Radio Carcere: "Mio figlio, malato psichiatrico, è morto in carcere a soli 21 anni anche se lì non ci doveva stare'" - Parla la mamma di Giacomo Trimarco, che a soli 21 anni è morto nel carcere di San Vittore e che era affetto da una grave malattia mentale. A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

Adesso questa è la linea che argomentate adottate
Magia l'animale qualcosa tutti alcuni come è possibile che potete fare quello che ho fatto così secondi secondi non esce fatica superiore
Noi popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale
Voi italiani l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque affidabilità la voce
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi e prima di leggere le lettere scritte dalle persone detenute ci vogliamo chiedere
Ma come è possibile come è possibile che un ragazzo di soli ventun'anni e affetto da una patologia psichiatrica
Muoia in carcere sniffando il gas che i detenuti usano per cucinare
E soprattutto come è possibile che un ragazzo malato di mente resti in carcere quando ben nove mesi prima nove mesi prima
Un perito aveva certificato al giudice la sua incompatibilità
Correggi me
Carcerario domande queste che nascono da una delle tante drammatiche vicende che ancora oggi accadono nelle carceri italiane domande queste che dobbiamo porci se si vuole avere coscienza
Dopo che Giacomo Trimarco
è morto martedì trentuno maggio nel carcere San Vittore di Milano assoli
Ventun anni una vita quella di Giacomo che si doveva e che si poteva salvare solo se si pensa che Giacomo con tutti i problemi di salute mentale che aveva è rimasto in carcere per ben nove mesi inattesa di essere portato in una comunità o in una Renzo nove mesi
Ma purtroppo ma purtroppo e come capita spesso
Anche nel caso di Giacomo la morte è arrivata prima
Del suo trasferimento in un luogo di cura la morte è arrivata prima dello Stato Stato cari il dovere di tutelare le persone che gli sono affidate
Quella che tra poco ascolterete e la voce la signora Stefania Trimarco mamma di Giacomo che con un coraggio considerevole ci racconterà tutti i passaggi che hanno portato Giacomo che aveva solo ventuno anni a morire in una cella del carcere San Vittore
Di Milano e già perché lo Stato anche in carcere uccide con l'indifferenza volge lo sguardo altrove
Allora signora Stefania lei è la mamma di Giacomo che a soli ventuno anni è morto sniffando il gas in una cella del carcere San Vittore di Milano vero sporca o
Purtroppo ma mi dica signora
Se pane è vero che Giacomo soffriva di una patologia psichiatrica era attacca fatte agli anni agli Torno a guardarla perché è una ricca e così via sia Tania questa malattia di cui soffriva Giacomo quali disturbi
Provocava a Giacomo allora la anagrafiche hanno
Difficoltà a gestire le emozioni sia positive che negative è un po'come vengono paragonati con poco meno delle persone che hanno subito delle gravi ustioni
Per cui semplice diritto corsi ordina un'altra persona mi fa provare un dolore indescrivibile
Per cui loro cercano liquidare queste emozioni
Con varie modalità
Quindi aveva aveva Giacomo come le persone affette la stessa malattia delle reazioni impulso più più comuni no e che andavano al minimo
Perché una cosa importante da capire è che una è una malattia un disturbo che curabile curabile poi vedremo come verrà curato Giacomo nel carcere di
San Vittore di Milano ecco ad esempio signora Giacomo quando era è ancora libero riusciva svolge una vita normale riusciva a studiare lavorare
E purtroppo no quando diciamo presenti definiscono così appalto funzionamento e diventano più grandi
No è la quotidianità per loro di tentati da tantissimi progetti però poi non riescono a forte negli Allievi
Non riescono a sostenere
Ci sono assalti anche episodi di autolesionismo in passato monitora come purtroppo che e quindi lui ogni volta che diciamo aveva un rito orrore purtroppo tenderà a tagliare i sì perché
Attraverso il taglio che liberano delle endorfine che in quel momento il cammino diciamogli Danilo leniscono
Un po'dai loro sofferenza
Ma la signora Stefania medica quando Giacomo era ancora libero poi arriveremo al momento della detenzione
Veniva seguito
Dai servizi di salute mentale noi sappiamo che purtroppo questi servizi di salute mentale sono stati molto depotenziati voi come genitori riuscivate ad avere aiuto da questi servizi sociali del territorio
No assolutamente
Hanno anzi hanno aggravato la quotazione perché no avevamo accertato dei percorsi di ora privati i servizi pubblici quando lui era ancora minorenne don non hanno permesso che venissero continuati massicci
Lei e suo marito
Sostanzialmente solo lì con un figlio che aveva questi problemi mentali
Senza un'assistenza adeguata da parte dei servizi di salute mentale questi ragazzi età affinché e Cuenca perché parla quanta diventato maggiorenne è stato completamente abbandonato quello che in era in carico
Il fatto poi che i servizi pubblici anche perché entrando nel circuito penale e obbligatorio avvalersi dei servizi pubblici
Ma questi servizi pubblici erano comunque attenti perché non si può pensare di risolvere il problema di questa entità
Con unicorno e colloquiali mente con la psichiatra
Ho una nuova era qualità media Levorin Rijkaard voglia qualunque decisione ma quindi si per chiudere questo capitolo che però è molto importante signora Stefanel avrà capito insomma
è vero che se i servizi di salute mentale funzionassero correttamente sul territorio questi ragazzi affetti da patologie psichiatriche non andrebbero a finire in carcere sicuramente neanche alla Permanente con e
Signora se Vanessa di fatto se ho ben capito che Giacomo a un certo punto inizia a commettere piccoli reati poi i servizi sociali come diceva lei con le loro lacune
L'autolesionismo l'uso di sostanze super facenti e poco un po'questa degenerazione che è antecedente al carcere poeta valutato ma passiamo a quando Giacomo viene messo in carcere da quanto tempo Giacomo
Detenuto allora all'ultima detenzione risale al ventinove agosto torto arrestato poi da lì purtroppo non in più non è più uscito
Per quale reato è stato arrestato Giacomo e in questo caso era il furto di un cellulare per un furto di riservare delle portato a San Vittore i perché purtroppo aveva una territoriali cari piccoli Area e quindi questo caldo il c'è una convalida degli arresti in in carcere ora signora Stefania in base a quello che ha potuto capire mentre suo figlio Giacomo stava in carcere a San Vittore
Veniva seguito adeguatamente oppure no no no assolutamente non c'erano non certo noi strumenti non
Ci sono le competenze eticamente cura player riduce a una mera assunzione di psicofarmaci
Gli fanno dormire tutto il giorno su filiforme anche in molte comunità purtroppo e per il ristoro che aveva lui invece e alcuni Parma C che invece gli venivano somministrati sono addirittura quattro indicati
Ma in questi nove mesi di detenzione a San Vittore voi genitori avete visto Giacomo quindi peggiorare ora Roma
Signora Stefania avete chiesto all'amministrazione del carcere di San Vittore
Di avere maggior cura di vostro figlio di Giacomo visto che disse ne condiziona Beretta o attraverso l'avvocato perché comunque io lei è lei che aveva mandato non avevano mai risposta e quindi attraverso l'avvocato di mio figlio
Che si è attivato veramente pare però l'avvocatessa Calcaterra età e l'amministrazione del carcere San Vito Emiliano ha ha risposto a queste istanze magari adottando una nuova terapia un nuovo approccio oppure no
No guardi Tirelli liste ma c'è da dire che il carcere comunque fa anche fatica a istituire dei percorsi di cura perché
Il carcere cioè lei è un uomo Nervo ora sta di fatto che Giacomo che già poco prima di entrare in carcere alle iniziato a peggiorare una volta entrato in carcere John ancora di più è portatori
Ecco voi genitori eravate preoccupati che poteva accadere una cosa del genere voglio dire
Temevate di Giacomo dal carcere non uscisse vivo fare Talamonti negli ultimi mesi infatti hanno anche mandato maschere di messaggi e a educatrici e di cui avevo il contatto
Perché Giacomo fortunatamente poteva sentirci al telefono le sentivamo tutti i giorni per dieci minuti e quindi conoscendo molto bene
Capita a voi i momenti di di grandissima sofferente criticità
Però addirittura negli aerei negli ultimi incontri abbiamo dovuto interrompere il colloquio per il livello di sedazione che avevano riusciva perché tutto su una sedia
Quindi voi temevate proprio il fatto che ci può sul figlio morisse in carcere disse Di Biasi avevamo paura che inchieste talmente o il tre per tentare sempre di più questa sofferenza Sinaloa punto
Alle perenne
Poi signora di a ottobre del due mila e ventuno il perito nominato dal giudice deposita la perizia è qui in questa perizia cosa viene scritto già comunque passare in carcere oppure no no allora nella nelle conclusioni
Per intero c'era risultava indispensabile chiarimento in ambito comunitario attraversa la collaborazione che pervinca intendere lo conoscevano eccepire
Di competenza
Quindi Spence abile dice il perito introdurlo in una comunità
Dato ad alto contenimento quindi in quel momento anche dice qualcosa decidere i danni immediatamente una misura di sicurezza che sarebbe stata raramente ma in quel momento sul punto dice non l'ha disposto e a come qual è e praticamente dato questo incarico al CPS anch'carte e lì si perdono mesi preziosi
Da perché Pato il nome di lana lampante innumerevoli solleciti siamo arrivati ma come un ragazzo scusi signora se la interrompo un ragazzo
Che ha una malattia mentale certificato dal perito il pendolo dove il perito dice deve andare in una comunità e lo per mesi e mesi resta in carcere oretta impacciata che c'è l'attentato a tale poiché pochini
Chiedo in Italia il primo colloquio con una comunità l'otto marzo
Da ottobre
è intatto da ottobre ricevuto con le diceva prima dice anche qualcuno che ha scritto che in carcere stava sarebbe stato più protetto già comunicato età toccano proprio quei clienti che dicendo che che come
Era molto critica la situazione di Giacomo era data ha deciso che sarebbe stato più protette in carcere
Infatti l'abbiamo visto o e così ignora se fai a proposito di remissione nel provvedimento del giudice che dispone il trasferimento di Giacomo io avendo sei arrivato
In tarda primavera sono sbaglierò ok arriva all'attardato in data accorato appello ai prodotti omaggio ad una lettura purtroppo sa di fatto signora Stefania ed è qui il problema
Che Giacomo resterà detenuto a San Vittore
Per circa otto mesi non nove mesi senza riuscire a ottenere una detenzione in un luogo se o comunità dove potrà essere curato e questa la faccenda l'alta qualità la tragedia
Tanto che il trentuno maggio quando puoi già come purtroppo morirà Giacomo era rinchiuso ancora in quella cella chissà quanto tempo ancora sarebbe passato puntato inoltre taglia era un alloggio fondamento alla
Si è scagliato un sacco di Walter pensi pensi e che cosa succederà
Quando Giacomo ti provocava faceva degli agiti di autolesionismo veniva trasferito in un'ancella chierichetto lamento che si chiama ed accrezione Carranza
E sono le le eccellenti Shek Diana dove c'è il titolo una branda con il Matera competenza neanche l'INPS Polo e vengono lasciati chiusi lì perché gli altri celle la mattina vengono aperte e loro possono andare nell'età dei comuni
Tentativo tenta niente ventiquattro su ventiquattro in quelle in quelle condizioni corti vecchie dal verrebbero impazzire una persona che otto preti nessuna patologia
Che corriamo ci da ragazzo con queste problematiche e e poi ovviamente con un livello di sedazione farmacologica da brivido
Ma durante questa tradito e cento gocce di Valium ma
E e aggiunte abita ad aiutare ad altri psicofarmaci ma boom si sa
Ma signora Stefania la lo accennava anche prima Giacomo durante questi nove mesi di detenzione a San Vittore spesso sia autolesionava si tagliava le braccia con la meta ma anche altre parti del corpo vero
Ma allora lui a tempra attuato forme di autolesionismo nei momenti di i decreti lieti sofferenza l'ultima volta Pasqua si era tagliato veramente tanto anche lei che tagliata con le lamette e ci si interroga com'è possibile che l'idea è chiaro nella mente in carcere visto che lui aveva questa fragilità si è tagliato in due Abraham Bracci Turi linguine quindi era veramente avuto un'ingente perdita di sangue ma è stato salutato perché ha chiesto lumi aiuto
Perché nel momento in cui poi si abbassava il livello di sofferenza in cui emergeva purtroppo probabilmente quotidianità buttando perdendo conoscenza
Cimici eretta a questa Longavita hanno a una tossicità specifica infatti
Si è poi sviluppato in mente io reso sordo successivamente alla sua morte questa metodica e di cui non conosce assolutamente
Sì signora purtroppo pure avrei regalato vale sembra veramente assurda ma tanto tante persone detenute
Ogni anno perdono la vita
Per sballare sì col gas Moba locale otto lo chiamiamo insomma un uomo pericoloso perché il butano poi di far svenire morì non è pericolosa se avete nove mesi di tempo
In cui Giacomo ed è stato in carcere ma doveva andare in una comunità in una dance nove mesi di tempo in cui
Giacomo si poteva salvare
Sicuramente sicuramente
Ma
Voi tra l'altro si è stati avvisati dal carcere che Giacomo era morto a quale e quanta napoletana e chiede al carcere lanciare
Gridava mai neanche quando veniva ricoverato al pronto soccorso noi siamo stati avvisati dalla avvocato
Alle sette e mezza del mattino perché lei è stata vietata dal carcere al carcere non vi ha contattato direttamente no
No dopo io mettono molto arrabbiata in quel momento di devastazione poi nella tarda mattinata chiamato un'educatrice
Che poi ho detto va bene lei ma io vorrei parlare con il direttore mi ha trattato
La vicedirettrice che immediatamente raggelato il tango è perché mi ha detto io ho chiesto come mai non eravamo stati additati ma tetto aveva nel cuore della notte non ci sembrava il caso di telefonare
La seconda porta gli ho detto ho detto Marcuzzi ma perché è stata lasciata è stato lasciato il gas il mondo la lei ma ha detto che ci accompagnerà teorema e che quindi non non c'erano motivi era terreni ma mi ha detto terza cosa ho detto mi scusi ma non ci avete neanche mai abitato quando veniva ricoverato in pronto soccorso per peritali
L'ha detto che non ci abitavano per le misure colpito cioè fare una telefonata mito greco covi si vede che
Signora Stefania qual è stato l'ultima volta che ha ha visto Giacomo lo ha sentito per telefono
E allora e finito due netturbini al telefonino un giorno prima
E mio marito e mia figlia però mia figlia l'hanno sentito proprio il giorno e però ecco ma c'è qualcosa di particolare che gli ha detto in via ha detto già comunque
Chi vi è rimasto impresso vittoria sconvolto per il ragazzo che si era impiccato nella cella Carlito infatti eravamo
Infatti Toma molto impressionati dal suo racconto e lui era devastato dal dolore perché gli era affezionato a questo ragazzo ventiquattrenne e quindi si è impiccato e anche queste cadeva veramente sconvolto perché comunque loro verranno inseriti
Ettore di San Vittore che definito quello clinico sanitario e quindi ci interrogavamo come potettero succedere queste cose di eliche poi avevamo ancora insomma adesso l'avvocato eravamo molto preoccupati perché
Visto che c'era stata questo suicidio dell'altro ragazzo eravamo ulteriormente preoccupati per Giacomo giura
Ora la signora Stefania lei e suo marito
Egli anche i fratelli Di Giacomo
Avete perso un figlio mentre era in carcere quando invece doveva e stare in una Renzo e uno il luogo di cura un figlio ma anche un ragazzo giovane di ventuno anni
Che si poteva e che si doveva salvare ecco dopo aver vissuto questa terribile esperienza cosa vorrebbe dire a chi ha la responsabilità
Di tutelare ragazzi malati ristretti come Giacomo che logiche quote sempre nascondere però alla mancando il foglio di l'abbiamo le risorse perché non è così
Perché quelle risorse che ci sono e un minimo di risposte ci sono porterò attive i funzionari però e poi però aperte all'accoglimento dei giovani e delle famiglie comunque che a qualche cosa che potrebbe fare emendamento carbonaia avrà abbiamo avuto sempre una mancanza di ascolto totale e stiamo sempre stati tagliati fuori da tutto abbiamo fatto ed eravamo sempre in prima linea
Per Giacomo e chiama comandava l'attento affinché noi venissimo informati e invece
Tutti gli apparati dalla sempre trincerati dietro la legge sulla privacy e questo a maggior ragione quando Giacomo viene poi detenuto a San Vittore è intatto ancora io
Secondo lei signora Stefania prima e durante la detenzione le diverse autorità competenti hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a suo figlio Giacomo no bontà
Assolutamente attuando al dei protocolli tale ritardata che non vengono personali lati ogni era un ragazzo che ha le problematiche di Giacomo non può essere assimilato ad un ragazzo che ha scommesso dei reati Donadel patologie e approvare una storia diversa non si possono assimilare trattare i ragazzini
Tutti con la stessa modalità
Signora un'ultima domanda in questi momenti terribili quando pensa e l'omaggio che lei lo farà e lo farà spesso quando pensa che appunto Giacomo molto in una cella del carcere San Vittore di Milano dentro di sé cosa pensa qual è quello sì ero più frequente otto o
Dovrei accompagna
Ho bisogno di tempo ancora previene curarlo
Signora grazie per il tempo che è dedicato radio carcere speriamo speriamo che si faccia di tutto perché fatti tragedie come quelle accadute ha già con un accadono più negarci italiane
Speriamo speriamo noi stiamo cercando insieme ad una rete di genitori che sta vivendo situazioni analoghe
Fare emergere e portare a conoscenza il più possibile la storia di Giacomo perché la sua morte no cada nel nulla sia banale
Signora grazie ancora bel tempo che ci ha dedicato grazie a lei ha telefonato attenzione
Allora ci scrive elettore che è persona detenuta nel carcere Marassi di Genova Ettore che afferma cara radio carcere
Approfitto del tempo che dedichi alle nostre lettere per affrontare la questione
Dei cosiddetti collaboratori di giustizia regia collaboratore di giustizia che sono certamente utili ma che credo debbano essere gestiti dai magistrati con molta molta più attenzione e ti dico questo scrive ancora è Ettore del carcere
Marassi Genova e ti dico questo perché io dopo ben dieci e otto anni dieci otto anni che mi ero rifatto una vita lavorando e tirando su una famiglia sono ricaduto nell'incubo del carcere
Proprio a causa di alcuni collaboratori di giustizia che mi hanno accusato di un reato che io avrei commesso
Bene dance tolto anni fa ventotto anni fa
Morale scrive ancora Ettore dal carcere Marassi Genova
Morale dopo tanti anni di sacrificio e di duro lavoro e dopo essermi completamente era inserito nella società
Quel mio piccolo sogno di normalità è stato infranto da false dichiarazioni rese dai cosiddetti collaboratore di giustizia
Collaboratore di giustizia che mi hanno distrutto la vita
Un problema questo scrive ancora Ettore
Dal carcere Marassi Genova un problema questo che non riguarda certamente soltanto me ma che coinvolge anche tante altre persone che si trovano in carcere a cause di menzogne e Bugie che non vengono
Adeguatamente
Verificate
Sa di fatto sta di fatto che ora e dopo tanti anni mi ritrovo chiuso in una cella a guardare il soffitto senza neanche capirne il motivo
Ecco forse per me non c'è più nulla da fare scrive ancora Ettore dal carcere Marassi Genova ma mi resta la speranza che qualcuno capisca che quella dei collaboratori di giustizia
è una delle questioni che rendono ingiusta la nostra giustizia e che distruggono la vita a tante persone vi saluto con stima la lettera appunto è firmata da Ettore persona ristretta
Nel carcere Marassi di Genova etto perché si è ritrovato in carcere
Perché accusato da alcuni collaboratori di giustizia per un fatto che vi avrebbe commesso ventotto
Anni fa quando ormai si era rifatto
Una vita onesta si trova in carcere per un fatto che avrebbe commesso ventotto anni fa la questione dei collaboratori di giustizia
è una questione che viene poco discusso ultimamente ma che resta resta dista retta
Attualità io infatti non so come i PM che hanno accusato Ettore abbiamo verificato le dichiarazioni fatte de quei collaboratori di giustizia ma sta di fatto che le dichiarazioni rese da un collaborante devono essere suffragate appoggiate verificate
Con altri elementi Esterni da sole chiaramente non possono o non possono bastare e tanti processi d'altra parte tanti processi che si sono celebrati fino adesso
Hanno
Dimostrato come queste verifiche
Non vengono fatte dagli stessi pm PM che fanno parte dell'ordine
E giudiziario ecco già soltanto quello che è accaduto in tanti processi per quanto riguarda i collaboratori di giustizia
Dovrebbe imporre a una politica che fosse seria l'acqua condizionale d'obbligo una verifica attenta
Una verifica attenta sull'utilizzo dei collaboratori di giustizia senza parlare poi del fatto che si tratta di accuse che risalgono a tantissimi anni fa
Quindi c'è da chiedersi da un lato come mai quel collaboratore solo ricorda adesso quel fatto e dall'altra parte c'è da chiedersi ma come fa una persona a difendersi da un'accusa per un fatto che avrebbe commesso ventotto anni prima diventa un po'la difesa
Una difesa diabolico quasi impossibile non pensarci ma Paci scrive Pasquale calce di Ascoli Piceno Pasquale che come tra poco ascolterete nella sua Lettera nella sua Storia della sua malattia
Ripropone giustamente la questione
Della malattia mentale in carcere infatti se da un lato eravamo tutti contenti Cheglio PG erano stati chiusi e sostituiti con le rendesse Resta il problema di quelle persone che sviluppano la patologia psichiatrica dopo la sentenza di condanna tradotto nelle aree messe oggi ci vanno con loro che avere una malattia psichiatrica vengono dichiarati incapaci di intendere e di volere
Dal giudice quindi sottoposti a misura di sicurezza detentiva ma non c'è una struttura non c'è nessuna remissione specchi sviluppa una malattia psichiatrica
Dopo la condanna o durante la detenzione e come potete immaginare le carceri sono i luoghi meno adatti per ospitare una persona che sviluppa una patologia psichiatrica sentiti alla vicenda Di Pasquale che è emblematica
Scrive infatti Pasquale dal carcere di Ascoli Piceno carissimo Arena per prima cosa scusami scusami per la cattiva calligrafia ma il problema è che durante questa mia detenzione
Ho iniziato a soffrire di problemi psichiatrici problemi psichiatrici che purtroppo si sono aggravati sempre di più
E che spesso troppo spesso mi portano a fare brutti pensieri come quello di farla finita
Pensa scrive appunto Pasquale Takashi via Ascoli Piceno
Pensa che quattro anni fa quando sono stato arrestato
Prima mi hanno portato nel carcere di Secondigliano poi mi hanno spostato in quello di Trapani ed infine mi hanno portato qui nel carcere di Ascoli Piceno
Proprio per la mia malattia mentale e questo perché dicevano loro che qui c'era un centro clinico sì Chiatti dico ma purtroppo scrive Pasquale
Dal carcere di Ascoli Piceno ma purtroppo una volta arrivato nel carcere di Ascoli Piceno
Mi sono accorto che questo centro clinico esiste soltanto sulla carta e noi detenuti che soffriamo di malattie mentali viviamo come gli altri detenuti sani nelle celle
Come dire come dire siamo rinchiusi in una specie di manicomi abbandonato dove già un detenuto si è impiccato mentre tanti altri ci prova ogni giorno e credimi credimi qui è un inferno
Ti dico solo sia ancora Pasquale dal carcere di Ascoli Piceno ti dico solo che qui nel carcere di Ascoli Piceno all'inizio mi hanno messo per trenta giorni in osservazione
E poi dopo aver verificato certificata la mia grave patologia psichiatrica
Mi hanno dato una terapia che prendo tutto il giorno e che mi fa dormire per tutto il tempo ti ripeto qui di centro clinico non c'è neanche l'ombra
Tanto che in due anni chessò qua dentro io ho potuto incontrare lo psichiatra soltanto per due volte due volte in due anni
Ora scrive ancora Pasquale dal carcere di Ascoli Piceno ora mi sono deciso a scriverti
Perché negli ultimi mesi sono sempre peggio elementi condizioni si sono aggravate
Tanto che lo stesso dirigente sanitario ha scritto che io dovrei essere ristretto in una struttura esterna che sia idonea alle mie patologie
Anche per questa ragione il mio avvocato ha presentato un'istanza altri guai sorveglianza di Ascoli Piceno perché io possa finire di scontare la mia pena in un luogo di cura ma purtroppo purtroppo il tribunale
Anche se sono passati diversi giorni non ancora non ha ancora deciso
Chiaramente appena avrò notizie ti farò sapere e insieme ai miei compagni ti ringrazio perché ci dai sempre un filo di speranza in un luogo dove la speranza non c'è
Da lettere appunto è firmato da Pasquale persona detenuta affetta da una patologia psichiatrica e ristretta appunto nel carcere
Di Ascoli di Ascoli Piceno una persona detenuta
Che dopo la condanna manifesta una patologia psichiatrica e che viene trasferita da un carcere all'altro in immaginatevi voi cosa passato
Questa persona dal carcere Secondigliano a cercarci Trapani dal karshi Trapani al carcere di Ascoli Piceno una persona con patologia siti Africa
E nonostante tutto i dicono babà e l'Abba e Ascoli Piceno c'è il centro cioè centro clinico psichiatrico e invece dei dello psichiatra in due anni lo degli soltanto due volte
E questo è un problema un problema della Mattia mentale in carcere che sta dilagando e che vedrete vedrete purtroppo
Vedete che purtroppo emergerà con sempre più evidenze caro Pasquale
Tu nella tua lettera fai cenno alla tua disperazione che ti porta a pensare certe volte di farla finita però
Mi raccomando coraggio abbi pazienza abbi pazienza sappi che ho parlato con il tuo avvocato e insieme all'unisono abbiamo concordato sul fatto che speriamo che presso il tipo di sorveglianza
Di Ascoli Piceno decida sul tuo caso e nel caso non dovesse accadere o del caso
Il Tribunale dovesse emettere una sentenza irragionevole chiaramente noi a Radio Carcere saremo pronti a parlarne perché il tuo
E il problema di tante persone ristrette malate di una patologia
Psichiatrica che non vengono curate come avere e come vere in carcere una persona affetta da tumore e non curarlo è la stessa identica cosa
Dimostrando tra l'altro da parte dello Stato una
Miopia una cecità assoluta perché abbandonare queste persone detenute malate affetti da patologia psichiatrica abbandonarle in carcere
Significa soltanto rimandare il problema a quando usciranno
Intervieni prima stabilizzare il prima così che una volta che torneranno in libertà non avremo
Una persona affetta da una patologia psichiatrica che potrebbe anche essere pericolose per noi cittadini questo mi sembra ovvio c'è una doppia tutela quelle per la persona
Ristretta malata e quella di noi cittadini doppia tutela che viene ignorata dal nostro ordinamento ignorata ma pace andiamo nel carcere di Rebibbia di Roma un carcere modello sulla carta e i fatti ci scrive
Franco che è persona ristretta il reparto G dodici
Del carcere rebbi Vieri Roma Franco che afferma caro Riccardo ti scrivo per dirti che qui del carcere Rebibbia
Che per alcuni
è ancora un carcere modello ma che non lo è non funziona nulla e di fatto la maggior parte di noi detenuti vive nel più completo abbandono tra l'altro Rebibbia
E anche un carcere sovraffollato che conta oltre mille trecentosettanta detenuti e tutto questo si ripercuote ovviamente sulle nostre vite nelle celle
Pensa scrive Franco da reparto G dodici del carcere
Rebibbia di Roma pensa che almeno reparto G dodici noi detenuti siamo costretti a vivere in sei detenuti
Per cella
E fai attenzione perché si tratta di celle davvero piccole ovvero celle dove tolte le brande gli armadietti non abbiamo spazio per poterci muovere e credimi noi detenuti sembriamo davvero degli animali chiusi nelle gabbie di un vecchio zoo
Animali che si muovono uno sopra l'altro ora sia ancora Franco dal carcere vive di Roma ora siccome qui non abbiamo nulla da fare per tutto il giorno
Mi sono preso la briga di misurare personalmente questa cella e a conti fatti ho scoperto che qui dentro noi detenuti non abbiamo i famosi tre metri quadri a testa
Ma poco più di un metro quadro ti rendi conto ma voglio essere
Pignolo se c'è ancora Franco
Dal carcere di Rebibbia ma voglio essere ancora più pignolo e ti preciso che per poter vivere in queste celle abbiamo a disposizione circa la metà dei famosi tre metri quadri che secondo la CEDU sono il minimo per imitare trattamenti disumani e degradanti ovvero
Poco meno di un metro
Quadro e mezzo attesta per il resto scrive ancora Franco dal carcere Rebibbia di Roma proprio in carcere modello e
Per il resto siccome anche nel carcere di Rebibbia si fa poca manutenzione
Le condizioni in cui versano i bagni o le docce sono fatiscenti per non parlare della qualità dir poco scandalosa del vitto che per l'altro non basta mai per tutte le celle
E dell'assenza di educatori e anche di medici
Chiaramente io ho inviato al Maggi sei sorveglianza di Roma un reclamo e ho chiesto non solo quei pochi soldi di risarcimento che lo stato ci concede
Il prezzo scontato della tortura ma soprattutto chiesto che ordinasse al carcere di fermare questi trattamenti disumani e degradanti
E chiaramente antiche rogge ornato su ciò che mi risponderà
E il magistrato
Chiudo scrive ancora Franco dal carcere di Rebibbia chiudo con una domanda ma che fine ha fatto quell'epocale riforma Cartabia sulle carceri che doveva riportare decoro in questi luoghi
E ancora
Come mai la nostra ministra Cartabia pronuncia belle parole sulle carceri a cui però non seguono mai fatti concreti
Ti confesso che almeno qui dentro avevamo grandi aspettative da questa ministra aspettative che vedendo ciò che non ha fatto
Sono diventate un dilagante scetticismo
Ti mando un grande abbraccio la lettera appunto è firmato da Franco persona ristretto nel reparto G dodici
Del carcere
Rebibbia di Roma Franco fammi sapere cosa ti risponde il magister sorveglianza competente per il carcere Bibbia di Roma sono proprio curioso perché vedo già nelle righe
Magari un rigetto fatto più o meno così
Siccome si è vero vede pochi metri quelle attese da detenuto ma siccome tra Ora Daria essa detta della socialità prestate aperti
Potrei girare e rigirare si fa per dire pere sei ore al giorno allora a quel punto il trattamento disumano e degradante non c'è ecco senti risponde così provo ogni appello proponi appello e poi direttive domande che pugni
Circa miste Cartabia non è sono io a sottolinearle è la realtà
La Missa Cartabia affatto nasce grandi aspettative ha pronunciato sola detenzione parole importanti condivisibili non c'è ombra di dubbio parole a cui però purtroppo per il momento non sono seguite seguiti i fatti concreti e il tempo passa le persone continuano a soffrire nelle carceri e penso nel continuano a morire
Nelle carceri lo ha rinunciato a vivere e questi fatti concreti ancora non ne arrivano e quello che con molta umiltà vorremmo sottolineare alla ministra della giustizia Marta Cartabia
Ma ce ne ho adesso nel carcere Poggio Reale di Napoli l'inferno di Poggio reale perché da lì ci scrive dito che è persona detenuto punto nel carcere di Poggioreale Vito che come tra poco ascolterete
è una persona che vive la detenzione in un contesto in una condizione assai
Difficile
Vito infatti eh paralizzato ed è costretto a vivere su una sedia a rotelle
E descrive Vito dal carcere di Poggioreale
Cara radio carcere vivo la mia detenzione
Nel già terribile carcere di Poggioreale in condizioni assai difficili infatti sono paralizzato e sono costretto a vivere su una sedia a rotelle in un luogo com'è il carcere che è pieno di barriere architettoniche
Ma la cosa peggiore e che da quando sono detenuto
Non riesco a dicembre le cure di cui avrei bisogno infatti e prima di essere arrestato
Non solo prendevo una terapia adeguata ma due volte al giorno andava a fare sedute di fisioterapia intensiva che mi facevano molto molto bene
Ma purtroppo schiavitù nel carcere di Poggioreale ma purtroppo e da quando mi trovi in carcere
Queste cure sono state interrotte e di fatto passo le mie giornate sdraiato sulla branda ventiquattro ore su ventiquattro
Credimi scrive Vito dal carcere di Poggioreale credimi mi sento a pezzi
E infatti ho quarantatré anni
E ho possibilità di migliorare le mie condizioni fisiche ma stando qui in carcere vedo che peggiorò
Sempre di più una condizione questa che mi ha portato anche a compiere un gesto estremo quello che mai mai avrei pensato di compiere non ti nascondo infatti
Che qualche mese fa
E nonostante mi ritrovi sulla sedia a rotelle ho provato a impiccare mi con un lenzuolo attaccato alle sbarre
Della finestra della cella
Poi
Ho scoperto che un agente mi ha visto lì appeso quella finestra e mi ha salvato ma francamente non so viste le mie attuali condizioni se sia stato un bene oppure no
Comunque si va ancora Vito dal carcere di Poggioreale comunque ora ho chiesto al sequestro degli anziani Napoli di verificare la mia compatibilità con regime carcerario e spero che presto mi diano una risposta
E pensare e pensare che qui a Poggioreale
Non sono l'unico a vivere in queste condizioni qui infatti ci sono tanti poveri cristi che sono malati e che restano senza medicine senza cure e senza aver nessuno a cui poter chiedere aiuto vi ringrazio per avermi ascoltato e vi saluto tanto la lettera appunto è firmata da Vito persona detenuta nel carcere
Poggioreale di Napoli ora il fatto che in un carcere
Ci viva una persona detenuta paralizzata costretta a stare sulla sedia a rotelle per quanto possa sembrare Barbara soltanto l'idea potrebbe anche essere
Accettabile va bene sforzandosi molto demente
Però il fatto grave sta nel fatto che Vito come se d'altra parte anche tante altre persone detenute in tutta Italia
Pur essendo malato quindi pur dovendo ricevere terapia
E fisioterapia adeguata non riceve nulla
E questo è il fatto che aggrava ancora di più la situazione non solo che sta in carcere
Paralizzato ma che non fanno nulla per migliorare la tua condizione è questo e queste esattamente il punto Vito coraggio non ti perder d'animo e scrivi ICI scrivi c'è ancora
Poi seduto Antonio che si scrive dal carcere di Castrovillari Antonio chi si stupisce
Tra virgolette del fatto che la ministra Cartabia non abbia ancora accolto la proposta del Comitato di prevenzione della tortura del Consiglio d'Europa di introdurre il numero chiuso nelle carceri ci stupiamo e poi saluto Giuseppe da casi di Avellino che con i suoi compagni detenuti giustamente sottolinea come la ministra dalla giustizia
E anche la politica parlamentare si sia dimenticata sia dalle riforme a Ruotolo che della liberazione anticipata speciali
Allora come al solito vi ricordo i nostri ricavi di come entrare in contatto con noi di Radio Carcere innanzitutto se volete chiamarci se volete parlare con noi di radio carcere basta fare il numero zero sei quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno e chiamate Cissé da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza
Detentiva qui a Radio Radicale chiamateci se come vittime del reato non riuscite ad avere una risposta di giustizia è chiamateci anche se avete subito un errore giudiziario zero sei
Quattro otto otto sette otto uno questo è il numero da fare vi ricordo anche il nostro indirizzo e-mail radio carcere chiocciola radio radicale
Punto i t vi ricordo che siamo presenti
Anche su Twitter su Facebook e su Instagram basta cercare radio carcere di spunterà fuori il simbolo
Di radio carcere e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì questo l'indirizzo per scriverci dalle carceri
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete a Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette non solo da quelle quattro mura ma anche
Dal silenzio che a volte fa danni
Peggiori bene io ringrazio per l'assistenza in regia audio ed infine grazie grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera da una casa da una macchina da un camion e dalla cella sporche sovraffollata riderci su una radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso no anche il la linea che argomentate date
Maggior
Fatto a
Come è possibile che potete fare quello che fate
Così secondi secondi non esce fatica superiore
Naturalmente a quello italiano il tribunale
Cinque del codice di procedura penale
Abbiamo d'appello di Palermo seconda sezione
Cinque affidabilità la voce