Immigrazione e futuro demografico del Paese

Buongiorno
Mi sentite
Pepe
Benvenuti a questo
Quarto
A sinistra
Morgan esatto in avvicinamento al Festival dello sviluppo sostenibile che si svolge dal quattro al venti di ottobre
Questo incontro organizzato da futura network che il sito promosso da Altis ma anche da altri centri di ricerca sugli scenari futuri per discutere appunto sulle prospettive anche al di là della della tempistica dell'Agenda due mila e trenta quindi anche dei prossimi decenni e affrontiamo un tema che consideriamo particolarmente importante quello del ruolo dell'immigrazione sappiamo che siamo di fronte a una grossa sfida dovuta al calo demografico il presidente dell'Istat Giancarlo Blangiardo più volte ha segnalato che la popolazione italiana
Potrebbe scendere di cinque milioni di persone entro il due mila cinquanta con conseguenze pesanti per quanto riguarda l'invecchiamento c'è una persona praticamente una su due lavorerebbe gli USA dove per mantenere l'altra
Una una prospettiva difficilmente sostenibile si può correggere sì in parte con la natalità aumentandola natalità certamente abbiamo bisogno di migliori politiche per la famiglia e quindi questo può dare un un contributo ma solo parziale perché sappiamo che questo non non potrebbe essere sufficiente
Si può correggere in parte migliorando le condizioni di lavoro che consentirebbe a tanti giovani di rimanere in Italia di non andare a cercare lavoro all'estero magari senza per tornare però comunque la componente fondamentale è quello dell'immigrazione
Che si presenta sotto due aspetti oggi è la giornata internazionale del rifugiato quindi abbiamo ben presente che c'è una grossa pressione migratoria che proviene che proviene dall'estero
E che dobbiamo affrontare ma dobbiamo anche fare dei piani per valutare quanti immigrati possiamo effettivamente accogliere nel Paese questo il nostro obiettivo e stimolare i partiti proprio a dare delle risposte su questo problema molto importante
Ne parleremo anche più avanti ma adesso vorrei introdurre il una cella male anche presidente alleanza italiana sviluppo sostenibile insieme a Pierluigi Stefanini per un un primo salto prego
Una sera tutti a tutti detenuto anche da parte mia all'evento Astiz valide immigrazione il futuro demografico del Paese come già detto Donato Speroni quarta e ultima tappa di avvicinamento alla sesto edizione del Festival e lo sviluppo sostenibile
Poi risolto ricevente ringraziare in primo luogo tutte le testate
Che hanno rilanciato che rilanciano sui siti e le pagine questo evento Ansa crine blu di Repubblica RAI per il sociale a Radio Radicale il circuito quotidiano nazionale
Un grazie particolare anche a futura network a suo responsabile Donato Speroni per averne curato l'allestimento che si presenta particolarmente ricco
Mio benvenuto o anche ringraziamento vale relatrici ai relatori e al coordinatore del confronto
Per la loro disponibilità a contribuire alla riflessione su un tema abbiamo sentito Complesso e sfidante come quello dell'immigrazione
Che insieme a loro vorremmo approfondire partendo da una prospettiva non usuale quella dell'equilibrio demografico a medio e lungo termine
Il momento difficile che stiamo vivendo tra guerre aumento dei prezzi delle materie prime del ciclo Effetti della crisi climatiche tra pandemia discutere e orientare il discorso pubblico su questi aspetti pence ruoli anche dire abbracciare l'ottimismo della ragione
Alzare quindi lo sguardo verso l'orizzonte dello sviluppo sostenibile parlo per far sì che limiti di oggi non possano diventare la realtà di domani
Abbandonare in altri termini il cinismo il pessimismo che può invece indurci a credere che le nostre società
Siano connotate della discriminazione dall'esclusione e farsi così rassegnare ad una visione di futuro in cui la maggior parte delle persone guarderà con sospetto e diffidenza che arriva da altri Paesi chiedi un'altra regione e che e chi non ha lo stesso colore di pelle
Questo è un approccio che inevitabilmente condurci a porci una forte domanda politica
Come gestire al meglio l'accoglienza e l'integrazione dei migranti
Allo scopo di contrastare i mitigare e anche le conseguenze bene nel nostro paese nel caso dell'invecchiamento dalla popolazione considerate drammatiche ormai da molti esteti
L'accoglienza quindi intendere anche come opportunità di fronte ad un gran preoccupante prospettiva demografica
L'obiettivo già stato detto anche quelle di stimolare i partiti politici italiani ad affrontare il tema della immigrazione prima delle prossime elezioni politiche in maniera proattiva e meno reattiva
Senza accedere nella tentazione di dare risposta affrettate immediate o peggio a cadere in facili slogan nella propensione a dividersi il noi e loro propensione stesso rinfocolato Ada nevrosi e paure collettive
Per affermare una politica capace di impegnarsi anche su questioni divisive e spinose
E mostrare una visione su progetti a lungo termine per lo sviluppo della collettività per il bene comune
Per riti vero rivitalizzare quel gusto per l'avvenire che dovrebbe essere la politica secondo una definizione che ne diede Max Weber
Nell'attuale scenario caratterizzato da imponenti fenomeni di mobilità tra Paesi mi sembra inoltre interessanti in apertura sottolineare porre in evidenza quello che lo storico Harari ha osservato in proposito
Ritenendo che il tema dell'ospitalità e dell'accoglienza dei migranti possa essere il banco di prova per il futuro dell'integrazione europea se non della stessa identità europea infatti come fa giustamente notare se da un lato l'Europa è stata costruita sull'assunto di superare le differenze culturali tra tedeschi francesi italiani spagnoli greci
Dall'altro potrebbe corollari collassare a causa della incapacità di gestire le differenze culturali tra europei emigranti provenienti per esempio dall'Africa e dal Medio Oriente
Basti pensare che attualmente secondo stile recenti dell'Agenzia ONU che si occupa appunto di migrazione l'Europa detiene il primato come meta prescelta da emigranti con oltre ottantasei
Patti davvero ad un punto di svolta in cui appare cruciale decisivo definire una strategia costruttiva
Di accoglienza che sappia quindi governare i flussi migratori e promuovere un'integrazione capace di abilitare i l'immigrazione a dare un concreto apporto al nostro Paese in calo demografico
Ci auguriamo che questo anzi slide ricco vedrete di analisi di spunti di dati su cui avviare un dibattito serio e informato contribuisca a far crescere la consapevolezza nell'opinione pubblica e soprattutto nei partiti nei movimenti politici che dobbiamo giocare da subito una partita molto importante partendo dalla cooperazione e dal dialogo multilaterale
Non mi resta quindi che augurare a tutti buon ascolto ringraziare tutte tutti per la partecipazione e dati da parte mia un arrivederci al quattro ottobre per l'evento inaugurale del Festival e lo sviluppo sostenibile
Passerei quindi luogo la parola a Donato Speroni per l'addio della classicità
A me dispiace alcuna questa quindi è un piacere per me presentare la prima a Torino nella foto
Il primo relatore e quindi che prese il professore Alessandro Rosina di Università Cattolica
Che presenterà la sua interamente la sua relazione sul tema grazie professore a lei la parola
Bene grazie a voi spero che che mi sentiate grazie per questa bella occasione opportunità di confronto su tutti i temi che riguardano il futuro delle scelte
Importanti da fare per mettere le basi potevano gestire adeguatamente migliorare io ho preparato delle slide Ambra e quindi subito sul vivo della questione dello propongo attraverso questo grafico
è un grafico che importante che fa vedere l'evoluzione della popolazione in età attiva
Con le l'andamento fino ad oggi dal mille novecentonovanta al due mila venti sono aveva presentato alle cure continue e poi le curve tratteggiate vanno a delineare il percorso futuro secondo le le proiezioni delle Nazioni Unite
Lo vedeva e vede questi percorsi Menia differenziata nelle varie aree del mondo e quello che si vede è che il mondo occidentale
Sta rifatto entrando in una sua nuova fase che quella dell'indebolimento della popolazione in età attiva di qui il mondo occidentale rappresentato dalla curva quella rosso marcato Borgo marrone sono quella che nella fase del recente passato
Al valore più elevato quindi quella più marcata e più elevata e che quindi fa vedere che
Finora
Il mondo occidentale ha beneficiato di questa finestra positiva
Di opportunità in cui la popolazione in età attiva ex avvenuto una presenza particolarmente consistente all'interno della popolazione più in generale quello che viene chiamato dividendo demografico e che quindi mette a capire parzialmente il
La la fase favorevole del contributo alla struttura democratica sulla crescita economica perché appunto prevale la popolazione che contribuisce a produrre crescita sostenibilità sociale
Però quello che anche si vede è il percorso poi successivo e
La curva che quindi rappresenta
Mondo occidentale Europa e Nordamerica dai valori più alti andrà progressivamente a scendere sempre di più e quindi stiamo entrando in questa fase di indebolimento progressivo della popolazione in età attiva che andrà poi diventare
A acquisire tra le posizioni peggiori nel vuoto
E quindi noi siamo davanti dobbiamo gestire un po'questo passaggio un'arpa una curva demografica evoluzione demografica che finora nel mondo in cui viviamo nel mondo occidentale ha avuto un apporto positivo nella crescita economica
Niente che adesso invece va verso una forte indebolimento con tutte le implicazioni che questo andrà a produrre
L'indicatore che po'tutto il mondo tutte le economie
Mature avanzate guardano con preoccupazione attenzione l'indicatore che mette al denominatore il grafico che le ho appena visto c'è la popolazione in età attiva quella che tende a produrre ricchezza che fa funzionare finanze sistema di welfare
E e al numeratore invece la popolazione in età anziana gli over sessantacinque
Qui quello che importante aver presente anche questo indicatore finora è peggiorato perché aumentato il numeratore cioè la popolazione in età anziana gli over sessantacinque
Mentre una stiamo entrando in una fase in cui oltre a continuare ad aumentare il numeratore cioè l'operazione anziana ma ridursi sempre di più anche appunto il denominatore e questo avviene non sono con differenze rilevanti come abbiamo visto nelle variare del mondo mantiene con differenze rilevanti anche all'interno nella stessa Europa
E questo indicatore su cui qui vedete le i valori che corrispondono al dato del mille novecentonovanta del due mila diciannove e poi il dato il più elevato è quello del della proiezione al due mila cinquanta
Ci sono tre Paesi che sono stati evidenziati sono la Svezia che vedete sulla destra e in cui
Questo indicatore avrà un peggioramento molto limitato molto più limitato rispetto al al tutto il resto sono del dell'Europa
Poi l'altro riquadro quello più centrale invece fa riferimento alla Germania che partiva
Da squilibri demografici anche peggiori rispetto a quelli italiani ma poco anche come la Svezia già mettendo in campo azioni
Che riguardano sia le misure per la natalità sia misure di attrazione di migrazione ma con e capacità poi di inclusione effettiva all'interno del mondo del lavoro e di partecipazione anche sociale
Ha fatto sì che questa questi squilibri rappresentati da questo indicatore non andassero a peggiorare troppo che infatti anche la Germania tutto sommato si trova
A averli contenuti e averli riportati comunque
Con livelli che tutto sommato solo all'interno della media europea
Terzo Paese è invece l'Italia in paese invece che questi squilibri nobiliare gestiti gli ha lasciati in qualche modo peggiorare e quindi sarà uno dei paesi in cui questo indicatore peggiorerà maggiormente c'è che maggiormente andrà a combinare una crescita rilevante la popolazione anziana con una riduzione particolarmente rilevante della popolazione in età attiva
E lei conseguenze giuridico del creste misure di queste azioni e rispetta la capacità dei vari Paesi di affrontare e gestire gli squilibri demografici
Li li vediamo misurati all'interno di uno studio interessante che è stato pubblicato qualche anno fa sull'anno sette
E che oltre a delineare un po'il quadro dell'evoluzione demografica di tutti i Paesi del mondo va poi anche a vedere l'impatto che questo ha sulla crescita economica sul prodotto interno lordo e qui avete renting
Con varie fasi erede dell'evoluzione nei prossimi decenni fino alla fine del secolo ed è interessante vedere queste tre Paesi conosce rappresentano tre situazioni molto diverse non solo appunto rispetta gli squilibri che abbiamo appena
Visto nell'azione precedente ma anche rispetto alle implicazioni sulla che questi hanno poi sull'evoluzione la crescita economica quello che si vede che la Germania
Riuscirà a mantenere la propria posizione quindi questa capacità di fare in modo che gli squilibri demografici non siano così eccessivi mai avergli ricondotta situazione media europea in combinazione con altre politiche calma capace solo di gestire
Lo sviluppo economico e di rispondere agli squilibri manterrà una nella propria posizionando Anna migliorarla né peggiorarla
La Sbai essere invece che parte da valori parti più bassi rispetto alla ai dati insomma la situazione è più recente su una andrà progressivamente nel corso essa quindici a migliorare la propria posizione infatti la spesse uno dei paesi che maggiormente come abbiamo visto è stata in grado di dedurre gli squilibri
E all'opposto l'Italia invece che andrà progressivamente a peggiorare il suo posizionamento e quindi il rischio è che se le cose non cambiano se manteniamo questi squilibri che poi si autoalimenta né quindi
Vanno a vincolare progressivamente verso il basso impossibilità di creare crescita economica anche quindi di garantire poi sostenibilità sociale e il rischio appunto di uno scivolamento progressivo verso il margine rispetto al mondo che invece
Quella parte del mondo crede nella benessere e sviluppo quali sono i margini della nostra azione e li vediamo
In questo grafico che confronta il profilo della popolazione attuale che li vedete rappresentata nella curva grigia
Dall'età zero fino ai cento anni oltre la curva grigie rappresenta la popolazione attuale italiana e vedete che
I valori iniziano molto bassi perché appunto abbiamo pochi giovani
Quel processo di dei giovani mentre la conseguenza della persistente denatalità
Poi c'è una gobba elevata attorno ai quaranta quarantacinque cinquant'anni perché sono appunto le generazioni nate all'epoca del baby boom e poi c'era il profilo che va verso il basso nell'età anziana
Questa curva confrontata con la curva blu centrale e che rappresenta le proiezioni Istat al due mila cinquanta e avete poi due curve tratteggiate che rappresenta l'immagine di incertezza
Quindi uno scenario un po'più alto più favorevole a uno c'era un po'più basso meno favorevole e quindi possiamo anche
Utilizzare appunto la
Per la quello che la democrazia ci e fornisce poi informazioni su come sarà il nostro futuro e anche su quali sono i margini in cui su cui possiamo agire
Qui è interessante però aveva in mente che c'è una parte su cui
L'azione che possiamo mettere in campo
Per ridurre gli squilibri e fare in modo che non si accendino progressivamente
Può essere ottenendo risultati positivi attraverso un'inversione di tendenza della natalità ma da qui al due mila e cinquanta la parte che potrà beneficiare da un'evoluzione all'ammirazione tendenza della natalità
è quella che va da zero ai ventotto anni c'è la popolazione prese a ventotto anni nel due mila e cinquanta cioè le generazioni che qua devo nascere tra oggi due mila ventidue
E il due mila cinquanta
Quella Martelli che qui la parte più a sinistra quella rete a sinistra dal grafico allarga su cui è un'inversione di tendenza natalità potrebbe a ridurre il la la perdita che potremmo avere di popolazione giovane e in qualche modo fa farsi che non ci abitiamo troppo e che andiamo a precipitare all'interno di una di una trappola demografica che ci trascina progressivamente verso il basso quindi è importante agire
Sulla inversione di tendenza natalità perché altrimenti ci troveremo continuamente a avere squilibri demografici spessi autoalimentano
C'è poi una parte che quella invece del riquadro rosso che quella al centro della vita attiva nel due mila e cinquanta ed è quella tra i ventotto e sessantotto anni
Possiamo qualche modo rappresentarla in tanti quest'anno di queste due
Soglie di età e e vedete la curva tratteggiata più alta è quella che beneficia dei cambiamenti che possono rafforzare questa parte della popolazione già la popolazione attiva e questa rafforzamento che possiamo avere arrestato lo scenario mediano che quello continuo lo scenario tratteggiato più alto è favorito da una contributo delle big dell'immigrazione dei flussi migratori più consistente mentre il scenario tratteggiato più basso
è quello invece che ipotizza che dei flussi migratori via via vadano progressivamente a ridursi fino quasi ad annullarsi
Quindi ci giochiamo Lala Positano hippies posizionarsi o nel riquadro nella nello scenario tratteggiato in un basso o in quello più alto poi e a qualifiche dati corrispondono a questi due
A questi due
Date a questi due scenari beh nello scenario alto quello più favorevole avremmo una perdita di popolazione tra i venti e il sessantotto anni di circa circa cinque virgola tre milioni quindi nella situazione più favorevole cioè quella nelle previsioni Istat poi lo dirà meglio anche la dottoressa Conti
Ipotizzando una saldo migratorio attorno ai duecentocinquanta mila unità annue consentirebbe di ridurre la perdita di Bonazzoli in età attiva a cinque virgola tre milioni
Mentre nello scenario più basso quello in cui i flussi migratori vanno via via a ridursi fino quasi ad annullarsi a metà del secolo
Ci troveremo con una perdita di otto virgola cinque milioni
E c'è una differenza particolarmente rilevante tra queste due possibilità cioè lo scenario in cui le migrazioni
Praticamente non hanno più nessun ruolo ero scenari invece il migrazioni che continua ad essere rilevanti
E su questo appunto la questa differenza è legata come gestiremo in questi flussi migratori
E un un punto quindi importante d'aver presente questo non stiamo ragionando su quanta popolazione complessivamente avremo nel due mila e cinquanta possiamo avere cinque milioni in meno cinque milioni in più dieci milioni in meno dieci milioni in più queste o parlando della struttura interna della popolazione
E quindi di come rischiamo di creare degli squilibri che vanno poi a impoverire la popolazione inedita attiva a fronte invece di una crescita consistente della popolazione invece in età anziana che
Andrà a crescere qui l'incertezza praticamente non c'è infatti si vedono nella annacquate terziaria la curva quella più a destra che le le linee tratteggiate quella continua sono sostanzialmente sovrapposte
E lì la parità gli l'aumento di popolazione in età anziana Biglio per sessantotto è di circa cinque milioni
Quindi nello scenario più favorevole avremmo un aumento di cinque milioni di popolazione in età anziana rispetto ad oggi è una riduzione di oltre cinque milioni di popolazione in età attiva
Se i flussi migratori saranno in grado di essere sostenuti a con una quantità stimato attorno ai duecentocinquanta mila unità perché altrimenti i divari gli squilibri che potrebbero essere ancora maggiori
Potremo però fare anche di meglio non è detto cioè duecentocinquanta mila è una stima che fa l'Istat sulla sullo scenario altro
Possiamo pensare anche a trecento mila trecentocinquanta mila in quel caso gli squilibri sarebbero ulteriormente ridotti rispetto a quelli qui delineati
Se vogliamo però anche
Sviluppare meglio
Questi scenari e le implicazioni che hanno ci sono due casi interessanti che possiamo mettere velocemente a confronto per il tempo qui tre il il caso il primo caso che voglio mettere insomma in in evidenza e porre l'attenzione è quello della Val d'Aosta Valle d'Aosta
E il e lo confrontano con loro con le dinamiche che ha avuto la Germania invece negli anni dieci quindi confrontiamo dalle dinamiche dello scorso decennio della Valle d'Aosta ed era già mai
E in questo grafico abbiamo sempre a confronto la struttura per età la della popolazione distribuita per età della Regione Valle d'Aosta dal due mila undici del due mila e ventuno
E che e si vede appunto che la la curva tratteggiata che è la situazione
Della vale nostra nel due mila undici sentenzia trasformata poi progressivamente nella curva più scura
Con quindi lo spostamento della popolazione più consistente dal centro la vita attiva che va progressivamente spostarsi in età anziana ma questo che cosa produce non solo una riduzione della popolazione che produce benessere e crescita economica eccetera ma va anche a ridurre la popolazione in età riproduttiva e di conseguenza si riducono anche la la fascia più giovane quella dell'infanzia dei bambini infatti si è andata a vedere sul riquadro rosso
Ha in corrispondenza della riduzione della popolazione al centro della vita attiva che anche quindi centro della vita riproduttiva corrisponde anche una curva nera che si abbassa si sta considerevolmente rispetto alla curva azzurra
Quindi un rafforzamento della popolazione in età attiva aiuta non solo a rendere più solida
La popolazione dal punto di vista oggi economico di crescita di sostenibilità ma anche in prospettiva di consentire anche l'inversione di tendenza della natalità di potersi produrre e quindi anche
Evitare il rischio di finire in una trappola demografica che altrimenti rischia di essere un destino quasi inesorabile
E a confermarlo appunto interessante vedere che quindi la Valle d'Aosta si è trovata con delle dinamiche nonostante sia uno dei intende delineare in Italia che stanno investendo di più sulle politiche familiari con anche una copertura degli asili nido maggiore rispetto
Arrecare altre regioni si è trovata con un andamento delle nascite peggiore rispetto alle previsioni
Perché appunto se non si diventa attrattivi nei confronti dei giovani
E non si viene commenta attrattivi anche rispetto a si rafforza rispetto anche a Hogwarts autoctona con arrivi anche
Da dall'esterno
Questi squilibri demografici poi vanno progressivamente a peggiorare e appunto questa curva della dinamiche delle nascite che sono state peggiore rispetto al previsto è anche la conseguenza delle dinamiche delle migrazioni che sono state peggiori del previsto
E questo lo vediamo anche concentrandoci
Nel confronto della popolazione straniera nelle fasce detta più giovani
Qui la curva la la barra grigia rappresenta e la popolazione nelle varie fasce d'età zero due tre cinque sei dieci eccetera nel due mila undici
La curva la curva la la barba bianca le previsioni e tesi sono fa che di di quella che avrebbe dovuto essere la popolazione in queste fasce d'età nel due mila e venti
è evidente quindi che e invece la barra nera sono i dati effettivamente realizzati quelli effettivamente osservati
E quindi non solo quindi le previsioni barra bianca non si sono realizzate
Ma la barriera che sui dati effettivamente osservati sono sia più bassi delle previsioni molto più bassi di statura sia previsto ma più bassi anche della barra grigia cioè
Della popolazione le varie fasce d'età
Per le appunto giovanili e infantili del due mila undici quindi
Una debolezza di tutto il processo demografico che appunto rischia poi di spostare progressivamente questa regione se non inverte la tendenza verso appunto squilibri che diventano progressivamente insostenibili mentre il l'esempio di una Germania eh l'opposto perché nel corso degli anni dieci ha avuto una combinazione sia di politiche e familiari sedi politiche attrattiva e sia di capacità anche di inclusione lavorativa e sociale dell'immigrazione attratta all'interno della Germania
Ed è stata un'immigrazione anche abbastanza consistente con una media con un saldo migratorio di circa mezzo milione di
Di immigrati
Durante appunto ciascun anno di questo decennio ed è un'immigrazione che poi è stata
Analizzata attraverso arrivi non solo di profughi siriani sono state appunto Accolti e poi messi nella condizione di di essere integrati all'interno dei dei percorsi lavorativi egli aveva asserito di progetti di vita ma anche se guardiamo punto di confronto anche una tabella nel che che vedete lì ma non entro troppo nel dettaglio da paesi dell'est Europa che hanno avuto appunto un ruolo considerevole mentre nella crescita dell'anno dell'immigrazione in questo decennio e anche dall'Italia
E ripeto quindi questa capacità di attrazione ma anche inclusione lavorativa sociale ma in combinazione anche con politiche familiari a avuto come fatto sia quello di ridurre gli squilibri demografici e l'abbiamo visto nei grafici iniziali ma anche di dare un impulso positivo sulla natalità tant'è che e vado a concludere
E la la fecondità il tasso dei normali figli per donna della Germania che partiva prima degli anni dieci
Sui livelli più bassi rispetto alla media italiana sia posizionato nel corso appunto del di questo periodo su valori più alti rispetto alla media europea
Quindi una risposta appunto che deve essere qualche modo sistemico come la la Germania mostra
Salto un po'di cose che riguardano le lei Pannella ed è che dobbiamo sistematica in maniera sistemica riuscirà a combinare mettere assieme per dare una risposta agli squilibri e arrivo
Ha comunque la sintesi che riprende anche quello che è un po'ho dovuto saltare e che ha questa doppia sfida quindi che abbiamo davanti la prima come contenere gli squilibri demografici da un lato abbiamo bisogna di invertire la tendenza natalità per non scivolare in via definitiva all'interno del di una quindi questa trappola demografica ma dall'altro aveva bisogno anche di rafforzare già chi
è già adesso la linea in età attiva
E quindi attraverso flussi migratori perché gli effetti positivi della natalità li vedremo solo tra venti venticinque trenta
Questo dal punto di vista del contenimento gli squilibri demografici dall'altro c'è poi la necessità anche di gestire
Gli squilibri non so di contenerli ma poi anche di gestirli e qui c'è l'importanza di della dell'investimento sulla qualità del lavoro sulla sulla capacità di inserire in maniera efficace tutte le componenti dalla colazione una possibilità che possono avere un ruolo positivo all'interno dei processi di produzione di crescita liberasse quindi anche di sostenibilità sociale
Di utilizzo quindi anche efficace le nuove tecnologie dell'investimento sulle limiti emendativo ma queste due sfide questo il messaggio principale
Vanno considerati integrate e vanno gestiti in modo sistemico perché da un lato l'immigrazione è un fattore rilevante per rispondergli squilibri demografici l'abbiamo visto sia nel caso italiano sia nel confronto appunto con la German e quindi anche per la risponda alle conseguenze
Economiche sociali di uguale fa degli squilibri demografici quindi l'immigrazione è un fattore rilevante insieme agli altri per rispondere agli squilli
Dall'altro non possiamo panino di pensare di attrarre immigrazione senza uno sviluppo economico e senza offrire un'adeguata integrazione lavorativa e sociale
Quindi e siamo all'interno di questa dilemma o comunque la necessità di comporre questa situazione da un lato la crescita e lo sviluppo abbisogna di immigrati dall'altro l'immigrazione di successo ha bisogno di crescita e di sviluppo e capacità di integrazione lavorativa e sociale
Non solo e poi c'è la combinazione tutto questo con il resto sia lo sviluppo economico sia l'integrazione lavorativa e sociale degli immigrati ieri sono deboli direzione destinata a rimanere deboli se nel contempo non riusciamo a migliorare anche l'occupazione giovanile
E l'occupazione femminile perché quelle che sono attualmente tutti i limiti e le carenze della transizione scuola-lavoro per i giovani della conciliazione tra lavoro e famiglia
Per i progetti lavorativi e di realizzazione dei progetti di vita anche dal punto di vista femminile pensano ancora di più sulla popolazione straniera e quindi diventa un vincolo
Più generale rispetto appunto un Paese che invece deve mettere assieme con successo tutte queste leve se vuole appunto
Invertire tutto quello che finora ci ha trascinato verso questa alimentare squilibri che sono andati progressivamente a crescere e mettere le basi invece più solidi un futuro che consenta Alitalia di a realizzare e mettere in campo il meglio le potenzialità anche mi fermo qui grazie
Grazie grazie professor Rosina per averci fatto entrare da subito nella complessità e per averci anche sottolineato un approccio la visione integrata e sistemi Cad cui affrontare il tema un tema che suscita grande interesse
Come dimostra anche il numero grande di persone che ci stanno seguendo indiretta anche sul Sole ventiquattro Ore che sta trasmettendo in streaming la diventa che hanno avuto l'opportunità di ringraziare prima
Nel frattempo abbiamo ripristinato anche il collegamento con i responsabili futura network Donato Speroni e quindi sono lieta di passare a lui la parola per introdurre i prossimi relatori grazie
Grazie Marcella si ha avuto un una zecca oltre temporale ma anch'io ringrazio Alessandro Rosina e ricordo che Alessandro
Ha seguito lo sviluppo di futuro network fin dall'inizio ed è stato anche relatore del nostro precedente convegno durante il festival c'è l'anno scorso
Nel quale abbiamo trattato il tema dell'Italia del due mila e cinquanta il rapporto fra i giovani e gli anziani quindi un poco diciamo propedeutico al Piano di oggi
Bene a questo punto sono lieto di invitare a intervenire e con la sua relazione il professor Maurizio Ambrosini sociologo molto noto per i suoi studi sulla sulla immigrazione della Università Statale di Milano
Prego professore
Grazie di questo invito mi fa molto piacere condividere qualche spunto di riflessione andiamo subito con le slide
Il primo punto in realtà è riflettere sul fatto che l'accoglienza e l'integrazione dipendono dal nostro sguardo cielo vince proprio il tema accoglienza dei profughi ucraini
Centoventicinque mila arrivi non hanno costituito un problema così come in realtà milioni di arrivi in Polonia in altri Paesi dell'essa non sono stati percepiti come un problema
Circa venti mila sbarchi dall'inizio dell'anno ai primi di giugno invece sì
Dobbiamo partirà da cui riflettere su chi noi chiamiamo immigrati chi noi pensiamo e rappresentiamo come immigrati
Per essere breve immigrati sono coloro che stanno sotto una doppia alterità se insiste parecchio sulla diversità culturale ma c'è anche un elemento socio economico la povertà
Percepita quanto meno noi non temiamo immigrati gli stranieri che vengono dal Nord del mondo da paesi sviluppati nemmeno dal Giappone dalla Correa da Paesi culturalmente lontanissimi dal nostro
Mentre chiamiamo immigrati rumeni
Non è la tanto la diversità culturale ma indifferente status socioeconomico e anche tra coloro che vengono dal Sud del mondo investitori calciatori cantanti attori noi non li chiamiamo immigrati
L'immigrazione la mobilità problematica
Che noi percepiamo come problema etica mentre per dirla con uno slogan la ricchezza sbiancato
Quando parliamo di immigrati noi parliamo di persone che percepiamo come inferiori meno moderne meno sviluppate persone che vengono qui o per chiedere qualcosa o peggio per portarci via qualcosa
Ed è per questo che si pone la questione dell'integrazione degli immigrati mai verso i benestanti
Poco verso gli immigrati in certa misura tollerati non so gli studenti molto verso gli altri quegli immigrati che noi percepiamo come poveri alla prossima grazie
C'è poi un dibattito sulla terminologia che io qui si sintetizza in poche parole alcuni preferiscono altri termini come inclusioni incorporazione
Che spostano l'accento sulla responsabilità della società ricevente verso i nuovi arrivati
è giusto ma parziale
Come dirò
Anche gli immigrati hanno la loro parte di responsabilità di un richiesta nei loro confronti di attivarsi per diventare componenti effettive accettate della società ricevente
Altro termine che piace molto in modo particolare al mondo dell'attivismo su questi temi è quello dell'INPS il termine interazione
Che dice una cosa giusta di nuovo cioè l'importanza dello scambio della comunicazione di una relazione con le persone che arrivano dall'esterno te ma anche alcune debolezze
Per interagire serve una base minima d'integrazione per esempio la conoscenza della lingua
Inoltre interagendo in modo forte significativo prolungato che cosa si produce sul piano sociale se non quella che possiede può definire integrazione Terzo bisogna stare attenti alle asimmetrie di potere anche il dominio è una forma di interazione anche lo schiavismo era una forma di interazione probabilmente non lo è più desiderabili
E infatti il termine interazione mi sembra trascuri la dimensione strutturale cioè la possibilità di vivere una vita buona dignitosa
Che invece e incluso un significato che è compreso nel termine integrazione se correttamente inteso andiamo alla prossima
Allora possiamo definire l'integrazione fatte le premesse che non vanno dimenticate non parliamo mai di integrazione dei benestanti poco degli studenti
L'integrazione e il processo che conduce gli altri quelli che chiamiamo immigrati a diventare una componente accettata della società questa sua definizione abbastanza semplice dovuta Penguins Martinello pone l'accento sulla dimensione processuale cioè l'integrazione non nasce il giorno zero è un processo che si sviluppa nel tempo
Chiama in causa giustamente gli atteggiamenti della società ricevente il termine chiave accettazione notate che non si parla come spesso in molte definizioni ben intenzionate di una specie di incontro a metà strada in cui tutti cambiano qualche cosa non è vero ombre Società riceventi cambiano pochissimo per non dire nulla non modificano le loro leggi la loro lingua loro calendario il loro sistema politico
Già tanto va già bene se accettano i nuovi arrivati
E giustamente l'accento va lì inoltre diventare componente accettata chiama in causa anche la corresponsabilità degli immigrati cui prima accennavo non sono dei soggetti passivi dei processi di integrazione ma sono chiamata atti a fare la loro parte per esempio imparando la lingua inserendosi attivamente per quanto è nelle loro possibilità nel mercato del lavoro
è implicita da questo punto di vista il riferimento anche la dimensione strutturale per diventare una componente accettata bisogna riuscirà a conquistare degli standard dignitosi di vita il bisogno di una società che vuole
Accettare integrare gli immigrati provveda a loro casa o la possibilità di accedere una casa la possibilità di trovare lavoro la possibilità di ricongiungere la propria famiglia di mandare i figli a scuola di accedere ad altri servizi
Alla prossima
Dobbiamo a questo punto fare un'altra sottolineatura che se permettete dico in modo un po'provocatorio l'immigrazione non esiste
Non esiste qualcosa un processo un fenomeno sociale definibile come immigrazione
Esistono semmai diversi tipi di immigrati e quindi diverse forme di integrazione per ragionare di integrazione come pure di politiche di a di ingressi di nuove ammissioni dobbiamo confrontarci con questo fenomeno articolato con questo universo variegato
Di possibili nuovi entranti cioè dovremmo chiederci quanti studenti vogliamo mettere a che condizioni quanti assistenti familiari degli anziani dette badanti quanti lavoratori di vario livello
Quanti operatori sanitari tema che la pandemia ha messo in evidenza ma che è stato un po'dimenticato in Lombardia un infermiere su tre viene dall'estero
Quanti familiari ricongiunti e quanti rifugiati inottemperanza alle norme gli accordi internazionali
Se inventando la popolazione degli immigrati facendoci delle domande più precisi disse
Probabilmente una serie di fantasmi di stereotipi verrebbero messi in discussione
Per esempio l'idea che il nostro Paese sia stato sottoposto sia sottoposto a una pressione incontrollata di immigrazione dall'estero è falso negli ultimi dieci anni l'immigrazione nel Complesso è rimasta stazionaria e questa non è una buona notizia perché come si intuiva dalla relazione del professor Rosina il confronto con la Germania
Un Paese che cresce poco quello non solo non fa figli ma non attira neanche immigrati
Gli immigrati vanno verso i Paesi che hanno qualcosa da offrire
Se ne sono arrivati pochi negli ultimi dieci anni nel nostro perché e il nostro Paese arrancava
Forse oggi si sta aprendo qualche nuova opportunità
E quindi con questo quadro in mente con quest'idea che dobbiamo darci politiche articolate possiamo anche intervenire sul fenomeno demografico
Non è il numero in sé che conta ma il legame tra i nuovi arrivati l'esigenza del nostro sistema economico e sociale per esempio in termini di assistenza agli anziani una sfida enorme
E lei no il nostro investimento nell'accogliere integrare i nuovi arrivati sono questi tre elementi che devono essere combinati per produrre efficaci politiche di ingresso e di integrazione andiamo alla prossima
Quindi nell'integrazione possiamo distinguere tre
Livelli tre componenti il primo come già dicevo è la dimensione strutturale per integrarsi occorre disporre di un lavoro dignitoso di un'abitazione
Accettabile e di un accesso i principali servizi sociali in secondo luogo l'integrazione chiama in causa una dimensione relazionale
L'essere accese tattiche prima vedevamo poter avere rapporti amichevoli con i vicini con i compagni di scuola dei figli con i frequentatori degli stessi ambienti sociali
Il problema dell'integrazione e spesso che gli immigrati hanno lavoro
E sono relativamente accettati sul lavoro due milioni e mezzo di occupati regolari nel nostro Paese dieci per cento dell'occupazione complessiva
Ma quando escono dal lavoro soprattutto se sono giovani uomini diventano sgraditi
Dopo le sei del pomeriggio non piacciono più
Quindi serve possibilità di relazione di comunicazione bilaterale il più possibile paritaria l'interazione che prima accennavamo
Servono luoghi dove sia possibile incontrarsi e costruire insieme società in terzo luogo c'è una dimensione personale che già prima evocavo cioè anche gli immigrati sono chiamati a partecipare attivamente alla vita sociale andiamo alla prossima
Quindi dobbiamo aggiungere
L'integrazione come il processo sociale va distinta dalle politiche di integrazione spesso si fa confusione tra questi due livelli si somma la determina la capacità della politica per esempio di produrre integrazione
Come accennavano con l'esempio della Germania il mercato ha un ruolo importante la società civile il vicinato hanno un ruolo importante le politiche devono cercare di accompagnare e favorire questi processi ma è dubbio che possono produrli da soli
Secondo l'uomo l'integrazione è un fenomeno composito pluri dimensionale variabile cioè c'è distinzione per esempio tra la sfera pubblica in cui è più giusto pretendere che gli immigrati faccio perno delle azioni che gli conducano più a fondo nella vita sociale l'esempio tipico imparare la lingua
Mentre c'è una sfera privata dopo importante il rispetto per le loro eventuali differenze specificità richieste per esempio in campo religioso
In terzo luogo l'integrazione eminentemente locale le persone non si integrano in un astratto spazio nazionale ma si integrano in un contesto storici preciso specifico le persone hanno un corpo
Ed è a livello locale che cercano una casa per questo corpo che cercano delle relazioni che cercano di inserirsi nel mercato del lavoro
Inoltre siamo diventati per fortuna meno dogmatici rispetto al fatto che l'assimilazione sul piano culturale il diventare simili in tutto agli abitanti della società ricevente
Produca buoni integrazione dal punto di vista socio economico
Il caso delle minoranze di successo negli Stati Uniti gli asiatici tipicamente
O i cubani in Florida
Che ottengono successo sul piano educativo ed economico anche se mantengono specificità culturali linguistiche religiose ci aiuta a capire che i percorsi non sono necessariamente allineati
Che per esempio la formazione di comunità di reti di mutuo aiuto
è un fattore che aiuta e l'inserimento dei nuovi arrivati e li aiuta a inserirsi nella nuova società trovare lavoro risolvere una serie di problemi sociali
Tutto sta a fare in modo che le reti non diventino ghetti che non sì Ester citino la loro azione in contesti depredati
Quindi l'assimilazione riveduta e corretta nella sfera pubblica e il rispetto delle identità minoritarie non solo non in opposizione
Alla prossima
Le ultime parole sono sul ruolo non solo degli Stati ma della società civile
Proprio le difficoltà di questi ultimi anni in particolare verso i rifugiati da non confondere con gli immigrati in generale
Ci dicono quanto importante il ruolo di soggetti attivi impegnati nel difendere i diritti umani il ruolo delle società civili nel inclusione nell'integrazione dei nuovi arrivati anche quando sono stigmatizzati ed esclusi sul piano delle politiche pubbliche
Dobbiamo aver chiaro che al ritorno dei confini almeno contro alcuni gli immigrati come dicevo sgraditi minaccia diritti umani fondamentali grazie
Grazie professor grazie
Relazione molto interessante perché ha fatto chiarezza sulle condizioni dell'integrazione e sulla necessità anche che non sia solo un discorso politico ma anche della società civile
Mi ha colpito il suo riferimento
Alla necessità di segmentazione cioè effettivamente se se si cercasse di fare una proiezione in cui si ragiona sul sul millenari necessità che e alla società italiana rispetto agli immigrati premendo il discorso
Sì due diventerebbe più più accettabile in sostanza anche dal punto di vista politico
E a questo punto
Devo dare la parola a Cinzia Conti dell'Istat io avevo chiesto al professor Giancarlo Blangiardo il presidente dell'Istat come l'immigrazione entrava nelle proiezioni della statistica ufficiale
Il professor Blangiardo non poteva partecipare di persona ma ha designato una da ricercatrice dell'Istat particolarmente esperta che Cinzia Conti che fra l'altro se non sbaglio sta seguendo anche gli studi sull'immigrazione che verranno presentati nel prossimo rapporto annuale
E per cui nel diamo la parola a lei per avere il quadro appunto dell'immigrazione nelle proiezioni demografiche se che che nella situazione italiana secondo la statistica ufficiale grazie
Grazie buonasera tutti si diciamo che trent'introdurrò discorso del ruolo delle migrazioni come un famoso vedete per agire sulla sulla popolazione non tornerò diciamo sull'inquadramento generale in cui si è ampiamente occupato moti il il professor Mina
E invece e insisterà un pochino da un punto di vista più demografico questo sono logico sul discorso dell'integrazione o dell'inclusione che ha portato avanti poco fa avessero Ambrosini possiamo passare all'Islam integrazione e ok
Quindi il permettetemi di iniziare con una breve introduzione su cose messo al immigrazioni e all'immigrazione negli ultimi anni i relatori che abbiamo dovuto han nuovo introdotto in particolare il professore Ambrosini ha parlato le diverse tipologie Iraqi ha parlato e diverse tipologie di infrazioni
E in realtà negli ultimi anni si sono registrati da questo punto di vista numerosi cambiamenti l'Italia è stato un paese di migrazioni già a partire dagli anni settanta ottanta Mango forma molto l'intimità rispetta a quanto è accaduto poi tra gli anni Novanta il primo decennio il decennio degli anni due mila due
Punto una crescita straordinaria della presenza straniera anche a seguito di numerosi processi di regolarizzazione che si sono succeduti in quel periodo
Successivamente Mobutu un periodo meno diciamo di di crescita meno evidente sì di stabilità ma ci sono stati dei cambiamenti su una tipologia corretto di Milano undici poiché l'anima azzurra
I nuovi ingressi per lavoro si son dati a contare notevolmente fino a rappresentare una quota poi mini dei nuovi arrivi annuali questo perché in realtà annunzia provveduto dei nuovi flussi alla programmazione di flussi di lavoro ingresso a contrarsi c'è stata una crescita e quindi poi nel due mila quindici il superamento del dei flussi di una partenza degli arrivi invece per motivazioni connesse alla sibilo e ambizioni internazionali particolare il piccolo abbiamo registrato nel due mila diciassette mangia
C'è una e quindici era era scoppiata quella che è stata chiamata la crisi dei rifugiati nel Mediterraneo in cui l'Italia ha avuto senz'altro un buon Warner primario dal punto di vista dell'accoglienza
Però non trascuriamo la linea rossa in alto perché la rigorosa in alto rappresenti si i ricongiungimenti familiari e cioè gli archivi da parte di persone che vanno aggiungersi con un familiare già prese niente nel paese di accoglienza quindi e la quella linea rossa che vedete è abbastanza stabile e supera tutte le altri vicini è la motivazione di ingresso prevalente in realtà rappresenta la stabilizzazione flussi migratori all'interno del nostro Paese
Cosa è avvenuto di vista della presenza qual è stata la conseguenza di questi mutamenti dal punto di vista della senza straniera in realtà ormai al primo gennaio ventidue e il gli stranieri residenti nel nostro Paese supera i cinque milioni sono cinque milioni centrate e cioè quasi centonovantaquattro mila mentre due mila diciotto ammontava a poco più di cinque milioni quindi realtà in quattro anni abbiamo avuto un incremento di poco cento mila unità un incremento molto contenuto vedete queste e la linea delle variazioni annuali popolazione straniera residente e non non ci sono più questi picchi spesso a seguito di figurazioni e Mario e andato a diminuire la crisi lento annuo anzi in certi periodi si è registrato addirittura un decremento questo è sicuramente causato da a riduzioni per contenimento dei flussi in ingresso ma c'è anche un nome nuovo
Che è alla base di questo andamento e questo fenomeno quello dell'acquisizione dinanzi al perché come dicevamo prima emergenza sitter vero
Ma anche sanzione sul territorio delle migrazioni che sono arrivati negli anni passati questo importante perché molto spesso e i mass media si ferma no
Sul discorso dell'emergenza in realtà cioè quella che viene chiamata presenza silenziosa e letteratura quindi una senza straniera che in qualche modo non fa notizia
Ma che continua il suo processo dilazioni di inclusione asseconda il termine che preferiamo
A nel nostro Paese e in particolare un processo ormai da uno stadio così avanzato che molte persone
E hanno acquisito la cittadinanza erano circa un milione e mezzo i nuovi cittadini dell'acquisizione della cittadinanza in Italia il primo gennaio del venti e si può vedere che di l'aumento della popolazione italiana per acquisizioni in qualche modo va a a compensare almeno in parte la stabilità della popolazione straniera per cui se mettiamo insieme essere ieri sia la popolazione di origine straniera vediamo comunque una chiede elettricità tra l'altro lo ricordo il fatto che molti cittadini stranieri acquisisca una città di far non ha soltanto l'aspetto dire
Toh
Di fare trasportare trasferire quel ponente della popolazione straniera nella componente italiana ma anche degli aspetti qualche modi indiretti perché due adulti
Che acquisiscono la cittadinanza non metteranno al mondo un bambino straniero ma metteranno al mondo un bambino italiano questo un aspetto sui su quali i colleghi che si occupano di fecondità non più volte insistito per dare conto anche di quello che è il tributo non solo degli stranieri ma anche della popolazione di origine straniera alla fecondità nostro paese anche rispetto al discorso della struttura per età della popolazione
L'acquisizione della cittadinanza può in parte spiegare alcune fenomeni no spesso si degli stranieri non invecchiano mai questo è vero perché c'è un ricambio ma è anche vero invecchiano mai perché le persone che sono da più tempo in Italia
Verosimilmente trovato anche un'età
Più avanzata e hanno anche una possibilità maggiore più chance l'aver acquisito la cittadinanza quindi magari escono dal collettivo degli stranieri per entrare in quello dei nuovi cittadini che come vedete ha una struttura verità intermedia
Tratto evita degli stranieri e quindi la nascita del della in maniera molto sintetica la popolazione costituita ai cittadini per acquisizioni di cittadinanza a in media in in metà di quattro anni l'età media di quattro anni superiore a quella dei cittadini stranieri quindi ecco un attore dilettante non scordiamoci di questi nuovi cittadini che ora mai devono far parte una certa misura anche del modo in cui ci avviciniamo allo studio dell'immigrazione vi era presenza straniante
Di più ragionare in termini di origine straniera perché altrimenti rischiamo di perderci affetta alta dell'integrazione perché come ripeto queste persone Es condotta contingente degli strani e vanno a finire in quello degli italiani quindi magari proprio chi più integrati quelli che hanno avuto maggioranza magari insuccesso occupazionale niente escono fuori da quel tipo di colpo vanno avanti e vado su quegli aspetti che in qualche modo lettera teorica ha toccato il professor Ambrosini che sono aspetti più di tipo qualitativo quindi c'è stato questo cambiamento da un punto di vista di contabilità gli andamenti ammicca
Delle migrazioni di presenza straniera ma molto rilevante per tema che trattiamo qui oggi anche sette cambiamento in termini di qualità perché davvero che diciamo le le migrazioni sonora proseguite seppure dicevo in maniera diverso verso il nostro Paese
Questa maniera diversa a conseguenze non banali perché innanzitutto sono cambiate le le cittadinanze chiarivano nero sto Paese rispetto al passato e da un punto di vista di contabilità questo lunga nulla però invece un un problema che si pone al discorso delle politiche di integrazione e non solo perché sappiamo bene ci ho ricordato questo D'Ambrosi chimiche degli collettività hanno anche dei progetti migratori differenti dei moderni
Di inserimenti differenti quindi anche questo può avere delle conseguenze su quelle persone le dinamiche dell'immigrazione nel nostro Paese
Ancora e questo è l'aspetto secondo me più rilevanti per per il tema di oggi i nuovi flussi sono in realtà dei flussi molto più tardi rispetto ai flussi del passato una siamo andati a vedere con il primo grafico che vi ho mostrato
Gli utili attraverso il dato dei permessi di soggiorno annuali ma il punto è che molti di quegli arrivi
Venendo da una situazioni di ricerca Gino e protezione internazionale
Non si stabilizzano nel nostro Paese abbiamo realizzato alcune elaborazioni abbiamo potuto vedere che ad esempio tramite entrati del due medici uno degli anni coinvolti nella crisi dei rifugiati del Mediterraneo
La quota di Andriessen che al primo gennaio del ventuno
Era del trentasei per cento
Se andiamo a vedere quanti sono ancora presenti di coloro che sono entrati nel due mila e sette sente dal primo gennaio il ventuno
Il quarantasette per cento ancora un permesso valido quindi non che sia passato più tempo dal momento dell'ingresso in realtà una quota maggiore è presente ancora nel nostro Paese perché perché se vi ricordate il grafico che ha visto si trattava di migrazioni di altro tipo si trattava di migrazioni
Per la uno perché per famiglia quindi con un progetto migratorio una Rete solo tu anche familiare amicali il Pd famosi network migratori ben diverso rispetto a quelli di cui possono usufruire immigranti che arrivano in Italia per ricerca di Consiglio e protezione
è chiaro in tutto questo un altro aspetto non trascurabile l'hanno toccato sia questura
Del professor Ambrosini è quella capacità attrattiva del nostro Paese non possiamo escludere trassero Ambrosini era abbastanza ottimista rispetto a questo però lo possiamo escludere che forse nel periodo per agli stranieri il il nostro Paese possano inventato un meno attrattivo e possano essere di più una metà di migrazioni
Transitorie e non più di migrazioni che vanno a cercare un percorso di integrazione questo potrebbe essere rischioso
Perché non ci consente appieno di lui è di quelli che sono appunto i benefici più volte ricordati dagli altri relatori
Della presenza straniera immigrazione nel nostro Paese i particolari io vorrei concentrarmi su i giovanissimi di origine straniera che che vivono in Italia e che sono oltre Fioroni e diciamo potete vedere chiaramente alcuni con non poco chi sono due quadratini due rettangoli qui sotto hanno acquisito la cittadinanza quindi abbiamo un insieme di ragazzi di origine segnerà e ragazzi invece ancora stranieri però sono un numero rilevante presentano oltre il venti per cento della la popolazione straniera e che amo nell'insieme sono un milione e trecento mila
E che rappresentano il tredici per cento del totale della popolazione residente in Italia con meno di diciotto anni quindi
Un numero al punto di vista in termini assoluti di certo non trascurabile quindi al di del discorso di migranti adulti che possono contribuire come è stato ben chiarito
Inerente al mercato del lavoro ci sono anche questi giovanissimi di origine straniera che potrebbero dare in tributo notevole alla al nostro Paese
Ma e qui metto sul piatto un altro aspetto che non è stato toccato se non en passant fino a duello denigrazione
Allora il nostro Paese è sicuramente è una terra di immigrazione ma non dobbiamo scordarci che l'Italia è Resta se vogliamo anzi di negli ultimi anni come si vede bene dalle curve del grafico sulla sinistra
Ha ricominciato ad essere in maniera abbastanza rilevante Usigrai si di emigrazione è vero che arrivano ancora immigrati ma è anche vero che molti italiani ma anche straniere gli stranieri se guardati in Abruzzo su toh lasciano il nostro Paese questo è un aspetto che bisogna considerare perché quando si parla di migrazioni
Si deve fare sempre in tanti in termini di saldo no sino a fare un po'un Bilancio tra quello che entra e conosce in particolare se andiamo a vedere
La linea rossa che rappresenta le relazioni di italiani andiamo a scomporre questa vedete la stessa di una realtà e l'andiamo a scomporre men che a queste migrazioni contribuiscono anche multi nati all'estero quindi proveniente similmente persone
Che anzi sono nati all'estero hanno acquisito la cittadinanza all'italiana e poi emigrano questo secondo me è un dato importante perché cosa significa significa acquisizioni di cittadinanza che in letteratura viene utilizzata volti come misure di stabilità sul territorio per il nostro Paese non sente a quel tipo di significato tutti i migranti che prende una cittadinanza italiana si stabilizzano posti dono come chance
Come il passaporto per per l'Europa cosa succederà in futuro
Info e in realtà posso Casina già parlato nelle previsioni dell'Istat
Eletto alle migrazioni quello che io voglio sottolineare ancora una volta e quanto i colleghi riducono le previsioni siamo cauti quando si parla di visioni delle migrazioni sicuramente prevedono una ripresa delle migrazioni dopo lo shock della pandemia e con il diciamo poi una noleggiare intorno alle duecentottanta mila unità che andrà pian piano a scindere ma chiariscono anche che la forchetta il margine di incertezza è veramente molto ampio quindi nel due mila Santa in realtà dicono che potrebbero Pagliari tra le centottantotto mi il trecentottanta mila unità
Quindi un margine di incertezza che vero diventa difficile gestire che Complesso intere
All'interno delle nostre delle nostre valutazioni tuttavia
O che è stato fatto da alcuni studiosi a quello di provare a quantificare quanto alla migranti occorrerebbero per una stabilità il professor Rosina già anzitutto Berio qui richiamo uno studio distorta Geza allorché parlano di circa cinquecento stranieri per avere poi un saldo di trenta centocinquanta mila e i duecento Ila
In realtà ci sono varie ipotesi di i numeri più ingenuo girano intorno a questo ammontare devono contare sempre superiore
A quello delle delle televisioni stata a meno che non si prendono sul lo scenario di di Massimo e però voglio anche intuire
Un altro aspetto che è stato già riportato dai due relatori che mi hanno preceduto e mettere i numeri se vogliamo Massimo Livi Bacci ci ricorda che mi sia occupato di chi migranti ci vorrebbero per mantenere diciamo la la popolazione a livelli a livelli accettabili e ma quello che ha ricordato è anche il fatto che a di quelli che possono essere i bisogni le esigenze da un punto di vista di contabilità a raffica non possiamo trascurare è che per il Paese deve poi avere una capacità di accoglienza e integrazioni
è necessario trovare un equilibrio uno che Bacci giustamente sottolinea come particolarmente delimitato e nel due mila otto quando scriveva quest'articolo non era ottimista rispetto a quanto si sta ora facendo nel Paese
Allora chiaramente se dobbiamo andare sul discorso Grazioli andiamo a vedere qualche qualche numero
Chiaramente ci sarebbe tutta la presentazione sull'integrazione dei migranti in Italia ci vorrebbe una uno spazio apposito non lo abbiamo ma possiamo però andare a accoglierà alcuni spunti e innanzitutto ricordo che è stato scoprite e la crisi successiva la pandemia sono state un po'considerate da molti studiosi con una scritta ritorna sole per poter definire quali
Sono le cure vulnerabilità della nostra società
Sicuramente ieri sono risultati una di quelle componenti vulnerabili perché sia dal punto di vista passionali e le forze di lavoro l'indagine sulle forze di lavoro
Ha messo bene in luce quanto gli gli abbiam perso durante la pandemia sia dal punto di vista proprio però povertà assoluta gli stranieri hanno pagato molte continuano a pagare perché se gli italiani arrivato soprattutto nel venti
Mentre per il ventuno Seat lo sentiamo diciamo a una sostanziale stabilità per gli stranieri anche le ventuno la situazione di povertà continua ad aggravarsi quindi in realtà c'è una vulnerabilità molto forte ed è una vulnerabilità e questo secondo me abbastanza allarmante e preoccupante il professore Rosina prima diceva l'Italia ed essere attrattiva per i giovani su soltanto nel senso è è un qualcosa su quali bisogna assolutamente lavorare tenendo conto che sono dei giovani più vulnerabili anche di altri perché se consideriamo gli stranieri di cui già
Conosciamo grazie al nulla all'INVALSI che
Debbo Lezzi dal punto di vista del percorso scolastico grandi ricche di capacità grande voliamo ma poi i percorsi scolastici che anche a fatica che si interrompono problemi con con le bocciature e e gli abbandoni scolastici il copy che sembrava aver dato ulteriore
Cioè di un elemento a questa vulnerabilità un'ulteriore
Spinta verso la vulnerabile che già in precedenza i ragazzi stranieri si sentiva annuo
Penso poveri sì auto definivano poveri è più spesso rispetto ai ragazzi italiani ma con l'indagine che abbiamo svolto su bambini e ragazzi nelle scuole e secondarie di primo e stimato nel ventuno
Quello che viene fuori e che il trentanove per cento degli stranieri a pettine un peggioramento della situazione economica della propria famiglia durante la pandemia
E mentre per gli italiani a percentuali non arriva al ventinove per cento quindi c'è una grossa differenza tra i ragazzi stranieri Equitani i compagni di scuola italiani questo tempo un elemento che ci ha sempre in qualche modo allarmato quello della voglia di un futuro all'estero sono generazioni cosmopolite sicuramente in un'idea del confine molto diversa dalla dalla nostra dalle da quella delle altre generazioni però è anche vero che la quota di dei ragazzi che sognano un futuro asse ero eh particolarmente elevata abbiamo chiesto nel due mila e quindici ai ragazzi stranieri
Dove volevano dire da grandi non portantini non
Irrilevante c'aveva detto alle lo abbiamo richiesto nel ventuno sia ragazzi stranieri si era Craxi dagli altri in entrambi i casi abbiamo poche non trascurabili ti persone che vogliono vivere all'estero per i ragazzi stranieri la quota sfigurati il sessanta per cento quindi pensare che il sessanta per cento delle persone che adesso sono nella scuola alla secondaria di secondo grado
Sogna la propria vita all'estero
Cito che fa pone delle domande magari è e sono questioni di di sogno di generazioni che sa detiene oltre i confini però qualche domanda credo faccia dobbiamo proporre finisco e finisco e vado a concludere ricordando gli aspetti che sono stati già ricordati da dagli attori quindi un'epoca di di mutamento ma anche di stabilizzazione dei flussi migratori sabato grandi incertezze di televisione quindi forse anche margini di manovra proprio perché ci sono delle delle incertezze e soprattutto forse di manovra
Su quello che può cadere quali può essere il futuro delle persone che sono in Italia
Un punto che non ho toccato volutamente nella relazione perché sarebbe solo veramente troppo oneroso non farlo in termini di tempo è il discorso del del Mezzogiorno
In realtà diciamo l'immigrazione in Italia a a due velocità
Riviezzo giorno continua ad essere una porta d'ingresso quindi con problemi legati soprattutto all'emergenza mentre senta a diventare una porta scusate stanca diventare un luogo di insicure
Ma anche questo si parla di problemi strutturali che l'Italia a e che non riguarda lo straniero grazie
Grazie dottoressa Conti mi colpisce molto il fatto che quando si parla diciamo del fabbisogno di immigrati in Italia
Le cifre hanno praticamente da centonovanta duecento mila minimo fino addirittura cinquecento mila e siamo totalmente diverso del lontani mi sembra dalle capacità di accoglienza nel nostro Paese da come sta gestendo l'immigrazione in questo momento è questa
Credo che sia una grande sfida politica bene noi abbiamo provato a andare a chiedere ai partiti come la nostra inchiesta di cultura network e come vedevano l'immigrazione nel medio e lungo termine e allora il mio collega fargliela tale ha fatto questa inchiesta e adesso lui raccontiamo che cosa è successo prego parli
Grazie buona della tutti tutte allora la nostra inchiesta è partita da alcune domande
E da un obiettivo l'obiettivo è stato quello di condividere con la politica italiana una riflessione sul tema oggetto di questo web denaro ovvero sto Malala prospettiva dell'equilibrio demografico del Paese a metà tempo no
Tutti i partiti e movimenti politici sono stati invitati con anticipo e e solleciti a rispondere a queste domande
Tocca dei tre declinati abbia in mente un sullo stesso tema declinando argomenti diversi le uniche poco che però sono pervenute sono state quelle di Emma Bonino di più Europa ed segreterie di azione
In realtà non ci siamo subito intanto perché già nel corso di una puntata di alta sostenibilità che la rubrica del lato di che va in onda su Radio Radicale del tredici giugno
Tanto Guido Crosetto imprenditore vicino per Alitalia quanto Lia Quartapelle deputata del Partito democratico
Partendo anche da premesse culturali e politiche diverse hanno però hanno concordato hanno denunciato l'incapacità dei partiti di presentare una regia di medio e lungo termine sul tema appunto il negazione in Italia
Passo dubito a le domande
Allora la prima ha riguardato la quantità di immigrati abbiamo chiesto i partiti quanti immigrati può cogliere il Paese per evitare un eccessivo invecchiamento
E un drastico crollo demografico senza lacerare il tessuto sociale naturalmente
Alla tema Bonino c'è arrivata una risposta che che cito del testualmente dice mentre il nord del mondo e a uno stallo nella natalità nessun del mondo cioè un giardino d'infanzia che per noi sarebbe vitale da questo deriva una necessità quindi di accettare flussi migratori però anche di gestirli la gestione delle migrazioni
Al deve avvenire secondo Bonino tramite la programmazione di canali di ingresso per lavoro evidentemente attivo nella società de la popolazione straniera residente nel nostro Paese fecondazione che ha riportato il Po domanda
Dobbiamo naturalmente del pari tutti gli odori ma anche investire sui giovani che già in Italia fanno pochi figli
Però allo stesso tempo fondamentale che appunto aumenti dei flussi in entrata per tre motivi principali il primo è che la contribuzione netta degli immigrati hanno attività di qualcosa è positiva
Il secondo è che alcuni lavori di alcuni lavoratori qua sito tanta testualmente gli italiani non li vogliono fare mentre altri non li sanno fare per questo bisognerebbe potenziare i percorsi di formazione professionale destinati alla popolazione disoccupata
E inoltre attrarre Italian migranti maggiormente qualificati e non solamente di passaggio infine terzo motivo in Italia le famiglie straniere sono quelle che fanno più più figli quindi per rendere questo flusso in entrata sostenibile tanto il Rifondazione
Ecco una mentale che i migranti che integrabili nel mondo del lavoro
La seconda domanda che abbiamo posto ai partiti ha riguardato le politiche di accoglienza e quali occorre costruire per favorire la sostenibilità dell'immigrazione in Italia
La risposta di Bonino detta da chi al dovere prioritario del della protezione va affiancato l'obiettivo dell'inclusione e l'inclusione può arrivare come è stato già anche ricordato
Tardi l'inclusione sociale dei territori
E per evitare conflitti sociali da questo punto di vista Bonino ha ricordato la proposta di legge d'iniziativa popolare ero straniero del ventisette ottobre consegnata limpida tutto buio con novanta mila firme alla Camera dei deputati in vita tutto per via di far fare che prevedeva alcuni strumenti appunto dell'integrazione tra cui canali d'ingresso per lavoro con permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di occupazione regolarizzazione su base individuale degli straniera Dicati abolizione reali clandestinità sia tante altre misura
Per azione diciamo che la la capacità di accogliere i flussi migratori allegata di nuovo alla caccia del sistema economico di accogliere appunto gli immigrati perché e qua ci dormì nove attualmente gli immigrati che non lavorano più difficilmente riusciamo integra finiano notorietà
Per questo per per azione il riconoscimento legale della cittadinanza è un altro passo fondamentale per l'integrazione e citazione dichiara favorevole alla legge dello ius scultura la proposta di legge questa proposta ricordiamo prevede che i minori stranieri nati in Italia
Può arrivare entro i primi dodici anni di vita abbiano diritto alla cittadinanza a condizione che abbiano che quel dato per almeno cinque anni un percorso di formazione in Italia in secondo luogo però tentazione ricorda che per gestire i flussi migratori vanificata bisogna controllare le le frontiere riconoscendo che i Paesi sulla sponda sud del Mediterraneo sono la frontiera dell'Europa
Con questo quindi altrimenti dichiara favorevole elaborare degli accordi per la cooperazione il dialogo con i pareri di origine volti alla riduzione dei flussi di migrazioni illegale e all'aumento dei tassi di rimpatrio
Infine l'ultima questione che abbiamo posto ai partiti partendo dalle inedito abbiamo parlato e in particolare di quello appunto di circa mille cinquecento immigrati irregolari attualmente in Italia abbiamo chiesto come pensano di di agire a riguardo Emma Bonino ha richiesto una al governo un'azione uno sforzo maggiore
Perché e qua cito il nodo esso almeno per regolarizzare cinquecento mila stranieri irregolari presenti nel nostro Paese sarebbe di beneficio per tutti noi
Con azione invece ha parlato proprio di uno specifico piano eccezionale per la regolarizzazione dei dei dei migranti irregolari
Che hanno un lavoro tramite datata oltre ad hoc in particolare cosa propone azione di i datori di lavoro potranno offrire un contratto al migrante irregolare a patto che lo stesso provveda inoltrare la richiesta del permesso di soggiorno
Quel giorno entro una settimana dall'inizio del contratto
E infine azione propone di reintrodurre i permessi di soggiorno temporanei perché cerca un lavoro con la grafia di uno sponsor tra questo un po'io ne eliminata dalla legge Bossi-Fini del due mila due
Dicono che appunto azione dice che lo sponsor è particolarmente utile per tutti i rapporti di lavoro abbatto qualificazione che difficilmente Vigotti disco anni settanta ma richiedono un incontro diretto la domanda esperta
Grazie
Grazie Flavio sai che hai fatto un gran lavoro anche se molti partiti si sono poi dimostrativa asini ma su questo poi torneremo su questo punto bene e andiamo nella seconda parte che non una discussione
E introdotta e condotta da Ferruccio de Bortoli che i che ringrazio come ringrazio tutti i relatori partecipanti e che non ha bisogno di presentazioni sapete che è stato chiesto ore del Sole ventiquattro Ore direttore del del del Corriere della Sera attualmente editorialista del Corriere e al a questo questa seconda parte partecipano mi Alberto Brambilla
Che il presidente di Itinerari previdenziali e che è sicuramente una persona che sa parlare di di futuro
E Carla Colli Celli che fa parte del del segretariato della scrisse responsabile delle relazioni istituzionali
Ed è una sociologa che fra l'altro ha condotto un'indagine sulle motivazioni all'immigrazione dai paesi dell'Africa subsahariana
E Anna Tommassini che è presidente del CSV mentre cioè del della Rete decente dei centri nazionali
Di coordinamento del del servizio per il volontariato quindi chiaramente condita attività molto legate al alla all'immigrazione prego Ferruccio
Se bene grazie Donato grazie dell'invito mi fa molto piacere partecipare a questo incontro anche perché abbiamo tutti notato che in tema dell'immigrazione è stato semplicemente rimosso
Come se non esistesse un problema mi ha molto colpito tra l'altro speditezza se volete e anche un po'un'ironia della storia anche l'ultimo decreto flussi sia stanco fortemente voluto da un ministro leghista
Che essendo il responsabile del turismo ha visto in quali difficoltà un settore così fondamentale per l'economia del Paese si sta trovando in queste settimane
Da quello che il mezzo vi aggiungo alcune brevissime proprio considerazioni personali è che il nostro Paese si sta ascoltando
Io a questa consapevolezza dello svuotamento e del fatto che ci sia una corrente di emigrazione soprattutto dei giovani di giovani laureati così importante verso altri Paesi non è percepita dall'opinione pubblica
Come un problema di stabilità futura del nostro Paese e questo è uno Dedei dei grandi temi e anche sulla diciamo dei grandi impegni che dovremmo tutti adottare tende cioè sul spingendo per il fatto che e il tema dell'immigrazione sia in qualche modo reso dal punto di vista politico quasi mento
Perché qui si tratta semplicemente di avere attenzione a quello che sarà il futuro non soltanto dell'ente il nostro welfare non abbiamo parlato in questa circostanza io me ne occupo come come volontario di quale sarà il problema degli degli anziani non autosufficienti
E nei prossimi anni che Serassi sinceramente difficilissimo da affrontare
E poi c'è un altro aspetto che emerso dalle dalle relazioni che sono state fatta in questa circostanza emerso che noi non siamo attrattivi
Per la povera gente disperata che cerca un futuro
Perché oggi noi parliamo delle tende le agenzie di rating ma dovremmo forse preoccuparci di più Getting di e coloro che arrivano disperati sulle nostre coste e non vogliono fermarsi da noi
E noi non vorremmo stare in un posto che anche persone disperate non vorrebbero abitare e così soltanto questo tipo di considerazione
Potrebbe essere messa opportunamente di fronte all'opinione pubblica che sono convinto che abbiamo un atteggiamento un tubo
Diverso nel senso che le comunità italiane sono comunità nelle quali l'integrazione e avvenuta a dispetto di pregiudizi e a dispetto di difficoltà ci sono fatti dei passi avanti
No mi fermo qui e passo la parola come primo intervento vi prego vivamente di restare in un intervento limitato ad Alberto Brambilla Itinerari previdenziali Brambilla
è il nostro Margot attuariale e di quello che sarà cerca sempre di spiegarci di quello che accadrà alle nostre pensioni in essere
Con grande chiarezza Alberto alte
Sì grazie buongiorno a tutti grazie Ferruccio grazie ad Hans Blix
Allora il mio intervento io ho sentito un po'tutti gli interventi ma dame sentirete una cosa un pochettino diversa eh vi premetto che io non ho nessuna prego preclusione nei confronti dell'immigrazione tanto meno politica e tanto meno ideologica
Per me l'immigrazione è un fenomeno che c'è sempre stato
Lo abbiamo studiato storicamente e Benelli era nella culla della civiltà nel bacino del Mediterraneo sono arrivati dalla bizzarra una fertile nel tre mila avanti Cristo
I sumeri poi gli assiro-babilonesi gli egizi è stato tutto un arricchimento il tema però non è cuento deve rispondere sostanzialmente a due domande prego
Ma il nostro mondo deve continuare a crescere e il secondo è quale Italia vogliamo per il futuro in questo primo spezzone mi limito al al primo che ma noi ormai ci ricordiamo solo degli ultimi ottant'anni
Perché è difficile trovare qualche uno che sappia di qualcosa prima del mille novecentoquarantacinque ecco
A partire dal mille novecentoquarantacinque c'è quella che gli si gli scienziati i demografi hanno chiamato una grande accelerazione cioè ci abbiamo messo cento e cinquanta mila anni per arrivare a duecentocinquanta milioni gli abitanti stimati dai demografi
Nega
Nell'anno zero
Poi nel mille ottocentoquattro dopo mille ottocento quattro anni siamo arrivati al primo miliardo
Dopo centotrentatré anni siamo arrivati al secondo dopo trentatré al terzo poi quattordici quarto quindi cinque tredici il quinto dodici il sesto e dodici il settimo e insistiamo avviando all'ottavo
Nel contempo il nostro mondo è vissuto e lo dice una persona che arma il liberismo e il liberalismo coniugati quindi un'economia diciamo Campigli capitalismo sociale una terza via
Noi siamo vissuti sul concerto al di il pile e lo sviluppo di un Paese europei che hanno nella misura in cui aumenta la popolazione
E questo è ormai di Piombino audio stabile qualsiasi proiezione quel sia sia reti in qualsiasi punto si basa su quanto PIL produrlo
Ed è produrre tanto pile
Devo ovviamente cadere più bocche che mangiano più animali da consumo basta vedere la pubblicità italiana e anche gli altri Paesi per capire che non siamo più esseri umani
Siamo persone che consumano che tempo non consumare anche il superfluo
E la prima domanda che ci poniamo è
Ma il mondo puntava sopportare un biliardo capita anche in più già oggi vediamo che ci sono stati cambiamenti climatici infatti se voi mettete la curva della CO due dei gas serra abbinato ad accrescere la popolazione trovate una parallela
Lo su Bay è il giorno in cui noi consumiamo tutte le risorse della terra bene questa grande organizzazione internazionale
Detto che nel mille novecentosettanta location Pieri era affine a noi il trenta di dicembre l'anno scorso è stato il ventinove
Tv luglio cioè noi terrestri consumiamo nella nostra unica casa
Una terra e mezza ogni anno tra qualche tempo ci saranno problemi di acqua ci saranno problemi di cibo per le siccità la FAO fa delle previsioni che sono drammatiche
E io mi chiedo ma dobbiamo crescere ancora
Dobbiamo mantenere questa popolazione la terra riusciranno a mantenere la questo è il primo punto il ci sarebbe da parlare
Per tantissimo tempo abbiamo fatto una un piccolo che incarna ci vorrebbero ore ha ha illustrato il secondo punto è che che cosa Golia cioè l'Italia che preparazione via
Allora io vi dico due dati poi li approfondiamo nel secondo intervento si diceva della Germania Germania ottantuno milioni d'abitanti ma ne lavora quaranta milioni e mezzo
In Francia più o meno la stessa nostra popolazione lavorano più di trentaquattro milioni in Italia noi abbiamo ventitré milioni ma contatti di persone che lavorano
Su quattro milioni e duecento mila immigrati nella ora no due milioni e quattro ufficialmente con i dati INPS
Quindi
Il punto è va all'Italia con il debito pubblico che ha accantonato
Con l'assistenza assistenziale a carico della fiscalità generale che pare centocinquantacinque miliardi cioè esattamente la spesa netta per le pensioni quindi al netto dell'IVA vuol dire che l'Italia venti in nero butta sul mercato in nero Isengard seicentocinquantacinque miliardi la abbiano tra cassintegrazione nastri
E
Il reddito di cittadinanza abbiamo più di sei milioni di persone assistite abbiamo e ci siamo ultimi in tutte le classifiche
Positive il tasso di occupazione più basso per le donne in più basso totale più basso per gli uomini
E abbiamo bisogno di immigrazione
E diciamo anche che vicenda abbiamo bisogno
Perché gli italiani che sono i giganti di tutti quei test Invalsi non vogliono più fare certi lavori
Abbiamo bisogno per il turismo di girare qui persone perché i nostri non vogliono più fare i cuochi i camerieri è più comodo essere assistiti e più comodo per i partiti politici
A guardare come come come come come la manna il consenso a tutti i costi senza chiedersi mai chi pagherà
E foraggiare tutti
E ancora nella seconda parte per l'intervento tassare che in pieno le passo che gli altri siano stati molto nei tempi comunque
Spenderemo questi punti e quindi perché dobbiamo capire fino al documento ossia comportarci
Il tuo intervento e estrema chiarezza naturalmente ci vorrebbe un controllo delle nascite a livello mondiale cosa estremamente difficile da realizzare e anche convincere gli italiani a fare dei lavori che non vogliono assolutamente fare come dice giustamente il tuo
Passerei la parola ecco facciamo un giro di otto minuti poi noi faremo un altro di tenerne conto il passo la parola Cal ma con gli incendi grazie no
Ci sono
Ecco va bene grazie un grande piacere poter intervenire in questo consesso non solo perché collaborò come si diceva Onassis ormai molto intensamente da cinque anni ma soprattutto perché questo tema è un tema che mi sta particolarmente a cuore come giovane neolaureato iniziato proprio la mia attività di sociologa con gli emigrati italiani in Germania e con i loro bambini
Poi ritornata in Italia allora dal Censis ostacola prima ricerca italiana sui flussi migratori verso il nostro Paese
E mi preme dire la prima Conferenza nazionale dell'immigrazione del mille novecentonovanta con il ministro Martelli
A capo di questa di questa iniziativa dove si è cercato di mettere al centro le motivazioni e gli aspetti culturali
Della questione del proprio su questo che vorrei soffermarmi perché tali che abbiano scontato sono sacrosanti che sono la base di partenza fondamentale per qualsiasi tipo di riflessione
E anche per mettere a fuoco le problematiche che appunto stanno di fronte al noi
Ma se non entriamo nel merito delle motivazioni
Che spingono le persone a spostarsi e anche delle motivazioni che determinano quella rimozione di cui pure qualcuno ha parlato per esempio a livello dei nostri partiti ho partecipato a quella trasmissione
Di radio radicale casi si è dedicata queste stesse tematiche ho provato una grande sensibilità in Crosetto della Quartapelle però poi sappiamo che altri partiti fanno finta di non sentire fanno finta di non sapere
Se non teniamo conto della dimensione appunto socioculturale degli aspetti che stanno a monte o alle partenze rispetto ai comportamenti dichiara col rispetto alla politica deve prendere le decisioni non andiamo molto lontano e come diceva Donato vorrei fare brevemente riferimento
Per fare un esempio proprio di quello che sto dicendo un'indagine che ho avuto il piacere di coordinare per l'attenzione della cooperazione allo sviluppo un paio d'anni fa
E che consistita in mille e novecento e ottanta eteree interviste in centoventitré villaggi dell'Africa subsahariana dove siamo andati a sondare
Le motivazioni delle partenze e la sensazione a prima sessanta avrebbe avuto che appunto noi nel nostro metro centrismo
Ed è il nostro punto di vista unilaterale non ci rendiamo conto che è in corso ormai da molto tempo una con urbanizzazione
Delle idee e delle culture al seguito soprattutto internet dei sistemi di comunicazione
Che riporta in quell'uomo che anche in quei luoghi una consapevolezza e una volontà di e vive nel mondo nella sua interezza che si può sinceramente nessuno di noi si sarebbe aspettato quindi non è solo la carenza di reddito non è solo il fa dove i tassi di mortalità per malattia
Atti violenti in quei Paesi sono drammaticamente a e che quasi da far sembrare uno scherzo l'attraversamento del Sahara e l'attraversamento delle mediterraneo con i suoi rischi
Ma c'è una mitologia che sta dietro a questi flussi che la mitologia che potremmo definire con uno slogan dell'erano o del fallito
Cioè i colori il giovane il più forte
Più strano più ricco perché sostenuto da un clan familiare li mette a disposizione le risorse per poter avviare il viaggio
En attendant conquistare quel mondo quella civiltà che anche in quei luoghi considerato come nuovo della felicità del benessere per mandare a casa le risorse necessarie per sostenere un'intera
Collettività un'intera comunità e fare in modo che magari anche altri possano nella visione del mondo che queste persone hanno venire Corriere di questo benessere di cui si parla conclusione di quello studio noi dicevamo che quindi ci sarebbe bisogno per l'Africa in particolare
Per l'Africa subsahariana di un vero e proprio Piano Marshall come peraltro folksinger Sant'Eugenio stanno chiedendo del tempo
Di un lavoro da fare rispetto ai governi e alle strategie politiche dei Paesi nei quali queste persone sono che sono ben più latitanti spesso dei nostri e soprattutto di un lavoro culturale nel senso di accompagnare in quel processo di socializzazione anticipatoria come si diceva già in alcuni studi degli anni settanta in Svizzera in Germania cioè questa voglia questa spinta soprattutto nella componente più giovane della popolazione dei Paesi più poveri a muoversi per conquistare il benessere che vedono altrove
E quindi un lavoro di tipo culturale che dovrebbe andare a sostenere i processi identitari l'amore di questi ragazzi della propria terra e dare loro anche degli strumenti concreti per per fare questo tutte cose estreme
Persone arrivano non abbiamo sufficienti strumenti non li abbiamo di tipo economico abbiamo ascoltato non li abbiamo impiego organizzativo di tipo scolastico ma soprattutto non è però o di tipo culturale e quindi abbiamo delle resistenze
Che si presentano in maniera abbastanza irrazionale una cosa sola per concludere questo primo intervento noi abbiamo in Italia molti provenienti dalla Romania dall'Albania per la Romania particolare supera il milione e poi si collocano verso la metà del migliore in termini quantitativi albanesi marocchini
Poi abbiamo cinesi e ucraini operai prima della guerra intendo che si colloca tra i duecento mila e le duecento mila unità e pure
Ci spaventiamo soprattutto degli africani appunto di quelli che io sono andata a studiare dell'Africa subsahariana eppure sono in dimensioni numeriche
Estremamente più ridotto e quindi di nuovo un elemento culturale un pregiudizio una chiusura mentale nei confronti di un mondo che invece si sta presentando sempre più aperta un secondo intervento proverò
Se ne sarà possibile a dire qualcosa di ulteriore rispetto quali politiche che si dovrebbero mettere in piedi da un punto di vista socioculturale in cui ha accennato in parte già professore Ambrosini ma che credo vadano ulteriormente approfondita
Secondo girò poi approfondiremo questo aspetto grazie professoressa passo la parola chiara Tommasini
Grazie prego
Grazie per l'invito e significativo che abbiate coinvolto in questo panel
Anche una voce proveniente dal mondo del terzo settore più specificatamente da quella volontariato che si fa infrastruttura sociale e che anima i centri di servizio per il volontariato steso e lo sottolineo subito per due motivi credo il primo è che il volontariato è spesso sulla frontiera
Che va ad intercettare i bisogni dei cittadini e le persone di origine immigrata e rispondendo con il suo ruolo incisivo
Il secondo è legato anche alla necessità di un cambiamento dal punto di vista che credo debba essere legato debba essere la premessa per una lettura d'generativa del fenomeno migratorio io voglio proprio concentrarmi in questo primo giro su questo punto che è centrale per gli obiettivi che ci poniamo
Con l'evento di oggi non può esserci un cambiamento nel modo in cui la politica si occupa del fenomeno migratorio se non c'è un cambiamento della percezione dello stesso fenomeno nella società
Anzi per essere più precisi se non cambia la cultura su questo tema a partire dalla priorità che questo occupa nell'agenda politica sono due elementi
Naturalmente intrecciati fra loro ma e credo si debba partire proprio da questo punto di vista cioè dal guardare ai cittadini di origine straniera che arrivano qui in nel nostro Paese qualsiasi sia la loro storia qualsiasi sia il loro status come potenziali cittadini attivi che contribuiscono alla vita civile e democratica del nostro Paese e quindi certamente anche come potenziali elettori ma anche e soprattutto come parte essenziale di quella che viene definita democrazia sostanziale
E che prevede un ruolo attivo dei cittadini e dei corpi intermedi è questo cambiamento di punto di vista mette in campo anche l'importanza delle narrazioni di aprire un velo su un universo che presenta invece delle complessità e delle sfaccettature molto interessanti anche non solo in ottica demografica io mi ricollego a ruolo importante della società civile di cui parlava prima il professor Ambrosini e alla dimensione relazionale personale dell'integrazione è un bene o che come Rete dei centri di servizio per il volontariato abbiamo voluto sollevare con una prima ricerca nazionale che abbiamo svolto sui volontari immigrati noi non abbiamo indagato una ricerca fatta o paio d'anni fa che cosa il mondo del volontariato italiano attivato in questi anni a favore delle persone immigrate ma abbiamo invertito i termini ovvero sia compiendo un piccolo gesto rivoluzionario
Abbiamo incontrato nuovi protagonisti dell'impegno solidale rivelandone quindi l'intensità della presenza questa sì inattesa
è un'indagine che tra l'altro è stata curata ha anche dal professor Ambrosini che c'ha ha restituito un quadro vivace di come spesso gli immigrati si hanno invece cittadini attivi
è in fase di realizzazione una seconda edizione che vuole valutare come solo quali sono le diverse pratiche dimissioni Di Donno e l'effetto della pandemia su questo tema quindi il ruolo dei cittadini immigrati durante la pandemia
Collette distribuzione di pacchi perché lei quando parliamo di questo tema ci vengono in mente solo i fatti negativi però pensiamo a come aiutano a casa loro ecco questa seconda parte di ricerca ci potrà dare un altro quadro inedito rispetto all'impegno su questo fronte anche da parte di chi in Italia arriva da altre da altre parti del mondo
Il mondo del volontariato da Sempre esprime ricchezza i pluralità un luogo di relazioni tra facce tra fasce generazionali e queste potenzialità e facilitazioni di relazione avvengono anche in favore di persone che provengono dai fenomeni migratori alcune realtà del terzo settore sono nate per favorire l'integrazione
Pene sono una minoranza ecco quelle che se ne occupano direttamente tutto il resto del mondo del terzo settore
è nato per fare altro ma guarda caso strada facendo facendo bene il loro mestiere andando al cuore delle loro delle relazioni arrivano inevitabilmente naturalmente
Ad apprezzare questa sfida dell'integrazione e questo lo abbiamo visto sia nelle grandi reti associative ma anche nelle piccole associazioni legate principalmente territori locali
Ecco mi piacerebbe che guardando all'immigrazione al mondo del volontariato questo termine naturalmente sia un po'il modo che caratterizza il nostro modo di di di operare e quello che mi interessava in questa sede è quello di andare a ribaltare l'immagine dei migranti non solo come destinatari di accoglienza e aiuto
Rivelando al contrario l'esistenza di un gran numero di essi impegnati nelle forme più disparate di solidarietà a favore anche degli italiani chiaro che stiamo parlando di persone Kostoris lunghe positive di integrazione ma che sono spesso anche in prima linea sul fronte dell'accoglienza e della mediazione culturale
Ne abbiamo avuto un esempio concreto ultimamente con l'accoglienza e l'organizzazione degli aiuti nell'ultima emergenza di di accoglienza delle persone dalla dall'Ucraina le associazioni e gruppi di volontariato della comunità ucraina che abbiamo anche voluto in una delle tante comunicazioni del Dipartimento di Protezione civile c'è proprio la nota sono state volute ai tavoli di coordinamento dell'accoglienza diffusa ecco un modo diverso di guardare oltre all'integrazione delle persone considerarli come volontari delle associazioni esistenti anche il contributo che danno le associazioni che sono nate all'interno delle comunità dei migranti è nella sfida quotidiana che affrontiamo come centri di servizio di attiva tori di innovazione culturale ecco che queste ricerche che stiamo facendo aiutano a cambiare un po'il punto di vista e a guardare ai cittadini di origine straniera come come cittadini o meglio guardare all'impegno del volontariato come un veicolo di cittadinanza attiva e quindi una tendenza da tenere d'occhio perché si è accompagnata da un efficace rappresentazione da una buona comunicazione può contribuire a far crescere quella diversa cultura a cui abbiamo accennato e a facilitare un cambiamento delle sensi della sensibilità politica sul tema quindi volontari come soggetti attivi è una sfida per il mondo associativo
Cerchiamo di mettere al nostro interno i valori che stiamo cercando di mettere nella nella nella società io non so quanto tempo ho per questo primo
Per questa se falliranno terre rare Fei Fini no quindi via fax ad Aarau assecondassero allora dove adesso poi facciamo un secondo rapido Gico di tre minuti ciascuno insomma in cui quali lei potrà elencare le proprie proposte
La professoressa eccoli Celli parlare delle politiche che aveva lasciato in sospeso il suo intervento io ritorno da Alberto Brambilla che ovviamente a e il messo in questa discussione una voce diversa
E anche con una serie di provocazioni ovviamente più uno dei temi che sono stati affrontati Alberto per le relazioni che abbiamo scontato è quello anche di come migliorare il tasso di natalità del nostro Paese scritto siamo anche teoricamente pensare di poter cambiare il nostro modo di vivere
Pensare che improvvisamente gli italiani si convincano di dover fare tutta una serie di i lavori che il il luogo parte Riello con onde facevano ritenevano fossero una conquista sociale si può ovviamente abbassare il livello il livello di benessere in linea teorica
Cioè in tema ovviamente di copie aumentare il tasto soli natalità è i tu sei un esperto dei numeri da questo punto di vista come risponde
Dicevo ci sono per rispondere alla all'attuale ad alcuna domanda
Oggi otto domande di prima Università di Washington in realtà ha rifatto un po'i conti e che ha fatto Nazioni Unite e a visto che c'è un declino in tutto il mondo pelle dei tassi di fertilità e dei nati vivi però don salvo che in darla ricca quindi la popolazione mondiale continua ad aumentare ma siamo in una fase che è stata chiamata la fase di grande rallentamento quindi tutti la portiamo questa casa
E io dico tutto quello che è possibile fare è andati incrementare la natalità un medio lo chiede il diversamente per dare la possibilità a chi lo vuole di avere dei figli
Ecco l'assedio unico universale per i figli secondo me è un errore drammatico
Noi io sento sempre parlare di accoglienza di immigrazione di questo però dovete fare il conto di una cosa primo non sappiamo nemmeno quanti immigrati avviarne abbiamo fatto delle stime praticamente considerando anche tutti gli stranieri che sono in Italia noi abbiamo una Tassotti
Stranieri presenti tra l'undici e sente il dodici otto per cento e questo non è un numerino piccolo tra l'altro il sessanta per cento vive al Nord il ventitré in Lombardia nel Lazio c'è dichiarazione mai più che altro per i partiti in Vaticano
Ed è le ambasciate
Ma occorre una una una una una una immigrazione controllata secondo Mundo dicevo prima
Ma non possiamo permetterci su trentasei milioni e mezzo di italiani
In età da lavoro di farle lavorare soltanto ventitré possiamo noi combattere con le Germania con la Francia con gli altri Paesi che hanno un tasso di occupazione intorno al settanta per cento di mantenerlo cinquanta le donne quarantanove
Possiamo noi mantenere tre milioni e duecento mila netto e possiamo nel contempo richiedere ulteriori immigrazione perché i nostri non lavorano ci costano come il reddito di cittadinanza abbiamo speso ventidue miliardi finora
Possiamo mandare in pensione le persone con sessanta anni di età allora
L'immigrazione serve per le pensioni no l'immigrazione serve per l'immigrazione per terra la demografia no i dati ci dicono che non già oggi non siamo in grado di dare lavoro agli immigrati
L'Istat dice che la stragrande parte della povertà sta nelle famiglie immigrate l'ispettorato del lavoro
E la ci dicono che di questi due milioni e quattrocento mila immigrati il settanta per cento a lavori che durano Pratesi soltanto quattrocento mila hanno lavori che dura non più di un anno
Noi in queste condizioni abbiamo altro bisogno di immigrati da mandare qui evitare da rendere i poveri e poi ma etico religioso direi io certi lavori non li faccio i miei anziani non li curo devono curarli degli altri perché dovrai deve andare al mare
Hai devi spendere cioè siamo il Paese che ha il record del gioco d'azzardo spendiamo cento trenta miliardi l'anno
Per la sanità lo Stato ne spende centoventicinque
Diciamo che abbiamo bisogno di immigrati perché ci fanno bilancio no i migranti sono un investimento ecco perché occorre un'immigrazione di qualità magico settantacinque per cento degli immigrati sono di bassissima qualità
Non hanno una un un'istruzione
Hanno redditi tra gli otto mila ci dice l'Incisa e i quindici mila euro ci dice l'Agenzia delle entrate che se va bene padano uno due miliardi di imposte in quanto i contributi sociali
Non sono mica un'entrata sono una posta che ha un debito poi nei loro confronti a parte che già oggi le entrate contributive solo un pochettino appena appena più alti delle uscite per prestazioni
Ma perché uscite per prestazioni sono per gli anziani per le ricongiunzioni per gli assistenzialisti ma comunque i contributi sono un debito futuro quindi dobbiamo ragionare o mettiamo a posto prima i nostri conti dei nostri sessantacinque anni non li mandiamo sui ponteggi
Chi facciamo i contratti quanto tutto il resto è bellissimo dobbiamo integrare il governatore volontariato dobbiamo fare Guzzo io ora in aprile lo gestisco nascono da duecentocinquanta
Bambini
Ecco quindi io so esattamente che cosa Kenya in Tanzania in Ruanda perché ci vado
Ecco noi tutto dobbiamo fare ma prima dobbiamo mettere a posto i nostri conti sono applicate in questi cosa che sta sopra
Sui conti sarà anche siamo in sintonia su altri temi
No tra l'altro tu hai dato de dei dati di stima degli immigrati presenti in Italia che
Non so se
Lista per a lo stesso tipo di percezione questo è un altro un altro e un altro tema io prima impasse passo la parola alla professoressa col Micelli quando si è parlato negli interventi precedenti che è il tema della promozione degli immigrati prese mai in Italia
Io credo che si estendano inquinato e anche che senta non ha non solo parte cugino un attimo non da parte con Emanuela citavi anzi ovviamente politicamente delicato spiego è interessante notare che esiste una classe media di immigrati italiani in Italia che non è visibile
Dal punto di vista della percezione sociale e credo che sia importante sul piano dell'integrazione anche il fatto che le comunità si possono riconoscere come integralmente italiane che quindi dei loro rappresentanti un po'come è avvenuto per esempio nella musica il fenomeno Mark mute per esempio successi
Possono Adele negli esempi positivi possono arrivare ad essere cittadini a pieno titolo professoressa Corricelli cioè tre minuti a
Giudice nuove norme per l'elezione molto importante ripeto ancora una volta non sia più di un dato seguito delle forme di coinvolgimento dell'associazionismo e delle rappresentante di questi miliardi come invece negli anni novanta si era provato a fare ma un altro elemento che vorrei riprendere appunto la necessità di intervenire sui luoghi di provenienza citato primaria quella ricerca che ho fatto che è stata svolta nell'ambito di un progetto della agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo che si chiama il cinema Marino laddove Sinami in villaggi
Per discutere con gli abitanti dei villaggi sui rischi dei flussi migratori spontanei sui rischi dell'attraversamento del sarà questo è un tipo di politica credo sia molto importante fare va bene no all'Italia se noi prendiamo per esempio l'importante rapporto del Lido si ogni anno viene pubblicato dossier immigrazione Dossier statistico immigrazione
Contiene importanti riferimenti anche sulla situazione politica in particolare produzione quest'anno ci riesce attenzione iniziale siamo sempre tra emergenza e rimozione è già stato detto quindi bisogna intervenire
Sulla presa di coscienza di questa presa di coscienza della politica e del mondo delle istituzioni oggi deve guardare alla prossima legislatura perché in questo scorcio finale di questa legislatura poco o nulla si potrà fare se noi guardiamo oltre dobbiamo renderci conto che viviamo un'epoca di grandissima incertezza e insicurezza e di un aumento enorme di quella che qualcuno ha chiamato la geopolitica della paura che non farà altro che spingere Litta ancora di più le persone cercare rifugio laddove credo di essere più sicure ritrovarsi più sicuri
Quindi io credo che va a pianto un grosso processo di ripensare a tutti i livelli dei partiti e ho visto logiche pochi lo stanno facendo
Delle associazioni del mondo della società civile quindi anche la collega che è appena intervenuta deve sicuramente fare con la sua organizzazione un grande sforzo in questo ambito il Simone ma anche nel mondo i che si occupa delle politiche pubbliche perché vero molte delle cose che sono state professor Brembilla sono assolutamente condivisibili ma credo che non riusciremo se non sapremo lavorare anche sull'aspetto motivazionale culturale che poi alla fine scavalca tutti i dati statistici ed economici che non possiamo portare la gente si muoverà comunque il avviene perché si muove bisogna aiutarli a capire dove quando il giusto muoversi dove invece hanno conviene rimanere fermi
Bene grazie grazie anche risparmiato venti secondi per cui la ringrazio s'allora passo la parola dell'intervento finale a creare al Tommasini
Dicendo che anch'io mi occupo molto di volontariato quindi conosco quale l'apporto anche di persone immigrate in associazioni di volontariato
Sì e di come questo apporto sia spesso il modo attraverso il quale al di là del riconoscimento ufficiale si sentono cittadini con una loro riconoscibilità sociale prego a lei
GRA grazie un una riflessione mi viene da da fare che
Come possiamo realizzare modelli di accoglienza sostenibili e partecipati anche da quel terzo settore che ha l'esperienza e anche dei competenze per garantire percorsi di integrazione non solo di prima accoglienza in questo senso va sottolineato che è cambiata negli ultimi anni anche la sensibilità istituzionale e questa va coltivata anche con un lavoro di coprogettazione a tutti i livelli per fare in modo che anche le comunità locali partecipano alle politiche di accoglienza lo sappiamo quanta fatica
E quanto ci costino i percorsi di coprogrammazione di coprogettazione tutti quegli strumenti di amministrazione condivisa previsti dal Codice del terzo settore però questo è uno è un particolare ambito dove andare a sperimentare la collaborazione pubblico-privato terzo settore io dico sì sì bella la coprogrammazione però prima bisogna avere un programma bisogna avere una strategia quindi che tipo di modello di società vogliamo essere e l'importanza di avere al tavolo anche il terzo settore nell'andare a programmare le politiche di accoglienza sulla base delle caratteristiche socio demografiche e di chi si deve a cogliere si diceva prima della difficoltà di pensare dell'identità dei richiede
Venti asilo io mi chiedo questo questa difficoltà può essere superata chiamando al tavolo anche chi per scopo mandato istituzionale fa ricerche analisi in questo senso per strutturare al meglio poi un'accoglienza diffusa dove si concentrano le comunità per esempio per attivare quelle parti di terzo settore che possono più naturalmente essere utili allo scopo tenendo presente che questo nostro terzo settore un settore positivo in sviluppo seppur fragile però può anche diventare un ruolo di un luogo di genera attività e di opportunità di crescita e di lavoro e di integrazione se benna se ben giocato spesso quando si parla delle grandi sfide del Paese ci concentriamo sugli obiettivi su scenari a medio lungo termine
Però gli scenari temporali sono fatti di centinaia di migliaia di di giorni se in ognuno di questi giorni siamo capaci di fare un pet tiro di strada verso gli obiettivi che ci diamo questi obiettivi saranno veramente raggiungibili con lo sforzo di di ognuno di noi
E la possibilità che il nostro Paese sappia affrontare le sfide migratoria in modo adeguato e integrare lei e tutte le persone senza provocare squilibri per il tessuto sociale dipende probabilmente dal quotidiano impegno di di ognuno di noi verso questi obiettivi quindi l'augurio è che i risultati di di questo interessante dibattito di oggi possano essere un patrimonio di idee a disposizione di di di tutti in primis della mia Rete che su questo tema ci sta investendo nel negli ultimi nelle ultime annualità
Molte Dirty è e molte riflessioni le stiamo facendo grazie Jean-Cyril grazie Jalal tunisini grazie calma con gli uccelli Lazzi del del tuo Brambilla passo la parola Donato Speroni ringraziandolo ancora invito qui per questo è importante nel sentirlo
Grazie Ferruccio per aver condotto un dibattito sicuramente vivace anche che apre una discussione interessante anche sui dati sull'immigrazione ricordo che a parte l'amicizia personale ti ho proposto di moderare questo dibattito per un articolo che vi è scritto sul Corriere della Sera
Proprio per sottolineare la mancanza di presenza di proposte di dei partiti su questo tema del dell'immigrazione nel medio e lungo termine e quindi il tema è sicuramente un tema che anche giornalisticamente va tenuto vivo vede siamo arrivati alle repliche
Il professore Ambrosini ha dovuto lasciarci quindi abbiamo soltanto due repliche e chiediamo sia a Cinzia Conti che che che Alessandro Rosina
Di accorciare leggermente la loro replica perché siamo un po'abbiamo un po'sforato con con le relazioni iniziali
E quindi ricominciamo con la relazione di Cinzia Conti prego dalla replica decisa oggi
Sì grazie
Cercherò di essere breve visto che non lo sono è stata prima io lo collegarmi soprattutto al al discorso che è stato toccato di in dei paesi di provenienza mi sembrava un aspetto molto interessante perché poi si agganciava anche a quella difficoltà
Che citavo allora prima nella relazione di fare previsioni perché il trovo di studiosi insomma hanno discusso per per molti anni no Pusha vs Pulli quindi sono i fattori di attrazione Ostuni fa tori di spinta alle basi alla base dell'emigrazione sicuramente nel nella fase che stiamo vivendo in questo periodo i fattori di vita hanno diciamo una capacità molto forte rispetto alla al passato non lo dimostra la la crisi ucraina e sono anche molto difficili da prevedere perché rispetto ad altri fenomeni come ad esempio con la la non parità di cui si parla ma per le migrazioni a entrano in gioco a rilevanza che quello che gli atti e i vigneti in altre parti del mondo sia dal punto di vista di di crisi possono scoppiare crisi politiche guerre ma anche nullo di chiamavamo dalla professoressa Bonicelli che il dottor Brambilla nel nell'intervento che faceva eh ma anche quello che dal punto di vista salire attiene nei paesi di origine a livello di di sviluppo di mesi di informazioni che che questi Paesi hanno questo mi sembra un aspetto molto interessante
Prima dottor del porto di passi vista attraverso gli stessi dati del del dottor Brambilla in realtà credo che fa riferimento anche a dei dati e che includevano il integrazioni regolare l'Istat non produsse informazioni attualmente sulla su irregolarità sulle persone che vivono regolarmente sul territorio forse questo è uno degli aspetti che in futuro Corrado affrontare
Lo che voglio aggiungere che si diceva alla conclusione della l'ultimo giro che è stato fatto del del dibattito che è necessario tenere alta batte insiste tono a questi temi
Noi come vi state lo faremo senz'altro dal punto di vista dei dati cambi lo ricordava Donato Speroni all'inizio della tra discussione nel prossimo rapporto annuale che verrà presentato un lotto di luglio
Una capivo te ampiamente dedicato all'immigrazione e alla presenza straniera tocca all'interno degli altri capitoli si cercherà di fare il punto
Di quella che la situazione stranieri che vivono nel nostro Paese
All'indomani della pandemia quindi sicuramente da da parte di Statte c'è tutta la volontà di continuare a tenere alta dal punto di vista appunto statistico l'attenzione anche di andare avanti studiando dispetti perché poi quello che si metteva in luce che secondo me le diciamo il volontariato può fare emergere e che inadatta poi è un mondo talmente vasta in fenomeni che si susseguono rapidamente coordinamenti mutamenti quindi è è anche importante che i ci sia pezzi per per provare a vivere quest'multidimensionali vita questa complessità del fenomeno e sicuramente anche il diavolo che abbiamo sempre portato avanti lo che è un fatto anche in convegno che abbiamo tenuto a due mila diciannove
Con il mondo dell'associazionismo sicuramente ci può aiuta a capire cosa cosa minacce e cercare di tarare anche i nostri strumenti per dai informarvi su un su fenomeni emergenti grazie
Grazie si può anche penso che sia molto importante che gli stette presenti anche dell'elaborazione delle stime sul sull'immigrazione su irregolare peraltro ricorda che un paio d'anni fa feci una domanda diretta
Al professor Blangiardo
Per anche Luís mi mi diede una risposta che sostanzialmente portava questa valutazione attorno al mezzo milione nel a cinquecento mila irregolari rispetto altre stime che invece sono sono molto più bassi tra l'altro ho l'impressione che con le politiche soprattutto quelle attuate dal primo governo Conte queste rendere queste irregolarità se anche cricca
Comunque a questo punto chiedo ad Alessandro Rosina devi fare la la seconda replica e e e poi ci avviamo alla conclusione grazie tasse Grassi grazie per questo parla
Interessante utile dibattito perché abbiamo bisogno di dati di dati solidi di migliorare la qualità di confronto sui dibattiti che riguardano il futuro del Paese le scelte che che dobbiamo fare la direzione
Da prendere senza preclusioni ideologiche massima guardando a a quello che riteniamo che che posso aiutare a migliorare il il modello sociale e di sviluppo
Che consente al nostro paese di dichiara la propria capacità di essere sostenibile inclusivo e generare vedesse
Parto da alcune domande che ha posto la vinco Brambilla servono gli immigrati per le pensioni servono per la demografia
La sua risposta è no
Io rispondo che gli squilibri demografici che abbiamo accumulato che andranno ad accentuarsi sicuramente non aiutano per le pensioni e sicuramente non aiutano per la capacità di rendere di dare le risposte che prevengano sostenibile anche dal punto di vista sociale
Il nostro Paese e la questione come rispondiamo questi squilibri cioè lasciamo che vadano ad accentuarsi
Possiamo pensare che paesi come la Francia abbiamo evitato questi squilibri con politiche
Familiari solide che hanno consentito alla fecondità di non scendere sotto i due figli per donna perché perché è vero quello che dice Brambilla per tutto il mondo occidentale
E in tutto il mondo in prospettiva latte con il tasta scendendo sotto i due figli per donna che la crescita la popolazione mondiale ormai quasi esclusivamente sempre di più sarà concentrata in Africa
E quindi non è una questione di preoccuparsi per l'eccessiva crescita dalla popolazione
In Paesi come l'Italia o in incontinenti come Roma perché la popolazione non crescerà più cioè l'Italia all'Europa hanno perso la capacità endogena
Di produrre crescita della popolazione quindi la questione non è quella siamo troppi possiamo anche essere d'accordo una questione essere di più o di meno siamo a corde va bene possono anche sull'acqua Water
Possiamo essere di meno non potrà non porteremo comunque nel corso di questo secolo più la fecondità sopra i due figli per donna e quindi la popolazione non può strutturalmente tornare a crescere ma quello che conta è gli squilibri che abbiamo prodotto
E che e la Francia ad esempio ha evitato con la fecondità non troppo sotto i due figli per donna che la Germania
Chi si è trovata ad averli per rate con il PAC è scesa sotto uno virgola cinque perché la questione vera quella dei Paesi che persistente Mentana fecondità
Che rimane sotto uno virgola cinque la Germania ha deciso di uscire da questa trappola demografica sia con politiche familiari e si appunto agendo anche anche non solo anche sulla leva della dell'immigrazione
E e questo va bene in Germania e non va bene in Italia è questa la questione allora se effettivamente
Siamo convinti
Che in Italia quello che può funzionare in altri Paesi cioè le politiche familiari compreso l'assegno curcuma insieme a investimenti sui servizi per l'infanzia insieme potenziamento
Di conciliazione condivisione che posso quindi anche aumentare se occupazione femminile che fecondità attraverso una capacità di valorizzare il capitale umano delle nuove generazioni e quindi aumentare l'occupazione giovanile di ridurre il niente
E di alimentare questi processi di crescita soprattutto in alcuni settori dell'economia che rischiano di essere deboli proprio per la riduzione quantitativa
Delle nuove generazioni chiamo presente che noi oggi in Italia abbiamo un terzo di trentenni in meno rispetto agli attuali cinquantenni
E quindi la questione come gestiamo un Paese che nei prossimi decenni avrà più di cinque milioni in meno di persone tra i ventotto e sessantotto anni e circa cinque milioni in più di over sessantacinque
Pensiamo che tenendo le cose così come stanno sarà un Paese che funzionerà meglio avendo cinque milioni in meno di popolazione al centro della vita attiva e cinque milioni in più di over sessantacinque
Beh se noi pensiamo che nonna siamo in grado di integrare e chi può venire nel nostro Paese a contribuire a produrre prescelta
E Iman e col nostro un po'con un modello sociale sostenibile di adeguata integrazione se non riusciamo più a garantire integrazione opportunità
E se non riusciamo a migliorare la condizione delle nuove generazioni allora deve allora dobbiamo rassegnarci allora questo Paese non può crescere questi squilibri andranno ad accentuarsi e l'immigrazione rischia di essere solo un problema
E quindi a questo punto però dobbiamo decidere se accettiamo questo futuro perché attenzione
Se noi mettiamo davanti le nuove generazioni italiane di fronte appunto a un futuro di questo tipo cioè di un Paese che non crede perché non credere sulla possibilità di rafforzarsi e migliorarsi
A partire da una consistenza quantitativa e qualitativa delle nuove generazioni che possano reggere gli squilibri demografici il debito pubblico e produrre con loro crescita allora avremo Sempre più giovani che se ne vanno in altri Paesi che se ne andranno in altri Paesi
Avremo sempre più giovani italiani ben quelli che riusciremo a formare belli che sono più di amici che andranno in Germania perché li troveranno migliore opportunità e quindi squilibri che adesso abbiamo andranno peggiorare ulteriormente e questo trappola demografica questo avvitamento continua verso il basso delle opportunità che offriamo alle nuove generazioni e delle capacità di crescita di sviluppo sostenibile inclusiva del Paese andranno a deteriorarsi progressivamente
Questo è il nodo principale ne dobbiamo porre questo come e questione centrale del nostro Paese e capire come affrontarla e la mia risposta e dobbiamo affrontarla mettendo in campo tutte le leve perché la degli squilibri sono tali e la condizione del Paese tale che poi uscirne e diventare migliore solo se agisce in maniera sistemica su tutte le terre quindi miglioramento la conciliazione tra lavoro e famiglia aumento l'occupazione quindi femminile aumento inversione i tendenza natalità miglioramento della condizione dei giovani maggiore autonomia capacità di inserimento nel mercato del lavoro miglioramento nella transizione scuola-lavoro e tutto questo avrà anche capacità poi di offrire opportunità
Servizi e possibilità di integrazione anche perché attiviamo perché altrimenti se non abbiamo asili nido nella se sarà un problema anche per le donne immigrate se l'abbiamo non migliora ma la tradizione scuola lavoro e le politiche abitative di valorizzazione del mondo del lavoro avremo problemi ancor di più anche per i giovani figli degli immigrati
Quindi è una questione sistemica dal nostro paese sono tutti i nodi dobbiamo in qualche modo sciogliere insieme e far girare tutti questi ingranaggi nella direzione giusta e se andiamo quindi verso delle risposte per migliorare la lunga vita attiva la possibilità dell'oceano azione di dare un contributo rilevante alla crescita del Paese ignora l'occupazione femminile
Valorizzare il contributo di chi a Traiano ad altri paesi gli squilibri che abbiamo il debito pubblico possono diventare
Tesi che possiamo superare e il Paese o mettere le basi di una prospettiva di sviluppo e di crescita che ancora oggi è possibile
Ma facendo appunto le scelte che mettano tutte queste leve e azionato da queste leve nella direzione giusta che in maniera integrato tra di loro
Grazie versando prego contributo prezioso come sempre
Siamo arrivati alla conclusione di questo incontro siamo stati insieme già quasi due ore e mezza quindi mi limiterò ad alcune considerazioni abbastanza sintetiche oltre a ringraziare tutti i partecipanti
E anche tutti delle diverse reti Indymedia che che che ci hanno consentito di di diffondere questo dibattito volevo concentrare l'attenzione su due date
La prima e quella del Festival dello sviluppo sostenibile che si svolge dal quattro al ventidue ottobre e sapere che il festival organizzato dall'Ardis unico nel senso che un festival diffuso sul territorio poneva un festival si svolge non solo in un solo posto
Tutti possono avanzare delle proposte e naturalmente che devono essere in qualche modo legati agli obiettivi dell'Agenda due mila e trenta quindi ai temi del della della sostenibilità
Negli anni scorsi siamo sbaglio dalla sesta edizione negli anni scorsi
Abbiamo avuto una cifra orientata in Turchia conteggiavano Amber ai settecento degli oltre mille e venti a secondo degli anni della pandemia meno quindi voi tutti potete partecipare il Festival si svolge con come vi dicevo in tutta Italia e anche nelle sedi diplomatiche della Rete del ministero del ministero degli esteri per fare proposte per candidarsi con l'evento potrete registrare la vostra iniziativa sul sito tempestivo il viluppo sostenibile punto it
Chiaramente diciamo l'immigrazione può essere uno dei temi della sostenibilità da affrontare questo testi
La seconda data invece e quella delle prossime elezioni politiche
Perché voi non molliamo cioè che questa iniziativa che il primo stimolo diciamo che la svista ai partiti politici per affrontare i temi caldi che devono essere messi in evidenza
E presentati con chiarezza nel nel nel nei prossimi programmi ricordo che cinque anni fa
Lastre presenta un decalogo e confrontandosi con tutti i partiti bene faremo qualcosa del genere sicuramente il tema dell'IMI delle della migrazione è uno di questi temi che dovrà essere
Ma contratto
E abbiamo visto che ci sono posizioni diverse e quindi l'importante renderle esplicita io sono grato al professor Brambilla che ha presentato una proposta diciamo un po'diversa dal mainstream proprio perché e necessario che queste posizioni vengano evidenziate
Un aspetto anche che dovrà essere affrontato anche se non è quello che abbiamo toccato in questa in questa riunione e quello della grande pressione migratoria soprattutto dall'Africa
L'Africa aveva duecentocinquanta milioni di abitanti nel mille novecentocinquanta mi avrà si stima due miliardi e mezzo nel due mila cinquanta ce l'ha con sé Polo che è chiaro che come ci ha detto Carla circoli Celli c'è questo modello del delle eroiche la sfida che porta tanti ragazzi africani al a a muoversi dal dal loro Paese ma teniamo anche conto degli sono poi dei fattori di che incideranno ancora di più la Banca Mondiale stima per esempio che ci saranno duecento milioni di persone che si muoveranno per cause climatiche entro il due mila cinquanta
La Gallup la società la grande società di sondaggi Istica
Ha calcolato che circa il quindici per cento della popolazione mondiale se potesse cambierebbe paese
Quindi vorrebbe dire un miliardo di persone con la valigia in mano se potesse quindi capite che tipo di pressione che tipo di problematica andranno Conte
E chiaro che come ci è ci è stato detto anche dall'da Chiara Tomassini
Non c'è solo la politica c'è anche la società civile e la società civile molto arretrata
Io ho una casetta in un comune della Toscana che è sempre stato tradizionalmente rosso diciamo molto a sinistra ben ho scoperto che c'è la paura degli immigrati
Cioè che e la gente teme e l'ondata migratoria io dico ma voi avete in totale tre immigrati in tutto il Paese modifiche che di cose di cui occuparmi anche comunque questa preoccupazione c'è e così come c'è quello che diceva il professor Ambrosini e cioè che magari gli immigrati sono graditi di quando lavorano ma poi i giovani maschi dopo delle sei di sera sono considerati un pericolo insomma c'è una grande
Problematica di come gestire l'immigrazione e l'accoglienza l'integrazione
E c'è una società civile ripeto che arretra su questo allora il problema è la politica che cosa deve fare seguire
E andare a ruota sulle Paure della società o cercare in qualche modo o
Di stimolare la società ad evolversi a capire quali sono i grandi temi del futuro fino adesso mi mi mi sembra che la politica italiana abbia fatto più la prima cosa però noi come ha scrisse ci poniamo l'obiettivo
Sempre di portare i partiti movimenti politici a riflettere sui temi di medio e lungo termine e assumere quella funzione di leadership che purtroppo spesso è mancata ma che è veramente necessaria
Questa è la nostra funzione e su questo sicuramente continueremo a lavorare grazie a tutti