"Dal pensiero debole ai nuovi nazionalismi"

Pregio tutti passare un po'calda ma vedremo
Di rabbia non di raffreddamento del piacevole l'incontro
Il tema è uno dei temi in cui che si dovrebbe trattare fra pochi amici
Con molta calma forse in un ambiente così ampio
Risulta difficile ma ci impegneremo anche di dunque sto
Appunto
Con i due partecipanti a questa tavola rotonda che sono Massimo Cacciari
Sono dovete docente di Estetica venete sindaco della città
Marcello Veneziani saggista giornalista direttore dell'Italia settimanale
Siccome sono personaggi noti non mi dilungo nelle presentazioni
E con loro discuteremo appunto di questo tema che gli organizzatori del mite hanno voluto dare alla tavola rotonda dal pensiero debole ai nuovi nazionalismo
è certamente un tema che fa un po'tremare i polsi perché tanto è vasta e tanto
Si potrebbe dire su questo
Penso che non si debba vedere in questa formulazione un rapporto di tipo causa effetto dal pensiero debole in nuovi nazionalismi commesse questi nuovi nazionalismi dipendesse euro
Dalla fine delle ideologie
Sarebbe abbastanza accusato vorrebbe dire che la non l'ideologia conduce inevitabilmente delle tendenze particolaristiche
E che contro gli interessi particolaristici
Bisogna
Dare sento la nostalgia che alcuni difendono di ordini di alloggi sui
Che speriamo abbiano fatto il loro tempo e non ritornino più
Penso invece vorrei sarà buttare alcune provocazioni per quello che sarà poi un dibattito che inizieremo qui sul palco ma potrà poi trasferirsi anche nella strana
Che i termini pensiero debole nazionalismi sottendono una categoria di una categoria comune
Che la categoria di tolleranza
Cioè il punto di vista del quale leggere questo titolo può essere a mio avviso proficuamente con lo dà la parola tolleranza potete come sappiamo non è una categoria accessoria ma fondamentale della cultura della società moderna
Non a caso appunto si detto e scritto che la ragione deve trovare nuovi percorsi per non essere intollerante
O per non condurre a conseguenze che escludono le diversità
E non a caso la minaccia che tutti vedono nei nazionalismi la minaccia
è nella intolleranza degli uni verso gli altri cioè la guerra che può aprirsi
Ma che cosa c'entra tutto il tema dalla tolleranza col tema del popolo di cui si discute in questi giorni il mitico vorrei cerca di spiegarlo con due esempi o meglio con due l'individuazione di nuove nodi problematici poi i partecipanti diranno cosa ne pensano sentendo vuole parleranno d'altro
A tolleranza come sappiamo è un termine dell'Illuminismo Singles francese
è il punto
Che quella categoria che è stata essenziale per una nuova idea di Stato e di nazione
E nella tolleranza reciproca che i cittadini possono stringere il patto fra di loro e con lo Stato
Ora per affermare questi via di tolleranza si è dovuto a compiere un'operazione teorica di grande portata
Dico subito che il valore della tolleranza è fuori discussione nessuno mette in dubbio il l'importanza della tolleranza dell'essere tolleranti nella nostra società
Ma quel che si vuole osservare che per affermarla tolleranza seduto operare una esclusione che io direi con le parole che ha usato un filosofo americano Hilary Putnam all'inizio delle sue lezioni italiane sul pragmatismo
Votano ha detto
Quel che chiamiamo illuminismo fu in gran parte movimento intellettuale teso a stabilire un fondamento per questo tipo di società aperta
Non soltanto un fondamento politico e storico ma anche epistemologico ciò che riguarda la struttura la conoscenza
Un fondamento che includesse argomenti intorno all'incertezza della nostra conoscenza morale e religiosa
E i problemi generati dall'Illuminismo sono ancora i nostri apprezziamo la tolleranza del pluralismo ma siamo turbati dallo scetticismo che sia accompagnato dance ecco il problema mi sembra questo
Per affermare una società moderna aperta tollerante e pluralista si è dovuto rinunciare la certezza rispetto a quella che sono i valori morali religiose che solo cioè quella certezza che costituisce l'identità dei popoli cioè per affermare la tolleranza che è la matrice dalla scelta moderna
Si è dovuto e essere incerti rispetto a questo il problema non è facilmente risolvibile
Ma è un problema aperto
Ecco allora mi sembra che sotto questa luce sì posso iniziare un dibattito l'altro problema che al quale accenno solamente va smarrito verrà più tardi
Ogni popolo è portatore di un'identità inizialmente particolare
Ora come possibile
Che quella salvaguardia della libertà del popolo c'era la certezza di un popolo
Sia intesa non come fattore di intolleranza verso il resto cioè come è possibile che da un'esperienza di popolo
Si possa assurgere a principi e a condizioni universali validi per tutti
è tipico del popolo essere portato
Cercare un passaggio dal particolare all'universale ieri il cardinal Martini l'ha detto a proposito del popolo ebraico
Ma in questo passaggio
In questo passaggio può esserci sia la chiusura e agli che porta poi all'intolleranza sia l'apertura che porta alla comprensione dalla diversità rapporto col diverso
E quindi alla al dialogo ovvero ragionevole con gli altri
In questo senso immagine di ricerca che filosofo qui citato in questi giorni McIntyre ha individuato potrebbe essere interessante da percorre
Ho voluto solamente dare alcuni spunti di un argomento che talmente vasto non può essere non per delimitare uno ma così per darla Brivio ad un dialogo Q adesso
Che adesso prende l'inizio se tracciare l'accordo comincerebbe a luglio e poi passare la parola inizia
Dunque credo che
L'interesse di questo dibattito
Si fondi essenzialmente sulle esperienze
Che stiamo facendo come
Come popoli come cultura europee negli ultimi negli ultimi anni
Da quando crollata quella speranza un po'ingenua
Che si esprimeva nella credenza
Che la fine del
Del
Per il contrasto della della convivenza pacifica non pacifica tra i due imperi
Potesse aprire una prospettiva di pace e di comprensione di dialogo
Tra i popoli europei e non
Quella illusione con l'altra illusione lo era anche anche prima ovviamente non non non tutti la culla vanno il sottoscritto meno gli altri e però era largamente circolante
Di queste illusioni di questa politica degli illusionisti siamo spero tutti guariti
E visto che per un aspetto il dibattito di oggi un dibattito anche politico occorre sempre partire quando si tratta di questi argomenti da un sanno realismo
Il realismo politico ci dice alcune cose
Con direi ormai solare chiarezza
Ci dice che è finita l'epoca degli Stati nazionali
Ci dice che questa fine è tutt'altro che indolore pacifica
Che proprio il processo di dissoluzione delle vecchie entità statali
Comporta per un certo periodo comporterà per un certo periodo Periodo cioè con una strana come dire forma di illusione ottica il proliferare
Di contese tra Stati nazionali
Cioè proprio il processo che conduce la disgregazione dei grandi apparati statali si presenta come una disgregazione che dà vita apparentemente a tanti piccoli staterelli
E quindi moltiplicando conflitti di carattere nazionalistico apparentemente addirittura arcaici ma in realtà che si collocano tutti in questo processo secolare di dissoluzione delle grandi entità statali centralistiche
Di quella creazione dello spirito europeo e soltanto dello spirito europeo che lo Stato nazionale di diritto
Questo processo inizia come tutti i suoi analisti più disincantati sanno hanno saputo inizia con inizio stesso del secolo
Cioè i grandi fenomeni di internazionalizzazione dell'economia e i grandi fenomeni di internazionalizzazione della ricerca tecnologica e scientifica e internazionalizzazione finanziaria eccetera comportavano già fin dal loro primo apparire una crescente di soluzione del potere
Del vecchio Stato
Quindi questo processo soprattutto appunto di internazionalizzazione economica comportava fin dal suo sorgere
Questo destino i dissoluzione dello Stato unitario
Oggi noi siamo proprio al termine di questo processo occorre riferirsi a questo processo non in termini reazionari nostalgici cioè vagheggiando una restaurazione del vecchio Stato ma in termini appunto propositivi
E qui non ho il tempo appunto The dilungarmi su questo ma io ritengo che una proposta federalistica seria a livello nazionale e internazionale sia l'unica risposta positiva e non nostalgica reazionaria al fenomeno epocale di dissoluzione
Della costruzione statale
Vi sono sintomi sempre per
Esaurire questo primo capitolo che direi intitolerà i di puro realismo politico vi sono sintomi di una crisi della forma democratica
Che non sono assolutamente irriducibili alla crisi della partitocrazia che è uno degli aspetti della forma democratica così come Novecento l'ha conosciuta ma la forma democratiche assai di più
Significa sa di più
La crisi della forma dei partiti così come abbiamo conosciuto questa forma organizzativa sia in Italia che altrove sostanzialmente in modo analogo
è un aspetto e nemmeno secondo me il più rilevante di una crisi più generale della democrazia
La democrazia nasce
Con alcune promesse nasce sulla base di alcune promesse
E la possibilità di mantenere queste promesse si fa oggettivamente sempre più problematica anche qui non bisogna fare come qui tipi che per che hanno paura di notte per farsela passare cantano
Bisogna guardare come dire la Medusa in faccia anche a costo di rimanerci come dire incantati
Non è che se ne va perché tutti degli occhio perché fai come lo struzzo
E molte volte questo defaticante ormai noiosissimo dibattito sulla partitocrazia nasconde il vero problema
Possiamo anche riformare totalmente la forma la forma partito possiamo anche al limite eliminarla senza con ciò eliminare la forma democratica
Non è sui partiti tanto meno si partiti come l'abbiamo conosciuto che si regge la democrazia in Occidente ma su altri valori su altre promesse che sono obiettivamente difficili da mantenere questo è il punto
E obiettivamente difficile da mantenere il principio individualistico su cui si regge la democrazia
Perché se togli questo principe tolto la democrazia
La democrazia e quel movimento secolare che procede all'interno dello stesso sviluppo dello Stato moderno europeo
Dello Stato moderno occidentale europeo per cui appunto si vanno a dirsi caricare
I circhi sociali tutte le affinità di corporazione di Stato per cui emerge l'individuo proprietario
Che anch'esso è una creazione tipica dello spirito europeo occidentale la possibilità di far valere questo principio individualistico è radicalmente in crisi e qui non c'entrano nulla i partiti
C'entra e che per un valere per raccontare per potere nelle democrazie attuali io devo fare parte di devo aggregarmi a se non sono i partiti sono corporazioni se non sono colpa ma non sono più gli Stati e le corporazioni di tipo tradizionale Ancien Regime
Sono stati corporazioni che si reggono soltanto sulla loro potenza economico-finanziaria
Quindi che Agliena nei sei determinati valori dell'individuo per poter funzionare
Il principio del loro funzionamento comporta l'alienazione al suo interno determinati valori tradizionali
I certi valori di culture tradizionali
Ma e ma questo discreta il principio individualistico
La democrazia si afferma promettendo che l'individuo che conta e l'individuo conta sempre meno
La democrazia si afferma promettendo che l'individuo sarà competente per decidere
Che all'individuo saranno dati degli strumenti per cui li individuava una competenza per poter decidere democrazia cultura di massa democrazia al falliti Zazie universale
Questa promessa era radicalmente smentita l'individuo e sempre più incompetente
Sulle grandi questioni quelle decisive
Quelle decisive che riguardano la vita di tutti noi l'individuo è radicalmente incompetente
Ora o è richiesto di una competenza in modo assolutamente farsesco come quando appunto in Italia è stato chiamato decidere se andava bene o no andava bene l'energia nucleare
Farsa non democrazia farsa
Perché al all'individuo ci chiedeva una rispondi decidere su una materia per la quale era
Radicalmente incompetente
La democrazia prometteva che l'individuo fosse competente delle cose in cui su cui ha chiamato decidere
Come vedete non questioni di dettaglio questioni di principio
Su cui la forma democratica minacce di entrare in crisi
Su queste cose nessuno discute
Qualcuno
Così su riviste scientifiche ma dove sta al centro del dibattito
Noi stiamo affrontando i temi della democrazia i temi dello Stato nazionale come fossero delle influenze passeggere
A cui possiamo corrispondere con qualche meccanismo di ingegneria elettorale
Con qualche battuta sui partitini con qualche battuta sulle leadership
Ma le questioni invece riguardano appunto una crisi epocale
Cinquantuno davvero una fine millennio e come da parecchio tempo vado insistendo
Anche se poi sulle risposte possono non essere assolutamente d'accordo l'unico l'unica voce che affronti queste questioni a volte alla loro altezza
Cioè anche con la carica profetica che necessariamente deve essere deve comportare il tentato una risposta questioni di questo genere il papato
Anche un laico deve saperlo riconosce
Cioè l'unica voce che non affronti le questioni queste questioni come si trattasse di
Intermezzi tattici a cui dare una risposta di tipo tattico ecco l'unica voce obiettivamente e la voce della chiesa
Non dei partiti e movimenti che si richiamano alla Chiesa che anzi molte volte questi hanno avuto la voce più di di di di minor profilo
Su queste questioni
Ma la chiesa
E potrei continuare nella
Nel mostrare gli elementi fondamentali che minacciano la rappresentatività della forma democratica
Dobbiamo paragonarci a queste questioni abbiamo confrontarsi diamo corrispondere alle questioni così impostate dobbiamo cioè perdeva in una battuta essere responsabili
Perché essere responsabili in politica significa corrispondere responsabilità e la stessa parola di corrispondere corrispondere al problema all'altezza del problema
E con la stessa radicalità come affrontare allora anche le questioni appunto della tolleranza eccetera e concludere il più rapidamente possibile
Allora non vi è dubbio ci siamo risvegliati da quel sonno della ragione che ci faceva illudere che con lati gli interi la gente sarebbe sarebbe corsa ad abbracciarsi
Perché era poverina erano costretti ITA dittature feroci eccidi
Sono corsi ad ammazzarsi com'era anche troppo prevedibile
Ma io ritengo che noi non siamo in grado di ancora
E nemmeno i filosofi che prima sono stati citati mi sembrano aiutarci anche di pensare il problema
Vi vorrei passare al mio primo mestiere quello del filosofo
Di pensare il problema cioè di pensare il problema di come oggi possa essere impostato possesso in questi impostata la questione del dialogo del rapporto tra culture che si riconoscono differenti non culture che pensano che alla fine rido riducendo riducendo semplificando semplificando si può giungere ad un denominatore comune perché questa è una strada che è stata tentata che è stata percorsa
L'esperienza le grandi speranze ecumenico violinistica degli anni cinquanta sessanta erano tutte grosso modo giocavano tutte su questa illusione e mi pare
Siamo state dimostrate ampiamente
Utopistiche nel senso cattivo del termine
Quindi non è certo la strada di una semplificazione di una riduzione denominatori comuni culture che si riconoscono differenti
E che tengono alla loro differenza
Come può essere impostato il dialogo la relazione il comma il comma
Tra queste culture
In una situazione come l'attuale in cui la crisi della convivenza è generalizzata
Perché allarghiamo un po'il nostro orizzonte
Negli ultimi cinquant'anni la crisi della convivenza si è generalizzata a tutto il Mediterraneo
Ancora cinquant'anni fa vi erano centinaia di migliaia di e dovrei rivivono nei paesi abbia e
Vi erano comunità cristiane importantissime nei paesi arati
Ora tutte queste comunità tutte queste presenze sono state spazzate via
Il Mediterraneo come cinquanta anni fa si poteva dire una una regione di convivenza
Naturalmente
è una convivenza non certo
Paritaria non certo basata sui principi di eguaglianza però era una convivenza
Le vicende traumatiche del secondo dopoguerra hanno spazzato via ogni anche parvenza di convivenza
Mancato le speranze malgrado le illusioni
Anche in quelle regioni nella quale la convivenza durato di più
La Turchia sotto un certo aspetto il Libano un esempio clamoroso di crollo radicali di ogni forma di convivenza
Ancora trent'anni fa il Libano è una formidabile fucina d'incontro tra Islam cristianesimo ebraismo con l'altro
Quindi siamo in una situazione nella quale questa domanda non è una domanda come dire cultural filosofica o peggio retorica è una domanda di cogente attualità civile umana politica
Non possiamo nascondere che la convivenza decollata dappertutto e l'ultimo bastione dov'è crollata è il primo
Dove era entrata in crisi
Cioè i Balcani di nuovo
Balcani danno inizio
Al principio del secolo alla crisi della di ogni convivenza nell'area mediterranea che si compie di fronte ai nostri occhi oggi ma tutto il secco da una progressiva crisi
Di un'area mediterranea come aree di pace di convivenza
E sui Balcani appunto oggi
Noi scontiamo l'emergere più più clamoroso più drammatico appunto di questa di questo principio ma mi chiedo abbiamo mai pensato in modo la convivenza il dialogo la relazione in modo proprio
Dunque l'abbiamo pensato appunto
O come potesse svolgersi verso una unità
Partiamo da in molti ma arriviamo all'uno
Secondo uno stilema tipico nella nostra cultura una cattivo unità
Che riduce semplifica la molteplicità oppure secondo lo stile chiamiamolo così della tolleranza
E sempre che sia ancora la moneta circolante
E anzi se dobbiamo fare un dibattito politico ci dobbiamo fa un dibattito per intenderci siamo costretti ad usare questo termine ma questo termine radicalmente insufficiente
Ma di un'insufficienza
Che assume la una radicalità assolutamente in pensata nelle pagine dei filosofi prima citati
Perché la tolleranza è in se stessa intollerante
E qui non c'è bisogno di put ma non c'è bisogno di nessuno c'è bisogno di ricordare un filosofo italiano e mi permetto di ricordarlo io Antonio Rosmini
La tolleranza insistesse intollerante perché
Nel momento stesso che io dico di tollerare un altro assumo necessariamente
Se non parlo a vanvera
Perché quando si parlava andarlo a tutto il possibile come sapete
Ma se non parla a vanvera se sono responsabile di ciò che dico
Nel momento stesso che affermo che io lo tollerano io assumo che lui dica delle cose false
Se io assumessi che mi dice delle cose vere avrebbe senso che lo tollera sì
Sì io penso che lui sia nel vero non lo tollero
Lo potrò amare
Lo potrò essere convinto Daloui ma non certo tollerarlo
Ha un senso tollerare soltanto ciò che o ritengo dica delle cose false ma innocue non dannose
Oppure chi sia sull'avvio della verità
Per cui io poverino lo posso educare
Lo posso far crescere
Adesso dice delle se saggi no dice delle stupidaggini dice delle cose inesatte però può farsi allora lo tollerano
Ma quando io assumo invece che l'altro che mi sta di fronte
Dica cose vere
Come faccio a tollerarlo
E come faccio a impostare il dialogo con un altro se penso che quell'altro debba essere educato
Che attualmente sia immaturo ho poi o peggio che dica cosa è falsa
Come posso impostare un dialogo serio
Con un altro che lo assumo come un Infante
Oppure come uno che dice cose false o sbagliate o in modo sbagliato
Vi è una radicale insufficienza teoretica nell'idea di tolleranza
Una radicale insufficienza del e mai all'altezza della fine millennio una politica di convivenza e di dialogo fecondo potrà essere impostata su questo ferro vecchio illuminista
Modernista
Ma vediamo ma vediamo la parte la pars destruens sapete sempre facile
E la pars construens che è molto difficile
Beh su questa cosa cercato di dire qualcosa sul mio ultimo libro perché la critica appunto l'idea di tolleranza B se da citare Cosmi
Più di filosofia se ne intendeva
E che sapeva essere logico come un demonio
La pars construens difficile
Come deve essere la relazione con l'altro se io
Se questa relazione deve essere condotta con totale serietà da parte mia
Cioè nel senso che io non mi presento con un pensiero debole io sono un concerto di ciò che dico
Massud molti anche l'altro sia certo e che anche nell'altro vi sia verità
E non una verità dai ducale non una verità da migliorare in una verità che devo portare più vicino alla mia
Ma una verità
Come è possibile rapporto come possibile il comma tre com'è possibile che non scatti a questo punto perché allora l'illuminista mi dice
Illuminista che può essere sia laico che cattolico sapete
Mi dice a questo punto scatta il conflitto fra tratta fondamentalismi come poi venderti se ognuno è portatore di una verità a questo punto non c'è spazio per due verità
Dovete presentarvi deboli dovete presentarvi relativizza i la mia verità è relativa alla sue relativa cambierà strada facendo
Ska scambiamo faceva ecco tutte scambiabile tutto è relativo allora soltanto così ci può essere una prospettiva di pace perché se io mi presento come possessore di una verità
Possesso del Coletti dieci mila da Colette come portatore di una verità
E l'altro lo assumo anche lui come portatore di una verità ed è portatore di una verità lì prima o poi vi sarà conflitto di sarà guerra non vi potrà essere pace
La pace soltanto come il prodotto davvero in questo caso l'OPA il titolo è giusto è esatto di un pensiero debole
Soltanto coloro che sono portatori di un pensiero debole possono essere anche portatori di pace
Questo badate bene che sta diventando un dogma
Allora bisogna essere molto chiari a questo punto lo si accetta o no
Oppure io ritengo di essere nel vero e l'altro non è nel vero è tollerabile soltanto quando va bene
Perché se fosse questa l'alternativa al pensiero debole lo io senza nessuna preoccupazione mi schiero col pensiero debole
Perché se l'alternativa al pensiero debole e vi ritenere che io sono portatore di una verità e l'altro al più può essere tollerato come quel soggetto che potrà giungere alla verità allora io sono per il pensiero debole
Vi è alternativa vi è un terzo a questo a questo a questo
A questa contrapposizione di Angel vi è una prospettiva gli è qualcosa da pensare oltre questa contrapposizione di posizioni che sta dominando la scena
Io penso di sì ma ne accenno soltanto a conclusione perché tutto il tema del del mio ultimo libro e non voglio come dire e non posso costringerlo in una battuta ma vorrei renda nell'idea
Io penso che ciò che c'è ancora da pensare
Che appare astrattamente filosofico ma che secondo me rientra direttamente in quel quadro politico e sociale davvero certamente sì epocale che ho cercato di tratteggiare all'inizio è un atteggiamento di questo genere un pensiero di questo genere
Intanto io posso costituire la mia verità
E intanto posso essere totalmente responsabile della mia verità
Proprio in quanto io mi riconosco consapevolmente
Consapevolmente
Come l'assolutamente distinto dal folto dalla cultura di colui che mi sta di fronte
Badate si parte non dal tentativo di
Indebolire la differenza ma anzi dieci saltarla al massimo nella massima consapevolezza e cioè obbligando ci ad una conoscenza precisa dall'altro
Ad una curiosità s'non Fana dell'altro
Senza scorciatoie senza senza acquisizioni ad orecchio io quando mi confronto con l'altro devo tentare in tutti i modi di conoscerlo di comprenderne la ragione
Ed esaltare venne il dialogo la differenza non cercare l'accordo mai disaccordo
Il disaccordo ne ne sulle posizioni radicali
Sono dunque l'assolutamente distinto a quel punto sono indivisibile inseparabile da colui che mi sta di fronte
Perché ma perché mi si mi sono caratterizzato come l'assolutamente distinto Daloui non posso vivere un secondo della mia vita senza di lui
Io sono in quanto sono colui che è assolutamente distinto dall'altro non posso farne a meno un secondo
Non posso fare a meno di un secondo del mio interlocutore dell'Islam impegni col interlocutore dell'ebraismo del mio interlocutore delle altre confessioni cristiane non posso farne a meno un secondo perché io mi sono caratterizzato distinguendo mi dato ma non distinguendo mi in modo contingente abborracciato assolutamente distinguendo metallo
E allora sono con loro e non posso sopprimerli perché sopprimendo loro sopprimere in me stesso perché io vivo in quanto posso quotidianamente distingue mi dà luogo e se li elimino non posso più distingue Milano
E possibile pensare una una prospettiva di questo genere questa non è tolleranza
E assolutamente altra cosa dalla tolleranza
Non è il tentativo di trovare denominatori comuni ma all'opposto
Andare alla radice delle differenze eppure sprofondando dalla radice delle differenze si può riemergere ad una prospettiva in cui il cum il con è assolutamente
Intramontabile
Io ritengo che o si pensa in questa prospettiva laici e cattolici laici e credenti oppure ben difficilmente si potrà
Pensare
A forme di convivenza che non siano il grembo di continui conflitti e di continui massacri
Questa è
La prospettiva apparentemente soltanto filosofica che invece per me
Potrebbe essere lo sfondo culturale su cui disegnare anche programmi politici concreti per l'Europa
Per un'Europa appunto che non sia come sta avvenendo sempre più chiusa in se stessa e i e inospitale
Anche nei confronti delle altre sue parti non parlo del mondo islamico non parlo del Mediterraneo ma addirittura delle altre sue parti
Ma poi quando si esce dall'Europa anche in senso l'atto allora i problemi diventano ancora più drammatici ovviamente
Perché la domanda che tante volte ho posto è mai pensabile un Europa
Soltanto in Europa scissa separato dal Mediterraneo ma allora quando affronto il dialogo non più ecumenico in senso stretto ma interreligioso da che parte lo riprendo dopo tutti i fallimenti che ha conosciuto da che parte lo riprendo questo diario
è possibile dipendono ancora nella chiave dalla tolleranza e possibile riprendono nella chiave della evangelizzazione attenzione
Perché questa può essere una chiave appunto che si rivolge all'Europa e alla Chiesa stessa
Perché la prima adesso evangelizzatore mi pare sia questo poi senso anche dalle parole del Papa deve essere la Chiesa stessa
Ma poi questa prospettiva un senso nei confronti dell'Islam
Per rimanere nell'ambito nostro nell'ambito di questa grande teatro di scene di di Cina di tragedie di conflitti che è sempre stato il Mediterraneo e in cui ancora si deciderà la storia mondiale certamente per il prossimo millennio
Allora lì bastano queste prospettive
O forse appunto non di un pensiero debole abbiamo bisogno ma davvero di un nuovo pensiero
Grazie Cacciari
Adesso Veneziani sulla pensabili sulla soluzione di queste problemi all'apparato ma io vorrei partire da una concordanza con Massimo Cacciari
Che riguarda la suo riferimento alla pontificato al papato inteso come polo di riferimento come unico polo di far riferimento nella politica internazionale di oggi
Anch'io sono convinto che oggi rispetto alla cecità diffusa dei leader politici delle nazioni e dei blocchi o del blocco se vogliamo perché ormai ci avviamo sappiamo verso un'epoca unipolare
Sia proprio il papato a rappresentare un punto di riferimento e forse l'unico punto critico nei riguardi di questo mondo unipolare che si va pian piano sta gli andò sullo sfondo come unico ineluttabile destino di questa società
Sono quindi convinto anch'io che il papato oggi rappresenti un punto di riferimento d'altra parte non è un caso che tre anni fa nel novantuno quando ci fu un intervento americano nel Golfo sia Massimo Cacciari con
Sue argomentazioni sia per quello che mi riguarda anch'io ed altri
Così
Identificati a torto o a ragione in quella corrente di pensiero definita nuova destra
Si schierarono dalla parte del Papa che erano appunto e ha convinto nella
Necessita di un non intervento americano occidentale nel Golfo
Oggi ci ritroviamo in questa posizione almeno come punto di partenza e per quello che mi riguarda anche con un'argomentazione aggiuntiva oggi parliamo di nazionalismo
E sappiamo che Giovanni Paolo secondo è stato al tempo stesso critico lo è tuttora della nazionalismo ma anche un difensore dei diritti delle nazioni e dei popoli
Ed è questo il punto da cui vorrei partire per poter a ridare un po'all'argomento di cui si parla in questa giornata
C'è infatti il grande rischio a questo punto che il nazionalismo possa in sé diciamo coinvolgere in ordine in un abbraccio mortale il senso della comunità nazionale il senso della identità nazionale che al contrario costituiscono a mio avviso motivi di radicamento non labili emotivi di radicamento
Necessari per una società che voglia conservarsi come comunità che non come agglomerato di gruppi
Legati soltanto da interessi da motivi contrattuali vota imposizioni rette appunto dalla colazione dalla forza dall'autorità
Quindi partendo da questa base ho l'impressione che l'identità nazionale oggi debba combattere contro due nemici
Uno che con una certa diciamo comodità di linguaggio possiamo definire il mondiali Isma'e l'altro il nazionalismo
Il primo può essere sicuramente l'avversario principale dell'identità nazionale ma il secondo e il falso amico e la sua scimmia rappresenta cioè la caricatura della identità nazionale
Che cos'è l'errore del nazionalismo quello che ci portiamo appresso il grande limite del nazionalismo e quello che adultera diciamolo una sana concezione di appartenenza ad una comunità nazionale
E la interpretazione della identità nazionale attraverso la volontà di potenza e come interpretazione fondata sulla intolleranza volendoci rifare a quello che si era detto prima
La volontà di potenza
Ripropone una identità nazionale fondata sull'esclusivi sono cioè la mia nazione il primato della mia nazione sulle altre una forma di darwinismo applicato agli Stati alle Nazioni a lei entità collettive
Una forma di esplosivi Suma e di egoismo nazionale in questo senso quindi l'identità nazionale trova nella nazionalismo il suo nemico il suo falso amico la sua caricatura la sua scimmia come dicevamo punto prima e da questa idea della nazionalismo che punto regge su questo primato della identità nazionale vengono fuori poi quindi orrori quegli orrori secondo i punti di vista ma sono errori che mutano spesso in orrori che sono appunto rappresentati da quell'escalation che va dalla xenofobia al alla alla intolleranza verso l'altro al rifiuto comunque dell'altro alla soppressione dell'altro è una progressione che nasce proprio da questa idea di volontà di potenza cioè dall'idea che la mia nazione la mia identità debba prevaricare sulle altrui identità questo senso profondo della intolleranza verso le altre identità
Ecco il nazionalismo
Questo lo si si sposa necessariamente in questa sua fase con un un tipo di pensiero e di articolazione politica di tipo centrista cioè l'idea che la mia patria debba prevalere sulle altre è un'idea che concepisce la patria come una sorta di ombelico del mondo dia un faro su mondi in cui la mia patria deve necessariamente avere ragione primato rispetto a quella delle altre quindi da qui la tendenza centralistica dei nazionalismi e a cui la forte tendenza ad una stato la triglia ecco l'idea della nazione che si sposa con il primato con la idolatria dello Stato in fondo quando una nazione viene rilevata valore assoluto
Il rischio è proprio quello della idolatria di creare cioè una forma di religioni civile sostitutiva di una religione trascendente
Il pericolo del nazionalismo e quindi il pericolo che il senso della comunità nazionale venga adulterato attraverso la volontà di potenza d'altra parte c'è però sullo sfondo e nei nostri anni cresce in modo fatale irrimediabile il senso dell'mondiali Isma'cioè di una società in cui non vengono più consentite possibilità di radicamento nella propria cultura nella propria appartenenza nelle proprie comunità siano esse naturali che elettive ma il l'individuo viene considerato nella sua totale di tendere intercambiabilità a sua totale fungibilità come si dice nel linguaggio corrente
Nella sua cioè possibilità di essere spostato da una parte all'altra con indifferenza perché non ha legami non appartenenze non ha radicamento
Il modellismo e il trionfo di questo tipo di in appartenenza e un pensiero che apparentemente può alludere ha una visione ecumenica di tipo cattolico realtà culturalmente nasce da un cosmopolitismo di tipo illuministico ma la sua visione filosofica e poi via via deragliata
Nei territori dell'economia e della tecnica che sono propri territori nei quali più si esercita questo dominio di tipo mondiali sta economia e Letta destino ultimo del società contemporanee e quindi la perdita di ogni senso di identità ed il radicamento quella radicamento che era ritenuto anche da Simón Vaime quindi non da
Un
L'autore un filosofo che appartiene a un filone diciamo così che si riconosce nel pensiero nazionalista ma al contrario una critica ardente del nazionalismo e con la lo sradicamento diventa il destino e la destinazione ultima dell'uomo contemporaneo e quindi in questo senso
I Mondiali Isma'si propone come l'antitesi più radicale e più forte all'idea della comunità e quindi anche della comunità nazionale
In questo contesto ovviamente identità nazionale identificata nel nazionalismo finisce con l'assumere un statore esclusivamente negativo un valore di negazione dell'altro e forse il compito più gente dei nostri anni è proprio quello di disegnare un senso della comunità e dell'appartenenza un'identità anche nazionale attraverso un sistema che rifiuti
Categoricamente nettamente quell'assenso di volontà di potenza esercitato nel nazionalismo e che riconosca al contrario la necessaria e ineludibile visione policentrica
Del di un sano comunitarismo di tipo legato appunto a questo radicamento nella propria patria della propria cultura soltanto il policentrismo può garantire una cultura legata in senso nazionale
Un policentrismo in cui cioè la mia patria addirittura legittimità di esistere perché alle diritto legittimità di esistere la tua patria e quindi soltanto un sistema di correlazioni tra patrie soltanto dire paradossalmente una internazionale della parte delle patrie può in effetti garantire la possibilità che la mia patria abbia valore abbia significato
Questo come si può garantire
Probabilmente non attraverso
Un sistema mondiale fondato su un tipo di unipolarismo verso cui stiamo andando forse ipotesi più convincente può essere quella che già diversi decenni fa dell'ignoto
Carl Schmitt cioè l'idea dei grandi spazi delle aggregazioni per grandi aree di una certa omogeneità culturale e geopolitica e storica
Attraverso grandi aree possibile cioè creare dei contenitori dei serbatoi in cui queste identità queste patrie in un sistema di cerchi concentrici che vanno dalla piccola patria la patria nazione che non credo estinta in questa fase fino alla grande patria civiltà la grande patriarca e possibile quindi concepire in questo senso un'idea dinamiche accettate
In fondo il identità nazionale risponde a tre requisiti che a mio avviso sono essenziali per concepire
Una sano rapporto comunitario con con gli altri innanzitutto questa voglia e questo bisogno di radicamento la necessità di darsi delle origini noi abbiamo bisogno comunque di avere il riferimento di una casa
Ognuno ogni io a una patria originaria verso cui si richiama e questa patria può ovviamente
Essere labile può non essere concepita in senso territoriale può diventare una patria come cultura come appartenenza religiosa come comunità religiosa ma deve pur sempre esserci il riconoscimento e la necessaria diciamo valenza del significato di una patria
Quindi radicamento come il bisogno di darsi un'identità un origini diverse anche un passato perché il passato ci riconosce ci consente di dare di dare a noi una identità al tempo stesso identità nazionale e il modo per concretamente rei inserirsi in una visione in cui l'identità collettiva assuma il suo significato cioè Novi la necessità del noi la necessità di concepire il proprio io nella in una dialettica viva sinergiche anche conflittuale quando il caso ma comunque in una dialettica in cui gli l'altro è presente e l'altro è presente soltanto attraverso una visione della identità collettiva non è possibile cioè concepire la realtà
Concepire la vita politica attraverso un sistema atomistico un sistema di monadi in comunicanti ma è necessario concepirla attraverso questo questa relazione vitale questa relazione che può essere organica ma che comunque culturale vitale tra Gruppi tra realtà tra presenze che sono diverse e quindi in questo senso è necessario concepire
L'identità collettive come uno dei punti di riferimento l'identità nazionale resta comunque un punto di riferimento in questo senso e poi c'è la necessità di darsi un comune destino una comune destinazione l'unico modo per sentirsi vicino all'altro e quello anche di capire che al mio stesso destino che la che e chi vive come me travagli che sono i miei che oltre ad avere comuni retaggi paesaggi memorie che ci appartengono
Abbiamo comunque anche una comune destinazione e quindi in questo senso la necessità di pensare a un la identità nazionale anche la necessità di pensare a un radicamento ha un'identità collettiva e infine ad una comune destinazione ora questo senso dell'identità nazionale è un senso che non si può ricondurre alla intolleranza di cui sono indubbiamente forieri i nazionalismi perché il l'intolleranza e qui non assumo il termine intolleranza nel nel termine rovesciato nel significato rovesciato che attribuiva appunto Massimo Cacciari alla tolleranza
Nell'intolleranza cioè la chiusura verso l'altro la impossibilitati dialogare di concepire l'altro con la sua dignità di rispettare la dignità dell'altro
L'intolleranza cresce nelle società dei composte nelle società disgregata e nelle società in cui le comunità non hanno la forza e la possibilità di rappresentare il tessuto comunitario il vivere il sentire comune noi io
L'Inter esce il conflitto tra gruppi lei cresce il conflitto tra
Etniche diverse tra razze diverse tra storie diverse l'intolleranza non nasce quindi nelle identità nazionale in forma come direbbe spende per ma nasce al contrario in contesti
Sociali e comunitari sfilacciati dei gregari del degradati disaggregati in quei contesti nasce di più l'intolleranza non è un caso che
E maggior tasso di intolleranza oggi nelle società occidentali si debba riscontrare proprio negli epicentri della modernità più disgregata
Nelle metropolitane di New York per intenderci cioè laddove non esiste un tessuto comunitario crescono e fioriscono le tribù Luca l'un contro l'altro armati
Quindi in questo senso e importante definire il significato
Che può dire
Identità nazionale proprio come argine
E come argine possibile alle intolleranze verso l'altro quindi in questo senso credo che sia molto importante
Ricondurre questo discorso
E anche importante tener presente un altro aspetto che
Oggi identità nazionale assume nella nostra società in senso dalla comunità nazionale
Il valore anche del primato della politica e degli interessi generali degli interessi popolari sugli interessi oligopolistico che spesso sono transnazionali
E qui vorrei esprimere la preoccupazione verso uno scenario politico che possa diciamo concepire accanto la liquidazione del centralismo statale che può essere sicuramente un fatto benefico la liquidazione viceversa dell'identità nazionale del riferimento nazione come riferimento possibile
Laddove reperiscono le identità nazionali più c'è la possibilità che crescano
Queste forme di controllo transnazionale che obbediscono a interessi oligopolistico e sono interessi sicuramente confliggente con la politica con gli interessi generali con la sovranità dei cittadini con interessi popolari
E quindi io credo che la l'identità nazionale e la presenza di uno Stato nazione seppure articolato in guisa federale possa in qualche modo costituire un argine a queste forme di prevaricazione che già sono in atto nelle nostre società e che la presenza di grandi agglomerati di quei di quel grande spazio di quelle aree a cui facevamo riferimento
Prendendo appunto lo spunto da Carl Schmitt possono essere proprio degli argini a questo tipo di presenza
E di gruppi di potere che possono in qualche modo esercitare il loro dominio possono controllare la società veicolare i valori di una società o possono anche inediti Irma sfibrati ma sfinire la farle perdere quel significato profondo di organicità di interazione e di vitalità
E di identità dei popoli di specificità dei popoli quindi credo che sia importante garantire battersi concepire comunque l'identità nazionale come un punto fermo nella storia
Di un popolo e di un Paese anche per questo anche per dare a un popolo la possibilità di creare degli argini contro queste forme di alienazione che sottendono un nichilismo ma che hanno soprattutto come loro principale agente questo dominio questo primato dell'economia che si esercita dappertutto che maggio sulla ogni diversità che uccide ogni possibile
Incontro con l'altro perché l'altro avviso soltanto come merce di scambio come oggetto come strumento quindi strumento per il profitto strumento di possesso strumento insomma comunque da usare soltanto in una politica di scambio in cui si perde ogni significato in ogni umanità
E il rapporto interpersonale
Quindi io credo che sia molto importante concepire in questo senso
Il ritorno alla identità nazionale però è anche vero che identità nazionale oggi può essere colta soltanto attraverso quel salto di qualità cioè non più
Vista attraverso le lenti del nazionalismo non più vista attraverso le lenti di questo primato della nazione che la volontà di potenza ma attraverso un sistema di policentrismo di pluralismo
Delle patrie delle identità nazionali perché l'unica forma di pluralismo che può garantire il rispetto la libertà delle delle delle patrie altrui e quindi in questo senso sarebbe facile
Richiamarsi a una cultura così della della identità immobile sarebbe facile l'esempio contrapporre al fenomeno del Mondiali Isma'e la
Il pensiero tradizionalista che
Oppone alla articolazione sarà di Cantet della del modellismo il la famosa triade del Dio patria e famiglia
Dio patria famiglia sono dei principi che prova chi che furono e probabilmente saranno le basi del giusto vivere però non si possono imporre per decreto non possono avere fuori
Per in posizione non si può fingere che sussistano così come sono e necessario quindi pensare che viviamo l'epoca della loro latitanza
Della loro assenza della loro dell'oscuramento nella nostra società contemporanee quindi in questo senso bisogna attraversare le devastazioni della modernità attraversare le devastazioni di una che intendete nichilismo
Della nostra società e bisogna per farlo quindi riuscire a compiere un salto di qualità in un pensiero che riconosca l'altro in tutta la sua profondità che rispetti l'altro fino in fondo che riconosca soprattutto che in questo pozzo nero
Ci siamo dentro tutti non è possibile pensare che ci sia una cultura sana immune immunizzare da e dall'altra parte ci siano invece ci sia la grande corruzione questo e il senso di una tradizionalismo critico se vogliamo
O di un pensiero di tipo rivoluzionario conservatore che comprenda le devastazioni della modernità e capisca che queste devastazioni riguardano anche il senso dell'identità nazionale riguardano anche i valori più radicati radicali a cui fa riferimento questo tipo di cultura quindi è necessario adottare questa diversa visione del mondo per poter in effetti raggiungere una di diversa articolazione culturale
Io mi fermerei qui per consentire dopo alla possibilità di un di un dibattito più articolato e dire che comunque l'importante Ida come punto conclusivo diversa analisi sia questo quello di non confondere il nazionalismo come punto
Di intolleranza e di aggressività verso l'altro con l'identità nazionale che invece il punto essenziale
Che rappresenta una comunità una comunità non poche esercitarsi attraverso non poche vivere non poche articolarsi attraverso un sistema di vasi comunicanti è un sistema di vasi comunicanti si può garantire soltanto attraverso una accettazione della diversità il principio della difesa della diversità della cultura delle differenze perché solo la cultura delle differenze può garantire le identità grazie
Ma di problemi evidentemente anche di suggestioni ne sono andati state date tanti nell'arco vorrei raccogliere due anche per rigettano un po'la palla eventualmente anche per la prima e poi il dibattito
Mi sembra non per cercare conciliazioni che sono estrinseche sempre un po'ma
Che stiamo
Tentando di di di superare certi pregiudizi
Uno dei quali è quello che la miglior apertura rispetto tolleranza eccetera sia da non esserci dal non essere qualche cosa non ha vere qualche cosa non avere né idee o nell'essere disaggregati quello che dicevi tu prima ora e da pensare appunto un qualcosa di nuovo di diverso
Dove almeno come punto di partenza diverso sta il principio che la una certezza non di per sé esclude la possibilità del mantenimento della nella vita dell'esistenza dell'altro ecco questo mi sembra un punto che dove certezze si certezze teoriche ma anche certezza di un'aggregazione di un'appartenenza come si diceva testé ora questo mi sembrerebbe un punto da cui far incominciano a pensare sia il problema se pensa alla soluzione e su questo è un primo elemento il secondo elemento che rilancia un po'alla palla a a loro due
Che lo stesso percorso che si fa per cercare la soluzione
Potrebbe essere il percorso del rispetto dell'altro cioè l'impegno della ragione per cercare la soluzione
Oggi è quell'impegno che permette di manticora anche se a ancorché la soluzione non sia trovata di mantenere la possibilità dell'esistenza dell'altro nella diversità da me questo vuol dire che c'è una certezza che io amo
Ma un impegno della ragione in cui che è tutta tesa a dire i motivi della mia certezza e a capire le ragioni per cui l'altro non accetta la mia certezza questo sarebbe realmente la possibilità di non sono di dialogo ma anche della vera convivenza fra gli oneri uomini convivono quando hanno qualche cosa nonché gli accomunino astratto su dei principi universali ma che gli ha comuni in un cammino in un quartetto
Questa l'ora potrebbe essere mette una una prospettiva da da dalla pensando come nervoso della ragione e allora sarebbe fondamentale a questo punto va quasi da sé che l'intolleranza o o sopruso e qualcosa di irrazionale S. nome del razionalismo
Sia a livello teorico sia a livello politico per cui con tutto quello che questo vuol dire
Questa un primo gruppo di questione l'altro gruppo di questa mi sembra sollevato da però solamente per accenni Kim se vorrete potrete ritornare
Sono questi discorsi dalla parte del federalismo d'altra parte le grandi aree come una struttura che possono in fondo favorire maggiormente
Lo svolgersi dal punto vista dalla struttura sociale politica di questa prospettiva
Non so se
Sì
La soluzione non sarà mai trovata
Covatta
Che la soluzione non è un oggetto ma è appunto quel quel cammino
C'è una bella Puglie di Machado che dice camminando e non ha il cammino
Grasso il cammino camminando
Non c'è il cammino come una sostegno oggettivo il cammino ciò che fai camminando
E poi la veritas
La veritas qui abbiamo dei dei grandi maestri a questo proposito ma la verità severità sindacando indaga ambiguità
Non è verità sindacata il Covatta
Ed evita sindacando
E Tommaso parlava di invenzione ritrattisti
Questo bisogna cominciare a capire
Che la verità sta indagando ormai Veritas
E il fatto che sia sempre da indagare ancora non toglie nulla al suo essere Veritas ma anzi lo conferma
Certo è difficile è difficile perché
Perché forse forse
Viene da arrossire appena pronunci la cosa ma insomma
Forse la cultura occidentale alcuni strumenti
E la sua filosofia nella sua teologia per sviluppare in questo questa dimensione
Iniziare questo pensiero
Può essere altrettanto con le altre culture per le altre religioni
E qui il confronto diventa diventa molto teso molto difficile ma ecco il punto quando dicevo prima un confronto che non si accomodi le dissonanze che non
E i viveri le differenze ma che anzi esalta le caratteristiche di chi ridicoli di coloro che partecipano a questo a questa mensa
E difficile perché peraltro in cultura probabilmente strumenti di questo genere non ci sono ma dico lo dico arrossendo perché non c'è dubbio che storicamente
I massimi esempi diciamola così insomma abbreviata di intolleranza lì da una tv
E la della cultura occidentale
Nel dubbio
Se noi studiamo la storia della della del dell'Islam
Non vi è dubbio che non sia assolutamente paragonabile alla storia incidentale
In termini vi si porta in termini pochi possiamo usare termini intolleranza intollerabili scattava il ponte di tolleranza
Cioè nella stragrande maggioranza dei casi e delle epoche nell'Islam possiamo parlare proprio di tolleranza va be'nel senso tecnico preciso specifico erano tollerati
Aveva un pasto la dimora un patto di sudditanza contengono dei protetti
è un rapporto col paternalistico esattamente quello che risuona il termine tolleranza che il termine più paternalistico che si possa immaginare no io tollero ma chi sono i debba tollerare
Era potuta poteri tolleranza ma accoglie nella storia occidentale anch'
Praticamente mai
Proprio quel discorso di volontà di potenza che prima ci richiamava e che giunge nello Stato moderno alla sua massima espressione
E non è neanche vero ma Veneziani lo sa benissimo è un po'consolatorio ce lo possiamo dire che siano i momenti di disgregazione i momenti di debolezza che producono questa intolleranza
Quando quando
In movimento no massacrate cacciati dalla Spagna
E gli ebrei circa nello stesso periodo quello stato era tutt'altro che debole sfilacciato
E nel primo esempio mi salta in mente quando Baccone il grande balcone si rivolge agli ai suoi coloni dice massacrate pure gli indiani perché appunto sono come gli animali perché non hanno alcun diritto
A differenza qui tutto un fatto diverso la colonizzazione spagnola a quella inglese quindi da questo punto di vista è
Molto diretta
La potenza inglese non era certo in un paio di decadenza di sfilacciamento
Anzi
Direi che forse vale il principio opposto
Ma voglio dire anche una cosa sgradevole vale un po'il principio opposto it
In generale cioè di solito sono i tolleranti nella nostra storia europea occidentale che mostrano segni di debolezza
Si sentono insicuri si sentono minacciati e quindi un clima di tolleranza di permette una sopravvivenza più quieta
Chi era tollerante Simmaco o un po'giù Simmaco era tollerante diciamo che cavolo volete volete attingere a questo grande idea del del su un monsignore attraverso un'unica via
Quale pretesa intollerante Simmaco
L'espressione ultima di una cultura ormai esangue
Capace di grandi fiammate ma ormai opera senza volontà di potenza
Era tollerante Ambrogio poco tollerante Agostino poco tolleranti
Un grande scandalo la nostra cultura
Oggi si parla di di da questo punto di vista arrivare di evangelizzazione vegetazione può partire soltanto da una vera e propria mettano via soprattutto di chi crede una con versi o vere e proprie rispetto alla storia che abbiamo detto se non c'è questa Converso non sarà mai evangelizzazione
Perché la storia che io vedo è questa
Noi stiamo mettendo in discussione il principio di tolleranza e tangibili tolleranza perché e ha ragione perché certamente non è sufficiente per affrontare le sfide del prossimo millennio certamente
Però sia chiaro
La storia della tolleranza noi occidentali europei cristiani non l'abbiamo vissuta mai
Certo c'è una i grandi esempi certo
C'è una grande mistica io direi in questa Europa quando dicevo prima forse l'abbiamo gli strumenti per intendere il discorso che ho fatto l'inizio siamo qui veri tesa in e abbiamo gli strumenti perché abbiamo all'interno della mostra teologie della nostra filosofia a differenza che nell'Islam dove invece sono convinti totalmente separate
Avulsa dal corso fondamentale dell'ortodossia
Invece nella vostra cultura abbiamo dentro la stessa lavorazione fondamentale che sta al al fondo dell'ortodossia questa grande corrente carsica di Indirizzo mistico
Per cui la verità se sempre la verità si in attingibilità e che nessuno può pretendere di possedere
Questo è anche il il grande cuore mistico di Tommaso
Tutti i grandi teologi anche più ortodossi hanno quando sono grandi questo elemento al loro interno a differenza che nell'Islam
Dove la corrente mistica viaggia del tutto separata fuorché forse per l'esempio di denaro appeal con con va be'questo è diventato il suo discorso però lasciamo stare
E questo è il
Questo è il il punto cioè noi abbiamo degli strumenti per poter intendere quella convivenza in termini anche oltre passanti i limiti della tolleranza ed perché nella nostra cultura vi è questo elemento mistico
Questo cuore mista dentro l'ortodossia dentro la filosofia dentro lo stesso pensiero razionale i rapporti tra il grande mistiche idealismo tese
Questo fa enucleato come dire secondo nell'operazione che va a favore proprio di il nucleare duro
Di di di di reati Carlo e di vedere se possiamo rimettere radici in questo nucleo che ha avuto un andamento carsico nella nostra cultura e che non si è mai affermato dal punto di vista di RAI umano
Ed è stato il cuccioli tutti i grandi mistici data la loro disperazione proprio di questo elemento non si potesse affermare anche civilmente direi anche politicamente
Perché la caratteristica di questa mistica europeo occidentale ecco e quella che emerge nel nella grande mistica spagnoli modo evidentissimo anche questa volontà di fondazione di una comunità che non c'è nella mistica ellenistica
Che tutta contemplativa tutto teoretica la mistico Volpe cilentano indica che anche dove riprende le menti neoplatonici a quest'ansia di realizzazione Santa Teresa Sawan
L'appuntato ora
Vuole vuole vedere affermati questi principi che sono alla base anche del discorso che prima si faceva oggi di aperture di accoglienza dell'altro
Quindi
Vi sono queste speranze nella nostra cultura di che nessuno usciti in esclusiva
Che sono dentro il nostro linguaggio che suonano il detto nostra tradizione modi a fare questo lavoro di scavo di rielaborazione e di presentazione di questi elementi nella loro come dire nudità
Questo è un po'il lavoro che appunto secondo me c'è bisogno di fare certo contraddice in toto sia i ai nazionalismi forti o meno forti e che ha il tradizionalismo i nostalgici che ai pensieri deboli
Se hanno
Sì io vorrei porre anche l'accento sulla intolleranza nei confronti delle identità nazionali come causa principale della nascita dei nazionalismi perché spesso si dimentica questo aspetto fondamentale come nascono e perché nascono i nazionalismi probabilmente nelle nostre società contemporanea
Il il senso dell'appartenenza un'identità nazionale ma soprattutto il senso della sovranità nazionale è stato mortificato al punto da creare reazioni di intolleranza quali sono appunto i nazionalismi se noi valutiamo un po'quello che è avvenuto negli ultimi anni ci accorgeremo che l'identità nazionale è stata duramente repressa nei Paesi dell'Est da questa cappa ideologico internazionalista
E stata duramente oppressa nei Paesi del Terzo Mondo grazie a un colonialismo di tipo culturale ed economico ed è stata anche depressa nei paesi dell'Est e del del nostro Occidente cioè è stata depressa da una un tipo di società che non assegnava alcuna riferimento alcun valore alle sovranità nazionale alcun valore alla identità nazionale quindi quando parliamo della intolleranza del nazionalismo dobbiamo anche ricordarci della molla che ha scatenato questa intolleranza
Perché
In fondo il la tragedia della nostra epoca e che il nazionalismo i Mondiali Isma'sono due nemici che si evocano e si legittimano a vicenda esile GT Merano a vicenda fino a quando non si riuscirà a a ridare un senso un significato le appartenenze comunitarie indubbiamente è un discorso di fondazione un discorso difficile da fare ma è un discorso che comunque va affrontato quali puoi fare riferimento a a quello che diceva
Massimo Cacciari a proposito della intolleranza che appunto contestava la tesi che l'intolleranza potesse emergere nelle società degradate sfilacciate
è faceva riferimento invece a società forti beh lì più che società forti erano poteri forti cioè lì c'era il monopolio della violenza da parte diciamo di un potere di uno Stato potremmo dire nei termini
In termini contemporanei è e quindi veniva esercitata la violenza io invece facevo riferimento all'intolleranza diffusa l'intolleranza della società e diceva appunto che le società in forma cioè le società che hanno una identità nazionale ben costituita ben sentita sono società che sono in grado di metabolizzare e di incontrare l'altro metabolizzare i conflitti e incontrarli nel senso di riconoscere la differenza degli altri a differenza invece delle società degradate sfilacciate dispiegate che invece sono società che non riescono a adagio incontrare l'altro se non attraverso il conflitto quattro verso la strumentalizzazione dell'altro
Tutto qui
Ma intanto che se chiedo se qui ci sono le domande qualcuno un po'o prepararsi vorrei fare due brevissime intanto mi segnalate così mi fate vedere brevissime osservazioni
Una se posso quello che diceva prima Massimo Cacciari
Vero lo stato docente esempi di molte intolleranza poi si potrebbe vendere dal punto di vista anche storico questa parolaccia la discrezione umana che i primi nei primi secoli era stato ripreso proprio dei cristiani che era una forma di tolleranza
Non moderna ma TAR quanto mai efficace
Ma su quelle strumenti che nella nostra cultura ci sono allora si potrà veramente riflettere su quel eredità religiosa che porta la nostra cultura un quotidiano l'altro giorno ha scritto che ogni religione rivelate per definizione intollerante nel senso che elimina tutto il resto cioè come diceva Tacito sono amicissimi fra di loro e nemici tutti gli altri cioè sterminatore
Forse bisognerebbe andare a spiegare certe cose ma lasciamo perdere questa piccola polemica ma si potrebbe anche recuperare all'interno del cristianesimo
Una cosa che nostro amico Luigi Giussani ha insegnato cristianesimo è una rivelazione che rende ancora più potente il senso del mistero
è una rivelazione che rende più potente la coscienza del ministero e questa è un rapporto con la verità che realmente altre era in delibera
Ora se quelli fremente fra non so e ma fra quegli strumenti che prima si cercano forse anche una ripresa di questa tradizione di questa coscienza di questa linea di questa eredità sarebbe proprio da fare
E una piccolissima osservazione su quale diceva prima veneziani anche qui
Le nazioni si costituiscono come fatto politico ma sono anche identità religiose che costituiscono le nazioni costituiscono i popoli e questo elemento che oggi andato totalmente entrato non mente perso totalmente smarrito potrebbe essere in un futuro secondo me non molto prossimo ma recuperato fosse le forze sane delle tradizioni monoteiste
Cristianesimo ebraismo ed islamismo potrebbero a questo punto avere qualcosa da dire sul tema della rispetto delle identità altrui e della costruzione della città in questo in questo modo
Comunque io ho chiesto delle domande vediamo se qualcuno ecco c'è una domanda qui c'è qualcuno porta al microfono
Mi segnalate una seconda domanda è una terza domanda una quarta domanda una quinta domanda fermiamoci qui se no manteniamo notte poi casomai vedremo
Microfono per piacere segreteria
Da allora
O venire qui si può venire qui ovunque mi hanno portato c'è un microfono
Si sente sì spetta di Lecce
C'è un volevo fare una domanda
Chi sta dall'exploit Johnson qua giù mi hanno portato in rogge in fondo a tocca saremo visto scusi la domanda è questa
Il Papa e la Bosnia
Quel passaggio di Cacciari sulla mistica la sua citazione di San Juan
Mi ha fatto venire in mente che Giovanni Paolo secondo vuole fortissimamente andare a Sarajevo
Certo che solo l'annuncio della pace di Cristo può portare la pace tra i popoli
Ora io vi chiedo se condividete questa convinzione
Che solo una fede religiosa concretamente Gray fisicamente
Testimoniata può essere l'unico fondamento della pace
E in secondo luogo da questo punto di vista ritenete che il viaggio del Papa sarà un reale contributo alla pace
Ho come qualcuno teme
Radicalismo a radicalizzare alle divisioni
Da ultimo
In Italia
Replicabile un dramma come quello bosniaco o le sue caratteristiche sono esclusivamente balcaniche Grassi
Allora raccogliamo le domande per non rispondere ciascuna quindi vi pregherei di fare una domanda a testa perché se ognuno fa dieci domande i diventa molto lunga sulla segreteria mi aiuti non vedo purtroppo con le luci a portare il microfono è quel signore che era qui in prima fila che aveva era già salito
Dunque
Volevo fare una domanda a Cacciari
Che è questa
Salta azione della differenza e delle differenze che ci sono
Che ruolo giocano
Che ruolo giocano nella impostazione della della cosa pubblica il rapporto in particolare alle ditte alla sente malissimo i rapporti in particolare alla rapporto fra Stato e comunità intermedie
Grazie
Allora
C'erano poi tre domande che davanti se se portate se microfono arriva davanti
Ma se fa la domanda Semana segreterie dovrebbe darmi una mano per cortesia perché
Cronica info in fondo faccio le domande e poi chiudere la segreteria di portarmi profondo ma io volevo chiedere se ci date è una definizione di popolo
Finita
Bene
Riva
Microfono
Non resta
Chi ha mangiato al microfono ecco grazie
Non funziona più
Non funziona
Se no
Si sente
Cortona
Prevale il piacere venga regolarmente venga qua
Grazie grazie la domanda più greve al professore Graziani
Circa Dio patria famiglia per esempio un concetto di Giuseppe Mazzini nelle nelle i diritti dell'uomo parla di Dio patria e famiglia ecco come si può Ozzy per esempio riproporre questo concetto chiaro di Mazzini un secolo dopo il più al professore invece cacciare la domanda più lungo più complicata sulla ricerca della verità
San Tommaso d'Aquino transitato dice verità sesta adeguassimo reietti intelletto
Quindi la verità si possiede quando l'intelletto che il soggetto conoscente coincide con l'oggetto conosciuto quando c'è concordanza chi possiede la verità
Anche Santagostino dice in interiore omini abitato Veritas quindi alla verità e dentro di noi dentro l'uomo si ritira dal mondo e conosce tutte le verità e Dio è la somma delle verità
Cartesio
E nel discorso sul metodo che si chiama discorso sul metodo do per conoscere bene del per condurre bene alla nostra ragione conoscere la verità nelle scienze fra le scienze civette fisica e metafisica
E dimostra l'esistenza di Dio Kiara Comité origini della geometria analitica forse perché ero il fondatore della geometria analitica
E Leibniz è tedesco filosofo e scienziato Stroppa per chiudere dice che appunto l'esistenza di Dio quindi una verità forte non debole e chiara come i teoremi dall'analisi matematica lui era anche matematico oltre filosofo chiudo con il nostro Galileo Galilei quando in una lettera Cristina di Lorena nel mille seicentoquindici se non sbaglio
Dice la Sacra Scrittura procede
Come la natura solo che la Sacra Scrittura ispirata direttamente dallo Spirito Santo e la natura esecutrice
Fedelissima delle opere di Dio la verità la grandezza di Dio sedi morto nel libro del creato che un libro il creato un libro aperto
Ecco allora chiudere col Rosi Bindi
Che anche lui nel saggio dell'origine dalle idee
Era un pensiero forte per l'esistenza di Dio
E forse era deboli Rosi Bindi il pensiero politico che cercava una mediazione anche come il Gioberti e non riuscì quindi oggi si può fare pensiero forte per l'esistenza di Dio e la religione e debole per la politica grazie
Allora le ultime due domande e vi chiederei scusate anche di essere un po'concisi e sintetici
Abbiamo chiuso avendo la per lo sapevamo che avremmo corso il rischio di far parlare tutti perché non è sembrato io volevo chiedere amassero cacciare
Giuste il primo il tre passaggi che facevano sulla tolleranza come aspetto negativo se io ho una verità di cui sono convinto vada in lotta però non non condivido l'assoluzione dei tre zero punto se noi siamo assolutamente radicalmente diversi
Da un lato siamo conflittuali però da un lato io vado d'accordo con l'altro perché sono totalmente diverso etico se siamo totalmente diverso io posso non interessarmi dell'altro
Lui faceva l'esempio come può esistere un'Europa separata dal Mediterraneo tra un esempio banale ma non tanto se il Mediterraneo una cloaca massima tutti gli stati dell'Europa possono vivere senza mediterraneo
Pensavo che la soluzione non voglio suggerire i ragazzi tendono a idee mie non sua
Potrebbe essere il dialogo quindi la non fratture all'interesse c'è se siamo DiVersi ma entrambi l'alloggio al diciamo capacità inseguito citando San Tommaso entrambi non possediamo la verità quindi siamo uomini abbiamo dei lati in comune
No questa verità Vic esiste di cui siamo convinti non la possediamo quindi possiamo dialogare essere diverso interessarci
Mentre una diversità radicale assoluta come dice lui
Si può rendere indifferente perché se siamo radicalmente diversi io ho bisogno della tua diversità della tua esistenza no rassegnarsi
Padre
C'era il padre dalla potrei padre del potere
Vorrei domandare Massimo Cacciari come si situa di fronte alla filosofia di Bloomberg
Testato come filosofo
Capello che ha ispirato tutta la trilogia di ribatte
L'idea di fondo è che c'è un desiderio naturale non dico rivelazione del desiderio naturale di di raggiungere Dio
Desiderio più l'uomo non è capace di realizzare allora viene come risposta la grazia di Dio
E dunque ho l'impressione che demolì un filone molto importante
Che mostra che alla base della risposta e di tipo filosofico metafisico
E così c'è un dialogo tra la vita fisica l'ontologia più desidero naturale di vedere di rottura accurati non esiste dice tribali
Che però presidente naturale che Dio a cui Dio risponde proprio con la grazia un dialogo tra Dio e l'uomo dunque una linea di pensiero mi pare
Capitale per rispondo che si problemi altrimenti ciò che ha detto lei mi lascia perplesso perché se devo ammettere che il punto di partenza la radicale diversità dell'auto lo rispetto ma mi domando come arriviamo dialogo
è un'opposizione di due posizioni che ugualmente sicure di sé ciascuno di sul dissi allora come funziona invece dicevo se c'è un'unità più profonda di tipo metafisico a lungo andare in forza alla fine del del della storia soltanto c'è una possibilità umana universale per tutti possiamo forse cura potrà raggiungere dove la domanda è se la il filone dell'andatura appurate non esiste
Ma il desiderio naturale di raggiungere Dio alcuni di un risponde l'abbiamo un filone un po'diverso
Per un'ultima domanda
Sono ombrelli e due domande l'ultima di qui tante
In
è dunque da un lato rispondo signore non ha non ha INIASA poteri che mi ha preceduto ma quella precedente ancora in realtà esattamente l'opposto quando uno assolutamente dedotte mente appassionato a qualcosa che ha incontrato in cui crede fino in fondo che diventa curiosissimo di conoscere ciò che l'altro eh
Il nucleo profondo del lusso verità non dico brandello di quel nucleo profondo la radicalità vero della sua posizione è proprio questo è è è qualche cosa che non è che si pensa si sperimenta
In me e in coloro che conosco più appassionati al vero e più dei morti a ciò che dietro il successo riscontro il massimo di devozione verso l'altro e il mistero che c'è in lui
E questo c'era il signor Cho tra l'altro fin dall'origine fino a quando ha conosciuto don Giussani passando dalla posizione laica una religiosa proprio su questo punto esattamente su questi l'opera totalmente curioso della mia posizione di like di allora
Quindi e su cui e questo forse è quello che Signals poteri diceva è come la tensione addio cioè al mister
è volevo scusate questo è stata una risposta le volevo chiedere questo brevi per porterà finalissima
Quando ha parlato di una radici profonde della nostra cultura occidentale da cui forse si può intravedere dei sentieri nella direzione che ne diceva dei sentieri di aperture l'incontro ha fatto riferimento a dei grandi mistici
E naturalmente c'è anche San Francesco gare più belle come dire questo lo sanno tutti ma Santa Teresa e non solo questi e in fondo anche tra l'altro anche se dice che Inter avanti anche Santa Marta Tommaso cioè proprio gente con una fede come dire
D'oro di era diretti Dante ma come delle monete d'oro solidissimo eppure profondamente io appassionati in generale alla al reale la realtà quindi anche la realtà dell'altro
Ora cosa di questo genere perché di questo genere le ha indicate come il cuore più profondo in un certo senso dalla tradizione cristiana
C'è un cuore così profondo che non è integralista proprio perché così profondo non è integralista e radicale e non è solo superfici che cosa possiamo trovare
Che si avvicini al pesto che sia su questa linea nella tradizione laica o marxista
Una una passione quasi per il mistero da dove viene da altre parti perché mi interessa appunto grazie l'ultima domanda è stata chiesta lei voleva fare la domanda
Le chiederei per cortesia qualche minuto non tanto grazie grazie non è chiudere per le assenze
Mi sembra Gramaglia Venturino quindi giustamente il misericordioso
è stato detto che le religioni sono di natura intransigenti vorrei che si aiutasse la discriminazione e la comprensione
Che le le religioni diverse non sono intransigenti sono gli uomini che sono o integralisti
O Farisei in un certo senso mentre ci sono quelle controparti spirituali
E asceti che o mistico come è stato detto qui e aggiungerei quelli iniziatiche che naturalmente non sono soltanto non intransigenti non sono soltanto tra esigenti non sono come è stato detto qui tolleranti perché non sono non soltanto comprensive sono soprattutto riconoscimento non c'è soltanto la conoscenza delle altre religioni una conoscenza teorica teologica ma c'è la necessità di un riconoscimento
Delle verità rivelate che la stessa parola dice anagramma Andora sono relative nella ricerca di una verità posso voluttà che io stesso lo stesso e l'unico per tutte le religioni al quale bisogna arrivare non in una concezione di evoluzionismo
Totale der una ricerca di una metafisica alla fine dei tempi storione oggi che ha e fenomenologica come è stato appena detto adesso
Ma perché da tutti i tempi in tutti i tempi c'è stato sempre la possibilità di ricongiungersi addio secondo il tetto dei cristiani ortodossi che dicono se Dio si è fatto uomo
è solamente perché l'uomo si faccia Dio grazie
Me
Scoppia chiedo scusa quelli a cui non abbiamo dato la possibilità di fare la domanda ma è per Concia mi sembra domande sono già numero cospicuo
Allora chiederei noti vincere tu mi facciano
Sì cominciamo turba esibiamo sì sì anche perché ho o meno risposte da dare
Beh di dire subito a proposito della Dio patria e famiglia che
Nel non non è stato Mazzini il primo a coniare lo si usava anche nella Vandea ecco se per questo quindi è un'espressione che comunque appartiene a un come dire a un repertorio di pensiero molto più antico
Io ho sostenuto esattamente l'inverso di quello che mi è stato attribuito io non non ho detto che io padri famiglia si possa importare oggi nella nostra società dicevo che sarebbe bello se tutto fosse così immutato da poter dire Dio patria e famiglia
E risolvere così
Con un colpo di spugna le lacerazioni e le devastazioni della modernità il problema è che Dio patria e famiglia non si possono imporre per decreto o non si può fingere che tutto quello che è avvenuto non sia venuto quindi era un concetto un po'diverso
A proposito della del viaggio del Papa Sarajevo devo dire che ritengo che sia grande grandissimo gesto quello del Papa ma non credo alla sua proficuità sul piano pratico
Io in questo sono piuttosto disincantato cioè non credo che il messaggio di pace Possa innescare la pace e con questo io sono pessimista ciò non toglie che quel viaggio è bene che il Papa lo faccia ed è un segno ulteriore della grandezza di questo papato
Comunque servirà servirà ma non certo sul piano degli accadimenti dei fatti immediati anche se potrà aderire un affetto che potrebbe così in qualche modo sensibilizzare contesti internazionali
Che l'Italia possa diventare come la Bosnia questa è un'ipotesi che non mi sembra lo stato attuale possibile benché pericoli di disgregazione di conflittualità all'interno dalla nostra società siano presenti e siano abbastanza evidenti ma non tali da raggiungere quelle al tasso di intolleranza e di violenza che appunto caratterizza invece la Bosnia
E vorrei infine tornare all'osservazione che era stata fatta appunto in partenza sulla necessità di correlare diciamo l'identità nazionale alla identità religiosa di un popolo anch'io sono convinto che l'identità nazionale di un popolo non si possa isolare dal contesto della cultura e dall'humus religioso tradizionale in cui un popolo è nato ed è cresciuto e si è identificato io credo che occorra in questa nostra false
Compiere quel grande salto per liberarci da una visione miope che Diana dell'identità nazionale in base alla quale identità Italia nasce in sostanza con la nascita dello Stato unitario cioè con il mille ottocentosessantuno
Più coerente
E più comprensiva della realtà e probabilmente un'altra concezione quella che dal tra gli altri Gioacchino Volpe come storico aveva designato in polemica con Benedetto Croce che al contrario faceva risalire
Alla nascita dello Stato unitario l'identità italiana proprio l'idea di far nascere l'Italia di concepire identità italiana come nata nel Medioevo
E che a sua volta affonda le radici nella romanità nel cattolicesimo questo vuol dire riconoscere il valore inscindibile del
Nazionale cattolico popolare della nostra identità non si può scindere il l'elemento politico in questo caso dall'elemento religioso che ha costituito la nostra cultura la nostra vita è nostro riferimento comune quindi in questo senso il compito dei nostri anni diceva Augusto Del Noce è quello di ridare vita a un nuovo Risorgimento Risorgimento inteso come categoria da distinguere dalla restaurazione
E dalla rivoluzione il Risorgimento quindi visto come un nuovo Sorgi mento del nostro paese può avvenire soltanto riconoscendo la nostra identità religiosa nazionale il popolare
Allora c'era una serie di domande
Sì volto molto complicate cercavo di
Dunque
Ma sulle sulle questioni di che ha già di cui ha già parlato Veneziani non non mi soffermo per ragioni di brevità anche perché mi pare di condividere quanto lui ha ha detto
Sulla
Sul sul perno un po'del mio discorso anche se ripeto difficile riassumerlo in in breve
è una ricerca che sto cercando di sviluppare da parecchio tempo
Una certa fatica
Però anche le obiezioni qui che che qui sono state sollevate sono grato chi me le ha sollevate non mi convincono sempre più come dire che sono sulla strada giusta
E cioè
Il De
Il discorso che io ho fatto non contraddice minimamente anzi fa tutt'uno
E mi pare mi pareva che entrano accennasse in un precedente intervento al tema tipicamente mistico ma non soltanto mistico in senso vi do riduttivo ristretto della verità in atti incivile no sto tema
Che ha una provenienza neoplatonica che attraversa tutta la teologia occidentale
Lo ritroviamo anche in autori che una cattiva lettura ridotto a stereotipi come come Tommaso fino a poco tempo fa
Lo ritroviamo come tema centrale in grandi autori di quella che appunto dell'Ibac chiamava l'alba incompiuta dell'umanesimo accusano in particolare
E poi lo ritroviamo di nuovo lungo tutto il grande la grande incanta momento della mistica
Spagnola del siglo de Oro che attinge abbondantemente a tutta la mistica
Alto tedesca precedente
Qui a tali attinto lo stesso Cusani
Il tema della verità in attingibilità fa tutt'uno con quello che dicevo io quello che io affermavo non è che le differenze
Affermano il possesso della verità perché nel momento stesso che io affermo questo non so la verità
Perché faccio dalla verità cosa solo cose sono possibili la verità non può essere Enti ficcata dunque qualsiasi pretesa di possedere la verità
Non fa altro che dimostrare la mia
La la mia la la la carenza radicale della mia idea di verità la verità se solo in quanto indagando e in attingibilità
Ma la DDA la DIA io sono la via l'Asia
Per cui io continuamente ricerco questa verità e nella ricerca come dice Agostino non posseggo la verità ma rinnovo con l'amore per la verità e questo è quello che conta la via radicalmente distinta
Questo il punto
Com'è che è radicalmente distinti non potranno mai essere indifferenti al di là della risposta che ha già dato la signora che da un punto di vista come dire fenomenologico esistenziale e di grande interesse
Ma per continuare nel mio antico vizio puramente teoriche cistico come
Che non è assolutamente pensabile indifferenza laddove ne va di una radicale distinzione ma è semplicissimo
Se io mi definisco Comi radicalmente distinto date come posso fare a meno di te
Io ho solo il radicalmente distinto ma per lei si radica menti distinto bisogno del del di colui da cui sono radicalmente distinto ma e è una e di palese evidenza se solo distinto per modo di dire c'è un una differenza se si tratta di una fenomenologia di diversità allora sì
Può in ogni momento scattare anche l'indifferenza ma non laddove si tratti di una radicale distinzione
Questo è il tema un tema che sviluppato in particolare che io sappia nel
Sto semplicemente da uno scrupolo come dire teoretico filosofico
Un filosofo può affrontare questi problemi soltanto
Senza presupposti senza presupporre
E tanto è vitali il dialogo che tra l'altro in Italia sta avendo esiti di grande interesse tra teologia e filosofia quanti meno pasticci si fanno
Il teologo
è fondato su una parola è fondato su una certezza per quanto angosciosa essa sia chi al cancro
Angosciosa certezza deficit definisce chi ha credo dalla fede il filosofo non può presupporre nulla
Il filosofo può soltanto iniziare
Con un atto di totale arbitrio
Perché l'inizio filosofico come dicevi che le sempre per sua natura il vicario perché non ha un fondamento
A differenza del teologo che teologo nella misura in cui appunto parte
Da una certezza per quanto angoscioso siamo meteorologo il più offrono non ha queste questo fondamento l'inizio filosofico è arbitraria
è una diritti come dice che un arbitro e un atto arbitrario
Ciò che conta
E che si ritorni a quell'inizio arbitrario potendolo di mostrare dispiegare questo lavoro filosofico
E allora
Posso iniziare da una fenomenologia che mi porta a conseguenze e ad effetti molto vicini ritengo quelli che diceva della poteri
Citando appunto le ascendenze don degli anni derivante di un teologo
E cioè
Un analisi fenomenologica mi porta alle conclusioni che lo dico in estrema sintesi che l'uomo è un esserci ex tattico
E cioè che nessuna conoscenza
Può Ray Ficarolo
Che nessuna conoscenza può diventare per lui oggetto di un idolo compiuto che ogni compimento e anche inizio dis di ricerche e di speranza se si vuole
E quindi sto a partire da questo essere che si trascende
Che l'uomo che è l'esserci dell'uomo a partire da questa natura ex statica dell'esserci dell'uomo
Su questa base io posso sviluppare il ragionamento che ho fatto anche a proposito di tolleranza intolleranza popoli trip convivenza Popolizio di dialogo
La verità in attingibilità parlavo è nient'altro che l'espressione di questo esserci statico dell'uomo
E scatto logicamente quindi non siamo nel campo della fede
E scatto logicamente posso appunto sapere per fede
Credere
Con un'angosciosa certezza
Che tutte queste differenze queste radicali distinzioni di cui ho avuto cura in questo itinerario nei termini che ho detto
Sì convertano in uno
Questa è una visione escatologica
E l'escatologia la riflessione escatologica fa parte per propria natura del pensiero di quelle esserci ex tattico che l'uomo non è certo un delirio non è certo un a parte una solo è proprio del pensare di quell'esserci estatico che l'uomo pensare l'ultimo la dimensione escatologica e necessariamente coinvolta
Nel pensiero di quelle esserci
E vi sono anche qui devo diverso escatologia
In questa in questo itinerario si confrontano radicali distinzioni anche in campo escatologico
Perché a quell'escatologia che crede nella conversione in uno dei molti delle radicali distinzioni
Si potrebbe controbattere un escatologia che crede lei scattano proprio come la manifestazione ultima e pura delle radicali distinzioni
Mentre in viaggio siamo tutti necessariamente confusi
I nostri volti si confondono i nostri linguaggi si confondono i sì fra intendono
Allora soltanto nella Gerusalemme celeste ognuno fa il suo volto inconfondibile la sua lingua inconfondibile
Potrebbe esservi una escatologia radicalmente diversa da un'altra così come avviene per l'Islam per il cristianesimo all'interno dei diversi Islam
Radicali distinzioni
Che vanno non tollerate
Non tollera che vanno amate
Io ringrazio Massimo Cacciari Marcello Veneziani per questa discussione che debbo dire mi è sembrata non tanto interessante ma affascinante e vedo che anche la partecipazione vostra non è stata parla di filosofia per due ore davanti a due mila persone
E di queste cose si parla della verità ma come diceva agli antichi ci si dimenticano anche delle donne anche vedi foto di farle fotografie quando si parla di queste cose forse l'ultima parola lo usata è una parola che tornerà qui dovremmo riferirci
La parola amore saper stare con l'altro per una affezione per un amore e non è un caso che questa parola è una delle parole fondamentali che fanno una realtà aggregato che fanno a realtà di popolo e anche uno delle parole
Fondamentali che se io non cammino lo si vede fra un uomo una donna sulle fra un padre un figlio non si vede fra uomini che vogliono ragionare insieme penso che oggi questo lo dico come mia personale reazione
è uno dei momenti insomma più belli più significativi in cui si possono aggiornare anche fra persone differenti diverse
Ma che hanno la capacità di impegnarsi con questa grande cosa che ci è stata data che alla ragione grazie a tutti e arrivederci