"Aspettando una scuola felicemente pubblica"

Comincia invece risale a due
L'incontro tradizionale sul problema
Della scuola
Nel nostro Paese
Dico la scuola nel nostro Paese perché ormai da tempo
Abbiamo maturato dall'esperienza
La consapevolezza che fare scuola da qualsiasi punto di visto da qualsiasi punto da qualsiasi lavoro la si faccia da gestori da insegnanti
O da comunque collaboratori o da genitori
Cioè da coloro che usufruiscono del servizio implica una responsabilità che va oltre i confini dell'egoismo pur legittimo del proprio mestiere o del proprio compito di educatori e giunge fino ad elaborare delle ragioni per cui si sceglie da imprenditori di fare una scuola da genitori di andare a una scuola piuttosto che una un'altra da insegnanti di motivare il proprio mestiere
Fino a collaborare fino in fondo con le esigenze degli uni che degli anni
Siamo consapevoli che il doppio binario in cui la scuola in questi cinquant'anni è andata una specie di seria uno statale con la S maiuscola che ha tradito le esigenze della gente in questi cinquant'anni deve essere ormai superato
Non più per una difesa di un particolare settore ma perché affinché questo settore sopravviva sia cambiato l'intero sistema affinché tutti i nostri ragazzi che sono i soggetti dell'itinerario formativo possano arrivare alla maturità
Ed essere consegnati all'università come sott'cittadini e prima come persone
Questo è il contesto del dibattito di oggi
Una coscienza di un diritto che comporterà sicuramente degli obblighi ma la capacità di portare un contributo al sistema scolastico italiano
Se il sistema scolastico non trova una evoluzione
Che prevede una competitività e non distingue tra pubblico e statale esso muore
E muore rischia di trascinare tutti in questa in questa dolorosissima vicenda che riguarda la scuola il nostro Paese dal quarantacinque in poi
Abbiamo invitato al dibattito di oggi
La professoressa Elena Ugolini
Che insegnante di una scuola di Bologna di una scuola non statale ma pubblica e abbiamo invitato il ministro della pubblica istruzione professor D'Onofrio
Il quale ha chiesto avendo io a mia volta chiesto come dovevo
Interloquire di essere chiamato professore secondo me questo non è senza senso perché vuol dire che comunque fa parte in qualche modo dall'origine della battaglia che pur si vuol fare perché la scuola italiana siamo
Comincerà la professoressa Ugolini alla quale chiediamo di dirci
Le ragioni per cui si legittima
Perché il la causa della legittimazione cioè la causa di un diritto che si afferma sta in qualcosa che non è il diritto stesso
Per cui si legittima la possibilità di parlare di itinerario formativo a livello dello stato e per cui si legittima a partire da una presunzione educativa
A lei dirci queste ragioni prego
Il mio intervento parte da una riflessione molto concreta che la riflessione
Sull'esperienza di dieci anni di insegnamento sull'esperienza dei miei anni a scuola e sul fatto che sono madre di due figlie che stanno cominciando a andare a scuola
Innanzitutto fare un intervento e molti intervento molto breve
Perché sostanzialmente l'interesse a dire solo una cosa
Innanzitutto voglio cominciare dicendo una cosa che mi ha suggerito di dire una mia amica una ragazza che si è maturato in un liceo classico prestigioso di Bologna l'anno scorso e lei mi ha detto mi raccomando di al ministro della Pubblica istruzione che la scuola invece di educare c'è invece di farci crescere ci distrugge umanamente
E questo inizio
Drammatico
è un inizio che però calza bene sulla situazione di una scuola perché il problema non è tanto scuola
Statale e scuola non statale e scuola privata uno e mai prima della scuola italiana
Questa situazione drammatica descritta da da questa ragazza che quella ragazza intelligente come tanti
E come si si aprisse
La Seat la e la realtà di una scuola in cui la normalità e data dalla noia
Adesso mi spiego
C'è una frase di Péguy che dice molto c'è qualcosa di molto peggio che a vere un'anima cattiva ho un'anima malvagia e avere un'anima da tutti i giorni è quella scuola italiano non è una scuola malvagità
Perché se ne sono di peggio meno a scuola da tutti i giorni c'è una scuola in cui la regola è l'annoia la ripetitività
Infatti poi si può discutere di queste affermazioni soprattutto con gli insegnanti che sono
I
Coloro che tengono il coltello dalla parte del manico in classe
Perché è una situazione in cui alla fine i ragazzi
Invece di innamorarsi dello studio sì di Zamorano di quello che studiano cioè di fatto la scuola diventa il luogo in cui tu vai per avere alla fine un diploma
E in cui l'esperienza è normale che si fa ci son molto molti ragazzi qui l'esperienza di una mancanza di senso cioè ci insegnano tante cose
Senza farsi capire il perché il nesso
E questo ha come infetto umano nera gatti due cose Perino la perdita del gusto dello studio della scoperta dello studio inteso proprio come ricerca secondo il disimpegno nei confronti della realtà
Non mi interessa non riesco a capire perché mi insegnano Leo Pardi
Non riesco a capire che cosa c'entra e perché mi deve interessare di quello che accade nel Ruanda
Vivo con le mie palline nelle negli orecchi ascolto la musica tutto il giorno e il mio orizzonte si chiude con i miei quattro amici il bar e il voto che devo prendere per avere la paghetta la fine della settimana
Ora questa situazione di disagio una situazione di disagio avvertita anche dagli insegnanti
E qui entra in gioco io come insegnante perché gli insegnanti normalmente
Dicono malamente perché ci sono le eccezioni debbano in una situazione di di grande demotivazione non son contenti dei ragazzi perché ragazzi non rispondono come vorrebbero
Non son contenti del loro lavoro perché sono sottopagati non son contenti del loro lavoro perché pensano che ci sarebbe stato qualcosa di molto meglio di più gratificante per loro
E una situazione di disagio e qui finisco la prima parte per le famiglie
Perché normalmente le famiglie entrano in gioco solamente quando ci sono delle situazioni gravissime cioè quando il figlio è stato benessere Pozzato per intenderci per il resto del decano il pacchetto educativo del figlio alla scuola senza sapere a chi lo affidano allora perché succede questo
Perché la scuola che dovrebbe essere il luogo in cui un ragazzo viene educato
E l'educazione secondo una definizione secondo appena appropriatissima e l'introduzione e la realtà nella sua totalità cioè la possibilità per un ragazzo diventa di crescere cioè di veder sviluppate tutte le sue capacità di essere aiutato a crescere per tutte le sue possibilità
E di essere aiutato entrar dentro alla realtà quindi anche da al ad acquisire degli abilitati gli serviranno per creare per essere Louilt costruttore all'interno della realtà
Ecco allora perché è la scuola che è nata per questo quindi come luogo di costruzione dell'Est dell'umano Enna scuola
In cui invece normalmente avviene il contrario cioè l'effetto è un disinteresse nei confronti di quello che si studia e un disimpegno nei confronti della realtà
Allora io qui parto da un'analisi di una persona
Che forse alcuni conoscono
è il decano dei pediatri italiani una persona che ha fatto scuola in Italia per la sua impostazione dal punto di vista educativo ed è il professore Bernardi il professor Bernabei dieci agosto
Faccio presta
Ha rilasciato un'intervista al Corriere secondo me interessante perché
Dice il motivo di questo disagio che tutti ragazzi insegnanti e genitori vivono nei confronti del problema educativo
Ed è una persona è sospettata non è assolutamente cattolico anzi è una di quelle persone che ha sempre considerato la religione come uno dei motivi dei grandi disagi delle dell'umanità
Allora Bernardi dice in questa intervista al Corriere
Ugualmente era dei bambini però questo
Questa analisi sui bambini secondo me sia essi
Adegua degnissimo descrive venisse non della situazione dei ragazzi cioè le malattie fisiche dice Bernardi ci sono le morbido la varicella eccetera si sono sostituite le malattie psichiche
E lui dice
E c'è stato un evoluzione incredibile nei bambini sono molto più intelligenti un'evoluzione che è stato impressionante negli ultimi quarant'anni che se sbloccheremo bloccati inspiegabilmente quattro anni fa vestirà così il bambino di oggi
Sono ugualmente misteriose sono le nuove malattie psichiche e psicosomatico compie comportamentali che colpiscono i bambini
Quasi a voler sostituire quelli infettivi in via di scomparsa sono i disagi del linguaggio del sonno dell'apprendimento indotti da disturbati rapporto interpersonale con l'ambiente
Non si sa se prima non c'erano
Possedevano coperte dalle normali malattie fisiche dietro le quali in un certo senso si nascondevano o se semplicemente non eravamo in grado di Yahoo di diagnosticabile troppo occupati a curarle febbre le infezioni
Intendiamoci queste a conclusioni non sono mali con cui si nasce
Fino a queste qui ci sono molti ragazzi ascoltate la soglia in cui si è normali
Fino a due o tre anni gli essere umani sono perfetti quindi consolatevi
E e poi che si rovinano occhielli rovinano mini fino a due tre anni si è perfetti poi dopo comincia la degenerazione
Perché hip questi poveri esseri umani Comit che siamo noi cominciano a rovinarsi dei tre anni fuori Bernardi dice questo da quando sono cambiati i bambini
Da quando hanno cominciato a Cagliari grandi
Dalla fine della seconda guerra mondiale quando è iniziata la caccia al benessere frenetiche forsennata ma non è sempre stato così il mondo no i tempi eroici sono esistite continua la sua analisi cioè è la descrizione è una descrizione questa che punta l'indice su una questione fondamentale
I ragazzi sono lo specchio degli adulti cioè il problema educativo è il problema di che cosa gli adulti comunicano ai ragazzi
Perché per buona pace di tutti qui abbiamo il ministro della pubblica istruzione la questione educativa non è innanzitutto una questione di di strumenti di progetti
Ma è una questione di comunicazione di senza di che cosa mi comunica quello che io ho davanti sulla cattedra e poi alla fine e concludo dicendo cosa c'entra questo con la riforma della scuola
Ora inesorabilmente mi comunica quello che se è scettico nei confronti della vita mi comunicherà il suo scetticismo insegnando mila matematica se è appassionato nei confronti della realtà mi accompagni comunicherà la sua passione
Tanto è vero che se noi parlassimo e ricordassimo insieme il nostro iter scolastico non ci ricorderemo di poche persone perché so tra tanti insegnanti sono pochi maestri
Cioè sono pochi quelle persone che hanno comunicato a noi qualcosa
Di pertinenza la nostra umanità che ci ha aiutati a guardare la realtà in un modo diverso che c'è aiutato ad interessarci alla realtà
Qual è il dramma
Di di questa situazione
In cui siamo e il dramma di una situazione in cui non ci sono più maestri
In cui ma non per colpa degli insegnanti per una situazione generalizzata
Non abbiamo più davanti delle persone in grado di comunicarci un senso positivo
Nel nel nei confronti della realtà dentro l'insegnamento di cose specifica
Per yard esce Arben diceva il pericolo maggiore che Fossa teme l'umanità non è una catastrofe che venga dal di fuori non è nella fame nella peste
E invece quella malattia spirituale la più terribile perché è il più direttamente umanoide fra Gelli che la perdita del gusto del vivere cioè non avere più maestri o di non avere più nessuno
Che comunica utenti comuni con ipotesi positiva da cui partire nel rapporto con la realtà
Questo cosa significa significa
Essere in balia della reazione
E del potere cioè tu fai quello che ti viene istintivamente da fare e quello che di fatto fanno tutti gli altri
Bernardi concludo tra poco
Diceva
Come si può uscire da questa situazione
In cui già tre anni
Un ragazzo un bambino è omologato non è più aiutato a essere se stesso anzi aiutato dagli NARS a fare quello che gli altri vogliono
C'è già in balia lui diceva del dei beni per l'IRES del delle delle merendine delle magliette eccetera
Vi dice occorrerebbe assolutamente anticattolico e occorrerebbe una conversione dei genitori
Dovrebbero tentare con tutte le energie di essere se stessi
Di collocarsi al servizio altrui di scegliere l'essere invece che la vere
Non è la televisione che cattiva come sento dire in giro quella semplicemente c'è come ci sono i giornali cattivi sono gli adulti
E non credano di cavarsela con qualche tipo di educazione cioè con le con i corsi d'aggiornamento con l'innovazione didattica eccetera
L'unica educazione possibile e basata sull'esempio cioè sul tono con cui lo dice una cosa con il modo che ha di rapportarsi aste con il modo che aggredire studia altrimenti ti boccio
Non ti rimandati a settembre perché saranno alla riforma
Cattivi sono gli adulti e non credano di potersela cavare con qualche tipo di educazione l'unica educazione possibile e basata sull'esempio
Il resto passa e non attecchisce
Qual è la conclusione
Del mio intervento
Se è vero questo cioè se è vero che
Ciò che conta è quello che ti viene comunicato attraverso l'umanità dell'insegnante che hai davanti che insieme alle nozioni indispensabili per imparare a scrivere a leggere a far di conto per imparare l'inglese
Per imparare l'economia al diritto quindi per fatto una tua professione
Ti comunica un'ipotesi con cui tu puoi guardare la realtà con cui puoi confrontarti
Ecco se se questo è il punto fondamentale dal punto di vista educativo
Guardiamo come la scuola e capiamo da cosa nasce disagio
In base a che cosa sono stati scelti i vostri insegnanti ci son tanti ragazzi
Al caso c'è una graduatoria
I ladri gli insegnanti per
Per anzianità
E per di per
Per i punti fatti con cui acquisite dentro un concorso entro una graduatoria e il fatto che tu abbia insegnante piuttosto che un altro assolutamente casuale
Provate a pensare alle alle elementari i bambini si trovano davanti a tre maestre
Che queste tre maestre in tre momenti diversi dicano tre cose contraddittorie tra loro
E possibile perché perché assolutamente casuale che ci sia una maestra piuttosto che un'altra
Allora la scuola italiana ed è questa la mia conclusione proprio così come concepita
Va contro un principio educativo fondamentale cioè che non è indifferente e di qui abbiam fatto tutti esperienza
Che non è indifferente il volto di chi mi trovo davanti non è assolutamente indifferente e che quindi questa e la mia conclusione su cui interpello anche il ministro sulle sulle riforme possibile della scuola italiana
La mia conclusione è questa non si può lasciare
La scuola
Al caso
Parlo da genitore io come madre di due figlie Holt di rito
Mentre insieme al diritto di scegliere la macchina
Ho il diritto deve avere anche il diritto di scegliere si avranno davanti
Come insegnanti le mie figlie
Ecco esto
E questo e questo badate bene no perché io voglio che le mie figlie sia una copia di me
Ma perché le mie figlie oltre
Ad essere nate e a far nascere delle degli esseri son capace anche gli animali
Oltre a essere nati hanno il diritto da potrà avere ha il diritto da me di essere nutrito di essere accompagnati hanno anche il diritto di avere da me la possibilità di incontrare un ipotesi
Esplicativa della realtà c'è un un senso con cui guardare le cose
Che poi il loro paragone vivendo facendo un'esperienza quel senso più gli propongo prima in casa e poi a scuola lo accettino dal Polo rifiutino
Questo non dipende da me infatti la questione educative è una questione di assoluta libertà perché nell'educazione ci sono in gioco delle libertà la libertà di chi educa e la libertà di chi viene educato
La libertà di chi educa perché si vede subito che che tipo di atteggiamento a una persona davanti alla realtà se positivo o negativo se impegnato con la realtà o no
E la libertà di chi viene educato perché comunque chi viene educato deve rispondere a quello che gli viene proposto
Qui io una lettera che dimostra l'importanza anche dal punto di vista proprio psicologica di crescita umana di questa possibilità di scegliere per i propri figli una scuola in cui ci sia ci siam detti molti non casuali davanti ai propri figli e quindi la possibilità per per i ragazzi di aver davanti delle persone che li facciano che facciano loro una proposta positiva sulla realtà
è una ragazza che scrive raccontando disse mi ricordo che fin da molto piccole i miei genitori per lasciarmi la massima libertà la cultura laicista no per cui tu deve aver davanti tutte le possibilità e poi sceglie in base al suo istinto
Non mi hanno mai detto quello che devi far questo devi far quello ma in questo modo in quell'altro questa cosa è giusta questa è sbagliata quello a torto quell'altro ragione devo essere libera di scegliere e di decidere su tutto senza che vi fossero interferenze
Dovevano esserci interferenze degli adulti dovevo fare soltanto quello che mi piaceva e che mi sentivo di fare non dovevo preoccuparmi di ciò che volevano gli altri
L'ora non cito così a fin di bene
Ma io senza delle indicazioni in realtà poi non sapevo cosa fare
Cercavo di ispirarmi a loro di capire cosa pensavano come si sarebbero comportati al mio posto ma il più delle volte non sapevo cosa fare cosa scegliere e quindi comportava caso capriccio senza sapere se la mia scelta fosse buona o cattiva
Lasciandomi così in discrimen indiscriminatamente inviterà tra virgolette
Loro mi attribuivano una maturità un'esperienza che ancora non aveva il che non potevo dire la mia a quell'età insomma io avrei preferito che mi dicessero che cosa era bene per loro come si sarebbero comportati al mio posto anche che cosa si aspettavano da me
Poi crescendo facendo esperienze mi sarei fatta delle opinioni personali ne avrei avuto tutto il tempo
Invece non so se è dipeso soltanto da questo ma sono stata sempre molto indecisa molto dibattuto molto dibattuta e anche forse troppo concentrata su di me e sui miei bisogni e troppo poco sugli atti e sulle loro esigenze
Una delle frasi che i miei genitori mi ripetevano spesso era tu appartieni sola tristezza
Ma ogni volta che loro dicevano queste parole io mi sentivo ansiosa sola senso un'appartenenza
Ecco questa impostazione educativa
E l'impostazione educativa da cui nasce la scuola italiana
Questa impostazione educativa per cui l'esito è che un giovane può e la fine solo e sperduto di fronte alla vita
Ed è in una scuola in cui ci sono dei oltre che di fatto non hanno voce tutto casuale
A chi interessa
Interessa ad un potere che vuole adeguare assai la società civile cerca qualche vuole avere delle persone
Che dicono sì che non annulla può una propria ipotesi è un proprio giudizio sulla realtà
Che questo progetto di potere sia cosciente oppure no
Sia il frutto di un abbassasse di fronte alla mentalità dominante oppure no non importa il problema è che questa è la situazione allora diventa urgente
Diventa urgentissimo una libertà di educazione al che effettivamente in Italia ci sia libertà di educazione
C'è chi ci sia la possibilità ed è questa la cosa che deve che io chiedo allo Stato che ci sia la possibilità
Chini
Che nascano e ci sono già anche crescano delle esperienze educative
A cui io anche se non ho i soldi posso mandare mio figlio adesso in Italia c'è formalmente la libertà di educazione sulla libertà di far delle scuole ci possono andare i ricchi
Allora io chiedo
Che ci sia la libertà in Italia di poter scegliere
Una scuola piuttosto che in e un'altra per il tipo di proposta che ci che che vi si fa uno può essere libero di mandare in una scrittura più figli in una scuola in cui ci sono professori che dicono uno il contrario dell'altro in ogni ora ci sono tre maestre che litigano tra loro
Io desidererei un'altra cosa
Io che sono insegnante desidero fa insegni fare una scuola con persone che costruiscono con me
No secondo un'ipotesi ben precisa
Non non non non voglia per persone che casualmente sono con me
L'intervento della professoressa
Ugolini non è
Solo
Una testimonianza personale non è neanche
Una una buona impostazione la rivendicazione ultima che l'educazione appartiene a una presenza
Educare può farlo chi è presente come la lettera citata ha detto
Sarebbe tragico lette legge la risposta perché a fronte della parola appartenenza risponde con la parola progetto
Educare eh e appartiene a una presenza e l'assente che non è
E una Spoon assente si può in qualche modo travestire da istituzione
L'istituzione uno strumento non può essere di per sé il soggetto che rivendica questa presunzione capace di comunicare il senso delle cose quindi il senso del progettare la vita
Il senso di trarlo fuori dal bambino una persona che questo è educare
Questo legittima
I diritti di cui parliamo
Signor ministro le leggo rapidissimamente questa frase
Bisogna rinunciare all'idea di un monopolio statale dell'educazione che non risponde più né al nostro ideale politico né alla situazione di fatto
Il concorso di privati e di enti morali dovrà essere inteso come una necessità e non come una disgraziata concessione
Tra le due scuole
Statale e non statale deve esserci non contrapposizione ma come cooperazione
Non esclusione ma semmai integrazione
Non è la scuola al servizio dello Stato
Ma lo Stato e le altre forme sociali sono al servizio del supremo fine della persona
Dell'uomo e del cittadino
Mille novecentocinquantuno ministro della pubblica istruzione Guido con il novecentonovantaquattro ministro della pubblica istruzione professor torno
Scuola scatta
Pubblico libertà delle famiglie di impresa
A che punto sia signor professore
In un incontro che ho avuto a luglio verso la fine di luglio in un campo scuola dell'Unione degli studenti che euro organizza gli studenti
Grosso modo politicamente collocati tra Rifondazione comunista e PDS mi è stato fatto presente che avrei dovuto attendermi anche io un autunno caldo della scuola non pensavo ricomincerà ad agosto qui a Rimini con voi
E questo lo dico perché non è tanto il caldo che vedo allieta le tante carte con le quali cerchiamo di smuovere l'aria calda che ovviamente rendiamo più fresca aumentando la temperatura interna corporea lo facciamo tutti un po'come quando nel famoso Manzoni ci si alzava tutti in piedi per terra il meglio quello che succedeva più lontano ma perché quella di Rimini oggi per me la prima tappa
Alla ripresa dell'interruzione di Ferragosto di un cammino che nell'arco di poche settimane
Dovrà vedere la conclusione di questa vicenda iniziata con le parole sentite di Gonella di quarantatré anni fa
E che ovviamente mi auguro pur non potendo sperare di avere una vita così lunga tra quarantatré anni quelli che oggi sono giovani
E che vengano ancora il Meeting di Rimini magari un po'più anziani più giovani di oggi debbano dire a chi verrà quel giorno al posto mio dire chiedono frodi se novantaquattro mila novecentonovantaquattro il nome ecco no io credo che quel ciclo ha avuto un senso
Ha avuto una spiegazione i decenni nei quali la parità prevista nella Costituzione non si è realizzata sulle ragioni di questa mancata realizzazione della parità vi possono essere esami ed analisi molto approfondite
Ritengo io vorrei anche che ci siano se possibile delle delle domande comunque lo valutate voi domande dal pubblico quindi cercherò di non essere molto lungo ma certamente ho detto che una delle ragioni per le quali la parità prevista dalla Costituzione non si attua anta e dovuta al modo con il quale l'Italia ha vissuto la propria esperienza democratica dal quarantotto al novantadue
Un'esperienza complessivamente significativa ma priva di un autentico regime liberale dell'alternanza al governo di schieramenti politici portatori di progetti culturali economici e sociali distinti se non proprio alternativi nell'alternanza
Di schieramenti politici alternativi e nell'alternarsi concreto al governo del paese di proposte politiche alternative a mio giudizio risiede nella possibilità che la scuola italiana a oggi per la prima volta negli ultimi cinquant'anni di diventare essa trainante per lo sviluppo del Paese
Ed è la ragione per la quale credo che intorno al principio di parità scolastica sia possibile oggi in Italia raggiungere un risultato legislativo concreto che le è stato possibile raggiungere decenni che abbiamo alle spalle spiego subito perché
Perché in tutta la storia nazionale italiana dall'Unità in poi la scuola è stata il terreno dello scontro ideologico della conquista della coscienza dei più giovani per i diversi progetti politici tendenzialmente totalitario
Tendenzialmente totalitario
L'unità nazionale è vissuta su una scuola che doveva promuovere la coscienza dell'unificazione nazionale compresa la parte che riguardava lo scontro con la componente cattolica molto forte l'esperienza fascista è stata caratterizzata da una scuola che doveva promuovere il primato della cultura fascista nelle nuove generazioni
Il secondo dopoguerra poteva essere una grande occasione di libertà per la scuola e quindi di libertà per l'insegnamento inteso nel senso più pieno del termine
E la mannaia della guerra fredda ha fatto della scuola italiana per colte quarant'anni un terreno di conquista delle coscienze dei giovani per i diversi ed alternativi radicalmente alternativi progetti politici
Siamo in grado oggi lo dico
Ai partecipanti di questa Assemblea lo dico ai miei interlocutori intorno a questo tavolo siamo in grado oggi
Come cattolici lo dico in questo momento parlando da cattolico non da ministro della pubblica istruzione poi parlerò del ministro per i tempi che ho davanti e per l'impegno che come Governo abbiamo assunto il come intendo assolverli
Siamo in grado oggi dove come cattolici delle più svariate
Opzioni politiche siamo in grado di fare della parità della scuola una grande battaglia di libertà per tutti anziché una battaglia di distinzione di separazione delle scuole cattoliche rispetto alle altre scuole
Questa è la domanda di fondo io ho visto la parità essere prevalentemente caratterizzante a dal diritto dei genitori a scegliere la scuola
Diritto sostenuto prevalentemente dai genitori che sceglievano la scuola cattolica come se la parità fosse qualcosa che riguardava la scuola cattolica fuori del modello statale non fosse un principio invece dovesse valere per la scuola tout court senza aggettivi
Questa è la rivoluzione alla quale io sto chiedendo che con Corrado anche le diverse organizzazioni cattoliche adeguatamente mi rivolgo con lo spirito di fratellanza così come mi rivolgo alle organizzazioni politiche non di matrice cristiana per chiedere che la battaglia per la libertà
Non venga vissuta come la battaglia di uno schieramento di maggioranza rispetto ad un altro ma venga vissuta come una nuova unità sulla scuola prescindere dalle divisioni politiche
Dal primo giorno del retro forse veramente dal dal secondo giorno dopo la nomina a ministro maggio scorso io ho usato l'espressione che mantengo nel significato anche provocatorio che essa la scuola unisce anche se la politica divide e lo dico perché per centotrent'anni la scuola ha diviso così come la politica aveva diviso
Cioè la scuola è stata omogenea alle divisioni della politica ed è vissuta nel bene e nel male delle divisioni della politica
Scuola di Stato forte quando lo Stato forte aveva bisogno di una scuola forte scuola Deborah di uno Stato debole quando lo squat lo Stato non aveva bisogno di una scuola forte
Scuola tendenzialmente totalitario nei confronti delle esperienze scolastiche esterne allo Stato quando la cultura Palmi stato lista non tollerava una libertà scolastica fuori dello Stato questa è stata la scuola italiana nel bene e nel male devo dire anche che in questi due-tre mesi di esperienza di governo girato molte più scuole di quanto mi fosse capitato in passato ricordo delle mescole ormai è lontano
E devo dire che la scuola è molto più fare molto anche più ricca di energie di capacità di quando talvolta non finiamo col dire oggi la domanda che mi pongo è la seguente avendo alle spalle
Mi auguro l'ultimo grande scontro ideologico che ha diviso l'Italia ne quarantacinque anni alle al che abbiamo alle spalle quello tra comunismo e anticomunismo
Quello tra campo del socialismo reale campo dell'Occidente democratico il nome del quale la scuola vissuta iper statalista anche nella guida democristiana
Essendo la Democrazia Cristiana diventato il partito Stato non essendo più il partito della società ma essendosi identificato con lo Stato il partito democristiano dal quale provengo quindi non parlo male di un alto parlo anche male della mia esperienza politica passata
E diventato il partito tutore della scuola parlo statalista nonostante fosse figlio di una cultura della libertà dell'insegnamento questa contraddizione che ha una giustificazione storica non ha più senso
Siamo oggi in grado questa è la domanda e la mia risposta la mente si io mi auguro che non siamo in grado come cattolici di fare della battaglia per la parità una battaglia per la libertà di tutti d'un una battaglia per la specifica libertà dei cattolici
E questo lo dico perché secondo me nella crisi radicale di alcune delle grandi filosofie di questo secolo certamente la filosofia marxista
Ma anche alcune tratte di filosofia liberista che poi riprende quota in questi ultimi tempi in nome della sconfitta del campo socialista io credo che né i cattolici italiani né quali sono vissute esperienze liberali e illiberali
Sono vissuto esperienze di pluralismo scolastico di integralismo scolastico oggi mi sembra che prevalga
Nella presenza ecco il valore della parola presenza nella presenza reale dei cattolici nella società
Non quindi nella presenza partitico statuale
Ma nella presenza sociale dei cattolici nella realtà italiana prevalga una spinta per una libertà autentica della quale poi frutti saranno visibili vivibile anche da parte delle un catorcio questa è la frontiera nuova della sfida
E questo è il senso che ho scelto ridare da qualche settimana a questa parte nelle numerose interviste o dichiarazioni io chiacchierate che mi capita di fare con la stampa sui temi della scuola a proposito del significato che io attribuisco alla riforma della scuola italiana in termini alternativi
Al grande modello della riforma Gentile che è quella che più Gioni forse possono non saperlo
Fu inventata ideata in Italia il mille novecentoventitré dal filosofo Giovanni Gentile all'inizio dell'esperienza fascista ma che ha dimostrato di essere capace di andare molto al di là della fine del fascismo
Dopodiché si è dimostrato o che il fascismo è continuato oppure se così non è che la forza della riforma Gentile andava al di là di quel regime
E la riforma Gentile aveva una a un un asse culturale di fondo
La sede la gerarchia dei saperi
Dove quelli umanistici erano al vertice quelli scientifici subito dopo quelli tecnici erano appena tolleranti dopo vi era il nulla
Quelli di tipo professionale non erano considerati come saperi degni di nota
E quella gerarchia dei saperi della vita una gerarchia di scuole il classico o lo scientifico il tecnico poi nulla
Dalla vita ad una gerarchia di facoltà universitarie giurisprudenza al vertice con le altre facoltà cascata dava vita ad una gerarchia dei mestieri e delle professioni dava vita ad una Gerda vantava visione ad una gerarchia della società quel modello tipico di una società statica
Di una società organizzata per corporazioni non necessariamente autoritaria
La riforma Gentile non è una riforma fascista della scuola è una riforma corporativa elitaria gerarchica del sapere non necessariamente una riforma fasciste a quella riforma Gentile noi non abbiamo mai saputo contrapporre una organica proposta alternativa perché nel corso di quarant'anni che abbiamo alle spalle da un lato e proseguito il carattere del totalitarismo statuale
è scuola solo la scuola statale e le altre possono al massimo essere parificate quel rimasto il principio della cultura spam statuali Istica della scuola che aveva giustamente Gentile in una filosofia che era quella della centralità dello Stato non della società
Gentile era il filosofo della centralità dello Stato era coerente con la sua filosofia con il tempo che le olive abbia vissuto l'espansione dell'insegnamento dalle elementari alla media con la riforma della media dell'obbligo parlo del sessantadue più recentemente una riforma della scuola elementare abbiamo constatato l'espandersi della scolarizzazione di massa nel nostro Paese
Milioni di bambini vanno a scuola che non andavano prima
Milioni di di gli adolescenti vanno nelle medie superiori che non andavano prima vi è stata una espansione poderosa del comparto dalla scuola
Statale vi è stata la sopravvivenza prevalentemente tolleranza della scuola non statale a matrice culturale forte come quella cattolica
Ed è stato il fiorire di una scuola privata certamente non desiderosa né di programmi culturali alternativi a quelli statali ma soltanto di una cultura della rapida acquisizione del titolo di studio
Che noi non definiremmo più spola nel senso della parità nuova definiremmo attività private che non ha niente a che fare con l'idea di scuola Giulio deve essere chiaro questo discorso
Cattolici devono saper distinguere
Il regime della parità sul presupposto di una identità dignitosa del concetto di scuola dovunque
Dalla non tutela delle formazioni apparentemente scolastiche che scuole non sono perché era con attività che non sono scuola stima sono di sostanziale di bonifici eseguiti su questo un discrimine importante di questa stagione
Oggi non abbiamo alle spalle questo tempo
Abbiamo una possibilità nuova la possibilità nuova deve poter dar vita ad un tipo di riforma culturalmente visibile
Che abbia un asse di fondo diverso dalla riforma Gentile che abbia la pretesa di durare per più generazioni
Che abbia la capacità di essere una riforma scolastica di dialogo con gli altri Paesi liberi del mondo con i quali siamo in competizione ma che abbia anche le capacità nell'area del Mediterraneo dove viviamo di non essere la scuola dell'esclusione degli immigrati
Di essere una scuola capace di competere anche all'interno del mondo del mondo del Mediterraneo questo asse culturale si chiama sostituire alla gerarchia dei saperi l'armonia dei saperi
Si tratta di sostituire al modo Perticara le nel quali saperi erano collocate della scuola di Gentile la orizzontalità nella quale i saperi sono di pari dignità
Perché la pari dignità dei saperi nulla a che vedere con la maggior difficoltà di alcuni rispetto ad altre ed è la pari dignità dei saperi che dà vita la pari dignità dei lavori che sulla base dei saperi si ottengono e ho detto
In un'intervista alla Venere di domenica scorsa dell'altro ieri che il fondamento culturale di questo mio modo di approccio alla riforma della scuola lo trovò nella vapore Mac Serge
La trova in quella enciclica del Papa volitiva che pone il lavoro come attività libera ante per l'uomo qualunque sia il lavoro
E che quindi rende dignitoso il lavoro qualunque sia il lavoro agenda rende dignitoso lo studio per qualunque lavoro
Questa è una rivoluzione culturale
Si deve capire che non è una riforma di una legge non si tratta di dare un po'di soldi da una parte o dall'altra si tratta di avere la forza il coraggio impostare in termini di strategia alternativa a quella Panda statua lista che abbiamo alle spalle una strategia nella quale la pari dignità delle scuole e funzionale la pari dignità dei lavori
E funzionale all'armonia dei saperi e se la competizione per questi lavori per questi saperi avviene strutture scolastiche le une gestite dallo Stato le altre non gestite dallo Stato
Questo fatto assume un carattere residuale rispetto alla sostanza della pare natura di scuola che soggetti hanno e quindi la parità non è più separatista
Non è più di privilegio non è più richiamarsi fuori dai problemi della scuola statale che può essere lasciata andare a ramengo ma al contrario la parità fa parte del potenziamento complessivo della scuola come servizio pubblico per gli italiani soprattutto per le nuove generazioni
Mi si chiede belle parole le diceva Gonella quarantatré anni fa
Cosa significa dirle oggi oggi significa dirle con un impegno che è un impegno di operatività legislativa governativa e io ho la fortuna
Venendo da partito democristiano di poter dire queste cose non come è stato fatto da dei predecessori tanti illustri ed autorevolissimi ministri democristiani perché la pubblica istruzione
Avuto normalmente ministri di grande dignità della democrazia cristiana però tutti capace di dire la parità ci vuole e poi erano consapevoli che la parità non si sarebbe fatta io mi trovo nella condizione di poter dire che se una cosa si fa siamo in grado di farla perché ragionevolmente come maggioranza di governo almeno alla Camera abbiamo una maggioranza larga e se come maggioranza di governo riusciamo a non litigare soprattutto su questo tema della scuola riusciamo ad aggregare sulle nostre posizioni anche parte o io mi auguro tutta l'opposizione presenti in Parlamento
E allora questo è il punto sul quale la differenza e tre precedenti ministri democristiani l'attuale ministro che vi pare qualcuno ce lo come parla in terza persona sì perché mi sembra così strano il fatto che per la da ministro e qualche volta non so neanche adesso dello stesso o se un altro con la quale mi rivolgo ecco perché prima dicevo chiamate
Uomo pubblico orologio
Allora lo lo lo dico con molta sincerità io vengo dall'università l'impronta di fondo rimane quella del professore universitario non è che io sono entrato in politica da ragazzino mi trovo al termine della carriera partitica fare il ministro come avveniva nel regime partitocratico
Io vengo dall'università ho fatto la mia carriera universitaria vivo bene all'università torno con piacere l'università
Quando non sono stato collocato in aspettativa per obblighi di legge
Ho ho ho seguito con piacere seguo con piacere le nuove generazioni inserivano Matera del primo anno Scienze Politiche a Roma quindi non ho mai perduto il contatto con questo fiume che di anno in anno mi porta la nuova generazione mi porta via quella vecchia no
Però mi rendo conto del ministro della pubblica istruzione una cosa molto più complicata
Che fare il ministro di un altro settore perché ha di fronte a sé un panorama di gioventù e norme di otto milioni di ragazzi
Molti dei quali non posso parlare perché sono troppo piccoli non sono in grado di far sapere se soffrono il sistema scolastico che viene imposto loro
Gli altri se sono in grado di parlare parlo degli adolescenti più grande vivono una stagione di grande trasformazione psicologico vi sono più importanti alla reazione che non alla cooperazione ovviamente ho a che fare con novecento mila e passa insegnante
Nelle scuole pubbliche quali sono tutti degli intellettuali i quali hanno tutti la matita rossa e Blair e vedono se intanto scrivo e parla l'italiano corretto no e da questo punto di vista emettono pedofili soggezione anche per ripagarmi del fatto e quando loro erano studente all'università magari la matita all'epoca l'avevo io ecco questo è il senso del discorso col quale qualche volta parlo del ministro come se fosse un'altra persona ma so perfettamente
L'ho detto stamattina parlando con i giornalisti lo ripeto adesso
Che riavere davanti a me poche settimane per rendere visibile concreto il programma della grande riforma l'impegno che io prendo anche con voi oggi non è un impegno dei quarantatré anni ma neanche le quattro anni e tre mesi ma neanche le tre mesi
L'impegno che prendo con voi oggi e che confermerò negli altri incontri che avrò da qui alla fine del di agosto e l'inizio di settembre in altri contesti diverso da questo con i quali quindi discutono di scuola e il seguente
Perché le cose vanno prese per le parole che si dicono e poi la verifica avere tra poche settimane
Il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo che vede giustamente con molta preoccupazione i pensionandi chiedersi se conviene andare in pensione non so a ventiquattro anni ho trentaquattro quarantaquattro cinquantaquattro sessantatré
Con la pensione completa non completa di Valente piano invalidità e capisco perfettamente che sono tutte questioni reali e questo Consiglio dei ministri che non deciderà sulle pensioni in via definitiva ma sarà certamente un punto di orientamento importante
Per la prima volta in una storia recente del nostro governo nitido del governo Berlusconi del governo italiano avrà una relazione
Allora eccipienti
Il tre chi
Devo ancora conoscere cioè
Squillanti
Ma unisce primo io sul cioè tranche unisce ecco
A patti no no
Chiocciola fu
Poi Passion
Negli occhi
Nasce luogo sciorina per nasce grazie
Beh asciutta non anche però ancora
Il re cresce
Shabbat
Anche
Più
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Nasce verso a catafascio
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Al cerca un angolo Pagliuca
Non riusciamo potere io credo
Va bene allora
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La città vecchia questa mattina ovvero autovetture di traverso al mulino applaude lettera trentanove bis storia siamo tutti etologia tecnico vero via questo scusi poi violazione della signora poterglieli dieci le proprie continuo del padre costruite sulle tracce di la Blue Beetle professione delle cinque lettere quando inoltre la resta comunque trascurato che purtroppo per una segue mentre l'altro siamo stati i primi solo a loro costruito il Pubblico ministero sugli altri punti durate stile punto prima documento sullo store
Ma come il riconoscimento alle famiglie di un diritto di opzione cioè la possibilità di orientare il finanziamento pubblico verso la scuola che loro credono più opportuna
In questo senso ci pare che sia lo strumento più laico
No confessionale
Che premia il diritto di scelta delle famiglie non privilegia nessuno e non costituisce rendite di posizione per nessuno perché allora il confronto non è più fra scuola e chiudo fare ove abbi pazienza ho fatto trecento chilometri
Allora il confronto non è più fra scuole cattoliche o suonano cattoliche ma fa scuola efficaci efficienti in grado di realizzare il proprio progetto educativo e non allora in questo senso
E lo strumento della detassazione che ogni tanto aleggia onestamente signor ministro ci sembra assolutamente insufficiente a risolvere il problema perché intrinsecamente ingiusto in quanto premia i più ricchi
E nei confronti dei più poveri e soprattutto non consentirà alla scuola cattolica una conferma della sua dimensione popolare lasciando fuori delle nostre porte quella gran massa di popolazione al ceto medio basso che non potrà mai permettersi una scuola appagamento ecco noi ridiciamo signor ministro
Siamo
Siamo disponibili a qualsiasi soluzione possiamo anche rinunciare per un attimo per qualche anno al buono scuola anche se resta una battaglia di civiltà però la detassazione per cortesia no
Ieri l'altro netto la hard
Prego sì sono Almerina bombe che si insegnante di religione in Umbria volevo fare una domanda la professoressa Ugolini ha mi ha molto colpito la lettera con cui la professoressa concluso il suo intervento
Io insegna le superiori da venti anni e mi rendo conto che ancor più drammatico di quella lettera e riconosce da parte dei ragazzi come un vanto nell'in coscienza di appartenere a se stessi e basta come una sorta di di conquista
Volevo chiedere la professoressa se poteva spendere due parole per dire e come lei si pone nei confronti dei suoi nomine confronterà sempre senza scuola perché questo comunque cresca come coscienza tre ragazze
Sono qual è il rapporto educativo che permette di prender coscienza di questo
Scusa sono Angelo Rossi ispirata grazie la alla domanda si volevo dire questo normalmente di quei ragazzi magari si rendessero conto
Di questa incapacità di appartenenza cioè del fatto che il loro appartengono solo a se stessi come quei genitori indicavano la ragazza per la maggior parte queste un vanto non è un negativo non è qualcosa che impedisce la libertà della persona
Io vorrei chiederle come lei si pone nei confronti dei suoi alunni né la sua presenza a scuola perché nel rapporto educativo presto fiori ska come coscienza
Sono Angelo Rossi un insegnante elementare quest'anno fatto la prima elementare con me c'erano due insegnanti e due donne quelli di religione quattro la quinta di sostegno e due tirocinanti cioè sette no non ridete così e quell'inglese no allora
Io ho pensato e organizza un corso di teatro per queste sette re no dico questo al di là della battuta perché sostanzialmente è un problema
Avvertito da tutti e da un'élite ormai tutti rassegnati vogliamo andare oltre la rassegnazione sessi e concreti e allora prima questione una revisione critica della legge se vogliamo essere a liste seconda questione due finitela l'insegnante prevalente nel primo ciclo altrimenti ci prendiamo in giro
Terza questione
Terza questione qui stiamo ammaccare Ingo qua si parla di corsi psicanalisi di psicanalisi tra insegnante per dire tutte le cose lo stesso modo ma queste libertà prima che debba libertà educazione in generale ma libertà anche nella scuola di Stato libertà e vogliamo mettere mano a queste cose altrimenti restiamo democristiani per tutta la vita
Vogliamo provare a cominciare a fare un
Un primo giro di risposte ai nostri unica risposta
Prego Oria sono sente universitario appena laureato in pedagogia
E voglio dire questa cosa a Bologna voglio dire questa cosa che ascoltando un attimo la conversazione che c'è stata
Mi veniva un po'come il sangue amaro perché mi sembra che si giochi un po'sul sa sulla sulla pelle della degli studenti
Io pensando alla alla mia vita sorella merito da studente
Quello che realmente ne ha cambiato umanamente che mi ha dato significato nella vita è stato proprio l'impatto con la presenza una presenza precisa cristiana precisa
Mentre ho sempre mi sono accorta sempre di più soprattutto in università che
Di professori
Se l'incontro cioè che che che per lui era una presenza un significato nel vivere s'incontrano pochi perché sono tutti presi tra i propri denari dei propri soldi la mia domanda è questa una allenerà Colini se può spiegare meglio
Perché è importante che uno studente che spende otto ore di otto ore di studio al giorno otto otto ore della sua vita otto ore dalla solita scuola perché è importante che incontra una presenza così una presenza che Livia significato che che all'altro si chiedi spiega cosa c'entra leopardi con la vita va bene l'altra professor D'Onofrio ed eque sta mi sembra che sia un po'ideologico ancora pensare di risolvere problemi dall'alto i problemi secondo me se li sono dal basso dalle fondamenta da chi veramente fa dalla presenza vorrei sapere cosa ne pensa
Prego
Mi presento come salesiano ex preside di una scuola media non statale legalmente riconosciuta controllata dallo Stato con ispezioni commissari ma non retribuita a un dato punto c'era la scuola
Serra io avevo nebbia scuola avevo dipendenti di una le più grandi industrie della zona
Si può dire un grande industriale quello del Consiglio condizionatori d'aria che aveva il figlio nera degli statali che riceveva d'ufficio dalla scuola statale i libri gratuiti
Io che avevo i figli dei suoi dipendenti qualcuno in casa ed è grazie dovrà pagare i libri i genitori
Adesso è solo un timore
Ma spero che le due discipline
Che al prossimo consiglio lo dicono quello che ha detto di aver Bonini Jervolino in dicembre la fine della Roma che ha detto che testualmente il ventotto dicembre il bilancio dello Stato non prevede la possibilità di finanziamenti pubblici
Per le vostre scuole inclusi ha detto parole testuali che ho trascritto
E poi ultimamente
A Reggio Emilia c'è stato un convegno dell'USL e delle scuole materne che in prevalenza sono scelte lutti e delle parrocchie dagli religiosi
E chi era presente e due suoi sottosegretari ha detto punti è stato chiesto loro
Si potevano sperare in contributi
I due sottosegretari non si sono sbilanciati limitandosi a approntate a promessi e molto generiche spero con avvenga altrettanto dopo questa Assemblea
Anche rispetto alla risoluzione di cui finisco ma lo dico perché ricorre il decimo anniversario siamo in cammino verso l'Europa e l'Italia è disatteso in questo dice così la risurrezione del quattordici marzo dell'ottantaquattro dieci anni fa passati il diritto alla libertà di insegnamento implica per sua natura l'obbligo per gli stati membri anche l'Italia come di rendere possibile l'esercizio di tale diritto anche sotto il profilo finanziario
E di accordare alle scuole
Le sovvenzioni pubbliche necessari allo svolgimento del ruolo
I loro obblighi in condizioni eguali
A quelli di cui beneficiano gli istituti pubblici corrispondenti senza discriminazioni nei confronti degli ordini degli organizzatori dei genitori degli alunni e del personale e poi conclude aggiungendo
Che
Va da sé che da parte degli istituti di insegnamento fondati per libera iniziativa si esiga un certo contributo proprio quando esplode espressione delle responsabilità
Propria al sostegno dell'errore indipendenze questo
Più ringraziandolo per ha recitato nell'assemblea dei dei rappresentanti stampa avvenire che da ampio spazio e così pure anche l'informazione il terzo giornata lo nomino perché una volta ha scritto una frase Faenza
Ed ha ripeto perché io poi contestato non verranno corretta
Don Bosco non chiedeva nulla allo Stato
Per i per le sue scuole questo è falso
Come anche ha giudicato un errore cuore del presidente a Repubblica
Quando attende ha parlato in quell'assemblea crei europea delle scuole cattoliche in cui ha detto tutti i diritti ricordo anche con il che è quello che ha detto finisco Einaudi
Che gli ho pubblicato i giornali riguardo ai diritti sì occorre modificare anche la cui ti sentissi Naldi purché si rispettino tutti è chiara la Grazia Graziadei
Lei e l'accenno e l'accenno al condizionamento che ci ha fatto soffrire magari ci metta una buona fata per l'anno venturo
Allora adesso vediamo di rispondere alle cinque domande alcune poi si sovrappongono quindi la risposta dovrebbe essere facile
Cominciamo con la professoressa Ugolini prego
Allora prima risposta
No
I ragazzi non hanno la coscienza che di non appartenere a nessuno e quindi di essere frasi che non hanno la coda la coscienza la coscienza di una fragilità della sterlina solitudine di una violenta né nei rapporti tra loro
Questa mi sembra che sia abbastanza evidente parlando con loro
Stando con i ragazzi che l'origine di questa fragilità sia un'assenza di appartenenza cioè che uno non abbia un rapporto su cui consistere su cui poter poggiarsi questa è una e questa è la cosa che un impara nel rapporto con un altro
Il e l'unica cioè quello che dicevo prima cioè che educare comunicare se stesse però per tutti è vero anche per anche permesso io comunico che è fondamentale un'appartenenza già appartenere a qualcuno tutte aiuta essere te stesso
Perché senza questo qualcuno tu non potresti essere te stesso se io vivo così cioè se io per la mia vita ho fatto questo tipo di esperienza che per essere me stesso ha bisogno di un altro con una maiuscola
Che c'è di una presenza che mi aiuti a vivere e a guardare la realtà con positività
Per rispondere invece era era all'universitario giovane laureato
Che che sia solamente una presenza che educa cioè che sta che possa proporsi qualcosa di positivo per per la vita è evidente c'è un'assenza non può educati
Vi ricordate due anni fa sul sabato quell'agghiacciante testimonianza di una ragazza Francesca che prima di morire
E di togliersi la vita nella stazione Termini di di Roma scriveva mi avete dato tutto
Il il bis il superfluo il necessario ma non l'indispensabile cos'è questo indispensabile una presenza che chi aiuta a scoprire il senso positivo della realtà
Questo ne non possiamo chiederlo al ministro all'istituzione cioè l'istituzione può essere solo uno strumento che favorisce a queste presenze di potere
Entrare di di di poter vivere di poter comunicare questa positività a chi attività alle nuove generazioni perché poi sono una generazione di maestri che può e generare una dei discepoli che poi saranno in grado a loro volta di costruire
Le domande sono ovviamente tutto centrale e dal punto di visto per le cose che dobbiamo farlo anche perché la responsabilità delle decisioni politiche
Legislative ministeriale molto più stringente che non quello della nave si cultura perché oltre a volte nel consuntivo di dire le cose sgradevoli senso su quelle responsabilità
Lombardi riesce buono scuola siamo innamorati del buono scuola sotto uno piuttosto che un sommo contrarre perché perpetuo Weber
La differenza tra ricchi e poveri vorrei precisare perché quando parliamo di buono scuola
Per quando parliamo di tetto stazione in entrambi i casi intendiamo dire che la scelta di portare il Fidelio quelli per i quali sia la potestà
Genitori darle in una scuola anziché una pallottola non dorme già economicamente chi lo fa
Perché ovviamente il buono scuola un principio in base al quale va sciolto per la scuola nome dello Stato attraverso l'obbligo dell'iscrizione lo score totale
Ma appunto dei genitori o nel caso che si tratta di un
è un principio di scelta che rende indifferente l'andare né l'uno né l'altro caso a condizione che nella detassazione se possibile aver presente non soltanto il lavoratore autonomo che con il settecentoquaranta paga le tasse ma cosa che tecnicamente possibile anche il lavoratore dipendente o il non percettore di reddito quindi la questione non la vedrei in termini di radicale alternativa all'uno e di modello liberale l'altro no
Come sapete io ho una scelta personale che non è mai diventata ancora orientamento del governo questa è la mia opzione e per un modello di tipo convenzione
La mia opzione Pro modello nel quale il rapporto tra lo santo e le istituzioni scolastiche non statuali
Purché corrispondano a requisiti ritenuti omogenei avviene sulla base di una convenzione dove mentre il soggetto che va nella scuola convenzionata non statale non paga per il servizio essenziale di tipo scolastico quindi le sette come quello del buono scuola pur avendo un percorso diverso da quello del buono scuola quindi vorrei dire
Che da questo punto di vista
No no vorrei lasciare un attimo qua e là c'era un attimo perché questa è la questione in questo momento la più delicata di tutte
Ed essendo la più delicata di tutto io io io mi comporto con estrema circospezione perché non vorrei che come spesso capita il diavolo metta la coda nel dettaglio sul dettaglio
Si perda l'occasione di una grande svolta di ordine di ordine politico generale quindi volevo soltanto dire che tra le diverse possibilità
Che nei Paesi dove la parità è considerata normale non è un o una un traguardo da raggiungere ma un dato dalla natura del processo educativo le modalità sono molteplici
Perché io non vorrei dedicarmi su una modalità vorrei dire che la è fondamentale stabilire il principio dell'equivalenza culturale dei progetti educativi distinti e la contestualità politica di questi insieme alla riforma dell'autonomia
Poi vi chiedo la cortesia di procedere da questo punto di vista per gradi quindi non
Non mi sono mai pronunciato come Governo su questo attendo che questo avvenga per Standa una indicazione di campagna elettorale per il buono scuola ripetutamente fanta da esponenti che poi hanno fatto parte di questa maggioranza
Quando l'ho parlato con loro ma l'ha detto il Principe coro di parità quindi comunque il dato di fatto e vedere che la parità avvenga come riforma alternativa centotrent'anni di scuola italiana questo questo è il senso del cambiamento che possiamo avere di fronte per quanto riguarda il discorso riguarda anche oralmente la la la scuola dei salesiani parte delle elementari lo fate salesiani contributi cioè i controlli Vanore contributi il discorso è sostanzialmente lo stesso però vorrei che ci sia chiaro questo aspetto
Anche perché e queste sono cose faticose quando uno ha una una grande corazzata che si è organizzata per centotrent'anni in un certo modo spostarla mandarla in disarmo e ottenere una nuova flotta fatta di navi
Tutte più antichi e più competitive più capaci è un'impresa per così dire non semplice anche perché nel principio di parità non può essere ignorato il diritto dell'alunno all'insegnamento
Il diritto all'apprendimento il diritto la formazione la scelta avviene se intanto sono offerti sul territorio persino modelli alternativi ma chi si deve far carico
Di garantire che sul territorio che sia comunque un servizio pubblico scolastico il privato e questo lo chiedo il non c'è stato nessuno qualcuno e allora se qualcuno si deve far carico di garantire comunque che un'offerta scolastica vi sia evidentemente questo qualcuno nella storia dei popoli civili lì è stato normalmente lo Stato anche nel Paese come gli Stati Uniti dove lo Stato è lontanissimo dall'invasione della sfera privata e dove il distretto scolastico è soggetto autonomo di imposizione
Distretto scolastico degli schieramenti e mette all'imposta sulla casa esso l'ICI in America si paga prevalentemente alla scuola del territorio non si paga al Comune o per meglio dire una quota dell'ICI va alla scuola cioè l'autonomia in quel Paese un'autonomia radicale
A fronte della quale gli istanti gli stati membri cinquanta Stati membri si sono fatti carico di assicurare una istruzione chiamiamolo obbligatoria comunque per non è proprio per così dire così ovvio lo spostamento ma questo lo do per scontato
Che almeno abbiate tutti quanti presente questo dico la svolta è l'impegno politico legislativo
Il modo i tempi dell'affermazione di principio sono quelli delle settimane
Le modalità il contenuti e la forma sono quelle di cui stiamo discutendo non è irrilevante sulle prima capire che non è irrilevante il quando e il come ma voglio dirvi che le cose sono in connessione
Per quanto riguarda la scuola elementare io capisco che si possa fare dell'ironia anche con quelle di tirocinio la riforma della scuola elementare non è venuta così
Nel mille novecentonovanta dopo un lunghissimo itinerario parlamentare dopo un confronto tra scuole pedagogiche tra psicologi psicologi tra modelli stranieri
Si è affermata l'idea che nella scuola elementare
Ferme ora e ci diciamo eccessi che pure si possono essere affermate la scuola elementare passava dal maestro unico ad la pluralità dei maestri questo il principio della riforma del novanta noi sappiamo che l'insediamento di religione non è una cosa in più che noi possiamo aggiungere per irridere alla riforma perché l'insegnamento di religioni e qualcosa che abbiamo considerato e consideriamo essenziale non vorrei che si aggiunga l'insegnante di religione per per ritirare la riforma della scuola elementare attenti a non eccedere perché qualcuno può dire cominciamo a togliere quelli che sono non destinati a dare il voto per promuovere o no quindi siamo molto attenti al momento con il quale non è il quale essi si attaccano in modo per così dire ridicolo le riforme che son venuto nel corso di molti anni il punto centrale a mio giudizio sono uno da pochi mesi che si occupa di queste cose
Beh il seguente
Noi siamo ovviamente facendo un censimento il più largo possibile per capire se la riforma e attuata o no
Laddove attuata si arrende o meno se sta creando problemi all'infanzia o no se sta creando problemi di adeguamento tre docenti sapendo che è una svolta radicale il passaggio dal maestro o dalla maestra unica o la pluralità riducenti
Una cosa però voglio che sia chiaro
Noi stiamo trovando dovunque che i bambini che non vanno alla scuola materna normalmente vanno male a questo esperimento delle elementari
Noi stiamo trovando che i bambini che non hanno il servizio mensa e purtroppo in Puglia in Campania in Sicilia intere autonomia locale non danno il servizio mensa vanno male questa riforma
I bambini che non fanno il tempo prolungato soffrono di questa riforma
E allora la domanda che pongo dobbiamo porre riparo per garantire il diritto allo studio fino in fondo
A tutti quelli che non riescono a vederselo garantito
Per vedere se la riforma è da cambiare o dobbiamo prendere atto che in parte dell'Italia non vi sono le condizioni per garantire il diritto allo studio e quindi poter amare una riforma che cioè io non so quante le presenti vengono dalla Puglia dalla Campania dalla Sicilia
Non so quanti di loro conoscono la situazione delle scuole elementari di queste parti d'Italia
Io ho l'esperienza concreta vissuta
Della mancanza dei servizi sociali
Della mensa dei trasporti e bambine delle elementari
Questa è la ragione principale della insufficienza della riforma l'altra
E la mancata frequenza di scuole materne degno
Sostenete noi stiamo facendo noi stiamo facendo rete le assemblee sulle scuole elementari
Sono centinaia di migliaia
Quindi voglio che sia chiaro che tutti abbiano la consapevolezza che il nome il sì si divide equamente il note avere detto qui se girò l'angolo a Rimini e sento dire no per la ragione esattamente opposta quindi sono abituato
Ad andare in assemblee scolastiche e a sentire opinioni opposte e sarei lieto che quelli che sostengono opinioni opposte se le dicano direttamente nei luoghi delle riforme anziché dirle separatamente quando le riforme sono fatte
E allora siccome sulla scuola elementare noi a fine anno dovremo dare un giudizio sul rendimento della scuola elementare io vi dico che l'impegno che ho
E intanto di garantire a tutti i bambini l'assorbimento del diritto allo studio dovunque si trovino
Questa per me è la premessa di fondo rispetto a qualunque altro problema
Un Paese che consente ad un solo bambino in età scolare di non andare a scuola consenta un solo bambino di non avere servizio mensa o servizio trasporti è un paese incivile
Io questo e l'impegno che ho assunto col Parlamento e col Governo e prima di qualunque altro impegno
Di qualunque altro impegno
La garanzia del diritto allo studio la sento come un'impresa decisiva della mia responsabilità di governo prima di qualunque altro discorso vorrei vedere con enorme forza il mondo cattolico battersi fino in fondo perché i poveri vadano a scuola dovunque e che nell'Italia meridionale dove le scuole non funzionano anche quelle statali
Servano a far funzionare le scuole le scuole materne alle scuole elementari vedete che la pluralità rimessa nei è una questione che ha sentono le scuole non statali per un problema economico io capisco che c'è un problema
Vedete avevo chiesto di far domande
Ed è avete fatto una domanda visto abbandonare i Beaufort
E chiaro se questo problema lo sentite in modo diverso io vi chiedo di dire nelle scuole dove stante avendo questa esperienza negativa
Perché fino a dicembre io farò un'indagine in tutte le scuole se l'esperienza che voi vedete è dimostrata negativa è ovvio che il giudizio sulla riforma della scuola elementare può essere negativo noi stiamo facendo un'indagine a tappeto sulle scuole elementari ovviamente sono centinaia sono decine di migliaia le scuole elementari vogliamo questo esperimento ci dia gli elementi del giudizio
Vi chiedo ridarmi gli elementi per un giudizio diverso da quello che posso aver maturato leader non è quindi il sì e il no per così dire da stadio il sì e il no è di carattere pedagogico psicologico è culturale di fronte a queste cose il no a un senso dignitoso ma non il nodo stadio vi chiedo la cortesia che hanno da stadio sono abituato a sentirlo molto più da altre parti del nostro Paese
E non ho mai considera
Grafia matura
E io desidero questa cosa che con grande precisione si dica la scuola elementare che io frequento come docente fa male per questa ragione noi dobbiamo dare un rapporto Aldo al Parlamento entro fine anno non ha nessun pregiudizio non l'ho fatta io la riforma perché non sono legato alla riforma come un fatto della mia iniziativa la fatte in parlamento a maggioranza larghissima addirittura all'unanimità
Quasi all'unanimità ci sarà stato pure qualcuno che ha creduto a questa riforma vedremo cosa succede militante negli elementi di giudizio scuola per scuola alla luce dei quali si possa valutare
Se il numero dei maestri è sbagliato
Se la divisione dei maestri e quella ingiusta se i bambini non sono in grado di reggere questa pluralità di maestri perché non sono in grado di reggere la e mettiamo a confronto che sto benone con l'altra che ancora oggi è prevalente che queste cose della riforma sono utili
In un confronto culturale serio non più ideologico ma uno dice la scuola elementare Mazzini funziona così è uno va a fare vere che succede non può dirlo in via di principio perché Vieri principio le questioni non si risolvono più
Sul maestro unico plurimo vi posso dire per quello che può valere che nel contesto europeo al quale ho cominciato a partecipare
Le
Gli orientamenti culturale della scuola materna è la riforma della elementare è considerata di per sé sul piano legislativo quindi non più di un palo sul piano operativo ho fatto del quale l'Italia trae vantaggio dal confronto con gli altri Paesi
E io sono anche sensibile al fatto che se vado all'OCSE di Parigi il venti settembre
I francesi i tedeschi e gli inglesi le dicono che questa riforma dell'elementare la considerano così non è una cosa io posso considerare priva di senso però siccome voi date un'indicazione negativa
Siamo in una fase di giudizio di una riforma in corso datemi gli elementi per avere un'opinione anche diversa
No mi e cognomi di scuole
E vi prego non mettete sette messi in fila come ha fatto quello che è intervenuto e questa è una cosa non seria
La presenza la domanda di uno studente amaretto ma la presenza rispetto all'indicazione dall'alto io capisco il senso culturale profondo della domanda è evidente che non c'è legislazione non c'è riforma
Intellettuali Istica idealistica che possa produrre risultati se alla base non vi è l'azione delle persone reale concrete
Noi stiamo cercando di dar vita ad una riforma io vorrei che tra quattro anni qualcuno non si sorprenda sempre facciamo l'autonomia scolastica
E qualcuno scopre che l'autonomia scolastica è una signora responsabilità che calerà sulle responsabile sulle spalle di docenti e studenti e genitori
Perché troppo le scuole oggi e sono deresponsabilizzate rispetto risultato l'autonomia significa dare a studenti genitori e docenti la responsabilità dei risultati del procedimento formativo dei ragazzi quindi e la cosa di enorme rilievo
Dico questo per dire è evidente che l'autonomia scolastica la si può vivere in due modi diversi come puro decentramento burocratico di poteri amministrativi dal ministero e provveditore alle scuole
Mantenendo integrale il modo col quale la scuola funziona
Sì che il preside decide come si formano le classi
Decide a quale sezione assegnare lo studente salvo il favore che può fare a questo o quel genitore i docenti non hanno diritto di aggregarsi secondo modelli culturali omogenei
Quindi la scuola in sé non è una comunità educante non lo è certamente la scuola statale che diventa dei per burocratica
Lo è quando lo è e mi fa piacere la con la scuola non statale che nella natura di comunità educante alla propria forza trainante maggiore ovviamente con i limiti che la comunità noi sappiamo che la comunità può essere libera ante può essere oppressiva la comunità è un concetto che può portare all'uno e all'altro limite allora volevo dire
L'autonomia scolastica la strada attraverso la quale la presenza si fa valere dove realmente eh
Non come affermazione legislativa dove la presenza è realmente
Si fa valere
Come studente come docente come amministrativo come genitore e se questa presenza quelli di voi che la sentono come motivazione decisiva della propria esistenza
Si diffonde nel Paese e allora l'autonomia scolastica è lo strumento di un'altra rivoluzione culturale
Se non c'è presenza rimane un fatto di puro decentramento amministrativo io come legislatore posso dare lo strumento
E vivere loro
Se questa impostazione ha degli aspetti di sfida è una sfida che non eccetera
Se e quindi in termini di di di conclusione io ritengo di sottolineare tre cose
La prima è che non è neanche
La legge sulla parità che dà dignità a ciò che facciamo ciò che facciamo e noi continueremo a farlo le nostre scuole hanno una dignità che deriva dalle ragioni per cui si fanno la parità sarà quindi un riconoscimento tardivo di un contributo che i cattolici hanno dato al Paese in questi quarant'anni negletto e trascurato
Di ciò la ringrazierei secondo voglio solo ricordarle che la vicenda della scuole mentali anch'io non sono d'accordo di deridere però c'è un problema che lei deve avere l'attenzione ed è già un filtro con cui leggere l'esito
Nella dagli anni mille novecentottantadue mio centottantasette a fronte di un progressivo calo del del già demografia
Lo stato italiano assunto cento un mila personale di cui la maggioranza nelle scuole elementari conto ogni tendenza europea perché il tasso di rapporto tra il personale docente gli alunni a una media di uno su sette in Italia contro una media europea di uno su quindici è questo e anti pedagogico
Questo è un modo di leggere la scuola non in funzione dei soggetti cioè dei ragazzi ma in funzione
Soltanto dei lavoratori e forse neanche di quelli ma delle loro corporazioni terzo elemento
L'attitudine del suo contributo di gratitudine
Nono di gratitudine reale perché e gratis c'è arrivata gratis quello che lei ci ha detto oggi tutto quello che lei ci ha detto e e gli impegni che lei ha assunto il richiamo alla solidarietà
Non è soltanto nel confine del Progetto pur buono che abbiamo visto fatto dai trenta e dalla Confindustria che nega la competitività all'efficacia e all'efficienza
Certo per noi la competitività e positiva massimi saranno infrastrutture che consentiranno infrastrutture e servizi a tutti
Anche ai più poveri di Uther e di usare di queste strutture tutti a pari dignità
Nessuno potrà essere garante di questa solidarietà se non il popolo che vive questa presenza grazie a tutti e due arrivederci