all'interno nel caso
E
Io avevo anche lo scrivo nel libro
Era morta mia madre insomma stava attraversando un periodo non bello
Dovevo ancora riconciliare ogni elaborare il lutto della quindi questa cosa che mi venissero a cercare del carcere per fare un laboratorio teatrale ho detto maxi facciamolo
In quel mentre mi presentarono anche questo
Breve testo proprio casualmente di grazia Frisina che questo Stabat Mater
Che è un testo difficile
Perché inversi
Perché a un linguaggi elevato Frisina
Però così istintivamente ho avvertito
Che la Poesia del verso poteva essere adatta questi ragazzi cioè il linguaggio parla tattico musicali del diverso poteva essere adatto perché questi ragazzi
Imparassero a memoria perché è stato fatto un percorso di oralità perché alcuni di loro non sapevano scrivere
Non sapevano leggere
Quindi
La polizia musicale essi impara più facilmente a memoria
E soprattutto aveva un privilegio questo testo che entra perenne
Perché mi sono accorto subito nel due mila diciotto che non era possibile fare il ricorso assiduo un percorso
Puntuale perché all'inizio il direttore mi aveva dato quattro ore a settimana che ci fai con quattro ore alla settimana
Nulla
Poi
Ne nel libro lo scrivo lo scrivo e pare alcuno questo percorso
A
Il romanzo di Tolstoj Anna Karenina
Perché
Io negli anni Novanta ho fatto un viaggio in Russia
Io ci sono stato un po'di tempo
Entrare nel carcere
Come
Ho provato la meraviglia di quando sono
Arrivato
Sulla Piazza Rossa
Dici
Dice spazi la Piazza Rossa grandissima no ma questa monumentalità questa rigidità
Ho provato lo stesso stupore di quando imparavo
Nenni santuari russi
Perché ci sono ci sono tutti piccole
Scritte
Nella cella era una frittata un santuario russo
E così
Tutto l'organigramma del carcere simili avete modo di leggere il libro
Io lo paragonava a tutti quei funzionari
Del romanzo di Anna Karenina
Che poi anche Cechov ne parla in alcuni suoi libri
Cioè pieni di divise no dei piccoli prestiti di divise
E per me il dirigente la paragonò Anna Karenina perché è come Anna Karenina sempre è sempre stata
Mossa dalla passione di fare
Ma che
Dalla difficoltà di dovere seguire degli ordini che venivano dall'alto
Perché forse ve lo può confermare anche Fabio un dirigente quanta autonomia a livello di di
Di struttura carceraria c'è sempre un confronto riconvertito questo con le gerarchie
è un po'come succede appunto
Nella
Nella scrittura punto di sosta auto storiche avevo una formazione cattolica insomma religiosa però era sempre combattuto fra
Laicità laici città e religiosità e i personaggi di Tolstoj sono così e quindi in questo
Viaggio io ho paragonato questo viaggio al al treno
Nell'antichità ha letto il romanzo di Anna Karenina c'è qualcuno
Una
C'è una
C'è questo treno che il protagonista no nel romanzo di Anna Karenina
Che ogni tanto lancia dei dei dei fissi la cui musica funebre di
Quindi come è stato io non ho ordinato non ho diretto non ho preteso mi sono messo in una situazione di ascolto e di scambio
Di di ascolto soprattutto
Scusa Giuseppe non è diretto non è indicato però hai dovuto convincere qualcuno però ad andare dietro la macchina perché certa cioè io ho già girato vada fatto l'ho fatto con lo strumento radio e so che è stato molto complesso perché naturalmente però vince anche l'immagine
C'è arrivato ammette c'è l'espressività è stato un lavoro in via completamente deserto è stato un lavoro di tavolino ora io bene faccio anche insomma voglio essere anche un pochino mi piace
Più fare un passo indietro insomma
E quando c'è stato da essere severi sostato sei zero ho fatto un proclama l'inizio nel nel nel giardino del carcere che io credo mi abbiano detestato perché ho detto ragazzi qui né io se lo ricorda bene Giuseppe né io e Giuseppe siamo qui a fare non siamo sacerdoti
Non siamo assistenti sociali non siamo educatori
Se lo volete fare lo fate o se no noi andiamo via
Scontiamo sandali anche perché all'inizio erano quindici poi dal quindici sono diventati otto questo questo il due mila diciotto anni da quindici otto da otto cinque quattro tre
E che si fa nulla questo il laboratorio teatrale
Che si fanno la io
Infatti lo divido il il libro a stagioni vi dico cosa è successo nel due mila diciotto vi dico cosa è successo nel due mila diciannove vi dico cosa è successo nel due mila venti
Ho cercato di alleggerirlo io sono anche un po'visionario perché non volevo tediarvi con una biografia o una una storia un diario cronologico quindi ecco la direttrice diventata e Anna Karenina il
I comandanti sono appunto
Come in uso alle guardie russe
E i
Alcuni detenuti sono i traghettatori vedrete
Io avevo abbiamo trovato
Io lo chiamo nome di fantasia Giobbe uno è un altro Abramo che se non c'erano loro non si arrivava nulla
Perché erano detergente del ragazzo dei ragazzotti le vetrine che avevano tutti il timore di questi due no loro avevano deciso dice sì Giuseppe ci piace questa cosa perché non vogliamo fare cinema
Uno mi ha detto
Abramo dice mi diceva tutte le volte guarda quando musulmano fra l'altro quando vieni fuori tu devi essere lì fuori aspettarmi
Tra l'altro lui voleva
Essere vestito voleva che io gli allacciarsi voleva regista decide di lasciare gli anfibi Milelli vestire la tuta bianca mi deve essere attillata io avevo una paura cioè un po'di paura l'arrivo
Anche perché se partiva un colpo non c'è cento prendevo insomma
Senza
Senza mezzi termini l'avrei preso però c'era sia avrà che Giobbe
Che avevano deciso di essere attori
Quindi ma non potevano fare questo testo da solo quindi hanno convinto gli altri dieci
Anche perché inevitabilmente gli altri dieci dovevano obbedire
Perché se no
Però e come vedete io sono molto grato a Giobbe se se leggete perché poi Cuillo lo paragono
A tutti i giocatori della nostra vita perché sono dell'idea che noi da soli non si fa nulla
Dobbiamo trovare sempre un Giobbe in questo caso era un detenuto no
Perché e io in quest'asta in questo percorso diciotto e no trovati tanti guarda una David un'altra Maria una Fabio che hanno avuto la pazienza di di ascoltare una il vice sindaco il sindaco che sono qui e ringrazio
Cioè
Occorre avere sempre la fortuna di trovare qualcuno che ti ascolti
Che comprenda
Che abbia che capisca le tue necessità
E ora basta perché ho chiacchierato anche troppo
No
Cioè una domanda quanto meno riportarci sì hai avuto modo di incontrare la la politica di attori che cosa hanno prezzi si sono rivisti che cosa hanno che giudizio ha notato come si sono visti da da da da attori da questo in questo nuovo ruolo in questa nuova veste
Ti dicevo a a Abram vengono a prodotto terminato nei momenti signor no Abramo ma ha detto che quando esce da prendere un caffè con me perché io lo lancerò nel mondo del cinema ora
Non vogliamo alto
Io quando mi mi ebbe questa pretesa Abramo
Giuseppe pronto ad aprire farà perché poi musulmano anche tutto molto musicale nel parlare tuo fra quando Enescu prendere il caffè con me io sì ma quando esci no esco fra dieci anni sente Abramo io fra dieci anni sono morto quelli
Egli racconta anche un'altra cosa e poi si passa l'all'al secondo giro non sono specifico sì però
Il giovedì prima
Il giovedì prima io me lo sono trovato nel due mila diciotto che era un ragazzo su domenicano
Cubano
Io lo chiamo Giobbe perché ha avuto tanta pazienza avuto pazienza in questo caso prendeva botte e aggrediva i colleghi solo al termine di un percorso ovvero
Prima fase di laboratorio teatrale due mila diciotto
Doveva fare il laboratorio teatrale doveva essere il protagonista della curatoria teatrale è stato buono per cinque sei mesi
Poi dopo
Finito il laboratorio che sapeva lavoratori io
è sparito di Roma dove dov'è finito il Giobbe non l'hanno trasferito a Pisa perché a a mezzo ammazzato uno a
Benissimo mi hanno
Alla grande aveva capito tutto
Così nel due mila venti io me lo sono rivisto giovedì come che ci fai qui Enna sono venuto a finire il filmato
A dico ottimo
L'ultimo sabato d'ottobre quando Angelo ma abbiamo finito di girare gli avevo comprato tutto il le le pasticcini per fare un rinfresco no
Nel per salutarci tutti
Giobbe sparito
Dio ma dov'è finito Giordano
Venne il comandante a dirmi dice no guarda aggredito uno ammazzato mezzo uno e quindi ora in punizione lo dobbiamo trasferire
La ma il vero Armando mannaggia
Questo gioca araldico scusa ma dico s'senti senti comandante Manna lo posso vedere un attimo Giobbe
Queste per dirle perché l'ho chiamato Giobbe io perché la pazienza no
E io l'ultima volta che l'ho visto invece ad affezionato anche questo ma mani Gordon
L'ultima volta che l'ho visto è stato in cella lecco il sabato
Egli e gli ho detto lo lo riporta questa storia sul libro di Roma
Perché fai sei cioè fai quello che non sei
E lui mi ha detto Giuseppe
Io sono stato molto bravo
Perché ho aspettato che tu finissi
Il tuo percorso
Per regolare i conti
Quindi
Per dire già bella pazienza no e la tesa
Strana pesa la strana pesa
Va be'
Però da questo anch'io faccio una sintesi in tutti questi percorsi
C'è io ho capito una cosa che in ogni cosa Puglia c'è qualcosa di luminoso in ogni cosa luminosa ahimè c'è qualcosa di buio
Ora so che gioca e comunque domiciliari forse si comporta meglio e chiede spesso e chiede spesso Dinoi
E qui c'è un'educatrice che può essere testimone di questa cosa stamattina che egli stesso di noi dice che gli gli abbiamo fatto passare un bel periodo e questo è stato secondo me
Dai vecchi l'arricchimento più grande quindi se posso usare un'umile suggerimento coattivo alla Rodari ragazzi imparate a fare le cose difficili perché vi assicuro che è stata difficile questa cosa
Però imparate a fare le le cose difficili perché sono quelle che alla fine vi rimangono dentro EP
E ti lasciano proprio un senso grande di di di gratitudine e di crescita intanto allora ringraziamo vicesindaco Annamaria Celesti
La ringraziamo per per due motivi innanzitutto perché almeno la alla letteratura ci insegna che le cronache ci insegnano che le le la politica in maniera particolare non s'avvicina tanto al carcere perché dal punto di vista elettorale non rende tantissimo quindi il fatto che lei sia qui in rappresentanza dell'istituzione
Locale quindi vuol dire che ha avvertito diciamo l'importanza di un'iniziativa come come questa e la ringraziamo anche perché
Rende da appunto
Una un esempio anche a le nuove generazioni che un argomento del genere possa essere trattato anche in maniera diversa passando attraverso la cultura quindi
Per questo insomma le siamo grati questa sua sottolineo che commessi soluzioni ho ascoltato attentamente eccome in questo caso situazione accanto all'aria
Ho imparato molto le istituzioni devono imparare perché ascoltare
Perché è molto importante molto molto e risale il mio percorso un paio d'anni fa quando Giuseppe perché e io sono anche Presidente della Società della Salute abbiamo contribuito non percorso da Società della Salute consorzio pubblico tra Comuni
In azienda sanitaria
E tutti i sindaci sono nove sindaci insieme all'azienda sanitaria abbiamo deciso di dare un contributo perché poi quando si realizzano questi percorsi oscuri ovviamente anche una parte economica noi abbiamo riuscito tutti insieme vitale
Un contributo economico
Perché abbiamo anche seguito poi tutto l'iter e tutto il percorso
Perché un esempio che forse un terreni ai giovani dovremmo invitare anche i minori e adulti a questi percorsi perché è verissimo quello che avete detto noi siamo fuori i buoni
Dentro buttiamo via la chiave e continuiamo la nostra vita commessi qui a Pistoia è il carcere inviato dell'OSCE proprio nella zona quasi centrale lì
Non ci soffermiamo neanche a pensare corso scelti entrano ignoriamo che è la cosa peggiore che può essere fatto cioè ignorare qualcosa e soprattutto qualcuno che è lì dentro
Quindi credo che loro rappresento non l'avete capito bene il presente il futuro e probabilmente dovrebbe essere sempre più questa capacità di dialogo e di confronto perché poi alcuni valori valori della costituzione potremmo probabilmente gli ho avuto la fortuna di esse sono una generazione nella quale si faceva scuola l'educazione civica
Oggi ci sorridiamo ma le lezioni di educazione civica sulla Costituzione erano lezioni nelle quali imparavano dal giovanile alcuni valori questi valori troppo spesso oggi la citata più volte l'ho condiviso ma troppo spesso la nostra Costituzione ormai è cosa peggiore anche lui riuso il termine ignorata
E non viene lo neanche applicata in una in una dentro di noi questo è un secondo vero problema quindi credo che e io devo ringraziare Giuseppe perché ha portato questo
Non lo vorrei chiamarli neanche infine niente lungo report chiamare una testimonianza di che cosa la società quella cosiddetta società dei buoni o cercando di fare cioè quella di mettersi in gioco
Andare vinto carceri e cercare di far sì quello che lei avvocato io sono iscritta alla nostra associazione da tantissimo tempo quello che fondamentale è quello di tirar fuori
Quello che ciascuno Dinoia io di professione faccio il medico
E i ho imparato che accanto alla malattia
Qualunque essa sia non c'è diagnosi senza presa in carico della persona
Idea personale
E fatta di tante cose di cose positive e di cose negative spero che tutti i ragazzi oggi presenti facciano un po'di analisi ciascuno di noi se si fa un esame di coscienza non è così bravo buone perfetto come vorrebbe fare poi ovviamente che è in carcere ha superato cui cliniche
Che ciascuno di noi sa di Avvenire e superando quel limite giustamente
Viene è chiamato a pagare ciò debito nacque pagare suo diritto non deve mai mai farci pensare
Che non sia una persona ET non ampia la dignità di essere considerata tale all'interno della società persino quelli del quarantuno bis
Sono persone che ovviamente devono pagare Penguin reati comunisti sono più gravi ovviamente di altri ma pagare qui reati rimangono sempre e comunque persone questo dovrebbe essere il valore che ci dovrebbe accompagnare nel nostro percorso vita non sempre ci sono riuscita neanche io e quindi a volte ammettere anche i propri limiti è un segnale anche questo che tutti insieme ovviamente dobbiamo cercare di superare Barbieri e frontiere il carcere così come credo che sia veramente un momento dato per ripetere speriamo che ci riesca il ministro perché forse e tra cui mi che abbiamo avuto più
Non voglio dire nominato ballo e ma forse anche più sensibili certi epiteti problematiche ma
Come io ho fatto l'assessore alle politiche di inclusione sociale noi abbiamo
Comunque Bari ok Società della Salute
Persone che vengono a fare lì misure alternative e posso dire una cosa che alla fine di questi percorsi
Stranamente Irvine piangiamo quando vanno via perché perché l'impegno che il cittadino e
La bonomia
Perché quando poi di di questa esperienza fuori ai una voglia di riscatto una voglia di dimostrare che e non li stiamo facendo un favore ma luci si conquista un lei quello che noi stiamo facendo andò poi finiscono normalmente Kevin piangiamo perché l'impegno e la capacità con la quale hanno fatto quindi quell'anno e devono fare è sicuramente forse maggiore di chi invece viene con un altro spirito questo a testimonianza chi quello che dicevo prima che sono persone e si tratta semplicemente di metta piede nelle condizioni di tirare in meglio fuori allora siamo ormai
Arrivati
Alla prossima la la proiezione della del corto però non potevo non fa parlare ovviamente
E Giuseppe Sartori che ha aperto il nostro nostro incontro raccontaci un po'come è andata i soli fosse stato tra virgolette un in gergo si dice c'è l'anziano un compagno di cella però in realtà non è stato così Pechino ammette hai girato all'aperto pesare però hai vissuto con loro raccontaci un po'questa esperienza anche
Nota di colore qualche annetto solo beh è stata la la la la prima volta per me appunto in cui sono entrato in un carcere e se devo essere sincero fino a quel momento
Inconsciamente avevo sempre evitato anche poco il pensiero di cosa potesse essere carcere quando abitavo a Roma non so perché ma ero più felice se la metro andava in direzione Laurentina che Rebibbia
Da quando sono a Milano mi rendo conto che il tratto di viale Papiniano che costeggia San Vittore è quello in cui tutti tendono ad accelerare sarà per l'assenza di semafori sarà per non so ma c'è qualcosa che ti faccio levare quando passi
Fino a che abitavano il paesino non avevo nemmeno idea di dove fosse il posto più vicino a casa mia dove venisse chiusa la gente quindi
E non sapevo cosa aspettarmi al di là di qualche immagine romanzata
Impresa da letture uno o più sionismo di serie televisive o o o film ecco
Quindi
Ecco mi hanno aiutato il mio non avere un ruolo così percepito come potesse essere quello di Rieti Giuseppe quindi non ero il regista non era quello che gli avrebbe detto cosa fare ma il mio ruolo mi poneva come collega
E quindi in qualche modo da subito c'è stata una
Pochissima differenza
Nel modo di di di relazionarsi con me
Sarà che per per un discorso pratico siccome dovevo essere in scena con loro oppure giocare anche con loro non avevo il cartellino di riconoscimento nutro togliere
Se non altro perché quando c'era quella telecamera non poteva vedersi questa cosa quindi già visivamente io non ero non ero percepito come esterno e quindi c'è stato un una fiducia da parte loro verso di me
E devo dire allora il teatro e luogo meno democratico della terra cioè non esiste democrazia in teatro c'è una gerarchia terrificante dal regista in giù
Ma c'è una invece democrazia totale tra colleghi di scena al di là del ruolo che interpretano un dal momento in cui si è quest'opera c'è una parità scusate non democrazie una parità totale siamo tutti esposti agli stessi pericoli agli stessi imprevisti alla stessa anzi alla stessa paura
C'è una condivisione venti di di di di pensieri di umori e di di di il paura che ti mette sullo stesso piano
è molto più forte quando si si si lavora su un palcoscenico non si fa il teatro che quando hai a che fare invece con qualcosa che ci Mato grafico la la telecamera tende a spersonalizzare talmente tutto artificioso che eccoli l'apporto umano viene meno questo pur essendo poi il risultato finale un un un cortometraggio però c'ha avuto nell'assenza di tempistiche che è un cortometraggio richiederebbe perché ricordiamoci che
Per
Per idealmente per per poter fare quello che abbiamo fatto con i tempi che richiederebbe un'operazione di questo tipo ce l'hai voluto mettere quattro volte tanto ogni scena avrebbe dovuto richiedere tre euro in più e non dieci minuti ma dovevamo sottostare noi per primi
A le tempistiche di una struttura che non è fatta per per per il divertimento del primo che arriva diciamogli usare questa voglio la verità delle del della cella fatemela riprendere no ci son dei protocolli insomma non non hai giustamente la libertà di poter usare un luogo deputato all'altro a perito i pretori Scotti
Quindi e adesso arrivo al punto perché anch'io mi perdoni tanto questo
è stato una è stato un qualcosa che sta a casa è stato a metà tra un'esperienza un teatrale è un'esperienza cinematografica nella brevità ha creato più interazione tra tra noi attori di quella che se se avesse seguito le tempistiche di un normale processo di qualcosa decimato grafico ci avrebbe invece dato quindi non ha avuto la la la meraviglia il contatto esplorazione che avrebbe avuto uno spettacolo teatrale ma nemmeno la totale glaciale spesso spersonalizzazione che porta a che porta invece la macchina cinematografica con tutti i crismi con tutti i tempi giusti quindi è stato diciamo un bel modo per per trovarsi
Che dire costata cosa che ha lasciato questa esperienza cosa porti dentro Conte porterai allora la sensazione
Forse solo per una grande fortuna non sono io lì
Ma ma non per non perdona
Pericolosità degli utenti che io possa vedere o per un
No spesso può è stata la fortuna di una lettura o la fortuna della famiglia la fortuna di un di un freno al momento giusto la fortuna di un'alternativa al momento giusto
Ma potrei forse come ognuno di noi
Appunto
Il teatro che insegna un po'che non esistono i buoni e i cattivi nessun personaggio effettivo nessun personaggio buono se non altro questo è chiaro lavorando come interprete ai ai la la fortuna di sfogare
In altro
Cioè gli ho la fortuna di avere un mestiere che mi che che uso come come
Come pozzo dove scaricare tutto lo schifo tutto il mero tutta la frustrazione
Se non avessi questo
Dove in Calle nere in canale Ray la rabbia la frustrazione di una sono più vicino io sono più vicino a voi come generazione diciamo se ci dovessimo dividere io starei lì generazionale mente
Sì siamo siamo in
Un presente che ancora non si è capito bene cosa sia che però non credo possa essere letto con coni con con gli stessi strumenti con cui è stato definito fino ad oggi il presente la la carica di frustrazione desolazione solitudine assenza di di di di prospettive che che abbiamo che io ho assaggiato diciamo dai miei diciotto in su e che forse di cui siamo con di cui siamo contornati e che stiamo piano piano capendo
Qualcosa di di molto reale
Per questo dico è importante trovare non perché altrimenti l'alternativa sarà al carcere chiaro questo sia chiaro però
Ecco forse adesso il discorso perché avete detto le cose meravigliose che mi hanno offerto spunti di riflessione ma non avendo le competenze per dire qualcosa di così sensato però vorrei solo concludere dicendo
Siamo forse arrivati anche al punto in cui molte delle considerazioni che si devono che si devono fare per per perché il carcere sia qualcosa di non solamente punitivo ma anche di Renzi di Tivo
Mi piace pensare qualche considerazione dovremmo fare anche noi personalmente per quanto riguarda la nostra esistenza fuori dal carcere forse ora più che fu ora forse più che qualche anno fa grazie grazie grazie a tre fattori allora
All'anno concludiamo adesso diciamo il nostro dibattito che diciamo la la proiezione del corto e non prima ovviamente di aver salutato e di aver ringraziato i nostri protagonisti di oggi a partire le ha fatte già Filippi magistrato di sorveglianza membro della Commissione per l'innovazione del sistema penitenziario l'avvocato Maria ducale Carino chissà
L'attore Giuseppe Sartori adesso vedrete durante il cortometraggio come protagonista e ovviamente rappresentanza delle istituzione vicesindaco navi celesti grazie davvero buona visione siamo di riferirci fresca grazie