"Verso il congresso del Pds: per un partito federalista"

Ma l'incontro
Verterà sui temi del prossimo congresso nazionale del partito democratico della sinistra
Il primo congresso nazionale
Il titolo
Riguarda diciamo un punto importante
E cioè l'idea di un partito federalista
Tema che è stato già al centro della nostra riflessione della nostra discussione
Alla conferenza di organizzazione che abbiamo tenuto
Un anno fa
Tema però che torna di grande attualità oggi
Perché sicuramente il al prossimo congresso nazionale del PDS
Uno dei temi decisivi in discussione saranno proprio quelli della struttura del partito della sua organizzazione del suo finanziamento
Però vorremmo questa sera
Discutere affrontare temi e questioni che riguardano anche altri aspetti
Il ruolo dei partiti la nostra democrazia
L'insediamento sociale politico del partito democratico della sinistra
I temi che abbiamo affrontato con le recenti elezioni politiche che affronteremo alle prossime elezioni amministrative cioè quello del nuovo sistema elettorale
E del rapporto tra partiti e coalizioni
E qua discutere di questi temi
Sono qui con noi questa sera esponenti dirigenti nazionali e locali del partito democratico della sinistra che adesso vi presenterò cominciando alla mia sinistra con il primo che Carlo leoni che il segretario della federazione di Roma poi Guido Sacconi che il segretario regionale della Toscana
Quindi Marco Fumagalli che il segretario della federazione di Milano
Poi Antonio Napoli che il segretario regionale della Campania
Alla mia destra invece il notista politico dell'Unità Alberto Lions che condurrà il dibattito quindi Marco Minniti che è il nuovo responsabile nazionale dell'organizzazione del PDS
Quindi Silvana da neri che segretario regionale del Piemonte
E per ultimo c'è arrivato anche Sergio e poi Enrico Morando senatore della direzione nazionale del PDS e Sergio Sabattini che segretario della federazione di Polonia
Quindi noi faremo prima un giro di domande con i nostri protagonisti poi apriremo per raccogliere domandi interventi dal pubblico quindi anche da parte vostra se lo riterrete opportuno la possibilità di intervenire e di porre questioni quindi do la parola immediatamente Adalberto laiche inizia questo primo giro di interviste
Dunque io mi assumo l'onere di fare appunto un primo giro di domande al rinnovo l'invito poi al pubblico anche a voler intervenire
Naturalmente una discussione sul prossimo congresso del PDS
Io cercherò di stare al tema che è stato assegnata questo dibattito cioè quello di un partito che pensa al federalismo penso però che sia un'occasione anche per discutere di altre questioni in una situazione politica così
Ricca così anche piena di interrogativi di rischi
Però la prima domanda appunto la rivolgo su questo tema del federalismo lo chiedo in ricolmo Orando che si è diciamo occupato di questa questione la domanda la pongo così che cosa vuol dire quando si parla di un partito federalista vuol dire un partito che ha delle proposte
Che riguardano lo per l'organizzazione dello Stato i in senso federalista e in questo caso in sintesi quali sono qual è l'attuale elaborazione diciamo del PDS su questo punto o si pensa anche al fatto che il partito in se stesso che si dà un'organizzazione di tipo federalista cioè un partito basato soprattutto sulle sue realtà territoriali e regionali lo chiedo Morando
Ma io credo che le due cose in realtà stia non soltanto se stanno assieme
E cioè
Rispondo esponendo naturalmente anche un po'il mio pensiero personale non una linea ufficiale diciamo di partito ma io credo che sia giunto il momento perché la sinistra italiana e quindi il nostro partito in particolare
Si faccia sul terreno programmatico propositore di una trasformazione della repubblica italiana in senso federale esplicitamente in senso federale
Abbandonando tutte quelle circle locuzione con cui abbiamo nascosto l'obiettivo della riforma federalista dello Stato cioè regionalismo ai limiti del federalismo tutte espressioni molto complesse diciamo che davano il segno di un imbarazzo e di una difficoltà
Io credo che il PDS debba farsi
Portatore di questa proposta di riforma della Repubblica italiana la Seconda Repubblica deve essere federale
E per sostenere coerentemente
Questo obiettivo programmatico
Il Partito Democratico della Sinistra non può restare un partito organizzato secondo un modello centralistico deve a sua volta proprio al fine di dare coerenza a questo proprio indirizzo programmatico assumere un carattere di partito federale
E anche qui io sono per abbandonare circo locuzioni e mezza mezze parole mezze verità quante volte noi ci siamo riuniti
Compresa l'ultima conferenza di organizzazione per dire che bisognava introdurre una svolta regionalista nell'organizzazione del partito bisognerà pure che ci chiediamo
Lo dovremmo fare secondo me al prossimo congresso discutendo del partito bisognerà pure che ci chiediamo perché questa riforma regionalista del partito non è andata avanti mai
Non l'abbiamo mai realizzata dopo averla evocate richiamata in campo così tante così numerose volte
Un partito federale che cosa e quindi è un partito che è una federazione di autonomi partiti regionali
Se noi vogliamo coerentemente sostenere l'obiettivo della riforma federalista dello Stato dobbiamo farci portatori di una riforma del partito in senso esplicitamente federale il che significa che il partito nella sua dimensione nazionale è la federazione di partiti regionali dotati di piena autonomia statutario
Si dice che questa trasformazione
Travolgere ebbe l'identità del nostro partito come partito nazionale io sostengo il contrario
Io sostengo che una rottura così come è intervenuta nel Paese una rottura dell'unità nazionale una rottura anche nel partito è già intervenuta
E che il centralismo con cui noi l'abbiamo coperta anche nella nostra organizzazione non serve a nulla anzi serve soltanto a ritardare i momenti delle scelte e a fare
Di ad impedire diciamo un nuovo radicamento del partito nella nella società
Ritengo e termino che
Pensare ad una nuova identità nazionale del partito in senso federale significa quindi operare in controtendenza rispetto alla rottura che è già intervenuta pensate per esempio a che cosa è il partito oggi in Italia dal punto di vista organizzativo
Nel Nord del Paese in grandi concentrazioni metropolitane come Milano come Torino noi siamo una forza dal punto di vista politico organizzativo al limite della residualità
Poi abbiamo un insediamento straordinariamente forte nel centro dell'Italia in Emilia Romagna in Toscana in Umbria nelle Marche e così via a cui corrisponde un grande insediamento elettorale poi abbiamo la situazione del Mezzogiorno ancora tutt'affatto diversa
E nel corso dell'ultima campagna elettorale i comportamenti politici elettorali sono stati radicalmente diverso in queste regioni come si può pretendere di ingabbiare questa diversità in una identità nazionale costruita dall'alto centralistica mente
La rottura è già intervenuta sul terreno organizzativo sul terreno politico all'interno del partito
Bisogna ricostruire una nuova identità nazionale partendo dal riconoscimento delle diversità il partito emiliano deve essere un autonomo partito emiliano che si federa con quello toscano con quello umbro con quello piemontese con quello lombardo
Ricostruendo a partire di qui
Secondo una logica e una corretta visione del federalismo che se che checché ne dica Bossi è servito per unire
Dovunque la trasformazione in senso federale dello Stato la costruzione in senso federale dello Stato ha unito ciò che era separato
Il federalismo secondo la visione secessionista di Bossi è il contrario del federalismo democratico che sia storicamente affermato perché la divisione di ciò che mantiene ancora qualche parvenza di unità
Quindi una nuova identità nazionale potrà essere ricostruita ma soltanto a partire dal pieno riconoscimento delle identità diversa dei partiti regionali che si che esistono come tali
E che come tali devono essere quindi riconosciuti anche nel nostro statuto della nostra organizzazione io penso
Che questo è un tema cruciale per la riforma del partito del prossimo congresso
Su quel su questo tema mi riservo di provocare poi tra un attimo Sergio Sabattini che era presentante del partito emiliano seguita dalla federazione di Bologna
Parte una parte del partito che ha spesso posto con forza questa questione
Vorrei però subito diciamo fare un'eccezione facendo una domanda che apparentemente può essere fuori tema ma che io credo non possiamo esimerci dal fare parlando del prossimo congresso
Del PDS cioè su tutti i giornali di oggi la risposta che Achille Occhetto ha dato all'invito che dalla festa gli è stato rivolto a partecipare di una risposta
Negativa anche se a affettuosa diciamo nei confronti del partito e della festa e demotivata
Politicamente con l'intenzione di riaprire una discussione politica in vista del congresso io vorrei chiedere a Marco Minniti diciamo come valuta questa posizione di Occhetto e si ritiene che sia fondato il rischio e in qualche modo mi sembra essere contenuto nella posizione di Achille Occhetto che diciamo
Negli ultimi mesi di vita del partito hanno dato luogo a delle novità negli assetti dei gruppi dirigenti novità positive
Ma che ci sia anche un rischio di un tornare indietro rispetto all'approdo a cui si stava avviando il PDS dopo la svolta del dell'ottantanove novanta
Io o ha colto diciamo a lettera chi ci ha inviato il compagno Achille Occhetto
Con profondo rispetto con grande con una valutazione estremamente attenta di tutte di argomentazioni che in quella breve lettera che o anche male tra complessa brucia voluto inviare che un messaggio in qualche modo al partito e alla Società italiana d'altro canto non l'abbiamo sostenuto sin dal primo momento
Occhetto non è che fosse un ospite di questa festa Occhetto è stato il padre fondatore del PDS con questo partito ha costruito negli anni un rapporto profondo molto intenso molto stretto
Un rapporto quindi e che come giustamente dice lui nel momento in cui si sono verificati atti di rottura
Ha provocato diciamo contraccolpi psicologici anche di riflessione politica in qualche modo di fondo che abbiamo il dovere di rispettare sino in fondo
D'altro canto io ritengo però che al di là della festa
Noi dobbiamo chiedere al compagno credo di essere un protagonista del noto dibattito congressuale infatti Egea fiato
Il suo libro che sarà dato alle stampe che sa datare stampi in questi giorni può costituire un punto di riferimento importante lui stesso ci chiede di discuterne di valutarlo noi lo discuteremo anno valuteremo diciamo con il respiro e l'ampiezza di un contributo davvero congressuale fondamentale nella nostra discussione al nostro dibattito interno
Mi pare però io vuole dirla questa cosa se certo ci sono stati diciamo evidenti elementi di novità negli assetti di gruppi dirigenti però non vedo una cesura
E con la ricerca con l'impostazione lo spirito con il quale il compagno che tu aveva lavorato io ho lavorato anche nelle ultime settimane negli ultimi mesi penso per esempio che sulle questioni del partito rimanga un punto di riferimento
Una delle ultime elaborazioni
Su cui anche Occhetto si è in qualche modo misurato ricordo perché allora io segretario regionale del partito in Calabria che durante la campagna elettorale europea appunto Occhetto da Catanzaro vantasse pubblica rilanciò l'idea di una straordinaria innovazione
Del partito democratico la sinistra anche alla luce della sconfitta politica ed elettorale che Renzi M è una straordinaria innovazione sul terreno della ricerca delle anse politiche di quella che poi noi abbiamo chiamato la coalizione democratici ma anche di una profonda innovazione Interna
E quello rimane un percorso da
Indagare da scoprire su cui riflettere insieme una innovazione che a mio avviso deve avere due punti di riferimento fondamentali naturalmente poi discutere ma come socia Morando diceva
Una fortissima innovazione sul terreno della struttura un partito federato c'è un partito nel quale noi compiamo con il congresso una straordinaria tra straordinaria trasferimento di cervello politico di potere
Di autonomia di funzioni dal centro alla periferia
E cioè l'idea che il motore fondamentale di un partito che è stato per tantissimo tempo centralista
Diventi invece la realtà territoriale
Diciamo come dire regionale diventa diciamo ecco l'idea di organizzare autonoma di un partito che affondi le sue radici nelle specificità regionali se mi è consentito io direi di un federalismo di un partito federato che abbia in sé due grandi valori
Quello della dell'autonomia ma insieme della solidarietà e della responsabilità
Perché sono convinto che se ne costruiremo questo partito federato non soltanto non frantumi remi il partito ma gli daremo nuovi tacita
A quella che io ritengo un altro aspetto indispensabile che un partito un grande partito democratico
Deve essere federato autonomo articolato ma non deve mai disperdere una grande visione nazionale la seconda questione che riguarda l'innovazione è un po'il tema diciamo come della nostra democrazia
E non c'è dubbio che su questo noi dobbiamo molto lavorare su questo abbiamo molto innovare
Con una formula che discuteremo anche al Congresso si potrebbe dire l'introduzione di una
Moderna democrazia di mandato
Di una democrazia di mandato quindi che consenta di chiudere quel circuito che per molti versi del nostro partito sia assai difficilmente chiuso
Il circuito cioè che consenta da un lato la più ampia partecipazione
Degli scritti dei militanti degli stessi elettori alle scelte che partito fa e dall'altro garantisca una tempestività di decisione
Partecipazione decisione verifica dei gruppi dirigenti rendendo anche questa verifica come dire in qualche modo più laica
Meno coinvolgente traumatica di quanto a volte è stata nostra vicenda Interna
Questi mi sembrano temi che dovremo discutere insieme al congresso e mi sia consentito infine l'ultima battuta
L'idea è il tema del partito cioè di come costruire rilanciare un moderno partito di massa
Un partito che sia forma di un pezzo della democrazia italiana
Non costituisce un capitoletto dei temi e delle tesi congressuali secondo me
è un po'il filo rosso che dovrebbe legare diciamo la proposta politica alla sua capacità di attuazione se mi è consentito qui fare una piccola nota di rammarico e concludo forse noi
Non abbiamo a sufficienza io dico noi per dire il PDS per dire i progressisti in senso lato colto un punto un sasso teoriche politico che Norberto Bobbio ha lanciato all'inizio dell'estate discutendo
Del partito fantasma di Forza Italia riceverà un nodo teorico politico che agli occhi sotto gli occhiali hanno prezzi italiani io penso che da lì dobbiamo partire anche la riflessione del nostro congresso coinvolgendo in maniera ampia non soltanto gli iscritti al partito democratico alla sinistra ma la parte l'ho avvertita più consapevole della Repubblica italiana
Grazie Minniti vorrei tornare alla coesione del federalismo della struttura del partito e del suo ruolo della società
Rivolgendo una domanda a Sergio Sabattini
Gli partito emiliano se possiamo dire così dentro il PDS a si è fatto particolarmente portatore se non sbaglio di questa la rivendicazione cioè di una organizzazione di tipo federalista del partito stesso
Però come diceva già roggia Morando prima oggi il PDS è un partito
Che non ha diciamo una sua distribuzione omogenea sul territorio di fatto coincide in gran parte col partito esiste nel centro del paese ora io chiedo questa rivendicazione
Non corre il rischio di essere un po'una rivendicazione di potere interno al partito siamo noi i più forti dobbiamo contare noi
A aggiungono domani ancora più provocatoria perché
Visto che è una realtà una verità il fatto che qui il partito è forte per perché riesce a mantenere una sua capacità di contatto e ripresa sulla Società di governo
Si discute tanto del rapporto coi ceti medi del rapporto col centro equità da molti anni da decenni in queste regioni del centro d'Italia questo rapporto esiste diciamo ed è forte
Allora perché questa esperienza
Territoriale diciamo questa esperienza delle regioni del centro Italia non riesce ad espandersi c'è un problema di potere interno al partito dei quadri Miliani diciamo o c'è un problema
Di egemonia diciamo dentro il partito o di
Di migliore comprensione ed elaborazione diciamo di ciò che di buono è stato fatto e viene fatto in queste regioni italiane
Ma io
Prendo prendo la la domanda di la S cerco di declinarla in questo modo certo c'è anche una questione di potere
No nel senso
Nordista adesso leghista
Intanto dopo untori come la penso io
Questa la tematizzazione della questione federalistica oltre che sul piano istituzionale sul piano del partito
In Emilia Romagna comincia a farsi strada da tre quattro anni cinque anni in in modo sempre più pesante
Allora c'è un problema che riguarda la storia e la formazione del gruppo dirle dirigente nazionale del partito il il quale ha perduto la credibilità sufficiente
Per essere riconosciuto come tale parlo esplicitamente io non mi sono più riconosciuto
Nel gruppo dirigente nazionale del nostro partito né inteso complessivamente perché ho riconosciuto che in questo gruppo dirigente non vi fosse la cultura di governo necessaria
A per candidarsi alla guida del Paese questo è un tema cioè in realtà noi veniamo ancora ci portiamo ancora dentro la storia del PC che è stato una storia gloriosa
Ma per quanto riguarda la formazione dei suoi gruppi dirigenti a livello nazionale era la storia di gruppi dirigenti chiusi portatori della verità
Conoscitori del provvidenziali Isma'della storia custodi di tutto ciò che non aprivano nessuno parliamoci chiaro questo è il problema
Questo è rimasto nella parte diciamo così terminale di vita del PC ed ha pesato nella nascita del PDS
Perché adesso io no ne ha già parlato Minniti io condivido le cose che dice ma complessivamente totalmente ma il punto chiave ancora Rimini
Noi a Rimini ecco perché ancora traumatico cambiare un segretario
Perché a Rimini non abbiamo voluto eleggere il segretario al congresso
Perché a Rimini ci siamo mossi secondo un modello tradizionalmente bolscevico per cui una commissione elettorale
Di cinquanta cento persone nomina eleggeva un Consiglio nazionale cinque seicento persone e quindi noi ci troviamo oggi in grave ritardo rispetto alle necessità la Spd ha risolto questo problema venti venticinque anni fa
Adesso per fare un solo esempio quindi il tema è anche di potere
Nel senso che bisogna mettersi d'accordo su un punto chi rappresenta chi
Questo vale dal segretario nazionale del partito al segretario di sezione
Se uno rappresenta rappresenta se non rappresenta non rappresenta e quindi bisogna che nella Direzione nazionale vengo al secondo punto nazionale del partito
Vi siano rappresentate
Esperienze
Capacità riconosciute e vi sia espressa rappresentanza di forse questo non vuole dire che l'Emilia Romagna deve contare di più perché è più forte a più riscritti e così via dice non è questo il tema perché poi ci sono tutti i correttivi perché il rapporto sia un rapporto di totale parità delle organizzazioni non è questo il punto il ponte del ruolo che mi pare che vi sia una crisi di rappresentanza che debba essere di sodio
Dico questo perché lo penso così comunque da Rimini
E credo che questo ciò che dovremo affrontare al prossimo congresso
Due ecco la cultura di governo l'esperienza emiliana cui faceva riferimento la io non credo che sia solo emiliana
L'esperienza di governo sono esperienze che si possono verificare in tutto il Paese
Noi abbiamo governiamo amministrazioni di regioni
Grandi Comuni piccoli comuni province in tutto il Paese di qua dirà
Allora non non c'entra tanto col tema ceti medi Emilia rossa che definiti io considero definitivamente superato cioè lì nella conferenza stampa la conferenza di Togliatti a Reggio Emilia nel quarantasei sul sul tema il problema è un altro
è che mi pare
Che essendo noi avendo noi fatto una svolta ma non avendo sufficientemente approfondito le ragioni giuste della rottura con la storia del Partito Comunista Italiano non solo perché era finito il comunismo
Perché era fallito il comunismo perché non poteva che fallire
Ma anche e soprattutto perché non ci siamo presentati senza un bagaglio di cultura di governo di proposte di governo da esibire seriamente allora a questo punto la questione diventa decisiva
Cioè io non penso che possa esserci un vi faccio un esempio poi chiudo non riguarda me
Ma il nuovo segretario nazionale del partito questo riguarda secondo me molte federazioni non è stato eletto anche col concorso del segretario della federazione di Bologna mano neanche era presente il sindaco di Bologna
Abbiamo degli organismi dirigenti che non rappresenta più nessuno
Nessuno
E non rappresenta o le esperienze reali di governo
Se vogliamo candidarci a governare ecco il tema
Prendo tutto quello che ha detto Morando lo tengo per me sono d'accordo ebbe bisognerà poi esibire anche esperienze reali di governo che sono i sindaci presidenti di Regione i presidenti di Provincia
Ma questo il passaggio chiave queste passato c'è una riforma istituzionale in progress che viene avanti in questa direzione noi dobbiamo fare altrettanto ma non solo
Dobbiamo rompere con l'autoreferenzialità dei gruppi dirigenti a tutti i livelli a tutti i livelli quindi ipotesi federalista sì
E qui Liborio in modo da garantire L'Unità
Nazionale di questo partito perché poi un partito è nazionale o non è
Riconoscimento delle diversità e delle identità politiche e culturali voglio dire anche antropologiche dal punto di vista culturale
E infine anche però democrazia di mandato
Quando si presenta un segretario deve poter esibire
La squadra con cui governerà il partito e il programma sulla base del quale si propone di governare
Il congresso la platea congressuale deve sempre rimanere aperta per i tre anni tra un congresso e l'altro
Può essere sempre convocata
Per le correzioni che vanno introdotte e il gruppo dirigente il segretario la sua segreteria rispondono a tutte le scale dalla sezione all'Unione comunale di quartiere alla Federazione a livello regionale a livello nazionale di quel programma
E delle cose che ha fatto non ha fatto
Ora questa è la democrazia se non risolviamo questo nodo
Noi continuiamo a restare attaccati a una storia che è stata gloriosa
Ma non ci consentiremo la possibilità di capire ed interpretare meglio ciò che avviene nella società questa è la mia posizione qui non la posizione leghista tra virgolette non una posizione di forza
Però ritengo che se non si risolvono queste cose dovremo anche questo sì ma questo ricade sotto la responsabilità di ciascuno conterà anche degli atti perché io non sono più disposto a tollerare un gruppo dirigente nazionale penso al consiglio nazionale del partito così privo di rappresentatività
Di quella che è la realtà ricchissima di intelligenza di esperienze di capacità del PDS di oggi
Grazie Sabattini
Ma c'è un'altra digressione relativa diciamo nel senso che è stata naturalmente più volte evocata la lega in un discorso sul federalismo perché bisogna riconoscere che questo tema è stato messo sul tappeto della politica italiana in modo molto dirompente
Da Bossi e dai suoi
Vorrei chiedere a Silvana da neri che lavora in Piemonte diciamo due cose uno diciamo se al Nord la lega in che modo la lega al Nord nei contatti politici diciamo che possono essere
Esperiti analizzati disutili tiene fede a questa idea federalista
La seconda domanda riguarda il fatto che una delle maggiori esponenti della lega che occupa una delle più alte cariche dello Stato cioè Irene Pivetti
Ha parlato l'altro giorno al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini e parlando delle regole dello Stato ha fatto un discorso che col federalismo mi sembra centri ben poco almeno quanto si è capito dei resoconti e dei giornali perché ha ha insistito sul ruolo dei cattolici in politica
Al punto che si parla quasi di un nuovo partito di un partito cattolico
Del Papa che avrebbe nera Pivetti forse una possibile leader ma al di là di queste cose che forse sono corrono troppo in avanti ciò che ha colpito e che la Pivetti a parlato dello stato delle regole della democrazia come di cose che promanano direttamente da Dio quasi esponendo una visione teocratica dello Stato che mi sembra assolutamente opposta a quella federalista volevo chiedere un'opinione a Silvana scusa
Ma circa diciamo la coerenza dei dirigenti leghisti e degli esponenti leghisti all'ipotesi del federalismo intanto va detto che l'idea federalista della lega
E nata ed ha avuto anche un consenso perché non dirlo non su un'ipotesi di federalismo solidale come proponiamo noi cioè valorizzare le realtà sia sociali che politiche che compresa quella il nostro partito locali rispetto a un'ipotesi appunto di unità nazionale ma come sappiamo bene il federalismo è stato usato in una logica di contrapposizione fondamentalmente nord sud tuttavia ecco
A partire da quell'esito i dirigenti della lega la situazione delle che io credo sia molto diversa tra l'altro da Regione a Regione Lombardia una lega mi pare che sia un fenomeno molto più radicato nel sociale in Piemonte pur avendo una una forte poi forza di carattere elettorale tuttavia non esprime siamo la stessa io stesso livello di radicamento
Con tutto questo e l'ipotesi federaliste che certamente è stata una di quelle su cui la lega è nata con quella curvatura che dicevo prima è in questa fase un po'in sordina nell'attenzione dei dei leghisti
Vengo qua e là Irene Pivetti credo che sia una buona occasione per noi
Quella appunto di appropriarsi in termini positivi dell'ipotesi federalista che a me interessa da questo punto di vista dal punto di vista di una modo di fare politica del partito e di un modo di organizzarsi dello Stato
Nel quale la realtà delle risorse locali umani materiali culturali storiche diventerà un elemento proprio chi tende a costruire un nuovo livello di unità
Non una divisione ma una nuovo livello ma più alte democrazia a livello nazionale proprio perché si basa non su un'ipotesi centralistica ma sulla valorizzazione di tutte le risorse questo credo da questo punto di vista io credo che noi dovremmo fare le cose che dicevano i compagni prima ma sarà assolutamente decisivo quello che si farà sul terreno della riforma dello Stato
Io credo che sia una la sinistra al movimento operaio si deve fare un'autocritica rispetto per esempio posso ed autocritica ancora un terzo ma se ma una riflessione critica e risate
Rispetto alla storia politica degli anni Settanta di non aver percorso fin in fondo un'ipotesi di riforma appunto dello Stato su basi regionali o federali come diciamo come diciamo adesso ecco io credo che da questo punto di vista ci siano quindi degli spazi che oggi la lega l'ansia al nord e che ne dobbiamo occupare immaginando che attraverso questa strada penso in particolare le questioni del federalismo fiscale avete letto sicuri sulla Repubblica l'ho visto qualche giorno fa quest'intervista all'ispettore dell'esigente che diceva come in Italia l'evasione
Arrivi a livelli di duecento mila miliardi beh insomma è chiaro che se noi non mettiamo si mette mano un discorso di riforma dello Stato a partire da un tema essenziale come quello del del fisco del patto tra cittadini e Stato
Anche in un'ottica appunto di che veda un protagonismo diverso delle realtà regionali fatti parliamo anche di autonomia
Impositiva livello regionalista
Io penso che non faremo dei Tanzi e dei passi avanti vi si tratta di affrontare questioni fondamentali dello Stato
Da questo punto di vista dicendo che ci sono queste istanze che ci dobbiamo lavorare io voglio esprime una grandissima preoccupazione per le dichiarazioni fatte ieri dalla onorevole Pivetti B prima di tutto diciamo rispetto a quello che il ruolo istituzionale
Che Irene Pivetti ha nella realtà democratica istituzione l'altro Paese e anche perché io ho visto adesso ci sono reazioni di esponenti del Partito popolare
Che come dire mette in evidenza come l'ipotesi sanfedisti chiara
Integralista appunto dell'onorevole diventi sia del tutto estranea rispetto a quelle che sono le coscienze religiose più avvertite democratiche nel nostro Paese
Torniamo a dell'est Toni che sono addirittura pre conciliare insomma io credo che sia molto seria questa
Questa da prendere molto sul serio questa questione proprio perché penso invece chieda un rapporto appunto tra i progressisti la sinistra e quelle parti del mondo cattolico che attorno ma da particolari per esempio alle questioni dei valori dello Stato possono colloquiare appunto per i progressisti su queste si debba fondare un futuro politico per alternativo insomma al governo delle destre nel nostro paese e quindi credo che ai veneti venti bisognerà che molti reti che non sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista istituzionale
Grazie
Vorrei proseguire ancora su questa questione che mi pare appassioni molto perché ho visto che l'intervento di Sabatini è stato anche applaudito diciamo del federalismo del modo di essere del partito rispetto alle diverse realtà del nostro paese faceva delle domande a dirigenti del PDS che lavorano diciamo in altre regioni dove il partito non è così forte
Abbiamo qui il segretario regionale della Campania Napoli Antonio Napoli che è poi il segretario di Milano Marco Fumagalli la campagna per la verità nell'ultimo periodo diventava quasi una regione rossa c'è una giunta regionale che governa alla Campania sulla base di un accordo tra sinistra e centro
Napoli è governata dei progressisti
Ma anche altre città come Salerno Caserta molti Comuni vorrei chiedere a Napoli uno se e d'accordo con la visione del partito del federalismo che è stata qui esposta da altri esponenti del PDS due che cosa ci dice di questa esperienza di governo del sud che mi pare si era ti consistente di questo periodo se se e come un governo progressista in una regione del Sud potrà cambiare io i rapporti diciamo che si hanno incrinato insomma la politica italiana il patto di unità nazionale perché come ricordava prima altri compagni il federalismo
Proposto dalla lega aveva molto questa idea di rottura della solidarietà nazionale il Nord ricco se ne va da una parte e stufo di mantenere tra virgolette le regioni meridionali che il Sud deve essere capace di reggersi da sé
Sino effettivamente le due questioni sono
Si tengono vanno affrontate insieme io
Se no tra l'altro sembra che siamo sempre tutti d'accordo poi tutti i compagni gli amici sanno che non è così c'è dibattito tra di noi e quindi è bene che venga fuori io partire proprio dal secondo aspetto della domanda
La nostra esperienza in quest'ultimo anno
Cioè l'esperienza della Giunta la di Napoli
Del sindaco Bassolino tra l'altro visto che nella festa in qualche modo si richiama un po'l'esperienza napoletana c'è una splendida mostra su Eduardo De Filippo più credo che Bassolino verrà quindi
Sarà la persona più
Direttamente interessate anche la più diciamo quella che potrà dare maggiore elementi per descrivere questa straordinaria esperienza di governo che stiamo compiendo a Napoli
Ma non è solo Napoli perché poi Napoli realtà
Anche grazie a questa occasione che si è dato alla città con l'organizzazione del convegno del del dell'incontro dei G7
Ma insomma è un'esperienza che riguarda un'intera partita era diciamo fetta della nostra regione tutte le grandi città non solo capoluoghi di provincia come Caserta Salerno che cita citava adesso lei sa ma anche quelle tante città medie di cui è fatto il Mezzogiorno d'attacca Stella mare a Pozzuoli accada centri sempre ricchi di storia però anche appesantiti da una storia recente fatta di distruzione del territorio di dilapidazione delle risorse di infiltrazione camorristica
Di assenza di un governo locale che va ricostruito
Dalle fondamenta
è una straordinaria esperienza a questo abbiamo aggiunto anche diciamo che nasce questa questa esperienza degli enti locali dei Comuni nasce sull'onda di una stagione politica che forse ormai un po'alle nostre spalle che diciamo è
Riguarda il periodo giugno novantatré dicembre novantatré
è stato un momento straordinario per la sinistra per i progressisti
Forse un momento in cui ci siamo anche un po'illusi che la strada era meno difficile di quella che poi si è presentata dopo con la scesa in campo di Berlusconi della destra la reazione che la destra messi in campo i risultati
Delle elezioni amministrative precedenti però ecco è un'esperienza che non stiamo cercando di far vivere e a cui dare una continuità abbiamo costruito un rapporto politico con il Partito popolare abbiamo dato vita a una difficile ma anche questa molto concreta esperienza di Governo alla Regione Campania
Insomma ecco per non farla molto lunga ma per andare all'osso del problema
Noi vogliamo dimostrare nel Mezzogiorno
Nel momento più difficile della storia del Mezzogiorno
Nel momento in cui danni
Ormai
Il finanziamento straordinario quello che si chiamavano l'intervento straordinario mezzogiorno un lontano ricordo i rubinetti della spesa pubblica dello Stato ormai sono chiusi
Ormai diciamo siamo all'apice di quella crisi dell'unità politica del Paese che ha azzerato una politica di solidarietà verso il Mezzogiorno
A ragione o a torto ci sono tanti motivi che hanno dato ragione a questa tesi ma vi sono anche tante cose sbagliate che non siamo stati in grado di contrastare in questi anni e forse parte di questi motivi sono anche all'origine della nostra sconfitta sul piano nazionale
Ebbene noi siamo
Apparsi nel Mezzogiorno in questa parte del Mezzogiorno non posso parlare per tutto il Mezzogiorno e so che il mezzogiorno e tante cose sono tante cose diverse messe insieme ma parlo della Campania in questa parte del Mezzogiorno noi siamo apparsi siamo diventati la forza
Che si è assunto l'onere di ricostruire l'onere di dare a questa parte del nostro Paese una prospettiva di chi si è assunto diciamo l'impegno di rimboccarsi le maniche e ricominciare a ricostruire questo è il sentimento di quella parte del Mezzogiorno che ha scelto anche il ventisette e ventotto marzo di stare a sinistra con i progressisti
Di dare fiducia a questa parte del Paese
Guardate io voglio essere molto franco io credo che invece voto del ventisette ventotto marzo marzo nel Mezzogiorno c'era una piccola illusione che si è svelata inconsistenti inesistente
Però in quella parte del Mezzogiorno che ha votato progressista a un certo punto si è pensato che sì in quel modo un possibile insomma ecco non di così
Sì li conquistava una verginità ma
Certo però si compiva un atto di rottura col passato perché il Mezzogiorno è stato il grande serbatoio di voti per la DC per i partiti di governo per tanti anni nel Mezzogiorno si sa si porta la responsabilità di quello che è accaduto nel nostro Paese
Però si è cercato diciamo un atto liberatorio rispetto a questo recente passato e quindi in quel voto c'era questo elemento di rottura però c'era anche un'altra illusione perché tale si è svelata
Delusione di ricollegarsi a un'altra parte dell'Italia la parte positiva dell'Italia
Di rimettersi in qualche modo in collegamento con quella parte che nel nord del Paese combatteva la lega e la combatteva a viso aperto e anche con delle chance perché quando quando si è vinto a Genova quando si è vinto a Venezia de del Mezzogiorno di è stato non solo un respiro di sollievo ma c'è stata un certo punto la sensazione che era possibile ricostruire uno schieramento politico in Italia capace di spezzare quel quello quella spirale perversa che aveva avuto per tanti mesi come epicentro la logica un po'di rottura antimeridionalista che nel nord del Paese diciamo ha visto la lega come protagonista e per di più c'era la possibilità di collegarsi questo sì
A quella straordinaria esperienza di governo democratico
Non solo non ha passività come qualcuno pensava ma addirittura
Capace di rinnovarsi nel centro dell'Italia in Emilia Romagna in Toscana in Umbria proprio diciamo di una di una storia peculiare del nostro
Del nostro Paese
Cioè nel Mezzogiorno è vissuto con il ventisette e ventotto marzo questa illusione la possibilità di fare blocco di essere elemento determinante per creare una maggioranza diversa alternativa certo in questo c'era un calcolo perché in questo modo il Mezzogiorno poteva continuare ad essere parte del governo di questo Paese
Oggi me non sappiamo e ne possiamo affidarci alla politica dei sondaggi per capire che cosa sta accadendo nel Mezzogiorno
Però una cosa va in testa dobbiamo averla se no altrimenti non non non ci capiamo tra di noi noi quel compito che ci siamo assunti dobbiamo portarlo avanti
Io in quel ruolo che abbiamo oggi nel Mezzogiorno non è un ruolo che possiamo abbandonare di fronte alle difficoltà che non immaginavamo che si determinassero così rapidamente
Noi dobbiamo continuare a esercitare quella funzione di ricostruzione e di rappresentanza politica di quella parte del Mezzogiorno che sia affidata hanno io credo che Bassolino da questo punto di vista sia svolgendo in maniera egregia il suo ruolo e la sua funzione
E credo che come nella città di Napoli in tutto il paese si debba far sentire con forza il sostegno a un'operazione politica così difficile come quella che in qualche modo sì lui in prima persona ma tutto il partito tutto lo schieramento progressista sta assumendo come come dire con una direzione di marcia come ecco un cammino da percorrere senza voltarsi indietro
E questo cammino al centro un obiettivo quello di dimostrare al Mezzogiorno che ci può essere una convenienza una utilità
Nell'affidarsi a un personale politico a un progetto politico diverso alternativo antagonista quello che oggi è il governo di cui dalle forze Chioggia nel governo del paese
Guardate non è un'operazione facile il Mezzogiorno
Alla fine ha sempre ceduto
Alla fine si è schierato con con con chi governava l'Italia con chiave del potere a Roma nei palazzi ma questa partita alle però sentiamo di poterla giocare fino in fondo e abbiamo decresce anzi
Però non dobbiamo commettere degli errori e questo io lo voglio dire con grande franchezza ai compagni soprattutto che fanno di questo tema del federalismo
Un tema il tema principe del loro ragionamenti io non non credo che il tema del federalismo sia un tema secondario e credo che anzi sia stato un errore per tanti anni nel nostro partito aver sottovalutato
La portata straordinaria in termini di innovazione nell'organizzazione dello Stato di uno sviluppo vero dei poteri locali delle autonomie regionali però attenzione colpendo
Noi abbiamo un ruolo e un avvenire in questo Paese se manteniamo ferma la nostra funzione di partito nazionale non di partito che divide ma di partito che unisce di partito che allea intorno a un po'oggetto sanno capacissimi di essere parte di un'opera di ricostruzione morale del nostro Paese ma che lo ricostruisce nel suo insieme che tiene vive le diversità sentivo Morando ha ragione ma noi siamo parte di questa grande opera di riscoperta delle grandi risorse culturali storiche ambientali delle diversità di questo Paese ma chi lo ha detto che questo Paese per riscoprire questi valori dovrebbe accedere a un modello istituzionale diciamo diciamo di un federalismo
Penso a anche come dirà ad appagare oggi delle spinte che noi dobbiamo contrastare con i compagni lo dico con la massima con la massima sincerità
Noi siamo pronte io voglio fare un ragionamento che poi alla fine non lascia dubbi e margini diciamo agli equivoci
Fra pochi giorni si arriverà in Parlamento la lega discussione sulla nuova legge elettorale per le regioni sarà un po'il l'atto che rappresenterà il viatico verso quella che poi sarà no la nuova le scelte che si compiranno per quanto riguarda il ruolo il potere la funzione delle regioni l'identità del pro futuro Stato regionalista e federalista ora guardate noi dobbiamo partire da un presupposto
Che tra lo Stato che non abbiamo oggi e che in qualche modo c'è ancora che uno Stato fondamentalmente Cempella centraliste la scelta di uno stato di tipo federalista
Vi è in mezzo una gamma di possibili soluzioni e di possibili scelte assai diverse tra di loro
Il problema e dove ci fermiamo
Qual è la scelta che compiamo
Qual è il punto di equilibrio che noi ritroviamo per dare a questo Paese insieme a una giusta valorizzazione delle diversità un punto forte di ancoraggio però per ricostruire un'unità politica
Respinti su questo argomento però a questo punto è bene che pesi e misure valgono per tutti
Perché io ho sentito il discorso di sedi Sabatini al discorso legittimo è un discorso parziale
Io mi augurerei che tutti i problemi della sinistra dei progressisti si riducesse
Al fatto che noi invece di avere un Consiglio nazionale di cinquecentocinquanta persone abbiamo un congresso permanente di di mille e cento se fosse così nostri problemi credo li potremmo risolvere nello spazio di di qualche ora ma io purtroppo penso che le cose non stanno così i problemi sono più sereno e dobbiamo lavorare
Una prospettiva che quella di una
Riconciliazione del Paese con la politica con la democrazia riscoprire valori che oggi vengono messi in discussione
Gran parte di questi valori oggi vengono ribadisco aperti grazie agli errori e gli atteggiamenti insopportabili di questa maggioranza degli uomini di Alleanza Nazionale
Ci stanno dando una mano mamma molto dipenderà da noi da come reagiremo a questa situazione però dobbiamo farlo mantenendo e con questo concludo i caratteri di una forza equilibrata
Che con grande tranquillità affronta i problemi difficili ma di una forza che ha un caposaldo
Che è quella di essere una forza nazionale di una forza unitaria di una forza che parlo al Paese di una forza che ha lo stesso linguaggio a Palermo a Milano a Napoli e che comunque può dire le stesse cose convinta diciamo che certo abbiamo commesso degli errori cari compagni ma io credo che in giro per l'Italia se sappiamo valorizzare ciò che abbiamo fatto in questo periodo e non disperdiamo ciò che abbiamo pure ottenuto
A costo del sacrificio di tante battaglie che abbiamo fatto noi possiamo più presto di quello che tanti di noi immaginano possiamo ribaltare questa situazione e svolge le fin in fondo quel ruolo che ho che ci compete
Per la nostra storia cioè quello di essere una forza che ha il compito di portare questo Paese fuori dalle secche dove e nuovamente ritornato
Grazie a Napoli
Vorrei chiedere anche a Marco Fumagalli se pensa che i problemi della sinistra
In Lombardia che il luogo dove forse non solo il PC ma insomma tutta la sinistra storica italiana subito lo scacco più grave negli ultimi anni possono essere aiutati diciamo da una concezione federalista dello Stato e del partito
O se invece non siano necessarie soluzioni diverse diciamo che aiutino a rafforzare il progetto della sinistra in quest'area del Paese
E vorrei anche chiedere di anche come ha già chiesto a Silvana da neri come si comporta la Lega li visto che a Milano col sindaco Formentini e aperta l'esperienza di governo locale diciamo più significativa di questo partito che tanto ha puntato
Sul localismo
Io purtroppo devo portare una croce sulle spalle di quella di lavorare a Milano e dunque di essere aperta
Più difficile per la sinistra
Non solamente Milano ma per guardare in faccia i dati vi progetti di noi nelle ultime elezioni politiche partendo dal Piemonte esclusa Torino se non sbaglio sebbene per arrivare fino al Friuli cioè in tutta il nord del Paese sopra il Po abbiam vinto due ballottaggi su cento venti ballottaggi ed elezioni politiche metto una nota di ottimismo nelle ultime elezioni amministrative in provincia di Milano che ha vinto sei ballottaggi su sette che il primo segno dopo la crisi del vecchio sistema politico di un recupero della sinistra
Ora la lega Milano un disastro
Formentini è il peggior sindaco che abbiamo avuto a Milano e fa rimpiangere anche i sindaci di Tangentopoli
Non perché ruba come quelli ah perché non fa nulla c'è una città afferma bloccata in cui anche le zanzare crescono a dismisura perché non c'è la
Di intervento del Comune contro di disinfestazione questa è la città di Milano qual è il dramma Company che la lega minaccia quattordici per cento
Aveva il quaranta per cento otto mesi fa questo vale anche per noi
Di non farci prendere troppo dalle mode passeggere pareva che allegre se tra un fatto che si è sfondato dal Quaranta e Cesa quattordici il problema è che questo malessere della città non riesce a trovare le forme e canali per schierarsi a sinistra
Ma se sia con Forza Italia si schiera a destra
E allora qui c'è il problema serio per noi di cosa fare
E di come mettere il tema da questo mese tentare come tema di riflessione di tutto il partito vedete
Io sono d'accordo con Antonio Napoli
Se noi pensiamo che la scelta federalista del partito Keilson per fare ma che da sola risolvi il problema del partito al nord facciano una grossa sciocchezza
Se la Lombardia il partito lombardo e autonoma decidere tutto non risolve
Minimamente i problemi inorganiche abbiamo di una realtà in cui tutte le forze d'opposizione nella maggioranza dei collegi tutte compiute tipo non ha la forza per sconfiggere il Polo della libertà questo il dato da cui partire allora dobbiamo vedere in faccia i problemi molti più serio vedo qui due grandi questioni che dovranno essere al centro del congresso
Il primo le trasformazioni della politica
Noi
Parliamo troppo tra noi stessi ma io vorrei capire un cittadino italiano che legge i giornali distrattamente con la capisce oggi di qua sta venendo in Italia
Lo scontro che c'è oggi sui temi grossi le pensioni chi di noi sa qual è davvero la proposta del governo sulle pensioni abbiamo già detto scenderemo in piazza contro governo abbiano a protesta di Mastella abbia un po'di Malesia danza nazionale e abbiamo una politica di Fatih annunci
E che ha ragione a tutto nel quotidiano in cui i sondaggi sere una capire in quel momento quale il consenso a quella Presidente del Consiglio ma non si dà di politica è un'altra cosa
Voli trasformare indirizzare guardare il Paese può dare il mondo guarda qua sarà per dichiarazione future come trasformare il Paese nelle sue radici profonde questo il tema che noi abbiamo in testa della politica e cosa facciamo noi oggi per contrastare questa idea minimalista
Dei sondaggi in cui il cittadino diventa passivo da sondare attraverso la Doxa o altri questo il tema per me del congresso eccettuate soggette mettiamo in campo chiede di alla politica le ragioni profonde per cui valga la pena battesse dentro un partito il federalismo un pezzettino di questo Piccolo c'è ma un pezzettino ma se non affrontiamo le forme dell'agire politico c'è una fronte è una battaglia ideale culturale di valori forte l'affrontiamo il tema di insediamento del partito se non potenziamo un partito che è federato ma non solo a livello regionale ma libera delle singole realtà operative
Milano è una città che non è morta del tutto c'è una cappa su Milano ma ci sono Michele Serra direbbe
Pezzi di resistenza umana
Il volontariato di gente degli anziani esperienze operaie settori temono imprenditoriali settore del professione ma qual è il punto su chi poter organizzare farli pesare
Questo è possibile se noi diamo il prete un cratere federato essendo ai compagni diamo una forte idea unitaria alla nostra politica
Se noi cerchiamo un carattere una carica di valori di idee di passioni
Che rimette in moto una suggestività diffusa
In cui la politica cammina sulle cambi vostre dei cittadini io credo che quello sia il il velati vera sfida al congresso guardiamo in faccia i dati la realtà al tesseramento la nostra forza organizzata ma se lo facciamo queste Lecce ridurremo caro Sergio Sabattini o se scolato dice voglio che le miglia per il vecchio a Roma
Ma anch'io voglio che la Lombardia risaliti o a Roma pesa un pezzo che non ne sanno come l'Austria
Sì almeno disputò permette adesso Pacciani comizi Marco non ci non ci ascoltiamo
Io non ho detto che voglio che l'Emilia per di più a Roma ho detto esattamente l'opposto ho detto che bisogna cambiare dimmi meccanismi di formazione dei gruppi dirigenti nazionali a partire da tutte le esperienze e quindi se ne discutiamo di niente discutiamo di però non ho mai detto questo voglio pericolo ancora più interviste poi ho capito male no no no tu devi stare a quello che io ti dico non puoi stare quello che tu pensi che io abbia capito così Sergio ero distratto evidentemente
Allora se qualcuno pensa che il problema è quello di far pesare maggiormente certamente che questo problema ce meglio che il problema sia un altro
Possiamo pensare noi di reggere di resistere e mi rifaccio anche al tema la riforma per elezione regionale di cui parlava Antonio Napoli pensiamo di poter resistere dentro un partito in cui noi vendiamo un federalismo spinto in quel carattere unità del partito viene meno in cui ci sono pacchetti che pesano più di altri
E non ci poniamo il problema complessivo di quali destini dare a questo Paese
Questo problema che io pongo qui pensiamo che questo partito noi possiamo riformarlo solamente i dando maggior potere alle SIM in realtà regionali o è la struttura nostra democrazia interna che deve trasformarsi radicalmente qui c'è il punto dalla politica
C'è il punto del suo carattere violetto Vattimo che dice viva le sezioni e vive in militanti ma senza una ASS ascritti a questa risposta credo dobbiamo fare un salto ulteriore
Ripeto da Milano da dove è nata la lega i drappi della Lega un abbiamo il coraggio di guardare molto oltre o altrimenti noi daremo le risposte enormi a cui siamo chiamati come partito
Non è questa la sfida vera per il congresso
Io penso che poi ci sarà spazio anche per repliche
Visto che la discussione si sta facendo anche interessante tra di noi io vorrei chiudere questo primo ciclo richiedendo poi al pubblico se qualcuno vuole fare delle domande intervenire
Facendo una domanda simile diciamo a Sacconi e leoni
Mi pare che anche gli ultimi interventi ponevano il problema anche del rapporto del partito con altre realtà organizzate della politica nel volontariato eccetera
Io direi che ci sono due aspetti uno è il problema dell'organizzazione interna del partito per esempio quello che di cui qui si è molto discusso una possibile maggiore accento sulla sull'aspetto federale federato sul fatto che contino le
Le realtà locali localmente strutturate una e quell'altra e anche quella delle culture politiche presenti dentro il partito del rapporto che il partito ha con altre forme organizzate della politica
Sacconi per esempio qualche tempo fa aveva lanciato diciamo una proposta approvata dal per una discussione su un modo diciamo di concepì il partito simile alle grandi organizzazioni laburiste
Europee cioè con un rapporto forte col sindacato con l'associazionismo e volevo chiedergli se pensa che quest'idea abbia sempre una sua attualità
Tenendo conto anche che però sono venute delle risposte diverse da parte dello stesso sindacato salvo poi il fatto che vedo recentemente che qualcuno pensa addirittura a una specie di partito di centro che abbia un rapporto con i sindacati
E su questo si discute anche si litiga un po'a sinistra l'altra questione
Che volevo chiedere a leoni
E un altro aspetto controverso diciamo della politica a sinistra e la prospettiva di quella che è stata l'alleanza dei progressisti
Ho visto che recentemente per esempio Massimo Cacciari ha cominciato a dire che forse bisogna dimenticarsi da questa alleanza dei progressisti il sindaco di Roma Rutelli mi è sembrato più cauto è stato costituito un gruppo parlamentare unico ecco mi pare che anche questi siano noti che dovranno essere al centro della discussione congressuale che cosa pensate di questi aspetti
Non so se rubo
La risposta leoni ma volevo proprio partire ci stavo già pensando sentendo gli altri interventi
Da questa osservazione vale per il dibattito di questa sera fino a questo punto almeno mi pare valga anche per come si sta svolgendo il dibattito più generale in questo in questo periodo sento un grande assente sento l'assenza di una riflessione critica certo quanto necessaria ma vera sull'esperienza che noi nel bene e nel bar dove nel bene dove nel male abbiamo pure condotto è che scusami Napoli non si è conclusa col dicembre novantaquattro io credo si sia prolungata anche fino a marzo di quest'anno con le elezioni politiche dove certe abbiamo conosciuto la sconfitta che tutti sappiamo ma dove appunto
Ecco questa è la domanda credo dobbiamo porci l'esperienza fatta come progressisti la consideriamo un incidente di percorso
Da archiviare da concludere diciamo così magari anche non parlandone più o addirittura aprendo una discussione sul nome naturalmente sul nome si può discutere insomma non mi spaventa questo fatto come propone Cacciari
Poi invece appunto un'esperienza da rivisitare criticamente per andare avanti io devo dire la verità
Sono molto preoccupato e anche un po'infastidito devo essere sincero
Nel modo come è ripresa questa discussione molto topografica diciamo sul centro la sinistra naturalmente io non sottovaluto affatto quello il problema principale che le elezioni di marzo ci hanno consegnato
La necessità assoluta per la sinistra il saper individuare delle linee di dialogo e di possibile convergenza con le forze sociali prima ancora e poi politiche laiche e cattoliche diciamo così che difficilmente anche in un futuro potranno spostarsi verso sinistra e con le quali quindi era intavolare ripeto una linea permanente di dialogo e di confronto non sottovaluto affatto questo problema
Trovo però che questo la sinistra lo possa e lo debba fare
Va be'identificando siti non nascondendosi diciamo così che non nascondendo quindi prima di tutto l'analisi e la verifica delle ragioni di un risultato
E abbiamo fatto ma anche parte come dire assumendo un dato
L'esperienza unitaria che abbiamo fatto
Certo limitata sommatoria di sigle con un grave deficit programmatico con un grave deficit democratico per esempio nella selezione delle candidature con tanti altri deficit che pure abbiamo individuato diciamo così
è però ripeto un'esperienza un intervallo nella storia di una sinistra storicamente segnata dallo spirito di scissione oppure diciamo è uno spartiacque
Dal quale partire per andare avanti diciamo Libè dal mio osservatorio dal mio osservatorio
Quello del esperienza toscana la risposta è sicuramente
Positiva dobbiamo andare avanti
E dobbiamo quindi mettere le mani
Su quel deficit così clamorosi anche che appunto hanno impedito il successo delle forze
Di progresso
E questo è un po'il il senso dell'esperienza non solo la proposta sommario lanciato che può avere avuto poca fortuna che peraltro non era non aveva la pretesa di essere diciamo di avere una validità generale
Appunto essendo come Sabattini coerentemente diciamo così federalista penso che l'autonomia la ci si debba anche conquistare e penso quindi che anche dalle realtà locali e regionali si debba procedere a delle sperimentazioni diciamo sul campo
Partendo naturalmente non da ipotesi astratte da progetti diciamo a tavolino ma partendo da un'osservazione
Attenta anche se abbastanza elementare
Delle ragioni del successo dei progressisti laddove progressisti hanno vinto
Vedete c'è una cosa
Che che anni ha disturbato diciamo nella discussione postelettorale anche questa mia disturbata
Si è molto parlato delle ragioni della sconfitta ma si è molto poco approfondito le ragioni della vittoria là dove abbiamo vinto diciamo non solo nelle regioni Fo rosse
Ma anche in buona parte del Mezzogiorno
Nelle regioni rosse per stare alle regioni rosse è stato solo un voto di tradizione diciamo così
è stato il trascinamento di una forza alle riproporsi diciamo di una radicamento che viene da lontano oppure c'è stato qualcosa di nuovo beh io sono convinto in Emilia di sicuro ma anche in Toscana c'è stato qualcosa di nuovo
La capacità in ultima analisi la dico così perché bisogna essere bravi siamo dieci qui abbiamo due ore se dodici minuti a testa in due giri quindi bisogna proprio che chiusa
La capacità di tenuta di un patto sociale fondamentale
Lavoro imprenditoria intellettualità urbana che ha saputo riconoscerli nella nuova proposta politica della sinistra nella nuova provvisoria parziale imperfetta certamente anche perché e questo patto sociali implicito
A scelto di spinge diciamo rispetto a diverse ipotesi di governo potendo sperimentare sul campo in quella regione come nella vostra la validità di un'esperienza di governo che pure ha saputo rinnovarsi e questa realtà c'è già è una realtà piena di contraddizioni di linee di frattura non è tutto oro quello che luccica naturalmente problemi ne abbiamo anche noi lo sappiamo
E lo sappiamo bene
Però il problema qual è ora avviare un'azione diplomatica diciamo una specie di nuovo compromesso storico
Fra un PDS che è così riga somiglierebbe molto al Partito Comunista Italiano ci piaccia o non ci piace con un nuovo partito popolare ora abbastanza diciamo così turbato dalle sirene della Pivetti per esempio io credo va bene stando le cose che ha detto Buttiglione ieri
Oppure diciamo così questa realtà molto ricca di partecipazione civica
Movimento sindacale associazionismo volontariato diciamo assieme alle rappresentanze istituzionali i sindaci i rappresentanti regionali gli eletti in Parlamento e le forze politiche stabilire un patto permanente non più provvisorio ha improvvisato come quello di massa diciamo dandosi delle regole
Ed una più solida piattaforma politica comune una carta fondamentale sulla quale lavorare
E s'è a partire dalla quale stabilire insieme unitariamente nel rispetto delle diversità io non penso a un'omologazione per carità non penso sia chiaro
Solo così demente da pensare uno scioglimento del PDS soprattutto la dove forte continua a essere radicato nella pieno riconoscimento diciamo delle diversità e della diversità dei ruoli anche da diverse forze rappresentate ma per potere appunto diciamo spingere avanti questa esperienza non propongo ripeto questo modello V
Ma vedete
Torno al punto chiave di questa discussione è giusta sbagliate cosa tale non lo so fra qualche giorno insieme unitariamente tutti quelli che unitariamente abbiamo fatto l'esperienza di marzo però apriremo su una base di discussione che stiamo perfezionando una discussione nella società toscana
Chiedendo appunto alle forme associative di di entrare da protagonista in questa realtà parentesi nomi il sindacato in quanto tale anche se in uno schema bipolare sapete è ormai noi siamo in un sistema bipolare io non so se alla fine era dal secondo turno resterà il turno unico ma ormai siamo in un sistema bipolare questo non significa di per sé un sistema bipartitico ma un sistema bipolare si e in un sistema bipolare sala oggi sarà domani le rappresentanze sociali non c'è dubbio diciamo si discriminano si dividono e già vediamo l'attrazione
Considerevole diciamo fattale di Forza Italia nei confronti di tante rappresentanze sociali prima poi il problema si pone ma non penso al sindacato penso a forme di associazione nelle quali possono riconoscersi come abbiamo immaginato per il PDS l'autonomia di Progetto
I lavoratori dirigenti sindacali per esempio per quanto riguarda il mondo del lavoro e così via di serba apriremo questa discussione ma per tornare al punto centrale ho finito
Io trovo sinceramente un po'falsa almeno fra Dinoi mano che io ho subito adesso siccome parlo per ultimo quasi per ultimo diciamo
Propongo una sintesi rispetto al giusto e c'è stata sul tema del partito federale
E dei rischi che questo potrebbe comportare io troppo assurda
La contrapposizione astratta fra la necessità che tutti sentiamo io almeno sento di un partito con una forte caratura nazionale e l'ha gestita dall'altro lato di considerare l'Est l'esigenza delle realtà locali di a un po'rappresentarsi
Come una risorsa diciamo della politica del riavvicinamento della dei cittadini alla politica
Io trova subito da questa contrapposizione
Il problema è un altro
Quello che credo
Sarà anche in questo congresso un tema di forte scontro politico nel partito
è è questo se consideriamo le necessarie sintesi nazionali dei problemi e della direzione politica di un partito come il nostro parte essenziale di uno schieramento di sinistra che sa dialogare col centro per ragioni tutti abbiamo detto
Se la consideriamo questa sintesi un'Aprilia fuori come è stato storicamente nella cultura collettiva e individuale dei nostri dirigenti o un processo continuo diciamo così o una sforzo permanente provvisorio si ma da poi di cosa stiamo ragionando abbiamo passato tutti quelli che siamo qui più o meno va bene tutti quelli che siamo qui un paio d'anni fa al novantadue novantatré
Circa sessanta per cento delle riunioni nazionali a cui abbiamo partecipato va bene erano per discutere di comportamenti autonomi o addirittura diciamo licenziosi dico così di questo di quella struttura territoriale che per esempio in quel comune in quella regione aveva dato luogo ad alleanze in netto e dal mio punto di vista esecrabile contrasto con una scelta nazionale va bene diciamo di tipo consociativo per capirci in realtà diciamo questa pretesa sintesi
Nella direzione nazionale è già saltata il mo'esattamente allo stesso modo
In cui diciamo così è a rischio l'unità del Paese se non si procede sulla strada di federalismo certamente solidale Allo stesso modo io credo la illusione di una direzione unitaria che non associ corresponsabili sì le realtà territoriali e le rappresentanze anche istituzionali come qui veniva ricordato è un'illusione destinata trasformarsi al ad avere speranza che può dare questa o quella fase di rinnovamento dei gruppi dirigenti o dei massimi vertici del partito appunto in un'illusione
Gli ioni
Ma io intanto voglio dire
Che a me pare molto importante
Che uno dei primi dibattiti che si faccia che si fanno alla festa nazionale dell'Unità sia proprio sul tema del partito della sua riforma
Lo dico per questa ragione quando c'è stata tra di noi la discussione attorno al nuovo segretario del partito
Io ho sentito diversi compagni dire
Sono stati quelli che abbiamo alle spalle anni un po'turbolenti anche un po'caotici
Si è prestata poca attenzione fatto vero
Alla organizzazione del partito adesso è il momento di rimettere in moto la macchina
E questa affermazione che sentivo fare da diversi compagni preoccupava perché noi cari compagni non abbiamo una Ferrari nel garage
Per cui basta rimetterla in moto per ricominciare ad andare avanti
Con grande speditezza noi abbiamo in gran parte del Paese una organizzazione del partito
Che è in grandissima difficoltà
Dal punto di vista finanziario io credo che facciamo un errore a non parlarne pubblicamente
Perché se noi non parliamo della crisi finanziaria di autofinanziamento del partito al questa crisi ci cadrà addosso se non l'affrontiamo
Può diventare una occasione di trasformazione del partito abbiamo una situazione difficile da questo punto di vista ma poi soprattutto abbiamo una struttura organizzata che è la vecchia struttura gloriosa fino a un certo punto del Partito Comunista Italiano che ha cambiato le insegne
Non abbiamo una nuova organizzazione del partito allora ben venga il fatto che cominciamo la festa nazionale dell'Unità parlando del partito
E l'orientamento di fare del prossimo congresso nazionale
Un appuntamento attorno a due grandi nobili la linea politica che ci diamo la fondazione della organizzazione del PDS da questo punto di vista io sono più che disponibile a ragionare di federalismo sicuramente per ciò che riguarda l'organizzazione al nuovo organizzazione dello Stato e anche per ciò che riguarda la nuova organizzazione del partito
E a considerarla una delle chiavi di riorganizzazione di riforma
Della PDS però ad alcune condizioni
La prima è questa facciamo attenzione Annoni in innamorarci di formule pensando che se di per sé risolvano problemi che sono molto più di fondo
Soprattutto facciamo attenzione a non pensare
Quando parliamo di federalismo o anche di la riforma della democrazia interna al partito che il nostro problema sia quello di razionalizzare e ciò che è oggi il PDS
Perché io credo al contrario che il nostro problema sia quello di scommettere sulle potenti possibilità di espansione del PDS soprattutto verso i giovani
Guardate compagni voi
Mi riferisco mi rivolgo a chi non è di Roma
Tra i presenti e saranno sicuramente la maggioranza voi leggete purtroppo molto spesso sulle cronache dei giornali notizie di episodi di razzismo nella nostra città
Purtroppo i giornali non riferiscono a sufficienza anche del fatto che si sta diffondendo una reazione di solidarietà nei confronti degli immigrati e pur tuttavia in una grande metropoli come Roma sono troppo spesso i giovani e giovanissimi protagonisti di questi episodi di razzismo soprattutto nelle periferie quelle che una volta erano le borgate rosse
Di Roma
Allora è chiaro che non abbiamo bisogno di programmi di una linea politica da rivolgere verso le nuove generazioni ma abbiamo bisogno anche di un partito che sia organizzato in modo tale da poter accogliere al suo interno una spinta alla politica che abbiamo visto esprimersi tra i giovani ad esempio nella in quella che io considero la straordinaria esperienza dei progressisti
E vengo alla domanda che faceva Lions io considererei un grave errore
Una fuga in avanti semplicistica politicista quella di dire visto che abbiamo perso le elezioni mettiamo in soffitta o consegniamo alla storia
L'esperienza e la parola stessa dei progressisti un grave errore di quegli errori che si fanno quando si rinuncia alla fatica di studiare le cause sociali istituzionali culturali di un processo storico
E si pensa di poter risolvere tutto con un'improvvisazione simbolica
Io credo invece che la esperienza dei progressisti nella quale si riconoscono numerosi parlamentari intanto ma poi ancora numerosi cittadini
Un simbolo per il quale hanno votato milioni di persone non sia possibile buttarla alle ortiche non sia giusto fare una cosa del genere in nome e poi di una prospettiva che in realtà è tutta e con molta fatica da costruire sicuramente diceva bene Sacconi riflettere discutere anche criticamente su questa esperienza e sui suoi limiti però attenzione al fascino discreto del vecchio modo di fare politica secondo il quale in fin dei conti quelli che contano sono ai vertici dei partiti così come sono
Perché c'è molta gente anche a sinistra anche nel mondo democratiche associativo che invece ha sperimentato nei comitati dei progressisti un modo diverso di fare politica
Questo è importante anche per il nostro partito e la nostra riforma organizzativa perché è un partito che si chiama e vuole essere democratico di sinistra vive soltanto dentro un'esperienza di aggregazione più ampia
Ecco allora che non abbiamo bisogno
Di una discussione sul nuovo partito che chiami in causa ben altre questioni oltre a quella del federalismo e cioè il nostro linguaggio i nostri strumenti della comunicazione le nostre sezioni
Che sono quelle nel modo più visibile perché sono per le strade le sezioni del PC che hanno cambiato le insegne invece devono essere una cosa del tutto diversa se vogliono corrispondere alla svolta che noi abbiamo pensato e costruito in secondo luogo lo diceva già Fumagalli
Fede partito federale non significa pensare ad un federalismo semplicemente su base territoriale
Non abbiamo bisogno di costruire esperienze associative nuove organizzazioni di impegno politico su singoli temi e immaginare patti federativi tra queste organizzazioni e il partito
E infine attenzione a non pensare a non arrivare troppo tardi vorrei dire
è vero dobbiamo sposare in maniera più decisa la causa e l'obiettivo di una riforma dello Stato in senso federalista ma federalismo
Per il vissuto quotidiano di tanta gente in tante parti d'Italia non può significare solo la Regione
Ci sono parti del Paese dove l'identità regionale percepita in modo molto diverso
E l'esperienza dell'elezione diretta dei sindaci avvicinato molto di più
I comuni ai cittadini i cittadini ai comuni anche a Roma si sta realizzando da questo punto di vista un'esperienza difficile perché c'è una destra aggressiva all'attacco ma straordinariamente positiva
Quindi io penso che lo dobbiamo fare una battaglia contro Berlusconi e contro il suo governo in nome delle autonomie locali
è depositata nella storia recente di questo Paese una legge la centoquarantadue che viene considerata ormai nella esperienza concreta
Qualcosa che non si realizzerà mai dal punto di vista della istituzione ad esempio delle aree metropolitane infine l'ultima cosa davvero è questa
Se vogliamo fare un congresso del partito dove si discute della fine di un partito centralista
Allora
Il primo punto in discussione deve essere stante una forte identità politica nazionale che non può mancare altrimenti smetteremo di essere partito che cosa cede Botteghe Oscure
Che cosa cede dal punto di vista dei suoi poteri dal punto di vista dei suoi strumenti organizzativi e anche delle politiche finanziarie torno a bomba compagni come si fa un'esperienza federalista vera in una situazione di grande crisi finanziaria e infine scusate ho concluso davvero
Non vorrei che coloro che stanno assistendo a questo dibattito tra diretti interessati avessero l'impressione che intendiamo cucinare c'è la nelle stanze chiuse di partito una vicenda del genere perché io sono convinto che è un nuovo partito è una nuova organizzazione la realizziamo soltanto se diventa un'esperienza creativa alla quale partecipano migliaia e migliaia di compagni ed i nostri elettori e quindi prendo per buono e come fatto straordinariamente positivo che cominciamo la festa dell'Unità discutendo di riforma del partito
Se questo diventa anche a tutti i compagni presenti e tramite loro a tutti i compagni del partito l'appello a fare una grande esperienza di creazione di un partito nuovo come quello del quale ha bisogno tanta parte della sinistra italiana
Vorrei chiedere allora se c'è qualcuno che voleva fare delle domande o porre delle questioni
Allora
Tra tutte le cose che sono state dette naturalmente non sottolineo quelle con cui sono d'accordo
Ce ne sono alcune però che mi hanno colpito perché mi mi vedono profondamente in disaccordo
E quello che ne ha dette di più
Di cose poco io non sono d'accordo Sergio Sabattini
Allora la prima la provocazione Sabattini perché la prima la provocazione perché se c'è una cosa che io dice Visco con molta difficoltà
E quando un compagno dirigente non sta alla sua storia allora il fatto che tu oggi abbia detto testuale perché l'ho scritto il comunismo non poteva che fallire
Mi fa chiedere che cavolo stavi facendo tu quando ti sei iscritto al Partito comunista italiano che il comunismo sia fallito è un uno scatto storico enorme su cui tutti dobbiamo riflettere ma che secondo me va rispettato se rispettiamo la nostra storia
Ma queste io voglio legare un altro ragionamento che tu hai fatto non a caso dopo c'è crisi di rappresentanza degli organismi dirigenti
Però dopo il fatto che secondo me la crisi rappresentanza gli organismi dirigenti
è una crisi di autorità degli organismi dirigenti che è un tema ben più grave è ben più profondo di come tu lo hai delineato
Ma nel dire questo
Volevo dirti che o cominciamo a ragionare su quello che è successo negli ultimi anni stando ai fatti e non raccontandoci la storia come ci pare e piace
O se no non ci capiamo uno dei fatti che io ti racconto che tu conosci benissimo perché lavoro in Emilia Parma e tu lavori a Bologna fino a novanta chilometri di distanza
è che questi organismi dirigenti così macroscopico macroscopici così estesi così grandi li ha voluti la maggioranza del partito
Non gli ha voluto tutto il partito
Io ho fatto una battaglia nella mia città che piccola per non avere centocinquantasei compagni nel comitato federale perché tutti sapevamo che era un organismo che non rappresentava più nessuno che non avrebbe mai funzionato
La stessa cosa venuta a Modena a Bologna a Ravenna a Forlì
E questa è una è stato un errore su cui nessuno di voi ha mai più speso una parola tranne svegliarsi un giorno dirò che schifezza questo organismi dirigenti non rappresentano nessuno io non sto a passaggi che non siano logici allora si dice abbiamo fatto un errore
Questo errore dovevamo governarlo in un altro modo in un'altra forma al mobile
Al punto che nel momento in cui era necessario per gli organismi dirigenti funzionanti noi avremmo potuto averli funzionanti io non mi faccio carico di questa responsabilità perché io quegli organismi così non li ho voluti e ho votato contro qualcun altro ha votato a favore li ha proposti
E questo da da Roma fino a scendere a tutte le federazioni
Allora da questo punto di vista mi chiedo se dietro a quegli organismi dirigenti non ci fossero i famosi Bacchetti la distribuzione di un potere interno che evidentemente l'ha bisogno di essere collocato di volta in volta nei modi più adeguati che alcuni ritenevano più adeguate
Detto questo ti dico o torniamo al ragionamento sicura presenta attività degli organismi dirigenti e loro autorità e autorevolezza ora non capiamo un pezzo
E norme della crisi della Società italiana perché secondo me la crisi della sinistra oggi si innerva proprio su una crisi d'autorità tanto è vero che ci si rivolge a uno non ci si rivolge a gruppi non ci si rivolge a partiti si teme che si affida a uno il proprio destino
E questo fa parte appunto della crisi d'autorità che noi non prendiamo in mano che noi non consideriamo che su cui noi non lavoriamo alla crisi d'autorità sta secondo me di fianco un'altra grande questione che la questione del linguaggio e anche oggi sono rimasto un po'perplessa perché le parole hanno un senso
E per molti anni le parole della sinistra hanno avuto un senso preciso oggi le parole della sinistra sono le parole trattiene dei significati che la destra da a queste parole
Allora noi oggi parliamo di federalismo federato o federale come se fossero sinonimi per me non sono sinonimi quindi cominciano a capire che cosa intendiamo quando diciamo Partito federalista partito federato o cose del genere
La seconda questione riguarda ad esempio messo talmente sentir dire il segretario la sua squadra mi fa rivoltare la testa
Io sto in un partito che ha degli organismi dirigenti non stanno un partito dove c'è un segretario con una squadra la squadra non le legge nessuno io stavo in un partito che ha degli organismi dirigenti tanto per stare attenti alle parole la squadra ce l'hanno non so quelli che fanno il calcio c'era Berlusconi io non ce l'ho con una squadra dentro il mio partito
La seconda cosa ad esempio la la stessa confusione non la facciamo quando diciamo
Qui forse non ho capito bene per cui lo dico a leoni ma probabilmente lo intendeva un'altra cosa i patti federativi passo nessuna cosa molto serie ma stiamo attenti perché o non li coniughiamo un reale radicamento sociale o i patti federativi diventano i patti tra le laudi ed ora anche quello è un tipo di partito che non voglio nemmeno sognarmi di vedere
Ancora
Quando noi parliamo scusa Morando giudizi ad esempio seconda Repubblica allora io sono stupidamente se voi ossessivamente legata a dire seconda base della Repubblica
Perché la Prima Repubblica un patto fondativa questo maledetta Seconda Repubblica non ha nessun patto fondativo a un blocco sociale nuovo ma non ha fatto fondere e via dicendo a partire dal nostro segretario nazionale che parla e scuola pubblica e privata senza senza in nessun modo stabilire con chiarezza che cosa abbia sinistra si a sinistra significa pubblico
Cioè senza che il discrimine tra Statale pubblico sia ben chiaro ora se noi non abbiamo cura del linguaggio noi continueremo a fare confusione e non risolveremo nessuno dei problemi che abbiamo di fronte grazie
Ci sono altri interventi io domande
Raccogliamo due tre poi facciamo le risposte
Sono un compagno di Andrea provincia di Bari
Fu Sabino Fusaro comunque
Sono un dirigente
Di base
Che non condivideva il modo con cui è stato trattato il nostro compagno Occhetto
E io credo che quando si parla di partito nuovo
Si deve mettere in conto soprattutto come si arriva ed eleggere un dirigente quando questo si trattava e si tratta appunto di un compagno
Come tanti ovviamente
Che ha sofferto per la sua scelta
E quindi non si può leggere
Con tutto il rispetto per il compagno D'Alema
Un segretario senza che ci fosse stata una discussione
Solo un motivo per cui il compagno Occhetto si è dimesso
Quindi questo è il primo problema l'altro aspetto che io voglio sottolineare che quando si parla di partito federativo
O federato come si suol dire
Io credo che dobbiamo innanzitutto sottolineare un aspetto di come vengono dirette le federazioni
La qualità dei suoi organismi dirigenti
Io sono uno che non criminalizza ovviamente il funzionariato
Tanto rispetto per i compagni che hanno dato la vita e che noi abbiamo consentito di dirigere diciamo a tempo pieno il partito però io ho notato che c'è una netta differenza e inutili sciacquarsi la bocca della società civile quando magari parliamo
E non sia diciamo pensata l'esatto terminò mito di quello che dovrebbe essere la società civile e del modo come si si si pone per cui se non sia la conoscenza reale
Di ciò che avviene in una società civile noi poi abbiamo notiamo delle disfunzioni anche nel modo di dire di concepire il limite il leader per esempio
Ora io credo che intanto mi scuso per il fatto che adesso è venuto no ascoltato la relazione ai compagni per cui ma che voglio dare un dato che è molto significativo non so se penso che tutti quanti conosceranno entre alla sua storia anche di movimenti agricoli negli anni se cinquanta e sessanta
Voglio dire Andrea che con i suoi movimenti ha portato su voglio dire una dignità alla ai soggetti sociali del mondo dell'agricoltura
E quindi un partito comunista forte all'epoca addirittura sia aveva la maggioranza assoluta
Fino alla storia dei nostri tempi alla scelta perché il partito giustamente ha fatto di cambiare nome e simbolo
Quindi si ha avuto una spaccatura al cinquanta per cento fino al punto ovviamente che voi abbiamo anche avuto la fortuna e concludo subito di mettere una personalità
Come punto di riferimento a livello istituzionale
Che è un magistrato come sindaco
è quindi abbiamo avuto il quarantacinque per cento circa dei suffragi
Ecco naturalmente la stragrande maggioranza della città a preferito una persona al di sopra diciamo da letta
Progressista poi subito dopo non si è tenuto presente ovviamente di questo grosso risultato
Fino al punto che a livello dirigenziale
Si è preferito non aspettare anche qui un congresso sia eletto un segretario non tenendo presente di quello che è stato una grande vittoria fino al punto ovviamente che dal ventitré chi per cento alle ventitré per cento alla proporzionale ovviamente come dato al partito ma quindi ovviamente il quarantacinque per cento la presso il sì e quindi successivamente poi rispetta questo dato ci è arrivato a lezione politiche abbiamo perdute
Siamo andati alle elezioni anche europei le abbiamo perse senza tenere presente che di questo risultato e di questo insuccesso che precedentemente otto mesi fa nove mesi fa abbiamo ottenuto
Questi signori
E sono delle cose concrete reale è una mancanza di sensibilità e clima organizzazione cari compagni qui dobbiamo essere più sensibile e attento
A al quando andiamo ai congressi ad eleggere i nostri dirigenti soprattutto dobbiamo cercare di fatto livelli prevalere
La rappresentanza leale e civile a livello dirigenziale grazie
Che lei ringrazio per interventi ma che credo mandi un po'brilli
Poco io l'ho solo descritto partito anche se sono da dare al proprio Sisto ho avuto un'esperienza di amministrazione come dipendente insieme a una questione di sinistra
Suo voluto questo professore questo diciamo a questa conferenza interessato a conoscere come il partito PDS affronta insomma per il tema per un po'ridotta della lista
Ora io devo dire con verità che sì mi è parso affrontare il problema per quello che stando al tema in modo tecnico
Stato Sabatini poi dovrà poi avrà affrontato in modo anche provocatorio dell'opposizione per stimolare il dibattito ma io penso che un partito come qualsiasi organizzazione che affronto un tema debba stare al tema affrontarlo in modo tecnico e dire il proprio parere riguardo a quel tema non possiamo però ogni oppressione toccare tutti i problemi e dire poiché ha sorpreso e risolvere quel problema non risolve tutti gli altri problemi mi pare che i punti di riferimento che sono stati messi sul tavolo cioè competenza e rappresentatività siano due aspetti comunque di foto
Dal che sia un consorzio così un partito sono gli elementi di fondo quanto ci affronti il problema in un otto cardi governo e mi pare che questa sia la sede nella quale si voleva affrontare il tema del federalismo in un'ottica di governo in un'ottica di governo per cui le classi dirigenti devono essere te certamente rappresentative delle proprie basi e devono essere espressione delle competenze
Massime di Rivalta di sintesi di quelle che sono le strutture sociali strutture produttive che esiste in un paese secondo me se no se non affrontiamo in questo modo il problema e anche per esperienze personali tenuto anche in rapporto a strutture diciamo organizzate in Emilia Romagna penso che il problema di fondo sia per i partiti di oggi e questo tocca anche il problema dell'autorità dei delle classi dirigenti perché in tutte le strutture classe dirigente hanno perso autorità perché hanno perso conta atto hanno perso rapporti con la base hanno perso le conoscenze le competenze e allora quanto più le classi dirigenti saranno in grado di comprendere capire e apro e sporcarsi le mani e per cui anche rappresentare le realtà che vogliono rappresentare loro in questo modo potremmo costruire un partito democratico e federativo grazie
Grazie
Ci sono altri
Va be'
Se non ci sono altri comunque se qualcuno vuole intervenire dopo l'abbiamo sempre la possibilità di farlo io passerei direttamente alle risposte alle sollecitazioni che sono venute Sabatini è stato chiamato più volte in causa e quindi darei la parola all'Hui diciamo per rispondere alle ore alle osservazioni che sono state fatte
Quanto riguarda
Le questioni poste esistente si da Lilia Rampello
Per quel che può valere tira sicuro parve che la storia di ciascuno se da decide ciascuno
E non c'è nessuno che arbitro di niente
Io uso rispetto usato una formula rispetto all'idea comunismo mi pare che c'abbiamo fatto due congressi sopra vuole dovrebbe essere già metabolizzata
Distinguendo tra l'idea comunismo e la storia del PC incendi il comunismo è fallito e non poteva che accadere così perché era sbagliato
Banalizzo mali Rampello che è un intellettuale comprenderà benissimo
Uso l'undicesima tesi sul fuori Bardi male
Nascono da dice
La verità di un pensiero non consiste nel pensiero stesso ma nella sua prassi ecco la prassi del comunismo era sbagliata e per questo che era fallito io naturalmente
Posso posso dire che mi piace non mi piacciono al giorno ha ragione ma era questo il ragionamento ritengo che non dovremmo attardarci a discutere di parole
Poi capisco che molti possono essere ancora fermi sulle parole ma la storia del PC è diversa
Profondamente d'altronde i chiamarsi Partito Comunista Italiano non ha mai garantito il PC
Dal fare errori enormi soprattutto rispetto ai ceti che pensava di voler difendere io penso all'errore grave politico agli effetti controproducenti ad esempio della solidarietà nazionale
Comunque non voglio tornare indietro sul Colle
Per quanto riguarda gli organismi dirigenti il la questione che io pongo non è tanto di numero
Ma di fonte
Voglio essere chiaro evidente perché c'è anche un numero alto mai porre il problema non è quello e di chi nomina
Ora in un partito federalista è se no di facevo più una battuta se non vogliamo farci comizi l'oggetto è questo
Poi ciascuno di noi ha le sue idee su altro nessuno ritiene che questa sia la panacea di tutti i mali certo che se abbiamo una bella struttura organizzativa sul piano federalistica una linea politica sbagliata noi andiamo a sbattere la testa contro un muro
Pur avendo la macchina che funzione adesso per anzi poi non funziona neanche la macchina
Stiamo discutendo di questo immagino che di politica verranno a parlare qui autorevoli dirigenti più autorevoli di me e quindi io mi limitavo semplicemente a rappresentare un'idea è un'esperienza che è quella della federazione di Bologna
Allora per stare al tema allora gli organismi dirigenti in un partito federalista dovrebbe essere formati in questo modo
Si fanno i congressi delle sezioni delle Unioni comunali e di quartiere poniamo che le unioni comunali di quartiere sono la base la cellula
Di base di questo partito
A ci sarà un comitato federale così come c'è un comitato regionale così come c'è un Consiglio nazionale a tutte le scale si deve sapere prima il numero dei componenti dell'organismo superiore e i congressi prima eleggono i propri rappresentanti
Perché perché se no noi andiamo avanti con quella prassi reinveste punto della democrazia
Che penso alla mia federazione a Bologna Nella mia città nella provincia di Bologna che l'Unione comunale di Casalecchio nomina i membri del consiglio comunale comitato federale di Bologna nel suo proprio congresso prima del congresso della Federazione
Cosicché li grado tra rappresentanza autorevolezza non autorità Lilia autorevolezza rappresentanza e autorevolezza sia un grado alto
Perché se no succede che cinquanta onnipotenti in una commissione elettorale come succede ai congressi provinciali o nazionali cinquanta onnipotenti scelgono seicento cinquecento trecento persone e chi sono questi
Dio perché questo è il modello che ci viene per esempio dalla tradizione un popolo Celica consentitemi della formazione dei gruppi dirigenti per cui gruppi ristretti nomina no i gruppi larghi
E non viceversa e non la rappresentanza
Diciamo così che era fonte Lara pre la la fonte era presentata che sono gli scritti e poi delegati degli iscritti e così via dicendo e che e questa l'obiezione questo vuole dire che il Consiglio nazionale ad esempio avrebbe dovuto essere già composto per tre quarti nei congressi della federate le federazioni a Rimini poi si sarebbe aggiunta la direzione
Che doveva essere letta direttamente al Congresso assieme al segretario
Non so se è chiaro il ragionamento ma così noi ricostruiamo più rappresentanza se no noi facciamo diamo un a un gruppo ristretto di potenti la possibilità di scegliere quelli che li debbono dare ragione
E questo non va più bene perché il comunismo non comunismo la democrazia deve funzionare
Vengo agli ultimi punti finiscono
Questo vale anche
Per la democrazia di mandato cosa dico io della democrazia di mandato ho usato il termine squadra e va bene torniamo al termine segreteria
Che viene dalla parola secreto Uma per cui tutto deve essere chiuso dentro perché deve essere deve rimanere lì perché ci sono i portatori dei segreti e delle verità io invece preferirei chiamarla squadra come dire però staffa un segretario
Non può pensare di non proporre un gruppo di persone con le quali lavora e siccome non ci possono essere più persone per tutte le stagioni
Quelle persone non è che possono stare lì vita natural durante oppure per cinque sei sette anni senza rispondere assieme al segretario del destino politico di un percorso politico io questo penso penso cioè che si possano dare all'alternanza dei gruppi dirigenti delle degli esecutivi delle segreterie
E sulla base della dei successi o degli successi politici che si sono raccolti se no torniamo da capo
E ho finito torniamo a quella forma di vecchio consociativismo che allineato anche dentro il nostro partito per cui bene o male non le vogliamo chiamare correnti chiamiamoli in un altro modo
Però alla fine della formazione dei gruppi dirigenti si doveva mediare
Tra le correnti
Io in qualche caso visto anche delle consorterie che hanno prodotto il disastro di Rimini tutto questo secondo me deve essere riportato alle forme della democrazia
Infine capisco che sono cose poco simpatica antipatiche non lo so però è così perché non ci sono mediazioni sulla democrazia e sulla rappresentanza la rappresentanza Rader una fonte la democrazia una regola che deve valere sempre
Non può essere che c'è un gruppo di saggi che nomina il gruppo dirigente questo no ma questo funziona così dei nostri congressi cari compagni perché si fanno le commissioni elettorali dovunque
E questa non è una cosa che mi sono inventato io allora pensa un partito che è una federazione di unioni comunali di quartiere federali sul piano su scala provinciale regionali e nazionale
Questo non vuole dire
Costruire condizioni perché le realtà più forti abbiano più potere rispetto a quelle che oggi sono le realtà più deboli vuole dire darci delle regole
Poi naturalmente i criteri di un partito equilibrato sono immediatamente costruibile però dobbiamo andare in questa direzione seno davvero finito
Andiamo noi discutiamo di cose che non non hanno più il senso della realtà badate io vedo il nostro partito ha una crisi economica e finanziaria molto grave
Pensiamo che in Emilia in Toscana in altre realtà che hanno la disponibilità finanziarie io sono cento che nessun compagno viene meno la solidarietà come dato di unità nazionale non è questo il problema il problema però è non è che abbiamo fatto questa discussione dentro vuoto spinto noi veniamo da due congressi
Abbiamo passato questi anni abbiamo cambiato da PC a PDS be insomma io vorrei che una parte rilevante Borrelli questo vale per me
Vale per me lo come dire lo riconosco per me per quel che vale vale per tutti che tutti i gruppi dirigenti si sottoponesse ero a una verifica di rappresentatività
Questa verifica di rappresentatività a un altro aspetto siccome noi vogliamo governare il Paese consentitemi la dico con una battuta Marco
E le sacche di resistenza umana
Con le sacche di resistenza umana a Milano si fa poca strada
Perché noi dobbiamo cominciare a provare il problema delle sacche di resistenza umana dei cittadini che si trovano contro la pubblica amministrazione anche nei comuni che non funziona che impersonale che non eroga più servizi qualificati
Noi dobbiamo fare i conti con un'economia che non è più essendo a mercato globale
Non prevede più l'autorità nazionale ma prevede autorità locali o solo di sottosistemi che consentano il governo
Per il processo allora dobbiamo fare i conti con la realtà economica sociale formulando proposte di governo della realtà sociale economica di un dato territorio
Allora il problema è che un partito federale avere alcuna linea giusta il Congresso sede per darsi la linea giusta e la struttura giusta la linea giusta non può essere
Una linea
Che prescinde dalla necessità di esprimere proposte di governo migliori più adeguati più giuste e più capaci di rilanciare il Paese
Di quelle che fa l'attuale governo di questo Paese se non è questo noi facciamo Poesia e comizi ma con la poesia ai comizi anche se ci sono tanto piaciuti si fa poca strada bisogna imparare a governare
Prima di passare la parola a Marco Minniti h al quale chiederei di fare un po'una sintesi di questa discussione per chiudere credo che si dovrebbe dare una risposta anche all'intervento che c'è stato prima di quell'amministratore lo chiederei a Morando nei secoli abbiamo parlato molto della struttura del modo di organizzarsi del partito ma poco della proposta federalista in senso statale delle del PDS
Mi chiedo se non c'è un rischio vorrei suggeriti questo spunto cioè se spingere per un assetto federalista non comporti anche il rischio di una assecondare le spinte per un rafforzamento dell'autorità centrale dello Stato quindi anche c'è superino il problema per esempio dell'elezione diretta delle capo dello Stato del il presidenzialismo privi in genere i federalisti sostengono Stato federale
E Repubblica presidenziale
Sì io vorrei essere vorrei essere rapidissimo
In realtà credo che l'osservazione che è stata fatta sul linguaggio sia fondamentale una vera discussione tra di noi
Ci può essere sediamo alle stesse parole un identico significato altrimenti sono una serie di monologhi abbiamo una serie di monologhi e il dibattito non porta da nessuna parte
Io ho usato l'espressione Seconda Repubblica perché penso che noi dobbiamo essere portatore della proposta di una seconda Repubblica non di una seconda fase della Prima Repubblica perché del resto quando poi entriamo nel merito mi pare che diciamo che vogliamo una Repubblica federale la prima era a struttura fortemente centralizzata
Che vogliamo una repubblica il cui sistema politico e di elezione della rappresentanza sia fondato sul sistema maggior maggioritario uninominale a doppio turno prima la prima Repubblica ha avuto il proporzionale come architrave
Diciamo nella definizione della rappresentanza
Che vogliamo una Repubblica nella quale i cittadini scelgano direttamente senza affidare questo ruolo ai partiti dopo il voto i diciamo le soluzioni di governo il capo del Governo e la sua diciamo e il governo nel suo complesso
Vogliamo una repubblica questo non dipende da noi dipende dalla storia così come è andata nella quale non saranno più protagonisti del sistema politico quel Partito Comunista italiane quella democrazia cristiana che sono stati gli architravi del sistema politico della prima ora io mi chiedo ma voi sembra questa questo insieme di radicali me innovazioni qualcosa che definisce una seconda fase della Prima Repubblica a me sembra che se sosteniamo questo insieme di posizioni noi sosteniamo l'ipotesi della costruzione di una Seconda Repubblica che opera una rottura radicale di continuità rispetto alla prima almeno sotto il profilo del suo ordinamento e sotto il profilo dei soggetti politici che caratterizzano il confronto politico di questa seconda Repubblica detto questo a proposito di federalismo e termino subito io vorrei dire siccome a me non piacciono queste discussioni che finiscono sempre dicendo che abbiamo detto tutti le stesse cose che io sono in totale assonanza con le cose che adesso ha detto Sabattini e sono in totale dissonanza rispetto alle cose che ha detto Antonio Napoli
Per un punto di analisi che io considero decisiva a proposito della discussione sul federalismo Antonio usa un'espressione che a me sembra quella cruciale
Dobbiamo sì sviluppare l'autonomia ma mantenendo fate bene attenzione a questo verbo mantenere mantenendo il carattere di forza nazionale
Io sostengo sul sul terreno dell'analisi di ciò che oggi il Paese non di ciò che oggi il PDS
Di ciò che oggi è il paese che noi abbiamo avuto una rottura di fatto dell'unità nazionale e che ciò risulta evidente se noi guardiamo soprattutto la struttura economica del paese
Pensate al fatto che in questi due anni la situazione economica italiana avuto diciamo come uno dei dei degli degli assi attorno a cui ero portata la svaluta azione della lira
Ebbene a causa della rottura dell'unità nazionale che è intervenuta nei fatti
La svaluta azione della lira è stata per il Centro Nord del Paese il fondamento di una fase di sviluppo accelerato perché ha favorito le nostre esportazioni sul mercato internazionale in maniera radicale così che c'è stato nel Nord una grande innovazione uno sviluppo tumultuoso
E nel Mezzogiorno che non esporta nemmeno un fiammifero noi abbiamo avuto le conseguenze negative della svalutazione
Ora come si fa a usare l'espressione mantenere il carattere di forza nazionale quando la realtà sulla quale operiamo è questa
Noi abbiamo avuto anche all'interno del partito la manifestazione io non vorrei essere tacciato adesso di di avere una cultura eccessivamente economicista marxista di ma insomma
Non è una bestemmia dire che l'economia qualche ruolo ce l'ha nel definire i caratteri delle forze politiche
Ora il carattere della forza politica PDS è stato in larghissima misura definito da questa realtà che è andata avanti da questa rottura che si è determinata nel Paese
Per questo il problema non è mantenere il carattere di una forza politica nazionale
Ma a ricostruire il PDS come forza nazionale io sostengo che per ricostruire un'identità nazionale una politica nazionale del PDS che cerco è necessaria e nessuno sostiene che il federalismo
Di per sé risolve il problema di per sé non c'è niente che risolve niente mettiamoci d'accordo su questo
Ma se quello che dico sul terreno dell'analisi del Paese ha qualche fondamento allora la ricostruzione dell'identità nazionale del PDS può nascere solo dal pieno riconoscimento
Di ciò che è avvenuto sul terreno della caratterizzazione come forze autonome diverse delle diverse espressioni regionali
Poi certo le regioni hanno dei confini labili e le regioni forse non debbono essere le diciannove che che sono oggi lasciamo perdere adesso questo aspetto ma se noi vogliamo essere portatori coerenti di una proposta di assetto federale della Repubblica
Noi dobbiamo in primo luogo dimostrare di essere capaci di cogliere questa domanda di autonomia
E questa esigenza di ricostruzione di una nuova identità nazionale sotto il profilo della natura del nostro partito
Ma che cosa potrà dire un cittadino del fatto che il PDS STU a struttura centralistica propugna la riforma federalista della Repubblica potrà dire soltanto che per l'ennesima volta abbiamo sbagliato un appuntamento decisivo
Allora io chiederei a Minniti di trarre un po'un succo da questa discussione mi sembra un'impresa difficile per la verità però mi sembra di capire che non mancheranno argomenti al nostro prossimo congresso
Lo vorrei sollecitare però su due punti uno è quello che è venuto fuori anche nella discussione
Chiede il problema finanziario del PDS è una questione Interna ma tra virgolette perché mi pare che il problema del finanziamento della politica su una questione della democrazia italiana non solo di un partito come il PDS vorrei capire qual è la tua opinione se c'è un orientamento del partito e su questo punto oltre a iniziative come quella che stiamo vivendo qui che servono principalmente per finanziare il partito
La seconda questione su cui ti solleciterei è quello un po'posta negli ultimi interventi perché a cui pare si riferiva anche il compagno che ha citato la la questione di Occhetto c'è il problema del rapporto che c'è tra democrazia in Terna
E autorità autorevolezza dei gruppi dirigenti ti chiedo se la soluzione Kitty sicuramente una soluzione comprensibile quella indicata possa essere coerenti creata da Sabattini c'è una farò un'applicazione piuttosto rigida di regole democratiche dentro il partito
O se pure non si deve pensare ad un partito che distinguendo il sì dalle istituzioni e anche da strutture democratiche che si possono dare gli eletti dei partiti non debba pensare anche a forme della politica
Che si sforzano di non esaurirsi diciamo in una regola democratica maggioritaria netta
Hai ragione tu Alberto non è semplice
Portare a sintesi un dibattito come i compagni hanno pesato molto ricco ed articolato
Naturalmente non spetta a me sintetizzare sarà il percorso congressuale che ci consentirà di approfondire di verificare
Le nostre affermazioni di scendere nel merito
Se mi è consentito io però vorrei fare una sottolineatura molto forte
E cioè che noi dobbiamo incominciare ad operare sul terreno della riforma e dell'innovazione del partito
Cioè io non vorrei che noi riprendessimo così come abbiamo fatto per lunghissimo tempo una bellissima e straordinaria discussione senza poi avere una serie di intervento concreto
Per incominciare a mettere le mani su quella che i compagni hanno tutti quanti MiFID la sezione estremamente preoccupante del nostro partito
Noi dobbiamo cioè a vere un circuito molto più stretto è questo il senso del Congresso tra la nostra discussione
L'elaborazione la riflessioni punti sì diverse quella capacità di intervento operativo
Non dimentichiamoci che non abbiamo fatto altri passaggi molto impegnativi nella vita del partito io penso all'ultima assise sul partito che ha prodotto elaborazione non ha prodotto nessun intervento concreto
Questo è un male della nostra democrazia interno non ce le abbiamo ormai piani completamente separati
Da un lato c'è la discussione l'elaborazione alla riflessione anche i punti di incontro su cui elaborazione quante se ne può c'è la realtà concreta
Che va in tutt'altra direzione questo e se mi consentite il primo punto ovvero di riforma di una grande organizzazione democratica
Altrimenti io non vorrei che noi facessimo una discussione che come al solito a quel vizio
Che prima era del PC e che poi è stato del PDS
E cioè di affrontare discussioni molto complessa
Defatiganti nelle quali era anche difficile trovare una mediazione
Che poi ci ha poi c'è un approdare ad una decisione quando al liceo era ormai già troppo tardi per essere presto
Lo dobbiamo cioè sapere e voglio dirlo qui molto rapidamente quando discutiamo di modello di partito noi discutiamo non soltanto una questione nostra
Discutiamo di un pezzo del modello di democrazia nel nostro Paese
E le cose non sono ferme i compagni che sono qui intervenuti pur da diverse angolazione ci hanno detto che le cose non sono fermi
No e dopo il male voto di marzo abbiamo un governo abbiamo una tentativo di leadership nazionale che sta però di modificare il modello di democrazia del nostro Paese
Un modello della democrazia campionaria dei sondaggi l'idea cioè del rapporto forte del leader che tiene il rapporto diretto con gli elettori considerino attraverso il sondaggio d'opinione
Questo
Fa venire in mente l'idea stessa
Di una grande organizzazione di partito come forma di organizzazione della democrazia nel nostro Paese
Io penso che dobbiamo noi invece avere questo tipo di
Come dire di linea di resistenza politica culturale e Theory
Il nodo cioè
E che quando noi pensiamo su come riformare innovare il nostro perché dobbiamo dare segnali credibili a pezzi dell'elettorato e della gente d'Italia che un partito un grande partito democratico di massa e utile
Serve a qualcosa
Consente di intervenire sulla realtà del nostro Paese sapendo che su questo si tratta anche di remare un po'controcorrente perché i dati del Paese sono un po'più complicati
A me come Montanelli mi ha molto colpito l'ultimo sondaggio la scimmia non so se è finito quel sondaggio io non so se è del tutto attendibile sei quanto diciamo
Sì ha fatto diciamo con criteri assolutamente scientifici o veritieri e però guardate un punto non piccolo pone quel sondaggio
Se dopo due mesi di governo se dopo una serie diciamo come dire non piccola di errori anche di errori gravi una situazione economico sociale molto pesante l'attacco alle pensioni il decreto Biondi c'è una messa in discussione la credibilità di un governo beh
Se quella maggioranza addirittura aumenta i suoi consensi ecco noi dobbiamo porci un problema che forse un po'più complessa
Che riguarda il modello di democrazia nel nostro Paese quindi pensare a quel partito che ne vogliamo ricostruire lanciare avendo presente questo
Se queste allora il livello delle questioni io mi consento di dire noi abbiamo due strade che sono ineludibili poi ho capito che ci sono differenze tra di noi di questo discuteremo ma le due strade sono ineludibili
Il primo è quello di un radicamento molto forte nelle realtà territoriali del nostro partito
Noi dobbiamo spostare un pezzo grande del cervello politico del nostro partito dal centro alla periferia cervella politico significa risorse uomini capacità autonoma di intervento politico di formazione la linea
E quindi questo è il progetto di quello che abbiamo provato un partito su base come dire è un ancoraggio federale
Poi c'è un'altra questione ma che è del tutto diciamo va di pari passo e cioè che non c'è un grande partito che interviene a livello dei modelli democrazia eroso e se non è un partito che ha una forte visione nazionale
Che tiene insieme autonomia e capacità di come dire di tenuta di un Paese
Questo guardate molto facile a dirsi a parole
E più complesso realizzarlo nella realtà concreta però io vorrei che da questo punto di vista noi
Come dire non soltanto discutessimo mai Comital Simona sperimentali
Sapendo che tutto questo a questioni e rilevantissimo
C'è una prima grande questione
Che questo processo comporta da un lato una ridiscussione dei potenti dentro il partito questo guardate non c'è dubbio
Ma non dei poteri nel senso della prevalenza di una regione o di un'altra Regione comporta una discussione del rapporto diciamo tra le varie istanze del partito
Dei poteri delle varie istanze del partito perché tutti quanti sappiamo bene io penso che Sabatini questo ce l'abbia chiaro ma ha detto pure lui il più volte quindi io non voglio in questo senso nemmeno forzare il suo pensiero noi qui abbiamo in Emilia un partito molto forte
Che ha un suo Cravero radicamento sociale politica ed elettorale ma io voglio dirlo qui ma Sabatino sa bene che così ha detto più volte pure non è che se ne facciamo il partito emiliano voglio dire da più forte
Il partito è forte perché c'ha una sua autonoma
Formazione fu cioè il governo ci ha una sua autonomia nelle funzioni e le scelte delle liti ma è anche un partito che tale perché ha una funzione nazionale
Che nasce attraverso questo percorso estremamente articolato e complesso
La seconda questione riguarda il problema finanziari che un pezzo del potere
Perché cari compagni nel metodo diciamo senza soldi non si cantano messe non c'è nessun modello di organizzazione politica e sociale che non vi si cambia assenza investimenti finanziari
Era la vedono tesa devo dire cosa che questo parlando tra di noi un linguaggio di verità dobbiamo affrontarli questi nodi e dobbiamo dire con franchezza che siamo a un punto limite nella vicenda finanziaria del nostro partito
Non questi io non sto qui drammatizzano so dicendo la verità
Siamo ad un punto libiche siamo sul filo del rasoio in alcune realtà territoriali fino alla soglia abbiamo già superato
E allora c'è un problema
Che riguarda da un lato una grande operazione
Di
Ristrutturazione di riassetto finanziario che del resto è un'operazione che abbia tre punti fondamentali
Grande trasparenza
Perché dobbiamo rendere chiaro al partito qual è il progetto con il quale vogliamo risanare un debito pesantissimo
Io non ve lo dico perché gli fa tre beh spaventati
La seconda questione riguarda una solidarietà vera forti
Queste queste novità sono uno strumento straordinario
è straordinario ed è un appunto di vitalità nostra che tanti compagni decidano di dare e come dire un pezzo della proprio tempo di lavoro e di vita gratuitamente ad un'organizzazione collettiva che poi il PDS da un'organizzazione collettiva la terza questione riguarda che noi dobbiamo uscire da ogni timidezza
E cioè non c'è nessuna democrazia matura che non preveda un finanziamento pubblico della politica
Noi dobbiamo porre questa questione sapendo che tocchiamo un nervo scoperto la società italiana con grande forza e con grande coraggio al centro del dibattito politico
Pensiamo al quattro per mille ce l'ha la forma di finanziamento tipi e come si è fatto per la Chiesa cattolica pensiamo ad altre forme però questo è un nodo ineludibile di una moderna democrazia altrimenti la democrazia diventa un'altra cosa
E io dico questo perché questi nodi non sono nodi che vanno affrontati di qui ad anni vanno affrontati di qui ammessi giorni e settimane
Guardate io vorrei che voi non sottovaluta aste questa questione
Perché noi possiamo parlare di tutta la riforma rinnovazione possibile
Se non si affronta il nodo finanziario noi rischieremmo di trovarci rapidamente in una precipitazione più a cura di quello che possa sembrare
Non è la prima volta guardate che è un grande partito un grande movimento di masse di pensiero
Come dire impatta duramente contro la realtà finanziaria
Io voglio qui ricordare una tradizione differente c'è stato un partito il Partito Comunista finlandese che pure non era un partito qualsiasi però prima di tradizione di radicamento
Che circa un anno e mezzo fa ha riunito il suo comitato centrale e ha deciso di sciogliersi per insolvenza finanziaria
No non siamo a quel punto è però dobbiamo saperlo che la situazione è estremamente difficile e pesante e quindi quando diciamo Poteri significa anche che un partito strutturato su base pedale comporta anche una ridistribuzione diciamo come dire così come li Rosato anche delle questioni diciamo degli assetti finanziari delle entrate e delle uscite
Infine e concludo
Il modello di democrazia
Qui c'è un nodo guardate la democrazia di mandato così come non l'abbiamo cambiata l'abbiamo chiamata è un colpo al cuore
Al modello della coptazioni
Lo dobbiamo sapevano abbia avuto un partito che per lungo tempo ha vissuto su un meccanismo di selezione dei gruppi dirigenti che certo a volte anche nobile
Di elevato livello perché il pc prima il PDS dopo hanno avuto gruppi dirigenti di qualità però si è fondato
Su un meccanismo che fondamentalmente era della cooptazione
Ora questo modello non regge più
La crisi di autorevolezza un pezzo diciamo di questa crisi
Allora democrazia di mandato significa lo stanziamento è questo
Chiamare un gruppo dirigente sulla base di un'opzione politica
Chiedergli di realizzarla
E poi verificarlo sulla realizzazione concreta la parola verifica cari compagni non abbiamo cancellarlo dal nostro vocabolario non è vero che non ci vediamo sui temi di ma su questo non è che non ci siamo intesi l'abbiamo proprio totalmente cancellate però dobbiamo riprendere questo percorso sapendo che la verifica comporta anche una diversa
Visione della vita interni per cui non ci sono compagni che hanno funzioni dirigenti a vita
Che le funzioni possono modificarsi senza fatti traumatici senza sconvolgimenti senza drammi e tragedie
E questo comporta che un gruppo dirigente viene chiamato per svolge una funzione io poi penso che questi mandati non possono ripetersi per un numero limitato di periodi che siano chiamati a far questo
Ma se mi consentite concludo una democrazia di mandato significa anche noi dobbiamo interrompere
Un percorso che ha molto spesso visto lo sviluppo di una funzione dirigente molto collegata a un cursus honorum
In cui il problema fondamentale è quello di garantire la linearità di quel cursus il cursus invece può interrompersi può riprendersi può è che esserci quella necessaria mobilità
Perché guardate un partito è tale sia la garanzia di una forte osmosi con la società
Noto Piave di più dirigenti che vengono la società e che poi rientri una società per darci quei punti di vista che per molti versi noi abbiamo a volte diciamo troppo spesso diciamo avuti anche indossati
Quando dicevamo che le antenne non funzionavano più bene era un pezzo di questo passaggio questo che significa che avendo messo e fatto questo progetto abbiamo risolto i problemi del linea politica
No è un pezzo della vicenda nostra poi c'è tutta la questione su cui sono ritornati molti compagni che mi pare diciamo giustissimo sottolineare cioè l'idea del PDS che insieme una parte di uno schieramento che ha avuto una funzione politica importante in questa fase il Paese avuto vittorie avuto una sconfitta politica seria come quella del del marzo che lo schieramento progressista e poi c'è il grande tema di come noi pensiamo a questo consolidamento dello schieramento pro che si se apriamo la grande questione alla coalizione dei democratici vi è un processo complesso anche su questioni vorrei che non ci dividessimo tra chi pensa
A unioni tra stati maggiori e chi pensa processi più sociali probabilmente la verità e che sotto due cose bisogna marciare
Perché noi dobbiamo avere chiaro che dobbiamo procedere insieme per spostare pezzi di gruppi dirigenti ma anche per costruire le condizioni perché questi processi Nunzio identificabili dentro la soltanto la vecchia mediazione politica semi così d'una cosa ma di una cosa con molta chiarezza lo dobbiamo rilanciare con forza sia l'esperienza dei progressisti
Sia l'idea della grande coalizione democratici avendo però punto che dobbiamo costi d'un percorso politico che poi non si in Pantani nella logica del tavolo
Quel tavolo dei progressisti è una cosa che noi dobbiamo davvero cancellare perché quello è stato un pezzo della formazione di una coalizione
E di un progetto politico che a mio avviso è stato un pezzo non solo non brillante ma che ha gettato una luce non giusta su quello che noi dobbiamo fare una quali con la filosofia del tavolo intendo quindi molte cose dei compagni intendono perfettamente io penso quindi
Questa è la mia opinione fino in fondo
Ne discuteremo naturalmente con i compagni di questa questione deve essere patrimonio del partito
Degli scritti dei militanti ma se mi può dire una cosa
Questa questione deve essere patrimonio degli elettori
Lo dobbiamo trovare un canale
Per fare discutere dialogare con noi
I militanti gli scritti ma anche gli elettori che nel bene o nel male anche a marzo hanno dato una forza grande significativa nostro partito che ci consente di poter dire che è possibile riformare e di innovare
Senza quel consenso probabilmente non potevamo parla di questi temi riformare innovare perché si riforme si innova qualcosa che esiste che consolidato non si rinnova e si riforma qualcosa non esiste
Bene grazie a tutti voi questo è stato un assaggio al congresso torneremo su questi temi ampiamente grazie buonasera