"Le nuvole sull'informazione"

è il mio compito a nome della Federazione del PDS di mobilità ringraziare tutti voi che siete qui presenti ai nostri ospiti in modo particolare vorrei partire da Montanelli per credo
Appalto
Questo invito ai cristiano
Molto grati non è mio compito presentare gli altri passo immediatamente la parola prima dichiara responsabile settore editoria grafica
Abbiamo dato a questo nostro incontro un titolo sobrio le nuvole sull'informazione
Non abbiamo parlato non parliamo ancora di
Ma non siamo fessi sappiamo che c'è un risk
Sappiamo che qui intorno a questo tavolo ci sono le persone con le idee molto di meno ed il bello dei dibattiti
Le persone anche di
Gli Stati del molto diversi
Ma che hanno purtroppo un punto in comune sono considera
Dal capo d'opposizione a libera Stam
Per un governo
Quasi non capisce come è possibile che ci sia qualcuno che critichi che controlli che non applauda
Ci sono e si vedono non è solo il caso RAI però sono sussurri battuta di caserma sui giornalisti con la erre moscia battutacce sulle commesse che non andrebbero più all'industria di binari sui giornali che non sostengono questo governo o addirittura la richiesta di cambiare i direttori badate i direttori di giornali privati ricambiare direttori che hanno fatto il loro tempo una serie di segnali
Che hanno lo scopo ecco questo mi batto serve per discutere anche di questo serve per discutere anche di questo
E per abilità questo governo usa questi toni nei confronti di una funzione in tutti i Paesi del mondo è una funzione civile e democratica ed è quella della libera Stam io un'ipotesi credo che questo serva per impedire ultimo dibattito quest'inverno sonore argomenti politici decisi principali l'Antitrust la garanzia per la libera informazione con tanti soggetti privati che portano su questo punto che è un punto di regole di regole importanti come quelle per l'indipendenza della magistratura così per l'indipendenza e la stampa non esistono maggioranze precostituite in Parlamento e nel Paese si formeranno in Parlamento e nel Paese nel corso del dibattito bene loro c'è Clarissa noi tutti noi invitando anche versioni diverse in questo dibattito abbiano intenzione di non costi una rissa ma di costruire una funzione civile alta un dibattito vero colleghi se la libertà di stampa e sull'antitrust un dibattito in cui questa regola fondamentale per alternanza venga preservata
Ecco questo è l'obiettivo di questo dibattito queste anche penso il motivo per cui si adegui per sentire persone diverse ma che hanno in comune questo gusto della critica a questo punto la libertà
Per questo adesso io do la parola a il persone che dibattono il condirettore del Espresso Giampaolo Pansa
Il condirettore della Repubblica Gianni Rocca
Il segretario del PDS Massimo D'Alema
Il direttore della Voce Indro Montanelli
è il direttore del la sera Paolo Mieli
Coordinare disturba il dibattito Michele Serra
Buonasera
Allora io intanto come
Mozione d'ordine visto che siamo in tantissimi questa sera
Pregherei tutti di di cercare di osservare un silenzioso
Quasi religioso anche se chiederlo a un pubblico prevalentemente laico può sembrare una battuta però insomma di di di fare il meno rumore possibile perché la tenda rimbomba molto qui sul palco non ci si sente benissimo lo dico soprattutto per D'Alema che
Che tra di noi è quello più duro d'orecchi
Allora
Naturalmente questa sera parleremo cercheremo di stare nel dibattito di parlare cioè dell'informazione italiana nel primo anno
Dell'epopea berlusconiana però farei torto
Al mio mestiere di giornalista se prima di entrare direttamente nel merito della questione
Non facessi due domande
Una Agli Indro Montanelli e una a Massimo D'Alema
Sono domande molto banali ma quasi inevitabili
Vorrei chiedere a Montanelli che effetto gli fa
Alla festa nazionale dell'Unità
Essere stato
Essere stato applaudito
E insomma se questo lo mette in qualche modo in in imbarazzo o lo costringe a porsi delle domande sulla sua non breve vita
Oppure se lo considera come dire uno sbocco naturale con la sua storia giornalistica e politica Montanelli
Beh io anzitutto vorrei molto ringraziarvi del calore di questa accoglienza
Nello stesso tempo però vorrei pregarvi di contenerla un po'per per ragioni diciamo di legittima difesa
Sapete io già sono considerato
Dai terminali Sciutti della mia parrocchia
Perché al tempi di Guareschi che Linari Sciutti erano dalla parte vostra oggi sono dalla parte nostra
Se questi
Questi mi hanno già per certi miei atteggiamenti iscritti d'ufficio
Iscritto d'ufficio al vostro partito
Ora non vorrei che addirittura mi Gabrielle Arsiero come il rivale ottico il torrone o addirittura di D'Alema e
Il che non è assolutamente così io tengo qui a dirvi per ragioni di onestà
Mi son sempre professato un uomo di destra il suo sesso ancora un uomo di destra ma credo che voi abbiate capito
Nella mia destra non ha nulla a che fare con la patacca che cito
E in questa veste che sono qui non già per venire a fare una specie di visitato di campagna elettorale io non ho niente a che fare con la politica militante son soltanto un osservatore e un commentatore della politica
Mi sono accorto di una cosa io non ho molti studi di politologi alla mia politologi via viene tutta dalla mia lunga esperienza di giornalista o sessantacinque anni di mestiere sulle spalle
Le ho viste un po'tutte
E l'unica conclusione certa cui sono arrivata è questa
Che testa sinistra intese retta mentre sono assolutamente speculari
Nel senso che non ci sarà mai
Una sinistra efficiente e onesta senza una destra efficiente e onesta e non ci sarà mai una destra efficiente onesta senza una sinistra che efficiente E.on
Sono questi due elementi che fanno una onesta ed efficiente democrazia
E sono entrambi necessaria
Questa è la mia posizione attuale
Nei confronti della politica in cui siamo involontariamente immersi
E questa è la mia posizione sono contento di essere qui perché ho l'impressione che queste conclusioni sia un un po'quelli a cui siete pervenuti anche voi
Siamo credo quindi un'assemblea di eretici
Ognuno rettifico della parte in cui ha militato e tutti sentiamo il bisogno di una revisione delle parti da cui proveniamo
Sono contento di essere qui per festeggiare un giornale che debbo dire ha preso coraggiosamente questa strada che sempre più si dimostra un giornale libero
Sia pure dentro certo arco ideologico talquale Porro dal quale proviene
E che nessuno ha il diritto e il dovere di rinnegare ognuno ha le sue origini
Le origini e non si ripudia hanno soltanto si attaccano ai ai tempi nuovi oggi noi possiamo veramente dialogare
Dialogare in questo senso della situazione attuale
Siamo tutti responsabili
Lo siamo noi di destra che abbiamo lasciato interpretare la nostra destra storica in maniera assolutamente scorretta
Lo si attestati anche voi non dico Carlo sia te oggi non siete stati anche voi perché anche voi di errori ne avete commessi molti dobbiamo essere concordi nella revisione ciascuno del proprio credito
Perché una ricostruzione politica dell'Italia o prende da queste mosse prende il via da queste mosse o non ci sarà
Questa è la mia posizione adesso andiamo pure a discutere
Delle questioni della stampa
In questo momento io rilasciò al mio amico nemico Serra
Diamo
Ho capito che siamo amici o nemici tutte e due
Al mio amico nemico Serra di riprendere la bacchetta di direttore di questa straordinario orchestra che non mi immaginavo e forse si ribella forse immaginata non sarei venuto perché
Debbo dire che una una una audience per usare un termine caro ai nuovi padroni non veda
Non me la sarei mai immaginata tengo soltanto a darle il significato che mi sembra giusto
Grazie
Io vorrei chiedere a Massimo D'Alema si attribuisce la presenza tra di noi stasera di Indro Montanelli più ai meriti della sinistra o più ai demeriti della destra
Ma all'origine
Cioè il demerito della destra
Perché non c'è dubbio
Che ciò che ha mosso Montanelli
A scegliere una posizione critica
è innanzitutto il fatto che gli non si riconosce in questa destra che governa il nostro Paese
E che egli non ritiene questa destra
Una destra democratica europea
Come quella destra che egli avrebbe sempre voluto potesse esserci in Italia
Poi come sempre accade
Pesa anche un merito della sinistra
Non voglio illustrare meriti storici un merito della sinistra e questa platea queste donne e questi nuovi
In modo
Il modo in cui Montanelli
Gli altri ospiti in questa serata
Sono stati accolti
Questo modo Montanelli credo sappia benissimo diciamo che non è preordinato ma non è non è più quel tempo di Guareschi che si dà gli ordini di applaudire ai compagni
Questo modo di accogliere Montanelli
Un segno di generosità è un segno di apertura
Ed è soprattutto un segno di intelligenza politica cioè
Qui qui tutti sanno ovviamente chi è Montale le sue posizioni il modo in cui egli ci ha combattuto ma nello stesso modo tutti i santi che per vincere la sfida che è la sfida per fare dell'Italia un Paese democratico civile moderno noi da soli non ce la facciamo gli abbiamo bisogno di uomini liberi come Montale
Allora
Avere contribuito a radicare nella coscienza di tante persone
Questa idea della politica beh questo è un merito della sinistra il merito di una sinistra che ha saputo essere ereticali
E ha saputo costruire una cultura democratica anche superando i suoi errori
Anche sapendo vedere le ragioni delle sue sconfitte delle cadute dei suoi limiti però ha saputo costruire una cultura democratica di cui questa serata
Questo sentimento che ci unisce è un segno molto forte molto evidente non preordinato genuino ed è questa la cosa che conta di più
Io vorrei farvi notare e non credo che sia una considerazione banale
Che a questo tavolo questa sera noi abbiamo veramente un schieramento ampio
Di storie personali e di posizioni politiche chiedendo scusa per la schematizzazione direi che abbiamo alla mia sinistra per chi guarda la sinistra Panza Rocca D'Alema
Cioè tre persone che sicuramente si sono spesi professionalmente a sinistra abbiamo la destra nella persona di Indro Montanelli e abbiamo il centro nella persona del direttore del Corriere della Sera
Paolo Mieli
Spero che questa attribuzione di ruolo non ti turbi ma credo che sia abbastanza legittima anche perché insomma si considera giustamente da sempre come il Corriere della Sera
Sia il grande giornale della borghesia settentrionale quindi direi che una qualche vocazione centrista sarebbe inspiegabile e legittima ebbene tutte queste persone hanno una cosa in comune che il loro lavoro
Non è gradito a questo governo
E insomma l'idea che possa esistere in qualche parte del mondo un governo che riesce a inimicarsi persone di sinistra di centro e di destra penso si presti a qualche
Considerazione cioè
Ci vuole del talento voglio dire a chi vuole veramente del talento
Anche se giustamente D'Alema mi fa notare che questo governo così peculiare così particolare ha poi la maggioranza dei voti del popolo italiano cosa della quale credo tutti noi dobbiamo assolutamente tenere conto io per dovere d'ospitalità e anche per seguire questo itinerario geografico passare a questo punto dalla destra al centro
E vorrei chiedere al direttore del Corriere della Sera
Come si sente di fronte ai frequenti attacchi spesso alquanto sbarcati
Contro il suo giornale se veramente si sente parte di coloro che per usare un'espressione molto in auge remano contro
Oppure se si sente semplicemente un giornalista che cerca di fare nel proprio ambito il proprio mestiere
Io ti rispondo subito che mi sento stupefatto
Nel senso che come tu hai appena detto io mi sento nient'altro che una persona che continua a fare il proprio mestiere esattamente negli stessi termini in cui lo ha fatto
Mimesi negli anni precedenti
C'è però
E mi aggancio a questa tua domanda c'è però qualcosa di profondo che è cambiato nei giornali italiani e soprattutto né grandi giornali italiani in questi anni e negli anni successivi al mille novecentonovanta
Che ha reso possibile chi oggi cosa fare pubblicamente senza tema di smentite questo discorso ed è il fatto che questi giornali hanno acquistato adattandosi
Ed essendo complici promuovendo il rinnovamento del sistema politico anche quello più banale rinnovamento delle leggi elettorali hanno acquistato una coscienza di sé è diversa da quella che era in passato
Nell'età della proporzionale i giornali galleggiavano su posizioni politiche e anche su atteggiamenti giornalistici
Per cui cercavano di fatto di essere meno sgraditi possibili a nessuno concedevano
Piccoli lotti guardate parlo di un'esperienza alla quale io ho partecipato come sia pure non in posizione dirigente ma come giornalista
Ed erano ed erano con i giornali
Con l'eccezione cioè con qualche eccezione ma diciamo i grandi giornali storie c'erano giornali
Così sostanzialmente
Poco costruiti poco costruiti nella loro identità le identità ovviamente la si percepiva ma i giornali erano avevano questa forma di apertura che era una finta apertura in realtà era una forma di ricerca di piccole o grandi complicità interne
Colleghi rinnovamento del sistema politico italiano e parlo di quello politico non quello che ha proceduto per via giudiziaria noi abbiamo preso consapevolezza che i giornali dovevano avere una loro identità
Un loro punto di vista preciso sulle cose normalmente dettato dalla direzione del giornale e poi nei loro comportamenti quotidiani essere il più possibile aperti a contributi a interventi e discussioni e che ospitasse perdessero voce dessero la possibilità di argomentare anche a a coloro a tutti coloro che dentro fuori del giornale non erano d'accordo con la linea
Del giornale tu hai detto prima
Che il mio il Corriere della Sera un giornale centrista io vorrei mi va bene questa definizione vorrei semplicemente precisare che il centrista è un atteggiamento politico culturale più vasto non significa apparentato perché in questo la rime Grella rinnego immediatamente con le organizzazioni politiche quel poco che è rimasto di organizzazioni politiche del centro
Il nostro è un giornale centrista nel senso che pensiamo siamo convinti che solo facendo di queste posizioni centrali sia per quello che riguarda la destra che per quello che riguarda la sinistra un fortissimo magnete
Noi potremo dare un contributo culturale che quello che ci spetta un conto è un forte contributo pur culturale alla maturazione del sistema politico italiano in quella direzione che come ho avuto più volte occasione di ricordare
è quella che ha come punto d'arrivo una un momento in cui si vota e si va al voto senza l'angoscia che se vincono quegli altri alla fine
Ci toccherà ad assistere a un regime saremo soffocati
E che quindi bisogna difendersi con le unghie e con i denti contro regime ecco purtroppo come voi sapete a questo punto noi non siamo ancora arrivati e quindi io penso che il contributo centrista rivaluto la parola è molto molto importante in questa stagione
Perché ci attiriamo addosso fulmini
Non lo so io perché ciò tiriamo addosso fulmini probabilmente perché pur dicendo sì tutti gli attori politici e soprattutto tocca ricordarlo quelli che si definivano liberaldemocratici
Fedeli a questa impostazione di cui De la Pena parlati di cui ho appena parlato all'atto pratico poi queste tutto questo bagaglio che si autodefiniva liberaldemocratico è stato buttato alle ortiche
E quello che si è cercato è una riduzione ad uno una a eliminazione progressiva
Non so non tanto o non soltanto di quello che potesse essere presentato come opposizione ma addirittura di quello che può essere la critica quotidiana su questo o quel provvedimento lo sfottò su atteggiamenti che a nostra visito a nostro avviso meritano sfottò siamo una reductio ad unum che
Che a questo punto ci preoccupa
Non ci preoccupa guardate per i giornali
Per i giornali potranno accadere delle cose sgradevoli
Potranno anche cadere delle teste ma questo non è non è veramente la l'aspetto più importante l'aspetto più importante io ve ne porto diretto assicurazione testimonianza pecche le redazioni
Almeno dei giornali che io conosco dei grandi giornali italiani sono redazioni che hanno un il grado di consapevolezza e di tenuta
Assolutamente insospettabile
Io nonostante ripeto che metto nel conto che potranno esserci episodi sgradevoli qualcuno già si annuncia per la Rai per la radiotelevisione di Stato spero che non sia vero
Ma nonostante questo io sono convinto che la formazione la costruzione di questo corpo giornalistico degli ultimi anni
Ha una tenuta insospettabile e che alla fine questa informazione l'avrà vinta quindi non vengo qui a parlare di Ida sconfitto
Ma nome di gruppi professionali che saranno vincitori anche se passeranno per una notte piuttosto buia grazie
Gianni Rocca condirettore della Repubblica
Mentre
Come dire il paesaggio televisivo appare forse abbastanza compromesso in questa fase no con sei grandi reti televisive tre delle quali appartengono al Presidente del Consiglio e gli altri tre quelle pubbliche rischiano di appartenergli come come dire dote statale che si concede al monarca
Direi che il panorama dell'informazione la carta stampata in questo momento è un pochino più rassicurante
Come dimostra la composizione del palco questa sera cioè che la tenuta
La tenuta è un tantino più più forte
Però ci sono delle inquietudini delle quali io penso sia giusto parlare questa sera e ce n'è uno in particolare che come condirettore de la Repubblica vorrei esprime il tuo editore l'ingegner De Benedetti in questo momento non è in una situazione facile ha vinto un importante appalto pubblico
E lo dico perché lo si è letto anche su molti altri giornali insomma si presume che possa essere pertanto in una situazione di ricattabilità da parte dei poteri forti di questo Paese
E anche da lettore insomma del tuo giornale ogni tanto mi chiedo se
Queste
Eventuale ricattabilità del tuo editore possa ripercuotersi
Sul vostro lavoro alla Repubblica
Ma ti rispondo con molta serenità
Per la verità
Il nostro editore e noi tutti di Repubblica siamo da molti anni allenati a non essere credibili al potere politico
Il nostro editore come molti di voi ricorderanno
è stato pesantemente criticato anche il nostro giornale ovviamente da quello che un tempo si chiamava il Caf non abbiamo mai goduto simpatie da parte del Caf in particolare da quello che cominciava con la lettera c
E quindi
E quindi siamo da questo punto di vista adulti e vaccinati
E abituati
A considerare
Che il compito primario di un giornale soprattutto di opinione è quello di fare il cane da guardia del potere
Naturalmente questo mette in difficoltà
Gli editori
E il giornale stesso
Sostenere certe tesi
A volte può anche essere penalizzante
Io non credo di svelare alcun mistero di bottega
Se dico che la posizione ferma energica sostenuta da Repubblica prima e durante la campagna elettorale
Prevedendo quel che sarebbe accaduto con la vittoria di Berlusconi ci è costata molte coppie
Che sono che stanno tornando all'ovile a partire dal cosiddetto decreto Forza ladri
Cioè da quando si è passati
Dalle mie latte parole del Presidente del Consiglio dagli spot che irraggiato annoierà avviavano ottimismo si cominciati a passare nel campo della politica a fare delle scelte
E quindi molti lettori si sono resi conto e quello che noi dicevamo
Prima e durante la campagna elettorale rispondeva al vero quindi da questo punto di vista rispondere definitivamente alla tua domanda
Non abbiamo timori e naturalmente
La forza dell'attuale potere politico e molta e i pericoli ci possono essere ma ti ripeto le faccio mio quello che diceva prima Mieli il corpo redazionale di Repubblica e temprato ed allenato e quindi se ci saranno degli attacchi frontali de la resistenza ci sarà io però se mi permetti vorrei aggiungere ma piccola considerazione che parte dal
Da un dato che era emerso durante il dibattito che pochi giorni fa avevamo fatto Repubblica con il segretario D'Alema
E lo dico come elemento di riflessione critica
Del nostro settore
Cioè la stragrande maggioranza dei giornali di opinione
Era durante la campagna elettorale mi pare abbastanza ben schierata o comunque non nascondeva
Alla gente
I pericoli che potrebbero essere che potevano venire da una vittoria dello schieramento
Berlusconiano
Come mai la gente
Nella sua maggioranza ha scelto questo governo ecco questo pone un problema molto serio a noi operatori dell'informazione
Vuol dire che il bacino di utenza dei quotidiani italiani e estremamente limitato
E che questo bacino è stato giustamente definito quello dell'opinione pubblica e poi c'è la gente che è fuori
Da questo bacino e che reagisce e agisce e pensa politicamente con gli strumenti che evidentemente non sono quelli della carta stampata e dei quotidiani di opinione ecco il punto dei punti
La televisione
Il controllo democratico di questi strumenti e soprattutto il punto che non è ancora stato risolto dopo quattro mesi di governo dell'incompatibilità
Fra un presidente del Consiglio che nello stesso tempo lo proprietario e monopolista dei mezzi di informazione
Vorrei chiudere a questo proposito con un'ultima osservazione domani i sindacati vanno dal Presidente del Consiglio a discutere di pensioni
Io spero
Che qualche componente della delegazione sindacale poiché dovrà parlare di pensioni integrative
Che sono certamente nel domani del mondo pensionistico italiano come lei già degli altri paesi ricordino al Presidente del Consiglio che egli è proprietario
Della mediolanum
E che quindi in questa occasione ci sarà conflitto di interessi fra il presidente del consiglio e il proprietario
Che deve fondare le pensioni
Integrative
Giampaolo Pansa
Noi ci siamo visti poco più di una settimana fa io una sera molto piovosa in una tenda molto più traballante di questa alla festa di Cuore non lontano da qua Montecchio
E questo c'erano molti giovani moltissimi
E tu sicuramente non hai dipinto la situazione con tinte Rose anzi devo dirti che qualcuno di noi a subito un quasi un colpo al morale dopo il tuo intervento che era decisamente a tinte fosche
Vorrei dirti se in questi ultimi giorni che sono in pochi giorni che sono trascorsi da Montecchio sei diventato leggermente più ottimista oppure resti del tuo umor nero
Ma prima di tutto è molto difficile cambiare umore in una settimana
Per un signore con i capelli bianchi o con i capelli grigi
E poi Caro Michele
Io penso che il dovere
Di un giornalista
E a maggior ragione il dovere di un leader politico
Ma anche il dovere di ciascuno di noi che parla con gli altri
Sia quello di
Rifiutare di fare la parte del medico pietoso
Che cercando di dipingere la malattia
Conti in te Rose non con le tinte della verità
Rischia poi se non di uccidere il malato di non mettere in condizione il malato di affrontare nel modo giusto la sua situazione
Ecco se io dovessi stare all'immagine straordinaria
Che ho di fronte agli occhi
E dovrei essere molto più ottimista
Di quanto non lo fosse una settimana fa alla festa di Cuore a monte che io
Ma pensate un po'
Un titolo di giornale che dice
Ovazione per Indro Montanelli alla festa nazionale dell'Unità
Un altro titolo che dice
Montanelli a tu per tu con D'Alema discute conti dieci mila persone alla festa dell'Unità di Modena Michele Serra
Interroga Montanelli senza presentargli la propria calibro nove
Qualcuno
Avrebbe detto questi sono titoli da cuore
Questi sono titoli da cuore
E se esistesse
Alle spalle
Del Cavalier Silvio Berlusconi
Una specie di super grande dei miliardari italiani e mondiali una specie di Spectre come l'abbiamo vista nei film di zero zero sette
Dovrebbe chiamare sua emittenza o sua presidenza e fare di un'imputazione immediata di strepitose imbecillità
Guarda che disastro hai fatto guarda qual è il primo risultato dei tuoi centoventi centotrenta giorni di governo guardato guardato
Shelley tirerebbe questo super clan alla povera sua presidenza o la fucilazione alla schiena o il premio Nobel il super pirla dell'anno
Ecco è stato
Quindi se io mi fermo a questa immagine a questi titoli che non solo titoli di cuore ma sono titoli che non domani sui giornali di domani perché troppo tardi ma sui giornali dopo domani leggeremo leggere no
è io dovrei essere
Avrei dovuto cambiare umore rispetto alla festa di Cuore a Montecchio perché sto assistendo non soltanto a quello che mi pare l'evento dell'anno nel settore dei media ma mi pare di assistere non voglio usare un'espressione troppo retorica ma a suo vuoto a una evento storico che segna
Una svolta nei rapporti tra la sinistra in generale
E alcuni media o diciamo il sistema dei media che qui e ha rappresentato da Indro Montanelli che
Dire che il numero uno di questa professione dire una banalità sovrana è o il personaggio che nel bene e nel male
Riassume
La storia dove sempre
Nera del giornalismo italiano di questo ultimo mezzo secolo io ho molto apprezzato non soltanto l'intervento di Montanelli ma anche
La parola usata le parole usate da da leva per dire il pubblico di questa grandissima è bellissima festa colto Montanelli come con offrendogli un segnale di grande intelligenza politica ecco io penso che
A queste intelligenza collettiva che siete voi questa sera per me qui tantissimi
In questa festa io credo si debba parlare come dicevo prima il linguaggio della franchezza allora la franchezza caro Michele
Mi obbliga
Di dire che tu c'avevi proposto a cuore il tema di quanto è lunga la notte sull'informazione
Se non sbaglio questa sera è stata scelta un'immagine più meteorologica come sono le nuvole sull'informazione be'caspita quali due sull'informazione italiana sta piovendo a dirotto e sta già cominciando a grandine are chicchi incatenati roventi come non si era mai visto nemmeno nel cinquantennio democristiano e poi nella fase finale del casa perché voi vedete qui stasera il direttore della Voce
Vedete i direttori dei due primi giornali per vendite in Italia che sono la Repubblica il Corriere la sera vedete anche giornalisti come Michele Serra come il sottoscritto è ma poi fuori da questa festa ci sono gli altri
Ci sono gli altri media
C'è lei dorme disparità
Delle forze in campo
Che dobbiamo registrare a meno di non andare avanti con le fette di salame sugli bio
C'è tanto per cominciare
Un fatto
Che non ha precedenti
Nella storia di questo Paese non ha precedenti nemmeno nella storia dei Paesi che siamo abituati a chiamare occidentale una volta si chiamavano così o democratici
E cioè che il capo del governo in carica
è già stato detto tante volte anche qui stasera ma è bene mettere I.Net Sulley
Sta diventando e di fatto dove già diventato
L'unico proprietario
Ora in senso dalla proprietà vero effettivo nel senso della proprietà politica di tutta l'emittenza atti di televisiva oggi d'Italia tranne alcune schegge
Che sono veramente le schegge rispetto a questi due grandi rinoceronti che sono da una parte le reti Fininvest e dall'altra parte le reti Rai
Ecco io sono convinto Caro Michele cari amici di essere qui questa sera
Che quello che noi stiamo vedendo che voi certamente conoscete quanto me perché leggete i giornali perché siete informati perché parlate tra di voi perché siete cittadini intelligente di questo Paese e soltanto l'antipasto di quello che vedrà Gianni Rocca e il sottoscritto
Come qualche volta fanno i vecchi reduci di certe battaglie possono dire noi c'eravamo quando Berlusconi ha cominciato la guerra di Segrate per conquistarsi Repubblica
E abbiamo visto la lastra potenza dei mezzi messi in campo abbiamo visto l'arroganza di chi voleva conquistare quella preda abbiamo visto il mare di Bugie che ha sparso per l'Italia questo fenomenale
Cioè stoffe dovete dare il suo bugiardo che risponde al nome di Silvio Berlusconi
Questa storia
La storia
Che lo dice chi è già passato
Insieme a Gianni per questa storia questa storia si sta ripetendo papale papale
Con lo in più una prepotenza un'arroganza una capacità di mentire una capacità di aggredire anche attraverso i suoi media che è moltiplicata perché il personaggio allora era semplicemente il presidente di un gruppo editoriale e televisivo sia pure importantissime oggi è diventato il capo di Forza Italia ha portato i fascisti al governo a conquistato la poltrona di fatto
Effort Coccarielli costringe persino a non dire quello che penso fino in fondo suppose nella speranza che Bossi per lo meno rappresenti per l'UE una vespa molesta
Allora e qui chiudo
Dicendo ancora due cose ma lo per il gusto di di fare il Bastian contrario rispetto a quello che è stato detto prima
Io l'ho già sentito Bielli alla festa dell'Unità dire e più o meno anche Ezio Mauro sia pure con le caratteristiche diverse dei due direttori dire io faccio molto conto sui corpi redazionale ossia sulla tenuta dei giornalisti italiani beh intanto per cominciare io direi faccio conto sui giornalisti italiani che non sono già passati con Berlusconi che sono tantissimi che sono tantissimi
E seconda cosa certo che ciò che è importante anzi è vitale
Il comportamento nostro che siamo poi quelli che fanno i giornali
Se Montanelli non si comportasse da Indro Montanelli la vostra intelligenza politica questa sera non l'avrebbe accolto con questo giusta modo di accoglierlo cioè a bicchiere vuole trionfare da grande ovazione che ve lo dico via persino commosso
Però mi domando vi domando
Quanto tempo resisteranno resiste Remo noi favolose pietre che dovrebbero tenere in piedi tutto l'edificio dell'informazione certo abbiamo un grande muro a cui appoggiarsi sono i lettori
Siete voi siete gli italiani senza potere la gente come questa qui stasera è probabilmente se ci fosse stato più spazio se ne sarebbero state dieci volte tanto però io credo che da solo
Questo ha questa questa fiducia da sola questa fiducia che Vieri fa bene ad a vere è un direttore Dedede di un giornale vitale per la democrazia in Italia e guai se non avesse questa fiducia io credo però che questa fiducia non basti
Così come qui entro un po'in cordiale polemica col mio amico e maestro Gianni Rocca io sono stato alla sua scuola per quattordici anni e quindi so quanto di impegno professionale di impegno civile ed etico
Ha messo e mette Rocca nel proprio mestiere io credo anche che questa faccenda su questo punto
Su questa faccenda del conflitto di interessi noi più di tanto non riusciremo a cavare un ragno dal buco perché Berlusconi se ne frega dei conflitti di interesse perché Berlusconi pensa di essere il figlio del Padreterno
Arruolato dei giuristi per decidere che cosa debbono fare sul suo conto non si è mai visto uno che decida di scegliersi quelli che devono scrivere regole per controllare l'unico perché anche questa è un'altra grande anomalia quindi io penso che a meno che non intervenga qualche miracolo Dori usciremo a togliere
Facendo osservare la legge a togliere l'impero televisivo
Al Cavalier Berlusconi ma figuriamoci
Butterebbe a mare persino Veronica Lario piuttosto che cedere una delle sue reti perché sono l'unica cosa perché sono l'unica cosa
Non soltanto che gli importano per un attaccamento naturale che io rispetto ma perché sono anche il fondamento del suo trono di oggi
Io dicevo l'altro giorno al giornalista
Straniero che mi ha intervistato perché poi voi in questo modo come dice sto il il camerata Storace influenzi diamo poi la stampa di tutto il mondo ci telefono ci chiedono un parere non è che io prima di dare un parere riformuli perché penso al camerata Storace dico come attento
Allora io penso io apprezzo che Berlusconi
Probabilmente avrebbe vinto le elezioni anche senza le sue televisioni
E su questo penso che tutti dobbiamo fare una riflessione troppe gli altri amici quando già
Puntato molto sul fatto che c'è un'altra Italia
Come normare in tutte le democrazie che la pensa in modo diverso da noi ma io credo che quindi con tutto il rispetto per gli elettori che hanno votato Berlusconi io penso che Berlusconi non sarebbe mai diventato un soggetto da votare e un leader politico senza il suo strapotere televisivo
E allora e allora figuriamoci se luglio rinuncerà in forza di qualche corte costituzionale in forza di qualche direttiva del Parlamento europeo in forza di qualche sentenza dei saggi rinuncerà a quella cosa che tiene in piedi il proprio trono io penso invece che forse sarebbe meglio spendere più energie
Per mettere in campo delle altre iniziative come mi è capitato già di dire ma come tutti abbiamo già qualche volta ha detto io penso che sia vitale in questo momento in Italia cercare le condizioni per creare un terzo polo televisivo c'è un'altra cosa che renda possibile
La risposta alle aggressioni di Berlusconi
Perché l'aspetto drammatico di questa di questo problema che è un problema di libertà per tutti che alla caricare rogante aggressiva delle televisioni Fininvest non c'è risposta
Non c'era nemmeno ai tempi della RAI lottizzata e tripartita tra i due partiti di governo e il PC o il PDS e tanto meno c'è oggi quindi se Scarpi mi bastona tutti i giorni
Se Liguori mi Pastore a tutti i giorni se Fede mi Pastore a tutti i giorni sei Complesso
Dei nani e delle ballerine e delle reti Fininvest
Con corrispondono a quale entusiasmo alla Pastore natura di Montanelli di ieri di D'Alema di Gianni Rocca di Scalfari soprattutto mostrata
Vostra detto tra parentesi smettete di guardare queste reti fino
Allora l'unica possibilità
L'unica possibilità e di immaginare le tecnologie lo consentono ci saranno troppo i satelliti la il volto della televisione sta cambiando una velocità
Che nemmeno Gianni Pilo riesce a cogliere
Con i suoi sondaggi allora questo è il punto sul quale forse bisogna fare qualche cosa
E l'altro punto che è ancora più urgente del primo state attenti e i direttori che sono qui com'è vero potrebbero dire io sono soltanto un condirettore
Bisogna fare in modo che
Berlusconi e i suoi alleati e i fascisti soprattutto che sparando tra poco dopo per diventare i suoi padroni perché queste è il dramma vero che vibra Berlusconi che sarà sotto la sferza del camerata attivi questo fascista con la faccia da prete e fascista era fascista e allora il problema di legittima difesa
è che sì impedisca
AJ
Ai personaggi e alle forze che oggi compare dell'Italia di strozzare i giornali togliendoli la pubblicità
Perché questi cioè la l'altra verità drammatica siamo alla festa dell'Unità guardate la questa povera unita nuda e bella doccia carica di pubblicità
Dodici auto carica di pubblicità
Chiede che chiede che avvolta rally
E chiede che al direttore dell'Espresso Claudio Rinaldi è anche ai due Vega direttori della Repubblica del Corriere che dramma è la il calo del fatturato pubblicitario
E che cosa può provocare propongo care la morte dei giornali che lo stanno al gioco di chi comanda chi comandi
Ecco Puerto questo io chiedo ai politici
Che ancora hanno a cuore la libertà di stampa diversi sarebbe sentire l'opinione di D'Alema può io penso e qui chiudo che tutti noi giornalisti dovremmo coltivare
Una qualità di questo mestiere che Montanelli ha saputo coltivare in modo avvieremo le inarrivabili la cattiveria dovremmo essere più cattivi più cattivi
Anche l'unità dovrebbe essere più cattiva l'ho già detto a Veltroni
Donne intervistate più Tatarella donne intervistiamo proprio
Vita Carella sull'utilità
I Tatarella preso come emblema di queste schifezza che questa presunta destra italiana sull'Unità devono parlare soltanto a bicchiere Serra nella sua tesi la rubrica quotidiana n k e basta tutt'al più a stai non si può dire una volta ogni tanto fai una striscia d'usata Ray siamo poco cattivi noi giornalisti italiani
Dovremmo imparare adesso lo di più e adesso smetto perché ho già parlato troppo gravi
Se permettete vorrei contribuire ad alzare il morale di Pansa
Qui è stato Pilo se non vado errato
Aveva previsto Pistoia
Fino adesso abbiamo trattato in di troppo bene Montanelli secondo me è stata riservata un'accoglienza scandalosamente favorevole e penso che questo ti preoccupi oltretutto
Quindi volevo farti due domande
Una è questa io su quello che ha detto prima
C'è una cosa sulla quale non sono d'accordo cioè io penso che tra le due
Tra i due grandi schieramenti politici italiani destra e sinistra ce ne sia uno che ha fatto una buona strada in direzione di quella come dire legittimazione democratica più di cui tu parlavi e della sinistra
Cioè credo che in questo momento la sinistra italiana sia migliore della destra italiana
Non provi
Qualche piccolissimo non dico rimorso ma insomma qualche piccolo dubbio sulla modo molto intransigente con il quale tu hai trattato la sinistra italiana
Dunque tu parli
Di una destra italiana io vorrei sapere dove l'avevi questa destra italiana
A meno che tu non la confonda con quella attualmente al potere nella quale io non riconosco assolutamente nessun tratto storico di quella destra che io chiamo l'avvio da destra e che tu chiami la destra utopica
Tu mi accusi di un di Utopia
Anche la tua sinistra auto
Sia chiaro adesso D'Alema parla persino con Buttiglione e quindi va be'adesso
Non parlo non parlo di ora
Tu mi fai l'accusa di avere combattuto la sinistra ma io combattevo la sinistra quando era forte
Quando era fortissima
Quando per il fatto che io la combattevo
Miti e Tiziano
Come il fascista il golpista
L'agente della CIA
Con quella sinistra lì io non voglio avere niente a che fare sia chiaro se sono qui
Se oggi sono qui e perché io sorge quella sinistra è morta
E ce n'è al suo posto una
E c'è lei al suo posto un'altra alla quale non mi iscriverò
Ma anche io come italiano e democratico sono felice che esista per
Che sei
Che nessuna democrazia possa fare a meno di una sinistra
Io appartengo a quella strana destra che ammetteva sempre come suo interlocutore la sinistra
Guai se ci viene a mancare una sinistra la destra dei genera immediatamente
Immediatamente allora io sono qui che sto facendo e tu ne sai qualcosa
Il processo alla mia destra D'anzi io faccio il processo molto più mila perché faccio i prossimi il processo alla borghesia italiana a cui io appartengo da non so quante generazioni io sono un borghese
Non rinnego e non tradiscono questa mia origine però sono il primo a riconoscere che questa borghesia quando si mette in testa di fare la destra o fa il fascismo o fa il berlusconismo
Ecco contro questa tendenza degenerativa che io mi batto però non ho rimorso di a vere
Di aver sostenuto le mie brave battaglie brave Onno o non brave belle o brutte contro una sinistra che ai vecchi tempi ha saputo anche essere opprimente
Intollerante verso i suoi avversari e pronta a considerare ripeto fascista e a mettere nel ghetto chiunque non fosse dei suoi contro questa contro questa finisca io mi batterei anche oggi se sono qui è perché so che questa sinistra non c'è più o è ridotta a un brandello
Tutte ha il suo significato benissimo macché non inficia più il concetto
Dice direi immortale
Che deve restare l'immortale della sinistra democratica alla quale io faccio tutti i miei auguri perché so
Ok io che non vi appartengo riuscirò a dialogare con questa sinistra che forse da questa dialettica potrà uscire anche qualcosa di buono io vi auguro
Io vi auguro di vincere
Fermo restando il mio diritto a farvi delle critiche mi accettate come fare
Per poi è per questo che ho molto apprezzato quel passaggio di D'Alema
In cui ha detto Amici Miei
Da soli non ce la facciamo
Da soli non ce l'ha fatta avete bisogno di nuovi e noi siamo pronti aiutarlo quando dicono
Quando dico noi non non alludo a qualche partito o a qualche gruppo io
Veramente non conosco nemmeno questo io non ho non ho mai visto Buttiglione cioè l'ho visto in televisione non è che abbia fatto una grande impressione a dir la verità
Voglio dire a questo non vuol dire non vuol dire niente
Io credo che D'Alema si riferisse a quel grande centro moderato a cui io credo di appartenere
E con il quale il dialogo deve essere costante che poi sia rappresentato da Buttiglione o da qualche altro questo è del tutto secondario
Penso che questo intermezzo che sarà lungo caro Panza sarà lungo
Non è che riusciremmo a disfatti e non mi auguro nemmeno che questo intermezzo sia troppo Brennan perché noi voi e noi non siamo ancora pronti
Non abbiamo ancora attraversato il deserto
Dobbiamo attraversare il deserto e ritrovarci sui punti fondamentali su cui si può costruire una nuova è vera democrazia
Giampaolo Giampaolo questa sera all'applausometro Angori palette risibile non te l'aspettavi
Io a favore rivale OPA estro
E
Io vorrei
Passerà la palla a D'Alema perché credo che su questo palco siamo tutti concordi che ci sia un problema di squilibrio se non altro quantitativo tra il potere della carta stampata e il potere dalla televisione
Questo è un terreno sul quale la sinistra forse a molti ripensamenti da da fare
Io voglio citare una cosa recentemente detta da Veltroni
Che ricordava con amarezza i tempi quando il PC era contro la televisione a colori
Una sorta di paura del nuovo che a volte ci fa con sé conservatori anche contro noi stessi
Vorrei citare Costanzo
Altra persona che grazie a Berlusconi è diventato un'intemerata combattente democratico e antifascista insieme Berlusconi riesce a fare di questi miracoli
Io lo consideravo solo un giornalista intelligente ultimamente mi accorgo che è un un grande compagna di di battaglie e mi fa piacere sia beninteso Costanzo appunto ricordare l'intervista che ho letto ieri o l'altroieri
Insomma rimproverava la sinistra una incapacità di usare la televisione di usarla in senso buono strumentale di esserci di dimostrarsi di parlare in televisione
Vorrei sapere che cosa pensi di questa situazione se ti sembra che effettivamente ci siano dei ritardi proprio culturale da recuperare
Va be'mi posso permettere prima una lievissima digressione perché
Non per sfuggire ma per voglio riprendere una una cosa che ha detto Montale
Io penso che la democrazia cioè una cultura democratica
Poi nel nostro Paese nostro è un Paese che ha vissuto
In modo
Assai più limitato
Rispetto
Alle altre grandi democrazie
Del mondo occidentale l'esperienza della democrazia
La democrazia è qualcosa che si impara
Chi entra nella coscienza milioni di cittadini attraverso un'esperienza storica
E
Noi per esempio noi che siamo stati comunisti italiani oggi siamo il PDS non c'è dubbio che abbiamo via via ha preso i fondamenti di una cultura democratica
E in qualche modo l'abbiamo appresa questa cultura anche attraverso un esperienza una sofferenza
Anche misurando il fallimento del movimento dal quale veniamo
E in qualche modo questo sia vaccinati
Per esempio noi che veniamo da un movimento
Che in altri Paesi del mondo
Ha chiamato nemici del popolo gli oppositori
E sappiamo quanto questo sia l'espressione
Di qualcosa di profondamente sbagliato e inaccettabile
A noi non ci verrebbe mai in mente di dire come ha detto l'altro giorno il Presidente del Consiglio che chi critica il Governo e contro gli italiani
Questa è un'espressione che al di là delle intenzioni che se il fascino delle parole
Tradisce una cultura non democratico
E questo è adatte persino più grave dei gesti
Perché io poi io dirò insomma
Io non sono pessimista come Pansa penso che in questo Paese ci siano degli anticorpi forti
Penso che la partita non è chiusa
Penso che persino all'interno delle televisioni e dei telegiornali della Fininvest Cecchi si sforza di difendere uno spazio di autonomia e di dignità professionale
Penso che non è facile non è facile piegare ad una logica proprietaria la televisione pubblica
Anche perché all'interno di essa è cresciuta in questi anni
Gli anni della crisi del vecchio sistema politico una voglia di libertà una voglia di autonomia professionale che non è facile soffocare
Quando appartiene largamente ad una categoria di operatori dell'informazione
Penso che questo Paese è avvertito
Ho detto più volte attenzione perché se pensate di mettere lì un gruppetto di direttori alla Emilio Fede la gente scenderà in piazza se succederanno delle cose in Italia
Insomma
Non lo so che cosa accadrà ma considero questa una partita persa
Perché sono forti gli anticorpi e perché persino dentro quella maggioranza c'è poi qualcuno che si preoccupa di vedere ridotti i suoi spazi la sua possibilità di dire quello che pensa attenzione
C'è un Parlamento
Certo se dipendesse da Berlusconi diciamo risolvere il problema del Ca'incompatibilità sia e l'ha già risolto diciamo
A modo suo
Nulla è incompatibile per lui tutto ci disse in Parlamento che la questione era affidata alla sua coscienza estrema credo che sia un
E anche questo è un segno di una cultura non democratiche nei Paesi democratici queste questioni si risolvono con le regole con le leggi quando uno dice affidata alla mia coscienza e fuori dalla storia della democrazia c'è storia direi con che storia di lei
Però
C'è un Parlamento c'è una più opinione pubblica
Abbiamo dimostrato penso alla vicenda del decreto Biondi
Che questa opinione pubblica può pesare
Può anche vincere
Può condizionare la maggioranza di governo può spezzarla
Insomma io non lo dico per farci coraggio
Ma lo dico perché dobbiamo misurare anche la nostra forza esiste questa forza esista
Esiste nel Paese
Ed è la forza di un sentimento democratico che non appartiene soltanto alla sinistra fortunatamente ne soltanto all'opposizione
Certamente la questione televisiva è la questioni
Io penso che da questo punto di vista il potenziale di fuoco
La capacità di condizionamento che ha il mezzo televisivo
Anche perché si rivolge ad un pubblico se mi consentite
Meno forte dal punto di vista della capacità critica
Il lettore dei giornali
Appartiene ad una parte della società che e dentro i Circuiti della formazione dell'opinione della partecipazione il giornale fa discutere una compra il giornale lo legge si orienta
Sia rientra sei d'accordo sa nostro Alcazar se no scrive una lettera insomma
Non conosco nessuno che recepisca passivamente diciamo così
Neppure i nostri compagni più con Repubblica è stato un periodo diciamo male ex o c'è maggiore spirito critico
Mentre invece quelle vere quell'elettrodomestico che si accende nelle famiglie che arriva e che crea cultura crea opinione si rivolge spesso a cittadini meno forti
Meno armati criticamente
Che hanno minori possibilità di mettere a confronto le opinioni
Quindi la questione della televisione è una questione cruciale
Noi abbiamo sicuramente compiuto nel passato
Io ritengo due sbagli gravi
Il primo sbaglio grave è stato quello di
Avere paura
Del grande fenomeno che rompeva il monopolio pubblico della televisione
Quello era un fenomeno
Di possibile crescita democratica del Paese
In questo davvero peso un residuo di una visione statalista della sinistra
E non capire che il problema vero per per una sinistra forte come la sinistra di questo Paese non era quello di farci noi la nostra televisione che poi gestita da noi sarebbe andata malissimo vada non ho dubbi su questi
Ma
Certo di sollecitare la sinistra nel nostro Paese rappresenta una parte e voluttà
Anche Riccardo che ha delle possibilità del mondo del lavoro
è stata capace di promuovere non direttamente nelle gestioni di partito ma di contribuire assorbe al sorgere di movimento penso che cosa il movimento cooperativo come che è una grande forza economica di questo Paese insomma noi avremmo dovuto guardare al campo dell'informazione
Come ad un campo nel quale sollecitare
Il venire avanti di esperienze e di impresa legati ad un mondo democratico più che con il sospetto
Con la difesa
Di una esclusiva o preminente funzione pubblica e secondo errore con l'illusione
Che il vero problema fosse quello di difendere o di accresce una nostra capacità di influenza all'interno della televisione pubblica
Mentre invece il vero problema era quello delle regole delle regole cioè come bisognava rispondere a questa crescita
Guardando al modello delle grandi democrazie occidentali e cioè scrivendo da subito le regole le regole contro la concentrazione delle proprietà le regole a tutela dell'autonomia professionale dei giornalisti e invece in questi abbiamo avuto un enorme ritardo in Italia la questione delle regole si è posta quando oramai i giochi erano fatti e le regole le hanno scritte e gli altri
Come un abito su misura per quelli che già illegalmente avevano occupato che il bene pubblico
Tale lettere
Sì
Non c'è dubbio che noi abbiamo sbagliato
E non c'è dubbio che oggi la battaglia è più difficile
Ma è anche vero paradossalmente come dire ex malo bonum che il fatto Berlusconi
è talmente clamoroso
Che
Ha contribuito a far crescere in questo Paese
Un bisogno e una cultura delle regole
Per questo io credo che la battaglia sulla incompatibilità
La battaglia sull'antitrust è una battaglia aperta e che noi la vinceremo se avremo la capacità di appassionare a questa battaglia
Una larga parte dei cittadini italiani
Di appassionare ad essa gli operatori dell'informazione
E di sfidare Berlusconi sul suo terreno
Cioè
Sì cioè se mi consentite Berlusconi ha vinto le elezioni dicendo che lui era la liberaldemocrazia contro il rischio del totalitarismo continua a cavalcare questo argomento
Noi siamo forti se traduciamo
Quella battuta che io gli ho fatto in Parlamento quando gli ho detto caro presidente no guardi che noi vogliamo fare come in America lei e come in Romania dove il potere politico controllava l'informazione
Noi diciamo quella battuta in una politica cioè se realizziamo
Questa cosa che non può che piacere a Montanelli e cioè che le regole di una democrazia moderna di tipo liberale in questo Paese
Le vuole scrivere la sinistra
Noi vinciamo se sappiamo fare questo
Montanelli chiede ancora la parola no non è che la chiedo no soltanto volevo dire sono molto preoccupato perché io sono qui all'agguato
Di qualche punto su cui dissentire da D'Alema rotto
Per fortuna un piccolo un piccolo appiglio me l'ha dato nell'ultimo capoverso del suo intervento quando ha detto
Le regole dobbiamo e vogliamo scriverle noi della sinistra anche nuovi incontri
Anche offerte
Anche perché insomma sono regole sulle quali ci troviamo d'accordo e quindi non mi pare che possano nascere è vero quel che dice D'Alema la battaglia contro le televisioni private di Berlusconi è stata condotta malissimo non si poteva condurla peggio
Perché molte vittorie di Berlusconi non sono vittorie di Berlusconi sono sconfitte nostro
Questa
Però volevo dire rinforzare quello che ha detto Pansa prima
E cioè che veramente la stampa la libera stampa
Sta correndo dei seri rischi
Perché per metterle il guinzaglio e la museruola
Non c'è bisogno del discorso del tre gennaio
Parlo del mille novecentoventicinque
Basta basta manovrare la pubblicità
Con la pubblicità si può mettere veramente a terra tutta la stampa quotidiana e anche il settimanale italiano
Ora l'Italia
Mostra questa mostruosità
Che mentre non solo in Inghilterra Francia in Germania
La pubblicità televisiva assorbe il trenta per cento
Della pubblicità nazionale
In Italia la pubblicità televisiva assorbe il settanta per cento lasciando un misero trenta per cento a tutta la stampa italiana la quale già dal punto di vista economico in condizioni prega Gorni
Quindi senza bisogno di fare il discorso della dittatura senza bisogno di e erigere il Minculpop go di triste memoria i giovani non sanno nemmeno cos'era l'arma i più anziani lo sanno qui si può benissimo strangolare la stampa Italia
Che forza questa stampa italiana
L'unica forza nostra siete voi
Sono direttore il pochi lettori che leggono la stampa perché Berlusconi fa benissimo i suoi calcoli
L'Italia è il video dipendente non c'è niente da fare
Chi ha in mano quello sto momento ha in mano la manipolazione dell'opinione pubblica italiana
Meno una minoranza la minoranza che legge i giornali che si appassiona i dibattiti nonché i giornali siano privi di Peck per carità noi giornalisti commettiamo i nostri bravi errori
Commettiamo a volte anche diciamo dei soprusi perché tiriamo a imporre le nostre opinioni invece di raccontare i fatti abbiamo moltissime colpì anche noi sia chiaro
Molte cose però non c'è dubbio che senza una libera stampa un paese finito e qui per mettere a terra la libera stampa non sono necessarie delle leggi speciali
Basta saper manipolare e qui abbiamo a che fare con un capo del governo che in queste cose è maestro perché viene di lì
Basta sapere manovrare i meccanismi pubblicitario
Quindi voi soli potete darci la forza di continuare ad a vere una libera stampa in questo passo
Io
Vorrei fare a a Paolo Mieli al direttore del Corriere una domanda speculare a quella che ho fatto prima a Rocca
E cioè una domanda sul tuo editore
Che credo tutti sappiano essere Gianni Agnelli e si della FIAT
Secondo me tra la tra gli ultimi anni ha fatto meglio i giornali che le automobili ma insomma questa è la mia opinione personale
E lui
Volevo chiederti lo so che insomma ti invito a rispondere come se fossimo a tavola Io e te da soli insomma come se nessuno ci ascoltasse ma volevo chiederti se non
Sì non è mai timori sulla sulla tenuta
Del tuo editore nel senso che mi mi pare che in questo momento la FIAT conceda i suoi giornali un'autonomia
Almeno così appare agli occhi di lettore quasi totale se non tecniche anche lui nel momento in cui
Al governo cento insomma che il Governo esercita insorti nel governo coincidono potere politico e potere economico
Possa essere in qualche modo messo nelle condizioni di intervenire in senso ovviamente filogovernativo sui suoi due importantissimi giornale Corriere e stampa
Ma riguarda
Noi come ricordavo prima la prova generale di quello è successo poi l'abbiamo fatta all'inizio degli anni novanta in particolare
Nel nella situazione che si è creata seguito dei processi di Mani pulite
Lì ne abbiamo una proprietà più articolata e complessa di quella che a la Stampa di Torino nel senso che esiste la FIAT è in una posizione assai rilevante però esistono anche altri imprenditori li capito che uno a uno i nostri imprenditori avessero dei guai con la giustizia
E quando quelle cose toccano direttamente ti assicuro che gli interessati hanno una sensibilità l'aggettivo per il l'espressione che usano i giornali molto molto spiccata bene io posso dire con e poi si è visto si è visto sui nostri giornali riguarda anche Repubblica quando
Il suo editore fu padrone debitore fu toccato da analoghi problemi noi abbiamo fatto lì una prova generale
Abbiamo constatato sia per la parte nostra sia per la parte altrui oltretutto ogni giornale teneva molto d'occhio l'altro per vedere come si sarebbe comportato
Che in
Questa materia che ripeto toccava nostri padroni in corpore vili si sono comportati con grande dignità davvero molto grande dignità e lasciandoci una totale autonomia Rocca non farà fatica credo a confermare le mie parole comunque io dalle torri di Repubblica ho visto
Che anche loro si sono comportati alla stessa identica maniera
Quindi
Come dire per il futuro mi fido
Sono convinto avendolo già sperimentato una volta che i comportamenti non saranno dissimili certo la storia lunga complicata possono possono capitare ci può capitare qualche sorpresa
Possiamo trovarsi trovarci di fronte a situazioni che oggi non riusciamo a immaginare ma conigli elementi attuali nonno nessun dubbio nel risponderti vorrei però aggiungere
Due o tre cose primo
Quella
Vena di ottimismo che ho espresso mio primo intervento non era dettata
Dal dal fatto che io pensi che i problemi attuali saranno superati velocemente e senza lutti è possibile
Che come ho già specificato qualcosa rimanga sul terreno quello che io penso che
La tenuta della dei singoli giornalisti l'esercizio di schiena dritta che hanno fatto negli ultimi anni sarà difficile da ridurre insomma sarà difficile piegare con le schiene ma parlo di intimi redattori di giornalisti senza firma di giornalisti che voi non conoscete io riconosco conosco quelli degli altri giornali almeno dei più importanti giornali quotidiani e periodici italiani e di questi giornalisti mi fido
Secondo discorso si parlava si è parlato molto stasera di televisione
Anch'io ho le mie idee secondo me per quanto riguarda
La televisione
E forse per quanto riguarda l'intero sistema editoriale noi corriamo un rischio se
Ci avventuriamo nell'originalità di una soluzione all'italiana se compiamo tutti operatori e politici che se ne occupano l'errore che fu commesso a mio avviso quando fu scelto il sistema elettorale
Meglio sarebbe concedere a chi comanda di scegliere una qualsiasi delle legislazioni di tutti i paesi democratici occidentali e di Ravenna applichiamo quella tu scegli noi l'applichiamo c'è da fidarsi guardate credete a me c'è da fidarsi di più a scegliere una legge impiantate studiata Daltrey su e già sperimentata in altri Paesi
Tra l'altro sarebbe una sfida per chiunque conosca le legislazioni degli altri Paesi sarebbe una sfida molto dura per il governo perché sono legislazioni capestro anche al cospetto di quelle che si stanno studiando in Italia in Italia quello che mi preoccupa che i discorsi
Come nel peggior giornalismo di intrattenimento si iniziano e poi si perdono per strada cominciò quella faccenda del blind trust alla fine di luglio nessuno sa più che fine ha fatto sono improvvisazioni questo metodo di buttarli la patata
A calmare gli animi e poi passare oltrepassato quasi due mesi da quando se ne parlò
Mi preoccupa moltissimo temo che si vada di sorpresa in addormentamento sorprese in addormentamento e di questo passo potremo avere la brutta sorpresona alla fine
Un'ultima cosa
Voi anch'io sono d'accordo mi interessa molto il Progetto di terzo polo e mi interessano molto tutti i discorsi che ho sentito sulla televisione
Però vorrei portare un contributo una difesa non d'ufficio vi assicuro
Della carta stampata
In tutti i Paesi del mondo anche i più progrediti la televisione ha molti più ascoltatori e seduce molto di più della carta stampata e non è una novità cinquanta anni fare lo stesso per la Radio la radio era uno strumento di propaganda
Per tutti i regimi importantissimo ed era molto più ascoltate aveva molta più audience dei giornali che cinquanta anni fa vendevano molto molto meno di adesso
Però
Voglio dire che secondo me la parola scritta
La la carta stampata a dappertutto a cominciare dagli Stati Uniti un valore molto particolare e io vi inviterei a non sottovalutare il fatto che in questo campo
Coloro che tendono a quella reductio ad unum di cui ha parlato prima non l'abbiamo spuntata non è un fatto così non era un fatto scontato è un fatto molto molto importante e difendere il valore della lettura
Secondo me a una ha un'importanza strategica nel senso che io sono convinto che le emozioni di carattere televisivo
Possono durare possono durare per un po'forse più a lungo di quello che noi pensiamo
Ma alla fine e torno su quella nota che Dio aveva espresso nel mio precedente intervento alla fine quello che è la parola scritta alla riflessione attraverso la carta stampata
Per un miracolo che non saprei neanche definire in tutti i Paesi del mondo la a sempre avuta vinta anche nei momenti più difficili
Quella forma di espressione anche quando c'era la radio quando c'era la televisione quando la televisione si articolata quella forma di espressione è una fermata è una forma di espressione che l'ha vinta per cui dedico non sottovalutate il fatto che le roccheforti della carta stampata resistono ognuna sui suoi caratteri ognuna con le sue differenze non tutte
Anzi la maggior parte non riconducibili alle idee della sinistra ma riconducibili per esempio
Per quello che riguarda il mio giornale a valori autenticamente liberali senza declinazioni senza giunte di aggettivo però queste queste sono cose che restano e alla fine vedrete che questa carta stampata vi do appuntamento di qui a qualche anno la spunterà grazie
Giampaolo Pansa
Se tu fossi Massimo D'Alema
E avessi aspetta aspetta no non ti voglio dire la domanda non è solo se tu fossi Massimo D'Alema tout-court perché se no afferra il microfono e per circa due ore
La domanda è più precisa se tu fossi Massimo D'Alema e dovreste dovessi affrontare la battaglia parlamentare sulla legge antitrust
Ti federalisti di Umberto Bossi e dei leghisti come alleati
Dunque lunedì suggerisce di dire certe o certe otto però non so se vi suggerisce per conto di D'Alema o per conto di Veltroni perché non ho ancora capito come fatto il nuovo organigramma
Del Bottegone ma io l'ho l'ho già detto prima
Beh vorrei prima di tutto che a questa domanda risponde se D'Alema
Siccome credo che D'Alema dovrà poi fare darci la benedizione finale
Lasciando fuori la benedizione papale a Indro Montanelli
Quindi come vedete ho già stabilito l'ordine conclusivo della serata
Io sono sono scettico
In partenza
Sul Subert opposti
Vi confesso ma del resto cuori
Quei pochissimi che leggeranno le cose che ho già scritto in questi anni dice Umberto Bossi il personaggio non mi piace
Non mi piace
Perché lo ritengo
Troppe volte un ciarlatano politico
Poche volte
Dicono che esista la Provvidenza
Se questa provvidenza esiste
Massimo D'Alema la in voti invocata da un laico incallito come il giovane baffetto d'acciaio
Forse la provvidenza povera e illuminerà Umberto Bossi come fino ad oggi non la illuminata
Certo bisogna metterlo alla prova però ha detto bene Montanelli dobbiamo metterci tutti alla prova la sinistra deve mettersi alla prova i democratici italiani debbono mettersi alla prova e siccome di prove ne abbiamo già avute di amare tante ma non misuro le prove amare che abbiamo vissuto soltanto dal ventisette marzo in poi del novantaquattro le misure misuro le prove amare che abbiamo passato dal venticinque aprile del mille novecentoquarantacinque in poi
Ha sbagliato troppe volte per potersi permettere di sbagliare ancora
Che la sinistra potrebbe fare lo ha ricordato Qui anche stasera
Credo però sfondando una porta aperta nei confronti di D'Alema l'ha ricordato appunto Montanelli a D'Alema e gli errori più gravi che potremmo fare tutti noi che siamo qui in questa sala anche se immagino che siano tanti
Precisi
Le persone le donne e gli uomini non di sinistra questa sera e questo è anche un segno di vitalità politica del D-Day di questa festa e del partito che ha organizzato questa festa l'errore più grave che potremmo fare quello di farcela da soli di immaginare di farcela da soli
Ripenso a quei
Che dovremo mettere alla prova un'altra volta Umberto Bossi ma soprattutto dire a se stesso dire a Luís che dica se stesso mettiti alla prova una legislazione antimonopolistica
Sul terreno dell'informazione dell'informazione stampata dell'informazione radiotelevisiva una grande battaglia di libertà
Al quale io credo tutti noi ma in questo caso trattandosi di rapporti tra leader politici
Massimo D'Alema Massimo D'Alema abbia tutte le carte per poter chiedere a Bossi
Vediamo
In poche parole dette fuori dai denti e di fronte all'opinione pubblica italiana anche quella che ha votato lega
Se tu hai davvero la voglia di combattere questa grande battaglia di libertà che quella della battaglia antitrust sull'informazione ecco questa è la mia risposta
Vorrei vorrei chiedere a questo punto necessariamente al segretario se riguardo all'Antitrust anche altre carte oltre alla Provvidenza ecco cosa che mi auguro io
La domanda su vortice sì ho capito la politica no
La politica è fatta di
Passioni i idealità
Di calcoli di convenienze
Di tante cose
Credo
Renda la politica una delle attività più affascinanti una delle attività umane più affascinanti quando essa è
Retata in modo alto
Che richiede a mio giudizio una grande capacità di amministrare la propria passione cioè la cosa più difficile nell'agire politico e mantenere
Si oppone
Nei giorni dirigi
Sai perché essere appassionati il giorno che c'è il corteo o che si conclude il congresso ci si abbraccia
Ci si commuove è più facile
No sto parlando dal
Essa alla mia risposta
E allora in questo caso io chiedo do
O a Michele Serra tu mai girato la domanda una risposta che verrebbe definita cinica
Io penso che Bossi abbia convenienza ad una legge antitrust
De Sio dovessi diretti figli di Bossi basta
Avemmo in un discorso diciamo assai problematico
Io penso che Bossi abbia convenienza ad una legge
A tutela della libertà e del pluralismo dell'informazione se vuole continuare ad essere un leader politico
Se vuole continuare ad essere il leader di un movimento che mantiene una sua autonomia
E mantiene una sua carica di cambiamento quale la Lega ha avuto
Se Bossi fa una scelta diversa
Cessa di essere un leader politico diventa un usciere della Fininvest o un comico di Striscia la notte
Sa benissimo che non è più un uomo libero e d'altro canto noi l'abbiamo visto abbiamo visto come è stato allettato e bastonato
Nei momenti in cui ha osato dissentire
Ora siccome io credo che Bossi sia abbia un suo fiuto e una sua passione politica che si manifesta in forme che trovo spesso discutibili diciamo
Vittorie o confuse ma continuo a pensare che sia un uomo che ha una sua autenticità credo che lo possiamo sfidare su questo terreno magari con la prospettiva è che alla fine lui se ne prende il merito no
Ma questo glielo dico sempre una cosa che non mi spaventa io sono passato sulla seguente linea l'importante non è prendersi il merito l'importante è vincere
Di poi molto dipenderà dei citati
Io
Sai quand'è che mi sono reso conto che la lega si sarebbe sganciata dal decreto Biondi no
Salvo poi prendersi il merito del suo affossamento no e abbi
Mentre Maroni non prendersi il demerito della sua approvazione perché mi ha detto che non l'aveva letta e siccome noi siamo in un Paese nel quale la coscienza civica non considera demerito che un ministro proprio und kratos senza leggerlo diciamo così
Io ho pensato che il loro avrebbero rotto la solidarietà di governo quando
Un coro il pre il CUN compagno nostro che è presidente della lega delle cooperative in una importante regione del Nord mi ha detto guarda noi siamo bombardati di telefonate
Di gente che ci dice di fate schifo non vi voto più cioè la gente si era confusa aveva se
Il collega aveva visto sull'elenco del
Suonava
Povero
Anche per la lega delle cooperative la copriva di insulti allora io ho pensato va bene che l'elettorato leghista e popolano ma per uno che sbaglia numero di telefono ce ne saranno tre che trovano il numero giusto la lega
No una gran
Forza e quaestor messa lo non vorrei che apparisse un messaggio banalmente ottimistico non sottovalutiamo la forza anzi voi non sottovalutate la forza che avete
Montanelli non voglio chiederti che cosa faresti se tu fossi Massimo D'Alema perché sarebbe un trauma troppo forte per te
Lo dobbiamo agli acquisti non dobbiamo neanche esagerare però però voglio rivolgere anche attenti
Una domanda su su Bossi e sulla lega perché credo che insomma si verificheranno delle fasi politiche nelle quali gli atteggiamenti che Bossi la lega assumeranno potranno essere addirittura decisivi
La decisivi non lo so ma certo che e Bossi potrebbe a un certo punto diciamo riscattare
Le numerose gaffe che ha fatto chiamando le gaffe uso già un eufemismo
Prendendo delle posizioni che potrebbero essere utili
A una restaurazione della democrazia questo sì quindi siccome la politica non è fatta soltanto di ideali ma fatta anche i manovre utili io penso che in questo momento
Può appunto qualche occhio di riguardo a Bossi lo si debba lo si debba prestare
è un discorso se volete da bottegaio ma ogni tanto la politica non dico che sia sempre bottega anzi speriamo di no ma qualche volta è anche bottega adesso non so se devo procedere a quel saluto papale abbia a cui Panza che non si stanca mai di inguaiare danni parziali
Mi ha invitato e allora se proprio volete un congedo papale vi dirò che io stasera
Qui in mezzo a voi mi son sentito come il Papa a Sarajevo
Tu qua ci sei venuto mentre il Papa a Sarajevo non è andata
è
Io vorrei chiedere a Gianni Rocca anche a lui intanto un'opinione sulla diciamo sulle contraddizioni possibile nella maggioranza e sull'atteggiamento
Che proprio sul tema dell'Antitrust per conviene prendere nei confronti della lega come potenziale alleato vorrei far parte però anche un'altra domanda che torna un pochino al tema di prima
Se
Noi giornalisti della carta stampata non abbiamo noi per primi nei confronti della televisione un atteggiamento un po'snobistico io non so quali siano le esperienze di miele di Montanelli tue e di Pansa rispetto al mezzo televisivo ma sono i meno indicata fare questo discorso perché su dieci volte che mi invitano nove non ci vado perché confesso che mi sembra quasi un abbassamento professionale
E penso di sbagliare clamorosamente andare in televisione e quindi vorrei sapere dal dal Pepe sei giornalista di lungo corso che cosa pensa di questa diffidenza o forse un po'le per aria insomma un po'da da circolo culturale che alcune grandi firme che pure hanno un grande prese sull'opinione pubblica hanno nel non andare in televisione
Ma io credo che
Nei confronti della televisione come già diceva prima l'onorevole D'Alema il fronte chiamiamolo progressista o comunque democratico ecco abbia commesso molti errori uno dei quali è stato certamente per parecchio tempo un atteggiamento questo
Lo che ha consentito a Berlusconi lo ricordava prima Montanelli l'approccio con quelle norme Baccini di utenza
Che noi abbiamo chiamato gente
Adesso andare in televisione non puoi più caro Michele perché non ti in
Voleva invece
Spendere pochissimi mi
Per ricordare quello che è già stato qui in parte ricordato da D'Alema
Il blocco che noi abbiamo di
E che per comodità polemica definiamo berlusconiano
Guai a noi se lo regalasse in l'intero sempre che ogni giorno a Berlusconi
Attenti quel mondo
E percorso
Visioni
Tra stanchi
E attenzione a non con
Di maggiore
Liti che hanno composto questa alleanza nei loro elettori
Sarebbe uno dei tanti errori
Che
I democratici da sinistra hanno commesso nel passato
Schiacciare questi elettori una deposizione dei loro leader
Se riuscirà a cogliere ogni giorno
Lezioni
Nel campo avvengono vorrei citare solo un esempio che
Pensate
Accadendo dentro
Se l'Italia
Verranno problemi di Palazzo
Come si usa dire ma non è così
E Berlusconi decide io non ho un movimento danno un partito ho avuto solo della gente del
Ho bisogno di un par
Perché se no il vero partito nella coalizione di destra che il movimento sociale
Mi assorbirà ecco che dentro il composito mondo di Forza Italia nascono tensioni contraddizioni la Parenti per esempio non è per niente d'accordo che a guidare il futuro partito di Berlusconi sia Previti
è del capogruppo parlamentare di Forza Italia ci sono molti candidati in lotta fra di loro e non è soltanto una lotta di poltrone guai a noi se credessimo solo questo
Addizioni fra Alleanza Nazionale come il suo elettorato la sua strategia politica
Rizzi ogni giorno probabilmente
Con vasti settori del raggruppamento berlusconiano
Talmente di il leghista di Bossi
Dica è questo cogliere sento le contraddizioni dello schieramento avversario e insinuarsi dentro guai fare il muro contro un muro perché se no si arriverebbe alle conclusioni a cui già qui siamo arrivati questa sera
Che lo schieramento democratico da solo non ce la può fare noi abbiamo bisogno di recuperare
Milioni imbottiti e sono andati sicuramente il
Tentato come luogo è che nuova non è e ogni giorno lo constatiamo noi ma lo constato non loro ripeto sarebbe l'ultimo degli errori commessi in questi cinquant'anni di storia Italy
Io direi anche per dimostrare a Panza che sono finiti i tempi nei quali il segretario faceva l'omelia conclusiva noi possiamo concludere qui anche perché è buona regola concludere i dibattiti quando sono fa quando sono ancora enigma del Papa Adesso parlo e conclude dibattiti quando sono ancora vivi e non quando sono un po'stiracchiato i volevo dire intanto ricordarvi che domenica ci sarà il comizio di chiusura tenuti tenuto tenuto naturalmente da Indro Montanelli
E e volevo ringraziare moltissimo tutti voi che avete dimostrato che si può passare la serata anche non davanti alla televisione
L'altare
Ma D'Alema