Gli spot del Governo sulle principali reti televisive nazionali; Il servizio pubblico di Radio Radicale; I referendum sulle riforme costituzionali

Radio
Radio radicale governo e informazione uno degli scogli incontrati dall'esecutivo guidato da Berlusconi si chiama appunto comunicazione ne parliamo con Massimo Teodori giornalista editorialista del Messaggero
Allora il presidente del consiglio e dell'uso della stampa anche di quella estera e si lamenta del per il fatto che i media trattano male il governo egli si informano sul suo operato
Anche proprio da questo punto di partenza è nata l'esigenza e la volontà di instaurare un rapporto diretto tra governanti e cittadini di raggiungere immediatamente la gente togliendo il filtro della politiche aggirando la mediazione dei giornali
Tu hai scritto recentemente appunto in un tuo pezzo che politica più tv più sondaggi uguale modernizzazione però al punto richiamato l'attenzione anche su dei rischi per il modo in cui si utilizzano questi strumenti appunto perché la democrazia non diventa necessariamente più democratica attraverso appunto questi nuovi strumenti allora vediamo un po'di approfondire questo discorso sull'uso della televisione rifacendoci innanzitutto al discorso tenuto in Parlamento da Berlusconi e trasmesso in diretta tv
Ma il che ci siano due errori che il Governo e in particolare il presidente del Consiglio Cor Berlusconi stanno facendo in questo periodo
Che siano un po'anche all'origine dei passi falsi e maldestri che sono stati compiuti in queste settimane di cui l'ultimo è quello di risposta
Berlusconi ritiene Berlusconi i suoi collaboratori ritengono che ci sia una difficoltà comunicare con i cittadini
Le difficoltà del governo dei rilievi non non da quello che fa o che non fa dalla natura delle cose che degli atti che prende il governo ma dal fatto che non vengono comunicati
In secondo luogo ritiene sempre Berlusconi e i suoi collaboratori che ci sia un diaframma da parte della stampa
Torce le comunicazioni l'informazione per quanto riguarda il governo ecco a me pare che l'errore di balle che poi ha portato quel discorso fatto il due agosto io in Parlamento alla a Montecitorio e poi alla questione degli spot
Che l'errore che proprio nel pensare che che l'errore sia nella comunicazione non si è piuttosto invece che nella sostanza politica degli atti di governo
E mi pare che sia anche esagerato il giudizio che Berlusconi i suoi collaboratori stanno della stampa come se ci fosse una specie di congiura della stampa in particolare delle grandi testate nazionale contro il Governo certamente guardate veramente da sempre non sembra molto poco autonoma molto poco autorevole
Però da qui a passare a un visione della stampa come congiura contro il Governo come Cortina mi pare che sia un errore di fondo e questo errore di fondo
Alabarde dei passi falsi quello del discorso parlamentare prima e quello degli sport poi
Ecco quindi invece la ricerca di una trasparenza dovrebbe nascere da esigenze diverse quindi una comunicazione mentre invece così si rischia di creare una mediazione diversa
Quindi sulla
L'errore fatto nel a mio avviso ovviamente esprimo un'opinione con il discorso in Parlamento
Quel discorso in Parlamento non è tanto un discorso tanto per rispondere ha dei problemi per interrogazioni sollevate all'interno dell'aula parlamentare cioè non è stato un un arto normale parlamentare di quella dialettiche di quel contratto che anche ci deve essere fra legislativo ed esecutivo fra Parlamento del Governo al presidente del del consiglio ma e si è stato piuttosto un discorso fatto rivolto e i cittadini e rivolto ai cittadini per e catturare il loro consenso allora qual è il ragionamento che ho fatto che mi pare che riguardi un po'tutta quanta l'impostazione che Pitti questo governo nel rapporto con i cittadini io credo che la politica del Governo la politica di forze parlamentari non debba essere calibrate sul mezzo televisivo e sul fatto di il seguire le audience e inseguire il conte
Certo in campagna elettorale inseguire il consenso è una cosa decidono illecito farlo attraverso la tv ma in atti di governo o inattivi di Parlamento non si vede modifiche care il proprio comportamento politico soltanto per far piacere all'audience e quindi sulla base della tv altrimenti
Il mezzo televisivo che può diventare un mezzo di di comunicazione di allargamento per la democrazia diventa assolato martedì tiranno rispetto alla politica io penso che questa tirannia
Nel mezzo dell'uso della televisione così come d'altra parte lui dei sondaggi oggi e molto sul governo gli faccia fare questi passi falsi in continuazione credo che anche militare che l'episodio degli spot
Sia un altro cioè ritenere che si possa accollare diciamo un una non Conte adesso del dei cittadini rispetto al governo attraverso degli spot
Che sono più delle cose pubblicitari che non delle questioni formativi lo si è discusso molto in questi giorni ecco cioè qual è il confine tra pubblicità e informazione a questo proposito le Lina
Il portavoce di Berlusconi Tajani ha dichiarato che si tratta invece di una forma di documentazione sto parlando appunto degli spot sull'attività di governo e non di pubblicità per non parlare di propaganda
L'onorevole Gianni Letta il segretario ha detto che se c'è stata qualche sbavatura proprio perché il evidentemente il filo che dice distingue
La documentazione dalla pubblicità e molto sottile
Quindi se c'è stata qualche sbavatura è stata colpa nella fretta ma mi chiede è proprio così da e innanzitutto quindi influito molto soggettivo però o la mia impressione è che poi coincide anche con quello che la maggior parte
Delle persone che che degli opinioni insomma di coloro che mi hanno scritto discusso in questi giorni sui giornali e che quindi fatta venissero proprio diciamo la natura di supporto di carattere propagandistico che pubblicitario piuttosto informativo io ho ascoltato letta ieri
Lui dice ma come anche il governo Ciampi ha fatto delle ha fatto delle iniziative analoghe non è vero
Perché il Governo c'è anche ha fatto un'iniziativa ha fatto un librettino di spiegazione sulle privatizzazioni che era tutt'altra cosa che degli spot televisivi quando si usa la televisione
Beh insomma il pericolo che diventi pubblicità ok di un discorso fatto in Parlamento diventi invece un discorso fatto alla piazza alla piazza televisiva
I pericoli sono molto molto molto gravi molto pesanti questi pericoli e in cui toccato mi pare sia del discorso Montecitorio sia con gli spot che questo limite sia stato largamente superato
Anche perché in questi sport appunto del governo chiedevano secondo appunto il governo far conoscere alla gente l'operato dell'esecutivo altrimenti dicono sconosciuto
In realtà poi non traducono non portano a conoscenza della gente tutti i provvedimenti presi dal governo ovverosia il governo sceglierà quali provvedimenti trasformare in spot
E saranno trasformati in spazio soltanto quelli che interessano larghi strati della popolazione quindi questo ci riporta al discorso della documentazione c'è una dichiarazione io credo che per tornare l'inizio del percorso
L'errore propongo di valutazione questo c'è da meravigliarsi che lo fa c'è un governo che è pieno di di persone addetti alla comunicazione che però ha comunicato all'errore origine al governo e di pensare che i suoi problemi presunta derivano da un fatto di comunicazione non derivano invece ho fatto di sostanza
Questo mi pare che sia proprio inizio d'origine che sta all'origine di tutto il resto
Possiamo affrontare ora il discorso delle videocassette ossia di un prodotto informativo istituzionale una sorta di comunicato stampa elettronico che vedrà la luce al termine di ogni Consiglio dei ministri
Enzo Biagi abbia scritto una una volta bastava la Gazzetta Ufficiale adesso c'è anche l'Ampex cosa ne pensi
Perché dovremo stare a vedere non bisogna avere pregiudizi su queste cose qui però mi pare che sia ancora una volta un uno strumento che cerchi di superare la mediazione
Giornalistica cioè quella fatta dal dalle televisioni sia pubbliche e private quella fatta dal dalla carta stampata
Che non abbia un po'senso insomma a me pare che tutti questi strumenti siano degli strumenti
Come dire che vedono una democrazia in cui c'è un rapporto diretto fra il capo del governo
La i cittadini considerati come Marta televisiva cioè questo mi pare il il pavento istituzionale di fondo
Noi non siamo un Paese intanto nota un Paese presidenziale in cui c'è un rapporto diretto fra il capo dell'esecutivo e cittadini siamo ancora una democrazia parlamentare
E poi anche se diventassimo io sono favorevole a un speculativo elettori direttamente questo rapporto televisivo o diretto fatto soprattutto non fatto attraverso dei prodotti che possono essere molto impacchettati manipolati come sono delle videocassette preparate su quegli argomenti trattano un po'sempre il cittadino come utente televisivo come spettatore e guardo le televisivo e non come cittadino la televisione sappiamo è un mezzo potentissimo ma anche un mezzo pericolosi più il mezzo pericolosissima proprio quando riduce il cittadino che di fronte ad esso ha soltanto uno spettatore a un a un fruitore di caroselli risposto o anche di ivi dei su questioni che riguardano il governo e il Parlamento
Per l'arme pericolosissima e
Insomma da un punto di vista
Di una corretta dialettica democratica fra Parlamento e governo bisognerebbe auspicare che la televisione per quanto possibile entrasse il meno possibile come condizionando che l'attività di governo che l'attività del Parlamento ma soltanto come strumento di informazione di quello che li avviene
Per rendere questo discorso più chiaro insomma lo per quindici anni noi abbiamo ascoltato il Parlamento attraverso Radio Radicale
è stato un servizio straordinario perché è stato un servizio che non ha manipolato quello che accadeva
E ha registrato e poi trasmesso quello che accadeva cioè il CIPE italiani hanno imparato a conoscere quello che avviene nelle aule parlamentari così come quello che viene Rauti Ustica ma nulla è cambiato nelle Aule parlamentari nelle aule giustifichi in funzione per missioni radio radicale
Nel momento in cui si parla delle operazioni televisive come quelle che si adombrano il Governo ha d'ombra
Queste non registrano quello che accade ma incidono sul comportamento degli attori parlamentari o degli attori politici e quindi modificano lo stesso gioco politico questa è un po'la la ditta trenta e questo tempio su quello che è stato per tanto tempo radio radicale di quello che invece avvenuto in questi mesi e potrà avvenire ancora di più attraverso la televisione o i video gli spot rende molto l'idea della differenza fra un uso diciamo così che potenzia la democrazia di massa aiuto un uso che invece in una qualche misura urla distorce
Vorrei concludere parlando di referendum improprie referendum popolari si ricorrerà per l'approvazione di tutti i progetti di riforma costituzionale che il Parlamento approverà in questa legislatura e quindi si torna a parlare in un certo senso di ricerca del consenso
La sinistra a questo proposito risponde che passò da referendum al plebiscito Breve ad esempio l'onorevole Lovelli Ria parlato in una sua dichiarazione di un futuro presidenzialismo plebiscitario di tipo sudamericano
Ma io su questo ritengo che sia molto non solo politicamente giusto dal mio punto di vista ma anche costituzionalmente corretto in via teorica e concretamente in Italia il fatto che Riva attende modifiche profonde della Costituzione come il cambiamento della forma del dello Stato federalismo il cambiamento della forma di governo presidenzialismo tutto questo debba avvenire attraverso un ricorso
Alla sovranità popolare
Voglio spiegarmi molto più chiaramente nel mille novecentoquaranta
Dell'Assemblea costituente che ha fatto la costituente la Costituzione italiana
Identità di un mandato specifico da parte del depositario della sovranità che il popolo il popolo è il depositario della sovranità
Ne può dare una pare ripeto sovranità a un'assemblea ad hoc che nel mille novecentoquarantatré fu l'Assemblea costituente
Sì se si modifica la Costituzione punti fondamentali come appunto la la forma di governo la forma di Stato occorre tornare la sovranità popolare
E allora che
Che tenda obbligatoriamente ad ogni passaggio di questo genere il il ricorso al referendum mi pare lo ripeto non solo opportuno ma anche costituzione dopo come lista del costituzionalismo liberale una cosa estremamente corretta e dovuta
Certo occorre vedere come si fa questo referendum che del resto è già previsto per la revisione costituzionale nel caso in cui non si abbia una certa maggioranza parlamentare
Probabilmente le forme in cui questo referendum vanno fatte sono delle riforme telefono forme in cui occorre mettere accanto al quesito di approvazione
Della della revisione approvata in maggioranza Parlamento anche la proposta che è stata battuta in Parlamento in maniera che i cittadini per via referendaria possano non dire non soltanto mossi o no a a quello che è stato già approvato in Parlamento possono scegliere fra due o tre proposte diverso
Quindi è un problema di come si fa
Questo referendum che su questo sarà necessario aprire un dibattito perché sono cose molto delicate però il fatto che si torni alla sovranità popolare col voto popolare diretto per modifiche revisione sospetta da costruzione mi pare assolutamente necessario indispensabile
Allora grazie per la sua disponibilità ringraziamo Massimo Teodori editorialista del Messaggero e risentirci