L'utopia urbana di Aldo Loris Rossi

Qui nella nella nella sede del Consiglio comunale quella diciamo legittimante
E lo so e Barone fra un po'accampati
I innanzitutto saluto o la moglie del prostrò dolori Soros si dono della Mazzoleni per i figli Massimiliano e Corinna Rossi
E mi cacciò immediatamente perché gli onori di casa giusta lì deve fare la mostra presidente del consiglio comunale e informato
Allora buona buona sera a tutti benvenuti grazie accennare opera che voluto coinvolgermi in questa bella iniziativa in ricordo di Aldo Loris Rossi saluto la famiglia presente in aula
E debbo dire che insomma a costante con piacere l'invito di Di Gennaro perché la prima porta nonostante sia il Presidente del Consiglio che sto da questa parte a Antimo questi a a seguire a seguire Laura che queste lavora Consiliare di di via Verdi
Da quando ci siamo insediati infatti siamo nella sala Libano uniti e quindi insomma è l'occasione anche di cadere diciamo di fare questi spinta da quest'altra parte intanto grazie perché il ricordo di uomini così diciamo importanti che hanno lavorato anche per la nostra città anche hanno lasciato un segno diciamo di architettura importante
Anelano s'a Napoli è sempre un momento di grande di grande grande
Importanza e quindi e l'occasione per poterlo ricordare ricordare anche innumerevoli opere pieno hanno contraddistinto e il valore umano e la persona che è stato Aldo Loris russi
Mi fermo pr si capiscono la parola Gennaro che insomma ha il compito di guidare l'iniziativa che a questi attentamente volutamente organizzato grazie buon lavoro
Grazie presidente effettivamente pure primo dicevo insomma da quando ci siamo insediati questa è la prima volta che usiamo questa quest'aula che nella quale insomma
Dal due mila undici o due mila sedici io sono stato consigliere quindi insomma come dire composto che per me ha un significato ma per tanti consiglieri che sono passati
Sicuramente porto i saluti della professore Pasquale Belfiore che purtroppo aveva pensato questa iniziativa in ricordo il professore Aldo Loris Rossi e che me non è potuto essere presente oggi per ragioni insomma che erano di forte impedimento
Io sono componente del coro della del gruppo o Manfredi sindaco eletto nella nella lista Manfredi sindaco saluto anche il capogruppo della lista Maffi di ma anche di sindaco Fulvio Fucito
Come dire il il mio ricordo della professor Aldo Loris Rossi è legato alla fatto che mi occupai della dell'aria accidentale in particolare il rischio vulcanico ebbi modo di partecipare a una trasmissione di radio radicale
Dove appunto si discuteva di rischio vulcanico perché ebbi l'ardire anche di fare una proposta di legge regionale attraverso una proposta di delibera del consiglio comunale che ripeteva un po'i vincoli previsti sull'aria vesuviana
Sulla sulla su sull'aria poi dei Campi Flegrei io come dire indegnamente sono avvocato insomma oggi mi trovo a
Condurre questo dibattito di architettura di urbanistica
In ricordo del professore valori solo Aldo Loris Rossi e e e e penso che cavità proprio momento giusto in città c'è stata una discussione
Sull'architettura perché la piazza Municipio
Appena consegnata dai lavori ha aperto secondo me in modo positivo una discussione su quello che deve essere il future lo stile architettonico della città
Quindi un dibattito che sicuramente dalla di frutti e che spero che continui mi dacci immediatamente perché insomma ripeto indegnamente
Sono qui a a condurre questo o questo momento anche scientifico in una memoria di Aldo Loris Rossi e passo la parola all'assessore Edoardo Cosenza professore
Che quindi porta anche salutisti nove purtroppo un impedimento prego
Sì grazie
Che
Sì il sindaco imprime tra l'altro è in corso la Giunta comunale per cui diciamo rappresento anche i colleghi che sarebbero voluti venire come mia Filippone o lavora lì Thomas insomma solo io ho potuto abbandonare diciamo i lavori i lavori della della Giunta ma insomma mi hanno esplicitamente detto di portare anche
I loro saluti mi scuso per loro se non sono potuti venire ma insomma sono io che mi sta seduta dell'alta però però rimarrò perché ho piacere a a rimanere beh io amo dolorosi o conoscevo benissimo insomma perché sia come professore diciamo della Federico secondo sia perché
Come assessore regionale
Commesso non si sia con me con in parte Guido Bertolaso ma soprattutto Franco Gabrielli abbiamo rivisto le zone rossa del Vesuvio abbiamo rivisto la zona rossa dei cambi reintrodotto aveva ben zone gialle che molti cittadini manco sanno bene che sono insomma abbia fatto un lavoro quindi così e ovviamente conosca anche una serie di opere di Aldo Loris Rossi tra l'altro ho visto se bellissime tavole e io alcune di queste ce l'ho negli occhi non riesco bene a ricordarmi dove le ho viste ma in qualche libro in qualche cioè le ho già viste diciamo almeno una parte che me ne ricordo proprio
E proprio bene e una personalità importante
Insomma un rivolo riferimento come docente ma anche una presa importante cioè diciamo
Ho avuto discussioni anche molto serene ma anche molto vivaci con Aldo Loris Rossi e devo dire quindi perché però sempre con grande & grande rispecchia abbiamo dovuto esempi dei convergenti voglio dire ma questo però e anche e anche normale voglio dire però sembrano discussioni che a me a me hanno sembra molto molto molto molto arricchito quindi
Davvero Nerone volle non ricordo molto molto piacevole perché non era mai un incontro di formare un incontro in sostanza una discussione di di di sostanza e poi titoli questo quindi l utopia urbana l'utopia ci fa pensare spesso a qualcosa che non si può realizzare e che non è esattamente ricevano che non è il termine che copre perfettamente
Auto Loris Rossi perché quello che diceva Aldo si poteva anche realizzare voglio dire poi
Chiaro in una sintesi va bene Udo Kier Bademme potrebbe essere anche la visione né senza la visionario auto quindi diciamo potrebbe anche essere una visione cosa che che anche oggi cinici e aiuterebbe molto perché un per il momento del fare momento
Dei finanziamenti momento delle opere quindi una visione importante
Sì urbanistica però Aldo mica se interessato cioè auto ha fatta anche opere puntuale di molto importanti che trattavano vuole salvaguardare perché insomma voglio dire
No non entro nel merito centrando miei colleghi in maggio ma insomma ci sono delle cose importanti che ha fatto che vanno anche tutelate voglio dire diciamo perché non non non entro nel merito ripeto ma
è importante
Checché Becchetti che si tutelino queste opere significative che che che ha che ha fatto e che sono anche e molto visibili
E si diceva di questa discussione nostrum su su piazza municipio che poi è una discussione che rifaremo almeno altre tre volte
Dove vari faremo quando cambierà la viabilità finalmente la rifaremo quando faremo la l'operazione veramente importante di Alvaro Sizzo di riappropriarci di varcare il portone perché adesso diciamo i di fatto Alvaro Siza prolunga la piazza molto dentro al porto
E la rifaremo perché quando si passerà anche da sotto che perché in realtà quella piazza tre livelli il livello superiore il livello intermedio Pocho livello che vediamo trono ingegneri quello tecnologico in cui ci sono due linee della metropolitana
Di cui una dietro la stazione di testa
E quindi la discussione che vi faremo di fare o più volte che va va bene
è bene che si discuta certa uno poteva quando parla di nome come Alvaro Siza si deve pure un po'inchinare nel senso che e Alvaro site salutare Moro cioè due premi Pritzker come dire due premi Nobel lega assieme hanno fatto un'opera quindi quando qualcuno dice
Cambiamola
E come andare diciamo da che ne so io da un premio Nobel
Della letteratura non sono da grazie a delle da da che ne so io di Pirandello diciamo va be'mese i personaggi in cerca d'autore non mi piace cambiamo il finale insomma voglio dire insomma bisogna anche come dire
Misurarsi eh perché se no diciamo pure facciamo
E bisogna anche faro
Capire vedere no insomma questo questa piazza vista dal mare una salita del che non non vuole che si veda auto che Napoli fatta apposta diciamo mica robusto Bosco Leakey voli fresco passerà da sotto e ci mettiamo anche l'aria condizionata e chi vuole passare dei fresco non c'è problema
E poi però uscirà nella città medievale direttamente o nella oppure quando si si esce poi dal porto sì all'ATO sì al molo Angioino nel mille trecento mila niente insomma quindi diciamo sarà sarà un elemento ulteriore di discussione
Però vorrei fare come dire due osservazioni che ho già fatto anche in un altro evento sull'importanza dell'architettura in questo momento però il primo punto è che diciamo noi che stiamo nel mondo reale delle realizzazioni sappiamo che c'è al momento della discussione
è il momento della realizzazione
Cioè c'è un momento di discutere poscia momenti in cui si realizza
Se uno sbaglia momento semplicemente fermare opere cioè diciamo discutere di un'opera quando già è stata approvata la progettazione esecutiva la si sta realizzando significa solo vuole fermare un'opera del che non è possibile più cioè prima bisogna discutere dopo un suo pit discute che si si discute un cantiere che non va più avanti diciamo questa è la prima operazione che va che va detta con chiarezza perché diciamo quindi secondo me bisogna aprire una discussione anche politica su quello che si si sta progettando ma su quello che è già stato approvato coprogettazione addirittura in cantiere
Significa per ma però diciamo se discutiamo molto oggi dell'uscita di Montevecchia della dell'ascensore semplice alterniamo un'opera peraltro di Benito da miope diciamo perché che non è questo il momento perché
Discutere se è bello e bellissima significa semplicemente lasciare una struttura in cemento armato non finita sostanzialmente no giusto per parlare di un esempio che c'è la prima bisogna discuterne adesso parla invece ci sono molti i temi che ancora si devono andare a discutere
Però questo io credo che ne dobbiamo dirla questa cosa perché altrimenti diamo l'idea che dopo si può sempre discutere un momento dopo non si può più discutibile accettare basta perché altrimenti non si fa mai niente sostanzialmente notti in maniera non fai mai niente
L'altro tema che riguarda appunto l'urbanistica un tema in cui oggi anche il pensiero di Aldo sarebbe importante che noi dobbiamo progettare non Napoli ma la città metropolitana cioè oggi il tema è la città metropolitana c'è una città che ha tre milioni di abitanti cinque per cento degli italiani
In un territorio piccolissimo piccolissimo meno del cinque per mille dell'Italia che sta più del cinque per cento degli italiani
E che c'ha delle connessioni storiche lato Pozzuoli lato lato costiera a una crescita caotica verso nord con con moltissimi comuni
Che poi si vengono sul sul Napoli solo in automobile con servizi scadenti diciamo Maddoli dobbiamo in questi anni costruire la città metropolitana di Now non Napoli la città metropolitana di Napoli che è anche una forza politica una forza commerciale enorme
E su questo va aperto il confronto cioè non ci concentriamo mi permetto di non ci concentriamo solo sul Napoli quella che noi riteniamo sia Napoli perché meno di un milione abita il tema è tre milioni di abitanti
Che hanno lo stesso Sindaco che Gaetano Manfredini
E su cui dobbiamo ragionare su molti temi ampi come ad esempio i trasporti che già sta facendo un lavoro con la linea dieci della metropolitana che sarà un finanziamento al comune di Napoli di quasi due miliardi di euro sostanzialmente che collega fragola Casoria Casavatore
San Pietro a Patierno
Piazza otto Carli Carlo terzo fino arrivare a Napoli ma vuol dire servire duecento mila abitanti arrivare ad alta velocità da premurato dove partirà la Napoli-Bari
Diciamo connettere il porto con l'alta velocità di Garibaldi con l'alta velocità di Afragola collare Oporto cioè pensiamo più in grande questo è un invito che faccio all'Istituto José diciamo io non avrò tanto tempo per pensare tanto però invito diciamo una platea
Soprattutto di architetti di ma di urbanistica pensiamo Napoli come città me doveva cioè facciamo che questo termine città metropolitane corrisponda veramente una città metropolitana di una forza enorme perché davvero questo è un servizio importante cioè non non sterilizziamo la nostra energia alla nostra discussione su temi in cui non si può far niente ma concentriamoci mi permetto di dirlo
Su temi veramente in cui l'Energia intellettuale
Serve serve tanto era questo sarà anche ripeto mancherà al dibattito Aldo però anche nel nome di Aldo diciamo che appunto guardava anche in grande come si vede
E poi alcune cose sia utopico e anche guardando i visi di disegni via mobile anche era utopici no però poi alcune cose
Lei fece e alcune cose ancora si devono fare ma si faranno diciamo come queste incredibili metropolitane che lui disegnata io
Scusatemi se ho parlato fin troppo e vi ringrazio
Grazie assessore Cosenza
Opel Aldo Loris Rossi diciamo
Aveva un'utopia che era quella di abbattere tutti gli edifici da quarantacinque settantacinque perché li riteneva delle scatolette di pessima manifattura
Quindi insomma che che erano delle gabbie che poi determinavano Maggi non l'area nord per come è stata costruita anche dopo il insomma nel periodo della ricostruzione quello che poi ha determinato dal punto di vista sociale quindi forse l'utopia di Aldo Loris Rossi era a voler cambiare la città in un modo forse troppo traumatico
Quindi lo diceva peraltro con forse provocatoriamente forse però effettivamente siamo una città afferma e insomma a Est e a Ovest
Abbiamo mancato gli appuntamenti importanti per la città insomma sicuramente la riduzione lui era molto per la riduzione del cemento o quindi della aderisce mistificazione della città e facendo a questo punto il il paio con una dimensione metropolitana consente di estendere
Di più o di di ridurre la densità abitativa da anche nelle in questa in questa tavola insomma troviamo dei nell'introduzione
Una indicazione di questo tipo
Io chiaramente sempre con grande cautela insomma cedere la parola alla professore lo ha Leonardo Di Mauro presidente del dove gli architetti di Napoli accogliendo voi insomma l'inversione
Nell'ordine degli interventi
Grazie prego
Grazie
Un tiro mancino questo appare intrattabile come e molto Mancino allora
Io Aldo non l'ho conosciuto non mi sono laureato a Napoli l'ho conosciuto tardi cominciano una carriera
Lui era già professore cominciano una carriera ricercatore andando avanti
E indubbiamente la io sono un professore di storia
Quindi e sono un conservatore accanito come ricordava bene professionalità quindi manomissioni del centro storico a me m'hanno sempre fatto venire i brividi quindi la dimensione utopica
Di di Aldo in alcuni momenti era era
Era troppo traumatizzante
E però malgrado questo e le con Aldo se ne discuteva di questa cosa ma caro questi Oscar lui ha chiesto di fare la prefazione a uno di sul più volumi sono all'ultimo
E niente
Perché c'era da parte mia anche la grande considerazione se il sia nel nella sua figura nella sua capacità di essere architetto
E architetto appunto i modi mi sono utopica secondo una tradizione che la storia dell'architettura ma anche nella sala Pietro Napolitano è stato ricordato la Monti anche c'è sempre stata qualunque architetto a un certo punto è preso dalla dal desiderio di
Intervenire di ridisegnare nato e di ridisegnare l'ambiente in cui si vive e io come presidente di una di una di un ordine dove ci sono nove mila nove mila e passa architetti So già che tutti e nove mila avrebbero la loro idea il loro ridisegno utopico dalla città quindi figuratevi
Se non si può non apprezzare l'idea e poi sotto la capacità di Aldo che è stata straordinaria insieme con le collaboratrici che sono ricordate una copertina
Di ridisegnare completamente la città quartiere per quartiere
Secondo un suo pronto un progetto che alla fine un progetto coerente non è un fumetto per intenderci da quei momenti sembra che lettura di del della Fantascienza di fumetti l'architettura avveniristica però non è un fumetto la scrittura pensata e funziona
E Aldo accompagnava questa sua progettava cita progettuale
Anche con una profonda conoscenza storica della città io su questo vorrei che soffermarmi un attimo perché qui siamo talmente tanti Tru-Vue avrà delle cose da dire e e io dico quello che
Particolarmente mi ha colpito nel nella sua frequentazione
Cioè Aldo per esempio disegna è ed è la prima tavola dell'album che avrei vedrete avrete disegna da una ricostruzione storica della forma di Napoli antica che la migliore la la più bella
Non solo graficamente
La più puntuale malgrado non credo non ci siano le scoperte segnate le scoperte recenti legate al agli scavi la metropolitana e così via però
Nella dimensione di Unocal di un di un architetto che non è un professore di storia che non è un archeologo ma che sa
Guardare alla formula la città il suo ridisegno della inabili Napoli sa antica all'inizio e lei di questo album è il più bello che c'è tant'è vero che in un libro che ho fatto insieme con un professore di storia
Di storia storia che Giovanni Vitolo per un editore Pisano
E e dovendo parlare di di di Napoli e in un libro di sul il di Napoli lustra
La la pianta che ho scelto per per far vedere Napoli antica era questa di alto non era quella degli archeologi
Che può essere pure precisa molto spesso non fa capire qui invece si vedono le linee di costa simili canaloni simile alla formula le sue e questa sua conoscenza della forma dalla città
Fatta accompagnata anche da un'attenzione alla all'aspetto geologico all'aspetto morfologico al contatto con o discipline varietà sono quelle che tutti dovremmo
Ha raccontato che tutti dovremmo aprire parlando di fatti di storia cioè molto spesso si sin
Ci si focalizza sulla letteratura specifica della propria nella propria
Specifica delle proprie le proprie ferie eroici e lo si guarda e non si guarda all'e sterno così come come presidente dell'ordine io circo se si deve parlare di verde
Di fare parlare non solo gli architetti e disegno i giardini ma anche botanici e agronomi e medici perché l'altro deve servire a casa avute delle persone e quindi coinvolgere diverse specialità
Specie specialissimi in nella fondamentale Aldo arriva a individuare
Il porto della città
Nella in piazza Municipio prima ancora che si facciano gli scavi cioè non poteva certamente sapere delle navi
Perché quell'uomo potesse avere nessuno però che lui fosse il porto e forse con quell'estensione loro disegna prima degli altri e questa conoscenza dell'area geografica della di piazza municipio
Geologica autistica storica è è anche all'origine di certi suoi dissidi all'inizio del alterno ben tre ebbe un malore un malore fisico
Nel momento in cui ci fu la discussione del progetto cioè del del del perché lui sapeva benissimo che
Le torri il Baluardo certe cose erano ero già oggi sia perché non c'era bisogno di andare le avevano appena distrutte negli anni Venti
E qui dicevo le fotografie si sapeva che ci fossero non si poteva sempre del porto non si poteva sapere delle navi ma di tutta la serie A te lo si sapeva
E quindi e lo avrebbe certamente ridisegnato quella piazza in maniera diversa ma come ho detto tutti gli archivi che hanno una loro a aver vorranno avuta avrebbe un ruolo di una loro idea una loro un loro progetto quindi è perfettamente coerente con con la professione
E
Visto che siamo arrivati a parlare di piazza municipio un inciso che sarà lungo ma poi torniamo a parlare di Aldo
Allora ha ragione Cosenza le discussioni si devono fare prima
E o si possono anche fare durante
La metropolitana credo avuto particolarmente fretta e poi non la fretta non c'è stata questa salì lo stesso venti venticinque anni non lo so
Ma nel momento in cui si sono trovati le le i resti medievali inaspettati non quelli che si si conoscevano e che Aldo conosceva già sapeva come tu
Ma quelli inaspettati il palazzetto Del Balzo quelli medievali e così via dei momenti bisogna usare trovati resti romani e le navi
Forse in una situazione diversa
Un committente diverso avrebbe potuto dire l'architetto importante illustre Caro architetto ci siamo trovati davanti a questa situazione forse il suo progetto da dalla utilizzazione di queste cose rinvenute può avvenire
Un uno sprinter riverso può avere un input diverso può essere ripensato un attimo questa paura di rallentare le cose nel momento in cui
Per e si è voluti continuare nel ha fatto sì che ci sono state e ci sono situazioni che ho da punti sarà lo storico solo
Sono incongrue cioè un torrione si conserva e diventa sperato fino un certo punto diventa elemento d'arredo e altre cose si demoliscono altre non ci sono e cioè stranezze come per esempio e lo devo dire perché si era fatto notare fin da principio e l'idea di lasciare quel dente cariato di rovine verso il Castello
Che Napoli diventerà una cosa ingovernabile perché qualunque fosso con pietre a Napoli e ingovernabile guardate piazza Bellini o guardate lo spazio davanti all'Incoronata
Quando si sono demolite cose preziosissime che potevano essere conservate all'interno al coperto e si lascia all'esterno questo elemento decorativo che io primo penso che prima o poi quelle quella quell'otto il dente cariato verrà coperto senza senza per questo rovinare la bellezza della piazza e poi ti dico perché la piazza è bello
Visto che anche dichiarando di Futuro e Libertà tutti parlano della piazza il presidente dell'ordine finché non parlarono mai Maletto me l'altra volta quindi e e allora cominciamo anticipare una cosa che poi scriverò allora
E poi c'è l'errore più grave
Che poveri che che nessuno dei due architetti illustri poteva sapere perché nessuno le aveva detto
E quando io gravami ruolo e Pasquale Belfiore invitati da professor Gizzi allora sovrintendente
A dare un parere su dove mettere la stato del re diritto Emanuele che non possa debba potuta tornare in piazza perché non poteva reggere e poi non non poteva star davanti al discorso della linea le del baco
E alla fine si si decise di piazzarla a piazza Borsa e mi pare che ci stia degnamente
Però
Io Benedetto facciamo notare che
E il quel quella struttura quel piccolo parallelepipedo che nel Progetto adesso diventa una specie di Belvedere sulle rovine
Lasciato da Filangieri nella demolizione dell'ambito del circuito delle mura il castello
E perché quella era la porta d'ingresso all'aria del castello che si veniva da via Medina ricco suo modo si saliva verso quella porta e poi arrivati davanti all'Arco di Alfonso si girava ad angolo retto e si entrava nel castello
Lasciarlo appeso così senza fare una piccola passerella che dalla piazza passerella sospesa e leggera la cosa proprio che dalla piazza portasse verso la porta
Per mantenere l'idea che quello era il varco d'ingresso al Castello quindi una memoria Usseglio architettonico
Minimo che però avrebbe permesso Gizzi ci disse e ma no ma lì è stato progettato uscita dall'ascensore io Benedetto rimanemmo inorriditi ma come l'ascensore dice Vanoli quello che non lascio solo un ascensore a
Come stavano qui di chiacchiere secca salgono senza vera cabina sopralzo ingegnere come si chiama proprio dal professore
Allora e come lettore ma che senso ha quella una porta non è già noi vorremmo fare la pensilina e poi non ci vado non solo fa diventare un bel vedere ma perché facciamo accanto a quello una cabina di vetro che fa l'ascensore quindi rende rimane l'ascensore moderno e accanto l'amore antico
Non c'è stato verso corso elementi Rich ormai deciso ormai è fatto allora non è che le cose non sono state dette vent'anni fa perché questa è cosa di quando si è deciso di mettere monumento a a a piazza Borsa
Non sono state prese in considerazione alcune delle osservazioni quindi la piazza
Se abbellì difetti per dal mio punto di vista di tappa flusso di storia sono in questi errori storici avvenire non non essere intervenuti sugli architetti dicendo salvaguardate delle cose che ci sono e che potrebbero diventare elementi di arredo
Ma
Attraenti e la situazione sottostante quindi correggere e non credo che quegli studi avrebbero avuto difficoltà in poco tempo a inventarsi soluzioni alternative
Questo dell'ascensore che era per me la cosa più grave e dalla mancanza passerella e il dente cariato
La piazza invece priva di alberi non è sbagliata
Perché che una piazza sia di pietra e norma San Pietro e di pietra non ci sono alberi San Pietro non ci sono alberi per San Marco e nella piazzetta di San Marco non ci sono alberi a Piazza Plebiscito
Non ci sono stati alberi perché no e anche in un'altra io ora altri pro colleghi consultati non abbiamo voluto gli alberi a piazza Dante di nuovo perché anche Piazza Dante era un un un foro
I napoletani piangono
E questa è la cosa che quando avrà tempo e voglia scriverò per farlo sapere ai H tre napoletani che non sono qui piangono su piazza municipio senza verde perché hanno la memoria quelli che l'hanno vista perché poi qua c'è una generazione intera che non l'ha mai vista la piazza di prima
Della piazza Di Lauro fatta con un giardino all'inglese con le vasche le piscine del fondo e Fontana e il e tutta quella cosa lì ma quella vi Lauro era una una rumore nell'idea e la piazza conca perché la piazza in di Napoli
Davanti che che l'andavano anche dalla chiesa di San Giacomo verso il molo
E e ci andava in maniera se e senza soluzione di continuità come ha ricordato il professor Cosenza cioè la piazza dovrà arrivare fino al molo quindi la piazza scendeva dalla facciata della chiesa
Era più piccola di Patch adesso perché il rispetto al castello sera Lavant ama l'avanzamento del della cinta cinquecentesca
Quindi era un rettangolo che coincideva posso presto presto che con con una facciata della chiesa è un po'più dell'ingresso dell'attuale Palazzo San Giacomo scendeva verso il molo ininterrottamente
Conto più con un doppio filare di alberi
Questa piazza che voi vedete bene in un bellissimo quadro degli oli per esempio che la fa vedere dal molo verso la chiesa con il doppio filare di alberi doppio nel senso alberi a sinistra perché a destra era rimasta in qualche modo ancora
Dopo la trasformazione di dalla creazione di Palazzo San Giacomo della sparizione dalla facciata
E con l'eclisse la sistemazione di quei di quei filari di Licci portati come si faceva nel tardo Ottocento primo Novecento cioè perfettamente pubblici
Che era quello che si preesisteva prima dalla sistemazione di lauro quindi dal Settecento dal Seicento settembre
L'Ottocento conto variazioni a varie il lato di Hitler Mercadante è sempre rimasto lo stesso allineato in quel modo cioè la piazza è sempre stato una piazza di pietra con alberi ai lati
E lauro che l'ha fatta diventare ha tolto gli alberi ai lati gli ha messo il giardino al centro quindi napoletani che rimpiangono il verde rimpiangono un verde che e esistito come contraddizione però di quella che era la forma scandita dalla piazza che in qualche modo il progetto attuale viene ripreso
Gli alberi sono i lecci che per me sono proprio una cover la tristezza senza pari perché la gli altri dovrebbero far far fedele stagioni quindi un ruolo CPC a Napoli le stagioni non si vedono perché tra Lecce e palme non si vede mai una foglia per terra solo a
Al Vomero ogni tanto qualche platano
Però questi grandi Ricci che scendono
Con tornando ora anche via Caracciolo con tornando una piazza di pietra
E ha una logica perché rientra nella storia della della gli errori sono altri sono quelli che vi ho detto sono marginali ma sono grato a mio parere ma purtroppo non allora tornando ad Aldo Aldo nel nel la le utopia che era quella ricordata della distruzione del della dell'architettura di scarto ma quella creatura sarà scartata di per sé
Perché quell'arte sono tutti edifici che prima o poi dovranno quelli dal quarantacinque al settanta dovranno essere rottamati perché la scade la la la la
La come posso dire così come si portavano automobile si rottama una un frullatore si rottama una un'automobile che nulla più quel che non funziona più quelle un'edilizia da rottamare
Il problema ecco eccome sarà rottamata che cosa sarà progettato al suo posto perché qui che come sa bene professore mite anche professore di restauro il problema è come e come saldo comunque ecco e
Come restaurare il moderno cioè come restaurare la casa e portuali Aldo Loris Rossi
Che ha problemi seri nel cemento armato del come restare il mercato ittico di come di di di Cosenza quindi quindi resta come restaurare le architetture pregevoli che qui e eccome respirare quel cemento armato ma le architetture
E il
E di Ottieri a piazza Mercato quella piaccia o non piaccia
Ora buttiamo giù noi Okada da sola
Perché però poteva essere sostituita perché non non non può essere non si può certo pensare di restaurare la qualità scadente di quel cemento armato quindi il progetto di Aldo è un progetto cioè lunga utopica di Aldo di ridisegnare completamente la città
Perché la città storica e e infonde piccola rispetto alle dimensioni che ha assunto la città moderna
Perché è una città tutta di speculazione del dopoguerra perché Posillipo era verde ancora negli anni quaranta e e e quindi è un'idea
Quella di Aldo che non è che un progetto utopico che può che può come propria Monti anche a diventare una un un modello per architetti futuri come una una uno spunto però è evidente che che quella città del Novecento dovrà essere modificata scusate la prolissità
Grazie professore
Diciamo che io da avvocato
Mi sento a mio agio perché insomma la città alla Lavitola voglio vedere ma voglio vedere trasformata nel rispetto della della sua integrità storico-monumentale però insomma mentre altre città europee vanno avanti sembra che Napoli sia ferma da questo punto di vista io passerei la parola alla prossima migrando Russo direttore del Dipartimento di architettura dell'Università Federico secondo però prometto solennemente che non parlerò di piazza municipio
Quando passa la mia gamba primo spara invece vorrei avrei voluto interviene prima di è sempre un piacere andare dopo perché ovviamente dovrebbe parlare prima perché mi volevo collegare l'ultime cose che diceva l'avvocato Esposito consigliere esposti cioè
Quando parlava appunto di Aldo Moro Loris russi che parlava del demolizione di edifici più recente con lui
In questo mostrò una norme capacità di previsione e quindi come al solito visionario
E soprattutto anticipo dei temi che oggi sono delle linee di ricerca ma anche come dire di organizzazioni di programmazione del nostro territorio perché parlava di consumo di solo zero perché parlava di un tema che oggi e c'entra nell'interno delle pratiche della trasformazione la città parlava di economia circolare mi parlava di rottamazione quindi anche con una straordinaria
Disse comunicativa con una forza mediatica straordinario mi sentivo di notte radio radicale confesso e
E questo significa appunto che anticipa la dei temi che oggi diventano faticose pratiche da acquisire
Dal punto di vista del dell'operatività dei professionisti e della capacità istituzionale di governance delle amministrazioni
Ecco io credo che noi anche senza parlare in piazza Municipio stasera possiamo parlare di architettura perché ricordare
La figura di Aldo Loris Rossi significa mettere al centro l'architettura mettere al centro l'architettura come un valore etico politico sociale e culturale
Cosa che dovrebbe essere fatta strutturalmente nelle città dentro le comunità insediate territorialmente quindi a me fa anche piacere che si parli di una piazza bello e brutto e perché
Ci si torna confrontare su un valore collettivo che quello dell'architettura architettura che vorrei dire lettera morta
Pratica desueta nella nostra città nel nostro contesto quasi una passione per pochi invece pacchi vettura come missione civile come strumento di emancipazione di costruzione di comunità credo che fosse al centro
Delle idee di Aldo Loris Rossi e anche dei suoi progetti quindi stasera parlari Loris Rossi significa
La possibilità di parlare di un grande intellettuale ma anche di un pezzo della nostra storia della nostra storia urbana della nostra città della nostra comunità vorrei dire anche della nostra scuola
Per la nostra scuola di architettura che si chiamava Facoltà di Architettura oggi più tristemente burocraticamente chiamiamo di part time
Ci offre opportunità di ricostruire il quadro di una tradizione culturale di una scuola ma vorrei dire di un movimento intorno all'architettura dentro un contesto spazio-temporale che è stato il contesto in cui Loris Rossi lavorate operato
Questo ci consente di rintracciare di flussi di idee di recuperare delle argomentazioni delle esperienze complesse in generale di mettere in evidenza delle radici
Qui le radici profonde di un modo di pensare di insegnare di fare architettura dentro la nostra scuola del secondo Novecento io vorrei collegare
A questa tradizione culturale a questo lavoro di questo architetto alcune radici che oggi ancora hanno evidenza all'interno dei nostri percorsi culturali formati sono radici profonde molti direzionali complesse che consentono di parlare di Loris Rossi e consentono oggi di parlare di noi di quello che siamo stati di quello che siamo ma soprattutto quello che più mi interessa di quello che potremmo essere
Soltanto attraverso
La la rivisitazione di queste radici noi possiamo progettare il nostro questo motivo per cui il nostro dipartimento negli ultimi tre anni nei prossimi tre anni lavorerà e ha lavorato
Su o delle mostre dei convegni delle ricerche fondi storici con i progettisti con tutti i nostri docenti sulle radici no qui stiamo ricostruendo le radici della nostra su parlare di Loris Rossi significa parlare di una componente fondamentale
Perché la sua energia intellettuale la forza delle sue idee vorrei dire la forza della sua architettura
La proposta è la prorompente forza visionaria del suo agire ma anche il suo sottile senso critico io lo ricordo da studente un professore coltissimo
Capace di interpretare in maniera immediata il sentimento dell'interpretazione della modernità ecco io capi gli moltissime cose sentendo alcune sue conferenze un senso della modernità e anche sul suo declino
Quindi un visionario che riusciva costantemente andare una concreta valenza politica politica collettiva alle sue proposte di assetto architettonico e territoriale dello spazio comune
Ecco questi materiali a mio avviso costituiscono una profonda testimonianza di una tensione etica ideale
Che si materializzava anche in progetti di altissimo valore tecnico civile ne avete citati alcuni ma pensiamo soltanto i sui disegni delle grandi maglie territoriale come quelli di ecco Neapolis che oggi sono qui e sui piani particolareggiati per Lario ci dentale e orientale
Queste sue visioni della città di fine del secco no no le sperimentazioni di ecco Neapolis che sono sostanzialmente una testimonianza straordinaria
Che a mio avviso ci consente di leggere uno scarto uno scarto molto forte tra utopia e realtà
E dentro questo scarto dentro questo spazio che uno spazio di interpretazione ma anche di forte progettualità vorrei oggi è possibile oggi è possibile Donatella Mazzoleni che ringrazio moltissimo insieme ai figli Corinna
Massimiliano perché hanno donato al nostro dipartimento molti di questi documenti che noi abbiamo distribuito ai nostri docenti dentro queste queste questi progetti di territorio noi siamo in grado oggi i leggere la condizione attuale dei territori metropolitani primato diceva il professore Cosenza abbiamo la necessità di questa visione ma un palinsesto di questa dizione Illy dentro
Territori urbani e PD urbani questo vorrei dire che ci fa capire che il Novecento è davvero finito a partire proprio dall'assenza di un rigoroso senso critico come il suo che oggi sia in grado di comparare costantemente quello che e quello che può essere uno scarto direi che possiamo intendere come una sorta di figure euristica no una figura esplorativa che tende a uscire da ciò che è già in moto da ciò che convenzionale e riesce con grande creatività a dare uno spunto interpretativo di grande valenza politica ecco io credo che oggi ne vediamo una fase dell'architettura dove il progetto e l'architettura cambiano l'architettura e la città cambiano sotto la pressione di fortissime modificazioni pensate soltanto alle codificazione delle tecnologie le tecnologie digitali le questioni ambientali
Le questioni legate alla mobilità le questioni sociali per legate all'equità e alle diseguaglianze il Progetto
Al progetto viene chiesto un enorme
Straordinario sforzo di innovazione i rimodulazione di paradigma ecco io credo che ricostruite queste tracce narrative no che sono molto legate quelle radici e qui parlavo prima ci consentono di andare oltre una visione codificata convenzionale del Progetto dell'architettura
Delle sue possibili missioni
E questo o credo che lo capiamo soltanto se assumiamo una forte consapevolezza di una contemporaneità che basata sull'abbandono di interpretazioni che con il Novecento possiamo dire che sono davvero finite dobbiamo recuperare valori idee tracce tradizioni che sono indispensabili per dotarci di una consapevolezza del presente io credo che il rileggere questo lavoro il senso critico con cui viene costruito il sistema dei quadri conoscitivi dei quadri interpretativi delle visioni di futuro sia un po'diciamo un elemento molto importante vorrei sottolineare per chiudere la valenza anche del del pensiero critico Loris Rossi della sua capacità di costruire un discorso critico in grado di dirlo recuperare la forza del dei di delle idee
Di un'attività sempre intensa ma anche sempre gli frontiera appunto tra utopia e realtà tra un'interpretazione forzata fino alle ultime conseguenze che ci ha forse guidato nel comprendere il senso della nostra contemporaneità e credo che alcuni temi uccide la sua ricerca che coincide con il suo Progetto questo un altro elemento straordinario
Da sottolineare i nostri studenti a chi voglia conoscere quest'tutti per la sua ricerca che concede sui propri con il suo progetto individua dei temi vorrei soltanto in un Charlie poi ci sarebbe da discutere su questi temi per come li vedo io
Una forza espressiva del linguaggio un linguaggio di sommo genio discontinuo incentrato sul disconnessione dialettiche in opposizione all'ordine gerarchico ma soprattutto alla normalizzazione all'omogeneizzazione
Delle forme
Dell'architettura della città un'indagine forte sull'indeterminatezza e sulla promiscuità della lingua dell'architettura
Secondo punto tensione verso un utopia come una dimensione di ricerca e di esplorazione
Fortemente sostenuta da un senso critico di lettura dell'esistente dello spazio materiale immateriali
Terzo una capacità multi scalare di guardare al territorio all'architettura e all'architettura sempre come una sorta di matrice inclusiva che dà forma al territorio quindi con un andamento che non è convenzionale che non è piramidale che non è cascata no dall'architettura al sistema e viceversa
Quarto tema
Questo mi colpiva molto da studente l'ho già detto rilettura critica della modernità la capacità attraverso un progetto realmente contemporaneo che non è fatto solo di Segni è fatto di struttura di pensiero capace di superare l'espressione più retoriche
Della modernità in particolare del movimento moderno dell'International Sbai ancora il progetto il territorio come un processo creativo aperto
Inclusivo capace di affermare l'architettura come una dimensione politica della di della trasformazione del reale infine una grandissima attitudine che noi tutti dovremmo recuperare che forse diciamo la digitalizzazione che attraversa le nostre pratiche diciamo ci ci indebolisce progressivamente con attitudine al disegno al disegno paesaggistico disegno territoriale multi scalare come una sorta di esercizio incessante di pensiero e anche di intersezione di saperi di competenza ecco credo che le tracce di questo pensiero critico e anche della sua azione invitante presenti viva dentro le sue architetture disseminate nei nostri territori nei suoi scritti né sui volumi sui saggi rappresenti Nord giungo come aiuto fondamentale io credo per ricostruire una storia di un architetto di una scuola di un pensiero che attraversato la nostra città io credo che questa sia una mappa indispensabile
Rilettura del lavoro di Loris Rossi per orientarci mi sentirei possibili trasformazione del nostro territorio contemporaneo e su questo credo che il nostro Dipartimento sia facendo e farà spero che farà un lavoro sempre più intenso Castagnaro Alessandro Castagna l'aggressore Castagnaro scusate
Sono troppo amici
Diciamo sopra non lavoro veramente molto importante sostenuto dal dottore dal mostro tenero io catalogazione di Chiurchiù non ho ultimo muro di Domus
Rappresenta questo materiale questo bellissimo edificio la data portuali in copertina e tutto il materiale che viene da questo archivio e noi custodiamo con grandissima cura con grandissima attenzione ecco
Credo che questo sia un primo può segnale
In cui si prende consapevolezza dei valori di cui ho parlato io credo che noi nei prossimi mesi utilizzeremo questi materiali forse questi terribili
Come elemento di comunicazione dei nostri archivi dello purché facciamo soprattutto del valore culturali architettonico etico sociale e civile biondo Morris russi grazie
Grazie
Io molti spunti per chi insomma
Non è architetto
Si presta alla politica insomma tanta teoria assolutamente significativa assolutamente che poi però io questo mi piace dirlo si traduce poi una visione della città che fa propri i bisogni che poi ci sono territorio per dare delle funzioni a pezzi di territorio e io immagino alla alla l'accidentale perché è quella che ha subito delle trasformazioni ma che ha a purtroppo ancora di vuoti urbani
Con delle opere realizzate ad esempio la porta del parco che io l'ho sempre vista come una duplicazione di un centro congressi che abbiamo pienamente nella Mostra d'Oltremare è stato un errore
Fino ad oggi sembra di sì
Non si è interpretato bene la funzione che doveva avere in ragione dei bisogni del territorio perché effettivamente quella è un'area è un un un un'opera che è costata anche diversi milioni di euro e che di fatto però non ha una funzione
Per i cittadini l'architettura e la visione di città credo che faccia proprio attraverso proprio le cose che diceva il professore russo un i bisogni che poi bisogna occorre interpretare sui territori per e questo fa la politica questo io dico sembra che la la la fortuna e il merito del sindaco poiché da Manfredi e quello di essere l'aggiunta della progettazione
Sui giornali è andato alla notizia che siamo tra i primi nel conseguire finanziamenti quindi opere di sviluppo è un'occasione che io penso con la responsabilità che riporto da semplice consigliere insomma come dire appuntato della politica dopo
Insomma soldato semplice e la responsabilità che ci portiamo innanzitutto tutti quelli che sono arruolati nell'istituzione abbassare la parola la professoressa Paola
Ascione presidente dell'Associazione italiana per la documentazione e la conservazione degli edifici e dei complessi urbani moderni prego professoressa
Grazie
Io
No vengono
Spettava l'applauso farà
Che dire è un po'imbarazzante per me nel senso che cioè da un lato sta venendo fuori tutta la mia anima di studentessa di tanti anni fa fumo della facoltà di Architettura e mi sono ritornate in mente tutta una serie di questioni anche legati ad una condizioni che viveva in quel periodo la facoltà in cui c'erano discussioni animate tra indecenti anche in presenza degli studenti anche perché non erano altro che motivo almeno per noi di di comprendere quanto in quel periodo ci fosse un dibattito reale tra un'architettura
Diciamo talvolta un po'qui distacco accademico un'architettura che andava un po'anche al di fuori di quelle che erano delle determinate
Condizioni alcuni anche può più legati ancora al movimento moderno altri più spinti verso una visione che era invece più legata alla fine almeno nel periodo che io ho vissuto anche a una visione diretto degli equilibrio tra
La presenza di una riconosciuta comunque importanza dei valori e della tecnica di materiali e quindi di un'architettura sicuramente in qualche modo anche futuristica stipuliamo
Però poi allo stesso tempo invece una visione che era consapevole dica necessità di ritrovare un rapporto il più di equilibrio con la natura
Io credo che questo sia un tema ancora molto da da da da indagare e che dobbiamo in qualche modo riscoprire quindi sono d'accordo
Sul fatto che queste tavola in qualche modo testimoniano sicuramente un pensiero
Un pensiero all'epoca anche molto all'avanguardia soprattutto all'interno di un contesto che era un contesto diciamo un po'particolare l'ora voglio ricordare a questo punto avendo anche la professoressa Mazzone di fronte che come dire mi rimanda ad una serie di di di attività di ricerche che costantemente sono stati portati avanti
E quindi poiché richiamare anche lei perché
Ricordando le architetture degli anni sessanta quello che è stato all'epoca anche come dire sono stati di riconoscimenti importanti come la pubblicazione no nella città e proteggerli
Della la famosa struttura urbana sviluppo verticale che per l'epoca qui a Napoli e come dire un'assoluta novità
E oppure anche la mega struttura per la mostra biglie Nobel prima attacca Anna al Gran Premio internazionali di urbanistica e di architettura e allora Boy io anche ricordare mi divido con l'uomo non è che sì interesse si occupa soltanto del mantenimento di reperti
Moderni
Diciamo sotto forma preliminare biologia moderna
Ma si occupa anche della trasmissione di quello che è stato un pensiero nel Novecento e che troppo spesso noi vediamo come dire informalmente e concretamente rappresentato soltanto da alcune icone
Di una modernità e e piuttosto che invece rappresentate da una serie anche molto più varie di architettura che testimoniano
Un pensiero anche molto complesso per la diciamo che poi il proprio centro non parla per la mobilità ma che il Novecento ci fornisce quindi
Da tutto
E in e importante di vedere queste opere che e in qualche modo hanno tra l'altro trattato un materiale tra virgolette moderno assolutamente moderno dandogli un'espressività e dal mille anche l'interpretazione chiaramente in una chiave
Del tutto particolare
E che oggi sono delle architetture manifesto penso alla cassa il portuale chiatta mai assolutamente come dire non possiamo vedere nelle condizioni in cui stanno attualmente e che assolutamente devono in qualche modo essere riconoscibili anche dai cittadini come un che degli elementi di grande rappresenta insomma importante rilevanza nella storia anche della città e devono essere recuperate non possono essere soltanto delle scenografie per diciamo fiction o altre diciamo firma
Pur di più o meno insomma rilievo popolarità
Questo una prima questione la si e per cui credo che così come chiaramente la rata del popolare tanti altri diciamo est espressioni come anche in realtà grande eccetera ma devono essere certamente riconosciute come elementi che però devono essere accomunati da un piano strategico civile per la visione e anche qui sanno perfettamente
Vicina ad una visione più aperta diciamo etichette legga questa cosa nella reale molti Scala Rita diciamo che hanno queste presenze questi frammenti di modernità che non possono essere lasciati come diciamo elementi isolati ma che vanno rivisti anche rispetto ad un pensiero che li ha concepiti
E rispetto al rapporto che possono avere nella città ma nella città contemporanea non in una città pseudo moderna perché di fatto una città realmente moderna forte Napoli
Non è mai stata visto che e fatto di piccole enclave come la Mostra d'Oltremare come l'ex nato come tutti compressi anche come tutta l'aria diciamo industriale
Quelli spagnoli voi invece dell'aria
Orientale che però insomma ancora non sono secondo me visti in una visione il caso di dirlo metropolitana che invece dovrebbero assolutamente detto questo un io credo che sia importante a proposito delle tavole
Rilevare un aspetto che non è stato ancora sottolineato che proprio quello invece quella questa visione
Tra virgolette ambientale
Nel senso più ampio diciamo della parola
Che Aldo Loris Rossi aveva anche all'epoca credo in pochi diciamo avessero non soltanto a Napoli
Insomma anche un po'
In Italia in parte determinato probabilmente da questa
Aspetto come dire cioè da da da da una architettura certamente più vicina ad un picchio diciamo
Di un'architettura organica ad interim certo tipo divisione ma quello che
Così io in qualche modo certo non sono la storica e ma come dire non posso non pensare ad una a quella che non mi appare affatto una cassa utilità al fatto che ci sia stata una progressiva evoluzione in avvicinamento questa idea di pittura di visione futuribile che però in qualche modo legarsi è la struttura della città
A carattere geomorfologico ma anche proprio a quelle che erano delle risorse della della della natura a questa visione di una Napoli che quella che si vede ma anche di di un qualcosa che c'è al di sotto no della di ciò che noi prevediamo che ci può essere che non sono soltanto gli scali ma sono anche per i tempi dei corsi d'acqua sono delle condizioni che anche la tutti Tura spesso arredo poco visibile anzi ha talvolta diciamo soffocato
Non credo sia un caso che
Questo termine diciamo ecco Neapolis
Che in realtà
è stato diciamo
Scelto sia legato anche a un percorso di ricerca che c'è stata e che io non sono come dire un'esperta della della del lavoro del non non ho studiato in particolare tutta l'attività del il di quello che me che era il e il professore Loris Rossi ma sicuramente mi sembra di poter rintracciare un'evoluzione che dagli anni ottanta in poi
Porta avanti un pensiero che era quello che era stato era nato diciamo già un po'a partire gli anni Settanta che era quello punto della cultura ambientale e non a caso credo che forse quelli sicuramente diciamo segreto delle tracce derivanti da una cultura ambientale che aveva come testi cardine I limiti dello sviluppo del club di Roma del Setta pubblicato nel settantadue
O anche appunto
Il cerchio da chiudere di Como nel del settanta se
E e da lì che forse come dire in qualche modo parte anche una visione diversa
E la forte consapevolezza che andava recuperato un rapporto diverso con quelli che sono degli elementi nel della naturali che comunque configurano conformano anche all'origine
Città quindi io credo che questi aspetti che oggi sono di grandissima attualità devono essere ancora indagati ancora studiati e questi tavoli possono in questo senso secondo me
Dare anche agli studenti una lettura che non è una lettura
Diciamo pubblico bloccata ma fonte di una visione che all'epoca una visione futuribile e sicuramente e quattro direi
Diciamo per certi versi
Archivistica chiamiamola ma senza diciamo chiaramente
Particolare
E mi chiedo quindi se effettivamente questa natura che non è soltanto rappresentata attenzione anche ridisegnata in qualche modo c'è anche e sempre in
In qualche modo comunque controllata dall'azione del dell'uomo
E mi chiedo se è appunto questo e e diciamo un ultimo tentativo di diciamo di governare la natura o se piuttosto si tratta di una sperimentazione
Che anch'egli ha una visione
Delle potenziali delle potenzialità delle risorse naturali
Che forse sono erano state troppo diciamo costrette vi in grandi aste da una scelleratezza di un agire umano che abitato da altri obiettivi
Spero che proprio come dire in qualche modo si possano recuperare quelle che sono delle linee di pensiero e una continuità non con un passato ma un con una coerenza col col col pensiero
E che può forse in questo momento anche particolare diciamo di di di crisi ma anche poi diciamo di condizioni se vogliamo favorevoli grazie appunto ai ai finanziamenti Fpl Terna attardati affetti di carattere economico può darci la spinta e lo stimolo per continuare una ricerca che è stata un evento dimenticato pezzo stiamo scoprendo le cose che in realtà ci stavamo già lavorando quindi recuperare
Queste attenzioni questi diciamo queste ricerche secondo me portante capire tutto il senso di un'utopia
Noto piatti però è implicata dalla volontà di sperimentare e questa è la cosa importante non è un'utopia diciamo insipienza o assolutamente qualcosa di più
Grazie
Professoressa dunque si vota di sperimentare penso che forse siamo forse è la volta buona insomma si spera i fondi del PM RR
Sperando che non saranno processo prosciugati dalla dalla crisi che comunque alle porte a causa di questo conflitto proprio in casa nostra in Europa
Per il quale siamo tutti come dire
In un certo modo colpiti solidali abbiamo la guerra dei mai come in questo momento vediamo proprio tocchiamo con mano
Speriamo Napoli io credo che sia abbiamo le grandissimi capacità Vitinia sperimentare facendo in modo che i progetti architettonici siano tali da valorizzare anche il grande patrimonio storico-monumentale
Perché diciamo abbiamo un'architettura che firma per il timore di in Bader e o comunque lei deve quello che il mostro patrimonio storico spesso mentre subito che le altre città europee vanno a vanno avanti e noi siamo un po'appesantiti ci portiamo questo Dario addosso fermo restando il per me
Le competenze della sovrintendenza sono sacrosante la tutela del nostro cioè e e e il patrimonio storico-monumentale ciò che dobbiamo lasciare in eredità ai nostri figli ma aggiungendoci qualcosa insomma questo questo
Passerei la parola a questo punto al professore Carlo De Luca presente l'Istituto nazionale di Architettura sezione della Campania
Grazie grazie dell'invito io volevo ringraziare in particolare Pasquale Belfiore che ha voluto fortemente questa iniziativa oggi
Che un'iniziativa che nella diciamo linea di un'azione che alcune associazioni io rappresento rinasca Magnani DoCoMo Mona Fondazione Annali dell'architettura hanno inteso così volgere in questa fase su questo territorio cioè mettere insieme idee Rifondazione
Tra le volontà per ritrovare gli obiettivi comuni su cui lavorare ci è sembrata un certo una cosa necessaria lo stiamo facendo
E quindi oggi mi fa piacere Fasolo anche ricordando Aldo Loris Rossi
Egli una sapete tutti che credo che in questi giorni è uscito questo numero di don sessantuno anche citato dalla professore russo
Proprio dedicato alla figura di Aldo Loris Russia alla casa del portone in copertina della la saggio di Davide Vargas sulla casa del portone sulla Piazza Grande
E vaga su su un ossimoro perché consigliere definisce Aldo ai soci un costruttore di utopia ripartiva erano amici un'utopia diciamo visionaria ma poi realizzava effettivamente le architetture
Probabilmente quella quella unità verticale quella città verticale che il progetto all'inizio la sua carriera e quelle strutture verticali avveniristiche futuristiche
Progettata per le quali è ben riconoscibile nazionali quello con il progetto della sua vita cioè quello che tentava di realizzare continuamente nella sua vita
E la casa del portuale si inserisce in un pezzo della città importante significativo perché molto vicino al mercato ittico
Che diciamo il manifesto dell'architettura moderna Napoli sul quale siamo diciamo provando a viale diciamo l'iniziativa di recupero appunto come associazioni sollecitando l'amministrazione comunale
A capire di che cosa posso posso che posso possa diventare il mercato ITO ittico e che cosa possono diventare questa architettura della modernità insieme alle case popolari di Carlo V che rappresentano diciamo un pezzo nella città moderna che deve essere in qualche modo recuperato ripensato
Con la quando Moore
Un autore un architetto un progettista io mi sono chiesto perché mi è capitato di Corrado
In questi ultimi anni Nicola Pagliara Aldo Loris Rossi bruciate rosa
Salvatore Bisogni in ultima analisi Riccardo Dalisi
Ho provato a capire che cosa ci lasciano diciamo come dedita e come noi riusciamo a umiliata
Rapportare questo eredità con la condizione contemporanea che secondo me la cosa più importante è stato detto
Cioè dobbiamo capire oggi come utilizziamo la lezione di questi di questi maestri che non è soltanto visibile nello l'architettura naturalmente rispetto alle quali con gli storici faranno insomma le loro
Valutazioni i analisi ulteriori per capire diciamo il valore della loro della loro ricerca a ma anche per capire tutto questo come si relaziona col presente
Questo ti questi autori del Novecento che rappresenta un diciamo compongono la scuola voleva la Kia troviamo quella tensione ideale
Che che oggi non c'è più poco
Cioè si discuteva molto fra l'altro dovessero sirena molto vicino al mondo dell'Ina che era molto amico di Bruno Zevi abbia quella stessa vis polemica
E anche quella stessa carica politica no nelle battaglie che faceva portando avanti naturalmente le sue idee anche molte volte modo scomodo cioè facendosi più nemici che amici diciamo così
Ma lo faceva con coerenza vecchie credeva nelle nelle proprie idee
E sviluppava lanciamo una un ragionamento sull'Alitalia la documentazione che stasera abbiamo nella prova
Ed è stato capace di ripensare diciamo complessivamente alla città in una visione diciamo come dire utopica ma allo stesso tempo realistica come potrebbe diventare come sarebbe potuta diventare la città dal suo punto di vista che era un po'quello che facevano gli architetti spesso gli architetti del moderno
Ed è questa secondo me è una lezione che non dobbiamo dimenticate
Fatto proprio adesso non è casuale
Così come non è casuale il fatto che noi oggi
Ci troviamo a discutere
Anche di cose che accadono in città io diciamo ecco non sono molto d'accordo il fatto che non bisogna discutere oggi Susanna piazza su cui io non dico in particolare nulla
Nello specifico
Perché io lo lo considera un segnale positivo invece lo consiglio un segnale molto positivo perché mi sembra che si ritorna ad aprire un discorso sull'architettura sulla città di cui non abbiamo molto bisogno questo momento
Ed è vero che è importante essere diciamo un'amministrazione del fare non c'è dubbio
Ma secondo me a fianco a questo deve essere molto importante a previa aprire diciamo un'interlocuzione con la cittadinanza
Per cercare di avviare di percorsi di condivisione di quello che si vuole fare in città
Attraverso dei meccanismi che in molte città si utilizzano allora diciamo la vicenda delle metropolitane che è l'unica esempio poco di architettura contemporanea Napoli perché non esiste una Napoli contemporanea abbiamo una Napoli moderna sicuramente possiamo annovera le molte architetture e considerate architetture che compongono la Napoli moderna ma non abbiamo architetture convocava di contemporanea
Quella diciamo dalla fine del Novecento e degli ultimi vent'anni facciamo premi di architettura ogni periodicamente ogni cinque anni
Che certamente ne abbiamo Paolo come dire segnala notato segnalato una maggiore vitalità delle aree interne piuttosto che quella delle aree urbane costiere più importanti
E questo è un segnale di cui diciamo così bisogna tener conto assolutamente allora la vicenda delle metropolitane vicende importante perché ha cambiato molto il voto nella nostra città
Piazza Municipio ma anche Piazza Garibaldi tra poco avremo piazza quattro Paolo palazzi piazza
La piazza con la stazione della di Fuksas perché le stazioni hanno modificato pezzi importanti della città
Allora il problema non è tanto discutere adesso problema avete la possibilità lo spazio di discutere nel momento giusto
Siccome quell'errore però erano incarichi privati non Emporio messe incarichi pubblici che venivano dati in seguito a più procedure concorsuali noi abbiamo sempre sostenuto e continuiamo sostenne la necessità di procedure concorsuali
Di momenti nei quali possa essere importante condivide coi cittadini la costruzione di una domanda
Se la domanda è adeguata alla risposta progettuale sicuramente sarà una risposta di qualità
Molti di quelli che sono qui oggi che hanno parlato ma anche altre persone presenti hanno lavorato abbiamo lavorato insieme alla scrittura di una legge regionale sulla promozione della qualità dell'architettura in campagna e credo che la Regione Campania sia una delle poche regioni che in questo momento a una legge di questo tipo ma naturalmente è una legge di indirizzi valigie di promozione
Però è una legge importante perché avvia una procedura di promozione dell'architettura Moreno eccone pari sensibilizzazione individua nel concorso nello strumento Cozzo vale lo strumento più adeguato per la realizzazione delle opere pubbliche devono essere opere di qualità
Così il problema sarebbe stato probabilmente quello di ascoltarli prima di tutto i cittadini per capire se quella piazza
Che era che è una realtà storiche che un grande segno di architettura contemporanea
Avesse necessità di come dire contenere anche di bisogni espressi dai cittadini
La rivedremo quando si aprì la piazza quattro palazzi avremo un problema analogo insomma perché purtroppo cioè non si discute dopo perché non si riesce a discutere prima
Allora forse questo importante capitolo
Qualche mese fa sì però voce presentata Shammah l'apertura futura di una Casa dell'Architettura che è un luogo della partecipazione
Io penso che bisognerebbe avviare dei momenti di partecipazione pubblica sulle questioni d'architettura naturalmente anche sulle questioni dell'urbanistica
è vero che noi adesso dobbiamo avere uno sguardo metropolitano abbiamo ripetuto più volte
Tuttavia abbiamo anche il problema io grido adesso e c'è uno strumento urbanistico e dobbiamo diciamo di Brindisi avviare dobbiamo riprendere la giornata insieme allora io penso che questo momento qui
In queste ore in questa aula in cui discutiamone ricordiamo la figura di Hodorovic russi io credo che sarebbe contento se noi abbia riabbia assicura qui una un ragionamento sulla città una sulla città metropolitane penso che alcune cose si possono già cominciare a fare per esempio sulla città metropolitana
Rivela discute sulla questione delle zone omogenee e riprendere il Forum metropolitano che il luogo della partecipazione pubblica
Allora
Penso che questo è anche fare le cose cioè significa poteva avviare i percorsi di condivisione e di discussione pubblica naturalmente non semplice naturalmente
Portata avanti da persone con panche competenti riescono a gestire la discussione mai portare secondo me fasullo
E diciamo mi fa molto piacere che lei stasera cominciamo di discutere perché vedo questa come un avvio di percorso che ci può portare a questi risultati il cui io sto parlando adesso grazie
Professore De Luca
Siamo arrivati alla all'ultimo intervento del
Professore Alessandro Castagnaro presidente l'associazione nazionale ingegneri architetti italiani nonché presidente della commissione paesaggistica del comune di Napoli che io il mio capogruppo pubblici dobbiamo votato quindi l'abbiamo già riposto fiducia
Il professor Castagna e quindi a Luís il compito chiudere questo momento di riflessione sullo sfondo visto
Ecco sì allora buonasera a tutti mi tocca questo compito che era definito per Pasquale Belfiore Pasquale che ha fatto tantissimo per organizzare questo evento mi dispiace che non c'è e quindi mi ha chiesto in un certo senso di chiudere questi lavori
Io però voglio al di là di quello che
Avrebbe detto probabilmente preservazione del fiore volevo partire dal due momenti importanti il primo
Sottolineare questo gesto importantissimo che Massimiliano e Corinna russi hanno fatto nei confronti della città perché
Al di là di questa documentazione che l'horror regalano all'amministrazione comunale e l'amministrazione comunali sta accogliendo con tantissimo elogio su un personaggio particolari che è stato Aldo Loris Rossi
Va anche detto subito l'avrei detto dopo che loro dal primo momento quindi parlo dal due mila diciotto si è discusso di hanno donato una biblioteca del professore Aldo Loris Rossi di un'importanza notevolissime da storico lo posso dire
Alla biblioteca
Centrale di Palazzo Caterina di architettura dove c'erano dei testi rari importantissimi eccetera che potevano avere anche un valore inestimabile quindi veramente un gesso notevole come un altro oggetto eccezionale è stato quello dell'archivio che poi oggi sul quale poi ritornerò a breve e poi oggi questo all'amministrazione comunale che ha accolto con sensibilità perché questo va detto
E per molte volte le amministrazioni comunali sono sorde completamente e quindi questo ci fa piacere perché questa come è stato detto anche dal direttore Michelangelo Russo e cioè da questa interazione eh fondamenta e come nasce tra l'altro si è vero l'amministrazione comunale è stata molto sensibile però va detto pure che Pasquale Belfiore è stato un po'un collante sul delle iniziative diceva prima l'amico Carlo De Luca è che stiamo portando avanti
Con la Fondazione Annali dell'architettura Linate dopo mormorò
ANIAI
Con il Dipartimento di Architettura
E noi associazioni che ci interessiamo di architettura di ingegneria di territorio e paesaggio che vediamo ognuno con la proprio Indirizzo
Però di essere insieme in un momento del genere dove la città richiede progettazione richiede dialogo eccetera sia fondamentale
E quindi questa iniziativa di oggi
E anche il collante
Di questo e ora vengo ad Aldo Loris Rossi
Cioè
è stato detto tantissimo e comma io mi vorrei soffermare su una cosa a mio giudizio a e lo dico da storico in questo caso Aldo Loris Rossi è stato un ricercatore di altissimo rilievo nell'accezione più alta del termine di ricercatore
Lui ha rappresentato e noi molte volte o magari chiedo di fuori del contesto culturale architettonico può vedere Aldo Loris Rossi come una figura legata alla città di Napoli no
Aldo Loris Rossi è stata una figura a livello nazionale e internazionale
Ma partendo da Napoli perché mi si è laureato era di quella generazione degli anni Trenta che a Napoli
Ha dato tantissimi dalla facoltà di Architettura che nasce ufficialmente nel mille novecentoventotto poi trentacinque vera quella categoria in quella generazione degli anni trenta che ha dato veramente alla luce dei grandi maestri
Carlo De Luca prima li ha citati ce ne sono vari
E che hanno portato il nome dell'architettura e il nome di Napoli a livello internazionale
Lo era allievo di Giulio De Luca un maestro che abbiamo avuto qui a Napoli ma nello stesso tempo ha sempre guardato Oltreoceano
Ha guardato all'opera di Frank Lloyd Wright il legame forte collinette e con Bruno Zevi
E con Zelig quel che ha portato con verso l'architettura organica del mille novecentoquarantacinque e Luís ha sempre avuto un grande legame con sede ho avuto nella sua polemica nel suo senso politico nel suo senso civico l'architettura non fine a se stessa ma come sperimentazione continua e costante
Un momento felice è stato quello dei progetti con Donatella Mazzoleni è stato citato da Paolo Ascione il famoso il Progetti che ha fatto però alcune strutture all'avanguardia che hanno avuto molteplici premi e non concorsi non fatti qui ma concorsi fatti anche all'estero quindi su questo una visione e un panorama notevolissimo
Così il momento delle macrostrutture così il momento
Quindi questa è utopia però le sue utopie erano delle utopia e legate alla città ed erano legate fortemente alla storia come diceva prima Leonardo Di Mauro
La sua attenzione nella conoscenza della città Nonda storico
Non da archeologo però lui aveva una cultura approfondita e tutti i temi lo spesso documento che oggi cartella di documenti di tavole piano regolatore che viene lasciata oggi all'amministrazione comunale che è stata data anche al Dipartimento di Architettura
A una prefazione
Di un altro grande napoletano Galasso uno storico di auto rilievo e che ha portato la città è questo fa capire anche legame e il suo rapporto culturale con le forze più positive della città
Non solo della città ma anche fuori perché anche il rapporto che lui ha sempre avuto con l'America anche in fase sperimentale e stato ecco quindi Utopia si
Però basata su delle radici molto forti
D'altronde non vanno dimenticati alcuni aspetti importanti lo studio che lui ha fatto per Pozzuoli non oggi Pozzuoli del bradisismo e oggi che Pozzuoli purtroppo è di nuovo in un'attività continua e costante quello studio e ancora importantissimo e fondamentale ma cito qualcosa ma insomma veramente le attività sono state notevolissime e poi non si può dimenticare assolutamente
La sua abilità di disegnatore
E su questo devo dire la verità nel connubio Aldo Loris Rossi Donatella Mazzoleni
I disegni loro sono di un fascino di un'attrazione notevolissima e Aldo su questo aveva un'abilità notevole e non dimentichiamo che è vero che noi abbiamo l'archivio ma tanti disegni suoi
Sono oggi custoditi al Centro Pompidou a Parigi e signori non è che chiunque può mandare un disegno la e se lo tengono questo dimostra il livello e la qualità che outdoor viva nella sua sperimentazione nella sua rappresentazione e quindi nei suoi contatti che chiaramente erano fortissimi
Il rapporto con
Penso la rivista di Zevi architettura cronaca e storia e tanti altri aspetti fondamentali
Potrei dire tanto e e se mi lascio prendere la mano continuo perché c'è anche una passione oltre a uno studio su quello che lui
Affatto punto questo è il tema del Rione Terra di Pozzuoli lo considerava come un unicum
Geologico e architettonico cioè non ha mai avuto una visione soltanto di carattere architettonico fine a se stesso o l'utopia architettonica aveva un'utopia ma era sempre ben radicata
Il disco e poi una sua modernità una modernità notevolissima ad esempio delusi Gillo Dorfles
Uno dei maestri del Novecento della critica dell'architettura del design scrive la maestria grafica si pone al servizio di una fantasia esaltata e visionaria e talvolta come nella casa del portuale gli abbiamo fortuna è avere quando a Napoli e molte volte non ce ne accorgiamo
Si calano nel reale del costruito e si compongono in un organismo strutturale logico e coordinato dove i popoli in cui la struttura si concentra diventano matrici di liberi i processi
Si arriva coniugare struttura impianti
E una famiglia difforme liberamente esprimibili d'altronde non dimentichiamoci proprio della sua visione nazionale il suo ruolo nazionale e internazionale
Che
Su Aldo Loris Rossi e sulle opere nonostante è stato molto trascurato
Probabilmente per il suo carattere diciamo Aldo non aveva un carattere però gli ho raccontato prima che Mele scappai può doveva essere suo allievo e me ne scappa e al corso perché arrivai e urlava come che se non per la morte degli orchi e poi dopo me ne sono anche pentito però non aveva un carattere però quindi per certi versi è stato trascurato ma nonostante sia stato trascurato di lui hanno scritto Bruno Zevi Gillo Dorfles Paolo Portoghesi Renato De Fusco Cesare De Seta
Detto che la Bagnulo Pasquale Belfiore Luigi presidenza pugliesi Massimo Locci che ha fatto
Una monografia su di lui piccola eccetera
E quindi su questo cose ora la rossa che io stimo molto il professore Cosenza
Diceva mancherà al dibattito pubblico ben vero fino a un certo punto
Perché a obiettivo e auto un questo documento io vi voglio dimostrare la sua con le sue parole l'attualità di questo documento oggi si parla di chiaramente non più viaria chiusa in se stesso della città di Napoli in questo documento vi leggo poche parole scritte da Oddo Loris Rossi
Il quale dice le tesi del presente piano regolatore che lui chiama signori siamo nel mille novecentottantasei quindi siamo quasi quarant'anni fa
Sono basate sulla convinzione che il Napoli può trasformarsi da una sotto metropoli marginale
Modo centri Ca'centro della città a crescita incontrollata e monodirezionale in una metropoli europea policentrica a sviluppo controllato il pluri direzionale condividete Ricci con leganti va
Pentapoli
Napoli Caserta Avellino Benevento e Salerno a condizione di realizzare una sinergia tra quattro azioni politiche suo impegno forte
Di rilevanza capitali tendenti alla rifondazione del sistema produttivo
Alla ristrutturazione dell'armatura urbana al risanamento ambientale e alla formazione etico politica e tecnico-professionale delle masse emarginate
Se voi pensate d'attualità che queste parole sono state scritte da luglio e sanno in quella
Documento nel mille novecento ottantasei
Quindi una visione che per l'epoca come il discorso della rottamazione edilizia consumo di suolo zero tematiche che oggi ne stiamo parlando mando su questo ne parlava radio radicale ne parlava in continuazione ovunque
E non mi voglio dilungare molto anche se avrei tanto da dire due cose uno la sua visione
La sua notorietà fuori è dato dal fatto che oggi la rivista Domus che è stata citata più volte che ho qui proprio per i figli e dedica venticinque una rivista internazionale nata nel mille novecentoventotto Grazia Giò Ponti ed è una rivista
Che ha sempre trattato
Dell'avanzamento della ricerca in architettura siamo stiamo parlando no ventotto in poi al di là delle diverse direzioni ma comunque oggi ha dedicato venticinque pagine
Di questa rivista sono dedicate a due opere di Aldo Loris Rossi che sanno a Napoli e che purtroppo siamo in una condizione di abbandono e di degrado spaventoso e di questo ce ne dobbiamo fare carico collettivamente
Anche con quel dialogo che abbiamo portato tutti quanti ed ancora debbo qua
Al fare un ringraziamento al sindaco che non c'è ma quando era rettore all'epoca ed hanno Manfredi mi chiese di curare l'archivio della Federico secondo
Archivio di architettura ingegneria ma anche austro poi mi è stato riconfermato dall'attuale rettore Lorito che ringrazio
In archivio abbiamo tutto grazie
Fra a questo materiale che è stato donato appunto da Corinna da Massimiliano con una grande opera di Donatella Mazzoleni che materialmente proprio abbiamo preso assieme appaltanti faldoni
E
Questo l'archivio
Non è qualcosa di statico di fermo come diceva anche Michelangelo Russo faremo una mossa prima una serie di iniziative ma è la memoria di Aldo che visibile in nuovi e su queste cose che noi possiamo dire
E assieme a questo chiaramente tutta la sua biblioteca perché ci fa capire quegli orientamenti colturali
Politici che abbiamo avuto
Quindi veramente per noi continua a vivere attraverso queste opere che dobbiamo valorizzare perché il suo pensiero aveva
Tante visioni e noi ne dobbiamo trarre un aspetto positivo per il dialogo per la città e per l'architettura grazie
Grazie professore Castagnaro siamo arrivati alla fine ringrazio ancora Maradona dell'amazzone Mazzoleni e di figli Massimiano e Corinna Rossi per questo atto di generosità nei confronti della città
Saluto il professore Gennaro Rispoli consigliere comunale
Pasquale Sannino professore Sannino anche io consigliere comunale come e Luigi Carbone
Oggi presenti come dire quando orologio abbiamo ragionato con Pasquale Belfiore dove fare quest'evento c'è sembrato quasi obbligatorio farlo qua
Quindi nel luogo della politica dell'espressione
Del della democrazia cittadina
La nostra responsabilità è quella di interpretare al meglio alle necessità e i bisogni vicino ai bisogni dei cittadini qualcuno ho letto dai commenti
Perché voi siamo in diretta streaming dice Dante parole io dico la pratica senza teoria non è una buona pratica probabilmente anzi insomma può essere sconclusionata
Proprio o l'architettura il discorso sulla visione della città sui tanti vuoti urbani
Che purtroppo affliggono la vostra vita e hanno creato
Anche delle sacche di disagio sociale
L'ex quartiere operaio di Bagnoli rito ritorno sembra su Bagnoli proprio quartiere la presidente
Amato perché è stato come dir l'unico tentativo ieri urbanizzazione ma abbiamo anche l'arresto e poi il centro storico è un continuo che è patrimonio Unesco e tante volte con
Pasquale Abbes Belfiore abbiamo ragionato sulla Progetto sui sui centri gli storici cento milioni
Di Euro che in realtà sono diventati molto in meno perché non siamo riusciti a spenderli tutti ed io so quanto mi ha mi abbiamo bisogno insomma per creare sviluppo per creare occupazione perché Napoli
E in grado di essere il motore dell'intero Mezzogiorno incredulo perché è la capitale del Mezzogiorno ed anche questa responsabilità
Va anche questa responsabilità quindi che ben vengano discussioni in questa sede
Di alta cultura questa volta di urbanistica e di architettura
Io ripeto ancora una volta indegnamente oggi insomma ho ho fatto da moderatore in questa in quest'occasione e spero che si parla di di urbanistica e di architettura ma si dibatta anche sui giornali io ripeto la discussione su piazza Municipio
Io voi l'avvocato detto l'architettura è una scienza voglio prima sentire gli scienziati dell'architettura e quindi prima di esprimermi e poi ho compreso quindi sono hanno fatto tesoro del di quelli editi dei delle informazioni che ho ricevuto mi sono accostato con grande cautela perché sono così deve essere quindi ringrazio tutti ringrazio il sindaco Gaetano Manfredi oggi rappresentato da Eduardo Cosenza la ringrazio tutti coloro che hanno voluto ricordare Aldo Loris Rossi che mi colpì per la sua era irriverente e propositivo in modo anche forse lo faceva per la per la smuovere gli animi grazie grazie ancora
Inviterei di figli Massimiliano e Corinna
Forse Solazzo legni se vogliono dire qualcosa potrebbe ricordare un momento del del
Basta che pigiama
Tra le converrebbe quello facendo l'altra profezia
Penali nazione grande ringraziamento per tutti ovviamente per per questa bellissima
Me colazione diciamo che permette a papà ancora essere presente fetente il dibattito attuale quindi quello che dicevamo prima con la sua utopia realizzabile
Sarà poi non so per noi soprattutto papà grazie circolino quelle
Sì grazie allora io mi associo ai ringraziamenti veramente a tutti coloro che hanno partecipato a me fa molto piacere vedere che quando si mette un po'di tempo in mezzo come dire dalle persone alle cose e poi ai sì sì ieri mattina una visione più chiara più luci da di tutta la realtà quindi si riesce a storicizzare vedere in prospettiva tutto quello che è accaduto a vedere persone
E quindi questo se non è un passaggio molto importante perché si riesce a recuperare tutto quello che c'è da recuperare
Scevra diciamo così di sovrapposizioni di tesi caratteri papà lo conosciamo tutti insomma sicuramente non rendeva la vita facile alle persone e quindi mi fa molto piacere siamo ritiene che questa prospettiva storica stia cominciando a produrre i suoi frutti in questa senza fatta diciamo tener d'annata l'archivio
Alla alla Federico secondo io veramente devo ringraziare Sandro Castagnaro perché è stato fin dall'inizio un punto di riferimento in quest'operazione molto importante
Per noi ha significato il fatto di diciamo mantenere intatta in un certo senso
Tutte quello che era stato papà dal punto di vista professionale perché la biblioteca nata tutta insieme da una parte l'artigianato tutta insieme a un'altra parte nessuno come dire indiano che ammirazione quindi si è conservato un insieme in un certo senso che poi nel tempo può essere a disposizione chiaramente i ricchi fuori striata di chi vuole avvicinarsi quindi sarà un'operazione molto importante
Ci abbiamo messo del tempo come dire a completarla perché appunto è stata un'operazione molto complessa per cui veramente grazie a tutti e grazie per la giornata di oggi perché significa veramente molto per tutti grazie tratto
Devo anche aggiungere giusto la parola sul fatto che o questi ricordi tanto di papà che disegnava con la matita ripassava a china
Il classico diciamo costruito con pezzettini di legno quindi diciamo è bella interessante di vedere poi quali sono le ricadute anche poi più attuali sul lungo periodo del tutto questo lavoro ringrazio ancora tutto il
Sì assolutamente