Presentazione del Report «La violenza sessuale nei conflitti bellici: analisi, criticità e prospettive d'intervento»

Buonasera a tutti a tutti grazie infinite per assistere qui con noi oggi malgrado le temperature altissime siete stati molto coraggiosi determinati grazie un saluto anche a tutti coloro che invece hanno scelto di seguire i lavori di questa conferenza attraverso il canale UE attivi e YouTube del del Senato
E oggi presenteremo il rapporto e la violenza sessuale nei conflitti bellici analisi criticità e prospettive di intervento che abbiamo realizzato in collaborazione con l'Università degli studi Roma Tre
Oggi con questa presentazione si chiude anche per noi un ciclo di eventi di sensibilizzazione che abbiamo lanciato sul tema dello stupro come arma di guerra
In occasione del diciannove giugno Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sessuale dai conflitti indetta dalle Nazioni Unite proprio il diciannove giugno per ricordare una risoluzione ONU per me molto importante
Quella che chi conosce lo stupro come la violenza sessuale nel confini conflitti come un crimini di guerra un crimine contro l'umanità è un atto che potrebbe costituire genocidio
Sono molto contenta di avere qui con noi i nostri relatori che ringrazio tantissimo
La la senatrice Valeria Fedeli
Che da Sempre accompagna e sostiene le nostre iniziative sin dalla prima conferenza che abbiamo tenuto in questa sala nel due mila diciotto quando sto a preti Italia presentava la sua prima campagna di comunicazione
Da allora la senatrice Hassan prestata al nostro fianco lo scorso anno ha partecipato alla tavola rotonda on line con durante la quale abbiamo avuto l'opportunità di approfondire con le sopravvissute allo stupro come arma di guerra della Rete sembra quali fossero le loro reali necessità e le loro richieste verso la comunità internazionale
Oltre chiaramente a tutto l'impegno che riversa nei nostri confronti la senatrice molto attiva su questo tema e infatti vorrei tanto che dopo ci si descrivesse l'ultima sua fatica l'ultimo suo
Regalo a questa causa che è arrivato proprio in occasione a ridosso del diciannove giugno una mozione molto particolare di poppa il punto spero cinici descriverà nel dettaglio il il contenuto
Accanto a me qui cella già senatrice Silvana Amati una persona che nell'arco degli anni si è estesa a molti IMO per i diritti umani per i diritti degli animali e Hassan pressante supportato le attività della Campagna italiana contro le mine da cui peraltro non come sta per i italiano Chamot e fin ultimo accompagnato appunto la campagna mine nella in una delle battaglie più lunghi ricordiamo dieci anni per l'approvazione della legge che di cui è stata prima firmataria il contrasto al finanziamento delle aziende
Produttrici di mine antipersona munizioni a grappolo
E chiaramente poi non potevano mancare a questo tavolo ha oggi il professor Francesco Antonelli la dottoressa Pinotti Sodano che sono i curatori il peso dell'Università degli studi Roma Tre
Della pubblicazione che andremo a presentare oggi e con loro entreremo proprio nelle pagine di queste ore di questo testo
Brevemente solo a beneficio delle persone che seguiranno questa un lavoro dai canali YouTube perché sa perfettamente di avere un pubblico molto preparato qui in sala
Però vorrei ricordare che cosa intendiamo quando parliamo di stupro come arma di guerra perché invece appunto
Troverà quali questa registrazione on line
Quando parliamo di violenza sessuale utilizzata nei conflitti e come arma di guerra non facciamo riferimento a quello che può essere un impulso sessuale
La la stupro come arma di guerra si identificava con utilizzo sistematico e diffuso rappresenta una vera e propria strategia e tattica di guerra che viene utilizzata per raggiungere degli obiettivi che sono calcolati pianificati programmati
Nel rapporto è ben descritto che cosa intendiamo come stupro come arma di guerra quali sono i criteri per poterlo individuare Bracco ci tenevo a far piccolo e richiamo prima di entrare proprio nel vivo dei lavori
Non mi sono presentata all'inizio scusatemi sono ti bisogna Ambrosini come trovate scritto gli sono la coordinatrice di sta Pretta Italia e mi adesso passo la parola alla nostrano padrone di casa anch'essa agli onori della matrice Valeria Fedeli grazie
Grazie
Devo dire che sono anche questa volta particolarmente onorata che abbiate scelto di presentare questo porta in Senato perché c'è anche diciamo una continuità di attenzione oltre che di scelta politica
E mi piacerebbe con voi oggi non solo dirvi che c'è una continuità quindi anche queste campagne portano frutti politiche e attenzione dentro le sedi istituzionali
Perché il lavoro che abbiamo fatto in commissione straordinaria diritti umani qui al Senato io penso che sia stato particolarmente importante che ha portato alla mozione
Che non solo come spesso succede una mozione votata all'unanimità da tutte le forze politiche che compongono la commissione speciale diritti umani ma abbiamo avuto la forza e abbiamo fatto una scelta politica importante di portare quella mozione in accumula
E infatti il ventidue di giugno abbiamo discusso e votato in Aula la mozione lo dico perché questo significa anche impegnare non solo il Parlamento ma quella risoluzione quella mozione contiene a mio parere ma credo che sia anche a vostro parere visto l'attività visto le proposte
Visto l'impegno che anche mettete nella vostra campagna e credo che sia importante anche per voi la scelta e il sostegno che noi attraverso quella mozione abbiamo chiesto al governo italiano su che cosa intanto guardati sul sostegno economico finanziario maggiore
Al funzionamento esattamente della Corte penale internazionale senza i processi non avviene giustizia perché subisce ovviamente gli stupri né conflitti di guerra in generale
Ma nel visto che stiamo parlando di questo è un punto fondamentale
Ma è altrettanto un punto fondamentale il fatto che in questa mozione noi diciamo anche un'altra cosa che dobbiamo incrementare il finanziamento per le ricerche indipendenti
Per arrivare ai processi perché questo è l'altro elemento necessario voi sapete la complessità per avere diciamo
Giustamente tutti gli elementi che possono essere portati come prove ovviamente nei processi perché noi siamo e vogliamo restare uno Stato di diritto con una cultura del diritto quindi esattamente servono anche prove significative terza cosa che considero altrettanto giusta importante tra l'altro ho ritrovato c'era già da sempre diciamo nella vostra negli obiettivi chiave della vostra campagna che ho sempre apprezzato e sostenuto noi dobbiamo anche aumentare il sostegno alle vittime
Qui apro una riflessione che voglio fare con voi oggi che so che parte anche della vostra attività non solo economico
Ma cosa significa reinserirsi
Dentro una società dentro a contesti che sono esattamente molto differenziati molto diversi e che tendono ovviamente anzi tendono escludono normalmente non solo le donne stuprate ma anche il frutto dello stupro quando arrivano i bambini
Mi aggancio questo per dirvi che abbiamo molto insistito su questo aspetto anche attraverso lo ringrazio ancora
Un giudice della Corte penale internazionale che abbiamo avuto in audizione il dottor Aitala perché attraverso anche quella un tizio né c'ha molto sostenuto nell'ulteriore aggancio secondo me di novità politica
Che abbiamo portato in questa mozione fatto votare al Senato che quello del collegamento a basta dico abbastanza stretto per correttezza giuridica formale
Non per pensiero politico che invece stringo fortemente e cioè che l'utilizzo degli stupri nei conflitti
Di guerra
è un'arma assolutamente che agganciati gli al genocidio
Di esempi nei diversi paesi ti portano a questo quindi io penso che sia stata una cosa molto importante che questa mozione si collegarsi a questo e che venisse votata in sede parlamentare perché vuol dire dare uno strumento in più sapendo che dare uno strumento in più all'azione che già il Governo italiano era fra i quarantuno Paesi in questo caso che avevano scelto di ovviamente stare
Dentro al sostegno all'Alta Corte penale dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina ma è evidente che questo elemento rafforza implementa e soprattutto tiene
I riflettori accesi sulla vicenda che troppo spesso poi diciamo così ci stabilito quindi questo è stato siccome il lavoro importante io vorrei chiudere la mia
Diciamo così saluto di oggi perché mi è capitato di recente spero che c'entri molto con le parole utilmente anche lei ha detto su una frase di un'intervista recente di Dacia Maraini
Che secondo me dice molto bene ci tengo molto a farla sentire in quest'aula del Senato che cosa sono di stupri
Lo stupro non ha niente a che vedere col desiderio sessuale lo stupro è un'arma di umiliazione del nemico l'uomo che stupra lo fa per imporre il suo dominio per colpire la donna nel suo luogo più sacro dove dà alla luce la vita
Che lo stupro sia un fatto culturale una strategia politica lo dimostra il fatto che gli animali non stuprano
è un'invenzione umana molto efficace purtroppo e perciò molto usato anche dai popoli che si dicono liberi ed emancipati
Dir Coletta atto io ti prendo io che posseggo io ti penetrò con il mio senso E se domani partorì RAI questo figlio potrà i segni del mio corpo padrone del tuo
Questo il senso simbolico dello stupro mentre i soldati invadono un paese una città i maschi vincitori invadono il corpo femminile con la stessa brutalità con cui distruggono case ospedali certi mi fermo qui per dire
Il significato profondo e non va esattamente derubricato rispetto ad altri strumenti altrettanto drammatici perché dove c'è
La guerra non c'è pensiero Non c'è pace non c'è possibilità diciamo di speranze di futuro
Ma essere anche capaci di saper parlare e mettere i riflettori sul significato profondo per gli stupri dei conflitti di guerra sul corpo delle donne penso che parli molto molto anche alla cultura andrebbe superata complessivamente in tutti gli ambiti grazie
Grazie
Grazie senatrice fedeli
Quello che dice rispetto alle agli sopravvissuti inserimento è fondamentale
Noi diciamo abbiamo un po'ereditato questo questo messaggio proprio dall'esperienza della Campagna italiana contro le mine tutto il lavoro fatto per inserimento socio economico delle delle vittime e che proprio siamo state chiamate nelle due mila diciotto rappresentando la società civile all'altro ogni iniziativa che aveva come obiettivo di creare e dei suggerimenti per il G7 che si sarebbe svolto poi in Canada
E trappisti giacimenti da noi proposti c'era stato proprio quello di potenziare il inserimento socio economico delle delle sopravvissute e dei sopravvissuti
Perché noi parliamo molto spesso nelle donne che sono vittime di questa violenza ma dobbiamo ricordare che ci sono anche uomini bambini ragazzi ragazze quindi diciamo è una tipologia di Aermacchi e nonna
Non non fa distinzione
E come non fa distinzione anche una tipologia di arma che ai suoi affetti sia sulla vittima che la subisce ma anche sulle famiglie sulle comunità di appartenenza di queste di queste persone e quindi il Syrian non disperdere poiché le competenze e le attitudini e le capacità che queste donne
Possono offrire alla propria comunità un passo molto molto importante
E quindi scusate dalla regia noi abbiamo la Sereni dopo ok perché scusate mi abbiamo un piccolo cambio di programma in quanto avremmo dovuto a vere in prestanza la viceministra Marina Sereni
Però per una serie di eventi in concomitanza in cui ha dovuto sostituire il ministro Di Maio sarà con noi con un collegamento c'erano chiazze di anticiparne invece adesso hanno e di rivisto la loro richiesta consideriamo mantenerla poi verso la la fine
Grazie ancora le parole della senatrice fetali
La la la nostra il nostro rapporto a l'onore veramente di a vere l'introduzione curata dalla senatrice Amati che come avete capito per noi è una persona molto molto importante
E prima di passare la parola la senatrice proprio per iniziare questo nostro viaggio nelle pagine del del documento
Vorrei solo settimo sottolineare un passaggio che lei fa nella sua introduzione che ha trovato molto importante perché richiama tutti quanti noi alla responsabilità e all'impegno
Nelle sue parole fa un espresso richiamo a quelli che sono le donne che gli uomini di buona volontà non bastano le istituzioni non basta all'ONU dove non riesce ad arrivare e l'ONU dobbiamo arrivare noi persone comuni
Perché per ottenere quello che cerchiamo di ottenere il cambiamento della cultura dell'attuale cultura di violenza sono prima di tutto
Le persone comuni che si devono attivare che devono agire questa un insegnamento che annoia passato anche la già di Williams la premio Nobel per la pace che ogni volta che ci incontra ci ricorda questo
Anche solo cinque minuti del nostro tempo ogni giorno per una causa non deve essere la nostra causa una causa però che possa contribuire a cambiare il mondo
Prego senatrice Amati
Grazie molto prima di tutto grazie a delle belle parole quando
Tante cose fatta assieme a persone accordabile Jody Williams ricordo insieme dotto schiaffeggia direttore della Campania insieme Conte
L'incontro che abbiamo avuto qui in senato con lei qualche anno fa dal presidente Grasso quando c'era ancora e credo che sia un tema ancora molto attento
Allora l'attenzione è quello della battaglia dei robot killer che sembrano fantasia ma il clima di guerra che ce ne sono purtroppo realtà
E quindi battaglie importanti dove servono solo io penso in particolare gli uomini e le donne di buona volontà perché la buona politica c'è ne abbiamo una testimonianza
Dal lavoro fatto qui in senato che molto importante che anche un po'commovente rispetto al quadro in cui ci muoviamo perché l'idea che il Senato in modo unanime abbia votato questa mozione è un segnale
Vero che ci sono comunque anche nella politica uomini e donne di buona volontà poi magari ci si perde un po'
E un buon riflettiamo anche su questo perché perché perché ripeto sono felice di essere qui dire essere qui con i disagi che veramente ho fatto un lavoro molto significativo perché una giovane di grande spessore con i professori o Antonelli ero dottoressa Sodano del università
Con l'amica posso dire amica e compagna fedeli una lunga storia insieme anche poi il collegamento con Marina Sereni sono lunghe parti della la vita che si incrociano su un tema importante e sicuramente molto
Molto serio il tema della violenza tema della violenza la storia delle donne da quando è nato il mondo c'è lo stupro di guerra ce lo stupro inteso proprio non come funzione ma come strumento di possedimento in quanto guerra
E si trova dalla storia dalla letteratura grezzo ma dall'Iliade e l'Odissea troviamo la storia dello stupro inteso come un un fatto secondario dovuto scontato ineludibile
E purtroppo ne abbiamo testimonianze così pesanti negli anni sempre con la donna vittima nella guerra donne sempre vittima donne portatrici di vita non può essere attenta a non combattere contro che porta alla morte la donna è vittima quando c'è il figlio che morì in guerra quando c'è il Mar rito che morì in guerra quando c'è il lavoro da fare perché questi non ci siamo non ci sono ovviamente lo è ancora di più quando diventa oggettivamente vittima di un'azione che appunto è proprio di violenza intesa come niente amento della persona
E possedimento dell'oggetto e poi quando diventa un'azione effettivamente di stupro etnico
Però non sappiamo che nel nostro mondo ci sono voluti gli anni Novanta nonostante tutto nonostante tutto lo strada lunga che ha fatto
La cultura dei diritti umani dopo la seconda guerra mondiale lo dico all'inizio non riprenderò con una battuta alla fine l'ONU non nasce per un gioco di persone intelligenti e di buona volontà
Nasce dal sangue dei settanta milioni di morti della seconda guerra mondiale
Ed è un ricordo che noi dovremmo avere più presente più presenti all'ONU è in parte diciamo indebolito dalla poca attenzione politica quell'antica storia
Quindi da questo punto di vista credo che gli uomini e le donne di buona volontà debbano aiutare alla cultura del valore dell'ONU del valore delle Nazioni Unite a di quell'antica storia di quello che è successo
Ci sono voluti difetto agli anni Novanta c'è voluta la Liberia Ruanda la Sierra leone l'Uganda l'ex Jugoslavia con lo stupro etnico noto noi che poi siamo quello io sono delle Marche siamo al di là del mare più vicini si può dire nell'Ottocento più vicina Jugoslavia di quanto non lo fossimo a Roma per quello che era l'antica nostra storia il Sud Sudan Sudan ci sono voluti i figli del diavolo come vengono citati il Ruanda dal due mila cinque mila bambini l'Uganda otto mila bambini Sierra leone venti mila bambini sono questi i dati che sono riportati anche nella ricerca fine del diavolo che sono poi essi stessi non solo vittime non riconosciute e che diciamo subiscono un ulteriore violenza nella loro difficoltà nella crescita nell'abbandono
Nella e a diventare schiavi appunto anche delle droghe sia questa cosa del recupero questa cosa della assistenza alle vittime
Che nella prima mozione del Duemila nella prima a risoluzione a mille trecentoventicinque votata all'unanimità dall'assemblea generale delle Nazioni Unite
è già lì che si riconosce la necessità di assistenza alle vittime nel documento poi lo dirò alla fine cioè non ulteriore passo in avanti culturale importantissimo molto difficile quello della prevenzione quello della prevenzione però ecco già l'assistenza alle vittime è fondamentale perché qui viene raccontato anche nel testo che abbiamo come poi quando parliamo di stupro delle donne parliamo anche realtà di stupro di bambine di ragazzine da dodici quindici anni dove la violenza ha provocato non solo ferite
Alla allo spirito ma anche pesanti i minuti molto diciamo la offese al corpo con limitazioni per il futuro della vita riproduttiva e non solo che sono molto pesanti sia in qualche modo non si da una forma di recupero dobbiamo tener conto che anche ci sono voluti anni perché a quella prima risoluzione del due mila
Anni abbiamo poi successivamente un'altra prodotta dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel due mila e diciannove che valorizza ancora di più il lavoro da fare e c'è stato un percorso nell'ONU comunque di crescita assolutamente doc c'è Marina Sereni scollegata quindi cercherò di a essere più breve ciao Marina
Perché se immagino che lei avrà fretta quindi c'è un percorso di ricostruzione di attenzione da parte delle Nazioni Unite importante però bisogna dire che è indispensabile che ci sia più impegno delle grandi potenze perché il mancato impegno per esempio anche proprio sul tema
Del che riguarda le donne in generale di la Cina della Russia ma anche degli stessi per Stati Uniti e dove i che non hanno consentito di includere nel testo la tutela della salute riproduttiva
Cosa che devo dire quando scoperto mia sinceramente abbastanza stupito l'idea che comunque queste grandi potenze quelle che siedono come cinque Paesi permanente siedono permanentemente
Allon uno siano in realtà i maggiori produttori e venditori di armi i tre quarti delle armi vendute nel due mila e venti sono di quei Paesi che sono chiaramente poi meno sensibili tra la teoria e la pratica c'è una grande differenza ma c'è il dolore del mondo
Cioè l'insicurezza del mondo e noi penso nostro nobile Occidente dovrebbe essere consapevole che dalle parole ai fatti
Non ci deve essere troppa differenza Rampini che ci deve essere una maggiore serietà lei il segretario generale dell'ONU riconosce i dichiara che più armi vogliono dire meno democrazia e meno sanità
E che bisognerebbe mettere a tacere le armi e amplificare le voci soprattutto delle donne che sono portatrici di pace ecco io mi auguro che questo percorso si riesca a fare tanto più perché nella ricerca che voi fate ponente
Un problema che fondamentale difficilissimo sappiamo perché anche la violenza
Tra virgolette comune uso un termine improprio che viene esercitata anche in famiglia sulle donne prevede un cambio culturale cambio culturale nel mondo la cosa in assoluto più difficile da fare
Però certamente quando si dice non solo recupero delle vittime ma anche una prevenzione che le donne il segno che la violenza non si deve per tentare e quindi che ci sia un cambio veramente culturale importante col mi sembra veramente una sfida seria e molto significativa certo
Tutte queste belle cose che Necci diciamo queste donne e uomini di buona volontà che abbiamo intorno al tavolo disimpegno di Marina Sereni che conosco da tanti anni anche tra una delle principali sostenitrici nel lontano passato
Delle questioni attinenti alla pace la sua storia propria anche nella sua regione dell'Umbria penso alla Perugia-Assisi quindi che lei tanti anni fa quando eravamo più giovani fortemente sosteneva e quindi che lei è sempre stata vicina ecco penso che però appunto non si possa essere poi diciamo del tutto strabici nella quotidianità attuale credo che per tutto ci voglia più attenzione a costruire la pace come peraltro nell'articolo undici la nostra Costituzione richiesto
E ci voglia appunto un'attenzione ad essere oggettivi nel riconoscimento di chi ha rispetto dei diritti umani anche su questo fronte non si può essere strabici
Non ci può essere come si dice battuta che viene raccontata legata alcune forze di sicurezza
Quella persona un delinquente ma il nostro delinquente se una persona rappresenta un problema resta un problema tanto più se noi siamo portatori di democrazia grazie
Grazie infinite alla smentisce ma anche io direi di passare subito la parola se siete pronti dalla originale viceministra Marina Sereni perché sa che molto di di corsa quindi ci tenevo a fare questo saluto questo breve intervento alla conferenza la parola la lei di sinistra grazie grazie grazie vuol pericolose ma
Io sono incastrata in una situazione un po'buffa perché siamo di là impegnato in una conferenza sulla Cofide diciamo ove a livello Nazioni Unite sono nove del mattino diciamo siamo all'inizio della mattinata io sono tra gli ultimi iscritti a parlare ma non credo di finire entro le i e quindi mi sono infilata in questo momento nella vostra conferenza soprattutto per ringraziare per ringraziare pubblicamente
Infine vorrei che oasi insieme in questo momento lezione per ringraziare strampalati e appagante il saudita in questa mattina oggi è la seconda volta stipati nomino per questa mattina abbiamo fatto la riunione per penale a e come tu sai è l'organismo della tutti include la società civile discutiamo dello sminamento umanitario
E abbiamo parlato della legge che guai promosso nella precedente legislatura sulla disincentivare diciamo l'impresa nella nell'utilizzo delle tecnologie della vendita delle tecnologie per costruire queste bombe e queste mille micidiale abbiamo uomo nominato e quindi i tuoi i tuoi trascorsi di senatrice e prima ancora di consigliera regionale e esponente del movimento per la pace in Italia sono molto solidi almeno quanti miei diciamo così quindi però ti ringrazio per questa il nome di ringrazio tutti per quest'occasione ringrazio il professor Antonelli ringrazio la coordinatrice della Campagna italiana contro lo stupro e la violenza
Sessuale nei conflitti stop Rete Italia la dottoressa ti design e ringrazio chi ha spesso il rapporto io ho avuto modo di vedere il vostro materiale è un materiale molto precise molto puntuale che ci dà la dimensione qualitativa e quantitativa del problema che dobbiamo affrontare illumina
Non solo opera una frase generica ma scelta veramente il contenuto concreto di quello che è uno dei fenomeni più drammatici più inaccettabili più odiosi e a cui noi purtroppo assistiamo durante i conflitti e nelle aree di conflitto cioè la violenza
Nei confronti delle bambine e dei bambini nei confronti delle donne come arma di guerra e la violenza diciamo nei contesti nei contesti di di conflitti armati
Ovunque nel quindi è un fenomeno gigantesco molto preoccupante molto grave che non si sa diciamo che non sta diminuendo ma che stanzi aumentando e quindi spetta ai quali dobbiamo usare tutti serpenti teniamo tutte le risoluzioni delle Nazioni a questo scopo per cercare di diciamo convincere spingere i Paesi gli stati membri del negli affari ciascuno la sua parte ma dobbiamo anche lavorare concretamente a cui io quello che posso dire siccome non voglio portare via tempo e ai minimi devo ricollegare un New York quello che posso dire questo finché ci sarà questo ministero degli Esteri chiunque ci sarà anche se degli esteri ma la linea dell'Italia molto chiaro per noi questa è una priorità per noi questa è una punto qualificante dell'IVA sia l'U.S. nei consessi multilaterali dalle dal panorama appare allora facciamo concretamente azione della cooperazione italiana annui lavoriamo occulto
Un'organizzazione umanitaria compila la Confederazione Internazionale della Croce Rossa come i due nel i miei come gli UNHCR come la pigro sotto la Federazione della Croce rossa e della Mezzaluna Rossa nei paesi che ospita di rifugiati ma anche dei Paesi così coinvolti nei conflitti armati e lavoriamo per quindi ed è veramente questa tra i primi punti delle nostre azioni anche nell'azione umanitaria
Va tenuto in considerazione questo fenomeno così come l'ha tenuto in considerazione il fenomeno della violenza di genere in ogni contesto sappiamo tutti poche copie del diciannove questo fenomeno della violenza di genere è stato molto più grave ovunque nel mondo
E sappiamo che una delle condizioni per lavorare veramente diciamo dei risultati occuparci delle vittime occuparci dell'equilibrio delle sopravvissute
Almeno
Cinque responsabile easy macchia di questi crimini non vuole comunque con queste due questi occuparsi delle vittime e continuare a lavorare affinché i membri della comunità internazionale
Individui responsabili Scano sono due temi prioritari per il dell'Italia per la politica estera italiana e per la cooperazione da io mi fermo qui prima bisogna essere Brema fare un intervento ma soprattutto un saluto mi auguro buona prosecuzione e purtroppo vi devo la
Grazie viceministra grazie infinite buon proseguimento per la prossima conferenza ciò Silvana ci
E allora riprendiamo i nostri lavori invece come avevamo previsto
Prima di entrare proprio nel merito del verrà corte quindi di passare la parola al professore Antonelli volevo solamente fare un attimo richiamo ad una cosa che mi ha fatto venire in mente la senatrice Amati quando parlava delle donne che in segnano la pace agli inizi di giugno proprio il due giugno c'è stata all'Aia una tavola rotonda organizzata dalla Fondazione Monte è uguale
Con tutte le sopravvissute i rappresentanti nasciamo con un gruppo di sopravvissute in rappresentanza di tutte le donne che hanno subito questa questo crimine e c'era la rappresentante colombiana che raccontava mi raccontava una cosa che mi ha molto colpito perché lei diceva che in Colombia si stanno avviando un procedimento un processo
Per aiutare gli uomini a trovare il coraggio di parlare e di portare le loro testimonianze e quindi consentire anche la struttura la strutturazione di Progetti proprio adatti al
A sostegno degli uomini
E questa cosa era stata resa possibile proprio dal coraggio di queste donne colombiane
Che hanno trovato la forza non solo di lavorare per loro stesse ma anche appunto per gli uomini portando loro le l'esempio di quanto avevano già costruito fino fino ad ora quindi questo proprio per dire che è veramente importante il ruolo delle donne come come ambasciatrice come educatrici di di pace
E Sante facendo riferimento all'importanza del ruolo delle delle donne non vi ho detto che siete stati accolti in questa sala e anche nella sala antistante dalle foto che compongono la mostra fotografica ritratti di coraggio danni in prima linea per la pace il cambiamento queste sono foto scattate durante un workshop della Fondazione muove è uguale a queste sopravvissute
L'obiettivo di queste foto e di trarre le donne non tanto come vittime ma come persone coraggiose
Che vogliono portare il loro esempio ad altre donne loro hanno trovato il coraggio di parlare stanno portando avanti le loro istanze le loro richieste
Sia per loro ma anche per tutte le donne e a questo punto anche per gli uomini che ancora non hanno avuto il coraggio di portare alla luce la loro testimonianza la testimonianza di quanto hanno subito
E prima di andar via magari fatevi un giro per le foto anche perché ogni fatto è accompagnata da una frase che è stata detta da queste da queste donne e e l'abbiamo tradotta Bracco insomma loro sono rappresentanti di diversi Paesi del mondo
Ok entriamo nel vivo del nastro era porta quindi li chiamerà in causa il professor Antonelli che è un pomeriggio sia visto arrivare la mia telefonata e per chiedergli proprio la collaborazione perché volevamo realizzare un documento un rapporto viene richiesto è stata proprio questa che le persone inizino a leggere e arrivino fino alla fine ne volevamo un documento che forse completo però al contempo in grado di raggiungere tutti e di raggiungerli in una maniera facilmente comprensibile
E il professor Antonelli ha accettato la sfida e oggi siamo qui a presentare questo questo lavoro e ci terrei particolarmente Chezzi illustrasse un po'la metodologia seguita qua per comporre questo report e se ci vuole fare un excursus dei vari delle varie sezioni che lo compongono
Allora io innanzitutto qui ringrazio ringrazio la dottoressa Ambrosini ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questo la realizzazione di questo report te ti ringrazio soprattutto vera verme per averci coinvolto
In questa sfida
Diciamo coi noi con conti design ci conosciamo da tantissimo tempo avevamo già collaboratore varie iniziative
Sempre legate allo studio dei dei conflitti però devo dire che a differenza di altre volte in questo caso come dire il tema era particolarmente complicato da affrontare
Per un motivo molto semplice naturalmente si tratta di un tema importante ma soprattutto io credo che proprio per la sua importanza è un tema che merita di non essere banalizzato come purtroppo a volte capita
Nel senso che tanto nel dibattito pubblico quanto nel dibattito accademico
Cavità di evocare in qualche modo in il ispettori e le donne oppure di adottare
Una prospettiva di genere nella lettura dei fenomeni più come un esercizio di maniera no per a volte anche per risciacquare si va minarono qualcuno avrebbe detto che in realtà diciamo per offrire un contributo positivo
E noi questo non lo volevamo fare volevamo quindi costruire un un reporter dare un contributo che non fosse di maniera il quindi diciamo offrire un reporter che non fosse di maniera significava anche sottolineare che le cose che secondo lui non funzionavano
Perché allo stesso modo no molto spesso se noi leggiamo i report a livello internazionale Never mestiere capitava spesso di di farlo specialmente da quando ci siamo
Imbarcati in questa impresa che realizzare progetti Horizon venti venti dell'Unione europea e molto spesso tutto un ripetere gli stessi concetti e soprattutto no diciamo ripetere i concetti che sai che il committente o comunque l'istituzione che finanzia quel report è vuole sentirsi ripetere quindi noi non non volevamo fare queste volevamo dire quello che secondo noi non non funzionava
Di quindi siccome in qualche modo come ci ricordano i padri fondatori delle scienze sociali particolar modo uno a me
Molto caro che Max Weber è chiaro che bisogna sempre rendere evidenti a se stessi punto di partenza
Della propria ricerca si vuole essere scientifici senza come dire indugiare in idee sbagliate per cui no ci sarebbe un sapere scientifico una verità di e alti sopra di valori non è vero
In verità che vengono costruite attraverso le scienze sociali dall'economia alla sociologia sono intrise di di valori però è un atteggiamento importante quello invece di sottolineare quali sono i propri valori di
Di partenza
E quindi da questo partendo da questo assunto noi dal punto di vista metodologico abbiamo incrociato tutto una serie di di fonti provenienti naturalmente dalle Nazioni Unite macchinari pubblicazioni scientifiche che si sono moltiplicate tra le altre cose
Negli ultimi anni attorno a questo tema
Sostanzialmente per sottolineare diciamo due cose una che piene fuori in maniera più forte esplicita dal re forte un'altra che è un po'un metatesto
La cosa più esplicita in qualche modo che viene fuori dal dal testo è che affrontare questa rimane mettere l'accento su questa tematica richiama l'assurdità delle della guerra perché dietro il contrasto alla alla violenza sessuale come arma di guerra c'è un paradosso cioè nel momento in cui noi richiediamo un lottiamo affinché questo comportamento questa pratica venga bandita dai conflitti dalle guerre civili come da conflitti tra statali possono molto diverso come come dinamiche in realtà ci imbattiamo in un paradosso cioè chiediamo che la guerra venga civilizzata che diventi come dire più più asettica questo è un paradosso culturale straordinario io mi ricordo Jean Baudrillard
Commentando all'epoca la guerra del del corso fono
Chi ha qualche anno in più come me si ricorderà di per molti giorni noi quella guerra la vedevamo semplicemente raccontato con queste bombe che partivano dagli aerei si avvicinavano sull'obiezione c'erano morti in quella guerra no e quindi l'idea che anche si costruisce l'Occidente che possa esistere una guerra pulita una guerra chirurgica una guerra civile questo non è possibile
Quindi in fondo per eliminare lo stupro come arma di guerra bisogna eliminare le situazioni di conflitto bisogna eliminare la guerra e non certamente bisogna prendere incarico il problema delle delle sopravvissute
Ma l'ottica preventiva vera è un'ottica generale di non farà cadere la guerra perché civilizzare la guerra purtroppo è una chimera e a volte può diventare anche un'arma propagandistica
Che ci fa venire meno il nostro senso Critical e quindi questa era la cosa Simone più esplicita che stava nel
Il report
Quella un pochino meno esplicita il metatesto e che affrontare questa tematica ancora una volta richiama la nostra attenzione sulla centralità della cooperazione sulla centralità di costruire e di riconoscere l'interdipendenza tra i soggetti che costituiscono il mondo a livello statale a livello statale eccetera
Perché evidente nono nel report e loro lo abbiamo detto che alcuni anzi le principali potenze a livello mondiale sono le prime che non aderiscono a quelle istituzioni chiamati a tutelare cioè a aggiudicare pre esempio sulla violazione dei diritti umani perché c'è un problema no di voler tutelare i propri soldati
O anche altri soggetti
Perché sappiamo che comunque quelle risoluzioni reazioni delle Nazioni Unite vengono annacquate proprio da questo tipo di intere sì
E quindi tutto questo ci dice che così come nel caso del cambiamento climatico e poi magari dopo la dottoressa Sodano si ritornerà più diffusamente anche questo aspetto ci dimostra che mentre da una parte l'umanità avrebbe bisogno di più
Cooperazione di riconoscere l'interdipendenza no come diceva Ulrich Beck nel suo bellissimo ultimo libro la metamorfosi del mondo
Il mondo sta andando invece in direzione contraria non lo vediamo ancora oggi con la guerra che abbiamo in Ucraina e quindi lì dove noi avremmo bisogno di più cooperazione invece abbiamo più conflitto abbiamo più separazione
E invece noi con il nostro report e volevamo dire che il valore di di mettere l'accento di analizzare un fenomeno come questi sono e più in generale di adottare una vera prospettiva di genere nella lettura delle cose e invece riaffermare esattamente il valore di un'umanità che lo riconosce
Il fatto che è una fondamentalmente che quindi deve ricostruire una ricomposizione scuola affrontare i problemi e qui davvero civilizzato per questa ecco questo io penso che
Grazie Francesco al professor Antonelli
Ha veramente fare quando parlavamo di questo rapporto una delle parole che veniva spesso fuori era coraggio infatti perché hanno avuto veramente anche del coraggio per fare queste scelte stilistiche
E il tempo scorre veloce e quindi passo subito la parola alla dottoressa Sodano con la quale vorrei se possibile approfondire appunto il riferimento che faceva già il professor Antonelli
Perché nei report cioè un filo conduttore secondo me è una che ha il nello studio proposto dalla professoressa Mac farla e che soprattutto nella parte finale dove languono presentate delle delle proposte fa un parallelo molto interessante a quello che la lotta quella che è la lotta all'inquinamento al cambiamento climatico Cipo spiegare appunto come queste due cose possono trovare sfonda una con l'altra
Critica
Dovrei avere una voce abbastanza
L'importante permettetemi di unire i ringraziamenti che ha fatto Francesco anche da parte mia grazie per questa opportunità per questo bellissimo evento in questo posso molto importante si appunto quello che sostiene un un po'la professoressa Mec farle Anna e che bisognerebbe attuare un vero e proprio cambiamento come lo è stato appunto per i cambiamenti climatici contro le violenze
Dido diciamo sessuali nei conflitti armati
E come guardando un po'a quello che è stato tutto il processo che negli ultimi anni se attuato nella lotta ai cambiamenti climatici pensiamo alla desertificazione conflitti armati come attraverso la prevenzione che è una parola che effettivamente oggi attraversato questo tavolo tutti noi abbiamo citato questa prevista questa parola prevenzione e la prevenzione come bisogna farla bisogna farla quando nei paesi dove spesso nascono i conflitti ancora non c'è un conflitto quindi né momenti di pace e qui anche importante il ruolo delle donne nei processi di pace anche nelle proposte
E e quindi per fare questo bisogna la iniziare a lavorare a livello locale soprattutto a livello locale per arrivare poi come un processo di botto atto ad un livello nazionale internazionale europeo
E inutile negare che effettivamente professor Antonelli
Facciamo un semplice caso citava prima prima pensiamo a alcuni degli obiettivi dell'Agenda venti trenta agli all'interno della tenda venti trenta nei diciassette Obiettivi ne abbiamo due che sono molto rally legati a questo processo che sono quello numero cinque che sulle donne e su l'emancipazione femminile
Prima di me si è parlato purtroppo dell'evento del delle violenze sessuali doc domestiche che soprattutto nel periodo del Covi d'
Sono particolarmente accentuate abbiamo visto i report purtroppo i numeri parlano e ma nello stesso tempo anche perché siamo all'Obiettivo sedici che quello che invece riguarda i processi di pace
E mi mi piace ricordare un po'quelli che sono stati anche gli interventi per non spolverare troppo il il report ma il reparto contiene tutto questo
E e quindi è purtroppo ancora oggi abbiamo moltissimi bambini che soprattutto bambine che subiscono sfruttamento minorile nell'Obiettivo Saint appunto sedici c'è anche quello di curare
Aiutare questi bambini a uscire da queste dinamiche
Di schiavitù minorile
E quindi la professoressa cerca di creare un sistema virtuoso che però può emergere solo se e qui la politica è fondamentale ci sia un supporto come anche il ruolo della società civile
Che secondo quello che è un po'rapporto che abbiamo stilato con il professor Antonelli e fondamentale qui ho visto delle foto strepitose
Un'altra donna che citata nella nel report e che deve essere scusatemi nominata e Nania Moratti
Ma ne Bonarda è una giovane tiepida
Che ha fatto della sua esperienza e qui richiamo le parole di tipi sai tre Sambre Fini
Di diventando lei stessa una promotrice della pace lei è stata vittima durante l'assedio di Lisistrata
Di tre mesi di purtroppo di violenza violenze si sessuali sistematica e ha avuto il coraggio insieme ad altre donne di scappare di scappare dal luogo in cui era stata nati con USA e lei testa dopo un processo anche psicologico e di supporto ha deciso Nisi non rinchiudersi ma bensì di diventare un testimone per aiutare le donne che hanno avuto lo stesso
L'urto perché è un vero proprio l'urto quando ne parliamo di queste un lutto fisico ma soprattutto psicologico
Sul quale noi dobbiamo ancora elaborare elaborare profondamente e come diceva professor Antonello questo ente è un tema troppo complesso e molte volte
Troppo poco analizzato in profondità ne ravvisi
E quindi anche qui l'istituzione De Poli la politica dovrebbe dare più supporto come diceva anche la finale da senatrice fedeli alle organizzazioni civili perché ha attraverso le organizzazioni civili che possono nascere dei percorsi di pace mirati e partecipativi e possibilmente in sede di questo è il bisogno che va assolutamente ascoltato
Grazie
Grazie dottoressa Sodano e mi ha fatto tornare in mente le parole della nostra professoressa
La professoressa Maniscalco che ci diceva centre e quando eravamo all'università che il il narrare il coraggio di raccontare è una grandissima forma di altruismo
E credo che sia proprio questo quello che muove le persone come Nadia Mourade come le altre sopravvissute no condividere le proprie storie per farne pane patrimonio culturale tutti quanti i noi affinché riusciamo ad andare Avanti in questo percorso di trasformazione grazie mille e mancano veramente pochissimi minuti a nostra disposizione non sa quindi si
Qualcuno quali fare delle conclusioni finali perché prima abbiamo interrotto in malo modo la senatrice Amati innanzi Fassina finito bagnetto si
La nostra ostili ma intanto io li ringrazio credo che abbiamo dato tanti elementi secondo me anche di curiosità e di stimolo per leggere tutto il report dico subito perché diversamente apprezzo particolarmente anche le criticità che il professore ci ha indotto
Con il suo intervento a prendere in considerazione
Perché io credo che nella comunicazione pubblica e nel dibattito politico pubblico
Le criticità sono quelle che dovrebbero stimolare le stesse parole della senatrice Amati
Ci stimolano a dire non c'è solo un altro danno voi no ma c'è esattamente il fatto che se poi per seguire gli elementi di pace
Intanto devi averla come cultura della pace no
E e qui apro diciamo un capitolo la mia storia importante secondo me educare alla pace è una cosa molto seria
Mi sarebbe insegnarlo dentro le scuole perché non è solo una parola e una cultura Buona Pratica una qualità di relazione è una conoscenza vuol dire non avere mai paura delle diversità le diversità devono essere affrontate attraverso lo studio la conoscenza e la relazione che esattamente l'antitesi diciamo così la l'opposto di ciò che invece avviene con le armi e con la guerra questo è il primo elemento che vorrei sottolineare secondo elemento io lo considero strategico ringrazio sempre la viceministra sereni perché lei su questo
Anche dal vice presidente
Nel Senato nella precedente legislatura ma anche al governo da sempre
Si spende molto e anche questo non è un ripiego e parte essenziale della politica la cooperazione internazionale se arrivi prima con la cooperazione tu ovviamente allontani adesso non voglio fare
L'illuminista fino in fondo però diciamo non allontani allontani però i conflitti certamente forse non li rimuove totalmente ma sicuramente li allontani beh io penso che il terreno della uso una parola io sono una laica lo son tutti quelli che mi conoscono ma io penso che la parola diciamo così fratelli è molto di più della questione della solidarietà e in questo senso anche l'ultimo testo di papa Francesco fa riflettere da questo punto di vista fratelli tutti
Perché secondo me dà uno spessore al valore della fratellanza
Che quindi vuol dire cooperazione vuol dire sostegno che fa esattamente oltre la solidarietà cui sapete che la solidarietà polvere anche aspetti molto pelosi come si dice
Invece l'identificazione della comune essere umanità quindi fratelli questo caso fratelli est e sorelle questo lo aggiungo io non l'ha detto lui
Per correttezza però significa invece questa appartenenza settore Oggioni come appartenente diciamo alla stessa manca tu esattamente ti muovi in termini di politica
E ha ragione sollecita la propria la politica si deve muovere sapendo che ha priorità da questo punto di vista non soltanto diciamo un intervento io lo voglio dire quanto è necessario anche di sostegno alla difesa rispetto a chi viene invaso lo voglio dire con chiarezza ma nel contempo tutte di esattamente operare
Sull'altro terreno quindi diciamo oltre ringraziare tutti voi ringraziare in particolare lo dico alla mia straordinaria mica che già nella precedente legislatura mi aveva subito coinvolto in queste straordinaria attività che mi hanno anche molto fatto crescere abbiamo incontrato nella scorsa legislatura la murata
Con cui abbiamo fatto esattamente anche su questo un percorso non ci sono i due elementi con cui voglio concludere una all'educazione alla pace che non c'è oggi non sono le iniziative la cultura un'altra cosa formarsi per la pace per il rispetto
E l'altra è la cooperazione intesa esattamente non come ti dò un pezzo atti guardate non è ti do un pezzo temporalmente dal più un pezzo che il nulla da però significa un'altra cosa significa esattamente affrontare in modo più secondo me radicale il significato della cooperazione internazionale qui diciamo permettetemi
Perché ce l'ho anche qui oggi ringrazio che sia qui Marco
Un mix solo che voi sapete che su questo gufo ultimo libro per motivi di giustizia del fa una battaglia enorme contro lo sfruttamento delle persone in questo caso di immigranti
Particolare due lo ringrazio sempre perché purtroppo Wiese in condizioni tragiche sotto scorta non si vede mai bene
E però è esattamente anche questa atteggiamento che c'è culturale no
Uomini e donne di buona volontà sì
Ma c'entra molto la politica anche c'entra molto il ruolo delle istituzioni c'entrano molto le le scelte che la politica fa perché diversamente anche la società civile a cui è fondamentale di chiamarla la propria diciamo partecipazione però se non c'è una sconnessione a ciascuno ha le sue responsabilità ma la condizione fondamentale perché a volte anche qui quando si parla di solidarietà si dice te la lascio a te
Non so come dire come se non centrasse invece la scelta politica che fai sulle politiche in questo caso riguarda diciamo gli stupri
E tutto ciò che ne consegue mi è piaciuto molto e chiudo davvero rappresentazione chiedo scusa all'inizio non lo brutta presentare pensavo lo facesse lei ma guardate che questa mostra è straordinaria perché ancora una volta si dimostra lo due cose che le donne non sono deboli le donne sono una forza ed è esattamente questa la ragione per la quale poi vengono umiliate stuprate e si vogliono dominare
E le frasi che ogni ciascuno di loro dice chi mette in relazione esattamente con un dolore è una ferita che non viene rimarginata
Ma anche qui lascio una riflessione a me stessa e alle sedi politiche
Affrontare il dopo T uno stupro io insisto non è soltanto dare uno spazio economico significa accompagnarle pensate anche guardando alle nostre realtà cosa significa accompagnare o fare pietra d'una donna in una sede processuale
La questione dello stupro della violenza significa avere persone preparati ad accompagnare questo persone che non hanno neanche per mezzo minuto uno sguardo di giudizio o di valutazione
O di incredulità o di dubbio ecco per dire che questo è
Se succede nella nostra Italia pensate cosa significhi e quanto dobbiamo lavorare per sostenere esattamente quelle donne
E subiscono stupro nei conflitti e magari che stupro etnico e che hanno dovuto fare scelte a volte su se stesse vedi l'esempio anche del Ruanda che si suicidano prima di essere di affrontare lo stupro di massa o che sapete bene anche in paesi dove non è possibile fare
La Bortot ricorrere all'interruzione di gravidanza però si uccidono per non portare alla luce
Il figlio di uno stupro quindi di chi le ha violate e del cosiddetto nemico ecco pensate tutto questo cosa significa
L'impegno straordinario di cui io vi ringrazio tantissimo perché e il vostro impegno che cita anche molta forza delle istituzioni grazie a tutti
Fare gli ultimi ringraziamenti anch'io e innanzitutto vorrei ringraziare il Museo delle civiltà che ci ha permesso di allestire questa mostra che è stata ospitata appunto dal museo all'Eur per un mese i siamo riusciti a portarla qui il ingraziare tutto e da tutti gli staff tecnici l'ufficio relazioni esterne del Senato perché hanno messo a disposizione i loro operai per aiutarci in questa allestimento e tutti quanti voi di nuovo in particolare gli amici dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra che sono stati con noi qui oggi dal presidente il vicepresidente il segretario generale grazie presidente quindi aver assestato qui con noi per il vostro supporto che non ci manca mai e di nuovo io ringrazio tutti quanti nostri fantastici relatori
E e io mi lascio con una proposta tanto so che poi dopo in caso non mi risponderete più al telefono ma che questo sia solo il primo di uno dei lavori pubblicati perché
Già come l'abbiamo pensato si lasciava spazio al numero due e numero tre e poi ci sono tanti altri sotto argomenti che hanno bisogno di essere sviscerati con lo stesso coraggio con cui avete fatto questo grazie a tutti