La guerra russo - ucraina e la NATO: intervista a Stefano Fassina

Radio radicale siamo con Stefano Fassina di leu per appassionare del della crisi russo ucraina che è una crisi secondo me globale che investe l'Europa anche i avrà delle conseguenze economiche grossissime
Allora io le volevo chiedere insomma che cosa deve fare adesso l'Occidente cosa ne pensa di quello che sta accadendo e soprattutto se ritiene che le sanzioni possono essere efficaci perché mi sembra che dalle minacce di queste settimane Putin non abbia fatto un passo indietro
Nancy tutto ritengo che vada condannata l'invasione che c'è stata nella nottata del di territori che e continuiamo a ritenere territori ucraini da parte delle truppe russe
Ci sarà modo per tornare e analizzare con necessaria oggettività quello che è successo in questi mesi in questi anni tuttavia oggi
La assoluta priorità è quella di fermare la guerra
E far ritirare le truppe russe dal territorio ucraino comprese le due repubbliche
Auto dichiarati si indipendenti le sanzioni fino a ieri
Erano decisamente inadeguate stamattina le parole della presidente Ponder Lian hanno definito o uno scenario completamente diverso perché l'attuazione delle sanzioni indicati stamattina
A mio avviso a hanno un'efficacia molto rilevante e ovviamente se
E la situazione di guerra dovreste
Protrarsi le conseguenze economiche sarebbero pesantissime quindi noi dobbiamo per evitare vittime per evitare
Un evento destabilizzante che come lei ricordava non è confinato ai territori ma si rimette in discussione
L'equilibrio post ottantanove ecco che dobbiamo evitare e la guerra davanti deve riprendere la trattativa una trattativa che deve riconoscere che alcuni problemi sollevati dalla Russia sono problemi vedi non possono essere ignorati
Ad esempio
Ad esempio il fatto che le la NATO non può espandersi a piacere perché ci piaccia o no dall'altra parte
Percepiscono questo sì e sparizione come un problema come una minaccia sebbene le intenzioni possano essere completamente diverse da parte di chi
Contribuisce a quella la Cavento quindi a mio avviso va preso atto che siamo in un'altra fase che la fine della storia
Per ricordare formuliamola il famoso slogan di Fukuyama non c'era
La storia come ha scritto qualcuno ce l'ha preso una vacanza ma è tornata e va affrontata con realismo quindi serve una diplomazia ebbe riprendere confronto politico
Riconoscendo che ci sono problemi nella nell'espansione prevista della NATO
Va ricondotta
Ma va ricondotta la vicenda su binari diplomatici e politici va ricondotta più presse su questo in Europa
Deve avere una posizione molto molto ferma molto molto ferma ovviamente in stretto rapporto con gli Stati Uniti ma con una sua diciamo autonomia assertività
E unità
Che non sempre c'è stata in questi mesi
Dunque li li sanzioni secondo lei possono colpire realmente
La Russia allora si è parlato degli oligarchi russi del fatto che bloccando poche persone si può bloccare l'economia l'economia russa allora lei ritiene che questo sia efficace storicamente lei insomma
è stato un giovane di sinistra avrà sentito tante battaglie fa condotte dall'Occidente contro altri Paesi contro Cuba che non hanno avuto diciamo gli effetti sperati allora
E soprattutto che ripercussioni ci saranno nei nostri confronti per l'energia
Stamattina ramo dell'Allende a diciamo indicato tra le sanzioni i il congelamento di tutti gli asset russi e nell'Unione Europea quindi una misura più tutti gli assetti gusti il nell'unione europea
A diciamo indicato il blocco del delle transazioni finanziarie tra le istituzioni russe e l'Unione europea quindi quindi sono diciamo rispetto a quelli annunciati due giorni fa siamo su un altro ordine di problemi dopodiché potrebbe non essere abbastanza perché chi conosce bene la Russia sostiene che l'economia non supera diciamo la politica e quello che considerano preminente interesse nazionale quindi a mio avviso è necessario oltre alle sanzioni un un processo politico
Che ritengo debba partire da quello che ha affermato il cancelliere Scholes dopo la visita a Kiev a Mosca ossia che l'ingresso del Ucraina della NATO non ne in agenda
Quindi sarebbe se questa posizione diventasse la posizione di tutto il fronte occidentale a mio avviso potrebbe essere un elemento politicamente rilevante per riaprire negoziato perché è chiaro che non possiamo andare diciamo non possiamo rassegnarci allo scontro alla a una guerra totale
Senta Putin ha parlato di piena giustificazione dell'Ucraina
Due giorni dopo aver attaccato Lanny in allora io le volevo chiedere
Si riesce a trovare una collocazione politica per per per Putin
è una bella domanda ritengo che che che Putin sia ma certamente nel campo degli autocrati utilizza in modo molto strumentale la storia
E diciamo si rifà a quello che è stato con l'Impero russo
Con con il mio nuovo zar secondo lei
Beh e comunque diciamo non uno zar perché comunque c'è un parlamento ci sono delle elezioni sebbene conosciamo tutti i limiti dico nel contesto politico istituzionale ha certamente una coperta che che che utilizza in modo molto disinvolto la storia dopodiché però questa mattina ho sentito una bella intervista all'ex ambasciatore britannico a Mosca
Su Sky News il quale invitava l'Occidente a prendere atto che dall'altra parte c'è comunque con una potenza nucleare con un passato la grande impero che non ci piace dopodiché però la politica in particolare la politica estera si fa con realismo
Con la consapevolezza che c'è a fianco alla Russia una presenza ancora più diciamo rilevante per l'Occidente che la Cina e c'è l'India quindi le questa Samp ambasciatore imputava al al agli Stati Uniti all'Unione Europea di non aver preso seriamente in in considerazione quello che diciamo il sentimento larghissimamente prevalente in Russia perché non è solo Putin la Duma approvato all'unanimità c'è un largo consenso
Da parte di tante figure che non sono ostili all'Occidente quindi credo che realismo debba entrare in campo
Ripeto senza nessun giustificazione per l'invasione che c'è stata
Stanotte e che Pieve fermarsi e e deve portare Putin al ritiro delle truppe russe in sopra
L'ultima domanda oggi la Borsa italiana ha perso il tre per cento quella di Mosca il trenta per cento la proporzione da uno a dieci guardando anche quello che sta succedendo con gli autotrasportatori
Lei pensa che chi ci rimetterà di più
Ma ci ripete non di più sicuramente i cittadini russi poi ci rimettiamo anche noi da questa parte
Del mondo in particolare noi quelli che come l'Italia importano larga parte del proprio gas
Dalla Russia comunque dipendono dalle importazioni di Energia quindi ripeto per ragioni una umanitarie per ragioni politiche per ragioni economiche
Bisognava fermarsi e bisogna
Passare alla di Mou Promazina e alla politica perché mi perché sarebbe devastante l'effetto di una guerra che andassero
Ringrazio come sempre ringrazio Stefano Fassina Di Leo