"Seconda repubblica e quarto potere"

Colleghi e amici vi ringraziamo di essere venuti così numerosi e ringraziamo in particolare quei colleghi e quei lettori che sono venuti qui anche con qualche rischio ci sono colleghi che vengono dare di intimidazioni mafiose altri colleghi che hanno subito pressioni di cui forse vi racconteranno qualcosa altri infine cittadini che hanno sfidato i cattivi servizi pubblici del nostro Paese
è un incontro questo di oggi farà giornalisti elettori
Niente politica niente corporazione niente sindacalismo problemi della libertà comuni a tutti noi a tutti voi
Quindi un dialogo che sarà introdotto dal direttore della Voce Indro Montanelli con una relazione più o meno ampia cui seguiranno tre interventi complementari della direzione uno mio su alcuni problemi di fondo alcuni paletti del problema
Uno del vice direttore corona sui problemi della pubblicità e l'altro del vicedirettore Mazzuca sui problemi dei assetti proprietari al termine di questi interventi o nel corso di questi interventi
Sì sarà anche una proprio brand brevissima
Proiezione di alcune rilevazioni compiute dal CIRM sui problemi dell'informazione nel nostro Paese dopodiché comincerà il dibattito ciascuno di voi
Potrà intervenire con un intervento in inevitabilmente Breve saranno distribuiti in sala dei foglietti che avrete la cortesia di farmi pervenire e sarete chiamati secondo l'ordine di prenotazione allora parla il direttore Fontanelli
Anch'io ringrazio molto di questa vostra partecipazione
E tengo subito a dirvi che questa questo nostro quello che non sarà questo nostro
Qualcuno si è addirittura attribuito l'intenzione di fumo di fondare un partito un movimento qualche cosa del genere
Figuriamoci un po'
Lungi dal minori queste idee malsane per carità
Noi siamo qui per tutt'altri motivi ve lo dimostra la stessa casualità di questo di questo incontro perché debbo dire che
L'idea di questo nostro piccolo raduno non è venuta nemmeno a me anzi quando i miei più giovani collaboratori guidati dal Corona
Vennero a propormi
Questa questa cosa io con loro con lo scetticismo accumulato in ottantacinque anni di vita il film mestiere
Dissi subito Maggi voglio che deve è caldo giorni torridi di Milano all'agente ore al mare avevo non è molto interessata
Sulla partecipazione dei colleghi e chiedo scusa ai medesimi
Ho molti dubbi perché il nostro mondo anarchico e molto competitivo
L'iniziativa di un giornale è sempre osteggiata dagli altri giornali quindi io ero completamente scettico comunque visto che i miei
I giovani leoni insisteva hanno va bene abbiamo vi ha detto questo raduno pensando che ci venisse pochissima gente fissando appunto per questo una una sala piccola
Che pensavamo di non riempire nemmeno poi la relazione è stata tale da parte dei colleghi che ringrazio caldamente e a cui chiedo scusa riavere dubitato della loro solidarietà
Ma soprattutto da parte dei lettori e questo proprio non me l'aspettavo che siamo stati costretti all'ultimo momento a cercare un locale
Più vasto che a quanto vedo non basta nemmeno a contenerli tutti questo naturalmente c'è un po'riempito
Di soddisfazione perché quando si vede una iniziativa condivisa e gli echeggiata in questo in questo modo la soddisfazione è naturale nello stesso tempo ci ha però preoccupato
Perché
C'ha dimostrato che questa questi i nostri timori sulla possibilità di una stampa imbavagliata in qualsiasi modo anche nel più dolce
E non era una nostra fisima personale
è un timore condiviso evidentemente c'è parecchia gente che condivide questo timore
Il regime non c'è
Ma c'è il timore che possano esserci e questo è già molto grazie
Fra le
Molti la visitò che ci sono venute molto ce ne ce ne sono varie che contengono delle riserve
Per esempio ce ne cioè quella del mio vecchio amico Giorgio Bocca non so se venuto stamattina ma probabilmente in vacanza
E Bocca considera giustamente sacre e inviolabili le vacanze perfettamente ragione
Il quale
Come aderendo incondizionatamente all'iniziativa ha detto però quali mezzi gli abbiamo crea metterci al riparo quali mezzi concreti abbiamo metterci al riparo a favore potete spegnere per
Ecco
Che il traditore progressista Nottola
è uno dei dei nostri la
Perché perché
I traditori sono sempre in caso
Bene dicevo
Bene dicevo bocca sollevata questa obiezione che seria
Effettivamente noi gli strumenti e ne abbiamo pochi
Cominciamo col dire che non abbiamo degli organi di corte di categoria
Che possano assicurare delle difese
Io fino a ieri sera
Ero convinto che ci fosse ancora un albo dei giornalisti perché ai miei tempi c'era l'altro invece ha saputo che non c'è più che al suo posto c'è l'ordine dei giornalisti di cui io ignoro anche l'indirizzo
E che non mi risulta che abbia mai fatto nulla e lo dico non non a critica
Dei il titolare di delle cariche direttive il fatto è che non possono fare fare nulla perché la nostra è una categoria assolutamente anarchica
Dove è impossibile trovare
Degli raccordi dei punti d'incontro non è mai avvenuto non ci si riesce male
Quindi noi non abbiamo degli organi istituzionali a cui affidare
La difesa dei valori fondamentali il valore fondamentale del giornalismo è la libertà del giornalismo non abbiamo questo
Un'altra cosa che ci manca
E l'appoggio di che il grande pubblico
Diciamo la verità noi al grande pubblico non siamo simpatici noi giornalisti
Un po'perché ci confondono con le notizie che diamo è che e che sono sempre nefaste
Perché solo i nefasti fanno notizia quindi noi agli occhi della grande massa stiamo specie di corvi annunzi attori di disgrazie
Che quindi non godranno le simpatie del lettore lettore che oltretutto legge poco
Lo sappiamo benissimo
Noi stessi non abbiamo molto contribuito
A ad attirare questo lettore perché è anche vero e dobbiamo riconoscerlo che della libertà di stampa spesso abbiamo abusato
Abbiamo abusato spostando
Siete voi che applaudite schietto giornalistiche collezionate
Era prevede
Abbiamo abusato
Troppo drammatizzano indoor le notizie portando il contrasto ideologico che ci deve essere ma
No nei termini così accaniti così col diritto truculenti
Cui noi spesso lo abbiamo fatto dobbiamo riconoscere questi nostri e vizi e difetti purtroppo la libertà significa anche polifonia
Quindi che ci siano dei contrasti di opinione è sacrosanto
Noi spesso ne abbiamo abusato
Quindi il grande pubblico ricordiamoci bene non è con noi è con noi una ellittiche
Minoritaria di questo pubblico che qui credo oggi la sua rappresentanza
Cioè di dire delle persone che sono abbastanza avvisate da capire che la libertà
Dei del giornalismo è un bene da difendere anche malgrado i giornalisti
E a noi ci basta
Che pensino queste ci basta
Ed è in pericolo questa libertà
Io lascio il punto interrogativo perché questa
Credo che sia
Una domanda che ognuno un po'deve risolvere nell'intimo della sua coscienza
Ma che ci sia la possibilità
Che quel che la libertà di stampa e di opinione sia in pericolo credo che sia un'idea che oramai si diffonde sempre più in mezzo alla gente il colpo di mano
Sulla
Sulla RAI
Figuriamoci se io voglio difendere la vecchia RAI io ho passato la vita a polemizzare contro le lottizzazioni della vecchia RAI quindi non voglio affatto ma il colpo di mano è stato certamente un elemento allarmante così come
è un elemento allarmante
Gli attacchi che sono venuti
Contro i giornali ai direttori dei giornali da parte di Signori
Perché in realtà non ci sembra che abbiano molti titoli per morale e girare su questo punto e che non sono stati smentiti
Da chi avrebbe dovuto farlo
E quindi qualche elemento di preoccupazioni
Qualche elemento di preoccupazione credo che esista e allora quale lo strumento con cui noi ci possiamo difendere
Lo strumento è uno show
Lo strumento è l'acconto nella consultazione continua o perlomeno regolare
Fra giornalisti fra direttori di giornali fra comitati di redazione
Per vedere a che punto si hanno e per vedere se all'orizzonte si stagliano delle minacce pronti a trovare finalmente
Fra minori la concordia
Destra sinistra centro sono divisioni oramai superate dai fatti
E che non contano più nulla di fronte alla difesa del bene comune che è la difesa della libertà di opinione e di parola valigie di tutte le altre
Allora io chiedo e propongo avvento
Avendo ricevuto da quest'applauso
Il consenso dei nostri lettori
Gli unici dei quali ci possiamo fidare
Io propongo che ci sia d'ora in poi
Una consultazione costante
Fra il biglietto e fra i comitati di redazione
Dei vari giornali di destra e di sinistra nel Missouri se ne importa
Quando si profila qualche minaccia
Faccio un caso concreto
Lo faccio con nomi e cognomi
Approfittando anche del fatto che i titolari non sono presenti
Ma non è per parlar male di Roma
Contrari
Il caso Scalfari
Da parecchio tempo si vocifera Orsi sussurra
Che Scalfari sta per lasciare Repubblica
Io non lo ritengo possibile
Mi sembra che Scalfari a Repubblica facciano tutto uno facciano
Siano un matrimonio talmente indissolubili cinque intensa è inconcepibile uno Scalfari senza Repubblica una repubblica senza senza scalza
E il vero che questa era anche la situazione del Giornale di Montanelli
Ma Scalfari si trova in tutt'altra situazione
A che fare
Con un editore
Che per sua fortuna e nostra non è e soprattutto per fortuna di Scalfari non è entrato in politica quindi che considera Scalfari e la Repubblica come lei CNP il suo stemma giustamente perché lo stop non
Ma anche e anche
Il proprietario di una non piccola cosa che si chiama andavo lavori vecchi come tutte le aziende grandi e piccole anche la Olivetti
Sente la crisi
Questa crisi sarebbe subito e brillantemente superata
Con i telefonini scusate il mio modo di parlare ma io non conosco i termini
Sì e con l'appalto dei telefonini appalto alcuni tutti gli esperti mi dicono che assolutamente ha diritto per la sua superiorità di mezzi tecnologici eccetera eccetera
Lo stesso Governo pare che abbia dovuto riconoscere il diritto della Olivetti ad avere questo appalto
Questo attacco questo appalto però tarda
Ad essere
Affidata
E pare che questo Riccardo di dico no che questo ritardo
Sì ad ammettere in relazione con Riccardo che Scalfari frappone alle proprie dimissioni perché Scalfari non è naturalmente licenziati e può essere dimissioni dimissionarli né è vero
Io non lo so se è vero non lo so
Il canto desta qualche sospetto
E allora io vorrei che la stampa italiana lo connesso
Non per criticare
L'ingegner De Benedetti ma per dare all'ingegner De Benedetti la forza di resistere al ricatto perché nel caso
Perché cercato una volta svelato perde la sua la sua efficacia non credo che si possano sfidare l'opinione pubblica fino a questo punto quanto a Scalfari
Che forse vorrebbe effettivamente
Ritirarlo siccome ha sciaguratamente ha raccontato nel suo ultimo libro lo ha fatto capire
Egli diremmo
Caro Eugenio no
Tu non ti ritiri
In questo momento non puoi farlo
Quando il il mare entra in fibrillazione il capitano rimane sul danaro
Ci rimango io a ottantacinque anni immaginiamoci
Ci rimango gli ottantacinque anni immaginiamoci se non ci può restare un po'panche di settanta come
Rimanga al suo posto rinunciando ai massimi sistemi coi quali intendeva misurarsi ecco
Ecco un caso in cui se siamo d'accordo
Sì tutti i giornali io alieno i giornali che fanno opinione sono d'accordo noi possiamo mettere un altro
Alle cattive intenzioni che per ora sono soltanto intenzione di ma che potrebbero diventare dei fatti compiuti
Ecco che cosa vorrei proporre ai miei colleghi qualcuno mi dirà ma allora voglio che creare una categoria di intoccabili
E io rispondo con spudoratezza sì
Creiamo una categoria in questo momento creiamo una categoria ritocca
Perché ce ne lasciamo toccare uno poi questo toccherà a tutti
Ad uno ad uno ci potranno divorare
Qualcuno dirà ma come volete togliere agli editori
Il diritto di licenziare un direttore Pescione che non fa bene il suo mestiere
E io rispondo fra noi ci conosciamo tutti
E sappiamo bene quando un direttore può essere licenziato
E deve essere licenziato perché è un Pescione e perché conduce male il giornale sappiamo distinguere anche quando invece questo viene invocato
Come scusa per farlo fuori per ragioni politiche di adeguamento al regime
Fatta questa distinzione noi dobbiamo batterci qualche altro ha detto
Mo'l'unica resistenza che si può fare
E quella della nostra coscienza e della nostra coerenza
Anch'io ho sempre detto che in fondo
La libertà e l'indipendenza dipendono dal carattere cioè degli attributi
Che il singolo giornalista possiede
Ma badate bene in certe situazioni
Il carattere gli attributi dà coerenza
La fedeltà a se stessi
Ah stanno a salvare la propria anima
Ma non la libertà
Di opinione
Niente ne avemmo ne avemmo la prova negli anni duri
Negli anni duri della marcia su Roma prima e dopo il giornalismo poteva contare su uomini di primissimo ordine
Come livello intellettuale e il livello morale Cerami Gramsci Ceriani Gobetti cela gli Amendola Ceriani Salvemini
Ognuno di questi uomini soli voi egregiamente la propria anima
Difendendola coi denti
Ma non sarà il varo nulla della libertà perché continuare una litigare fra loro
Anche di fronte all'imminenza e alla gravità del pericolo seguitano a litigare fra loro
E una stampa che non riesce a trovare nel momento del pericolo
Un minimo di concordia per difendere il bene comune ed è un'arte è una stampa che sbaglia
Badate bene quando dico questo è quanto ricordo questo precedente non voglio dire che noi siamo di fronte al pericolo del manganello e dell'olio di ricino no queste sono stupidaggini
Ma forse siamo di fronte a un pericolo peggiore e più sottile e siamo di fronte al pericolo della corruzione della lusinga e della corruzione
E anche questo è un pericolo gravissimo
Allora io chiedo
Ai miei colleghi ai nostri colleghi la possibilità di qualche periodico incontro fra nuovi per
Mettere a punto la situazione
Per vedere per constatare per verificare se quel se se la situazione presenta dei pericoli come potremmo affrontarli tutti insieme per fare questo non c'è bisogno di inventare un istituto o una serie a bastano sterili arti programmarlo stili cena insieme c'è il telefono
Io chiamo
Il mio carissimo amico e collega Mieli Mieli chiama Mauro ma ancor più amato
Calma Scalfari Scalfari chiama a raccolta tutti i direttori della sua costellazione insieme chiamiamo Carlino e Nazione c'è chi vuol venire
Ci troviamo discutiamo la situazione in fondo c'è alle viste che cosa
Una bistecca alla fiorentina ammette
Andiamo una bistecca altrimenti ne discutiamo la situazione finalmente discutiamo insieme quelli di destra quelli di sinistra sono termini oramai passati di monete non contano più
Siamo di fronte al dovere che la difesa Del Bene comune comune non soltanto Annoni giornalisti ma tutto il Paese la difesa della libertà
Di espressione ET opinione anche se qualche volta noi mi abbiamo abusato scusate ci insegna abbiamo abusato qualche qualche volta purtroppo la libertà comporta sempre qualche qualche abuso
Lo lo dico a voi lettori scusate
Scusateci però vi dico anche
Sì anche con noi nella difesa di questo bene supremo
Qui non c'è da fare né dei pronunciamenti non c'è da fare non c'è da fondare nulla non c'è questa non è unico non vuole essere una conventicole non vogliamo nemmeno dei proclami
Nei dei messaggini non vogliamo noi vogliamo questo impegno fra noi
Della stampa col conforto di guerriglia
Il sig. al TAR che i lettori quanti siete voi lettori
Che a vecchi a cuore questi problemi non fatevi illusioni e non facciamoci la nuovi
Voi siete una piccola è lite
Una minoranza
Herold vecchi sentire il dovere di essere in voi le guide dell'opinione pubblica
Dovete stare accanto a noi in questa battaglia questa riunioni voleva dire soltanto questo grazie di averci ascoltato
Vorrei pregare gli amici con solo sul fondo di venire avanti perché ci sono dei cosa risponde al merito voglio io ringraziarvi sì e questo questo vostro applauso non era meno da quello che ho detto arrivare questo il vostro pur quei purtroppo non posso fare il bis scusate
Allora rinnovo l'invito ai signori che sono in fondo di venire avanti perché ci sono ancora dei posti liberi ma voi volevo dirvi che mentre io svolgerò adesso un intervento su alcuni punti che dovranno essere affrontati dal successivo dibattito
Pregherei i signori che desiderano intervenire di consegnare i moduli per gli interventi mosso in modo che possano per ci al più presto
Allora come vi avevo preannunciato dopo le parole del direttore Montanelli io debbo indicare alcuni paletti fra i quali vorremmo che il nostro dialogo si mantenesse vorremmo infatti evitare che questo incontro
Sì disperdesse in una critica tutta la politica dell'attuale governo
Fermo un principio fondamentale
La stampa non sta per principio con l'opposizione Masta all'opposizione del palazzo a difesa della società civile questo voglio ripeterlo per evitare equivoci su certi nostri atteggiamenti che invece sono chiarissimi
Non abbiamo prevenzioni nei confronti di questo o quel partito politico abbiamo le nostre opinioni e stiamo comunque dalla parte della società civile
Non ignoriamo che la strada politica che abbiamo intrapreso per realizzare questa questo incontro presenti dei pericoli mi riferisco non solo al timore e non tanto al timore espresso da Giulio Anselmi
Che si voglia dar vita ad un partito dei giornalisti e nemmeno al timore espresso questa mattina dal collega Liguori di un direttorio dei direttori perché come ha detto con molta chiarezza Montanelli qua non si tratta di istituire nessun direttorio di direttori si tratta semplicemente di essere tutti uniti al di là delle divisioni culturali
Di essere tutti uniti nella difesa dei valori della libertà per evitare che attraverso la nostra divisione si ripeta hanno esperienze dolorose per tutti
E mi interessa altresì
Respingere le critiche dell'ambasciatore Sergio Romano anche se più realistiche di quelle precedentemente ricordate
E cioè che l'opportunismo di molti o di alcuni rischi di trasformare questo nostro incontro di oggi in un rito assembleare nel quale i predicatori più rumorosi saranno quelli che hanno più peccati da farsi perdonare
Vorrei osservare
Primo che contro il partito dei giornalisti dove ci siamo battuti quando c'era ed era egemone ed aveva il favore di tutto il palazzo
Secondo proprio perché il partito egemone allora rilasciava patenti di ammissibilità sulla base di un esame politico noi non intendiamo rilasciare
Patenti di giornalisti liberi come è stato insinuato malvagi a mente da qualche collega in malafede
Patenti di giornalisti liberi a chi partecipa a questo convegno ma solo prendere nota che chi sta fra noi non vuole finire fra i giornalisti che liberi potrebbero non essere più infine che quanti esprimono timori che questo incontro si trasformi in un happening di mezza estate in cui i giornalisti mettono in scena se stessi e occupano lo spazio che dovrebbero dedicare ai problemi degli altri
Farebbe bene a stare qui anziché farci prediche a distanza che non ci aiutano ma soddisfano soltanto istinti narcisisti
E veniamo subito ai tre o quattro paletti di cui dicevo editori pubblicità sondaggi assetti istituzionali
In queste settimane non si è parlato soltanto di RAI meritate dopo questi arbitri
Se parlato anche di carta stampata
Per la prima volta dalla caduta del fascismo abbiamo sentito sedicenti libertari chiedere la testa di direttori di giornali perché non omogenei al regime
Tutto questo fa il paio con la Norimberga invocata per direttori di reti e di testate RAI e dimostra quali spiriti liberali tra virgolette
Alberghi no in settori della maggioranza pur così affollati di sedicenti libertari e liberisti e come non si debba confondere il liberalismo col liberalismo
Ma come si fa a tagliare la testa di direttori che non dipendono dal presunto padrone del servizio pubblico cioè del governo
Evidentemente si fa ricattando gli editori che in Italia purtroppo forse non solo in Italia non nascondono editori puri
Sono editori quali spesso il giornale che stampano serve per contrattare il favore del palazzo per altri affari
Parleremo dunque della necessità di un editore diverso parleremo per esempio della public company che ha dato vita alla voce
E che rappresenta una forma di assetto proprietario assolutamente nuova nel panorama editoriale italiano ve ne parlerà dopo il vicedirettore Mazzuca
Parleremo anche del problema della pubblicità
Nelle interviste che abbiamo fatto in questi giorni ai direttori dei maggiori quotidiani del mondo
Molto interessante è stato il riferimento di Colombani direttore di le Monde al problema economico
Colombani ci ha ricordato non lo sapevamo più c'è ricordato che in Francia non hanno alcun timore per la libertà politica della stampa
Perché da centotredici anni essa è tutelata da una legge che in centotredici anni non si è mai sentito la necessità di aggiornare tanto e perfetta soltanto il regime fascista di Vichy la soppressa
Ma c'è il problema economico il crollo degli introiti dice Padoa Colombani
Il crollo degli introiti pubblicitari ha messo in ginocchio la carta stampata e i criteri con i quali viene distribuita la pubblicità non lo sono innocenti dobbiamo chiederci
E dobbiamo dare risposte con nomi e cognomi possibilmente a questo problema in Italia la pubblicità
Non soltanto quella dei privati ma anche forse soprattutto quella di Stato viene data con criteri innocenti
In Italia non abbiamo lo scudo di una legge efficiente da centotredici anni sono qui presenti in sala colleghi che lo testimonieranno raccontando recenti esperienze
Vero Pier Augusto macchie o Amedeo la nuca
E perciò siamo ancora più esposti che altrove agli effetti di una distribuzione non innocente della pubblicità
Siamo dunque fra l'incudine di bilanci
E il martedì e di bilanci in rosso e il martello dell'insufficienza di Guaranteed dice
Del noto pubblicitario vi parlerà il vicedirettore Corona e mi auguro dalla platea rappresentanti del mondo pubblicitario
Il nuovo potere politico
Privilegia le forme più aggiornate di persuasione occulta
E a tale uso piega una delle forme più nuove e dell'informazione il sondaggio nuovo feticcio peraltro nuovo dio Sole della leadership governativa in Francia il primo ministro Balladur
A il suo istituto di ricerca ma nessuno lo sa
Salvo i professionisti della ricerca stessa idem Chirac idem colle in Germania istituto diremo scoppia di alle sbaglia il primo al mondo
Ma sono tutti riservati utilizzano le ricerche come strumento di lavoro il mercato resta libero e restano liberi giornalisti gli utenti i lettori egli elettori
Da noi invece si manifesta un fenomeno di perversione quello di utilizzare pubblicamente la ricerca come in strumento un Maraini non come strumento di lavoro ma come strumento di governo la ricerca cessa e di persuasione dei cittadini
La ricerca cessa per questo di essere credibile perché considerata di parte il cliente non si rivolge più al ricercatore perché al pari di noi giornalisti si sente tradito nella sua professionalità cioè dell'indipendenza ci troviamo nel dubbio perpetuo degli strumenti a cui attingere le informazioni una volta si diceva che il giornalista deve andare direttamente alla fonte se la fonte un sondaggio incrinato l'informazione giornalistica sarà inesorabilmente inquinata anche infine la RAI
Occorre innanzitutto tornare alle regole dello Stato di diritto
Più che mai necessarie oggi che la confusione fra regole interessi
Fra interessi pubblici e interessi privati rischia di mettere lo stato dei di diritto a soqquadro non per prassi ma per principio dichiarato
Il principio che governare senza regole e meglio è bello
E bianco che più bianco non si può
Il Parlamento può forse contribuire ad eleggere organi di garanzia come la corte costituzionale o il Consiglio superiore della magistratura a non può eleggere organi di gestione come il consiglio d'amministrazione della RAI
Occorrerà ricondurre ogni istituzione ha le sue competenze
Affinché non prevaricati a danno della libertà dei cittadini
Si potrà studiare per esempio ristudiare
Ma lo cito soltanto a titolo di esempio il progetto di conferire le azioni della RAI ad una fondazione i cui membri nominati dal Parlamento designano il consiglio d'amministrazione
Ma è chiaro che il problema del consiglio d'amministrazione RAI rientra nella Rugby fin edizione di tutta la politica dell'editoria privata e pubblica
E le legislazioni di cui stamattina pubblichiamo la sintesi sulla voce di Gran Bretagna Francia Germania Spagna e Stati Uniti offrono spunti fondamentali a difesa della pluralità e delle garanzie concludo
Fra le molte proposte che ci sono pervenute da lettori e anche da alcuni colleghi ce n'è una di chi evidentemente temeva la politicità di questo incontro di oggi
Fare in modo che a tutelare la libertà di stampa provvedano dei siano sufficienti l'ordine e la Federazione nazionale della stampa manovrando quest'ultima soprattutto la leva del contratto
è una proposta assolutamente inadeguate cari colleghi perché le strutture corporative deontologiche non possono sostituire la volontà politica degli associati nei sono impermeabili alle lusinghe del potere vi è stato prima ricordato dal direttore Montanelli
Non mi risulta che nell'ordinamento corporativo che ha deliziato il nostro Paese nella prima metà del secolo le organizzazioni della categoria abbiano eretto un muro a protezione della libertà di stampa né le egemoniche
Federico moderata e rapita marxista succedutesi una dopo l'altra nel dopoguerra
Sono state sconfitte invocando la libertà di espressione di chi si riconosceva nell'ideologia moderato nell'ideologia marxista
Tutte le dei legge Moni e sono state sempre sconfitte da battaglie politiche in nome di valori
Valori alla fine riconosciuti dai più meritevoli di vincere
Ecco perché questo incontro non è sindacale non è professionale ma è un incontro politico in senso alto anche quando affronta gli aspetti apparentemente tecnici che abbiamo ricordato
Perché se si è dimostrato vero
Quello che alla fine del Settecento aveva detto Jefferson l'America sarà quelli che saranno i suoi liberi i giornali e lo abbiamo visto si dimostrerà Brera probabilmente anche la parafrasi italiana
Il nostro Paese sarà quelli che saranno i suoi giornali grazie
Adesso
Il direttore del CIRM di illustrerà e gli elementi statistici di un sondaggio da lui condotto condotto dal suo istituto diretto da Nicola Piepoli in
Funzione di questa Assemblea
Allora mi chiamo Luigi tua e sono condirettore dell'Istituto CIRM
Su stimolo ventotto Orlando abbiamo effettuato un sondaggio di opinione
Due brevissime parole sulla metodologia il sondaggio è stato effettuato tra il nove il dieci luglio quindi due-tre giorni fa
Su un campione di mille e diciotto individui rappresentativo della popolazione italiana per sesso età grandi ripartizioni geografiche d'ampiezza centri campione casuale le interviste sono state telefoniche
Il dottor Orlando ha messo il dito nella piaga parlando di sondaggi in questo momento
Come sapete noi facciamo sondaggi di opinione da tempo e in questo momento è particolarmente difficile fare sondaggi di opinione al di là dei problemi psicologici
Un il problema forse più importante è la formulazione della domanda
Per questo per fare un sondaggio che adesso vi illustro abbiamo proceduto a quattro diverse stesure delle domande fino a raggiungere quella che ci è sembrata la stesura migliore
La domanda è stata formulata così come lei sa in questo periodo vi sono notevoli cambiamenti ai vertici della RAI e dei telegiornali
Secondo lei si tratta di normali cambiamenti avvicendamenti o di una tendenza verso il monopolio
Cosa hanno risposto gli intervistati
Un quaranta per cento di intervistati ha risposto è un normale cambiamento
Un altro quaranta per cento ha risposto è una tendenza verso il monopolio il restante venti per cento e senza opinione quindi formato da disinformati o indecisi
Come vedete quaranta quaranta e venti su questo tema se una spaccatura millimetrica dell'opinione pubblica
Spaccatura che si distribuisce anche in modo omogeneo per i vari sub campioni quindi è una spaccatura trasversale non ci sono differenze sostanziali in fatto di sesso età grado d'istruzione questa stessa spaccatura si ripropone
Fra tutti i parametri della popolazione
La seconda domanda diceva in particolare c'è chi dice che i telegiornali si avviano verso una concentrazione in poche mani e c'è invece chi dice che avremo dei telegiornali meno di parte
Lei di che opinione
Il quarantuno per cento risponde i telegiornali si avviano verso una concentrazione in poche mani il trentotto per cento risponde avremo dei telegiornali meno di parte e il restante ventuno per cento è senza opinione
Si ripropone quindi anche in questo caso sul tema dei telegiornali e quindi della libertà di opinione
La stessa spaccatura che abbiamo visto prima quarantuno dicono cessate c'è una concentrazione in poche mani trentotto avremo dei telegiornali meno di parte
Infine l'ultima domanda Montanelli scrive la paura fa il regime quanti italiani sentono questa paura
La domanda era nel Complesso ciò che sta avvenendo è un miglioramento un peggioramento della democrazia
Il trentanove per cento risponde un miglioramento
Il trentaquattro per cento risponde un peggioramento il ventisette per cento senza opinione su quest'ultima domanda come vedete è aumentata la traccia
Sono diminuiti al trentaquattro e sono aumentati di non so senza opinione
In sostanza possiamo dire preoccupazione per la libertà di opinione sì paura per la democrazia ancora in questo momento non del tutto nel senso che prevale un moderato ottimismo grazie
Ma io credo
Che questo convegno forse dovrebbe anche tentare una interpretazione della scherzo schizofrenia di questa indagine
Adesso la parola Giancarlo Mazzuca per la sua intervento sugli altri interventi suo intervento sugli assetti proprietari della voce
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il colpo di mano sulla RAI ma il problema la libertà dell'informazione è vecchio di anni anche se si è accentuato negli ultimi mesi
Non è un caso che Indro Montanelli a gennaio lasciato il Giornale per non dover sottostare ad un editore che aveva deciso di scendere in campo nella politica ha scelto l'azionariato popolare per la sua nuova avventura editoriale della Voce
Oggi come ieri il motto del direttore è un unico padrone il lettore ma oggi molti colleghi si chiedono se la public company editoriale i la voce è un antesignano in questa direzione
Sì è davvero possibile Foresti un'utopia tranne rarissimi casi di successo come può essere già considerato il nostro l'interrogativo è più che legittimo se si tiene conto che le public companies campani se non ci sono non sono riuscite ad attecchire Italia come dimostra il recente caso delle privatizzazioni della Comit
E del Credito Italiano che nonostante l'opposizione del presidente uscente dell'IRI Romano Prodi
Sono finiti nell'orbita di Mediobanca con la creazione di noccioli duri di azionisti di riferimento
A poco meno di quattro mesi dal lancio della voce e quindi il caso di stilare un primo bilancio del giornale papabili campani territoriale è o non è possibile
Senza avere la pretesa di lanciare crociate o guerre di religione i numeri dell'azionariato diffuso vediamo pregi i difetti della formula trovata per la voce i difetti
C'è innanzitutto un problema di reperimento dei capitali
Tutti sappiamo che chi investe in un giornale non lo fa nella quasi totalità dei casi per una ritorno di redditività ma per un ritorno di immagine
In altre parole l'editore impuro tende a piegare l'informazione ai suoi interessi ed è disposto per ottenere questo scopo a rimetterci anche un bel po'di quattrini
Il compito del direttore e della redazione e proprio di evitare questa minaccia nella public campani editoriale
Imprenditori che investono sanno di non poter contare sul giornale per questi fini e quindi sono disposti a bruciare meno quattrini nell'avventura editoriale
Il giornale deve essere quindi sano e occorre tagliare sui costi sul personale per poter essere nel più breve tempo possibile con i conti in attivo
Il direttore e la redazione debbono comunque di girarlo spesso perché da parte degli azionisti meno accorti c'è sempre il tentativo di cercare di influire sulla linea politica o sull'informazione economica del giornale
E quindi c'è il rischio di avere tanti padroni che vogliono comandare invece di un solo padrone
Nella public campane basta guardare all'esempio americano c'è anche il problema dei manager i dirigenti non dovendo sottostare ad un unico azionista tendono ad agire di propria iniziativa senza alcun controllo del consiglio d'amministrazione
Questo non è avvenuto la voce tanto che l'amministratore delegato che aveva opinioni diverse con il consiglio d'amministrazione ha preferito dimettersi
L'altro grosso rischio della public campani soprattutto editoriale
E che ci sia un conto una conduzione collegiale dell'azienda
Come non è possibile una gestione assembleare della redazione altrettanto dannosa e controproducente sarebbe una conduzione troppo democratica dell'impresa giornale imprese journal tra virgolette
Nell'ambito del Consiglio Dom d'amministrazione occorre quindi creare un comitato esecutivo formato dal presidente dal vicepresidente dall'amministratore delegato che da un po'gli altri membri da un paio di altri membri
Che sia in grado di gestire il dai e vai Ray con anche tele che da parte degli altri azionisti
Che adesso vediamo invece quali sono i vantaggi della public company
è chiaro che il Giornale di Indro Montanelli con oltre mille azioni stili e cento mila lettori come padroni è il prototipo della trasparenza dell'informazione il fatto stesso che ottanta giornalisti hanno flotta hanno affrontato l'avventura della voce in nome della libertà dell'informazione
è la conferma che la scommessa della public campani può essere vincente
Non dobbiamo nasconderci il fatto che la voce non avrebbe potuto condurre in questi mesi alcune grosse battaglie dal potere di Mediobanca sull'economia italiana a questa giornata sull'informazione
Se avesse avuto alle spalle un editore impuro anziché un azionariato popolare la public campano editoriale significa anche uno spirito diverso dentro la RAI la redazione tutti i giornalisti anche perché moltissimi sono azionisti della voce
Si sentono coinvolti nelle vicende del giornale senza arrivare a forme di cogestione che potrebbero rivelarsi controproducenti
Del nostro giornale è stato già superato il vecchio steccato traditore in redazione siamo tutti sulla stessa barca e tutti dobbiamo remare perché il giornale possa presentare nel giro di tre anni Conti inattivo
Non è utopistico pensare che un giorno un membro del comitato di redazione posso anche sedere nel consiglio d'amministrazione del giornale sarebbe il massimo della trasparenza grazie
Allora prima di dare la parola a corona per l'ultimo degli interventi della direzione comincerei
Con col pubblico c'è il Piccolo quel signore Carmine vetta essenzialmente cantare rileggere piccolo imprenditore che interverrebbe proprio sul tema trattato adesso la mazurka
è presente
Allora in attesa che venga alla corona
Fa qualcun altro
Ordine
Alberto Contri presidente dei pubblicitari sarebbe stato opportuno che ha visitato prima tu allora scusate un giorno chiedo scusa per il tono possono raffreddare
L'argomento che vuole introdurre stato per troppo tempo considerato di serie B un argomento di cui non occuparsi con attenzione da non fare entrare nei salotti buoni dove si svolgevano dibattiti sulla libertà di stampa
Ora se giusto che dalla porta principale di questo nostro incontro entrino i valori e le regole democratiche consentitemi di affermare che è altrettanto giusto che quanto meno dalla finestra facciano il loro ingresso argomenti come definirli volgari
Che a me paiono fondamentali in un mercato che non vive di solide
Non vive di soli principi non vive di sole buone ragioni
Vive di pubblicità
Faccio meno piacere sentirselo dire non esistono quotidiani settimanali mensili non esiste rete televisiva che possono sostenersi con la sola vendite in edicola o con il solo canone e di questo dobbiamo finalmente prendere atto e del potere immenso dei circa otto mila miliardi l'anno investiti sui media giornali e tv bisogna tenere una volta per tutto gran conto perché quello probabilmente il vero potere
Ora come tutti sappiamo che a differenza di qualunque altro Paese al mondo l'Italia e la tv e non la carta stampata che raccoglie la fetta maggiore degli investimenti pubblicitari
E sappiamo anche spero che più pubblicità andrà ai colossi televisivi Fininvest Rai minore sarà l'ossigeno che consente la nomi della carta stampata di vivere e in certi casi di sopravvivere
Perché sappiamo che gli italiani comprano pochi giornali pochi quotidiani e non ci si può fare quindi molto conto per quanto riguarda i proventi da edicola siano essi ottimi buoni o meno buoni non saranno comunque sufficienti neanche a pareggiare i costi di produzione
Inoltre il problema di Vittorio è stato appena affrontato non ci fidiamo troppo Di Donno sappiamo che esso perché abile ecco allora che il danaro della pubblicità e l'unica vera garanzia di sopravvivenza e di libertà del prodotto giornale scusate il termine prodotto ma è fondamentale cominciano a parlare
In questo modo
Per molti forse il suo scopo Endo la classica acqua calda e però mi pare che questo concetto non abbia mai trovato lo spazio adeguato negli incontri la categoria dei giornalisti se qualcuno volesse ancora sottovalutare questo problema
Sarà bene farli capire che lo straordinario exploit politico
Dell'attuale presidente del Consiglio è dovuto in larghissima parte all'organizzazione la ramificazione il potere Della sua concessionaria di pubblicità pubblicitaria capace in pochi mesi di costruire avviare la macchina del trionfo di Silvio Berlusconi
Ora a sollevare questo problema con forza oggi assolutamente vitali gli imprenditori che investono in pubblicità sono in gran parte i rapporti costanti solidali amichevoli con il movimento Forza Italia capo del quale fanno propri interlocutori commerciali degli enti azionisti
Le scene a Palazzo Madama offerto al presidente rinsaldata questi rapporti li gratificano li esaltano il presidente dell'UPA il capo cioè di chi investe in pubblicità è uno degli uomini più vicini al dottor Berlusconi vogliamo essere realisti
Quanti di questi investitori anche non sollecitati diciamo soltanto per simpatia
Preferiranno investire intestata di carta stampata o televisiva che appoggiano il governo invece che su quelle che dissento lo criticano vigilano insomma che fanno il loro lavoro
E poi voglio ricordare un precedente che se permettete mi inquieta
Lunedì tredici settembre del mille novecentonovantatré
Berlusconi non era ancora sceso in campo ufficialmente era in guerra con altri gruppi editoriali che lo attaccavano soprattutto Espresso Repubblica quel giorno alla convention dei venditori di Publitalia al Teatro Manzoni il presidente ordino quando manda
The dagli imprenditori convincete ricche non bisogna offrire munizioni al nemico
Ficcante però bene in testa vendere pubblicità e già un modo di fare politica
Il messaggio era chiarissimo aveva tutta l'aria di non essere estemporanee e allora io ho sempre letto visto sentito proposte che si promettevano di Torino reti alla Fininvest o alla RAI ho sempre ritenuto che fossero proposte politiche ma non pratiche comunque proposte sbagliate
Non è il numero di reti che conta il fatturato pubblicitario alto che da Potenza il fatturato pubblicitario basso che uccide
La nostra proposta oggi qui e che ciascun soggetto si tenga pure le reti chiara tutte quelle che vuole tanto a breve col cavo col satellite lettere non sarà poi così importante
La nostra proposta è che a prescindere dal numero delle reti posseduto una trash sei al proprietario non sia consentito di superare una raccolta complessiva per tutte le sue roulette superiore al quindici per cento del fatturato globale italiano un tetto come per la tiratura nazionale dei quotidiani posseduti da un solo dito per un tetto che automaticamente diminuirà il numero delle reti che un imprenditore può possedere e infatti difficile mantenerle Piura con mille duecento miliardi l'anno
E che rimetterà in circolo svincolandola da cartelli micidiali il grosso dell'investito
Poi tocca ciascuno di noi offrire prodotti adeguati a soddisfare le esigenze di pubblicitari ma intanto si delle messe nelle condizioni di poter combattere su questo vorrei che si riflettesse anche oggi qui e non soltanto qui magari presto in Parlamento
Chiudo con un ultimo riferimento
La SEAT concessionaria pubblica fino a quando potrà non rispettare le regole del mercato e potrà così regalare i suoi miliardi di minimo garantito ai giornali chiede non commercialmente ma politicamente gli fa comodo sostenere ho finito grazie grazie
Alberto con
Sì sì
Alberto Contri presidente dell'associazione dei pubblicitari credo si dica così beh è curioso che cominciamo per primi noi a portare la solidarietà a questo importantissimo incontro la pubblicità quindi questa Pulzella tanto vituperata e tanto amata come abbiamo sentito vorrei dire solo tre brevi tre brevissime considerazioni
Una per noi pubblicitari la qualità e quindi l'indipendenza la libertà d'informazione e necessaria come l'aria per un motivo o semplicemente se mi passate culturale
Se i destinatari finali dei nostri messaggi diventassero sempre meno in grado di ragionare di discriminare di usare la loro testa di giudicare
Noi ci troveremmo di fronte a degli utenti finali che saranno sempre meno in grado di giudicare la qualità o l'innovazione dei prodotti e quindi alla fine l'unica differenza sarà il prezzo e quindi in un sistema produzione distribuzione comunicazione ci saranno sempre meno denari per tutti quindi quindi c'è un motivo estremamente semplice
Della serie se lancia anche in quella che era perché ci sia più libertà d'informazione più indipendenza primo punto secondo punto noi siamo totalmente a favore di una di un grande pluralismo sopra tute le concessionarie di pubblicità per ovvi motivi in quanto la concentrazione delle risorse è ovvio che crea posizioni dominanti e quindi di perse
Tiene in mano
Il destino di molta stampa anche di molta televisione il terzo punto
Vorrei chiarire anche un concetto però attenzione noi siamo del parere che dobbiamo stare in un contesto europeo e mondiale quindi che le regole siano simili a quelli degli altri Paesi del mondo
Non illudiamoci però che di per ciò stesso una volta che questo avvenga le risorse pubblicitarie si spostino così con una torta da spartire automaticamente da un mezzo televisivo a un mezzo stampato questo può essere la parte meno gradevole dell'intervento ma la stampa può deve fare uno sforzo di marketing anche per invogliare gli investitori in maniera diversa quindi non ha attendersi
Le risorse recitare a solo perché ne ha diritto ma anche perché se li deve conquistare grazie
Grazie anche per la brevità
Alessandro Curzi direttore di Telemontecarlo
Certezze lago intervenire perché ero preoccupato di alcune polemiche che ci sono state
Dopo la proposta fatta dalla voce da Indro Montanelli
Di pensare che questa fosse una manifestazione però o contro qualcuno già questo dimostra che ci sono dei pericoli veri
Perché ha un'idea che a me è sembrata molto chiara molto semplice di Montanelli di incontrarci
Di vederci bene
Ci sono dei problemi su questo lo sanno tutti abbiamo sentito adesso i pubblicitari ci sono dei problemi grandi
Quindi vederci per vedere per
Provare se possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione
Subito si sono sollevate delle voci
E come esso non so se Montanelli all'improvviso avesse deciso di diventare un qualcuno addirittura ha parlato di un pericolo che volevamo fare un partito che Montanelli voleva fare un partito
Beh mi paiono delle sciocchezze molto grandi ma che dimostrano che forse ancora non si è convinti io sono molto contento di questa riunione ho aderito con grande l'entusiasmo
Che dal alcuni anni fa è successo nel mondo una cosa molto importante
Che alla fine della guerra fredda
Che era crollato il muro di Berlino
Che finalmente anche l'Italia
Poteva aspirare a diventare una democrazia vera completa e la democrazia vera è quella dell'alternanza non c'è dubbio alcuno credo su questo non so se avete letto Galli della Loggia l'altra sera l'altro giorno sul Corriere della sera ha scritto un articolo molto bello
E dicendo che praticamente la libertà di stampa dei grandi la funzione vera del giornalista libero nel nostro paese non c'è mai stato
Certo chi più che in meno
Si è conquistato grandi spazi di libertà
E l'Italia ha vissuto anche questi cinquant'anni
Anche progredendo
Con notevoli libertà
Ma non c'è stato mai un sistema di vera democrazie completa
E quindi i giornalisti
Hanno risentito di questo che il giornalismo è stato spesso
Sempre limitato
Nelle sue libertà
Oggi finalmente
Questo Paese si deve porre il problema della democrazia completa vera il giornalista il giornalismo è uno
Dei punti
Di un sistema democratico e quindi non è né pro né contro nessuno
Informazioni e libertà
E quindi non capisco le preoccupazioni di molti
Qualche assenza in questo nostro incontro spero che ragionando ancora tutti capiscono
Che la versione data all'idea di Montanelli
Di coordinarci di vederci
Se
Riteniamo che una certa situazione è pericolosa per la libertà e cosa che interessa tutti
Chi è di destra e chi è di sinistra
Io sono uscito dalla RAI
In un certo momento quando ho sentito che alcuni
Dicevano che bisognava tagliare le teste
Poi molti di quelli che dicevano che bisognava tagliare le teste
Erano diventati all'improvviso si erano illuminati ed erano diventati per qualche mese anche i progressisti e che credevano che vincessero i progressisti
Ma ecco a me queste di questi uomini che cambiano con questa facilità non mi piacciono non mi piacciono molto io credo questo Paese abbia bisogno di grande libertà
Di serietà
Di grande serietà e per questo abbiamo accettato l'invito di Montanelli e per questo io credo che questa riunione rappresenti un primo piccolo passo per affermare
La volontà
Che il giornalismo anche in Italia svolga appieno la sua funzione una funzione indispensabile di una libera democrazia grazie
Pervennero pesca
Poi c'è il microfono ben più comma verso insomma decidete voi se volete parlare giuro qui su Paolo Liguori direttore di Studio aperto
Corrado Stajano
La flebo
Lo richiamerò da fare arrivato lì va bene farebbero troppo Corrado Stajano
Giornalista di recente eletto senatore del gruppo progressista con preghiera vivissima di parlare del giornalista e non da senatore ma l'uso per la precisazione il io sono qui come giornalista
Sono qui anche a nome del gruppo progressista del Senato Lando l'altro giorno
Ha manifestato sospetto verso i politici io vorrei dire che sono mi considero un senatore sparito dalla strada come gli attori dai tempi del dal mio realismo quindi Orlando non così questo sospetto
Montanelli io sono stato per tutta la vita dall'altra parte
Ma adesso è così grave la situazione della libertà che non contano più le differenze bisogna tutelare anche la possibilità di litigare
Io ho sempre avuto problemi in tutti i giornali dove ho lavorato
Da trent'anni per dire che i problemi la libertà di stampa non sono certo di oggi ma i problemi di oggi sono sono più bravi più vischiosi più ambigui più tutto è più difficile
Io lo so che quel che conta sono i rapporti con le proprietà
E quel che scrisse Luigi Einaudi all'inizio del Novecento le proprietà in mano i siderurgici ai cotoni ieri ai petrolieri contano contano ancora adesso con un Governo che si identifica con lo Stato che compone imprudentemente le caselle dei proprietari che cosa bisogna fare ha chiesto qualcuno nei nei giorni nei giorni scorsi che cosa si può tirare fuori da questo da questo incontro ma io guardando l'elenco delle adesioni a questo a questo incontrò convegno organizzato da da Montanelli
Vorrei dire con tutta la gente che ha dato la sua adesione non ci dovrebbero essere problemi se le solidarietà sono autentiche ma occorre lavorare all'interno del giornale dopo le proposte
Qualche ha detto Montanelli teneri legami teneva i legami fra giornali tenere i legami fra fra giornalisti e poi usare la somma di energie usare la somma di sapere per esempio sull'incompatibilità del presidente del Consiglio proprietario dei mezzi di comunicazione ma pensate quante cose possono fare i giornali
Ogni giorno e poi ripeterlo il giorno dopo e soprattutto direi fare i giornali dire tutti io so dire tutto io sono una parlamentare di e di opposizione ma vorrei dire
Fare i giornalisti non significa identificarsi con l'opposizione politica significa far capire e far capire tutto quel che succede significa
Non tacere nulla significa dire tutto guardate che hanno una gran paura delle parole vere grazie
Grazie
Avevo chiamato prima Paolo Liguori Sosa rientrato
Ecco intanto colgo l'occasione per dirvi due forse ci sono sessanta richieste di iscrizione a parlare anche tre minuti persona rinviamo alle due e mezza ci manca ci vogliono tre ore quindi io pregherei che prenda la parola soltanto chi ha da rendere una testimonianza su qualche fatto che possa essere di interesse pubblico e abbia da fare o abbia da fare qualche proposta operativa
Allora velocissimo per non rubare tempo perché siamo davvero tanti perché molti vorranno parlare ho applaudito prima
Montanelli
Perché gli sono affezionato e gli voglio bene io voglio più bene quando sono meno d'accordo con lui ma d'altra parte questo fa parte secondo me proprio della cultura e del personaggio Montanelli non pretende credo in alcun modo accordi chiede confronti i confronti li sollecita spesso con delle provocazioni efficacissima
E quindi io non sento non mi sento obbligato al tributo del consenso Manzi mi sento obbligato a venire a partecipare a delle iniziative di questo genere quando sono promosse da Montanelli proprio per confrontarci e per dirgli grazie grazie di averci riunito qui
Per un motivo perché vedendoci parlandoci incontrandoci con Curzi commedie con Mieli
Per i prossimi sei mesi
Ci sgambetti e Remo C scanner Remo ci faremo concorrenza ci faremo le peggiori bassezze tenendo dei limiti di civiltà e andando sì all'osteria chiacchierando delle cose chiacchierando delle cose più varie del tempo dette anche di giornali ma sapendo come è nostro dovere sapere che tutto quello che ci diciamo sui giornali
è una bugia è una balla che usciti dall'osteria faremo il nostro mestiere che è quello di strapparci copie lettori ascoltatori perché questo è il nostro dovere perché questo è il modo e a Moggi perché questo è il motto permettete
Per mettere perché questo è il modo con no rischiate
Non serve fatemi dire le cose poi lega generale per piacere la rifai parlare perché questo è l'unico modo serio con il quale noi difendiamo la libertà di stampa la libertà d'informazione la libertà dei lettori per
La libertà d'informazione la libertà dei lettori noi la difendiamo
Permettere la libertà di informazione noi la difendiamo facendoci concorrenza
In maniera tale che ognuno di voi sappia che se uno di noi nasconde la verità sul giornale concorrente la troverà e la troverà non fosse altro perché quel giornale vuole strappare copie lettori ascoltatori
Questa è la nostra regola
Far finta di non conoscerla e grave
Io dico questo sono molto d'accordo con Montanelli e questo è un punto di vero accordo sul fatto che le divisioni destra sinistra centro in questo momento siano molto offuscate sono però convinto che la regola
Delle divisioni tra noi per la libera concorrenza che l'unica garanzia per una libera informazione non vada violata mai credo che se i direttori dei giornali e questi credo che inseriti credo che eh ragazzi se voi sognate un mondo dove i direttori si mettono d'accordo prima e pane giornali tutti uguali ma ben venga io me lo sogno lo ha Porro siccome l'orgoglio e siccome penso che questa sarebbe a grande danno dei lettori a grande danno della libertà e a grande danno dell'informazione vengo qui e lo dico anche molti di quelli che mi hanno preceduto
Per favore per favore per favore corretta meglio spero spero di fare qualche danno così come spero di fare qualcosa buona chi non fa nulla né danni né cose buone secondo me nel nostro mestiere è un disastro come un disastro che i giornali titoli tutte uguali che scelgano le stesse cose
Questo secondo me è un pericolo reale per la libertà d'informazione la omologazione è il più grande pericolo rispetto al quadrangolare abbiamo Pedrengo acquisirlo
Montanelli perché è stato il campione della lotta personale individuale contro l'omologazione e quindi so che di essere libero qui di dire questo perché questo è stato uno dei principi ispiratori che hanno creato che hanno creato il giornalista il direttore Montanelli e papà mi sembrava necessario riaffermarlo mi sembrava scontato e banale dire questo credo che non è né scontato né banale
Vedo che c'è una forte componente che sogna invece una grande omologazione una concertazione dei giornali una stampa unica che sia un nuovo Regina diciamo che io vi dico che sbagliate vi dico che è sbagliato ma che non sapremo resistere alla tentazione di non farci più concorrenza sapremo continuare a sgambettare ci a farci concorrenza strapparci i lettori volevo solo dire questo allora ringrazio Paolo Liguori
Ringrazio Paolo Liguori vi prego di manifesti di mantenere le manifestazioni di consenso o di dissenso in limiti accettabili il direttore Montanelli intende rispondere al di fuori
No io intendo rispondere una cosa sola fornendo al rigore questa semplice domanda
Benissimo raccordo la concorrenza la polemica fra nuovi ma diciamo nel galateo di questa di questa polemica di questa concorrenza è compreso anche il metodo di usare ritenevo
Per il suo aspettato per favore per insultare vomitare i fiumi di contumelie su un assente che non può replicare
Non credo che il riferimento si aggiunge
Io chiedo sì nel calate perché la polemica deve avere un galateo i duelli hanno il codice cioè di ma è è mai e mai consentito questo obbrobrio questo oltraggio alla civiltà polemica che consiste nel dare
Il microfono di un video a dei signori i quali su un assente sparano tutte le contumelie possibile fandonie più che il e assente non può difendersi non c'è e non gli esce dalla parte
Caroli Fioroni
Con tutto il male che possiamo dire della RAI ce ne celletta dice e questo alla RAI veramente non l'aveva mai fatto e la Fininvest
Amedeo la nucleare
Medea la bocca amara per una testimonianza di tre minuti
è scritto troppo vedere
Nevrosi assumere al suo
Caro Montanelli e ti porto la vivai appassionata solidarietà del profondo Sud nello stesso tempo si prospettò un problema che ci interessa tutti
Sì sì
La libertà di stampa non si limita alle grandi testate dei grandi centri ma investe anche le piccole testate dei piccoli centri perché la libertà e un pulviscolo variegato e tuttavia unitario
Chi colpisce una microscopica monade compromette l'intero sistema
La voce del cittadino un periodico che esce quando può si pubblica a Martina Franca una città di quarantacinque mila abitanti in provincia di Taranto
Il giornale a due primati
Fu sequestrato una prima volta per tre ore da un organo di polizia in base alle abrogate leggi fasciste
E non fu mai aperta un'inchiesta su questo grave episodio
Qualche giorno fa il giornale è stato sequestrato una seconda volta
Da un pm per diffamazione violando per la prima volta nel dopoguerra al il combinato disposto degli articoli ventuno della Costituzione e delle leggi sulla stampa
Mi spiego meglio
Primo il sequestro di un giornale può avvenire solo ad opera dell'autorità giudiziaria e non dà del PM il cui ruolo specie con la riforma la procedura penale è stato detta mente distinto del giudicante
Secondo da diffamazione non rientra tra i motivi d'un sequestro e la ratio della norma è evidente
Se un K tax
Ritenendo sia a torto o a ragione diffamato trovasse un magistrato compiacente bloccherebbe la vendita di un giornale basterebbero venti presunte diffamazioni di un giorno dopo l'altro
Per mettere economicamente in ginocchio qualunque testata più ottusa persino il Corriere della Sera persino Repubblica persino la voce persino che spesso persino Panorama
Non saremmo più in Europa ma nel Burundi
Bene la voce del cittadino è stata sequestrata da un pm e per diffamazione Cruder proprio ricorso all'articolo trecentoventuno del Codice di procedura penale che nulla a che fare con la stampa
Qualora si verificassero e passassero inosservati cinque o sei sequestri del genere si formerebbe una giurisprudenza
E si abolirebbe di fatto la libertà di stampa con i suoi garanzie costituzionali senza nemmeno bisogno di varare una legge ad hoc
Il passo sarebbe breve per trasferire poi alla polizia i poteri oggi usurpati indebitamente dal PM
Con l'assistenza del mio legale intendo prospettare il problema direttamente al Capo dello Stato quale supremo tutore della correttezza costituzionale hanno poca è intendo anche rimette a tutti i miei timori per la mia vita
Per i miei cari negli alberi medley in una terra sconvolta dalla mafia e dei traffici illeciti
Averli combattuti sta forse alla base nelle mie attuali disavventure
I morti ammazzati dalle mie parti non fanno più notizia
A venticinque chilometri dalla mia città hanno distrutto la villa del direttore del Quotidiano di Lecce reo di aver fatto seguire da una cronaca il processo alla Sacra Corona unità
E mi sono già giunte segnalazioni in tal merito ricorrerò direttamente al Capo dello Stato in questa Assemblea mi rivolgo a voi mi rivolgo al direttore Monteverdi mi rivolgo agli altri colleghi spero di Avvenire
La vostra solidarietà per la parte che riguarda la libertà di stampa per quello che riguarda le diffamazioni ce la vedremo in tribunale
Allora
Paolo Panerai
Poi chi a Luisa Bianco poi Pisano de L'Unione Sarda che deve prendere l'aereo
Sì
Citando
Poi diciamo
Grazie degli termico sentito l'intervento in tempi rapidi
Si trattava di testimonianze di considerazioni pratiche
Come forse maggior parte ripresenti sa noi costituiamo un caso analogo a quello della voce anche se conforme organizzative diverse Milano centottantasei Class Editori è nato dalla convinzione che ci fosse spazio sul mercato dell'informazione economica e politica economica per giornale che non fossero di proprietà del grande capitale industriale o finanziario e quindi con un gruppo di giornalisti che lavoravano con me alla Rizzoli dopo un anno e mezzo di gestione
Jenny una FIAT decidemmo di tentare l'avventura con un'operazione di Venture Capital organizzata dalla banca inglese con un miliardo di capitale che consentì
E in in virtù dell'apporto che noi davamo del Progetto e del nostro lavoro di avere la maggioranza del capitale in mano ai giornalisti che lavoravano
Quasi contemporaneamente alla nascita della Società per una di quelle così fortunate che ogni tanto si trovano sul cammino
Aderì al capitale della società sia pure in forma riservata fino ad allora oggi credo che possiamo dirlo in maniera assolutamente più chiara una grande istituzione culturale
L'Università Bocconi fu la sensibilità del professor Guatri che era stato commissario giudiziario della Rizzo negli anni dell'amministrazione controllata a concludere che il nostro progetto era analogo a quello che lui aveva realizzato all'università cioè quello di raggiungere un economicità della gestione quindi dei profitti e con questo garantire l'università che fino a quel momento invece era stata sovvenzionata da questo o da quel gruppo
Finanziario l'ultimo era stato Roberto Campisi non credo che non si può sottacere che la Bocconi è stata salvata con quattrocento milioni
In un certa fase della della sua vita dall'intervento del Banco Ambrosiano e Calvi era diventato anche vicepresidente all'università
Professor Guatri era convinto che con la gestione economica e quindi con la ricerca del profitto fosse possibile garantire l'autonomia intellettuale di università allo stesso modo
In cui il nostro progetto partiva e quindi con entusiasmo d'università che ha mezzi Perna investire entrò nel nostro capitale Guatri fu il primo presidente nella società queste forse ha una spiegazione del perché nonostante le la gracilità con cui siamo nati da otto anni stiamo sul mercato con soddisfazione ci siamo svilupparsi ho detto questo non per cercare di illustrare la nostra immagine ho detto questo perché credo che questo dibattito al quale per un istante
O avuto la tentazione di non partecipare proprio per le ragioni per le quali poi si è manifestata in sala nel modo in cui tutti abbiamo ascoltato variazione nei confronti dell'intervento di Paolo Liguori
Perché c'era sospetto che ci fosse una strumentalizzazione di un Progetto invece di dibattito e di dialogo molto importante
Poi invece ho ritenuto che fosse doveroso partecipare proprio perché quando la democrazia ha bisogno è necessario partecipare parlare e allora mi sembra che sotto questo tutto queste conversazioni ci sia
Un problema essenziale
Il pericolo del demonio Berlusconi o comunque che la scesa in campo in maniera così clamorosa e gli atti successivi in politica
Del fondatore della Fininvest siano il problema più grosso che concentra l'attenzione di tutti per cui io invece vorrei richiamare per un istante
In un recente passato che quello che ha determinato le condizioni ha creato le condizioni perché tutto quello di cui stiamo discutendo adesso avvenisse
E cioè l'evoluzione nella proprietà dei giornali devoluzione che c'è stata in maniera così clamorosa
Se uno ricorda cosa fu la battaglia possiamo qualificare in termini così precisi perché in una certa fase
La Montedison di Cefis e non conquistasse
In maniera per lo meno palese e totale la proprietà del Corriere della Sera
E si è quindi uno ricorda le barricate e le tante riunioni di questo tipo che furono organizzate in quella circostanza forse si domanda come poi sia stato possibile successivamente che non solo il Corriere della Sera
Con tutto il gli annessi e connessi si è finito sotto il controllo del grande capitale per buon tanti
Diciamo di semplicità si può dire questo come poi dopo la maggioranza di un gruppo come L'Espresso che al di là della posizione politica è stato sicuramente il portabandiera
Di una difesa e di una certa interpretazione della della libertà di stampa si è potuto passare sotto il controllo della di un altro grande gruppo industriale senza che una voce sostanziale si sia levata in questo e quindi ci si deve domandare come questa reazione a catena per cui un gruppo per si sente autorizzato oggi è possibile del giornale perché è una o dei giornali perché è un lo ritiene un atto di difesa dagli attacchi di tutti gli altri
E quindi questa reazione a catena sia alla base di di tutto quello che stiamo vivendo in questo momento con voi le evoluzioni più generazioni che ogni vicenda
Determina ma che quindi come sia fondamentale forse il in maniera esplicita e fino a questo momento non è stato fatto il problema che la riforma dei dell'informazione in Italia senza la quale qualsiasi riforma istituzionale non conterà niente non servirà a niente possa avvenire soltanto se ci si prende
La briga di avere presente tutto l'assetto dell'informazione non è possibile pensare che il problema si riduca ad avere due reti una rete tre reti
Il problema è quello che l'evoluzione storica dei fatti ha determinato la cancellazione della categoria dell'editore come imprenditore
Un uomo di grande sensibilità come Mario Formenton
Quando l'attacco verso il gruppo Rizzoli era più consistente quando si capiva che gli errori commessi gli ominidi commettono gli errori da chi gestiva l'azienda
E dalla famiglia che la controllare stavano avvicinando il momento del passaggio di proprietà ed è passato sotto il controllo del grande capitale
Era convinto che quel momento avrebbe determinato anche la fine inevitabile della Mondadori perché un certo trend procedeva a una certa avanzata procedeva nella maniera più assoluta
Sono è passato qualche anno e questo è avvenuto regolarmente poco importa che sia venuto perché un nostro illustre collega ha deciso di vendere la maggioranza del di la quota di capitale che possedeva che ha consentito a Carlo De Benedetti diventare l'azionista di maggioranza del Gruppo Espresso ognuno sulla propria proprietà e sul lavoro
De al diritto di scegliere di fare le scelte che ritiene più opportuno e probabilmente c'era anche la lucidità da parte gli scaffali di capire che non era più possibile competere da singoli in questa vicenda Panerai scusami accogliamo andando oltre il limite consentito hai ragione credo che comunque il problema fondamentale che debba essere tenuto presente e quello che qualsiasi riforma dell'informazione può passare tra attraverso un coinvolgimento totale di tutti i mezzi d'informazione e la proprietà dei quotidiani e dei giornali senza di questa non ci sarà riforma grazie
Grazie
Via Luisa Bianco
Per favore fate passare grazie
Anch'io voglio ringraziare Montanelli perché mi ha dato la possibilità di parlare questa tribuna pur essendo mi professata una dissenziente dalle ragioni di questa manifestazione
E Dio appunto vengo qui come dissenziente perché non ho paura
Perché penso che questa sia un'assemblea in cui si discute di libertà d'opinione ed è per questo che sono rimasta esterrefatta nell'ascoltare i fischi e gli insulti e Lazzi una cosa che mi ha ricordato alle assemblee studentesche la mentalità tonalità
La mentalità totalitaria che copriva il dissenziente con i ricordi scemo scemo dunque me l'aspetto anch'io ma sappiate che continua a parlare
Bene anch'io penso che la libertà di informazione se li il bene primario ma figuriamoci se c'è un giornalista che si può professare contro la libertà d'informazione ma in piena notte e per motivi opposti ai vostri questo clima
Oggi Montanelli ha scritto alla fine del suo fondo che chi non aderisce a questa manifestazione teme di passare per un uomo del regime già l'uso di questa frase o solo di notte fa su uno scooter
False Montanelli maestro nel migliore di tutti noi ma la frase conclusiva e questa è lì sotto gli occhi di tutti voi a me l'uso di questa frase fa un po'riflettere il contrario o sei scusate se prova a dirlo prego
Se scusi viaggiamo urgenza premiazioni risolti in causa consente ad ora di leggere il testo allora il Teatro Nuovo sarà non sarà
La sede di una convenzione o di un pronunciamento non partorirà proclami manifesti o messaggi coloro che Limonov partecipandovi di trovarsi coinvolti in qualche congiura sono fuori strada
Ma se la paura di un regime non fatemi parlare applausi niente fischi per favore grazie Massei la paura di un regime che ancora non ce è arrivata fino a questo punto cioè di aver paura di partecipare ad una riunione scambiandola per una congiura vuol dire che il regime ci sarà anzi c'è mi pare che sia molto
Trascorsa
Cari colleghi è proprio quella storia non intendo venti non aderisce a questa manifestazione ha paura
Per ragioni di regime presso il contrario penso che dobbiamo avere tutti il diritto di dire la propria non temendo schieramenti da una parte né dall'altra altrimenti altrimenti
Benissimo cauto in armi caso sono oltre anch'io ho una sola cosa che davvero minimale basi la libertà dell'informazione ed è il sentirsi tutti di tenersi tutti parlano che sia di fronte alla bistecca o che sia
In altra sede per concertare insieme quale deve essere il tempo di giornale che i nostri elettori devono andare a comprare
Questa è la negazione della libertà di stampa circolino voci riversa bisogna battersi lealmente tra noi documento paura ed è Praga e d'altra parte c'è un caso che ne sono una coppia citato mentre tu che si azzannano abbia mentre dove si affannano a riprendere le boutade di Storace e anche le banalità che ha detto figuriamoci e attenere la lottizzazione che forse verrà nessuno però dei presenti l'anno scorso tranne il mio giornale di allora e la sottoscritta che fu l'unico a scriverlo si lamentò dell'amore la lottizzazione dei professori portano nella RAI
Ce ne accorsi qui tra noi dopo qualche mese l'ha detto anche lui voglio dire
Non si può usare due pesi e due misure e anche qui due pesi e due misure sono stati usati ad esempio nel caso dell'Indipendente con sola eccezione ecco perché sia il mio caso personale
Voglio rispondere una corda Montanelli gli elettori non hanno diritto di licenziare i propri direttori quanto come i presidi mettono nell'angolo il cattivo scolaro gli editori hanno sempre e comunque il diritto di fare questo lo fanno a loro rischio e pericolo
E hanno il diritto di trasformare i loro giornali poi petrolio anche una testata d'opinione in una rivista porno perché saranno i lettori a punire o ad approvare queste scelte
Viceversa la nostra categoria sempre creduto che la libertà di opinione e di stampa la dovesse difendere
Chiedendo agli editori di poter loro liberamente tirare mettiamoci non ricevendo nello stipendio il posto garantito e io quindi sono come dire al di sopra di ogni sospetto perché queste cose le ho scritte attualizzate tre anni fa e non ha perso
Se noi avessimo tutti questo diritto allora potremmo dire che c'è un libero mercato giornalistico che in Italia non c'è ma l'abbiamo voluto noi un'altra categoria di Santoni è stato il principale ostacolo al libero mercato giornalistico
Bene con l'eccezione di giorno la bottega lamentato più volte
Il caso
Dell'Indipendente nessuno si è accorto che è una testata un quotidiano d'opinione di poteva piacere o no non ha nessuna importanza ha subito un cambiamento così radicale che lo ha spostato in un altro settore del mercato
Ci si chiede Carovigno no no non è precisamente così
E anzi giacché ci sono io dico i colleghi e che si sono permessi di citare il centrodestra sulle e di gravi danni al fallimento della mia direzione riceveranno perché è già partita attraverso i miei legali una maniera e che a causa del risarcimento danni è chiaro
E bene Canessa chiudiamo il mio caso personale che qui c'entra poco perché almeno io ho il coraggio di affrontarlo
Ripeto Giorgio Bocca ha detto che cosa succederà ma lui si lamenta di una cosa un pericolo di io francamente non temo perché penso del caso Funari sia un caso isolato
Altrimenti se avesse ragione bocca con i suoi timori dovremmo immaginare che in breve giro di tempo in qualche mese dovremo vedere Fiorello direttore Corriere della Sera Ambra direttore della Stampa esterna non è corretta il pericolo andare quello del perito dare quello del territorio ancora al mio successore di giornali da un milione di copie malizioso e appunto quando giornali e che non hanno nulla a che vedere con gli altri quotidiani
è una cosa illegittima io sono felice che sia accaduta però noi ci dobbiamo imbrogliare allora io non penso come Bocca che questo sia il rischio della monetazione
L'omologazione consumistico pubblicitaria fra l'altro nei Paesi in cui la televisione più sviluppata che nel nostro e dove ci sono veri imprenditori televisivi in concorrenza fra loro se questa fosse una ricetta che funziona qualcuno l'avrebbe già messo sul mercato che sa come mai nessuno ha pensato scusa ho finito da un rinvio quello eterno appunto e l'omologazione inversa a quella che meno guitti ascoltato tanti giornalisti e direttori che desiderano Totti fare lo stesso giornale
Questa logica bancaria
John reale unito dal giornale unico ecco c'è il giornale unico una voce sola che voi chiamate implora letta solo se ripete le stesse cose
E c'è anche il partito unico Nannelli diverso però attualmente quello che abbiamo scritto ma non si tratta di fare il giornale unico si tratta di fare il fronte di tutti i giornalisti liberi che vogliono impedire il regime unico queste il problema ognuno per la propria specificità
Dal collega dell'Unione Sarda
Dai
Il ministro Giuliano Ferrara ha dichiarato la scorsa settimana che con l'avvento dell'era Berlusconi non c'è stata la temutissima è atteso epurazioni
Niente purché nei giornali anzi ha detto Ferrara accadere è stata un'unica testa quella di Pia Luisa Bianco definita Camera estremamente una denuncia
Sicuramente per colpa della lontananza e non di un andreottiano Mrs riguardante la Sardegna al ministro deve essere sfuggita la decapitati l'unico il vertice dell'Unione Sarda primo quotidiano che la Sardegna e primissimo laboratorio sperimentale la svolta politico editoriale di Berlusconi in Italia
Due giorni dopo i risultati delle elezioni politiche del ventisei marzo i direttori e i due vicedirettori del giornale sono stati dimissionati
L'editore Nicola Grauso socio del Presidente del Consiglio dei ministri in Polonia ha poi tentato dirigenziale capocronista accetta e infine di tenerlo a casa agli arresti domiciliari inviato speciale disposizione direttore con divieto assoluto di ingresso in redazione
Casualmente caduto di Venerdì Santo io a sua emittenza di tre teste tre agnelli pasquali è stato un dono pieno di per di presagi
A dispetto delle assicurazioni di Grauso che si affannava a parlare di un normale avvicendamento totalmente slegato dal terremoto elettorale i giornali si è rapidamente spostato a destra sempre per caso il ventidue redattori che hanno votato lo sgravi mento al nuovo direttore bocciato dalla redazione nonostante questo regolarmente insediatosi sono stati trasferiti puniti intimiditi dimenticata
Il caporedattore di servizi politici è stato messo in ferie durante le elezioni regionali quello degli Interni trasferito allo sport la redazione di Olbia dove Berlusconi enormi interessi è stata drasticamente ridimensionata in un clima di forte tensione L'Unione Sarda di via dei soggiorni di grande disagio
L'opposizione e numerosi esponenti dell'area moderata lo definiscono organo ufficiale di Forza Italia al servizio di un imprenditore che a giganteschi progetti immobiliari nell'isola
La maggioranza dei redattori dell'unione non ha comunque accettato il piano di normalizzazione
L'allineamento del giornale alle nuove posizioni dell'editore repentinamente saltato sul carro dei vincitori è compatta al suo interno una difficile battaglia per garantire la completezza del pluralismo dell'informazione esse erano ventidue contro ventuno i giornalisti che hanno votato lo scadimento sono diventati ventisette quelli che giorni fa hanno eletto nel comitato di redazione un collega dissenziente per sostituirle un altro eletto al Consiglio regionale tra i progressisti
A tre mesi dalla svolta il nuovo appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale non ha confermato in Sardegna la vittoria di Berlusconi
In Sardegna hanno vinto le sinistre questa anomalia messo per ora la sordina ai fondi al vetriolo di direttore e condirettore
Resta tuttavia in piedi un clima di tensione intollerabile in un quotidiano che ha azzerato professionalità e credibilità
Il nome di un'obbedienza assoluta al governo ed è diventato tutto ciò che un giornale serio e ben fatto non dovrebbe mai essere il megafono della nuova maggioranza
Grazie
Grazie ricalca testimonianza che è più eloquente di molte disquisizioni una gentile lettrice ora cercherete riceve dice sono un'operatrice pubblicitaria non crede nel problema pubblicità si è una delle chiavi del problema di cui si sta discutendo infatti lo crediamo e ne abbiamo parlato al signor rileggo due telegrammi Caro Montanelli aderisco all'atto iniziative attua lavoro ben vengano le attenzioni sul problema della libertà di stampa e dell'informazione
Una lotta che per anni è stata portata avanti praticamente dalla sola lega a lungo discriminata oggi a pochi mesi dalla legge antitrust
Giunge quest'iniziativa cui auguro il più sincero successo Umberto Bossi
Server
Perdere la pluralità di informazione equivale perdere la dignità ossia tutto Gino Vergani Gigi Pacciani
Io sono ho avuto la fortuna di essere nominato
Alla mia età
Ed è un caso piuttosto raro direttore di un giornale
Sono andato dal direttore
Indipendente
Pensavo che lo sapeste perché siccome non viene Funari sono tre giorni che essi accaniscono sublime fotografi e telecamere io francamente non sono abituato
Spero che mi lasciate un po'stare perché non merito tutta questa
Tutta questa notorietà
Io sono un giornalista cresciuto con Montanelli sono andato dal direttore
Le ho detto di rettore io solidale un grosso dispiacere ma ho fatto la mia scelta
Sì può darsi che abbia scelto male nel senso che potrei bruciarmi potrei fallire in questo tentativo di rilancio di un giornale
Ma io vi dico che non sono pentito e lo dico al direttore di quello che ho fatto
Per una semplice ragione che io mi ritengo un apostolo scusate questa parola grossa non so se posso for poi fare un apostolato ma un giornalista cresciuto col direttore
Che ha vissuto
Ha avuto la fortuna e il privilegio di lavorare con lui dalla mattina alla sera
Con lui
Con Orlando con bazooka con Corona con tutta la redazione della Voce
E io trasferirò questi valori in cui ha creduto Montanelli all'Indipendente
Questa è l'unica cosa che vi posso dire di posso garantire
Funari e il direttore editoriale e vi assicuro che
Come voi sapete ha pagato di persona nella sua vita delle scelte mi pare coraggiose e noi faremo un'informazione a trecentosessanta gradi
Non faremo un giornale schierato non faremo un giornale fazioso io sono convinto che oggi in Italia si possa fare un giornale che si è rivolto ai lettori e basta come lo è la voce
Un giornale che non ospita attacchi trasversali liti di cortile insulti schiamazzi
Polemiche spesso sterili o gratuite un giornale che pensa all'Ettore e cerca in qualche modo di rassicurarlo di rasserenare lo di River Tirloni
Noi abbiamo fatto dei titoli in questi giorni molto strani avrete visto Buona domenica
Strani Nardelli credo viva la libertà
E questo per segnare una svolta all'Indipendente perché l'indipendente
Sì che sarò io direttore RIS ma responsabile sarà un giornale serio
E possibilmente sereno io vorrei che la gente leggendo indipendente si divertisse un po'e non pensasse alle ideologia
E basta credo che oggi la gente compra il giornale anche peraltro non soltanto per gli attacchi e per le lotte politiche
Io ho un incubo in queste notti sento direttore che mi dice
Ma tu ma tradito in toscano
E mi sveglio di soprassalto
Però francamente non mi sento un traditore
Grazie
Grazie
Leggerò dei brevi messaggi di
Presenti o di persone che telefonano
Diamo questi messaggi come interventi degli autori la signora Costantina Gotti
Che si definisce casalinga scrive i futuri incontri informali previsti da Montanelli dovranno accogliere senza preclusioni di intero arcobaleno degli ex partiti
Ma sulla base di quali valori fondamentali invocati dallo stesso Montanelli si discuterà ed eventualmente sì formuleranno proposte direi sulla base di valori di libertà di cui stiamo parlando e che cercheremo di difendere la signora Barbara Canestrari studentessa signorina pardon
Scrive molti di coloro che oggi partecipano a questo convegno venti anni fa avrebbero messo volentieri il bavaglio anche all'ultima voce rimasta davvero libera in Italia quella di Montanelli
Quanti di loro hanno ammesso gli errori fatti il problema della libertà d'informazione non è solo di oggi solo oggi però tutti si sentono giustamente in dovere di difenderla accanto a chi il vituperato tutù
Lo ha sempre fatto sono poche le persone a cui ci sentiamo di credere incondizionatamente sono quelle che sempre hanno combattuto per la libertà contro tutti i poteri di sinistra e di destra
Cara Barbara la verità è che le alleanze e le forze si uniscono di fronte ai problemi che incombono otto su di tutti
E di fronte alle minacce che possono travolgere tutti quindi più che al passato dobbiamo guardare al futuro
Lavoriamo
L'Unione cattolica della stampa italiana il segretario plaudiamo alla vostra iniziativa in difesa della libertà di stampa posta in pericolo dalla sempre più sfacciata opera di destabilizzazione della professione giornalistica
L'attacco inquietante al ruolo del servizio pubblico il forte ritardo legislativo rispetto all'avanzata delle tecnologie immateriali la prevalenza di un'informazione urlata rispetto a quella pensata sono i sintomi più evidenti di un malessere
Che Lucia e sei vada tempo denunciando l'opinione pubblica siamo consapevoli che occorre una presa di coscienza convinta da parte degli operatori delle comunicazioni sociali
I quali devono trovare la forza di sganciarsi dei tentativi di ideologizzazione della professione il rischio è che essa precipiti in una crisi di credibilità che già esiste
Ma che se dovessi acquisti ulteriormente minerebbe alla radice l'albero della democrazia in questo Paese
Convinti da queste ragioni ci associamo all'iniziativa che con coraggio avete assunto curiamo pieno successo e ci teniamo pronti a fare la nostra parte il segretario dell'Unione cattolica dalla stampa italiana Francesco biro che
Santerini
è troppo lungo Santerini Vargas sei
Per presepe della stampa italiana comunque grazie del messaggio che ci ha inviato la parola Vittorio Roidi cioè Vittorio Roidi e il presidente della stampa italiana
Arriva arriva
Ma io non ho mai visto tanti giornalisti tutti insieme
E devo dire che fanno un po'impressione
Anche a chi tutti i giorni
Eletto da un congresso l'idea che li dovrebbe rappresentare
E si domanda come fare a rappresentare quali rappresenta visto che tutti uguali non sono per fortuna
Ma io tre giorni fa ho scritto qualche riga
A Indro Montanelli e non era una invito formale io gli ho chiesto di prendere il mio posto alla Presidenza della Federazione nazionale la Samp e mi auguro che questa Assemblea lo inviti a farlo
Ripeto non è un invito formale perché credo al di là di questa piccola carica piccola organizzazione
Ma l'unica che abbiamo che ci rappresenti tutti che sarebbe molto importante che sarebbe una grande spinta se Montanelli accettasse
Io credo che in questa discussione sia importante lo voglio fare io consentiremo in poche parole di ricordare non solo i grandi problemi della proprietà
Dei mezzi di comunicazione e di come fare in modo che questa proprietà non sia condizionata stravolta dei potenti che si chiamino Craxi De Mita
Berlusconi dei potenti di governo come dai potenti dell'opposizione in certi casi ma vorrei dire due o tre cose soltanto su i giornalisti come singoli professionisti la loro libertà la libertà di ciascuno di noi
All'interno delle redazioni visto che siamo quasi tutti turisti dipendenti e in Italia freelance praticamente non esisto la prima cosa che vorrei dire secondo me è utile l'autocritica
Io non chiedo deve autocritiche pubbliche ma chiedo che ciascuno per sé chi più chi meno faccia un'autocritica personale silenziosa
Domandandosi quante volte ha piegato la schiena quante volte piegato forse anche le ginocchia davanti a quei potenti io credo che sia questo l'inizio di una grande riunione dei giornalisti
è vero che ha detto in questi giorni che la libertà non sia per decreto e che forse non serve il partito dei giornalisti si può darsi
Però quante volte le organizzazioni dei più a rischio spinge vano per discutere di queste cose non c'era nessuno a certe riunioni ecco perché è importante che oggi un grande giornalista scenda Inca
Le regole può darsi che le leggi non servano in questo campo però qualche cosa noi abbiamo non partiamo da zero
E dovete consentirmi di ricordare
Perché io lo ricordo ai direttori presenti in umiltà lo faccio
L'articolo sei quello che da un grande potere Eggert ai direttori dei giornali giustamente gli dà un grande potere
Il nell'articolo sei c'è scritto che il direttore il direttore di ciascuno di noi deve virgolette aperte adottare le decisioni necessarie per garantire l'autonomia della testata
Chi fa il direttore sa di a vere questo dovere nei confronti dei suoi redattori
Ma abbiamo una legge piaccia o non piaccia è una legge dello Stato
La legge che ha istituito questa professione in cui c'è scritto la libertà dell'informazione è un diritto insopprimibile dei giornalisti ripeto non partiamo da zero
E forse queste piccole cose a qualche cosa potrebbero servile io mi auguro che serva anche se mi rifiuto di credere che in un Paese dove la democrazia ha sostanza esiste veramente
Questa non sia per esempio lasciata alla negoziazione ai contratti a una lotta fra giornalisti e imprenditori ci deve essere qualche cosa di più alto questo doveva essere il senso della Costituzione
Io mi faccio alcune domande
Mi domando perché ad avere coraggio nelle nostre redazioni ad avere la schiena dritta spesso non si fa carriera in molti giornali chi è più duro
Spesso resta ai Nacci
Io mi domando chi insegna oggi nei giornali queste cose chi insegna l'integrità morale che insegna la deontologia
Quando si è fatto un piccolo codice sulla deontologia molti hanno strillato perché la deontologia si dice l'abbiamo dentro ce l'ha insegnato mamma io credo che molti di noi non abbiano mamma purtroppo giornalisticamente parlando
Mi domando di queste cose noi non parliamo sui nostri giornali perché abbiamo un pudore a usare i giornali ce ne vergogniamo abbiamo paura che non interessi lettore abbiamo paura forse che l'editore non sia contento
E mi domando perché ci si sta ci sembrino normali certe cose che sono la violazione della democrazia e della libertà dei giornalisti
Mi domando se è normale quello che è successo all'Unione Sarda pochi giorni dopo le elezioni l'ho raccontato adesso questo collega ma quale redazione ha portato la sua solidarietà ai colleghi dell'Unione Sarda e dalla solidarietà che nasce l'unione dei giornalisti non solo dalle assemblee
ITEA
Io mi domando se aggiustasse normale io non lo credo che è una redazione debba accettare tacendo
O abbia il massimo il diritto di andarsene che in pochi mesi si vedano quattro direttori io non credo che sia normale che tutto questo avvenga mi domando se sia normale che un editore faccia anche il direttore cioè che all'azionista sia demandato il compito di garantire quell'autonomia ai giornalisti di cui parlavo prima non è possibile
Credo che ci sia qualcosa di importante in questo Paese che la proprietà diffusa io sono uno che ci crede fortemente e che dobbiamo chiedere strumenti in questo senso
E credo che però proprio perché non può essere demandato soltanto ripeto alla nostra lotta quotidiana all'interno delle redazioni credo che in questo Paese si debba cominciare a considerare i giornali non come delle fabbriche di scarpe o di bottiglie o di bicchieri ci vuole
Un'impresa giornalistica uno statuto una norma che dica che l'impresa dei giornali è cosa diversa perché ha un interesse sociale
E poi credo che dobbiamo avere grande umiltà e mi auguro che grande orgoglio nel fare questa professione grazie grazie a noi
Meglio
Arturo Meli condirettore nel secolo diciannovesimo
Del debbo dire che quanto o aderito all'appello
Lanciato da Montanelli e ho aderito subito
Non ho assolutamente pensato che l'iniziativa potesse essere strumentalizzata che potesse venire come è stato detto da qualcuno il partito dei giornalisti eppure sono per tendenza facendo questo mestiere ormai da molti anni
Piuttosto pessimista e spesso diffidente ecco ora debbo ripetere che sono ancor più convinto che questa iniziativa è stata opportuna necessaria e che abbia affrontato un problema che era da tempo presente ma di cui non avevamo forse compreso a tempo le dimensioni
La libertà di stampa e una condizione essenziale di una democrazia ma noi diciamocelo francamente dopo anni e anni di democrazia bloccata non siamo ancora entrati in una fase di democrazia normale nonostante ci ci sia stata la legge maggioritaria la libertà di stampa è un problema che non è di destra non è di centro non è il di sinistra è un problema che riguarda tutti
Quelli che Fini Sir citano questo mestiere
La libertà di stampa e la libertà di Paolo Liguori di dire sostenere quello che ritiene opportuno e la libertà di altri di sostenere delle tesi opposte ecco perché
Questo sì non mi è piaciuto quel coro di reazioni all'intervento di liquori anche se sono convinto che liquori probabilmente proprio questo poneva
Non so
Io ritengo che debba essere difesa la libertà anche di chi la pensa e anzi essenziale di chi la pensa in maniera del tutto opposta del tutto diversa
E qui vorrei ho sentito parlare di omologazione ecco stiamo attenti alla omologazione sinceramente io non credo che dal fatto che si stabiliscano rapporti contatti
Dinanzi ai rischi reali che ci sono per la libertà di stampa che questo fatto
Costituisca omologazione assolutamente no si può condurre questa battaglia continuando a farsi la guerra sul fronte delle copie sul fronte delle iniziative giornalistiche cercando ciascuno di fare un giornale diverso dall'altro migliore dell'altro a seconda dei propri mezzi e a seconda delle proprie capacità non è questa omologazione l'omologazione ahimè ci sarebbe sei alle tre reti Fininvest dovessero aggiungersi altre
Tre reti televisive che sono in linea di principio a favore dell'governo
Io non faccio concessi alle
Intenzioni non apro processi alle intenzioni per nulla credo che bisogna guardare aspettare infatti e vedere ma certo che alcune regole dello Stato di diritto alcune regole della normale democrazia sono state già violate a questo noi dobbiamo
Porre grande attenzione
Ricordo ancora e non lo cito perché voglio stringere subito e non voglio portare via tempo agli altri le parole accorate che scrisse Mario Pannunzio sull'unto nubi sull'ultimo numero del mondo
Non vorrei che queste parole per un problema più generale per un problema che ci riguarda tutti dovessimo scriverli in futuro noi
Ed ecco perché dinanzi ai rischi d'imbarbarimento che io vedo reali ringrazio ancora una volta a Montanelli per l'entusiasmo con il quale a affrontato il problema grazie
Fiammelle
Ricardo Franco levi
Riccardo
Fitto
Grazie della parola cercando davvero di essere il più conciso possibile un paio di punti soltanto sono d'accordo con chi ciò che diceva poco fa Vittorio Roidi credo che una giornata di questo genere non sarebbe completa se non ci fosse da parte di tutti noi giornalisti un serio esame di coscienza io credo che in tutti i campi del giornalismo da quello economico quello politico da quello sportivo
A quello spettacolo alla moda e poi ognuno ne aggiunga quant'altri ruoli voglia ci sia stata e ci sia una contiguità con il potere chiamiamola così eccessiva e dannosa la libertà dei giornali è innanzitutto nella capacità dei giornalisti di mantenere le distanze dal potere
Questo ce l'ha insegnato Montanelli tante volte sarebbe bene che ognuno di noi nel proprio agire quotidiano lo ricordasse e non sarebbe ripeto completa l'analisi di questa mattina se non si sottolineasse con forza questo aspetto
Un ultimo punto
Che vorrei toccare è quello della RAI
Abbiamo tutti visto cos'è successo in questi giorni
Chiediamoci solo con grande trasparenza se a questo punto sia davvero ancora utile pensare a una televisione pubblica in Italia
Che cosa sarebbe successo se avessimo avuto in Italia un qualcosa come un giornale pubblico
Davvero oggi avremmo i direttori ai consiglieri d'amministrazione di un grande giornale che cambierò a secondo del mutare delle maggioranze ebbene in un paese civile in un paese moderno come l'Italia
A che cosa serve la televisione pubblica chiediamocelo fin in fondo e chiediamoci
Se gli scopi a cui deve essere prima televisione pubblica
Quelli della pluralità dell'informazione dell'accesso all'informazione non siano obiettivi che oggi realisticamente si possano raggiungere con strumenti diversi da quelli della proprietà fisica dell'emittente da parte dello Stato grazie grazie
Avvocato Domenico D'Amati
L'avvocato Domenico D'Amati cioè sì mentre viene vi leggo alcuni messaggi ricevuti dalla platea
Lo studente Errico Giangreco
Per un giornalismo più libero non sarebbe giusto cominciare a parlare di forme di selezione dei giornalisti
Di regole chiare di accesso alla professione di trasparenza o forse dire ammazzare in casa propria non si ha tanta voglia grazie e grazie diciamo noi alle dichiarazioni
Giovanni in meno tutti di Cesano Maderno c'è tanta cultura e poca informazione
Bene ma la grande stampa cosa fa per entrare nelle famiglie non si potrebbe fare una norme una enorme campagna come per i detersivi affinché i giornali entrino nelle case
Ma forse
C'è qualcosa da fare in più che la campagna per i detersivi c'è da convincersi che la stampa è uno dei presidi della libertà
Ne siamo qui per testimoniare che questo potere un potere della società e in questo senso solo caro Paolo Liguori si costituisce come contropotere nei confronti del Palazzo
Infine Ignazio Monaco Ignazio Monaco del presidente del gruppo controcorrente dei giovani della voce
Sono arrivato oggi da Taranto vorrei portare una piccola testimonianza sul fatto che due quotidiani pugliesi il Corriere del Giorno di Taranto e la Gazzetta del Mezzogiorno di Bari
Hanno il primo totalmente censurata la notizia di questo convegno secondo riportato un commento allusivo e oscuro nel quale manca persino l'indicazione dell'argomento di cui questo convegno tratta
Ben venga allora la proposta già avanzata dal presidente della Federazione nazionale della stampa italiana Vittorio Roidi che il confronto di oggi possa ripetersi in tutte le città alla presenza dei cittadini
Nuovi lettori abbiamo il dovere di dare il nostro contributo a promuovere tali incontri affinché
Il maggior numero di cittadini sia informato sullo stato dell'informazione ringraziamo Monet forse ci farà un convegno a Taranto ci andremo avvocato D'Amati
Appartengo a una categoria che ancora meno popolare di quella dei giornalisti ma sono qui soprattutto come appartenente alla grande categoria degli uomini liberi
Di voglio mette da parte di alcune esperienze esperienze degli anni trascorsi nei quali durante la Prima Repubblica non è che l'Italia sia stata esattamente un paradiso della libertà di stampa
Ho avuto modo di lottare a fianco di molti giornalisti di ogni colore di ogni tendenza contro insidie la libertà che erano recante da grandi gruppi da direttori maggiordomi dal sistema della lottizzazione questo non lo dobbiamo dimenticare
Ma oggi la preoccupazione che percepisco molto molto più grave
Perché la concentrazione che si sta verificando e quella del potere televisivo che è un elefante un elefante che è entrato nel negozio di porcellana e sta facendo grandissimi danni
Il potere televisivo per se ne è parlato titolo accademico
Se nel letto nelle sentenze le porte costa Corte costituzionale non può essere assolutamente sottovalutato per i suoi effetti non solo nell'ambito dalla televisione ma anche per i suoi effetti sulla carta stampata e allora domandiamoci
Gli uomini liberi che armi hanno per difendersi gli uomini liberi hanno come prime armi quelle che devono essere privilegiate
La parola e la legge e l'effetto combinato di queste due armi a volte e sconvolgente anche in senso negativo lo abbiamo visto in recenti vicende
Le leggi che abbiamo ci danno alcune armi queste armi non vengono utilizzate
E non vengono utilizzate anche perché la stampa non svolge l'azione di pungolo Eddy controllo che dovrebbe svolgersi mi riferisco in particolare alle funzioni del garante per l'editoria che ha
Porterei molto incisivi
Molto incisivi con la famigerata legge Mammì
Che alcuni articoli dimenticare sepolti negli in questo ammasso di paragrafi vari che possono essere utilizzati avrebbero dovuto essere utilizzati dovrebbero essere utilizzati per frenare questa avanzata del potere televisivo
Sono stato sentito recentemente dalla commissione parlamentare
Nella cultura
Alla quale ho fatto presente che le inchieste in corso sul gruppo Fininvest
In base alla normativa antitrust la legge Mammì che consentirebbe in caso positivo
Di queste inchieste la disattivazione degli impianti televisivi che così dice la legge Mammì la perdita delle concessioni televisive voglio dire la soluzione di ogni problema di questo famoso problema dell'incompatibilità
Del presidente del Consiglio con quindi il la detenzione del cotone questo lupo queste inchieste sono state insabbiate
Queste inchieste sono state affidate alla Guardia di finanza di Milano che da quattro mesi stanco
Cercando di individuare la temperatura dell'acqua bollente il numero dei piedi del treppiede e altri difficili temi di indagine
Sono per questo mi sono per questo determinato ad informare la Procura della Repubblica di Milano di questa singolare inefficienza
Ma lo sto facendo da solo come cittadino se vogliamo anche come studioso
E non vedo non vedo su questi argomenti che oramai sono negli atti sono negli atti delle relazioni del Garante sono negli atti la Commissione parlamentare
Non vedo un adeguato interesse della categoria giornalistica che oltre a essere anarchica e profondamente cinica e profondamente scettica
E io lo capisco sono stato anche tra l'altro trent'anni fa giornalista professionista questo vizio ce l'ho avuto ma quando si fanno le battaglie di libertà
Non bisogna essere cinici non bisogna essere scettici bisogna essere ingenui
Bisogna credere in certe cose bisogna pretendere certe cose bisogna fare finta che coloro che devono amministrare le leggi in realtà le vogliamo amministrare e metterli in condizione di rendere conto del loro operato
Per questo ripeto una sinergia tra la parola dalla carta stampata
La parola della televisione ancora nei limiti in cui c'è indipendente e l'arma della legge può ancora a vere degli affetti altamente positivi per la difesa della libertà
Grazie
Che ringrazio soprattutto per questo richiamo alla ingenuità del giornalista come condizione morale culturale e psicologica per poter fare il proprio dovere
La parola Gabriele Paci e poi a Pier Augusto marchi intanto vi leggo altri due messaggi della platea Guido Parazzoli libero professionista si è detto molto sullo stato dell'informazione
Quali sono le proposte concrete io propongo la creazione di un giornale settimanale da distribuire in allegato a tutti quei giornali che aderiranno sul
Realizzazione ma scorre escrementi è chiaro però che non si capisce niente
Perché aderiranno immagino a a realizzare un collegamento per il confronto democratico il corrispondente provasse di Emma scrive come mai in Italia il senso per l'incompatibilità di funzioni giornalista il funzionario critico e organizzatore di festival editore politico
Proprietario di mass media e presidente del Consiglio non è molto sviluppato
Quando i giornalisti rinunceranno alla frusta e ai Dolcini di Mussolini cioè ordine albo professionale come strumento di controllo privilegi economici eccetera grazie per questo richiamo all'ordine
Gabriele Paci capo della redazione romana della voce grazie la libertà di stampa credo lo scrivevamo qualche la libertà in generale questa distante in particolare lo scriviamo
Presentando questa
Questo nostro incontro qualche giorno fa la si pratica e non lascia fare mescola sia nei cromosomi nel sangue la propria vita
Non nel sottoscrizione degli appelli c'è una cosa che mi è molto caro forse la cosa più cara che ho di Montanelli che è una cosa che mi ha detto una sera mi pare fossimo verso febbraio lui era a Firenze a presentare la voce
Cominciava quel giorno un giro che lo portò a Firenze e a Roma e poi a Napoli la voce che sarebbe uscita qualche settimana dopo e passeggiando la sera andando verso un ristorante
Una giornalista del Mattino cari per intervistare per intervistarlo
Mi vide si conoscevamo e chiese Montanelli dice ma allora anche Gabriele e con voi e Montanelli basandosi a quel punto anche molto sulla fiducia ha detto una cosa che mi è rimasta nel cuore che un po'il punto di riferimento anche delle cose che tento di fare in questi mesi e che tentano di fare nei prossimi no lui non è con lui che è sempre stato con noi credo che ci sia un filo luce che leghi e che tenga alla fine assieme chi senza tanto parlare di libertà di stampa la libertà di stampa la pratica concretamente giorno per giorno e diceva prima ruvidi poi non si fa carriera non si fanno certe cose eccetera io non so neanche se questo è vero
Certe cose sono come le ragnatele i moscerini si impiglia non Mosconi passò attraverso che certe cose si possono affermare
Io vorrei parlare brevemente ma proprio molto per motivi di parte io vivo e credo che diamo noi che facciamo e viviamo l'avventura della voce sia quelli che vengono dal vecchio ceppo di aggiornare sia il gruppo consistente a Roma a Milano e particolarmente a Roma che viene da altre esperienze da altri giornali da giornali del gruppo Rizzoli o da la Repubblica o da agenzie di stampa eccetera viviamo questa avventura come un grande laboratorio in cui dietro anche la corazza che la storia di Montanelli ci offre ci permette di esercitarci di sbagliare tentiamo di inventare
E di costruire qualcosa di nuovo e stiamo parlando oggi di come difendere concretamente la libertà di stampa nei confronti di quella febbre che un po'fisiologica nel giornalismo delimitano in particolare e che in qualche momento diventa febbrone il tentativo anzi la tentazione quel tentativo in primo luogo da parte nostra di chinare il capo e di
In fondo siamo noi che che permettiamo che certe cose avvengano se la libertà di stampa verrà conculcata non sarà per colpa dei Presidenti del Consiglio del del venti o del venticinque deve se le cose di oggi ma in primo luogo per mancanza di responsabilità nostra io vivo e credo che noi viviamo questa avventura della voce in primo luogo come un grande laboratorio garantiti dalla storia del suo direttore attraverso l'annotazione di questa struttura poco proprietario di una public company che per la prima volta tenta di esercitarsi di diventare una cosa solida concreta e di avere come obiettivo il pareggio e non l'immagine del proprio proprietario dell'industriale che la finanzia il tentativo di coniugare la riflessione in primo luogo la riflessione sulle garanzie sui quattro paletti che diceva Orlando che bisogna mettere rispetto a quanto sta avvenendo in Italia e alla libertà di informazione
Coniugare questa riflessione con la riflessione fotografica con il primo uno che in ogni caso non giova alle notizie la notizia
Con il forte desiderio di notizie che il grande boom iniziale il successo che ha oggi il nostro tentativo
Dimostra che c'è da parte della gente un tentativo di capire cosa sta succedendo io ho finito lo so dire questo che noi stiamo vivendo io personalmente sto vivendo
Questo come un grande tentativo di mettere in pratica il giorno per giorno
La libertà
Ci sono una serie di moltiplicatori per questi la struttura c'è ad esempio anche sulla possibilità ancora concreta da parte dei lettori e di altri diventare proprietari
Concretamente giorno per giorno è un tentativo difficile contro i tentativi di creare qualcosa anche giornalisticamente di nuovo di fare una minestrone efficace fra la tradizione tra le storie diverse e le cose diverse che in questo che in questo convengo iterativo di omogeneizzare non come un pastone ma come una solida una solida pasta come la solita cosa e questo credo l'unico dato concreto giorno per giorno di costruire la nostra libertà grazie allora Pier Augusto Marche e poi Fracassi
Signore in platea di cui non riesco assolutamente a capire il nome scrive però molto chiara con calligrafie più chiara
Perché non chiediamo ai giornalisti presenti i quali sono stati i percorsi che li hanno portati alla professione faccio una scommessa nessuno ammetterà
Che il posto era dovuto ad una tessera politica
Bene per quanto riguarda però i giornalisti presenti a questo tavolo nessuno ha avuto una tessera politica nel momento in cui è entrato in un giornale credo molti altri colleghi si trovino nella stessa situazione
Ma grazie
Un giornalista famoso del passato che molti ricorderanno Enrico Mattei Nunez presidente dell'ENI ma il giornalista latte mi aveva insegnato quando incominciamo invece una regola l'unica difesa sicura dell'autonomia del giornalista te l'istituto delle dimissioni è una via che vanno seguiti molti credo che Montanelli sì un maestro anche in questo è una via che ho seguito il figlio in quarantacinque anni di professione passando in una ventina di giornali
Ogni volta che non mi son trovato delle condizioni che avrei desiderato trovare è successo a me però questo dello Stato che voglio raccontare perché è un esempio dei problemi libertà di stampa soprattutto riferita alla realtà locale da piccola stanco di provincia che altrettanto importante di quella quotidiana nazionale il trentun marzo scorcio io sono stato licenziato da direttore di cronaca pagano un quotidiano di Cremona
Con
Uno strano procedura alle sette di sera apre intanto editore ma sottoposto un elenco di cinque redattori da licenziare entro mezzanotte perché i conti non quadrano con nuove quindi neonatale dell'economia ci predatori che un cinque praticanti quindi ben poco pagati il tutto accadeva da un quattro mesi dall'uscita del giornale un giornale che era nato da un gruppo di editori che si era impegnato a trovare il finanziamento abbia garantito dal finanziamento per tre anni un d'Italia del mondo una Pucci
Diversa da quella che già esisteva cioè un quotidiano che rappresentava praticamente la categoria degli agricoltori il nuovo quotidiano doveva presentare tutte le altre categorie economiche
Mi è stato detto non ci sono soldi dobbiamo licenziare questi giornalisti io ho detto cinque giornalisti sono pochi visitate le sei compreso il direttore attenzione sporto e quello che pensavamo e infatti soltanto licenziato anch'io
In realtà ma appunto di soldi probabilmente sono mancati sono mancati perché perché indetto prima di essere licenziato io su questo giornale avevo dato alcune notizie che davano molto fastidio a certi il alla lobby degli agricoltori che dominava la città di Cremona alcune di queste notizie rappresenti un avviso di garanzia che riguardava tutti i dirigenti della agitazione che naturalmente mio commento io sostenevo essere ancora innocenti fino a prova contraria ma che comunque questo avvenimento era importante perché dimostrava che finalmente a Cremona incominciava a diminuire il numero degli intoccabili
Per questa ragione fu chiesta la mia testa di pittori miei
Ai quali fu tirato la situazione per cui che danaro scompare delle banche ritirano di crediti alcuni editori si spaventavano sia andato benissimo io la decenza te me ne sono andato fatti noti come fondo intitolato me ne vado ma mi dispiace più chiaro di così non poteva essere quello che mi dispiace ancora di più ed ho finito tecniche
Il comitato di redazione il mio giornale milizie
Ne abbiamo parlato in consiglio ai la nostra solidarietà s'iscrive i trenta rigattiere pubblichiamo sul nostro bollettino io non ho scritto retoriche grazie grazie
Fracassi
Casi direttore di Avvenimenti ci sono
Dei lettori insalate ci fanno giustamente presente questo l'incontro è aperto a tutti i giornalisti e lettori ma fino a questo momento stanno parlando più giornalistiche lettori hanno ragione ce ne scusiamo
E cercheremo di far parlare ancora parecchi parecchi che si sono prenotati peraltro non so se riusciremo a smaltire tutte queste prenotazioni perché manca un'ora
Credo alla chiusura del nostro incontro e qui ci sono almeno trenta richieste quindi prego chi prende il microfono e di restarci poco
Io volevo dirmi molto d'accordo con questo non solo con quest'iniziativa con la caratteristiche che si sentiva proprio rifacendomi a queste ultime parole di Federico Orlando quello di aver chiamato a difendere la libertà di stampa
Non solo la corporazione di chissà informazione ma i lettori ma le lettrici e i lettori che i giornali li leggono ogni giorno e che nessuno in tutti i casi i padroni io credo che questo sia un punto fondamentale io sarei del tutto in disaccordo con la creazione di un partito dei giornalisti e su che basi poi ma dico che ci vuole iniziali a chiamiamolo così un grande partito dei lettori questo ci vorrebbe cosa intendo intendo un movimento d'opinione pubblica
Sull'esempio dei più grandi paesi europei e degli Stati Uniti ci sono movimenti di consumatori
Ma cosa e più importante se non il consumo dell'informazione
Se si crea se nasce un grande movimento di lettori che città per città giornale telegiornale fanno sentire la loro voce non solo sul non sono soltanto oggetti ma anche stimolatori dell'informazione io credo che questo segnerebbe la più grande novità i la più grande garanzia della libertà per noi
Per noi giornalisti per questo questo tipo di assemblea mi sembra un fatto di straordinaria portata voglio segnalare due due modi attraverso cui di lettori coloro che non fanno informazione ma la leggono o la seguono attraverso la tv possono impegnarsi già oggi il primo mi sembra che ne è stato fatto cenno da qualcuno è il referendum sulla legge Mammì
Che hanno già firmato più di cinquecento mila persone della cui promozione avvenimenti è stato parte assieme ad altre grandi associazioni di centro di sinistra e di ogni parte politica
Bene questo referendum che non è Corona soltanto sulla proprietà ma sulla pubblicità e questo è un punto fondamentale sulla limitazione della pubblicità
Questo referendum è stato al di là del suo Successo e poi si andrà a potare fra un anno e mi sembra che i sondaggi che portava a un certo signore esperto in sondaggi oggi siano in parte modificati a vantaggio della abrogazione
Il grande merito che ha avuto è stato di chiamare la gente a discutere di una cosa difficile
A discutere della legge Mammì delle proprietà della pubblicità io credo che sia la prima volta in Italia che questi temi finora rinchiusi in un circolo ristretto sono diventati di dominio pubblico e credo che questo sia un fatto importante l'altro strumento che i lettori hanno per intervenire lo dice chi è giornalista direttore di un giornale come avvenimenti che ha lanciato l'azionariato popolare anch'esso noi abbiamo otto mila cinquecento lettori azionisti e quindi siamo stati contentissimi quando la voce quando altri giornali il Manifesto si sono messi su questa strada perché questo è l'altro modo
In cui lettrici e lettori possono collegarsi al loro giornale leggere un giornale non è obbligatorio si sceglie grazie a Dio il proprio giornale
E si può scegliere non solo comprando lo ogni giorno in edicola si può scegliere diventandone proprietari
Se in Italia nasce una nuova generazione di giornali finanziati dai propri lettori credo che questa sia una garanzia strutturale per la libertà di stampa concludo su questo punto noi giornalisti non saremo mai gli abbastanza liberi
Se non ci facciamo forti della libertà dei nostri lettori grazie
Massimo Cerniglia segretario dell'Associazione utenti poi Nuccio Fava
Nel frattempo vi leggo altri messaggi della platea
L'ingegner Mario pennone
L'attuale situazione non le pare connessa anche con la sistematica disinformazione dei media chi dice al pubblico semplici verità come ad esempio che l'Italia è un piccolo paese
Sopra popolato privo di materie prime da sempre mal governato
E privo di senso civico ma credo che qualche volta nella sua nei giornali parliamo di queste cose
Il ragionier Luigi barile Pannella è stato invitato vorrei sapere come la pensa sul regime che si profila se ci fosse gli chiederei se ha in programma uno sciopero della fame oppure un referendum ma non abbiamo invitato Pannella e nessun uomo politico perché volevamo che questo incontro fosse riservato ai giornalisti e ai lettori
La signora Adriana Malatesta anche i lettori venga estesa la possibilità di partecipare alla difesa dei valori fondamentali e se possibile
Ad una azione congiunta sì sul di informazione sui mezzi con cui viene scippata la libertà anche di questo parliamo signora spesso sui giornali non poco Enrico Mariani la Costituzione prima di tutto siamo perfettamente d'accordo
Francesco Carozzi pensionato come possa dall'otto stare meglio vuol sapere come possano stare meglio qualora fosse necessario perché anche chi non la pensa come me posso esprimersi e questo è il fondamentale problema del delle società liberali io credo che la libera stampa sia uno strumento essenziale di questa lotta per la difesa anche degli interessi degli altri e delle opinioni degli altri
Signora Franca Poli casalinga sono venuta assolutamente certa che non
Lei armamento europeo
In ultima voglio solo segnalare rispondendo al dottor Corona per quanto riguarda il discorso della pubblicità che noi come associazione di utenti e dei consumatori stiamo portando avanti anche questo discorso davanti il tribunale di Roma
Perché voi senz'altro saprete che l'Italia è stata dichiarata contro legge da parte della commissione scene per quanto riguarda la il recepimento della direttiva del comunitaria nell'ottantanove
Lei nativa la pubblicità negativa
Degli audiovisivi è stata dichiarata contro la legge l'Italia perché ma recepito in modo puntuale proprio quegli articoli otto e nove
E undici bella
Della direttiva CEE che una direttiva tra l'altro immediatamente esecutiva perché è trascorso il termine dell'ottantanove per la sua esecuzione proprio quegli articoli che stabiliscono a livello di e trasmissioni dalla pubblicità delle norme molto ma molto più restrittive rispetto a quella della legge italiana della legge Mammì
è e quindi anche questo verrà portato alla all'esame dell'autorità giudiziaria e quindi gli strumenti per concludere ci sono sono strumenti non solo strumenti dall'opinione pubblica dei giornalisti ma devono essere gli strumenti da parte di tutta la categoria
Io per la creazione di una nuova coscienza civile e democratica del nostro Paese
Ecco alla serie ora
Gianna soppiantati perché si appella all'articolo ventuno della Costituzione per poter prendere la parola qui Piero che qui non c'è nessun attentato alla Costituzione c'è solo una massa di domande da smaltire
Comunque venga pure la signora dopo il signor Luigi Pestalozza critico musicale che chiesto di parlare prima di lei intorno Uccio Fava ah beh avevano detto che rinuncia come pensa un po'propone insomma no no per carità stai qui da sempre poi le si i signori che ho citato e vi volevo intanto leggere alcune cose il senatore Giovanni Spadolini
Diceva
No aspetta e qui arrivano valanghe di carte il senatore Giovanni Spadolini ha scritto questa lettera al direttore Montanelli
Rimarcare l'organismo Indro rinnovo la mia adesione come vecchio collega giornalista al dibattito promosso dalla voce insieme al più affettuoso saluto a tutti gli intervenuti formulo un fervido augurio di successo dei lavori volti ad assicurare una chiave di lettura
Delle grandi contraddizioni del giornalismo nel nostro Paese la stampa scritta non meno di quella televisiva che è parte essenziale delle libertà moderne
Non esistono più margine di esitazione senza una equilibrata allocazione delle risorse pubblicitarie fra stampa e televisione l'informazione esposta al rischio crescente di condizionamenti esterni rischio che deve essere scongiurato
E si tratta di procedere al più presto prima che la situazione superi i livelli di guardia alla regolamentazione del settore dell'emittenza regolamentazione che tenga conto dell'esigenza di un equo rapporto fra televisione pubblica in televisione privata
Dopo la fine del monopolio in un clima capace di correggere le lacune e le insufficienze della legislazione vigente
Limiti che sono incompatibili con le regole di una democrazia operante e di cui il Paese ha già pagato un prezzo troppo elevato Giovanni Spadolini
Il signor
Il signor Giorgio Carrara consulente aziendale scrive dalla platea come lettore di giornali spettatori tv e ascoltatori di radio affermo che la pubblicità su tutti i media quantitativamente quantitativamente troppa e qualitativamente scarsa ciò emerge da un rapido confronto che dunque può fare andando in Francia in Germania
Bisogna pretendere prendere iniziative per limitare i volumi il pubblico sarebbe contento e aiuterebbe a risolvere anche i problemi che le pubblicità che la pubblicità
Causa nell'editoria e nell'informazione ecco
E qui ricordato il relatore signor Corona grazie
La signora Paola Tonello insegnante scrive i timori relativi alla libertà di stampa per i quali nasce questo dibattito sono stati motivati dettagliatamente punto per punto
Chiedo ad un dissenziente in sala di motivare il dissenso confutando i vari pensieri oppure i vari punti uno per uno
Dunque il discorso generico come abbiamo detto finora non ci interessa
Ritengo che sarebbe fondamentale per l'indipendenza dell'informazione il passaggio all'editore puro chiedo se nell'attuale contesto la cosa sia impossibile improbabile o attuabile ed eventualmente per quali vie concretamente se c'è qualcuno che voglia esternare
Sulla possibilità di avere anche in Italia l'editore puro
E pregato di fare di farsi avanti al microfono messaggio di Giorgio Barzoni segretario dell'Usigrai
I giornalisti della RAI dopo avere subito subito aderito all'iniziativa promossa dal direttore della Voce oggi partecipano con grande convinzione all'Assemblea che stamane riunisce a Milano attorno a Montanelli gli stati maggiori della libertà d'informazione
Oggi la RAI l'insieme del sistema radiotelevisivo sono al centro di conflitti e contrapposizioni interessi
Che rendono precarie minacciati deve equilibri pluralismo che devono presiedere al riassetto della sera del sistema informativo equilibrio pluralismo
Che comunque devono essere elementi costitutivi del servizio pubblico radiotelevisivo che soprattutto in un modello istituzionale maggioritario deve mantenere funzioni ed entità assolutamente distinte dall'esecutivo è strettamente intrecciate alla società civile
Ma è fuori discussione che nessun segmento dell'informazione può oggi sperare di poter mantenere il proprio ruolo di vigilanza sulle attività
Di ogni tipo di potere se proprio dai giornalisti non viene una nuova presa di coscienza professionale basata sui valori di autonomia il servizio delle libertà al servizio delle libertà per questo l'esecutivo Usigrai impegnato oggi a Roma
Dalle novità che investono il vertice aziendale sollecita l'assemblea di Milano a dare continuità al proprio impegno costituendo un vero e proprio osservatorio della libertà di informazione Lucio fa
Ma io molto volentieri corre ad alta voce e dire una ragione
Per cui sono particolarmente grato a Montanelli a questa iniziativa
Sono dare sabato sul sul Garda a casa dei miei suoceri e sono andato a trovare anche al due dei figli che erano lì in vacanza dalla nonna
E loro mi hanno chiesto ieri sera ma come una vanno torni a Roma che fanno le nomine dei dirigenti RAI e vai
A Milano da Montale
E io gli ho detto vedi io a Montanelli ho sempre fra l'altro invidiato
La sua capacità di non parlare di non scrivere in politichese loro mi sfottono sempre perché invece io al contrario voi qualche volta vi sarà capitato quindi capito il senso della di questa cosa
Ma Point questo mi ha consentito anche di proseguire con i figli e sapete quant'è difficile
Perché l'ora a questo punto non essendo io a Roma per con le nomine in corso allora cominciano a capire che sta cosa di Montanelli per me era importante poi gli ho potuto anche dire medi perché fatto Papa in vita sua fatto pure sessantotto a Cuba dall'università ha fatto la sinistra democristiana tutte queste cose agli antipodi quindi di Montanelli non avrebbe mai immaginato in vita sua non solo di essere va be'leggerlo volentieri sentirlo eccetera eccetera ma di esterni tigrato profondamente per il significato
Civile per tutti noi che la sua battaglia assume
E un'ultima cosa per me non meno importante ai miei figli è stata quella vedi anche per noi giornalisti
Ma non soltanto per i giornalisti questa battaglia di Montanelli è importante perché mette prima di tutto e chiama in causa prima di tutto il modo in cui facciamo e abbiamo fatto il mestiere
E poi ci aiuta a sfatare il fatto e ho concluso nel discorso con i figli e anche con l'intervento ci aiuta a sfatare il fatto comunque a leggerlo più liberamente
In una stagione come questa in cui giustamente riguardi repulsione denuncia eccetera eccetera eccetera anche giustamente una esigenza di novità
E ti volti nuovi
Però la testimonianza di Pantanelli a uno della mia generazione e indirettamente anche a voi significa che si può essere giovanissime
E The crediti
E garantiva Betti con una freschezza ideale e ti comprensione del momento storico che ci fa riflettere astuti
Profondo
Che allora l'ultima cosa che è meglio detto vedete riesce in questi giorni un libro di uno autore
Maledetti toscani tutti quanti sappiamo riesce con Leonardo eccetera vedi gli ho detto ai miei figli un cattolico come me anche dinanzi di fronte a un maledetto toscano sicuramente quale Montanelli ti dice Benedetto toscani
Questo era il discorso e lo fa
Allora la signora Gianna soppianta h che ha invocato l'articolo ventuno della Costituzione
Di fronte alla costituzione ciò invece non è così anche noi anche voi
Tutti quanti speriamo di poter soddisfare ci sono
Decreto
E adesso D'Angelo così tutti
Le persone
Siamo
In enormi Giovanna sa Ochiana
Ha una retta straniero e sana nata a Catania
Volevo dire che non sono nessuna e quindi con molto minore stona seduta questa tavola
Volevo dire anche che la mia firma non è conosciuta
Non sa forse il cassiere della mia banca inizi la conoscono e nessun altro
Però questo convegno
Io l'ho trovato molto giusto
Perché in fondo la libertà di espressione la libertà della stampa e Saqqara
L'unico appunto che potrei fare agli anni maestra
Montanelli e chi vuol farsi avanti qualche decennio fa
Quando la libertà della stampa non esisteva quando tutto e afferrato e anche a quanto come si dice nei partiti
A questo punto non so cosa dire so solamente che io sono qui e non ho paura
Non ho paura di un regime futuro che dovrebbero distruggere la mia vita è quella della mia famiglia e quella dei miei concittadini non soli tutti gli italiani non ci credo
Non ci ho mai creduto e non ci credo neanche oggi non ho creduto perché io sono sicura che questi passi che sono stati fatti verso una nuova democrazia e quello che ha buoni in fondo tutto il popolo italiano
E ad eccezione in quelli che hanno perduto le poltrone e sia e si afferma sugli specchi
Quello che voglio dire è che la libertà di informazione molto ma molto importante
Ma vi prego ma perché sempre ci buttiamo sulle tre televisione di Berlusconi insulse sulla stampa quando peeling alla alle tre rendere Fininvest vi sono persone che lavorano che sono delle opposizioni esempio Maurizio Costanzo lega vivono tutti quanti a sfruttare nel piatto dove mangia no e tutto va bene così arrivano da Funari tutte le sere persone e partiti diciamo dei partiti dell'opposizione vengono accettati e questa io la chiamo democrazia
Perché in quel momento a Parma contro Berlusconi in casa di Berlusconi e nessuno dice questo e lo mette in rilievo no io non sono d'accordo su questo non esiste pericolo nel sono sicurissima perché gli italiani vogliono una svolta e questa svolta è venuta adesso vedremo un momento cosa faranno queste persone vedremo che cosa faranno in uno due tre anni invece di parlare dopo tre ore che sono stati eletti aspettiamo sono sicura che qualcosa di buono farà abbiamo avuto la Rai che è stata per anni e per anni sotto il dominio dei partiti
Lambic che serve RAI due mi servirà ai due è stata condannata dalla né bella garante della radio di diffusione per per il diciamo per avere svolto un programma completamente falso e dissi informativo ed è questa la chiamate la RAI
Ma santo cielo se la Rai verrà tolti tutti i debiti ben venga un altro Berlusconi grazie
Non fischiate non fischiate alla libertà di espressione di fare
Allora dei volevo leggere l'elenco di tutti di tutti i signori presenti che hanno chiesto di parlare e decidano liberamente se di rinunciare se possibile Francesca Santoro segretaria nazionale della CGIL Giancarlo Bosetti vicedirettore dell'Unità
Raffaello Morelli
Federazione dei liberali
Luigi Pestalozza critico musicale che avevo chiamato non so se è presente
Allora Banca per favore
Mariangela Molinari giornalista Luciano Casas dove insegnante
Il quale è mia mandato ci ha mandato anche in questo appunto non credo all'ingenuità mi ho parlato di ingenuità e non soltanto io come purezza di intenti
Ma ad un recupero di correttezza soprattutto nell'informazione RAI dove esiste la cultura non solo di interessi di partito ma di rete di privilegi personali
Prima gli interessi di rete poi l'informazione questa è l'opinione del signor casato dei
Casa sale
Carmine Betta piccolo imprenditore che ho chiamato da un'ora fa non so se sia ancora in sala
Guido Columba giornalista Guido Gerosa giornalista Antonio Criscuoli esercenti Gaia maschi onora Orlando giornalista Francesco Pontelli è un medico Pietro Gentile giardiniere Tito Cortese giornalista Domenico Leccisi giornalista Massimo Czerny Hello
Avvocato Roberto di fede segretario della CGIL
Ma De Baggis
Capisco Beatrice Arborio Mella collaboratrice eccetera Sandra pei giornalista Elio Lannutti pubblicista vola corre luci Anna giornalista pubblicista massimo centro giornalista Francis Kennedy il giornalista Fausto che ricconi pubblicista Ermes Gagliardi giornalista Antonio via libero professionista e Lilli Gruber giornalista alla quale certamente daremo la parola
Mi dica mi dica il suo nome io io ho letto io ho letto tutti
Ancora spetti aspetti ce n'è ancora qualcuno scure no no Loggia letti Francesco Santoro Giancarlo Bosetti Raffaello Morelli mi dica il suo nome quale
Ora
Va bene allora verrà anche lei quando vorrà
Uno alla volta uno alla volta
Ma intanto vorrei dire alla signora che mi ha preceduto che si può in casa propria far parlare i propri avversari ma si può anche impedire di parlare di fuori da casa propria ed è il rischio la minaccia che abbiamo oggi davanti ed è una delle ragioni
Non solo per cui c'è questa Assemblea ma per cui io mi trovo bene in questa Assemblea
Sono critico musicale è stato detto credo che sia giusto dire corrono un critico musicale che da quarantanove anni lo è sulla stampa di sinistra oggi collabora ad avvenimenti anche giornale Libero come avvenimenti è un giornale è un settimanale come liberazione che l'organo del partito dalla rifondazione comunista
Vorrei attirare l'attenzione su un punto della relazione
Montanelli che mi pare non sia stato dibattuto ho sottolineato è una relazione della ragione per cui io mi trovo qua di convergenza sui temi di questa relazione dell'iniziativa che mentre difende pone la questione della difesa della libertà di stampa
Pone ancora prima la questione della minaccia della libertà in generale
Una minaccia che oggi abbiamo visto emergere anche dati brutali come il colpo di mano sulla RAI quello sull'Unione Sarda
Che circola che si manifesta nei progetti che riguardano non soltanto alla stampa ma anche se altri settori la società penso alla scuola penso al lavoro
Ma che soprattutto proviene da un organo della Repubblica
Che rappresenta la minaccia cioè dall'esecutivo dall'esecutivo io vorrei attirare l'attenzione su questo punto
Qui c'è una svolta profonda
Che rischia di andare avanti e di realizzarsi e dobbiamo chiederci anche perché dobbiamo chiederci dunque perché insieme convergiamo sulla piattaforma di lavoro
Di difesa di una libertà fondamentale
Che quella poi è stato richiamato quindi pare minuti intervento spontanea
Dalla platea dell'articolo ventuno l'articolo ventuno della Costituzione ecco io Montanelli prescritto Prima Repubblica articolo ventuno invece che seconda Repubblica capisco significato ironico e anche aggressivo giustamente di questa testata
Di questo manifesto ma prima repubblica
Prima Repubblica perché l'articolo ventuno si radica in una storia nazionale che oggi vuole essere completamente cancellata
Completamente cancellata peso la storia della svolta della Resistenza lì si fonda la libertà di stampa li si fondono e distinzione dei poteri dell'Esecutivo del legislativo
Del giudiziario lì si fonda la nostra democrazia che oggi è minacciata gli stessi attacchi alla magistratura subdoli o sono può vengono nel momento in cui la in magistratura si emancipare in cui il suono dirigente lo dimostra di difendere la propria autonomia di difendere la propria autonomia su questo terreno ci ritroviamo su questo terreno di avvertimento della minaccia che viene dall'esecutivo
Che gli viene dall'esecutivo anche l'indifferenza vorrei dire la volgarità ma come si può dire l'abitudine mentale
Che si manifesta in certe dichiarazioni che vengono fatte da membri dell'esecutivo nelle televisioni che le compete gli competono lasciano trasparire una cultura dello Stato azienda questo il punto dello Stato azienda se non funziona al Senato come l'ufficio vendite lo si cambia si fanno nuove mi elezione se non funziona la RAI si nomina un nuovo consiglio ultima cosa non c'è da difendere la RAI né prima né adesso il così come stazione che è stato nominato sostituisce a Dematté Perù Perù Sutti Peressutti perché conviene dalla stessa matrice confindustriale per lo stesso ordine di potere è il metodo con cui siamo si è cambiato è l'interferenza su questo
Noi dobbiamo stare molto attenti e rischia di entrare davvero sinora in tutte le nostre case di fare di questi ambiti di questi inviti anche l'opposizione delle squallide riunioni di corte
E di tolleranza e di libere e di libertà concessa dei non di libertà riconosciuta come un diritto dentro e fuori le proprie case e allora anche non ero anche io ho chiuso il problema centrale della identificazione di questo esecutivo cioè del suo capo di governo con la più grande azienda azienda di comunicazione che oggi opera in Italia fare lo Stato azienda come Berlusconi si propone significa fare lo Stato Fininvest apre la manipolazione delle coscienze
Grazie Carlo sono
Io sono spiacente ma purtroppo chi fa questo mestiere di presiedere le assemblee a un certo punto deve abbassare la saracinesca
Anche se chi resta fuori giustamente protesta e ancora due interventi che sono due testimonianze dicasi aperti
Quello di Gerosa del giorno l'intervento di Lilli Gruber della RAI dopo di che il direttore Montanelli concluderà con qualche breve considerazione questo incontro
Io ero
Ma io
Io più che i testimonianza vorrei dare qualche piccolo forzatamente generico elemento per una operatività però voglio dire subito una cosa che sono assolutamente d'accordo con Montanelli sono d'accordo con Montanelli do che il nonno minimamente il problema non mi angoscia il fatto di poter essere eventualmente omologato o poteva essere parte del popolo quando e in pericolo la libertà quando si tratta di difendere la libertà viva il Coro viva l'omologazione io ho questa sensazione
Che in un paese veramente democratico
Una riunioni come quella sera cavalli una riunione di grande orgoglio e la nostra categoria che non ha molti motivi di orgoglio questa volta può averne uno questa riunione sarebbe stata tenuta dall'opposizione costituzionale siccome l'opposizione costituzionale
Sembra spesso letale cita o non ha la forza per reagire agli avvenimenti
Ecco che il primo giornalista d'Italia si è fatto carico lui delle ansie di difesa della libertà
Che oggi abbiamo tutti è questo è un elemento assolutamente positivo io vorrei dire due o tre cose rapidissime rapidissime che così perché cosa possiamo fare
Intanto un disposto immediato che addirittura dovrebbe essere precedente alla ripresa è precedente alla stagione estiva a chiusura delle camere oppure immediatamente dopo e quello di una legge antitrust
La legge antitrust e necessaria la vogliono assolutamente le opposizioni ma vuole anche la Lega che diciamo il volto umano di questa maggioranza e allora ecco che ci vuole questa legge antitrust
Decidere subito sulle segreti le sei reti in mano al Governo in mano una persona sono uno scandalo internazionale anche il dottor George Best nel momento del suo maggior fulgore avrebbe accetta avrebbe sognato una cosa del genere
E allora cerchiamo di entrare su questo
Due giorni fa la il presidente della Camera e cioè la terza autorità dello Stato si è permessa di esercitare un suo diritto probabilmente esercitando lo con una cattiva scelta ma era il suo diritto di scegliere e quasi è stata stoppata ora siamo qui al a dire è viva Sant'Irene perché è riuscita a farcela non è viva Sant'Irene e diversi Parlamenti italiano
La pubblicità io sono assolutamente d'accordo con Vittorio Corona
E questo il grande nodo probabilmente occorre e anche qui una campagna di opinione pubblica
Può può incidere su questo occorre un'Authority il Presidente del Consiglio con la sensibilità politica che lo distingue voleva fare del massimo big della pubblicità il presidente della RAI meglio di no non è quella la via cerchiamo di un'altra
E un'altra proposta potrebbe essere stata fatta
Togliere due reti una alla RAI è una alla Fininvest e riuscire attraverso la trasparenza attraverso una public company a fare della televisione che sia veramente non la voce del padrone ma che sia una espressione della lei degli ente pubblico dei e gli spettatori del degli italiani
Come uno una anzi penultima sono spero di essere rapidissima
Questo è Pius perquisita mente giornalistico mentre gli altri sono di natura più giuridica economica io suggerirei vero che non li faccio troppo sorridere un misura giornalistica concertata chissà chiamerei il blackout dei trentini e mi spiego e ti spiego una personalità di notevole valore non sospetta ideologo della destra Marcello Veneziani il quale è un vero intellettuale in mezzo a tanti asili parlanti
E no è vero è vero bisogna riconoscere anche perché uno uno degli errori di quello che poteva essere un antifascismo
è generico era proprio quello di non riconoscere certi valori anche negli avversari allora attenzione Veneziani ha detto una frase molto significativa
No quella è quella non non è quello non va bene è quello non va bene e la taglieremo se mai a luglio allora allora attenzione allora tensione Veneziani ha detto eravamo governati da
Benissimo no ha ha detto un'altra cosa veneziana ha detto eravamo governati da una classe dirigente di ladri adesso siamo governati da una classe dirigente di tecnici e allora io penso ecco benissimo poniamo lo stabiliremo attraversa democraticamente ma voglio finire rapidamente ma non credo che generose sia l'avvocato difensore di Vendola mi pare sono all'avvocato dico sono l'avvocato difensore in tutte le parti di chi a volte ragiona con la sua testa allora attenzione vede vedremo se ci riuscirà dipende anche da lei riunire perché lui non ci riesca allora
E direi questo e una teglia danni obiettivi che ha portato questo nuovo chiamiamolo vicino se non piace questo preventive alla stampa
La stupidità delle dichiarazioni della sua classe dirigente io mia fortuna
Non faccio quasi interviste ma devo dire che ho un elemento di grande simpatia per quei colleghi i quali riescono a dilatare in cento righe
Delle imbecillità di assoluta incompetenza e di assoluta incapacità intellettuale e allora io direi ecco questo sarebbe un elemento il blackout dei cretini vorrebbe dire che dal ministro al al portavoce anche al intellettuale a volte fosse ridotto alle venti righe alle venticinque righe
Anche se anche se riflette un'autorità un potere questo già potrebbe essere un elemento di arresto altre altre mentre gli arrestati prometto di Silvio immediatamente altro mito di arresto e la denuncia degli obiettivi atti di illiberalità
Che di cui questo regime ci sta dando grandi esempi peggiora solo d'oggi vedo per esempio che il ministro Dini che in teoria potrebbe essere anche persone di un certo valore il misto di essere presa con il giornalista del Financial Times
E sono John Grisham perché si era permesso di criticare no lo stesso presidente del Consiglio non ha voluto parlare con una importante giornalista inglese Tana De Zulueta
Perché appunto per la stessa ragione ora queste sono elementi da assolutamente denunciare io io direi al quindi cerchiamo le parole sono importanti ci siamo detti delle cose
Io trovo vere e soprattutto Montanelli ha dato ancora una volta l'esempio non solo della suo magistero intellettuale e giornalistico ma della sua nobiltà di captare il senso del nel Qatar il senso del tempo ma cerchiamo immediatamente non rimanga una beh l'Assemblea
Beh raduno ma si facciano delle proposte molto immediate per fermare questa gente che o per ignoranza Operti segno deliberato stanno strangolando l'Italia grazie tante
Fonti
Qui sono pervenuti ancora messaggi molte reprimende ne leggo qualcuna in estrema sintesi Hermes Gagliardi
Del direttivo Associazione lombarda ai giornalisti parla di esperienze precise di sopravvivenza tra i giornalisti di una mentalità sopra fattoria i giornali non dando rilievo alla sopravvivenza della partitocrazia cioè avviene sia a sinistra come a destra
Roberto Rizzo
Ed è ma io non posso far nulla allunga bisogna che lasciamo questo teatro dispiace mi spiace allunga dobbiamo lasciare il teatro non è colpa nostra Roberto Rizzo professore universitario al direttore Montanelli sarà veramente possibile
Dare una nuova o meglio rinnovata funzione ontologicamente formazione
Con vecchi giornalisti omologati che bene o male sono ancora i Mazzieri dell'informazione
Egidia de il ricco scrittrice lettrice sono in disaccordo sul punto marginale penso che il vezzo di attaccare gli avversari sia se a permettere loro di rispondere in difesa di se e della propria opinione sia stato lungamente di casa
Anche alla RAI assai prima che alla Fininvest il
Il il segretario generale della CGIL Sergio Cofferati ha scritto al direttore Caro direttore condivido l'allarme lanciato dal suo quotidiano per i ripetuti gravi atti pronunciamenti presi in questi giorni le esponenti governativi tali da far temere
Per il pluralismo e la libertà di informazione cioè per il corretto funzionamento della democrazia nel nostro Paese
Queste iniziative non solo costituiscono un attacco all'indipendenza degli organi di informazione pubblici e privati ma rischiano di minima minare alla base la credibilità di un serio progetto di ristrutturazione del sistema televisivo
E di riorganizzare
L'intera industria della comunicazione che i nuovi scenari mondiali indicano come determinante per lo sviluppo dell'economia e del lavoro infine un lettore
Della voce che e apro che vive a Bruxelles dice visto che la voce non arriva a Brussel è possibile che una voce di Bruxelles arrivi a Milano è arrivata è quella di Gianni Rosa che ringraziamo
Lilli Gruber per una brevissima testimonianza sulla crisi della RAI in questi giorni e poi il direttore Montanelli per le conclusioni
Finalmente una erano ma
Ora
Ventisette verrà non so perché vostra nonna scarpe che fa tante esternazioni l'altro giorno ha detto una cosa che per la quale lo dovrei quasi ringraziare perché ha detto almeno la Gruber è stata sempre in trincea che assolutamente la verità
Questo lo dico perché oggi peraltro chi parlava delle liste più pura azione che sono state stilate l'indomani di questo voto
Su anch'io sono sulle liste di epurazione c'è chi parla di Norimberga la RAI insomma di credo che siano esternazioni che si giudicano da sole
E e quindi non hanno bisogno di ulteriori commenti non sono peraltro anche d'accordo con quello che scrisse circa un mese fa Vittorio Corona quando disse certo
Quando le macchiette sto macchiette quando le macchiette sono al potere diventano pericolose
Comunque ma io son quasi tentata di fare una difesa della Rai del servizio pubblico anche se mi rendo conto che il difficilissimo in questo momento
In cui in questo Paese tutto ciò che il pubblico è comunque visto come luogo di corruzione verminaio e in parte ovviamente vero in parte questo è stato vero anche per la RAI e una impresa credo tangente non difficilissima se non però sua cercherò di farlo lo stesso perché credo che in questo d'iniziativa della voce abbia proprio colto nel segno capendo e segnalando che l'attacco alla RAI
Era solo l'inizio di un attacco all'autonomia più generale della professione dei giornalisti e quindi la non è un problema della Rai il problema è davvero come si suol dire più ampi e più complesso perché è un problema di risistemazione dell'assetto della comunicazione che in questo Paese
E unico è quasi unico anzi forse unico al mondo e questo questa anomalia va assolutamente riconosciuta credo perché non riconoscerla e nella migliore delle ipotesi una un'ipocrisia tant'è che come voi sapete liberal democratici e moderati di tutto il mondo si interrogano ormai sul caso italiano a proposito del dell'informazione
Per cui io vi posso dire che sicuramente la RAI come istituto di garanzia e lo deve sicuramente
Prego
Vai avanti verbalizzi guarda il sangue io no ma non voglio entrare in polemiche voglio semplicemente dirle che molti giornalisti all'interno della RAI anche negli anni passati anche negli anni Ottanta anche negli anni del craxismo hanno cercato di difendere la libertà d'informazione non ci saremo sempre riusciti eravamo una minoranza anche allora
Credo che ora siamo una una maggioranza perché comunque il la consapevolezza dell'importanza di difendere l'autonomia della professione è cresciuta anche all'interno della RAI
E comunque credo che in ogni democrazia compiuta un servizio pubblico debba esistere debba essere forte e debba sicuramente essere anche autorevole
Voi sapete benissimo che
Io lo so che con questo intervento riscontro pochissimi applausi perché
Assolutamente ingrato farla ma tentano di farlo lo stesso anche perché come voi sapete in tutte le democrazie occidentali
Non esiste qui valenza tra il servizio pubblico e quello privato non esiste né in Francia né in Gran Bretagna né in Germania qui sono tutti dei paesi come dire altamente democratici esista invece un servizio pubblico forte che va difeso
Comunque e io penso anche che il il pericoli per l'azienda di servizio pubblico
Ovviamente vengano da fuori e questo stato segnalato
Più volte questa mattina ma naturalmente anche dal di dentro non c'è ombra di dubbio che ognuno di noi nel suo piccolo deve difendere il suo Spada un suo spazio di autonomia e e di professionalità non c'è ombra di dubbio che quindi c'è
Ed è ed è necessaria un'assunzione di responsabilità individuale ma è evidente che se tutto questo viene supportato da una da un appoggio dell'opinione pubblica e da iniziative come quella di oggi è anche più semplice per noi perché il rischio è che si passi da una vecchia lottizzazione alla nuova lottizzazione in questo senso il nuovo consiglio d'amministrazione affronterà un banco di prova perché dovrà dimostrare che con l'adultizzazione davvero si si vuole finire in Rai ma non perché la RAI non scordatevi che la RAI è tornata di nuovo sotto il controllo dell'esecutivo sotto il controllo del governo che è un passo indietro oggettivamente perché come sapete nel settantasei è stata fatta una riforma che finalmente fatto uscire la RAI dal controllo del governo per portarla sotto il controllo del Parlamento può darsi che anche questo non vada bene ma insomma
Il problema insisto nel dire non è il problema della RAI ma è il problema del riassetto dell'intero sistema della comunicazione oggi con quello che è avvenuto in RAI e quindi con le mani dell'esecutivo sul servizio pubblico
è avvenuto anche un'altra cosa importante estremamente rischiosa e anche questo è già stato sottolineato cioè il controllo della torta pubblicitaria che voi sapete che chi controlla la torta pubblicitaria controlla la ITC Dell'Atti infine chi apre e chi chiude dei giornali su questo non c'è ombra non c'è ombra di dubbio e parole dire un'altra cosa che che voi ne pensiate in molti di voi sono sicuramente anche pieni di pregiudizi anche a ragion veduta ma c'è una forte maggioranza all'interno della RAI dei giornalisti della RAI che continua a pensare che l'autonomia è un dovere per noi giornalisti è un dovere Dante
Alle
Grazie anche al direttore del manifesto Valentino Parlato che in sala e e rinuncia
Per ragioni di tempo a prendere la parola prima di passare la parola al direttore Montanelli per una breve conclusione voglio leggere questo messaggio che viene da un gruppo di giornalisti ex giornalisti ed indipendente per signorilità o per altre ragioni vere e proprie il primo direttore dell'Indipendente
Ricardo Franco levi non ha voluto ricordare la triste esperienza di questo quotidiano torto i suoi fondatori trasformato il megafono ufficioso di partito
Con delusione dell'azionariato diffuso e dei lettori per proporsi e tutto questo una ventina di giornalisti sono rimasti senza lavoro credo di poter dire che quell'esperienza e quel sacrificio non vadano dimenticati Paolo Daudet Rocco Dondero circoscritti
Allora cari amici io vi ringrazio infinitamente ringrazio tutti
Per permettetemi di fare alcune elogia la vostra pazienza perché resistere tre ore e mezzo
Il in una sala chiusa il nel mese di luglio a dibattere dei problemi che in fondo non toccano degli interessi personali di ciascuno di voi
Che è successo
Ah è passata alla governativo detto è un elemento di disturbo da Lilli Gruber
Sì del giardino un
è già un un bell'exploit come avete visto qui non è nato a nessun partito non è stato fatto nessun pronunciamento
Non sono stati redatti i programmi
Non è successo niente di quello che alcuni temevano o fingevano di temere
è successo soltanto una cosa molto importante che molti giornalisti di tutte le sponde si sono ritrovati concordi su un punto fondamentale ed è successo un fatto ancora più importante
E cioè che degli elettori sono venuti sono intervenuti
Hanno preso parte attiva a questa discussione
Ma non credano di cavarsela con così poco nuovi dove imponibili perseguite record su questo su questi non faremmo che sollecitare la loro adesione non faremmo
Non faremo per sollecitare il loro consenso anche se dissenso perché ricordatevi bene una cosa la libertà di stampa nulla difendiamo soltanto noi giornalisti
Che spesso anche la difendiamo male
Honda difendiamo con voi Ostellino rinunci angosce
Altrimenti la libertà di stampa che il pilastro su cui si reggono tutte le altre libertà e perduta per non so quanti anni
Grazie del vostro intervento grazie la vostra partecipazione e prendetevi anche per Camilla