Manifestazione di chiusura della Festa Nazionale dell'Unità

Compagne e compagni fatemi dire in apertura di questa imponente manifestazione
Che abbiamo fatto tredici
Penalizzi infatti sono i miliardi che alla data di ieri sono entrati nella casa di questa bellissima festa
Però in più di quelli che avevamo previsto e la giornata di oggi contribuirà in maniera cospicua ad accrescere la forbice tra previsione e realizzazione questo
Questo eccezionale risultato
E innanzitutto il frutto della corrotte nasce intelligente concreto e perciò estremamente produttivo dei compagni di Modena
Dei magnifici
Quattro mila volontari che con il loro appassionato impegno hanno fatto girare a pieno regime una macchina complessa come quella della festa nazionale dell'Unità assieme a voi li ringrazio di vero cuore
Ma un ringraziamento sincero va anche a quanti enti locali forze dell'ordine stampa aziende hanno collaborato con noi in questi venticinque indimenticabili giorni
Il successo di questa festa sta anche nella partecipazione record ai dibattiti non accadeva da tantissimo tempo circa ottanta mila presenze con una grandissima presenza giovanile
La sconfitta del ventisette ventotto marzo non ci ha piegato siamo in piedi pensanti
Fortemente
Fortemente determinati a costruire quella coalizione dei democratici che è stato il filo conduttore di questa sesta
Potevamo rischiare una chiusura e non stessi
Ed invece la festa nazionale e nelle altre feste che si svolge svolta in tutt'Italia abbiamo saputo esprimere tutta la nostra capacità di apertura al confronto con la società e con le altre forze politiche
Non c'è il tempo per ripercorrere le intense giornate che tutti insieme abbiamo vissuto voglio soltanto ricordare due momenti particolarmente significativi
La commozione e l'impegno per la verità e la giustizia che abbiamo assunto nella serata delicata di Ilaria Alpi ed agli operatori caduti con lei
Dagli operatori caduti con lei nel tragico teatro di guerra somalo impegno che qui davanti a questa folla enorme vogliamo solennemente ribadire l'altra serata che non dimenticheremo è quella intensa in magica con il direttore della Voce Indro Montanelli e con i direttori dei maggiori quotidiani italiani
Di questo evento hanno scritto in tanti molti riscoprendo un armamentario bolso da guerra fredda
A questi campioni dell'anticomunismo l'anni cinquanta ha risposto con la consueta penetrante schiettezza lo stesso Montanelli coni della il Prina ricevuti di destra e di sinistra non mi abbasso a discutere
Ed anche noi nel ringraziare ancora quel vero galantuomo non possiamo che appiattirci su questa linea
Dieci anni fa due grandi italiani ci hanno lasciato
Enrico Berlinguer
Enrico Berlinguer
Edoardo De Filippo
A queste due indimenticabile figure abbiamo dedicato la nostra festa
Un grande dirigente politico ed un grande intellettuale piano non autoritaria lasciando con la loro opera un segno indelebile
Enrico ed Edoardo hanno saputo parlare al mondo col partendo dalle loro realtà particolari
Il loro messaggio è stato recepito raccolto da generazioni diverse ed il loro insediamento è ancora vivo ed attuale
La stupenda mostra allestita per ricordare Eduardo è stata meta ininterrotta di visitatori tutti ci siamo commossi davanti al presepe di Natale in casa Cupiello
E tutti abbiamo pensato che quella mostra anche un omaggio a Napoli alla Napoli alcuni il compagno Bassolino sta arrivando la dignità che il Garda e Lorenzo avevano mortificato
Caro Eduardo per Napoli annotata sta passando confidiamo che ciò possa accadere in un futuro non lontano anche per l'Italia
Compagne e compagni
Da sette anni ho l'onore di dirigere il settore delle feste dell'Unità ora come giusto passo la mano
è stata un'esperienza magnifica gratificante che mi ha consentito di arricchire enormemente il mio bagaglio di esperienze
Di ciò sono grato innanzitutto al partito a tutto il partito
Specialmente a quei generosi compagni che un visto in questi anni lavorare senza nulla pretendere per garantire il corretto svolgimento di questi nostri appuntamenti annuali
Sono loro
Sono loro i veri artefici del nostro successo
Ed è a loro che va il mio ringraziamento credetemi sincero e commosso
Consentitemi tuttavia di ricordare due compagni che in questi anni mi sono stati particolarmente vicini
Francesco Neri e Raffaella più retta
Francesco un uomo straordinario dell'uomo dei numeri schivo e riservato protagonista dietro le quinte del lavoro più delicato per noi è quello di far quadrare i conti
Caro Francesco il tuo lavoro è stato e sarà prezioso ed il tuo esempio di uomo retto è stato per me il migliore insediamento Raffaella efficiente come pochi si è resa sempre utile per l'intelligente delicato lavoro che ha svolto in questi anni nella gestione dei nostri ospiti a Francesco a Raffaella
Ai compagni alle compagnie di Modena che assieme a me hanno lavorato sodo dividendo le gioie le ansie che si susseguono in queste frenetiche giornate rivolgo il più caloroso e fraterno abbraccio
Nel concludere questo intervento care compagne cari compagni voglio assieme a tutti voi inviare un caloroso saluto al compagno Achille Occhetto indimenticabile protagonista di questi grandi appuntamenti con tutto il partito
Caro Achille
I attendiamo con l'affetto di Sempre per riprendere assieme al segretario nazionale D'Alema a Walter Veltroni e a tutto il gruppo dirigente il ruolo che ci compete
Nella difficile ma non impossibile impresa e sconfiggere quella destra patacca era per dirla con Montanelli che oggi governa questo Paese
A tutti voi compagne e compagni che con il calore di sempre affollate questa arena l'appuntamento e per l'anno prossimo a Reggio Emilia per una nuova grande edizione della festa nazionale dell'Unità
Allora la parola il compagno Roberto Guerzoni segretario della federazione di Modena
A tutti voi compagni e compagne che siete qui a questa festa
A questa manifestazione conclusiva
Rivolgo il più caloroso ringraziamento da parte delle compagnie dei compagni di Modena che anche in questo momento stanno lavorando negli stipendi
Nelle cucine e nei servizi per rendere fino all'ultimo
Fino a stasera fino a domani la festa più belle accogliente per conseguire uno splendido risultato politico e finanziario e dare così anche in questo modo un contributo utile
Al PDS
In questa fase politica che stiamo attraversando
Vedete noi sapevamo di svolgere la festa in un momento in cui sarebbe stata grande l'attenzione su di noi da parte di amici e di avversari politici
Era una prova non semplice
Qualcuno era già pronto a cogliere l'occasione per vedere se poteva dare un'immagine del PDS ripiegato su se stesso di una sinistra dei progressisti sconfitti e smarriti
Mancano i volontari ha scritto un inviato che forse aveva sbagliato posto e anziché venire a Modena se n'era andata la convenzione dei pubblicitari di Forza Italia
Né si potevano escludere
Anche alla luce di ciò che è avvenuto a Milano tentativi di innescare provocazioni per riportare le lancette degli orologi indietro alla fine degli anni settanta ebbene siamo alla fine
Tutti hanno potuto vedere che ciò non è stato ed ecco la soddisfazione
Che posso dire che Modena questa città e la festa hanno retto alla prova e penso di potere dire che per il modo in cui si sono svolti in questi ventisei giorni dibattiti i confronti e da ultimo anche la pacifica invasione
Degli oltre sessanta mila giovani di ieri sera il concerto dei Pink Floyd abbiamo dato un contributo politico al lavoro dei prossimi mesi
E quello di volere dare un contributo politico nazionale è uno dei tratti dell'esperienza di questa città e di questa regione
Nelle radici della storia dell'esperienza sociale politiche istituzionali dell'Emilia Romagna
Noi pensiamo sia possibile ritrovare una risorsa per la democrazia italiana e per la politica della sinistra
Questa nostra esperienza
Non è rimasta ferma
Si è rinnovata e trasformata
E ci ha consentito nel voto del ventisette ventotto marzo di andare in controtendenza rispetto al quadro nazionale
Qui in Emilia Romagna i progressisti hanno vinto in quarantatré collegi su quarantasette e alle europee il Partito democratico della sinistra ha continuato a segnare un risultato positivo a Parma e a Piacenza negli stessi giorni sono stati eletti due sindaci democratici e progressisti
Sia chiaro
Noi non pensiamo di essere un modello da esportare né tanto meno questo contributo che vogliamo portare può essere ridotto ad una rivendicazione localistica Provinciale Ispica
Se facciamo riferimento alla nostra esperienza politica e amministrativa e perché individuiamo alcuni tratti fondamentali
Di quello che potrebbe essere un programma di governo del paese su cui costruire l'alleanza dei democratici noi pensiamo di avere maturato sul campo
Una condizione che dentro un modello centralista burocratico dello Stato e della pubblica amministrazione
Ben pochi siano gli spazi di controllo democratico e della partecipazione ben poche siano le possibilità di costruire politiche di solidarietà di giustizia e di eguaglianza
Per questo la sinistra democratica non può che non essere per un federalismo democratico solidale cooperativo dove noi chiediamo sulla base della nostra esperienza quel muro invalicabile fra pubblico e privato
Fra esigenze degli individui delle persone delle famiglie e gli interessi collettivi e della società
Noi pensiamo che sulla base del riformismo della Sinistra democratica di questa regione abbiamo saputo da tempo mettere in opera politiche e programmi che non identificano infine collettivo sociale con il modo della gestione che può essere e deve essere in molti casi del volontariato della cooperazione nel privato in quanto tale siamo convinti che per crescere per avere uno sviluppo ad alta qualità sociale
Sia non solo possibile ma utile conciliare le ragioni dell'economia con quelle della solidarietà l'efficienza con la valorizzazione della persona e dell'uomo
Ecco è nel programma di governo che intendiamo portare un contributo nazionale
Dentro un movimento è un percorso che giustamente deve essere ampio radicato nella società fatto di tanti soggetti ed esperienze a partire da quella molto importante che può essere svolta dai sindaci democratici
E progressisti ed è inoltre la capacità di aperture di dialogo con gli altri che possiamo dare un contributo a spingere in avanti la situazione politica nazionale
Guai a pensare all'autosufficienza
E lo dico a partire da una realtà che alla sinistra ci tiene che vuole rafforzarla sempre più rinnovando la che è vaccinata da interessati appelli nuovi visti che pensa sia un ostacolo so che è invece essenziale e cioè del Partito Democratico della Sinistra ci sia sia presente e abbia una sua identità di forza della sinistra europea radicata nel mondo del lavoro e nella società
è decisivo allargare i confini della sinistra dei progressisti e democratici alle forze cattoliche laiche del Centro democratico
Durante la festa consentitemi di ricordarlo è scomparso un caro compagno Mario Del Monte
Che è stato
Sindaco di Modena è stato uno dei tanti compagni che hanno costruito l'esperienza del Partito comunista italiano e poi del PDS in questa regione
Nel ricordo di Del Monte una delle cose più importanti che ci ha lasciato è stato il dialogo costruito con la Chiesa del mondo cattolico dialogo e amicizia che si sono tradotti sinceramente
Nella preghiera che l'arcivescovo di Modena monsignor Santo quadri ha recitato nel corso di crack di quella grande cerimonia laica che insieme al sindaco tutta la città ha rivolto a ricordi del Monte dell'Emilia Romagna l'incontro fra culture esperienze politiche di diversa ispirazione non è un'invenzione dell'ultima ora
Un espediente tattico per fare argine ad una destra sicuramente Papa cala per dirla con Montanelli manchi insidiosa e pericolosa non è solo l'incontro fra Stati maggiori ci sono nella storia di questa Regione i grandi moti di emancipazione del mondo del lavoro delle fabbriche delle campagne che videro protagonisti movimento socialista il movimento cattolico e popolare degli anni Venti
C'è la grande stagione della lotta al fascismo e della resistenza ripresa anche simbolicamente dall'incontro di questi giorni fra don Dossetti e Nilde Iotti a Monteveglio
Antifascismo voglio ribadirlo in cui i valori di libertà e democrazia sono per noi ancora oggi validi e moderni
Se inoltre
Il ricco tessuto democratico di associazioni del lavoro e sindacali dell'impresa piccola e media del volontariato civile assistenziale
Che attraversa in un'esperienza concreta Sinistra democratica forze laiche cattolici democratici ecco perché l'incontro coi democratici
Può essere deve essere una ricerca comune per dare al Paese un governo fondato su presupposti e valori che non siano quelli dell'egoismo sociale della divisione del paese
E ritorno infine per concludere su un clima sereno di confronto civile e di massima apertura in cui si sono svolti gli incontri durante la festa tutto ciò io penso abbia aiutato a dare un'immagine giusta della nostra politica
Di ciò che vuole essere ed è il PDS
Una forza erede della migliore esperienze tradizioni i comunisti italiani per intenderci quella dell'insegnamento morale e politico di Enrico Berlinguer a cui questa festa a dieci anni dalla scomparsa non potevano richiamarsi
Ma siamo anche un partito nuovo
In questi anni difficili pur fra limiti e contraddizioni è andato avanti e vuole oggi porsi nuovi traguardi noi nel nostro piccolo abbiamo cercato di dimostrarlo con questa festa abbiamo cercato di fare il possibile per Modena ancora volto ospitare la festa nazionale è stato una grande occasione per crescere l'abbiamo fatto con gioia e compassione
Anche perché a questo partito democratico della sinistra siamo affezionati ci stiamo bene in questo PDS fare il più possibile perché cresca stessi rapporti di più auguri quindi a tutti noi auguriamo è un abbraccio Francesco Rizzo che concludiamo Atene il suo lavoro auguri e un abbraccio al partito democratico alla sinistra
Vorrei inviare un caloroso saluto ad una delegazione di centoventi compagni istruire sloveni della lista unica dei socialdemocratici di Slovenia che è presente alla nostra festa
Alla delegazione dell'Internazionale socialista giovanile ospite della Sinistra giovanile qui alla nostra festa
E infine ai compagni della sezione di Fubine che hanno versato poco fa dieci milioni di quote per l'unità ha ora la parola il compagno Walter Veltroni direttore dell'Unità
Ieri sera dopo aver scritto gli appunti
Per questo discorso il suo breve discorso sono andato alla Sala Blu di questa bella festa dell'Unità di Modena
La sala dei dibattiti che è stata
Così affollata come non mai in questi giorni
Di questa festa
Ieri sera si proiettava lì
Il film fu girato
Da molti registi da molti autori italiani uno dei quali
Ettore Scola e qui sul palco con noi oggi
Il tredici giugno del mille novecentottantaquattro
Il giorno dei funerali di Enrico Berlinguer
Guardando quelle immagini e guardando le persone che erano a seguirne sentendo il clima che c'era in quella sala io sono stato fiero di lavorare nel giornale che ha consentito quest'anno di portare nelle case di centinaia di migliaia di persone
La videocassetta con quell'immagine perché quelle immagini
Raccontano molto della vita di Enrico Berlinguer
Ma forse raccontano anche qualcosa di noi del nostro modo di essere dalla nostra passione politica
Del modo in cui viviamo il nostro rapporto con la politica
Che in quelle immagini nelle immagini degli ultimi degli ultimi istanti della vita di Enrico Berlinguer
Sono riassunti
Berlinguer a Rivoli a Padova dopo un giro di comizi molto lungo molto difficile noi siamo strana gente parliamo tanto la qualità della vita e giustamente poi però attendiamo la nostra vita fino al limite estremo al quale la corda poi si può anche spezzare
A Rivoli
Comincio a fare il suo discorso ad un certo punto fu attaccato
Dall'ictus che poi lo avrebbe ucciso e Berlinguer comincia una grande battaglia contro la morte
Una battaglia che a un certo punto la morte sembra vince al punto da fargli interrompere il comizio Berenguer comincia a sbagliare parola mentre quelle che stavano dietro o davanti
Come viene assalito dai conati
La gente dalla piazza gli dici dismettere i compagni che stavano dietro di lui sul palco gli chiedono di smettere
E l'unico avanti ma non per eroismo che credo fosse una cosa che Berlinguer non conosceva ma per una sorta di senso del dovere
Di rispetto nei confronti del suo lavoro della sua missione la sua idea di politica del suo modo di essere il segretario di quel partito
Quest'anno con
L'unità noi abbiamo ottenuto
Dei risultati importanti un anno fa qui a Bologna alla prestanza de L'Unità gli dissi che stavamo preparando un grande cambiamento
Lo abbiamo fatto
Ora abbiamo L'Unità e L'Unità due
Due giornali in uno
Un'esperienza coraggiosa
Unica per la sua struttura nella storia del giornalismo italiano
è stata una scelta difficile come sempre sono tutte le innovazioni radicali
Molti mi consigliavano ci consigliavano di non rischiare e noi invece abbiamo rischiato oggi qui io posso darmi ho il dovere di dardi i risultati di questo sforzo di questa innovazione
Lo farò pensando a tutto faticoso lavoro che abbiamo fatto e pensando all'entusiasmo e alla forza di tante persone di una redazione giovane straordinaria
Di un'agenda guidata da persone come l'amministratore delegato Amato Mattia che danno l'anima per il giornale e all'impegno dei poligrafici e degli impiegati dell'Unità che tutti voglio ringraziare
Ed è per questo mille novecentonovantaquattro poteva essere per le vendite dell'Unità un anno drammatico
Per tre motivi il primo e che hanno iniziato il questo è cosa buona
La pubblicazione nuovi giornali nazionali uno dei quali si è inserito coraggiosamente all'opposizione la seconda è che altre importanti giornali hanno deciso di uscire il lunedì cosa che prima non facevano la terza è che il mercato complessivo dei quotidiani nazionali è insedia flessione rispetto all'anno scorso
In questo quadro e questa è la notizia che oggi io posso darvi la nuova unità
Nei primi otto mesi del mille novecentonovantaquattro ha venduto cinque milioni e centotrenta mila copie in più dell'anno scorso
In un mercato dei quotidiani che diminuisce dell'un per cento L'Unità aumentato del diciotto per cento le vendite
Voglio anche aggiungere che il dato scorporato dalle iniziative editoriali
Da un incremento di vendite del quindici per cento
Scorporato anche delle figurine
Delle quali tanto si è parlato ma abbiamo detto stamattina l'assemblea dei lettori del Giornale che siccome le figurine si fanno sì i campionati che sono già finiti
Io mi auguro presto di poter fare un album di figurine con il governo Berlusconi perché vorrà dire essere Faranda
Sono risultati importanti
Che a un anno fa da questo palco
Potevo al massimo considerare una speranza forse anche un sogno
Vorrei dire anche qui ai lettori ai compagni dalla Sicilia e dalla Calabria regioni nelle quali nostro aumento oggi supera il trenta per cento che abbiamo finalmente risolto un vecchio problema il giornale in queste zone del Paese arriva tardi al mattino e talvolta
Per le difficoltà di trasporto non arriva proprio dei primi di ottobre sta per emettere trasmissioni anche a Catania e così l'unità sarà anche in Sicilia in Calabria in edicola al mattino presto
Quest'anno se anche proceduto alla costituzione di una nuova società editoriale del giornale si sanno scorporati i debiti
Eredità pluridecennale che rischiava di impedire al giornale di vivere e si è dato vita ad una nuova società nella quale sono già presenti ed è un fatto di assoluta novità figure imprenditoriali esterni al PDS
Questo sforzo di risanamento e di rilancio deve andare avanti
Ciò richiederà un impegno straordinario del PDS per fronteggiare la pesante eredità del passato è uno sforzo ulteriore per potenziare la nuova società
Ho già detto dalla TV della presenza di figure imprenditoriali una novità che può essere sviluppata
E mi auguro anziché l'imprenditoria che si riconosce nell'economia sociale possa partecipare da protagonista questa nuova stagione del giornale
Ma protagonisti ora davvero siete voi i nostri elettori i nostri abbonati io vi rivolgo un appello
L'appello a sottoscrivere e ad acquistare quote de L'Unità cioè oggi quando vi dico comprate L'Unità non vi chiedo più solamente di acquistare una copia ma vi chiedo di diventare proprietari del vostro giornale
è quanto hanno fatto altri quotidiani come la Voce di Indro Montanelli
A questo proposito lasciatemi dire una cosa già fatto riferimento Francesco Ricci
Questa festa di Modena assomiglia molto al giornale è una festa aperta un luogo di dialogo di incontro
Non è un luogo di propaganda è un luogo di confronto delle idee
A questa peste hanno partecipato esponenti di partiti movimenti associazioni imprenditoriali di categoria sindacali hanno parlato politici intellettuali e giornalisti
Tra questi alcuni maestri del giornalismo italiano alcuni direttori di giornali
Tutti voglio ringraziare a nome dell'unità
Ma la presenza di Indro Montanelli ha scatenato l'iradiddio
è stato rimproverato bacchettato persino insultato
Montanelli ha già risposto come sa fare lui
Però c'è una morale da trarre
è straordinario
Alla fine del secolo
Ad un passo dal due mila c'è ancora chi pensa che venire a discutere la festa dell'Unità sia come aderire alla terza internazionale
Sono fermi Haddon tra Peppone e don Camillo sono come il giapponese è rimasto da solo nell'isola combattere sveglia la guerra è finita
Non capite
Non capita che è venuta in questo Paese il tempo del dialogo della comprensione reciproca dell'ascolto della tolleranza
Non capita che ora in questo Paese le donne e gli uomini di buona volontà devono rimboccarsi le maniche ricostruire in Italia una solidarietà una speranza una possibilità
Il giudice Di Pietro ha usato una bella espressione giapponese il coi se costruire insieme oggi l'Italia ha bisogno che ci siano persone
In politica nel lavoro e nelle imprese che vogliano costruire insieme
Per questo l'unità e le feste de l'Unità sono state saranno sempre più aperti
Perché qui vogliamo parlare ma anche ascoltare perché non ci muove mai la presunzione di avere tutte le ricette in tasca perché vogliamo capire proporre confrontare vogliamo cercare cercare ciò che può essere più utile al nostro Paese
Un esponente di Alleanza nazionale
Mi ha fatto sapere attraverso un redattore dell'Unità che si è offeso per non essere stato invitato alla festa del nostro giornale
Badate no no è anche questa una prova dell'importanza del rilievo di questi appuntamenti
Però fatemelo dire
Sono strani tipi
Tempo fa ho letto un'intervista sulla Stampa del segretario di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini il quale sosteneva cito tra virgolette che fino al mille novecentotrentotto il fascismo è stato un buon regime
Con la memoria ho cercato in quei tempi
Per fortuna lontani
Mi sono ricordato che Mussolini fino trentotto aveva sciolto i sindacati i partiti di opposizione i giornali liberi aveva chiuso i consigli comunali erano stati già aggrediti Giovanni Amendola e don Minzoni era stato ucciso Giacomo Matteotti
Quella frase di Fini però mi ha molto colpito anche per un'altra ragione
Il giornale che io dirigo i giornali in nome del quale questa festa esiste fu fondato da un uomo che si chiamava Antonio Gramsci e morì nelle carceri fasciste nel mille novecentotrentasette
No è
Soggiornare spesso ospitiamo come anche qui abbiamo fatto
Opinioni dagli uomini di maggioranza lo facciamo perché è nostro dovere professionale e perché siamo un grande giornale nazionale non un foglio di propaganda anzi uomini di governo hanno detto che l'unità pur essendo il giornale più lontana da Berzo al Governo di destra è il più obiettivo e corretto li ringrazio ma davvero
Ma è giusto che si sappia
C'è proprio l'obiettività
In questo momento il pericolo maggiore per il governo Berlusconi
Infatti ormai basta raccontare
Semplicemente raccontare ciò che fa questo governo e ciò che accade in questo Paese
Gli incidenti le proposte avanzate e ritirate le smentite le gaffe gli errori registrati idee persino costituzionali basta raccontare
Berlusconi dice sempre che tutto va bene comunque il giorno che il taglio la il cambio del Martorana sfrondato le mille trenta lire e il tasso di sconto era stato rialzato dopo due anni che era stato abbassato a Berlusconi è comparso in televisione ha detto che tutto andava bene e ha persino raccontato una barzelletta
Nella quale si è paragonato a Gesù Cristo
Con un vantaggio da parte sua
Che lui deve cercare solo speranza e carità perché Fede già ce l'ha
Berlusconi
Berlusconi si lamenta solo dal fatto che esistano addirittura cose fastidiose come l'opposizione e persino i giornali
Berlusconi rischia di sembrare e ce ne dispiace la sua caricatura è davvero ormai ripete sempre la famosa frase lasciatemi lavorare
Mi risuona nelle orecchie ciò che dissi a Milano Italia il ministro Urbani una frase sincera e profetica
Le promesse disse il ministro Urbani si fanno in campagna elettorale per prendere i voti
Voi
Signori la maggioranza avete chiesto sei mesi fa agli italiani di dar di fiducia
Avete promesso un milione di posti di lavoro
Dove diavolo somma
Avete promesso di diminuire le tasse di introdurre l'aliquota unica al trentatré per cento che diavolo di Fini ha fatto queste idee
Avete provato a ogni svolta per dire agli anziani che votando per voi risolvevano tutti i problemi e tornavano persino ragazzi
Perché diavolo allora volevate prendervela con loro opera volete prendere con le cooperative invece di cercare i soldi che mancano ad esempio dei centocinquanta mila miliardi di evasione ed elusione fiscale
Ieri i giornali hanno titolato su Berlusconi che chiede rigore e sacrifici perché non lo ha detto prima perché si è scagliato ed ha aggredito il miglior Presidente del Consiglio che l'Italia abbia avuto negli ultimi anni Carlo Azeglio Ciampi
Si è detto che in campagna elettorale Berlusconi ha evocato un sogno ora si può dire altro che sogni
è stato un inganno nei confronti di milioni di italiani
L'unità vuole raccontare questo inganno per fare una bisogno né di demonizzare né di sferrare colpi bassi basta dire la verità basta raccontare
Guardate quello che succede nel campo dell'informazione in Italia
Dopo le nomine RAI in questo settore
Siamo lo dico pesando le parole che uso davvero a regime
Siamo come D'Alema ha ricordato le dibattito alla Camera l'unico paese al mondo in cui il Presidente del Consiglio controlla tutti o quasi i telegiornali esistenti davvero come in Romania davvero occorre Ceausescu
Lo ha ricordato recentemente Bossi ed ha ragione
Ma vi ricordate ciò che diceva a Berlusconi a proposito della carriere del lavoro
Diceva che conta solo il merito la capacità i risultati del proprio lavoro
Ma allora santo Dio perché è stato cacciato ad esempio il direttore del TG uno che aveva fatto crescere dell'otto per cento lo sconto del suo telegiornale sbaragliando la concorrenza
Il suo merito la sua capacità e risultati dal suo lavoro sono carta straccia perché ha la colpa di non avere indosso la maglietta di Forza Italia
Oppure dobbiamo pensare
Oppure dobbiamo pensare sarebbe peggio che quei direttori sono stati cacciati perché erano troppo bravi e davano troppo fastidio alla Fininvest all'agenda del Presidente del Consiglio
Ma ciò che più conta
E che la RAI esce indebolita con le gambe tagliate
Guardate questo è il dato più inquietante più ancora che la messa delle mani anche sui telegiornali che restavano
La vera linea della maggioranza ridurre il servizio pubblico ad una piccola azienda per favorire il monopolio privato ma questa responsabilità ora la porta la maggioranza di questo consiglio di amministrazione che ha voluto procedere alle nomine e portare alla spaccatura con un voto treni contro due il consiglio di amministrazione spesso dunque
Vogliamo da questa tribuna dire una cosa semplice e chiara
Alla luce di quello che è accaduto alla luce del rischio che la Rai diventi un'azienda più piccola come è stato scritto oggi un'azienda di serie B
Sarebbe bene che questo Consiglio di amministrazione si facesse da parte si dimettesse perché ha tradito il suo mandato che è quello di difendere il ruolo e il prestigio del servizio pubblico
Ora
Nel settore dell'informazione occorrono riforme vere a cominciare dalla legge antitrust sulla quale Bossi ha preso con il Paese impegni precisi che speriamo peraltro questa volta non si perdano nelle stanze di qualche villa della Costa Smeralda
Ma anche la vicenda RAI
Come quella di Bankitalia
Conferma ma mia convinzione personale che voglio dire molto semplicemente
Facciamola finita
Smettiamola una volta per tutte di parlare di Seconda Repubblica ma quale seconda Repubblica siamo ai cascami della Prima Repubblica
Ma l'unità vuole anche aiutare il dialogo e la ricerca per la costruzione di una coalizione dei democratici si sono fatti passi a importanti in avanti altri se ne faranno l'opposizione deve farsi alternativa possibile non nel suo interesse ma l'interesse di questo Paese
L'opposizione non ha più il diritto di dire Solino ma il dovere di proporre soluzioni ha il dovere di dire ciò che farebbe se governasse solo così potrà candidarsi a sostituire la destra
Solo così potrà parlare agli elettori del Polo della libertà che oggi cominciano a vivere la stagione dalla delusione
L'unità vuole essere utile raccontando la società italiana a ricordare a noi stessi che non vanno mai separate la dimensione politica e quella sociale
Chiarenzi in Italia si riapre oggi una inedita questione sociale che mette in gioco il livello di vita e possibilità di consumo la speranza di promozione sociale di chi lavora di chi investe di chi produce
Voglio dire cioè che penso siano sempre di meno le persone che al mattino si alzano si guardano allo specchio e si definiscono secondo le coordinate della politiche si chiedono sono di centro sono di destra o sono di sinistra
Sono molti di più ricordiamolo sempre
Quelli che al mattino si svegliano e si dicono siamo un insegnante
La scuola non funziona solo un giovane che ha studiato e ha preso una laurea ora non trovo lavoro sono un piccolo imprenditore asfissiato dalle tasse sono lavoratori in cassa integrazione sono una donna senza il tempo per curare se stesse
E allora ai loro problemi alle loro aspirazioni alle loro domande che la coalizione democratica deve sapere parlare
Per questo è importante il dialogo con i cattolici giornale sta accompagnando il nuovo e positivo confronto che si è aperto
L'unità volesse il luogo in cui si incontrano le idee e programmi di tutte le componenti dalla nuova alleanza un centro che non è solo il Partito Popolare una sinistra che non è solo il PDS
L'unità
Per le firme le opinioni che ospita e oggi io credo un luogo decisivo del dibattito politico-culturale dei democratici
Il nostro sforzo e andare avanti su questa strada fare assumere sempre di più al giornale queste identità
La nostra
è una splendida testata L'Unità
Una testata carica di storie di speranza di sangue versato di lotte per la libertà e già questo basterebbe
E poi quella parola unità
è una bellissima parola e quasi un programma L'Unità
Ora che i muri sono caduti siano i valori i programmi gli ideali a fare incontrare coloro che i muri hanno tenuto separati per troppo tempo
è una grande parola L'Unità dette ogni tanto capita ancora di sentire qualcuno a sinistra dire
Parlando alla sinistra ma io col mio partitino preso lo zero virgola tre o lo zero virgola cinque in più delle elezioni europee io credo invece che sia venuto il momento
Dell'unità della convergenza tra tutte le forze di sinistra progressiste
Cosa aspettiamo ancora c'è Berlusconi presidente del Consiglio ci sono i missini al governo cosa aspettiamo ancora per aggregare unire mettere insieme tutte le forze della sinistra progressista e democratico
Guardate
Io voglio molto bene al mio partito
Abbiamo fatto una grande fatica per farlo nascere anzi consentitemi di dire qui che cinque anni fa il segretario del Partito comunista italiano allora eletto
Che aveva appena vinto le elezioni europee e dunque non aveva alcun problema
E beh di fronte alle cose che accadevano il coraggio
Di mettersi in gioco
E di proporre a tutti noi una svolta coraggiosa di far nascere dalla storia grande
La più grande forza dalla sinistra italiana un nuovo partito e credo che tutti noi dobbiamo essere riconoscenti al coraggio di Achille Occhetto del mille novecentottantanove
E del contributo agli Occhetto del suo lavoro della sua rete del suo coraggio avremo avrà la sinistra ha bisogno
Noi
Noi e molti di noi sono qui giovane gruppo dirigente del partito di allora fossimo a Roma o fossimo nelle federazioni fossimo la direzione del partito fossimo nelle sezioni
Noi anche con i compagni più anziani
Abbiamo
Assunto insieme a lui quella responsabilità e abbiamo lavorato e qualcuno di noi ha sentito sulle spalle il peso di quella responsabilità alcuni di noi non ha dormito la notte pensando a quanto adesso naturalmente la memoria si è fatta Gentile
E ha reso tutto più dolce ma tutti noi sappiamo quale prova di coraggio ma anche quale percorso nel dolore abbiamo fatto per mutare noi stessi per cambiare tante cose della nostra storia
Però io posso anche dire che non dormirei la notte oggi se non avessimo avuto cinque anni fa il coraggio di fare quello che abbiamo fatto e di creare le condizioni per le quali noi si possa essere qui tutti insieme oggi
Oggi
Il PDS qui forte e aperto
La sua innovazione la sua capacità di interpretare anticipare nuovo dovranno crescere la sua voglia di unità
Il contrario dell'arroccamento settario o della chiusura nella propria identità dovrà andare avanti
Vedete
Su questo palco oggi
Prendono la parola uno dopo l'altro
Due persone che sono state protagoniste di un passaggio difficile per la storia e per il destino del nostro partito
è stata
La prima volta
Che discutevamo che ci pronunciamo
Che votavamo se i due candidati alla segreteria del partito
A questa discussione
Hanno partecipato migliaia di persone
Credo di poter dire
Che quel passaggio difficile è stato superato bene
E in quei giorni il PDS ha potuto dare al Paese una prova di stile
Di rigore di disinteresse personale dei suoi dirigenti di passione politica
Per me
Oggi valgono esattamente gli impegni presi quel giorno e vale ciò che quel giorno dice mo'al partito alla sinistra al Paese
Al nuovo segretario del partito va la mia stima la mia solidarietà la mia amicizia
Abbiamo certo
Abbiamo due caratteri due sensibilità politiche due formazioni culturali
Il nostro sguardo è però rivolto in avanti ed una cosa che voglio dire I care compagne cari compagni su una cosa potete contare noi lavoreremo insieme fuori e nell'interesse non solo dal PDS ma della sinistra e dei democratici italiani
Certo
Questa è un'Italia andrà costruita e lo faremo insieme
Ma d'altra parte
Come potrebbe essere altrimenti
Ho detto prima io voglio bene al mio partito e spero che il mio partito abbia sempre più voti però le devo dire sinceramente che sono sempre meno appassionato
A sapere il giorno delle elezioni se questo o quel partito dalla sinistra ha preso lo zero cinque allo zero sei in più delle elezioni precedenti c'è una sola notizia che mi interessa ormai c'è una sola notizia che spero di sapere e di poter pubblicare sul mio giornale
Questa notizia è il giorno in cui una coalizione democratica e progressista avrà avuto al cinquantuno al centro nel
Tempo tra governati a questo Paese
C'è un solo titolo che vorrei pubblicare
Non più per spiegare una sconfitta
Ma per usare le parole che abbiamo potuto pubblicare il giorno che abbiamo eletto i sindaci progressisti vittoria per i democratici per i progressisti per la sinistra
Io ho concluso care compagne e cari compagni mettiamoci in cammino
Ma dobbiamo saperlo
Non abbiamo più molto tempo
E allora accogliamo
Non la corsa disperata di che porge da qualcosa ma quella piena di speranza di chi deve raggiungere una meta corriamo per raggiungere la nostra meta una maggioranza dei democratici per un'Italia nuova
No
Conclude questa grande manifestazione il compagno Massimo D'Alema
Gaetana nazionale del partito democratico della sinistra
Siamo
Siamo With Care compagni e cari compagni
Malgrado la stagione incerta siamo in tanti
Lo dice questa manifestazione
Lo dicono le cifre
Oltre tre milioni e mezzo di visitatori in questi venticinque giorni
Ottanta mila partecipanti ai dibattiti
Più di tredici miliardi di incassi
E non è male chi ne ha molto bisogno come noi
Ma le cifre
Non dicono il resto le cifre non dicono non possono dire
Delle donne e degli uomini che hanno costruito questa festa
L'hanno fatta vivere con il loro lavoro appassionato disinteressato
Con tutta l'umanità che sprigiona da questa grande forza popolare civile democratica che non vi sia
Grazie a tutti voi compagne e compagni di Modena e grazie a tutti coloro
Tiene migliaia di feste dell'Unità
Organizzate in questi mesi in ogni parte del Paese
Ancora una volta hanno mostrato il volto di una comunità di donne e di uomini liberi
Un impaccio per l'avvenire democratico del Paese
E ancora pochi mesi fa
Dopo la sconfitta elettorale di marzo
Qualcuno ci diceva anche in buona fede
Siete voi l'ostacolo
Ma si è visto subito poi che aria tirava in Italia
Dopo la vittoria delle destre
E presto è stato chiaro a tutti
Che non si può fare a meno di una grande forza come la nostra
Senza il PDS
Sarebbe stata forse più forte
La difesa dell'autonomia e della funzione della magistratura
Sotto l'attacco del Governo
Sarebbe stata più forte l'ansia di giustizia dei cittadini offesi a luglio dal decreto salva ladri
Se non ci fosse in PDS
Oggi sarebbe più forte o più debole
La battaglia per la libertà dell'informazione
L'indignazione e la protesta di tanti cittadini per l'indecente assalto alla televisione pubblica
Che richiede una risposta netta e vigorosa
Ha ragione Walter Veltroni
Questo consiglio di amministrazione
Che per volontà della sua maggioranza si è reso strumento dei nuovi padroni
Ha tradito il suo mandato i temi andarsene
Intervengano il capo dello Stato i presidenti delle Camere e a garantire che la gestione della RAI risponda agli interessi del Paese e non a quelli del governo per il presidente del Consiglio del proprietario dell'azienda concorrente
Noi abbiamo sempre messo la nostra forza
Al servizio di cause giuste
L'abbiamo schierata in difesa della democrazia della civiltà
Della tolleranza della solidarietà
Dei diritti e della dignità dei lavoratori
Senza protagonismi superflui
Misurandoci con i problemi
Avanzando proposte concrete e quando è necessario alzando la voce
Abbiamo fatto il nostro dovere
Come quando abbiamo espresso con fermezza
La nostra piuttosto tale solidarietà ai pensionati italiani
Attaccati in modo ingiusto
Descritti come un peso una categoria protetti
Sottoposti ad una girandola di voci
Di numeri di date di scadenze
In un alternarsi di minacce e rassicurazioni
Nel quadro di una assoluta confusione generale
Il governo con il suo comportamento irresponsabile ha gettato nell'angoscia milioni di famiglie italiane
Provocando un'ondata senza precedenti di richieste di prepensionamenti
Umiliando i pensionati di oggi lasciando nella più totale incertezza coloro che in pensione andranno domani
Dovevamo farci sentire
Ecco tavolozza
Non è tollerabile che in un Paese civile essi umili chi ha faticato una vita per costruire questa nostra società
è un è un sia chiaro per erigere barricate
Come qualcuno ci accusa
Abbiamo detto e diciamo
No a tagli indiscriminati
No al furto della contingenza per chi guadagna poche centinaia di mila lire al mese
Chiediamo che si colpiscano i veri privilegi
E che si vada ad una riforma che garantisca un riequilibrio globale del sistema previdenziale e assistenziale
Ora
Grazie alla fermezza dei sindacati e dell'opposizione
Il governo ha scelto un'altra strada
Ha fatto un passo indietro
Ma noi vigileremo
Perché non vi sia qualche ulteriore inversione di rotta
Berlusconi lo sappiamo
Non è nuovo a imprese del genere
Era stato lui a dire qualche giorno fa
Quando noi dicemmo no ai tagli sia la riforma rispose
Chi è contro il governo e contro gli italiani
Ma poi
Annunciò che avrebbe fatto ciò che gli chiedevamo
Così come proprio lui ve lo ricordate
Nei giorni del decreto salva ladri aveva detto a Maroni
O più scusi o ti dimetti ma non risulta che sia caduta nessuna di queste due cose non è
Non è un campione di fermezza il Presidente del Consiglio
E questo alternare Goffredo pose gladiatorie
A precipitosa di dietro front è proprio direi del suo stile
Per questo saremo vigili e attenti in ogni circostanza
E non perderemo la pazienza anche quando Berlusconi continuerà a descrivere l'opposizione
Come l'incarnazione del male
è uno strano destino il nostro il Presidente del Consiglio ci descrive appunto
Come quelli che con ogni mezzo vogliono impedirgli di lavorare
E dall'altra parte
Tanti amici invece ci dicono che l'opposizione non c'è
Calma amici Company l'opposizione c'è conosce bene i suoi diritti ai suoi doveri
Essa si riorganizza a partire dall'importante esperienza dei gruppi parlamentari
Dove i progressisti lavorano insieme
E si prepara a lanciare la sua sfida
Per il governo del Paese
L'opposizione c'è e può vincere
è bastato uscire dal magico mondo dei sondaggi dell'onorevole Pilo
E provare a far votare esseri umani diventi come è accaduto domenica scorsa a Pistoia
è stato archiviato in gran fretta quel voto ma è importante
Perché il candidato progressista ha aumentato i suoi voti
Pur se calavano i votanti
Segno
Non solo che l'elettorato progressista attiene ma che altri democratici hanno preferito rafforzare l'opposizione anzi che aiutare il governo
è un'opposizione che si sforza di proporsi come alternativa
E a Berlusconi diciamo
Che non abbiamo alcuna tentazione ostruzionistica
Lavoriamo per l'interesse generale del Paese
Ma non siamo disposti a subire prepotenze arroganza e neppure ad avallare l'inefficienza o le indecisioni del Governo
D'altro canto a Berlusconi sa perfettamente che l'impotenza del governo
Non nasce dall'ostruzionismo dell'opposizione
Ma dalle liti quotidiane dall'incapacità dei ministri
Dalle profonde divisioni interne alla maggioranza
Frutto dell'ambiguità di fondo dello schieramento che ha vinto le elezioni
E meno male
Che con la pomposa scesa in campo del grande imprenditore dovevano finire le risse tra i partiti
Questo è un vero governo partitocratico
La comunicazione quotidiana è impedita
Dal peso degli interessi particolari e corporativi
Da fare o ci si scontri lottizzato onori
Ed è soprattutto un governo sovrastato
Dal peso degli interessi personali del Presidente del Consiglio
Cosa si può mai pensare ad esempio della vergognosa spartizione avvenuta ieri
Che avvilisce
Il Po perisce la RAI
Alla luce del fatto che il Presidente del Consiglio è il padrone dell'altro polo televisivo
E così come si potrà mai credere
Che le compagnie assicurative che sono nelle mani di Berlusconi dolce imprime mai nulla con la manovra annunciata sulle pensioni
Ed ha anche
Quando il Presidente del Consiglio a minacciare
Come avviene in questi giorni di colpire le cooperative
Ma è Anna lei profitti che realizzano
Ma nelle loro riserve indivisibili
Il capo del governo ma non solo
Dimostra di non comprendere la grande funzione sociale della cooperazione
Tutelata anche dalla Carta costituzionale
Ma in realtà
Egli introduce il sospetto di voler colpire anche qui il suo principale concorrente nel campo della grande distribuzione
Si potrebbero fare tanti esempi vedete credo che siamo l'unico paese del mondo
Che ad ogni decreto o del governo Possa calcolare quanto ci guadagna in solido il Presidente del Consiglio
è un tema reale questo del conflitto di interessi non è una fissazione dell'opposizione
Ed è un tema che riprenderemo ogni qual volta
Questa questo problema si ripresenterà
Ogni qual volta bisognerà prendere decisioni rilevante
In un Paese civile e moderno
Una questione di questa portata non si affronta dicendo come ha fatto Berlusconi
Fidatevi della mia coscienza
Ma attraverso la definizione di regole
Di un sistema di garanzie di controlli la fissazione di incompatibilità
Tutto ciò che manca in Italia
Tanto più
Che a proposito della coscienza del Presidente del Consiglio
Proprio in questi giorni
Un testimone insospettabile
Da Hammamet ci ricorda che essa fosse non è del tutto immacolata
Il capitano di dire parlando alla Camera
Che i mille fili legavano il Presidente del Consiglio al vecchio sistema di potere
Qualora Craxi nella sua intervista al New York Times
Nei giorni scorsi
Ci ha fatto capire che tra questi i mille fili c'è anche il filo del telefono
Ecco perché
Questo governo
Lungi dall'aver inaugurato la Seconda Repubblica
è solo un'appendice della prima
Il paese non è uscito
Dalla situazione pesante angosciosa
Nella quale è vissuto in questi anni
Ma non perché come si dice non siamo usciti da Tangentopoli
Ma voi non vediamo
Che siano necessarie misure che portino al superamento dell'emergenza
Come progressisti
Abbiamo considerato utile
Il contributo dei giudici di Milano
E abbiamo peraltro già messo a punto proposte nostre concrete
In materia di custodia cautelare
Per accelerare i processi
E più in generale
Per dotare il Paese di nuove regole in materia di trasparenza e di appalti
Ma il vero
Il risotto problema di fondo del dopo Tangentopoli è un altro
è dare al Paese una nuova classe dirigente
E questo problema di fondo Berlusconi non lo risolve
Questo governo è tutto
Fuorché nuovo
Questo governo nasce al contrario
Da un patto
Tra gli eredi del vecchio sistema di potere
E la destra estrema
Un patto
Che avrebbe portato si diceva
Alla costituzionalizzazione della destra neofascista
Guardate invece che cosa sta accadendo
I guerrieri di Alleanza Nazionale gli Storace il Gasparri
Stanno penetrando dentro la cittadella della democrazia utilizzando il governo targato Fininvest come un cavallo di Troia
Pretendono posti
Potere
Conquistano sottogoverno sono diventati ben presto maestri di lottizzazione
Dentro questa alleanza
Va acquistando un peso egemonico questa destra
Che non ha reciso i suoi legami con il passato
E il capo di Alleanza Nazionale
Che viene descritto come un abile politico
Sarà anche astuto
Ma assomiglia molto di più ad un notabile affezionato al potere che non ad un riformatore coraggioso
Abbiamo sentito parole te mezze frasi
Dichiarazioni poi smentite
Ma nessuna scelta invece era forte che rompa con quella tragica esperienza della dittatura fascista
E con la cultura e l'ideologia che il fascismo a alimentato
Nessuno si lamenti allora
Se
All'estero nel mondo democratico
L'Italia del dopo ventisette marzo suscita diffidenze preoccupazioni Paure
Nessuno si meravigli se invece
è la sinistra italiana che viene guardata è accolta con Rispetto con interesse con attenzione
Quanta differenza compagne e compagni quanta differenza tra lassù tutto finì
E la forza anche drammatica di Enrico Berlinguer che a Mosca dice la democrazia è un valore universale
Quanta differenza
Tra la maschera Tura elettorale di Alleanza Nazionale appena appena per velare il movimento sociale
E la forza della svolta voluta da Achille Occhetto
Ai siamo cambiati e davvero siamo passati attraverso discussioni intendesse approfondite sofferta abbiamo pagato il prezzo di una scissione
Abbiamo analizzato luci ed ombre della nostra storia
Abbiamo fondato un nuovo partito
Che non è nuovo solo perché ha cambiato nome
Ma anche perché ha cercato di dare ASSIV vasi teoriche e politiche nuove
Ecco la differenza fra noi e la destra italiana
Eppure vedete
Questa destra ha vinto
E noi sappiamo che non basterà
Il vigore della nostra denuncia a scalzarlo da
La forza dell'opposizione
Non si misura dal tono della voce
Ma dalla capacità di ridurre il consenso intorno a chi governa
Di riprendere un dialogo con i cittadini
Di tornare nel profondo della società
Di promuovere i valori e interessi
Di proporre un'alternativa reale e credibile
Noi
Non ci siamo certo nascosti
Le ragioni profonde della sconfitta di marzo
A destra ha vinto non solo grazie agli sport
Ma anche perché ha saputo interpretare a modo suo una domanda di cambiamento che viene dal Paese
Si è scagliata contro uno Stato troppo spesso burocratico centralista inefficiente nemico dei cittadini
Ha parlato di federalismo occupazione riduzione delle tasse
Così ha sollecitato interessi ed attese di tanta gente diversa
Ma egualmente esasperata
Piccoli medi imprenditori professionisti ma anche ceti popolari giovani e donne senza lavoro
Ora
A sei mesi dalle elezioni
Nulla fa pensare
Che la destra sappia ho voglia corrispondere alle attese che essa stessa ha suscitato
Io non voglio dire che tutto ciò che fa il Governo è fatto male
Non manca in Berlusconi l'abilità di fare un favore ai tassisti io ai gondolieri
Di concedere uno sgradito agli albergatori
Di sollevare le famiglie gli studenti dal peso degli esami di riparazione
Di aiutare usando una vecchia nostra proposta le vittime degli strozzini
Ma ciò che manca
è
Un'azione coerente
Incisiva
Di riforma dello Stato
Di risanamento e di sostegno allo sviluppo
Di effettiva modernizzazione del paese
In sostanza ciò che manca
è esattamente quel nuovo che gli italiani volevano e attendevano
Noi non siamo meravigliati di questo badate
Era difficile
Appendersi il nuovo da un imprenditore
Che malgrado
La verniciatura di cultura liberaldemocratica che si è dato per l'occasione
Ha costruito il suo impero sulla base di una cultura monopolista
E nelle pieghe di un rapporto non trasparente tra politica e affari
Nulla è più estraneo a Berlusconi
Di un'autentica cultura liberale
Di una cultura del mercato delle regole della trasparenza
Perché mai dovrebbe portarci in Europa
Un imprenditore che
Applicando all'Italia le leggi di uno qualsiasi scelga lei presidente dei Paesi dell'Occidente
Non potrebbe avere tre televisioni e comunque non potrebbe essere Presidente del Consiglio
Vedete basta già solo questo
Per capire quanto poco europea sia la destra italiana
Appunto
Come dice Indro Montanelli che certo non è un pericoloso bolscevico una patacca
Detto questo
Noi sappiamo che per vincere non basta
La denuncia di queste contraddizioni
O la tesa che la maggioranza faccia naufragio tra i suoi viticci
Anche perché vedete potrebbe farsi avanti il rischio di uno spostamento ancora più a destra del Paese
Di ulteriori illusioni
Alimentate da qualche nuovo Uomo della Provvidenza
Magari più energico ed efficiente di quello che c'è ora
No
La via è un'altra
La linea è fare avanzare e crescere un'altra idea del governo del paese
Capace di unire forze e interessi culture
Al di là dei progressisti
Al di là dei ceti sociali che pur robustamente la sinistra rappresenta
Noi viviamo un passaggio storico
In cui l'esaurirsi di una intera fase di sviluppo democratico e di un vecchio compromesso sociale
Basato purtroppo anche sull'assistenzialismo e sullo spreco delle risorse pubbliche mette in gioco il destino del nostro Paese
Per questo
La sinistra se vuole proporsi come credibile forza di governo
Deve avere il coraggio di proporre un nuovo patto nazionale e sociale
Che si rivolge anche alla Ford alle forze della imprenditoria delle professioni della intellettualità ad una parte
Quella più avanzata e moderna della borghesia italiana
L'Italia ha bisogno di uno Stato meno invadente e più efficienti
Ha bisogno di prese competitive e moderne
Nello stesso tempo ha bisogno di più lavoro
Di un lavoro più ricco capace di valorizzare cultura e qualità umane
Ed ha bisogno di una solidarietà vera efficace
Di una tutela dell'ambiente e delle grandi risorse del Paese
è possibile conciliare queste esigenze
Sì è possibile
Se il movimento dei lavoratori non si chiude in una difesa corporativa degli interessi degli occupati si è via innovi chiara e coerente consapevolezza che senza una ripresa dell'accumulazione
Senza impresa in grado di produrre ricchezza anche la battaglia per la giustizia sociale si indebolisce
E se
Nello stesso tempo
Una borghesia democratica e non chiusa in un Gretto egoismo sociale
Comprende che questa Italia non sarà più unita se si distrugge un tessuto di solidarietà
Non sarà più forte se cresce il lavoro nero il sottosegratario la devastazione dell'ambiente la rendita speculativa
Ecco allora la sfida unire le forze migliori del popolo italiano
In uno sforzo comune per realizzare un Paese più moderno più efficiente più giusto
L'Italia può farcela
Ha in sé le forze e le energie per essere protagonista dell'unità dell'Europa non serie B
Ma non basta l'appello all'ottimismo
Occorre investire risorse nella scuola
Dell'università nella formazione professionale nella ricerca scientifica
Occorre competere con i Paesi più avanzati nelle tecnologie del futuro
Anche per questo vedete
Vogliamo batterci per una seria legge antitrust in materia televisiva e non solo perché è una fondamentale battaglia di libertà
L'attuale assetto è un freno allo sviluppo e all'innovazione
In un campo decisivo nel quale
Con l'introduzione del satellite della TV via cavo con la prospettiva delle autostrade informatiche cambieranno le forme della produzione crescerà il valore delle informazioni
Da ciò dipenderà non solo la qualità della nostra democrazia
Ma la modernità del nostro Paese
Non siamo certo noi la sinistra
Ad avere paura del mercato
Il mercato è stato in Italia soffocato da un rapporto torbido tra la politica e gli affari
E dal carattere ristretto oligarchico del capitalismo italiano
Un allargamento del mercato
Una vera trasparenza delle sue regole
Sono decisivi per indirizzare il risparmio ma non al finanziamento del debito alla rendita
Ma agli investimenti alla produzione allo sviluppo
Ed è anche così
Che possono contare di più i cittadini i singoli risparmiatori i lavoratori organizzati
Senza una svolta di questa natura
Anche la ripresa produttiva che pure c'è è in atto
Rischia però di essere una occasione perduta
Un'occasione perduta per l'occupazione
Un'occasione perduta per il Mezzogiorno che resta ai margini di uno sviluppo
Che torna a concentrarsi nelle aree più forti
Nei settori tradizionali che crea profitti e ricchezza in una parte del Paese
Ma non crea nuove impresa del nuovo lavoro non sana gli squilibri storici della società e dell'economia italiana
Io spero
Io spero che
Non saremo accusati di statalismo
Se sottolineiamo che la trasformazione dell'Italia
Richiede uno Stato democratico forte autorevole riformato
Una pubblica amministrazione efficiente e non occupata dai partiti
Vogliamo una magistratura autonoma e dotata dei mezzi per garantire il diritto alla giustizia
Vogliamo apparati di sicurezza efficaci nel difendere la legalità e nel colpire fino in fondo la mafia e il crimine organizzato
Apparati leali verso la Repubblica ma un verso un partito o un governo
Ho letto cari compagni
Scusatemi questo inciso
In un discorso che vuole essere serio Ho letto con autentico sconcerto
Il resoconto di un colloquio
Di Giorgio Bocca con l'attuale ministro della difesa l'avvocato Previti
Stato riportato da un settimanale da diversi quotidiani
Questo signore
Sostiene che
Egli sarebbe a conoscenza
Del fatto che faceva capo Annoni al PDS
Nella magistratura e nei corpi dello Stato
Una rete di infiltrati
Costruita Allo scopo di colpire gli avversari politici
E lascia intendere che a reggere le fila di questo complotto
Sarebbe
Stato neanche a dirlo il compagno Luciano Violante
Dice
Dice ascoltate dice
Dice testualmente
Dice testualmente queste o editi
Dottor Bocca noi conosciamo nome per nome
Gli ufficiali della Guardia di Finanza e dei carabinieri che facevano da informatori avvia delle botteghe oscure a Spectre
Che dire cari compagni
Se un tizio che dice tranquillamente simili in Funny sciocchezze è il ministro della Repubblica non meravigliamo Cissé il nostro Paese non gode oggi di grande prestigio nel mondo
Noi
Noi chiederemo a questo signore di venire in Parlamento a fare quei nomi e a portare le prove
Vedete
Non lo facciamo per noi
Ma per tutelare
I carabinieri e i finanzieri che hanno servito fedelmente lo stato
Penale del treno penale altre infiltrazioni di sono state negli apparati quelle mafia rose
Quello piduista e avvocato Previti vi sono stati purtroppo sì dei finanzieri infedeli
Ma erano quelli che prendevano le mazzette dalla Fininvest
Per aiutare quella ed altre società ad evadere il fisco
Che quei nomi sono noti
E che deve pensare la mafia
Di una classe dirigente
Che continua ad additare come un nemico pubblico uno degli uomini politici che con maggiore forza e in vigore hanno combattuto la criminalità
Vedete
Al di là del grottesco di queste affermazioni
Della volontà questa sia evidente di demonizzare l'avversario politico
Questo modo di ragionare rivela una concezione dello Stato
Mostra l'animo con cui questo nuovo ceto dominante e si è lanciato all'assalto del potere pubblico
Non per riformarlo ma per spartirsi serbo e metterlo sotto controllo
E si capisce bene lo spirito di sospetto e di vendetta che anima questi uomini la volontà di discriminare alla RAI come nella pubblica amministrazione
Chi non accetta il volere dei nuovi padroni
Chi vuole essere al servizio non di un ceto politico ma dei cittadini e dello Stato
Non verrà
Non viene da questo governo da questa maggioranza
Alcun segno nella direzione della separazione fra politica e amministrazione
Che pure dovrebbe essere la vera grande riforma
Come pure mi sembra del tutto illusorio che da questi possano essere promosso quella radicale decentramento dei poteri dello Stato in senso federalista che Bossi e la lega promettono agli italiani
Noi abbiamo hanno riconosciuto che la lega è stata a modo suo una forza di cambiamento
E che da quel movimento sono state poste anche se in modo a volte rozzo e non giusto esigenze reali
Di riforma e di rottura di un assetto centralistico dello Stato
Ma questa spinta al cambiamento rischia di arenarsi
Nel patto di potere con una destra portatrice di una cultura questa sì statalista e restauratrice
L'orrore della lega
E stato membro capire che il federalismo
Non poteva vincere come espressione dell'egoismo del nord contro il Mezzogiorno dei forti contro i deboli
Su questa via
Su questa linea il federalismo leghista ha finito per collocarsi in un blocco di destra e lì rischia di perdere la sua carica vitale
Il federalismo può vincere in Italia
Sono in un'alleanza con il meridionalismo democratico
E con le forze che ne sono espressione
Così
Esso diviene emblema una spinta alla disgregazione dell'unità nazionale
Ma l'idea di una forma nuova e più efficace e di unità e di solidarietà fra gli italiani
Se ciò non è accaduto finora
è stato anche dobbiamo dirlo per un ritardo nostro
Per una incertezza ed un riflesso conservatore
Che hanno pesato nella sinistra e nello schieramento democratico
Ora però non è più tempo di incertezze
Il PDS è una forza federalista
Questa è la nuova frontiera
Quella scarica battaglia autonomista della sinistra italiana
Vogliamo una scatola più vicino ai cittadini
Una più elevata capacità di auto-governo non solo delle Regioni ma delle comunità locali delle nostre città
Cari compagni
Come vedete impresa mercato
Efficienza della pubblica amministrazione e federalismo
Queste parole non sono un tabù per noi
Ma al contrario
Sono il terrena ovvero della nostra sfida alla destra
Senza l'apporto della sinistra
Del movimento dei lavoratori
La grande trasformazione dello Stato della società dell'economia non potrà compiersi o se avverrà
Avverrà in modo tale da portare ad un drammatico arretramento delle conquiste di civiltà e di solidarietà realizzate dal popolo italiano
Per questo
Partiamo dalla necessità di un nuovo patto sociale e nazionale
Per questo vogliamo costruire come alternativa al governo della destra un'alleanza innanzitutto nella società
Che vada al di là dei progressisti
Come vedete la coalizione dei democratici alla quale Pent pensiamo per la quale lavoriamo
E molto di più che un accordo fra partiti
E insieme una proposta di governo e un'alleanza sociale
Vale il viaggio il dialogo tra partiti
Vuole coinvolgere associazioni organizzazioni sociali centri di cultura
Intende cioè accompagnare e sorreggere un processo più profondo che investa l'insieme della società nazionale
Noi concepiamo
Questa coalizione
Come un campo di forze capaci di esprimere un programma e una candidatura per il governo
Voglio anche dire però che nessuno deve essere preoccupato o sentirsi escluso
Se si avvia anche un dialogo tra i partiti
Se c'è un confronto difficile ma importante
Fra il PDS e il Partito Popolare
Sento ripetere spesso un'osservazione giusta che condivido il centro non è solo Buttiglione
Vorrei rassicurare tutti
Una volta per tutte
Non ho trascorso il breve tempo che mi separa dalla elezione a segretario del PDS sempre a discutere con il professor Buttiglione
Ho incontrato
I rappresentanti dell'associazionismo del volontariato
Ho parlato con Romano Prodi e con Mario Segni con Indro Montanelli
Ho discusso con i dirigenti progressisti
Con Bertinotti e con tanti altri protagonisti è interlocutorio della vita politica italiana
E soprattutto come sapete
Ho cercato di incontrare in migliaia e migliaia di cittadini
Perché noi abbiamo il dovere di lavorare per incoraggiare e per unire tutte le forze che vogliono che possono opporsi al governo della destra per costruire un'alternativa
Mescola deve fare
La più grande forza dell'opposizione una forza popolare democratica aperta quale noi siamo
E in questo quadro e un utile e necessario
Dialogare anche con il Partito popolare
Con il suo gruppo dirigente con il suo segretario
Perché la nostra politica
Ma lui ira a conquistare qualche scheggia qualche personalità qualche gruppo no
Noi ricerchiamo un'alleanza con tutte le forze democratiche
Della sinistra e del centro laico e cattolico nel rispetto del loro ruolo e della loro identità e nei loro segretari ci piaccia o no o non ci piaccia o no
Questa alleanza peraltro non ha nulla a che fare con l'esperienza del passato
è il contrario del consociativismo non c'entra nulla con il compromesso storico e neppure vuole ripetere alla vecchia esperienza del centro sinistra
Ma si colloca sul terreno della democrazia dell'alternanza
Della sfida cioè fra due poli o schieramenti per il governo
Punta a creare le condizioni di un governo democratico della trasformazione della società italiana
Ieri ad Assisi
Nel convegno dei cristiano sociali ho ascoltato Mario Segni
Ribadire le ragioni dell'autonomia del c'è
Egli ha usato parole di grande fermezza contro il Governo Berlusconi
Ma ha detto di pensare ad un'Italia nella quale una forza moderata moderna e democratica sia antagonista ad una sinistra moderna e democratica
Badate
è una speranza che anch'io condivido
Ma intanto Governo hanno Berlusconi e Fini
Non si arriverà mai dove vuoi arrivare tu caro Segni se intanto consiglio disposto non si uniscono quelle false che hanno in comune per ora almeno modernità e democrazia
D'altronde
Noi sappiamo che questo nostro obiettivo sarà raggiunto con l'apporto di tante forze diverso
Socialiste e laiche dell'ambientalismo del cattolicesimo sociale
Anche sul terreno del Governo
Basta guardare all'esperienza difficile esaltante di Napoli
In fondo
L'unica bella figura che ha fatto Berlusconi nel mondo l'unica
è stata quando i grandi della terra erano stati accolti da una Napoli pulita ordinata eccidi file
La deve a Bassolino
L'incontro nazionale che i sindaci progressisti hanno convocato
Sarà un passaggio rilevante nella costruzione di uno schieramento democratico per il governo del Paese
Ai nostri amici
Ai nostri alleati
Ai progressisti con i quali già in Parlamento ci siamo uniti in un impegno comune noi diciamo rendiamo più forte questa unità nel Paese
Il PDS non vuole camminare da solo non pretende di comandare
Ma qui non siamo prepotenti siamo tant'
Ma spero che questa non sia considerata una disgrazia almeno merenda ai nostri amici
Sappiamo benissimo
Che è una sinistra pluralista delle sue culture nelle sue radici e più ricca ed è più capace di parlare all'insieme della società italiana
Questo
è il progetto originario del PDS e questo progetto può riprendere il suo cammino nel segno dell'unità fra i progressisti
Noi chiediamo anche a Rifondazione comunista
Di guardare alla prospettiva di una coalizione democratica senza chiusure settarie
Una sinistra che si chiuda in un'opposizione di testimonianza
E senza alcuna prospettiva di governo non serve al Paese
E non è all'altezza del passaggio storico che vive l'Italia
Magari comunque non lo faremo
Non è in discussione vedete
Il rispetto delle identità della storia
Della cultura di ognuno noi stessi siamo orgogliosi della nostra identità
Di una forza della sinistra democratica europea
Ma vi sono due modi di affermare la propria identità
O la si concepisce come un orticello da tutelare contro i vicini oppure come un patrimonio
Che concorre ad un'impresa ovunque
Mai come in questo momento
Ci vogliono generosità e lungimiranza per passare dalla vecchia politica
Fatta di tanti partiti tanti litigi tanti particolarismi
Alla nuova politica che noi vogliamo sia fatta di grandi coalizioni e di grandi progetti per l'Italia ci vuole tenacia nella costruzione del nuovo
Nessuno può pensare di costruire da solo e l'incontro con gli altri ha bisogno di scelte coraggiose e chiare
Questo vorrei dire anche al professor Buttiglione
Vedete noi non siamo gelosi per il fatto che gli incontri il leader di tutti i partiti
è normale
Anche se mi si consenta
Non è una bella pagina per i cattolici democratici quella stretta di mano con Fini
Ma siamo
Ma siamo preoccupati perché la ricerca di alleanze e da parte di Buttiglione sembra ispirata ad un certo relativismo ad una indifferenza un po'cinica
Che privilegia la pura convenienza di potere
Torna forse l'illusione di ricostituire un blocco moderato in modo trasformisti Co. e consociativo
Con il rischio di sommare ai difetti del berlusconismo quelli peggiori della vecchia DC
Ma Cuesta caro Buttiglione e la via che porta soltanto alla subalternità del Partito popolare
Ci si illude di essere come col e si finisce come Mastella
Noi invece indichiamo una prospettiva accerto oggi meno allettante dal punto di vista del potere
Più impegnativa e più ardua una volta al futuro e coerente nei valori e nei programmi con la storia migliore con il ruolo che i cattolici democratici hanno avuto ed hanno nel nostro Paese
Perché vediamo anche una responsabilità comune lasciatemelo dire
Delle grandi forze che hanno costruito la democrazia in Italia
C'è chi dice che un'alleanza tra queste forze
Finirebbe inesorabilmente per rappresentare agli occhi degli italiani il vecchio
Sarebbe così
Se tutto si riducesse ad un patto fra partiti
Se non ci fosse un processo in grado di coinvolgere in una costituente democratica larghe forze innovatrici della società
Ma dobbiamo anche stare attenti cari compagni
Ad un modo superficiale di ragionare sul vecchio e sul luogo
Ma davvero
Se Martinazzoli decide come io spero di candidarsi a sindaco di Brescia egli è il vecchio
Ma se noi pensiamo a che cosa è stata la vecchia e più deteriore politica in Italia all'arroganza del potere allora la scelta di un uomo che è stato il segretario del maggior partito italiano che è stato ministro
E che decide di rimettersi in gioco al servizio della sua comunità perché sente il dovere di un impegno democratico ma davvero questa ecco
Ossa Betti ha in questo Paese
Non è questo un modo per tanti aspetti in dopo
Di intendere e di testimoniare la passione civile l'impegno politico
Si tratta di opporsi
Ad un declassamento del nostro Paese al rischio di una frantumazione della stessa identità nazionale
Al venir meno di un patto di solidarietà fra gli italiani
Per il prevalere di egoismi sociali di interessi particolari di localismi venati di razzismo
Per il ritorno dell'integralismo
Di fronte a questi pericoli
è solo vedendo gli errori del passato rinnovandosi profondamente
Che le forze democratiche di questo Paese riusciranno a vincere
A conquistare le nuove generazioni ai valori della democrazia della tolleranza della solidarietà
Noi vogliamo restituire forza e nobiltà alla politica
Tornare a quelli che Enrico Berlinguer definiva i pensieri lunghi della politica questa è un'esigenza vitale
Per una grande forza di sinistra
Per una sinistra che non si volge con Nostalgia a ideologia e i miti caduti ma che non vuole neppure piegarsi al pragmatismo del giorno per giorno
Una sinistra che vuole fare la sua parte con realismo per il governo dell'Italia
Ma non vuole rinunciare ad una tensione ideale vuole continuare a pensare il mondo a guardare al futuro a lavorare ad un progetto di liberazione delle donne e degli uomini ed anzi
Noi vogliamo ritrovare in questa visione le ragioni fondamentali dell'esistenza di una sinistra
Dal Ruanda alla Bosnia ci sono tragedie spaventose che piombano nelle nostre case con le loro immagini
Ma di fronte alle quali la politica la diplomazia sembrano impotenti
Eppure dobbiamo sapere che è solo una nuova capacità di intervento potrà ricomporre quei conflitti e prevenirne altri
A condizione di affrontare i motivi di fondo
Le cause dello squilibrio ormai intollerabile tra il nord e il sud del pianeta
Se cioè
Ci si farà carico
Della condizione di povertà e di miseria che opprime miliardi di esseri umani
Ignorare questa realtà
è semplicemente immorale
Ed è anche il mio veri
Perché già ora
Le conseguenze di quello squilibrio si proiettano film dentro le società del benessere e mettono in discussione il modello di sviluppo che abbiamo conosciuto
Si può rispondere a queste tragedie con un liberismo esasperato
Che si ispira solo la logica del mercato del profitto io non lo credo
Occorre un'alternativa se mi consentite innanzitutto culturale
Il recupero di una visione meno chiusa i provinciale dei Problemi tornando a guardare le condizioni dell'umanità
Alcuni anni fa
Il rapporto della signora Brundtland
Avvertì la comunità internazionale sui rischi economici sociali e ambientali di uno sviluppo che non fosse in grado di offrire alle generazioni future un pianeta vivibile
Quel documento era una sfida
Indicava con forza la necessità di un nuovo sviluppo sostenibile
Un progetto che oggi
Rudolf Scharping il leader della Spd
Descrive come necessità di un patto tra le ragioni dell'economia le ragioni della socialità le ragioni dell'ecologia
Questa sfida è la nostra sfida
Noi siamo parte di questa sinistra
Vedete è una parte importante della nostra tradizione
Si è fondata sulla solidarietà verso altri popoli
Quella spinta quella spinta a vedere oltre le mura di casa è sempre stata per noi una ragione fondamentale di azione
Ha formato coscienza dei assegnato l'identità della sinistra in questo Paese
Oggi
Una nuova visione internazionale
Si fonda sui valori della democrazia e dei diritti umani
Della sussistenza di quanti non hanno cibo
Parla deve sempre più parlare
Di una civiltà universale in minima che elimini la denutrizione garantisca l'istruzione primaria e l'assistenza porti l'acqua dove non c'è
Tutte cose che si possono fare secondo le Nazioni Unite con un impegno ragionevole
Eppure quell'impegno sarà possibile solo quando muteranno le priorità nelle politiche degli Stati e della comunità internazionale
Questi obiettivi possono unire
Un'unica e culture diverse laiche e religiose
La stessa Conferenza del Cairo
Ha mostrato
Che su questi grandi temi non servono risposte integraliste
Prima di tutto sul terreno culturale e religioso
Serve invece che la politica torni a svolgere la sua funzione razionale proprio perché
Come li ha detto Benazir Bhutto il nostro destino non sta nelle stelle ma nelle nostre mani
Certo
Non si governa con le utopie
Ma tanto più perché questo nostro governo riduce la politica sondaggi e barzellette
Ed è riuscito a trasformare persino l'appuntamento del Cairo
In una rissa da cortile
Noi dobbiamo ridare fiato e respiro alla nostra azione
Mostrarne permanentemente l'ancoraggio a forti valori a ideali che trascendono la politica quotidiana
Vedete
Se in questi anni si è avvertito poco questa dimensione della nostra politica
E anche perché ha vinto un'altra cultura
E la destra ha saputo offrire parole mie motivazioni forti ha saputo attrarre nel nome di un egoismo individuale
Apparso a molti come la risposta più semplice e più appagante alla cosiddetta crisi delle ideologie
Ma alla destra
Noi non vogliamo rispondere con una vuota retorica dei valori
I valori acquistano forza quando diventa un modo di essere e di agire
Questo è l'insegnamento e l'insegnamento che ci viene dal mondo delle associazioni del volontariato
Da quei giovani e non sono pochi
Che di fronte all'impotenza della comunità internazionale
Hanno rischiato e rischiano la loro vita per portare un messaggio di pace e un aiuto concreto nella Bosnia devastata dalla guerra
Così quando
Il volontariato ci dice aiutiamo concretamente il popolo palestinese
Diamo a Gaza generico la possibilità dignitose di vita di assistenza di lavoro
E facciamolo noi con il nostro impegno anche per svegliare governi estati questa è politica non carica
E si combatte davvero così non con i sermoni e l'intolleranza e l'integralismo
La solidarietà diviene a pieno titolo un atto di politica estera una forma popolare di diplomazia
E allo stesso modo su un altro piano
Quando un volontario dedica un po'del suo tempo ad un anziano ammalato
Ad un handicappato ad un bambino solo compie un atto tante volte in più utile
Esima denuncia
Sulla malasanità
E così in mille altri casi
In mille atti quotidiani che nel nostro Paese compiono ogni giorno tante persone fuori dalla luce dei riflettori
Vedete
A questo mondo deve guardare la sinistra
Come ad una risorsa essenziale
Di idealità e di speranza
Una sinistra che voglia condurre una politica chi ha in sé l'ambizione di trasformare la realtà
Una sinistra che vuole rinnovare e arricchire l'idea che ci sono molte opportunità per l'individuo
Altri modi di vivere e di stabilire rapporti con il prossimo DiVersi dalla logica della competizione esasperata
L'idea che ci sono altri valori altri comportamenti appaganti in grado di riempire una giornata
Di dare motivazioni forti alla nostra esistenza quotidiana non è
Una tavola astratta dei valori
Non è un decalogo per affermare una diversità fuori dal tempo della storia
Facciamo parte come milioni di persone di questi Italia di gente normale che lavora legge
E pesa da mille piccole preoccupazioni quotidiane che va in cerca di quegli svaghi che possano alleviare la fatica della vita
Basta buttare un occhio in queste nostre feste dell'Unità per capire che cosa siamo come ci si diverte si canta si balla
Ma proprio per questo pensiamo che non ci sia un solo modo di comportarsi di realizzarsi valido per tutti e indipendente dalla sensibilità e dalla cultura di ciascuno
E che una grande forza della sinistra non possa rinunciare ad una battaglia contro l'omologazione la massificazione
Contro il livellamento della coscienza individuale e l'appannarsi della capacità critica di ogni individuo
Ognuno deve essere libero di decidere il proprio futuro
Ognuno deve potere scegliere di condividere valori ed esperienze in grado di arricchirlo
E questo è il messaggio
Che la sinistra deve sapere trasmettere ai giovani innanzitutto
Molti di loro hanno dato fiducia alla destra
Non perché la loro cultura sia tale
Ma perché non hanno visto alternative più convincenti e più solide dobbiamo tornare a parlare a quelle ragazze e a quei ragazzi
Questo davvero per noi
Vivo dobbiamo conquistarli all'idea che ciascuno di loro ha diritto ad un'esistenza più autonoma e più ricca
A destra promette e non mantiene ma non solo la sua ideologia alla fine impoverisce
E in e in sterili scegli anime fa cadere un valore fondamentale il senso della comunità che della fraternità
Danni
In molti Paesi occidentali
Ogni Censimento della popolazione indica che cresce il numero di bambini e di anziani abbandonati che vivono completamente soli
Si può considerare questo è un puro dato di fatto una statistica
Oppure
E possibile partire da questa condizione
Sempre più diffusa
E ridare un senso al tema della famiglia
Come il luogo dove coltivare la socialità e gli affetti che consentono di vivere insieme agli altri
Perché per esempio
Non possiamo essere noi democratici la sinistra
Ad aprire una grande campagna culturale
Che si ponga l'obiettivo di dare una famiglia ad ogni bambino ad ogni ragazzo del nostro Paese che ne sia oggi privo
Ecco
Può essere una sfida culturale un terreno di confronto con tante forze della società civile e con il mondo cattolico una grande campagna sociale per l'affidamento
Anche così la politica
Torna ad essere prima di tutto tensione morale
Nel nostro passato ci sono state parole che si sono misurati con questo livello della politica
Del resto noi non siamo nati e non siamo cambiati nel corso della storia
Per inseguire una cultura della sofferenza e del sacrificio
Vogliamo sempre di più
Avete l'ambizione della liberazione degli individui e di un benessere più elevato
Vogliamo che le donne e gli uomini siano più felici e più liberi
Interrogativi
Missioni queste speranze hanno animato la riflessione l'iniziativa di uomini che ci consentono in modi diversi di ritrovarci qui
Vibrante Olof Palme Enrico Berlinguer e questa pesca ha voluto ricordare
Uomini che sono stati capaci di guardare Oltre il giardino di casa
Noi sappiamo che le nostre forze sono più modeste
Ma continueremo a cercare ancora non ci siamo fermati
No questa grande forza serena e consapevole
Non si è acquartierata da nessuna parte non ha chiuso saracinesche è in cammino
Abbiamo superato momenti difficili
La sconfitta
Ancora più amara perché per molti non attese
Le dimissioni di Achille Occhetto
Il legittimo e fecondo confronto
Per la scelta di un nuovo segretario
E chi poteva pensare d'altronde che è un grande partito come il nostro avesse un solo possibile nuovo segretario non era così
Non è così cari compagni
Ne siamo usciti con una prova di maturità democratica
Con una laicità lontana da ogni rituale del passato
Senza lacerare una solidarietà di fondo che ci unisce
Senza dimenticare alla responsabilità che abbiamo di fronte al Paese e a tanti cittadini che hanno fiducia in noi
Continueremo così cari compagni non ci divideremo
Veri mi scuserete
Se io non rinuncio a citare alcuni versi anche un po'difficili dalla ginestra di Giacomo leopardi
Ho finito
Sporco chi crede così qual fora in campo cinto tosta e contraria in sul più vivo incalzarlo degli assalti
Gli inimicizia obbligando acerbe gare in prender fra gli amici
E spargere la fuga e fulminare alcol Brando in fra i propri guerrieri
Noi abbiamo tanti difetti
Ma non siamo stolti
Così non vi saranno acerbe gare fra gli amici
Anche perché
La vera gara in cui siamo impegnati è un'altra non è fra di noi per dimostrare chi è più bravo
Ma contro coloro che ci governano per conquistare la fiducia degli italiani e mandarli a casa
E saremmo in questa gara
Ma se questo partito si chiuderà
Grigio unanimismo intorno a un capo tra virgolette che non c'è
Ma se vi saranno come vi sono più veloci più culture
Più personalità capaci di ascoltare e farsi e di lavorare insieme
Penso cari compagni
Di interpretare
Il vostro sentimento
Ed è comunque il meno sentimento
Se dico
Con riconoscenza e con fiducia ad Achille Occhetto
Che noi siamo per la sua sì
Che egli saprà guardare senza pregiudizio
Allo scopo solo di un nuovo gruppo dirigente del PDS che vuole continuare con lui la sua opera
Eletti
E ci aiuterà
A svolgere un congresso è ok ma aiutarli a Novalis
Ma alla società italiana
Presto si attendono dal PDS
Tante donne e tanti uomini
Ma contraddire M questa pesa
Torniamo al se il vizio dell'Italia tutte le informazioni di cui disponiamo però offrire al nostro Paese
E se non solo la speranza ma la possibilità concreta di un riscatto civile di una rissa
Tanto tutto
Qui
Dietro
Qua e quindi
Abbassamento lavora presso Mario nasce l'altro sottolinea
Ma
Con mai non abbiamo io non gira Modena volevano