La nota è dedicata a lui e a tutti coloro che sono costretti a soffire a causa del proibizionismo.
La nota è dedicata a lui e a tutti coloro che sono costretti a soffire a causa del proibizionismo.
Rubrica
18:30
15:30
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
La nota di questa settimanale dedicata a Walter De Benedetto Walter ci ha lasciato lunedì scorso nove maggio aveva quarantanove anni
Da molti anni era malato di una grave forma di artrite reumatoide aveva voluto e saputo fare la sua condizione è una battaglia politica era diventato uno dei simboli della lotta per il diritto all'accesso
Ai farmaci cannabinoidi un anno fa nell'aprile del due mila e ventuno era stato assolto perché il fatto non sussiste dopo che era finito nei guai
Solo per coltivato canna vista la propria abitazione per sopperire alle sufficiente fornitura da parte del servizio sanitario della sua regione la Toscana
Walter aveva voluto fare del suo caso
Mondo il suo un caso politico e nonostante le sofferenze causate dalla malattia non si è mai tirato indietro che ha rivolto anche al presidente della Repubblica aveva incontrato il presidente della Camera lo scorso novembre avevo voluto essere agendo aveva voluto prendere la parola alla Conferenza nazionale
Quello che è accaduto a me accade ogni giorno a tanti malati nell'indifferenza generale di chi dovrebbe occuparsi della salute pubblica disse Walter la cui maggiore preoccupazione non era tanto la sua vicenda giudiziaria processuale o la guerra alla droga
Anche perché giudicava preoccupante che lo Stato italiano si occupi del comportamento i privati dei cittadini mentre nel mondo si fa strada la legalizzazione del consumo di subire droghe leggere
Per Walter la la più grande battaglia da combattere è quella che riguarda il rapporto tra medico e paziente tra paziente e sistema sanitario nazionale
Capita troppo spesso che un malato non veda riconosciuta la cannabis nelle quantità richieste nelle modalità di somministrazione preferite soltanto perché intorno al tema che installato una coltre di nebbia che rende impossibile vederci chiaro
Esisteva una gran quantità di malati è una variegata quando in qualità di patologie per le quali le cure a base di cannabinoidi sarebbero essenziali aiutando i pazienti a vivere meglio la condizione patologica
Purtroppo quello che posso testimoniare è che noi pazienti non riusciamo a trovare interlocutori competenti e capaci di ascoltarci
Questo Walter De Benedetto è il male che attanaglia l'Italia quando si parla di cannabis terapeutica ma la questione non si fermava qui per Walter
Di fronte a un sistema sanitario che non ne approvvigiona sufficienza c'è troviamo in un Paese che non ha ancora deciso di legalizzare l'uso per tutti disse alla conferenza di Genova e aggiunse
Chi governa è consapevole che circa il dieci per cento della popolazione italiana la consuma regolarmente alimentando le mafie
Per buona pace di chi pone sul tema questioni ideologiche giuridiche criminologica di qualsiasi natura e forma
Ogni giorno a un italiano su dieci è costretto ad accedere al mercato nero alimentando il narcotraffico unica risorsa possibile
Basterebbe poco concluse basterebbe una legge giusta un sistema sanitario al passo coi tempi una società informata c'è bisogno di un pensiero pratico e utilitaristico
Anche serve o a chi lo serve la cannabis le illegale e a chi giova incarcerare qualcuno per dieci anni per aver coltivato dieci piante per se stesso
La domanda che Walter Demetrio fece a Genova ecco la possiamo girare a quei politici che continuano a parlare di droga zero che hanno presentato in Parlamento proposte di legge per inasprire le pene
Ed eliminare le attenuanti per fatti di lieve entità ai politici che usano la guerra la droga come strumento di propaganda elettorale
Ecco per esempio potrebbero dare qualche risposta Christian Filippo tanto per citare l'ultimo caso affetto da fibromialgia sotto processo per aver coltivato U due piante di cannabis
Per sopperire anche lui alla mancata fornitura di farmaci calamitati necessari ad alleviare i dolori della malattia da parte della Regione Calabria tanto appunto per citare un caso recente oppure potrebbero dare una risposta anche ad Andreatta di scioglierlo affetto da una grave patologia cofondatore animatore dell'associazione la piantiamo che si batte per l'accesso alle cure con i farmaci cannabinoidi e da anni in prima fila perché rispetto e i diritti dei cittadini malati e Andrea è finito agli arresti domiciliari con un amico perché trovati in possesso di cannabis light cioè di cannabis non vietata
Con un quantitativo di THC inferiore ai limiti di legge e s'è andato nei guai nonostante la documentazione fornita agli agenti che avevano avevano affermato insieme all'amico gli arresti sono stati poi revocati nei giorni scorsi ma quella che non si riesce a evocare è la realtà della politica italiana
Nell'ultimo messaggio scritto prima di morire letto durante la cerimonia funebre Walter De Benedetto ha scritto attaccatevi ai vivi signori che oggi siete in chiese per il mio funerale
Dimostra che il vostro amore per coloro io coloro che amate mentre sono ancora con voi in questa vita sotto questa forma oggi la chiesa è piena anche che in tanti qui per me ma io ho vissuto la mia malattia per lo più immerso nella sofferenza della solitudine la sofferenza è più grande
Che nessun farmaco può curare sì avrei preferito una chiesa vuota oggi di avervi incontrato per un'ora nella mia stanza a parlare con me quando era ancora in vita
Ecco Walter è stato un uomo che ha saputo combattere con coraggio e determinazione per questo la nottata di questa settimana è dedicata a Luís a tutte le vittime
I leggii ingiuste di leggi e ragionevoli di leggi disumane
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0