10 MAR 2022
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America sociale - Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 16:36 Durata: 26 min 16 sec
A cura di Guido Mesiti
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L'embargo sul petrolio e ogni combustibile fossile russo deciso dal Presidente Biden, incalzato dal Congresso che spingeva per rompere gli indugi.

La misura è stata votata da un fronte largo bipartisan.

La guerra in Ucraina sta cambiando il clima politico negli Usa e sta facendo risalire il Presidente nei sondaggi: la sua popolarità è aumentata, valutano positivamente la sua competenza in materia, lo trovano compassionevole.

Biden è percepito ora come 'un Presidente di guerra'.

Ma sono soprattutto gli elettori democratici a cambiare i dati dei sondaggi: dopo mesi in cui hanno percepito il
loro Presidente come un 'loser', ora sono galvanizzati.

La valutazione di Biden è immutata presso gli elettori Repubblicani e indipendenti.

Repubblicani alle prese con il post-Trumpismo.

L'ex vicepresidente Mike Pence parla alla conferenza dei donors repubblicani: 'Non c'è posto in questo partito per gli apologeti di Putin'.

E Liz Cheney: 'E' ora di farla finita con l'ala putiniana del Partito Repubblicano'.

Trump, il giorno seguente, attacca la Nato e Biden, accusandolo di debolezza.

La Commissione che indaga sull'assalto al Congresso del 6 gennaio accusa Trump di aver fatto parte di una 'cospirazione criminale' e prosegue il suo braccio di ferro con l'ex consigliere di Trump, l'avvocato John Eastman, perché consegni le mail scambiate nei giorni precedenti l'assalto con l'entourage dell'ex Presidente per mettere a punto una strategia per contestare i risultati delle presidenziali.

Nella Florida del Governatore repubblicano Ron De Santis il Senato vota una legge che vieta agli insegnanti di affrontare temi legati a questioni di genere, omosessualità, transessualità.

E altri Stati governati dai repubblicani potrebbero approvare leggi analoghe: guerre culturali da brandire per le prossime campagne elettorali.

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