Rassegna di Geopolitica. Social media e democrazia: perchè Elon Musk vuole comprare Twitter

Trovate all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di martedì dieci maggio due mila ventidue oggi parliamo di social media democrazia prima segnalazione articolo intitolato come un crebbe per ragazzi miliardari che è arrivato a dominare la piazza articolo del Washington post pubblicato il primo maggio scorso l'uomo più ricco del mondo è lo maschera attaccato il mese scorso una pubblicazione di proprietà del terzo uomo più ricco del mondo Jeff Bezos per avere ristampato un articolo scritto dal tredicesimo uomo più ricco del mondo Mike Bloomberg l'articolo di Bloomberg pubblicato dal Washington post chiedeva se il recente investimento di a Roma in Twitter metterebbe in pericolo la libertà di parola il Washington post sempre buono per una risata ascritto allo maschi nutrita questo scambio dibattute prosegue l'articolo
Sottolinea una caratteristica insolita della nuova piazza pubblica digitale della nazione
Il cambiamento tecnologico e le fortune che ha creato che hanno dato a un club minuscolo evanescente di individui estremamente ricchi la capacità di giocare come arbitro moderatore finanziatore
Non solo delle informazioni chiarimento al discorso della nazione ma anche della architettura che lo sottende raccordo di e lo maschera per l'acquisto twitter per quarantaquattro miliardi di dollari o numero leggermente superiore al PIL della Giordania gli consentirà di seguire il suo desiderio dichiarato di allentare le riscrizione sui contenuti che attraversano il quarto social network più grande degli Stati Uniti Calò maschere si unisce così al fondatore di metà ma credo che il verde numero quindici nell'arco di forza dei più ricchi del mondo il quale Zucker da a autonomia sugli algoritmi e sulle politiche di moderazione
Dei tre principiare piattaforme di social media della nazione Facebook Instagram e Messenger twitta ha accettato l'offerta di acquisizione da parte di quarantaquattro miliardi da parte dei i maschi il venticinque aprile ma la domanda è perché e lo maschio vuole acquisire il gigante dei social media l'informazione che scorre su queste reti prosegue l'articolo il Washington post
E sempre più prodotta da pubblicazioni controllate da colleghi miliardari che altre dinastie benestanti che hanno riempito il vuoto del mercato giornalistico in crisi con varie combinazioni di egoismo e altruismo è una situazione che ha allarmato gli Esper ti di politica alle due estremità delle divisioni ideologiche per quanto riguarda alcuni aspetti molto particolari sta diventando quasi come una scuola media per l'e al Dari dice lo studioso della Brookings Darrell West parlando di cui si muove in maniera Titti l'informazione il problema secondo dare un West che ora dipendiamo molto dei capricci personali delle persone ricche che ci sono pochissimi contro le contrappesi su di loro potrebbero guidarci una direzione liberale e conservatrice libertaria che c'è ben poco che possiamo fare al riguardo quasi tutti questi dirigenti incluso che ero un maschiaccio rivendicano nobili motivi ma il potere di finanziare plasmare si assume del leader che decidono cose condivise cose coperto e comunque diventato oggetto del sospeso conflitto politico chi parte geni politici oggi si trova celebrare da una parte l'autonomia degli omini liti che vedono al servizio dell'un interessi mentre dall'altra parte si oppongono al potere incontrollato di coloro che non lo fanno altri miliardari nel frattempo si sono ramificati per finanziare parti più ampie del processo democratico della nazione andando anche oltre i loro che norma Evolo di donatori dei campani che organizzazioni politiche il solo Zuckerberg ha speso quattrocento diciannove milioni di dollari spesi grazie a degli amministratori elettorali durante l'edizione del due mila venti suscitando indignazione tra repubblicani che applausi tra i democratici molti dei suoi coetanei miliardarie hanno applicato gli investimenti regionalismo e nell'opinionismo con l'obiettivo in molti casi di plasmare il club comprensione da parte degli elettori del loro posso nel mondo il ruolo dei social network che ha in gran parte sostituito i giornali cartacei come il modo in cui la maggior parte degli americani ottennero informazioni ha ulteriormente complica ecco la questione in parte perché così pochi social network sono così dominanti una sondaggio del due mila diciannove del più Research Center degli Stati Uniti ha rilevato tutti il sessantadue per cento degli americani ritiene che le società dei social media abbiano troppo controllo sulla notizia che le persone vedono Brendan Mian all'università dal flop che si occupa di disinformazione dei suoi effetti sulla democrazia dichiara che i social media acconsentono a Mark Zuckerberg si erano maschi e di a vere una maggiore influenza sul flusso di informazioni di quanto sia mai stato possibile nella storia umana di particolare interesse perni en ecco la mancanza di trasparenza sul modo in cui queste piattaforme controllano le informazioni su di esse democratici e repubblicani hanno recentemente espresso interesse per una maggiore applicazione delle norme antitrust nonché per beh restrizioni legali che intervengano sulla moneta di cui godono i social network dalle cause civili sul loro consenso al tema del moderare adeguatamente il dibattito ma ci sono naturalmente profonde divisioni su come dovrebbe essere esercitata questa moderazione la sintesi dell'articolo intitolato come un club per ragazzi miliardari che arrivato a dominare la piazza o Scinto posto il primo maggio scorso termina qui l'assegno di geopolitica di martedì dieci maggio due mila ventidue prima parte dei due puntate dell'assegno di geopolitica dedicata al tema più ampio di social media e democrazia potete ritrovare questa puntate tu tre precedenti sul sito internet radio radicale punto e Tinsley c'è una rubrica la rassegna di geopolitica con ha salutato la reazione