Sono intervenuti: Gianluigi Melega.
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Editoria, Partito Radicale.
Rubrica
Dibattito
15:30
10:00
9:43 - CAMERA
12:30 - CAMERA
13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
Ma poi sugli sviluppi
Ma buongiorno buongiorno a tutti questa puntata mi qui studiò è dedicata alla riforma dell'editoria
Sarà una puntata condotta quasi esclusivamente in studio da gigione elegante è venuto a con questa mattina buongiorno Gigi Buongiorno ecco dirige io vorrei c'informa se è proprio partendo dagli inizi su quello che vuol dire la riforma dell'editoria è su quali sono i problemi effettivi gare d'Italia oggi proprio di raccontarci tutto ciò che fa attenga a Fano
Va bene è un compito un po'Complesso perché non a caso di questa legge si parla da tanto tempo questa legge non non sembra mai arrivare in porto
Comincio col dire subito che io sto seguendo questa legge per conto del gruppo parlamentare radicale in questa sua fase e quindi appunto parlo in questa veste cioè di quello che abbiamo cercato noi radicali di fare nella in questo momento in questa fase della legge stessa
Bisogna cominciare un pochino da lontano quindi io credo credo che ascoltatori interessati dovranno avere un po'di pazienza perché soltanto se si cerca di fare un pochino
Anche sinteticamente la storia con chiarezza di questa legge
Si può capire
Il punto a cui siamo oggi e gli sbocchi possibili che può vivere questo questo provvedimento
Dunque la legge nasce da la necessità di
Come dire venire incontro alle difficoltà di alcune aziende editoriali soprattutto le più grosse e la più grosso di tutti della Rizzoli
Queste difficoltà hanno incominciato a manifestarsi difficoltà ovviamente soprattutto economiche quindi di deficit hanno cominciato a manifestarsi alcuni anni fa
Vorrei dire
Più o meno in coincidenza con la decisione di Rizzoli di acquistare il Corriere della Sera
Da quel momento dico proprio un certo senso più o meno storico quello da quel momento il
I deficit di alcune aziende editoriali sono diventati sempre crescenti fino al punto da provocare un rischio di chiusura per alcune di queste aziende
Poi e comunque una situazione finanziaria e aziendale insostenibile
Di fronte a queste difficoltà
Nella passata legislatura quando i radicali in parlamento erano quattro
Tutti gli altri partiti
Hanno deciso di presentare un progetto di legge che si chiamò allora dal presentatore socialista progetto di legge Aniasi
E tra i quali appunto tra i firmatari di questo progetto di legge c'erano gli esponenti di tutti i partiti dai comunisti di tutto l'arco diciamo dato tutto l'arco fino ai missini con l'esclusione ovviamente dei quattro radicali
La legge nella passata legislatura ignora andata molto avanti e
Che cosa sostanzialmente era
Era la codificazione
Di un sistema di potere politico che si spartiva le aree di influenza nella stampa
Qual era il meccanismo il meccanismo era questo i giornali diciamo la gran parte dei giornali italiani
Un po'perché fatti male un po'perché costretti in pastoie
Artificiali che mi aggravavano la situazione economica per esempio l'obbligo di vendere il giornale a un prezzo politico che prima era di duecento lire poi fuori trecento e poi diventò di quattrocento l'obbligo di acquistare una certa percentuale devi loro acquisti di carta in Italia con con prezzi più elevati rispetto a quelli del mercato internazionale
Questi i giornali si sono trovati in grosse difficoltà economiche non vedevano non vendevano abbastanza non incassavano abbastanza i loro ricavi erano condizionati sia da queste insufficienze aziendali
Sia dal fatto che per molti di loro anche i ricavi pubblicitari erano condizionati da ciò che la Sipra
Cioè un'azienda
Della RAI quindi a controllo pubblico garantiva loro in termini di pubblicità
Allora il potere politico apposto le da un lato le aziende editoriali in questa condizione di sudditanza e di cattiva salute economica possiamo dire dall'altro diceva il potere politico adesso noi vi sovvenzioni amo
Mi sovvenzioni amo questo questi vostri il deficit
In modo che voi state da un lato si male economicamente però potete porre rimedio alle vostre malattie economiche e con i soldi che vediamo e era come vedete un sistema perverso un sistema
In cui il vero perdente era il contribuente o l'erario pubblico se vogliamo perché per conto per mantenere las la stampa in queste condizioni
Le si impediva di essere economicamente sana aziendalmente improduttiva
E però il potere politico era ben contento in questo modo enunciato in un certo senso di controllarla sempre più strettamente
La legge non fece in tempo essere approvata dalla Camera
Nella passata legislatura perché sia rivolo scioglimento delle Camere e venne riproposta in questa legislatura all'inizio di questa legislatura ancora una volta con
Tutte le firme del di tutti i partiti in meno i radicali
Si chiama ancora legge Aniasi e appunto è firmata anche da non so Quercioli per il PC Bassanini per il PSI
Mastella per la DC ci sono appunto tutti i vari firmatari ballino per il movimento sociale
Cafiero per il tutto
E sì cerco di riproporre questa legge questa legge la scorsa legislatura avrebbe potuto essere approvata dalla maggioranza unanimi Istica che si era creata
In questa legislatura
La legge incominciò a incontrare delle grosse difficoltà nel suo cammino
Perché delle grosse difficoltà
Ecco qui è un'altra del un'altra diciamo così un'altra fase di questa storia mi scuso se è un po'noioso ma il solo modo di renderla concettualmente politicamente chiara
La legge era stata concepita come
Per fare una metafora come uno scafo
In cui ogni partito caricava su cui ogni partito caricava a bordo del quale ogni partito caricava qualche cosa che interessava a al singolo partito
Accettando di chiudere gli occhi su ciò che caricavano gli altri partiti
Il Partito comunista per esempio molto preoccupato del deficit soprattutto di Paese Sera ma anche dell'unità di una certa parte della stampa comunista era interessato per esempio a ripianare questi deficit la democrazia cristiana era interessata sia a ripianare i deficit dei giornali diciamo così strettamente democristiani
Come potevo o strettamente diciamo così su cui l'influenza democristiana era molto forte come ad esempio sola Gazzetta del Popolo Vittorini
Mio oppure e era interessata ad aiutare quegli editori formalmente non democristiani ma è che
Erano favorevoli o facevo la politica
Favorevole al governo non critica nel governo come potevano essere i giornali dell'editore Attilio Monti del petroliere Monti la Nazione il Resto del Carlino oppure appunto lo stesso Nizzoli con i suoi giornali
Ecco ognuno quindi Comit continuo ammettere in questo scafo della legge quel che e interessava a ognuno di essi
E era siccome tutto andava poi a finire sulla sulle spalle del contribuente a spese del contribuente
Ogni partito larghe Java in questo in questo questo carico che poneva a bordo di questo vascello che era la legge dell'editoria
Solo che nel frattempo con le elezioni con le elezioni del tre giugno del settantanove cambiarono due cose molto importanti la prima è che con l'arretramento del partito comunista quelle lezioni di fatto incominciarono a segnare un
Tempo di pausa per il compromesso storico Partito Comunista incomincio a pensare che si andava avanti sulla strada compromesso storico perdeva voti e quindi preso una posizione diversa da quella che aveva preso nella precedente legislatura
Votando a favore del Governo Andreotti pur non essendo dentro nella compagine governativa facendo parte appunto della maggioranza di governo
E poi alla Camera vennero son ci furono diciotto radicali invece dei quattro precedenti
Pur diventano quindi una forza su cui che
Impegnata anche su questo tipo di provvedimento non soltanto sui provvedimenti che fisicamente i quattro della passata legislatura potevano affrontare
E con la forza radicale poté affrontare anche questo problema il problema dell'editoria
Noi dicemmo subito un anno fa quando la legge venne portata in discussione alla Camera che questa legge non ci piaceva
E non ci piaceva lo non ci piacevano soprattutto alcune caratteristiche di questa legge lecito subito per esempio non ci piaceva la
Commissione per la stampa
Che veniva contemplata da alcuni articoli di questa legge e che aveva dei poteri molto simili a quelli del Minculpop
Il ministero la cultura popolare fascista nel senso che potendo amministrare le provvidenze e lei diciamo così i provvedimenti contemplati dalla legge sull'editoria di fatto era una commissione cui era dato di fare il bello e il brutto tempo sull'informazione in Italia
Dicevo anche che non ci piaceva un un articolo della legge che formalmente non appariva nel testo della legge ma che appunto dicevamo noi
Alcuni partiti avevano nel cassetto era il cosiddetto emendamento cancella debiti
Vale a dire un articolo che in sostanza sarebbe servito a fare addossare allo Stato tutti i debiti delle aziende editoriali in cattivo stato di salute
Indipendentemente dalle responsabilità per le quali queste aziende erano andate in deficit o addirittura appunto in condizioni pre agonica
Dicevo anche che non solo non ci piaceva per esempio che
Con questa legge si pensasse di finanziare anche i giornali che si proclamano ufficialmente organi di partiti politici perché noi diciamo questo perché noi pensiamo che quando un giornale appunto proclama di essere organo di un partito politico
Se lo si vuole finanziare con del denaro pubblico nel giusto finanziarlo attraverso la legge dei party che finanzia i partiti politici e non attraverso la legge che finanzia i giornali
Questo è un altro punto su cui noi eravamo molto fermi su a questo proposito eravamo poi come contrari all'andazzo generico che ci sembrava essere sotteso a tutta la legge
Di e destinare a questo scopo o una cifra molto alta di miliardi che incassa nostro viso invece andavano
Impiegati più proficuamente
Noi ci trovavamo in condizioni di isolamento tra le forze politiche perché perché tutte le forze politiche
Appunto conclude eccezione dei radicali
Fanno molto conto di quello che la stampa dice di loro e quindi tutti erano riluttanti a prendere delle posizioni che avrebbero mosso i giornali che gli editori appunto le le potenti unità del mondo dell'informazione contro contro chi coloro che avessero si fossero opposti a dare loro dei denari bene noi abbiamo preso subito una posizione estremamente dura a questo proposito abbiamo detto
Questo nel gennaio scorso proprio alla ripresa dei lavori dopo Natale
A partire dal primo articolo della legge sull'editoria che e non avremmo fatto passare una legge che non fosse stata chiara
Fin dagli inizi in tutte le sue in tutti i suoi aspetti in modo che
Questa legge
Non passasse diciamo così di soppiatto ecco non si trasformasse in un ennesimo colpo di mano ai danni del contribuente italiano ai danni del cittadino per beneficiare soprattutto degli editori che avevano fatto male il loro mestiere
Ma lei conducemmo una discussione molto dura io la chiamai addirittura ostruzionistica nelle nelle prime sedute della Camera del gennaio scorso
Quando si incominciò a parlare del primo articolo legge vittoria
L'andamento dei lavori indusse i
Partiti presentatore della legge a a ritirare la legge stessa
Cioè si disse se i radicali si battono in questo modo contro la legge ebbene non farla passare
Però gli editori bussavano cassa
Ed erano editori che potevano vantare dei crediti politici cioè i uomini politici del potere soprattutto la Democrazia Cristiana ma anche gli altri partiti politici erano debitori di molti favori questi editori
E quindi che cosa fecero il Governo cosa fece il governo Cossiga che allora era in carica fece un decreto un decreto con cui prologo
Delle
Agevolazioni dei rimborsi di denaro che erano stati in vigore sino al trenta giugno mille novecentosettantotto
Li prologo per due semestri per una cifra di circa cinquanta miliardi cinquanta miliardi che vennero subito distribuiti agli editori prima che il decreto scadesse
Il decreto non venne mai non venne mai
Convertito in legge come vuole la legge come vuole la Costituzione dal Parlamento ma i denari vennero comunque pagati agli editori
Quindi venne dato subito una prima tranche di cinquanta miliardi circa
Noi protestiamo molto contro questo modo di governare perché appunto ci sembrava che fosse veramente mascalzone scopo che di fronte all'opposizione del Parlamento si aggirasse
La volontà del Parlamento con questi metodi ma il governo non se ne dette per inteso e anzi barocco
Un secondo decreto un secondo decreto con il quale si pensava di fare arrivare questa proroga addirittura fino al trentuno dicembre mille centottanta cioè per altri tre semestri e per una cifra intorno
Ai sessanta settanta miliardi
Quando
Venne riproposto questo secondo decreto
Tutti per la verità simbolico si unirono alle nostre proteste che furono molto esplicite ma dissero che per la verità non si poteva continuare con questo modo cioè per fare finta che in Parlamento non esistesse e che non fosse orientato in senso negativo questi decreti e continuare in questo modo quindi i sessanta miliardi di questo secondo decreto non vennero distribuiti
Il governo poi presentò una legge allora il se che anche secondo decreto scarpe cioè non venne riconverte non venne convertito in legge come vuole la Costituzione entro sessanta giorni
E il governo allora presentò una leggi linea di sanatoria una leggina di sanatoria e che in sostanza si proponeva di oscuri io vi è stessi effetti
Dei due decreti ma questa volta appunto non con il decreto legge ma con una legge ora questa legge per diventare appunto legge doveva pur fare la trafila ordinaria delle leggi e a questo punto incominciarono le difficoltà perché incominciano le difficoltà perché
La situazione politica e l'ha cambiata
Non c'era più quell'unanimismo esistente nella legislatura precedente i comunisti erano su posizioni diverse dai democristiani anche se non del tutto contrapposte i repubblicani avevano un atteggiamento diverso da quello precedente gli stessi socialisti erano molto divisi a proposito delle del tipo di interventi da fare nel settore
Noi allora dicemmo che comunque noi ci saremmo opposti a spada tratta alla leggina di sanatoria perché appunto continua a prorogare un sistema che era un sistema mangia risorse un sistema distruttivo della ricchezza pubblica e giugulari Torrio per il contribuente italiano
E dicemmo se proprio qualcuno voleva poi fare qualche cosa allora tanto valeva veramente tornare alla legge e discutere discutere la legge come l'opposizione radicale affrontandosi partitico volevano proporzionale
A questo punto allora il Governo ritirò la sua proposta di Regina in sanatoria e sì torno a discutere della legge allora noi dicemmo prendiamo una posizione di questo tipo le dicevo sentite ne siamo convinti che voi volete fare una una mascalzonata con questa legge
Siamo anche convinti che non siete d'accordo sulle
Modalità della vostra mascalzonata siamo convinti che tra voi ci sono molte molte diversità di intenti ci sono
Chi tira da una parte chi tira dall'altra
Non vogliamo non vogliamo che voi vi nascono odiate dietro l'alibi del possibile ostruzionismo radicale per non dire ognuno di voi prendersi le proprie responsabilità
Noi vogliamo che voi vi prendiate le vostre responsabilità diciate esattamente che cosa volete poi si vada in Aula e lì e discuteremo a quel punto magari noi faremo l'ostruzionismo se voi avrete la maggioranza potrete battere l'ostruzionismo
Ma in Italia il pubblico almeno saprà perché questa legge dell'editoria ritarda perché che cosa ci si vuole mettere dentro e qual è effettivamente l'atteggiamento dei radicali e delle altre forze politiche rispetto a questa legge
Tor mette in discussione la legge
Noi abbiamo anche detto siamo anche disposti a far passare cioè a non opporci ostruzionistica mente a un numero di articoli
Diciamo di poco conto della legge e ci riserviamo di fare l'intervento definitivo preciso sui punti qualificanti della legge stessa
In questo modo la legge continua dapprima
Per chi non sa come avvengono queste cose dirò che cioè si chiama
La discussione in commissione in Commissione degli interni
Ma in sostanza e Screen un comitato ristretto che si chiama il comitato dei nove perché sono nove i rappresentanti delle varie forze politiche che ci sono come avvengono queste queste discussioni avviene che il comitato dei nove si riunisce intorno a questa proposta di legge discute articolo per articolo lì sì sì scambiare le diverse opinioni si si confrontano le opposizioni con la maggioranza finché viene messo a fuoco definito il testo di un articolo su cui appunto le forze politiche poi esprimono la loro opinione e questo articolo poi quando riscuote il l'approvazione della maggioranza della Commissione viene discusso in aula
E allora in con questo modo ci fu appunto una serie di discussioni molto lunghe perché la legge estremamente complessa è una delle leggi
Più complesse della legislatura sono cinquantadue articoli ognuno dei quali molti di questi articoli sono molto lunghi perché il la materia da trattare e molto elaborata e riguarda delle
Aziende
Molto molto diverse l'una dall'altra ci sono le le aziende editrici di giornali quotidiani ci sono le aziende di periodici sulle agenzie di stampa
Ci sono i problemi della vendita degli edicolanti ci sono i problemi della distribuzione quindi dei sistemi di distribuzione ci sono c'è il problema dell'approvvigionamento della cartacce il problema delle aziende e stampa attrici come diverse da aziende editoriali e quindi ci sono i problemi delle cooperative quindi c'è tutto come vedete un un gamma molto molto variegata che per essere
Come dire per per essere inglobata nella legge richiede degli articoli molto complessi molto dettagliati e quindi l'esame articolo per articolo e molto lungo e molto
Si entra molto in dettaglio e molto pignolo con con grossi problemi proprio perché appunto le posizioni delle forze politiche sono diverse e le alleanze sono diverse anche a seconda di articolo per articolo
Quali sono state le norme diciamo così le regole di comportamento che si sono dati i radicali i radicali hanno detto noi non siamo contenti dell'informazione come è oggi in Italia pensiamo che sia una cattiva informazione che pensiamo che sia un sistema di informazione costoso che viene caricato soprattutto sulle spalle appunto del contribuente ingiustamente noi
Vorremmo anzitutto che si desse il minimo di denaro pubblico a queste aziende
Anche perché per avviene un'esigenza di giustizia di eguaglianza si finisce con le qui parare l'azienda che ha sperperato il proprio denaro che è stato ma cattivi amministratrice di se stessa con l'azienda che invece è stato una buona amministratrice di se stessa
Questo crea delle disparità delle condizioni molto molto difficili da da da guidare quindi noi in teoria siamo anzitutto per non dare del denaro a nessuno
Poi siamo per lasciare ognuno libero di camminare con le proprie gambe e
Andare avanti in questo modo con il minimo del dei finanziamenti e pubblici
Questo è stato diciamo così il nostro criterio fondamentale iniziale
Siamo qualora siano dei soldi siamo per dare questi soldi nel senza creare nuovi carrozzoni per distribuire o lottizzare questi soldi attraverso
Un sistema automatico diciamo della burocrazia di Stato in modo con
In modo da
L'appunto da non creare nuovi carrozzoni o nuove forme di lottizzazione
Con
Ecco con questi criteri fondamentali siamo andati in discussione e poi abbiamo detto in ogni caso noi siamo favorevoli a dare fondi non per il passato per chiudere dei debiti ma per fare delle nuove attività
Cioè non siamo d'accordo che si debba che il contribuente
L'italiano che paga le tasse
Debba saldare i debiti il deficit degli editori che son stati cattivi editori che hanno accumulato deficit che potevano anche non accumulare perché ci sono stati degli altri editori che ha facendo il loro stesso mestiere hanno invece ha curato profitti quindi
Noi siamo contrari a saldare i debiti siamo eventualmente favorevoli a
Concede dei prestiti pur che vadano purché vadano per il futuro che vadano per nuovi impianti per l'aggiornamento tecnologico per
Creare delle iniziative esserne per il futuro e non per saldare delle aziende decotte per il passato ecco questo è stato il nostro atteggiamento
In questo modo si sono discussi alla al in Commissione una serie di articoli che sono poi stati portati in Aula e sono stati discussi e approvati anche in aula
In questo momento oggi il la situazione è questa
Della legge Aniene così con con gli articoli gli atti di di tutti gli articoli approvati sono stati approvati trenta articoli fino all'articolo trenta
E vi posso leggere alcuni titoli degli articoli in modo che voi sappiate di che cosa si tratta
L'articolo uno che riguarda la titolarità delle imprese editoriali di giornali quotidiani in sostanza chi sono i padroni dei giorni e
Un articolo molto lungo poi vi dirò molto Complesso perché poi è stato fatto l'articolo quattro che
Parla del trasferimento di azioni partecipazioni o quote di proprietà dei giornali come si vendono i giornali come si devono vendere i giornali in Italia con quali Garanzini per i contribuenti
Queste venire i giornali
Poi c'è un articolo quattro visse che cosa succede nel caso che di le aziende proprietari di giornali siano società con azioni quotate in borsa
L'articolo quattro perché siano azioni società in accomandita semplice
L'articolo cinque quello sulle concentrazioni e il divieto di concentrazione
Anche divieto retroattivo di concentrazione cioè non ci può essere nessuno in Italia che abbia che possono avere più del venti per cento diciamo così della stampa quotidiana
Che cosa succede l'articolo sei in caso nel caso che un editore voglia chiudere un giornale con la possibilità dei lavoratori di quel giornale di in rilevare il giornale stesso l'articolo sette riguarda le cooperative giornalistiche l'articolo otto riguarda i criteri dei bilanci delle imprese editoriali con quali criteri devono essere fatti i bilanci dei presento l'articolo dodici riguarda i il registro nazionale la stampa come rischi per l'iscrizione a questo registro che è imposta per chi vuole per godere di queste agevolazioni di questa legge
L'articolo sedici riguarda che cosa succede nel caso che non si non ci si scriva questo registro l'articolo diciassette riguarda le imprese concessionarie di pubblicità
Quali criteri devono avere le imprese e che fanno pubblicità sui giornali e quali criteri devono devono adottare le imprese giornalistiche per godere di agevolazioni qualora pidiellino della pubblicità
L'articolo diciotto riguarda i criteri con cui le amministrazioni pubbliche devono fare pubblicità sui giornali
L'articolo diciannove riguarda le autorizzazioni per la vendita cioè la liberalizzazione dei punti di vendita in modo che i giornali non vengono più venduti soltanto nelle edicole come avviene oggi l'articolo venti riguarda sempre dei punti di vendita l'articolo venti bis che riguarda la diffusione dei giornali nelle scuole
L'articolo ventuno riguarda le imprese di distribuzione l'articolo ventidue parla del prezzo dei giornali quotidiani l'articolo ventitré dell'orario di chiusura dei giornali
L'articolo ventiquattro dell'estensione della normativa alcuni periodici e agenzie di stampa
La poi ci sono alcuni articoli appunto che
Riguardano organi di partiti sindacati e comunità religiose l'articolo ventisette delle delle
Riguarda le sanzioni amministrative per chi non si attiene a queste norme
Ci sono poi degli altri articoli dall'articolo ecco voglio questi sono quelli tuttora approvati
Tuttora approvati
Dopo ce ne sono ancora alcuni sulla venti
Sull'integrazione del prezzo della carta da quotidiani l'articolo ventotto e l'articolo ventinove
Poi ci sono ecco degli altri articoli che sono stati approvati in Commissione dalla maggioranza della Commissione ma che non sono stati ancora portati in votazione in aula
E qui si comincia dall'articolo trentuno
Andando poi avanti ancora per una sette otto articoli che sono stati approvati in commissione sono articoli molto molto importanti perché riguardano sia i contributi a giornali periodici ai periodici alla stampa all'estero sia appunto le prime i primi articoli riguardanti la concessione di mutui a tasso agevolato alle aziende
Allora noi dopo l'articolo trenta noi radicali abbiamo chiesto alla commissione di non più discutere nessun articolo in aula finché l'intero articolato della legge non fosse pronto per la discussione in aula
Mi scuso vi ripeto di questa noiosa mi rendo conto che per chi non è mai tanto interessato a queste a questa legge quest'conversazione e un po'noiosa però
Vorrei sottolineare PIL che questo e disegno di legge fondamentale per l'informazione in Italia
In ogni democrazia il il problema dell'informazione è un problema centrale della democrazia si si distorce l'informazione veramente l'intera democrazia mi risulta distorta
Ora noi non vogliamo assolutamente che tassi nessun tipo di distorsione e ci opporremo con ogni mezzo a quelle che noi riteniamo appunto delle distorsioni legalizzate rappresentate da alcuni articoli di questa legge
E Alberto ci può magari dare una sua opinione su come stanno andando le cose e qual è la sua opinione a questo proposito sul l'articolato già approvato
E su quelle che possono essere le soluzioni che noi radicali adotteremo nei confronti di questa legge debba essere in linea Alberta pronta
Conti cautela ecco datava manovrato bene grazie
E allora lei io ti volevo chiedere tu hai seguito alcune fasi di preparazione di questa legge anzitutto ti vorrei chiedere qual è un po'la tua impressione poi ti vorrei chiedere anche un'impressione un un tuo giudizio
Su un argomento che a mio parere importante ed è su come quello che noi stiamo facendo appare diciamo così all'esterno da fuori del Palazzo Montecitorio e se quello che appare risponde per quel che tu sappia verità oppure no
Ma comincerei dalla dalla dalla telefonata la seconda domanda che mi hai fatto
Cioè io posso soltanto dire negli ultimi negli ultimi tempi bisogna mettere la la legge sull'editoria è andato un momentino fumando dell'attenzione degli così dei giornali e dei mass media anche perché da questo andamento così abbastanza stanco passato un po'anche a colpiti a colpi a sorpresa in ogni tanto c'è una riferiti il ravviva il fuoco dell'interesse per la legge sull'editoria quelli calma per qualche giorno
Volere tornano momento indietro ai momenti della della così dello studio del cosiddetto Nicola contemplava che veramente il politico ci fosse questa solita bellissima maggiorana perché erano tutti d'accordo che questa legge meravigliosa splendida andava provata a tambur battente perché era la patria la la soluzione di tutti fare prenotazioni
Quattro disgraziati dei radicali che non avevano capito solo per farsi réclame si opponevano alla all'approvazione di questa legge
Tecnico il la storia successiva di questo disegno di legge e perché come così molto meno ti permette come me poi ha partecipato in veste ai lavori parlamentari insomma diciamo alle a queste riunioni escussione del suo villette ha dimostrato che che che è un milione un'immagine completamente pistola completamente annientata perché in realtà non esiste la minima
Il minimo accordo tra le forze che apparentemente tecniche che sostanzialmente hanno firmato il progetto di legge che oggi si sta discutendo
Non è che i tempi minimo accordo sono al completamente allo sbando o di uno che tira dalla propria parte senza sapere esattamente dove vuole andare
Non solo Marilena una cosa che andrebbe sottolineate che vedete dovete mettere non è passata
Le poche cose o o le alcune molte delle delle delle cose che sono passate che ledono questa legge meno ovvero ottenere per via di quello che poteva essere ritorno né più né meno l'accoglimento a distanza di mesi epidermico
E cose che i radicali hanno detto un anno due anni fa quindi direi che questo è senz'altro il
Il quadro è qui nuove
No
No no mai fatte il punto di questo è questo che noi siamo stati sempre
Diciamo così descritti come i boia di questa legge no di quelli che non volevano risanare l'editoria
In verità quello che noi vogliamo fare che stiamo cercando di fare disperatamente che comunque continueremo a fare perché non CD veramente non ci tocca il fatto di essere magari impopolari ho più impopolari per quanto già non siamo con i giornali di regime
Quello che noi cercheremo di fare e di risparmiare denaro ai contribuenti forse tu non hai seguito gli ultimi fatti su Vieri sul sul e mi discussioni ma ho la esemplare per esempio l'articolo in cui si concedono i miliardi alle testate quotidiane
A fondo perduto e i miliardi ai periodici sempre a fondo perduto e la la gente per esempio non sa che con l'articolo per i quotidiani sì regaleranno agli i turni di quotidiani in cinque anni quattrocentonovanta miliardi ecco dico quattrocentonovanta miliardi
Chimenti posso missili distinti i consumi molto più concretamente e non solo ma dicono i tempi mi pare quindi ai temi univoche che decreterà il pretore Papeete per cui uno se oggi dovete chiedere agli uffici della Camera quale l'articolato approvato fino a oggi e quello che non ce l'ha nessuno noi e non ho alcun problema pochi minuti nemmeno in palio è passato ancora malgrado tutto anche l'articolato è passato in maniera tale che anche le riviste anche periodici riceveranno dei costi OCM in quel prelievo centocinquanta con dei periodici
Come appunto onorava oggi perché guadagnano centinaia e centinaia di milioni all'anno perché se è vero o no rischi effettivi erotico
Apertura informazione anche per gli ascoltatori o proprio quindi l'elenco di quelli di quel con vico i periodici che con questa legge riceveranno
Trecento trentasei milioni trecentotrentasei milioni seicentosettantadue mila lire a testa all'anno
E li leggo
Perché poi dopo facciamo un commento cioè ognuna di queste testate riceverà all'anno di denaro pubblico cioè di denaro mio tuo dei contribuenti recente trentasei milioni quindi quasi un milione al giorno
Sono Bollero Radiocorriere stop
Topolino confidenza il monello la Settimana enigmistica L'Espresso Panorama bella la Domenica del Corriere intimità Gioia l'intrepido Annabella amica Grazia gente oggi ivi Sorrisi e Canzoni Grand Hotel e Famiglia Cristiana
Ognuna di queste testate che sono tutte nota bene delle testate attive che già rendono miliardi agli editori
Riceverà senza nessuna ragione di denaro pubblico trecento e trentasei milioni seicentosettantadue mila lire all'anno
Che è una cosa assolutamente assurda per un totale di circa dieci miliardi l'anno
Se poi si calcolano i contributi minori che spetteranno ad altre testate si arriverà sui diciassette diciotto miliardi l'anno se lo si moltiplica per cinque sono gli anni della legge arriva poco centinaio di miliardi auspico che è veramente senso di battezza follia sociale e amministrativa
Quello di dare del denaro pubblico acquisti testati su cui mi Pinzi indubbiamente quando tu pensi e poi che in fondo l'unificata che etichetta di questa di questa legge di riforma dell'editoria era quella di porre rimedio Aureli attuazione così cui la stampa quotidiana che è questo incontestabile fondamento della democrazia era nella parte in cui effettivamente si trova e cosa c'è dentro la la la riforma e l'eventuale aiuto l'eventuale insurrezione alla stampa così chiara colite di gare definito miliardi a ritenete che ripeto perché l'hai detto tu prima di me guadagnano miliardi all'anno e sia ben chiaro io credo che toglie come come no quindi non c'è mai guadagnato non c'è mentre ciò che mi ha cioè critico era una cosa scandalosa quando ancora positivi la la diciamo la discussione non era ancora cominciata che si vedevano di queste riviste che pubblicano i loro bilanci preside presso preti panorama di vite credo definire al tuo cuore come anch'io anch'io mi ero poi con evidenziando folti riferite agli atti Crew duecento trecento quattrocento milioni che ribolle regolari contributo camionetta c'è una delibera all'uscita infine esattamente
Non ti dico poi quando si va a vedere il totale dei denari che viene dato ai quotidiani
Perché io ho l'elenco completo io l'elenco completo cui del totale dei denari che viene dato ai quotidiani
Come ho detto con questa nuova legge con questo che viene chiama questa appunto questa legge che gli altri approveranno e che certamente noi non approveremo o cercheremo di bloccare con questa nuova legge si passa a un totale di quella legge Biagi il testo imitare dominate prevedeva circa quattrocentosettantotto miliardi di spesa in cinque anni con la nuova legge si arriverà a quattrocentonovantadue miliardi
Con dico dicono un po'di cifre all'anno tanto per dare un'idea al Corriere della Sera daranno cinque miliardi e novecentotredici milioni
Vediamo un po'leggo ancora delle all'Avanti ottocentodiciannove milioni
Ma o vediamo un po'a livelli americani Lucca perché per esempio gli si debba dei milioni daranno duecento e quattordici milioni
Al vediamo un po'alla Gazzetta dello Sport daranno tre miliardi prima d'anatre per più di un anno tre miliardi e centoventisette milioni
Vediamo ancora un po'qualche altra cifra alla grandezza del popolo daranno un miliardo e quattrocentottantaquattro milioni
Continua a scorrere l'elenco al Giornale Nuovo di Montanelli daranno due miliardi e quattrocentotrenta milioni al giorno due miliardi e settecentocinquantasette milioni
All'International veli Music è un giornale di Roma in inglese daranno cento e dodici milioni
Viene in mente un accordo eccedente il tetto al suo interno mi pare quando c'è stata la battezzata dalla la fiducia al all'attuale Governo Forlani perché alcuni deputati perché fra i piccoli decreto che sono andati dal Piemonte Territorio distribuire preferito insegnare emblematico e tema globale reperti vorrei aggiungere e Michele Pelillo una la questa che per quello che ho letto ieri mi pare sul giornale
E questo comitato di quattro ettari che gettata occupando della polarizzazione Rita politica
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0