14 APR 2022
rubriche

America sociale - Conversazione settimanale con Giovanna Pajetta

RUBRICA | di Ada Pagliarulo - RADIO - 16:31 Durata: 23 min 41 sec
A cura di Guido Mesiti
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Il Presidente Biden chiede un processo per crimini di guerra e definisce 'genocidio' la guerra russa all'Ucraina.

Gli Stati Uniti e la Corte Penale Internazionale: nel 1998 Clinton firmò lo Statuto, ma poi non ne chiese la ratifica al Senato.

George W.

Bush sconfessò Clinton e, in seguito, l'Amministrazione Obama collaborò con il tribunale in veste di 'osservatore'.

Trump giunse a sanzionare la procuratrice Fatou Bensouda, che si occupava di possibili crimini di guerra in Afghanistan.

L'Amministrazione Biden ha revocato quelle sanzioni e pare intenzionata a riconoscere la Corte.

La guerra in
Ucraina sembra aver spezzato l'estrema polarizzazione politica: la Camera ha votato a larghissima maggioranza lo stop alle relazioni commerciali con Russia e Bielorussia, il Senato ha revocato con voto unanime la fine dello status di 'Nazione favorita' alla Russia.

Anche nel Paese il sostegno all'Ucraina è molto forte: il 72 per cento degli americani è a favore dell'invio di armi, il 74 per cento chiede più sanzioni (fonte Cbs).

Lo stato dell'economia: l'inflazione resta la bestia nera di Biden, è cresciuta ancora, passando dal 7,9 per cento all'8,5 a marzo.

Sul fronte dell'occupazione, invece, i dati continuano ad essere incoraggianti: a marzo sono stati registrati 431mila nuovi posti di lavoro.

La società americana post-pandemia: dopo il fenomeno della Great Resignation, si registra anche una crescita del favore nei confronti dei sindacati, che arrivano per la prima volta anche in grandi aziende come Amazon e Starbucks.

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