Grazie per averci liberato. Libertà per l'Ucraina e il popolo russo!

Manifestazione commemorativa del venticinque aprile che deve essere inclusivo anche di raccogliere tutti quelli che hanno a cuore i valori della democrazia e della libertà
E per questo pensiamo sia giusto
Sia stato giusto promuovere questa iniziativa che ha l'obiettivo di sottolineare
Lei ingiustizie che il nazifascismo che tutti i fascismi che tutte le gli autoritarismi che tutte le violazioni di democrazia di libertà vengono manifestati da alcuni Paesi vengano qui ricordi avvenga qui ricordata la lotta che è in corso ancora oggi
Controllo occupazione contro le invasioni contro le violenze e contro i genocidi di ogni genere
Abbiamo le bandiere dell'Ucraina non a caso perché quello che sta succedendo in Ucraina è sotto gli occhi di tutti
Si collega a questo a quello che ogni anno noi italiani dobbiamo ricordare con un evento di grande libertà di ed è appunto la liberazione
Darò la parola daremo la parola ovviamente a chi la chiederà ma soprattutto a chi di rappresentanti di organizzazioni
Associazioni che hanno picchi partecipano che hanno aderito ringraziano Radio Radicale per il solito ruolo di giusta ed equilibrata e obiettiva informazione
Inizio leggendomi messaggio del Presidente della Regione Alberto Cirio che sino all'ultimo speravamo riuscisse a venire ma bloccato all'AGEA dei dati per ad una cerimonia importante privilegio il microfono
So che
Allora vediamo se riesco a leggere lo scrittore
Oggi è una giornata di celebrazione nazionale che coinvolge ogni angolo del nostro Paese secondo scusate perché qui letta avanza
Anche per eccolo qua
Che coinvolge ogni giorno che ogni ogni angolo del nostro Paese non posso purtroppo essere con voi in questo istante ma lo sanno col cuore con il pensiero uniti da due dei tanti momenti di commemorazione che il nostro Piemonte sta dedicando
Alla festa della Liberazione
Affido quindi le mie parole al presidente dell'associazione Marco Pannella Sergio Rovasio ringraziandovi per l'attenzione che da sempre dedicate alla memoria
Memoria che ha un valore profondo prezioso che è nostro dovere continuare a radicare nel presente perché la nostra libertà non è scontata è un valore costruito in oltre settanta anni di democrazia
Un valore per cui tante persone cui saremo eternamente grati hanno donato la propria vita consegnandoci tra le mani la nostra libertà
Rispettarla custodirla difenderla è un dovere della strada da percorrere ogni giorno per fare in modo di meritare la ce lo ricorda la storia di una città come Torino medaglia d'oro al valor militare insieme alle province di Alessandria Asti e Cuneo e ad altre città del nostro Piemonte che antifascista lo è geneticamente nel proprio DNA ma ce lo ricordano anche questi due anni di pandemia e ce lo ricorda il presente con ciò che sta avvenendo a pochi chilometri da noi
Per questo celebrare la festa della Liberazione importante oggi più che mai perché citando le parole di Liliana Segre il venticinque aprile
Ci ricorda che resistere necessario è un dovere ieri come oggi ovunque la giustizia e la dignità vengano attaccate umiliate distrutte ora è sempre resistenza Alberto Cirio presidente della regione Piemonte
Grazie
Adesso momenti turchi
Do adesso la parola
Alla alla rappresentante del Consolato polacco la viceconsole Olga noto che ringrazio di essere venuta qui per ricordare i nostri
Soldati polacchi caduti
Vorrei ricordare che il secondo corpo d'armata guidato dal generale Anders ha contribuito insieme agli inglesi e gli americani
A liberare il nostro paese così come la Brigata ebraica di cui nessuno parla mai anzi alle manifestazioni del venticinque aprile quelle di un certo tipo la Brigata ebraica non può partecipare
La comunità e qui la Brigata ebraica era fra è presente con noi con quello con noi come loro rappresentanti per il loro lavoro eroico o per la loro lotta eroica che hanno fatto qui in Italia
Anche i polacchi non sono mai Ricordati di chi è stato a Cassino a Monte Cassino non so se ha avuto modo di vedere
Quel cimitero terribile terrificante di centinaia e centinaia di migliaia migliaia di soldati polacchi caduti per difendere e per cacciare i nazifascisti dal nostro Paese do la parola organi razzie
Addizionale
Obbligatorio microfono lo poteva
Al nome del consolato
Della Polonia in Torino
E in particolare del console Ulrico lie svela in burqa che non poteva oggi purtroppo venire e io lo so sostituisco
Saluto tutti qui presenti
è ringrazio per essere venuti per poter con con Menem commemorare assieme
La
Lotta al comune per la libertà
L'amicizia che ha unito i nostri popoli da secoli
Come esempio uno di questi
E venti e ancora prima della seconda guerra mondiale ma molto importante per la Polonia anche per Italia però anche per noi tantissimo era il periodo di Risorgimento
La Polonia per centoventi anni è sparita
Dalle mappe dell'Europa
è stata divisa tra la Russia la Prussia
La l'Austria
Per cento venti anni i polacchi lottavano per la loro libertà
E lottavano anche qui in Italia dove hanno creato le legioni di Dombrovskis
è assieme con gli italiani durante il Risorgimento lottavano per la libertà
Qui in Italia è nato il l'inno polacco
Che si canta fino ad oggi
Che la marcia di Dombrovskis e che dice Marius Marston Brodsky Széchenyi Foschini dopo lo schizzo vuol dire avanti a Banti Dombrovskis dalla terra italiana in Polonia
Questa amicizia è sempre lì sempre esistita quando è arrivata la seconda guerra mondiale
I polacchi
A hanno avuto il permesso
Di uscire dall'Unione Sovietica dai lager dove era non lei prigioni dovevano messi
Per hanno avuto il permesso di uscire dall'Unione Sovietica hanno fatto il viaggio per tutta la Palestina era erano anche cento mila persone comprese le famiglie e i bambini comprese le mogli era avevano le scuole avevano il loro le loro organizzazioni interne e sono arrivati dopo anni anni di lotte anche nella Medioriente sono arrivati in Italia
Sono arrivati ad Ancona dove hanno contribuito alla liberazione della città
Poi hanno contribuito alla liberazione di Bologna
Prima ancora di Montecassino
Monte Cassino è stato un bagno di sangue
Per tante nazioni tanti soldati di varie anche fuori dall'Europa
I polacchi hanno vinto l'ultima battaglia
Con un grande però
Disse dispersi cioè di
Spargimento di sangue come ha detto precedentemente
Il c'è chi il sul cimitero a Monte Cassino c'è una grossa parte proprio dei viola del delle tombe polacche dei caduti a Monte Cassino anche la tomba del generale Anders
Poi una parte dei polacchi finita a Torino
Dove è rimasta una parte è andata in Inghilterra una parte è rimasta
E così
Diciamo che esiste questa questa storia tra Italia e Polonia esiste fino ad oggi grazie alle nostre associazioni grazie alle nostre amicizie tra Italia e Polonia sempre al nome della libertà
Grazie alle piccole cose della nella Bologna del Consolato polacco di Torino Viano adesso la parola al a Marco Brunazzi presidente dell'Istituto Salvemini prego
Su quel problema giudice
Dove però ce l'ha fatta in arresto perché abbiamo un altro microfono Guasco
Bongiorno io ringrazio innanzitutto Turchia ritenuto devo cambiare
Ritenuto di estendere anche a me l'invito a questa i
Questa è iniziativa iniziativa che sono felice di alla quale sono felici di partecipare innanzitutto perché qui siamo per ricordare il contributo dei combattenti polacchi per la liberazione d'Italia non è un dettaglio insignificante la rappresentante del consolato polacco di Torino c'era brevemente
Richiede chiamato le vicende storiche io voglio solo aggiungere un particolare Pain tanto sono felice ripeto che qui ci sia la bandiera polacca perché ripeto il venticinque aprile
In Italia e anche star parte integrante di una vittoria chi vanno alla quale i polacchi hanno contribuito in modo decisivo
E saluto anche giustamente la bandiera dell'Ucraina che è un Paese nel quale sta subendo da quasi due mesi la brutale aggressione armata
Nella Russia di Putin dico Russia di Putin perché come quando si parla degli anni del fascismo era il giusto ricordare che c'era l'Italia di Mussolini ma c'era anche un'altra Italia ovviamente minoritaria che cercava di opporsi lo dico perché in questi due mesi abbiamo visto certo minoranze i coraggiosi russi intellettuali gente comune giovani che hanno cercato di manifestare la loro posizione a quella brutale guerra di aggressione pagandolo comunque violenze e imprigiona menti lo dico perché è sempre giusto ricordare chi si batte anche contro i regimi e i tiranni due e cerca di fare quel che può per testimoniare il suo dissenso
Ma voglio tornare al discolo volo della Polonia
Nella seconda guerra mondiale segnalo questo semplicemente queste cose come notano Polonia nel mille novecentotrentanove subire una fatto praticamente unico in Europa in quegli anni la duplice aggressione per la Germania nazista il primo settembre e concordata
Negli anni fa molta migliorato Patto di non aggressione
Dati Istat sovietico diciassette di settembre subiva l'invasione della parte orientale del suo territorio
Attestandosi su una linea già concordati in precedenza con la Germania nazista
Ne seguirono le vicende tragiche che seguirono fra le altre ricordiamolo il terribile del massacro di oltre ventitré mila ufficiali polacchi finiti nelle fosse di Katyn pagina orrenda
E che la rete poi la pena di ricordare di ricostruire del grande regista polacco guai dal ne aveva tratto uno straordinario film a mio avviso che sarebbe sempre utile riportare a richiamare ma qualche importante ricordare quello che ha detto prima dal rappresentante del Consolato di Polonia
E cioè che dopo l'attacco ribaltamento insomma delle posizioni l'attacco della Germania nazista del ventidue giugno quarantuno alla Unione Sovietica
Essendo cambiato il camper continuate le le collocazioni l'Unione Sovietica di Stalin ritiene opportuno stabilire un'alleanza con chi sta combattendo la Germania nazista cioè la Gran Bretagna e in quel momento non ancora gli Stati Uniti
L'accordo grazie alla iniziativa del primo ministro inglese Churchill prevedeva appunto che tutti da questa questi conti oltre centosettanta mila
Lavora presenta soldati ufficiali polacchi internati nei lager sovietici e potessero abbandono lasciare l'Unione Sovietica e attraverso un percorso a Treviglio attraverso il sull'Iran raggiungere la Palestina che era su amministrata dagli inglesi e di organizzarsi per potere proseguire la guerra inquadrati con l'Ottava armata britannica
Cosa che avvenne di cui ebbe il grande merito naturalmente il comandante di questa regione polacca o con l'UNESCO secondo corpo d'armata polacco il generale Anders il quale è stato già ricordato poco fa
Ebbe un ruolo Hondo non marginale ma anzi decisivo nella guerra in particolare con la vittoria contro la resistenza tedesca Monte Cassino che fu decisiva per riuscire a far avanzare le forze alleate dal sud verso il centro d Italia e la liberazione è stato anche ricordata
La l'eroico combattimenti libri e combattimenti che portarono alla liberazione di Ancona è stato ricordato vorrei ancora ricordare che unità polacche
Nei primi mesi del quarantacinque quindi prima ancora che partisse la fase finale riuscirono a occupare Forlì
E e infatti si diceva primi cimiteri di guerra in Italia partire da quell'ovviamente di Montecassino dove il contributo polacco è stato tra i più sanguinosi Papa santo per altri dieci del che sono testimoniate da cimiteri di guerra di Loreto nei cimiteri di guerra di Casamassima fino in Romagna Frangipani
Fu un contributo di vite
Altissimo
Voglio dare un breve è stato detto giustamente che le lettere truppe polacche che era alla testa del dell'ultima avanzata quella che portò alla liberazione poi di tutto il Nord Italia
Forno le prime che entrarono a Bologna mi è capitato proprio nei giorni scorsi commemorando
Una scuola le vicende legate al venticinque aprile
Di notare c'era una bella fotografia in cui si vede cosa rara perché di solito i libri alleati che entrano vittoriosi si sono più o meno festanti ma sono diciotto seduti nei nei nei nei camion gli autocarri militari che salutano la folla ma qui a Bologna mi ha colpito che si vedono questi tre o quattro soldati polacchi a piedi che vanno incontro con un bellissimo sorriso che le braccia aperte ai cittadini di Bologna che gli vengono incontro nascerà insolita ecco trovato molto bella e l'ho voluta da ricordare anche in questo momento
Credo che voglio aggiungere ancora una cosa parlando di venticinque aprile io ho sempre ritenuto che sia stato una una Nan scelta politica
Io per quelle che tutte noi non è soltanto alcune parti e tutte le forze politiche italiane da quarantacinque poi hanno sempre preso che cioè nelle manifestazioni del si può aprire ci si ci sta ovviamente il tricolore italiano ci stanno ovviamente le insegne delle formazioni partigiane combattenti Direct Reval delle Matteotti e giustizia libertà agli autonomi
E basta ora purtroppo la liberazione d'Italia pur non è che l'ha fatta soltanto i coraggiosi partigiani italiani o i combattenti del Corpo italiano di liberazione che dal Sud era stato riorganizzato dal Regio Esercito
E l'hanno fatto gli alleati
Oh sì mi sono sempre domandato perché nel manifestazione del G quattro che non si vedesse almeno le bandiere dico Inter i due principali
Gli eserciti che liberano Italia cioè la Gran Bretagna e gli Stati Uniti ma accanto a quelli evidentemente se c'è un atto un'altra bandiera che dovevo sfilare sempre il venticinque aprile è quella polacca perché il ruolo che ebbe riportati non fu un ruolo marginale fu ruolo
Decisivo nel riuscire a sfondare l'accanita resistenza germanica
E e questo lo mi piace difatti sono molto contento che in questa iniziativa sia stata presa oggi pur con tutti i suoi limiti perché sono felice che qui la bandiera polacca sia presente perché è indice e il suo posto venticinque previste dell'Italia
Dare spazio ospitalità e riconoscenza
Ai combattenti polacche che hanno condiviso con noi lo ricordava anche la la rappresentante del consolato che hanno condiviso di noi una lunga secolare lotta per la liberazione a partire dai Gian dalle dalle lotte per il Risorgimento che si sono poi proseguite nel corso del Novecento
Io quindi rendo omaggio qui a questo cippo che ricorda
Questa partecipazione sono correndo ancora omaggio e sono felice di vedere la bandiera della Repubblica di Polonia qui perché e il suo posto in Italia il venticinque aprile
è una grande festa naturalmente italiana di liberazione nazionale ma noi dobbiamo Rocchi ricordare sempre gli amici
Gli altri Paesi che gli hanno dato la vita perché qui ci fosse la liberazione tra questi amici i polacchi io credo hanno un posto particolare straordinario grazie
Grazie ma grazie a Marco grazie a lui il vorrei ricordare che in questo preciso momento davanti all'ambasciata degli Stati Uniti a Roma c'è una manifestazione simile a questa del partito promossa dal partito Radicale per ringraziare gli Stati Uniti che sono stato insieme alla Gran Bretagna e due principali Paesi che hanno aiutato la liberazione del nostro Paese
Do adesso la parola Silvio viale consigliere comunale che a questa bellissima bandiera della NATO dovetti non rischia di essere né cacciato né insultato ne espulse o prego Silvio
Faccio l'elenco
L'aveva già fatto
Del microfono di Radio radicale
Poi grazie per questa iniziativa io essendo consigliere comunale sono qua e quasi rappresentanza almeno in senso lato
La città di Torino che pose questo cippo anni fa insieme a cui dà polacca e che è stata poi sempre dimenticata e quindi una forma un po'riparatoria delle manifestazioni il cinque aprile anche quest'anno nella lunga carrellata iniziative che ci sono state in questi giorni ci saranno stamattina ho visto gruppi che andavo in giro a pulire dato dei partigiani a come morale dei vari quartieri la iniziativa dell'unico cippo fuori dal cimitero che ricorda combattente caduti e in quella guerra non è mai porsi davanti e ha la stessa cosa capita Stati e ne ho fatto tutto il giro del cimitero abbiamo omaggiati da una data magica adulti
Di tutti i tipi eh chiaramente ho chiesto al sindaco di venire
L'ho chiesto anche nella valle ma all'impegnati a un comizio a Condove che ha ricevuto la medaglia Adolf civile non giustifica però questa dimenticanza derivanti e di tutta la città
Io questo cibo lo conosco bene non sono perché lavoro qui davanti
Ma perché più volte come radicali abbiamo più popolato qua la rivolta del ghetto di Varsavia
Una rivolta il costo migliaia e migliaia di morti e voi lo sterminio di fatto delle prime polarità
Giochi debbo anche ricordare che noi come radicali abbiamo più volte manifestato davanti al Consolato polacco
Per quella deriva illiberale sui riti civili che attualmente in atto e che noi vogliamo ricordare perché non possiamo dimenticarcela sperando che questo cambi ma nello stesso tempo dobbiamo lodare ed è salito nascenti alla Polonia per l'aiuto che sta dando a alla Resistenza Polaris tenta ocra ucraini Ucraina è in questi giorni con A uno doccia sforzo di tipo economico e anche militare non bisogna aver paura di questa parola della resistenza militare perché oggi in Ucraina cioè dall'esistenza conto devo solo l'invasione che ha tre mila e molto più ampie
E questo l'ha capito tutti i Paesi confidano Colognola con l'ex Unione Sovietica Colle esulta brusco centralista e soprattutto con la Russia di Putin ecco oggi noi difendendo e aiutando i poi gli ucraini difendiamo l'Europa difendiamo il criterio di libertà che poi nella pratica poi molte critiche può essere i primi a non senta criticato esile e ci battiamo per questo
Non voglio soltanto ricordare quello che oggi Emma Bonino ha detto a Roma in un comizio a largo di Torre Argentina con le formazioni partigiane non dell'Anpi perché per la prima volta credo è stata fatta la manifestazione in dissenso rispetto a quella che è stata la posizione ufficiale nazionale dell'Anpi
Quindi con la FIAT e altre associazioni
E ha detto che bisogna sicuramente aiutare Lucania bisogna soprattutto isolare diplomaticamente a livello internazionale la Russia la Russia di Putin deve diventare un pagliaio
Della politica internazionale ecco io concludo queste parole per cui le l'azione diplomatica la ricerca della pace sicuramente d'esser fatta al massimo da tutte le forze politiche a tutti i Paesi dall'Europa dagli Stati Uniti da tutti i Paesi del mondo ma bisogna soprattutto difendere la resistettero carina perché senza resistenza o carina edifici arrivare a isolare la Russia di Putin e a sconfiggere quello più neocolonialismo ed all'imperialismo ho purtroppo retaggio del passato grazie a voi legati al partito radicale lo Rizzato questa iniziativa a cui lei aderiamo come radicali come lieta colle più alto come quello confronterà ai tre liberale in questa città grazie a voi
Boh
Allora eccoci qua
Intanto ringrazio per la vostra presenza qui
Credo che questa sia una manifestazione dove l'ipocrisia
Abita dall'altra parte diciamo noi siamo abituati a vedere manifestazione del venticinque aprile sempre molto i ideologici alte diciamo in questo caso abbiamo la presenza di una parte di personalità importanti ringrazio ancora Marco Brunazzi nel consolato dalla Polonia adesso leggerò tra poco la un messaggio nel consolato dell'Ucraina
Quello che volevo dire è che siamo qui per ringraziare tutti coloro che hanno sì che hanno liberato l'Italia e non solo non sono soltanto i partigiani italiani ma anche i polacchi la brigata ebraica come diceva poco fa Sergio Rovasio gli americani e gli inglesi tutti gli alleati
Questo si tende un po'a dimenticarlo in queste celebrazioni perché viviamo momenti difficili in Europa con l'Ucraina
Quello che sta succedendo
Credo che ci sia tanta ipocrisia anche sulle armi in questi nel dibattito pubblico di questi tempi e credo che la libertà e la democrazia vadano sempre sempre difese la il sit-in di oggi la manifestazione del partito radicale ne ne è un segno i quindi adesso leggerei il messaggio del console ucraino
Dario Arrigotti chiamante ha voluto mandarci mio padre Dino l'otto settembre del quarantatré non aveva ancora vent'anni sentito dell'armistizio alla radio e prima che i tedeschi rastrellati sono i soldati italiani divenne partigiano
Mi diceva che gli alleati paracadutato hanno di notte casse di fucili e mitra stende
Senza i quali sarebbero stati inermi non posso fare a meno di pensare alle sue parole ora quando sento dire che è sbagliato fornire armi alla resistenza Ucraina questo è il messaggio che c'ha voluto mandare Dario Arrigotti che ringraziamo
Adesso vediamo se c'è
Sorge generalmente
Socializzazione Lotito decide
Allora adesso io vive leggerei tra i tanti messaggi ne abbiamo anche uno di Angelo Pezzana
Che non può venire per limiti fisici in cui si trova purtroppo
Allora Angelo ci scrive
Quest'anno lampi avrà imparato a mettere fine alla censura che ha sempre applicato quando impediva la presenza delle bandiere della Brigata ebraica nella giornata del venticinque aprile
Ce lo chiediamo perché siamo molto preoccupati nel constatare che il suo presidente Gianfranco Pagliarulo nei confronti della guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina
Ha scelto di schierarsi dalla parte di Putin chiedendo che non venissero consegnate armi indispensabili per resistere all'invasione
Limitarsi a invocare la pace invece di lottare per la giustizia è la scelta più indegna che si possa prendere soprattutto da parte di chi dovrebbe rappresentare la memoria della Resistenza Angelo
Vorrei anche ricordare che non è la non è il primo anno purtroppo della comunità ebraica di Roma che ha sempre partecipato alle manifestazioni del venticinque aprile insieme all'Antibes per un po'tanti tanti anni credo che sia già al secondo o terzo anno
Che ha deciso di non partecipare voi sapete forse la comunità ebraica dopo quello che ha vissuto durante la seconda guerra mondiale soprattutto alla comunità ebraica di Roma il ghetto
Tutte queste tragiche vicende forse meriterebbero loro di essere in prima fila per ricordare cosa è stata questa violenza nazifascista
Darei adesso la parola
Ad Alberto Nigra ringrazio anche gli amici della lista progresso Torino perché sono sempre insieme a noi e ai Anna ceduti di energie per l'Italia e tanti altri amici grazie
Grazie grazie ma
Molto molto brevemente oggi è una giornata di festa e quindi è giusto ricordare le ragioni per cui siamo qua a festeggiare il venticinque aprile
E cioè una festa di liberazione
Seguita da un ad una da un o da una guerra di liberazione
Perché la retorica o la mistificazione che in questi giorni ne stiamo ascoltando e quella di chi vuole contrapporre la guerra alla pace
Qui non è in contrapposizione guerra e pace
Perché è evidente che la guerra è una tragedia sempre
E la pace non è sempre diciamo quella cosa che qualcuno sogna di avere così come sogna di avere perché può essere per alcuni pace ma per altri no
Non è vero che i bambini crescono felici nei regimi buone vero crescono forse felici dei bambini e altri bambini crescono molto infelici ma di sicuro crescono infelici tutti i genitori
Che ripieno indicano quei diritti di libertà in quei Paesi non sono riconosciuti allora la voglio fare breve perché io non sono un detentore di una sulla verità come credo nessuno debba esserlo laicamente parlando ma ognuno di noi ne ha tratto alcune considerazioni nella propria esistenza
Ed è arrivato ad alcune conclusioni che vorrei qui brevemente brevemente proprio elencare la prima di queste tutti abbiamo in Italia molti hanno combattuto per la liberazione dal nazifascismo
Molti hanno combattuto anche per ripristinare o per ridare finalmente a questo Paese un regime democratico questa non è una indifferente differenza
La libertà non è inscindibile dalla liberazione dal fascismo perché dopo il fascismo in una parte d'Europa c'è stata un'altra privazione delle libertà che non è stata meno cruenta meno dura e meno terribile di quella che era stata imposta dalle dalle forze fasciste
Quei popoli e i polacchi sono tra questi hanno vissuto altri quarant'anni di privazione della libertà pur avendo contribuito come qui ha giustamente è stato ricordato a ridare la libertà popoli come il nostro
Allora quando noi vediamo quello che accade in questi giorni in Ucraina anch'non possiamo nonna mettere in relazione questi due aspetti
Cioè il punto non è voglio dire se ci siano tutte le ragioni da una parte o dall'altra si può disquisire a giocatori eticamente finché si vuole
Ma il punto è che c'è un popolo che è stato aggredito c'è un popolo che liberamente ha scelto un proprio destino che voleva scegliere vuole scegliere una propria destinazione cioè quella dell'Europa cioè quella della libertà e della democrazia e cioè non è un popolo un dittatore e un regime che stanno cercando di imporre a quel popolo delle condizioni di pace umilianti
E che sono limitanti la loro libertà quindi chi non vede questa differenza chi non percepisce questa differenza occhi volontariamente diciamo non la mette in evidenza non è come dire con noi a festeggiare oggi
Perché non si cioè noi festeggiamo tutti da Liberazione ma la liberazione deve essere liberazione per la libertà
E la libertà deve essere la condizione fondamentale della democrazia perché anche coloro che eventualmente come dire contro la democrazia vogliono professare i loro tre di politici possono processali questa è la differenza tra noi e loro la differenza tra coloro che difendono la libertà di tutti compreso di quelli che rivendicano limitazione delle libertà altrui e coloro che invece voglio dire di questa libertà ne vogliono la pienezza totale
Ed è questa la differenza tra come dire la liberazione e la pace
Non c'è pace senza giustizia
E non c'è pace senza democrazia queste sono le differenze sulle quali noi dobbiamo in qualche modo mettere in evidenza il il punto di differenza e dare le armi non è volesse sarebbero affonda i e voler guardare la possibilità ad un popolo di mantenere la propria libertà di autodeterminazione
Che tra le altre cose può prevedere deve prevedere la democrazia al proprio interno nella propria condizione si ci civile sociale e politica e noi speriamo anche in una grande Europa
Oggi è una bella giornata per l'Europa perché in Francia c'è stata una vittoria importante che ha evitato non do un giudizio sulle elezioni francesi di cui tra l'altro sono personalmente anche contento ma diciamo perché ha evitato che un Paese importante come la Francia si scollega asse diciamo così dal processo
Di unità europea e in qualche modo entrasse a far parte di quel novero di paesi che metterebbero in discussione l'Europa ma guardate la precondizione per poi mettere in discussione le libertà democratica adesso come dire bisogna fare in modo che anche nel nostro Paese ci sia chiarezza su questo punto
Perché la confusione troppa non si può nello stesso congresso di un partito ma adesso non voglio fare polemiche applaudire letta e Conte che dicono cose completamente diverse
Non si può
Non solo le stesse cose in gioco in ballo e scrive esperti Udo perché è stato detto non portate le bandiere della NATO alle manifestazioni del venticinque aprile
Qualcuno l'ha voluta mettere e chiudo scusa questo sul piano storiografico perché la NATO nasce dopo la fine della seconda guerra mondiale però scusatemi
La dico diciamo con un francesismo poche palle cioè la NATO nasce dopo la fine dalla seconda guerra mondiale per proteggerne le democrazie dall'acqua dal dal rischio dal pericolo diciamo di unità
Espansione delle dittature comuniste nel resto d'Europa questo è il punto vero poiché la NATO oggi Bossa trasformarsi dentro la NATO ci siano delle situazioni complicate difficili prendi la Turchia per fare un esempio tra questi e che questo voglia dire ovviamente non sia la panacea di ogni problema evidente
Ma queste la libertà della nostra discussione del nostro confronto e del reality la ragione per cui oggi noi siamo qua a parlare di liberazione viva la libertà viva la festa della Liberazione viva il venticinque aprile
Grazie
Credo no grazie Alberto perché c'è uno spunto molto o utile non tanto a noi forse Marco magari chi ci potrà ascoltare
Le democrazie tra di loro non fanno mai le guerre facciamoci caso nessuno lo dice
Ci fosse un analista ci fosse uno studioso ci fosse un'idea che lo racconta di questi talk show che sono sempre più monnezza dove vanno questi pseudo intellettuali le democrazie tra di loro non fanno le guerre quindi prima di urlare pace udire pace o parlare di questa parola insulsa se non si impone non si lotta per la democrazia e dopo che si è ottenuta la democrazia si può chiedere la pace
Ma non si può immaginare che ci sia di che di fronte a un blocco di Paesi dittatoriali come i Paesi comunisti cinesi io odio vietnamiti io o del della Corea del Nord
O di quelli dittatoriali tipo Putin bielorusse altri o Siria eccetera
Possibile che nessuno faccia l'analisi che i Paesi democratici tra di loro non fanno mai la guerra mentre invece quando c'è di mezzo una dittatura la guerra a volte purtroppo inevitabile
E con questo passo a leggervi il messaggio di Bruno Segre che purtroppo anche Luís pieno di di di impegni in potete immaginare tra ieri e oggi
Non ce l'ha fatta venire qui da noi perché era bloccato ad un'altra manifestazione
Celebriamo festosamente tutti insieme l'anniversario della Liberazione che ha consacrato nella Costituzione i principi fondamentali della democrazia anzitutto la libertà di espressione di azione di circolazione all'estero
Impegniamoci come nel mille novecentoquarantacinque a difendere sino all'estremo il bene eterno e universale della libertà
Bruno Segre grazie
Il cielo
Do la parola adesso allora rotte
Posso dire per associazione Pannella Partito Radicale progresso Torino filosofico turbo per no non saprei niente
Grazie al però a definire un metro più avanti il valore dell'amicizia di di vostra e questo è importante allora intanto tenere premuto devo usando il metro sì per dobbiamo devo ringraziare il partito radicale per queste vicende devo ringraziare il partito radicale per questa iniziativa che è un'iniziativa di verità e quindi cristallina e come sempre il partito radicale presiede alla verità è una delle cifre li dobbiamo sempre riconosce darebbe nata per dare al da ricordato la dai polacchi esami separati è stato veramente una cosa molto importante
Oggi questa è manifestazione a una importanza secondo me ancora maggiore lo sappiamo tutti perché dopo tanti anni ci troviamo di fronte a fatti e c'era una situazione simile a quella di settanta anni fa vera guerra
E abbiamo e come come in tutte le situazioni difficili da guerra CIA rivela un po'come siamo
E viene fuori un po'la nostra la nostra Anna Paola
Dobbiamo renderci conto che
E in questo momento in cui bisogna avere nocività e coraggio
Noi siamo condividiamo un sistema di valori e di colpi di rapporti con gli altri baci
Non pacifisti pacifici le democrazie effettivamente no fanno le guerre questo è un sistema una problema altri importante fatto bene a ricordarlo perché e proprio la la caratteristica noi dobbiamo abbiano relazioni pacifiche contatti
Ma ma di fronte a chi non rispetta le regole équipe estendere i vantaggi giocando sporco dobbiamo assolutamente intervenire
Non si può assolutamente lasciar correre perché altrimenti avrà un vantaggio
Superiore e ci innescherà in un processo negativo e di decelerazione quindi noi dobbiamo in questo momento essere molto nocivi e molto anche determinati su questo che non avere anche paura non l'hanno avuta settanta anni fa
I polacchi e tutti gli altri
Popoli che hanno cooperato con per diciamo toglierci dal nel SISMI dal fascismo non dobbiamo avere paura neanche noi oggi perché le notizie sono molto più forti delle dittature di qualsiasi dittatura
Perché non intelligenza collettiva l'intelligenza di tante persone che come che sì confronto tra di loro e che aiuta in questo modo si aiuta a prendere buone decisioni è sempre superiore all'intelligenza e di uno per quanto possa esserlo è un dittatore intelligente non è mai perché non sarebbe un dittatore
Perché è da solo quindi noi non dobbiamo avere paura essere molto determinati e ricordarci quello che successe tra settanta di fa e non perdere il timone oggi dei principi in cui dei valori
Che devono essere presidiati in questo momento gli ucraini e con il resto del mondo
Grazie Anna grazie Carlos Silvio viale mi ha appena informato che deve correre via varcare stamattina qualche democratico tra virgolette ha imbrattato la sede dell'associazione Adelaide Aglietta e con della vernice rossa
La serranda e tutto il marciapiede e la sede del Pd qui di Torino pista sono gli le lotte democratici e valorose di quelle che parlano di antifascismo
Do adesso la parola se nessun altro la chiede Edoardo tu uno deve intervenire a Branca Beach erano perché se no poi rischia di dimenticare ma non voglio dimenticarmi a spenta allora la bandiera la prendo io
Microfono
Grazie grazie della vostra presenza in questo momento così importante do per dopo il dove le parole libertà e liberazioni
E sono sono assolutamente essenziali primordiali di valore e di principio
Io sono Blanca Bric cenno sono cofondatore di Aire svenne a poiché internazionale alla Resistenza venezuelana
Nati come gruppo di preghiera per il Venezuela trasformato ci in una configurazione socio politica propositiva e non violenta
è in questo momento aeree Sven ovunque si trovi nel mondo siamo approssimativamente due mila cinquecento persone sparse sono l'intero pianeta lui c'è una presenza per la libertà e per la liberazione aggiungiamo noi che denunciamo antenna persecuzione dei nostri fratelli cristiani ovunque nel mondo nel Venezuela la Russia ha messo piede con i suoi armamenti i suoi armamenti che ha venduto Hossein dall'inizio diciamo eccetera
Corinne
O relitta leader il tuo materiale non molto di alta qualità tant'è vero che almeno il sei elicotteri che erano arrivati sono tutti caduti
Con dentro particolari persone morte noi Dini denunciamo questa invasione anche di altri paesi il Venezuela la presenza non solo dei russi e i suoi militari che come ho detto all'Assemblea della Alierta
Hanno nella zona della frontiera con la Columbia stanno per creare comunque l'humus c'è per una Silvia bis nell'America Latina non si può
Mettere da parte è vero che siamo lontani è vero che i nostri bambini
Morti non dono come altri che sono più vicini l'Atlantico è il mezzo ma ciò non toglie che intere popolazioni siano in questo momento sotto un regime comunista da quando la caduta del Muro di Berlino nell'ottantanove
Sir trasformata questa situazione
Il nel Foro di São Paulo ed in una Reconquista di addirittura sentiero luminoso nel Perù con il suo attuale presidente la Russia come l'accidia
Come il Venezuela la Turchia sono paesi che hanno molta bene trazione nei nostri territori quindi non sono paesi da trascurare anche se siamo dall'altra parte della Tim
Viva Venezuela liberaldemocratiche Consi ente li fanno tutti i paesi la Polonia Zivan viva viva la Ucraina libera viva il mondo libero è viva la possibilità di noi cristiani di vivere la nostra fede perché forse è questa
è la più fondamentale come l'ho sentito dire a Marco Pannella delle libertà grazie
Bene allora se non ci sono altri interventi dopo questo intervento ha passato di Blanca
Possiamo possiamo chiudere e vi ringrazio ancora per questa festa di Liberazione che avete deciso di passare qui insieme a noi insieme al al partito radicale grazie