Presentazione del volume a cura di Michele Colucci e Stefano Gallo "Le strade per Roma. Rapporto 2021 sulle migrazioni interne in Italia" (Il Mulino)

Buonasera a tutti pensione indiretta oggi presenteremo le strade per Roma rapporto due mila trentuno sulle migrazioni interne in Italia un libro curato da Michele Colucci e Stefano Gallo
Che sono due ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell'Istituto di studi sul Mediterraneo sono presenti in Cornovaglia
La cornice nella quale il volume si inserisce e un progetto intitolato centocinquant'anni immigrazione a Roma Capitale storia memoria territori un cantiere di ricerca ideato e realizzato dal CNR dal Sistema biblioteche e centri culturali di Roma Capitale
Un progetto coordinato per l'appunto del curatore del volume insieme a Francesco De Filippo che anche il ricercatore in Cina il volume e questo in cui spero si veda
La Coopers
L'oggetto del libro che io millimetro brevemente a in produrre prima di dare la patente il relatori dopo occuperò di coordinare la discussione dunque l'oggetto del libro sono in primo luogo i fenomeni migratori che all'interessato rovinata repubblicana parliamo quindi di una storia che tende a sovrapporsi a quella l'organizzazione e che può essere affrontata mettere insieme al procedi scibile differenti
è già una periodizzazione proposta depuratori nella Dori introduzione scritta a quattro mani ci ricorda in che misura lo studio delle migrazioni incroci differenti se non dall'urbanizzazione addirittura i cicli delle gomme
Coluccia Galli individuano quattro fasi la prima delle quali estesa dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentosessantuno si conclude con l'abolizione della normativa fascista sull'urbanesimo del febbraio mille novecentotrentanove rispecchiando perciò una stagione di espansione demografica immigrazione impetuose che impatto sulla struttura di tutte le principali metropoli italiane dalla fino alla seconda guerra mondiale appunto fino a tutti gli anni sessanta e in modo particolare i primi anni Sessanta
La seconda fase individuata depuratori che si estende fra gli anni sessanta e gli anni ottanta corrispondano sviluppo terziario della città di Roma relativo rallentamento l'immigrazione in tal la terza dall'inizio degli anni ottanta coincide con la crisi e l'espansione demografica e con la crescita e l'immigrazione straniera universitaria
La quarta e ultima fase datata a partire dal due mila otto e lette in corrispondenza della crisi economica mondiale tutti fasi dell'urbanizzazione Roma tutte fasi dell'urbanizzazione romana che sono poi affrontato nel dettaglio sotto diversi angoli visuali
Attraverso diversi approcci metodologici dagli dagli autori del pur
Come dicevamo gli approcci scelti proprio in tale questi temi sono molteplici ciò che non è già nel giudizio un dialogo di uscito tra democratici sociologi e storici di diverso orientamento metodologico
Passando alla struttura del volume che mi sublimi però brevemente illustrare agli studi demografici avesse storica sono dedicati in particolare i primi per intitolati rispettivamente a Roma Abu della mobilità curato a Corrado Bonifazi Daniele De Rocchi Franca in
E dall'urbanizzazione di massa alla fine urbanizzazioni migrazioni interne fasi di crescita a Roma tra il mille novecentoquarantacinque il Duemila attenti a cura di Massimiliano Crisci
Il primo capitolo quello su Roma abbia della mobilità si concentra sulla composizione sociale delle migrazioni da dirette verso la capitale
Prendo come punto di osservazione il rapporto tra tipologia di immigrati e il sistema locale lavoro all'incirca su un periodo esteso per circa settanta come appunto consigliato un avvenire attorno ossia una città dalla dinamica migratoria relativamente elevata sia in entrata sia in uscita
Per quanto come osservano i curatori del capitolo la velocità di questi flussi venga rallentata dalle caratteristiche del sistema economico capitolino che tenda a tirare un'immigrazione straniera concentrate in settori a bassa qualificazione professionale al tempo stesso l'immigrazione meridionale attraverso l'università emerge come una delle componenti fondamentale il capitale umano Città di il secondo capitolo curato da Crisci analizza invece amicizie di urbanizzazione di Roma in corrispondenza dei mutamenti dei flussi migratori concentrandosi perciò sull'impatto che questi che i flussi migratori hanno sul mutamento socio demografico della città
A partire quanto meno dalla fine della seconda guerra
Viene schematizzato un ciclo dei processi organizzazione che credo poi faccio la sponda tutti quanti capitoli successivi
Gli anni della grande emigrazione cinquanta e sessanta corrispondono a fase congiunta di urbanizzazione sub urbanizzazione perché l'urbanizzazione la dispersione urbana nella storia Monella Sorbana dell'atomo di Roma contemporanea tendono a svilupparsi insieme
La fase la terziarizzazione di Roma tra gli anni settanta e gli anni Ottanta prende le forme della pena di urbanizzazione con ulteriore spopolamento del centro storico e lo spostamento di popolazione verso la perizia in un modo non regolato con un elevato consumo di suolo e con il ricorso massiccio mezzi di trasporto
Dalla crisi mondiale dalla crisi economica mondiale del due mila otto si avvia invece una fase di riorganizzazione anche in virtù della caduta dei valori immobiliari del centro storico
Ma nessuna di queste fasi si conclude davvero e questa è la caratteristica peculiare della dell'organizzazione romana
Tendono semmai a sovrapporsi assumendo una dinamica specifica rispetto al ciclo standard di urbanizzazione sub urbanizzazione de urbanizzazione riorganizzazione che caratterizza altri ritrovi
A questo blocco di studi demografici fanno seguito una serie di capitoli di taglio storico a partire al contributo di Luciano Villani intitolato le borgate l'immigrazione dal fascismo oggi
Milani ci offre un quadro sintetico della dialettica che si viene a creare almeno nei primi anni Settanta tra l'importo del governo cittadino fare delle purgato un terreno di confinamento sociale
Ad alta soglia di ricattabilità sociale peraltro e le tendenze opposte che trovano alimento tanto elenca trova alimento alle mobilitazioni per la casa e rappresentanza politica in particolare Partito Comunista Italiano
La base non breve in cui saranno i comunisti a reggere il governo della città cercherà peraltro di invertire questo rapporto tra governo metropolitano e organizzazione sventola
Capitoli villani si specchia soprattutto una delle ambizioni del volume ossia quella di mettere in discussione una descrizione unidirezionale meccanica del rapporto fra centro e periferia tra centro storico e beh
Che purtroppo oggi una descrizione dei grandi unidirezionale meccanica che oggi gran parte del nuovo comune formato ci sulle narrazioni della città di Roma
Capitolo di Villani è complementare a quella di Lidia Piccioni dedicate portieri del ceto medio delle migrazioni al secondo dopoguerra gli ansetta un saggio che tematiche percorsi del ceto medio all'interno di una città in crescita tre anni cinquanta settanta soffermandosi sulla spiccata zonizzazione della capitale ma senza trascurare la traspirazione tra zone differenziate per tipologia di insediamento sociale
Chiude questo panorama questo blocco di contributi puramente storiografici i capitoli Luciano governarli intitolato studenti e studentesse fuorisede a Roma un'ipotesi ricerca storica
Un capitolo che centrato su una delle componenti fondamentali i flussi migratori verso la capitale flauto invalicabile il contributo di capitolo di Luciano governati si basa su pontine diventasse di ulteriori sviluppi tra le chiavi di lettura proposta governarli mi limito a sottolineare una che mi sembra particolarmente azzeccata e che riguarda le ragioni storiche di questa migrazione della migrazione consente individuate non tanto dell'assenza di sedi universitarie locali quanto nell'accesso al dal volume nella ricerca di inserimento in tessuti sociali formativi
Culturali e produttivi pentiti rispetto alle zone di provenienza non mi vento provincia campagna verso le grandi città in corso da decenni e che coinvolge tutte le estrazioni sociali
Dal capitolo di governano come le precedenti nel maggio una caratteristica comune processi migratori verso Roma mi riferisco alla scarsa attenzione delle istituzioni
In particolare le istituzioni centrali ad accompagnare quel fenomeno con l'offerta di strutture se
Anche in questo caso il controcanto individuato l'autore né le opposizioni di sinistra segnatamente nel progetto di riforma universitaria numero due mila seicentocinquanta presentato dal Pci nel mille novecentosessantotto
Concludono il volume per capitoli che attraverso le testimonianze orali ricostruiscono le storie individuali e collettive di alcuni insediamenti abitativi della capitale convergenti con il quadro dell'organizzazione e delle migrazioni tracciato Tina si tratta infatti di Aruba nelle quali prevalgono gli elementi di quella che potremmo chiamare una spontaneità urbana indotta e il caso dei percorsi di migrazione locale meridionale verso l'Idroscalo di Ostia restituite attraverso le testimonianze e i suoi protagonisti nel contributo di Stefano portarli intitolato appunto migrazioni nelle migrazioni percorsi verso l'Idroscalo di Ostia
E nel caso l'intervista Testini anzi Francesco perché i intitolata la Calabria Cantù Parioli dal Tufello Valmelaina alla scoperta dell'immigrazione un'intervista realizzata dei curatori del
Vorrei concludere soffermare sul vorrei concludere soffermandomi appunto sul dialogo un perché sull'intervista biografica che felicemente riassuntiva delle varie storie che si dipana lungo le strade di Roma deciderà di una coppia calabrese giunta a Roma la fine degli anni Quaranta per ragioni personali deliberati lavorativi e lavorative perché diventerà uno dei pionieri degli studi di sociologia del lavoro e soprattutto di sociologia delle politiche migratorie in questo caso lo sputa sui alle migrazioni liberata la propria esperienza di vita immigrato che ha vissuto a contatto uno che immigrati dalla comunità etiope romana agli immigrati latinoamericani più riusciti per motivi politici e giunti a Roma negli anni settanta
Un capitolo conclusivo che intorno consenso del rapporto il rapporto che si propone di restituire la pluralità dei flussi d'oltre le loro ragioni nei loro Paesi
E che aiuta ad affrontare temi decisivi rapporto o che oggi presentiamo fluiva affronta i temi decisivi per la storia di Roma contemporanea sgombrano il campo da banalizzazioni luogo comune luoghi comuni contributi importanti che io di invito a leggere che sono davvero felice di poter discutere e che discuteremo oggi con Marco De Nicolò Grazia Pagnotta e Walter Tocci seguendo questo ordinando la parola morte del
Un primo incidente
Allora non so se mi sentite ma la comparsa la scritta l'audio è stato disattivato
Vi sentite
Ci sentiamo bene Marco va bene vivissimo proprio
Allora io intanto sono molto grado di tipi del convocazione diciamo per la presentazione di questo libro perché o Parma suscitando diverse
Diverse
E anche un esame di coscienza di quanto ha fatto la storiografia ER sul tema sembrare che
Noi dobbiamo
A Michele Coluzzi e Stefano Gallo un sistema vicari in cerca di di approfondimento Temanza il convegno L'incontro pubblicazioni
E d'altro canto anche a Matteo Sanfilippo con la studi emigrazione che ha diciamo svegliarlo molto la materia Emma colpirlo intanto una prima
Considerazione
Perché l'hai fatto otto spesso
Si sono citati i flussi migratori
Arrivati in fretta ma assenza profondi poi misurarne chirurgicamente esatta con esattezza la la provenienza di integrazione o la conflittualità con chi già vi siete d'accettare contributo all'urbanizzazione o appunto alle varie fasi che ritrovarci da don Verità
Intanto io mi colpiva anche un altro aspetto che invece più nodo io storiografia ma che comunque
E ancora una una citazione di da lei via vida Volponi scusate
E cioè l'immigrato marchigiano che incontra quella Bruzzese nel nuovo posto in banca
E quest'ultimo quello abruzzese che recriminare sul mancato sviluppo della sua regione
Ecco bell'lungo tempo secondo me migrazioni interne verso Roma sto questo questa caratteristica
E cioè quella che veniva definita anche nel dibattito costituente su cui parla di un particolare non lo dico per Milos appartenenza ma
Da deputati comunisti e cioè che la questione meridionale era una questione nazionale
è stata in parte con la o una o uno fondamento non solo
Certamente non solo dalle regioni meridionali ma anche da quelle del nord est che ancora non è
Sulla via della prosperità del Friuli e il Veneto particolare
E questo è un processo di lungo periodo cioè alla prima emigrazione piemontese come il nodo
Già in periodo Crispino ma soprattutto giolittiano noi assistiamo a una
Forte miglior realizzazione della burocrazia e conseguentemente all'espansione della stessa burocrazia ha una forte Meridiana limitazione della scritta ora Ragosa
L'esame o che emerge
E che
Secondo
Mi pare di capire anche secondo produttori del volume i curatori
C'è una sorta di immediata
Per la sua formazione della nei grandi del migrante io non Romano cioè il cioè un assorbimento della cultura è vero
Capacità di sentirsi romano farebbe essa attraversa varie fasi
Nel senso che un c'è un altro passaggio un po'cui si deve fare il bond pigliavo
Secondo me molto indicativo quando
Simile
Paragona
Roma più a una spugna assorbe poi dirigere all'Italgas rare definitivamente
Allora qui diciamo
Dobbiamo vedere dobbiamo ancora analizzare i quali sono
In dettaglio
Periodi in cui a Roma effettivamente una calamità e quelli in cui è una
Studio teoricamente quindi mi sembra molto importante
Questo aspetto perché
Diciamo
è vero l'impresa è vera l'impressione entrata da Volponi e cioè il fatto che c'è un'integrazione immediata è vero ha
Ebbene alcuni Aspin
Come citava Sanfilippo in un recente saggio in un volume Roma riflessioni per una rinascita la città risulta poco accogliente
Allora
E qui dobbiamo fare i conti allora gonna fare dobbiamo decidere sì no va bene
Allora Roma è una città che assorbe accogliente far diventare romani o una città che nei confronti dei migranti
Non appare così accogliente
A mio avviso questo dipende da due cose la la differenza dipende da due cose le fasi storiche ovviamente
E soprattutto l'atteggiamento della della classe dirigente deprimersi sita pare Gregorio citava giustamente
L'abolizione solamente nel mille novecentosessantuno della della legge sull'urbanesimo quella del trenta novembre mossa del periodo fascista che aveva l'effetto di lasciare margini
Età una moltitudine di persone che il giorno dopo andavano a cercare lavoro
A bene secondo me o una cultura di questo tipo come anche citato in alcuni in alcuni saggi del volume
è rimasta ancora negli anni Sessanta
Quando Giovanni Berlinguer Piero Della Seta sosteneva hanno che appunto c'era una distinzione
Tra cittadini e non residenti
E secondo me
Constatava questo atteggiamento cioè basta dava la permanenza cultura amministrativa anche non sapeva
Integrare
Ignoro il residente in
Tra tra in cittadini che avevano la residenza romana insomma quindi anche qui come vediamo si tratta si tratta di falchi e scusate se il salto di palo in frasca Mazzi sono state davanti a molte cose fino
Un'altra un'altra cosa molto interessante dal punto di vista metodologico
La partecipazione di studiosi di diverse discipline
Per danno un contributo che a mio avviso appunto interessante anche dal punto di vista storico per esempio
Il s'accolse con portar via cioè dopo l'introduzione del Santos sul Roma come hard della mobilità mi sembra molto interessante perché effettivamente appare veramente USA
La torta del di l'calamità della
Della possibilità
Creare uno però d'attrazione d'altronde poi insisto però è motivato non solo dalla dalle possibilità di lavoro ma anche dall'assenza di controlli come come anche sottolineato nel
Cioè un richiamo appunto anche alla questione che nasce ovviamente
Dalla
Da questo flusso imponente che Roma a richiamando nel corso degli anni e alla conseguente necessità
Di far fronte con una politica abitativa che forse rispondente alle
Alla nuova quantità di persone che si rivela tour Roma
E mi ha colpito in particolare il passaggio punto che che poi ONU insomma sia vissuto anche in quegli anni diversamente insomma almeno io me lo ricordo insomma ecco ricorderà anche anche Walter ringrazia forse beata lei è più giovane quindi era Inessa dorati
Dopo l'acquisto da dell'infanzia
E cioè la
Il fenomeno delle occupazioni delle come non San Basilio milioni di San Basilio aveva già realizzato Siria del Sella era ebbene la molto colpito questa
A questo osservazione cioè
Il fatto che
E Ivo delle abitazioni
Era rivendicato comprensibilmente non solo dagli abitanti ma era belli rivendicato con me o una sorta di equità sociale e politica da gruppi della sinistra extraparlamentare
E qui cui diciamo la cosa appunto mi era nota
Ma
Incoraggiati
Dalla dalla dieci e dalla partito vuoi
Un a al disarmo quest'aspetto forse io da ragazzo non l'avevo notato perché è la verità
E quindi credo che avere un tema molto Consob lui lui i democristiani erano ancora più
Decisi in questo momento i comunisti dopo avere aiutato le occupazioni fino agli anni sessanta a un certo punto cambiano posizione
Dive molisani sottobanco a modo loro ma anche una certa ipocrisia insomma
Invece facilitano questo muscolo ma spesso anche in connubio con con i proprietari con i costruttori c'è delle occupazioni che poi creano delle situazioni tali per cui il Comune aveva acquistare quegli immobili insomma quindi passare occupazione molto complessa cioè inglese non Natale facevano Lulli le la giuria ma poi nella pratica inserivano anche altri sorge
Sorpresa mamma molto otto riflettere sulla maggiore complessità che hanno Cannavò da alcuni fenomeni anche anche degli studi di personale insomma ecco e francamente Pegolo nome andrebbero andrebbero approfonditi anche perché c'è ne sanno molto spesso nella lettera
Sulla città
Pone attenzione
Diciamo alla
Ma
Alla speculazione edilizia
Che
Copre un po'diciamo l'irregolarità di necessità
Che ha coperto lo studio sulla diciamo
Sull'abusivismo di necessità anche non abbiamo da sostituzione degli alleli te diciamo la la la la prima volta ricompare negli studi e quando fissarla
L'altro cioè quando arrivano le giunte di sinistra e sana hanno diciamo questa questa condizione di irregolarità
Infine io non voglio rubare tanto tempo perché veramente Kung devo dire
Quaranta cinquanta punti suggerì dal dal testo quindi rinuncia ad alcuni vorrei andare su questione un'altra questione che mi ha colpito molto
Questa analitici
Sulla non solo sulla Bernard Shaw un sistema lunga avrebbe Moro e su questa diciamo questo riferimento agli ottantanove comuni certamente alcuni
Principali
E altri minori
In cui si distribuisce la all'organizzazione del lavoro e quindi la possibilità che questo flusso migratorio proprio sbocco
Bene la cosa
Secondo me intrecciando la con altri
Izzo è Conella la questione della mobilità della
Delle abitazioni accendere richiama fortemente
Una questione e cioè che fine ha fatto la città metropolitana poi e cioè
Abbiamo un'idea compiuta
Barbieri unità di uno strumento che pure sarebbe possibile e mettere diciamo in in atto perché ci sono già i cardini ma poi non sono state fissate le funzioni non sono state fissate
E diciamo altri
Elementi necessari
Avrebbe il senso di occorre alcune delle questioni che da questo libro emergono lezione
Lindi vizio l'integrazione e la la la questione
Del lavoro e degli spostamenti
In un modo forse più razionale più nuovo e più asce di creare
Un'unica abitazione tra
Tra i vari fattori
E infine la questione della del fatto che
La ringrazio e l'emigrazione in cambiano il volto della città verissimo
Che che che la nostra città e lì per tarda Polar e però morì culturale
Ma poi anche questi fenomeni diciamo vanno governati in questo senso credo pensi sia stata davvero poi qui mi fermo magari se c'è modo di intervenire nel dibattito ore
Ritornerò su questi altri argomenti
In questo senso secondo me
Qui c'è sta torna
Oppure neri sezione anche da quello che ci racconta villani per esempio sulla distribuzione degli immigrati stranieri
Nell'integrazione immediata dei romani
Qui a mancare non è stato tardi lo un censimento di accoglienza di solidarietà eccetera qui a mancare è stata lo rende ellenizzazione dell'accoglienza all'organizzazione
Di una
Amministrazione che avesse la capacità
Gli indirizzi stare regolare stare anche dal diverse situazioni dal mercato degli affitti al mercato del lavoro c'è un e questo mi pare che emerga molto anche dal saggio di Villari che citava una fotografia poi ve la distribuzione anche per municipi di questo di questo spero
Io chiudo qui scusate il disordine Long
E non ma appunto mi sono esplose in tante domande mentre lo leggevo le volevo contenere nel quarto d'ora
Era stato assegnato
Bene ma così è stato perfettamente nei tempi invece
Umberto nel
Ma allora io
Offerto dei temi di discussione molto interessanti che affronteremo nel dibattito immagino visto che sia i curatori che molti gli autori sono sono collegati in presenza do la parola grazie a tagli
Bene anche io sono molto lieta di essere di essere mi di essere stata invitata a presentare questo libro perché questo volume ci fa vedere ci fa intravedere degli elementi di analisi e di riflessione che ci aprono ad ulteriore interessa circa le circa il tema delle migrazioni verso Roma
è un tema che pensiamo di conoscere sufficientemente perché la storiografia prima ancora della storiografia la sociologia lo hanno affrontato eppure quando si torna a sognare nel modo approfondito una in questo caso ne vengono elementi risvolti aggiuntivi e ci sono anche delle delle sorprese ho detto approfonditamente come in questo caso perché quello coordinato da Michele Colucci Stefano Gallo al lavoro in continuum
E c'era stata un'altra tappa una questo settembre passato con un convegno dall'organizzato in Campidano nello e allora elenchiamo come possiamo suddividere questi elementi di analisi che ci aggiungono che ci aggiunge questo volume li possiamo suddividere tra ulteriori risvolti circa le migrazioni interne dal dopoguerra
Raffronto con l'immigrazione odierna e poi individuazione di elementi circa
La negli spostamenti di popolazione che iniziarono allora che continuano e che sono ancora presenti pur con qualche modifica e cominciò proprio da quest'ultimo punto perché quello che ha suscitato nemmeno al giorno interesse e mi riferisco al flusso degli studenti fuori sede italiani gli stranieri che è stato analizzato nel volume da Luciano governabili
Ha suscitato in me interessa perché pur essendo un fenomeno che ha sempre avuto sotto gli occhi
Non non mai notato governare ci spiega come è ben difficile studiarlo perché mancano i dati mancano le fonti cui comunque riesce a mettere insieme notevoli numeri notevoli fonti numerica
Ed è anche difficile qua ipotizzare luci dice dove possono essere altre documentazioni che ne mancano anche possono tornare utili
Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni Novanta quando io ero studentessa i dissidenti fuorisede erano soprattutto provenienti dalle le regioni meridionali e ancora
Invierà come problema principale quello che avevano gli studenti fuori sede degli anni sessanta i cioè l'alloggio
I ragazzi che hanno la casa dello studente che riusciva a entrare nella casa dello studente
Dividevano la stanza che doveva essere la stanza da una persona con un'altra quindi tutte le stanze erano occupate da da due persone
E a distanza mi trent'anni sono ancora oggi il problema principale l'alloggio e direi che non possiamo non sottolineare la politica
Totalmente in minore di tutte le istituzioni in merito alle istituzioni universitarie le istituzioni comunali le istituzioni regionali e ministeriali con nessun ministro con nessuna
Amministrazione romana si è mai avuta una politica seria è stata un'assenza di politica
Che poi in realtà noi ora stiamo parlando di uno e quindi mi stavo riferendo a Roma ma è quella di l'assenza di una politica dell'alloggio universitario in realtà ha riguardato tutto il paese
Direi che il saggio con i pochi numeri che riesce a mettere insieme Ciro cc restituisce un quadro abbastanza dettagliato è un'interpretazione importante e cioè quella di uno Stato che non capisce le ragioni degli spostamenti
Degli studenti dalla Meridione verso Romano le capi per quanto riguarda gli anni sessanta settanta e ottanta e ciò ha nomina la ricerca di un ogni università vicino alla propria recitavo paesi dignità ma la ricerca leggo dalla dalle parole del volume ma la ricerca l'inserimento in tessuti sociali formativi culturali e produttivi più vivi rispetto alle zone di provenienza
Ma questo proposito di questo argomento dei fuorisede interessante sarebbe anche riuscita vieni più sulla presenza dei fuori sede stranieri ieri indi oggi ma mi rendo conto che per il passato è molto difficile
A vivere fonti per per per studiare l'argomento qualcosa lo sappiamo sappiamo che sono sempre stati presenti a Roma molto organizzati
Il studenti greci dalla stagione in cui fuggivano la dittatura nel loro Paese organizzati in una loro associazione che ai tempi de e ai tempi del movimento del sessantotto il loro problema principale era quello di vigilare su eventuali infiltrati tra di loro nella loro organizzazione infiltrati dell'orrore in Cina
Negli anni Novanta questa associazione ora molto viva in molto molto vivace sappiamo poi che dalla fine degli anni novanta sono cominciati ad arrivare
Studenti originari della della ex Jugoslavia che si erano ritrovati in Italia per il mio azienda di una migrazione dovute alla guerra poi dopo sono arrivate gli studenti figli
Di famiglia dell'asta europeo migranti anch'essi o nati in Italia e quindi cosiddetti di seconda generazione e sarebbe anche interessante sposare un po'l'attenzione anche fuori di Roma fuori Roma capire come questi flussi
I miei studenti si sono diciamo suddivisi tra le altre grandi città italiane
Anche le piccole città universitarie più avuto Macerata una studentessa originaria dell'Ithilien Pakistan e mi sono sempre chiesta come mai una famiglia del TG sono posto così lontano visse scelto una nascita così piccola come la città di Macerata
L'argomento fuori sede
Devo dire che lo trovo ancor più significativo se non mettiamo insieme con gli studi che sono stati svolti da Fabrizio Ruffo
E che hanno fatto emergere una sorprendente una città della ricerca per la grande quantità di soggetti istituzionali dell'Unione dediti ad attività di studio che sono presenti per il gran numero di ricercatori gli studiosi che sono presenti
A Roma un'idea un'identità di uno ma di lunga durata che ci sfuggiva il saggio ogni Luciano con animali contribuisce tardi tagliare
E ulteriori pezzi di questa storia romano trovato stimolante alla ricostruzione
Stefano Portelli della storia della comunità dell'Idroscalo di Ostia l'idea di un'alternativa alla città preferita l'integrazione Alissa
In essa un villaggio nella città lo definisce la due anche emigranti degli anni cinquanta sessanta che andavano a costruire la propria baracca nella borgata o lunedì Alborghetti ricco ricompaiono gli una vita che era la vita del proprio paese di origine ma lei componevano perché non era possibile non riuscivano ad inserirsi nella città
Invece gli all'Idroscalo di opporsi a fare una scelta ben precisa quella di voler vivere in modo diverso quella di voler ricostruì voler costruire una comunità organizzata diversamente
E voglio dire a proposito di quel quadrante
Di Roma sia nell'aria di Ostia di un caso specifico di emigranti di passaggio che meriterebbe di essere studiato tra gli anni settanta e gli anni ottanta Ostia Ladispoli e Santa Marinella stazionavano allungo non cittadini ebrei signoria etici e dei paesi del blocco
Che erano sono stati fermi a lungo in quest'aria in attesa di poter emigrare in Israele
O negli Stati Uniti cittadini che allungo chiedevano la il visto di uscita nei propri Paesi che gli veniva negato e poi improvvisamente venivano espulsi non so per quale ragione passando per la stessa staziona fossero così a lungo
Quindi sulla sul litorale romano non so come mai è stato scelto da loro proprio questo pezzo di italiano e però mi sembra interessante e mi sembra che sia un caso che possa rientrare perfettamente nella definizione Diab della mobilità che hanno dato nella volume Corrado Bonifazi Daniele De Rocchi e Franca ha Enza
Raffronto con l'immigrazione dall'estero dagli anni Novanta
Sì proponiamo un confronto tra le condizioni migranti a Roma della dopoguerra degli anni cinquanta e quella dei migranti di oggi nell'era della globalizzazione l'esito sconfortante
Come allora mancano le case dei ricchi non hanno reddito i anche se non ci sono più quei chilometri quadrati baraccopoli nella boscaglia all'interno di Roma subito fuori Roma il lungo gli argini dei due fiumi
Aniene escutere ci sono estensioni di tra invece di migranti che altro altro modo non hanno per trovare un un riparo
E negli anni ottanta
Più dopo la stagione di lotte per la casa che prima veniva veniva ricordata
Con il grande impegno delle giunte di sinistra nella risolvere il problema dell'edilizia popolare si pensò che il problema della casa fosse risolto invece oggi insomma ci ritroviamo che non è affatto così abbiamo un'altra stagione tirò per la casa occorra nuove occupazioni
Paolo Berdini nella breve tempo che è stato assessore all'urbanistica con la giunta arancione era individuato
Dei degli stabili il Ravenna del Comune che con pochi soldi e velocemente potevano essere ristrutturati e destinati ad edilizia popolare però qua insomma la sua esperienza in quella Giunta è durata e dura poco e i oggi noi speriamo nella nuova giunta
Un affronto
Tra ieri le migrazioni del passato e oggi circa il tema del lavoro condizioni caratteristiche della città di allora si ripropongono dalla fine degli anni novanta soltanto che sono meno visibili e cito soltanto un caso quello più emblematico il caso del lavoro edile
Allora il mercato delle braccia alla giornata si svolgeva sotto le arcate di piazza Vittorio e fu umana considerato un grande successo
L'essere poteva HT a risolvere questo problema il problema della del lavoro e la giornata delle braccia grande degli i vini e i sindacati costituirono anche una una scuola per quindi a a Pomezia
E però dalla fine degli anni Novanta questo fenomeno si si propone soltanto che oggi non è più visibile perché non è così nel centro della città sotto gli occhi di tutti oggi è davanti a tutti gli sforzi dove si vende materiale edile nelle ore e la mattina in cui i lavori sì cominciarono
Verrà per la città
Sempre sul raffronto tra il passato e Doge Abu cioè quella che è stata ricordata anni l'introduzione da Colucci e Galli che ha rigettato prima anche Marco e cioè la battaglia della vigilanza contro la legge per l'urbanesimo del fascismo che hanno continuano ad essere ad essere in vigore anche dopo il ventennio
Una tipologia di norma con una l'orizzonte nei pressi di repressione che aveva in sé
Che in un certo modo signor rinnovata negli ultimi anni con la legge Rancik Lupi perché questa stabilisce leggo direttamente che chiunque occupa abusivamente un immobili non posso chiedere la residenza nell'allaccio alle utenze
Quindi insomma grandi confronti purtroppo si possono fare tra la condizione negli anni cinquanta sessanta e le condizioni di oggi
Per concludere voglio sottolineare come il tema delle migrazioni interne
Così sviluppate dal dopoguerra agli anni Sessanta sia un tema tutto italiano nel senso che nessun altro Paese anche a quelli che hanno avuto migrazioni dalle campagne l'uno a a appunto uno un'entità come il nostro paese nessuno lo ha avuto con il significato Mineo una trasformazione così incisiva una trasformazione così incisiva sulla struttura economica sulla geografia insediativa sulla sulla vita
Di così tanta parte della popolazione e anche sulla struttura identitarie del Paese
Tuttavia io ritengo che sarebbe molto interessante una comparazione tra l'accaduto entro un anno con quanto avvenuto nelle grandi città europee che hanno avuto ai flussi interni chiariva ripopolazione seppure minori
Io ho visto che impiega alcune categorie di analisi studiosi anglosassoni che hanno svolto studi di questo genere per per Londra
Penso che nella storia urbana la comparazione con altre città non italiani sia molto importante spero però e penso però che tutti noi e abbiamo studiato nome continuano a studiarla glielo abbiamo praticato
Noi abbiamo praticava non per nostra insipienza ma perché semplicemente prima si studia bene il proprio argomento lo si conosce bene e poi si passa a fare una una comparazione
Per credo di poter spiegare meglio quanto in dai intendo con comparazione se faccio un esempio di confronto una tutti noi conosciamo bene
L'argomento disordine urbanistico romano nel tempo perché su questo abbiamo sotto parte delle nostre ricerche
E comunque perché non si possono non conoscere gli studi su il suo riempimento e tutti noi conosciamo il risultato in termini di bruttezza molte parti della città non ci siamo mai mai però spinti a confrontare con la serie di Parigi e Londra di Berlino delle altre capitali europee e supponiamo attenzione vediamo che non possiamo dare per scontati processi con esiti agli ignari positivi
Perché la bruttezza anzi le bruttezza e sono presenti anche lì dove vi è stata politica urbanistica i i e dove non vi è stata illegalità e quindi non possiamo considerare la bruttezza urbano soltanto come frutto di assenza di pianificazione
E ancora più nel dettaglio di questa esempio così mistero o meglio che cosa voglio dire il nostro Corviale nomi critichiamo giustamente quell'esempio di edilizia ebbene tra quel modello di edilizia Scipione dalla Francia dalla Cité stile Corbusier ammassando Silvia che Condi dimensioni più piccole quelle nell'edificazione degli anni la quaranta è un bell'edificio ma in realtà tutte le città francesi sono disseminati di bruttissimi Corviale
Cioè edificio uniformi
A e e molto lunghi anche di lusso e anche a Parigi nei quartieri chiusi Occhineri dipartimento dello strana di quartieri cosiddetti panini non era cioè fatti di grazie a sinistra in linea con i grillini di fine Ottocento inizio Novecento e hanno però poi come sfondo degli orrendi condominiali che si innalzano di lusso
Fa questo mestiere con parliamo perché così possiamo carriera meglio ma anche una storia da di questa città e compariamo possiamo capire meglio
Anche immigrazioni interne infine e concludo davvero con questo qui non sono intervenuti un interrogativo ai curatori del volume e agli autori di saggi un interrogativo
Sull'attualità che ha a che vedere con il grande tema ambiente mi rendo conto che si tratta di un argomento che non è detto che conosciate però siccome voi siete studia studiosi delimitazioni esterne così come scostamenti
Delle popolazioni quindi avete più capacità di analisi viene oltre che avete più dati sotto mani sotto le mani
Io venni ve lo propongo e cioè il fenomeno che in Francia è stato chiamato
Dei com'è ovvio minano comunali cioè famiglie
Anche lanciate che decidono di spostarsi a dire in campagna di abbandonare enti la città per vivere in Iraq modo diverso e alcuni lavorando un pendolarismo fu con le tecnologie che consentono di lavorare da casa e altri cambiando completamente vita dedicandosi all'agricoltura biologica o all'allevamento
è un fenomeno che possiamo far rientrare grande tema delle migrazioni ambientali che stanno ai numeri cominciando a causa dei cambiamenti climatici
Un fenomeno che è stato accentuato in questi ultimi anni di corride mi sembra che a Roma King Lazio e che in Italia pur essendo il nostro Paese la nostra regione il contorno la nostra città disse seconda campagna e disseminate di piccoli centri urbani ad Urbani
Mi sembra che questo fenomeno non sia presente allora io vi lascio con questi interrogativi se insiste e cosa si può dire DS non esiste perché da noi no e a Parigi in Francia si
Anzi sono certo che gli interrogativi sollecitazioni proposte da grazie al proprio spazio quella grossa discussione sul e degne di essere sviluppata dollaro sono di cedere la parola pulper Tocci per l'intervento conclusivo quantomeno tra i presentatori dopodiché passeremo alla quindi partito
Ma è innanzitutto mi associo
A Grazia Neri Marcorè fare i complimenti fare i curatori ha inviato Lucia tutti gli autori
Perché questo è un libro importante nella letteratura saggistica su Roma degli ultimi tempi
Per un libro ricco di analisi è orientato anche ulteriori sviluppi
Ed è un libro anche molto utile poi cercherò di spiegarlo per le politiche urbane che la nuova amministrazione Laurent sviluppare quindi consiglierei anche gli odori di spedire al sindaco e gli assessori per
Su tutto l'indotto
Quello che invece nella che vi sono le premesse depuratori
La premessa anche una promessa che viene mantenuta nel dello sviluppo dell'IRI promessa che le migrazioni debbano possono essere una chiave di lettura forte per la per comprendere in generale la trasformazione e la scritta e mi pare che tutto il libro voi dimostri
Quanto l'immigrazione ci aiutino anche a dire la società romana la cultura romana la forma territoriale insomma ecco quindi messa mantenuta il tema è preso talmente sul serio che non riguardano soltanto i contenuti prima in un certo senso anche la forma del libro
E aveva forma Migrantes così posso dire
Così a livello metaforico nel senso che era già sottolineato Marco
Si fa ricorso tanti approcci disciplinari di Venezia metodi Diversi quindi comincia con un'analisi statistica anche molto su studiate poi si sviluppano rioperarlo perbene è il nostro coordinatore Gregorio
Su analisi tipologie molto approfondite sulle borgate suicidi Mary sulle stufe gli studenti poi in questa parte finale bellissima di narrazione esperienziale insomma quando si finisce con queste esperienze militari quasi viene voglia di ricominciare da capo rilegge i dati a partire da quelle esperienze Riina quindi in un ciclo continuo eppure in un certo senso è un libro anche immigrante
Perché non non finisce ce qui chi ha seguito la elaborazione sa che questo tema meglio un tumore immaturi sono andati in giro per Roma nelle biblioteche ad approfondire
A raccogliere anche le testimonianze locali diciamo l'inglese quindi emigrante questo libro non solo nei contenuti rimane anche nella forma in perfino nel modo d'uso diciamo di queste di queste ricerche da questo punto di vista quindi bisogna spendere i complimenti anche all'imberbe all'archivio del CNR e a a nostro la nostra cara Istituzione Biblioteche che appunto a aiutare questa peregrinazione molto molto
Su neanche unendosi in un giudizio ombra lapidario i scusate nel che c'è nella messa delle migrazioni sia più evocata che concretamente studiata nella letteratura scrittore ribelli sono rimasto sconcertato il gruppo ENI mi sono ricordato il mio fragile quando eravamo giovani rimanemmo molto colpiti
Dalla pubblicazione della dell'improvvisa settanta secondo Borgonuovo abbandono
Che che portava questo approccio francese insomma molto attento alla demografia all'immigrazione equilibrio ci stupisce questo mi dice anche quanto invece forse poco presente nelle negli studi romani
Ovviamente gli allori cerca di colmare questo e questo alla lunga e ci riescono le utilizzare al meglio tutti i dati ci segnalano anche è stato qui ricordare che la grazia
Un anche per la difficoltà sui gradini voglio sottolineare che è anche un po'paradossale che proprio la Sapienza che dovrebbe avere a cuore il metodo della ricerca sia stata così sciagurata danno con conservare in avanti su sulla serie storica dei dei Fori sette ma insomma quindi in questa questa chiave
Di lettura generale di questa a questa questa carenza di studi secondo i nostri muratori Bema e questo è un incitamento quindi assai deluso un sicuro che il muratore gli autori sovrintende saranno ancora impegnati su questi forma e io mi mi permetto diciamo come come Viscas al derby incitare ancora non ad approfondire certe cose titolo esempio andrebbe approfondito il tema delle donne nell'emigrazione
Questo è un tema che affiora in diversi saggi ma forse meriterebbe una trattazione specifica adesso
Io non sono un esperto so però eseguire l'esame sale anche sulla base della mia esperienza al ruolo delle donne nelle grandi lotte di emancipazione spesso donne
Immigrati appunto le legati popolo spesso erano donne immigrate no già nella testimonianza dell'Idroscalo si vede invece
Poi le donne di servizio all'epoca e le badanti oggi che sono sia delle figure fondamentali lo sviluppo di relazioni interculturali
E poi quel dato che mi ha colpito molto che tra il settanta e l'ottantacinque c'è una forte un'alta quota di Don entra tra gli immigrati e probabilmente lì una generazione che poi contribuisce al movimento femminista romano non sembrano però pratica diciamo così un partire da sé che si liberano e quindi dalle angustie provinciali e quindi come dire a una motivazioni in più anche personale nella nella battaglia femminista insomma e quindi su questo tema secondo lei sarebbe un'altra
E vengo ai punti sono quindi invece
Una promessa mantenuta anche partendo dall'emigrazione noi possiamo capire meglio i problemi generali della città
Innanzitutto il ruolo della Capitale
Questo secondo me ne viene fuori chiaramente del libero
Io qui su come sapete distinguo l'assunzione una funzione intesa come la rappresentanza internazionale della città
La sua funzione istituzionale suoceri mondiale la serie C fisica quindi la capitale in senso stretto
E poi invece il senso della capitale per censo intendo quello che produce il metabolismo sociale che assorbe i materiali antropologiche vengo dalla provincia cioè Carolina Giustina in qualche modo fino a produrre estivi immaginari dense che valgono per la città medesimo anche il doriano valore anche a livello nazionale e internazionale ad esempio il cinema del Novecento è stata una grande missione di senso della della cambia bene ricompensa distinzione già si vede quanto sia importante fare all'emigrazione perché le migrazioni sono attratti dalla funzione chiaramente cioè arrivano a Roma perché Livia ci dice quanto sia forte anche proprio l'attrazione burocratica amministrativa in generale insomma è la funzione che attrae Massolo poi gli le migrazioni il il processo parlamentare nella produzione di senso
Nella produzione di senso
E in questo quindi il CIACE un c'è un un isomorfismo diciamo sì tra il modo in cui si introduce il senso della capitale e le migrazioni stesse idee non a caso
Io autori in parliamo di una spugna che assorbe ma allo stesso tempo con restituisce cioè come appunto avviene nella produzione di senso in questo senso in questo in questa accezione
La diciamo così il il senso della capitale c'è stato anche prima della funzione cioè prima che la città diventasse
Capitale dello Stato dello Stato unitario
E infatti le migrazioni sono state sempre presenti mi ha colpito il dado
Che nel saggio di Bonifazio e altri che tende nel momento che si può pensare più rinchiuso diciamo così l'età della restaurazione Roma tra lei e
Immigrati comico mi attrae Milano come che attrae Berlino non molto distante dal livello di Parigi insomma quindi anche nei suoi momenti più se oggi paghiamo classificati in più più chiusi viene e Alda è sempre stata una una nella città
Ma attrattiva di non attivi diciamo così e in questo si vede soprattutto nel linguaggio ecco la produzione di senso da parte delle migrazioni si vede soprattutto nelle modificazioni del linguaggio
Sono le immigrazioni del Cinquecento dopo il sacco di Roma che addirittura modificare romanesco che perde la sonorità napoletana ne acquista invece un tonfo
Più simile alla parlata toscana comunque centro Centrovita Alia proprio perché vengono emigrazione da quella parte e soprattutto nel dopoguerra come documentano i nostri fautori
Questi questi in questi immigranti
Soprattutto in quei decenni fare un grande lavoro di elaborazione linguistiche insomma si forma quello che gli inglesi chiamano l'italiano di Roma cioè una parlata nazionale profondamente contaminata siano manesco ma anche dai dialetti che arrivavano a Roma e allo stesso tempo questa questo linguaggio medio diciamo così
Svolge una funzione molto importante appunto di incontro tra i diversi piazzamenti queste cioè quello studio veramente preveggente del grandissimo nostro paese umile ma proroghe già negli anni Settanta esamina
Il linguaggio dei bambini Montecucco vede nuove la parola parlava italiana media anche debole anche scorretta serve proprio come medium linguistico
A realizzare una comprensione tra i bambini e le famiglie che vengono da tanti Paesi diversi soprattutto dando a mezzogiorno insomma ecco quindi nella lingua si vede molto bene la produzione di senso dalla capitale si vede bene quanto le indicazioni contribuiscano a questa prima è una conferma della promessa che diciamo Bellini però insomma M pare che venga fuori generale questa grande capacità di accoglienza
Marco dice una un tema è controverso
Sì è vero se come come hai detto bene tu se lo vediamo dalla dalla classe dirigente ci sono ora momenti anche altri bus diciamo così però nel corpo sociale diciamo conto culturale la città questo spirito d'accoglienza e saper fare appunto un forte e credo che sia molto importante usare quindi questo carattere di lunga durata di Roma perché oggi questo carattere
Cin cin cin viene molto utile per affrontare il tema nuovo di questo secolo insomma che è la città culturale insomma il fatto che intelligenti e tutto il mondo vengono vivere Carlomagno
Qui neanche un vero che quel quel dibattito invece clienti anche rifà con i suoi giovani amici
Se ho capito bene se che si interrogano insomma se si possano utilizzare studiare le immigrazioni interni
Se e nel mondo meglio se si fosse utilizzarli categorie già consolidare per rivelazione interresse si possano applicare alle immigrazioni degli stranieri che già nei primi mesi sui settanta cominciavano no alcuni erano contrari sono invece io credo che che che si si possono limitare quelle categorie anzi mi ha colpito molto il saggio di Villani no perché quando con la sua grande immaginabili far parlare gli archivi per Ciriaco conta di investire i funzionari del governatorato erode la questura che indicano le le cose contro conto immigranti di allora
Che sono esattamente le stesse cose che la destra dice oggi no impressionante quando quando dice sono i borgatari oziosi indolenti immorali
E agito contro il funzionario dice e sarebbe pericoloso addolcire le loro condizioni di vita perché così si incoraggia e veloci
Ora io vivo a cominciare da prima andare una copia di questo libro
Matteo Renzi con una dedica perché è esattamente quello che lui una vicenda misure cittadinanza conclude qui lo diceva già il burocrate fascista del governatorato insomma
Oppure quando addirittura si dice un altro museo dice mai piscine organizzarmi e queste migrazioni compreso nel dopoguerra teatro legalizzare lo
Ho saggiamente proprio Visentini sulle organizzazioni non governative che c'è secondo cui facilitano gli sbarchi e così via insomma
La cosa direbbe inchini insomma sui sui rimpatri ecco una confusa anche Chamber leggendo queste cose mi è rimasto in mente che c'è una scelta remunerazione dei sei anni cinquanta è perfino più dura
Nel regime fascista nell'usare questi due sistemi poi pensiamo anche Ciocci su
Ho saputo che voglio sottolineare riguarda le culture urbane perché voglio sottolinearlo quello camminare a mio avviso pare un paradosso mi sembra un paradosso mentre sulla lingua come ho detto prima cioè una grande capacità di contaminazione
No questo linguaggio questo questo italiano Nerio che fa un po'da collante
Nelle culture urbane invece con questa contaminazione non avviene rimangono separate le une dalle altre l'immigrazione trova porta tante culture antico va bene che rimangono tali
Cioè sono le culture anche urbane che vengono dalla campagna che vengono dalla provincia somme che arrivano a Roma ma non si
Adattarono non vengono assorbite non vengono rimodellata diciamo così dalla città nuoce all'immagine
Un po'tranchant di Moravia che invece se io le borgate romane sono come il cibo rimasto single sono della città nel senso che non è assimilato non ha metabolizzato sono in effetti se noi diamo la la la la forma urbana sarà come son fatte queste borgate
E me li vendono in moderne rurale del Paese di provenienza nelle aree libere riprendono la casa
Costruito per la famiglia allargata e centro pieno di terreno intorno e soprattutto tante idee case abbarbicate sulla via col solare come avviene come si vede ancora oggi nei paesi nei piccoli paesi della provincia
Addirittura alcune borgate sono delle vere e proprie filiali
Nei Paesi di provenienza Mongol Castelverde del mio un paesino delle Marche che si è spostato
Sulla sulla Prenestina quindi no proprio l'idea di una cultura anti urbana che arriva a Roma Mannozzi conta Mina con la città rimane quella che era nella provenienza geografica differenza del linguaggio dove invece la contaminazione concezioni diverse volte ma questo discorso addirittura l'opzione a vendere anche nei ceti medio alti
Perché
La galassia che notoriamente un insediamento di alta borghesia è fatta allo stesso modo tanti palazzi abbarbicati sulla sulla consolare senza breve umana senza una struttura chiamiamo città insomma no
Ma questo vale anche per via Cortina d'Ampezzo dove la lo stesso Mariolina in commerci racconta bene l'idea di Cioni non a caso Bagnoli che era un bellissimo quartiere negli anni trenta
Se noi andiamo a vedere come si trasforma in anni cinquanta sessanta degrada sicuramente diventa una parte del più caotica più anche quindi questo dice anche come la borghesia romana
Non abbiamo sicuramente il gusto della città europea insomma no
L'unico quartiere novelle perché se lo trova già pronto perché gli viene dal fascismo e qui vero
Quello che invece Lidia che c'è poi questa capacità di ripensare cioè fuori dagli schermi nato a Wim fascista di pensarlo come grande quartiere moderno europeo insomma
Quindi questo vuol dire che le culture urbane ed in tutti gli strati sociali rimangono isolante rimangono sostanzialmente a
Oggi probabilmente
Perché non c'è una cultura urbana egemone in grado di assorbirle in grado di superarle anche superando in senso hegeliano cioè di
Mantenere un nucleo di verità ma allo stesso tempo inserirlo nella retrospettiva in una prospettiva più ampia qui c'è una grande responsabilità anche le regioni svaniscono accennavo molto bene grazie
Che chi c'era la la costruzione voli di questi grandi votazioni delle reti soprattutto dell'edilizia pubblica ma non solo la periferia beh è evidente che che è un tipo di di di indietro letture di urbanistica che non non tiene conto di quella che è la forma di vita delle persone che vengono da fuori no cioè c'è una spaccatura tra logica di sistema in forma divida e ha risposto a queste l'abusivismo così
E qui se voi andate Tor Bella Monaca dimettermi sul confine a Torre Angela che è una borgata abusiva e appunto per l'avvenire
Questi separati in casa no da una parte nel quartiere tutto pubblico dall'altro abusivismo privatistico da una parte una richiesta dei servizi segreti quei servizi ora dall'altra
Non c'è manco lo spazio per imperi per il marciapiede
E e soprattutto mentre Tor Bella Monaca sono migrazioni forzate dall'interno perché di questo si tratta cioè sono quelli che vengono borghetti demoliti è ritornato a piangere sulle migrazioni spontanee Darkness
Ebbene sentimento e mezzo vedete che questo sono separati in casa sono sono due forme urbane anzi in qualche misura entrambi anti umane che non non trovano molto una una sintesi insomma ecco e il saggio di coltelli aggiunge un altro elemento
Mette in discussione quello che per cui è sempre stato un punto forte un punto alto io
Di recente insomma proprio con con Fondazione nasce ringrazio non mi ha dato che l'azione di ricordare della Rosselli che prevale l'eliminazione dei borghetti sia stato il grande capolavoro di enigmi Gigi Petroselli giunte di sinistra
Però è vero anche lui dice brutte invece anche se lui è un po'
Forse esagera in questo cioè in molti casi fu davvero il riscatto l'emancipazione sociale però in alcuni casi ci furono anche nei fenomeni impedisce ai poteri di sradicamento ecco soprattutto in una borgata come Valle Aurelia non a caso la Mascioni segnalò per tempo questi ma anche
All'Idroscalo anche se poi pronunce perpetrata avanzò almeno all'epoca ma comunque e che cosa significa che lì c'erano dei fenomeni identità molto forti insomma no
Che non come dice molto non portali no non chiedevano diritto alla casa ma il diritto di restare dove stavano insomma no
E diciamo malamente che
Sì noi ragioniamo vede all'Idroscalo questa comunità molto forte competenza questa scena della processione dell'Assunta che va in mare è un racconto bellissimo insomma uno dei anche i piccoli capolavori di coltelli e mentre invece quelli no ossia che sono appunto quelli che vengono dai Borghetti dei moniti
Sono dei luoghi in cui legame sociale non c'è più e non a caso è entrata da criminalità nel modo che che sappiamo con gli spara e così via insomma ecco quindi quello che viene fuori che non c'è stata alcuna forma Obama egemone e soprattutto non ci sono la capacità delle politiche pubbliche di
Fare i conti con questa forma di vita
Non c'è stata una capacità di governo deve questa trasformazioni informare la città insomma quindi è rimasta
Ovviamente qui non bisogna esagerare perché questo discorso porta a voi
In passato anche quelli che si sono avventurati sul cui esito si può arrivare diciamo così una patologia dell'abusivismo insomma no ecco questo non non non si deve esagerare io credo che l'abusivismo
Sia stato una tragedia storica nella Roma del novecento di cui parliamo oggi tutte le conseguenze
Ma sia stato anche qualcosa di più una sorta di rivoluzione passiva del capitale speculativo perché ha coinvolto diciamo così la grande quando parliamo di speculazione speculazione hanno avuto comunque
Un partito popolare che erano gli abusi a trovare una grande base di massa non erano suoi i palazzinari all'abusivismo era comunque si informa speculativa perché comunque faceva pagare alla collettività fatto Gallego vittima dei dei costi enormi insomma ecco
Quindi non bisogna essere indulgenti però allo stesso tempo bisogna riconoscere quello che dice no al termine cioè che le le politiche pubbliche anche una certa cultura umanistica diciamo animata dall'ideologia concluso Eliana
Non ha capito questa fiume rivive non c'è stata una mediazione insomma tra logica di sistema e formativi dire questo è un problema nel passato ma è anche una sfida per il futuro
E infine l'ultima cosa sul bellissimo Serra giuridici perché DC dice
Il terzo punto cioè come le riforme come l'immigrazione incidono sulla forma territoriale le quattro fasi che lui racconta non so dirvi enormi riassunto molto bene Gregorio
Voglio solo sottolineare che la simbolo ombra fa la sequela di interi urbanizzazione
è stata forse non ce ne siamo accorti perché è un processo un frasi così lento smuove dico sommessa ma la vera invero diciamo vero disastro urbanistico degli ultimi trent'anni no perché non abbiamo una città consolidata che ha perso circa settecento mila abitanti circa un terzo ieri dall'altra parte nell'hinterland Cendrars Lindgren raddoppiata la popolazione
Ora ora quindi significa che adesso
Non è proprio così nel senso che non avviene proprio in un punto un punto ma significa che la città che tutto sommato funziona come dotazione di servizio ha perso molti abitanti è la città che non funziona che strutturalmente non funziona perché a bassa densità invece aumentando di molto la vocazione questo è il principale guasto Lima mistico della Roma contemporanea perché abbiamo una città senza abitanti e abitanti senso cita tra l'altro secondo
E ora questo diciamo
Correggere questa curare insomma che è una cosa molto difficile ma segnano Griffini ci danno un segno di speranza che andrebbe cotto chiudo su questo
Qui quando dico libere utile vai ma letto anche dai nostri amministratori dobbiamo signora Ventura
Perché civile guardate che però sta accadendo qualcosa di spontaneo e ci consentirebbe di curare questa patologia perché dopo una crisi morbida nel due mila otto è tornato conveniente per alcune famiglie tornare verso la città riorganizzazione come diceva assicuriamo
E se ci fossero quindi pubblica che facilitano questo noi possiamo affrontare quello che sembrava fino a pochi anni fa un problema
Difficile quasi irrisolvibile e ora qui addirittura godibile citando il viso una ulteriore possibilità perché noi andremo adesso tutti gli studiosi Jean-Jacques domando dentro molto bene correre lo smalto un ordine non torneranno a zero
Rimarrà una componente importante anche se diminuiranno può e questo significa che se ne andranno in esubero moltissimo assistenzialismo e vediamo l'ultimo grande edificio grattacielo quello della BNL Stazione Tiburtina beh quello è ormai utilizzano al cinquanta per cento ma non per un in modo transitori ormai quasi definitivo
Bisogna dire che abbiamo da riconvertire
In tutti gli spazi destinati costruiti negli ultimi trent'anni come quando ce n'è una dismissione industriale ci sarà una dismissione del sicario e se questa operazione lasciare ovviamente alla al dominio dell'interesse privato sarà tra un altro scoop quassù ma se invece memorabili io dubito riuscisse a governare questo questo processo e quindi a favorire anche la trasformazione in residenze non allo stesso tempo però costruendo dei quartieri ben dotate di servizi e quindi aiutando questo ritorno diciamo così degli abitanti verso la città questa potrebbe essere la Bolivia molto importante quindi tutto ciò conferiva anche
La promessa
Del nostro libro venuta dai curatori e cioè che dal punto di vista delle indicazioni si possono comprendere le trasformazioni generale la città sul piano sociale sul piano culturale soprattutto nella forma dell'Elia
Permessa dalla giunta ma non finisce qui nel senso che da quella promessa possano scaturire politiche pubbliche nuove che speriamo speriamo che la nostra amministrazione sia in grado ma io di questo molta fiducia avvisi mi pare
Ebbene da presentazioni delle due persone
Tanti punti di vista poco delle sollecitazioni importanti secondo me
Autori abbiamo circa venti minuti di tempo io se siete d'accordo prima cosa darei la parola di
Mi scuso con i
Partirei da Michele si partire da voi puoi dare la parola agli altri
Il Massimo secondo
Allora innanzitutto grazie per questa discussione quest'opportunità così
Utile anzi sommati confrontarsi in maniera così approfondita su questi lavori che noi proponiamo
Proprio con lo spirito di continuare ad aprire questo cantiere insomma di confronto innanzitutto sulle mobilità sulle migrazioni ma anche sulla città sulla città di Roma
E sul modo con cui la variabile delle migrazioni ci può aiutare a a capire lo sviluppo spesso
Apparentemente incomprensibile enigmatico stupefacente insomma di questa
Metropoli così così complessa e così grande su cui però troppo spesso anche il mondo scientifico si arrende
Arrendendosi di fronte a quella che può sembrare una specie di Re assegnata incapacità di interpretare quello che è successo è quello che sta succedendo in realtà bisogna entrarci dentro è uno dei modi con cui ci si può entrare dentro proprio quello di ore scoprire questo mondo dei fenomeni migratori che
Su cui ci stiamo soffermando insomma impegnarmi
Molte cose ci sarebbero da dire mi soffermo solo su alcune sollecitazioni dei relatori che sono stati molto puntuale insomma ringrazio moltissimo come ringrazio anche Gregorio la Fondazione per questa per questa occasione
Il tema della comparazione fondamentale ricordato da Grazia Pagnotta
La tentazione che noi abbiamo e quello su cui vogliamo continuare a lavorare
è innanzitutto partire da una comparazione tra la la metropoli l'area di Roma
E le altre grandi ma anche medie città italiane non solo
Nel nord Italia non solo quelle che hanno vissuto
Nell'immaginario insomma le grandi immigrazioni come Milano Torino Genova ma anche le città ridere centrale e le città d'Italia meridionale perché negli stessi anni disse sì momenti in cui cresceva la città di Roma grazie ai flussi di immigrazione è qualcosa di molto simile e di molto meno conosciuto di molto meno studiato stava avvenendo in città come Napoli come Palermo come Bari come Reggio Calabria
Con flussi e innesti di persone che arrivavano dalle aree circostanti dalle regioni circostanti
Con dinamiche che sono dentro questa ricomposizione ancora tutte da scoprire quindi la tentazione della comparazione è innanzitutto inserendo questa variabile della migrazione non come una eccezionalità
Non come diciamo in caso fuori dalla norma ma come una costante dello sviluppo urbano delle città italiane e poi ovviamente cercare di costruire questo sforzo anche rispetto alle grandi città europee a cui faceva riferimento
Grazia ma direi anche le grandi metropoli mediterranea perché questi anni sono gli anni in cui questo sviluppo
Sicuramente disordinato sicuramente conflittuale dal punto di vista degli equilibri politici dell'incrocio dello scontro fra le classi
Avviene anche al Cairo avviene anche aggiungerebbe anche nelle capitali Méditerranée e cioè sicuramente un grande livello di analogie e differenze su cui misurare l'esperienza romana sia con l'Europa continentale sia pure in contesti mediterranee quindi questo può essere veramente un grande tema
Su cui rilanciare insomma le ricerche nel basso Zignani anche allargando molto la la visuale
Ci sono tantissime cose che vorrei dire mi soffermo soltanto Angelo su due questioni importanti sono state sollevate
Il nodo diciamo della rendita la potenza della rendita
La rendita come attore che governa questa città
E però anche la storia della conflittualità sociale che ha visto insomma comunque la presenza costante del movimento operaio in questa città anche proporre le alternative
Il conflitto fra la rendita il lavoro questa è stata diciamo una lettura della Roma degli anni cinquanta e gli anni sessanta e degli anni settanta su cui poi sono state costruite anche le alternative
Questi due poli che si contrapponevano rendita contro lavoro
E su cui si riusciva effettivamente a costruire anche un'integrazione una partecipazione un'inclusione delle classi
Delle classi lavoratrici del plastico svantaggiate
A un certo punto questa polarizzazione si è trasformata si sta trasformando in R&D da contro paesaggio rendita contro diciamo tutela valorizzazione culturale e si va perdendo quella variabile diciamo dei soggetti in carne e ossa insomma che stanno dentro queste trasformazioni ecco io penso che bisogna tornare anche diciamo a studiare la variabile del lavoro dentro questi processi perché poi la variabile anche che determina processi i processi migratori e il caso a cui faceva riferimento prima Walter Tocci caso delle donne in caso delle tantissime forme lavorative con cui i percorsi di migrazione femminismo entrati nella città è un caso veramente molto molto ricchissimo di di spunti e soprattutto la conflittualità che ma spesso questi questi soggetti pensiamo per esempio a tutto il tema dei servizi i servizi pubblici partire gli asili nido e non solo sono stati conquistati diciamo con battaglie Guanda mobilitazioni durissime e pesantissime
Diciamo portare avanti quasi esclusivamente da donne e alcuni in alcuni momenti da donne che né a maggior parte dei casi appartenevano queste categorie di persone che erano arrivate da poco erano immigrate che erano meno tutelato rispetto ad altre quindi avevano un grande bisogno di questi servizi
Ma poi questi servizi sono diventati patrimonio di tutta la cittadinanza ecco io la vedo diciamo anche da questo punto di vista quell'idea di accoglienza integrazione
Di capacità anche di osmosi dentro un livello anche di partecipazione insomma alla alla vita comune diciamo della della città per adesso non voglio rubare tempo avremmo sicuramente alti
Altre occasioni vi ringrazio ancora regista Stefano ci sta all'idea Piccioni sta Francesco mercati che sono qui presenti e anche un piccolo gruppo insomma le persone che partecipa a questa discussione quindi magari è giusto lasciare la parola a tutti
Do la parola
Della parola la prendo per pochissimo perché voglio lasciarla primo luogo a Francesco e Lidia
Perché noi siamo stati quindi dei curatori di un volume al Quintero però appunto hanno lavorato hanno lavorato a altri persone che lavorano appunto come dilettantesco sui temi migratori nella città di Roma da molto che il tempo di noi quindi
Veramente brevissimo anche se davvero le sollecitazioni e le riflessioni dei relatori sono state moltissime ed estremamente interessante e le come dire conserveremo per riflessioni future
Due cose brevissime comparazione con con fasi internazionali casi
Non italiani
Ottima proposta concordo con Michele sulla dimensione mediterranea aggiungo una città in compenso che non è stato nominato che lo spagnolo a Madrid
In cui si possono trovare anche delle assonanze dispetto alla alla posizione economica alla al fatto che le regioni più prettamente industriale sono fuori Barcellona i Paesi Baschi e l'importanza della capitale del suo sviluppo urbano anche rispetto alle esperienze di regimi che ci sono stati in questi Paesi in forze vedo il caso spagnolo con un caso interessante per fare una comparazione
L'unica riflessione la voglio fare a partire dalle considerazioni di di di di Walter Tocci sulla mancanza di una forma urbana compiuta questa mancanza permette la avvertiamo anche a livello storiografico per riprendere quello che invece ha detto Marco De Nicolò all'inizio
C'è la mancanza di una forma intellettuale modello all'interno del quale collocare le riflessioni compiute su Roma su Roma comicità di migrazioni
Che come diceva appunto da da da da tanto tempo si studiano le migrazioni relative a casi di quartiere ovviamente mi riferisco a tutto il filone petto Davide Piccioni suoi allievi
Ma provare a inserire queste esperienze in un'interpretazione in una figure non immagino un modello che possa presentarsi come modello romano questo forse manca dello stile grafico
E e fino adesso ciò che diciamo è stato è stato fatto soprattutto in anni passati è di ridurre il caso Romano alla categoria del patologico la categoria della di ciò che mancando una programmazione mancando l'intervento pubblico sensato allora scade automaticamente
In una in una patologia come dire a cui attribuire una serie di mali
Spero con conclusi speriamo con questo la corte di aver portano un contributo per mostrare invece come è una ricchezza a livello sociale una alcune caratteristiche
Che hanno un rapporto conflittuale articolata con le istituzioni possano essere studiate anche dando delle interpretazioni di modelli utili per per per lo studio delle delle migrazioni non voglio dire altro perché invito l'idea forse prima linea che autrice poi Francesco
Se se volete ovviamente mi insomma mi farebbe davvero dice vieni resisti prego
Perché appunto il
Nel dire capitolo divide molto importante bene che l'atto alla vada al grazie grazie davvero
Grazie tanto piacere dall'atto di essere parente senza la casa usata dalle che aveva detto
E c'era questa possibilità ho accettato subito peraltro abito qua dietro per cui entusiasmante uscire di casa
Al proposito nababbi modelli urbani devo deve uscire di casa che e andare appare abbastanza insomma nella stessa reato
Quando diciamo Michele mi e mi ha chiesto di di pare questa questa riflessione ovviamente mi ha preso un po'di Sara alla sprovvista perché io mi sono sempre occupata e classi popolari e invece dove il pensare alle classi medie mia
Per un attimo dettavano io sono capace però poi è stata il punto uno una stimolò molto importante per me io vi ringrazio tantissimo
E a Stefano anche appunto Michele perché e mi hanno spinto a riflettere e ecco in modo comparativo appuntano avendo studiato in realtà l'altra parte della città
Su quella che invece era appunto la città del ceto medio che invece quella che poi io ho vissuto in prima persona quindi tanto più era interessante dare ad interagire no questa queste riflessioni comunque la propria vita anche poi il personale e io credo che ecco tra tra le tante cose importanti interessanti che sono state dette stasera
E quello che diceva l'alterno delle culture che restano separate ecco luglio ha detto adesso molto bene in modo molto diciamo punto sintetico e quindi molto incisivo
E di fatto quello su cui ho riflettuto io mi sono trovata riflettere io pensando ai ceti medi no
Perché appunto cercando una un filo conduttore di questo di questi ceti medi che arrivavano a Roma
In realtà mi sono trovata a distinguerli proprio per culture separate no tra l'alta Ict mediche
Non è che arrivando a Roma scelgono il modello antico del ceto medio Romano no cioè vanno a vivere nei quartieri che avevano come status symbol proprio il ceto medio e quindi appunto Parioli Trieste
Pratichino e e invece appunto i ceti medi che arrivano aspettandosi la modernità della città
Cioè aspettandosi non Roma in quanto Roma no ma invece la modernità che porta l'urbanizzazione e quindi quelli che scelgono invece di andare a vivere in all'Eur e credo che scelgono di andare a vivere all'Olgiata che scelgono addirittura del diciamo delle entrambe chiuse come Prato della Signora per esempio no e sono chiaramente modelli non ne legati alla città
Che danno nuove forme alla città appunto a proposito di quello che dicevamo stasera
Ma in modo completamente scollegato poi dalla città no proprio perché
Alla città si chiedo un'altra cosa si chiede l'illusione di vivere nella sogno americano a Mitilene in questa modernità novecentesca che in quel momento sembrava così promettente no tra l'altro e poi al ulteriormente andando a riflettere sui piccoli i ceti medi sui sui ceti intermedi e che che mi portava tra l'altro a riflettere anche sulla mia
De il mio percorso di vita privato nel senso che appunto io sono cresciute a Montesacro no quindi proprio in un quartiere di piccolo ceto medio
Ecco riflettendo su quella storia
E quello che veramente mi è sembrato di di mettere a fuoco era proprio questi percorsi separati no questa possibilità di vivere fianco a fianco con delle vita completamente diverse
Erano quelli appunto del piccolo ceto medio oppure quelle della borgata del Tufello della borgata di Val Melaina due mondi
Molto lontani ma in realtà attaccati no proprio da da una da piccole strade che che che dividevano queste due realtà in cui però ognuno portava avanti la sua cultura separatamente
Questo il punto no quindi queste tante paratie che dividono la vita urbana e che l'hanno divisa a lungo no
Allora però sempre
Pensando a queste culture separate all'interno di questo percorso no la domanda che ci faceva Grazia sulle sui neurali
Allora io non purtroppo ormai siamo abbastanza anni da ricordarmi un sacco di tempo fa
E quando negli anni Settanta facevamo l'università c'erano un sacco di amici no e allora hanno scelto di andare in campagna a fare a coltivare la terra acqua ad allevare le archivia
No a produrre che adesso no cose alternative no
Qua perché negli anni Settanta quest'idea emersa con forza Dario era e l'inizio di un pensiero anche ambientalista no a e alternativo rispetto al modello diciamo appunto fino a quel momento
Super osannato ma e negli anni Settanta ovviamente stava entrando in crisi
Quindi c'era negli anni settanta C
Cioè abbiamo avuto parlo di Roma e abbiamo avuto ossea proprio diciamo delle proiezioni di alternatività sulla campagna
Invece più concretamente soprattutto fra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta
In quelle stesse borgate dove fino a poco tempo prima c'erano delle auto costruzione di necessità no come c'è appunto c'ha insegnato la metropoli spontanea proprio a definirle
E invece no se arrivavano i piccoli imprenditori edili a costruire che cosa invece e il casette a schiera per il piccolo ceto medio i grillini Coni nella caverna con il giardino davanti no quindi uns molta parte di quella piccola di quel piccolo ceto medio
Che arrivando a Roma era andata a vivere appunto in quartieri e diciamo di compensazione tra la vecchia città borghese e le borgate cioè in in quali quartieri intermedi come per esempio appunto Montesacro no
Però molti di quelle persone nel tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta per un attimo sognano di poter avere una volta una V una vita migliore spostandosi fuori
E andando appunto no subito fuori nelle aree che fino a quel momento erano state invece appunto di un'auto diciamo e urbanizzate
Facciamo venire urbanizzate da una appunto costruzione necessità invece per avere la casetta con Berlino dove fare il barbecue no appunto la taverna dove invitare gli amici la sera no cioè degli spazi più umani degli spazi che in qualche modo li riportavano
Alla loro cultura di origine che era appunto una una cultura più che rurale di paesi no quindi più il desiderio ecco però voglio dire e qua non non non ha un numerino no parte che ci sono i numeri ma insomma io semplicemente penso alla mia esperienza di vita all'esperienza di tanti amici sia a quello che ho visto no in questi anni tutte queste persone sono tornate indietro
Sono tornati indietro perché perché io voglio dire la grande differenza tra Roma e Parigi è che alla Roma non puoi andare ogni chilometro che fai in uscita della città poi diventa un'ora in più la mattina e la sera per per per tornare a casa allora è chiaro che voglio dire
E banale no cioè diciamo quello che si sa improbabili Walter insomma un grande esperto di questo e approvato a cambiarlo no approvato tanto a cambiarlo
Cioè è inutile diciamo non punto non dico una cosa originale ma il punto su cui si torna sempre e quello della mobilità
Cioè chi è andato a vivere fuori è tornato di corsa nel giro di una decina d'anni
Perché magari aveva sognato di bambini li cresceva nel Paese a pochi chilometri da Romano
E poi da lì toccava alzarsi la mattina alle cinque e mezza coi bambini piccoli piccoli in macchina per portarli a Roma perché se usciva di casa un'ora dopo poi stava due ore prima d'arrivare a Roma
E lo stesso con tutti quelli che si sono costruiti le villette appunto le
Come si chiama appunto dai seguente punto vede pensare al modello americano sulla Nomentana
No e poi passano tre ore per soltanto per farsi dieci chilometri Nomentana la sera per andare e tornare a casa quante persone poi sono tornate
E allora io mi ricordo poi qualche anno fa
Alla montato un seminario il all'università con dei colleghi francesi che avevano invitato un gruppo di statistica che stavano facendo diciamo i rilevamenti più a me più recenti no sugli spostamenti a Roma
Da cui emergeva che è di fatto tutte le giovani coppie che potevano stavano d'Orlando dentro no stavano tornando detto perché perché magari erano i genitori si liberava la casa del pronome loro tornavano a Roma
Quindi fatto purtroppo no questa città continua inevitabilmente a costringere distare ammassata ammassati contro la città no quindi il modello francese governava Grazia e e qua banalmente non non può trovare una realizzazione e allora io quello che insomma mi mi colpiva molto poco di quello militare tante cose delle cose che adesso stava dicendo Walter e questa immagine della città che funziona che ha perso gli abitanti
Ed è la città che non funziona che aumentato i suoi abitanti
Perché la città che non funzionano e la città di tutti questi abitanti che non possono stare proprio al centro della città che funziona ma che si ammassano contro la città
Perché perché appunto la la mancanza di servizi in generale ma in particolare tanto torniamo sempre lì allievi comunicazioni
Costringe questa città ad espandersi in modo sregolato sformato tutto quello che sappiamo però ammassato no perché torna a dire altrimenti la vita diventa diventa un inferno
Ecco questo erano e sono solo alcune spunti che mi venivano dal dalle cose che abbiamo detto le stesse
L'evento conclusivo guidati da Francesco
Ora pochi minuti
Perché una cosa che il
Un bel mano del proprio della free press
Il primo pace
Ci
Grazie
Allora poche battute riprendere alcune cosine che sono emerse nei primi tre interventi
I mi hanno stimolato una piccola riflessione volante Walter Tocci diceva appunto ha citato en passant è grave e mi è venuto in mente
Il concetto di sincronismo e diacronico quindi se noi nelle migrazioni nono dedichiamo queste due
Due concetti questi due diciamo approcci non ne usciamo fuori
L'altra riflessione collegata a questo perché è un libro meraviglioso che di sociologi studiano insomma anche all'università e quello di Zanetti né Thomas scrivano negli anni Trenta ma ricostruiscono l'emigrazione polacca in America si chiama contadini polacchi in America e Luís vada non trova
Non voleva intervistare la prima generazione di polacchi e non la trova
E quindi lui non trovando la chiede a coloro invece che trova ma i primi polacchi che sono arrivati
A New York negli anni settanta dell'ottocento dove stanno egli raccontano che si erano tutti assimilati quindi lui fa una sua teoria basata sul cinque principi
Il polacco il polacco americano
L'americano polacco e l'americano e dice che nel giro di tre generazioni
Avviene il processo Demetra forzosi quasi la ciclica Lozzi di polacco tempo diventi americano nel giro di cinquanta sessanta anni con le diverse generazioni
Questo aspetto è molto importante perché sempre girando scusate è un altro importante
Park scrive sempre citato nel tra le due guerre lui diceva che ci sono quattro processi simultanei che interessano le comunità straniere e i singoli migranti uno e quello dell'amalgama c'è uno tende ad amalgamarsi con una le folle le masse come le chiama lui all'interno della città
L'altra l'adattamento e quindi uno si adatta per sopravvivere per vivere per migliorare eccetera eccetera un terzo processo dell'assimilazione
Il quarto e l'acculturazione
E questi quattro fattori queste quattro dimensioni possono coesistere nella stessa persona o nella stessa comunità o addirittura in più comunicano all'interno di uno stesso quartiere perché non dobbiamo pensare che i processi migratori siano omogenei e che quando un gruppo si insedia una città in modo omogeneo sinte che era facilmente o non s'integra
Perché anche all'interno ci sono dinamiche differenziate e quindi i processi di integrazioni inseguimento come ci piace chiamarla noi sono lunghi
Quindi è chiaro che noi dobbiamo avere sempre un doppio sguardo l'aspetto immediato contemporaneo sincronismo e l'aspetto invece di lunga durata che gli storici qua presenti no un ottimo lavoro nel raccontare questi processi
L'ultimissima battuta se mi è permesso
Anche sulla città di Roma avendo iniziato a studiare questo fenomeno sono all'inizio degli anni Ottanta vanno dagli anni settanta agli anni Ottanta
Tutto un gruppo di persone parlo di venti trenta persone
Straniere che ho conosciuto all'epoca che in fasi alterne ci siamo accompagnati a vicenda fino adesso
Molti di loro erano partiti molto svantaggiati oggi invece hanno una certa agiatezza quindi i processi diciamo di inseguimento
Ci sono ma hanno tempo molto spesso noi quando facciamo le analisi andiamo a intervistare andiamo ad analizzare gli ultimi arrivati perché sono quelli maggiormente problematici e quindi ci sembra che l'immigrazione non porta mai a nessun processo mentre noi dobbiamo quando ci allora portiamo
Ai migranti capire che ci sono delle fasi dei flussi differenziati per fasi storiche quindi l'idea di considerarli Sempre dal punto di vista degli ultimi arrivati a un grande rigore metodologico
Vi ringrazio davvero tanto concludo salutandovi e con un invito rinnovato la lettura questure ed è importante grazie
Bene questo mi fa molto piacere
Resto tutti
U