9 febbraio 1849, la Repubblica Romana. "Repubblicano" un significato, una storia

Un
Buonasera a tutti una serie agli amici le amiche agli simpatizzanti e soprattutto buona sera a i nostri ospiti
Per i quali sono molto orgogliosa ma sono orgogliosa che con noi questa sera cioè l'onorevole Giorgio la Malfa presidente della Fondazione Ugo la Malfa che è stato sempre
Il nostro faro di riferimento ci saranno stati anche i dissapori delle lontananze ma io credo che la nostra anima repubblicana sia sempre stata unita tant'è che oggi siamo qui
Oggi in un momento così difficile della storia del nostro paese della storia repubblicana del nostro Paese nel momento in cui l'arrembaggio alla alla cultura repubblicana ai vigili
Valori repubblicani a quelle che sono state le categorie di pensiero repubblicano è stato costante
Dannosissima o vorace sia a destra qui a sinistra oggi vediamo Salvini che sia proprio del nostro innocui naturalmente abbiamo presentato con il nostro simbolo
Ma si appropria anche la parola repubblicano senza sapere ciò che vincesse al dividiamo la Meloni che parla di patria di patriottismo senza sapere ciò che dice la storia
Va conosciuta
Va compresa va interpretata
Va vissuta e soprattutto va ricordata ma non con un revisionismo da strapazzo come si sta facendo oggi insultando la memoria di persone che hanno sacrificato la vita
Che hanno dato se stesse per valori valori universali di cui oggi noi siamo testimoni forse a volte non sempre Dini ma sicuramente grandi grandi grandi testimoni
Repubblicano a un significato ha un valore per voi
Un valore che naturalmente ancorato nella res pubblica nella quale abbiamo sempre creduto mazziniana mente quella repubblica democratica che nasce con la sua radice fondamentale proprio con il nove febbraio del quarantanove con la nascita della Repubblica romana
La vogliamo ricordare io ricordo quando ero bambina mio padre mi portava con tutta la famiglia nella sezione del partito
Portavamo con una piccola tovaglia una cena molto modesta
Che condividevamo con tutti gli altri commensali repubblicani era una cena di fratellanza
Una scena che serviva a ricordare quella grande grande pagina della storia nostra risorgimentale che vide appunto la nascita di una Repubblica a Roma la Repubblica romana
Centoventi voti su certe quarantaquattro
Undici contrari quattro astenuti hanno deciso con un decreto votato che il papato era decaduto dal suo potere temporale
Che al papato si rilasciavano le guarentigie che riguardavano soprattutto le attività di culto le attività spirituali
Che si formava un governo un governo democratico della Repubblica romana
Che questa Repubblica doveva avere rapporti diplomatici con tutte le altre nazionalità
Presenti appunto in Italia e in Europa
Naturalmente la Repubblica romana è stata troppo breve beh è stata altamente significativa significativa per quello che è riuscita a produrre per come è nata
Perché è stata l'espressione di un popolo
Di una piccola borghesia di un popolo di artigiani di di di di grandi intellettuali che anche stranieri che avevano partecipato
A quest'ora come il fermento democratico che stava per vedendo l'Italia ricordiamo le cose fondamentali insomma che nel nostro Paese si vivevano allora
E che videro appunto convergere su Roma gli spiriti più autenticamente democratici è stata una grande opera secondo me di laicizzazione dai citazione della politica laicizzazione appunto della realtà del Governo della Repubblica romana sono stati aboliti tre morali Casillas discinte
Sono stati confiscati i beni del creerò è stata fatta una riforma agraria è stata abolita la pena di morte
è stata varata la libertà di culto
E c'è stata soprattutto la soppressione della censura sono nati i famosi luoghi di parola dove tutti si radunavano il popolo festeggiava parlava al diritto di parola la libertà di esprimersi come per l'essere umano è fondamentale
Noi come diceva Cantet
Non siamo stati fatti per essere servi di nessuno perché soltanto chi sente dentro di sé l'esigenza forte no di una dignità morale noto naturalmente la fierezza dei di di essere appunto
Inflessibile un ente autonomo e un uomo è veramente un essere umano è un cittadino euro una persona con dignità e allora tutto il resto diceva lui e gregge
Un gregge che segue l'andazzo segue la corrente segue le opportunità personali ma certamente non segue la libertà la libertà che fondamento della democrazia
E allora studenti operai contadini gente analfabeta tutti parteciparono con un grande entusiasmo a questa è chiamata in correo in in corso del Popolo proprio veramente a partecipare a a costruire qualcosa di nuovo liberati si per una volta per tutte dalla cappio del governo del Papa
Bene la Repubblica romana ha un grande valore per voi e quindi la la memoria per noi di questa realtà storica di questa data storica e fondamentale ed è fondamentale perché perché il regalo più grande che ci ha fatto è la Costituzione
Una costituzione alla quale poi fa riferimento anche la nostra Costituzione per cardini fondamentali per categorie di pensiero che sono rimaste intatte e che hanno verificato anche come dire la cultura e l'immaginario dei nostri padri costituenti è una grande pagina morale è una grande pagina politica che vede
Rinnovati i rapporti tra Stato e Chiesa perché la costituzione
Che la Repubblica Romana riuscì a varare in poco tempo pochissimo tempo nelle tre fasi in cui si è sviluppata e si è organizzata naturalmente urla l'eredità più importante che noi abbiamo di questa data storica
Che vogliamo ricordare che vogliamo celebrare ma non perché siamo reduci perché siamo nostalgici ma perché crediamo ancora che quel messaggio quel messaggio oggi debba essere riproposto
Sappiamo che nel mondo la sfida della cultura la stima degli intellettuali è una sfida che
Vuole rilanciare oggi più che mai la cultura il pensiero e l'anima vera spirituale
Del e culturale del repubblicanesimo
Noi ci siamo repubblicani ci siamo abbiamo bisogno di ritrovarci
In una costante logica di evoluzione del pensiero repubblicano assenza di staccarci
Da quei principi sacrosanti che vedevano questo nostro partito storico il più storico partito il più antico partito no che si è formato nella nostra Italia repubblicana
Questi principi che hanno sempre sostenuto
Che il Partito repubblicano è un partito della sinistra storica italiana non marxista
E su questo vorrei richiamare l'attenzione di quanti pensano invece ci si possa appunto accasare noi non siamo capaci e non tolleriamo di essere accasati e ne Moore le pure tolleriamo di essere ospiti
Non vogliamo riprenderci una nostra autonomia vogliamo difendere la nostra identità ed è per questo che oggi la celebrazione della Repubblica romana ci vede uniti sono questi principi che ci tengono vicini
Che ci fanno ritrovare in un sentimento vero di fraternità
La mia introduzione vuole essere certamente preme per lasciare più spazio alla discussione
E soprattutto anche alla come dire collisione così si dice in termini appunto digitali tra quella che è la realtà oggi del nostro Stato italiano
Della realtà del governo la realtà della Repubblica
Dopo tanti anni dopo centosettantatré anni
Dalla nascita della Repubblica romana che è stata troppo breve ma che ha lasciato un grande segno che andrebbe ricordato mai dimenticato a cui attingere
Per tante tante tante tante soluzione che potremmo avere soltanto se recupera Asimo quella capacità di coniugare in maniera equilibrata forte i diritti e doveri così come ci ha insegnato Giuseppe Mazzini
Così come ci ha insegnato tutta la storia risorgimentale la resistenza e la stessa costituzione che noi abbiamo oggi che dobbiamo difendere
Ora dare la parola molto volentieri al l'onorevole Giorgio la Malfa presidente della Fondazione Ugo la Malfa
Per tanti anni segretario del nostro partito che ci ha portato a condividere a ragionare a portare avanti con fierezza i nostri principi e che io spero torni ad essere per noi una guida forte autorevole impegnata a ricostruire a ricostruire un partito repubblicano di cui in Italia oggi c'è assoluto bisogno ateo Giorgio la parola e grazie per aver accettato la nostra vitalità
Grazie Lazio non non potevo non non ho accettato l'invito
Oggi ricordare insieme con amici repubblicani il nove febbraio che in un certo senso e la festa nazionale del repubblicanesimo
E lo ha gettato
Come esponendo come presidente della fondazione che porta il nome di mio padre il quale noi ci sforziamo di tenere viva la la cultura del movimento repubblicano c'è una lotta politica c'era una un'azione culturale noi cerchiamo attraverso nostri convegni le nostre pubblicazioni di
Tenere viva questa storia e in un certo senso aggiornarla rispetto ai problemi
In termini internazionali europei economici
Del nostro tempo
Il Partito repubblicano
Viene da questa grande storia risorgimentale
Ma
Davvero Risorgimento non solo il partito che muoveva la Repubblica che voleva superamento della monarchia
Era anche il partito della questione sociale
Nel Risorgimento il partito liberale
Cavouriano rappresentava un partito moderato
I mazziniani rappresentavano la sinistra riformatrice
Le prime organizzazioni sindacali sono organizzazioni mazziniane prima
Del momento in cui la cui momenti socialisti
Le organizzazioni repubblicane nelle nelle colline minerarie della Toscana
Oltre ai cavatori di marmo di Carrara erano organizzazioni mazziniane
La bandiera la bandiera nera della Carboneria colleghi stralcio dell'edera per indicare la tenacia di questa lotta dico tutto questo perché
L'identità repubblicana è stata per molti aspetti compreso sa nel secondo dopoguerra dalle aziende in tutto il secolo ventesimo dall'esistenza di un partito di sinistra più radicale socialista o comunista
Il il messaggio repubblicano è apparso
Meno rigidamente perché sembrava vi fosse un luogo dove la sinistra sociale trovava la sua massima espressione che era il movimento socialista o il movimento comunista diviso fra di loro
Quando nel mille novecentottantanove è finita la diciamo la la speranza o l'illusione di una società senza classi
In cui la proprietà privata fosse superata
Doveva cominciare
Per il partito repubblicano una seconda gioventù per così dire perché è venuto meno chic antico avversario sordo sul piano culturale del repubblicanesimo
Mazzini nel mille ottocento metodo di ottocentoquaranta mila ottocentocinquanta visita a Londra contemporaneamente a ma e ci sono polemiche molto veloci Imax di confronto di Mazzini e di Mazzini verso marzo Mazzini diceva
Che l'idea del socialista di abolire la proprietà privata e di rendere tutti uguali avrebbe inevitabilmente sfociato in una dittatura
E che bisognava in many immaginare forme più moderne più rispettose della libertà
Come associazione tra il capitale e il lavoro per cercare di superare la questione sociale
Dico tutto questo perché il partito repubblicano avrebbe avuto in questi anni e avrà ancora io mi rivolgo ai giovani se ci sono due giovani che ci ascolta ancora davanti a sé una possibilità di di un cammino fecondo
Perché può rappresentare in una società europea
Posso presentare la voce dalla riforma sociale che oggi quasi non si sente più io ammiro pur essendo nel deposito posizioni naturalmente lontane dalle mie amico molto spesso le parole del del Pontefice nel il quale solleva la questione sociale
Ho solleva il problema dell'immigrazione in termini che sono limitare la sensibilità che può avere qualcuno che appartiene al nostro movimento
Allora no noi siamo fuori naturalmente da dei movimenti religiosi sia un un partito laico non un partito anticlericale non partito integralmente laico
Possiamo portare avanti questi temi
Noi abbiamo siamo venuti meno questa nostra dovere in un certo senso perché nel momento in cui bisognava trovare una strada comune
Per rafforzare questa presenza che finalmente poteva esprimersi pienamente in una società con la società italiana ci siamo divisi è inutile parlare del passato
Non ci siamo divisi e ancora oggi
La debolezza del movimento repubblicano deriva dal fatto che esistono più sale
E io non non mi sento naturalmente di di partecipare qualche in qualche momento sono stato messo ai margini dal partito del partito repubblicano ma non ho mai pensato iscrivermi altrove perché non esista germe la possibilità di una battaglia che sia diversa da quella del partito repubblicano quello con lei e della storica delle bandiere di Carraro delle bandiere di Ravenna o delle bandiere di Ancona
Rosse
Molto spesso diventate verdi solo dopo la seconda guerra mondiale bene questo partito prego bisogna ricostruirlo glielo dico perché ho un'età dalla quale posso dare dei consigli diciamo così
Bisogna riunire tutte le forze repubblicane e bisogna dargli un orgoglio prima ancora che politico culturale quando il dieci novembre noi abbiamo fatto come Fondazione la Malfa una manifestazione alla Camera dei deputati
Ma io ho avuto lo l'orgoglio di avere in questa sala la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella
Del Presidente del Consiglio dei maghi del presidente della Camera Fini come del presidente del Senato del governatore della Banca d'Italia ricordavamo
In quell'occasione settant'anni da una
L'iniziativa di governo di un ministro repubblicano il ministro del Commercio con l'estero che nel mille novecentocinquantuno aveva con un decreto
Aperto gli scambi italiani alla concorrenza internazionale
Con un'operazione che venne duramente criticata dalla Confindustria che diceva che in questo modo si sarebbe distrutta all'industria italiana e anche della CGIL che diceva
Che il ci saremmo persi i posti di lavoro e che invece fu il miracolo economico del Paese
Perché l'Italia che respirava dopo la caduta del fascismo aveva la capacità di proiettarsi e la volontà di proiettarsi all'esterno e in quella riunione
Con davanti a questo
Queste autorità italiane che colle modeste forze della tradizione repubblicana abbiamo riunito in una sala della Camera e ho detto noi oggi siamo abbiamo la possibilità di un nuovo miracolo economico
Quest'anno il reddito nazionale cresciuto del sei e mezzo per cento
Che è una cifra che non vedevamo da molti anni è vero
Che si trattava di un recupero rispetto alla terribile perdita dovuta alla pandemia del mille novecento nel due mila venti ma anche nel mille novecentocinquanta cinquantuno noi operavamo
Il reddito che sembra persa dopo la guerra avevamo un ambito pro-capite inferiore a quello del trentanove
Ma resa slancio iniziata la corsa l'Italia guardando verso l'Europa e verso il mondo riuscì a trasformarsi in modo disse una volta Giorgio Amendola che in quei vent'anni al mese Giorgio Amendola l'Italia aveva avuto un cambiamento superiore a quello dei primi di due mila anni precedenti
Vedemmo i contadini poveri del Mezzogiorno finalmente avere le scarpe
Molti bambini andare a scuola ci è stato fatto in mezzo a molti errori ma si è cambiata la società italiana
Allora in quella riunione del dieci novembre rivolgendomi al presidente del consiglio e al Presidente della Repubblica ho detto guardate che non siamo di fronte a un'occasione analoga
Nel sessantadue
Avvertimmo che c'era sentivamo gli scricchiolii di questo mondo sviluppo economico serviva una politica di programmazione
Un accordo con i sindacati che una politica dei redditi per dare uno sviluppo programmato in un altro Paese allora non fu fatto ed è venuto negli anni della stagnazione oggi siamo nella condizione analoga
Mi rivolgevo e mi rivolgo al Presidente del Consiglio
Io ero contrarissimo all'ipotesi del Presidente del Consiglio potesse essere non vede eletto Presidente della Repubblica non perché non abbia le qualità in serie
Ma perché oggi Draghi è impegnato in una battaglia fondamentale per l'Italia che si combatta dal Governo
Deve andare a negoziare con l'Europa il nuovo Patto di stabilità loro negozio al Presidente della Repubblica o negozi al Presidente del Consiglio
Deve affrontare i problemi dell'Energia deve affrontare il problema internazionale dell'Ucraina sono questioni dipendono dal governo e questi dieci in quell'occasione
Quello che volevamo che restasse presidente lei proprio Mattarella ed è una battaglia che abbiamo vinto
Perché Mattarella rappresentava agli occhi degli italiani
Un'idea alta dell'Italia e della Presidenza della Repubblica e volevamo che Draghi continuasse la ricostruzione del Paese
N el tasse su questa ripresa un possibile secondo miracolo economico queste erano le nostre posizioni questa battaglia l'abbiamo fatta
Ma quante amici repubblicani quante ne potremmo fare
Se ci mettessimo tutti insieme
Aziendale indicazione forti di un partito che può allearsi questo è un punto su cui ci sono state molte incomprensioni anche fra di noi
Noi possiamo allearci col centro qualche volta con la destra moderata non certo con l'onorevole Meloni
O con i personaggi del Governo per conto dell'onorevole Meloni questa o quella Regione certo mai
Con l'estrema destra erede del fascismo possiamo allearci con il centro
Possiamo dire naturalmente allearci col centrosinistra che è più vicino nello stile maschili dunque con il senso di un'autonomia che prima che politica e culturale e ideale
Questo deve essere chiaro nella battaglia repubblicana e dobbiamo superare gli errori che abbiamo fatto tutti di ritenere che ci si potesse dividere di fronte alle battaglie politiche
Noi non dobbiamo dividerci chi vota battaglie politiche finché c'è un'unità culturale nella nostra battaglia questo è l'appello io so che ci sarà un congresso nel Partito repubblicano nei prossimi mesi quale non so neanche se fisicamente a un blocco chiedono non ho nessun ruolo e non ho nessuna voglia di di avere ruoli nella vita politica quotidiana
Ma è un congresso dal quale deve nascere forte una posizione culturale prima che politica del partito repubblicano
Perché le altre forze politiche
C'è la riconoscono
E se l'onorevole Salvini
Dice non voglio fare il partito repubblicano io non mi arrabbierei non intanto non ci riusciva perché sono talmente divisi che non ci ma la mia carriera perché in un certo senso è un riconoscimento di rispetto per una storia importante
Loro parlano del partito repubblicano americano però in un certo senso la parola repubblicano è una parola nobile nella vita italiana ce lo sentiamo dire molto spesso
Molti dico male perché non entro in politica Iozzo è entrato e uscito grazie
Dopo molto tempo dalla politica ma la parola repubblicano è una parola nobile della vita italiana noi dovremmo essere lo dico soprattutto il gioco ovali dovremmo essere all'altezza di quello grande tradizione
Che c'ha riunito qui questa sera prepararci ai prossimi anni che saranno importanti per ritardi
Grazie
Io ho finito clinici
Che succede
Bene grazie riprendiamo dopo questa questa pausa tecnica ci dispiace molto questo piccolo inconveniente
Comunque grazie io ma purtroppo non è una riunione in presenza fisica altrimenti come penso molti persone che seguono che sono altro dibattito avrei applaudito
A agli interventi di Luciana Sbarbati di Giorgio la Malfa anche per il fatto di vedere insieme in una in una in una un'occasione come questa che che che in cui Giorgio naturalmente si è espresso come presidente della della Fondazione
La malsana ma mi è è un bello spettacolo sono una cosa che fa piacere stadio c'era ed era io guardate da parte mia posso posso dire questo
Non è la prima volta naturalmente che ci ritroviamo a ricordare la Repubblica romana do facciamo regolarmente tutti gli anni materno repubblicani non è come dire visitare un museo non è una commemorazione storica
Non è un ricordo risorgimentale è anche questo certamente però in un certo modo e magari il festeggiare un compleanno cioè il compleanno di un organismo vivente ancora come la Repubblica romana per alcuni aspetti è perché il termine repubblicano per me credo per tutti noi repubblicani italiani il suo significato l'anima di essere repubblicano dicembre
Da quel miracolo quel miracolo laico se vogliamo quella impresa fatta da donne e uomini durante la Repubblica romana noi veniamo da lì come diceva Giorgio ma al tempo stesso siamo ancora lì
Siamo ancora plasmati nostro DNA quello che è accaduto in quei mesi a Roma
Continua in qualche modo essere nelle nostre nelle nostre corde direi quasi il nostro destino di di di Repubblica
Vedete io trovo che ci siano come dire tra le tante cose che possiamo dire tre elementi che sono ciascuno di per sé Nobile bello e a suo modo forse anche drammatico Marco nella loro combinazione rendono quella quella quell'esperienza
L'esperienza
Che vediamo ancora oggi i nostri dei nostri tempi una repubblica romana che che non finisce lì di di declinarsi ancora ancora oggi la prima cosa che colpisce la Repubblica romana
è come dire la la percezione chiara del futuro
Cioè plasmare uno stato con delle politiche chiaroveggenti profetiche per molti aspetti già delle politiche che vedevano il benessere del del della collettività nella sua sostenibilità avvenire il benessere direi quasi la la felicità cioè le riforme che furono usate sono delle riforme che all'epoca erano assolutamente inaudito e soprattutto nella loro complessità
Sono state ricordate il suffragio universale cioè il fatto che abbiamo avuto per la prima volta in diritto
La possibilità in Italia di dare il voto alle donne ci siamo arrivati un secolo dopo alle donne non votarono per per prassi ma avevano il diritto di votare durante la Repubblica Romana
E a parte una breve esperienza durante la Rivoluzione francese bisogna andare a alla alla alla alla la straordinaria storia di De Paoli in Corsica
Cioè l'Europa Rivalta molto dopo a quella a quella scelta l'abolizione della censura quand'ero bambino c'era ancora la censura in Italia il triumvirato abolì la censura
L'affermazione della libertà di opinione della libertà di stampa della libertà di religione l'abolizione dell'intento a Roma la possibilità per un protestante di professare la fede come un ebreo
Accanto al al cattolico
Basandosi sul fatto che la fede religiosa non avesse niente a che vedere con l'esercizio dei diritti dei diritti dei diritti civili Lazio naturalmente separazione tra Stato e Chiesa tutti ci ricordiamo voglio dire di Cavour quando pensiamo a Stato e Chiesa ma Mazzini e Armellini e esalti l'avevano già già messa in in in atto
Questo concerto bellissimo del decentramento amministrativo l'autonomia dei Comuni quello che poi a un certo punto è diventato il punto di equilibrio nell'Unione Europea il principio di sussidiarietà e tutto già declinato preciso preciso nella Costituzione
Della Repubblica romana
Abbiamo il concetto di sovranità
La sovranità che non è del popolo
E naturalmente non è del Pontefice il nome dell'imperatore non è data del dio ma la sovranità che si dice è nel popolo cioè il popolo non ne può disporre il popolo non la può accedere come è stato fatto in Italia durante il fascismo come è stato fatto fino in Germania con il nazismo la concedere al suo leader al capo che si sceglie la sonorità deve restare nel popolo
Insomma un insieme di norme che erano estremamente ad acqua avanguardistica e rispetto non soltanto l'Italia ma tutta a tutta l'Europa il secondo aspetto e che in tutto questo come dire
Non è un manifesto politico non era il Manifesto del partito comunista di di Marx e di Engels non era un sogno ma è stato un insieme di norme messe in atto
Operative tradotte in realtà e questo rende quell'esperienza assolutamente straordinaria tenendo soprattutto conto dove questo cantiere straordinario coraggiose di idee ebbe luogo cioè a Roma in una città che all'epoca era una città che veniva da da da da un lungo Periodo millenario vidi di grandissima conservazione oggi c'è un articolo sulla Voce repubblicana di Davide Giacalone cita alcuni dati che che non sapevo due milioni e settecento mila mila abitanti c'erano lo Stato Pontificio all'epoca della Repubblica romana
Trentadue mila erano reti questi trentadue mila preti gestivano un patrimonio di ottantacinque milioni di studi tutti gli altri cioè due milioni e seicentosettanta mila
Abitante gestivano un patrimonio di trentuno milioni di scudi
Un cardinale poteva essere denunciato e naturalmente al tribunale ecclesiastico niente più che questo soltanto se lui dava l'autorizzazione essere autorizzato era voglio dire la Roma dove c'era appunto ancora il detto degli ebrei era una una una una una Roma
Che veniva da un lungo periodo di oscurantismo non era la Napoli dei volumi la Parigi la la la Londra
No no non era nemmeno la migliore tradizione granducale in un certo periodo a Firenze la la la Milano del Parini o o o la Torino dei Savoia no era un luogo di assoluto oscurantismo e di privilegi stratificati in questo questo contesto la Repubblica Romana dimostra che si può cambiare
Che è possibile il cambiamento che se le riforme sono giuste che se le riforme incontrano quello che è l'interesse della persona la liberazione della persona nel mettere la persona al centro di un di un progetto bene
Non solo è compatibile con la società ma funzione peraltro moltissimi sacerdoti aderirono alla Repubblica avere pubblica romana
Cioè
Una straordinaria visione del futuro
Che immise per una volta la politica italiana all'avanguardia in Europa e questa visione messa in atto
La terza Laterza
Questione
Che tutto questo naturalmente non è stato ben accettato darla contesto politico e culturale del nostro del nostro Paese proprio per la per per questi due in questi due primi elementi cioè il fatto che era molto coraggiosa e funzionale insomma la chiesa subito osteggiato anche dopo aver ripreso il il potere in fin dei conti questa una Repubblica che durò poco perché ci fu un tradimento francese altrimenti era capace di andare sulle di camminare sulle proprie gambe
Cadde anche per un atto di generosità e di clemenza di Mazzini rispetto alla ai ai fuggiaschi francese dopo la prima vittoria Porta Pia
Ma ma contrariamente all'opinione di di di di Garibaldi ma la Chiesa subito osteggiato questo questa esperienza che dimostrava di essere un'esperienza che rendeva il Papa completamente sovrano delle sue prerogative ma naturalmente nell'ambito di una separazione
Così come i liberali di carattere monarchico hanno sempre sottovalutato questa esperienza però ragioni ma anche la sinistra di origine socialista comunista marxista per quello che diceva Giorgio prima vale a dire e il fatto che tra le tante intuizioni
Votate al futuro della Repubblica romana c'era il diritto alla proprietà privata non come manifestazione di egoismo ma come unico tu momento per creare benessere nella società per creare imprenditorialità e per creare quello che appunto la felicità dell'individuo e questo dà Ōkuma della abolizione della della proprietà privata che per tutto l'Ottocento e buona parte anche del Novecento si è portata dietro la sinistra non repubblicana non democratica la sinistra appunto di matrice di matrice marxista ha creato come dire una sorta di diffidenza nei confronti della Repubblica Repubblica Romana per cui quello che dovrebbe essere un signore all'occhiello
Per il nostro Paese alla fine la mia impressione è che ci sia sempre un po'fa un poco come dire snobbato da parte degli altri cioè prima che Berlusconi ha fatto il muro al Gianicolo inaugurato dal presidente dal Presidente Napolitano ma insomma rispetto all'enormità di quella di quell'esperienza se fossero Ealing esperienza tedesca britannica in Francia
Questi Paesi l'avrebbero incorporata nel nel nel loro patrimonio ideale nel loro patrimonio anche scolastico nei loro patrimoni istituzionale ancora di più non oggi paghiamo ancora quel prezzo come repubblicani parliamo ancora quel prezzo cioè parliamo ancora quel tipo di come dire di diffidenza e di isolamento di essere minoranza alla fine rispetto a quella che è stata una grande esperienza storica che però proprio perché funzionava proprio perché è efficace
Viene accolta con diffidenza dagli altri pose con gelosia forse con ma quello che ricordava prima Giorgio la Malfa cioè una serie di proposte Repubblica la scelta europeista dopo la guerra la scelta atlantica ricordiamoci degli Stati Uniti d'America fu l'unico Paese che riconobbe
La Repubblica romana
O oppure la scelta della moneta unica la politica di programmazione
La la la la l'esempio che faceva Giorgio prima la il fatto che il di di aprire il nel nostro sistema produttivo al commercio al commercio internazionale erano tutte scelte che venivano da quel tipo di scuola
Da quel tipo di Vienna da la Repubblica Romana guardare il futuro cercare di trovare delle soluzioni che vadano avanti e porti nel nostro Paese nella modernità
Non a parole non con dei saggi ma attraverso degli ordinamenti legislativi o delle disposizioni costituzionali attraverso quelle che fossero che siano delle proposte
Per possano essere realizzate e concretizzate rispetto alle quattro del testo ancora oggi noi ci troviamo secondo me in una in una posizione di ostilità o quantomeno di diffidenza quindi il nostro essere diversi come i repubblicani nel nel nel nell'accezione tutta italiana di questo termine secondo me viene proprio Jacques questo straordinario patrimonio da questa visione del futuro da questa visione concreta e al tempo stesso da questa incomprensione e se vogliamo anche dall'orgoglio di essere una minoranza
Che pensa che il riscatto ci possono essere lo spiritismo nostro viene proprio da quello che Mazzini Saffi Armellini riuscirono a fare il compenso così difficile
Viene il riscatto poi è stato tradito il riscatto è possibile ma per certi aspetti è ancora da venire Luciana do a te la parola
E San Nicola Rao grazie
Allora credo che siamo entrati proprio nel cuore del problema
Sempre partendo dalla Repubblica romana che naturalmente in verità
Così breve troppo breve perché il quattro luglio naturalmente del mille ottocentoquarantanove la Repubblica Romana cadde Garibaldi segnando girando in Romania lascio Roma e quindi i francesi ebbero modo
Di fare quello che hanno fatto oltre mille vittime costarono appunto ai romani questa battaglia grandissima per difendere la libertà per difendere la Repubblica maternità di questa nostra pagina di storia bellissima la nascita di uno Stato italiano perché questo stato la Repubblica romana propugnava appunto la solidarietà tra le nazioni oppresse e la fratellanza universale
E la Costituzione che nel quarto principio
Propugna addirittura la nazionalità italiana cosa importantissima e fondamentale
L'abolizione coi appunto di tutto quello che abbiamo visto soprattutto nella censura sta alla base di questi principi parigina d'adozione del tricolore la bandiera nazionale la bandiera della Repubblica il però come fiume nazionale ma soprattutto il repubblicanesimo come il regime più idoneo
Per la Costituzione della Repubblica allora questi concetti di fondo queste realizzazioni importantissime sotto il profilo non solo nelle categorie di pensiero repubblicano ma soprattutto nella loro realizzazione pratica operativa
Se non la più grande di vita sulla quale noi oggi dobbiamo poter meditare e forse certamente credo che Giorgio abbia ragione quando dice non ci dobbiamo offendere pace possiamo invitare Giorgio
E il movimento perché perché nel mentre si parla appunto di repubblicanesimo di repubblicani eccetera forse non si sa bene quello che si dice è vero che ci può essere un rispetto che c'è sicuramente un Rispetto perché credo che oggi il repubblicanesimo io l'ho detto prima e la più grande sfera intellettuale di questo secolo di questo secolo in cui naturalmente viaggiano a tamburo battente no il populismo illazione leghismo da strapazzo che non è certamente appunto quello che naturalmente sta nel nostro cuore e questo patriottismo che noi vogliamo recuperare che naturalmente conciati avuto poi anche un grande grande so sono anche di penetrazione nelle scuole nella cultura nella educazione civica dei nostri giovani certamente diverso dal nazionalismo
Non penso che la Meloni che parlare di patriota significa appunto rilanciare un patriottismo sano secondo i principi repubblicani perché
Il nostro vantaggio marroni saltassero talmente la superiorità di un fattore non voglia tornare neppure la sua purezza culturale e religiosa pensa addirittura
Quella etnica mi faccia il piacere
Io chiamo con una il populismo come la risposta a breve termine invece di problemi che sono a lungo termine sui quali bisogna lavorare bisogna impegnarsi bisogna recuperare soprattutto nel nostro Paese quella che i repubblicani hanno avuto sempre come battaglia dominante cioè vale a dire il merito la uguaglianza deve essere una mancanza di opportunità
Ma il progresso la modernità se conquistano valorizzando il merito valorizzando la scienza valorizzando l'istruzione valorizzando le competenze e non improvvisando attraverso un gergo populista che naturalmente ha fatto dei danni
Micidiali al nostro Paese ed è per questo che condivido molto l'appello quel giorno fatto al recupero forte di una unità
Anche nella diversità di opinioni certo che gli errori li abbiamo fatti tutti sicuramente ne ha fatti tutti anche per forse grande passione repubblicana forse quella quello spirito combattivo di che ce l'ha sempre portato a non essere assuefatti a nessuno e non abdicare alle nostre posizioni anche spesso troppo personali non ha la la cultura che va recuperata dalla rete culturale pubblicano è fondamentale ed ero cultura che deve essere pervasiva nelle nostre scuole nel nostro Paese perché la cultura della ripubblica gratis pubblica sulla quale appunto dobbiamo meditare con una capacità di equilibrare diritti e doveri in termini mazziniani noi viviamo in un momento di grande difficoltà è stato detto non economica morale civile e giudiziaria di grande difficoltà
Ma abbiamo sempre avuto in questi ultimi anni uno s'come dire stravolgimento di questo equilibrio tra diritti e doveri a vantaggio dei diritti
Ma il diritto
Alla sua radice profonda e la sua essenza vera
Nel dovere questo ce l'ha insegnato Giuseppe Mazzini e allora questi qui non possiamo distorce uno e bisogna recuperarlo
Attraverso un'azione forte che veramente di carattere culturale e repubblicani questo possono farlo possono farlo attraverso l'unità di intenti possono farlo
Recuperando appunto anche una
Posizioni
E grande grande rilevanza culturale ma anche di grande spessore autonomo
Noi non siamo facilmente addomesticabili anzi non lo siamo affatto
E repubblicani insieme come un fiume carsico qualcuno l'ha detto che ogni tanto compare riappare naturalmente può anche essere
Messo in disparte accantonato perché e secondo perché siamo irriducibili tutto sommato che non siamo a casa a piedi soprattutto
Chi è veramente repubblicano non è abbandonato a vedere
Sia essa una sesta Trina sia essa a cinque che a cinque punte come volete ma non ha mai abbandonato Leverano ha preso altre tessere ha lasciato naturalmente la sua impronta in ogni manifestazione in ogni posizione che ha assunto quindi io credo che sia giunto il momento proprio per dare al nostro Paese un nuovo messaggio e prima di lasciare appunto al secondo giro vorrei ricordare soprattutto che per noi repubblicani l'Italia dei doveri deve andare assolutamente il posto dell'Italia dei privilegi e nell'Italia dell'arroganza che sono oggi le grandi sfide che ci attendono sulle quali appunto troppi hanno
Si trova sa attorno
Qualcuno voleva aprire il Parlamento con una scatola abbiamo visto qual è stata la fine di quei discorsi cioè veramente
Deplorevole anche miserabile
La parola nessuna nostro segretario tra un anno lei nel Movimento Repubblicani Europei carioca al
Buonasera agli amici innanzitutto un cordiale augurio di Buon anniversario della Repubblica romana
Le cose che hanno detto i miei predecessori di Luciana e Giorgio Niccolò hanno molto molto qualificato quella che è stata la esperienza della repubblica romana soltanto io appuntato alcune piccole cose da integrare al discorso fatto finora
Che brevemente voglio voglio indicare oltre l'abolizione della pena di morte si penso ad abolire anche la tortura e la tortura oggi è un qualcosa che ancora girano il mondo bassa guardare a quello che è accaduto in Egitto nostri connazionali e quello che continuano a cadere nei regimi i talebani che abbiamo visto ritornare al potere la tortura una cosa che fa vergogna ai popoli del mondo
Così come lo è ovviamente la pena di morte ma e il sangue in maniera direi superiore
Inoltre nei principi della Repubblica romana era riportato un un piccolo paragrafo nel quale la Repubblica non riconosceva la nobiltà nei privilegi di nascita e casta
Ora questo argomento dei privilegi e quanto mai attuale in un momento in cui vediamo l'ascensore sociale completamente fermo nella nostra società
Per l'ascensore sociale intendiamo che i figli dei notai fanno i notai i figli agli avvocati fanno gli avvocati e i figli degli operai spesso fanno i disoccupati
Quindi questo togliere già nel mille ottocentoquarantanove il concetto del privilegio è una cosa che che rende la Repubblica romana nuova ma molto di più molto di più
Inoltre la contrapposizione che è stata accennata fra Marx e ma si
Rileva un fatto fondamentale
Per Marx era importante la lotta di classe
Ora voglio invitare tutti gli amici anche della sinistra italiana a riflettere su queste parole la prima in lotta la seconda classe
Mentre Mazzini indicava un processo un percorso di concertazione
Se noi riflettiamo quanto ha dato al nostro paese la concertazione in termini di
Progresso in termini di progresso sociale di progrediti capacità di ascolto di rendersi partecipe della vita pubblica in quanto poco invece
Avrebbe dato la lotta di classe io abolirei proprio la parola classe perché se noi andiamo ad evidenziare
Una partenza paritaria per un discorso meritocratico dobbiamo anche togliere la parola classe dal nostro lei non si coordinati
In più voglio aggiungere quanto si è accennato in funzione della parola repubblicano perché perché repubblicano il repubblicano che qualcuno che rispetta la carta così costituzionale
Questa carta costituzionale tirata a destra e a sinistra più volte strappata lacerata in funzione di interessi personali ultimo caso parlare di Repubblica presidenziale
Poi di Repubblica presidenziale in un momento di emergenza nodi ragionamento sulla iniziativa in termini
Diciamo di progresso sempre sul discorso di emergenza a questo punto però va ad intaccare
La Costituzione che è l'unico
Documento che ci riguarda e che ha mantenuto unito questo Paese dilaniato da forze politiche che che invece volevano fare ben altro
E non si può assolutamente concedere a una logica emergenziale che la stessa logica emergenziale che abbiamo avuto nella elezione del Presidente della Repubblica
Non si può continuare a vivere con il concerto emergenziale addirittura con quel concetto di inserire gli strappi alla costituzione la politica deve riprendere il suo ruolo per il quale essa esiste
Perché se la politica non è in grado di gestire i compiti che le sono affidati non è più non è più confacente a quello che è la sua missione
Pertanto qual è il ruolo
Che continuiamo ad a vere questo macigno sulle nostre spalle e quello di oltre a difendere la Costituzione di fu diffondere la Costituzione e diffondere in principi per i quali noi dobbiamo rispettare
I ruoli gli inglesi dicono cerca un palazzo in ruoli che riguardano le il nostro coordinamento perché al di là di quello c'è il caos
Un troppo l'ultimo Parlamento ha rappresentato una situazione non non all'altezza non ha questo Parlamento attuale che abbiamo non all'altezza della della della della sfida dei tempi che che chiediamo che corriamo
La speranza di poter arrivare comunque ad una nuova giro di elettorale per certificare chi ha una proposta politica degna di essere rappresentata e non una proposta politica che parte da
A atti direi tragicomici impiega lui abbiamo assistito
E tornando alla alla alla
Alla presenza importante di chi ha saputo negli anni mantenere la bandiera italiana in alto
Per quello che riguarda il discorso che abbiamo ascoltato anche dalla l'amico onorevole Giorgio la Malfa per il quale la divisione cessata nel purtroppo la visione c'è stata
In quasi tutti i partiti che rappresentava nel centro Italia perché con la con il Mattarellum quando ci fu la divisione fra gli schieramenti tutti i partiti che erano al centro sono stati interessati
Da questo Scola o chi da una parte e chi dall'altra che ovviamente a notevolmente indebolito queste queste figure politiche
Che speriamo invece possano tornare qualora ci fossero una riforma elettorale in senso proporzionale possano tornare ad avere una loro dignità e unità
Nel negli intenti e nella azione politica
è stato molto bello l'accenno Giorgio La Malfa al capitale lavoro nelle stesse mani
Questi sono gli argomenti che in questo momento in cui molte aziende chiudono in cui c'è penuria di imprenditoria serie qualificata
Un ragionamento di capitale e lavoro quando viene svolto a veramente
Dei risultati eccellenti abbiamo visto piccole aziende erano in fase di chiusura per fallimento per distrazione di fondi da parte dei dei proprietari dei dei
Titolari
Rinascere in funzione di un gruppo di un gruppo di dipendenti di impiegati di operai
Messi assieme hanno unito nelle loro mani Mazzini capitale il lavoro ottenendo dei risultati
Quanto meno apprezzabili
Questo è quello che deve fare questo è quello che deve fare
E deve indicare la strada deve indicare il il repubblicanesimo in Italia
Per cui posso concludere dicendo buon compleanno la Repubblica romana
Rispettiamo ieri le indicazioni che Sergio aveva già dato nel mille ottocentoquarantanove e proseguiamo in un discorso di rispetto delle istituzioni che sono l'unica cosa che difende questo Paese
Dall'autoritarismo e dalle piccole idee di
Dominio
Piccole idee di dominio anche politico su gli altri
Lascio lo spazio agli altri interlocutori grazie grazie
Grazie a te Carlo grazie anche delle tue considerazioni importanti ritornando ecco al gli interventi precedenti ha fatto veramente riflettere anche quando quella
Quella frase che Giorgio Di torno relativamente al nostro Pontefice per dire ecco i specificare una cosa che è importante perché la Repubblica Romana saputo anche riequilibrare i rapporti tra Stato e Chiesa
Libero Stato e libere a Chiesa alla Chiesa tutto lo spazio per la spiritualità per la passionalità
Allo stato il dovere di governare e di portare appunto progresso benessere a tutti i cittadini rendendoli non sudditi ma cittadini
E allora debbo dire che
Molti ci chiedono come ancora mangiapreti si fermano soltanto quelle caratteristiche un po'come dire da barra che qualche volta insomma non riescono a superare
Noi non siamo non già presente nel mazzinianesimo c'è una grande spiritualità c'è una concezione di Dio particolare
Intensa
Intima interiore fatta di elevatezza etica di lettura quindi
Se ne potrebbe parlare con un convegno ad hoc ma è importante ribadirlo che non c'è contrapposizione no per chi tra chi lotta per la libertà per la giustizia per i valori della solidarietà
Dell'uguaglianza ma non dell'egualitarismo perché sono due cose diverse e vanno spiegate vanno documentate anche con episodi storici che fanno capire
Qual è la differenza e quali sono appunto le diversità le diversità che vanno valorizzate e quelle che invece vanno opposte il rilievo per far capire qual è la strada giusta da prendere
Ecco nella Repubblica Romana noi abbiamo praticamente otto principi sessantanove articoli ma la cosa più l'importante fondamentale è stata la delineazione di quella via laica laicità laica italiana e democratica
Per i nostri problemi che riguardano soprattutto L'Unità del paese l'indipendenza e quindi la Repubblica questa Costituzione del quarantotto che è alla base anche della nostra Costituzione da celebrata va recuperata nella sua dignità storica
E soprattutto per lui repubblicano e deve continuare ad essere quel faro quel punto di riferimento non per motrici soltanto del passato
Ma per prendere da questo passato il fermento la forza il coraggio per affrontare il futuro
E allora adesso vorrei aprire una una nuova pagina anche sempre riflettendo su questa eredità della Repubblica romana
E della laicizzazione dello stato che Mazzini ha voluto appunto dare con i fondamenti della Repubblica
Vorrei dare la parola Giorgio la Malfa per mettere in connessione appunto la situazione attuale di quelle gli ha già parlato parlando dei draghi
Dell'importanza che Draghi ecco pot poteva potesse fortunatamente restato al Governo del nostro Paese per portare avanti il processo che naturalmente abbiamo tutti noi condiviso di modernizzazione e di Rispetto anche di quelle regole che l'Europa ci ha dato
Perché non ci hanno regalato i soldi perché siamo belli o perché siamo assolutamente indispensabili ce l'hanno o regalati perché siamo appunto i fondatori
Di questa Europa nella quale noi abbiamo sempre creduto da primi per primi e in cui continuiamo appunto a credere a questi fondi che noi abbiamo avuto con la grande grande disponibilità da parte di una Europa che molti considerano matrigna
Ma che noi invece consideriamo appunto come un punto di approdo che dobbiamo difendere e dobbiamo valorizzare anche se dovremo in qualche modo riuscire a migliorare bene questi fondi serviranno per lo sviluppo per la modernizzazione del nostro Paese hanno bisogno di una regia forte ha ragione Giorgio forte importante riconosciuta e soprattutto rispettata
Non potevamo lasciarci sfuggire questa occasione è andata bene e vediamo che cosa si può fare oggi per noi repubblicani per dare sostegno a questo sforzo
E per essere uniti a supportarlo in tutti gli ambienti e degli spazi che vorremmo insieme insieme
Affrontare sono d'accordo sulla questione che Giorgio al posto delle alleanze
Tranne la realtà fascista
E la realtà diciamo extra parlamentari di qualcuno che fa del populismo da strapazzo una una sigla politica
Ebbene io credo che dovremmo riflettere perché rimanendo nella nostra autonomia e valorizzando la nostra identità non abbiamo paura di niente e di nessuno con l'abbiamo paura della contaminazione come qualcuno osa dire
E possiamo comunque seminare seminare con orgoglio repubblicano i principi sui quali abbiamo sempre creduto su cui abbiamo basato la nostra azione
Di governo e anche soprattutto di cultura nel nostro Paese
Grazie
Produciamo aggiungere coesistono quello che tu dicevi
Voi sapete che nel corso di questi ultimi cinque sei anni io mi sono occupato
Moltissimo di un grande economista che l'inglese John Maynard Keynes
Che non è solo un economista prestato un grandissimo pensatore politico
Ne ho tradotto euro l'opera principale che la teoria generale scrittore sotto la scrivania perché
Ho ho scelto questo questo pensatore
Perché secondo me Census si inserisce perfettamente nel filone
Politico-culturale che non rappresentiamo
Di origine liberale
Ma rappresentava un liberalismo critico contro la come posso di liberalizzazione del mercato
Delle sette come risposta tutti i problemi
Per un intervento dello Stato attivo
E quindi rappresentava
Fuori dal socialismo perché non era socialista rappresentava la sinistra liberale e una sinistra radicale noi diremmo il repubblicanesimo
Nella visione Dickens
C'è un un il completamento importante delle delle nostre idee ed anche uno sguardo rivolto al futuro
Nel mille novecentotrentatré
Kenzo mandò una lettera aperta al presidente Roosevelt appena eletto presidente degli Stati Uniti e in quelli seguenti guardi Presidente
Lei
Si è fatto il paladino di tutti coloro i quali vogliono il mutamento sociale
Senza diciamo così togliere di mezzo la libertà
Lei deve riuscire diceva che sempre grazie a lei riesce
Domani in tutto il mondo
Coloro i quali vogliono un cambiamento nella libertà saranno rafforzati
Ma se lei dovesse fallire lo scontro che vorrebbe tra la rivoluzione
E la reazione e in un articolo di quegli anni del trentatré diceva
Ai suoi
Altri Paesi liberali diciamo dell'Occidente diceva guardate che la disoccupazione è un male insopportabile
E la gente comincia a non poterne più del capitalismo e si volta verso esperimenti che ci fossero un piacere eccitava Mussolini Hitler perché appena andato al potere tali
Che non ci piacciono ma se non diamo all'agente la risposta ai suoi problemi del lavoro del reddito della sicurezza sociale
Si conteranno in qualunque direzione per dovere di questi problemi
Come la mia sensazione che questi problemi
Sono aperti al cento anni di distanza dal quando Kenzo scriveva
Che abbiamo ancora la disoccupazione l'Italia al dieci per cento di di disoccupati il venti per cento di giovani disoccupati
Concentrati nel Mezzogiorno
Ci sono estese al giorno di povertà per quello mi riferivo alla Chiesa cattolica che spesso è l'unica che denuncio
Ora in questo il terribile male sociale della povertà che si è andata accentuando della pandemia ora noi abbiamo la possibilità di traverso un pensatore moderno competenze che nessuno legge che nessuno conosce
E inserire nel complesso delle nostre visioni
Politica e costituzionale a cui ha fatto riferimento Cataldo cui facevo riferimento due vicolo possiamo inserire una visione economica moderna
Quella che avremmo chiamato una politica di programmazione
Pensa
Non era
Un locale a cui piaceva la spesa pubblica così produttiva
Una volta
Buon commentando un libro di nomine che che il conservatore liberale divisa ma io sono d'accordo sui pericoli della spesa pubblica
Ma dice ma ci sono spese pubbliche indispensabili quelle per la scuola per la salita
Per il progresso tecnologico quelle poco spese dobbiamo fare
E e sulla piazza è meravigliosa mi sembra dire che si trovava in un noi repubblicani dance bisogna che coloro i quali si somministrano questa medicina
La spesa pubblica siano consapevoli dei pericoli di questa medicina
E correre ricordi come ricordano gli amici repubblicani noi abbiamo avuto venti trenta anni
Una doppia polemica sul problema della spesa pubblica da una parte denunciavamo gli sprechi
La spesa corrente che aumentava per ragioni elettorali ma dall'altra difendevano gli investimenti che li consideravano la garanzia del futuro dei nostri giovani
Questa battaglia su due fronti del movimento repubblicano contro gli sprechi della spesa pubblica a favore degli investimenti di quelli che Draghi gioverebbe i buoni investimenti o di Provenza
è una posizione che caratterizza noi e nessun altro
Allora se noi non so dire rispolvera viviamo le nostre tradizioni
Ma non ci dirigiamo ad accendere un un rumeno come facevo illustri amici romagnoli nelle loro case il nove febbraio ma ci aggiungiamo temi moderni
I temi che hanno a che fare con la protezione dell'ambiente i temi che hanno a che fare con la pari dignità delle persone l'uguaglianza dei diritti ci sono mille questioni appelli Tel
Con cui Bossi anche possiamo innestare sulla grande tradizione politico-culturale
Il Partito repubblicano se li trova la voce non la Voce repubblicana la voce per parlare e ritrova delle radici culturali proprie e in altri Paesi
Terza e riesce a fare un'operazione ampia e lì troverai i giovani ritrovare il cammino porre la volontà di farlo
è in questa posizione poi ci consentirà io sceglierei una collocazione nelle prossime elezioni politiche sempre nell'ambito del centrosinistra naturalmente
Io chiudo dicendo ciò considerato molto positive queste vicenda delle elezioni presidenziali anche perché
Ha messo in un angolo
L'onorevole Meloni di cui troppo spesso si sia da cui si diceva come brava l'onorevole Meloni un'allieva di Almirante
Con tutta la storia che c'ha il fascismo in questo Paese
Ed è ed è la conferma di questa storia nel fatto che non ha votato per Mattarella
Chi dovrebbe essere guardato questo movimento politico con la diffidenza che è giusto aver riservare perché non ha nemmeno la la il coraggio di riconoscere che Mattarella rappresenta per il Paese un punto di forza la gente lo saluta con grande affetto
Questo isolamento della destra è uno dei meriti che si sono presi
Berlusconi Salvini potranno potremo criticarli per le mille cose
Ma l'hanno lasciata al finendo la signora Meloni la quale può dire che prende molti voti ma anche Almirante prendeva molti voti ne ricordo
Nel mille centosettantadue prese il quaranta per cento in grande parte delle città del Mezzogiorno non servivano a niente prendeva il quaranta per cento con la Democrazia Cristiana li portano via neve successivi alla mia poca poco
L'isolamento della Peroni la rottura della destra è un fatto dia norme importanza e dovremmo incoraggiare la continuazione di questa formula di governo non solo perché ci dà un governo buono ben guidato come quello dei grandi ma anche perché politicamente approfondisce la frattura della destra
Che elenca la speranza della vita democratica del Paese io non mi auguro che alle prossime elezioni si presentino uniti Berlusconi Salvini e la Peroni mi auguro che vadano separati
E penso che ne dobbiamo dargli una parola di incoraggiamento al alla cottura di queste posizioni se potessi dirle
Dico al Partito popolare europeo di avvicinare Salvini
O se potessi diva a Nicolò che che nel Parlamento europeo di aiutare se c'è qualcuno di buonsenso nella lega ad avvicinarsi
Ora Partito popolare vuol movimento liberale incoraggiano lo questo movimento perché questo consolida la democrazia così come tredici dileggiare lì cari all'onorevole Di Maio e tu e il presidente Conte io preferisco Conte
è in questa campagna battaglia di queste settimane Conte si è comportato bene mi e e e miti ma io no
Di Maio mi ricorda quello che che voleva e gli undici metri di Mattarella un anno un anno e mezzo fa raccoglieva le firme
Allora cerchiamo come forza politica di contribuito all'evoluzione anche di forzarlo lontane
Ma se con quell'idea di un equilibrio politico al quale lo dobbiamo concorrere con le nostre forze limitate ma con la nostra visione che ha una visione lunga autorevole e allora io credo che noi possiamo ritrovare la forza che siamo andati disperdendo percorso d'ostrica nel corso di questi anni comincio con la colpa mia eccolo conto anche degli altri
Possiamo costruirla e allora troveremo dei giovani che potranno rappresentare il provvedimento repubblicano che come dice Giuliano movimento carsico a non lo diceva lo diceva Spadolini diciamo le cose come stanno chi se l'è inventata
L'idea che siamo un movimento carsico era Giovanni Spadolini era una bella idea
Noi siamo un movimento carsico adesso dobbiamo entrare in una fase in cui ritorniamo tutto quello che possiamo riunire riprendiamo un cammino da troppo tempo interruttori
Grazie Giorgio grazie anche per le indicazioni che sono importanti e sono assolutamente condivisibili
Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda tutti noi repubblicani io credo che proprio la vera sfida che noi abbiamo di fronte è quella di batterci proprio per una rinascita civile del nostro Paese
A partire proprio da queste del lezioni fondamentali che il repubblicanesimo ha saputo dare nel tempo e con i modi che ha voluto naturalmente credo che cioè avremo tanto da fare è vero che la spaccatura nella destra è importante è vero che dobbiamo sostenere lo sforzo che sì a Forza Italia che anche la lega hanno fatto seppure in maniera diversa e con atteggiamenti anche diversi unitari da una parte meno dall'altra
Lo sforzo che era fatto di condivisione di un momento di grande responsabilità
Gli va dato atto
Dovremo stare con attenzione appunto a verificare questi cambiamenti questi come dire atteggiamenti diversi che hanno portato a una capacità di interpretare oggi bisogni degli italiani prima che i bisogni del proprio partito anche da parte di questi partiti del centrodestra soprattutto di Forza Italia e anche in parte della Lega
Sono d'accordo la grande come dire capacità del repubblicanesimo è anche un'altra e quella dell'ascolto
Siamo capaci di ascoltare io credo di sì l'abbiamo imparato anche a nostre spese e vogliamo non dimenticarlo ascoltare significa cercare di comprendere e valutare e poi decidere
Questo dobbiamo saper fare in un momento difficile come questo sostenendo questo governo con forza con la competenza e anche soprattutto con la capacità di persuadere non violentare le coscienze altrui ma per sopravvivere persuadere sulle caratteristiche appunto importanti della responsabilità della competenza Pella onestà dei comportamenti che si fanno e si mettono in atto per salvare il nostro Paese
Ecco prima di dare appunto la parola adesso a a Niccolò vorrei richiamare con la la nostra base repubblicana tutta su alcune cose fondamentali che ho nel cuore e che non posso tacere
Io credo che per noi repubblicani oggi la battaglia di fondo è la sfida vera è quella di costruire un'altra Italia quell'altra Italia che tuo padre Giorgio ha sempre voluto come ha voluto tu
L'Italia dei doveri che deve prendere il posto dell'Italia del privilegio e dell'arroganza l'Italia della cultura che deve essere naturalmente assolutamente prima e combattere l'ignoranza
Perché la più grande povertà
L'ignoranza Giorgio l'Italia della competenza della saggezza dell'ascolto quella soprattutto che deve combattere la improvvisazione il populismo il qualunquismo l'Italia della capacità di persuadere che deve lottare contro la demagogia e contro soprattutto lo spirito di dominio forte feroce sulla base del numero del consenso di numeri che sono ballerini e che attestano soltanto la pancia degli italiani non la loro coscienza quindi repubblicani ha ragione tu devono riappropriarsi difendere il loro valore identitario
Per l'Italia e per l'Europa che vogliamo a te la parola Nicolo
Importante è stato il tuo discorso sul popolo è piaciuto molto quel popolo si naturalmente guardare minare ancora grazie Luciana grazioso rete tante cose e se vogliamo portare l'esperienza della repubblica romana se vogliamo ricordare questo questo benedetto nove febbraio nella nel nostro contemporaneo ricordiamoci che con la caduta delle Repubblica Romana sembrava tutto per tutto e invece non fu perduto niente tutto continuato tutto continuato tra mille difficoltà forse con quei con quei passaggi carsici sotterranei come ricordava Spadolini come ci ricordano
Giorgio e e Luciana
Ma è un cammino che che che è proseguito l'importante è non trattare la nostra tradizione come a volte succede in nelle poche sezioni
Che che che le nostre formazioni hanno come appunto una una reliquia della della della storia bisogna continuare ad aggiornarsi bisogna continuare a imparare bisogna continuare a mettere al centro problemi nuovi che arrivano in che magari possono essere affrontati in proprio sulla base di una tradizione che viene da lontano ma che deve guardare le le le le le situazioni
Anche inedite che si creano quello che diceva ad esempio Giorgio la Malfa sulle nuove povertà problema drammatico ma e non è una questione che si può lasciare al concetto ancorché nobili di carità cattolica
è una una responsabilità profonda dello Stato nelle sfide ambientali che sono oggi al centro della dell'Europa il il Greenville e naturalmente i vincoli anche di uso dei dei fondi dei fondi europei non so
Fino a che punto siano state assimilate da buona parte delle forze politiche italiane
La filiera della conoscenza del fatto che un Paese oggi ha un futuro soltanto se investe investe mette soldi quello sì che è dedito uomo
Nella scuola nell'università nella ricerca e nella creatività cioè in questi quattro settori che creano coesione sociale sicurezza e occupazione ed è insomma sono sono sono temi sui quali dobbiamo sicuramente lavorare si è detto che dobbiamo ascoltare e che siamo sempre stati capaci di ascoltare certamente noi guardiamo in faccia tutti non abbiamo paura di nessuno in nel confronto siamo siamo pronti a a a confrontarci con con chiunque e certamente ad aiutare magari la lega entrasse nel Partito popolare europeo io aggiungo anche un'altra cosa magari il Movimento cinque Stelle entrasse nella famiglia liberal democratico come a un certo punto
Stata
Stava per fare
Questo normalizza rende perché la politica italiana perché non è possibile avere questi grandi partiti che sono come dire fuori da da da i consensi delle famiglie europee che altro che saranno poi un'influenza indiretta
Qua abbiamo visto con l'ingresso di Forza Italia nel PPE nella nella nostra della nostra politica
Tutto è immobile e tutto può come dire essere oggetto di di confronto però fino a un certo punto
Perché noi repubblicani credo che abbiamo indugiato un po'troppo voglio dire sul sul guardarci intorno noi apparteniamo al centrosinistra
Questa è una è una è una è una questione sulla quale secondo me dobbiamo partire con un con un punto fisso
E apparteniamo un centrosinistra che può essere interpretato in mille modi può essere interpretato con con diversi interlocutori mandi siamo nati ci rifacciamo ancora una volta alla alla al nove febbraio del mille nelle del mille ottocentoquarantanove e lì e lì dobbiamo restare altrimenti
Quello che potrebbe essere confuso come un arricchimento diventa soltanto opportunismo e quello che vi può essere confuso come una una un ruolo di cerniera fra fra fra tanti mondi diventa soltanto disorientamento
Grazie Nicolò
Vorrei adesso dare la parola Carlo Cataldo ma prima di questa chiusura con Carlo vorrei dire una cosa
Tutto condivisibile quello che abbiamo detto e profondamente sentito
Ma vorrei pigliarmi oltre oltre al discorso della nostra nostro posizionamento avremo di fronte anche un grande problema quello di una nuova legge elettorale
La nuova legge elettorale che personalmente auspico un ritorno a un proporzionale corretto
Adeguato alla situazione nazionale
Perché il diciamo bipolarismo che è diventato bipartitismo non ci piace non lo possiamo condividere non possiamo sentirci mai mai più ospiti desiderate o indesiderati a casa altrui
E perché siamo completamente sempre stati scomodi ma questa posizione non ci spaventa
Ma basta basta con questo naturalmente bipartitismo che si sta sfaldando
Hanno voluto distruggere i partiti storici lotta alla cassa lotta ai privilegi a volte certamente giusta per tanti aspetti ma non lotta alle culture politiche
Che sono state abbattute con l'abbattimento dei partiti non c'è stata più capacità di educare
I giovani alla idealità politica alla nobiltà della politica e questo dobbiamo farlo noi repubblicani sicuramente e coscienziosamente
Quindi io auspico il ritorno al proporzionale non so come la pensate voi ne parleremo ne discuteremo
Ma perché ciascuno si riappropri della propria storia la difenda lanci le sue proposte
Per una Italia di verza per un'Europa che possa contenere contenerci tutti con un nuovo diritto di cittadinanza esteso sentito profondo ecco io credo che sia l'importante è necessario per i repubblicani ma anche per altre culture politiche riappropriarsi della loro identità quegli entità di cui c'è bisogno altrimenti annaspiamo tutti in un fiume di melma
In cui nessuno riesce a identificare più se stesso se non ritrovandosi in solitudine ma in solitudine non si costruisce bisogna camminare insieme
Lascio ora la parola Carlo Cataldo per il saluto di chiusura voglio ringraziare prima di lasciarvi voglio ringraziare soprattutto Umberto Trenta
E anche era il TM e Antenna Sud e radio radicale che ci hanno seguito in questa non sarà celebrazione della Repubblica romana
Chiedi un ritorno dei repubblicani sulla scena politica che mi auguro sia forte unitario
E soprattutto incisivo in un momento in cui la Repubblica ha bisogno dei repubblicani applicarlo
Stasera abbiamo sentito un concerto di voci meraviglioso sostanzialmente dalle quali si evince una la radice comune le le parole anche di Giorgio la Malfa che ricorda Kenzo
Non possiamo far altro che approvare tutto quello che abbiamo detto finora e la speranza è che alla fine di questa epidemia si possa ritornare ad incontrarci di persona come abbiamo fatto negli anni a Roma circolo Mazzini di via la Spezia
Dove abbiamo ho sempre ospitato le tutte le voci politiche ovviamente Azzini al nostro al nostro pensiero Realms Progetto
Ringrazio nuovamente tutti gli ascoltatori gli amici con un appuntamento a presto e che le nostre idee tornino ad essere protagonista della scena politica italiana grazie a tutti