Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì ventuno aprile del due mila e ventidue
In queste ultime settimane dall'inizio della guerra in Ucraina dalla dallo scatenarsi dell'aggressione militare russa l'Ucraina abbiamo dedicato diversi di questi supplementi a analizzare attraverso una serie di articoli apparsi sulla stampa passi su internet
Analizzare le conseguenze le ricadute che la guerra in Ucraina hanno e possono avere nei Balcani anche che vista la presenza russa nella regione anche un ruolo esercitato in questi anni
Dalla Russia di Putin nella regione e lo vogliamo fare anche in questa puntate questo supplemento della ventuno aprile partendo da un'analisi a
Pubblicata due giorni fa martedì diciannove aprile sulla Repubblica firmato da Laura Mira che alla Camera che Anna ambasciatore molti suoi incarichi nel corso della sua lunga carriera
Sta andrà presidente di donne italiani pro Mazzia ed è stata tra l'altro capo missione a Belgrado durante le quali guardare conosce bene
I Balcani e proprio l'emergenza Balcani il titolo di questa sua analisi l'interesse prioritario
Dell'Italia dell'Europa e la stabilità democratica del nostro estro vicino i Balcani sono il nostro estro più vicino così inizia l'articolo ci separa un breve tratto di mare ci unisce un'intensità speciale di relazioni umane di connessioni storiche sociali
Ce ne siamo accorti negli anni novanta quando una grande crisi ha investito la regione abbiamo allora mobilitato l'intera strumentazione disponibile nazionale europea e internazionale per aiutare i nostri vicini a superare una fase buia della loro storia
L'Italia ha avuto un ruolo di prima fila un impegno senza precedenti la cui chiave di volta è stata la prospettiva di integrazione nella grande famiglia europea sancita fin da giugno due mila e tre al vertice europeo di Salonicco
L'opera rimane incompiuta mentre i traumi delle guerre delle pulizie etniche le violenze continuano a pesare sulla vita politica le riforme tardano e la stessa Europa pare affetta da una sorta di Bolkan fatiche
Una stanchezza balcanica restano irrisolti in particolare i seguiti degli accordi di Dayton per la Bosnia
Che ebbero il merito di porre fine alle ostilità
Ma sancendo una complessa architettura istituzionale che mostra tutti i suoi limiti e non attenuato le tensioni secessioniste dei serbo bosniaci
E poi la questione Serbia Kosovo dominata dal contrasto sull'indipendenza del Kosovo che i serbi considerano la culla della propria identità spirituale sottratta loro con i bombardamenti NATO su Belgrado del mille novecentonovantanove ad oggi Serbia e Russia come anche cinque Stati membri dell'Unione Europea non riconoscono il Kosovo come Stato indipendente
Il rallentamento del processo di integrazione in Europa non fa che esacerbare le conflittualità e determinare una graduale disaffezione delle opinioni pubbliche su locali in Bosnia la tensione è palpabile nelle scelte del leader dopodiché di dissociarsi dalle componenti croate musulmane in Serbia il tre aprile Aleksandar Vučić
E che pratica un difficile equilibrio tra Russia e istituzioni euro atlantiche ha vinto il suo quarto mandato presidenziale oltre che elezioni parlamentari amministrative questo precario equilibrismo
Trova conferma nell'adesione di Belgrado la risoluzione dell'ONU di condanna dell'aggressione di Mosca il tre marzo ma senza applicare le sanzioni sanciti dall'Unione Europea
Quindi l'analoga posizione della Bosnia nel contesto di vistose manifestazioni di dissenso una volta collassata l'Unione Sovietica e ruolo della Jugoslavia di Stato cuscinetto tra Patto di Varsavia è nato venti e nemmeno e di fronte che a fronte di incontenibili istanze indipendentiste la Serbia di Milosevic si imbarca in una serie di guerre per recuperare le minoranze serbe rimaste tagliate fuori dalla madrepatria nonché la provincia del Kosovo l'idea sottostante e la Grande Serbia
Molto simile a quella praticata oggi della Russia il Ruschi miniera il mondo russo sotto un'unica bandiera in qualche modo mi l'OSCE visto è stato antesignano di Putin
Ricordiamo i mille settecentoquaranta giorni dell'assedio di Sarajevo oggi
Che appena oltre i Balcani è esplosa la crisi ucraina non possiamo non scorgere la vulnerabilità cui sono esposti i paesi non ancora integrati nell'Unione europea
E appunto nel qui lavorano irachena ricordato appunto che cosa successe perché le analogie con quello che accade oggi e poi rientra invece nell'oggi
Nel nel mentre si affacciano in aria altri grandi protagonisti questo appunto nei nei Balcani in primis la Russia che negli anni Novanta pur con difficoltà non contrasto all'Occidente e che ora coltiva assiduamente le istanze più radicali dei serbi di Belgrado di Bosnia
Non va in principio escluso che le iniziative di Mosca si estendono a questi Paesi fomentando turbolenze e frustrazioni mai sopite
Non a caso l'intervento NATO per il Kosovo viene citato da Mosca come argomento per giustificare la sua politica egemonica in Ucraina
Né va sottovalutata la Cina che con il progetto della via della seta penetra nel territorio finendo per creare un imbarazzante dipendenza finanziaria valga per tutti il caso del Montenegro
Che ha rischiato di indebitarsi al punto di cedere a Pechino il controllo di infrastrutture finanziate con fondi cinesi
E non va nemmeno sottaciuta l'ambizione di Ankara il nome del passato ottomano e la sua abilità nel reperire compromessi con Mosca come fatto in Siria o in Libia ecco
Arrivati alloggi tocca nella lamiera anche a lei le tre questioni la presenza russa quella cinese che quella turca
Tutto ciò scrive spinge a che l'Europa turni urgentemente a concentrarsi sui Balcani la crisi aperta da Putin in Ucraina
Dovrebbe schiudere una nuova pagina di rinnovato impegno europeo a partire da un'accelerazione del processo di adesione prima che altre violenze investano l'area
Priorità alla sicurezza del vicinato europeo
E peraltro il tema ricorrente nella consultazione sul futuro dell'Europa avviato da Brussel con lo scopo di dare voce ai cittadini europei
Emerge un'opinione largamente condivisa che l'Europa pur sempre generosa negli aiuti umanitari e mi elargizione di fondi
Non riesca tuttavia di incidere nei processi politici e di sicurezza non riesca cioè ad esprimere tutte le sue potenzialità per una proiezione esterna efficace la crisi degli anni Novanta nei Balcani fu gestita va riconosciuto anche grazie alla leadership americana e alla quiescenza della Russia di allora ma ora ora che Washington affida sempre più all'Europa la sicurezza del suo vicinato ora che la Russia e animata da un forte revanscismo antagonista ora che le guerre tornano di intestare il nostro continente
E che le insidie si moltiplicano sono in molti a ritenere imperativo dotarsi di una politica di sicurezza e difesa idonea a fronteggiare la sfida uno sviluppo che deve necessariamente poggiare su una strategia di politica estera condivisa abbozzato nella bussola strategica delineata dalla Commissione europea e intesa come rafforzamento del pilastro che dell'alleanza transatlantica
Sostituendo la regola dell'unanimità con il voto a maggioranza qualificata e auspicabilmente puntare a un livello di maggiore integrazione dell'Europa stessa
Ma e qui arriviamo alla conclusione
è un modo per scongiurare che i Balcani vengano travolti da una nuova devastante ondata di violenza e di esodi rilanciando il processo di adesione e riconoscendo che consolidamento delle istituzioni europee allargamento dell'Unione sono parte di un unico Progetto
Parti di un unico progetto consolidamento dell'Europa allargamento delle sue frontiere ecco l'ho letto tutta questa l'ho letta tutta questa analisi pubblicata l'altro ieri diciannove aprile sulla Repubblica l'analisi di Laura Mira che dall'ambasciatore Laura Mira che anch'
Perché intitolato L'emergenza Balcani perché c'è tutto cella ieri cioè qui le guerre di del degli anni Novanta comici si arrivò come si è arrivati all'oggi c'è l'oggi e cioè il futuro e il ruolo dell'Europa la questione
Che l'Europa affronti e risolva il più presto possibile nel miglior modo possibile la questione dei Balcani l'allargamento ai Balcani perché nel frattempo punto a a ci sono le iniziative di Mosca che si estendono a questi Paesi fomentando turbolenze frustrazioni mai sopite scrive come scriveva appunto lavora mira a Chiara e una di questi di questi fronti la Bosnia
è inevitabile pensare che quanto ha fatto in questi mesi Milorad odi che l'uomo forte della Repubblica sarà ska attuale componente la presidenza tripartita abbia alle spalle il via libera il sostegno di Mosca
E i passi verso la secessione della Repubblica serba scala sono stati fatti e l'ultimo è la legge sul Dima del sul demanio
Che è diventato un caso politico
Ne ha scritto Luca veronese lo scorso quattordici aprile una settimana fa sul Sole ventiquattro Ore i nazionalisti della Repubblica secca rivendica la proprietà dei beni dello Stato federale l'Alto rappresentante
Ha parlato di una norma incostituzionale che porta la secessione l'altro rappresentante internazionale in Bosnia Herzegovina il Cré stile tedesco Christian ci mette ha sospeso la legge sugli immobili approvata in febbraio
Dal Parlamento della Repubblica Sir ska perché a parte parte punto della campagna separatista sostenuta dei serbo bosniaci l'intervento dell'Autorità istituita nel novantacinque con la supervisione degli accordi di Dayton e che posero fine alla guerra sta tentando di frenare l'escalation dello scontro tra gruppi etnici in vista
Delle controverse elezioni che si dovrebbero tenere in ottobre importanze corvina che i nazionalisti serbo bosniaci
Con i nazionalisti salvo bosniaci che vogliono disgregare il Paese attraverso la separazione della Repubblica secca dalla Federazione croato musulmano sapete sono le due identità creati in seguito agli accordi di pace di Dayton dai quali deriva l'attuale assetto statuale istituzionale della Bosnia Erzegovina
E a sostenerli a sostenere i serbo bosniaci
C'è la Russia di Vladimir Putin e sta alimentando la destabilizzazione dei Balcani per creare ulteriori problemi all'Unione Europea e fermare il processo di adesione all'Unione europea di Albania Bosnia Serbia Montenegro Macedonia del Nord
E Kosovo
Anche il solito regime di solito legami di Mosca con la Serbia Aleksandar Vučić non intaccato dalla guerra in Ucraina sta suscitando preoccupazione a Bruxelles
E insomma questa è la situazione
Della situazione pericolosa appunto di qua ne stiamo parlando che nelle passate a sud-est del della Bosnia
Bosnia che è stata colpita almeno la esponenti della Repubblica serba ska
A ecco partire dall'uomo forte migliorando di dalle sanzioni sanzioni dopo gli Stati Uniti anche il Regno Unito ha inflitto sanzioni a Dodi che ha il tentativo della comunità internazionale quello di intercettare ogni possibile fronte di future tensioni nell'aria il rischio però è quello di creare una sindrome di accerchiamento con derive imprevedibili
Ne ha scritto l'altro ieri Pietro Aleotti e sugli giorno appunto netta
Al portale sempre da seguire contare portare fondamentale se volete
Avere ulteriori strumenti di informazione di analisi su non solo sull'Europa sud-orientale ma anche sul Centro Europa il Caucaso
La Turchia la Russia
Bosnia le sanzioni né ad oggi che rischi della sindrome di accerchiamento è il titolo dell'articolo
In cui appunto Pietro Aleotti pare di un'arma a doppio taglio Hassene rapporti diplomatici i segnali anche quelli simbolici hanno un'importanza rilevante
Il segnale che Londra ha voluto mandare il presidente serbo bosniaco è di quelli inequivocabili e destinati a lasciare traccia
Dunque Londra arriva con le sanzioni contro dopodiché dopo gli Stati Uniti
Ma il rischio concreto però è quello di creare una sorta di sindrome di accerchiamento delle derive dalle derive imprevedibili utilissima da impiegare nella retorica destinata all'opinione pubblica interna i propri Paesi un esempio lampante scrive Aleotti di questa strategia rappresentato dalla reazione pubblica con cui dopodiché Laccoto l'iniziativa di britannici definiti come Vecchi manipolatori e nemici del popolo serbo il tentativo di ricompattare il popolo
Di riferimento attorno alla propria persona fin troppo evidente e in ciò dopodiché attinge a piene mani alla peggiore tradizione populista e nazionalista tragicamente protagonista anche in epoche recenti e non solo nei Balcani la retorica del noi e loro
Del nemico alle porte rischia di far breccia tra la gente più di quanto non abbia già fatto facendosi pensiero unico dominante a maggior ragione in Paesi dove il controllo dei media e asfissiante soverchiante si pensi alla Serbia del presidente Aleksandar Vučić
Poi ancora le ottiene l'ultima parte l'articolo parla della pioggia di sanzioni americane che ha colpito un po'tutti i Balcani
E e di tutto questo conclude la grande assente è l'unione europea che tra tentennamenti e strutturale incapacità di agire
Le sanzioni li ha per il momento sono minacciate complice il veto ungherese in consiglio europeo tentennamenti e incapacità di perseguire una vera strategia di integrazione dei Balcani occidentali che hanno generato quel vuoto politico sfruttatori da Russia e Cina
Queste conclusioni Di Pietro Aleotti si saldano con quanto scriveva lo stesso giocato diciannove aprile l'articolo lavora l'ambasciatore Laura Mira che nell'articolo su Repubblica Pietro Iotti decesso vigevano al punto netta ma in Bolivia non ci sono solamente le spinte secessioniste
Della della Repubblica Sarca di migliora dopodiché anche i croati conservatori croati stanno fatti con portando avanti una partita pericolosa che non può avere forti Effetti impatti destabilizzante sulla Bosnia Erzegovina e di questo dello scorso quindici aprile se ne restiamo sui giornali punto net ha scritto Angelica Vascotto
Bosnia la proposta croata il sogno di una segregazione istituzionalizzata
Di cosa si tratta di nuove della delle non delle polemiche che si sono registrati in Bosnia a seguito di una proposta avanzata dal partito conservatore dei croati di Bosnia nella l'HDZ della Bosnia Erzegovina
In tema di identità tecnica il disegno di legge che apparentemente concerto non materia amministrativa ma di fatti a toccare un tema sensibile per la Bosnia dando voce alle mai sopite rivendicazioni nazionaliste della componente croata
Del paese secondo il disegno di legge presentato alla Camera dei rappresentanti del capoluogo Veca dalla capogruppo del partito HDZ ribaltate Godina lo scorso cinque aprile
Ogni cittadino della Bosnia-Erzegovina sarebbe tenuto a dichiarare l'anagrafe la propria appartenenza a uno dei popoli costituenti cioè serbo croato o bosniaco ad una minoranza nazionale o alla categoria altri l'affiliazione etnica andrebbe così esplicitata nella carta d'identità con l'obiettivo secondo i suoi sostenitori di garantire una maggiore rappresentanza ovvero di salvaguardare le elezioni secondo linee etniche qualora un cittadino non voglio rispettare questa procedura nei documenti verrebbe riportata la sua mancata volontà di dichiararsi
Quello che in realtà si garantirebbe annota questo punto Angelica Vascotto sui giornali punto net è una quota cristalizzazione di una già forte divisione sociale il perpetuare di un'ottica identitaria così rigida non favorirebbe certo il processo di riconciliazione tra le parti
Il riconoscimento istituzionale delle componenti etniche del Paese potrebbe essere un modo per garantire il rispetto degli interessi di tutti ma nonostante ciò i difficili passi compiuti finora per l'elaborazione della violenza passata verrebbero completamente vanificati
Quale cosa cosa nasconde questo fine dell'HDZ qual è l'ambizione reale in vista delle elezioni previste scrive Angelica Vascotto per ottobre di quest'anno la garanzia di avere un elettorato fisso sarebbe più che vantaggioso per il partito croato sempre più difficoltà a differenza della Repubblica serba ska
L'entità maggioranza serba l'altra entità ce la Federazione di Bosnia Erzegovina e maggiormente assoggettata a disomogeneità etico culturali e ciò si manifesta molto spesso in blocchi istituzionali come ad esempio nel caso di Mostar
E qui arriva al nocciolo della questione la la la queste ne abbiamo accennata anche nelle
E nelle scorse settimane
Sono negli ultimi tempi delle portate passaggio su destra c'è
Quello che però non è mai rimasto nascosto scrive Angelica Vascotto e l'obiettivo politico di una terza entità croata
Spesso parte delle retoriche politiche dell'idea dell'HDZ Dragan ciò dice l'autonomia dell'Erzegovina rimane un tassello fondamentale nelle ambizioni di entrambe le parti del confine
Questa proposta insomma appunto questa proposta
Con della dell'HDZ di di dedicherà la paga appartenenza etnica ha suscitato naturalmente molte reazioni sia interno in altri partiti bosniaci che anche all'estero e
Chi chiede questo porta poi alla conclusione dell'articolo
Dove Vascotto scrive negli ultimi tempi i Balcani occidentali sono diventati oggetto di discussione in ambito europeo in particolare alla luce dei recenti mutamenti che hanno interessato sia il contesto nazionale che internazionale
Lo sviluppo di instabilità nella regione rischia di avere profonde ripercussioni sull'equilibrio dell'Unione sia in ambito politico che securitaria le divisioni sociali già radicate nel sistema stanno lentamente polarizzando se gli interessi che i sensi di sicurezza di un'intera popolazione
E
E anche qui in questa situazione di insicurezza di instabilità si possono si inseriscono realmente altri attori in particolare la Russia che come
Ha scritto scriveva per esempio Leo Luca veronese sul Sole ventiquattr'ore ma questa è una un punto di vista condiviso da diversi analisti e anche da me personalmente per quello che conta che la Russia faccia proprio che la Russia di Putin faccia leva su queste stabilità queste sicurezza proprio perché aprire un secondo fronte per creare instabilità proprio nel cuore delle l'Europa dell'Europa un'altra spina nel fianco dell'Unione europea e che si lega appunto alla necessità di stringere rapidamente
Di di di di ripartire concretamente per meglio dire nel progetto di integrazione europea dei Balcani occidentali perché questo appunto una una una la diversa organizzazione europea insomma il la
La andando cambiare anche certi meccanismi interni Unione Europea insieme quindi una maggiore integrazione l'Europa stessa insieme a suo allargamento vanno di pari passo come ascritto Laura Mira Qian
La quale c'è l'altra questione che riguarda la Serbia lo citava anche gli articoli presenti insomma li ruolo che gioca la Serbia dove il tre aprile ci sono state le elezioni che hanno visto la vittoria di Aleksandar Vučić eh
Vucinic il vincitore che teme la destra
Quando quando un leader politico come wc dichiaratamente di destra afferma di essere preoccupato per la drammatica virata a destra compiuta dalla Serbia allora è chiaro che pur avendo vinto le ultime elezioni
Nei prossimi anni per Vučić sarà molto più difficile governare il Paese più di quanto non lo sia stato finora questa nella tesi di Alexandra Trifone dice
In un pezzo pubblicato il tredici aprile su balcanica o coso puntò nel sito di Osservatorio Balcani in Caucaso ma pubblicato originariamente il quattro aprile sul portale buca voci dice scrive
Tra l'altro telefono vince continuamente incoraggia la destra radicale lasciando il compito di scagliarsi in modo aggressivo contro chi la pensa diversamente da Luís al contempo di esprimere ciò che lui pensa ma non osa dire per non inficiare l'immagine di sé come di un riformatore che si sforza di promuovere negli ambienti politici occidentali
L'Occidente è ormai consapevole che si tratta di una falsa immagine
Ma la considera accettabile perché in sintonia con le aspettative occidentali nei confronti della Serbia dalla quale ci si aspetta che introduca sanzioni contro la Russia
E che riconosca l'indipendenza del Kosovo se queste richieste dovessero essere esaudite l'Occidente lascerà mani libere avuti dice per governare la Serbia come gli pare
La destra creata è utilizzata da Vučić come arma politica poi scrive più avanti Trifu uno vice si è trasformata da un pit bull furioso tenuto strettamente al guinzaglio dal suo padrone
Di una forza autonoma che è riuscito ad entrare in Parlamento
E prima o poi si volterà contro Vucinic
La querela Ucraina ulteriormente radicalizzato i rapporti tra le forze politiche della Serbia portando all'emergere di un discorso filorusso aggressivo assurto a nuovo strumento politico capace di contrastare tutte le decisioni che uccise sarà costretto a prendere nel prossimo futuro
Uno dei risvolti positivi delle elezioni dello scorso aprile riguarda però il fatto scrive a questo punto Trifu uno dice e l'opposizione serba tornerà in Parlamento pur avendo raggiunto un risultato ben lontano dall'atteso il malcontento dei cittadini serbi è molto più forte di quanto il risultato elettorale delle forze di opposizione posa suggerire il che significa che l'opposizione ancora una volta non è riuscita a dare voce al malcontento popolare così da poter raggiungere un risultato politico più rilevante
Gli esponenti dell'opposizione probabilmente sanno perché le loro argomentazioni sono apparse poco convincenti e se non lo sanno allora hanno un grosso problema
E poi piova conclude telefono dice tutto sommato l'opposizione ha ottenuto il miglior risultato che realisticamente potevo tenere considerando il forte controllo che Vucinic esercita sulla gestione dei soldi pubblici e sui media serbi
Non c'era alcuna possibilità che wc se perdesse le elezioni il presidente serbo non ha mai smesso di portare avanti la sua campagna elettorale
Fin dalle presidenziali del due mila e diciassette comunque le nuove circostanze implicano una disposizione del tutto nuova delle carte politiche ciò significa che Vucinic
Non giocherà una facile partita come prima sarà costretto ad affrontare una dura battaglia politica che sembra essere già iniziata
Alexander Trifu uno vince questo è la nella vetrina traduzione in italiano del suo articolo apparso la scorso tredici aprile sul su balcanica o coso puntò al quesito di osservatorio da cane Caucaso altro un punto di riferimento imprescindibile per chiunque segua Europa sudorientale Serbia Vučić vincitore che teme la destra e appunto la traduzione in italiano dell'articolo originariamente apparso il quattro aprile sul portale buca
Questo per quanto riguarda le elezioni che si sono tenute il tre aprile in in in Serbia ma poi ci sono delle altre elezioni che si terranno proprio il prossimo ventiquattro aprile in in Slovenia
Domenica domenica prossima la Slovenia è un paese che non segnavo moltissimo ma che vale la pena invece di di seguire perché non solo mi fa parte dell'Unione europea ma anche un ruolo importante nella nel nei
Nella regione somma all'ex Jugoslavia
E di delle prossime elezioni come giorno della marmotta scrive Stefano Lusardi giornalista di Radio Capodistria in un articolo apparso il quindici aprile su balcanica o coso punto orga perché perché il prossimo ventiquattro brilla slovena punto torna a votare
Dopo due anni di campagna elettorale durissima
La Slovenia si prepara ad andare al voto in queste ultime settimane confronto è sembrato addirittura stagnante in quella che ormai è diventata la lunga attesa del ventiquattro aprile quando gli sloveni sceglieranno
Se continuare a seguire la strada tracciata dagli Annesi Yasha e dai suoi alleati o se tornare alla consueta gestione dei partiti di centro sinistra
Oramai come nel celebre film ricomincio da capo
Il tornata elettorale in tornata elettorale si assiste nel perenne ritorno del giorno della marmotta lo scenario è sempre lo stesso il centrosinistra incapaci di elaborare un programma unitario per affrontare i problemi del Paese non può far altro che puntare sull'anti
Gli anzi sciismo
Il così la definisce Stefano Lusaka e poi ripercorre un po'quanto accaduto in questi anni era a che era accaduto già nel due mila otto quando Baruch pacco ai socialdemocratici vinsero le elezioni dopo quattro anni di governo Yasha
La riottosa coalizione non ci mise molto a litigare tanto che si andò ad elezioni anticipate nel due mila undici per vincere si giocò la carta del nuovo volto a scendere in campo fu il sindaco di Lubiana
Zona negli Anco vince conquista la maggioranza relativa ma non riuscì a formare il governo le redini del Paese andarono nuovamente a Yasha
Ma il suo governo si sgretola o in una serie di polemiche di scandali che coinvolsero anche lo stesso Jankovic tanto che il bastone del comando non posso a Luís
Ma ad Alen cabrato Sciacca
Si era però nel frattempo aperta la stagione dei partiti personali quelli dove l'unico programma sembra essere la figura delibera
Allontanato Jankovic tocco ammiro azzerava
Il docente di diritto internazionale era stato subito presentato come l'erede naturale di inane sa lascia ch'lo storico leader della democrazia liberale che aveva portato la Slovenia verso la NATO e l'Unione europea quella di sera fu una vittoria strabiliante ma il suo governo fu il solito disastro tanto che si dovrà otto otto si doveva si torna nuovamente alle urne anticipatamente
A quel punto la parla passò amare ANCI Arezzo
Un comico passato alla politica che da anni ormai faceva il sindaco di Cannes mica
Una pittoresca località della provincia slovena non vinse le elezioni ma considerato che nessuno o quasi voleva andare al governo con Yasha atto colui dar vita la nuova coalizione di centro sinistra non durò a lungo
E allora questo ovviamente ho saltato sintetizzato poi l'articolo di Stefano Lusardi diamo alloggi insomma tra pochi giorni di nuovo la Slovenia torna alle elezioni
Adesso ancora una volta per il centrosinistra l'obiettivo è quello di fermare Yasha il volto nuovo da Porro porre alla cittadinanza eco di Rover Gold
Che fino a ieri guidava una florida azienda a partecipazione statale che si occupa di distribuzione elettroni ergetica la sua discesa in campo è apparsa inevitabile sin dal momento in cui non è arrivata la sua riconferma ai vertici dell'impresa un altro miracolo
Il governo di centrodestra i suoi alleati avevano scartato dalla loro mamma la figura che serviva al centrosinistra
Dicono che potrebbe essere il nuovo nasce h quello che è certo e che raccoglierà tanti voti in quell'aria indefinita del centro liberale sloveno e dalla dissoluzione della democrazia liberale è in cerca di un punto di riferimento
I sondaggi dicono che potrebbe essere il vincitore relativo delle elezioni e che potrebbe passare in pochi mesi dalla guida di un consiglio di amministrazione a quella di un governo dipenderà dei piccoli partiti quelli che faticherà non superare la soglia di sbarramento del quattro per cento saranno proprio loro a decidere se Yasha continuerà a guidare il Paese o se la barra del timone dovrà essere affidata Gold
Secondo le rilevazioni la vita del centrosinistra non dovrebbe essere in discussione ma non è detto che i sondaggi riescono ad intercettare il voto della Slovenia profonda quella meno propensa a dichiarare pubblicamente le proprie preferenze politiche
E quella più attaccata ai valori tradizionali sarà in ogni modo ancora una volta un voto contro lo schema potrebbe però non funzionare all'infinito
Elezioni slovena il giorno della marmotta domenica ventiquattro la sua Mina torna votare ancora una volta scrive Stefano Lusardi Radio Capodistria su l'Osservatorio sul sito di interesse notava che nel Caucaso
Come nell'eterno ripete sede del tempo nel film Ricomincio da capo il centro sinistra sfida i premi Vianesi Yasha cercando volti nuovi da proporre agli elettori e questa volta tocca a Robert Golo va domenica dunque ci saranno le elezioni
Presidenziali in Francia il ballottaggio e tutta l'attenzione sarà ovviamente concentrato su quello ma per quanto ci riguarda noi che seguiamo anche l'Europa sud-orientale e in particolare i Balcani occidentali dobbiamo vedere che cosa succederà appunto in slovena perché la la Slovenia un Paese che ha un suo ruolo è un suo peso importante nella nella regione dunque vedremo poi quale sarà quale sarà l'esito
Si avvicina ci avviamo al termine di questa questo supplemento settimanale di passaggio a sud sta
Dello Jedi giovedì ventuno aprile del due mila ventidue che come dicevo in apertura abbiamo ancora una volta ha voluto dedicare a commenti ad analisi sulle coste sulla situazione dei Balcani occidentali le conseguenze che la guerra in Ucraina può avere nella Regione
Alla luce
Del del ruolo che la Russia di Putin a e svolge da anni nella Real nella nella regione insieme anche a quello della della Cina e non dimentichiamoci quello della della Turchia ma viste anche poi le attuale situazione dunque le mire secessioniste della Repubblica salta in Bosnia Erzegovina le mire autonomiste dei dei croati di Bosnia capisco creare una pinna terza entità
Inoltre quelle due delineati negli accordi ma si è detto ma anche la situazione appunto di paesi come che sono già andati al voto come la sede di quelli che stanno per andarci
In che la slovena che appunto vuota vota domenica il tutto questo nel quadro dove ci sono altre questioni aperte il i negoziati di adesione trama c'è un allungano cade la Macedonia del Nord a sembrava essersi
Pianificata la la le la situazione con la Bulgaria così non è le tensioni sono ancora alte ma questo coinvolge anche la l'Albania che l'Unione Europea vuole
Unire appunto alla banana Cisaria del nove nei negoziati ma Albania potrà da questo punto decidere di da pretendere che si aprissero intanto inviso ai negoziati e poi la seduta del Montenegro insomma i Balcani occidentali continuano
A fornire molto materiale da seguire e finalmente c'è voluta la Gwen Ucraina per capire che questa è una questione cominciare che la Sea per l'Europa che va seguita al pari di altre situazioni
Politiche internazionali geopolitiche potremmo dire visto anche le interrelazioni che ci sono su un piano più globale
Ci fermiamo qui con questo supplemento stimati passaggio su destra e l'appuntamento è per la nuova puntata domenica torniamo dopo la pausa di Pasqua
Però andremo in onda alle diciotto non alle ventuno domenica ventiquattro perché lasceremo spazio a un lungo speciale dedicato alle elezioni francesi che partirà da diciannove quindi passaggio a sud-est domenica ventiquattro sarà in onda alle diciotto e non alle ventuno intanto comunque circa potete ritrovare seguire anche attraverso radio radicale punto it naso sito internet grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata all'ascolto di radio radicale