Rassegna di Geopolitica. Gli effetti economici per l’Occidente della guerra in Ucraina

Bentrovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di mercoledì quindici giugno due mila ventidue
Oggi torniamo a parlare degli Fonsetti economici della guerra in Ucraina prima segnalazione un articolo del Bolscioi giornata
Sono dati elaborati da ricercatore della Università di Yale in un articolo intitolato la guerra della Russia all'ocra e INA è costata alle aziende globali cinquantanove miliardi di dollari di perdite transazioni e uscite affrettate
Come detto articolo del Wall Street Journal dieci giugno scorso da quando la Russia sembra solo Crane alla fine di febbraio le aziende globali hanno perso cinquantanove miliardi di dollari
A causa delle sanzioni e del taglio delle operazioni commerciali nel Paese scrive il Wall street journal sì mille aziende occidentali secondo un'analisi dei ricercatori di Yale
Ci sono impegnate a uscire completamente dalla Russia uno a tagliare alcuni affari diritti a sette precedentemente preziosi stanno quindi diventano inutili il che significa che le aziende devono subire svalutazioni
Perché l'Italia sette diluiscono di valore questi possono essere rivenditori ristoranti banche che altro ancora il gigante del fast food McDonald's esempio ebbene ci sarà un onere contabile di oltre uno virgola due miliardi di dollari dopo aver venduto i suoi ristoranti ad un licenziatario locale che la compagnia aerea
Mercato Holdings ha dovuto sostenere un onere contabile di due virgola sette miliardi di dollari a maggio dopo che più di cento dei suoi avi sono rimasti bloccati in Russia nello stesso mese il gigante petrolifero Bp
Ha visto onorevole contabile di venticinque virgola cinque miliardi di dollari sulle sue partecipazioni russe è una cancellazione di tredici virgola cinque miliardi di dollari dalle azioni rossonero
Anche se deve ancora cominciare se dismettere le sue attività in Russia nel frattempo IBM e Microsoft sono destinate a licenziare centinaia di dipendenti in Russia
Mentre le aziende tecnologiche si fanno strada fuori dal paese come risultato delle modifiche alle prospettive economiche e dell'impatto sulla nostra attività in Russia ad ho preso dissero di ridurre notevolmente le nostre operazioni in Russia ha detto un portavoce di Microsoft e anche altre difficoltà finanziaria tengono le aziende con legami con la Russia
Con più sanzioni Grandinetti te e chiusure in arrivo gli analisti si aspettano ulteriori ricadute economiche mentre la guerra infuria in Ucraina tuttavia chi ricercatore di Yale hanno anche affermato che i mercati premi erano certa misura le aziende per aver lasciato la Russia poi che i guadagni del prezzo delle azioni per le società che escono dal paese hanno battuto il costo di valutazione una tantum per le società che hanno svalutato il valore delle loro attività rosse
Tra le grandi aziende che escono dalla Russia vi sono Goldman Sachs unico che sputi fai che altre ricapitolando quasi mille aziende occidentali sanno reiterando le attività commerciali che in Russia scrive Russo il giorno le aziende globale hanno perso circa cinquantanove miliardi di dollari tre sanzioni uscite affrettate che a fare in diminuzione gli asset precedentemente valutati San diventando privi di valore costringendo le aziende a effettuare svalutazioni
La sintesi dell'articolo intitolato la guerra della Russia all'Ucraina e costate le aziende globali cinquantanove miliardi di dollari di perdite tra sanzioni che uscite affrettate articolo del non se ne giorno al dieci giugno scorso seconda segnalazione analisi intitolata perché alcune sanzioni fanno più male all'Occidente Autore dall'analisi erronea Hamaui
Dal sito la voce punto info pubblicata il dieci giugno scorso la premessa lei sanziona la Russia sono sacrosante ma alcuni di essi dove sembrano irrazionali per esempio la volontà statunitense di portare Moscardi folk oppure la discussione sul pagamento i rubli del gas un po'di pragmatismo sarebbe più utile dei programmi andiamo all'analisi non si è mai visto un Paese andare in default sul debito in valuta
Quando il suo tasso di cambio si mantiene forte e le sue riserve valutarie sono consistenti soprattutto non si è mai visto un creditore fare di tutto per non farsi rimborsare un debito specialmente da un acerrimo nemico eppure gli Stati Uniti si saluto creando perché la Russia non rimborsi le proprie obbligazioni in valuta estera e vada indie-folk questo nonostante le controparti russe non abbiano già oggi alcuna possibilità di cedere i mercati finanziari internazionali certo prosegue l'analisi possono esserci motivi di natura morale uno di propaganda politica per impedire appunti dico a rimborsare i propri debiti
Tuttavia dopo aver bloccato qui riservette le sanzioni alle russe il bene degli oligarchi e sanzionata in ogni modo l'economia e il sistema finanziario russo appare quanto mai difficile capire perché non si voglia che il governo russo rimborsi quasi trent'Toto miliardi di debito in valuta estera immessi imponendo così un ingente perdita ai risparmiatori eccedentaria ugualmente difficile poi è capire perché molte aziende occidentali siano costrette a nazionalizzare le loro attività in Russia
E quindi di fatto a regalarli a Putin in alcuni casi queste aziende sono diventate non più profittevoli o difficili da gestire in molte altre tuttavia sembra prevalere una logica per la quale non si debba a nessun costo lavorare in Russia
Nulla da dire dal punto di vista morale anche se forse un po'di sano pragmatismo sarebbe più utile agli interessi dell'Occidente resta poi prosegue l'analisi l'annoso problema del petrolio su cui da settimane loro europea Sissa lacerante ricercare di proibire ai suoi membri di acquistarlo in Russia
è tipicamente una commodity che viene scambiato sul mercato mondiale a un prezzo che al di là dei costi di trasporto e di piccole differenze nella qualità risulta sostanzialmente uniforme così ogni aumento dell'offerta o della domanda mondiale di petrolio anche se solo atteso prova con immediata riduzione o un aumento dei prezzi certo nel breve periodo vi possono essere difficoltà ad allocare la produzione in maniera efficiente e ogni sanzione tende a ridurre l'offerta e a far aumentare i prezzi
Tuttavia se è vero che nel medio periodo l'Europa può fare a meno ha un certo costo del petrolio russo e approvvigionarsi e da altri Paesi è altrettanto vero che Mosca può vendere il suo oro nero sui mercati extra-europei ovviamente la questione sarebbe posta in maniera diversa se il numero di Paesi che aderisce alle sanzioni fosse stato maggiore
Ma con giganti energivori come la Cina e l'India che non hanno aderito all'embargo la sua efficace risulta piuttosto limitata se non controproducente
E così slogan come l'Europa sta finanziando la guerra di Putin appaiono quanto mai ingannevoli ma questo non vuol dire che non si debba diversificare gli approvvigionamenti energetici
Anche perché domani potrebbe essere la Russia a tagliare i rifornimenti all'Europa il ragionamento è un po'meno vero nel caso del gas che risulta più difficile e costoso da trasportare
Tuttavia la logica sottostante non cambia seppure nel breve periodo e cose di aggiustamento risultino molto più rilevanti rimane poi il tema del pagamento i rubli del gas al di là di qualche piccola complicazione di natura burocratica amministrativa non c'è molta differenza tra pagare Gazprom in dollari conversare dollari sul conto di Gazprom banca che poi trasforma in rubli e leggera Gasparon
Anche in questo caso un po'di pragmatismo forse risparmierebbe al mondo occidentale qualche mal di pancia il soprattutto qualche miliardo di costo generato dalle tensioni che si osservano sui mercati
Come abbiamo visto nelle ultime settimane appena l'ENI e altre compagnie petrolifere europee hanno deciso di far prevalere il buonsenso so i prezzi del gas sono scesi e oggi si posizionano a un livello inferiore a quello osservato prima dell'invasione russa dello credo in conclusione è vero che le guerre si combattono anche con i simboli ma lasciamo la facile retorica agli uomini forti dei dittatori quel sa la sintesi dell'analisi intitolata
Perché alcune sanzioni fanno più male all'Occidente Autore terroni Hamaui
Dal sito la voce punto info pubblicata il dieci giugno scorso
Termina qui la rassegna di geopolitica di mercoledì quindici Giugno due mila ventidue ci siamo occupati degli perfetti economici della per in Ocre io di ricordiamo che potete ritrovare questa puntata e tutte le precedenti sul sito radio radicale concreti
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Scritte tutte le segnalazioni di ciascuna puntata e potete scaricare direttamente il podcast della trasmissione radio radicale punto it slash rubriche la rassegna di geopolitica come al saluto da Lorenzo rende