leggi tutto
riduci
09:30
leggi tutto
riduci
Nella nota di questa settimana non posso non parlare di Donatella ordo la giovane donna di ventisette anni che si è suicidata nel carcere di Verona
Molto è stato detto e scritto in questi giorni sulla numero impressionante sui numeri impressionanti dei suicidi nelle carceri italiane all'inizio dell'anno in meno di otto metri sono già cinquanta più o meno uno ogni cinque giorni
L'anno scorso nello stesso periodo di tempo furono trentaquattro i problemi che affliggono le nostre carceri sono sempre gli stessi sovraffollamento elevata presenza di stranieri di tossicodipendenti
I detenuti con problemi psichiatrici carenza di personale specializzato
Nelle carceri i suicidi sono sedici volte in più rispetto a quanto accade fuori è una vera e propria strage che va avanti da anni
E che aggrava di anno in anno senza che chi ha responsabilità politiche prenda decisioni in grado di porre fine
Alla mattanza non misure tampone sull'onda dell'emergenza ma provvedimenti strutturali provvedimenti efficaci razionali provvedimenti duraturi provvedimenti che devono riguardare anche le leggi che sono causa del cronico sovraffollamento che affligge le nostre carceri una per tutte e prima fra tutte la legge sulle droghe
Sulla vicenda di Donatella odo sullo stato delle nostre case è stato detto e scritto molto ma non abbastanza secondo me
è peraltro vero che Donatella i detenuti e le detenute che si trovano nelle sue stesse condizioni patologiche di dipendenza da sostanze non dovrebbero stare in carcere ma la questione non è solo questa
Chiede però che fossero legalizzate se ci fossero leggi e politiche diverse da quelle attuali
Donatella e quelli che si trovano in una situazione come la sua non sarebbero stati costretti a commettere reati non sarebbero finiti nel circuito penale non sarebbero finiti in carcere
Ignorare questo aspetto significa semplicemente nascondere la realtà
La legge sulle rogatorie nata trentadue anni fa era sbagliata già allora ma è stata ampiamente superata dall'evoluzione del fenomeno ed è totalmente fallita sul piano della prevenzione e del contrasto e però continua a rappresentare il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia italiana e nelle carceri il trentacinque per cento dei detenuti e quindi più di un terzo è in carcere a causa dell'attuale normativa
Una percentuale quasi doppia rispetto alla media europea e mondiale il trenta per cento dei detenuti entra in carcere per possesso di sostanze illegali finalizzato allo spaccio ma parliamo di spacciatori piccoli piccolissimi subito rimpiazzate su nel mercato illegale
Quasi il trentasei per cento di coloro che entrano in carcere e più del ventotto per cento detenuti presenti sono certificati e come tossicodipendenti e molti di loro soffro anche di altre patologie
Decine e decine di migliaia di fascicoli relativi a procedimenti per però che gravano sui tribunali italiani ma nella stragrande maggioranza dei casi si nomina riguardano qua grandi trafficanti o boss della criminalità organizzata
Il novantasette per cento quindi stiamo parlando perché ti della quasi totalità delle denunce riguarda lo spaccio e il piccolo traffico e nemmeno il tre per cento l'asso citazione per delinquere finalizzata al traffico i detenuti a causa dell'articolo settantaquattro della legge quello che riguarda appunto l'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti
Sono infatti solo un migliaio su cinquantacinque mila detenuti
Senza l'attuale normativa o senza detenuti degli strati come tossicodipendenti non ci sarebbe alcun problema di sovraffollamento nelle carceri
Questa situazione è iniziata nel mille novecentonovanta anno di entrata in vigore del Testo unico sugli stupefacenti va avanti tuttora e niente indica un'inversione di tendenza
La guerra alla droga divenuta guerra la ragionevolezza guerra le evidenze scientifiche guerra alle persone il proibizionismo uccide i morti per overdose i ragazzi che sono un cd perché finiti nei guai a causa di pochi grammi di fumo le persone morte a causa di un apparato repressivo cieco e violento
Anziché prendere atto che le sostanze psicoattive fanno parte della storia umana
E adottare norme efficaci per governare il fenomeno e ridurre i rischi per tutti i consumatori hanno la guerra alla droga prosegue nell'illusione di eliminare alcune sostanze ma come e solo alcune ma come ogni guerra produce danni incalcolabili morti e vittime dirette e indirette
Donatella Oddo gli altri le altre come lei sono morte a causa di una legge ingiusta anima leggine efficace
Tutti loro avrebbero potuto essere ancora vivi se il fenomeno dell'uso e dell'abuso di sostanze illegali fosse governato da una politica diversa
Da quella che qualcuno pretende di protrarre ancora contro ogni evidenza nonostante il suo fallimento e la sua manifesta inutilità
Sarebbero ancora vive se ci fosse una politica realmente efficace e sostenibile basata sulle evidenze una politica umana
E la loro morte delle sofferenze causate dalla legge sulle droghe del prezzo che tutti siamo costretti a pagare nessuno però è stato mai chiamato a rispondere e sarebbe ora invece di aprire finalmente un un confronto pubblico serio valutare costi e benefici delle politiche seguite fino ad oggi e chiederne conto a chi le ha volute chi continua a sostenere le contro ogni evidenza e contro ogni ragionevolezza
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0