"La calda estate delle carceri". Rapporto di metà anno sulla situazione carceraria

Buongiorno buongiorno a tutti tutto il polo ci stanno ascoltando e vedendo distanza per questo consueto mai appuntamento con il nostro rapporto istintivo di Antigone son tanti anni che Antigone ha deciso di fare di avere anche un appuntamento di informazione cos'è il nostro obiettivo
In piena estate
Anche per segnare il le novità urne non mancate novità che ci sono e porre l'attenzione su nuovo sulle carceri in un momento in cui a volte ci si dimentica cosa significa stare in carcere in piena Estate e questa
Questa non è un'estate qualunque questa è un'estate molto più calda del solito abbiamo infatti intitolato la nostra
Diciamo conferenza stampa anche questo rosso l'apporto di fine luglio la calda Estate delle carceri e intuitivo e intuitivo per chiunque immaginare cosa può significare
Essere in galleria un celle piccole spesso troppo affollate
In questo periodo in situazioni dove il mondo c'è l'aria condizionata luce
E di recente
Una circolare dell'amministrazione penitenziaria che noia abbiamo apprezzato che favorisce
La disponibilità di ventilatori
Nelle celle
Ma dalla mostra osservazioni di retta possiamo dire che ancora sono troppi in luoghi dove non c'è ampia non sia si dirà si subita si vive male e tutto questo senza il per esempio il refrigerio che può esserci
Da
La disponibilità ad esempio
Di ricurvi pochissimi pochissimi sono gli istituti dove consentito
Il frigorifero in cella quasi nessuno pochi pochi in alcuni istituti c'è il frigorifero di sezioni almeno per la possibilità di bene sì
Ho voglia organista perché altrimenti siamo corsi detenuti sono costretti a tenere in piedi sempre aperti trovato con un consumo d'acqua
Esagerato Olimpo ci sono alcuni istituti lo abbiamo indicato nella nostra cartella stampa in apertura
Che addirittura
Hanno un'assenza d'acqua
Manca l'acqua
Speriamo che si ponga rimedio presto per esempio Santa Maria Capua Vetere tristemente famoso
Per
Le violenze
Avvenute in quel carcere nell'aprile del due mila venti quando eravamo in pieno lo dando Santa Maria Capovetere quindi i detenuti non hanno diciamo in questo momento un attimino disponibilità di acqua e di fresco ecco per questo noi abbiamo titolato il nostro rapporto l'estate calda
Perché sono condizioni durissime di vita per i detenuti e queste condizioni durissime ovviamente bando a riguardare anche coloro che lavorano all'interno delle carceri
Noemi nella nostra quotidianità andiamo alla ricerca di luoghi chiusi dovunque essi imprescindibili
Dove ci sia a via dove ci si arena condizionata ecco in carcere anche per chi lavora in questi posti sono diciamo molto pochi e nelle celle nessuno e negli spazi comuni
Praticamente niente
E tutto questo mentre l'affollamento sussistente abbiamo circa poco ogni di cinquantacinque mila detenuti e sappiamo che la capienza regolamentare non in quella ovviamente ufficiale
Quindi inferiore a quella ufficiale di almeno tre e quattro mila unità perché ci sono reparti chiusi e quindi ovviamente c'è un passo di con l'affollamento che da sei mesi e che ovviamente fa sì che ci sia tutti tutti più sicure
La vita avrebbe potuto essere alleviata in questo Duemila in questa estate due mila ventidue se si fossero fatte le riforme
Riforme che dovevano cercare di rendere più a elevata la qualità della vita dentro
Penso a colloqui telefonate innovazione tecnologica e più questo diciamo beni viene garantito sicuramente meno c'è tensione
E meno c'è tensione meno c'è rischio di violenza
Di aggressione
Nemmeno c'è il rischio di
Diciamo al alzare il livello della conflittualità bisogna abbassarla per abbassarlo è necessario che la la la la vita Sismondi serenamente le riforme non ci sono state c'è stata un lavoro straordinario fatto dalla Commissione per l'innovazione penitenziaria presieduta dal professor Bottolo
Che ha consegnato materiali pronti per essere approvati nel dicembre del due mila ventuno
E importo
Purtroppo purtroppo adesso la legislatura si è interrotta c'erano buone intenzioni ma queste buone intenzioni non si sono tradotte in un nuovo Regolamento penitenziario per cui ancora
Avremo per esempio un regime di telefonate
Che diciamo pochi fanno in Europa è poche
Pochi perché sono davano tutti quasi tutti norme più
Diciamo che amplesso più ampie garantiscono più diffusamente la possibilità di corrispondere telefonicamente perché insistiamo sulle telefonate
Perché le telefonate la corrispondenza telefoniche quelle immediata quella che fa calare la tensione quella che fa togliere l'idea del suicidio dalla testa dare i numeri sui suicidi adesso aggiornati pratici
In questa conferenza stampa c'abbiamo bisogno di estendere la possibilità di comunicazione con l'esterno ecco io faccio un appello
So che probabilmente non verrà fatto perché mi immagino c'è la paura di intervenire
In questo frangente molto particolare che un frangente elettorale ma noi questo chiediamo un anno una una una modifica regolamentare porta che ci porti in Consiglio dei ministri ore
Una sulla corrispondenza telefonica partiamo da questo se siamo certi di poterlo spiegare anche all'opposizione perché anche l'opposizione e veniamo a questo e poi io chiudo e il tarlo do la parola ai colleghi sono varie
E Alessio Scandurra perché illustrino i contenuti
Della nostra lo so per rapporto del ROS cartella stampa
Perché è interesse di tutti che si abbassi l'attenzione e interesse anche della polizia penitenziaria di tutti quelli che lavorano e che hanno a cuore una dita interna un pochino meno diciamo conflittuale quindi alla diamo le telefonate si può fare vino anche con una minima modifica il regolamento speriamo che questo appello venga a colto detto queste ho detto questo siamo in una fase elettorale
Ovviamente noi non siamo coinvolti dico solo che siamo preoccupati siamo preoccupati perché torna ad essere usato pretestuosamente il tema della sicurezza pretestuosamente
Torna ad essere usato addirittura abbiamo visto evocato in questi ultimi due anni da quella che è considerata la forza politica maggioritaria in questo responso no GE
C'è chiede diciamo dipinta ad esempio che si cambi la legge sulla tortura perché impedirebbe alle forze dell'ordine di svolgere il proprio lavoro
O che addirittura si cambia l'articolo ventisette della Costituzione quello secondo quello scritto con il sangue
Di chi aveva subito la prigionia fascista scritto con il sangue
Le veline non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato la proposta di Fratelli d'Italia quella di prevedere un comma successivo in cui si evinca sostanzialmente ricavato al cuore questo diciamo però bisogna tener conto della sicurezza dei cittadini quindi in realtà
Diciamo cioè si cerca di diciamo di anestetizzare quella grande
Proposta culturale e politica che non riguardava solamente ovviamente alcuni detenuti ma tutti presente all'interno della nostra Costituzione
Ecco l'interruzione brusca
Della legislatura quindi diciamo non ha consentito di arrivare un nuovo regolamento di esecuzione Hunter rotto anche il dibattito intorno all'approvazione di una legge che
Acqua forse
Diciamo la sentenza della Corte costituzionale che a richiedere da suo ostativo quello senza speranza sia illegittimo ha detto no ai ha detto al nostro Parlamento dovete muovervi
Dovete farlo a questa legge e non è stata ancora fatta e adesso la legislatura interrotta punti inizia ad essere single Ugo niente così come la legge sia
Sul detenute madri corsie interrotto questo percorso ci soprattutto interrotto il percorso che avrebbe dovuto portare all'uomo Regolamento distribuzione confidiamo quindi e siamo certi che
Sarà l'amministrazione penitenziaria a dover diciamo per venire il mano in questa fase difficile la situazione nulli ovviamente da questo punto di vista siamo
Totalmente comunque Frattini operativi nel senso perché vogliamo che si Helenio gli standard di qualità della vita dentro e questo pare anche per lo status è un ultimo appello un ultimo appello dell'osservazione che abbiamo fatto abbiamo visitato recentemente tante carceri personalmente siamo sono stato ad esempio in un carcere del nord dell'estremo lo
Ed è sono troppi gli istituti penitenziari senza mi diverto senza credo
Cioè c'abbiamo visitato carceri dove il direttore ci diceva io mi devo dividere fra questo e quest'altro che un'identità fra quest'altra quest'altro ancora due giorni l'altro giorno una un giorno la
E questo non funziona questo non è giusto non è giusto ovviamente per i direttori informatiche Menzel nomi giusto per la pulizia che non un punto di riferimento stabile
Il direttore il punto di riferimento il responsabile primo dell'ambiente dalla sicurezza del trattamento allora chi e domande della sicurezza non ci mettiamo anche da questo punto di vista dire la sicurezza di tutti di tutti i detenuti poliziotti la sicurezza intesa in questo senso anche di sicurezza sociale interno deve essere concorda con noi che vanno assunti subito
Cento direttori ne mancano ne mancano tantissimi sarebbero bisogna avremmo bisogno di più di cento cento direttori giovani non certo dei dei diciamo cento direttori giovani per che arrivino dalle nostre università ne conoscevo tanta gente incapace giovani ma continua simil bravissimi che avrebbero potenzialità c'è stato un concorso
Da quello che sappiamo
Sono stati selezionati quarantacinque nuovi direttori che inizierà un percorso di un anno di formazione facciamo questo il secondo appello
Affinché
Si trovino le risorse e sappiamo immaginiamo che ci siano anche con la con ristorante perché questi quarantacinque diverbio
Cento direttori giovani che aiutino che affianchino in più diciamo i più anziani un lavoro in un bar ma è un lavoro da burnout un lavoro complicatissimo
Noi siamo dalla parte di chi in carcere cerca di rispettare l'articolo ventisette dalla Costituzione siamo dalla parte di chi svolge questo incarico diciamo importante decisivo
Ma non possiamo perdere intere generazioni gli ultimi concorsi risalgono alla metà degli anni Novanta e indecoroso e indecoroso un lavoro così importante a cui dobbiamo dare gratificazione sociale
Quindi diciamo se dovessi vedere quello che ci aspettiamo questo fine legislatura di lavoro corrente si dice non si possono fare cose straordinarie lui sì prego
Telefonate assicuriamo telefonate
E poi arriviamo ad assumere cento direttore a partire da settembre nel frattempo facciamo arrivare in tutte le carceri pare affreschi ventilatori troviamo il modo diciamo di rendere la visita un pochino meno complicata in dura così abbassiamo
L'attenzione ora darei la parola
Prima Susanna Marietti e poi sacrosanto Maietti a dare la parola Alessio Scandurra che concluderà questa Conferenza Stato
Sì buongiorno a tutti tutti il mio ruolo come sembra quello di dare una carrellata di numeri
Ma diciamo non non dovete prendere appunti non dovete ricordarmeli perché stanno tutti nel rapporto che troverete sul nostro sito
Dirigendo invece di leggere questa carrellata di numeri per il quadro che riesce a disegnare aldilà dello Stretto il tecnicismo il quadro che riesce a disegnare
E a fotografare
Nella situazione attuale delle nostre carceri abbiamo detto il sovraffollamento abbiamo cinquantaquattro mila ottocentoquarantuno detenuti per cinquanta mila novecento posti letto ufficiali
Con un tasso del centosette virgola sette per cento
E abbiamo contato tuttavia tre mila seicentosessantacinque posti che non sono utilizzabili perché attualmente in ristrutturazione
Quindi il tasso di affollamento reale sale al centododici per cento vi prego di immaginarlo trasformato in spazio vitale
Non ci sono circa cinque punti di differenza
Non è non è omogeneo questo tasso non è spalmato in tutti gli istituti allo stesso modo su un totale di centonovanta carceri centotrenta sono sovraffollate
E di queste ne abbiamo venticinque che superano il centocinquanta per cento di affollamento
Con punte veramente critiche come per esempio latina che sta a oltre i cento novantaquattro per cento
Busto Arsizio che sta certo settantaquattro Milano San Vittore a centonovanta Brescia centosettanta purtroppo cioè la torna sempre la Lombardia ecco vivere in questi istituti significa farsi una carcerazione ben più pesante anche in contrasto con qualsiasi principio di uguaglianza rispetto a un tema così fondamentale come la privazione della libertà
La Lombardia dicevo è la regione più affollata con un tasso medio del centoquarantotto virgola nove per cento
Anche in termini assoluti ha il numero maggiore di detenuti oltre sette mila novecentocinquanta seguono Campania Sicilia Lazio e Piemonte se guardiamo al contesto europeo è uscito lo scorso aprile il rapporto periodico spesi fatto dal Consiglio d'Europa che purtroppo ha dati fermi alla gennaio due mila due mila ventuno ma cita comunque su tutti gli anni è così ma cita comunque una panoramica di come sta messa all'Italia
Parliamo del di tutti i Paesi del Consiglio d'Europa come dell'Europa allargata Mannori come Antigone abbiamo estratto diciamo i dati dell'unione europea
Per vedere diciamo un contesto magari anche più simile al nostro e scopriamo che l'Italia si conferma come già era uno dei paesi con il tasso di affollamento penitenziario più alto d'Europa è seconda solo a Romania Grecia Cipro e Belgio
Allora il tasso di affollamento ufficiale quando sono questi dati era centocinque virgola cinque per cento la media europea era novantadue virgola uno quindi siamo tanto sopra la media europea e questo era il tasso ufficiale se andiamo a riprendere qual era il tasso reale a quel tempo siamo sul centoquattordici per cento
Un altro dato che fa tristemente pensa pare quello che riguarda i presunti innocenti in carcere
La media dell'Unione Europea di della custodia in custodia cautelare pari al ventiquattro per cento in Italia siamo al trentuno virgola uno per cento
Oltre sei punti percentuali sopra di cui in più del quindici per cento e in attesa di primo giudizio infatti andiamo a leggere la relazione che lo stesso ministero della giustizia ci fa sulle misure cautelari
Scopriamo che nel due mila ventuno nel corso dell'anno scorso
E ma questa è una cosa che si ripete negli anni la custodia cautelare nella misura più usata la custodia cautelare in carcere il venti nove virgola sette per cento delle misure cautelari si fanno in carcere la seconda sono agli arresti domiciliari che è comunque una misura privativa della libertà siamo al venticinque virgola sette per cento quindi diciamo l'obbligo di dimora il divieto di dimora l'obbligo di firma levi presentazione alla polizia giudiziaria
Ecco tutte queste misure che si potrebbero dare che in molti casi sarebbero sufficienti a garantire la sicurezza
Invece ci danno meno e si fa attestare sulle carceri apprende di Guerci sto abbiamo avuto in quell'anno solamente cinquecentosessantacinque indennizzi per ingiusta detenzione che tuttavia hanno pesato economicamente per ventiquattro mila cinquecento euro ma è un numero molto piccolo perché se vediamo che le custodia cautelare in carcere sono state ventiquattro mila centoventisei di cui tra l'altro uno su dieci quindi Duemila rotte
Sì avviare hai finito in una soluzione di un procedimento e poi non è che ci sono vizi di forma che non è che dipendono solo dall'assoluzione nel dare la custodia cautelare cinquecentosessantacinque indennizzi è molto poco bisognerebbe capire con quale criteri si valuta una persona che viene messa ingiustamente in carcere
Uno sguardo anche qui la situazione europea preoccupa rispetto a quella italiana il personale nelle nella nella media europea nelle carceri
Dell'unione europea abbiamo un poliziotto ogni tre virgola nove persone detenute in Italia abbiamo un un poliziotto ogni un detenuto virgola sei quindi ogni poliziotto Diego qua quasi il suo detenuto personale da guardare
Mentre se guardiamo il personale dell'aria educativa trattamentale la situazione si inverte
Perché l'nel alle il tre virgola sei per cento del personale che fa capo all'amministrazione penitenziaria in Europa è di tipo trattamentale in Italia
Solamente il due per cento
Altro tema quello del trattamento delle tossicodipendenze la media europea è del diciotto per cento di detenuti in carcere per violazione della normativa sugli stupefacenti la media non mondiale del ventuno virgola sei per cento in Italia siamo al trentaquattro virgola otto per cento
Intervenendo sulla legge sulle droghe si potrebbe fare molto per ridurre le sofferenze dell'ex carcere
Ben il ventotto virgola uno per cento delle persone detenute eh tossicodipendente
In calo gli stranieri questo lo diciamo da parecchio tempo se andiamo un po'risalendo nel tempo il calo vistoso nel due mila otto erano il trentasette virgola quarantacinque per cento del totale oggi sono il trentuno virgola tre
Ma comunque negli ultimi anni c'è una progressiva riduzione sia della percentuale delle persone straniere rispetto a tu dei detenuti e sia della percentuale delle persone straniere in carcere rispetto agli stranieri residenti non vi è una distribuzione uniforme in Italia al Nord nelle carceri del Nord sono tendenzialmente ospitati gli stranieri tra Val d'Aosta Trentino Aldo a Alto Adige siamo circa al sessanta per cento Emilia Romagna al cinquanta per cento mentre invece in Basilicata Campania siamo al dodici per cento
E poi c'è questa pratica che denunciamo datata anni di mandare gli stranieri a scontare la pena in Sardegna alla Casa di reclusione di un'anima comune abbiamo il sessantacinque virgola nove per cento di popolazione straniera ovviamente il allontanandoli da ogni prospettiva di reinserimento
Le le nazioni più rappresentate sono Marocco Romania Albania Tunisia ma Romania e Albania in forte calo sassi vede che diciamo le seconde generazioni sono più Enti che integrate quindi più lontani da una vita di tipo criminale uno sguardo alle età della popolazione detenuta
C'è un progressivo invecchiamento delle persone detenute oggi la pace sa di età più rappresentata e non era così in passato è quella fra i cinquanta e i sessanta anni che sono circa dieci mila trecento il diciotto virgola sette per cento del totale mentre i giovani adulti
I giovani fra i diciotto e i venticinque anni sono il cinque virgola otto per cento i giovanissimi fra diciotto e vent'anni sono Luca cento fortunatamente delle persone recluse Old abbiamo più di mille persone che ha oltre settant'anni e non si sa perché non ha trovato un'aria per scontare la pena a casa propria
Sembra un quadro dovuto anche diciamo alla comminazione di pene lunghe
Cosa che lo vediamo se guardiamo l'ergastolo oggi gli ergastolani sono mille ottocentoquaranta di cui ben mille duecentottanta con l'ergastolo ostativo quello diciamo senza speranza di uscita
Questo per rispondere a quei facili e luogo comune che dice ma in Italia tanto l'ergastolo non c'è angolo sconta nessuno sono numeri in grande rialzo vent'anni fa erano novecentonovanta quindi sono raddoppiati in questi vent'anni
Il viceversa appena ebree di chi è condannato a una pena condannato non parliamo di residuo pena una pena inferiore a tre anni
Sono sette mila seicentocinquantotto persone addirittura con una condanna così bassa e quindi con un reato evidentemente non dal grave allarme sociale non si trova una possibilità alternativa di esecuzione penale che non sia il carcere questo fa pensare a una difficoltà sociale di presa in carico di questa persona piuttosto che strettamente
Giuridica
Ce lo conferma uno sguardo ai residui di pena il trentasei virgola sei per cento sono circa venti mila detenuti hanno un residuo pene inferiori ai tre anni quindi potrebbero beneficiare di una qualche misura alternativa
Al carcere se vediamo l'aria delle alternative al carcere troviamo tantissime persone in esecuzione penale esterna sono settantatré mila duecentotré in carico ai servizi di esecuzione penale esterna per qualche misura per qualche sanzione di comunità pensate che dieci anni fa erano meno di venti mila
Oggi sono settantatré mila duecento allora ci si aspetterebbe che questa esecuzione alternativa abbia iroso spazio al carcere invece non l'ha fatto cioè semplicemente andata assommare aumentando semplicemente l'area del controllo penale
Uno sguardo alle donne in casa accede numeri i numeri delle donne detenute sono stabili da sempre più meno intorno a quattro virgola due per cento mentre invece se all'inizio dell'anno avevamo sedici bambini
Che era uno dei Piggy inferiori fortunatamente dovuto alla pura della pandemia eccetera
Oggi ne abbiamo ventiquattro quindi stanno crescendo nonostante tutto quello che abbiamo sentito è il problema che va risolto immediatamente la legge Siani eccetera
Sarebbe così facile risolvere questo problema
Sono venticinque mila trecento le persone in carcere che hanno uno o più figli per circa sei se parlo ovviamente i figli fuori per circa sessanta mila bambini e ragazzi che hanno uno o entrambi i genitori detenuti
Quasi nessuno allora gli strumenti normativi per far fronte a una presa in carico dei diritti di questi ragazzi
In crescita anche i ragazzi detenuti in carico al sistema della giustizia minorile quindi proprio detenuti loro sono oggi trecentottantuno erano trecentosedici all'inizio dell'anno sempre residuale rispetto a tutti i ragazzi in carico alla giustizia minorile che sono tredici mila settecento ma comunque preoccupiamoci anche di questa espansione di questa aria finale uno sguardo alle attività interne chi lavora in carcere
Informalmente il trentacinque virgola cinque per cento della popolazione detenuta se poi andiamo a vedere cosa c'è in questo trentacinque virgola cinque per cento
Ci sono tendenzialmente persone che lavorano tempo ridottissimo a turnazione eccetera che vengono comunque conteggiati come lavoratori con stipendi molto bassi
L'ottantotto per cento quindi la quasi totalità lavora alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria impegnata in piccoli lavoretti diciamo senza futuro essenza professionalizzazione solo il dodici per cento lavora
Per datori di lavoro Esterni i tassi di alfabetizzazione sono bassissimi c'è uno sguardo a questi ci rimanda l'immagine di un mondo parallelo il cinque per cento della popolazione detenuta è analfabeta o non ha alcun titolo di studio di quei diciamo rilevati perché poi non tutti hanno risposto
Il diciassette per cento alla licenza elementare e la stragrande maggioranza del cinquantasette per cento a la licenza media
Quindi siamo se sommiamo queste percentuali la quasi totalità a la licenza media un meno solo il due per cento ha una laurea lo scorso anno si sono allargati in carcere diciannove detenuti
Sono tanti i poli universitari sparsi per l'Italia speriamo che e lavorino sempre di più uno sguardo al al personale tutte le tipologie di stazza sono sotto organico ma non tutte allo stesso livello
La polizia penitenziaria a una presenza effettiva dell'ottantaquattro virgola sei per cento rispetto a quella che ha prevista sulla carta gli educatori del settantacinque per cento
Gli amministrativi del sessantatré virgola tre
Quindi diciamo oggi abbiamo uno virgola sette detenuti per ogni agente di polizia penitenziaria e abbiamo ottanta virgola cinque detenuti per ogni educatore
Dici sono dei casi limite tipo Poggioreale dove ne abbiamo duecentoventuno di detenuti per un educatore che non capiamo come potrà fare le relazioni di sintesi come potrà seguirli eccetera
A Sulmona duecentootto a Velletri duecentouno insomma non è non è un caso isolato e quindi diciamo io torno un po'su quello che diceva prima Patrizio
Noi chiediamo intanto che la la maggior parte dei poliziotti penitenziari proviene dall'esercito
Quindi non non ha una formazione a trecentosessanta gradi da una formazione di tipo custodiale ma per quel complesso lavoro
Che riguarda anche una presa in carico trattamentale una consapevolezza del sistema di protezione dei diritti umani
Non può avere questo tipo di formazione allora si dia la possibilità di giovani con titoli di studio Ido
Ho ogni di accedere a questa professione che noi crediamo sia una professione da valorizzare al massimo perché ha un compito sensibilissimo per le nostre società
E poi l'altra cosa che diceva Patrizio Gonnella si assumano
Almeno cento nuovi direttori non i soli quarantacinque basta scorrere nella graduatoria del concorso già fatto abili numeri di quarantuno bis alta sicurezza siamo certi centocinquantacinque in quarantuno bis circa nove mila duecento in Alta sicurezza
Invece Luigi Minuti Gennaro sulla triste capitolo che ogni anno dobbiamo toccare dei suicidi in carcere
Fino a questo momento nel due mila ventidue ne abbiamo avuti trentanove gli ultimi due sono di pochissimi giorni fa
Più di uno ogni cinque giorni
Il numero più alto nel guardando al primo semestre diciamo dell'anno degli ultimi anni sono nel due mila dieci due mila undici tiri
Guardate i tempi dei grandissimo affollamento il termine i tempi dell'emergenza dell'USL ha dichiarazioni dello stato di emergenza penitenziaria li e avevamo nel primo semestre rispettivamente trentatré e trentaquattro suicidi oggi siamo a trentanove quasi la metà erano persone detenuti stranieri due erano donne
La fascia di età più rappresentata tra chi ha deciso di togliersi la vita questo è allarmante nella fascia giovane tra i venti e i trent'anni sono stati ben quattordici il molte persone erano ho appena entrate o prossime all'uscita
In francese siciliana la vita in Italia ben sedici volte di più rispetto alla società Esterna
L'Italia è considerato un paese in generale da un basso tasso di suicidi
Abbiamo lo zero virgola sessantasette casi di suicidio ogni dieci mila dei abitanti e invece siamo al decimo posto tra i Paesi del Consiglio d'Europa con il pass per il tasso di suicidi in carcere
Non vogliamo banalizzare in questa questione per rispetto che ha fatto quella scelta che sicuramente è stata una scelta complessa e non è che deriva dall'infiltrazione d'acqua in c'è lauda cose di questo tipo
Però non vi è dubbio che la situazione del contesto e anche che l'incapacità di intercettare quel dolore e quella disperazione quella prossimità una scelta tanto tragica
Abbia una sua influenza ci sono istituti citiamo tristemente in famiglia dove negli ultimi mesi abbiamo avuto cinque suicidi di cui due appunto nei negli scorsi mesi di quest'anno
è sicuramente qualcosa su cui interrogarci io anche su questo lasso la parola Alessio Scandurra che ha coordinatore nell'hotel nostro osservatorio
Buongiorno tutte tutti morendo si la parola partendo un po'da da questo tema che forse anche uno dei temi che segna questa stagione in in particolar modo
Come diceva Susanna togliersi la vita è un gesto estremo LA sintomi vicende individuali che sono sempre diverse una dall'altra eppure al tempo stesso insomma alcune caratteristiche comuni tra le persone che che si sono tolte la vita
Indicava Susanna altre caratteristiche accomunano gli istituti dove di suicidi se non sono registrati di più
Penso appunto nell'ultimo nell'ultimo semestre dall'inizio dell'anno a Regina Coeli Foggia San Vittore
L'Ucciardone a Palermo Monza Genova Marassi Pavia
Quindi diciamo tutto il paese è rappresentato però sono istituti che hanno in comune
Hanno caratteristiche in comune elevati tassi di sovraffollamento una percentuale elevata di detenuti stranieri
Una elevata percentuale il PD persone tossicodipendenti detenute e
Indici di disagio psichico tra le persone detenute e elevati questo è un altro
Tema che torna nelle e le visite che che abbiamo fatto
Nel corso del del due mila e ventidue ed è un tema che torna anche in alcune delle delle vicende di persone che si sono tolte la vita in carcere
In questo periodo
Penso da ad esempio alla alla vicenda del del ragazzo che a ventun anni si è tolto la vita a a San Vittore a maggio di quest'anno
Nei suoi confronti era è stata emessa dal tribunale di sorveglianza già danesi
Il trasferimento di Francis per incompatibilità con il regime carcerario eppure lui era ancora detenuto
A San Vittore dove non avrebbe dovuto essere e e e dove appunto alla fine a maggio dopo
Due tentativi di riuscito a togliersi la vita in un istituto in cui già pochi giorni prima
Un un ragazzo straniero si era tolto la vita
Un assomiglia a questa vicenda quella di Bari in questo caso stiamo parlando del ventotto di giugno esattamente un mese fa un uomo di trent'anni arrestato
Condotto in carcere in una sezione
Diciamo destinata ai detenuti con disagio psichico anche se poi non attrezzato per i detenuti con disagio psichico si è tolto la vita e
Un'altra vicenda è quella ottenuta una una donna rumena di trentasei anni di cui
Detenuta nell'articolazione per la tutela della salute mentale del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto quindi di nuovo una persona
Evidentemente con una con una patologia psichiatrica
Si è impiccata durante l'ora d'aria nel diciamo nel cortile nel cortile dell'istituto
E queste vicende tragiche ed estreme comunque rimandano al problema del dell'incidenza del disagio psichico tra la popolazione detenuta
E i numeri che
I numeri che che che che che ci vengono raccontati quando visitiamo gli istituti sono sono sono numeri veramente preoccupanti al fronte dei quali il supporto psichiatrico e psicologico che pure esiste
Evidentemente inadeguato sia nel due mila ventuno che nel due mila ventidue al piano diciamo registrato in media un'erogazione di sostegno
Sì psicologico per i detenuti in media dieci ore alla settimana ogni cento detenuti immagina in un carcere di cento detenuti quel carcere a a in quel carcere si erogano dieci ore la settimana
Servizio psicologico in media venti ore la settimana di servizio
Ma scusate invertite numeri dieci ore alla settimana il servizio psichiatrico e venti ore la settimana servizio psicologico
Sono numeri che
Non non sono evidentemente adeguati a rispondere al al bisogno che si registra in istituti e in in tanti degli istituti che che citavamo sopra quelli in cui sono venuti si sono registrati numero più alto di suicidi
Le ore di servizio erogato all'Ucciardone a Monza Foggia Regina Coeli sono più basse rispetto alla media nazionale
Questo ripeto è oggi un problema che che ci viene segnalato nella nella grande maggioranza delle degli istituti che visitiamo
In media il tredici per cento dei detenuti presenti negli istituti che abbiamo visitato negli ultimi dodici mesi a una diagnosi psichiatrica grazie non una diagnosi psichiatrica ma una diagnosi psichiatrica grave secondo una rilevazione recente della Regione Toscana quindi relativa sulla sulla Toscana
Il trentaquattro virgola cinque per cento delle persone sottoposte a visita aveva una patologia psichiatrica
Quindi diciamo più di un terzo dei detenuti affetti da patologie psichiatriche il tredici per cento affetti da una patologia psichiatrica grave
La risposta a tutto questo
Prevalentemente farmacologica
Perché negli istituti non c'è molto altro
Sempre da quanto ci viene riferito durante le visite il ventotto per cento delle persone detenute assume regolarmente stabilizzanti dell'umore antipsicotici o antidepressivi
E il trentasette virgola cinque per cento addirittura assume sedativi ipnotici e quindi diciamo c'è un uso estremamente massiccio di psicofarmaci e a fronte di questo ci vien detto che mancano
Tecnici della riabilitazione psichiatrica personale infermieristico dedicato al al paziente psichiatrico cioè tutte quelle quelle altre misure quelle altre attività che costituiscono un servizio di cura nei conti in contesti diversi da da quello del carcere
E il problema è e evidente probabilmente i suicidi sono uno delle forse la spia di allarme più importante di di questo fenomeno
è una risposta evidentemente è urgente
Entriamo in una stagione difficile per per la politica nazionale però sappiamo anche che tanti di questi temi
Vanno affrontati a livello locale perché
La cura delle persone detenute è affidata a ai servizi sanitari territoriali e dunque la risposta a questi problemi deve venire dai servizi sanitari territoriali e quindi diciamo c'è l'urgenza ma ci sono anche le condizioni per
Rispondere
A questo disagio che tra l'altro come sanno le persone insomma che servono al tema della salute mentale coni d'estate con il caldo tende a ad aggravarsi nei servizi di salute mentale generalmente sono insomma sono presi d'assalto pene si respiri
E questo è un po'il
Il quadro il quadro che si registra in appunto in tanti istituti poi alcuni istituti sono
Oggi in qualche modo
In particolare penso a quelli in cui sono presenti articolazioni per la salute mentale sono destinatari in particolare il di persone detenute con affette da da patologia psichiatrica le articolazioni più grandi si trovano a Reggio Emilia dove ci sono quarantatré persone e a Barcellona Pozzo di Gotto dove ci sono quaranta l'ultima volta che siamo andati c'erano quarantatré uomini e sette donne ma a Barcellona ad esempio c'è anche una sezione di casa di lavoro e sta per aprire una sezione di colonia agricola si tratta di misure di sicurezza
Che in teoria non hanno come destinatari pazienti psichiatrici ma che in pratica di solito registrano
Numeri molto elevati di pazienti psichiatrici tra le persone
Appunto destinatarie di questa misura e non a caso Reggio Emilia sia Reggio Emilia Barcellona Pozzo di Gotto sono ex o PG quindi in qualche modo abbiamo superato
Il sistema degli opifici abbiamo messo in campo la risposta delle Renzo che si sta dimostrando appunto più più efficace e anche più capace di produrre diciamo per istituzionalizzare l'azione e
Uno spostamento verso i servizi territoriali ma tre alla fine dei sei UPG che avevamo
Tre di questi sono Reggio Emilia Barcellona Pozzo di Gotto appunto dove entrambi la presenza di pazienti psichiatrici è molto elevata
Castiglione delle Stiviere che è diventato esso stesso una Renzo e quindi in qualche modo sono ancora
Volti di gestione
Del disagio psichico in contesto penale
R & S sono trentatré
Ospitano cinquecentosettantatré persone cinquecento dodici uomini sessantuno donne
C'è una è bello unico diciamo
Luogo di esecuzione di misure
Previste dal Codice penale dopo nelle esiste la lista d'attesa
A approda a riprova del fatto che sono strutture prevalentemente sanità e quindi non possono ovviamente a cogliere un numero indeterminato i persone perché questo farebbe saltare tutti gli standard di cura che in queste strutture si applicano la lista di appesa all'ultima data diciamo disponibile era di seicentocinque persone la stragrande maggioranza di queste sono
In libertà strutture di cura inattesa
Di essere tasso di tre mesi quarantadue tra queste attendono invece il loro turno in carcere alcune con diciamo una molte con un titolo giuridico del molto ambiguo perché non si capisce perché debbano stare in carcere persone che in base alla decisione di un giudice dovrebbero stare altrove e in alcuni casi come abbiamo visto questo comporta
Conseguenze anche tragiche
Prima di salutarvi volevo un po'brevemente fare il punto delle dall'attività dell'osservatorio
In questi crimini sei sette mesi del due mila ventidue come sempre all'inizio dell'anno sono arrivate le autorizzazioni
Che il ministero della Giustizia alla il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Ci rilascia ogni anno e ad oggi diciamo se
Se si guardano i diciamo gli ultimi dodici mesi di attività dell'osservatorio di Antigone e quindi dal luglio due mila ventuno luglio due mila ventidue abbiamo effettuato ottantacinque visite che hanno coinvolto quasi tutte le le regioni italiane il quadro che abbiamo trovato è in parte quello che che abbiamo raccontato fino adesso
Quindi diciamo il tema del sovraffollamento e in quasi un terzo degli istituti abbiamo trovato celle in cui non erano garantiti i famosi tre metri quadri calpestabili per persona
Una condizione che secondo l'interpretazione che la che la Cassazione ha dato della giurisprudenza della della Corte ONU per i diritti dell'uomo costituisce trattamento inumano e degradante o può costituire però e in diciannove degli istituti rivisitati quindi il venti per cento sono strutture che erano costruì sono state costruite prima del mille novecento
Quindi questo a riprova di un'età
Insomma vetustà di tantissime strutture penitenziarie nel nostro Paese e che pienamente ha poi un impatto sulla vivibilità
Degli spazi del Pertini ma direi ancora di più perché poi nel corso del tempo le celle spesso sono state ristrutturate sistemate ma molto di più degli spazi comuni dove non ci sono anche difficile inventarsene spazi per le lavorazioni
Il sette per cento degli istituti in questo Paese addirittura non ha spazi ad hoc per le scuole quindi si fa scuola in in ambienti comuni ricavati temporaneamente spazi che servono anche ad altro scissi alterna
Nel quarantaquattro per cento di siti visitati non ci sono spazi per le lavorazioni quindi diciamo
Lavori più qualificanti lavori che possano avere un impatto anche più trasformati Ivo sulla vita e le persone non sono semplicemente possibili perché non ci sono spazi fisici
Perché si svolgano e questo diciamo rappresenta una un limite per certi aspetti insormontabile anche per un direttore che la soglia farsi carico di diciamo garantire un accesso al lavoro più ampio possibile nel trentotto per cento degli istituti visitati manca infine un'area verde per i colloqui con i familiari quindi diciamo
Colloqui va all'incontro con i familiari si riduce alla vassalla colloqui affollata vociante
Dove bisogna portare bambini che ha non capiscono anche in che tipo di ambiente sono finiti lei a reperti sono state introdotte molti anni fa
Nella nella nella nostra legislazione ma ancora nel trentotto per cento degli istituti
Non sono operativi
Del personale abbiamo parlato abbiamo parlato dei suicidi ma non sono gli unici eventi critici che si si risulta si registrano in carcere in Sicilia e l'atto estremo l'indicatore estremo di un disagio che però si registra per esempio con gli atti di autolesionismo
Cerzeto lesivi sono fenomeno drammaticamente diffuso in carcere sei segno della niente la frustrazione della domanda di attenzione della domande di aiuto della popolazione detenuta e e in media abbiamo registrato nel corso di un anno oltre diciannove out ti ti autolettiga Enti autolesionismo ogni cento detenuti con punte poi drammatiche in istituti come come Gorizia dove addirittura si arriva settantasei atto di autolesionismo
In un anno oltre ogni ogni cento detenuti la media dei tentati suicidi è uno virgola nove ogni cento detenuti tre aggressioni al personale ogni cento detenuti e il sei virgola cinque aggressioni ad altri detenuti
Questi sono tutti indicatori di appunto TT malessere di tensione
Di disagio che purtroppo in alcune realtà sono sono molto più elevati
Che in altre
Le attività con la già avere una giornata piena il lavoro la scuola ovviamente aiutano a contrastare queste queste tensioni e queste difficoltà oltre a tale sostanza
Alla al principio rieducativo della pena e elementi è però sono
Diciamo i dati che li che che registrano in media sono sono abbastanza scoraggianti meno di un terzo
Della persona della popolazione detenuta lavora
E sono pochissimi i detenuti coinvolti in corsi di formazione professionale
è uno una delle cose che in Calabria azione professionale una cosa delle una delle cose che in carcere viene chiesto di più ma
è anche una delle cose che che più manca
Io forse fermerei qui questa carrellata i dati comunque come come diceva Susanna sono tutti interamente e gratuitamente disponibile nel rapporto che pubblichiamo oggi e che quindi trovate
Sul sito della sommate sul sito dell'associazione
Vedo qui molti commenti nella
Che sono arrivati alla a questa questa presentazione non siamo probabilmente in questo momento né i tempi per per rispondere però grazie a tutte e a tutti per per l'attenzione
E noi diciamo restiamo
Elenco come come avrete che diciamo in particolare quest'anno ma come sempre le è stato il momento particolarmente difficile per il carcere molte tu quasi tutte le attività vengono rallentano o vengono sospese la presenza quindi di volontari di personale esterno
Ridotta al lumicino e diciamo al senso di isolamento di solitudine delle persone detenute ma anche del personale diciamo il carcere resta solo testate
E e per questo motivo anti anche per questo motivo Antigone ovviamente non non chiude i battenti
Restiamo al nostro posto quindi diciamo oggi di quindici ci salutiamo di auguriamo buona buone state ma noi restiamo
Fare il nostro lavoro continueremo con le visite anche durante il mese di ti al costo
Grazie a tutti per l'attenzione arrivederci alla prossima