Passaggio a Sud Est - Supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a suddette supplemento di giovedì ventitré dicembre del due mila e ventuno
Nel supplemento di questa settimana di questo giovedì vi vogliamo proporre due questioni di cui ci siamo occupati nella puntata di passaggio suddetti domenica scorsa domenica diciannove dicembre
Due questioni che stiamo seguendo da da tempo e che hanno un alto grande importanza nella situazione dei Balcani
Nella loro processo di integrazione tra di loro ma anche nella chiave più ampia di integrazione europea
Sono prima di tutto la la situazione in Bosnia Erzegovina e dunque un punto sugli sviluppi della situazione in Bosnia Erzegovina e si fa molto preoccupante che ha suscitato le preoccupazioni della comunità internazionale in particolare del dell'unione europea
Dopo le prese di posizioni molto dure di queste ultime settimane da parte della leader serbo bosniaco il l'uomo forte della Repubblica Sergio ska Milorad Dodig che membro tra l'altro in questo periodo della presidenza tripartita Kea
Fatto non non era non sono nuove le sue dichiarazioni secessioniste ma questa volta nelle ultime settimane ultimi mesi hanno preso una piega molto più preoccupante
E mettono in discussione i fondamenti degli accordi di pace di Dayton addominale centonovantacinque così come non era mai successo in in passato dunque vedremo appunto questo sentiremo anche commenti e analisi e tra l'altro è stata anche la visita del premier croato a sarei Evo e a Mostar
E e poi l'altra questione importante che stiamo seguendo è quella del Progetto open Balkan a questa appoggiato questa aria di libera circolazione di persone beni e servizi
Nella regione che è portata avanti insieme da serve Albania Macedonia del Nord e che vede però la contrarietà del Kosovo di Albin Kurti e naturalmente pesa no le relazioni tra Kosovo e Serbia
E la mancata attuazione di quell'accordo storico del due mila e tredici che avrebbe dovuto portare alla normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina tra l'altro la normalizzazione delle relazioni
Un Quirico requisito fondamentale per non dire il reciproco riconoscimento perché Serbia e Kosovo possano procedere nel processo di adesione all'Unione europea la Serbia incorse negoziati il Kosovo ha stabilito l'Accordo di stabilizzazione associazione però insomma se non si riuscirà a risolvere questo scoglio del tutto resterà resterà fermo
Questi dunque con Marina si corre con Arthur mora sono i due argomenti due argomenti importanti di cui ci siamo occupati nella puntata di domenica scorsa
E che vi vogliamo proporre in questo supplemento del ventitré dicembre a partire proprio dalla situazione in Bosnia Erzegovina e riascoltando appunto quello che c'era raccontato Marina si corra
Sempre dunque più preoccupante della crisi politica in questo Paese
E soprattutto le azioni intraprese nella Repubblica Srpska l'entità maggioranza serba
Approfondiscono questa situazione il nuovo allarme ha suscitato la riunione del Parlamento della Repubblica Srpska alla quale si è discusso dell'assunzione da parte degli entità maggioranza serba di alcune competenze finora gestite a livello statale in Bosnia Erzegovina
Si tratta della proposta di trasferimento delle competenze del sistema fiscale delle istituzioni giudiziarie non che delle competenze nel campo della difesa e della sicurezza
Proprio a seguito di queste vicende un articolo del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung analizza impone la domanda si è possibile una dissoluzione della Bosnia Erzegovina cui che Mila dal dodici presidente dei serbi bosniaci minaccia una separazione della Repubblica Srpska dalla Bosnia Erzegovina
L'autore di quest'articolo chiede se questa volta il dodici fatti realmente sul serio
Precisa che il Paese si trova di fronte all'esami più difficile sin dalla fine della guerra vale a dire sin dalla firma dell'accordo
Di pace dei mille novecentonovantacinque il motore di questa crisi appunto il modello dodici che oltre a due decenni è il politico più popolare dei serbi bosniaci
Chi è il in inserito SNIA giri come sappiamo sono il secondo più grande gruppo etnico della Bosnia Erzegovina dopo l'etnia maggioritaria chi sono i prossimi atti
E in chiunque si rileva dodici anche uno dei tre membri della presidenza tripartita della Bosnia Erzegovina si tratta di una costellazione particolare osserva il giornale tedesco anche che che doti
Non perde nessuna occasione di attaccare ferocemente ero stato nella cui presidenza
Appunto rappresenta il popolo serbo
Molto spesso dodici dichiarava che sarebbe stato bene che la sua invita la Repubblica Srpska si integrasse al più presto alla Serbia
Il Frankfurter Aldi avvenenza ettolitri rileva però che più recente sviluppo della situazione e diverso rispetto alle precedenti crisi
Poiché non si svolge soltanto a livello verbale
La settimana scorsa il Parlamento della Repubblica Srpska di Banja Luka sede politica
I serbi bosniaci ha discusso appunto della proposta di Dodi secondo la quale la Repubblica Srpska dovrebbe sospendere i legami chiave con lo Stato Comune
E istituire le proprie istituzioni paralleli il sistema fiscale Giustizia e Difesa
Si precisa che se venissero approvate queste proposte di Dodi sarebbe di fatto una decisione di separazione della Repubblica Srpska dalla Bosnia Erzegovina
Tuttavia non è tutto ancora finito al momento si tratta soltanto di cose annunciate poiché dopodiché afferma che nei prossimi sei mesi poi assumeranno la forma di legge
La maggior parte dell'opposizione però nella Repubblica Srpska si oppone a questo piano il Pitti lo ritengono troppo audace
Ma come precisa il Frankfurter Allgemeine Zeitung il partito di dodici
E i suoi partner in Parlamento della Repubblica Srpska possono contare con una maggioranza molto solida
Molti vedono questa proposta come parte della campagna per le prossime elezioni con la quale dodici vuole garantirsi di mantenere il potere
Tra poteva chiamare Zeitun prosegue che a Sarajevo c'è l'ufficio dell'Alto rappresentante della comunità internazionale che in effetti non ha potere da diversi anni si auto-governo secondo il giornale tedesco e un armato altrettanto impotente il fatto che le ambasciate statunitense del Regno Unito francese tedesca italiana e la rappresentanza dell'Unione Europea
Hanno condannato il comportamento della Repubblica Srpska e hanno avvertito che tutto potrebbe lettere a repentaglio il futuro della Bosnia Erzegovina nell'Unione Europea
Un'arma impotente
Scrive il giornale poi che quasi più nessuno crede nella prospettiva europea dei Balcani occidentali da quando Pier sino alla Macedonia del Nord
Nonostante il cambiamento del nome è stata negata l'apertura dei negoziati di adesione Frankfurter Allgemeine Zeitung aggiunge che la seconda opzione sono le sanzioni contro dodici
E il suo ambiente da parte della coalizione dei paesi occidentali tre i Paesi Tissi pronuncia avrebbero a favore delle sanzioni sono Stati Uniti Germania e Gran Bretagna
Il giornale
Precisa che Multimedia per anni hanno scritto di interessi economici proprietà all'estero conti bancari dei leader dei serbi bosniaci e dei loro collaboratori
Se tutto questo fosse stato negato al dodici sarebbe un colpo molto duro
Ma dodici non è solo in cui si ricorda che lo scorso due dicembre dorica incontrato il presidente russo Vladimir Putin a Mosca interessamento di Putin per la Bosnia Erzegovina non sorprende perché
La vede come un terreno in cui con piccoli investimenti può causare grande caos
E confondere i piani dell'Occidente osserva sempre il Frankfurter Allgemeine Zeitung conclude che in Bosnia Erzegovina incombe una lotta tra l'Occidente e la Russia
Quale sarà il ruolo della Serbia in tutto questo è ancora incerto cui che lì reazioni del presidente serbo Aleksandar Vučić finora sono
State molto morbide se Belgrado negasse chiaramente sostegni ai piani di Dodi questo potrebbe avvenire effetti notevoli ma per adesso ciò non è accaduto conclude il Frankfurter Allgemeine fai tu
E nel pieno dell'attuale crisi politica in Bosnia Erzegovina tassare boh e Mostar questa settimana si è recato
Il premier croato Andrea plan comincia a Sarajevo il capo del governo croato ha dichiarato che l'attuale crisi in Bosnia Erzegovina dovrebbe essere risolta attraverso i colloqui e accordi
Basati sull'accordo di Dayton
Questo contribuirebbe a rilassare le tensioni del paese al tempo stesso garantirebbe uguali diritti
A tutti che ci vivono
Vorremmo che le soluzioni sulla riforma della legge elettorale siano tali da accontentare tutti e tre popoli costituenti
E che la posizione del popolo croato in quanto il popolo meno numeroso sia di pari diritti e chiesti
E possano eleggere i loro rappresentanti legittimi Marilyn massimi organismi della Bosnia Erzegovina ha detto plan comici
Aggiungendo che la Croazia vuole aiutare questo processo ma che in ogni caso l'accordo e la responsabilità sono è una questione interna della Bosnia Erzegovina
E dei partiti politici del Paese e delle sue istituzioni
Dopo gli incontri il premier croato ha detto che sono state chiare e precise
Le posizioni di tutti i rappresentanti politici e aggiunto chi per capire bene tutti i messaggi è necessario avere il senso per le sfumature
Conoscere le realtà di prima e le possibilità di quello che si potrebbe concordare c'è bisogno di un Parlamento funzionante un Consiglio di ministri funzionante un accordo EPO sulla legge elettorale
Elezioni istituzioni e credo che questo è chiaro e comprende anche il signor riserve colui esistono diversi modelli e soluzioni
E l'unica via giusta e quella che rispetterà la lettera e lo spirito dell'accordo di Dayton del mille novecentonovantacinque ha detto il premier croato andrei plan comici
E sempre questa settimana in una trasmissione di approfondimento politico della televisione statale croata tv proprio sul tema della Bosnia Erzegovina e della in visita ufficiale del premier croato
Avvenuto come detto a Sarajevo mostrare sono stati ospiti di questa trasmissione tra gli altri l'ex ministro degli esteri partecipante dei negoziati di Dayton Marte Gradnik nonché il deputato europeo croato del partito socialdemocratico Tonino Pizzolato
Ma te grani c'ha valutato la visita del premier croato in Bosnia Erzegovina con me molto importante in tempi di grandi sfide per la Bosnia Erzegovina
Le più grandi dopo la firma dell'accordo di Dayton in Parigi alla fine del mille novecentonovantacinque
L'ex ministro degli esteri croato quale appunto ha partecipato questi
Accordi ha rilevato che attualmente sulla scena politica ci sono iniziative separatiste della Repubblica Srpska da una parte e dall'altra tentativi di trasformare la Bosnia Erzegovina in uno stato civile comunitario cosa che non è stata concordata dei toni e poi firmata a Washington dei toni Parigi
Ha rilevato che il premier plan comici è arrivato con il messaggio di appoggio all'integrità territoriale e alla sovranità della Bosnia Erzegovina
Amicizia collaborazione e dialogo al rafforzamento della kora poi collaborazione economica ma anche soluzione delle questioni aperte
La base dell'accordo di Dayton è uno Stato due entità tra i popoli costituenti uguali diritti per tutti i cittadini della Bosnia Erzegovina umani civili e tutti gli altri
L'ex ministro ha precisato che ben tre volte un altro popolo quello bosniaco ha eletto il rappresentante croato della presidenza tripartita questo non è stato concordato e questo è contrario all'accordo di Dayton
Anche Torino Pete sulla eurodeputato ritiene la visita del premier croato come importante soprattutto per i messaggi trasmessi agli interlocutori
Si tratta veramente di una crisi molto profonda detto Pete sulla forse la più seria dopo la firma dell'accordo di Dayton è Parigi
E del tutto certo che non si tratta di vicende isolate che hanno chiamato all'allerta della comunità internazionale
Bensì di una tendenza di situazione cronica in cui la Bosnia Erzegovina si trova da diversi anni seno decenni ha rilevato
Torino pizzo raggiungendo che la vera domande come
Reagirà alla comunità internazionale l'attuale situazione in questo Paese secondo la sua opinione visto dalla dalle vicinanze delle istituzioni europee
Sembra che l'Unione europea in questo momento non ha una risposta chiara Cominelli non l'intera comunità internazionale internazionale che cosa fare se ci sarà una escalation della situazione in Bosnia Erzegovina
Stando alle sue parole questa è la conseguenza di un qua chi si è creato negli ultimi sette otto anni a causa della mancanza di visioni
E poi con il rallentamento della politica dell'ordinamento dell'Unione Europea
E i Balcani occidentali sono stati lasciati a se stessi si andavano rafforzando le diverse tendenze autoritarie
Mentre l'Unione Europea ha ricevuto concorrenti in quest'area che non condividono nei suoi valori immensi interessi
P sulla fermati giunto il momento di inserire la Bosnia Erzegovina molto altamente nei forum in cui si discute non soltanto
Della Bosnia Erzegovina bensì anche della politica dell'Unione Europea verso l'area balcanica
L'Unione europea non può comportarsi come se si trattasse di un incidente o di qualcosa chi non avesse radici profonde ha concluso l'eurodeputato socialdemocratico croato
Grazie a Marina si corra questo dunque è la situazione in Bosnia Herzegovina gli sviluppi sempre più preoccupanti con le prese di posizioni secessioniste del leader serbo bosniaco Milorad ad oggi che le preoccupazioni internazionali analisi anche i commenti
E le reazioni anche nei Paesi della regione come per esempio lei reazioni preoccupate del presidente albanesi Ilir Meta proprio a riguarda quanto sta succedendo in Bosnia Herzegovina
Ma poi
Con di questo ci parla Arthur nuraghi cui ci ha parlato al turno ora Nella puntata di passaggio sovvertendo il diciannove dicembre
Dunque vi faremo ascoltare questa parte della sua corrispondenza compresa anche la l'incontro a Tirana in Albania
Del presidente serbo Vučić del premia macedone Zoran Zahir e del ospiti appunto del premier albanese Edi Rama riguardo al progetto open Balkan questa Progetto di un'area di libera circolazione di beni servizi e merci
Che dovrebbe coinvolge sta portata avanti appunto da Sir Verbania ma c'era del nord che dovrebbe coinvolgere anche gli altri Paesi della regione ma che incontra invece della l'opposizione di Pristina
Ma su questo questo progetto Inter questo progetto regionale e naturalmente questo pesa nelle difficile relazioni tra tra Serbia e Kosovo e naturalmente mette un ulteriore ostacolo sulla normalizzazione delle relazioni
Che è un requisito fondamentale perché entrambi paesi possono procedere nel processo di integrazione europea allora di di questo ci ha parlato Arthur nuora nella scorsa puntata è basato su destra e questa è la parte qui facciamo ascoltare in questo supplemento
Per iniziare a dobbiamo informare che il presidente albanesi rimetterla espresso la sua preoccupazione per la situazione in Bosnia
Alla luce delle azioni dell'entità serba la Repubblica secca affermando che ciò mette seriamente in pericolo la stabilità imbarcarmi occidentali
In effetti il commento di permetta è affidato ad un'asta cioè la sua pagina su Facebook e arriva in seguito agli annunci da parte della leadership di entità bosniaca di dotarsi di un proprio esercito e di altre istituzioni statali
Esprimo la mia profonda preoccupazione per la escalation degli sforzi della Repubblica secca di ritirarsi dalle istituzioni statali e di creare istituzioni parallele dividerci Tor dei tribunali del sistema fiscale
L'iniziativa dell'iniziatore del parlamento della repubblica di Serbia per entrare i lavori per l'istituzione di queste
Di queste istituzioni già stesura di una nuova costituzione vanno nella direzione opposta e ventisei anni di sforzi dei cittadini boh Spiazzi
Dei leader locali e della comunità internazionale per rafforzare la pace e la sicurezza in Bosnia Erzegovina
Afferma Iker metta nel frattempo noi parlando dei Balcani occidentali e come abbiamo detto hanno a che fare uno con l'altro come ammettono anche il presidente serbo Aleksandar Vučić sempre niente Albania Macedonia del Nord e dirà ma Sorensen
Si riuniranno a Tirana il venti ventuno dicembre per un nuovo summit dell'iniziativa o con poca
L'incontro di Tirana era stato concordato ricordiamo lo scorso novembre dopo il summit a Belgrado tra i video di essermi Barnier Macedonia del Nord
E rappresentando quella occasione del vicepremier ricordiamo P. Macedonia del Nord è stato rappresentante noto dal vicepremier Nikola Dimitrov a causa delle dimissioni Paul ritirati e dico Soram dai i tre Paesi dei Balcani che aderiscono all'iniziativa per la creazione di un mercato unico regionale secondo quanto in effetti preannunciato nell'incontro di tiranna
Dovrebbe essere firmati alcuni importanti accordi relative alla libertà di movimento dei beni delle persone e dei servizi incluso un memorandum d'intesa per l'automatica validità i tre paesi ti permessi di lavoro Autorizzati in un'ottica essi dobbiamo ricordare intanto che il Kosovo Montenegro e Bosnia Erzegovina non hanno espresso entusiasmo per iniziativa o punto h hanno rifiutato la prospettiva di una loro attenzione come osservato ricordiamo fino a novembre dal premier albanese sull'iniziativa Hopa Banca specchiato che l'Albania e Kosovo alle due approcci differenti ma queste visioni
Non ostacolano il rafforzamento dei rapporti bilaterali ha voluto precisare che dirama
Trama affatto quindi riferimento all'Aquila pitch è fallita simbolo della bandiera albanese dice definendola
Un valore aggiunto in questo periodo della nostra della storia d'Albania diciamo pendant danese
In quanto anche se le teste guardando in direzione differenti il colpo singolo rimane unito ha voluto parlare Natale metaforicamente il tiranno
Personalmente sono ottimista sullo sviluppo dei rapporti ha voluto precisare che vi erano precisando che sull'iniziativa dopo un po'anche al c'è un dibattito aperto tra Tirana e Pristina
Il premier kosovaro Albin Kurti in effetti ha chiarito che Pristina non intende entrare a far parte di un punto a un cast in quanto si tratta di un'iniziativa fidata a Belgrado
Per riproporre la propria egemonia come ai tempi della ex Jugoslavia
L'iniziativa un po'anche iniziative apprezzate per il bene delle persone che vivono nei Paesi con volti han dichiarato ricordiamo
Lo scorso tre quattro novembre Sinbad il presidente della Serbia Alessandro Pucci e la conferenza stampa congiunta con il premier albanese Rama e il vicepremier allora
Non c'è non è Nicola Di Pietro
Volcic ha ospitato ricordiamo
In una riunione a Belgrado amministrativo Pumbaa un camper la libera circolazione di persone e merci capitali e servizi nella regione dei Balcani occidentali
Abbiamo appurato che tutte le persone delle nostre comunità imprenditoriale sono a favore di questo progetto ha voluto precisare uccisi aggiungendo dall'incontro è emersa la volontà di creare un consiglio di attuazione per iniziativa
Saranno inoltre svolti dei sopralluoghi affine di analizzare come viene coordinato il flusso delle merci che nostro compito e vedere dove dove abbiamo fallito sul campo imprenditori ci dicono che se arrivano alla frontiera il venerdì sera per esportare il latte della Macedonia del Nord
Devono aspettare fino a lunedì mattina questo e inaccettabile ha precisato Alexander voci il presidente serbo ha infine osservato che più riusciremo comprare in ragione meglio riusciremo a convincere l'Unione europea che non
In porteremo i problemi con l'attenzione
Iniziativa Offenbach serve gli interessi della Serbia sia politicamente che in termini di sicurezza ed economia e questo lo ha detto
La presidente del Kosovo io sono smania ribadendo la posizione critica delle istituzioni kosovare nei confronti dell'iniziativa lanciata ricordiamo dalla Serbia Albania e Macedonia interno
La somma rilasciato queste dichiarazioni durante una conferenza congiunta a Pristina con omologo macedone step prenda arrosti dopo quest'ultimo ha espresso la sua posizione su questa iniziativa
Abbiamo già reso noto la nostra posizione sull'incentivo comporta non è costruita secondo i principi della comparazione di vicinato inclusività che non accetta il principio di uguaglianza
Finché Serbia non riconoscerà il Kosovo e non sarà pronta a trattare allo stesso modo ugualmente la siepe vuole usare tante iniziative per i suoi interessi egemonici il Kosovo a grandi riserve in termini di aspetti politici
Ha spiegato io stavo suoni
Ci sono riserve in termini economici di sicurezza ultimo ma non meno importante perché l'obiettivo è quello di essere usato come una sorta di anticamera che ritarda il processo di integrazione europea del Kosovo
Continuiamo a vedere il processo di Berlino come lo stesso processo per spingere i nostri paesi in avanti aggiunto il capo dello Stato kosovaro più famoso Mannino
Ma sicuramente la posizione di Priscilla di cui abbiamo tra l'atto anche prima ora alle sue ragioni concrete al confronto di Belgrado
E sembra l'Unione europea non dovrebbe far pressione sul Kosovo affinché credi l'associazione dei Comuni maggioranza serba
Almeno così affermato questa volta il presidente del Parlamento kosovara da Ufa con gli Oscar rivolgendosi in particolare all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea
Joseph porrei
Con gli Oscar ha fatto riferimento alla recente conferenza stampa pur se le trappole riprende kosovare Albin Kurti osservando che il capo della diplomazia dell'Unione europea ha parlato esplicitamente di pressioni nei confronti di Pristina
L'approccio dell'assemblea sull'associazione e che noi dobbiamo loro qualcosa dal loro punto di vista presso un partner credibile noi dobbiamo creare una associazione persino con competenze esecutive ha dichiarato il presidente del Parlamento kosovaro
Le strutture che verrebbero create aumenterebbero l'autonomia della soluzione che non la sovranità del Kosovo aggiunto cuneo fiscale evidenziando così che non è nell'interesse di Pristina creare tale organismo e per questo l'Unione europea non dovrebbe evitare di spingere in tale direzione anche la creazione della Soge c'è un di comune a maggioranza serba del Kosovo divide Pristina e Belgrado causando l'attuale stallo nel dialogo secondo quanto scritto ricordiamo nei giorni scorsi in un articolo del portale
On line comunque torce belle Campania
La parte serba viene evidenziato richiede a Pristina di istituire l'associazione dei Comuni a maggioranza sembra prima di parlare di un possibile accordo finale la parte kosovara teme invece che creando tale associazione il Kosovo finisca per diventare
Lo Stato non funzionante com'è il caso della Bosnia Erzegovina di cui abbiamo parlato prima che abbiamo portato anche diciamo stati creazione del Presidente della Repubblica d'Albania il TIR metta
Grazie ad Arthur nuora questo dunque qua somma la situazione in per quanto riguarda il progetto open Balkan ad integrazione di una libretti nel di un'area di libera circolazione di merci beni persone servizi che dovrebbe favorire l'integrazione della del tra i Paesi della regione e loro processo d'integrazione europea un progetto portato avanti da Albania Serbia e ma si dà del nord ma che incontra la forte resistenza del Kosovo e avete sentito come questo
In come questo pesa poi sulle relazioni tra tra Pristina e Belgrado c'è stato l'incontro a Tirana tra wc Zare Ravazzola vedremo quali saranno abbiamo setoso male le premesse sono a quello quello che è successo prima vedremo poi quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane
Non ci avviamo a a chiudere questa questo supplemento settimanale di passaggio sud-est parlando di rifugiati afgani che son inattesa nella nella regione balcanica
Lo facciamo con un una resoconto pubblicato dalla dal sito internet di Osservatorio Balcani incavo caso proprio venti dicembre
Lunedì osservatorio da caricato su pagare caso contorte ricordo appunto come diverse migliaia di afgani evacuati dagli Stati Uniti dai loro alleati in agosto settembre dopo la presa di Kabul da Pati talebani sono stati temporalmente ospitati in Albania Kosovo e Macedonia del Nord
Secondo le dichiarazioni ufficiali il tutto doveva durare il tempo di verificare le loro identità il terminale saremo al diritto all'asilo negli Stati Uniti o in un altro Paese occidentale
Ma insomma la situazione resta resta ferma l'Albania ha ricevuto il contingente più grande
Due mila quattrocento persone ma fino ad oggi sono centocinquanta hanno completato i controlli di sicurezza e le procedure amministrative e sono potuti partire il resto sono alloggiati in alberghi a Durazzo e scendi in la mattina del Nord ha ricevuto totale di quattrocentosette argani settantasei sono già partiti
Gli altri sono alloggiati Montella alla periferia di Skopje mai vietato loro di muoversi liberamente e possono recarsi in città solo in convogli scortati dalla polizia
E in Kosovo l'ONG per i diritti umani si sono dichiarate preoccupate per la totale mancanza di trasparenza sulla questione da parte delle autorità secondo il ministro dell'Interno sono stati accolti nel Paese novecentosettantuno afgani
Però insomma il settembre un primo contingente è stato autorizzato a lasciare il coso per il Regno Unito altri sono partiti per il caro l'otto dicembre
Centotrenta persone hanno lasciato il coso per gli Stati Uniti però l'accesso a entrambi i campi estremamente limitato anche ai giornalisti le cifre fornite delle autorità kosovare non sono verificabili non è ancora chiaro per quanto tempo questi afgani potranno rimanere in questi alloggi temporanei e soprattutto cosa succederà a coloro che non supereranno le procedure di screening e non potranno essere ammessi in un Paese terzo
E questa è la situazione dei rifugiati afgani inattesa nei Balcani così come è stata raccontata l'altro ieri
Lunedì per meglio dire venti dicembre su nel sito internet di Osservatorio Balcani Capasso balcanica a questo punto e vedremo quali saranno gli di sviluppi
Siamo arrivati al termine di questo supplemento settimanale di passaggio a sud del superamento del ventitré dicembre passaggio sud est si prende una pausa nel periodo delle feste di fine anno
Domenica prossima ventisei dicembre e la domenica successiva due gennaio andremo in onda con due puntate speciali
Due puntate dedicate all'Italia e alla dissoluzione della Jugoslavia trent'anni dopo questo era il titolo di una tavola rotonda che si è svolta a Roma lo scorso primo luglio al Museo delle Arti del ventunesimo secolo organizzata dal l'Istituto per gli affari internazionali
In quel periodo al maxi c'era una mostra dal titolo più grande di me voci roche dalla ex Jugoslavia e in questo appuntamento Somma si è fatto il punto insomma di quello che fece la la l'Italia allora lo scoppio e durante le guerre jugoslave
E cosa si cosa c'è oggi anche alla luce del fatto che il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali
A parte Slovenia Croazia ma vari lente molte delle aspettative che pure erano state sollevate anche poi negli anni dei primi anni due mila insomma sono rimaste per il momento sulla carta queste sono le due appunto queste due puntate speciali che andranno in onda di passaggio su destra e il domenica ventisei dicembre domenica due gennaio poi appunto il nove gennaio torneremo nel nostro abituale formato a insieme a Marina si farà da Arthur mura a raccontarvi la la realtà politica dell'Europa sudorientale
A tutti a tutti voi buone feste grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli e una buona giornata all'ascolto di radio radicale