Resoconto di Alfonso Navarra sulla Conferenza ONU di Vienna sul Trattato di proibizione delle armi nucleari

Radio radicale con la guerra in corso in Ucraina si è ritornati a parlare di possibilità di uso delle armi nucleari
è questa possibilità sarebbe come dire impossibile se fosse stato approvato il trattato dell'ONU per la predizione delle armi nucleari che è stato approvato dall'Assemblea generale dell'ONU due mila dice sette dentato in vigore nel due mila e ventuno noi tutta questa vicenda del trattato l'abbiamo seguito passo per passo con le corrispondenze di Alfonso Navarra che esponente dell'associazione riservisti esigenti che fa parte poi della rete internazionale Icann che a promosso questo trattato poi i approvato dall'ONU e quindi abbiamo nuovamente con noi Alfonso Navarra a Benvenuto di nuovo su Radio Radicale
Sì saluto tutti gli ascoltatori di saluto per anche The Andrea
Ecco oggi ti abbiamo in collegamento per farci un po'o un racconto di quello che è avvenuto di importante a a Vienna perché a Vienna praticamente da al ventuno al ventitré giugno sia svolto si è svolta la prima sessione di revisione del trattato di predizione delle armi non rari e prima di questo di questa importante riunione c'è stata anche ci sono stati altri tre giorni due giorni della solo ma proprio della Rete il cane e poi il venti giugno la vostre ospitato una conferenza internazionale sull'impatto umanitario delle armi nucleari allora Alfonso tu eri a Vienna e hai seguito tutto questo percorso
Comincia c'ero a raccontare
E intanto comincio parlare del delle delegazioni italiane che erano fondamentalmente due
Tutti membri di AJ Kam non l'avete internazionale per la proibizione alle armi nucleari
Di cui come di Sarmi si stringenti siamo membri Patch anche era la UIL Fitalia la sezione delle della UIL fra c'era un mondo senza violenza e senza guerra con voi
E poi c'era lette italiana pace disarma se Senza atomica come sua delegazione comprendente forse questo non lo so sicuro anche il momento internazionale per la riconciliazione in tutelavamo quindici persone italiane e all'assemblea dei parlamentari che è stato un altro dei gli eventi collaterali no rispetto a questa Nuclear vanno qui carte culminata nella Conferenza di revisione ha partecipato anche Laura Boldrini
Autrice no prima firmataria di una risoluzione
Alla commissione allora esteri Ovidio difesa in questo voto tutti e due congiunte del del Senato che proponeva all'Italia di partecipare aveva al governo italiano di partecipare come stato osservatore a questa
Conferenza perché ricordiamolo l'Italia non ha né alcuna ratificato questo questo trattato
E non ha mai partecipato nemmeno come osservatore a a cui alla conferenza insomma
Stava invece praticamente tutti i Paesi NATO con alle bombe nucleari americane in casa facenti parte della cosiddetta condivisione non nucleare
Nato hanno partecipato a questa conferenza con lo status ci è stato osservatore ed è stato molto importante l'intervento della già Germania di sostanza in questa conferenza
Si è aperto un dialogo tra i paesi che hanno
Gratificato il trattato di proibizione delle armi nucleari in tutto sessantacinque al momento preciso nota ottantadue firmatari questi paesi della condivisione nucleare nato
Germania in testa ma quelli che hanno le bombe
E nucleari americane leggi sessantuno che se Saddam Osama siamo trama tornando in vista sessantuno dodici c'erano l'Olanda in
Ha il Belgio e mancava
Diciamo di questi cinque Paesi dalla condivisione nucleare la Turchia che però non non non fa parte della zona del del dell'unione europea
E e l'Italia nonostante la sollecitazione di questa risoluzione di Laura Boldrini
E l'impegno di tutti noi già pur del divisi in due delegazioni distinte perché l'Italia ratifichi il trattato di proibizione Amiel delle armi nucleari anzi una delle cose che faremo subito dopo per tornare alla carica per presentare un disegno di legge di ratifica diciamo meglio articolato più tecnicamente fondato rispetto a quello che è già stato presentato alla Camera
E ne faremo oggetto di di come dire di confronto nella nella campagna elettorale che si profila per il nel due mila ventitré
Quindi OPA pena parlato della delegazione della società civile italiana all'interno di Alitalia che ha molto contribuito ai lavori della ovviamente dalla conferenza perché in queste conferenze
In cui erano presenti ottanta delegazioni in gli stati la società civile al diritto di là lavoro di proposta e noi per esempio no mi Misamis esigente abbiamo presentato working paper
Che diciamo credo che sia una sorta abbastanza considerati Point nelle conclusioni dell'Assemblea uno su il fatto che il l'esigenza che il nel trattato sia sia considerato complementare in modo concreto con il Trattato di non proliferazione e quindi sia prevista
Una maggiore flessibilità per i Paesi nucleari Kent e poi a Novara
Cade aderire
E la questione le minime Huxiau sollevata da Luigi Mosca il nuovo nostro scienziato la delocalizzazione del del del golf fondi Trieste è il problema di a di possibili azioni legali presentate da abbassò la guerra con uno studio degli avvocati uniti alla allora però andando al succo diciamo vitello che sono le conclusioni e e importante focalizzare questo punto no il problema di questo trattato la sua universalizzazione è il patto che si compatibilizzare nell'architettura che vede come pilastro anche il trattato di non proliferazione la sessione d'emissione con il Trattato di non proliferazione si si avrà questo agosto a New York
Quindi questo è il punto c'è nella conferenza sono state decisa sostanzialmente due cose una dichiarazione politica titola il nostro impegno per Roma però dalle armi plenarie e il secondo che è stato come poi
Così inserito nella sintesi finale
Del presidente della conferenza che l'ambasciatore austriaco meccanicamente nome per me quasi impronunciabile il piano di azione per l'implementazione del trattato
Quindi quello che è venuto fuori e proprio la necessità di un percorso concreto per fare sì che il trattato di proibizione diventi uno strumento di attuazione del Trattato di non proliferazione e quello perderà aderiscono quasi tutti gli Stati del mondo anche le potenze nucleari
Quindi c'è un problema di universalizzazione e c'è un problema di riconoscimento
Di questo trattato di proibizione come contributo percorso per l'attuazione dell'articolo sesto del Trattato di non me proliferazione
Per questo è importante la presenza degli Stati come la Germania esasperato questo dialogo perché mentre per la NATO è e in generale per le potenze nucleari con l'eccezione della della Cina questo trattato giudicato con una specie di ostacolano alla ai percorsi per non per i Id il disarmo nucleare in termini concreti che tengano conto l'esigenza di di sicurezza con la presenza della Germania con questo dialogo e che si apre con degli stati in qualche modo che fa un po'parte della per operare sì diciamo in modo come dire anch'a a aggregato e si apre questa possibilità e la conferenza di New York trattato in mano non proliferazione discuta dei passi concreti per cui cambia tutta l'architettura del disarmo mondiale ed è questa è stata l'esplicita volontà
Emersa da questa conferenza quindi una consapevolezza strategica
Che a mio avviso precedentemente no no non c'era quando tu all'inizio Andrea la pace rimase ci fosse stato trattato e questo trattato non è l'unico elemento dell'ordine giuridico internazionale
Deve diventare un elemento riconosciute un percorso riconosciuto come attuazione dell'articolo sesto l'altra del trattato di non proliferazione
è in questo che la reazione sono studiati in modo tatticamente approfondito molto dei terreni per cui si può si possono fare
Dei passi avanti su questo aspetto si è molto insistito sulla complementarietà dal trattato di proibizione
Delle armi nucleari e trattato di non proliferazione questa parola chiave complementarietà no che è un un passo avanti molto importante però è indicata non la nel nello nello stesso trattato questa parola no e nel preambolo si dice
Come dire l'architrave del disarmo mondiale trattato Pinotti e chi no non proliferazione però bisogna trovare i percorsi e anche diciamo all'ambiente politico le decisioni politiche per cui questo processo ossa en andare avanti ed è importantissimo
Perché diciamo che c'è il problema del disarmo ma anche la guerra in Ucraina
Ci pone di fronte alla possibilità che escalation nucleare calcoli sbagliati Rory PET-TC no di di controllo dell'armamento nucleare escalation nel quadro di escalation e facciano saltare in aria la quindi se si crea sono delle condizioni per esempio noi islamici esigenti parliamo di complementarietà dalla campagna di proibizione quella del non papisti Younis vorremmo che si arrivasse
Alla deve all'ospedale pizza azione della testata attualmente ce ne sono due mila cioè al fatto per esempio no pare una demo paragone da terra terra già attualmente ci sono anche le pistole nucleari puntata senza sicura l'uno contro l'altro e si rimettono la fondina dall'integrazione significherebbe separare gli esplosivi dalle dal dai lettori non mentre le testate dalla emissivi dall'altra cioè che legale le condizioni per cui sotto controllo internazionale non ci sia la possibilità di di un caso che proprio tu
Tecnicamente non ci sarebbe certi totale della gente continuerebbe a essere no armata racconta punterebbe a le potenze nucleari conterebbe in giro con la fondina e la pistola nella fondina non l'avrebbero puntata l'una contro gol contro l'altra con o la si cura quindi questa è una mia risposta alla domanda iniziale le cose sono molto più complicate no l'universalizzazione del trattato barra inserita all'interno di questa i dura più globale del disarmo nucleare
Ecco e comunque diciamo che comunque un una un uno importante passo avanti che tra l'altro anche durante una guerra ci si riunisca per queste prospettive il nostro tempo è sfinito io ti ringrazio naturalmente ci ritorneremo perché appunto come cioè detto l'impegno per insomma implementare questo trattato continua e quindi grazie ad Alfonso Navarra dei disservizi esigenti
Sì ci sono la prossima conferenza dei ricordi proibiti sionisti sul nucleare col vicenza si teneva in Messico è una due mila ventitré dal ventisette novembre alla primo dicembre e lirici vedremo
Grazie