L’Italia e le sfide della demografia. Le trasformazioni sociali e l’eccezionalismo demografico nel Rapporto AISP 2021

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Bene buongiorno a tutti benvenuti ai presenti a coloro che ci seguono a distanza a questa iniziativa l'Italia e le sfiderà Demografia le trasformazioni sociali l'eccezionalismo demografico nel rapporto ai due mila ventuno ovviamente dove è venuto da parte dei dei vista dell'istituzione che rappresento in questo rapporto di collaborazione con vedo tanti tanta gente che conosco da sempre da sempre sono da molto tempo tanti amici tanti colleghi tanti collaboratori con quel remoto che fare in passato e speriamo di continuare a fare anche in futuro una serie di Andy attività di riflessione gli incontri
Come Istat la disponibilità né sul tema demografico com'è com'è ovvio come sapete benissimo molto ampia
Ma facciamo produciamo forniamo i dati cerchiamo di farlo nella maniera migliore con la maggior tempestività possibile se avete visto recentemente abbiamo anche cercato di ignorare i processi di produzione diffusione
E di messa a disposizione delle informazioni statistiche perché ovviamente soprattutto nel leccese eccezionalismo che abbiamo vissuto che speriamo di dimenticare presto la situazione ovviamente ha richiesto livelli di conoscenza sempre più attendibili dettagliati e disponibili per tipo e faceva la BCE quindi il rapporto tra Istat e il mondo il mondo dei demografi ovviamente da tempo in atto
Ci sono alcune alcuni illustri demografi
Che sono stati anche come il lustri membri dell'Istituto nazionale di statistica adesso mi viene in mente ritiene cd piuttosto che marciano tale tanto per citarne due che conosco direttamente
Quindi c'è tutta questa questa lunga tradizione che ne vogliamo posso posso continuare
Il tema demografico come avete visto è un tema centrale forse Biade dagli più attenzione ancora più attenzione e rispetto alla le problematiche in qualche modo evoca
E credo che il mondo Demografia abbia fatte stia facendo molto in questa direzione è questo rapporto ovviamente ancora una volta la la testimonianza vi dico cose che tutti ne condividiamo e sappiamo cioè non è da oggi che ci limitiamo che ci mettiamo ora a sottolineare cioè le dinamiche i problemi che ne derivano
No io io ricordo insomma popolazioni in Italia uscito almeno centosettantaquattro qua a cura di Nora Federici già allora c'era c'era l'invecchiamento si parlava di invecchiamento della popolazione non è mio novecentosettantaquattro il rapporto sulla popolazione italiana quello dell'Enciclopedia Istituto enciclopedia Italiana mille novecentottanta
No del comitato per la popolazione ed eravamo nel mille centottantasei euro comperate da qualche parte andate a vedere cosa c'è scritto
Scoprirete che molte delle cose che si dicevano allora nel mille novecentottanta sono qualcosa che in maniera magari un pochino più accentuata si varano dicendo adesso quindi il tema va avanti da tempo i problemi sono noti da tempo quello che io credo sia importante grazie forse a all'intensa attività del mondo della demografia terra forse maggiore sensibilità che si percepisce anche dal mondo esterno alla politica tanto per dire
Rispetto al fatto che siccome la situazione è quella che i nostri dati documenti in maniera molto evidente
Bene io credo e nessuno sto a farla lunga ma credo che quest'occasione che i lavori via ESP o testimoni hanno sia un momento che può aiutare ancora una volta a rifletta Venier oggettiva su quelle che sono dinamiche in atto
Su quelle che sono le problematiche e magari anche suggerire quelli che potrebbero essere le azioni e gli interventi possibilmente tempestivi per cercare di orientare quelli che sono gli andamenti verso una direzione che porti verso la demografia sostenibile
Perché ormai c'è poco da fare alcune cose non riusciamo a cambiarle la la la la popolazione femminile età feconda è quella che e sarà quello che sarà non è che ce la possiamo inventare
Quindi scoprire che più o meno il potenziale produttivo si è dimezzato rispetto al passato perché si è dimezzata si dimezza se non lo ha fatto completamente lo farà in prospettiva
Questo dato di fatto c'è poco da fare e non è neanche commentando la natalità che riusciamo a risolvere il problema forse l'immigrazione ma quei da Polenta vedete voi
Quindi certamente ci sono delle leve su cui agire però una parte del destino in qualche modo già segnato prima morì e interno e aiutare con la nostra informazione a far sì che venga orientata nella direzione giusta
Per cercare quanto meno di ridurre al minimo questi potrebbero essere i problemi
Bene allora chiudo la mia i miei saluti più in uso sono stati semplicemente saluti addirittura ho fatto ho fatto un piccolo breve discorso
Per dare dare via i lavori di questa mattina i lavori sono preceduti da Francesco Billari e quindi sarà lui fa dirigere in movimento quindi ribadisco benvenuti a tutti do la parola Francesco procediamo quei lavori previsti grazie
Grazie a Giancarlo grazie Presidente ringrazio lista l'ospitalità e il tanto lavoro non solo in termini di produzione statistica ma di produzione di ricerca è stato prodotto per il rapporto il mio ruolo qui essenzialmente di diremo di past president dell'Associazione italiana per gli studi di popolazione insieme alla collega e amica Cecilia Tomassini abbiamo comprato
E rapporto l'Italia e le sfide della demografia che è riuscito grazie alla collaborazione di un folto numero di colleghi dell'accademia che dell'Istat in particolare uscito un po'mettere assieme il pensiero su quello che è successo nell'Italia demografica degli ultimi vent'anni
è vero come diceva il presidente che c'è una inerzia nei fenomeni demografici che è possibile a volte avere uno sguardo lungo però è anche vero che se prendiamo il periodo dal due mila al due mila venti ventuno poi magari arriviamo anche al ventidue dipende dai gatti
Ci sono alcuni delitti ancora elementi che ci hanno portato a a dichiarare l'eccezionalismo demografico dell'Italia
L'idea di eccezionalismo viene coniata dato il comune in riferimento all'America l'eccezionalismo della democrazia americana
E perché abbiamo parlato di questo in un modo specifico pensando all'Italia in confronto agli altri paesi questo magari vorrei sottolinearlo un altro aspetto è già stato sottolineato dal presidente a che fare con qualcosa che è successo in questo periodo allora dal punto di vista dei confronti con altri Paesi quando si fanno analisi che mettono a confronto indicatori demografici
L'Italia con il resto del mondo neanche suoi Paesi europei spesso troviamo l'Italia imposizione uno due diciamo nell'atto cotenna di qualche indicatore esempio Tottenham dell'invecchiamento della popolazione ci cioè Giappone un po'staccato ma siamo probabilmente secondi
Sulla bassa fecondità siamo ottenne diciamo siamo stati pareri Lima non lo siamo più sulla lunga transizione stato adulto non ci sono dati abbastanza comparabili aver a livello globale ma ce lo giochiamo sempre come in caso mondiale di lunga transizione allo stato adulto rimaniamo molto ma alti quando si vanno a vedere i legami tra generazioni forti legami tra generazioni sulla durata della vita Bracco abbiamo prima o poi cosa ci dicono gli esperti
Probabilmente nel due mila e venti siamo usciti dall'alto ottenne speriamo di rientrarci velocemente abbiamo avuto poi una velocità di crescita della popolazione straniera che e molto rilevanti a livello globale e anche la ci siamo collocati collocati in termini assoluti fra i primi Paesi di destinazione l'immigrazione a livello mondiale
Questo è un fenomeno assolutamente nuovo se andiamo a vedere dentro l'Italia la velocità del declino demografico e lo spopolamento e alcune aree del Paese assolutamente unica diciamo nel bar l'anno internazionale quindi l'Italia a una democrazia eccezionale è vero sui Esperti l'hanno riconosciuto in questo rapporto la la descriviamo in modo pensiamo abbastanza completo
Sottolineando anche la combinazione di queste di questi record il secondo aspetto e poi vado direttamente relatori secondo aspetto è già stato sottolineato dal presidente
Eccezionale è stato questo periodo perché pensavamo di essere arrivati a una democrazia una democrazia sullo una demografia lenta che cambiava poco o comunque in modo prevedibile Spagna diverse situazioni
Siamo stati costretti oppure semplicemente abbiamo preso atto la demografia può essere fast quando andiamo a vedere esempio la mortalità si pensava di essere nostri azione di salinità diciamo incrementa della speranza di vita magari si discuteva sul ritmo talmente inarrestabile ed è arrivato il colpo
Sulla fecondità sembrava esserci una ripresa e poi arriva la grande recessione e stiamo tornando giù cambiano le gerarchie dentro il Paese
Sulla famiglia se diciamo una situazione che sembra molto stabile verso la tradizione sia prestata a forte innovazione
Sulla popolazione straniera stiamo vivendo a una emergenza chiara in termini rifugiati
Quello che è emerso e quindi essenziale il bisogno di raccogliere i dati sempre più in tempo reale
Sempre più a disposizione su questo lista Abdel iniziative pionieristiche
Quindi demografia diventerà eccezionale non solo a livello comparativo ma anche per potenziale cambiamenti veloci in alcune delle componenti della popolazione e questo è discusso in una quasi tutti i capitoli del rapporto la struttura della giornata prevede la la presentazione da parte di uno degli autori
Dei capitoli del rapporto eventualmente con qualche ragionamento e quindi senza ulteriore
Aldo in RAI di chiamare il professore Daniele Vignoli che ci parlerà della fecondità e vice Presidente Dellai sto
Professore di demografia l'onestà di Firenze terzo riconosciuto a livello globale gli studi sulla fecondità Daniele
Grazie
Unicredito
Perfetto
Alla buongiorno a tutti buongiorno io sono Daniele Vignoli Università di Firenze e vi presento un aggiornamento
Del capitolo sulla fecondità del rapporto a est due mila ventuno così come il capitano anche questa presentazione è stata preparata assieme alle Tiziano in Carini diversità Bocconi e amari Francesco Morabito Università di Firenze
Partiamo da uno zoom ma sull'ultimissimo periodo
Lawson sul ultimissimo periodo in cui quello che dichiariamo quello che discutiamo nel capitolo è il fatto che l'Italia in termini di fecondità entrata nel tempo di un'incertezza queste sono le
Se voi vedete questo grafico l'andamento della fecondità in Italia è la linea blu
E ho messo qua in evidenza tre periodi il Periodo all'inizio di inizio secolo quello che nel capito l'abbiamo chiamato ripresina la fecondità in Italia vive una timida ripresina
Dovuta ad un recupero della fecondità rimandata negli anni precedenti per un sessanta per cento per un quaranta per cento al contributo della popolazione straniera che ingrossa le fila è dei potenziali genitori e fa mediamente figli e questa timida ripresina eravamo abituati a parlare di una nuova primavera demografica poi nel due mila otto due mila nove subisce una battuta d'arresto arriva la grande recessione e la fecondità comincia a diminuire
Comincia a diminuire e quando anche i l'economia mostra segnali di ripresa la fecondità continua a diminuire la grande novità è questa diminuzione continua
Fino agli ultimissimi anni due mila venti uno punto ventiquattro due mila ventuno uno punto venticinque figli per donna in media con una fecondità oggi molto più vicino alla soglia al picco negativo del mille novecentonovantanove uno virgola diciannove figli per donna che all'attico più positivo degli ultimi anni del due mila otto con uno virgola quarantasei figli per donna
Abbiamo chiamato questo periodo tempo dell'incertezza perché in un momento di crescente incertezza sociale economica diventa sempre più difficile per i giovani adulti scegliere tra strategie e alternative diverse e quindi anche pianificare una famiglia se l'andamento del la fecondità ha subito questo questa evoluzione altalenante nell'ultimo periodo non è affatto la stessa cosa sì ascoltando appunti ecco se guardiamo invece all'età media al parto ecco in questo caso invece non c'è alcun segnale di arresto
La letame di al parto continua aumenta inesorabilmente anno dopo anno arriviamo nel due mila ventuno a trentadue virgola quattro figli a trentadue virgola quattro come età media del parto
E ed è più interessante confrontare l'età media del parto secondo l'ordine di nascita quindi al primo figlio al secondo figlio il terzo figlio perché in un confronto internazionale l'indicatore dell'età media del parto
E non sempre facili da utilizzare considerando che in altri Paesi si fa più frequentemente il secondo il terzo figlio però se il loro dividiamo tra primo secondo e terzo figlio vedete che l'Italia continua ad essere il Paese che guida l'Europa in termini di età media il primo figlio
Poi si si procede per Nalli parità di ordine superiore il secondo il terzo figlio arrivano subito tant'è che paradossalmente l'età media al terzo figlio è più bassa rispetto a quella degli altri Paesi europei
Ecco
Torna indietro
Allarghiamo adesso un po'la prospettiva siamo partiti da questo disumano sull'ultimo periodo tempo dell'incertezza
E ed è vero che il tema della bassa fecondità in Italia adesso è particolarmente visibile soprattutto mediaticamente però in realtà la demografia che letta è che la fecondità in Italia bassa
Lo Stade diversi anni realtà noi siamo per compiere i primi quarant'anni di bassa fecondità in Italia siamo al compleanno quarantesimo compleanno quasi dal mille novecentosettantasette la fecondità italiana è scesa sotto la soglia di due figli per donna quindi dal mille novecentosettantasette la generazione dei figli non ha più sostituito quella dei genitori
E poi dal mille novecentottantaquattro è scesa sotto la soglia di uno virgola cinque figli per donna sotto uno virgola cinque figli per donna in genere parliamo di bassa fecondità e non si è più spossata da questa
Da questo valore
Quindi allarghiamo un po'il focus per capire anche come siamo arrivati alla alle poche nascite di oggi
Vedete questa è un andamento che ha tutte le fasi più contemporanee dell'andamento della fecondità in Italia partiamo dal baby boom
Dagli anni sessanta anni di prosperità economica in cui le coppie meno giovani facevano il secondo il terzo figlio e le coppie più giovani si sposavano prima che anticipavano il primo figlio quindi in quegli anni c'è stato un concentrato
Di rinascite poi la fecondità degli anni Settanta inizia a diminuire e al settantasette Marzotto due figli per donna e poi rapidissimo il solo cinque anni
Rapidissime dove cinque anni nel mille novecentottantaquattro scende sotto la soglia di uno e cinque
C'è un andamento poi abbastanza altalenante ma se la guardiamo in una prospettiva di lungo periodo in realtà la fecondità rimane sotto uno punto cinque e questo è il risultato più più impressionante da questo
Spesso però quando leggiamo e giornali e quello che più viene riportato e non è tanto l'andamento fecondità ma l'andamento delle nascite quello su cui ci sorprende diamo ogni anno il fatto che il numero di nati diminuisce sempre di più
Però questo risultato non è sorprendente non era altro che la conseguenza del trenta di fecondità che vi ho appena mostrato ma ci dobbiamo sorprendere se l'anno prossimo dati delle nascite mostreranno una diminuzione ulteriore
Perché questi pochi fili che abbiamo fatto nel passato vogliono dire in una semplice semplicissime equazioni che oggi ci sono dei meno genitori e questi in meno genitori oggi faranno meno figli in futuro anche se mi facessero più figli il contingente di genitori è diminuito
Perché il numero di nati ha dato fondamentalmente da due fattori da un lato la volontà degli individui a fare i figli e quindi la propensione a fare i figli la fecondità dall'altro il numero dei potenziali genitori e qui che nasce quella che in un volume recente con letizia Luccarini abbiamo chiamato trappola demografica la vastissima fecondità dura in Italia ormai da quasi quarant'anni ha ridotto il numero dei potenziali genitori
E quindi dato che le generazioni dei figli non sostituiscono più quelle dei genitori i pochi figli di oggi poi saranno i potenziali genitori tra una generazione e la fecondità non potrà che diminuire ancora
La il numero di nati scusate non potrà che diminuire ancora quindi non so prendiamoci sognano il numero di nati diminuisce o hanno nomi
Ed ecco l'andamento delle nascite che al solo in parte sovrapponibile con l'andamento della fecondità e il dato eclatante è quello che dal due mila otto le nascite sono in costante diminuzione durante gli anni del baby boom nel mille novecentosessantaquattro nascevano un miglior il sedici mila bambini nel due mila dieci nascono cinquecentosessantadue mila oggi siamo sotto la soglia di quattrocento mila un dato importante ma ne parleremo ne parleremo le parlano gli altri detrattori più avanti e che è chiaro dall'andamento della fecondità
E che se poi non cerchiamo dei potenziali genitori nel breve periodo questi non possiamo che trovarmi fuori dall'Italia perché le nascite perse dei potenziali genitori italiani non sono più recuperabile
La non diminuiscono solo il numero dei potenziali genitori Pat cambia anche qualitativamente da un punto di vista di distribuzioni perfetta la composizione delle madri
Diminuiscono le donne tra venti e ventiquattro anni tra trenta e trentaquattro anni che sono più fertili aumentano
La aumenta la componente che è tra quarantacinque quarantanove anni quindi Alli non sono diminuisce il contingente di potenziali madri ma cambia anche in termini di struttura per età al suo interno
Se oggi dobbiamo aggiungere qualcosa a dispetto a quello che era stato scritto nel rapporto per adesso non ho aggiunto molto possiamo riflettere sugli affetti del Cosmit
Questo è stata certamente la novità dell'ultimo periodo del corrida avuto Effetti
Su molti Paesi europei questo è questi sono i risultati di un paper pubblicato su grassa sui prestiti in sordina sono Academy of Science
E vedete questi sono gli effetti del primo Lockheed ha una sul tasso di natalità in Italia è uno dei paesi che più ha sofferto in termini comparativi l'impatto della pandemia e del e delle chiusure
E questo è un grafico Istat che presento qua maniera Casu talmente Esterna da questo punto di vista però è molto interessante questa è l'andamento del l'andamento mensile delle nascite nel due mila venti nel due mila ventuno
Il messaggio chiave che possiamo trarre da questo grafico e che le coppie italiane sono state estremamente sensibili a periodi di chiusure e di riaperture più o meno
Nove mesi dopo una chiusura o un'apertura notiamo o un diminuzione di nascite o un aumento guardate che questa razionalità questa questa sensibilità e i momenti di ottimismo pessimismo non la troviamo negli altri Paesi se questo grafico lo lo guardate gli altri paesi europei aumenterà Olanda viene in mente la Finlandia la Francia non c'è questo andamento
Da questo punto di vista gli italiani sono particolarmente sensibili al clima di ottimismo o di pessimismo generata e anche potenzialmente amplificato dai media
E cosa cosa è successo alcune indagini condotte durante la pandemia in miniera assolutamente rapida hanno mostrato che le intenzioni di fecondità degli italiani sono state riviste al ribasso più di quelle dei coetanei tedeschi francesi oplita anni si ma attenzione non sono solo le conseguenze oggettive tangibili della pandemia non è solo la perdita di lavoro l'altra in sezione allo smart working
La perdita potenziale di reddito a influenzare la fecondità sono anche e soprattutto il nuovo regime di incertezza che si è diffuso vi ricordate gli ho parlato di tempo dell'incertezza
Pensate alla pandemia di Comit come un moltiplicatore di incertezza come uno shock esogeno d'incertezza
E un recente studio che abbiamo condotto tra l'altro a Firenze ha dimostrato come sono proprio le percezioni di insicurezza veicolate dalle narrazioni dei media
Che appaiono assolutamente cruciali nell'influenzare negativamente le intenzioni di fecondità degli italiani durante la pandemia
Nel
Nel capitolo cioè una ampia parte poi dedicata alle politiche
Non ho tempo di entrare nel dettaglio di discutere con voi quali sono le possibilità politiche per contrastarla bassa fecondità quando parlo di contrastare la bassa fecondità intendo che in Italia c'è una fecondità realizzata di uno punto ventiquattro una fecondità desiderata di due figli per donna quindi vuol dire che c'è un gap tra desideri realizzazioni e questo apre le porte potenzialità interventi politici che prima devono rimuovere queste barriere
Sappiamo chiaramente che non esiste una politica per risolvere la bassa fecondità ma esistono un insieme di politiche di molteplicità di misure a favore di giovani e delle famiglia vi faccio vedere questo grafico come esempio
Non so perché va
In maniera
Con questo grafico
è della Financial Times di qualche giorno fa del quindici maggio del due mila ventidue questa è una relazione tra il tasso di fecondità totali nel due mila diciannove la spesa pubblica per i figli congedi parentali e servizi vedete che la relazione positiva dove la spesa pubblica per le famiglie
Maggiore la fecondità il più alto quindi questo vuol dire che la nostra bassa fecondità non è un destino che si può lavorare su questo sul numero di nati ci si può lavorare e un po'meno perché se mancano i genitori quelli li recuperiamo
E qua chiudo vi ricordo la il l'importanza della fecondità se pensate a una popolazione come quella italiana con la fecondità di oggi immaginate la chiusa e movimenti migratori tra meno di cinquant'anni si dimezza se la fecondità fosse anche solo di un decimo più ampia il tempo per deprezzarsi sarebbe di dieci anni in più
Quindi realtà le politiche sono importanti le conseguenze della fecondità sulla popolazione in generale sono centrali grazie
Grazie Daniele ma comignoli passiamo dalla fecondità a un ferma strettamente connesso Zeman cambiamenti nelle famiglie
Quindi questa prima sessione spacca diamo la dinamica demografica nella grande componente grandi aspetti dinamici tra voglio affrontare disuguaglianza la sessione pomeridiana abbiamo l'onore di aver sulla professoressa il tema Pirani dell'onestà di Firenze presenterà anche a nome dei concorrere il capitolo sulle famiglie del rapporto ed eventuali giornalmente
Grazie
Allora grazie all'onorevole alta Emilio
Allora bene ancora parliamo appunto di famiglie
E presento voi quello che avevamo scritto nella nel capitolo del rapporto con qualche aggiornamento il rapporto il capitolo vi ricorderà curato dalla oltre che da Raffaele quel tetto evita Francesca sì
Allora parliamo di famiglia famiglie italiane che si sono cambiati tanto negli ultimi decenni qui vedete la distribuzione per tipo di famiglia che se le disabilità nella due mila e quindi a farla da padrone diciamo così erano soprattutto le coppie con figli nella seconda colonnina più
Più alta e questa invece è la distribuzione che troviamo oggi nella nel due mila venti
Le coppie con figli sono diminuite sono passate dalla quarantatré quarantaquattro per cento delle famiglie italiane al trenta per cento e altri per darvi un'idea dell'intensità della velocità
E dell'eccezionalità di questi cambiamenti vi dico che rispetto al dato che si riportava nel rapporto questa percentuale diminuita ancora nel giro di due anni di uno virgola cinque punti percentuali
Quelli che sono aumentate invece nel corso di questi ultimi vent'anni sono le persone che vivono sole che appunto si rappresentano circa un terzo delle delle famiglie italiane
Altri cambiamenti di rilievo voi che ora approfondiremo sono quelle ad esempio delle famiglie monogenitoriali ovviamente questi cambiamenti impiegano un aumento
Qui a sparire scusate impiegano un aumento del numero complessivo di famiglia nel corso degli ultimi vent'anni appunto sono aumentati di circa tre virgola sette milioni e ha veramente la riduzione del numero medio di componenti oggi siamo a poco più di due
Cambiamenti quantitativi ma anche cambiamenti qualitativi delle caratteristiche di queste famiglie se guardiamo ad esempio le persone che vivono piovoso lesso un appunto aumentati negli ultimi vent'anni circa tre milioni e mezzo di unità
Che sono aumentate prevalentemente per effetto delle aumento di persone che vivono sole in età adulta nelle fasce d'età centrali lentamente prefetto della dell'aumento delle separazioni coniugali mentre diminuiscono in proporzione in percentuale le le persone anziane che vivono sole all'inizio della vedovanza ma anche delle persone giovanissime che vivono sole
Prima ente prefetto appunto le difficoltà economiche
E
Quel che riguarda le coppie con figli
Per quel che riguarda le coppie con figli abbiamo detto una forte diminuzione e anche qui cambiano le caratteristiche in particolare aumentano sempre di più le coppie con un unico figlio torna rappresentano oltre
La metà delle mappe noi figli mentre diminuiscono via mentre qualche con due figli e anche quelle con tre o più figli che ormai rappresentano una quota abbastanza marginale
Infine abbiamo detto altri cambiamenti rilevanti le famiglie monogenitoriali che oggi rappresentano circa il dieci per cento delle famiglie italiane con due oltre due milioni e mezzo
Continua ad essere a presentate prevalentemente da madri sole che vivono con i figli anche se negli ultimi decenni sono comunque aumentati anche il padre numeri padri soli che così importante aumentato molto il le famiglie mono genitori che vivono con figli piccoli Confidi minori
Questi questi cambiamenti sono importanti elementi di per sé ma sono importanti anche perché possono avere effetti implicazioni della distribuzione delle risorse economiche tra tra le famiglia
E quindi ad esempio se guardiamo spettatore oggettivo della fragilità economica le famiglie italiane gli ultimi dati ci dicono che le famiglie in povertà
Assoluta che vivono sotto la soglia di povertà assoluta nel due mila venti ventuno solo il sette virgola cinque per cento delle famiglie italiane il che equivale a due milioni di famiglie e circa cinque virgola sei milioni di persone
Quindi vedete dal grafico una l'incidenza della povertà assoluta che è aumentata molto nel corso degli ultimi dieci quindici anni anzitutto la crisi economica
E il pallino rosso che vedete è il dato che noi avevamo messo nel rapporto riferito ovviamente al due mila diciannove
Che a sei virgola quattro per cento
è chiaro che quando poi avevamo ultimando rapporto eravamo già impegnato aspettavamo un peggioramento e purtroppo appunto
C'è stato fatto sta che appunto oggi siamo a oltre il doppio di di famiglie in povertà rispetta quanto essi registravano all'inizio della del nuovo millennio quali sono queste famiglie alberi che vivono sotto la soglia di povertà bene sono tendenzialmente famiglie numerose quindi con tre quattro figli oltre
Sono le famiglie monogenitoriali e estone e queste farmi hanno visto anche peggiorare nella loro condizione
Negli anni negli ultimi due anni della della pandemia e sono le famiglie in cui la la presa a riferimento a tecnicamente una persona giovane col giovane adulta anche queste hanno visto peggiorare le loro condizioni negli anni recenti negli ultimi due anni
Ma
E il nostro le terapie anche quello di cercare di capire quali sono i fattori di rischio della fragilità e compiere le famiglie e per fare questo
Abbiamo adottato un approccio più più analitico quindi stimando una serie di modelli controllando per diverse caratteristiche individuali della famiglia per capire quali sono queste caratteristiche che rappresentano fattori di rischio e guardando qui un indicatore soggettivo simile privazione
Dunque molto velocemente e presenta i risultati dagli qui si vede che controllando semplicemente per la struttura familiare tipi di famiglia maggiormente a rischio sono attualmente con la più alta probabilità di percepire risorse scarse insufficienti sono famiglie allargate monouso elettore al tipo di famiglia deporre controlliamo per caratteristiche socio demografiche sesso ed età della persona di di riferimento è la famiglia livello distruzioni area di residenza questa probabilità un pochino si abbassa ma non si annulla
E si abbassa ulteriormente ulteriormente il tempo nel modello controlliamo anche per caratteristiche economiche della famiglia numero di percettori di reddito classe di età la classe sociale scusate della della famiglia
Se casta di questo tipo ovviamente questa probabilità si riduce ma non si annulla completamente significa però che questi fattori rappresentano fattori di rischio di deprivazione economica abbiamo svolto lo steso la stessa analisi concentrandoci solo sulle coppie
Differenziando in questo caso a seconda delle coppie monoreddito doppio reddito e con e senza figli
Anche qui vediamo rispetta copia di alla al tipo di farine di riferimento copia doppio reddito con figli quelle che hanno una più alta probabilità di percepire risorse scarse insufficienti sono le coppie monoreddito un reddito solo invece di due con o senza figli
Controllando che le caratteristiche socio demografiche e poi anche delle caratteristiche economiche vediamo che questa probabilità si abbassa non hanno un non si annulla in particolare rimane piuttosto rilevante
Sette otto punti percentuali in più per le coppie con un unico reddito e che con figli quindi riassumendo quali sono i fattori di rischio di deprivazione economica e le famiglie
Allora
Innanzitutto al fatto di essere una famiglia mono genitore ma noi di persone e famiglie mono genitori impiegate nel talmente un unico Reddit presentati figli piccoli e e dipendenti
L'avere un unico reddito in famiglia questo appunto anche quando sono presenti entrambi i genitori
è chiaro che soprattutto in periodi di crisi se necessario ridurre l'offerta di di lavoro questo avviene prevalentemente riducendo quella quella femminile e quindi è chiaro che le le le politiche di conti che premettere una continuità lavorativa di entrambi i partner
A aiuterebbero appunto anche da questo punto di vista e quindi ovviamente politiche di conciliazione lavoro famiglia che sono all'altro esempio fondamentali anche per le per le famiglie buono genitore
L'unico
Primo aspetto l'ultimo l'ultimo uno dei tanti fattori di rischio su cui voglio focalizzarmi è la bassa istruzione istruzione a un un fattore di protezione da tanti punti di vista e anche in questo caso appunto rispetto al rischio di deprivazione economica quindi cosa possiamo fare cosa si dovrebbe per fare
Bene sicuramente da questo punto di vista bisognerebbe anzitutto rendersi conto che sono necessarie le politiche diceva anche Daniele prima ma sono necessarie politiche ampie un insieme di politiche organiche ad ampio spettro trasversale diversi ambiti della vita di lungo termine
Ha non una stanza quindi ad esempio politiche legate all'istruzione fiscalità lavoro occupazione eccetera
E in tema di politiche e famiglie ovviamente non si può non parlare
Della misura che è stata recentemente approvati iniziata nel nel contesto italiano che a quella del familiare in realtà appunto un insieme di misure di politiche ha
In via atteso che quanto meno al merito e cercare di essere un insieme di misure coerenti organiche
L'anno isola di punta quanto meno da un punto di vista del sostegno economico per le famiglie del familiare per l'assegno unico versatile ma se non è universale mi vorrà ricordare giusto qualche aspetto
Positive magari in un'ottica critica
Allora come dice il nome è un assegno unico e quindi ha avuto il pregio di sostituire una serie di misure
Precedenti molto molto disorganiche anche molto molto che coriali cercando in qualche modo
Di di semplificare e razionalizzare questi questi aiuti a favore delle famiglie è un assegno universale quindi rivolta a tutti i figli a prescindere indipendentemente dalle caratteristiche lavorative occupazionali e quelli dei genitori e questo è un importante passo avanti quanto meno da un punto di vista culturale
Perché rappresenta un'inversione di rotta rispetto alla al passato perché significa iniziare considerare i i bambini come cittadini non solo come come i figli
Porterà in una risorsa per la collettività cioè non solo un costo la responsabilità individuale a carico delle delle famiglie i soggetti destinatari di politica scrive al fare mirate
Ma
Ad oggi secondo le le ultime stime ed ha trovato sono state presentate vigna fino a fine aprile due mila ventidue sono state presentate
Nei primi quattro mesi di di questa misura quattro virgola cinque milioni di domande per l'assegno unico per un totale di sette virgola cinque milioni di beneficiari inizialmente famiglie numerose hanno con la almeno due figli hanno fatto domanda giustamente anche altre
Però le stime ci dicono che le le famiglie destinatario di questa misura sono intorno oltre sette milioni in realtà significa che una buona parte ancora manca l'appello
Per concludere vorrei solo sottolineare alcuni aspetti di di questa di questa misura ma ancora presso fanno un bilancio Mama alcuni aspetti come spunti di discussione importante da un punto di vista
Pratico ma probabilmente anche da un po'di vista sostanziale per verificare quali gli affetti dei deficit di questa misura
Innanzitutto gli importi degli assegni Corradi sappiamo sono di circa vanno da un massimo di centosettantacinque euro la così possano essere ulteriori maggiorazioni per i redditi più bassi fino a un minimo di cinquanta euro per i redditi più alti
Appunto ora è troppo presto per capire se a queste cifre possano avere un reale beneficio contributo per le famiglie o in alcuni casi rappresentano solo un aiuto simbolico
Però è anche vero che larga parte circa la metà delle famiglie italiane rientra alle soglie di reddito
Che garantiscono il l'assegno più alto e quindi so un target di riferimento molto molto importante
è anche vero deriva secondo punto che in realtà
Si può discutere sul fatto sull'opportunità di dare questo assegno seppur minimo anche a famiglie con con redditi alti
Sicuramente questo va nell'ottica dell'universalità quindi ha un aspetto positivo
Però se questo viene fatto a parità di risorse ci si può chiedere qualcuno si chiede se queste risorse non potessero andare a beneficio di famiglie con redditi più bassi
Infine
è vero ci sono maggiorazioni a queste cifre per particolari situazioni presenza di figli con disabilità con una numero di figli superiore e agli altri madri molto giovani altre situazioni
Però ad esempio non so è presente sono anche famiglie che ne hanno più bisogno
Però non sono ad esempio state previste eventuali maggiorazioni lei era famiglie mono genitori quindi c'è un unico genitore portatore di reddito che si deve occupare dei figli beh allora forse
Bisognerebbe tenere un pochino più conto della reale configurazione delle famiglie italiane perché questo forse ci aiuterebbe a a meglio disegnare anche le le politiche abbiamo iniziato a fare qualche passo avanti speriamo che questo Conticini
Vi ringrazio ho concluso
Ringraziamo essere Sartirani tra l'altro perfetto è il caso di ricordare o anzi di comunicare laicista prepara un rapporto ogni due anni e il prossimo rapporto sarà dedicato al tema delle famiglie quindi la centralità del tema appena raccontato da Elena diventerà spacchettata nelle componenti e quindi a febbraio del due mila venti tre durante la conferenza che si terrà a Roma speriamo di vederne tante belle cose sulle famiglie
Passiamo hanno altro tema caldo con cambiamenti molto veloce il tema delle migrazioni internazionale abbiamo acqua una degli esperti italiani sul tema professoressa ortensie dell'onestà di Bologna ci presenterà risultati del capitolo forse qualche ragionamento anche nomi decorso
Sai anch'io presento e aggiorna in capitolo presentato e preparato con il prezioso contributo dei miei colleghi Roberto indici attore Cinzia quanti
Ho
Chiaramente le migrazioni internazionali sono un evidente assistette di demografia veloce tanto è vero che quando abbiamo chiuso il capitolo non esisteva la questione sul di cui parliamo in questi giorni per esempio i i flussi arrivati a a seguito della guerra in Ucraina quindi indubbiamente le migrazioni sono un aspetto molto dinamico
Della della dinamica di popolazione complessiva
L'Italia in particolare ha vissuto negli ultimi trent'anni in una velocissima un passaggio velocissimo essere Paese prevalentemente di emigrazione app niente di immigrazione e questo trentennio essa tocca è stato caratterizzato al suo interno da fasi che si sono susseguiti a loro volta in modo molto dinamico nel primo periodo c'è stata una crescita molto veloce legata quella dei primi anni Novanta le navi che arrivavano dall'Albania
L'arrivo di ampie coorti di lavoratori primo migranti conclusi da varie Area da Paesi di darsi per molto tempo anche bilanciato il saldo naturale che si facevano in cattivo nel nostro Paese questi flussi e contestualmente questi flussi c'è stata la continua oscillazione della componente irregolari di cui si parla sempre moltissimo c'è una grande sovraesposizione mediatica rispetto a questo tema ed è una regolazione che è sempre stata fatta ex post e tramite sanatorie decreti flussi anche qui ricorrerà abbiamo stiamo parlando tanto di politiche di necessità di politiche ecco abusivo
Mi mi ero un po'a questa questa domanda di di di politiche sulla popolazione c'è stata falde dei ricongiungimenti familiari in famiglia i primi migranti hanno cominciato a farsi famiglia farsi popolazioni in senso democratico
C'è stato anche un contributo proprio anche la ripresina come diceva Daniele un piccolo baby boom che però è stato anche dovuto a una fase congiunturale arrivavano tutti insieme erano ricongiungimenti che avevano tutti insieme
IG affettivi c'è anche un po'ingannato nel primo tempo perché ha dei limiti quando nell'applichiamo alla popolazione straniera quindi vedevamo degli indici molto anche adesso sappiamo che la popolazione straniera un livello di chi con i tassi più alta di quella Italia Anama a malapena rimpiazza se stessa
Ora siamo entrati in una fase di maturità caratterizzata da una popolazione straniera che è abile ormai ma anche perché drenata dalla progressiva transizione alla cittadinanza e quindi al crescere distanze anche chief che di una fase più matura per esempio la richiesta rispetto alle modifiche delle del della legge sulla cittadinanza da parte delle seconde generazioni
In questi ultimi ultimissimi anni abbiamo anche osservato aspetti come una reattività ai cicli economici che si è vista in termini di Momma mobilità successiva ritorni verso i Paesi di origine
Vediamo una forte mobilità verso destra anche i vini o cittadini che approfittano del dei maggiori possibilità che gli offre il passaporto italiano per continuare un progetto di mobilità anche di lungo periodo di lungo con un lungo respiro
Abbiamo visto anche gli effetti della pandemia che per un certo per primo semestre ha praticamente congelato la mobilità verso l'Italia per poi osservare una ripresa tutto questo ci porta alla fotografia più recente della popolazione straniera che è composta da circa cinque milioni di persone Family quasi sei milioni di persone
La maggior parte sono regolari residenti un otto per cento composto al momento di irregolari questo otto per cento però è ancora diciamo non è ancora stato drenato a sua volta dagli effetti della sanatoria del due mila venti parla è un po'più in là
Perché questa sanatoria è stata molto lenta
Nella sua nel l'analisi delle domande è stata molto lenta
Un altro aspetto interessante che a fronte di una popolazione ormai matura echi quindi ripensare avuto un assestamento la dinamicità maggiore hai fatto è limitata alla componente molto presente sui miei chiamante ma fatto del tutto minoritaria
Dei flussi misti dei richiedenti asilo e migranti economici di cui molti poi sono in situazioni di quello che chiamiamo Karzai nulla ex Situation è molto difficile per persone che arrivano da alcuni Paesi tirare una linea dritta e dire tu sei un rifugiato tu non lo sai
Questo lo vediamo sia rispetto agli ingressi lungo le rotte migratorie del Mediterraneo dei Balcani sia negli ultimi nell'ultimo periodo rispetto al flusso che si è attivato in seguito alla guerra in Ucraina
Gli sbarchi sono qualcosa di cui si è parlato moltissimo nel periodo due mila quattordici due mila diciassette ne abbiamo assistito l'Italia è stata proprio al centro era uno dei punti principali della rotta mediterranea centrale
Nell'ultimo periodo i flussi sono ripresi in modo anche contro ciclico e questo avviene spesso
Mentre quando ci sono le crisi economiche i flussi generali di lavoratori di famiglie tendono a rallentare perché sono molto attenti alle dinamiche economiche
I flussi di richiedenti asilo sono un po'più slegati e tendono quindi ad emergere magari in momenti in cui la popolazione straniera perché la la modella mobilità ingressi della popolazione stagni nel complesso calano e la dinamicità nella la vediamo sia nel numero di sbarchi sia nel numero di ingressi che crescono nella composizione che continua a cambiare rispetto agli agli arrivi una volta arrivavano tantissime persone della Nigeria
Poi sono arrivati i tunisini in questo momento vediamo la crescita molto forte della componente egiziana una trasformazione anche del tipo di arrivi di questa da da questo Paese che ci parla di una grande crisi a seguito del Corridori dell'area sud del Mediterraneo e che ha fatto sì che molte molte persone abbiano scelto di attraversare il mare per venire in Europa
Un'altra questione rilevante quella de gli esiti di queste richieste d'asilo ne sappiamo che gran parte delle persone che chiedono asilo in Italia poiché Rizieri ricevono diniego alla loro richiesta almeno in prima istanza
Il i i termini dell'accettazione della domanda sono stati rivisti varie volte prima in ottobre due mila diciotto con i decreti sicurezza con alcune modifiche nel due mila venti i primi dati del due mila ventuno ci fanno vedere che inefficienti questa modifica successivamente il primo i decreti sicurezza dei panini affetti portato ad un aumento molto forte dei dinieghi
Le successive modifiche hanno riportato questi dinieghi a dei livelli bassi
Dobbiamo anche dire senza stare entrare troppo nel nel dettaglio della dell'analisi che però parte di questo affetto è dovuto a una a un messaggio di composizione
Sennori standardizzati Simo per la composizione richiedenti asilo ci accorgeremmo chiede modifiche all'inizio apportate dicembre gli emendamenti non riportano i livelli di accettazione delle domande a quelli precedenti c'è un effetto di composizione ci aiuta
Perché nell'ultimo periodo hanno presentato domanda d'asilo in Italia persone provenienti da comunità che hanno una più alta probabilità di ricevere decidere asilo e questo sarà più evidente quando noi vedremo perché sempre si tratta sempre di un fenomeno molto dinamico ci siamo un po'dimenticati consiglieri di Kabul
Dopo la caduta
Il ritorno del regime carta dei bar non molte persone circa sei mila sono arrivate in Italia a seguito di questi punge aerei che ci sono persone che sicuramente riceveranno lo status di rifugiato e quindi la la la cui composizione ingresso di queste persone la composizione richiedenti asilo aiuterà ad avere dei primi passi di rigetto
Più bassi
E poi non possiamo non parlare di del flusso in arrivo dall'Ucraina nessuno immaginava almeno che ci saremmo trovati anche solo all'inizio dell'anno ad avere a che fare con una delle più grandi crisi
In Europa del dopoguerra
Quindi i numeri ci aiutano perché sono aggiornati giorno per giorno e al io da quando ho preparato la presentazione ha trovato ieri dati al sedici di maggio
Il sedici di maggio sei milioni di persone avevano lasciato Ucraina con anche un flusso poi di rientro perché alcune persone poi sono anche rientrate nel Paese
Sappiamo quando avvengono queste crisi la maggior parte delle persone tendono a spostarsi nei paesi questo avviene ovunque nei Paesi confinanti quindi il primo paese di arrivo era Polonia segue la Romania anche la Russia un paese di ingresso l'Ungheria e la Moldova
In Italia sono arrivate poco più di cento mila persone primi rientri nei primi numeri che giravano le prime ipotesi che si facevano erano molto più alte si parlava di ottocento mila persone in realtà il flusso adesso sembra essere abbastanza stabilizzato su questi sì queste cifre si tratta per la maggior parte di don né e di minori
Che si concentrano al momento verso le grandi città
Il flusso di ucraini è stato molto ben accolto nel nostro Paese c'è stato una grandissima apertura
Però devo dirvi anche che da studiosi di popolazione non possiamo pensare a cosa succederà nel breve-medio periodo se la situazione lo la non migliorerà per cui alcune criticità sono già a mio parere evidenti in primis il fatto che il profilo della popolazione Ucraina è molto diverso da da quello delle persone che sbarcano quindi sbarcati quelli che arrivano nella rotta tramite la rotta balcanica sono per la maggior parte giovani uomini qui abbiamo a che fare con donne e bambini che hanno bisogni maggiori e diversi da quelli della dei giovani adulti e il nostro sistema di accoglienza invece è tarato per questa prima popolazione sappiamo anche che chi arriva dal mare chi arriva dalla rotta balcanica ha comunque un progetto gli Agnelli nel nella sua fuga un progetto migratorio
Che comunque e implica una una specie di anticipazione socializzazione anticipatoria invece gran parte delle persone che arrivano dall'Ucraina sono persone che non si immaginavano fino a poco tempo di dover lasciare il loro Paese
Non sono pronte non si sono preparate molte non sanno nemmeno lingue tramite parlano solo ucraino russo questo rende molto difficile l'accoglienza e anche la struttura stessa della Pop della comunità ucraina in Italia per il suo modello migratorio molto basato su Progetti di breve periodo finalizzati
Al lavoro nell'assistenza domiciliare ha una scarsa capacità ricettiva verso e questo è probabilmente uno dei motivi per cui azionari un attimino persone che di quelle che ci immaginavamo perché la comunità
Agire anche dello ad esercitarsi rappresentanti molto di vuole in termini di possibilità di ricezione bit abitativa piano anche che le io leggi stanno alzando
Molto l'attenzione sui rischi di vittimizzazione durante il viaggio che si muovono donne bambini quindi rischio di Tata pedofilia astratte sfruttamento sessuale
Sappiamo che i fondi stanziati per l'accoglienza al momento sono limitati e l'accoglienza di bambini le donne costa molto perché serve servono medici di base servono i grassi nelle scuole
Quindi tutto per fare una buona accoglienza servono risorse e inoltre anche qualcosa che io guardo con un po'di attenzione è il rischio di competizione con gli altri rifugiati discorso la possibilità di che siano strumentalizzati e la divisione che già vediamo apparire in alcuni media tra veri e falsi profughi dei veri e falsi rifugiati
Dobbiamo essere pronti anche a rispondere a questo tipo di di ragionamenti mostrando che non ci sono veri e falsi prossimi ovviamente
E gli stati invece la popolazione generale dicevo noi parliamo sempre tantissimo della della componente umanitaria perché veloce perché richiede assistenza perché ha delle criticità e molto vulnerabili ma in realtà si tratta di uno Stato
Di una popolazione veramente piccola rispetto alla popolazione straniera o di origine straniera che abita le nostre città
Sappiamo tutti ormai è chiaro che il carattere della componente migratoria strutturale la pandemia ha mostrato benissimo l'importanza della popolazione straniera sia per la partecipazioni in settori chiave come la sanità l'agricoltura ma anche la sua fragilità la mortalità degli stranieri è cresciuta moltissimo durante il Coni and nonostante la struttura favorevole potenzialmente per età gli stranieri sono più giovani ma hanno avuto una crescita della mortalità a mi piccola nei numeri ma è rilevante
Un'altra questione criticare la scarsa attenzione agli esiti della sanatoria quando è stata fatta la sanatoria nel due mila venti è stata presentata come una una misura importante anche come risposta ai bisogni dell'agricoltura in realtà è qualcosa che era nell'aria anche prima perché i numeri ci stavano a pensare che ci sarebbe stata se colta un po'l'occasione la cosa quindi tutto da questa attenzione a questo nuovo provvedimento già visto comunque posti gestione della popolazione straniera ci ha portato a quasi due anni dalla fine del periodo di application a vedere sono metà delle delle domande che hanno avuto un esito e con un tasso di rigetto che comunque non né bassissimo e al momento dell'undici per cento
Infine è curioso che il piano nazionale di riprese resilienza non prende in considerazione le migrazioni né nonostante il carattere strutturale della componente migratoria
Questo è un peccato a mio parere perché ha Natta più l'attuale congiuntura dove il numero popolazioni dieci straniera è complessivamente stabile non sta più crescendo
A quei ritmi tumultuosi dei primi anni novanta ecco questo sarebbe un buon momento per cominciare a pianificare a ragionare sull'integrazione e di chi è presente a ragionare sulla seconde e terze generazioni per abbandonare quell'approccio emergenziale che tanto ci ha caratterizzato in questi anni per lavorare sulla più anche sulla pianificazione dei nuovi flussi di medio e lungo periodo perché sappiamo che la nostra popolazione questa questo temerari durissimi e che persone arriveranno già sappiamo immaginari più o meno anche da quali Paesi e quindi sarebbe un buon momento per
Cominciare immaginare modo modo sostenibile per farlo per l'attenzione
Grazie di Graziano sesso pensi anch'anche aveva menzionato il pm aveva in cui ci siamo speriamo i temi demografici trovi emerga un pochettino rispetto al focoso giusto anche sulla digitale sulla sostenibilità però abbiamo visto che le sfide demografia sono cuccioli anche per la sostenibilità digitale ci auguriamo di chiedere sempre una maggiore considerazione del tema anche avvalere siamo partiti dalla nascita siamo cresciuti in famiglia poi ci siamo commossi arriviamo alla mortalità uno dei temi che si muove più velocemente abbiamo qualche privilegio di avere qualcuno
I sui dati ci lavoro sia come ricercatrice in termini produzione quindi Sabrina fatte dirige a la direzione centrale le statistiche demografiche il censimento la popolazione qui all'Istat che ha lavorato come col principe presenta da oggi capito sul capito sulla mortalità un solo ricordo prima di partire ed è quello verso oggi invoca la uno dei padre della demografia europea degli studi sulla mortalità ha lavorato con molti demografi italiani anche qui presenti in aula
Stessa caselle professoressa Tomassini se ed è venuto a mancare quest'anno oggi ci mancherà ma diciamo ce l'ha insegnato anche a vedere il lato positivo quindi demografi usano il termine mortalità si può anche vedere in questo concetto come longevità spolette complemento
Sono successe tante cose in questo periodo Sabrina
Accesso grazie Francesco grazie a tutti e grazie anche per questo ricorda di rotta nella dato il tempo a disposizione per questa presentazione Pigno contributo un po'diverso dai da quello dei colleghi che mi hanno preceduto che hanno dato spazio diciamo all'aggiornamento un po'degli tutti i temi trattati nel capitolo io abbiamo deciso con gli organizzatori del convegni e con coautori del capitolo quattro che in realtà è molto ampio
E tocca in maniera approfondita il tema della sopravvivenza della mortalità con particolare attenzione analisi non cito Dinale alle differenze di genere per territorio
Per livello d'istruzione e contiene al suo interno un paragrafo il quattro punto sette che invece è dedicato proprio allo shock dovuto alla pandemia per esigenze redazionali questo paragrafo era aggiornato e aggiornato nel volume con dati fino al giugno del due mila ventuno
Come diceva Francesco purtroppo abbiamo imparato dall'esperienza del Covi perché i dati mortalità sono andati molto veloce in questo periodo
E quindi il mio intervento si concentra in particolare su un aggiornamento specifico che riguarda l'impatto della pandemia coprite sulla mortalità generale
Gli autori del capitolo complessivo sono Luisa prova Gianfranco Licandro Gabriella Sebastiani Giuseppe Costa mentre il contributo che io vi presento è un aggiornamento di uno dell'ultimo rapporto congiunto che Istat ha realizzato in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità
Che fa appunto lega insieme il contesto epidemiologico con l'eccesso di mortalità seguito da pandemia copie d'e commenta autori di questo contributo oltre i colleghi Istat Marco Battaglini e Gianni Corsetti sono Patrizio Pezzotti che è responsabile del registro di sorveglianza integrata copie d'
Dell'istituto Superiore segmenta già da Minnelli responsabile dell'Ufficio di Statistica Borrasso Stefano fatta questa promessa mi avvio andare subito nel cuore della questione
Lo choc da pandemia ci ha obbligato c'era Adam diciamo ad una produzione di dati ufficiali sui decessi con le tempistiche che sembravano inimmaginabili solo alcuni mesi dopo e alcuni mesi prima
Noi abbiamo pubblicato un primo approfondimento sull'impatto della pandemia sulla mortalità complessiva su mille duecentottanta comuni circa ad aprile del due mila e venti e quindi a ridosso della prima crisi di mortalità che si è avuta con la fase la prima fase pandemica quella del marzo del due mila e venti questo è stato possibile grazie alla realizzazione di una nuova base dati di mortalità giornaliera che era stata integrata con fonti amministrative anagrafe nazionale la popolazione residente in un intere i primi del due mila e benché parte del due mila ventuno anche con i dati della anagrafe tributaria
Oggi cioè ieri perdonatemi abbiamo diffuso per tutti i comuni italiani i dati aggiornati al trentun marzo del due mila ventidue esattissima dell'impatto sulla mortalità totale a livello regionale di aprile
Quindi abbiamo ormai raggiunta regine un ritardo datati circa quarantacinque giorni per i dati comunali e uno di quindici giorni o poco più per quanto riguarda i dati a livello regionale
Andrei velocemente ai contenuti la
Diciamo del al cuore del lavoro noi ci siamo confrontati con dei numeri quelli che vedete sono diciamo i dati che vengono ripresi dall'ultimo rapporto congiunto che abbiamo pubblicato con l'Istituto Superiore di Sanità a marzo di quest'anno
Ma qui le cose vanno veloci parecchio e già quindi rispetta questi numeri a oggi se consultate l'ultimo bollettino della sorveglianza integrata pubblicato proprio alcuni giorni fa sul sito dell'Istituto Superiore Sanità scoprite
Che dalla tarda di estrazione del nove febbraio del due mila e due che è stata quella di riferimento nel nostro rapporto i casi sono aumentati di altri sei milioni nello stesso periodo i decessi c'erano stati misurati alla stessa data sono aumentati di circa diciassette mila
Quindi noi nel rapporto nella presentazione facciamo riferimento ai dati del rapporto
Perché quello che mi interessa ora condividere con voi è diciamo il percorso che abbiamo seguito e anche gli strumenti e i risultati a cui siamo giunti che non cambiano di molto con i dati più aggiornati ma chi invece avesse bisogno i dati più aggiornati lo invita a consultare i nostri siti sia del dell'istituto si presenta che dell'Istat
Che cosa significa fare dietro a questa situazione volendo considerare l'impatto sulla mortalità complessiva quello che vedete in questo grafico
Ci sono le settimane dal primo gennaio del due mila e venti fino al gli ultimi e i primi due mesi Michele Perini quattro mesi del due mila ventidue questo l'evoluzione dei casi e il numero dei tamponi
Nel periodo di tempo considerato un quindi nei primi due anni di pandemia come vedete una situazione dal punto di vista epidemiologico in continuo divenire caratterizzata da fasi più acute
Delirare epidemia e poi dalla diciamo dalla dalla comparsate da variante omicron ma da una crescita esponenziale dei contatti nella popolazione
Questi sono in nell'andamento nello stesso periodo temporale dei decessi di persone positive According riportate al sistema di sorveglianza integrata Coheed anche qui vedete che la straordinaria impressionante drammatica crescita dei decessi Covi d'nella prima fase il primo picco corrisponda al periodo marzo-aprile del due mila e venti
Poi c'è una fase diciamo di transizione in cui i decessi crollano seguito delle misure di distanziamento e di l'elemento dell'epidemia adottate con il Loch da un del due mila venti che corrisponde più o meno con l'estate del due mila venti e quindi una nuova ripresa
Molto forte molto ripida dei decessi che si inizia dall'autunno del venti e si protrae fino alla primavera del ventuno
Dopodiché comincia una diminuzione che seppur con alcune oscillazioni si ci porta ad un numero di decessi veramente molto bassa soprattutto se ne teniamo presente che nello stesso periodo invece i casi crescevano in maniera esponenziale
Perché nel frattempo ha diciamo
Ulteriormente incrementare i fattori da tener conto per studiare l'impatto sulla mortalità globale intervenuta la campagna vaccinale
Campagna di vaccinazioni che come sapete ha avuto una andamento differenziale per classi di età
E che ha coinvolto in prima battuta le persone più fragili persone con più di ottanta anni che hanno maggiormente contribuito in termini di perdite di vite umane a determinare l'eccesso di mortalità
Questi sono l'andamento della percentuale umore di soggetti vaccinati perché l'abside dapprima in seconda dose e quindi la diminuzione dei decenni riscontriamo a partire dalla seconda metà del due mila ventuno segue molto l'andamento delle vaccinazioni anche per quanto riguarda l'impatto sulle classi di età
Dell'eccesso in termini di eccesso di mortalità
Tutto diciamo la sintesi di quello che è accaduto è riportata in questo grafico che leggiamo insieme
In ascissa c'è un anno di calendario le settimane di un anno di calendario le serie rappresentano la serie nera la media dei decessi in una stanza di covered nel periodo due mila quindici due mila diciannove
Valore chissà fascetta in questi report di considerare come benchmark è di un livello atteso di decessi che ci potremmo saremmo potuti aspettare in assenza della pandemia la linea rossa si riferisce all'andamento settimanale dei decessi nel due mila e venti notate disfarsi per il complesso delle causato stavolta
Notate il piccolo immortalità del marzo aprile del Duemila denti sulla sua drammaticità anche se si deve tanta ancora più forte se si tiene presente che la pandemia in questa fase ha colpito poche aree del paese
Concentrata in alcuni comuni della nord soprattutto dove sappiamo censiscono registrati incrementi di decessi anche di sette volte superiori a quelli in assenza di pandemia
La linea rossa come avevamo segue più o meno l'andamento dei tassi compiti che avevamo visto prima
Scende molto nella fase di transizione quindi nell'estate poi sale di nuovo molto alla nell'autunno del venti il per verso la fine dell'anno comincia diminuire di nuovo
Per effetto appunto della seconda ondata
La linea grigia è il due mila ventuno nel due mila ventuno di nuovo notiamo un picco di eccesso di mortalità
Nella primavera però decisamente più contenuto quello del due mila e denti
Poi di nuovo una fase di transizione è un leggero aumento nell'ultimo periodo la linea verde e il due mila ventidue ci siamo a somma stiamo scrivendo un'altra pagina della storia
E speriamo di non ritrovarci più in questa situazione
Nel lavoro che abbiamo portato avanti in sintesi le nostre stime c'hanno portato a questi numeri i decessi del due mila e venti sono stati settecentoquarantasei mila cento mila in più rispetto alla media quindici diciannove con un incremento quindi del quindici e sei per cento
Quelli del ventuno sono stati settecentonove mila trentasette mila in meno rispetto al venti fortunatamente ma ancora sessantatré mila in più rispetto alla media del due mila quindici due mila diciannove
Va osservato che gran parte dell'eccesso del ventuno è concentrato nel primo quadrimestre quando la copertura vaccinale era ancora molto Borsa nei primi quattro mesi del due mila ventidue decessi sono stati quattrocentoquarantasette mila sono ancora ancor più alti della media quindici diciannove di undici mila ma di ben trenta mila più bassi della drammatica primavera del due mila denti
Neffa e portare abbiamo analizzato l'andamento territoriale sapete che la pandemia ha avuto un andamento sul territorio molto particolare con una prima fase come dicevo concentrata nel Nord mentre in seconda ondata
La pandemia si è diffusa in tutte le aree del Paese questo fa sì che per esempio la i minori decessi del ventuno rispetto al venti sono quasi tutti dovuti al guadagno diciamo alla minore eccesso di mortalità che sappiamo al nord
C'era stato più pesantemente colpito nel venti mentre vediamo come per le regioni del Mezzogiorno è proprio in seconda ondata partirà la seconda ondata che si misura Nabil maggiore eccesso di mortalità come sappiamo l'eccesso di mortalità ha riguardato in maniera differenziale le classi di età come dicevo prima il grosso dei di Lecce dei decessi in più si è avuto negli nelle persone più fragili
Con più di ottanta anni più di settantacinque anni in alcune classi di età come le più giovani da zero quarantanove anni addirittura nel due mila e venti abbiamo osservato una diminuzione dei livelli di mortalità
Per effetto della contrazione di alcuni rischi di morte a seguito dello davano che tipicamente colpiscono questa classe di età come quelli dovuti alla mortalità accidentale gli incidenti stradali
è interessante che terra classiche da ottanta più che è quella che a maggio raggiunto per prima ma cotti alte proporzioni di copertura vaccinale è quella che adesso ai livelli più bassi di eccesso di mortalità
Mentre è diventata diciamo moda e come eccesso di mortalità la classe cinquanta sessantaquattro anni
Dove la copertura vaccinale è stata più bus
Vorrei in chiusura condividere con voi alcuni disse di ricerca su cui stiamo continuando a lavorare
Perché quello che ancora vorremmo fare
è passata e diciamo da una situazione emergenziale rispetto alla quale abbiamo dato un certo tipo di risposte commessi dovuto a un monitoraggio duri nel medio e nel lungo periodo dell'impatto sulla popolazione e più in generale che ci può essere della dovuto appunto alla diffusione della pandemia rimanendo nella nel tema mortalità abbiamo cominciato ad Atene ad analizzare per esempio le disuguaglianze cioè ci siamo domandati che la pandemia a abbia in qualche modo impattato con il Chelsea diverso di nella popolazione per esempio per titolo di studio
In questi grafici potete sono rappresentate nell'area Nord Ovest tanto per i maschi contro tre femmine
Diciamo l'incremento della mortalità asseconda che le persone abbiano un livello d'istruzione bassa una linea più scura
Medio la linea rossa o altro la linea verde potete vedere che tanti anni prima ondata il picco di mortalità del Duemila denti quanto in seconda ondata rispetto al periodo precedente non ha fatto da Tarquinia
Si nota un amplificarsi delle disuguaglianze per titolo di studio
E questa amplificazione
Riguarda entrambi i generi in misura relativa è più forte per le donne
Un'altra dimensione che abbiamo cominciato a tenere sotto osservazione è l'impatto differenziale della pandemia in termini di eccesso di mortalità sulla popolazione straniera o di origine straniera
Ci sono nella letteratura diverse evidenze che hanno evidenziato come la popolazione straniera sebbene più giovane sebbene aveva abbia dei tassi di mortalità molto più bassi della popolazione italiana a parità di età igiene però fan mosso fenomeno del migrante sana eccetera
Tuttavia durante la pandemia per una serie di ragioni difficoltà forse nel nel nel raggiungere diciamo nel farsi curare preme nell'avere accesso alle informazioni insomma c'è documentato una situazione di maggiore vulnerabilità della popolazione straniera sia dal punto di vista del trattamento proprio del Covent perché del della gravità degli effetti della della pandemia su cittadini stranieri
E questo si è si vede già dai dati di mortalità abbiamo considerato gli individui tra trentacinque settanta e settanta anni
E abbiamo analizzato confrontato gli anni potenziali di vita per si nel due mila detenuti rispetto alla diciannove e vedete che si è si considerano i maschi e le femmine e le ripartizioni
Nel caso di cittadini stranieri che abilita potenzialità si sono maggiori e soprattutto questa differenza che riscontriamo per la popolazione straniera si deve ad alcuni sottogruppi di cittadini stranieri più vulnerabili rispetto alle conseguenze della pandemia in termini di sopravvivenza
Come sono i cittadini provenienti per esempio da paesi extra UE a forte pressione migratoria migratoria in questo grafico
Nella barra azzurra si riferisce al Periodo marzo venti aprile venti quella gialla al periodo maggio settembre
La grigia al periodo ottobre venti marzo ventuno quindi dovete guardare la barra zavorra e la barra grigia che corrispondono alle due ondate epidemiche di eccesso di mortalità
E poi dovete confrontare
Il primo blocco di barre che si riferisce ai nati in Italia
Con i successivi in cui ci sono invece i cittadini stranieri e vedete appunto che gli incrementi maggiori ce ne sono per la terz'ultimo gruppo che è quello che vi dicevo dei paesi extra UE a forte pressione migratoria
Noi continuiamo quindi continueremo a seguire queste hippies di ricerca
Per fare ulteriormente luce sull'impatto della pandemia anche in una prospettiva appunto di medio e lungo periodo sappiamo che questa pandemia
Diciamo sta producendo ha prodotto anche e dei fenomeni Loncon Robin Hood fenomeni quindi che meritano di essere tenuti sotto osservazione di cui intendiamo continuare a monitorare gli affetti terrazza
Grazie Sabrina ringrazio dottoressa quasi il gruppo Istat io stessa questo ragionamento fondamentale quello che abbiamo visto provando spacchettare i temi è che era tra la demografia fortemente interconnesse da quando nel capitolo sulla fecondità abbiamo dovuto aggiornare tutto alla Central School ed è poi cioè la parte di contributo dell'emigrazione quando parliamo di famiglia anche la entra dentro Corvini alla fecondità
L'aspetto migrazioni sul problema immigrazione e cinta seguiamo con le diseguaglianze della salute contributo alla alle dinamiche la popolazione quindi quello che stiamo vedendo è chiaramente una situazione in cui anche grazie ai dati raccolti in modo interconnesso possiamo sempre più vede in tempo reale quello che si dice odierna OCCAR sembra che cosa succede la nostra popolazione
Questo siamo grati perché sta spingendo le informazioni statistiche in tempo reale ed è un servizio fondamentale per il Paese
Quindi ringraziando ancora dottoressa pratico la parola presidenzialista ferma conclusione di questa mattina
Bene grazie Francesco no la l'autorevolezza del Cerro ha fatto sì che abbiamo risparmiato ben quattro minuti rispetto ai tempi programmate inizialmente c'è una cosa che come tutti noi sappiamo non succede spessissimo bene allora le mie riflessioni riflessioni conclusive quarto d'ora non più di un quarto d'ora sicuramente vogliono essere quello di cercare di non mettere insieme come il ruolo dell'Istat il contributo se volete dell'estate rispetto alla diffusione la produzione diffusione di informazioni e l'attività del mondo dell'Accademia della istituzione Nember nel poi valorizzare andare a fondo approfondire tutti questi aspetti allora
Alto vicino a me dal primo nel discorso sulla fecondità sulla fecondità mi sembra che il messaggio che che emerge sia quello de la la fecondità si può crescere ma sui nati non illudiamoci
E questo ahimè un po'al discorso che facevo prima cioè la il cambiamento strutturale la minor presenza di popolazioni nettari tormenta riproduttiva soprattutto femminile la diversa composizione dalla popolazione in età riproduttiva fa sì che inevitabilmente per dare un'idea
E permettere previsione no perché ricordo a tutti che Istat ha messo a disposizione nelle utili immagino in previsione della popolazione
Con scenari e fino al due mila settanta secondi ipotesi diverse con un bel dettaglio territoriale quindi sono stati fatti dei passi avanti nella mettere a disposizione della comunità conoscenze aggiornate nuove aria ma anche a livello comunale almeno per i Comuni di una certa dimensione che voglio dire sono cose che sono è un passo avanti bene se andiamo a vedere le previsioni e nella nel calcolo c'è un'ipotesi tredici arriviamo potremmo arrivare no nel due mila e settanta naturalmente a uno virgola ottantotto Philip Gordon
Però in atti su su cinquecento mila
Cioè voglio dire quand'anche fossimo così bravi da riuscire a mettere in piedi tutta una serie di iniziative che fanno sì che allora si fa che segni conciliazioni innanzitutto quello di cultura generale tutto quello che volete immaginare Doria magico circa mezzo milione di Nardi
Se va bene se le cose vanno bene quindi è inutile stare a discutere il messaggio e questo quindi prepariamoci organizziamo ci sistemiamo momenti di equilibri perché la direzione ahimè è stato ed è sotto sotto esame che ne ricavi discorso famiglie
Va be le coppie con figli ovviamente è un po'dicendo adesso precedente le coppie con figli si ridimensionano
Anche qui faccio presente che Istat ha messo a disposizione e e originale al convegno la previsione delle famiglie
Che se ben ricordo era dagli anni novanta che non girava qualcosa di simile
Quindi un anche qui un passo avanti un tentativo under dediti ai vini quelli di fornire a chi poi fa le analisi delle riflessioni le politiche se volete
Gli elementi che servono per cercare di muoversi nel modo migliore migliore possibile allora va be'che da da anche in termini previsti aumenta una famiglia unipersonale diminuiscono quelle con i figli
Aumenteremmo genitori anche la componente maschile mono genitori ma questo non sorprende perché no di matrimoni vanno come vanno non solo non si se ne formano meno ma si sciolgono anche forse un po'piano più più facilmente quindi questo naturalmente crea strutture strutture familiari abbastanza diverso e cambia anche il sistema Paese cioè io ho provato a fare del Conticini ma perché ogni tanto mi diverto a fare qualche qualche esercizio come facevo quando ero più piccolo
Il ho calcolato l'unità di consumo in base ai parametri OCSE il cambiamento della popolazione delle famiglie si può fare un conto è stabilire quali sono quante sono le unità di consumo
E be'secondo le previsioni prossimi vent'anni quindi senza arretrare Bonera settanta le unità di consumo diminuiscono di circa due e mezzo per cento
Quindi dobbiamo mettere in conto non solo per la popolazione diminuisce paese diventa apprezzamenti insomma più più più ridotto in termini di potenza demografica
Ma anche i due indicatori le variabili economiche ne risentano no non parliamo solo del Pear è un esercizio che il nostro amico Antonio Golini facere presentava spesso questo dei come il PD si può scomporre le diverse componenti no produttività partecipazione ammirato lavoro tasso di occupazione composizione della popolazione non praticanti B è un gioco mettiamolo pure con un gioco però è un gioco che ti dice che nei prossimi trent'anni semplicemente per i chiarimenti alla struttura la popolazione nel numero di abitanti si perdono adesso vado a spanne ma mi sembra di ricordare qualcosa come cinquecento milioni di euro
Miliardi scusate miliardi di euro allora papà è un trenta per cento in meno cioè il grande Paese deve avere anche come una grande dimensione anche di natura demografiche e questo la demografia lo dice lo dicevo prima lo ribadisce adesso
Quindi discorso delle famiglie ricordato le previsioni ricordo anche che rispetto a tutti i discorsi sulla sul sulla povertà sui problemi sulle difficoltà nell'ambito delle famiglie
è partita da poco tempo un aggiornamento della commissione che misura la povertà assoluta alle soglie dalla povertà assoluta per qualcosa che era dovuto perché era stato fatto parecchi anni fa
C'è un aggiornamento perché il mondo cambia per i consumi cambiano i panieri cambiano e così via e questo è avanti e questo io credo che sia ancora una volta un contributo che Istat mette a disposizione poi va be'per quanto riguarda
Va bene agli interventi d'assegno un Viet infetti dell'assegno unico del del cambiamento diciamo pure culturale di queste cose perché io mi ero illuso e poi sta era più un'illusione che questo parlare anche in termini di politica in misura più più consistente più più esplicita dei problemi di natura democratica e quindi delle difficoltà soprattutto le catene nascite potesse in qualche modo smuovere le acque
E e siamo andati a vedere i dati non i dati che abbiamo pubblicato quel mensili arrivano a febbraio febbraio del ventidue
E allora sembrava Accarino dice ciò che è bello se andiamo a prendere il trimestre dicembre gennaio febbraio del ventidue e lo confrontiamo col lo stesso trimestre dell'anno prima c'è un più sei per cento di nati però euro in marzo parliamoci chiaro
E lei lo stipendio dovranno prima era un delirio evidentemente è un po'quello che è successo colpi perde nove recuperi sei ma insomma ancora non si è tornato a livello di prima
Quindi sembrava che però in qualche modo la direzione così giusta aspettiamo fiduciosi in futuro io però non mi dilungherei più di tanto coi perché ancora gli affetti sono più lenti
Però se non proprio il come dire i concepimenti legati alla segna meno il concepimento e legati al cambiamento di clima ma Ugo ma mi sarei augurato che si potessero cogliere in realtà mi sa che ancora non ci siamo tanto immigrazione alla presenza straniera si è stabilizzata no anzi
Addirittura dato qualche segno di diminuzione poi beh c'è da dire che i moderni mezzi e ancora una volta qui Censimento Censimento questi via del censimento annuale è ovviamente una grande novità certo non è facile
Come gestire o in maniera ottimale fin dall'inizio però insomma è una direzione
Che si è preso dal è una direzione importante e che quindi sono da dei risultati da tanti punti di vista anche rispetto alle famiglie no
Adesso belle famiglie io mi auguro che col becco censimento annuale si possa arrivare ad avere l'aggiornamento annuale
Dalla profilo delle famiglie eseguire anche la loro evoluzione intento un pochino più ravvicinati di quello che succedeva prima o anche solo attraverso multiscopo che comunque non lo svantaggio di non entrare poi nella nel dettaglio territoriale che è un censimento invece invece consente per gli stranieri cinque milioni vuol è un po'li abbiamo recuperati in occasione del censimento no quest'idea dei segnali di presenza o di assenza quindi la possibilità di poter in qualche modo conteggiare la popolazione
Tenuto conto del fatto che la gente come dà segnali che ancora viva oppure non è da più e quindi in qualche modo vediamo di togliere di mezzo ecco questo è stata un'operazione che è stata fatta nel conteggio
Ed è un'operazione che ha in qualche modo risistemato anche la componente straniera e credo che sia stato un contributo importante una cola mitico aiuto gli haitiani del famoso registro
Hai da gli stranieri oltre cinque milioni due ce ne abbiamo appunto un altro quasi milione mezzo che sono gli ex stranieri quindi stiamo parlando di uno stop ok a evidentemente una grande importanza
E che forse anche destinato non al discorso Ucraina tanto per dire destinato a subire forse degli ulteriori importanti indipendenti da questo punto di vista abbiamo avviato una collaborazione e cerchiamo di valorizzare cercheremo di valorizzare commissiona all'interno perché non dimentichiamo i nostri vicini sono quelli che hanno i dati e ce li hanno anche in tempi rapidi da tanti punti di vista e quindi più siamo collaborativi e meglio è per tutti quindi questo è un passo che è stato fatto
Siamo procedendo Luca di reazione e quindi mi auguro che son qua si può sapere anche qui informazioni più fresche più dettagliate
Però ecco solo sulla componente straniera tensione insomma le solite cose gli stranieri sono il problema della natalità io ho sempre detto di no ma anche perché i numeri lo dicono gli ottanta mila del dodici sono scesi a meno di sessanta mila numero di nati stranieri poi ci sono quelli delle coppie in cui c'è un un italiano ma loro su bambini italiani quindi è un contributo importante ma non è il contributo risolutivo bisogna arrivarci per altre vie se vogliamo ad Avezzano in qualche modo intervenire sul fronte alla natalità
Mercato del lavoro eccetera ma sessanta cinquantanove milioni di residenti che diventano nel due mila e settanta quarantasette variante mediana vuol dire dodici milioni di persone in meno
Con delle previsioni che hanno dentro anche una componente migratoria cioè nelle previsioni che abbiamo fatto cedente un saldo positivo quindi sono circa centoventi mila centotrenta mila se ben ricordo che si aggiungono mediamente ogni anno quindi ciò nonostante perdiamo dodici milioni di abitanti ora è chiaro che se uno si mette a fare i conti della serva e dice va be'allora li compensiamo con gli stranieri vuol dire che i centoventi mila
Diventano altri duecentoquaranta mila quindi diventano tre e sessanta oltre trecento mila saldo netto annuo
Che va benissimo qualche problema forse di integrazione lo pone perché dobbiamo essere in grado anche di fornire poi che arriva una vita dignitosa da tanti punti di vista e questo è un altro degli elementi che la democrazia mette sul campo che consegna la reazione anche dalla politica
Poi re facciano quel che vogliono però importante farlo con una certa con una certa consapevolezza anch'io sono convinto che forse dal Pianera R. parlare un pochino più dei demografi annovera anche parlando comunque di integrazione non sarebbe stato male ma noi così
Vedremo se strada facendo qualcosa si conta si può modificare infine
La mortalità
Beh il calcolo fatto sul fronte mortalità intanto datecene atto abbiamo accelerato la diffusione dei flussi
Cioè non è stato una roba da ridere
Perché i primi tempi quando non avevamo tutti sette mille novecentotré comune ne venivano fuori due mila e poi c'era sempre quelli che sanno tutto che scrivono sui giornali che dicevano quale il campione e noi a dire ma guardate che non è un campione quello che abbiamo sotto mano e poi ci abbiamo messo in piedi abbiamo affiancato
L'Agenzia dell'intera i dati dell'Agenzia delle Entrate c'abbiamo fatto i salti mortali all'Init hanno fatto io non ho fatto niente i salti mortali all'inizio per riuscire a lire aiuto c'è un problema vi diamo le informazioni il più in fretta possibile e in modo più oggettivo possibile perché in quel momento poi ci Ravano dentro
Quindi io credo che abbiate darcene atto poi la cosa si è messa a regime come ci ha raccontato prima
Sabrina le cose vanno avanti perché abbiamo affrontato la terza guerra mondiale e io l'ho detto in che occasione
I morti durante la seconda guerra mondiale dal dal dal dieci di giugno del quaranta l'otto settembre del quarantatré sono stati circa centotrenta mila tra civili e militari c'è un libretto dell'Istat che che ha tutto un dettaglio su queste cose
I morti i ricordi sono dati molto di più nei primi dodici mesi
Quindi voglio dire abbiamo vissuto in termini di vittime non erano i giovani soldati
Però abbiamo vissuto in termini di vittime Nesta si affretti a cui abbiamo avuto durante la seconda guerra mondiale e quindi abbiamo dovuto adattarci adeguarci anche dal punto di vista dalla formazione delle statistiche per rispondere all'esigenza di conoscenza che Nostro Signore di emergenza come quelle in qualche modo a costo
Ci sono c'è molto da lavorare ancora sul fronte mortalità perché vengono fuori delle cose interessanti non Sabrina c'è stato tutto un discorso strumenti complicati che io non ho ben capito ma che poi le chiedo
Sul discorrendo degli stranieri stranieri hanno avuto una maggiore esposizione la mortalità Alessio che sono più grezzo ho preso semplicemente mi ricordo ancora quale mese fa il numero dei morti stranieri prima e dopo cioè nel venti l'anno prima la variazione lo confrontata con la variazione degli italiani e mi veniva un numero più grande dopodiché la l'osservazione successive era perbacco questi sono pure più giovane quindi evidentemente c'è qualcosa perché erano meno accesso alla certe strutture perché ci sono accorta in meno dimmi quel che succedeva eccetera eccetera eccetera quindi sono tutti aspetti che maniera poi più fine
Fatta da d'andata competenti da scienziati competente possono fare chiarezza su quello che che c'è dietro quello che è successo un altro elemento interessante di aspetti territoriali non oggi ho letto sul mio Demos
Grazie alla Viviana che hanno fatto un pezzo sui recuperi successivi alla alla alla botta del due mila venti no Bergamo che ha recuperato quasi tutto se ricordo bene me Bergamaschi presidente invocavano franava varare nell'edilizia sono sono vivaci
Quindi prevedere però gli aspetti territoriali sono importanti ancora ieri abbiamo seguita con Sabrina una cosa di a distanza che era carina quegli aspetti territoriali quindi c'è molto da fare
E soprattutto vedere cosa sta cambiando io ho fatto un conticino gennaio-febbraio del ventidue questa mia la messa in depressione
I morti nel gennaio febbraio ventidue erano più o meno quelle del gennaio-febbraio ventuno che non è stato un anno particolarmente partito bene poi però mi sembra di intuire qui non non diamo anticipazione di nessun genere che dietro le quinte qualcosa si sta muovendo nella posizione nella nella direzione giusta va bene vado a concludere sono un anticipo abissale e quattro minuti
Allora qual è il finale della storia però io credo che abbiamo sentito in maniera molto interessante e credo che quello che mi è piaciuto insomma nella la professionalità di chi si è mosso direttamente e dietro perché poi come è stato ricordato dietro quei lavori alle presentazioni c'erano tanti altri ricercatori che hanno lavorato questo potere che c'è una comunità dei demografi che delle studiosi di popolazione se vi piace di più dirlo così
Che è vivace che attiva che è sul pezzo come si dice e consentitemi c'è un Istituto di statistica che è disponibile a rispondere ai bisogni
E a interagire in maniera efficace ed efficiente
è che questo io credo che sia una bella cosa c'era un qualcosa di cui prendiamo atto come risultato di questa giornata e a meno di questa prima mattina e che e che CCC piace sottolineare dopodiché è chiaro che i problemi sono tanti non stanchiamo ci ripeterlo le i venti mila ultra centenaria di oggi temi diventano ottanta mila credo nel cinquantuno
Ottanta mila ultra centenaria Naro vada data dal naso ignare dell'ottocento mila ultranovantenne che diventano sempre nel cinquantuno fra trent'anni quindi un milione sette
Cioè voglio dire ci sono delle cose ci sono delle vere dinamiche che sono scritte che noi dobbiamo continuare a dire guardate che succede una cosa così non è che poi ci richiama per non lo sapevamo
Quindi organizzate per fare in modo che tutto questo succeda senza che scada pesantemente la qualità della vita gli italiani a cui io credo che se ne facciamo noi voi tutti non tutti quanti
Facciamo insieme o lavoro in questa direzione e ripeto vista e assolutamente disponibile anzi molto interessata interagire
Se ne facciamo lavora in questa direzione diciamo che in qualche modo abbiamo assolto a quello che il nostro dovere Nowhere di di di ricercatori di studiosi di di professori di tutto quello che volete voi
Perché fondo ma io credo che insomma siamo una parte dalla comunità che dobbiamo contribuire perché è nostro dovere appunto a a dare qualche possiamo dare per il bene comune la dalla nostra società grazie buongiorno
Ringrazio ti ringrazio ringrazio tutti gli autori per questi mese anzi tranne di interazione on line ci siamo rivisti alcuni dopo più di due anni interazione on line per produrre questo rapporto le elaborazioni successive
Comunità che hanno fatto grande proposto di ricerca l'estratto molto bello rivederci ma non finisce qui perché ci vediamo alle quattordici per la seconda sessione grazie a tutti
Bentornati alla seconda parte della convegni di oggi sull'Italia le sfide della demografia a di sessione di questa mattina era stata dedicata alle fenomeni demografici diciamo
Più più standard cioè migrazioni e nasce le famiglie la mortalità la seconda parte invece si concentra su come i fenomeni demografici variano a seconda di particolari caratteristiche
La prima presentazione che seguirà oggi è quella della di Gerardo Gallo che ci presenterà le variazioni in termini appunto di dinamiche demografiche dei dei comuni dell'uovo di quindi tele di cui su quei danze territoriali prego Gerardo la parola Tel
Sì grazie buon pomeriggio
Sì parleremo delle diseguaglianze tra territori che il capitolo quinto del rapporto Ice due mila ventuno
Il lavoro è stato realizzato oltre che da me da Federico Benassi Annalisa Busetta dell'Università degli studi di Palermo da Manuela Strangers dell'Università della Calabria
Cercheremo di illustrare
Quali sono intanto illustrano quali sono gli obiettivi del capitolo
Parlando di territori e di diseguaglianze cerchiamo di riprendere un po'anche i concetti le criticità le singolarità
L'eccezionalità appunto di cui si è parlato stamattina per vedere cosa succede sui territori dei comuni italiani
E quindi andremo a individuare le realtà connesse al cosiddetto problema dello Shrinking Regions così definito in letteratura
Quindi quel andremo a individuare quelle realtà territoriali del Paese che risultano isolate periferiche perché si caratterizzano per un forte o sistematico declino demografico
Una volta individuate nel capitolo noi proponiamo anche delle azioni dirette a migliorare la qualità della vita e dell'ambiente attraverso nuove opportunità di reddito
Una migliore accessibilità per i territori il rispetto anche ai servizi essenziali quindi il trasporto pubblico locale l'istruzione e servizi socio sanitari rappresentano per noi almeno o nell'ambito di questo capitolo gli elementi chiave perché è un territorio sia appunto sostenibile e come dire potenzialmente possano attirare la popolazione e quindi fidarsi vita in qualche modo promuovendo quindi lo sviluppo demografico
Noi abbiamo utilizzato nel capitolo i dati di stock di flusso
E dalle due mila e undici fino al due mila diciannove proprio nel tentativo di capire qual è il trend demografico in termini di stock della popolazione in ciascuno dei sette mila novecentoquattro comuni italiani ma anche la componente dinamica della popolazione quindi il saldo naturale saldo migratorio interno al Colle estero
E anche l'anno autorizzazioni quindi le acquisizioni di cittadinanza
Abbiamo utilizzato sempre le stesse geografia dei territori e questo non è un lavoro del tutto banale perché i comuni hanno una a loro nati mortalità diciamo così
Comunque i dati che abbiamo utilizzato sono consultabili sono come dire scaricabili su quelli che sono i siti dell'Istat sia lato Censimento della popolazione sia per quanto riguarda e demo Istat punto it per i flussi demografici
E ma al tempo stesso oggi noi riproponiamo come aggiornamento dei dati i i risultati della ricostruzione della popolazione
Quindi cercheremo di capire sulla base dei risultati che sono e dei dati utilizzati nel rapporto e nel volume del rapporto Ice due mila ventuno
Cosa sarebbe successo se invece avessimo utilizzato i dati della ricostruzione magari cambia qualcosa e andiamo a vedere cosa cambia prima però piccola indicazioni informazioni sui trend demografici della popolazione
Dal cinquantuno al due mila undici quindi parliamo venne gli anni della Repubblica ecco in questi sessant'anni la popolazione è ai censimenti è aumentata di circa dodici milioni
Dal due mila undici al due mila diciannove la la popolazione è stata è una intatta soltanto di duo doc duecento mila unità con un tasso di incremento medio annuo prossimo
Allora zero per cui nell'intervallo due mila undici due mila diciannove la popolazione italiana ritorna un po'ai livelli di quelli che erano nel novantuno e nel due mila uno e e addirittura con la ricostruzione della popolazione arriviamo a un saldo negativo
Pari a cento mila unità
Quindi lavorazione residente in Italia e in qualche modo una popolazione stazionaria più con una dinamica complessiva che in qualche modo presenta appunto delle eccezionalità
Comunque dall'ottantuno al due mila uno
La popolazione per esempio aumentata di poche decine e e di migliaia più o meno nello con lo stesso ritmo di crescita che abbiamo registrato nel due mila diciannove
Invece dal due mila uno al due mila undici la popolazione è un Tata moltissimo
Grazie al contributo della componente straniera e quindi all'effetto degli immigrati la popolazione aumentata di due milioni e mezzo
Di residenti in più quindi con un tasso di crescita che superiore al quattro per mille
Ora
Seguendo questa logica noi abbiamo scomposto la variazione della popolazione e nel periodo due mila undici due mila diciannove
Si rispetto a quelle che sono le diverse componenti quindi come vi dicevo il saldo naturale saldo migratorio interno con l'estero
Ne e il tasso di incremento spesso della popolazione e poi abbiamo preso in considerazione anche il tasso di acquisizioni dici dinanzi a perché pure quello abbiamo visto che stamattina è molto importante per la componente straniera gioca un ruolo
Molto molto significativo
Però queste variazioni della popolazione ecco qui gli indicatori che abbiamo hanno selezionato
Per effettuare la nostra analisi a livello locale questi indicatori appunto sono
Scusate sono andato troppo avanti
Sono ben visibili sulla sulle cartografie sulle mappe
Ecco qui per esempio abbiamo tutti è quattro indicatori il primo da riguarda il tasso di incremento medio annuo
Le aree in verde sono aree di incremento quelle in rosso sono aree di decremento
Potete vedere che il il primo appunto quindicenni
Parecchi Area rossa quindi decremento delle popolazioni della popolazione sulla zona appenninica del Nord a alpina del Nord Est
Nel Nord dopo l'Est anche sempre la zona le zone interne del Piemonte della Valle d'Aosta e poi c'è tutto l'arco appenninico fino ad arrivare alla Calabria la Basilicata
E alla Sicilia stessa che dove le zone di decremento demografico sono davvero moltissime quando parlo di zone intendo di comunione
Quindi con specifico riferimento ai comuni l'incremento naturale non ne parliamo cioè il saldo naturale e praticamente copre dirò osso tutta la penisola ma non è una novità
Il saldo migratorio interno l'incremento del saldo migratorio interno
A delle aree di verde solo nel centro nord è il rosso ovviamente costellato
è e scusate il Sud è costellato di rosso
Il tasso di migratorie TAN netta con l'estero invece è verde questo vuol dire che dappertutto questo vuol dire che l'unico fattore di crescita la popolazione è proprio il e l'immigrazione straniera
Qui vediamo invece la scomposizione della popolazione del tasso di incremento della popolazione tra italiani e stranieri e qui insomma è già stato annunciato stamattina no anche con le previsioni demografiche italiani decrescono
E sono destinati come popolazione italiana a una decrescita sistematica anche secondo le previsioni demografiche l'unico elemento diciamo di novità l'unico contributo positivo è dato dalla popolazione
Straniera nei grandi comuni come potete osservare il tasso di crescita per al ho preso a riferimento i quattro più grandi il tasso di crescita medio annuo e positivo
Per Milano per Roma mangia se andiamo sul Napoli siamo sui livelli diciamo della media nazionale quindi decrescita per Napoli la migratori età internazionale quindi sardo migratorio con l'estero
E l'unico fattore diciamo positivo e per Milano ero a Roma anche le migrazioni interno
Questi sono comunque ulteriori dettagli nel capitolo potete ritrovare e poi alla fine abbiamo fatto un per classificare i Comuni secondo l'andamento dei trend demografici anche una cluster analysis
Attraverso il metodo del K minzione
Si sono imposti sei cluster l'abbiamo usato come nella matrice dei sette mille novecentoquattro comuni
I i vettori che vi ho appena presentato quindi i tutte quelle tutti gli incrementi che riguardavano il saldo naturale voglio delle migrazioni interno ed Emilio azioni con l'estero
E anche il tasso d'incremento medio annuo degli italiani e degli stranieri le coordinate geografiche sono rappresentate dai c'è Troy di dei comuni lei funzione di distanza in base al quale sono stati costruiti cluster sono appunto quelli la distanza euclidea e che abbiamo alla fine ottenuto questi sei cluster che si sono imposti diciamo nella nella procedura di cluster India
Qui abbiamo utilizzato i dati della ricostruzione quelli sul rapporto non tenevano conto della ricostruzione sostanzialmente le novità le differenze riguardano almeno tre comuni tra i grandi comuni e adesso li affronteremo nel dettaglio lui voglio spiegare sostanzialmente cosa come da leggere no questa questa mappa le zone di celeste chiaro
E sono uno i comuni che stanno meglio quelli che attraggono di più sono circa due mila e come potete vedere stanno tutti al Nord o comunque nel centro nord c'è anche Roma adesso attualmente ma nella versione dedicati senza la ricostruzione Roma finiva nelle Occo del sud dei comuni del sud i comuni del Sud sono quelli che presentano appunto noi l'abbiamo definito il Castello cinque e quello o di rosa
Il Sud interno e marginalità
E quello appunto dove sostanzialmente
C'è una situazione sulla dorsale appenninica di spopolamento sistematico di malessere demografico se così lo possiamo definire
E Massud c'è anche come vedete quest'aria di celeste che il cluster due e che noi abbiamo definito nel Centro Sud perché prende anche delle zone del Lazio il sud che tiene
Cioè e quello che in qualche modo non cresce su è una situazione di staziona ritardi stazionarietà non attrae
E lì Roma era collegato collocata tra questi comuni il comune di Roma impedendo proprio Roma Capitale
E e con la ricostruzione la situazione migliorerà
Per quanto riguarda Roma e quindi diventa finisce nel primo cluster cioè nei Comuni che attraggono dove che cos'è che conta se guardiamo quelli che sono i valori no della i valori medi dell'indicatore conta molto contano le migrazioni interne nel primo cluster
E ovviamente quelle con l'estero ma soprattutto le migrazioni interne e poi anche la variazione della popolazione straniera che cresce molto appunto nei comuni che attraggono
Vi dicevo poi dice e un centro nord che perde e del cluster tre diverrebbe quindi pure nel nord ci sono dei Comuni che perdono
Ecco non come nel in una situazione di marginalità come dal Sud ma anche nord ci sono dei comuni quelli più montani
Con magari più difficoltà dal punto di vista dell'accessibilità che perdono
Popolazione c'è anche un altro fenomeno al Nord che non coinvolge solo i Comuni del Nord Chelli rispecchiamento ed è il cluster quattro quello diverrebbe
Tutti i puntini di verde che caratterizzano appunto al centro nord sono i è il cluster dei comuni caratterizzati da un forte invecchiamento infine questi puntini di rosso mattone che trovate un po'sparsi vedete un po'sparsi tra su tutta la penisola l'abbiamo definito il cluster del piccolo è bello
Perché il piccolo è bello perché sono piccoli comuni di dimensione demografica veramente molto contenuta dopo e però come potete osservare ci sono delle variazioni dal due mila undici al due mila diciannove sul saldo migratorio con l'estero che sono eccezionali cioè questi comuni vivono solo ed esclusivamente per questo forte scambio con l'estero in termini però di saldo positivo quindi attraggono gli stranieri dalle dall'estero
Il caso specifico era quello di Riace per darvi un'idea no di Comuni molto piccoli dove però sono che riescono a sopravvivere grazie alla presenza degli stranieri agli immigrati stranieri è questa situazione e di questi piccoli comuni è sparsa a macchia di leopardo su tutti i comuni e scusate su tutta la penisola e coinvolge trecento sette comuni
Sono per lo più i comuni che sono stati hanno rappresentato la destinazione
No di diverse e situazioni di sbarco da parte degli immigrati ma dove ci sono dei centri d'accoglienza dove ci sono i comuni che sono molto operosi nell'accoglienza
Con gli stranieri
Quindi il qual è la novità rispetto se utilizziamo i dati del della ricostruzione
Roma come vi ho detto passa tra i Comuni che attraggono invece prima non lo era senza i dati della ricostruzione Firenze Milano sono anche le altre due grandi in realtà comunali che hanno o una variazione in particolare vi segnalo il caso di Milano sempre per via dell'immigrazione
Testardo migratorio con l'estero che veramente una altolariana quindi con i dati della ricostruzione
Milano o Roma anche e Firenze questi comuni che cambiano diciamo cluster se utilizziamo la popolazione ricostruita
Pesa molto sulla ricostruzione proprio il dato del saldo migratorio con l'estero perché poi quello che incide che fa la differenza per gli esperti no nella ricostruzione della popolazione
Questi queste realtà quindi in qualche modo sono quelle più dinamiche mentre c'è il Mezzogiorno che è statico fermo dove non si come dire non si percepisce dinamicità nella popolazione e infatti anche se utilizziamo i dati della ricostruzione
Non c'è nessun cambiamento nei cluster rimangono statici invece le realtà comunali
Dove hanno dove c'è questo scambio con l'estero questa dinamicità viene fuori viene fuori e quindi è possibile anche registrate dei cambiamenti positivi
Infine e quindi questo per arrivare a delle conclusioni
E chiudendo la mia presentazione
è molto importante perché ci sia questa dei nani dinamicità la valorizzazione del capitale territoriale
Noi all'Istat e lavoriamo molto sappiamo attraverso il rapporto annuale
Che ci sono le realtà del nord est del Trentino e anche delle are tu con termini al Trentino la provincia di Brescia di Bergamo di Verona insomma del Veneto
Dove c'è una forte valorizzazione del capitale territoriale
E anche una forte contaminazione tra i comuni di quest'area perché poi c'è un effetto trascinamento nel momento in cui e i comuni e Nelli escono a tirare fuori
Loro dinamismo in termini economici e e anche la popolazione ne risente positivamente
Quindi quest'aspetto del benessere della migliore qualità della vita
E del e direttamente connesso se dovessimo individuare delle Polizzi
E più che all'accessibilità o meno del territorio perché il Trentino né
Meno lo come dire accessibile di tanti altri territori montani del paese eppure con attraverso la valorizzazione capitale territoriale
Se ne la popolazione lo sviluppo demografico ne trae beneficio
Questo è un po'il messaggio diciamo che viene fuori da questa realtà territoriale italiana che molto tempo genera dal punto di vista delle degli indicatori demografici
Soprattutto nel centro nord c'è una forte eterogeneità e il sud invece caratterizzato da questa assenza di dinamismo che di fatto blocca lo sviluppo della popolazione
Ecco io vi ringrazio per questo
Do la parola
Grazie Gerardo veramente molto interessante interessante anche il cambiamento che c'è stato fra nei in vendita la presenza nei comuni dei vari cnidari cluster veramente molto molto importante come anche la conclusione da da trarre cioè quella che un territorio può per osmosi diciamo avere beneficio da quello che succede intorno fuori grazie davvero fra altre cose venendo da una università in una località che ad avviare questo mi sembra un problema molto importante te che anche gli impegni per la nuova diciamo commissaria europea sulla demografia alla democrazia posto molto l'accento cioè sulla lo sviluppo diversificato dei territori in e il problema democratico che le consulte grazie davvero passerei alla seconda presentazione di oggi
Ci viene data da Mariano porco dell'Università di Cagliari sull'istruzione in Italia tra economia grazie
Bene buon pomeriggio a tutte attutire grazie anche a ovviamente agli organizzatori per averci dato l'opportunità di fare questo a dei del
Del Capitolo sei del del rapporto il coautore di questa mia presentazione Massimo Attanasio che anche colto ore del del del capitolo sei ha collaborato con noi alla redazione soprattutto hanno giorni all'aggiornamento di alcune informazioni cristiano usata una parola fa spesa sulle fonti che utilizzeremo per per raccontare quello che c'è nel
Nella presentazione
Attingono in parte alle fonti ufficiali ovviamente veri listate in parte alla alla banca dati dell'anagrafe nazionale degli studenti universitari tutto questo nasce all'interno di un progetto di ricerca che vede coinvolti diversi Attini
Italiani e che ha per la prima volta ha la possibilità di accedere proprio al micro dato e quindi la possibilità di esaminare in maniera longitudinale le carriere degli degli studenti
Perfetto allora il Capitolo sei del rapporto aveva cercato di descrivere le più rilevanti trasformazioni che nell'ambito dell'istruzione avevano fatto da sfondo a quelli che sono i cambiamenti strutturali della della società italiana
In particolare c'eravamo sotto soffermati sul consolidamento della scolarizzazione di massa e dell'incremento di Rizzello distruzione della popolazione su i mutamenti nelle scelte relative alla tipologia di scuola secondaria di secondo grado
Sul passaggio dalla scuola all'università le carriere universitarie analizzate in termini composizione di genere provenienza territoriale e e dei siti e poi le differenze nelle scelte dei percorsi di formazione delle ragazze e dei ragazzi sia nella scuola secondaria che all'università
In questa presentazione riprendiamo la descrizione di cinquant'anni di istruzione commentando alcuni dei principali cambiamenti ma soprattutto cercando di evidenziare anche alcune delle inerzie che si che ci sono in in tutto questo scenario ci soffermeremo in particolare sulle riforme che hanno fatto da sfondo ai cambiamenti nella composizione per livello di istruzione la popolazione in Italia le scelte delle ragazze quelli che nel capitolo abbiamo chiamato gli anni dei sorpassi alcuni sorpassi che sono evocativi di di cambiamenti nel del paese e poi vi illustrerò e poi illustrato all'istruzione terziaria cercando di vedere se riusciamo a al intravedere qualcosa
Di ciò che è cambiato prima e dopo Ticozzi
Cinquanta anni di cambiamenti va be'questo grafico racconta come sia cambiata profondamente la struttura la composizione la popolazione italiana per grado di istruzione però oltre che guardare
Insomma in termini relativi questi cambiamenti anche interessante osservarli in in valore assoluto quando nel mille novecentocinquantuno in questo Paese avevamo poco me poco più di un milione e mezzo e di individui in possesso di un diploma di scuola media secondaria di secondo grado o di laurea
Al denso nel Paese ce ne sono ventotto milioni quindi il paese è cambiato profondamente probabilmente questo è il el l'aspetto che non ci dobbiamo sempre ricordare quando osserviamo
Tanti altri di quelli cambiamenti che osserviamo nella società italiana
In questi cinquant'anni però Torre ci sono state tantissime punti di snodo che sono quelle che noi abbiamo chiamato il il lungo periodo delle riforme ovviamente poniamo molto indietro nel tempo arriviamo al mille novecentoventitré perché bisogna arrivare al mille novecentoventitré la riforma Gentile perché a improntato con la sua caratteristica di dare un primato alle discipline umanistiche anche quello che è stato voi la struttura della formazione dell'istruzione repubblica in Italia nel tutto il secolo successivo
E i punti di snodo che occhio che ho abbiamo riportato in questa linea del tempo sono ovviamente la Costituzione
Repubblicana del del quarantotto in cui tiene introdotta l'istruzione obbligatoria per i cittadini per almeno otto anni
E poi inizia una stagione di riforme che è sicuramente il motore di tutti quei cambiamenti che abbiamo visto nella struttura della popolazione che abbiamo visto nella slide precedente
Quali sono quelle due sono delle riforme particolarmente incisive nel mille novecentosessantadue la riforma della scuola media di primo grado quando viene costruita la possiamo dire l'attuale scuola media cioè la scuola media unificata viene abolito il cosiddetto avviamento è il titolo di studio di scuola media di primo grado consente l'iscrizione a qualunque tipo di scuola secondaria
E poi c'è alla fine degli anni Sessanta diciamo nella stagione d'il
Dei grandi tumulti sociali e politici che che tutti quanti conosciamo si apre con la stagione del sessantotto la legge Codignola che liberalizza l'accesso a tutte le facoltà università tutti i possessori di un titolo di studio di secondaria di di secondo grado
Ci sono anche delle riforme mancate quella che vedete nel cerchietto grigio la il Progetto Brocca cercherò di di di di dire qualcosa nelle conclusioni poi a partire dagli anni novanta inizia una con una e interminabile sequenza di riforme possiamo chiamarle le controriforme una ad un ha pochi anni di distanza l'una dall'altra una innalza l'istruzione obbligatoria dieci anni la riforma Berlinguer e poi subito dopo la riforma Moratti la riporta otto ma poi interviene la riforma Moro Fioroni che la riporta dieci insomma non chiedetemi perché però si capisce che nel Paese manca un impianto sistemico di intuizione di quello che del del dessert la struttura del sistema di istruzione
Allora
Continua possiamo qua solo vedere alcuni dei tratti di di tipo di questo fenomeno estremamente complesso e Coli etico abbiamo deciso fermarci su alcuni aspetti il livello di del distruzione della popolazione cresce nel tempo le Inzaghi territori convergono ma ci sono territori che rimangono più indietro degli altri
Per esempio la quota parte di popolazione in possesso di un a percentuale di popolazione con almeno la licenza elementare nel Sud nel e delle isole vi rimane sempre indietro rispetto al resto d'Italia e guardate la convergenza rispetto ai i feriti nel resto d'Italia avviene soltanto veramente di recente stessa cosa possiamo dire per un titolo di studio che pari alla laurea o o superiore
Nel capitolo abbiamo parlato dei sorpassi gli anni dei sorpassi quali sono questi sorpassi beh evocativi anche questi tutti i cambiamenti che ci sono stati i sorpassi tra le scuole ovviamente ancora una volta numeri possano essere esistiti relativi o e assoluti sono entrambi espressivi di di di di grandi cambiamenti cui abbiamo voluto evitare il sorpasso del liceo scientifico rispetto al liceo classico ho accennato prima il primato delle discipline umanistiche introdotto nel sistema pubblico di istruzione dalla riforma Gentile e poi il Paese
Di FIAT cambia nel all'infine degli anni sessanta con la liberalizzazione dell'accesso a tutte le facoltà universitarie possessori di tutti i tipi di diploma di scuola secondaria il liceo scientifico supera il liceo classico e mantiene diciamo questo primato fino fino ai giorni nostri poi ci sono i sorpassi delle ragazze rispetto ai ragazzi
Il tasso di conseguimento di diploma della scuola secondaria superiore che vedeva sempre i maschi avvantaggiati rispetto alle femmine viene invertita partire dall'inizio degli anni ottanta quando le ragazze sono diciamo diventano più performanti dei ragazzi e poi anche per quanto riguarda il tasso di scolarità nella scuola secondaria superiore quello gap che c'era tra maschi e femmine a partire sempre dall'inizio degli anni Ottanta viene del tutto rinchiusi assorbito
Abbiamo poi cercato di concentrarsi ci sul passaggio dalla scuola all'università forse sto correndo anche troppo
Bene qua vediamo la prima delle inerzie che ho avvocato prima in che senso mi le inerzia come vedete qua questo questo grafico riporta il tasso di passaggio
Dalla scuola all'università e cioè il rapporto tra immatricolati che i diplomati e questa sembra una delle costanti del del nostro sistema anche osservata in un lunghissimo periodo di tempo
O continua ad oscillare intorno a questa cifra del sessanta per cento ma negli ultimi almeno negli ultimi quindici anni mostra un trend decrescente che forse solo adesso si sta si sta stabilizzando il grafico riporta comunque che tutto questo avviene in un quadro in cui aumenta con quella quota di diplomati questo è l'effetto di tutte le altre riforme che abbiamo di cui abbiamo parlato prima quindi la quota dei diplomatica aumenta sempre di più
Fino ad arrivare
A poco meno di cinquecento mila diplomati nel nell'anno scolastico diciotto diciannove
Altre inerzia la percentuale di serie di ragazze immatricolate secondo le diverse aree disciplinari e qua ci sono anche qua delle preoccupanti regolarità le discipline umanistiche le i corsi di laurea nel nell'ambito delle degli studi umanistici e quelli nell'ambito degli studi scientifici ovviamente ci sarebbe da parlare tantissimo di tutte queste cose qua sto cercando di avvocati e basta e poi li riprenderemo nelle ne e le conclusioni
Altre altre con l'attività la percentuale di studenti immatricolati tra maschi e femmine le femmine sono sempre circa il cinquantasei per cento i maschi il quarantaquattro il grafico riporta quali l'incremento che abbiamo nel numero di matricola ti che stiamo registrando un sistema universitario a partire dal diciotto diciannove è soprattutto il venti che
è stato possiamo dire quasi un anno di l'anno del della svolta è stato anche un anno di boom di iscrizioni nel immatricolazioni scusate
Il l'accesso ai microdati dell'anagrafe nazionale studenti ci è consentito di andare ad esaminare nell'utopia in un arco che va dal due mila e dieci fino al Duemila efficienti
Ci ha consentito di andare a qua a controllare gli esiti delle carriere qua considereremo soltanto le prime carriere non sono distinzioni da poco lavorando su una banca dati di questa complessità perché una mente gli eventi
Che poi si possono registrare su una stessa unità statistica sono di tipo diverso uno può anche abbandonare ma poi si entra nel sistema universitario magari conseguirà una laurea qua stiamo osservando soltanto le prime carriere e le prime carriere ci mostrano comunque per esempio concentrandoci sugli abbandoni per le quali sono le no le corti che sono comprese tra il due mila e dieci due mila dodici al sedici e diciassette sono tutte osservate come minimo per cinque anni osserviamo una percentuale di abbandoni sensibilmente più alta nel Sud nelle isole lei si sia rispetto alla media nazionale ma anche rispetto a aree del territorio che sono il il nord est e inoltre nord-ovest
Stessa cosa per la parte positiva delle carriere cioè il conseguimento del del titolo qua i differenziali sia rispetto alla media nazionale sia di alcune aree del Paese come come il Nord Est sette il sudore o le isole diventano ancora ancora più marcati
Ma poi sono ancora più marcati e questa è una costante in tutte le le ripartizione territoriale che siamo che stiamo considerando i differenziali
Tra nelle performances dei ragazzi delle ragazze sia le performances negative cioè in termini di abbandono sia quelle nel conseguimento del del titolo di studio
Prendiamo l'anno della della svolta l'anno del cosiddetto ovviamente tenete conto che questa banca dati di microdati ancora non è consolidata quindi al massimo possiamo iniziare a vedere soltanto le immatricolazioni e non siamo neanche ancora sicuri che questi immatricolazioni pochissimo ci siano perfezionati in vere e proprie iscrizioni perché la banca dati ci mettiamo in uno shift di diciotto ventiquattro mesi a consolidare questo tipo di informazioni
Facendo una media di quelli che erano immatricolati nelle corti dal due mila e dieci al due mila e diciannove quindi in epoca pre confida avevamo una media di
Giù duecentoquarantaquattro mila matricole per Corte e nell'anno del colpita rinviamo a duecentottantatré mila come cambia la struttura rispetto alle caratteristiche di questi di questi immatricolati beh sono degli impatti colate che hanno un foto al diploma più elevato sensibilmente più elevato rispetto a quelli che li che li hanno preceduti se sia SPD che accusasse affetto non lo so potremmo parlarne a lungo di che cosa è successo insomma per quanto riguarda il gli esiti del di quella disgraziata annata che ha dovuto fare alcuni passaggi
Tifo tali come come il diploma in un anno in un anno di pandemia cambia anche in maniera importante la percentuale degli di coloro che provengono da licei classici scientifici avvantaggia e di quelli che provengono dagli altri licei e abbiamo chiamato altri licei tutti quel tipi di formazione comici socio pedagogici o i licei delle scienze sociali eccetera che possono essere assimilati precedentemente a quelle che erano la formazione delle scuole magistrali o degli istituti magistrali
Cambiamenti ci sono anche per quanto riguarda la percentuale di immatricolati nell'area sanitaria
Sorprendentemente un po'più bassa ma qua lo sappiamo è l'effetto dell'assegnazione che c'è numeri chiusi il numero chiuso all'ingresso ovviamente ha determinato
Che nell'area sanitaria non non ci potesse essere questa questo questo scostamento anche nel in nell'anno particolare che stiamo considerando
A questo punto abbiamo provato a fare un esercizio cioè abbiamo provato a sedere che cosa la prova la probabilità di abbandono tra primo e secondo anno per lo studente stimata attraverso una semplice regressione logistica a in cui utilizzando pre editori che sono le caratteristiche lo studente come il sesso il ritardo al diploma l'immatricolazione la distanza
Dal comune di residenza è l'ateneo il voto di diploma
La macro regione di residenza la il tipo di diploma classificato in quelle quattro categorie di cui vi ho già detto è l'aria di scippi ignorare all'università i risultati ottenuti con i dati dal due mila e dieci al due mila e diciannove sono stati utilizzati per prevedere la probabilità
Di abbandono degli studenti iscritti nel due mila e venti e ventuno va be'lasciamo stare qua Lelli
Le stime del nostro modello comunque le probabilità di abbandono calcolate sulla base dei risultati del modello loggette sono quindi
Ciò che è successo nel periodo due mila dieci due mila undici fino al due mila diciannove due mila e finti proiettati sulla corte del del due mila e venti per ogni gruppo abbiamo stimato le probabilità utilizzando i valori medi delle caratteristiche degli studenti appartenenti in ogni gruppo insomma sono semplicemente delle
Y predette queste allora che cosa vediamo che innanzitutto la
Probabilità di abbandono aumenta per la Corte colpite aumenta sensibilmente Nomentano sensibilmente in alcuni gruppi di questa di questa Corte
Finiti rispetto a caratteristiche come il voto di diploma
Il e altre caratteristiche come l'aria disciplinare in cui questi studenti si sono immatricolati o la macro regione di residenza queste differenze sono dovute al fatto che
Chiaramente il la corte degli studenti del due mila nove presenta delle caratteristiche strutturali
Che in precedenza come come dire con delle caratteristiche più spiccate rispetto a quelle variabili che sembrano essere dei
Tre editori di di di abbandono tenete conto che per quanto riguarda presente il voto di tutto di diploma abbiamo utilizzato degli getta score proprio perché c'è uno shift nella nella nella media
Credo di dovermi Asia reale conclusi dall'età né conclusioni
Quindi le conclusioni di questo di questa nostra presentazione ma possiamo dire anche quello del del capitolo del Capitolo sei del rapporto alle riforme pelle soprattutto le norme non riforme perché così tante non è che sappiamo dare una risposta a a questo motivo è chiaro che il commento che che mi verrebbe da fare che abbiamo masse tre continua serie di ministri che passano alla storia per dare il loro nome a una riforma probabilmente questo Paese ha bisogno di un ministro
Che Foglia non dare il nome conta riforma ma attuare quelle che ci sono perché nonostante tutto quaestor rimangono ancora molti nodi da sciogliere e i nodi che noi abbiamo individuato sono questi il passaggio dalla secondaria di primo grado a quello di secondo grado e qua torniamo alle riforme non fatte il cosiddetto Progetto Brocca del mille novecentottantotto
Il nostro Parlamento ha lavorato per quattro anni a quel progetto di riforma prevedeva un biennio unico nella scuola secondaria
Beh probabilmente questo è uno snodo fondamentale sul quale occorrerà riflettere perché perché forse ma scelte a siccome sappiamo da quello che ci raccontano i dati che i percorsi nella scuola secondaria poi definiscono dei profili di successo in successo anche nell'istruzione terziaria probabilmente quelle uno snodo da da definire
O da ridefinire il link scuola università è chiaro che manca un tipo di legame istituzionalizzato tra la scuola e l'università quello che noi chiamiamo rientra mento non è altro che
Puro Mark Eating accademico l'orientamento vuol dire portare ogni individuo al proprio livello di eccellenza
Ed è diverso da quello che in questo momento le università fanno in un sistema di possiamo dire quasi mercato in competizione tra loro ma purtroppo lo fanno anche le scuole le scuole sappiamo che che cosa avviene Cile nel nella scelta se studiare in un liceo oppure in un altro tipo di scuola e comunque in tutto questo abbiamo sempre troppo pochi laureati
Qual è il problema il nodo da sciogliere il fatto che l'università raccoglie restituisce amplificandola quella che la gerarchia simbolica che esiste nella nella scuola
Poi sappiamo benissimo che sono tante altre ne determinanti di questa gerarchia tra le scuole
Se ho un minuto no non c'è luogo ok no va be'altrimenti dico soltanto che cosa stiamo cercando di fare in questo in questo progetto cioè vogliamo continuare a studiare con i dati AN S. talaltra adesso abbiamo sta anche siglato un protocollo anche con i vincoli in falsi anche con insomma con peraltro per attingere anche i dati scuola continuare studiare chi il di faide nord sud sia in termini background scolastico mobilità e carriere
L'altro tema che qui in di cui accenniamo soltanto nel rapporto ma che qui non abbiamo ripreso la transizione tra la laurea triennale la laurea magistrale altro importantissimo snodo su cui ci sarebbe da da riflettere il problema delle discipline Stemme è il genere
Massima Tanase Archinti impegnato molto nel progetto lauree scientifiche proprio su questi su questi temi e poi stiamo cercando di sviare l'effetto della scuola e dei pari sugli esiti universitari
Presidente trentadue comma
Grazie
Grazie Massimo ammariamo no della vostra o contributo veramente importante fra le altre cose il problema delle inerzie laddove ne abbiamo come abbiamo visto fino stamattina
Un forte calo della la platea di giovani perché appunto per le varie motivazioni democratica che abbiamo visto questa inerzia della dell'istruzione fa un po'paura c'è un Paese dovrebbe investire di più sulla qualità distrutte di quantità comincia ad averne poca e invece non cambia nulla questa è veramente desolante
Passerei alla terza presentazione di oggi Romina fra buoni dell'Istat che ci racconta la transizione dei giovani Allo stato adulto grazie
Sì buongiorno a tutti in questo non è stato svolto da me Elisa Marsili dell'Istat e Alessandro Rosina che si scusa il per non essere presente qui poiché ha un altro impegno presso il Salone del Libro di Torino
E noi comunque lo spirito con cui abbiamo fatto questa presentazione quella di raccontare quello che presente nel volume
E di fornire quale un pochino più aggiornato rispetto agli ultimi dati sulla transazione allo stato d'urto gli argomenti sono molti ma mi soffermerò sui principali equestre ovviamente diciamo i tempi e i modi della Fox trasparenza c'erano state adulto
Dipendono da una molteplicità di fattori e quindi chiaramente in primo luogo ci sono le scelte le preferenze individuali ma anche le condizioni da famiglia di origine il contesto storico-sociale in cui sono calati i giovani e il rapporto che loro riescono a negoziare sia con i genitori che in generale con con la società comunque quello che sappiamo sicuramente che la transizione alla vita adulta si compone di due processi fondamentali che sono da un lato un continuo rinvio della CEI sezione del tappe della transizione e dall'altro una rivoluzione per quanto riguarda le forme la modalità con cui si esce dalla famiglia d'origine si forma una nuova famiglia
Questi due aspetti interagiscono né le generazioni con una come dicevamo con il contesto
Con le le istituzioni e quello che vediamo in Italia che a partire sicuramente dagli anni ottanta e novanta chef un forte l'invio delle tappe ma c'è anche una sorta di evoluzione del clima familiare che rende più favorevole in qualche modo la permanenza dei giovani all'interno della famiglia per poter fra diciamo dar luogo a mettere in campo diciamo una struttura protettiva di permette ai giovani di garantirsi un fitto un futuro migliore quindi aspettando tempi migliori per per l'uscita quindi il ruolo della famiglia come ammortizzatore centrale stinchi sicuramente dal lato dei giovani emerge in quegli anni Massimo si mantiene poi costantemente anche nel resto della del ciclo di vita dei giovani
La crisi sanitaria recente a si è innestata su un contesto generalmente molto sfavorevole per i giovani che lo andremo a vedere
Allora
In primo luogo abbiamo che da un punto di vista meramente quantitativo quello a cui abbiamo assistito e ha un forte calo della popolazione giovanile parliamo di giovani tra quindici e trentaquattro anni che dalla fine degli anni Novanta hanno perso quattro milioni e quattrocento mila sono diminuiti di quattro milioni e quattrocento mila quindi oltre uno su quattro contemporaneamente però la popolazione italiana è cambiata c'è stato l'invecchiamento quindi se noi dovessimo confrontare il rapporto tra i giovani tra quindici trentaquattro anni
E quello della popolazione anziana abbiamo che il rapporto prima era favorevole a una maggior quota di Giovan e poi si è ribaltato
E questo è avvenuto a cavallo del due mila dieci e quindi noi sul rapporto scrivevamo che in media nel due mila diciannove già eravamo in questa situazione Italia quindi meno meno giovani rispetta gli anziani
E tuttavia questo processo non è uniforme per cui si confermava nel nord e nel centro dell'Italia ma non ancora nel Mezzogiorno
Gli ultimi dati invece ci dicono che anche nelle isole nel sud e si è assistito a questo ribaltamento quindi è davvero uniforme sul Paese
Il quadro del de il mercato del lavoro per i giovani sinceramente abbastanza preoccupante ma prima di tutto mi ha obbligo fare riferimento al fatto che rispetta i dati pubblicati nei il volume
C'è stato nel frattempo sia inserito un nuovo Regolamento europeo per quanto riguarda la definizione di occupati non occupati che ha inciso sulle stime in generale per cui vi state si è impegnato contemporaneamente al cambio definitorio anche al diciamo al alle nuove stime demografiche per cui questi anni ci sono questi di recente sono state rilasciate le stime della dei principali aggregati ricostruiti in serie storica a partire dal due mila quattro appunto per i principali indicatori più altri indicatori a partire dal due mila diciotto fondamentalmente per le caratteristiche dell'occupazione e seguiranno ulteriori li lasci più dettagliati presenta a livello territoriale o per fascia d'età
Ad ogni modo anche con questa serie ricostruita non cambia il quadro dell'occupazione giovanile ovviamente
Quindi quello che chicche sicché emerge che gli anni della recessione che un economica sono stati particolarmente critici per i giovani
In particolare perché appunto all'arrivo all'inizio diciamo alla al nel due mila diciannove
Il calo era stato talmente forte che non era stata non si erano recuperati ancora ai livelli del due mila otto per cui stavano i giovani stavano circa sette punti e mezzo al di sotto
Del dato del due mila otto nella fascia d'età venticinque trentaquattro anni e sei punti percentuali al di sotto di quello del due mila otto per i più giovani di quindici ventiquattro Anna
Ventiquattro anni cosa che invece sulla popolazione degli occupati di quindici sessantaquattro invece il recupero già accertato
E quindi questo dunque questa perdita è stata particolarmente forte per i ragazzi rispetto alle ragazze perché naturalmente durante quegli anni della recessione economica quindi prima nel due mila nove e poi nel due mila tredici ulteriormente
Si sono persi molti lavori nei settori delle costruzioni notoriamente più mascolinità dati
Il venti arrivato con la pandemia e ha diciamo interrotto quella risalita del tasso di occupazione che era cominciata a partire dal due mila quattordici e quindi questa frenata ulteriormente lite riduce il tasso di occupazione in questo in questa fase quindi della pandemia
Sì perdono di più le ragazze due punti virgola otto rispetto ai ragazzi che perdono un punto otto e la classe più colpita è la venticinque trentaquattro enni dei tempi venticinque trentaquattro enni quelli che notoriamente hanno un tasso di occupazione un po'più elevato rispetto ai giovanissimi
La ripresa che c'è stata nel due mila e uno non è stata tale da riportarci ai livelli del due mila diciotto quindi si si aggiunge un ulteriore diciamo che tre rispetto alla tendenza
Diciamo osservata dal due mila otto per cui complessivamente i giovani sono andati sempre perdendo se guardiamo dall'inizio della serie storica del due mila quattro osserviamo che perdono dieci punti percentuali
Mentre i quindici sessantaquattro enni nel frattempo sono incrementati di più zero otto
Naturalmente le le difficoltà occupazionali riguardano anche le caratteristiche dell'occupazione noi abbiamo che per i giovani è difficile inserirsi nel mercato del lavoro è difficile inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro
E il processo è piuttosto lungo
La quota di occupati a tempo determinato nel due mila ventuno e del trentatré per cento tre ragazzi e del trentanove per cento tra le ragazze cosa molto distante da quello che si osserva sul totale degli occupati è più una percentuale più che doppia
Sedici per cento e diciassette tre per cento rispettivamente per uomini e donne
Oltretutto i ragazzi si collocano in occupazioni no di profilo più basso nel senso che sono maggiormente occupati in professioni esecutive del commercio
I ragazzi sono al sedici per cento contro l'undici per cento degli uomini e soprattutto le ragazze trentatré per cento contro il ventitré per cento degli occupate
E se guardiamo invece le professioni qualificate abbiamo che mentre tra le le due giovani e le donne in generali le differenze sono trascurabili tra nella componente maschile meno uomini sono occupati in professioni qualificate
Il anche il part-time è più diffuso tra i giovani e meno tra le il resto della pop passione anche se l'etichetta si è andato riducendo quindi tutto questo per dire che il quattro un quadro complessivo di occupazione
Va a determinare una penalizzazione in termini reddituali
La disoccupazione cresciuta in questo periodo nella prima fase di più e anche nel durante la pandemia ma nel venti ventuno si attesta al diciassette virgola nove per cento contro il nove virgola cinque dei quindici sessantaquattro enni
Allora parlando dell'eccezionalismo demografico sicuramente c'era un primato che ci spetta da diversi anni che è quello dei giovani Neet che non studiano e non lavorano quindici ventinovenne siamo al primo posto in graduatoria in Europa da diversi anni
E nel nell'anno della pandemia è cresciuta la percentuale di giovani inerte probabilmente anche legata alle discorso delle restrizioni del periodo dello da uno quindi siamo passati dal ventidue virgola uno del diciannove al ventitré virgola sette
Nel ventuno siamo è tornato a scendere questi indicatori che lentamente si muove lentamente scende ma siamo ancora dieci punti percentuali rispetto alla media europea quindi esattamente ventitré virgola uno per cento contro il tredici virgola uno per cento
La cosa preoccupante che però questo insieme di giovani e molto eterogeneo è costituito prevalentemente da donne ma le condizioni familiari incidono particolarmente nella condizione di Nat e soprattutto i divari territoriali sono amplissimi perché il dato sfora sfora il trentacinque per cento e regia in regioni come la Sicilia la Campania e la Calabria
Mentre meno del quindici per cento in Veneto i nella provincia autonoma di Bolzano comunque sempre al di sopra della media europea
E tuttavia bisogna anche ricordare che in questa aggregato c'è un oltre il quaranta per cento di Rea razzi un trentasei per cento di ragazze che e cercano attivamente lavoro e ci sono anche coloro che sarebbero disponibili a lavorare sedi venisse offerta la possibilità pur non svolgendo attività concrete
E che sono circa il trentacinque per cento il ventitré per cento rispettivamente tra ma che maschi e femmine
Un altro fenomeno e quello degli abbandoni scolastici anche qui siamo a quasi insomma nel top della della graduatoria ruppe Enea
Abbiamo quindi giovani di diciotto quarant'ventiquattro anni che hanno al più la licenza media quindi e che non sono iscritti a corsi di formazione o corsi di istruzione non sono in possesso di qualifiche
Professionali e parliamo di un aggregato che cresciuto purtroppo nel durante la pandemia
Dal tredici virgola tre al quattordici virgola due e poi è tornato a scendere siamo al dodici punto sette ma siamo sempre al di sopra del target europeo il dieci per cento che è stato superato in media dall'Europa ed è sceso anche durante la pandemia i attualmente al nove virgola uno anche su questo dato però le disuguaglianze territoriali sono particolarmente ampia
Troppo
Passiamo al discorso del legato alla permanenza dei giovani in famiglia qui abbiamo aggiornato il dato della anche qui il dato del rapporto e parliamo di sette milioni di giovani
Che vivono nella famiglia di origine quindi sono gli l'incidenza del sessantasette virgola sei per cento vedete come è cresciuta nel corso degli anni tra la barra grigie da balia prima bada barra gialla sono passati dieci anni quindi mentre tra le ultime due sono passati solo tre anni quindi vedete un incremento molto importante in un lasso di tempo veramente Breve ma quello che è cambiato soprattutto è la condizione dei giovani all'interno della famiglia
Perché sia tra i maschi che tra le femmine anche se su percentuali insomma sul livelli differenti
è diminuita molto Rocco la quota di giovani che permangono in famiglia di origine dichiarandosi occupati mentre cresciuta soprattutto insomma continuando in tal maniera particolare
Rispetto al due mila diciannove la quota di chi è in cerca di occupazione quindi in qualche modo i giovani sono trattenuti all'interno della famiglia ma hanno una difficoltà oggettivamente a trovare un'occupazione no crescono quelli che cerca una chiaramente anche qui la situazione diventa più drammatica nel Mezzogiorno perché l'incidenza raggiunge il settantatré per cento
E quindi la più alta si amplifica anche cessi si riduce il gap con il Nord ma è in forte aumento rispetto al due mila diciannove
E addirittura nel Mezzogiorno la percentuale di giovani in famiglia che sono in condizioni di disoccupazione rispetto a chi è occupato è più alta ed è doppia rispetto a quella del Nord
Queste questa situazione queste caratteristiche strutturali trovano conferma poi i nelle motivazioni che giovani adducono sulla permanenza in famiglia o nelle aspirazioni per il futuro perché dal novantotto abbiamo la fortuna diciamo di monitorare
Le motivazioni dei giovani famiglia e quello che emerge chiaramente che le difficoltà economiche che comprendono la difficoltà di trovare un lavoro un lavoro stabile o di agire a disposizione un'abitazione
Sono costantemente cresciuti dal ventinove per cento al trentaquattro per cento al quarantuno per cento nell'ultimo dato disponibile del due mila sedici
Mentre al contrario sono diminuiti coloro che dicono di stare molto bene così che questa che la permanenza in famiglia sia cioè una scelta se lei è letteralmente crollata dal quarantotto per cento nel nata alla fine degli anni Novanta al ventitré per cento nell'ultimo anno di spalle disponibile quindi sarà interessantissimo vedere
Come sta cambiando ulteriormente questa percezione dei giovani naturalmente anche qui le differenze territoriali sono un a ampie ci ha contano come al sud in particolare le difficoltà di lavoro trovare un lavoro stabile siano molto sentite
Ma quando ci si chiede se c'è l'intenzione di lasciare la famiglia d'origine in larga parte in stragrande maggioranza nell'ultimo anno la risposta è sì quindi davanti a una prospettiva realistica nel breve termine
La la quota di giovani che dichiarano di voler uscire dalla famiglia d'origine pasta dal quarantacinque per cento al sessanta per cento nel due mila sedici
è un dato abbastanza significativo
Ma per quale motivo anche le modalità di uscita per la famiglia di origine sono profondamente cambiate nelle intenzioni motivo atteso cioè non è più il matrimonio che veniva dichiarato
Dal quarantuno per cento dei giovani nel due mila tre questa volta scende drasticamente al quindici per cento cioè giovani che intendono uscire dalla famiglia d'origine per sposarsi direttamente crollano al sedici per cento e che cosa subentra subentra l'Unione informale che raggiunge il diciannove per cento quindi addirittura supera l'intenzione di uscire per matrimonio
Poi naturalmente ci sono le dichiarazioni riguardi riguardanti il gli spostamenti per lavoro o l'esigenza di autonomia indipendenza che riguardano una buona parte dei giovani
Altre indagini ci forniscono informazioni sulla e conferme su questa tendenza a rimanere in famiglia cause legate alle necessità più che terrà aspirazioni per il futuro e vanno tutte in questa direzione anche semplicemente raccontare che l'età giusta ritenuta giusta delucida famiglia d'origine e larga parte riconosciuta
Entro i venticinque anni o per il cinquantaquattro per cento dei giovani o entro i trenta per il novantatré per cento pagherò quando i giovani che ma restano in famiglia sotto i trent'anni quando gli si chiede se pensano realisticamente di uscire
E bene sulle quaranta per cento dichiara che questo potrà avvenire in poco tempo ecco questi dati anche nel confronto europeo ci raccontano la stessa storia cioè la fragilità dei giovani in Italia rispetto a altri contesti considerati più favorevoli
E questi dati trovano anche conferma naturalmente nel cambiamento osservato tra le generazioni qui abbiamo riportato il motivo di uscita dalla famiglia d'origine attraverso le generazioni vedete che mentre diciamo tra le più anziane la quota di giallo cioè l'uscita per matrimonio era evidentemente preponderante maggioritaria soprattutto tra le femmine tra le generazioni degli anni Sessanta questa quota si è andata riducendo in primo luogo tra i ragazzi
Dove sono invece poi cresciute parallelamente le uscite legate al blu uscite legate alla convivenza more uxorio e io anche tra i giovani maschi per esempio sono cresciute le uscite per lavoro riportando un po'alla situazione vissuta dai padri e dei nonni addirittura ma crescono anche i celesti sono i motivi di studio soprattutto che tra le ragazze il desiderio di autonomia e indipendenza nel verde quello che poi è evidente questo processo di Desenzano iniziazione tra l'uscita dalla FIT dalla famiglia d'origine
E la prima unione quindi diventano due momenti separati il ciclo di vita dei giovani
Allora qui sente parlando di generazioni andiamo a controllare a confrontare quella che hanno collocazioni dei giovani sul mercato del lavoro in termini di classi sociali di appartenenza quindi confrontiamo all'età di tra gli occupati all'età di trent'anni per ciascuna generazione la loro posizione di arrivo sulle
Cattivo sa di collocazione a trent'anni esatti
Rispetto a quella della famiglia di origine quindi tenendo in considerazione quella più alta tra alla madre il padre ebbene vediamo che fino alla generazione della fine degli anni Sessanta inizi anni settanta c'è stato un continuo
Una continua diminuzione di coloro che si andavano a collocare in una posizione più bassa rispetto a quella della famiglia di origine quindi buone notizie perché le possibilità di ascesa no né censure sociale in questo caso veramente erano cresciute via via e questo discorso è stato vero appunto fino alle generazioni dei primi anni Settanta ma l'ultima generazione che abbiamo potuto analizzare ci dimostra che invece è successa un'inversione preoccupante perché non solo i giovani che hanno una mobilità discendente rispetto alla famiglia di origine sono saliti al ventisei per cento e sono i più alti la barra rossa no sono i più alti rispetto a tutte le generiche generazioni precedenti ma sono addirittura superiori
Alla quota di giovani che invece hanno una mobilità ascendente quindi il quesito se c'era un percorso in salita e in salita ma non nel senso dell'ascensore sociale nel senso che ci sono maggiori difficoltà
Di collocarsi in posizioni più vantaggiose
Scusate alcune conclusioni riguardano a questo punto diciamo un il fatto che come abbiamo detto la permanenza nella famiglia d'origine è percepita e vissuta come una necessità più che come un oggettiva Scelta alla quale i giovani aderiscono questo è confermato dalle intenzioni e dall'età Risi derivata di uscita dalla famiglia d'origine
Nelle intenzioni che non trovano poi riscontro nella realizzazione concreta
E quindi i giovani fatti cosa fanno mettono in pratica una riadattamento verso il basso dei propri progetti di vita quindi la scelta più ovvia è quella di rinviare
Delle scelte come dire irreversibile o le scelte comunque impegnative no e quindi
E le le maggiori difficoltà poi sappiamo bene che si cumulano laddove c'è un titolo di studio basso per cui questo poi va a sfociare nella un quota preoccupante di inetto e oppure di abbandoni precoci e così via ma est si ripercuote poi in vari aspetti della del ciclo di vita successivo
Che cosa fare allora alcune misure di contrasto possono essere sicuramente possono intendere ad aggredire intanto l'aggregato di netta nel senso di i cercare di diciamo di facilitare no nel quell'ingresso nel mondo del lavoro ma chiaramente occorrono misure che siano diversificate che si noi tali da da appunto
Inserirsi in segmenti di popolazione eterogenei all'interno dei dei netta
Sicuramente il Next Generation Iuc può rappresentare diciamo spinge su questo lato almeno secondo due due canali importanti no questo questo pacchetto di riforme Inter l'occupazione dei giovani intanto c'è il rinnovo del programma Garanzia Giovani che già era stato Toto in Italia ma che aveva trovato a diverse difficoltà e poi c'è un discorso di potenziamento dell'istruzione e della formazione professionale sia per ridurre la dispersione scolastica sia però per favorire l'accesso all'informazione tecnica post secondaria
Cioè gli Tieste che nel nostro Paese sono particolarmente bassi e anche quella terziaria cercando così di colmare anche il ghetto con gli altri paesi europei che particolarmente elevato anche nel le giovani generazioni
Un altro aspetto però molto sentito dai giovani e la questione dell'abitazione i costi dell'abitazione sia come affitti che come acquisti insomma sono difficoltosi soprattutto nelle aree per cui i giovani si spostano per andare magari a studiare e quindi non ci sono state delle degli interventi come un mutuo agevolato per i giovani che studiano lavorano
Però ecco ci vorrebbero delle misure che che non pongano troppi vincoli all'accesso a queste a questi mutui ad esempio e un'altra un'altra misura quella del famiglia tetti di cui abbiamo sentito anche parlare stamattina sicuramente
Le agevolazioni fiscali per le giovani coppie o per gli iscritti all'università sono di aiuto però appunto e bisogna pensare a qualcosa che a vedere ad esempio vada anche oltre l'assegno unico universale no perché che si firma comunque ai ventun anni
E che in generale su queste misure occorre porre attenzione sia per l'implementazione sia per il monitoraggio della valutazione d'impatto che possono aprire sui giovani affinché venga realizzata una piena realizzazione del dei loro percorsi di vita io ringrazio siamo disponibili per chiarimenti
Grazie rovina per averci dato un quadro sull'eccezionalismo demografico dei giovani italiani e concludiamo la giornata di oggi con Margherita si danna
Che
Conclude presentando il suo capitolo sulla salute degli italiani grazie
Buongiorno a tutti
Presente affronta il capitolo sulla salute di queste no autrice accolse maggiorana Boccuzzo che si scusa di non essere presente
Aveva lotto un sentenza IMO inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Padova
Lidia Gargiulo al lavora Iannuzzi Giuseppe Costa
E il il capitolo sentita dalla salute degli anziani tra prospettive di resilienza e fragilità proprio perché all'interno del capitolo abbiamo racchiuso due parti principali una prima parte che fa riferimento a la lunga amento della vita media ma anche della vita in buona salute a cui abbiamo assistito a in cui parliamo di appunto speranza di vita autonomia degli anziani e facciamo una panoramica quindi della situazione
Di invecchiamento attivo in qualche modo e invece l'altra faccia dell'invecchiamento quello che invece riguarda la fragilità mi concentrerò maggiormente su questa seconda parte in modo da dardi
Dei dati inediti aggiornati rispetto al a quanto messo nel capitolo
è un problema ok
è aumentata appunto la vita media dei degli anziani quindi è un mentecatto anche il numero degli anziani negli ultimi anni
Ma questi anziani non sono tutti uguali come dicevo ci sono gli anziani fragili che hanno bisogno di assistenza particolare anche dal sistema sanitario nazionale
E invece anziani robusti che invece possono contribuire a fornire assistenza a agli altri
Proprio perché come abbiamo visto anche questa mattina la speranza di vita è aumentata negli ultimi anni vediamo dal due mila nove al due mila diciannove c'è stato un aumento di un anno e mezzo di speranza di vita quelli scusa di speranza di vita a sessantacinque anni per i maschi un anno per le donne
Ma insieme a questo aumento di vita per la maggior parte sia stato un aumento di una mi miglioramento
Un amento della vita della speranza di vita con limitata senza limitazioni a sessantacinque anni
Cosa è successo volendo aggiornare i dati del inseriti nel capitolo cosa è successo quindi il codice da con i corpi come abbiamo visto questa mattina se è stato una diminuzione della speranza di vita
E e nello specifico qui vediamo una diminuzione della speranza speranza di vita sessantacinque anni di circa un anno sia per gli uomini sia per le donne
Fortunatamente questa diminuzione è stata per la maggior parte una diminuzione della speranza di vita con limitazioni a sessantacinque anni
I corpi ed ha avuto un duplice affetto sulla sulla speranza di vita
Appunto ha avuto un effetto diretto di diminuzione della speranza di vita che è quello che abbiamo osservato appunto con con tutti i decessi che ci sono stati ma c'è stato un effetto anche indiretto di difficile accesso alle cure soprattutto per le persone anziane quindi di ritardo delle cure
Se da un lato abbiamo visto un miglioramento un allungamento della vita è un miglioramento anche della qualità della vita in anziana dall'altro permangono le differenze disuguaglianze e di salute sia da un punto di vista territoriale sia da un punto di vista sociale
Per quanto riguarda se la salute ma anche l'autonomia qui vediamo le difficoltà nell'attività di cura e nell'attività domestiche
E aumentano le difficoltà nell'attività di cura nell'attività domestiche ovvia aumenta con l'aumentare dell'ETA
Ma anche a col diminuire dell'istruzione degli individui quinti nelle classi di età scusa nelle classi più svantaggiate abbiamo situazioni più problematiche da un punto di vista dell'autonomia
In questo panorama soprattutto in Italia con la nostra situazione di aumento dell'abito della vita media ci troviamo con il sistema sanitario nazionale che deve far fronte a un un numero sempre maggiore
Di
Di richieste di insistita e quindi deve andare a ripartire le risorse in modo più efficace ed efficiente
Questo è un altro punto degli obiettivi del piano nazionale di cronicità del due mila e sedici
Che altro appunto tra i suoi obiettivi di stratificare la popolazione in base ai bisogni assistenziali per attuare interventi mirati
Per fare ciò è necessario individuare dei soggetti che non siano Zanotti magari in servizi e che però siano a rischio
E in modo da andare a raggiungere quelle persone che altrimenti non sarebbero state segnalate in tempo prima di sperimentare un evento avverso che potrebbe esacerbare le condizioni di salute
E migliorando quindi le condizioni di vita delle Poste quel persone anziane e dei loro familiari
Ma cos'è la fragilità non c'è un'unica univoca definizione di fragilità in letteratura
Ma gli autori che si occupano di fragilità convergono principalmente su due aspetti è uno stato di alta vulnerabilità a esiti avversi di salute e a un fenomeno no una coalizione complessa e multidimensionale
Quindi per andare a cercare di misurare fragilità dobbiamo tener conto del fatto che la fragilità espone l'individuo a esiti sfavorevoli ma che ci serve anche uno strumento semplice in modo da me per renderlo fruibile a chi poi si occupa di servizi sanitari
Servono dati che fanno facciano riferimento all'intera popolazione degli assistiti delle aziende sanitarie e quindi dati proprio amministrativi di popolazione
E ci servono strumento che sia in grado di rigenerarsi indipendentemente dalla popolazione dall'anno in cui si trova senza necessitare di troppe i ipotesi sulla sulle variabili
La nostra proposta è quell'individuo un indicatore composito che sia però semplice basato su pochissime variabili costruite sulla base di dati amministrativi disponibili nell'azienda sanitaria
Questo strumento deve consentire di stratificare la popolazione sulla base delle necessità assistenziali e deve essere in grado di prevedere il gli addetti negativi legati alla fragilità utilizziamo per costruirlo i flussi sanitari correnti dello SSI Ocaña e quella differenza rispetto al capitolo in cui ci occupiamo del PM del Piemonte ma avevamo a disposizione questi atti successivi e quindi di prima sono questi quelli vi presento facciamo riferimento sempre alle persone quando almeno sessantacinque anni
Andiamo a cercare quindi con il nostro strumento di prevedere questi sette autoesame legati alla fragilità la morte la frattura l'accesso al pronto soccorso con Codice Rosso e ricovero urgente
Il ricovero evitabile l'insorgenza di disabilità e di demenza che sono alte anche generalmente in letteratura vengono ricollegati alla condizioni di fragilità
Attraverso una procedura abbastanza complessa di selezione delle variabili andiamo ad identificare otto variabili che vengono rilevate nel negli anni Duemila sedici due mila diciassette Yalta ma sarà invece osservati nel due mila e diciotto e ci servono soltanto per la selezione delle variabili non tengono a far parte
Dell'indicatore di fragilità
Le variabili che inseriamo nell'indicatore sono all'età vicoli prescrizione nella disabilità il sesso in index che è un un indicatore di colmo comorbilità
Il numero di accessi al pronto soccorso con codice giallo il ma le malattie mentali il morbo di morbo di Parkinson nell'insufficienza renale
Ok
E le variabili vengono aggregate sfruttando Latteria degli ordinamenti parziali
E questo sostanzialmente un metodo che ci consente di rigenera lenti l'indicatore partendo direttamente dei dati osservati
Avendo il numero più Bach senza bisogno di imporre un sistema di pesi e ci consente di aggregare agevolmente variabili ordinari senza bisogna di formulare ipotesi sulla distribuzione dei dati o su Wikileaks di legami delle variabili che entrano a far parte del dell'indicatore
E vediamo che il nostro indicatore di fragilità anche quindi ricordo è un numero associato a ogni persona che misura il livello di fragilità di quella persona
Riesce a predire contemporaneamente questi sette altra ma di fragilità alcuni davvero molto bene come ad esempio il decesso che andare sotto la curva rotto paria quasi zero ottantaquattro
La demenza che ha non narra sotto la curva rock di zero ottantatré e l'accesso in pronto soccorso col Codice rosso chiamare sotto la curva rock Peter ottantuno
Inoltre possiamo utilizzare questo strumento per stratificare la popolazione sulla base di bisogni assistenziali
E vediamo che alla base della nostra piramide abbiamo una grossa fetta della popolazione circa tre quarti della popolazione costituita da popolazione sana
Al centro della piramide te dei per nei pazienti cronici che però hanno un chiaro piano assistenziale perché magari hanno soltanto uni una condizioni di Crimi cita e e al vertice della piramide troviamo io stesso oggetti fragili che invece costituiscono una porzione molto più piccola della popolazione ma mano che saliamo nella nella piramide vediamo commentano anche le frequenze degli altri San considerati Perna costruzione dell'ENEL per la selezione delle variabili
Cosa succede nell'ultima puntino della piramide l'ultimo un per cento dei Soggetti classificati come più fragili
Quasi il trentadue per cento nell'anno successivo muoiono il quarantasei per cento subisce un ricovero urgente il dieci per cento effettua almeno un accesso al pronto soccorso
Il cinquantasei per cento subisce almeno un altamente quarantun per cento almeno due e il ventiquattro per cento almeno tra quindi si tratta di effettivamente individui molto esposti al rischio di subire altri cambi legati alla fragilità qui vediamo i palchi diversi valori che assume l'indicatore di fragilità nel due mila e diciotto quindi l'anno dopo con i dati le relativi ai due anni successivi
E vediamo cosa che non ci stupisce che effettivamente per quanto riguarda ad esempio il morbo di Parkinson assume valori molto DiVersi tra coloro che hanno presentano la mano chi è coloro che non la presentano quello che invece ci stupisce che Fornoni inserendo malattie come l'insufficienza cardiaca congestizia e la demenza all'interno del calcolo di l'indicatore indicatore è sembrato di cogliere anche queste condizioni
Queste malattie e assume valori molto diverse tra coloro che effettuando effettivamente presentano la malattia e quelli che non rappresentano
Abbiamo inserito nell'indicatore soltanto variabili di tipo sanitario e di uso dei servizi sanitari
Abbiamo poi georeferenziato degli individui e assegnato ogni individuo l'indicatore di deprivazione di Karan si riattivò alla sezione di censimento in cui risiede
Possiamo vedere che nonostante imitatore appunto non contenga variabili di tipo storce cono amico indicatore medio
Da allora è meglio dell'indicatore mi cinque acque Quintili di deprivazione dell'indicatore di Karan si aumenta all'aumentare della deprivazione
E quelli che vedete sono gli intervalli di confidenza quindi abbiamo anche delle differenze statici statisticamente significative
Abbiamo visto inoltre con un altro un'altra variabile che potevamo utilizzare in qualche modo per rappresentare il livello socio economico degli individui o muori ovvero la richiesta di senza Nesta dentarie per reddito che coloro in rosso che e richiedono l'esenzione sanitaria per reddito hanno valori effettivamente dell'indicatore di fragilità più alti rispetto a coloro che non la richiedono
Vedete le linee tratteggiate fine fece riferimento al valore medio
Questo un lavoro molto in divenire
Che su questo lavorando in questo momento ovvero utilizzando l'indicatore di fragilità del due mila e diciotto siamo andati a vedere quanti individui effettivamente e i valori dell'indicatore di fragilità nel due mila diciotto per gli individui deceduti con colpi d'quindi positivi nel due mila venti
Abbiamo visto che effettivamente individui morti discordi nel due mila venti o con hanno dei valori dell'indicatore molto più alti
Nonostante l'indicatore fosse costruito in un momento in cui il codino non sapevamo neanche che si sarebbe verificato e e faccia riferimento ai dati di due anni prima
Concludo dicendo che appunto all'indicatore in grado di identificare gli anziani fragili ordinarle ed è più fragile almeno fragile è formato da solo atto variabili che si possono recuperare dai flussi sanitaria amministrativi
Quindi può essere facilmente utilizzato dalle aziende sanitarie
Effettivamente identifica dei soggetti che hanno buone probabilità di subire eventi legati alla fragilità e e è in grado di stratificare la popolazione sulla base delle esigenze sanitaria
Abbiamo svolto alcuna analisi di robustezza e sensibili Sensi positività
Per cui che ha c'hanno dato risultati incoraggianti ora stiamo oppure implementando uno strumento per rendere questo
Questo questo indicatore user friendly un applicativo software in modo da poterlo distribuire alle aziende sanitaria
Per concludere in Çanakkale l'aspettativa di vita cresce ma cresce anche l'aspetti Tiga diluita in buona salute
Permangono sospesi disuguaglianze sociali e geografiche in tutte le dimensioni della salute che abbiamo esplorato stia dalla dell'autonomia sia per quanto riguarda la fragilità diventa sempre più gente l'attuazione di misure di welfare mirate
Che si rivà erano indispensabili soprattutto in situazioni di emergenza come quella della recente pandemia in questo senso l'indicatore di fragilità ci sembra una strumento che può essere utile Pers certificare popolazione grazie per l'attenzione
Grazie a Margherita molto interessante questo sviluppo finale sulla corvetta che speriamo possa dare delle implicazioni ricordi si molto importanti per il futuro
è un tema che riprenderò nelle mie conclusioni è sull'apertura della demografia alle altre discipline quindi perché non far commentare il rapporto sulla popolazione a monte Moro con la cosa ci fa molto piacere per questo abbiamo invitato Gabriele ballerino
Della diversità statale di Mila no a fare le conclusioni di questa giornata
Prego
Grazie molte grazie alla Sicilia
Spiega Daniele per avermi evitato
Io ho imparato molto guardando queste slide ascoltando le presentazioni e sono in debito perché sicuramente l'input che può potrà darmi ora con queste mie riflessioni meno di quello che ho ricevuto io presenziando a questo convegno inoltre è un altro disclaimer seguente che io mi son preparato sulle presentazioni
Che centimentri gli autori mi hanno spedito ieri ma non avevo visto il volume del rapporto non avevo visto l'introduzione quindi alcune delle cose che dirò poi io lette nell'introduzione
Questo ovviamente a me personalmente fa piacere perché vuol dire che non ho pensato fesseria però voi che avete già eletto l'introduzione del volume e li sentirete cose che avete già visto e scritte da Cecilia e Francesco
E ecco la
Datemi due minuti proprio per sostenere la cosa che ha appena detto
La vostra Presidente Cécilia
E la crescente integrazione tra sociologia quantitative demografia mi sembra una delle cose buone che stanno accadendo nel panorama della ricerca sociale italiana
Non si tratta più come quando eravamo piccoli ai tempi di Barbagli dei suoi rapporti personali con listate qualcun altro
Di collaborazioni individuali ma si tratta di qualcosa di sistematico che investe la ricerca che investe i convegni che investe anche il mercato del lavoro come dimostrano casi e dottori di ricerca in sociologia che vengono poi assunte per assorbenti o assunte per posizioni Didimo grafia e abbiamo in questa sala uno dei casi più interessante
Questo in realtà non facciamo che recuperare il nostro distacco rispetto ai Paesi stranieri ti colare agli Stati Uniti dove la demografia notoriamente è uno di settori centrali della sociologia demografi lavorano
Nei dipartimenti di Sociologia
Negli studi di stratificazione nel mio settore personale di ricerca
Quando si guarda agli americani è molto difficile dire chi è un demografo chi è un sociologo pensiamo a Duncan pensiamo al compianto Bodmer o ad Aulla smessi
E e le tecniche che si usano indica ricerca di stratificazione per indagare la transizione tra diverse posizioni sociali origine destinazione carriere occupazionali e quant'altro
Sono in realtà nate in demografia per studiare la transizione tra diversi Stati del corso della vita nascite morti in primo luogo come sapete bene questo riuscire è uno dei più importanti spettri che azionisti attualmente viventi
Lo ha definito parlando del suo maestro Duncan del demografica approcci giusto cioè stratifica quindi ecco si parva licet vedo la mia presenza qui come un piccolo pezzettino che contribuisce a questo progetto molto più gravi
In Italia la debolezza istituzionale della Sociologia istituzionale e non solo Vaime ha portato la demografia essere attaccata ad altre discipline più forti quindi la statistica l'economia e e cose simili sono accadute con altri pezzi della Sociologia per esempi criminologi ovunque sono sociologi invece in Italia sono i dipartimenti giurisprudenza gli psicologi sociali
Sono i dipartimenti sociologia non in quelli di scusate in psicologia non di Sociologia ecco
Io e altri stiamo cercando di fare qualcosa per cambiare questa situazione sono molto grato al agli amici alle mitiche dell'Ice per il costante sostegno che ci danno in questa in questa impresa non sempre allora velocemente vi dirò qualcosa di come io ho visto le presentazioni cominciamo dalla prima problema dal punto di vista la disuguaglianza
Il e la disuguaglianza geografica tra territori veramente forse la forma specifica di disuguaglianza del nostro Paese direi la madre di tutte le disuguaglianze italiana
Ormai quasi vent'anni fa ho pubblicato Pepper su io lo pianse stragi carri più con a scadere anche lui compianto
In cui mostravano che a le sessili osserva la distribuzione delle Province italiane sia sugli indicatori di performances economica che esso indicatori che si ritenesse di capitale sociale e culturale
Non c'è una distribuzione così come ci si aspetterebbe da un paese ma ci sono due distribuzioni come se fossero due paesi diversi il cui over l'atto è un piccolo pezzo
E ecco questo agisce come moltiplicatore di tutte le altre disuguaglianze penso solamente all'istruzione
E questo forse è uno degli elementi chiave dell'eccezionalità italiana di cui si è parlato questa mattina e si parla giustamente nel rapporto le analisi di Gallo e coautori confermano questo chi invece la mobilità interna per esempio è tutta dal sud verso il centro non ma questo clima e ci si aggiungono a questo tipo di di cui insomma leggiamo quotidianamente sui giornali quotidianamente o quasi se ne aggiungono altri che sono altrettanto storici Imma nemmeno discussi e quindi è molto interessante l'analisi fine a livello comunale che gli autori presentano per esempio il dato sul tasso di incremento medio della popolazione mostra chiaramente due Italia quella delle pianure delle aree metropolitane
E quella delle aree interne quelli che i commentatori la prima metà del Novecento chiamavano rispettivamente la polpa e l'osso
E se si guarda alla scomposizione dell'incremento della popolazione tra mobilità geografica e incremento naturale questo dato si articolo ulteriormente diventa ancora più interessante ci sono delle aree del paese in cui si faranno più presumibilmente a causa di migliori servizi pubblici di cura e e appare in cui se ne fanno di meno quindi diciamo questo tipo di esercizi di descrizione infine e molto dettagliata sono estremamente utili perché suggeriscono piste di ricerca come mai in quella striscetta di comuni nel nord est della nella fascia prealpina Nordeste si fanno più figli che nel resto del del del del del Nord questo questo è un po'è un problema che queste analisi ci consentono di individuare e di studiare e quindi sono estremamente importanti
Queste sono politiche sono informazioni estremamente importanti per le politiche ma le politiche ne tengono conto
Rispetto al pm RR di cui intanto stiamo parlando e stiamo cercando di fare in questo periodo
Esiste una profilazione dei comuni
Fatta sugli indicatori di questo tipo in base alla quale i policy makers possano stabilire delle priorità e degli investimenti con questi dati sarebbe molto molto faccio ma lo sta facendo io temo di no
Venendo all'istruzione il mio tema di elezione non si parla nella relazione di disuguaglianza ma non è difficile scorgere il tema come in filigrana nel quadro descrittivo che ci forniscono gli autori
Quello che sappiamo del rapporto tra istruzione disuguaglianza è in generale e poco ma sicuro in primo luogo che l'espansione del la partecipazione scolastica favorisce l'equalizzazione delle opportunità scolastiche
Tra classe sociale
E sappiamo che in Italia è stato così come altrove il punto è che in Italia l'espansione sembra essersi arrestato
La secondaria superiore è satura qui di riferisco a quello che è stato presentato prima da Maria
La secondaria superiore almeno in termini di iscrizioni sembra ormai satura
Mai tassi di passaggio all'università sembrano stabili negli ultimi decenni ci sono le fluttuazioni perché ci sono degli anni il buco che manderebbero forse capiti e se eliminiamo gli anni di buco c'è una specie di leggera crescita dagli anni se stante novanta e poi una discesa più o meno allo stesso livello di partenza che cosa mantiene stabili questi tassi di bassi di transizione dalla scuola secondaria all'università secondo me sono due i fattori il da una parte l'HD mitizzazione della secondaria superiore e dall'altra parte gli abbandoni la quantità straordinaria in di prospettiva comparata di abbandoni che ci sono all'inizio dell'Università ben documentata dagli autori dovessi di ha tolto l'Italia dalle statistiche
Sul gli abbandoni universitari l'ultimo implora il l'ultimo Education a Glens dove c'è qualcosa della fine del decennio scorso cioè del decennio prima della fine degli anni Duemila poi l'Italia non c'è più secondo me perché il dato è troppo imbarazzante e qualcuno ha pensato Vittorio
Il problema è chiaramente la mancanza di canali universitari tecnico-professionali che offrano chiare opportunità di lavoro una mancanza che non dipende solo dalle politiche scolastiche ma anche dal mercato del lavoro
Questo spinge alla Ca'd'iniziazione della secondaria superiore che la scuola che prepara per andare all'università
Ma è evidente dai risultati che ci sono stati mostrati prima che l'Academy trazione della secondaria superiore non aumenta la qualità degli studenti o comunque fornisce competenze che l'Università ignota
Da cui colossale i tassi di abbandono che si collocano soprattutto nelle aree più deboli il Sud e le facoltà umanistiche
La svolta del due mila venti molto interessante non sembra cambiare questa situazione perché aumentano le immatricolazioni e aumentano anche gli abbandoni
Io leggerei questo fenomeno in base al dato presentato nella relazione sui giovani
Sul peggioramento delle aspettative dei giovani dovuto alla pandemia nel momento in cui il mercato del lavoro non offre buone prospettive l'università se come in Italia e a buon mercato diventa attraente qui siamo alla teoria dell'università come parcheggio sviluppata da dai banchi che già ho citato ormai quasi mezzo secolo fa che ai nuovi sembra ancora
Sembra ancora S ci sembra ancora vigente il mismatch tra scuola secondaria e università particolarmente forti al Sud è probabilmente il principale responsabile questo in generale
Un'altra cosa tra le poche che sappiamo del rapporto tra istruzione e stratificazione sociale e che il mal funzionamento della scuola favorisce sempre di sguardi anzi quasi per definizione
Perché tra le famiglie c'è grande differenza la scuola in una certa misura riduce queste differenze quindi una scuola poco efficace
Produce disuguaglianza sociale
Il pm R R sta facendo qualcosa rispetto a questo non è chiaro
Si parla molto di rilancio degli ITS e di finanziamento agli orientamenti di che nel passaggio dalla secondaria superiore università il che va sicuramente bene lo stato attuale dell'orientamento è come a ha detto per il bene Mariano prima deplorevole ma ma quello che sta avvenendo in questi giorni con i dottorati di ricerca in cui le risorse stanno vedendo distribuite sostanzialmente a pioggia senza seri interventi sulle regole
Ricorda sinceramente più il bonus edilizio al centodieci per cento che come sappiamo sta dando luogo a una quantità di distorsioni incredibile che un serio investimento strategico in capitale umano come quello che un Paese per certi versi simile al nostro come la Corea del Sud ha saputo fare negli ultimi trent'anni triplicando triplicando nel giro di trenta il tasso di partecipazione
Sulla salute io ne so poco per cui i miei commenti quindi sono esposti un po'a rischio della chiacchiera da bar
Mi è però sembrato molto interessante molto promettente l'indicatore di fragilità che suggerisce come la relazione ha detto politiche della salute orientate alla prevenzione e al decentramento dell'assistenza
Le stesse indicazioni che sono venute dalla pandemia no la vaccinazione come prevenzione e decentramento della cura per evitare l'affollamento è il collasso
Degli ospita che peraltro anche contribuito sostanzialmente a diffondere l'epidemia nelle sue prime fasi ma non mi sembra che si stia andando in questa direzione
In particolare rimane cruciale e difficile il compito dei medici di base che credo lo si possa dire durante la pandemia non hanno dato grande prova disse
Si tratta di una figura istituzionalmente ibrida perché sono liberi professionisti che però svolgono un servizio pubblico e qui c'è una vaga analogia con gli avvocati che sono un altro Take grandi problemi del nostro Paese come è stato ampiamente dimostrato
Non sarebbe fosse sensato come qualcuno ha proposto di avviare una piena pubblicizzazione statalizzazione dei medici di base almeno a partire dai nuovi entrati
E creare un sistema di incentivi serio e basato sulla valutazione dei risultati che con i dati che oggi abbiamo di nell'individuare la salute
E possibilissimo non mi sembra che il Pnr parli di questo ma Codazzi Teams
Infine i giovani transizione alla vita adulta qui mi sento più a mio agio perché come statistica azionista mi occupo di queste cose le disuguaglianze la l'entità delle disuguaglianze intergenerazionali è un'altra delle eccezionalità italiane
In prospettiva contattata ovunque come cerca internazionale mostra le generazioni nate a partire dagli anni Settanta si sono trovate di fronte a una struttura di opportunità
Meno buona su in modo sostanziale di quella dei baby boomers che le hanno precedute nati tra i trenta e i sessanta
Ma in Italia questo divario è stato esacerbato da politiche del lavoro miope e orientate solo al breve periodo in particolare
Da una regolazione del mercato del lavoro che ha crea tu e accentuato conti solo negli ultimi anni tentativi di recuperare il dualismo tra gli iper garantiti e i per niente garanti
L'importanza in Italia la figura del Mit che è una figura chiaramente debole dal punto di vista della sostanza perché sono un aggregato statistico deriva proprio da questo il Nyt e alimentato da un lato dalla regolazione dualistica al mercato del lavoro che rende che disincentiva in molti casi la partecipazione stessa per i giovani perché mai lavorare se il lavoro che viene offerto e uno stage con seicento euro di rimborso
E dall'altra parte dal mal funzionamento del sistema scolastico in particolare dal mismatch tra l'istruzione secondaria superiore università di cui si accende
Il quadro dei miti e per area geografica sarebbe molto simile al quarantuno immigrazioni interne che abbiamo visto che in buona misura nessuno il prodotto
E infine infine il problema della mobilità intergenerazionale impressionante il grafico in cui si vede che con le corti più recenti la mobilità discendente prevale su quella scena
Questo è però un esempio di demografia lenta per riprendere la discussione che si è fatta questa mattina
E paradossalmente questo prevalere oggi della mobilità discendente dipende dai successi del passato la mobilità ascendente prodotta
Dall'innalzamento della struttura occupazionale no se ci sono se i posti di lavoro migliore hanno se la struttura in classe si sposta verso l'alto allora la mobilità ascendente prevarrà
E questo fenomeno è stato abbondante negli anni del secondo dopoguerra in Italia come altrove ma questo successo è difficile da perpetuare perché la sua perpetuazione richiederebbe un costante innalzamento occupazionale quanti immobili ascendenti delle corti passate diventano genitori questo immediatamente alza il benchmark per i loro figli
Ma questo può non essere un problema se i livelli di opportunità associati occupazioni di classe medio-bassa crescono individui non vogliono essere socialmente mobili voglio semplicemente avere delle condizioni di vita non peggiori di quelle dei loro genitori se li ottengono anche con un downgrading occupazionale
Io non credo che sia un problema molto
Ecco da ultimo quindi il PM RR sui giovani sta pianificando molto ma non è chiaro cosa emergerà effettivamente c'è il rischio della tentazione populista delle politiche passive del lavoro di la mera assistenza allibito
Che abbiamo già visto all'opera con il reddito di cittadinanza
E sarebbe veramente grave se esigenze di consenso politico a breve ci facessero perdere l'occasione di questo massiccio investimento ma su questo evidentemente no no alcuna competenza ti ringrazio ancora moltissimo e arrivederci approssimi appuntamenti auspicabilmente comuni
Tra sociologi demografi grazie molte
Casco usate solo una cosa perdonatemi che devo scappare perché un treno alle quattro e dieci scusatemi molto ancora davvero
Grazie Gabriele veramente
Dalle
Voglio dire importanti suggerimenti anche per per le nostre attività future
Sono qui adesso per concludere questa giornata di oggi come
Come
Si suole fare quella di ringraziare prima di tutto lente che c'ha ospitato quest'oggi l'Istat che ci ha messo a disposizione questa bellissima sala appena rinnovata
Chiaramente per la sua disponibilità organizzare questa cosa
Vorrei fare un ringraziamento particolare a Francesco Billari perché è stato compagna di avventure questo nella stesura di questo rapporto
Un demografo eccezionale siamo molto fortunati in Italia ad avere una persona come lui
Poi volevo ringraziare tutti ovviamente gli autori relatori di oggi che ancora una volta hanno mostrato come
Come si lavora seriamente in ambito demografica e questo è proprio il punto di partenza delle mie osservazioni finali che vorrei fare o oggi vi giuro solo una pagina su nostra Breve
Vorrei iniziare diciamo una cosa Texaco Santo Gad Maupassant quella mento un buon momento per essere un demografo perché perché ne parlavamo anche oggi con il presidente dell'Istat in questo momento da un paio di anni in questa parte
Gli studi della popolazione sono veramente entrati prepotentemente nel dibattito pubblico se ci pensate fino a pochi anni fa l'unico fenomeno grafico di cui si parlava erano emigrazione e se ne parlava in maniera aspetta lite politica non non certo per pervenuti scorso democratico
Adesso si parla di mortalità anche relaziona copie indubbiamente alla la bassa natalità italiana è una diciamo una fenomeno che è conosciuta da tutti
Da una parte e ci fa piacere purché se ne parli si dice dall'altra un po'meno nel senso che eccesso non vorrei che sia giunto a quello che è stato raggiunto per la chirurgia durante il corridoio che la gente parla parla parla però spesso si diventa esperti di demografia senza saperne moltissimo quindi da questo punto di vista bisogna digitare bisogna stare attenti anche perché lo dico proprio con con grande orgoglio la comunità scientifica di demografia di statistica sociale di questo Paese a una comunità scientifica affidabile
E non lo dico perché rappresento qui proprio l'associazione Italians di popolazione gli studi di popolazione in questo Paese
Si basano su fonti di dati ampia
Affidabile
Esso analisi quantitativa appropriate
Forse di dati ne vorremmo anche di più e anche più facilmente disponibili oggi la il presidente dell'Istat ci ha detto come stiamo andando in questa direzione largamente la cosa ci fa estremamente piacere
Perché americani piacciono a me piacciono e più ci piace studiarli vogliamo capire le cause e le conseguenze dei fenomeni e non facciamo esercizi statistici ci piace usata ricavati per capire la realtà
Ci piace anche collaborare con i produttori dei dati proprio per creare quelle sinergie virtuose fra accademia e Istat per arrivare a basi informative che possono veramente metterci all'avanguardia fra i paesi sviluppati
Per questo ogni volta che prendiamo nostro rapporto ci trovate insieme ricercatori dell'Accademia e ricercatori dell'Istat questo può veramente fare la differenza nella nella dell'informazione demografiche di proporzioni questo Paese
Il suo di popolazione coinvolgono ma comincerà molto piccola in un certo senso perché non siamo tanti d'Italia fare sottili popola non è però stiamo eccezionalmente produttivi è una comunità viva chissà parlare gli addetti ai lavori e a coloro che ci governano e ai cittadini
Siamo ascoltati in Parlamento facciamo parte di commissioni governative partecipiamo ad organi istituzionali nazionali e internazionali
Ci racconti sui giornali ci guardano in televisione gli studiosi di popolazioni italiani producono articoli di altissima qualità e allo stesso tempo volumi quello come quello che abbiamo presentato oggi che tutti possono leggere stanno uscendo i dati della valutazione la produzione scientifica delle nostre discipline ne emerge almeno dalle chiacchiere diciamo di corridoio un un quadro molto lusinghiero soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni di studiosi popolazione
Do eccezionale di oggi la Val di Coco veramente con grandissimo orgoglio la Rivista italiana di popolazione genus ha raggiunto il primo quartiere fra le riviste di demografia mondiali questo è un enorme risultato veramente una rivista che pur avendo tanti anni di storia ha ormai una posizione
Predomina predominante no ma in forte crescita rispetto alle altre riviste
Internazionale questo grazie alla sua a sua mamma diciamo Graziella Caselli ma anche grazie i due editori ci rifare Sandra De Rose
Daniele Vignoli che ne hanno fatto sicuramente una rivista alto otto del demografia mondiale
La demografia dico sempre la scienza curiosa è per sua natura interdisciplinare
Anche oggi Francesco citava ma un grande demografo che purtroppo quest'anno ci ha lasciato jingle Bell
Che diceva che la demografia bella perché è un principe cioè il social sai anzi Marika assai sbaglio ma di calzare un paio logico al sarà spesso da dopo una recentissima esperienza di progettazione che abbiamo fatto quest'anno io aggiungerei anche con un ponte con le scienze Tecnobyt la tecnologia perché veramente è una è una scienza che può dare tanto
Tante discipline e nello stesso tempo riceve tantissimi stimoli The restante una decina di anni fa fu fatto l'indagine fra i membri della dell'unione mondiale di ministri di popolazione lo Iuspa
Presso appunto un migliaia di demografia e diceva una mi risulta fu
Per si utilizza mi dice una cosa molto interessante
Decoro demografiche stupì Fausto in anno con estro Insight fronti Frente dissi Prince commitment ETA agli impegni prosaici e non guardo interprete SFIRS fattualità in più l'esercito cioè la demografia
Una l'altro cuore della demografia da trovare nella nell'apertura mentale nell'apertura dalle dagli stimoli delle altre discipline e una commitment ai dati L a ricerca empirica questo veramente è secondo me adesso l'anima Forte degli studi di popolazione in questo momento in Italia e non è un caso che come ha ispirato ci apriamo sempre a a in relazione a collaborazione con altri altre discipline
Dopo che lo ritiro cento volte perché per ricordarvelo ci saranno le giornate di studio la popolazione al due mila ventitré a Roma
Come in ogni edizione noi invitiamo una società scientifica italiana
Quest'anno abbiamo invitato la Società geografica Italiana per rispondere proprio a un crescente interesse dei di coloro che lavorano negli studi di popolazione per la variabilità spaziale dei fenomeni oggi abbiamo visto ad esempio villa il capitolo della del rapporto dei che ci ha presentato Gerardo Gallo
Siamo Ancona comunità fortemente internazionale
Vi ricordo che il nostro ad esempio nostro dottorato idem per FIAT de la Sapienza e consorziato con l'aglio pianto pascolo demografi ed i nostri dottorati sono esposte migliori veramente docenti europei partecipiamo in massa come come dalle conferenze Luca gesto di popolazione tra un mese saremo tutti al Groningen alla conferenza europea di popolazione ma veramente i demografi italiani ritrovate genovesi dei statistici sociali ritroviamo nelle principali conferenze europee di studi di popolazione
Quindi per concludere dobbiamo continuare a parare tanto giusto di popolazione ci si deve fidare degli studiosi di queste discipline
Come prossimi appuntamenti abbiamo il festival della statistica della demografia che quest'anno ha un titolo fortemente che ci ha fortemente vicino si chiama per un ritorno al futuro il debito demografico la solidarietà intergenerazionale in una società longeva dal sedici al diciotto settembre prefisso e poi finalmente avremo l'evento tanto atteso i pop dance due mila ventitré che essi terranno a Roma nella nella Università di Roma Tre
Che dopo quattro anni speriamo di fare in presenza sperando che non ci sia più novità dall'uno e quattro febbraio del due mila ventitré vi aspettiamo tutti quanti spero che questo veri rinsalda eremo rapporti con altre società scientifiche con altri colleghi da tutto il mondo
E vi auguro ma un po'proseguimento grazie