Economia: la conferenza stampa del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi

Buongiorno a tutti
Vi ringrazio del accettato l'invito a partecipare a questa conferenza stampa che si tiene a margine del della presentazione del rapporto del Centro studi di Confindustria e qui a fianco a me dottor Fontana direttore del Centro studi che ringrazio
Per aver fatto un lavoro non facile perché veemente fare scenari in questo momento è molto complicato ma credo che tutti noi che siamo in attesa ovviamente dell'aggiornamento delle previsioni del Def
Crede Confindustria per fare un lavoro molto serio di contributo per un'analisi di quello che sta accadendo
Sapete che formulare previsioni oggi molto complicato
Ovviamente c'è il tema dell'invasione russa in Ucraina la tensione sui prezzi energetici la scarsità di materie prime e di input di produzione colli di bottiglia nel commercio globale
Anzi l'incertezza assoluta di quanto possa durare il conflitto di come si chiuderà quindi con cessate il fuoco spiccare in tempi brevi e quindi poi con un processo di pace
Quindi da tutti questi fattori dipenderà ovviamente l'intensità e la solidità del raffreddamento di quelle che saranno le conseguenze economiche che oggi sono di fronte a noi
Quello che è certo credo e che non sarà un processo breve di conseguenza formulare previsioni economiche è complesso ma richiede anche di essere espliciti e molto chiari
Quelli che sono le ipotesi dei contesti dei modelli predittivi
Nella presentazione che abbiamo fatto stamattina nuovi abbiamo fatto tre ipotesi la prima e che prevede una
Chiusura delle ostilità o degli affetti comunque di del conflitto russo ucraino nei prossimi tre mesi
Un secondo scenario che quello che prevede
Che queste Setti cessino entro la fine dell'anno
E un terzo quello considerato proprio più avverso e che si vada oltre addirittura la fine del due mila ventidue
Ma anche nello scenario
Meno complicato i numeri che sono usciti stamattina dal rapporto devo dire che sono numeri che
Spaventano spavento in maniera molto forte
Perché su numeri che danno concretezza all'allarme no all'armi crescente e purtroppo inascoltato che Confindustria lanciato da qualche mese
Era un allarme che abbiamo iniziato a lanciare prima della guerra a fine del due mila e ventuno quando già si intravedevano i segnali di un rallentamento della crescita tant'è che dicembre avevamo già passati in territorio
Negativo nello scenario che abbiamo presentato stamattina
La crescita del PIL scenderà per il due mila ventidue sotto il due per cento
Uno virgola nove per cento e non più il quattro come tutti noi ci aspettavamo tenendo peraltro conto dell'effetto di trascinamento del sul due mila ventidue del forte rimbalzo che era venuto nel due mila ventuno
Quindi questo vorrebbe dire che nei primi due trimestri del due mila e ventidue noi saremo in recessione tecnica
Anche nella migliore delle ipotesi che abbiamo presentato stamattina la produzione industriale che nel due mila e ventuno era cresciuta dell'undici virgola sette per cento
Rallenterà a un più uno virgola cinque per cento quest'anno gli investimenti fissi lordi
Scenderanno da un più diciassette per cento del due mila e ventuno a un quattro cinque per cento nel due mila ventidue
Peraltro colpendo proprio la propensione a investire delle impresa che fondamentale per la realizzazione del piano nazionale di ripresa resilienza
E noi riteniamo che questi numeri dovrebbero
Costituire
Serio e profondo allarme per le istituzioni della politica del nostro Paese
In tutto il due mila e ventuno c'è stato il tentativo da parte di molti di
Ripetere che gli aumenti del costo le difficoltà di approvvigionamenti alle produzioni erano fenomeni effimeri e temporali
E anche oggi per molti versi vediamo ancora un'analoga tendenza cioè credere che magari dopo qualche settimana di in dio spiccata interruzione del conflitto in Ucraina finisca tutto che si ritorni a prima del due mila diciannove
Non lo è stato l'anno scorso
Non lo sarà nel due mila ventidue
Credo che sia venuto il momento di abbandonare queste azzardate illusioni
Ne abbiamo necessità invece di assumere misure strutturali adeguate in quattro direttrici la prima riguarda la all'industria la manifattura italiana
Finora anche in presenza di io non mento dei costi della produzione industriale è uscito l'Istat porti giorni fa dicendo che sono intatti su base annua del trentadue virgola otto per cento
Le filiere industriali italiane con grande senso di responsabilità si sono trattenute dallo spostare a valle
Generando menti di prezzi perché lenti e consumatori
Ed è questo il motivo perché noi abbiamo un'inflazione core cioè quella al netto delle energie dei beni importati che ancora ferma all'uno virgola sette per cento che è inferiore a quella europea
Ed è inferiore ovviamente alla tendenziale invece dell'aumento dei prezzi che è già oltre il sei per cento
Oggi la bolletta energetica per l'industria rischia di passare dagli otto miliardi di fine due mila diciannove a o il tre sessanta miliardi nel due mila ventidue
Che vuol dire assorbire tre leggi di bilancio
Questi spaventosi aumenti oggi non ci sono più margini di assorbimento per l'industria italiana
Nell'indagine che è stata presentata stamattina
Il sedici per cento delle industrie italiane ha già rallentato ho sospeso le produzioni se guardiamo nel settore energico il ventidue per cento se persisterà hanno queste condizioni
Un ulteriore trenta per cento di imprese italiane nei prossimi tre mesi rallenterà o sospenderà le produzioni vuol dire che quasi la metà delle industrie italiane si troverà in questa condizione
Quindi rischiamo di passare da una crescita di ex porta del più tredici virgola tre per cento nel due mila ventuno abbiamo fatto il record dell'anno di export a un modesto più due virgola otto per cento quest'anno
E quindi vuol dire peraltro che di fronte all'aumento di costi d'importazione il surplus commerciale italiano si ridurrà e indebolirà in maniera molto forte la bilancia delle partite correnti
Abbiamo chiesto una risposta rapita strutturale e l'abbiamo illustrata da settimane al governo
Ed è un tetto al prezzo del gas
Che non è
Una manovra dirigista ma noi l'abbiamo chiesto l'abbiamo specificato al contrario vogliamo una misura basata su una precisa ricognizione dei prezzi di mercato oggi applicati ai contratti vigenti dall'importatore
La Russia non ha diminuito il flusso di gas non ne stiamo consumando di più ci sono contratti pluriennali i prezzi sono stabiliti oggi c'è un decreto che data la possibilità all'Arena di verificare questi contratti si faccia un'operazione di trasparenza per bloccare la speculazione che c'è in corso da questo punto di vista e se non lo si fa in Europa che era ovviamente una strada auspicata il tetto sui prezzi di mercato si può e si deve fare in Italia
Dicevo appunto che con il fatto che è stato conferito alla Ray era questa possibilità di verifica se si vuole in quarantotto ore questa misura si può adottare
Una quota crescente di energia da rinnovabili va poi esplicitamente dedicata per più anni all'industria
Il GS si è già detto favorevole a questa misura lo ha detto in Parlamento si tratta solo di deciderlo e non capiamo perché non lo si voglia fare
Per questo noi abbiamo detto che le misure che erano state adottate dal governo misure congiunturali
Che andavano bene per tamponare l'emergenza non ci hanno soddisfatto e non riteniamo sufficienti invece per un intervento strutturale
Non siamo il Paese europeo con il costo per l'industriale più alto di benzina e gasolio ma siamo invece il Paese europeo con la più elevata quota di accise e Iva aggiunte
Decidere un taglio di imitato a trenta giorni
Ci fa ritenere che il match fra non intenda rinunciare strutturalmente al prelievo così inaccettabili mente elevato
Se per le famiglie ovviamente è lecito sperare che i consumi diminuiranno nei prossimi mesi andando nella bella stagione le imprese purtroppo hanno questo difetto che producono tutto l'anno
E la risposta quindi a quella che è stata anche la manovra di cartoline iniziazione di due mesi di bollette
Anche questa ci ha lasciato
Freddi rispetto al all'effettivo i
Beneficio che si vuole ottenere
La seconda direttrice è quella del mix energetico e del fitto forzisti fai
La necessità
Ormai acclarata di liberarci entro ventiquattro mesi del vincolo d'elevata quota di gas russo è una condizione oggettiva strutturale
Che modifica però profondamente le priorità sin qui dichiarate
Questo obiettivo non ci chiede ovviamente solo di diversificare gli approvvigionamenti quindi l'Africa come dal Mare del Nord come dal mediterraneo riprendendo il progetto Easton ebbe affossato dal primo governo Conte come dagli USA
Realizzando rigassificatori in mare oggi l'Italia nei soli tre di rigassificatori
Questa necessità
Ribalta radicalmente l'idea che nella corsa alle rinnovabili dovessimo continuare a non ricercare in mare in terra gas italiano per estrarre consumarlo a fine anni novanta
Noi avevamo una produzione nazionale di estrazione di gas pari quasi al venti miliardi di metri cubi di gas oggi siamo a quasi quattro
Ovviamente la quota di rinnovabili che deve crescere
Ha dei tempi
Che non sono compatibili con la sostituzione diciotto ventiquattro mesi ovviamente di queste quote di gas di cui parlavamo
E quale discorso riguarda il piano nazionale di riprese resilienza per la parte energetica
Oggi il piano nazionale di riprese resilienza non aveva come obiettivo quello di comprendere ingenti investimenti per sostituire la quota disastroso e quindi è necessario modificarlo
E se queste settimane dovevano essere decisive per l'esame del FIT forzisti fai da parte sia del consiglio europeo e poi del Parlamento europeo che inevitabilmente sono stati concentrati su quello che è successo
Nel conflitto russo Cragno
Bisogna battersi perché l'Europa capisca che in questo quadro enormi filiere industriali restano scoperte a rischi giganteschi
La terza direttrice in cui operare e la necessità di misure nazionali
Che mirino ha detto ad attenuare il fortissimo rallentamento che è in corso
I dati odierni dimostrano che il piano nazionale di ripresero esigenza da solo
Concepito in altri tempi non è in grado di generare effetti di crescita tali da contrastare l'enorme colpo portato dagli avvenimenti in corso
Alla sfida di realizzarle in meglio se ne aggiunge una di assoluta emergenza
Affrontare e varare subito un'efficace strategia strutturale di crescita aggiuntiva con misure nazionali
E se le istituzioni assistono senza batter ciglio all'indebolimento così grave della competitività del nostro settore industriale
Significa accettare che la locomotiva industriale
Che è quella che ci ha garantito le riprese nel posto due mila e undici la ripresa dopo le per i della pandemia finisca di nuovo su un binario sbagliato
Che errori come quelli commessi dell'ultima legge di bilancio cioè la cancellazione del patto in box
Dice che l'altro Minale di industria quattro due punto zero fanno corretti subito immediatamente
Per alcuni settori cito un esempio l'otto morti servono incentivi a ristrutturazioni industriali politiche attive del lavoro subito
E nella delega fiscale che di cui non parla più nessuno
Devono finalmente comparire tagli strutturali e significativi alcuni no contributivo
E c'è un'ultima direttrice
A cui per teniamo molto
Riguarda un aspetto essenziale
Che si sta configurando come un rischio più serio
Del colpo durissimo che abbiamo avuto nel due mila e venti che ci assestato il compito e il rischio non è il ritorno alla guerra fredda di un mondo diviso in due
Ma è quella di avere un Occidente da una parte e dall'altra
Una Russia
Economicamente debole ma militarmente instabile aggregata la Cina
Perché nella riconfigurazione generale
Delle catene del valore commerciali che si sta già attuando che si sta già configurando l'industria europea e la manifattura italiana
Potrebbero subire un colpo durissimo
E mettere a rischio
Invece i successi costruiti negli ultimi vent'anni
E quindi per la tutela della nostra forza economica quella europea quella italiana
Che la politica europea e italiana devono battersi
Con proposte
Che siano già nelle trattative Clemente né speriamo al più presto garantisco il cessate il fuoco
Che noi aspettiamo misure di garanzia non solo volte apporre vincola gli armamenti più avanzati condivise tra Occidente e Russia e Cina
Ma che si inizia delineare un quadro di rafforzamento della libertà di investimento e commercio e di accesso alle commodities di ogni genere
è il momento di pensare un grande fondo garantito da Europa e Stati Uniti per la ricostruzione dell'Ucraina e l'avvio di un pacchetto di misure di reciproco interesse economico per la nuova Russia post invasione come per la Cina
Altrimenti interessata ricentrare su se stessa produzioni fornitore
Abbiamo commesso in Europa per decenni l'errore di non perseguire l'autonomia dell'eccellenza tecnologica
Non avendo quella delle risorse naturali
Manca perché non possiamo superare pensando a nostra volta di rinchiuderci nei confini europei
La nostra forza è sempre stata quella di aumentare il reddito e lavoro nei nostri Paesi
Accrescendoli anche in quelli in cui andava ama investire
Un'Europa è capace di statisti in grado di parlare questa lingua
Oppure la geopolitica militare delle tre prove delle tre potenze
Ah fra avrà su di noi Effetti era eccessivi ed è un errore che non ci possiamo permettere
Molto prima che il conflitto mondiale volgesse al termine su una guerra mondiale
Gli alleati iniziarono confrontarsi per un mondo nuovo da costruire
E per rendere sicura l'economia
Non più ovviamente con i cannoni la storia andata diversamente
E allora dobbiamo imparare da quell'errore
Questo deve fare l'Europa e questo noi chiediamo al nostro presidente del Consiglio Mario Draghi
Grazie
Ovviamente sono a disposizione per vostre domande approfondimenti
Collegati invece da daino atto di prenotare zitta eventuali domande
Quella quartieri specificare nome cognome testata e poi fare la vostra domanda al termine in particolare per le emittenti televisive c'è la possibilità di fare dei Brady quanto guadagna una due domande l'anziano con i Presidenti fuori grazie
Ecco ci
Salve buongiorno buongiorno presidente Bongiorno Fontana Alessandro Marchetti Rainews ventiquattro ore i due domande per re il presidente Bonomi
Il conservano Gentiloni ha detto poco fa a Cernobbio che la commissione sta lavorando a un ulteriori ulteriori plurale pacchetti di sanzioni contro la Russia che però non riguarderanno
Il settore energetico voi ha detto che negli Stati Uniti hanno già messo sul tavolo giorni fa ulteriori pacchetti che si indirizzano a tecnologie collegati all'industria militare se l'Europa proibisce l'import ti la siderurgia
Russa per voi sarebbe un problema seconda domanda lei ha detto servirebbe una correzione del PM RR perché così come non aiuta la ripresa e soprattutto non risolve i problemi dell'Energia
Lo chiedete voi lo chiedono anche gli agricoltori lo hanno fatto in questi giorni ma il governo col ministro Franco ha detto qualche anno fa il PNR non si tocca
Buongiorno allora
Parto dalla prima parte da parte sanzioni
Dopo il due mila e quattordici
E con le sanzioni che erano state messe dopo la guerra di Crimea
L'export italiano era già diminuito in maniera molto
Pesante tant'è che oggi i
Le esportazioni in Russia valgono l'uno virgola cinque per cento del nostro totale quindi in valore assoluto stiamo parlando di sette virgola cinque miliardi
All'incirca le importazioni sono intorno ai diciassette miliardi di cui dodici sono sostanzialmente dati da petrolio e gas
Quindi non è se abbiamo una rapporto negativo ma ha dovuto all'importazione di ma di di di queste due componenti che non sono peraltro oggetto di sanzione
Nel nuovo round di sanzioni che sono state fatte a seguito della conflitto russo ucraino sono stati colpiti alcuni settori
Il valore ad oggi di queste sanzioni per il nostro export circa sulla base dei valori del due mila e ventuno settecento milioni
Quindi non è un valore in assoluto anche qua molto forte il problema è che concentrato in alcuni settori
Ovviamente i macchinare le
Ad alta tecnologia
Lusso e alimentare sopra determinate soglie are spaziale è ovvio che un ulteriore inasprimento delle sanzioni sulla siderurgia è complicato
Potrebbe sicuramente creare ulteriore complicazioni
Per quanto riguarda il Pnr R.
Il Pnr R. prevede
Una serie di investimenti
E la componente principale di questi investimenti deve essere apportato dal sistema privato faccio presente anche qua Greenville europeo la commissione europea ha determinato che ci vorranno tre mila cinquecento miliardi di investimenti
Per l'Italia seicentocinquanta miliardi nel Piano nazionale di presidenza forse circa rinviamo al dieci per cento vuol dire che il novanta per cento di questi investimenti di Farmindustria privata
Un'industria privata che Colin dati che abbiamo presentato oggi sostanzialmente sta dimostrando che non riesce più a produrre
Se in un'intera vita
E quindi la capacità la propensione di Investimenti Xie azzerata
Il costi di produzione sono aumentati mediamente solo faccio comunque per comodità di calcolo del quaranta per cento
Vuol dire che se tu pensavi di fare cento di
Infrastrutture in Italia
A parità di infrastruttura ne farà il quaranta per cento in meno
E quindi avrà il quaranta per cento in meno di Bettini che raggiunge
Se chi deve fare Investimenti chi deve fare le opere sta dicendo oggi che non è in grado di farli
Io forse il Governo qualche che riflessione la farei
Perché non rendersi conto di quello che sta succedendo molto in mente non ci porta
A fare quello per cui necessita
Altro discorso invece per la componente delle riforme perché agganciata al piano nazionale di riprese resilienza noi abbiamo sempre detto che era la parte peraltro che hanno interessava di più e quella di fare le riforme
Su quello il Governo deve andare avanti senza se e senza ma noi abbiamo bisogno di un periodo di riformismo competitivo cioè fare quelle riforme che trent'anni che il Paese spetta che lo rendano competitivo e che non si sono mai fatte
Su quelle ovviamente bisogna andare avanti
Sul resto io faccio fatica a capire se oggi
Per me che non la tuta sono più importanti cinquantadue chilometri di piste ciclabili
O forse realizzare
Quegli impianti di rigassificazione che noi abbiamo bisogno e che possono portare sollievo alle bollette energetiche di imprese e famiglie
Perché se no il rischio che si faremo le cinquantadue piste ciclabili e ci andremo tutti
Perché non avremo altra
Si accende grazie
Brescia Eva con l'agenzia stampa rossa tasse anzi se ho capito bene in che lei ha detto ora che quelli Periodo
A che è stato indicato Hutter in qualche modo e non c'era il gas russo non non basterà per far ripartire e rinnovabile allora nonostante Gentiloni è vero ha detto che erano sanzione non tocco nelle nelle energie però parliamo sempre di insomma rinunciare in qualche modo andassero Urso come vede queste prospettive di rinunciare severamente possibile come dice Cingolani
In due tre anni e comunque tenete in sedi questi pagano intime rubli una quante veramente impedisce quanto è veramente una operazione che in qualche modo si può vedere come sanzionare bere a parte russa grazie
Grazie a lei
Allora
L'obiettivo che si sta ponendo l'Europa e anche l'Italia è quello che mette di non avere più una dipendenza strategica dalla Russia
Noi consumiamo all'incirca sui sui sulla base di darvi del due mila e ventuno
Settantasei settantasette miliardi di metri cubi di gas in Italia settantadue li importiamo il quaranta per cento di provenienza russa quindi circa ventinove miliardi di metri cubi
Visto la situazione di instabilità di incertezze geopolitiche si sta creando noi non possiamo permetterci di avere questa dipendenza
Questo non vuol dire che noi non avremo nel futuro
Comunque rapporti e relazioni con la Russa per importare gas oggi il nostro governo ha deciso di essere
Molto duro nelle sanzioni noi siamo convinti che è nella giusta direzione perché si deve interrompere immediatamente quello che sta succedendo in Ucraina
Al contempo però dobbiamo costruire insieme un posto
Che non si può pensare non tenga conto anche della Russia
Noi siamo di fronte a un bivio in questo processo di pace si creeranno le basi per un nuovo ordine mondiale
Se questo ordine mondiale dovrà essere un ordine che prevede uno scontro tra due tre blocchi
O invece portare a
Un nuovo ripensamento di catene del valore aggiunto che consentano una crescita di tutto il mondo una ridistribuzione anche del reddito di tutto il mondo
E in questo io credo che si debba tener conto anche della Russia
Sul tema del del pagamento in rubli
Ma noi abbiamo visto ovviamente che
Nella
Decisione di inserire tutte le tra le sanzioni anche quella relativa a alla banca centrale sistemi di pagamento e tutto
Per ovviamente mettere pressione alla a sistema economico russo
è ovvio che oggi i rubli non non sono più
Nessun Paese occidentale sono più transati non non si trovano non
Neanche Money Transfer se vai a cercare rubli ritrovi
Dall'altra parte si capisce ovviamente la politica che cerca di di fare il Putin di sostegni ovviamente alla sua economia e quindi
Tramite
Gazprom benché così sta cercando di sostenere quello che il valore del rublo all'interno del suo Paese
Il Presidente la banca centrale russa è molto brava e quella che dopo il due mila e quattordici a sostenuto
Delle politiche che hanno consentito di ridurre gli impatti delle sanzioni
Però credo che anche la Russia debba fare delle grandi riflessioni
Devo fare delle riflessioni su quale futuro vuole costruire insieme a tutto il resto del mondo
Sì Sante opinioni della Agenzia ingessa Market News internazionale
Volevo farle due domande una per il presidente Bonomi e l'altra per il signor Fontana pre il presidente Bonomi riguarda il pm RR
Che secondo il regolamento il pm RR a i prezzi base
Dal due mila diciotto con una inflazione prevista per un due per cento annuale ma esiste anche un meccanismo per rivisitare questi risorse che si si vede un prezzo così alto come stavo vedendo
C'è la possibilità che la Commissione europea faccia ulteriore emissione di
Dire rito europeo e più risorse e anche la Commissione sembra che sta
Discutendo su possibile nuove emissione per un pacchetto che riguarda estese in un energia e difesa e volevo chiederle se lei sarebbe favorevole a un aumento delle risorse piste o i prezzi per l'attuale Piano il futuro possibile Piero che riguarda sia e per il signor Fontana volevo chiederle lei prevede una inflazione del due per cento per il due mila venti tre e anche questo prevede uno scenario della banca centauro prima ma
Se l'Italia è sempre a una infrazione un po'inferiore che quella dell'euro zona un due per cento al due mila e ventitré dice che loro Jonah sarà superiore all'obiettivo della manca città europea del due per cento
E questo l'ha detto possibilmente il più colomba della banca centrale
Che se l'inflazione superiore al due per cento neuro Giona
Se le previsione d'inflazione per due veniva ventitré strade superiore al due per cento si saranno alzi i tassi d'interessi per quest'anno ecco le volevo chiederle sì un altro un altro del tipo interesse forte per quest'anno due mila ventidue aree avrebbe un impatto più duro su l'andamento Dell'Anno questa nove il prossimo grazie
Sì in realtà come diciamo poco fare la presentazione una una un rialzo anticipato quest'anno avrebbe sicuramente gli impatti negativi
So tutto perché la guerra distribuiti gli è uno shock di Offerta della l'aumento del L'Aquila restrittiva politica una mole di volere restrittiva non avrebbe altro che effetto di accentuare accelerare la recessione
Quindi quello che infatti nel nostro ce l'abbiamo inserito è una delle scelte prudenti attendiste proprio per non lasci mandar fuori fuori controllo li rialzo dell'inflazione e contemporaneamente però accentuare tendenze recessive
Né quello che ci aspettiamo che comunque in rialzo avvenga l'anno prossimo a quello composto spettano anche i mercati contrariamente a quello che succede invece negli Stati Uniti
Sono rispetto al tema del piene RR che lei poneva
E proprio per quello che ne diciamo che va rivisto
Perché
La base dei prezzi su cui è stato ideato pensato di piene RR è completamente cambiata cioè noi abbiamo avuto da quando è stato pensato ad oggi un rialzo di quindici volte
I prezzi
Cioè
Una cosa che impensabile inimmaginabile
E quindi
Ci aspettavamo peraltro non sono nel Pnr ma anche sul tema delle tutte le gare pubbliche il decreto che rivedesse la possibilità di
Modificare i prezzi all'interno
Del delle dei bandi
Cosa che è scomparsa era prevista nel decreto
Quando è andato in approvazione è scomparso partitico
è altresì vero che la Commissione europea ha detto agli stati membri se voi volete ci sono ancora delle risorse a disposizione nel limite di quelle che spettano di Stato l'Italia purtroppo Piero questo next Generation Liu ha già preso tutto cioè già occupato tutto suo svolto di risorse
E quindi noi non abbiamo possibilità in questo momento di attingere su un ex giudice New ad ulteriori risorse
Ci sono o ci c'è una discussione in questo momento in Europa anche su un tema difese ti energia
Questo è un aspetto molto positivo perché da essere un intervento straordinario quello relativo a Next Generation you adesso andiamo a interventi strutturali quindi l'Europa entrano dimensione pensa sul Tour interventi strutturali per tipologie di necessità che ci sono
Però c'è ancora una cosa qua che non è ben chiara anzi e chiara ma non si sta parlando Next Generation you le risorse vengono messe a disposizione sulla base del fatto che doveva essere introdotta delle in posizioni europee a copertura
Questa imposizione Opel non sono ancora state fatte ma neanche se ne parla
Quindi tutto questo debito sei non ci saranno delle entrate fiscali europee
Sarà coperto dei singoli stati membri
Il la domanda sorge spontanea
In Italia
C'ha indebitato a debito pubblico così tassi che saliranno noi fortunatamente oggi abbiamo ancora un debito che è spalmato su monde Vito pubblico è spalmato su molti anni quindi
Non avvertiamo subito le variazioni di interesse però se guardiamo già rendimento delle
Cedole indicizzate dei BTP
E già al quattro per cento
Quindi degli interessi sul debito pubblico tenderanno a aumentare
Chi pagherà
Questi soldi
Io un sospetto ce l'ho
E mi fa paura
Sì Presidente che
Claudio Tucci del Sole ventiquattro Ore
Mi colpiva appunto le nel Giornale Il Sole ventiquattro Ore grazie
Va be'colpivano due dati trasferiti fra mercato del del lavoro voi da queste dalla signora sa insomma dalla previsione che non è sempre facile fare cento più centonovanta inoccupati li raggiungeremo tra un anno e mezzo
Che forse più rispetto al due mila diciannove UNICRI ritardiamo di un anno il ritorno a quei livelli e soprattutto mi preoccupava dalla star veri che circa ho mangiato già il venti per cento sedici e diciassette per cento di imprese sta già modificando l'organizzazione turni di lavoro ecco
Il dibattito attuale le ha fatto questa giusto forte no al governo ecco oggi si parla le priorità del ministro Orlando e il salario minimo si parla giovedì in così il ministro ha approvato un decreto legislativo che ancora non è noto che introduce vincoli e lacci sulle assunzioni sulle comunicazioni
All'impresa oggetto fatto appunto una pagina sul giornale su questo ecco a fronte di questi scenari questi numeri cioè mi sembra che torniamo politiche di lacci e laccioli sul lavoro che ecco questi aspetti penso non ce lo possiamo permettere o che non vogliamo che l'occupazione giorni nel due mila e trenta
Allora
Il tema del lavoro anche nel rapporto che è stato presentato stamattina
è evidente la correlazione che c'è negli ultimi anni tra quello che PIL e occupazione laddove cresce in maniera molto forte il PIL cresce forte l'occupazione
Se
Saranno confermati questi scenari anche in quello migliorativo vediamo ovviamente che avremo un primo semestre di quest'anno
In recessione tecnica con la speranza di una ripresa nel secondo semestre non ulteriore crescita nel due mila ventitré questo quindici fa presumere che anche sul tema occupazionale avremo qualche difficoltà nel primo semestre per poi riuscire a riprendere inoltre tutti noi ci aspettavamo di ritornare ai livelli pre pandemia
Quest'anno molto probabilmente avverrà nel due mila ventitré che vuol dire essere ancora otto punti di PIL sotto il due mila otto
Tanto per dire dove siamo e qui perché se no ogni tanto ci dimentichiamo e quali sono che i nostri riferimenti detto questo noi abbiamo
Un tema chiaro
Clemente si sta perdendo
Potere di acquisto
E su questo il nostro dovere e di rinnovare tutti i contratti
E noi lo abbiamo fatto
Perché anche le
Il ministro quando ieri ha detto dobbiamo rinnovare contratti non si riferiva al mondo dell'industria perché stiamo rinnovando tutti i contratti
Tenete conto che su cinque milioni e mezzo noi abbiamo rinnovato
Durante la mia presidenza più di quattro milioni e mezzo di lavoratori
Gli altri sono fisiologici quindi sono in in fasi contrazione peraltro abbiamo rinnovato i contratti
Con dei valori di riferimento sui frazione superiori a quelli che sarebbero stati
Nella realtà applicati con le regole interconfederali sottoscritte con il sindacato quindi ci stiamo facendo carico anche di questa riflessione
E ovvio che il tema del salario minimo è un tema di dibattito che francamente non ci tocca nel senso che se il salario minimo di riferimento è quello di cui leggiamo oggi nove euro i nostri contratti su tutti superiori
Se prendo il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici che quello di riferimento normalmente oggi ne leggiamo di un salario minimo intorno ai nove euro
Il nostro il terzo livello che livello di riferimento quando si fanno queste valutazioni superiore a i dieci euro quasi undici quindi sostanzialmente siamo siamo fuori da questo dibattito
è un dibattito che ha senso laddove non ci sono contratti collettivi nazionali di lavoro
Perché è innegabile che ci sono alcuni settori dove non s'non ci sono i contratti e dove si applicano delle retribuzioni che francamente sono da rivedere
Ma lo sforzo chi deve essere fatto applicare i contratti in quei settori non è il salario minimo che risolverà i problemi
Sul tema della legislazione del lavoro
Credo che tutto quello che è stato fatto dal decreto di vita in poi era dimostrazione plastica di come per normativa non riesce a risolvere i problemi anzi Cray
Il decreto dignità è stato via via smontato nel tempo perché ha dimostrato di non essere la strada giusta quello che manca questo Paese sono le politiche attive del lavoro e da quando sono presidente che ne sta facendo una battaglia
Siamo tutti sono tutti concentrati sulle politiche passive ma di politiche attive del lavoro non se ne parla tranne che per una cosa
Cioè commentare lavoro a coloro che dovevano trovare lavoro a quelli che non l'avevano e Navigator
E quindi credo che se quella politica attiva del lavoro c'è costata parecchio
Buon giorno precedente sono baroni della stampa la citato all'inizio il Def che arriva in questa settimana indicativamente governo fissa l'asticella del PIL attorno al tre per cento c'è un salto consistente rispetto alle vostre previsioni
Peraltro con quel tre per cento si dovrebbero liberare uno spazio fiscale non esagerato certamente non compatti confrontabile con gli impegni dell'anno passato sul Covi d'
Chiediamo al governo come dire un
Un un bagno di realismo di stare un po'più prudente o è semplicemente secondo è un modo per buttare la palla vanti poi con la nota di aggiornamento a ottobre vedremo e quindi rifacciamo tutti i calcoli un'altra cosa sul sul tetto del prezzo del gas
è sicuro che possono reggere un tetto nazionale
Il professor Galli prima ci ha spiegato che è difficile applicare in sede europea perché sarebbe una violazione dei contratti così come una violazione dei contratti la richiesta di Roussely pagarli rubli
Se lo facciamo solo noi il caso lo vendono magari non è tedesche con cui abbiamo un patto di cooperazione ma ecco ai belgi agli olandesi a tutti quegli altri che lo pagheranno di più grazie
Parto dalla seconda provengo la prima
Non è quello che chiediamo all'operazione trasparenza infatti cioè è stato dato la possibilità l'Arera oggi di avere i contratti quindi basta prendere i contratti e vedere come sono fatti
Io sono convinto che vedremo che cioè ampio margine per rivedere il prezzo
Perché non tutti i contratti sono indicizzati allo sport olandese
Ci sono dei contratti molti contratti che sono contratti pluriennali
Con delle forchette che sono di prezzo che sono molto bassa
Fatti non diciamo non mettiamo cifra è un tetto così dirigista sono sul fatto di un'operazione trasparenza
Tema del PIL guardi io sarei sono il primo che mi auspico di sbagliare
Poi licenze dottor Fontana a quest'altro discorso pappa pappa
No
Io credo che
Da parecchi istituzioni
è stato detto che
La possibilità che il PIL cresca
Nella misura tesa sarà molto difficile
Come è stato rappresentato stamattina le
I fattori che devono essere presi in considerazione sono molteplici
Sono tutti con un alto grado d'incertezza e quindi dipende
Da come tu
Poni in alé alé varie
Attivare ittiti valeva reissue cioè i vari items relativi alle cose o perché se uno pensa che gli effetti della guerra possono durare per tre mesi procedurale per sei mesi o finisca domani mattina
Cambia comma completamente modello predittivo per questo io nella mia nel mio discorso introduttivo detto che bisogna essere molto chiari e precisi nell'esporre i modelli predittivi e c'è un riferimento proprio a questo
Sul fatto dello spazio fiscale per fare una serie di interventi
Diciamo in questi ultimi mesi tutto quest'anno a sono stati chiari riferimenti a dire che tutti gli interventi devono essere a saldo zero
Però noi chiediamo semplicemente al presidente Draghi di fare quello che ha sempre dichiarato quando era governatore della Banca d'Italia cioè abbiamo novecento miliardi di spesa pubblica
Novecento miliardi di spesa pubblica annua
Credo che in quella spesa pubblica si possa trovare tranquillamente efficienza e spazi di utilizzo
Migliorativo di molte risorse
Quindi vogliamo farlo a saldo zero facciamo finalmente anche una revisione della spesa pubblica perché ne ha necessità
Buongiorno Alessandro tra Baglione di Sky TG ventiquattro
Sulle riforme e lei ha detto che questo Paese ha bisogno di proseguire in maniera sostanziale ma abbiamo la riforma della concorrenza
Ferma in Senato il di
La delega fiscale Ka che è slittata ancora
Le chiedo su questo quali sono le riforme più urgenti dal punto di vista di
Di Confindustria sappiamo anche che i prossimi giorni signor Presidente del Consiglio Draghi vedrà i sindacati pochi aspettate gli esseri chiamati auspicato un incontro con il presidente del Consiglio per parlare direttamente magari i massimi livelli di queste propose di questi problemi
Grazie no nel senso che parto dal fondo non l'interlocuzione costante quindi non abbiamo bisogno di essere convocati pubblicamente per dire che abbiamo un'interlocuzione col presidente Draghi col Governo con i ministri cioè
Tv testimoniare che i rapporti sono ottimi
Le consultazioni sono costanti da questo punto di vista non assolutamente non c'è non c'è necessità
Sul tema delle riforme come dire avevo accennato prima e importante un periodo di riformismo competitivo lo sottolineo ancora
Questo Paese ha bisogno di creare le condizioni di competitività per i prossimi vent'anni
Le riforme ci siamo impegnati a farle con l'Europa e quindi quando si afferma che non si cambia il Pnr R. e si va avanti mi aspetto che le cinquantasei cinquantanove riforme che sono all'interno Pai vengano fatte
Tra le più urgente le le già citate ovviamente quello sul tema del fisco delega fiscale
E di ci aspettiamo che si faccia
Quello che non è stato fatto in leggi di bilancio perché ricordo che le leggi di bilancio si è detto
Facciamo gli interventi tutti sul fronte
Famiglie lavoratori così le impresa le le affronteremo nella delega fiscale
Adesso il tram aspetto più si faccia
E m'aspetto il taglio del cuneo contributivo
Quello è il passaggio che dobbiamo fare perché quello ci consente strutturalmente di mettere più soldi in tasca agli italiani peraltro noi avevamo già detto di concentrarlo su quelle categorie che più soffrono nelle crisi e che in queste ultime crisi stanno pagando un conto altissimo
Giovani
Donne e redditi bassi
Quindi più più più di questo credo che così cioè il tema della concorrenza
Lei l'ha citato e cioè con le politiche attive del lavoro che noi ci aspettavamo fosse ancorata alle
Agli ammortizzatori
Perché sono due cose che si tengono insieme
Sì evolute spacchettare ma quella va fatta perché è importantissima cioè non possiamo di nuovo pensare di affrontare tutte le crisi
Con le politiche passive
Noi abbiamo solo il trentasette per cento degli italiani che lavora
Sulla popolazione complessiva una percentuale che non
è impossibile non va bene
Quindi le politiche attive sono fondamentali e bisogna costruirne bene insieme
Prego
Salve sono muratori di stampa algerina araba
Lei ha appena detto alla collega russa
La Russia deve decidere sul suo rapporto col mondo
Ci sono importanti Paesi che sono grandi mercati dell'Italia
Che non condividono le la politica delle sanzioni scritto
Gli Emirati Arabi il Brasile il Messico
L'Arabia Saudita la stessa Algeria che ho un forte in forniture del gas come la Russia non crede che il mondo dell'impresa sta pagando le pecche della diplomazia della politica diciamo che va a finire che al imprenditori padano
Per l'inerzia diciamo l'inefficienza per otto anni della della diplomazia internazionale
è ovvio che all'interno della
Del mondo ci sono visioni diverse
Quindi se guardo i Brics nessuno
Dei Paesi emergenti dell'economie emergenti applicato sanzioni
Io credo però che all'interno di una decisione di un paese si deve sempre stare uniti
Quindi nel momento in cui il mio governo decide di fare una scelta e di porre delle sanzioni
Ancorché siano sanzioni che possono penalizzare l'impresa dobbiamo andare tutti nella stessa direzione
Famoso filosofo diceva importante non andrà d'accordo ma dare tutto in stessa direzione ecco anche a livello del mondo ed era la mia quarta direttrice a quello che dicevo cioè il nuovo futuro mondiale lo dobbiamo costruire tutti insieme
Quello che posso dire è che ci sono stati degli errori sicuramente della politica e che oggi paghiamo e proprio in questa direzione
Marzo due mila e quattordici finisce la guerra di Crimea
Maggio due mila e quattordici la Commissione europea manda a tutti gli stati membri una raccomandazione di diminuire la dipendenza di importazione dal gas russo
L'Italia la raddoppiata
Ecco questo sì sicuramente un errore che non dobbiamo più commettere
Sedici diamo di andare in una direzione sedici diamo di fare scelte strategiche per il Paese per l'industria poi le dobbiamo anche mettere in campo quindi se oggi decideremo
Che dobbiamo diminuire la dipendenza di gas russo dobbiamo aumentare
La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e tante altre cose le dobbiamo fare perché tutti noi siamo convinti di avere un mondo migliore un mondo più verde
Ma se poi per costruire un parco eolico ci metto come minimo sette anni per avere un'autorizzazione
Dai due tre anni per un impianto fotovoltaico e io gli obiettivi che ci siamo dati da qui al due mila e trenta di a vere ulteriori quaranta Mw di produzione da Energia rinnovabile non li faremo mai
E peraltro dobbiamo creare anche tutte le infrastrutture perché è facile dire facciamo gli impianti di rinnovabile ma poi dobbiamo quell'energia toccarla di spacciarla
In molti casi oggi non siamo in grado di farlo
Se guardiamo l'importazione del gas
Che si diceva
Dal dal dal Nordafrica nove stiamo realizzando anche un famoso cavo elettrico
Che sarà molto importante ma nel momento in cui arrivi in Sicilia
C'è la rete elettrica l'iter di spacciare
Credo che non ci sia ancora
Grazie buongiorno presidente dottor Fontana che sono questioni su quattro fan foto agli umani e Germania
Ho due domande la prima Confindustria e in contatto con altri Confindustria orientino OPA come il Philip per esempio per coordinare per per aveva una una risposta comune fosse e la la seconda domanda e abbiamo sentito che l'inflazione info tre aumento a loro le aziende trasferiscono i costi
Appunto i clienti una parte almeno a cavalli vale parte allo in in in che misura immagini di Puff fitta di conforti il profitto scudetti profitto delle aziende stanno diminuendo Craxi
Allora sì sul primo punto c'è una costante rapporto con tutte le Confindustrie europee solo nell'ultimi due settimane abbiamo avuto due Consigli di presidenza straordinari di Business Europe
Nel quale demente c'è anche BDI con il Presidente siccome Siegfried Rusu norma
C'è una preoccupazione
Di tutte le Confindustrie del nord sud ex Ovest ovviamente poi con le sensibilità dovute alle condizioni dei singoli Stati
Ovviamente la Francia a meno
Problemi sul tema dell'energia avendo una produzione da nucleare molto consistente avendo il governo ha fatto delle scelte
Che hanno allevato molto il tema del dell'aumento dei costi in primis una parte della produzione
Di energia elettrica da nucleare è stata dedicata alle imprese apprezzi industriali e questo mi mente ha abbattuto il costo stessa provvedimento non l'abbiamo chiesto in Italia facevo cenno prima i venticinque terawatt da fonti rinnovabili da dedicare solo le imprese proprio per abbattere
Il costo in Francia hanno stanno introducendo uno già introdotto un sistema del tetto del prezzo del gas all'incontrario cioè il governo detto fino a centocinquanta euro paga le imprese sopra paga il governo qualsiasi cifra
In Germania ovviamente c'è una preoccupazione perché la dipendenza da gas e carbone russo è forte
Come in Italia
Percentualmente da noi è più alta in termini assoluti importa importa di più la Germania
E quindi abbiamo necessità di a un tempo per poter arrivare a una indipendenza strategica da queste fonti quindi c'è una forte relazione teatrale varie Confindustria ci stiamo parlando
A stiamo cercando di aiutare anche i nostri governi a trovare soluzioni congiunte perché una situazione che è difficile affrontare come come sullo stato membro faccio esempio alla Corrado che stanno facendo Italia Germania sullo stoccaggio quindi possibilità di stoccare e a rendersi disponibile le Riserve tra i vari paesi in caso di emergenza quindi c'è un lavoro costante continuo delle delle industrie europee
Sul tema dell'inflazione poi magari numeri il suo al al dottor Fontana però di di base cosa successe in Italia che
Le industrie italiane hanno assorbito la maggior parte dell'aumento dei costi non l'hanno trasferito allo alla cliente finale tant'è che
La l'inflazione è ancora in Italia dell'uno virgola sette per cento rispetto se non sbaglio il tuo e mezzo europeo
Quel altra altra europeo proprio perché le industrie hanno trattenuto nelle filiere questo mento di costi in un in maniera molto responsabile perché in un momento come questo se lo scarichiamo all'utente finale ovviamente
Salta il sistema però gli aumenti sono di una misura tale che oggi non ce la facciamo più ed è questo il grido di allarme che avevamo lanciato al nostro governo qualche mese fa
Perché non è che è una situazione che arriva con la guerra Russu Krajina
è una situazione che da fine due mila diciannove cioè di l'aumento dei prezzi le materie prime inizia prima lo short agio delle materie prime inizia prima lo aumento dei costi energetici inizia prima poi viene accelerato
E da cui ITO da quella che è la guerra russo Krajina
Quindi oggi ovviamente non riusciamo più attenere all'interno dei profitti delle aziende questi aumenti tant'è che molti in prese hanno ridotto
Urso speso le produzioni sedici per cento del campione della Saar perché noi abbiamo fatto ha dichiarato questo nei prossimi tre mesi lo farà un ulteriore trentacinque per cento del dell'ottantaquattro per cento rimanente quindi andiamo intorno al quarantasei se guardo le imprese energivore siamo al cinquantaquattro quindi siamo ben oltre la metà del del sistema industriale italiano che dichiara
Che deve di vedere le produzioni o sospenderla perché non è più conveniente produrre così
Questo ci allarma molto ovviamente per tutto il sistema economico
Poi non sono ecco tutto solo integrare sull'inflazione dal punto di vista tecnico ancora di più
Ma già detto tutto l'unica cosa che posso aggiungere che non sempre possibile trasferire sui prezzi
Gli aumenti questo soprattutto per le le aziende molto esposte quindi molto esposte al commercio internazionale perché perché in realtà coi John prima la vi è una simmetria degli impatti tra Paesi quindi abbiamo che in Europa paghiamo il gas questa ci davano la paghiamo non la pagano nelle imprese statunitensi
Qui hanno prezzi decisamente più bassi minime in alcuni casi non è possibile trasferire sui prezzi quando quando le produzioni hanno carattere internazionale quindi a quel punto si comprimono maggiormente margine fino ad azzerarsi affinché le imprese non sono in grado di produrre
Non so se ci sono altre domande sì prego
Un giorno sono Angelo Brasi schivo per Roma artigiane creativa priva anche economia h ventiquattro eccetera
Per adesso si parla prettamente di politica non è il caso di passare direttamente ormai all'economia di guerra cioè quand'ero in banca dirigente di banca quindi a qualche anno fa da ponte tra lo scrittore redattore
Avevo quattro aziende importantissimi una Firenze
Due a Brescia
L'altra in Sardegna che facevano armi
Molte armi due nel caso di aiutare queste aziende che fanno armi Saccà per questa cosa vorrà parlare le armi in questi momenti Pittaro ha purtroppo così siamo nel caso di aiutare molto per esportare nostre armi
Le nostre mine antiuomo si ricorderà sette otto anni fa l'azienda che esporta le armi la Sardegna con trecentosessanta dipendenti
Focus Sada coloritura politicamente chiuderla perché faceva delle cose orribili però purtroppo siamo in tempo di guerra e lunedì verrà bisogna farla quindi cercare di fare queste fabbriche e civici veramente cercare di esportare le chiedo scusa grazie
Prego no guardi il tema della della difesa è un tema che si sta discutendo in questi giorni
Noi però abbiamo bisogno di avere due riflessione al riguardo il primo è
Una difesa comune europea
E quindi ONU mentre amo nel tema di definire cose una politica estera europea come la gestiamo
E quali sono gli strumenti con cui la gestiamo
Più che andare sulla singola azienda che lei ha definito di armi o di economia di guerra
Ma soprattutto la dobbiamo inquadrare
Se gli interventi nel settore della difesa sono interventi volti allo sviluppo delle tecnologie
Perché è innegabile che molte delle innovazioni hanno derivazione ovviamente nel campo della difesa
Gli italiani storicamente hanno tradizioni nel nel settore della difesa molto importanti
Però bisogna fare anche
Molta attenzione quale tipologia ecco
Di di interventi si fanno è un settore molto delicato
E quindi generalizzarlo diventa difficile Complesso c'era ancora un intervento pre
A Brindisi sante o che non Manai
Due domande molto rapida prima la Confindustria è favorevole a estendere per un anno di più le schede cross del Patto di stabilità e crescita e la seconda domanda il presidente Draghi ha parlato che l'Italia sta facendo un studio di fattibilità tra per fare un caso tutto percorre tale Barcellona l'Italia per approfittare che il Barcellona c'è una pianta rasentato la grande e volevo sapere se lei è a conoscenza di questo progetto e che ne pensa grazie
Allora sul tema del gasdotto la Spagna ha una capacità di rigassificazione superiore a quella che utilizza oggi il problema è che il non è interconnessa al sistema europeo perché in Francia non è stato costruito il il pezzo di gasdotto quindi credo che alla luce di una riflessione di politica energetica europea
Si debba realizzare quel quel tratto di gasdotto che passa in Francia che agganci la rete europea
So che se ne sta ragionando a livello europeo noi siamo ovviamente favorevoli
A poter utilizzare infrastrutture già esistenti in altri stati membri a vantaggio di tutta la comunità europea sul Patto di stabilità e crescita
è ovvio che noi siamo d'accordo perché prosegue la sospensione in quanto ci troviamo di fronte a delle situazioni che nessuno poteva prevedere onestamente l'aumento così importante delle materie prime lo short cita materie prime quindi non non ci sono disponibili un aumento è una crisi energetica di questo tipo e una un conflitto
Alle porte se non all'interno del dell'Unione europea e ove deportare vedere ma al tempo stesso ne vendette o che se si può pensare
Lo lo è già stato fatto cioè di sospendere Patto di stabilità e di prorogare la sospensione il padre stabilita non riusciamo a capire perché non si presso sospendere anche il sistema dell'Ets
Cioè in un momento come questo abbiamo sospeso Patrice verità che sembrava il monolite che non si poteva spostare
Non vedo perché non si possa in questo momento su anche sul tema dell'energia rivedere completamente o sospendere il sistema Ets
Fra l'altro un sistema che sta mostrando una finanziarizzazione una speculazione pazzesca
Per noi compravamo i certificati due anni fa a sei sette euro adesso sono novanta euro
Stanno investendo i fondi di investimento cioè segni evidenti che non è più un tema industriale è un tema di speculazione
E quindi da questo punto di vista dobbiamo intervenire e possiamo intervenire e non capisco perché non si faccia
Grazie a tutti
Tutta la giornata