War Room Books - Tra pace e pacifismo. La guerra giusta esiste? La soluzione del conflitto si ottiene con la resistenza o con la resa?

Cari amici di un roux che cosa ci insegna la guerra di fronte alla tragedia dell'Ucraina
E serve chiesto un editore di pubblicando un libro scritto a cavallo tra le due guerre mondiali nel mille novecentotrentanove il libro si chiama i cristiani e la pace l'autore
E Emmanuel Mounier una filosofo francese il fondatore del personalismo una filosofia che pone al centro del suo orizzonte la persona in contrasto in alternativa con individualismo è il totalitarismo che dominarono la scena a cavallo tra le due guerre
Il libro si chiama i cristiani e la pace e viene scritto negli anni mille novecentotrentanove dopo la conferenza di Monaco e la successiva aggressione di internet alla Cecoslovacchia per annettere i suddetti al Reich e che cosa ci insegna quella tragedia e la lezione di questo grande pensatore francese eressero chiede l'editore Castelvecchi che lo pubblica è anche il l'autore della prefazione che un parlamentare italiano Stefano Ceccanti il capogruppo del Pd nella Commissione affari costituzionali saggista docente della Sapienza e che ha scritto appunto l'introduzione a questo bellissimo saggio
E che abbiamo qui il piacere di avere award Books buongiorno cercansi ogni giorno
E allora il
Bellicismo e il pacifismo sono entrambi rifiutati da munire per i loro caratteri ideologico in alternativa egli pone una concezione cristiana che definisce realismo spirituale in che modo quel pensiero e ancora oggi attuale cerca
Sì quell'Ulivo che finisce in questo modo in altri testi lo definisce ottimismo tragico
Tra per dare l'idea di questa contraddizione che c'è nella storia umana secondo Moni riletta in chiave cristiana appunto ci sono due verità di cui bisogna tener conto di entrambe la prima verità è quella che ci viene dal famoso dopo aver peccato originale che cosa vuol dire alla fine che il male cent'ciascuno di noi
Non si può estirpare con facili buonismi quindi qualsiasi cosa ne vogliamo fare una storia dobbiamo sempre sapere che il male esce quindi è sbagliato per esempio pensare di costruire con ricette politiche o altre
Una sorta di paradiso terrestre sulla terra che rischiano di produrre l'esatto contrario
Quindi ad esempio un pacifismo astratto che rinuncia Priori all'uso della forza perché penso che gli uomini siano per forza buoni e convertibili a priori
è una posizione ideologica dall'altra però ci dice Monieri cristianesimo crede anche che le persone partecipa all'opera di redenzione che avvenuto nella storia che
Dio si è fatto carne quindi questo vuol dire che noi non dobbiamo cedere a una sorta di cinismo al militarismo agli atti no che non cambi mai niente
E quindi cosa dobbiamo fare dobbiamo costruire istituzioni è possibile costruire istituzioni sempre perfettibile nella storia umana che riducano la forza dal male
E quindi diciamo ci dobbiamo muovere sempre in questa chiave di realismo ispirato ecco quindi in questa difficile posizione terza questa è l'impostazione il fondo di Monia
E poi di fronte all'ineluttabilità della violenza della guerra
C'è la possibilità di una resistenza di una guerra cosiddetta giusta
Però subordinata quattro condizioni no l'autorità legittima la causa giusta intesa come riparazione
A di una grave ingiustizia la proporzionalità dei mezzi rispetto ai mali arrecati la retta intenzione ossia allo scopo di una pace giusta cioè non cede alla tentazione della vendetta la necessità del mezzo bellico come unico mezzo per Ripa rare all'ingiustizia ora queste condizioni ci sono oggi di fronte all'aggressione di Putin all'Ucraina secondo lei
Ecco punto qui immuni cosa ci dice in sostanza che noi dobbiamo operare un discernimento dobbiamo capire questo discernimento non c'è se noi stiamo sulle posizioni estreme
Per la posizione bellicista qualsiasi guerra ingiusta per il semplice fatto che io faccio io la faccio mia Authority questa è la posizione dell'ICI sta non c'è nessun discernimento
All'opposto posizione pacifismo ideologico ricerca Priori qualsiasi forma legittima difesa è quella giusta è inammissibile
Anche qui non c'è nessun discernimento allora lo dice che cosa si fa
Ci poniamo dei criteri che poi sono i criteri tradizionali
Per il del plurisecolare dell'insegnamento della Chiesa e cerchiamo di discernere questi ovviamente come giustamente mi è stato fatto rilevare Monia scritto questo testo al trentanove prima l'arma atomica quindi molti hanno detto sì ma questi criteri poi anche la Chiesa ha cercato di rendere più restrittivi perché la potenza distruttiva dell'arma atomica pone dei problemi nuovi rispetto al mille novecentotrentanove si pone problemi nuovi però le esigenze discernimento quello di individuare dei criteri di applicarli è sempre la stessa cioè non è che passano improvvisamente all'idea che la guerra santa e giusta all'idea che non ci si può mai difendere
Allora nel caso in Ucraina a me sembra che questi criteri ricorrano ricorrano perché qual è la logica noi abbiamo una volontà di potenza che si esprime nel voler annichilire l'Ucraina
Non è necessario dire che Putin è uguale a Hitler però nell'asta dell'uomo ci sono delle forme di volontà di potenza di aggressione
Di sopra sopraffazione dell'altro è indubbio che anche qui Putin si muove anche sulla base di quello che è successo negli anni passati in questa logica cioè di aggressioni che lui ha fatto che non hanno provocato particolari reazioni perché lui ha pensato quindi di poterne fare un'altra ancora
Qui noi siamo esattamente dentro questa logica in cui c'è una legittima difesa era vittima difesa che si esercita
C'è stato poi dentro quest'seri criteri anche chi ha detto attenzione che dentro questi criteri la chiesa sempre detto
Non è che uno deve proprio autodistruggersi nera vittima difesa ci deve essere ancora possibilità realistica di successo
Ma la possibilità realistica di successo non vuol dire che le forze in partenza devono essere uguali
è capitato molto spesso nella storia dell'uomo che le forze sono disuguali ma che una capacità di resistenza specie quando ha un forte consenso riesce comunque a bloccare l'aggressore quindi a me sembra
E sotto il profilo dell'insegnamento della Chiesa noi siamo esattamente dentro questi canoni di legittima difesa
Ceccanti nel nei discorsi di papa Francesco queste distinzioni però sono un po'più sfumate
C'è una distanza che si sta aprendo tra la dottrina della Chiesa e il magistero concreto dell'esercizio che ne fa il pontefice attuale
Ma diciamo aveva il Pontefice attuale si muove su una direttrice che è stata quella di ridurre l'idea ricettiva difeso dalla guerra giusta
Che in effetti era l'intento del Concilio Vaticano secondo se non andiamo a prendere i testi del Concilio Vaticano secondo in particolar modo costituzione Gaudium et SPES
I criteri si annuncia di maniera restrittiva e infatti lì non c'era non ci sono le parole guerra giusta alle parole tradizionali si parla solo di legittima difesa
Anche se poi i testi successivi catechismo hanno ricusato anche la parola guerra giusto quello si muove in una direttrice che è quella dell'epoca nucleare di restringere di stringere le maglie cioè di ritenere in casi molto limite ammissibile che la difesa però alpina il Papa non ha una preoccupazione dottrinale il Papa una preoccupazione essenzialmente di poter utilizzare lo spazio anche diplomatico della Santa Sede
Affini positivi globali quindi da un certo punto di vista non gli interessa fare né un attimino legittima difesa né accusare gli aggressori ma consentiva la Chiesa uno spazio e possibilità di manovra
Cosa che noi dobbiamo assolutamente rispettare però un conto è la posizione istituzionale del Papa che guida anche una diplomazia internazionale un conto è il ruolo dei cristiani che sono impegnati in politica
Cioè noi non possiamo chiedere che il Papa faccia il cappellano l'Alleanza atlantica urlando contro Putin
O cappellano dell'Unione Europea contemporaneamente però i cattolici impegnati in politica non sono i terminali dello Stato della Città del Vaticano della diplomazia dalla Santa Sede
Sono persone che hanno delle proprie responsabilità specifiche in questo caso in Italia anche come membri e alleanze liberamente scelte come la NATO Unione Europea
In sintonia con l'articolo undici la costruzione qui dobbiamo anche accettare che ci possono essere degli scarti di linguaggio tre cattolici impegnati in politica il Papa
I cattolici sono chiamati alla responsabilità di cui Mou niente fa testimonianza in questo bellissimo libro
E poi c'è la Costituzione che lei ha citato la Costituzione che viene tirata per la giacchetta in queste in questi giorni nel dibattito pubblico da una parte e dall'altro e lo Stato rinuncia alla guerra c'è scritto nella Costituzione però voi
Senza soluzione di continuità gestito come strumento di conquista e di offesa alla libertà degli altri popoli che vuol dire Ceccanti vuol dire che invece informe difensive la guerra la Costituzione la riconosce l'ammette
Sì diciamo allora ci sono due profili diversi un primo lamette per sé
Se tu sostieni unitarie ed evita l'Italia si difende infatti l'articolo settantotto ottantasette c'è anche dichiarazione di guerra intesa sempre come guerra difensiva
Però l'articolo undici ci proietta nelle relazioni internazionali io dico sempre quando commentate questo che anche gli studenti quando sfida dell'articolo undici guardate lo proprio come iscritto ma proprio la lettera guardate nero davanti perché è un articolo curioso
Compreso l'errore ho detto rinuncia e ripudia la ripudia ripudia sì sì lei ha usato l'albergo che c'era all'origine deve allora l'origine del dibattito costituente sabato
Però la cosa interessante questo se uno chiedevano studenti non guardano il testo cosa dice l'articolo undici
Lo studente tende a detti l'articolo undici dice due cose che l'Italia ripudia la guerra e che accetta limitazioni di sovranità per l'ordinamento internazionale a fini di pace e di giustizia
Questo me ne Monica mente viene in mente questo così però ora prende il testo e guarda bene ora prende il teste cosa vedere articolo undici vede che non c'è un punto fermo cioè un punto e virgola
è un articolo di un unico comma non solo come un unico comma e anche di un unico periodo diviso un punto e virgola perché questo perché a seguito di un dibattito che ci fu nei lavori preparatori animato in particolare da costituzionalista siciliano mi quest'uso previste da Togliatti e quale fu la logica noi ripuliamo la guerra perché bipolare le aggressioni lo risolvono le istituzioni internazionali
Cioè deve essere anzitutto l'ONU l'articolo ha pensato per la risalita dall'ONU che reprime gli aggressori
Cioè c'è un monopolio legittimo la forza così come noi ce l'abbiamo con le forze IMI polizia carabinieri ordinamento interno così a livello internazionale cioè l'ONU che ha delle sue forze che reprime gli aggressori anche punto colluso la forza la cartella una varie modalità di uso la forza
Allora e quindi articolo undici è pensato perché se siamo aggrediti noi ci difendiamo se qualcun'altra aggredito collettivamente l'ONU colpisce gli aggressori e restaura il diritto alla pace
A questo punto si dirà va bene asse in questo schema perfetto che designa articolo undici non funziona
Perché il Consiglio di sicurezza dell'ONU cioè alla Russia che c'era il veto che cosa si fa questo è il punto chiave che cosa è legittimo fare dodici allagata stesso no che dice
Finché consiglio di sicurezza non decide ciascuno stato ha comunque il diritto di autodifesa
E dice in ogni caso tra loro in via sussidiaria ci possono essere organizzazioni regionali che aiuta quindi se non funziona allora a scala globale ci sono comunque organizzazione regionale nel nostro caso che cosa c'è in Europa ci sono
L'Unione Europea l'Alleanza atlantica e quindi queste decisioni sono lecitina perché sono coperte da questa apertura
All'imitazioni sovranità che sta scritto all'articolo undici
Senta Ceccanti oltre alla costituzione il pacifismo duro e puro tira per la giacchetta anche la storia è uno degli argomenti
Chi usa in questi in questi giorni riguarda i presunti impegni che l'Occidente avrebbe assunto con Gorbaciov
Alla caduta del muro di Berlino alla fine dell'Unione Sovietica impegni hanno distendere la linea della NATO diciamo oltre i confini dell'Europa e quindi di non andare a posizionare la NATO in Paesi come l'Ucraina che erano Paesi di di di confine allora non c'era ancora l'Ucraina come sappiamo nascerà nel novantaquattro mi pare per per un referendum esplicito del della popolazione dell'Ucraina
Questi impegni secondo lei possono avere un fondamento e soprattutto ce n'è traccia nei trattati negli accordi nel negli atti di cui disponiamo
No non ci sono accordi formalizzati in questo senso anzi casomai l'unico accordo che c'è era quello in cui tutti si impegnavano quando l'Ucraina conferirle armi nucleari che erano sul suo territorio
A garantire l'integrità territoriale dell'Ucraina però il punto chiave questo non è che c'è la NATO che si è espansa
Cioè qualcuno ha fatto delle invasioni militari espandendo la NATO che un'alleanza difensiva sono stati i Paesi che erano stati solo giocati dall'Unione Sovietica e che hanno subito contro la propria volontà
Decenni di occupazione sovietica pensiamo fra l'altro la vicenda dei baltici Paesi Baltici furono amnesia Unione Sovietica come clausola dell'accordo molto Freiberg troppo Patton azzurri etico
E questi Paesi una volta che si sono resi autonomi hanno chiesto l'adesione sia alla NATO sia un'europea l'hanno chiesta sulla base dei loro parlamenti democratici eletti perché loro temevano e forse in questo
Vedevano più
Lontano di Novi e anche finito il comunismo la Russia posso vi etica sarebbe stato ugualmente aggressiva forse addirittura di più che no l'unione da Repubblica scrisse che e quindi hanno ben pensato di porre lei le immagini prima aderendo a venti aderendo per Scelta democratica ora quando questi Paesi hanno chiesto l'adesione all'Unione Europea e allagato gli si poteva dire di no
Questa è la domanda pensa soprattutto ai baltici che appunto erano stati annessi legalmente con accordo fatto tra stalli e Sisti
Cioè secondo me è un po'era praticamente impossibile dire di anche se questo ci ha provocato dei problemi per esempio pensiamo l'Unione europea
è evidente che alla a estendersi per larghezza allargamento ha provocato una difficoltà
A espandersi per per in profondità
Se ne fossimo stati di meno avremmo potuto fare un'Europa più forte non si poteva dire di no a queste forze a queste realtà che volevano rientrare in Europa di cui si sentivano parte evidentemente no quindi diciamo la nazione europea si sono espanse
E sulla base di una spinta dal basso e di un'esperienza tragica che queste realtà avevano avuto in cui erano passate magari all'improvviso
Da un regime autoritario un tipo la subordinazione Unione Sovietica qui quindi e in retrovia codeterminazione dei popoli che ha definito le nuove geografie
Non evidentemente una gestione dall'alto dei Paesi Baschi e delle foto e delle delle dei poteri egemoni no
Fra l'altro questo Fabbrini ci ricorda che non va nel novantasette la Russia sottoscrive esplicitamente questo equilibrio come condizione di ingresso nel G7
Quindi quand'anche ci fosse stata una fase un po'fluida della determinazione la definizione di questi di questi equilibri c'è stato poi un atto di assenso esplicito volontario della Russia
Nelle varie io non era la Russia di oggi perché qualcosa è cambiato dentro devo dire io che
Sono portato sulla rizzare con questi Paesi pur nella loro diversità con tutte loro
Problematica perché molti di questi avevano avuto esperienze democratiche
Precedenti comunismo quindi hanno seri problemi di acclimatazione vale Balcani così via però io ho avuto come professore di Storia contemporanea professor Giuseppe Are
Il quale nel mille novecentottantatré e ci assicurava con certezza con l'Unione Sovietica sarebbe crollato da lì a qualche no e ci diceva Luís che era stato comunista che ne era uscito dagli anni Settanta
Che la pericolosità della Russia postcomunista avrei potuto essere peggiore perché lui diceva guardate che il comunismo alla fine un'eresia cristiana e pensa di aver ragione e che tutti diventeranno comunisti
Per questa ragione è aggressivo ma fino a un certo punto perché pensa che la storia vada sicuramente la sua direzione
Ma se calarla il sistema comunista impegnato surplus può darsi che un nazionalismo che gli che verrà dopo sarà più irrazionale perché non penserà di avere la storia per forza dalla propria parte
Quindi diciamo per carità quel sistema crollerà ed è un bene che crolli
Però il livello di sicurezza successivo bisognerà vedere se saranno non ha neanche la la scusa di uno come dire di una di un'ideologia del cosmopolitismo delle scale comunque l'invio dei popoli che invece il comunismo sia pure come come promessa menzognera a aveva con sé e che ha consentito come direbbe fuori eh
La sopravvivenza al suo fallimento storico il passato di un'illusione del comunismo vece oggi noi percepiamo
Direttamente il la tragedia e la gravità di questo atteggiamento che la Russia esprime ma secondo lei Putin
Ha più paura della NATO o ha paura della suggestione che l'Occidente esercita sulle società Ucraina prima e Russia poi
Ma Bowie teme fondamentalmente la comparazione tra livelli di benessere e di libertà che ci sono in Occidente che quello poiché ha fatto franare il consenso in Ucraina anche alla parte est
Perché ucraina si è comparata alla Polonia
E comparando sia la Polonia vedendo che il PIL della Polonia rispetto al pre ottantanove cresceva mostruosamente rispetto a quello dell'Ucraina mentre prima erano pari e che pur con tutte le difficoltà che esistono in Polonia dal punto di visto lo stato di diritto immagini di libertà in Polonia erano maggiori
C'è stato uno spostamento e l'opinione pubblica prima la parte Ovest quella che confinava direttamente con la Polonia ma poi anche la parte est che si vede quanto sta
Resistendo in questi giorni che proprio vicino alla Russia
Ha pensato che ci fosse questo rischio di trascinamento che arrivasse fino alla Russia e quindi ha pensato di colpirla per tempo prima che questo contagio cadesse
Senta professore alla luce di quanto ci siamo detto quindi armare l'Ucraina legittimo e doveroso
E è assolutamente doveroso nel senso che ed è anche una reazione proporzionata perché noi non abbiamo fatto esattamente quello che ci hanno chiesto agli ucraini
Che gli ucraini oltre a fare richieste gli anni scorsi aderire alla NATO e lì si è pensato di tenere una serie di stati cuscinetti appunto per
Evitare di dare un'impressione di provocazione alla Russia contando su una goccia con la Russia oltre a questo fatto importante
Noi non abbiamo aderito a una scelta che ci è sembrata sproporzionata con la no fly zone che poi concretamente voleva dire che ciascun avevamo il compito di abbattere aerei e della Russia perché questo c'era ed è precipitato il la situazione
Diciamo tanti pastori terza guerra mondiale ci siamo limitati per così dire a dare un appoggio esterno
Intermedi capaci di di incapacità ad alla Resistenza operina perché lei si potesse difende non perché noi fossimo come vice a me è sembrato una soluzione ragionevole proporzionata
Però la crisi dell'Ucraina chiama l'Europa anche a uno scatto nuovo e guarda caso si è parlato in questi giorni di concretamente di difesa comune di esercito comune ecco ma quando l'Europa diciamo rende compiuto il suo processo di integrazione politica e quindi che riguarda la politica fiscale la politica della difesa la politica estera
Beh poi si decide il metodo ingovernabile intergovernativo e ancora attuale e la cooperazione rafforzata basta a muovere un esercito cioè devono poi accordarsi al telefono i capi delle cancellerie principali o lo deve fare una
Una struttura tecnocratica non elettiva come il presidente della Commissione europea insomma c'è bisogno di una nuova governance e quale
Ecco non a questa vicenda anzitutto ci riporta sul piano di realismo
Perché negli anni scorsi molti hanno pensato per esempio che si potesse spandono europea Corolla corte di giustizia in termini di consenso sui diritti che è sempre una cosa molto complicata
Che vediamo anche in termini di quanto sono distanti tra di loro gli Stati americani
Su tante tematiche era stato diversissimi da spinta all'unificazione avviene sempre sulla base di spinte che riguardano materie economico militari questo dato di fatto poi su quello ci si costruisce tu tutto il resto compreso giustamente non c'è un tentativo di omogeneizzare diritti è quello il punto che allora il dilemma che
Pone lei se n'erano posti insieme Alcide De Gasperi Altiero Spinelli nel cinquantuno cinquantadue quando i francesi volevano affrontare la questione del riarmo della Germania esclusivamente in termini militari
Al Cile carte al Piero Spinelli
Q costruirono invece un corto un trattato Comunità europea di difesa in cui il mese prossimo maggio ricorrano i settanta di fu firmato figlio del maggio mille novecentocinquantadue in cui avevano messo l'articolo trentotto e famoso articolo trentotto in in cui si diceva che bisognava convocare un'assemblea costituente l'opera per darsi istituzioni comuni perché per questo esercito deve rispondere istruzione comuni campo altrimenti funzionare
Allora noi con quel progetto allora fallì perché una maggioranza trasversale composta da comunisti gollisti altri minori l'Assemblea nazionale francese ad agosto cinquantaquattro
Blocco o questo progetto che purtroppo allora fondò in Europa rimase
Indebolito da questo per cui la stessa alleanza atlantica è diventata un'alleanza simmetrica tali servizi in America e tanti nane Rottoli europei perché alla fine chi più chi meno siamo un po'tutti a Roth un po'di meno quelli che hanno l'arma nucleare come la Francia però c'ha c'è una evidente a simmetria no
E siamo ricondotti lì cioè siamo ricondotti all'idea che occorra uno strumento comune di difesa
E che questo strumento possa essere governato soprattutto dalle istituzioni federali più che da una logica intergovernativa
Ha messo sono polemiche si sono aperti tutti ora ma per esempio anche il problema Kinder nel momento in cui si arriverà a un cessate il fuoco e a delle forme lì di tutela e l'Ucraina senza pensare di far entrare armati però chi è che deve garantire
Per l'Ucraina singoli stati probabilmente no premente direttamente l'Unione europea visto che un Paese candidato quindi questa pista che lei segnale che materia anche classica del professor Fabbrini che ogni domenica
Cioè lo rispiega bene
Sul Sole ventiquattro cioè uno sbilanciamento Unione europea sull'asse federale più che su quello intergovernativo diventa nelle prossime settimane un punto chiave
Poi c'è il tema dell'implementazione del bilancio militare il cosiddetto due per cento che fa tanto irritare i i i Cinque Stelle
Ma anche genera preoccupazioni diffuse anche in chi non ha ovviamente
Tentazioni populiste Prodi stesso dice sono preoccupato che il due per cento receda una politica estera comune perché l'implementazione del bilancio militare in assenza di una politica estera comune di fatto determina le ragioni del di un'azione lirismo lei vedrà anche questo pericolo
Diciamo siamo di fronte sempre a quello che il ministro De Gasperi Spinelli nel cinquantadue
Cioè questa costruzione di strumenti militari comuni deve andare insieme a un alla politica istituzioni politiche perché altrimenti
Il suo senso si disperde diventa poco gestibile anche la crescita parte diventa fonti diseconomie di scala ma diventa anche non gestibile
Per cui è un tutt'uno che noi dobbiamo fermare però le due cose vanno insieme cioè non si può neanche pensare di fare le nozze coi fichi secchi siamo purtroppo in un mondo fatto di pericoli perché abbiamo
La Russia che comunque è una certa influenza anche sui Balcani vediamo anche così io neanche in sede ci sono le manifestazioni pro russe per esempio
Abbiamo il Nordafrica che purtroppo dopo le primavere arabe sul momento hanno funzionato e che sono polveriera ma non è che si può pensare di affrontare questa situazione ignorando anche i il fatto che occorrano dei costi occorre assumersi dei costi però un conto assumersi questi costi contanti real mi nazionali e un conto è fare un'operazione appunto di ingegni versano in genere suzione all'europea federale
E non si può neanche pensare di prendersela con gli americani rimproverandolo di non averci avvisato di voler lasciare l'Afghanistan e voglio concorrere al bilancio della NATO no però su questi temi le questo è un tema che riguarda più la mia
Prospettiva che la sua tramite resa sapere cosa ne pensa un politico su questi temi si forma anche il consenso dell'opinione pubblica in un modo o nell'altro come si forma
Il consenso dell'opinione pubblica per cui un sondaggio
Testimoniano ancora contano ieri la Stampa in prima pagina che si italiani su dieci dicono no all'aumento delle spese illimitate militare
Come si forma e accendi la tv in un giorno a caso porto un esempio in cui sono testimone e lo capisci di qua cioè Pier Ferdinando Casini di lacci e Luciana Castellina
Lui spiega le ragioni di una pace da costruire con la Resistenza lei invoca la resa per ottenere la pace paventando il rischio di un conflitto maggiore e in mezzo la conduttrice preoccupata di assicurare che le due contrapposte abbiano la stessa possibilità di re espressione tutto perfetto ecco mi sia consentito di esprimere il dubbio vorrei sapere cosa ne pensa lei
Che il pluralismo misurata in senso quantitativo non sia il modo migliore di organizzare disposti discorso pubblico
Cioè due opinioni opposte generano reazioni che poi si dispongono
In base alla preesistente geografia delle emozioni interiori no paura il bisogno di sicurezza è chiaro che Kouloud uno con l'idea di una pace che si propone come rinuncia a combattere
E ma ci sono domande che non possono essere trattate sul piano per così dire dell'opinione c'è sottratta una storicità che richiede competenze memoria
E questa la malattia del dibattito pubblico in Italia in Europa secondo lei
Sì dopodiché io penso che debba essere soprattutto chi governa fare un'opera pedagogica
Perché se coloro che si trovano a fare il presidente del Consiglio il ministro difeso il ministro degli esteri spiegano chiaramente qual è la situazione
L'opinione pubblica
Può tranquillamente cambiare perché può capire realmente la percezione dei pericoli questo mi sembra che sia il punto vero da fermare perché non era mica facile neanche nell'Italia del mille novecentoquarantanove dire di aderire a perché dopo aver vissuto una guerra tragica anche le spinte neutraliste anche nell'opinione pubblica del di coloro che sostenevano i partiti di governo e anche a livello dirigenziale erano alte
Nella Chiesa cattolica adesione alla NATO non era pacifica c'erano anche dalla Segreteria di Stato vaticana le opinioni molto diverse di fu Giovanni Battista Montini insieme a De Gasperi a trainare adesione italiana l'alleanza atlantica anche nei gruppi parlamentari democrazia cristiana c'era la componente dossettiani che aveva delle Riserve però
Fu Mammana costruito consenso con i dati alla realtà con la spiegazione
Con dei testi col fatto che la vetrata Peter al multilateralismo che appunto è una trattativa che c'è una visione politica meno semplicemente le armi è il penso che si tratta di fare sensatamente questo lavoro pedagogico che a dir la verità
A cominciare dal presidente Mattarella in vari suoi interventi in questi giorni questo lavoro pedagogico cioè poi c'è il mondo detto molte costruisce le domande dei sondaggi
Che è un'altra cosa anche perché i risultati sondaggi dipendono sempre molto dalla formulazione della domanda
Lo chiedo Petrone nel quarantanove faccia fare questa obiezione chiunque intermediava la complessità tutti i processi sociali oggi purtroppo
E la guerra la raccontarono intimo e se la guerra si racconta come Sanremo c'è scollata dalla sua storicità
Diventa il confronto fra due opinioni che sono prive di qualunque
Rapporto con la memoria con la storia con la competenza questo il problema ciò nondimeno semmai dobbiamo andare forma i trattati europei
Tipo Comunità europea di difesa secondo me possibilità che un Presidente del Consiglio commissario di peso opere spieghino bene quali sono preside può cambiare sicuramente l'opinione anche oggi anche se il mondo e Talk
Funziona alla rovescia e magari solo rappresenta opinioni di pacifismo astratto
C'è anche un problema che riguarda la memoria condita mancanza del di una memoria condivisa in questo Paese
Che fa come dire riattiva il conflitto sull'identità e fa più fragile questa coscienza non le pare rispetto ad altri Paesi penso alla Gran Bretagna penso a Paesi dove c'è una memoria condivisa quindi c'è meno incertezza su alcuni su questioni chiave che riguardano il il patto di civiltà
Non è così dicevano i poi i paesi che sono venuti da una sconfitta nella Seconda guerra mondiale hanno maggiormente dei tabù
Ad affrontare temi come quello di un riarmo anche se abbiamo visto il cancelliere Scholes nel giro di pochissimo
Alla guida di un governo di sinistra con i Verdi la prontamente capovolta in modo che io giudico spettacolare non me lo sarei aspettato in questi tempi mentre invece nei Paesi che sono state di poter vincere la guerra delle democrazie che hanno vinto le guerre elevate più spregiudicato e anche tutta un'Cuillo
Questo indubbiamente c'è questa differenza culturale di partenza che non è da sottovalutare
Però a questa diciamo questa questo conflitto potenziale il libro i cristiani e la pace e la sua la sua forza di sintesi la sua richiesta
Di valoriale che esprime offre una uno strumento una un'arma importante una risorsa importante erano ricordo che nel Cremonese viene prima che scoppiasse con la guerra mondiale
Questo è il dato lui dice guardate che dalla guerra di Spagna dove noi non siamo stati in grado di difendere
Il legittimo governo contro l'assalto di colore Mussolini fino all'Atac patto di Monaco fino alla conferenza di Monaco non ci siamo illusi una sorta di buonismo che non esista la volontà di potenza questa esiste
E che anzi alcuni regimi intensa no di farsi forza dei nostri cedimenti ne dobbiamo sempre tener conto di questa ma anche noi oggi abbiamo una avevamo una visione anche più ottimista possibile evoluzione le accuse per tanti motivi anche
Sensati Mosca San Pietroburgo sulla città europee
Ci sono vicine chilometri da noi però se emerge una volontà di potenza questa volontà di potenza va fermata questo è il punto vero
E questo terzo appunto del trentanove che è scritto
Poco prima dello scoppio seconda guerra mondiale
Denuncia appunto la mentalità direi sarà e spiega che quelle che stanno proponendo la mentalità di resa finiranno per essere del tutto succube del nazismo sembrava quasi un'accusa infondata perché il famoso autore del testo Morire per Danzica
Che sostanza diceva e ma arrendiamoci facciamo dipende da si ritirano e che ci porta qual è il problema per noi era un socialista era Marcel dea
Quindi non era un qualcuno che veniva dalla destra la vicinanza ideologica apparenti a Hitler eppure Marcel dea sull'onda di quella posizione finì per aderire a dal Governo di Vichy io adesso in uno dei dirigenti del regime di Vichy poi a scappare morì poi a Torino i nascosto
Clandestinità per non essere arrestato e condannato
è sorprendente intanto una visione profetica che c'è in questo libro quanto il fatto che ciò che sostiene alla prova della storia risulta diciamo ciò di cui noi possiamo oggi fare tesoro
E allora mi chiedo Luperti questo pensiero
Del personalismo cristiano
Poi in realtà non abbia raggiunto il giusto riconoscimento oggi nella nel dibattito pubblico nel presente sia quasi un pensiero di iniziative va a fare sgomitare per per farsi riconoscere e e accettare perché
Sì perché secondo me si è perso un po'organizza questo pensiero in realtà era abbastanza diffuso materia diciamo prima nel cattolicesimo democratico che si è manifestato in Italia
Negli anni Sessanta e Settanta poi è stato un po'accantonato
è stato privilegiato un approccio un pochino più fondamentalista nei rapporti tra religione e politica penso invece che vada pienamente riscoperto in tutta la sua ricchezza e complessità fatto per questo io curato Morcella Morcelliana
Esce il sette aprile la riedizione di un altro testo classico molto bello che esce marito non le riflessioni sull'America sono tre conferenze
Degli anni cinquanta in cui Maritain spiega di aver capito bene che cos'è la democrazia e pluralismo in America durante l'esilio tra il quaranta e quarantacinque quando era fuggito dalla Francia contro il regime di Vichy
Per partecipare alla resistenza
Io penso che con la rilettura di questi testi anche se appunto ci sono cioè un certo stacco rispetto al oggetto disperdete memorie c'è il tema della guerra nucleare quindi vanno tenute presenti anche discontinuità però vanno riscoperte
Perché altrimenti anche il rapporto tra
Ispirazione di José politica fatta molto in termini Settis sì no principi non negoziabili cose giuste cose sbagliate a priori mettermi un ragionamento più sofisticato fatto per criteri applicazione avere attenzione alla storicità
E soprattutto lungo recupero della complessità di cui abbiamo bisogno grazie professor Stefano Ceccanti per averci fatto conoscere questo testi cristiani e la pace edito da Castelvecchi che cari amici di Columbus vi invito a comprare a leggere grazie per aver partecipato a questo colloca averci dato il contributo della sua saggezza
E cari amici noi ci rivediamo venerdì prossimo per un'altra proposta per intanto buona giornata otto
Grazie