Notiziario Antiproibizionista

Lunedì sette febbraio del due mila ventidue un saluto da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del notiziario antiproibizionista di radio radicale
Una Società per sopravvivere nella sua identità deve forse sempre temere e respingere fuori di sé un avversario un nemico può darsi
Ma questo nemico non sarà per caso il negativo l'altro da se stesso o il proprio doppio le proprie fobie ossessioni dicono sia così
Quali siano le fobie e le ossessioni le Paure della società occidentale contemporanea è difficile dirlo non spetta a noi constatiamo però che a questo suo mondo del negativo la società occidentale di oggi ha dato un nome preciso droga
La droga e il Demone a cui occorre officiare riti di gruppo l'ossessione cui offrire linciaggi Auto da Fe ostracismo e veri e propri massacri vasta mente partecipati socializzanti e socializzanti
A scrivere queste parole era stato Angiolo Bandinelli Angiolo Bandinelli scrittore traduttore ma dirigente politico o militante storico radicale scomparso ieri aveva avrebbe compiuto il ventuno marzo prossimo novantacinque anni è stato tra i fondatori
Del partito radicale e come ha scritto Valter Vecellio su ha finto un posto è stato un vero radicale un vero radicale bonario rispettoso ma anche tenace rompiscatole nella sua lunga militanza politica Angiolo Bandinelli è stato anche protagonista di alcuni momenti di lotta
Contro le leggi sulle droghe queste parole che che ho letto le scrisse per un nell'editoriale del numero due
Uscito nella in aprile maggio del due mila per la rivista Diritto e libertà
Uscita per varie della diretta da Mariano Giustino è quella quel numero due era quasi interamente dedicato alla questione droghe e alla battaglia antiproibizionista dei radicali e questo editoriale era intitolato il proibizionismo Artaud la legge
A leggerlo si trovano ancora oggi appunto cose assolutamente attuali ma anche la cultura anche la grande cultura non solo politica
Di di Angiolo Bandinelli ecco non questo notiziati previsioni sa di oggi vogliamo ricordare Angiolo Bandinelli tornando al ventisei gennaio del mille novecentottantadue quindi esattamente quarant'anni fa alla vigilia del processo d'appello per la la disobbedienza civile
Che Angelo Martinelli aveva compiuto nel mille novecentosettantanove il Settimino centosettantanove per i radicali era stato l'anno del grande successo elettorale dopo il primo ingresso in in Parlamento nel mille centosettantasei
Tre anni dopo le elezioni anticipate
I radicali se entrano con diciotto deputati due senatori tre parlamentari europei e la campagna antiproibizionista ebbe un nuovo slancio
Verso il finire dell'anno in quell'ottobre infatti tre esponenti radicali furono protagonisti di nuove disobbedienza e civili
Diciamo Fabre
Angiolo Bandinelli appunto e anche Emiliano Silvestri
Diciamo fa avrà era un obiettore di coscienza francese e in quel in quel momento era il segretario del partito radicale durante una conferenza stampa aveva fumato pubblicamente uno spinello per sollecitare una reale depenalizzazione delle droghe leggere
All'iniquo il momento era in vigore la legge del mille novecentosettantacinque la sei otto cinque quella conosciuta con come la legge della modica quantità aveva superato la precedente legge del mio novecentocinquantaquattro aveva arginato fino a un certo punto i progetti di legge fortemente previste mistiche erano stati presentati nella prima metà degli anni degli anni settanta appunto fu approvata sul finire degli anni centosettantacinque e continuava a punire di anche il consumo della detenzione ma in qualche modo introdusse una forma di depenalizzazione appunto introducendo il concetto della modica quantità appunto Jan Fabre voleva superare quella legge
Che non non non era andato incontro alle richieste dei dei radicali c'era stata la la Ade anche la disobbedienza civile nemmeno le cento del luglio mille centosettantacinque di Marco Pannella che lo porta anche in carcere
Diciamo Fabre fumo uno spinello durante la conferenza stampa Angiolo Bandinelli che all'epoca hanno in quella in ottobre del
Mila centosettantanove il quattro ottobre del settantanove era consigliere comunale a Roma e nel corso di una seduta del Consiglio offrì Spinelli ai colleghi anche all'allora sindaco Petroselli
Entrambi vengono arrestati e processati ma alla fine furono condannati ad una pena irrisoria una una sentenza che qui passa ad una soluzione allora il ventisei gennaio novecento ottantadue quindi poco più di due anni dopo dopo i fatti
Anzi dopo più di un di un anno punto perché ramo allo alla all'otto per settanta pensano a gennaio dell'ottantadue il anziano in poco più di due anni Paolo Pietro Santi che all'epoca sta anche lui è stato una militante e dirigente radicale purtroppo scomparso prematuramente diversi anni fa quali detassati lavorava per radio radicale e intervenite ha visto Angiolo Bandinelli alla vigilia del processo d'appello e Angiolo Bandinelli quei pochi minuti ricordò quell'iniziativa a disobbedienza civile anche le motivazioni alla sentiamo le sue parole
Siamo un punto importante parlavo poco fa con Ramadori uno degli avvocati di questa causa
Un punto importante perché attraverso questa causa come abbiamo già detto via radio radicale è possibile fare un passo avanti nella battaglia attuato contro le tossicodipendenze ricordiamo infatti
Il quattro ottobre del mille novecentosettantanove due anni e mezzo fa circa
Quasi contemporaneamente vogliono le distanze sia io diciamo Fabre commettendo un un azione un'iniziativa di disobbedienza civile questo il fulcro del processo
L'iniziativa di disobbedienza civile nel senso che viola mo'
Ho simbologia mo'la violazione della legge seicentottantacinque la legge sulla droga
Per dimostrarne l'inefficienza e inefficacia incapacità
Controllare il fenomeno della tossicodipendenza e dello spaccio delle droghe pesanti che erano quelle
Che erano particolarmente interessato e qui debbo ricordare che si qualcosa ci avverte che i tempi non sono cambiati ma sono anzi peggiorativi
E proprio l'episodio accaduto ieri
Purtroppo la morte della giovane però per dose a quanto sembra
Che ha come punto di riferimento per l'adozione di del partito radicale è un fatto molto grave
Non possiamo che essere vicini a questa ennesima vittima rovina che la settima Roma senza delle animarono l'annuncio dell'anno
E non possiamo non constatare quasi stupefatti che per esempio la stampa stamattina da anche di questo episodio
Una versione
Ma domestica tranquilla dire usuale una una delle tanto è morto in un incidente automobilistico ciò che dimostra quanto sia un assuefatti
Al problema cioè quanto in realtà il dramma della droga pesante sia diventato a Roma in tutt'Italia
è un dramma lacerante come lo prevedevamo nel settantanove quando denunciano infatti e torniamo appunto a quel quattro ottobre quando io free
Petroselli sindaco di Roma uno spinello
E dicono mentre il giorno dopo c'è un Sabra esibiva davanti al questore vicequestore pompo chiamata per tre gramma nella sede del partito radicale esibiva una pianta di marijuana
Cioè di quelle che noi chiamavamo non droghe
L'eco dei fatti fu clamorosa
Il pochi giorni dopo
Mentre Jan Fabre eravamo a Regina Coeli perché non ci fu concessa la libertà provvisoria pochi giorni dopo ripeto a piazza Navona al partito radicale conobbe una delle ultime grandi manifestazioni con le migliaia e migliaia di giovani in piazza su questo episodio ci fu un processo per direttissima
Fabbro io arrivando non è Tati qui un po'
Abbiamo meno drammaticamente ammanettati questo processo come si avessimo rubato che se come annunciato qualcuno
Era un questione di uno spinello invece e ci fu questa sentenza incredibile venne emanata nei nostri confronti
Una sentenza confortata tra l'altro da una perizia del tribunale di cento pagine circa che anche se incredibile importantissima
Perché questa perizia dà ragione tutte le nostre tesi di fondo e cioè che la manipolano non dà assuefazione e cioè che lavora riguardo alle droghe leggere non vanno danni non pro producono danni irreversibili dell'organismo
E cioè che diceva e lo dice anche la sentenza diceva quella perizia che il passaggio dalla matricola no alle droghe pesanti non è determinato da un'assuefazione dell'organismo
Per cui a un certo punto non basta più la piccola trovo che occorra proprio perché si passa quindi alla droga pesante
Diceva la perizia e diceva la sentenza che si passa dalla droga leggera droga pesante semplicemente per motivi e ragioni di mercato indotte dalla logica di sfruttamento e di profitto de de dei degli spacciatori e dei grandi spacciatori
Cioè esattamente la sentenza dà ragione a tutte le nostre tesi
Sulla necessità import la necessità della depenalizzazione delle droghe leggere
Dovesse arrivare a tanto la sentenza evidentemente quasi dimostra un soprassalto di paura e i giudici nonostante ci avessero dato ragione su tutto finiscono qui condannarci a cinque mesi è andato anche le attenuanti per i motivi sull'attenuanti hanno detto che il gesto compiuto è scritto questo non lo sto non è parole male ascoltate è scritto nella sentenza
Che il getto diciamo fra perché mio è un gesto encomiabile di disobbedienza civile ora un gesto encomiabile un gesto che essi indica ripetere ma sentenza ci invita a ripetere questo gesto ha sentito dire fa per l'ancora avete fatto bene perché bisognava agire così
Ora come si fa essere puniti sia quello per cinque mesi
Di un gesto per un gesto per il quale il tribunale
Dice
No ma USA parole elogi attive bene e questa è la contraddittorietà della sentenza che noi speravamo e speriamo con il processo
Di poter cancellare
Ecco così Angiolo Bandinelli era il ventisei gennaio mille novecentottantadue al microfono di Paolo Pietro Santi per radio radicale alla vigilia del processo d'appello per la disobbedienza civile compiuta il quattro ottobre mille novecentosettantanove
Angioma andina le ricordava la manifestazione che si tenne a piazza Navona Sitam il sei ottobre mille novecentosettantanove entrato proprio nel primo notizia di provvista di quest'anno con la del tre gennaio vediamo riproposto l'intervento che fece Marco Pannella in quella in quell'occasione
L'il senso di quella azione disobbedienza civile compiuta quattro anni dopo l'entrata in vigore della legge sei otto cinque di meno centosettantacinque
Lo diede sempre al microfono di Paolo Pietro Santi Mauro Mellini avvocato l'avvocato Mauro Mellini anche lui faceva parte del collegio di difesa di Angiolo Bandinelli diciamo Faber
Mauro Mellini anche Luís nome storico della partito radicale scomparso nel luglio del due mila
Eventi ecco questo anche parlamentare insomma e qui in al microfono potevano interessanti spiegava
Che che cosa rappresentava quell'azienda pensa civile e che cosa poteva portare dentro le aule di tribunale ora sentiamo Mauro Mellini
Ma io credo che il valore di quella sentenza
In questa vicenda giudiziaria il valore del questo processo in fase d'appello
E quello di interrompere la routine tragiche tragica proprio perché routine tragica perché
Routine indifferenza come tutte le routine dei processi per droga
Con il loro schizofrenica io credo che veramente schizofreniche siano leggi le sentenze di conseguenza
Quotidianamente vengono finisse
In materia di droga
Leggi che presuppongono un dato drammatica leggi che sono istituite per la difesa della utilità persone leggi che essi affermano essere istituite appunto per garantire la salute
E che viceversa nella loro quotidiana applicazione dimostrano
La totale indifferenza dalla Società per questi valori
La riaffermazione di la necessità di pagare di persona di esporsi a l'applicazione delle leggi per dimostrarne allora assurdità
Di portare Dini nelle aule di tribunale con una un modo diverso di guardare le cose la realtà
Il dato positivo dal di valore di questa vicenda
Il fatto di dover discutere oggi non del entro grato dello spacciatore ma di un terzo personaggio del radicale
Kennedy drogato né spacciatore ma preoccupato dei problemi
E la droga
Precisato che i problemi della di una legislazione assoluta di un'applicazione
Se che scade ogni giorno di più nella
Associazione quotidiane coesistere c'ero un fenomeno di assuefazione non è quella la sua relazione alla droga Medina assuefazione alle leggi e ai drammi della droga da parte dell'intera società
E contro questa assuefazione
Per spezzare questa dato intervengono fatti come quello di Angelo Bandinelli quindi anche sentenze
Che impongono ai giudici quelli che quotidianamente affrontano in maniera così drammatica questo non certo per loro colpa nata il tutto meccanismo giudiziario legislativo della società delle della impotenza dalla sfera di fronte a questi problemi ecco in questi giudici oggi devono affrontare un problema diverso credo che questo sia il punto del processo che cosa ne rimane per i giudici cosa rimane per la seduta
Che cosa si riesce a fare di queste circostanza
E questo questa l'offerta della loro
Incriminazione fatta da Gianna D'Angelo a tutti noi
Una battaglia di vita quale deve essere la battaglia contro contro la morte per droga
E contro le ipocrisie legislative controlla sulla stazione attesi i in realtà non difendibile
E altre aspetti che sono in mezzo a questa processo
Così Mauro Mellini dirigenti militante radicale avvocato faceva parte del collegio di difesa di Jean Favre Angiolo Bandinelli era l'intervista era del ventisei gennaio di minore centottantadue quindi esattamente quarant'anni fa intervista di Paolo Pietro Santi per radio radicale alla vigilia del processo d'appello per le loro disobbedienza civili compiute nell'ottobre mille novecentosettantanove
E quel procedimento fu importante perché punto si concluse con una sentenza una condanna ma una pena irrisoria e io dal punto di vista politico fu una soluzione si può dire
E il procedimento fu importante perché forse per la prima volta un tribunale fu costretto a mettere in discussione la politica sulle droghe e le sue conseguenze
E i giudici panico avete sentito ordinarono una perizia per rispondere alle questioni che erano state poste dalla difesa
Questioni che metteva in discussione proprio i fondamenti della della legge proibizionista e i periti in base alle conoscenze scientifiche all'esperienza di laboratorio esclusero che la cannabis potesse produrre assuefazione e dipendenza
Parlarono della possibilità nell'instaurarsi di in alcuni soggetti di una dipendenza psichica che però non fu meglio definita e non è mai non lo è mai stata e conclusero che comunque la l'uso della cannabis non provocava mutamenti del carattere non provocava danni permanenti al fisico
Nella psiche del dei consumatori e e non e non c'era e non con non era la droga di passaggio per passare a sostanze
Più più potenti e quindi grazie all'azione dei dei radicali a quella disobbedienza civile
Diciamo che uno si manifestò una delle forse delle prime aperture della alle acquisizioni scientifiche in materia di droghe in onore tribunale questa cosa ricorda un po'il Processo anzi più che ricorda c'è un parallelo con il processo
Uno dei processi a cui fu sottopongono sottoposto Marco Pannella durante ebbe per le mare disobbedienza civili che con aveva compiuto alla metà degli anni novanta in una di queste barche ci fu la la perizia
Dei professori marines malizia nel che e tutto intorno alla capacità drogante la dose drogante e arrivarono a cose analoga insomma quelle la conclusione Now che a quelle appunto di nel settantanove con la differenza che stiamo parlando di praticamente vent'anni dopo nel frattempo l'acquisizione scientifica nome intatte Inter questo fu importante quel processo argent fango e ad Angiolo Bandinelli Angiolo Bandinelli che sempre così abbiamo voluto ricordarlo in questa puntata è notizia antiproibizionista che sempre in quel
Numero due di diritto e libertà dedicato quasi tre di questa rivista diretta Mariano Giustino di dei che fu dedicato quel numero quasi interamente alla lotta anti proibizionista e alla situazione
Delle droghe scrisse in quell'editoriale proibire un dato strutturale è necessario che a sua volta autorizzerò reprimere il punire in un giro molto complesso e delicato correrebbe tenerlo sotto continuo controllo dicono gli esperti o altrimenti si può correre il rischio che sul proibire dunque sul reprimere e punire prima o poi sì a Carpino arroganti e schierò ottica ideologia autoreferenziali svincolate da ogni verifica e possibilità di revisione nella Fenomenologia della modernità il proibizionismo sulla droga ha da tempo superato questa soglia di guardia il proibizionismo sulla droga ha intaccato e messo in crisi
Un contesto storico-culturale un tempo orgoglioso per aver illuministica mente superato vecchie arcaiche e intollerabili forme di fondamentalismo Angiolo Bandinelli scriveva queste cose nel due mila quindi oggi più di vent'anni fa sono successe tante cose anch'a livello mondiale sono messe moto cose importanti a menti importanti sarà ancora lungo ma atti il proibizionismo proprio stretto messo davanti adesso all'evoluzione della situazione agli Stati che hanno cominciato a legalizzare proprio si sta c'è sempre più i limiti previsti si si arroccano sempre più su posizioni fondamentaliste appunto come come scriveva Angiolo Bandinelli nel nel nel due mila
E sono abbiamo voluto ricordare questa insomma Angelo materiale è stato un militante un dirigente radicale protagonista di tante iniziative politiche è stato anche parlamentare radicale ma hanno antistanti presa vista l'abbiamo voluto ricordare con questo momento della sua vita politica questa sul nella battaglia per leggi umane ragionevoli sulle Drowned sulle droghe
Mauro Mellini diceva nell'intervista che il dato di valore della di quella vicenda era proprio il fatto di dover discutere non del drogato dello spacciatore ma del radicale che non drogato non è spacciatore
Massimo si preoccupa dei problemi delle droghe dei problemi della legislazione assurdo della sua applicazione
Perché c'era una sua fazione quotidiana della società non alle droghe ma appunto alle leggi e ai problemi che che su che che si pongono insomma e contro proprio questa sua infrazione intervenivano vicende come quella di Angiolo Bandinelli di diciamo Favre e delle altre disobbedienza civile
E dunque la volontà di portare nelle aule di tribunale c'è un modo diverso di guardare questa realtà è una lunga storia quella radicale delle disobbedienza civili contro l'ipocrisia e il fallimento delle leggi sulle droghe ci fu quella di Marco Pannella nel mille novecentosettantacinque
Ci furono
Quelli appunto di Angiolo Bandinelli diciamo fa e anche di Emiliano Silvestri nel settantanove poi di nuovo Marco Pannella i radicali in varie occasioni novecentonovantacinque e nei mesi successivi
Dalle nella corsa nei mesi successivi
Altri in quegli anni ce ne furono anche con altre iniziative da parte di militanti radicali e poi tutte quelle di Rita Bernardini sulla cannabis in particolare sulla cannabis medica sui diritti dei malati e proprio per questo venerdì venerdì undici febbraio
A Firenze ci sarà il processo d'appello per la disobbedienza civile compiuta da Rita Bernardini nel novembre del due mila quattordici quando fu assolta naturalmente a radio radicale seguirà questa questa udienza questo processo
E poi vedremo come andrà come andrà a finire che cosa che cosa ancora uscirà
Ma appunto parliamo di aule di tribunali qui parliamo anche di a questo punto di droghe e di carcere della legge sulle droghe e del del carcere dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate che assicurino il reinserimento sociale
Dei detenuti queste anche la migliore garanzia di sicurezza lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Nel discorso che ha tenuto a Parma il Parlamento in seduta comune dopo il giuramento del suo secondo mandato
Qui come sapete Mattarella ha ottenuto settecentocinquantanove voti secondo solo a Sandro Pertini tutti i gruppi parlamentari tranne Fratelli d'Italia cui si sono aggiunti altri mancanti dissenzienti hanno votato a favore della sua la riconferma
Cinquantatré applausi uno ogni quarantadue secondi con standing ovation ma il discorso quello che che rileva è che il discorso di Mattarella è stato un discorso molto politico che ha dettato una vera e propria
Ha agenda politica e una questione strettamente politica quelle della giustizia dunque anche quella delle carceri invece di assicurare il reinserimento sociale dei dei detenuti come ha detto il presidente Amato Mattarella ed è sì significativo che abbia usato la parola reinserimento e non rieducazione le carceri infliggono un aggravio di pena a causa delle condizioni degradanti in cui in cui si trovano spesso siamo di fronte proposta situazioni inumane e degradanti
Allora i parlamentari che si sono spillati le mani prima e durante e dopo il discorso ma che poi sono rimasti tiepidi alle alle sue parole
Sulle carceri dovrebbero sapere che come abbiamo più volte ricordato da questi microfoni di sovraffollamento delle carceri è dovuto alla legge sulle droghe
La parte penale del Testo unico sugli stupefacenti continua ad essere il principale veicolo di ingresso nel sistema giustizia
Il trenta per cento degli ingressi in carcere
Dati dell'anno scorso è determinato da un solo articolo di una sola legge e allora di carcere si è parlato alla recente conferenza nazionale sulle dipendenze la sesta conferenza che si è tenuta a Genova il ventisette e ventotto novembre
La prima sessione tematica ed era anche che riportava i lavori del del primo tavolo tecnico preparato alla prima sezione tematica era intitolata la realtà penale e penitenziario della dipendenza nuove proposte su uno misure alternative riduzione del danno e sanzioni
Noi già abbiamo fatto sentire alcuni interventi ma in questa puntata notiziati proiezionista proprio alla luce del discorso che ha fatto Mattarella in parlamento allora vogliamo riproporvi perché come dire repetita iuvant
Forse butta cavato rapidamente somma baci continuare a apparare in Asafa situazione Tina vogliamo riproporvi gli interventi di don Luigi Ciotti che fondatore gruppo Abele io a seguire quello di Patrizio Gonnella il presidente dell'associazione Antigone
Voi mi insegnate che la cultura che dà la sveglia le coscienze
Vorrei partire dall'educazione perché l'educazione il primo per il più prezioso investimento di una comunità aperta al futuro
Pongo un investimento che trova nella famiglia nella scuola i suoi piccoli principali
Ma non possono essere gli unici ogni contesto può e deve essere educativo
Anche il contesto sociale dei deve svolgere un ruolo educativo
Quindi oggi più che mai abbiamo bisogno della città educativa dove tutte le forze si mettono insieme in quel progetto in quei percorsi educativi Secondo certo il problema delle dipendenze riguarda tutti i giovani e adulti
Dobbiamo leggere il nuovo chi bussa mi permetto di dire sui giovani una cosa che i giovani se trovano dei riferimenti veri coerenti e credibili Scissor no i giovani ci sono non è vero che non ci sono i giovani ma attenzione
Queste alla seconda generazione a cui è stato derubato letteralmente del futuro
Non è una generazione che spera nel futuro di un futuro migliore
Spera che un futuro ci sia una società che non investe sui giovani è una società che divora se stessa che non crede nel proprio futuro
Allora voi me lo insegnate
Che i giovani Disidoro nutrirsi non solo di parole e sono stanche di tanti parole
Ma hanno bisogno di opportunità e di concretezza
L'educazione ribadisco per noi era cosa di grandi investimento culturale educativo
E generatrici di vita solo se ciascuno di noi testimonia con le sue scelte e i suoi comportamenti Bau l'Italia all'ultimo posto per la dispersione scolastica
E noi siamo agli ultimi posti in Europa
Per la povertà educativa allora perdiamo il quaranta per cento di giovani nei percorsi dell'università noi siamo qui per fare il tifo positivo perché le cose possono cambiare
Ma allora ci vogliono degli interventi meticci che tengono conto di tutto questo
L'altro aspetto la consapevolezza oggi oggi che i nostri impegni non reggono più l'urto del tempo sono importanti ma insufficienti
Dobbiamo trovare il di più risposte azioni comuni
Tutti noi portiamo avanti comunità accoglienza centri crisi troppi abbiamo aperto cooperative il lavoro che le famiglie
Per ora lasciatemi dire come anche importante il lavoro di strada
E già varati strada vuol deve esserle lottatori per la vita in tutte le sue espressioni
Molte persone che sembravano sconfitte rassegnate possono ritrovare motivazioni e progetti se non vengono abbandonate al loro destino
Non si può parlare di strada di disagio di sofferenza sociale e umana
Senza ascoltare e stabilire una redazione ed era con quelle persone che il disagio lo dicono sulla loro pelle non si possono fare scelte solo a tavolino calate dall'alto dobbiamo scontare la vita la vita delle persone
E abbiamo capito che in questi anni a fianco di tutto il resto che deve essere fatto che era tanto fondamentale prevenire l'uso di droghe quanto prevenire i rischi dell'uso perché quando uno è morto però non basta commuoverci dobbiamo Moro riciti più tutti
Praticare un realismo che non abbassassero la guardia dal punto di vista educativo e preventivo
Guardate i principi sono certo importanti e devono essere la guida della coscienza morale
Ma non possono essere assolutizzato di fino a diventare i muri che ci sottraggono all'incontro con le persone
Noi dobbiamo lottare per la vita e dobbiamo inventarci di tutto per andare incontro alle fragilità delle persone
La legge del novanta a cui facciamo riferimento ci pone interrogativi
Oggi necessario un cambiamento radicale del suo impianto punitivo non più rinviabile per diverse ragioni tutti i meccanismi sono stati già Vendetti Vendetti
Io mi permetto chiamatela come volete
Si trovino delle strade
Io oggi dico
In base a tutte le cose già riverse
Chiediamo la de criminalizzazione del consumo e la depenalizzazione
Ai da depenalizzazione
E la depenalizzazione dei reati più lievi più IED
Ma chiediamo con insistenza che vengono potenziate qualificate e concesse le misure alternative alla detenzione
Misure chi si sono rivelate più efficaci
All'arrabbiate
Bisogna dare però gli strumenti perché questo avvenga
Stima riconoscenza quanti nei penitenziari e si spendano nei servizi dentro fuori
E per quelli che devono stare dentro che venga ridato vigore agli istituti le alle sezioni di a custodia attenuata
Dove ci sono già in alcune realtà ci hanno dimostrato la destra e positività
Ma non è stato fatto quello che delle leggi precedenti si era stabilito di allargare a tutte le case circondariali cito dal diario eccetera
Attenzione
Anche per noi e a tutto il sistema dei servizi con la disattenzione al problema droga e AIDS
è inevitabile che anche se lì ci sono stati Coppa evolvente trascurati i servizi socio sanitari territoriali sono stati mortificati dalle leggi finanziarie che di anno in anno tagliavano la spesa pubblica
è la vittima più illustre
è stata la prevenzione ridotta al cinquanta per cento allora caspita ci saranno pure dei responsabili in questo Paese
La vittima di un lustro della prevenzione
Ma anche questo Coppa accorpamento dei server non sostituendo il personale in pensione sempre più ridotto
Ma l'altro problema grosso è il topo carcere e l'inserimento sociale e lavorativo salto avanti solo per titolo per dire che il sociale
E tutti gli interventi necessari per tutti ma anche per le persone che devono rendere opportunità quando escono il sociale per il piacere
Non è un costo ma è un investimento
è un investimento costa di più rincorrere i problemi dopo allora non guardare per il piacere tutti al sociale come un mondo a parte
Uno tra gli altri ma dobbiamo guardare dal sociale per fondare vedo le proprie azioni si parte dal basso si parte dalla vita delle persone si parte dal mondo del sociale più trascurato otto la mafia più pericolosa
Era nostra lentezza era la burocrazia abbiate pazienza dodici anni è vergognoso
Ma io mi chiedo
Mentre il prezzo che abbiamo pagato in questi dodici anni i vari vento di fragilità di mancanza di servizi di leggi sbagliate l'hanno pagato sulla pelle le persone più deboli e più fragili
Ma che non ha fatto quello che doveva fare in questi dodici anni nella politica che non ha convocato ogni tre anni sempre impuniti
Non è possibile questo che non abiterei leggi deve rispondere rispondere seriamente a tutto questo
E il tempo se n'è andato così o forza o c'è uno scatto in più da parte di tutti i per dare fiducia speranza dobbiamo inondare i nostri territori
Di cose belle e positive dobbiamo riconoscere e farle emergere e nel nostro Paese ce ne sono tante però mettiamoli in grado di potere funzionare
Meglio
Grazie
Do la parola professor Patrizio Gonnella
Do la parola al professor costituzione Gonnella presidente dell'associazione Antigone
Grazie grazie dopo don Luigi Ciotti cui sottoscrivo dalla prima all'ultima parola quindi potrei anche non intervenire però è un'occasione ce l'amministratore ringrazio la ministra Dadone per questa occasione data anche alle organizzazioni come Antigone
Beh io direi che dobbiamo recuperare i compiti la complessità ci ha insegnato in questo tour Luigi noi dobbiamo recuperare la complessità quella complessità che non ci può dire non ci può far dire che Stefano Cucchi è morto perché drogato
Lo stato detto nel due mila dopo Stefano Cucchi è morto perché drogato ecco quella e l'ha comprato quella in una semplificazione quello come una semplificazione direi parlare di Rocca
Perché esistono Rocchi perché esistono tante storie diverse perché esistono consumatori dipendenti perché quel diciannove per cento di ragazzi che abbiamo oggi citato
Che fra il quindici e il diciannove anni fanno consumi di droghe ma non possiamo il botto semplificando lasciarli nelle mani di polizia tribunali e carcere perché saremmo criminale criminali nove
Perché saremmo
Vogliamo una società di questo genere una società senza la complessità doppia recuperare la complessità la complessità fa fa fatica anche nelle carceri fa fa fatica lavora andare nelle carceri non ci andiamo
Se non forse ispirati dava probabilmente uno dei più grandi giuristi della nostra storia repubblicana Piero Calamandrei che ci diceva bisogna appena visto non ci andiamo ringraziamo l'amministrazione penitenziaria c'è qui dottor De J. su che ci consente di andarci da però quanti siamo vediamo le sezioni ghetto per tossicodipendenti dottor decimo vediamo tante custodi attenuate so pochissimo e perché perché si fa una circolare prevedendo per esempio troppo l'istituzione di nuove sezioni dovevamo tutti i detenuti che dando fast i Kew le sezioni ex stretto ad articolo trentadue del regolamento di esecuzione e non si chiudesse invece sulle custodi attenuati non liberiamo noi non ci liberiamo da questo pregiudizio migliaia di persone detenute potrei Moro noi trattarle con progetti di libertà perché vogliamo rimettere in discussione conquiste come quella che grazie a Mauro Palma ottenemmo della sorveglianza dinamica in tutti gli istituti di pena
E invece no una ditta del tossico più Husayn cella è una vita doppiamente sofferente
è una vita doppiamente sofferente dobbiamo recuperare dobbiamo recuperare visione andiamo in carcere siamo stati in carcere l'altro giorno nella sezione Sestante al carcere di Torino
Beh quelle persone oggi fortunatamente è stata chiusa quella sezione di osservazione psichiatrica
Lei c'erano persone con doppie triple diagnosi
E ci sono le persone a con i problemi di dipendenza dentro quelle doppie triple di amici e come rideva vivevano come abbiamo descritto e come avevano già descritto le organizzazioni di garanzia in questo Paese e anche quelli internazionali
Di cavalli in modo indecente inumano e degradante ecco le dobbiamo superare tutto questo perché altrimenti noi semplifichiamo
Ecco io diciamo Totò Toldo appunto la questione della complessità e vorrei riassumere vorrei riassumere rapidamente le ragioni del perché bisogna cambiare la legge sulle trovo perché bisogna cambiare il DPR trecentonove e in primo luogo ragioni etico filosofiche non voglio diciamo dire cose troppo grosse però in realtà noi dobbiamo fare attenzione dobbiamo fare attenzione che noi costruiamo un meccanismo punitivo di fronte a tutto ciò che non ci piace
Il meccanismo punitivo di fronte a tutto ciò che non sappiamo trattare il meccanismo punitivo che riguarda stili di vita sbagliati giusti dio non solo consumatore non sono mai stato consumatore quindi posso dirlo
Diciamo mi sento diciamo quella quella terzietà rispetto al tema beh diciamo non possiamo essere una società liberale di massa
Non possiamo essere una società liberale di massa e su questo su questi io spero che con il referendum si possa te con il referendum si possa dare un passo una possibilità di aprire un dialogo nella società su questo vuol dire aprire un dialogo sulla questione della libertà di massa perché non è una seconda questione secondaria quando parliamo quando parliamo di troppo
E quando parliamo di truppe una seconda ragione è una razza è una ragione che porta ad argomenti a me molto caro quelli su cui ci siamo formati dei di Antigone
E penso a al garantismo petali di Luigi ferraioli cosa ci dice Luigi Ferrajoli ma cosa dice la nostra Costituzione attenzione il principio di offensività deve governare il sistema penale
Attenzione
Quindi quello che diceva il don Luigi Ciotti io lo riformula in questo modo l'attenzione ai delitti che non hanno una vittima fatte rivediamo quella legge rivediamo perché quella legge è una legge che è in realtà trova difficoltà ad avere un suo fondamento di tipo costituzionale fino in fondo per ragioni procedurali si la Corte costituzionale è già intervenuta ma è già intervenuto anche sul principio di proporzionalità è una legge che sproporzionata
Rispetto al sistema sanzionatorio totalmente sproporzionata rispetto al sistema sanzionatorio e poi le ragioni di politica criminale solo qui e sono molto contento di essere a fianco al procuratore nazionale antimafia perché che da noi ha grande stima per il suo per il suo lavoro Blair noi dovremo cercare quantomeno di aprire un dibattito aprire un dibattito sulle ragioni di politica criminale che in realtà Aiuti diciamo dovrebbero essere alla base di una inversione dell'ateneo
Una interruzione nel tipo di politica da affrontare
Fino ad oggi non mi pare che il narcotraffico abbia trovato va abbia provato svantaggi dalla legislazione attuale nome parto mi parlo mi pare riterrà prolifera prolifera su tutto
O dove c'è un mercato illegale ci si butta questo è quasi scontato queste quasi scontato dirlo ma io dico anche un'altra Silva conclusione un'altra ragione di politica criminale rapidissimamente e sapete questa ragioni di politica criminale riguarda in milioni due-tre non lo so di consumatori che fanno diciamo un uso di sostanza che indagata è vietato dalla legge
Ma noi vogliamo creare un sistema in cui nessuno ha più paura del sistema punitivo ma se non c'è un sistema punitivo che poi in realtà sa che non potrà punire perché vogliamo mettere due milioni tre milioni di persone in carcere o pulirle allora perde di efficacia per tutti perde di efficacia la legge perde la sua forza
Dici scriveva Beccaria attenzione meglio prevenire cioè i nomi punire e chiudendo la questione carceraria il sovraffollamento citato beh qui ministro secondo me dobbiamo fare un tavolo comune non ci siamo
Prendiamo dieci mila persone tossicodipendenti e forse anche a legislazione vigente fino proviamoci mettiamoci dietro un tavolo e proviamo a vedere se non riusciamo a liberarle dal carcere perché si può fare del risparmio né do il risparmio netto per lo Stato sarebbe di noi abbiamo calcolato fra i duecentocinquanta e trecento milioni di Unieuro
L'anno che ben potrebbero essere investiti i progetti per la prevenzione e per il recupero sociale
Erano don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo Abele Patrizio Gonnella presidente dell'associazione Antigone loro interventi alla prima sessione tematica della sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che si è tenuta a Genova
Il ventisette ventotto novembre prima sessione tematica dal titolo la realtà penale e penitenziaria della dipendenza nuove proposte su misure alternative riduzione del danno e sanzioni
E già venerdì vedevamo fatti sentire però alla luce di quello che ha detto il presidente della Repubblica nel suo discorso davanti al Parlamento quando detto che dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollati assicuriamo il reinserimento sociale dei detenuti era l'importante risentire queste queste parole alle quali non c'è nessun non c'è altro da aggiungere
Ma ma bisogna però tenere conto anche di qual è la realtà e la realtà della politica sulle droghe in Italia è imperniata sulla Testo unico sugli stupefacenti che a più di trent'anni e la parte penale il Testo Unico continua a essere il principale veicolo di ingresso
Nel sistema della giustizia e con buona pace
Di tanti di tanti giustizialisti nelle celle di narcotrafficanti ce ne sono pochissimi
Le celle sono piene di piccoli spacciatori piccolissimi spacciatori subito rimpiazzate sul mercato illegale e di tossicodipendenti che spesso poi sono affetti anche da altre patologie anche più d'una il trenta per cento degli ingressi in carcere determinato
Da un solo articolo di una sola legge e i dati degli ultimi trent'anni che si possono reperire facilmente su internet indicano che con una diversa normativa il sovraffollamento delle carceri arrivasse normativa del sulle droghe il sovraffollamento semplicemente non esisterebbe allora
Qual è quali sono i numeri di questa realtà stava torniamo al a giugno del del dello scorso anno il ventiquattro giugno è stato presentato il la dodicesima edizione del libro bianco sulle droghe
Realizzato da società della ragione Forum droghe Associazione Luca Coscioni associazione Antigone CGIL CN ha Lila lega coop sociali e con la partecipazione di al molti altro organizzazioni il titolo era droga e carcere all'epoca del coronavirus e allora per per capire quali sono i cosa qual è la realtà
E e dunque attraverso i contenuti del Libro Bianco l'impatto che la legge sulle droghe a sul sistema penale sul carcere sentiamo a quella presentazione l'intervento di del Segretario di Forum droghe Leonardo fiorentini
Questa di Federico Bianco parte proprio da
La constatazione che dopo sessanta anni dall'approvazione della dalla firma della convenzione unica sulle droghe nel mille novecentosessantuno
Il fallimento delle politiche provini proibizionista è a livello internazionale e nazionale evidente e
Analizza come come fa da dodici anni a questa parte degli effetti della legge della legge che
Nominate Jervolino Vassalli ritornate Jervolino Vassalli nel due mila quattordici a su sistema penitenziario sul sistema della giustizia ma anche sul su diciamo sulla Società italiana
Il trenta per cento dei detenuti in Italia in tre in carcere per un articolo di una legge dello Stato
Ingressi in carcere questa l'anno scorso sempre dando vita a fine mille venti sono stati dieci mila ottocentocinquantadue per articolo settantatré
Rispetto ai trentacinque mila duecentottanta ingressi
Che ci sono stati durante l'anno numeri come detto in calo dal punto di vista
Assoluto ma percentuali che sono assolutamente stabili anzi in crescita rispetto agli anni precedenti
Questo anche per rispondere a chi dice che gli spacciatori non vanno mai in carcere
I spacciatori fanno quasi sempre in carcere poi vedremo anche che molto spesso è molto più facile condannare per droghe che per qualsiasi altro reato
Al trentuno dicembre del due mila venti più di un terzo dei detenuti era in carcere per il testo unico sulle droghe il tempo esattamente il trentacinque virgola zero tre per cento dei detenuti in Italia
è per articolo settantatré e spaccio o articolo settantaquattro e associazione per fini di spaccio e traffico
Questo dato è più del doppio della media europea
Che il diciotto per cento
Poco meno del doppio scusate
Ed è superiore anche la media mondiale che il venti per cento
Ricordiamo che nella media mondiale fanno ma fanno media anche stati come finiti in cui la carcerazione e ancora più pesante della nostra o Stati in cui
Ponto spese persone contava sostanze vengono direttamente uccise in strada come
Di questo trentacinque per cento il ventidue per cento erano appunto sono appunto detenuti per il solo articolo settantatré per cui per spaccio
Cinque mila seicentosedici ovvero il dieci virgola cinquantadue per cento per sia articolo settantatré articolo settantaquattro vero per quindi per un fattispecie che ha visto
Poter comporterà se ha contestato anche il reato associativo per cui diciamo di spacciatore un po'più strutturati solo novecentotrentotto esclusivamente per l'articolo settantaquattro
E il costo annuale della sua carcerazione per droghe
Costa all'Italia un miliardo di euro l'anno
Dato davvero preoccupante è quello delle ingressi dei delle persone che sono definite tossicodipendenti in carcere non usiamo tossicodipendenti perché il termine che viene usato ad avviso del giustizia ma è un è un termine che non ci piace però dobbiamo usarlo il trentotto virgola sessanta per cento però quasi il quaranta per cento ma anche l'anno scorso dei detenuto delle persone che sono entrate in carcere era dichiara dichiarata tossicodipendente questo ovviamente
Porta per le persone che hanno problemi di dipendenza il sole entra in carcere crea ulteriori problemi lo sappiamo benissimo per altri consumi poi non terminano neanche in carcere però
Molto spesso il venire tolti da processi di trattamento comunque di Asti di qualche modo di
Di terapia con i servizi con l'associazione crea grossi problemi
Ricordiamo che da sempre si dice che
Le persone tossicodipendenti non dovrebbero entrare in carcere pure la legge di fine tra i rincalzi Rizzi quasi nella maggioranza dei casi e al trentuno dodici le persone
Tossicodipendenti carcere rappresentavano il ventisei virgola cinquantuno per cento pay detenuti che è un dato che più o meno in linea con gli anni della Fini Giovanna
Come ho detto prima nel libro bianco trovate due simulazioni rispetto alla rimozione dalla popolazione detenuta dei tossicodipendenti ovvero dei detenuti per articolo settantatré
E in tutti quei casi certo agendo quelli solo per articolo settantatré o togliendo solo i tossicodipendenti non avremmo alcun problema di sovraffollamento carcerario e sembra prevedere i dati dal novanta in poi rispetto alla popolazione detenuta vedrete che l'influenza della legge sulle droghe sul sull'aumento costante della popolazione incarcerata nel nostro paese evidenti
Non non sono solo le carceri ad essere ingolfate e ha sono anche i tribunali quest'anno c'è un record sono duecentotrentacinque mila centosettantaquattro i procedimenti penali pendenti per trovo che nel due mila venti
Probabilmente ipotizziamo dovuto anche a alle sospensioni dovute alla pandemia covi dove ma è un dato assolutamente record rispetto agli ultimi qua almeno quindici anni
è superiore addirittura negli anni ai primi anni della legge Fini-Giovanardi dove in trend dei processi era
Molti nomi
Ci son tanti processi e i processi per droghe sono quelli che
Sono più tra virgolette efficienti ovvero sette processi per droghe su dieci si concludono con una condanna questi sono dati che sono nella relazione del
Del governo l'anno scorso
A differenza di questi invece son dati Istat un processo su dieci che trova un condannato per cui un colpevole per i procedimenti contro la persona per i reati contro la persona col patrimonio perché stiam parlando di un processo
Securitaria o molto efficiente sia da dal punto di vista del dell'arresto la perquisizione possibile senza mandato è possibile che abbiam visto quaranta per cento entra in carcere
Ed è molto efficiente anche dal punto di vista la condanna dove solo tre su dieci
Protesti non trovano un condannato e non è detto che qui tre poi comunque non siano stati sottoposte alle sanzioni amministrative che vedremo che vedremo dopo poi
Qui vado molto veloce sì ampia ampi aumentano le misure alternative ma allo stesso tempo si amplia l'area del controllo può forse adesso Scandurra si terrà qualche suggestione superiore pensate che dal due mila e cinque due mila e diciannove fra messa alla prova misure alternative detenzioni lavori socialmente utili l'area del controllo penale è aumentata del quarantaquattro per cento ne partivano da un dato di circa quaranta mila del due mila e sei posto
Posti indulto siamo ormai gli non so non abbiamo i dati del due mila e venti però fosse adesso si può aiutare siamo ad oltre quasi centoventi mila persone che in qualche modo anzi sono sottoposte a una qualche misura di penale di limitazione della libertà
Velocemente alla repressione del consumo perché oltre alle norme penali sul lo spazio si sono le norme
Amministrative
Che tramite segnasse una presso il prefetto possono portare alla sanzione amministrativa
Che ricordiamo sono i ricchi ora patenti ritorna passaporto
Con tutte le problematiche avesse legate Coliva clown come c'è stato un nel diminuzione
Non verso tutti dei detenuti c'è stata e degli arrestati c'è stata anche una diminuzione delle sanzioni delle segnalazioni perfetti che sono passate da circa quarantadue mila danno precedente ai trentatré mila del due mila e venti con un calo del trentadue no scusate
Sto con un calo che da sonorità determinare
A cui a questa fatto seguito circa nove mila sanzioni amministrative ovvero il ventisei per cento di coloro che è stato segnalato avuto una sanzione
I rapporti in questo caso in caso l'anno precedente era il trentasei per cento destinati subiva una sanzione
C'è una scure pesantissima sui minori che usano cannabis sono circa tre mila e minori segnalati nel due mila venti
Terre consumo di droghe di questi il novantasette virgola ventitré per cento e segnalato per cannabis
La cura non esiste più le gli alpini programmi terapeutici a seguito del della sanzione amministrativa sono solo novantaquattro l'anno scorso erano duecento e dunque se ricordo bene e la cannabis come ricordava bene Corleone prime al centro della repressione il settantacinque per cento per le segnalazioni per cannabis
Segue la cocaina al diciannove per cento dell'eroina al cinque per cento
Come ricordava sempre prima Corleone un milione trecentododici mila centottanta segnalazioni dal mille novecento novanta al due mila e diciannove perché non abbiamo il dato complessivo nel diviso per sostanze nel nel due mila e venti con questa imparando quindi di circa un milione trecentotrentacinque mila segnalazioni dall'Avana
Una parte su cui il libro bianco interviene e anche quella
Rispetto agli esami e alle denunce per violazione dell'articolo centottantasette del Codice della strada ovvero guida in stato alterato e con non pur non avendo dati omogenei perché non ci sono dati Monte Ceneri e diciamo il tema della qualità dei dati sia dal punto di vista del sistema penale della giustizia ma soprattutto anche dal punto di vista nel sistema di controllo in questo caso dei dei controlli su strada e in generale
Sulle sostanze
Davvero problematico ebbene
Sui incidenti rilevati dalla polizia stradale che l'unico dato che siamo riusciti ad ottenere nel due mila venti
Solo dall'uno virgola quarantasette
Uno virgola quarantasei per cento dei conducenti son circa quaranta mila
Incidenti rilevati dalla polizia stradale nel due mila venti è risultato positivo è teste per cui è stato segnalato per l'articolo centottantasette vuol dire che nel resto dei novantotto virgola X per cento dei casi non vi era uso di sostanze
Nei controlli su strada da parte dell'arma dei carabinieri questi son dati pubblicati dal Dipartimento politica antidroga solo lo zero virgola zero quattro per cento di Conte docenti controllati risultato positivo durante i controlli
Ecco questa è la la realtà della della legge sulla droga in Italia gli affetti dell'attuale dell'attuale legge era l'intervento di la relazione di Leonardo fiorentini segretario di fare un droga la presentazione del dodicesimo libro bianco sulle droghe
Predazione che voluta il il ventiquattro giugno dello scorso anno droghe carcere all'epoca delle coronavirus questi sono i dati in particolare proprio sull'impatto sul sistema penale sul caso e sono i dati del due mila e venti ma al di là avrebbe delle cifre assolute la situazione non è cambiata di una di una virgola
E anche qua non c'è non c'è nulla da non c'è nulla da aggiungere un anno fa nel suo discorso programmatico in Parlamento il Presidente Consiglio Draghi disse che le cito come accadde governi dell'immediato dopoguerra abbiamo la possibilità o meglio la responsabilità di avviare una nuova ricostruzione
Allora anche quest'anno due mila ventidue il nostro Paese deve continuare ad affrontare una difficilissima situazione sanitaria economica sociale
C'è l'epidemia ce la complicata e rischiosa situazione internazionale contro gli effetti che ha nei prossimi mesi ci saranno anche molte elezioni locali saranno un test politico importa importante si profila anche un appuntamento referendario referendario cruciale se la Corte costituzionale ammetterà i quesiti sulla giustizia sulla Canavese sul fine vita la prossima primavera
La riforma della giustizia è uno dei punti nodali per ottenere i fondi europee necessari all'attuazione nel Pnr R. ma io credo che non possa esistere una vera riforma
Se della giustizia se non si mette mano alle norme che concorrono al suo malfunzionamento che provocano il sovraffollamento delle carceri allora i partiti quelli che sostengono l'attuale governo quelli che hanno eletto a grande maggioranza il presidente Mattarella per un secondo mandato però anche le forze politiche che si candidano ad andare al governo dopo le elezioni del due mila ventitré
Devono assumersi le loro responsabilità
Il nostro paese ha certamente bisogno di riforme ha bisogno di di una transizione ecologica bisogna che la transizione al digitale però necessita anche di un cambiamento in materia di droghe ha bisogno di una politica realmente efficace e sostenibile basata sulle evidenze
Perché si abbia finalmente una giustizia giusta
Dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti come ha detto il presidente Mattarella nel suo discorso in Parlamento e dove magari questo lo aggiungo io
In un futuro che si spera non sia troppo lontano le carceri siano solo l'estrema ratio e comunque non ci sia più il carcere per i tossicodipendenti o anche per i consumatori di sostanze
Terminiamo questa puntata della notizia reati previsti
Lista tra un po'la troverete on line su radio radicale punto it ti invece in onda ci risentiamo tra una settimana lunedì prossimo alle tredici grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli