Festa dell'Unità di Roma 2022 - Presentazione del libro di Livia Turco «Compagne. Una storia al femminile del Partito Comunista Italiano» (Donzelli)

Livia Turco insieme a Cecilia devi a Federica osservatore e Andrea Bianchi
Che saranno protagonisti della presentazione del libro compagna è una storia al femminile del partito comunista italiano quindi veramente invitiamo Livia Turco
Ecco la nostra Livia Turco insieme a lei Cecilia D'Elia Federica delatore e Andrea Bianchi che guiderà
E garantirà comunque un rappresentante di genere anche nella meno tratta prego li da qui al centro della scena del corteo di alto bianco per delega Cecilia ci sono anche generazioni a confronto generazione di impegno
Generazione di passioni generazione di militanza che si confronteranno stasera parliamo di uno splendido libro ma parliamo anche di una splendida storia che merita di essere conosciuta raccontata
E condivisa ed è questo un po'lo spirito la nostra pesta dell'unità che torna alle Terme di Caracalla che torna qui in un luogo così importante la nostra comunità che che garantisce veramente veramente occasione di grandissimo livello come qualità vera
Fatemi però dire una cosa innanzitutto
Grazie a Radio Radicale radio immaginava che stanno seguendo i nostri lavori acconsentono a tante persone che non possono venire qui in presenza comunque risentire e risentire quelli che sono i nostri appuntamenti e poi il ringraziamento più grande che è quello alle volontarie e volontari del partito democratico dei giovani democratici che ogni giorno con i primi arrivare e gli ultimi ad andare via
Che sono quelli che persone che vivono la Berta nel posto
Più caldo perché le cucine per il nostro del posto che il caldo
E che però lo fanno sempre con il sorriso con grande impegno con grande passione e sono veramente l'anima di questa perda danza di loro non sarebbe possibile vivere questi appuntamenti e io credo che sia importante per noi poter all'inizio di ogni a appuntamento dedicare qualche parola ringraziare chi tutto questo rende possibile ora non ruberò altre parole vi ringrazio ancora cedo il microfono ad Andrea Bianchi e vi dò una bella notizia perché abbiamo ritardato un po'sull'orario d'inizio ma non avendo la previsione di un dibattito dopo potrete abbondantemente recuperare il tempo che abbiamo fatto perdere perché non abbiamo l'incombenza gremite no no vi preoccupa
Però mi affido alle sapienti male di Andrea Bianchi se dargli il microfono
Grazie
Grazie e buona sera grazie Andrea Casu per questa bellissima festa che abbiamo vissuto in queste settimane che proseguirà fino al sette di agosto buonasera
A tutti a tutti e e grazie per essere qui questa sera per presenta il parlare di questo bellissimo volume scritto con grande passione da Livia Turco e che ha già dal titolo compagne e dal sottotitolo
Una storia al femminile del Partito Comunista Italiano ci rivela una cosa come sia importante per guardare al futuro mettere in sicurezza la memoria che in questo caso in memoria di milioni e milioni di donne
Di donne di diverse generazioni che hanno fatto una scelta di campo una scelta personale non semplice frutto spesso di un percorso che ha portato queste donne attraverso molteplici strati a militare nel Partito Comunista Italiano
Spesso a dedicare un'intera vita al partito
E nel lavoro politico convinto collettivo a cambiare il partito comunista italiano e quindi ringrazio Federica serrato ore che consigliere del secondo Municipio qui a Roma
Cecilia D'Elia che è deputato e portavoce della Conferenza le donne democratiche e responsabile Pari opportunità nella segreteria del partito democratico e Livia Turco oggi presidente della Fondazione Nilde Iotti eccome detto autrice di questo bel libro io sono Andrea Bianchi sono un giornalista e sono il direttore di Radio immagina la web radio del partito democratico
Livia Turco racconta in pagine intense quanto le donne comuniste in un partito dai tratti spesso maschili forse più che maschilisti ma su questo poi sentiremo quello che ci diranno le nostre interlocutori lisci
Siano state sentinelle del cambiamento capaci di svolgere un ruolo fondamentale nella costruzione del popolo comunista
Costruendo legami umani passione civile e portando il quotidiano la vita quotidiana nelle sezioni nel partito nelle lotte sociali
E questo secondo me che dice soprattutto questo libro quella quelle lotte per rivendicare i migliori condizioni di lavoro
Per le operaie per le contadine per quei braccianti ma io credo soprattutto per un'altra cosa
E penso di non sbagliare ma questo per me lo dirà anche di varia per rivendicare dignità per trovare insieme la strada di riscatto vinto insieme collettiva la strada del per il riscatto di intere esistenze
Proprio questa presenza quella delle donne comuniste
è stata lei essenziale per la crescita e l'evoluzione del PC dalla Resistenza alla Costituente e Livia racconta tutto questo partendo dalla Torino dell'ordine nuovo di Gramsci Togliatti e Rita Montagnana per fare arrivare fino alla fine di questa lunga e bella storia
Al miglioramento delle condizioni di vita come dicevo di lavoratrici e lavoratori alle battaglie in difesa del divorzio della legge centonovantaquattro sull'aborto
Un'idea nuova di stato sociale una storia lunga un filo che al di là di tutto resiste e non si spezza
E lo dichiara subito Livia Turco farò solamente una citazione in questo libro che sono le prime dopo le prime righe che a me hanno colpito moltissimo proprio in premessa scrive Livia
Quando mi capita di risentire magari dopo tanto tempo una delle molte donne con cui ho condiviso la militanza nel Pci e la saluto dicendole Chavo compagna avverto dentro di me un sussulto dell'anima
Nonostante la lontananza nel tempo l'essersi perse di vista l'aver forse imboccato strade politiche umane diverse negli anni che ci separano dalla fine del PC
Quel compagna resiste è una parola mai sopita appena la pronunci riporta a galla un denso grumo di sentimenti volti parole fatiche successi sconfitte ecco io mi fermo qui poi dirò al a qualche altra cosa sul libro perché è molto interessante che su questo palco ci siano diverse generazioni di donne
E allora io comincerei proprio con Federica Salvatore che è consigliere del secondo Municipio qui a Roma
Che per ragioni anagrafiche quella grande storia non l'ha vissuta e allora le chiedo che cosa la più coinvolta è interessata di questo libro compagnie perché credo che sia proprio nello spirito del libro pub questo intreccio di generazioni Federica
Sì grazie allora intanto volevo ringraziare Livia Turco e anche Sicilia di Liala per per l'invito
Per diciamo la la serata che stiamo per ecco stiamo per iniziare diciamo che si per questioni anagrafiche io non ho avuto modo ovviamente di
Dividere determinate dinamiche che hanno dato avvio appunto alla sarà difficile che comunque riguardano ad oggi anche la nostra generazione ed è stato quindi interessante diciamo vivere immergersi attraverso l'ONU questo libero in quelle dinamiche che Pier ragazzi per donne come me ancora non cioè non hanno avuto modo di di vivere soprattutto a a cento anni diciamo dalla nascita del Partito comunista italiano credo che sia importante non solo diciamo conoscere determinate dinamiche ma anche portare nuovamente alla memoria molto spesso il il ruolo della donna
è stato un po'tenuto nascosto in questo libro invece finalmente diciamo viene dato viene dalla la giusta importanza e viene tirato fuori tutto quella che è stata la centralità e il ruolo delle donne all'interno del partito
Leggendo diciamo il il libro ci sono alcuni alcune frasi che mi sono mi sono appuntate chi mi hanno colpito e una frase in particolare quella che crescita appunto che la lotta per l'emancipazione delle donne non è una questione di partito o di classe ma è una questione di donne
E diciamo che questa frase poi ho avuto modo anche di di ripensare di rifletterci e suo
E mi sono non sono trovato d'accordo ma diciamo trovato attraverso questa frase anche la forza per dire i fili è così Iezzi deve essere e così via il fatto che la all'interno del libro viene spiegato bene il fatto che la questione femminile così come allo stato sociale lo sviluppo del nostro Paese
Sono due questioni che devono andare di pari passo che non devono essere tenute diciamo Stud due linee parallele che non s'incontrano mai ma l'una influenza l'altra e viceversa e quindi è importante diciamo che anche donne della mia generazione tengano bene a mente Sempre questo quest'intreccio che c'è stato e che ci deve continuare ad essere la diciamo la questione delle donne a a mio parere è qualcosa di complessa che non può essere ridotta la diciamo se oralmente al dire
Appunto al trattamento delle donne in quanto tali in quanto specie da preservare tra virgolette e nel libro viene Pavia fermato queste l'importanza che le donne hanno e la capacità anche che le donne hanno di tirar fuori la propria personalità alla propria coscienza
La propria testa mettendoci anima corpo
Per le loro battaglie battaglie che sono state nel corso del appunto dello sviluppo del Partito Comunista Italiano sono stati innumerevoli molte sono state vinte alcune hanno trovato delle delle difficoltà per andare avanti altri ancora la mia generazione dovrà continuare a a combattere l'esistenza anche a vincerle
E appunto affermare la propria personalità stanza
Dover sample necessariamente trovare questa forte contrapposizione con il sasso maschile quindi senza dover Sempre anche all'interno del partito dover dimostrare quel proprio valore e quella preda forzati in ogni caso la donna e non perché donna perché qui ad come personaggi ha un proprio valore a una perché a testa
Una previa consapevolezza una propria coscienza
Quindi anche il doverla Sempre diciamo appunto dimostrare sempre qualcosa in più degli altri perché è stato così ed è così ancora a tutt'oggi il far fatica ad andare avanti e se vai avanti lo hai fatto perché sei donna questa mentalità che diciamo ancora oggi continua continua ad esserci ma che piano piano diciamo anche la la nostra generazione cercherà cercherà di di scardinare
E una delle degli altri cosa appunto che mi ha colpito particolarmente di questo libro
è il la forza e la tenacia che vengono citate ovviamente donne del partito che possiamo dire hanno fatto realmente la storia del Partito Comunista Italiano
E il la loro tenace la loro forza nell'andare avanti nonostante il senso di smarrimento e di solitudine che comunque in quel campo si trovava perché il cercare di portare avanti delle battaglie come possono essere appunto
La centonovantaquattro per il diritto alla Bortot oppure cercare in qualche modo di andarsi a contrapporre a quella ritratte tra che era il delitto di onori ma così come il divorzio così come tante altre battaglie
In un periodo storico in cui comunque facevamo si fece ancora dice
Ti colpa ed era difficile trovare un proprio spazio e io credo che sia importante che ad oggi le donne della nostra generazione siamo in grado di appropriarsi di quello spazio di farlo proprio e di rivendicare di portare avanti battaglie che appunto
Alcuni sono stati combattute e altre però ce ne sono ancora da combattere ovviamente
Sono passati cento anni dalla fondazione il Partito comunista sono passati tanti anni diciamo da da queste grandi storie e ce ne saranno altre storie da raccontare ci saranno altre battaglie da combattere e penso che appunto il ruolo della donna
Non solo diciamo a difesa o comunque come rappresentanza delle donna come rappresentanza del Paese intero avere un proprio ruolo che sia rappresentativo di uomini e donne indifferentemente dal sesso indifferentemente dal genere
Credo appunto sia qualcosa che adesso tocca diciamo annoia
Portare portare avanti quindi questa diciamo ringrazia punta nuovamente Livia Turco per questo per questo libro perché ha fatto un Brera di e dei pediatri excursus di quelli che è stato che sono stati cento anni del Partito comunista italiano e credo che questa così è una cosa sa cosa interessante da tenere a mente da ricordare continuamente
Grazie a Federica Salvatore passiamo a Cecilia D'Elia che un pezzo di questo libro c'è un una parte che quella storia
Ha vissuto perché Cecilia alla fine degli anni ottanta è stata la responsabile nazionale delle ragazze comuniste della FGCI la Federazione giovanile comunista abbia avuto l'ufficio proprio nella sede storica del PC a Botteghe Oscure
Ingresso da via Rastrelli
Ecco a Cecilia partire partire da questo Livia Turco ha raccontato di aver sentito il bisogno di scrivere questo libro perché lo scorso anno nelle tantissime celebrazioni che hanno accompagnato il centenario della nascita del Partito Comunista Italiano
Questa storia collettiva questa genealogia femminile e arrestata troppo in ombra
Del Turco scrive proprio per l'importanza del pensiero e dell'azione delle donne comuniste le partite evidente e centrale nei documenti nelle mozioni congressuali
Ma un po'più marginale dei nei fatti e a me ha colpito un racconto una cosa
C'è capitato qualche tempo fa per i cento anni di Berlinguer mi è capitato di moderare un iniziativa dove c'era Livia Turco e Pierluigi Castagnetti e ricordo la forza con cui Livia parlava delle donne comuniste del rapporto con Berlinguer del femminismo e capisco perché lei alla fine abbia alla finitezza cosa che sta per uscire questo libro
Ero molto curioso di leggerlo perché secondo te Cecilia questa poi nelle mozioni congressuali c'è era nel anche nell'agire politico ma poi in realtà restava nei fatti un po'marginale questa presenza e questa forza delle donne comuniste
E stava marginale nella trasmissione della memoria perché io penso libro di Lidia e se mai Federica colto anche questa OPA allora il generale no guardi
Fa vedere quanto sia stato centrale quanto sia dall'origine presente questa presenza scusate il gioco di parole
Era successo lo stesso con la CGIL
Lo voglio dire perché io ero assessore vicepresidente la Provincia
E mi chiamò Betty leone che allora era segretario della CGIL pensionati e mi disse facciamo una cosa da tempo perché per il centenario non sta cioè non c'è il racconto delle donne del sindacato
E successo qua per i centocinquanta anni della storia d'Italia non so se vi ricordate le polemiche cioè sul cioè il punto è che non se non siamo ancora a Noemi
A
Come dire al a ricordarci Dinoi
A ritrovare la lei no le radici della nostra libertà appunto e accorata a costruire e segnare la la nostra genealogia anch'corriamo ogni volta il rischio che questa roba tenda come viene derubricata e questo è la spia
Di un maschilismo ancora fortissimo proprio nelle lenti che guardano nella nella ricerca storica Lidia ricorda quanto c'è voluto anche per riconoscere il ruolo delle partigiane io devo dire voglio ringraziare in Libia che ha diciamo da qualche anno ha proprio questo ruolo insomma anche da quello che fa la Fondazione Iotti no quello di no non disperdere trasmettere attualizzare
Una memoria è un racconto di quello che le donne
Comuniste in particolare hanno fatto perché sono un pezzo della storia del Paese cioè non sono da un'altra parte
E sono dentro il Paese sono un pezzo importantissimo della storia del Paese e e di questo davvero la voglio ringraziare e perché diciamo quando ricevi un'eredità sei anche più forte no anche per fare le cose che Federica dice dobbiamo fare oggi assumerci anche quella di indicare una direzione a questo Paese in un momento in cui di grande crisi internazionale e non solo
Ecco io questa storia l'ho incrociata lo lo insomma
In qualche modo c'è anche un album di famiglia devo dire c'è anche proprio mia madre sono figlia di una donna comunista e che e e penso che arriva potentemente il segno di un'eredità e livello dice molto bene in quella sua introduzione quando individua anche i temi le categorie che guardate soprattutto nella pandemia secondo me sono tornate questi importanti celebri io l'ho anche con la Conferenza delle donne democratica io proprio ripreso alcune cose che di quelle di quel di quel periodo e lei dice una vendita che resta scolpite alcune categorie politiche utile oggi in questo nostro tempo
La famiglia basata sui sentimenti e pensate quante a ottenne questo concessa come apre davvero a tutte le le a diritti no tantissimi diritti
E questa esproprio Nilde Iotti no e proprio la sua storia è quello che lei ha scritto nella Costituzione quello che poi ha fatto con la riforma
L'autonomia e la relazione tra donne e l'autonomia e il filo rosso di questo libero da Lidia Ravera fino alla carta delle donne la coscienza del limite
E quindi quello che è stato Chernobyl e liberamente cervo perfino perché gli anni Ottanta sono i miei vent'anni c'è quindi come noi abbiamo pensato il tema dell'ambiente del limite di quello che si può fare non si può fare ma anche limite che ti dal tuo corpo no quello che puoi fare
E non puoi fare e il valore del tempo
Dei tempi di vita la politica che si prende cura degli individui cioè noi abbiamo veniamo dal due anni in cui questa cosa della politica che si prende cura
E della cura delle anche il nuovo femminismo e tutto su questo paradigma
Della cura del pianeta degli altri l'interdipendenza tra le persone che il Codice ha fatto vedere
E e quindi tutte cose i tempi no quando che sono esplosi no nello da Honda e poi dopo e quindi tutto il tema che noi oggi poniamo del congedo di paternità del web fa della condivisione del tempo della cura perché non è solo un problema delle donne
Che hanno un tempo diciamo in qualche modo prigioniero di doveri altrimenti ci sono persone che non hanno scusate
Nessuno che li accudisce è un è una è una cosa che riguarda la qualità della vita della convivenza e la qualità delle persone che hanno bisogno di sostegno per essere loro che Ottone quindi questa storia è ricchissima e e Livia fa vedere bene davvero come ha detto che dica che non libretto appunto le saggina però c'è tutto cioè dal primo testo che guardate il nostro femminismo
Ma c'abbiamo messo là per rimettere questa parola in circolo che sembra e che soprattutto non le diamo solo agli anni settanta la seconda ondata invece cento anni fa centouno anni fa Camilla Ravera prima detto Lidia Ravera mi sarebbe l'Italia va be'Camilla Ravera
Scriveva il nostro femminismo per distinguerlo dal femminismo borghese e e e parlare di quello della battaglia che le donne comuniste marxiste dovevano fare e lo scriveva sollecitata da Gramsci l'altra cosa che c'è in questo libro che era un era un uomo attentissimo alle donne
C'era uno che a cena andava in cucina a parlare con la con la moglie che stava perché costiera ed anche nelle famiglie dei comunisti
E quindi era era un uomo veramente attento al al alle donne e al genere femminile
E ci sono questi i segretari questi leader comunisti Gramsci in quella fase Togliatti con la democrazia e la via la democrazia il appunto cioè l'idea di partito comunista nella nel dopoguerra come si doveva costruire in cui la questione femminile ha una sua autonomia una sua rilevanza ed è un pezzo fondamentale della via italiana al socialismo e quindi cioè questa interlocuzione e poi Berlinguer che capisce
Interloquisce col femminismo anche capisce anche perché cioè non capiamoci non c'hanno regalato niente certezza sta adesso sta di conflitti ci sono state le cose che gli dia racconta però ci sono state anche che dell'iter che e dei dirigenti politici che hanno capito che c'era un fatto importante che stava succedendo qualcosa di politicamente
Significativo che cambiava anche la politica perché Berlinguer disse appunto si allargano gli orizzonti e le questioni della sessualità della famiglia della della riproduzione diventano un pezzo importantissimo della liberazione e questo libro veramente racconta tutti i passaggi con grande riconoscimento per le ventuno
Ma dei costituenti le nove comuniste quindi quello che hanno fatto e questo davvero da veramente senso di una storia
Di una storia di un popolo devo dire io sto leggendo
Un libro che non avevo mai letto che un capolavoro dalla parte di lei di Alba de Céspedes lo so va be'ho cioè per fortuna uno ed è impressionante perché e contemporaneo del secondo sesso
Di Simone de Beauvoir mentre quelle un libro è un saggio monumentale sulla condizione delle donne questo è proprio il racconto i letteratura del popolo delle donne cioè la Roma
Nel fascismo cioè l'Abruzzo nel fascismo c'è la Roma occupata
E in cui si vedono queste donne nei condomini e l'ambizione di parlare a quelle donne delle comuniste degli anni Venti degli anni Trenta delle proletarie delle accade le case cioè di Panarea tutte le donne
A tutte le donne cioè di vedere quel popolo che guardate era veramente
Appunto disse ognuno prigioniera casa sua isolata nelle sue case perché era c'era una separazione tra la dimensione privata la dimensione pubblica nord
è impressionante c'è questo desiderio
Veramente delle altre e di libertà e perché questa l'altra cosa e forse la sto facendo lunga che questo libro ti Consegna e che la politica è un cimento collettivo cioè che il tuo desiderio di libertà
E di autonomia si dà nella relazione con le altre ha bisogno delle altre anche perché scopri che non è un problema personale ma un'ingiustizia quella che ci sta succedendo no non è una cosa
Libia dice forse non abbiamo fatto molto questo
E però non l'avevamo perso questore guardate che la scommessa di riaprire la Conferenza delle democratiche un luogo autonomo non separato ma autonomo
E e la scommessa di cercarsi anche costruirlo noi un noi perché se non abbiamo un noia anche la competenza la particolarità all'eccellenza della singola non ce la fa non emerge ma invece essere dentro un progetto collettivo
Io credo che questo dà veramente forza e scatena anche la potenza del trasforma attiva delle cose
Che vogliamo fare lei dice forse non abbiamo fatto i conti col potere con la leadership io penso che questo è un punto essenziale perché noi poniamo giustamente le questioni del potere e della condivisione no e dell'accesso al potere e delle statistiche di genere del fatto che questo Paese indietro
E della necessità per esempio di avere le norme per entrare nel CDA
Ma se non entriamo solo nel CDA
E non cambia l'organizzazione in nel modo in cui quell'azienda fatta cioè se noi quando quando rompiamo il tetto di cristallo non ci portiamo dietro un'idea diversa per cui le basi su cui era costruito quel tetto di cristallo cambiano
Noi rimaniamo Solenghi cioè possiamo stare loro i quali dopo magari se viene meno la norma ritorneranno tutti uomini e cioè se tu non produci il cambiamento
Cioè le donne perché la lavorano così poco in questo Paese perché c'è un rapporto tra tempi di vita e tempi di lavoro osceno che chiede a loro di scegliere se essere madri o lavorare a parte che non c'è lavoro anche quindi certe ma anche di creare occupazione quindi la cosa importante che viene fuori qui è questa ed è la relazione con le altre
Penso a donne che io ho avuto la fortuna di conoscere come Giglia Tedesco che appunto fu mandata alla lei vuole fu eletta lì la mando Nilde Iotti perché lì erano gli anni in cui bisogna fare lo Statuto dei lavoratori e lei con le le bobine io sto sto doveva lavorare su quella cosa io sono testimone del fatto
Che quando Giglia Tedesco era assessore al Comune
Vennero le deboli inetti la Carla la la fabbrica era chiusa male le polline continuavano a vedersi tendono a fare una gita a Roma Gigli abitiamo per farle
Vedere il Comune farle incontrare Veltroni ed erano ancora le sue le bollicine con la loro senatrice cioè quelli quella rappresentanza così no così vissuta anche fuori ormai dalla rappresentanza
E il rapporto col femminismo le associazioni il pensiero cioè se ne pensiamo che l'ostilità RAI è una grande teorica del femminismo internazionale francese intervenuta al congresso del Partito comunista
Non sono non non so oggi chi dovremmo chiamare cioè però insomma era un rapporto fortissimo con le pensate Licci e la riflessione femminista che ha portato alla carta delle donne ha portato a delle cose
Poi incomplete non come però insomma c'è stato uno scambio con l'esterno enorme pensando sempre a tutte le donne a tutte le donne no no no it ma tutte le donne le donne della vita quotidiana et io penso che questa è la cosa importantissima che questo libro ci consegna intanto una storia di cui io voglio a farmi erede
C'è una storia che peraltro per alcuni anni non abbiamo più nominato no
Le donne la storia dei comunisti e delle comuniste che hanno fatto grande questa democrazia e di cui il partito democratico è uno dei è un partito
Che eredita quella storia e noi dobbiamo esserne fieri come l'eredità altre da qualche giorno fare l'anniversario di Tina Anselmi
Prima donna ministre
Ma questa storia c'è e noi dobbiamo esserne fieri alla mia generazione alla libertà forse più di altri di esserne fiera
E poi appunto insieme insieme insieme si può produrre davvero campi il cambiamento necessario per la libertà e l'autonomia delle donne che ha un valore generale cioè oggi noi abbiamo delle cose da dire a come si esce da questa crisi non lo non volevo parlare del libro però insomma
Questi temi anche le parole che Lidia c'ha detto abbiamo delle cose da dire su come si crea occupazione sulla questione della cura al centro su come si riforma la guerra sulla nostra agenda che da qui al venticinque settembre dobbiamo proporre a questo Paese a questo Paese
Per un'uscita da da una fase molto difficile che stiamo attraversando
E qui c'è ci sono Ale attrezzi per farlo bene per a vedere come dire
Punto sei sapere che sia un'eredità no e si continua una battaglia grazie
Grazie a Cecilia e ha è molto bella questa definizione della cassetta degli attrezzi di un libricino così agire e così e arriviamo all'autrice a Livia Turco per molto bella e in questo libro anche la citazione di un autorevole dirigente comunista Adriana Serroni
Che appunto per le cose che diceva Cecilia proprio quella del dell'attenzione alle donne a tutte le donne e a quel cercare di portare istanze sociali e all'interno del pc Adriano asilo-nido Serroni di fronte alle lamentele delle compagne
Sulle incomprensioni con gli uomini del piccino
Rispondeva iniziando la la frase col suo col inconfondibile o bimba e diceva o bimba i nostri uomini solo la parte migliore della società italiana ma sono pur sempre parte della società italiana
Ecco è uno dei fili conduttori di questo volume che le donne comuniste le militanti tutte le volontarie dei simpatizzanti hanno avuto un ruolo peculiare prezioso secondo me Livia nel proporre nell'affermare
Anzi istanze di rinnovamento all'interno del partito
Cioè o Pieve e molto più riconosciuto secondo me riprenderà anche una cosa che diceva prima Cecilia quel la classe operaia di studenti
Meno secondo me questo aspetto e per questo è molto prezioso questo volume e perché insomma questa sorellanza ha avuto il merito di aprire porte e finestre Picci alla Società italiana anche ancora di più
Una sorellanza che però non si è posto al ne parlava prima Cecilia mi sembra molto interessante ieri come forse anche oggi però ecco in rete il tema del potere con esso il tema della leadership anzi di un nuovo modello di leadership per le cose che diceva proprio Cecilia e io chiude ti passo la parola ricordando però quello splendido slogan che tu avevi coniato insieme a tante dalla donna dalle donne la forza delle donne Livia Turco
Altri
Beh insomma intanto lasciatemi renderebbe socializzare l'emozione quindi per essere qui con voi e per le cose che ho sentito
E per l'argomento di cui parliamo parliamo delle compagnie
Indimenticabile il compagno
Quindi intanto saluto alle compagne che sono equiparati quali
Abbiamo vissuto e condiviso lunghe battaglie
Alle giovani ci teniamo moltissimo
E quindi grazie Federica
Ringrazio molto Cecilia D'Elia la ringrazio per
Per come non poteva che essere così come ha raccolto il libero e soprattutto la ringrazio per il lavoro che sta facendo
Perché effettivamente
Dopo una fase in cui si era veramente per passa questa dimensione del noi tra le donne
Ecco avervi messo al centro la costruzione di luoghi collettivi dei luoghi autonomi di costruzione di battaglie
Prezioso
Ed è prezioso per il tempo che stiamo vivendo perché il tempo che stiamo vivendo ha dimostrato che questa
Ipertrofia dell'invio
è l'origine dei tanti disastri
Che le l'ipertrofia dell'io non ce la possiamo più consentire dopo la pandemia che ci ha dimostrato il contrario che siamo soggetti fragili e interconnessi che hanno bisogno l'uno dell'altro
E soprattutto non se la possono consentire alle donne perché hanno da dire molto di più
Che non una affermazione puramente
Individuale copiando modelli e senza fare lo sforzo della originalità pensando che il tetto di cristallo fosse rotto anche un a un certo punto è successo questo
è successo che si è pensato che forse rotto il tetto di cristallo e che quindi ciascuna
Ce la faceva da sola
Poi si è scoperto che non era così
E e ti ringrazio molto Federica perché
Io credo moltissimo nella
Nel passaggio di testimone nell'acqua nella solidarietà tra le generazioni
Come ha detto Cecilia in questi anni
Ho pensato che fosse molto importante dedicarsi
Alla costruzione della storia della memoria femminile
E di
In qualche modo costruire questa solidarietà questa alleanza tra generazioni
Per una questione che attiene proprio all'esercizio dell'autonomia e della libertà ed esercizio della leadership e quindi dopo una prima risposta al tema della leadership
Che non so se non ci potrà non c'è la possibilità di esercitare una leadership autorevole
Se le donne anche nella politica non ha non costruiscono non si costruisce una genealogia femminile
Se le donne non possono dire
Lei
C'è la mia forza la devo a lei la devo a quelle battaglie
E se non c'è una genealogia femminile
Si sanasse entrare
Alleate
Dei l'iter di turno
Questo ci insegna la politica
Pensa che insegna l'esperienza io lo dico
Anche con più libertà avendola vissuta nella storia
Non si può essere solo alleate dei leader anche quando li amiamo molto e anche quando gli stimiamo molto bisogna
Come certi come ha scritto Teresa Noce in quel mirabile Gioventù senza sole che uno dei primi libri che ho letto
Cammina con le tue gambe cammina con le tue gambe
E per camminare con le proprie gambe
C'è bisogno del nove
Per camminare con le proprie gambe c'è bisogno di qualcuna in cui riconoscersi a cui dire Attene verso di te ho un debito
Ma per costruire questa genealogia femminile
Anche qui voglio essere molto schietta
Bisogna che ci mettiamo d'accordo
Perché una genealogia femminile la si costruisce se ci sono delle madri generose
Che pure consapevoli della fatica e del tanto che hanno fatto non si considerano dei padreterni e non sono delle madri matrigne
E soprattutto sanno mettersi in relazione ad ascoltare le giovani
Poi però ci vogliono delle giovani
Che scelgano di essere delle figlie
E cioè che riconoscano che ci sono delle madri
Che riconoscano un debito ad altre generazioni di donne
Questo si era interrotto perché noi abbiamo vissuto la retorica per tanti anni del per la prima volta è no non è vero per la prima volta cioè il reddito di inserimento per la prima volta c'è una misura no c'è stata in passato
Se tu arrivi la su senza come dire la consapevolezza che fai parte di una catena generazionale
E allora
Ne trovai anche un vantaggio
Perché dire per la prima volta
Significa tante volte cimentarsi in in come dire
In battaglie
è
Come dire avere a che fare con dei nodi con dei problemi che se tu avessi con l'assunto le battaglie precedenti
Dell'effigiato
Acquisite
Quindi ecco
La
Una leadership
Femminile secondo me è possibile costruire soltanto con una genealogia femminile nella politica e con la costruzione del rapporto madre figlia e che sia un rapporto consapevole
E questo
è un punto di cui sono sono convinta e quindi
è il senso anche di un impegno
Ed è ed era sicuramente una molla che è stata alla base di questo
Di questo libro
Però non sarei sincera
Se non dicessi che la ragione che mi ha portata lo scorso agosto a decidere di dedicare il mese di agosto usando le in soldi e quindi al freddo nel mattino presto sarà mio fratello Luciano affermata alle sei fermentati vedo che al computer
La Monella che mi ha portato nel dire
Eh no c'è un limite a tutto
E stato vedere e nel centenario del PC
Neanche Camilla Ravera ho sentito nominare da interventi di autorevoli dirigenti del PC no
No
Non è possibile Novellino sulla storia che è stata la storia grande
E si parla è quella storica io l'ho vissuta siccome a quella storia debbo
La più grande cassetta degli attrezzi
Quante volte quando mi son trovata essere ministro mi sono detta
Ma
Quando ero nella sezione del PGT Borgo San Paolo
Che ci sento ci insegnavano che bisogna sapere tutto ma proprio tutto del quartiere in cui gli abiti
E quelle che mi sa e che è quella che sapevano proprio tutto del quartiere in cui abitavano erano le compagnie
Quella che magari non facevano parte degli organismi dirigenti quelle mediche magari non intervenivano spesso
Ma anche elettorali ti portavano nei caseggiati più nascosti di Decebalo venivano in sezione e dicevano guardate che voi fate dimenticando alcuni luoghi del quartiere per esempio fate i mercati più importanti ma vi dimenticate di quel mercato ora
Dove c'è tanta gente che invece ha tanti problemi non vi volta
O quando ci insegnavano a fare la diffusione erano mai state nella diffusione dell'unità
La diffusione dell'unità ci si trovava la domenica mattina si andava a prendere il caffè perché c'era la dimensione della comunità cento c'erano anche i compagni ma speciali anomala e compagni
Speciali erano le compagne che dicevano
Allora
Prima andiamo a portare l'unità ai compagni e le compagnie iscritte poi andiamo a portare l'unità quelle che sappiamo essere le nostre lettrici pensate sapevano chi erano le elettrici del proprio quartiere
Morì sapevano quelle che erano le strade in cui ci avevano votato di meno
E pelle bisogna porre molta attenzione alle strade incomincia le persone ci hanno votato di meno
Ed era difficile andare lì
Perché magari che chiudeva la porta in faccia
Ti dicevano non spulciare
Ma erano soprattutto le compagnie
Anche se a un certo punto dice a me che io devo andare perché dove andare a fare il pranzo che però si ricevono insistiamo perché alla fine quando tu andati a chiedere il voto
Non poteva non dirla tutti
Di vediamo soltanto quando si vota no al contrario chi vinceva Nocera è però totalmente le scatole che sapete anche con l'Inter
E in questo lavoro chi erano le mie maestre
Erano le compagnie
Quelle meno visibili
Quella che è magari erano meno presente negli organismi dirigenti
Perché vedete la cosa importante straordinaria del Partito comunista
E stato il popolo comunista
Certo
Con quei grandi dirigenti e questo valore è valso anche per le donne ragione
Chiusura
La frase che ha citato
Federica mi ha fatto molto piacere che tu vali eccitata era una frase di Togliatti
Che rimproverò l'età la prima Conferenza delle donne comuniste rimproverò le donne comuniste che essi giustamente si ponevano il problema di quante sono le iscritte le tesserate e Togliatti disse ma voi non dovete io occupare delle iscritte delle testate impicci
Voi vi dovete preoccupare appunto questo vera emancipazione delle donne
E quindi come a costruire un grande movimento unitario autonomo delle donne perché è la democrazia ha bisogno delle norme le donne hanno bisogno della democrazia quindi una grande visione è una grande lungimiranza
Quel quindi indubbiamente la forza dei gruppi dirigenti
Però quello straordinario può comunque
E di quello straordinario popolo comunista le donne sono state punto le sentinelle del campione
Sono quelle che hanno portato se andate a vedere
Generazione per generazione
Lei è con Gramsci che l'aveva capito sono state quelle che hanno portato
Le lotte non solo degli operai ma delle tabaccherie Elefante
è delle braccianti
Che hanno ricordato
Che le casalinghe e il lavoro casalingo doveva esser riconosciuto
E ditemi se questo questo avveniva negli anni
Con l'Ordine Nuovo
Non è una grande nera un l'approccio fortemente innovativo rispetto a una concezione del lavoro salariato
Per cui l'operaio era l'operaio guardate io ne ho vissuto la mia formazione politica Torino e e e e il conflitto che noi donne abbiamo vissuto a Torino era non esistono soltanto gli operai della FIAT Mirafiori per favore esistono le lavoratrici della soletta le operaie alle lavoranti a domicilio letti
Quindi il l'innovazione
Di una cultura per cui la cultura del lavoro non era soltanto un certo tipo di lavoro salariato un certo tipo di operaio
A questo le le compagne lo hanno fatto degli inizi
Per non parlare poi via
Negli anni quaranta negli anni Cinquanta
E mettetele la
Una delle come dire di meriti di questa storia delle donne comunista è stata quella appunto il nostro femminismo ma vi pare che
Nel mille novecentoventuno
Il documento più importante del PC vive esempi civiche dell'Ordine Nuovo poi diventerà
Documento che si chiama il nostro femminismo
Torneranno negli anni dell'emancipazione io per esempio sono sempre stata molto critica rispetto a un'impostazione
L'emancipazione del femminismo sono cose totalmente alternative no il femminismo ha rappresentato indubbiamente una rottura mettendo al centro il tema della sessualità della dell'autonomia delle donne ha rappresentato una rottura
Ma non si può dire che la stagione dell'emancipazione sia stata la stagione
In cui ci si è occupati soltanto degli aspetti della condizione materiale no nella la novità e il portato appunto di quelle sentinelle del cambiamento era idea del valore della coscienza delle donne
E il centro è stato poi il meglio di alcune in particolare niente Silvia di averli insistito su il valore della famiglia quindi c'è stata una originalità di elaborazione
Che è legata proprio al fatto che quel popolo
Aveva un legame profondo con le donne
E quindi mi è parso doveroso reagire rispetto questo oblio
E mi sono anche a detta
Che e questo vale per le donne per camminare con le proprie gambe
Mi sono detta ma perché tutto era prendi con Tizio con Caio e che non che parlando della storia delle dei dei comunisti non ha citato le comuniste ma danno per scontato
Vista l'esperienza della storia che c'è ci abbiamo fatto il callo
Non il problema semmai ecco prendere atto che come diceva Adriana Ferroni sempre parte della società italiana
Non
Non
Non
Attenuò questa critica la mantengo
Però c'è un dovere che appartiene a noi donne
Cioè non è possibile non possiamo chiedere agli uomini di riconoscere la storia delle donne se le donne non si mettono in gioco e non sono loro a fare la propria parte e dunque a raccontare a scrivere
Infatti il senso di questo libretto ecco l'appello
Un appello
Un appello che rivolto a tutte le donne di quella storia fate in modo che non cada nell'oblio che è la storia di quel popolo sia raccontato lo possiamo fare in tante lo possiamo fare in tandem io penso che intanto agli Abba non scrivere la storia che hanno vissuto
Penso che si debba arricchire gli archivi che ci sono
Della storia delle donne comuniste
Bisogna mentire agli archivi perché quando si va a fare una ricerca poi ti dicono abbiam trovato poco
Non ci sono materiali
Qui e io faccio questo
Fare in modo che non si cada nell'oblio
E e che questo attiene appunto a una nostra responsabilità
Credo di aver detto di quella storia
L'esercizio della leadership
Io credo
Che sia stata
Umanamente Eno questa esperienza della sorellanza io l'ho vissuta vissuta profondamente e qualcosa di indimenticabile
Non potrò mai dimenticare le compagne della mia sezione le compagne della sezione femminile di Torino e compagni con cui ho fatto questo è stata dunque questa sorellanza è stata
Nulla un elemento di solidarietà profondo e misura chiesta ma perché quella solidarietà profonda anche se avevamo punti di vista diversi che dopo la sto dopo con la fine del PC sono esplose poi
Avevamo anche approcci diversi
Non è per esempio che il suo rapporto col femminismo la pensassimo in modo uguale
Solo il rapporto prima donne o prima comuniste che attraversato tutto il dibattito aveva opinioni diverse
Ma che cos'è che ha
Cimentato quella rapporto umano
Che io mi auguro si riscoprono nella politica
Mi auguro che si riscopre della politica
E quello che ha cimentato per rapporto umano era
Il fatto che tu sentivi
Intanto di avere una visione del mondo e della società
Di avere un senso di appartenenza
Appartenente a una parte che aveva l'ambizione di cambiare il mondo
Questo senso di appartenenza
E poiché ciò che ti cementata la sorellanza vera un'idea della politica si profonda per noi noi ci divertivamo stavamo bene eravamo contente
Se riuscivamo a fare Del Bene per le donne del nostro portiere per le donne dalla nostra fabbrica se vendevamo che in Parlamento si strappavano dei risultati queste averne motivo di grande gioia
Di grande di grande cc di grande umanità dirà era la casa che ci univa profondamente
L'esserne contenti
Di quei risultati non esserne contente d'esserne contente perché li ha neri proprio ci avete messo l'anima sia eccellenti creduto
Quindi queste intende la politica
E poi io
Da è stata importante Raf sorellanza
Perché noi avevamo una battaglia in più
E ne eravamo consapevoli come donne
E la battaglia in giro che dovevamo fare
Era quella di farci rispettare dei nostri uomini
E questo era un problema che avevamo tutte che aveva laddove la compagna che veniva la festa de L'Unità e lavorava nelle cucine
A quella che era nella segreteria del partito che doveva prendere la parola
Avevamo tutte il problema
Di sentirci riconosciute autorevoli ai nostri uomini
Maschilismo non lo so non credo credo che forse sì certo anche questo anche se poi quando abbiamo fatto le battaglie penso alla vicenda sulla bontà o no emblematica quella battaglia
Indimenticabili quei comitati federali in cui il PC si presentò con la proposta sulla legge sull'aborto in cui ha deciderà una commissione di esperti dalla travolgerlo con la proposta
è il fumo l'esercizio di un conflitto esplicito con un partito che poi l'ha capito
E Adriana Ceroni che poveretta era combattuto da sola
E c'era ben felice di vedere quella marea che buttava addosso ai nostri compagni il il no a una proposta e per favore cercate di capire
è quando hanno capito però sono stati consegnati non parlo solo di Berlinguer
Ci vorrebbe una cosa a parte super l'inverno sulla sua peculiarità sul suo speciale rapporto con le donne
Ma dico dei compagni dei compagni delle sezioni e compagni
E una volta
Agito il conflitto una volta poi poiché una volta ha dimostrato che in quel modo cambiari la società ed era utile per cambiare la società
Gli alberi come alleati
Però vedete questo sapere che dovevamo fare tutte la stessa fatica per farci riconoscere autorevoli è stato un altro elemento che ha cementato la sorellanza
Sono superate queste cose io non credo
Anzi
E sono molto contenta che Cécilia l'abbia detto Enock propongo con forza
E che Federica abbia come dire proposto questa visione come
Il tema la necessità di incidere e di avere uno sguardo sul mondo no perché nella battaglia delle donne oggi dobbiamo incidere e avere uno sguardo sul mondo
Ma i problemi di ricostruire un senso della politica in cui ciò che conta e Ciocchetti fa stare bene
è sentirti utili per gli altri
Io credo che sia un grande problema dell'oggi
E che sia tutt'uno con la costruzione le invenzioni di una nuova politica popolare
Così come credo sia un problema dell'oggi
Il riconoscimento agli autorevolezza femminile io non credo che far Cecilia faccia meno fatica di quella che facevamo noi
A far riconoscere l'autorevolezza femminile in tutti i luoghi della politica
Anche perché
E su questo poi mi taccio
Dico anche quella che è stata una fatica personale
E essere autorevoli nella politica
Significa anche combattere quello sentimento per cui non ti senti mai adeguata
Non sei mai opposto
Semmai avremmo anche questo il sentimento è elemento gli forza
Perché ti fa essere umili e io credo che sia una grande dote l'umiltà nella politica come nella vita
Ma quello sentirti per non sentirti adeguata
Tifa anche ed è quello che rimprovero alla mia generazione
E anche quello più netti
Non ti fa fare il passo mi metto in gioco
Con le altre
Ma mi metto in gioco
Perché quel sentimento per cui non ti senti il mai fino in fondo adeguata
è un nemico dell'esercizio della leadership per esercitare la leadership di sogna coniugare l'umiltà ma anche il senso disse il giusto senso di essa e tante volte le donne non riescono a far valere il giusto senso disse
E comunque questo è un modo una cosa io ho vissuto su cui mi sono molto interrogatorio
Mi dispiace che la mia generazione sia quella che non ha
Saputo esercitare la leadership come dire mi metto in gioco come leader di questo partito
Però penso che sia una generazione che con il noi comunque ha fatto molto
Grazie grazie a Livia Turco e ringraziamo Federica Salvatore Cecilia D'Elia e ancora vivi a tutti voi per essere stati qui non so se cioè qualcuno il mi raccomando io ripeto compagne una storia al femminile del partito comunista italiano potrete comprare in libreria perché qui non c'è in questa libreria qui però mi raccomando
è ne vale la pena