"Economia e sicurezza: una impostazione di strategia globale"

Il ciclo delle ricerche
Che li stringe intende effettuare
Sui problemi
Della sicurezza collegati
E problemi economici
Credo che nessuno si sia ancora dedicato a esaminare questi degli anni e come son certo risulterà della conferenza del dottor Cipolletta
Presentano una notevole importanza
Al nostro invito hanno risposto
Molte professionalità volevo del pubblico
Alcuni si sono scusati che fra questi il ministro Dini
Colleziona avvertiti che non potrà partecipare
L'onorevole Parlato sottosegretario di Stato
Rilancio
Il ministro
Publio Fiori ministeri Trasporti replicazione penultimo una segreteria del presidente del consiglio ci ha telefonato stamattina che Presidente si scusa di non poter partecipare a questo nostro incontro
Il dottor Cipolletta è ben noto
A tutti voi
Non soltanto per la carica che occupa
Ma anche per l'esperienza che ho accumulato in queste cariche che si aggiunge alle sue esperienze accademiche
Il dottor Cipolletta infatti direttore generale della Confindustria
E Cavaliere di Gran Croce
Ha conseguito la laurea in scienze statistiche ed attuariali presso l'Università di Roma
Docente a contratto presso la Libera Università degli Studi Sociali Luis
Facoltà di Economia e Commercio pericoloso economica e politica del lavoro
E anche consigliere del consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Inoltre
Dedica una parte del suo tempo l'attività editoriale nella sua veste di vicepresidente dell'Editrice il Sole ventiquattro Ore
E anche membro del consiglio generale dell'Istituto nazionale per lo studio della congiuntura membro dalla Società italiana di statistica della Società italiana degli economisti della Società italiana di economia demografiche e statistiche
E inoltre pubblicista e commentatore economico per il Sole ventiquattro Ore per mondo economico
Il tema al quale si dedicherà questa mattina
Del quale non parlerò evidentemente e da noi Istituto Studi e Ricerche difese ritenuto estremamente importante
E può sembrare strano che un istituto dedicato soprattutto all'Est tutti agli studi strategici
Si occupi anche di problemi di economia in realtà riteniamo che senza un'economia Sanna
Quali che si agli sforzi che in un Paese può compiere nel campo della difesa non c'è nessuna sicurezza
E se si vuole andare
Esaminare le varie vicende storiche dei rapporti fra economia e sicurezza ci si accorge che molti issati anche nelle guerre mondiali
Che hanno cominciato la guerra in condizioni di estrema difficoltà dal punto di vista militare avendo alle spalle un'economia molto robusta come l'avevano quindi terra e la Francia alla vigilia della prima guerra mondiale come la è vero
L'Inghilterra e gli Stati Uniti alla vigilia della seconda guerra mondiale
Con un'economia sana alla fine i rapporti di forza anche militare si rovescia quindi estremamente importante dare un'occhiata
Molto accurata ai problemi dell'economia nella misura in cui si ricollegano
A quel tanto di stabilità di cui ha bisogno di difesa di un Paese per garantire la sicurezza di questo Paese ma credo che meglio di me dottor Cipolletta ci spiegherà
Come sanno le cose sul piano economico
La parola al dottor Cipolletta vuole farlo
Come credo perché se preferisce sia seduto
Io ringrazio di questo gradito invito svolge alcune considerazioni su economia sicurezza e come ha detto il presidente
Il mio discorso sarà centrata essenzialmente si rischi di stabilità che a un Paese quando si trova in situazioni economiche difficili e ha scelto
A tal fine come soggetto
Eccome
Ombra di Banco che ci assilla ormai da tanto tempo il problema del debito pubblico il debito pubblico è un po'la somma di quelli che sono i problemi
Del nostro Paese è il risultato
Di tutta una serie di
Politiche di comportamenti che questo Paese ha fatto ma oggi non è soltanto il risultato è un soggetto attivo
Perché il debito pubblico interviene sulla politica sull'economia sul sociale
E destabilizza in una qualche maniera il Paese
Ed è quindi importante d'altra parte è storia di tutti i giorni e anche di questi giorni
Che si facciano politiche e azioni per evitare che questo peso del debito pubblico porti a forme di disgregazione anche di carattere nazionale
Cercherò di parlargli di questi rischi evidentemente quando si parla dei rischi
Se ne parla sempre a tutto tondo come se già fossimo dentro questi dischetti vorrei rassicurare almeno a mio avviso non siamo dentro questi rischi ma ebbene avere presente quali sono i rischi di un Paese indebitato
Innanzitutto pochissime cifre che tanto li conosciamo tutti quanti l'Italia ha accumulato un debito pubblico grosso modo di due milioni di miliardi anche difficili da pronunciare non ci si capisce più bianche la velocità di crescita di questo debito
E gigantesca perché per raggiungere i due milioni
Di miliardi e di lire noi ci abbiamo messo venticinque anni ma per raddoppiare dai due milioni ai quattro milioni
Ci mettiamo Piero grosso modo cinque anni al ritmo di crescita del debito attuale
E
Che ha un po'di
Dimestichezza con le funzioni esponenziali si rende conto che questo fenomeno alla crescita molto rapida quindi tende a diventare sempre più grosso in valore assoluto può significare relativamente poco in valore relativo conta molto il prodotto nazionale di questo Paese
è dell'ordine di un milione ottocento mila miliardi di lire siamo milione sette quindi siamo grosso modo trecentoquindici al centoventi per cento nel prodotto è come se un'azienda
Forse indebitata per l'ammontare complessivo per oltre l'ammontare complessivo
Del suo fatturato e quindi rendere conto che siamo in una situazione di grossa difficoltà per remunerare questo debito
Lo stato
Spende grosso modo duecento mila miliardi di dire a all'anno che una cifra che come vedremo estremamente grande ora sappiamo tutti grosso modo per grandi linee
Come si è formato questo debito coi ognuno può dare un peso maggiore a certe fattori che a certi altri ma sicuramente noi abbiamo avuto una fase nella nostra storia agli anni Settanta in cui abbiamo dato il via
A uno stato sociale usano sociale che mi piace ricordare non era
L'invenzione perversa dei politici dell'epoca sì certo abbiamo fatto un sacco di errori su questo non ci sono dubbi ma ne venivamo dagli anni sessanta in cui questi stati sociali erano stati costruiti nella maggior parte dei Paesi occidentali in particolare in Europa basti ricordare l'Inghilterra che avuto la rivoluzione thatcheriana ma è anche stato il Paese che con Beveridge alla fine della la seconda guerra mondiale si è inventata lo stato sociale ed è stata il paladino lo stato sociale in tutto il mondo occidentale la Svezia con suo progresso sociale ecco l'Italia che era entrata in ritardo nei processi di sviluppo
A un certo punto sia trovata alla fine degli anni sessanta con un processo di sviluppo relativamente marcato il miracolo economico
Sarà comunque uno sviluppo molto forte una domanda di riforme sociali altrettanto forte e siccome eravamo in ritardo invece di fare le riforme sociali quando il Paese cresceva le abbiamo fatte negli anni settanta quando la congiuntura mondiale l'economia mondiale si è rovesciata ed è tornata indietro avvenuto il TC di petrolio e quant'altro e quindi noi ci siamo trovati a fare uno stato sociale
Quando le condizioni generali
Dell'economia andavano piuttosto verso il peggio e quando gli altri mesi cominciavano invece a tornare indietro è un po'come se noi ai nostri figli li promettiamo finalmente di portarli in vacanza e poi quando arriva il mese d'agosto gli si dice guardate non si può più devo tornare indietro vale in genere ecco le promesse che erano state fatte nei periodi di prosperità
Hanno dovuto essere applicate in periodi di forte difficoltà e non c'è stato verso di tornare indietro proprio perché ci sarebbe stato e c'è stata anche una rivolta di carattere sociale e abbiamo introdotto questo stato sociale degli anni settanta
E non abbiamo fatto un'altra cosa che era altrettanto importante l'abbiamo fatta molto parzialmente non abbiamo introdotto uno stato fiscale da Stato sociale
Di fatto noi non abbiamo adeguato il livello delle imposte negli anni settanta a quello che era il livello della spesa in preventivo
La cosa ci sembrava di poco conto perché i bilanci pubblici italiani degli anni cinquanta degli anni sessanta ero pressoché in equilibrio non c'erano sì c'era qualche squilibrio ma non erano cose di grande di grande rilievo
E quindi abbiamo cominciato piano piano e sull'onda della speranza che la crescita economica
Sarebbe stata comunque sostenuta abbiamo pensato che questo stato sociale si sarebbe finanziato cura crescere l'economia vi ricordate sicuramente le programmazioni economiche che assegnavano cinque sei per cento di crescita l'anno in termini reali ecco con tassi di sviluppo di questo genere
Con un'occupazione che cresceva dell'ordine del due tre per cento l'anno obiettivamente sarà promette un sistema pensionistico generalizzato un sistema sanitario generalizzato
Un sistema scolastico esteso a tutti quanti non sembrava qualche cosa di impossibile
E noi invece ci siamo trovati con una crescita economica rallentata un sistema fiscale riformato perché
La riforma dell'imposta e vende alla metà degli anni Settanta
Prese una parte del sistema fiscale cominciamo come italiani dobbiamo mettere a pagare le imposte alla metà degli anni settanta ma ovviamente cominciamo piano piano e quindi si forma questo grosso buco negli anni settanta il buco sembrava gestibile
Perché gli anni settanta
Erano anni di alta inflazione e di bassi tassi di interesse perché il sistema economico provava un'inflazione importata dall'estero e una tentativo di mantenere una stabilità all'interno aveva consigliato quasi tutti i Paesi del mondo a tenere bassi tassi di interesse nella speranza che l'ondata inflazionistica passasse e non si distruggesse
Quello che è il patrimonio risparmio accumulato rendere conto che se si rialza i tassi d'interesse improvvisamente tutti coloro che avevano sottoscritto titoli a tassi più bassi vedono distruggere il loro patrimonio e quindi di fronte a questa eventualità
Si decise di mantenere tassi bassi questa scelta che aveva una sua logica era anche una scelta perversa perché evidentemente tassi bassi inflazione alta una nacque in quegli anni l'illusione che la spesa pubblica potesse essere fare finanziata
Abbastanza facilmente il debito che cresceva non pesava anzi al contrario la crescita dell'inflazione e i bassi tassi d'interesse abbattevano il debito pubblico
I evidentemente si era un tantino ignari del fatto che il risparmiatore può essere Tosato una volta due
Che era Einaudi che diceva che il risparmiatore a la memoria d'elefante le il cuore di un coniglio alle gambe
Della lepre quindi risparmiatore
Se lo ricorda quando a un certo punto viene Tosato faccia paura perché i risparmi gli servono della i momenti difficili della sulla vita e ci mette poco a decidere di portare i suoi soldi
Da un'altra parte piuttosto che anziché lasciarli devono essere dovrà essere Tosatti
E di fatto questa fuga
Del risparmio degli anni Settanta consiglio tutti i paesi del mondo a cambiare registro alla fine del mille nove degli anni Settanta nel settantanove ottanta
Fu la grande rivolta della banca centrale americana che decise che i tassi d'interesse devono crescere perché se no il Paese andavo e lo squilibrio fortissimo
E quando pesca i tassi d'interesse in economia importante le serie d'America crescono dappertutto siamo entrati negli anni ottanta
Negli anni ottanta sono stati gli anni dei tassi di interesse
Elevati tassi d'interesse reali elevati il che significa che se l'inflazione era venti per cento come è stato da noi qualche anno e tasso interazione andava al trenta per cento
A questo punto vi rendete facilmente conto che chi ha accumulato un debito finisce per rimanere nella morsa di questo debito perché con una remunerazione così elevata del debito tutti gli sforzi che si riescano a fare servono soltanto a pagare gli interessi
E noi siamo qui negli anni novanta con un debito come dicevo che ormai ha raggiunto i livelli che ha raggiunto e la cui crescita è in larga parte motivata dal pagamento di interessi che si fa sul debito stesso siamo arrivati a una situazione che se fossimo una
Un un'azienda sarebbe il fallimento siccome siamo uno Stato abbiamo tutte le possibilità di sopra il problema è grave ma non è irrisolvibile tutt'altro ci sono ci sono le soluzioni a patto però che ci si renda conto di quali sono innanzitutto
Gli affetti di urna
Di un di un debito beh il debito
è un po'quello avviene che per un Paese indebitato un po'a quello che avviene per una famiglia indebitata per un'azienda indebitata si perde la sovranità dei propri atti
Se io come famiglia ho un debito gigantesco quello che guadagno so
Che da una parte all'altra ci sta un creditore che si aspetta che io gli restituiscono remunera il debito che ciò gli restituisca una parte se io ho un grosso debito
è difficile che mi posso divertire a comprarmi una barca o una una casa anche se ne avessi bisogno perché evidentemente ciò dei creditori intorno che prima che io compra una barca una casa
Chiederanno che gli rimborso da parte del debito se passiamo da una famiglia uno stato questo significa che un Governo di un Paese che ha un grosso debito
Perde una parte della sua
Autonomia e sovranità nazionale nella politica economica non c'è niente di male
C'è molto di male dal punto di vista degli italiani però non c'è niente di male nel senso che è meglio accettare questa condizione piuttosto che far finta che questa si sta un Paese indebitato come il nostro non ha una libertà di fare una politica monetaria per esempio di tipo anticiclica per cui se c'è la recessione a bassi tassi d'interesse se c'è la ripresa le rialzo un pochettino perché abbassare o alzare i tassi d'interesse non dipende più dall'autorità centrale
Ma dipende da come
I risparmiatori che investono in titoli pubblici
Giudicano la remunerazione del risparmio che loro hanno prestato allo Stato per cui se necessario i tassi di interesse bassi
Per rilanciare l'economia e la banca centrale facesse una politica di abbassamento dei tassi d'interesse la gente non acquisterebbe più titoli pubblici e quindi alla fine ci si dovremmo obbligati
A rialzarmi immediatamente i tassi d'interesse anche se la cui l'economia non lo richiede
In una fase di ripresa economica supponiamo che si volesse
Alzare i tassi di interesse per evitare che ci sono tensioni inflazionistiche il rialzo dei tassi d'interesse per questo motivo provoca una crescita e la spesa pubblica gigantesca per cui il il la banca centrale
Perde in una qualche maniera autonomia nella politica di tassi ma perde autonomia lo Stato nella politica di Bilancio perché evidentemente non è che un Governo può dire
Ma adesso c'è un movente economico difficile allargo la spesa pubblica c'è un momento economico più facile la riduco perché se nel momento difficile allarga la spesa pubblica evidentemente si ritrova con un debito gigantesco che cresce ancora di più e non riesce a fare
Non può fare una politica fiscale adeguata perché quando fa una politica fiscale cioè quando cerca di tassare deve sempre preservare liberi coloro che hanno sottoscritto i titoli pubblici
Perché si può anche divertire a tassare coloro che hanno investiti in titoli pubblici ma questi qua se non vedono più la convenienza a sottoscrivere titoli se ne vanno e quindi fa una politica fiscale iniqua perché deve non tassare chi ha redditi da capitale deve tassare chi ha redditi da lavoro
Perché quelli che hanno redditi da lavoro ovviamente non possono sottrarsi possono decido io non lavoro più perché se no mangiano e invece chi ha redditi da capitali può decidere da giorni all'indomani di non sottoscrivere più titoli pubblici
C'è una sovranità limitata
E questa sovranità limitata pone dei grossi problemi
I grossi problemi che pone sono rischi di disgregazione sociale fino a rischi di disgregazione nazionale
La disgregazione sociale
è facile da da intuire da anche da quello che ho detto io più premi riflette su queste cifre banali duecento mila miliardi di lire di spese per interessi
Rappresentano per lo Stato italiano più di quanto lo Stato italiano spende per salari e stipendi dei pubblici dipendenti rappresenta ben più di quello che lo Stato raccoglie con le imposte dirette cioè con le tasse che noi paghiamo per il nostro lavoro per i capitali che abbiamo per le imprese che c'abbiamo non riusciamo a raggiungere la cifra che ogni anno lo Stato paga per remunerare i sottoscrittori dei titoli pubblici lo stesso enorme problema
Delle pensioni beh le pensioni sono una cifra di spesa complessiva che vicina ai duecento mila miliardi di lire
Chi di noi stiamo giustamente e ne riparleremo anche dopo molto giustamente cercando di rivedere il sistema pensionistico
Però vi rendete conto che la cifra che noi dobbiamo toccare eh
Analoga alla cifra che noi non possiamo toccare che quella che fa a chi ha la remunerazione di questo di questo re Tito
Basti poi pensare alla sanità credo che ne spendiamo ottanta novanta mila miliardi l'anno della sanità cioè la nostra salute e spendiamo duecento mila miliardi per interessi la prima disgregazione sociale che avviene è la contrapposizione che si forma tra Rankine
Tra coloro che hanno un reddito che gli deriva in larga misura dalla
Risparmio investito e coloro che invece hanno un reddito che è legato alla produzione al lavoro al capitale investito direttamente nei processi produttivi e questo genera una tensione forte perché mentre lo Stato deve coccolare Iran che deve stare attento
Che non gli dicano di no li deve remunerare non li deve mettere le tasse troppo eccessive dall'altra parte
Se vuole mantenere una politica finanziaria corretta e severa deve tagliare la spesa su gli altri deve contenere
Le attività e i servizi si rompe in una qualche maniera
Quello che è il patto
Civile tra cittadini e Stato
Io sono cittadini di questo Stato evidentemente perché parlo la lingua o la mia tradizione alla mia famiglia vivo dentro questo saldo ma il patto civile che faccio quando pago le mie tasse e quindi quando mi ritengo di aver assolto al mio compito come cittadino punto di vista fiscale ricevere una serie di servizi da parte dello Stato
Ecco allora che
Per un certo periodo di tempo questo patto donne completamente rispettato perché i soldi che io pago quando compro un prodotto che ci fa Coliva sopra quando
Lavoro che pago Lir per fare o paghi i contributi sociali per la pensione o quando c'è un'azienda che paga l'IRPEG e quant'altro bene questi soldi in realtà servono piuttosto a remunerare i sottoscrittori un titolo pubblico che non in
A danni servizi come pensione strade sanità difesa nazionale e quant'altro
Disgregata il tessuto sociale perché le divisioni non sono divisioni molto nette sono divisioni fra soggetti
E vane scelti ambigui le stessi gli stessi soggetti occupano
Contemporaneamente due posti io sono lavoratore risparmiatore al tempo stesso pretendo che i soldi che ha prestato allo Stato siano remunerati difesi e se non lo fa
Mi riporto da un'altra parte ci compro una casa mi riporta all'estero facce qualsiasi cosa e poi mi arrabbio se il mio lavoro viene tassato di più
Se con i contributi va pagato per il mio lavoro non mi danno la pensione che io stesso ho voluto la contraddizione non è una contraddizione tra soggetti separati e distinti che possedeva qualche maniera confrontarsi uno di fronte all'altra una contraddizione che passa all'interno degli individui base all'interno delle famiglie
Perché evidentemente oppone re anche a lavoratori ma oppone lavoratori pubblici di fronte ai lavoratori privati
Oppone
I giovani contro i vecchi
Pensate quello che oggi si fa di modifica delle pensioni non si fa altro che cercare in una qualche maniera di evitare che i nostri figli o coloro che lavoreranno ancora dopo si trovi a dover pagare una massa di pensioni tali che i loro redditi di fatto vengono prelevati a cinquanta sessanta per cento solo per pagare le pensioni degli anziani
E siccome chi oggi alla vigilia diventare anziano ritiene di avere un diritto al quale non vuole rinunciare evidentemente c'è una contrapposizione il giovane non ha il lavoro
Perché la situazione finanziaria del Paese è difficile o si trova un lavoro dovrà pagare delle tasse gigantesche per pagare la pensione di un'altra persona
Che spesso sa nella sua stessa famiglia perché non è che sta distante non è diversa da allora
C'è contrapposizione fra Nord e Sud del Paese
Fra zone povere zone ricche perché varie zone povere zone ricche
Non sono tutto il Nord ricco tutto sud povero ci sono i poveri del nord e richiede azioni d'ci sono coloro che ritengono che questo debito pubblico sia stato perché si sono tagliati i soldi
Di pensioni di assistenza a al Sud che non vuole lavorare
E ci sono coloro che dicono che questo debito enorme è stato fatto per dare i soldi alle grandi imprese del nord perché così potessero continuare a a vivere senza al riparo della della competizione si formano le invidie
Le invidie forti invidia che esistono in tutti i corpi sociali dati evidentemente esplodono quando si arriva a momenti momenti di forte tensione potrei continuare imprese piccole contro le grandi
E così via
Poco importa in tutta questa contrapposizione
Sia la storia del debito sia il fatto che come dicevo prima la il confine
Dove passi il confine nessuno lo sa
Passa dietro le nostre famiglie per cui dovremmo litigare Rastrelli fratelli e genitori e figli passa all'interno del Paese poco importa del fatto che il debito e lo sappiamo tutti quanti
è semplicemente derivato dal fatto che noi italiani abbiamo avuto più di quello che abbiamo pagato per questo e banalmente PAC ovviamente l'invidia passi che ognuno si ritiene di essere dalla parte di chi ha pagato e vede nel vicino colui che invece ha soltanto ricevuto
Ma presso nel suo insieme da italiani abbiamo avuto per un lungo periodo più soldi di quelli che ne abbiamo versati allo Stato
E quindi abbiamo determinato questo debito e quindi non buddista generale la gente dove veniva B adesso pagate che per un debito prima se paga ma siccome i soggetti non sono gli stessi nessuno ritiene assedio stessi e siccome questo processo è un processo generazionale
E non è detto che con le generazioni che vengono dopo hanno voglia di addossarsi gli errori dei loro genitori d'Europa e questo genera un processo di disgregazione
Alla quale a mio avviso non sono estranei
I movimenti che noi abbiamo conosciuto il nostro Paese sia movimenti economici evidentemente ma anche i movimenti politici e istituzionali
Certo ci sono molte concause
Però sicuramente c'è anche questa accentuata
Conflittualità all'interno del Paese che deriva dal fatto che in questo momento occorre pagare un debito occorre subire le conseguenze di un debito e al momento del pagare
Ci si divide l'uno contro l'altro perché nessuno accetta di dover contribuire a questo l'avvento perché non riconosce non ritiene di essere lunghi irresponsabile e avvengono quelle che sono fenomeni di rivolta politica che in democrazia si chiamano alternanze niente resteranno i vecchi politici vengono mandati via perché si ritiene che essi siano i principali responsabili lo sono perché hanno gestito il Paese e quindi anche se loro se gli andasse a intervistare adesso ci direbbero ma noi abbiamo fatto quello che avete voluto voi perché ci avete letto per fare quello perché effettivamente era così poco importa la responsabilità politica
Il prezzo che si paga nella rappresentanza del Paese e quindi sì minacci bisogna assumersene quelli sono le responsabilità e le nuove elezioni generano un ricambio politico forte
Ma vedete un ricambio politico che è importante e patate se ricostituisce una unità nazionale per rimboccarsi le maniche risolve il problema del debito perché se questo non è vero
Se il ricambio politico se la gente che ha votato per avere nuove persone le ha votate perché ritiene che non è giusto che loro si addossi no dei mille debito che hanno ereditato sulle loro spalle
E il nuovo governo che verrà quando si troverà a sedere al nuovo al nono posto di governo e si troverà confrontato si trova confrontato con due milioni di miliardi di debito e se è vero che uno Stato che ha due milioni gli addii Pio non ha grandi scelte nella sua politica economica può parlare di quello che vuole ma quando poi da fare i conti non poche tagliare le pensioni la sanità stipendi pubblici la spesa non può che aumentare le tasse non poche continuare a tenere buoni quelli che sono i risparmiatori questo nuovo governo venuto su sulla base di una rivolta politica anche conti vecchi governanti si trova con gli stessi problemi evidentemente e allora ci vuole una forte coerenza nazionale per dire questo nuovo governo e nuovo alla possibilità di affrontare i problemi ma noi dobbiamo rimboccarci le maniche
E perché dobbiamo pagare per questo debito atto
Perché se questo non è se la gente pensasse che l'avvenuta nel nuovo governo fosse soltanto la via per levarsi quest'incubo di questo debito che si è formato nascono quali quelle disillusioni terribili
Per cui a un certo punto uno fa verso l'instabilità politica perché ogni governo dovendo presentare comunque dei piani di risanamento rischia di disillusi dell'elettorato
E di non produrre quel fenomeno di stabilità che importa in questa importantissimo che il Governo abbia
Una visione di medio lungo periodo e questo per fortuna il nostro Paese con un sistema elettorale diverso rispetto al passato acquisito me lo auguro
E lo spero una visione di più lungo termine
Risolte o portare a soluzioni un problema di finanza pubblica non lo si riesce a fare con una legge finanziaria non lo si riesce a fare se nell'arco dei prossimi Dio dodici diciotto mesi c'è una scadenza elettorali perché non ci sta niente da fare
L'avvio del risanamento della finanza pubblica genera più malumori
Perché maggiore è la gente che si ritiene colpito ingiustamente in questo processo di risanamento di coloro che riconoscono che questa è la strada necessaria per andare verso la soluzione
E allora occorre che il governo quando fa queste misure ha uno spazio di tempo davanti a sé abbastanza ampio in maniera tale che possa cogliere anche i frutti e benefici del risanamento
Perché se non è lunghe può cogliere i frutti del risanamento nessun governo farà una misura di risanamento perché dopo sei mesi sia una prova elettorale di fronte dopo sei mesi della
Sicuramente cacciato via degli elettori di qua non vogliono se non riconoscono del debito va pagato
Non vogliono fare qui sacrifici che ritengono necessarie
Perché allora che un Paese che ha un debito
Di questo tipo
In un'altra via che rinforzare i propri sentimenti di solidarietà all'interno per riuscire a
Ridurre questo disavanzo
Indipendentemente da quelle che sono le condizioni dei singoli individui circa le responsabilità le cause della situazione che si è determinata e badate non ci sono scappatoie io quindi cito tre soluzioni che non sono delle soluzioni ma sono dei rischi che il nostro Paese non non correrà mi auguro ma ci sono dei rischi da tener presente per un Paese indebitato
Il primo rischio
E molto
E molto simile a quello che vi ho raccontato circa la disgregazione nazionale
E quello dello spezzettamento del Paese
Perché il Paese rifiuta o di rimborsare il debito di fronte alla situazione che vi ho descritta quale può essere una via tragica a mio avviso quella di ritenere che siccome uno Stato non può rimborsare questo debito si vada verso il consolidamento dello stesso che poi significa non mantenere il patto
Che lega creditoria debitore che è un patto fondamentale civile che Sirti ho prestato del denaro tu me lo restituisce e mi lasci libero la disponibilità può nascere in un Paese che si trovi in questa situazione la tentazione
Di risolvere il problema prendendo il toro per le corna
Non restituisco il debito
Che può essere il consolidamento
Che può essere l'annullamento del debito
Ebbene questa non è una soluzione questa è una soluzione che disgrega il Paese
Quali sono i rischi di di un atteggiamento di questo genere Bay primo e banale quello della disgregazione del Paese a questo punto prese si spezza in tanti Paesi ognuno ritenendo di doversi accollare solo quella parte di debito che compete a loro
E così si scoprirà che il debito magari concentrati in certe regioni piuttosto che in altro
Anche all'interno delle regioni ricche si scoprirà che poi una cita paga più tasse di quanto diceva entrata cita paga meno tasse riceve di più e si forma
La disgregazione del Paese che può essere la disgregazione nord centro sud ma poi all'interno del Nord e Centro Sud può andare verso disgregazioni Est-Ovest può andare verso disgregazioni detto forme comunali
Questa non è una soluzione per il nostro Paese perché non consente di identificare chi ha il debito non porta solo a una perdita di ruolo
Internazionali quindi anche una perdita di capacità dell'Italia di essere un paese capace di competere nel mondo
La seconda via invece e la via dell'autarchia
Chi
Rifiuta il debito
La prima cosa che fa
Mette dei vincoli ai movimenti di capitale
Perché se io Dessì rifilare il debito evidentemente la prima cosa che fanno gli italiani porta di capitali all'estero e quelli che stanno all'estero sicuramente non rientra in Italia
Perché se uno Stato che non mantiene diceva impegni evidentemente non è degno di nessuna fiducia e quindi si porta le capitali fuori uno Stato che ritiene di dover consolida il suo debito non ha altra soluzione che chiudere i movimenti di capitali
La chiusura dei movimenti di capitali significa una prima per via e libertà per i cittadini
Ai quali seguono altre perdite di libertà
Perché quando si chiudono i movimenti di capitali evidentemente si continua a finanziare il disavanzo pubblico obbligatoriamente
Per il banale motivo che nessuno può portare i capitali fuori e quindi non si può che finanziare il debito pubblico
Finanziamento del debito pubblico genera una crescita del del settore pubblico abbi norme come abbiamo avuto in Italia come hanno avuto i Paesi comunisti
Come hanno avuto paesi autarchici come s'è stata l'America Latina latte tutti gli anni settanta e ottanta quando ha cercato la via autarchica allo sviluppo
Diventa un enorme stato inefficiente e alla fine diventano inefficienti e poco competitivi prodotti del paese e paesi per difendersi dopo aver bloccato i movimenti di capitali bloccherà i movimenti delle merci
E siccome le merci si muovono con gli uomini dov'è bloccato i movimenti e le merci bloccherà anche i movimenti degli uomini
La storia dei Paesi comunisti la storia nostra durante il ventennio fascista ci mostra che la via dell'autarchia una è una discesa senza possibilità di ritorno all'indietro ed è la strada della dittatura
Perché poi alla fine quando si limitano le libertà degli indirizzi
Se in Libia si limita la possibilità di critica degli stessi e si finisce un sistema dittatoriale
Fino alla terza soluzioni di chi
Ha in mente di rifiutare il debito pubblico
E quello della perdita vera e propria della sovranità nazionale
Potremmo anche trovarci un giorno
Se dovessimo continuare a crescere col nostro debito pubblico dovessimo rischiare di non restituirlo più che un consorzio di Paesi internazionale ci metta sotto sorveglianza
Badate una piccola sorveglianza l'abbiamo avuta quando facemmo il prestito col Fondo monetario e Milano centosettantaquattro questi cedettero quel prestito
Ma chiesero che ogni tre mesi una Commissione Fondo monetario veniva in Italia guardava che politica facevamo guardava i nostri conti giudicava se potevamo aumentare le pensioni o meno cioè perdevamo
La piccola parte grosso solida come quando un'azienda c'è un grosso debito alla banca chi dà i soldi tredici aspettavate ogni mese mi fa ridere quello che fai chi è quella che poi ti do i soldi perché poi magari te li spendi per fare delle sciocchezze
Ricordata che pressione ha bevuto con la Germania
Negli anni settanta fece grande scalpore perché non si fidavano e quindi vollero loro della Banca d'Italia come impegno del debito che avevamo contratto
Questi sono tutti i fantasmi rischi di disgregazione nazionale rischi di autarchia rischi di perdita di sovranità nazionale
Sono lontanissime dal nostro orizzonte
Ma sono dei rischi da tener presente e soprattutto da ricordare ogni qualvolta qualcheduno gli venga in mente che la soluzione è di prendere la scorciatoia quella di acchiappare il debito e dire non esiste più
Oppure dire va voi siete di gli strozzini del Paese perché deve stare i soldi indipendentemente dal fatto del Paese glieli ha chiesti in tutte quante le maniere adesso vi pulisco questa strada non esiste
In un Paese democratico i patti fatti Bidoli creditori vengono rispettati i rischi di non rispettare i patti sono ben superiori di banali vantaggi iniziali che uno li può li può prendere
E allora qual è la soluzione B non c'è che una sola soluzione che è rimboccarsi le maniche e lavorare ripagare il debito
Ritrovare un po'di coesione nazionale nella soluzione di un problema che se lo risolviamo poi successivamente possiamo anche avere una maggiore capacità
Di risolvere altri problemi
è risolvibile il problema del debito si
Di fare il debito italiano è risolvibile
Non in brevissimo tempo non senza sacrifici ma risolvibile
E l'Italia sta andando malgrado le grandi difficoltà che ancora abbiamo sta andando verso una soluzione di carattere positivo
Se ripercorriamo la storia degli ultimi due tre anni
Abbiamo avuto prima dell'attuale due governi istituzionali che nel bene o nel male non avendo davanti a loro scadenze elettorali che li riguardavano direttamente hanno portato avanti una qualche avvio di misure di risanamento della finanza pubblica
Prendendosi evidentemente lire di tutta la gente ma siccome non me pretendevano essere rieletti lire della gente dona
Ridotto se non in parte perché ha comunque ridotto la loro capacità di incidere minimamente sulla spesa pubblica
Abbiamo fatto un patto sociale che è una novità in questo Paese
Confindustria e sindacati in tre anni di discussione molto molto accese hanno trovato la forza di arrivare a un compromesso
Che ha consentito a questo Paese di bloccare la via dell'inflazione
L'inflazione non è una soluzione per un Paese indebitato tutti i tassi d'interesse crescono sempre più che l'inflazione
Ma l'inflazione se c'è genera una difficoltà immensa nel consentire appesi di uscire dal circolo vizioso noi abbiamo fatto un patto sociale di scommessa
Levando le indicizzazioni in questo sistema e scommettendo che l'inflazione sarebbe stata bus
Abbiamo mantenuto tutti e due il patto
Le imprese non hanno aumentato i prezzi dopo l'eliminazione dell'inflazione della indicizzazione malgrado
Una svaluta azione del venti venticinque per cento della lira che negli anni passati portava inflazione dieci dodici per cento nostra inflazione che era sei per cento quando nell'agosto del novantadue abbiamo fatto il primo patto per iniezione scala mobile è scesa al cinque al quattro e oggi sa fra il tre e mezzo del quattro per cento malgrado una svalutazione di oltre il venti per cento della diretta leale
Le imprese hanno mantenuto il patto ritenere i prezzi bassi i lavoratori e i sindacati hanno mantenuto il patto
Di non chiedere aumenti sostanziali ma di fidarsi che una bassa inflazione avrebbe consentito loro di avere incrementi salariali bassi ma comunque difendibili dal punto di vista reale
I negoziati che sono stati fatti sui contratti di lavoro dopo l'accordo del luglio del mille
Novecento novantatré sono stati contratti importante metalmeccanici chimici hanno tutte e due dato interventi contenuti dell'ordine del tre per cento l'anno che sono
Per la storia italiana concreti particolarmente bassi anche se ci sono gli incrementi
Che si danno in tutti i Paesi
Del mondo
E noi abbiamo consentito di avere in questo Paese per la prima volta una svalutazione senza inflazione che ha ridato competitività al Paese tant'è che oggi poté Gil tutti i giornali che l'Italia esporta i prodotti italiani stanno invadendo i mercati internazionali
E noi nel Gianni Milano centonovantatré abbiamo rovesciato un disavanzo di bilancio di pagamenti e nel mille duecentonovantaquattro Remo una bilancia dei pagamenti attiva per trenta mila miliardi di lire
E contiamo di avere una bilancia attiva per guasti cinquanta mila miliardi di lire le mille duecentonovantacinque
Abbiamo fatto una modifica del sistema istituzionale superando il sistema proporzionale andando verso un sistema maggioritario che porta a una maggiore stabilità di governo abbiamo votato e abbiamo eletto un nuovo governo che ha una maggioranza Grande e che ha davanti a sé
Quattro cinque anni di lavoro per poter portare avanti un processo di risanamento del paese
Allo spazio temporale
Per far fare quei sacrifici all'Italia ma per consentire agli elettori che non saranno lieti di sacrifici che dovranno fare anche di vederne i risultati in termini positivi e quindi
Quando ci saranno le nuove elezioni ciascuno farà i suoi conti e deciderà se i benefici del risanamento superano i sacrifici che sono stati pagati e potrà tali il suo voto in tutta in tutta libertà
Abbiamo un sistema economico che grazie alla sua votazione senza inflazione sa in questo momento crescendo allora dicevo che non è
Enorme cresciamo dell'ordine del due tre per cento fra il novantaquattro e novantacinque ma che una crescita sana
è una crescita buona perché la crescita trascinata dalle esportazioni è una crescita con un contenuto di
Porterà un altro Vietnam tra Cuba e via discorrendo
Ora tutto ciò sta ad indicare e quello che un Paese fa per la propria sicurezza e anche per il mantenimento di un certo ordine mondiale
E qualificante per esprimere un giudizio sul posto da affidare a questo Paese nella gerarchia internazionale
Noi siamo forse tra i quattro cinque sei primi dal punto di vista economico
Se si va a giudicare l'affidabilità dell'Italia sugli altri terreni non so a che punto siamo certamente Benelux e altri
Stati di questo genere possono anche vendere prima dell'Italia ecco perché abbiamo voluto collegare il problema sicurezza economia perché volevamo aprire la discussione
E abbiamo cominciato ad aprire la discussione grazie alla relazione di questa mattina il professor Cipolletta su tutto una tutta una tematica che di estrema importanza
E che va affrontata se si vuol veramente capire il posto in credito di cui gode l'Italia non soltanto sul piano economico finanziario e monetario ma sul piano generale politico economico sociale
Nel nell'assetto mondiale grazie al professor Cipolletta per la sua analisi estremamente ricca rigorosa speriamo di averlo di nuovo preso atto di una
E
Bande e che ha davanti a sé quattro cinque anni di lavoro per poter portare avanti un processo di risanamento del paese
Allo spazio temporale
Per far fare quei sacrifici all'Italia ma per consentire agli elettori che non saranno lieti di sacrifici che dovranno fare anche di vederne i risultati in termini positivi e quindi quando ci saranno le nuove elezioni ciascuno farà i suoi conti e deciderà se i benefici del risanamento superano i sacrifici che sono stati pagati e potrà tali il suo voto in tutta in tutta libertà abbiamo un sistema economico che grazie alla sua votazione senza inflazione sa in questo momento crescendo allora dicevo che non è enorme cresciamo dell'ordine del due tre per cento fra novantaquattro novantacinque ma che una crescita sana
è una crescita buona perché la crescita trascinata dalle esportazioni è una crescita con un contenuto di Investimenti e anche di occupazione che sta riprendendo
Piano piano è una crescita senza inflazione e una crescita senza aumenti del disavanzo pubblico è una crescita con una bilancia dei pagamenti inattivo
A questo punto quello che occorre fare e dare il via al risanamento della finanza pubblica e risanamento della finanza pubblica deve essere fatta con una forte attenzione
All'ammontare della manovra che il governo ha indicato in quarantacinque quarantasei mila miliardi il taglio della manovra ma anche soprattutto con una forte attenzione ai contenuti alla qualità della manovra stessa
Insistiamo noi in questi giorni che la manovra sia più sui tagli di spesa anche sugli incrementi delle entrate anche sì
I quarantacinque mila miliardi da un punto di vista teorico potrebbero essere maggiori tasse o minori spesi o metà e metà come chiede il sindacato
Ma non è neutrale
Ridurre il disavanzo agendo sulle spese o agendo sulle entrate
Io vi dico che negli anni settanta le imprese italiane con le grosse difficoltà che avevano cercarono la soluzione dei propri conti aziendali aumentando i prezzi cioè aumentando le entrate
Perché siccome c'è uno dei costi che non riuscivano a comprimere perché i sindacati chiedono aumenti salariali non riusciva a licenziare non riuscivano a riorganizzarsi che hanno fatto hanno presa anni indicizzato i loro pezzi aumentavano i loro prezzi
Il bilancio delle aziende a fine anno era buono perché aumentavano riuscite ma aumentano anche le entrate ma questo vale un anno vale un anno e mezzo che poi dopo bisogna alimentari sempre i prezzi se uno non blocca le spese
Bene lo Stato e la stessa cosa se chiude il suo disavanzo aumentando le entrate che sta le entrate dello Stato sono i prezzi
Con i quali lo stato ci dà i servizi
Dei suoi prodotti e allora se chiude questo buco tenta di chiudere questo buco essenzialmente aumentando le entrate ma senza bloccare i meccanismi della spesa che fanno crescere anche nel futuro la spessa
Il messaggio che da all'investitore al mercato internazionale e a quant'altro
E che il provvedimento che ha fatto venne novecentonovantacinque non è sufficiente ma bisogna fare un'altra ancora più forte novantasei e poi un'altra ancora più forte nel novantasette e calura
Che un investitore internazionale di fronte anche a una manovra fortissima ma centrata essenzialmente sulle tasse non investirà in titoli pubblici perché è sicuro che lo Stato avrà bisogno di altri soldi nel futuro
Avrà quindi la necessità di aumentare i tassi di interesse
E non vuole sottoscrivere titoli pubblici di oggi perché aspetta quelli di domani che hanno tassi d'interesse più elevati e così facendo aumenta i tassi d'interesse già da oggi perché evidentemente che se uno non sottoscrivi titoli oggi lo Stato pur di fargli accettare vivevamo in tali titoli pubblici
E allora noi finiamo per avere una manovra finanziaria severa centrata sulle tasse
Che non ha effetti di fiducia sui mercati finanziari che fare alzare i tassi d'interesse facendo rialzare i tassi d'interesse la spesa pubblica cresce ancora di più
Diminuisce la capacità di recupero del paese e noi ci ritroviamo nuovamente l'anno prossimo punto e daccapo ecco perché anche ieri quando abbiamo incontrato il ministro Tremonti che ci annunciava qualche piccolo aggiustamento
Della delle tasse noi abbiamo detto se c'è da recuperare dall'evasione dall'illusione se c'è da chiudere i buchi di un di uno Stato che non riesce a prenderti restasse ben venga
Ma questo non deve andare a sconto della manovra di risanamento finanziaria che è fatta di modifica dei meccanismi della spesa pubblica e in particolare e fatte di quei meccanismi che sono potenzialmente esplosivi
E dispiace doverlo dire questi meccanismi sono la sanità e le pensioni
Perché tutti gli studi che sono stati fatti mostrano che l'impegno
Che lo Stato ha preso con le future generazioni per i pensionati sono tali che se non si modificano queste promesse non riusciremo mai a soddisfare e quindi si tratta oggi
Chi
Modificare i meccanismi e modificando i meccanismi poco importa
Se uno taglia di mille in più o il mille meno il novantacinque quello che importa e che meccanismo sia cambiato e che quindi nel novantasei novantasette novantotto produca un economia di spesa pubblica
Forte e che questa produzione la si avverta oggi già oggi si sappia che nel novantasette novantotto
Non si dovrà più intervenire per modificare la spesa perché si è già intervenuti oggi se questo messaggio passa i risparmiatori italiani e internazionali avranno tutto l'interesse a investire in titoli pubblici italiani perché i rendimenti dei titoli pubblici italiani sono elevati e perché se il Paese va verso il risanamento
Conviene comprare i titoli pubblici italiani
Se conviene comprare titoli pubblici italiani e se quindi la domanda di titoli pubblici cresce
Questo ci porta a una diminuzione dei tassi di interesse se scendere i tassi di interesse è più facile la manovra di risanamento finanziario se è più facile a mano risanamento finanziario cresce di più l'economia
In termini di produzione
E di occupazione il processo
Di risanamento del Paese a maggiore capacità ha maggiore capacità dei pezzi
Noi abbiamo quindi tutte le possibilità a mio avviso per arrivare a un risanamento di questo Paese prendendo la via maestra della a finanza rigorosa senza prendere le false scorciatoie dell'attacco al debito pubblico diretto attraverso forme coercitive
Questa è la strada che noi possiamo intraprendere perché in pochi anni possiamo entrare in Europa senza dover transitare Pirau Pervinche va passando direttamente come uno Stato me
C'è un solo rischio in c'è un solo rischio ce ne sono tanti qui c'è un solo inconveniente forte e che riguarda anche la sede in cui noi ci troviamo in politiche di questo genere
Ho già detto che quando una famiglia indebitata non può mettersi a fare sogni acquistarsi case barche immaginari viaggi o cose di questo genere
Uno Stato indebitato purtroppo deve tagliare la spesa anche la spesa quella importante per la qualità della vita del paese che la spesa delle infrastrutture che è la spesa della tecnologia che la spesa
Della difesa nel Paese e questo rischio grandissimo
Rischio grandissimo perché poi il Paese diventa risanato ma qualitativamente più pop
E quindi la ripresa dopo che potrà vere quando ha risanato la sua finanza pubblica parte da un nocciolo più basso
E allora noi dobbiamo cercare nel limite del possibile di evitare questo degrado infrastrutturale del Paese
Sarebbe necessario un altra conferenza del perché sta argomento quindi non lo affronto dico soltanto che occorre a questo fine
Mobilitare le risorse finanziarie dei privati perché se il pubblico non c'ha risorse devono poterlo fare i privati il che significa concepire un sistema infrastrutturale che sia esso stesso produttivo remunerativo
Della dell'investimento fatto significa magari tagliare un po'più di spesa corrente per salvare qualche spesa in conto capitale in maniera tale che essa possa produrre quegli effetti benefici
Nel futuro significa anche soprattutto rimanere saldamente agganciati a quelli che sono i programmi
Europee ed internazionali ed europei che consentono e finanziamenti sinergie tali da poter consentire al nostro Paese una volta che si sia risanato finanziariamente di riprendere in piena dignità la strada dello sviluppo grazie
Ecco come in tutte le precedenti conferenze
Pubblico presente fu rivolgere domande o fare qualche osservazione in merito alla Conferenza di Stresa tenuta fin qui do quindi la parola a chi la chiede Saddam
Miraglia
Meglio sembra
Qua
Parliamo
Io
Se avesse la pensione di un milione amena toglierebbero quaranta milioni
Quindi dando anche per scontato è che non è voce compaiono a retta metrico per tutti
Si tratta di perdere il quattro per cento delle pensioni quando è comparsa la cifra otto miliardi otto mila miliardi ribellione dei sindacati Sole piazza sciopero generale non è possibile tagliare otto mila miliardi alle pensioni
La domanda che faccio passare provocatoria per me
Possono essere benissimo paglia se lei vuole illustrarci il suo pensiero se può grazie
Io non posso che condividere la sua affermazione
Anche se evidentemente come lei ha detto il quattro per cento non è distribuito su tutti quanti
Però ci son due cose ancora di più da dire il primo è che questo quattro per cento non è una riduzione rispetto alla spesa gli otto mila miliardi cosa che il ministro Dini ha cercato di dire più volte ma che non è stato ascoltato
Sono otto mila miliardi in meno su un incremento di spesa perché la spesa comunque aumenta
Da un anno dal mille duecentonovantaquattro mila centonovantacinque ci dovranno essere incrementi di spesa per le pensioni dell'ordine di dieci dodici mila miliardi perché la spesa cresce esponenzialmente per un banale motivo che stanno uscendo mi mi dispiace la parola i pensionati che prendevano delle basse pensioni perché non quelli che ho lavorato negli anni Cinquanta e negli anni Sessanta e stanno entrando i pensionati che hanno lavorato negli anni Sessanta negli anni settanta che sono pensioni più ricche
Quindi la la crescita della spesa le versioni a una crescita
Molto più forte di quanto non cresca l'inflazione la crescita economica quindi grosso modo noi dovremmo avere dieci dodici mila miliardi di incremento della spesa di reazione alla prossima gli otto mila miliardi faranno sì che l'incremento sarà solo dell'ordine del due tre per cento
Questo è importante perché vuol dire che nessuno si troverà a ricevere chi sa già in pensione recidere meno di quello che riceveva prima le faccio un altro calcolo banale noi abbiamo venti milioni
Di posizioni pensionistiche al nostro Paese abbiamo venti milioni di lavoratori e venti milioni di posizioni pensionistiche credo abbiamo sedici diciassette milioni di pensionati grosso modo perché poi si intenzionati ci hanno più di una una tensione ma quando la la la i lavoratori sono uguali ad uno dei pensionati e lei si rende conto di quanto il rapporto è squilibrato
Ed è
Le pensioni sono indicizzate oggi sul base del costo della vita
Una proposta banale quella di indicizzato all'inflazione programmata
La differenza fra i due nel primo anno potrà essere di mezzo punto un punto percentuale un punto percentuale su una inflazione una pensione di un milione nell'ordine di dieci mila lire
Non è la fine del mondo ci sarebbe un incremento invece che di venti mila lire sarebbe un incremento di dieci quindi non è la fine del mondo B con venti milioni di posizioni pensione questi sono due mila miliardi di lire
Sono quindi delle cifre che se uno non si intestardisce da un punto di vista ideologico sono effettivamente accettabile
C'è una grandissima difficoltà a spiegarla in giro io
Confesso che pur essendo di questi beni
Ha una madre pensionata che quando sente parlare insigne ridurre le tensioni mi telefona con grande allarme che malgrado essa sia andato in pensione col grado di direttore generale del ministero
L'agricoltura che ha studiato ed è una persona colta che io stimo bravissima anche al all'età che ha raggiunto alla fine mi guarda e dice io non mi fido quanto ancora bensì al allora è vero che quando si parla di tensione si toccano sentimenti tali che è difficile starle a guidare quindi ci vorrebbe una grandissima coesione da parte della gente per spiegare che non si sta facendo niente di drammatico mentre invece se qualcuno vuole mettere la benzina sul fuoco facilissimo perché a questo punto le sensibilità le paure delle persone anziane sono sono condivisibile confacente
Grazie signora Giovanna
Devo fare una riflessione un momentino sull'ultima parte del discorso a mi presento prima io sono direttore generale dell'Associazione indussero spaziali
Nata associato del tutto ci pulita
Quasi incassi attento ma io devo dire che condivido montoni
L'analisi che veniva fatta anche perché un'analisi di scuola direi che come dire ci sono tutti gli ingredienti
Fare un ragionamento serio su quello che dovrebbe essere anche come dire l'attività futura di questo governo e di di questo Parlamento come peraltro non soltanto del governo perché io credo che un pezzo di ragionamento dovremmo farlo tenta ora sono con le istituzioni non soltanto il governo
Per ragionare su ultima parte su quella che ci vorrebbe un'altra conferenza
Quella della difesa naturalmente io faccio un po'il bottegaio occupandomi di userà spaziale
Mi permetto di parlare soltanto di questo Mondiale
Io credo che il rischio che abbiamo in una finanziarie per la definizione della Finanziaria scorrimento davanti perché non profitto Cipolla tutti
Quanti cortesia
Cioè nell'analisi della finanziaria essere fatte c'è il rischio di una grande demagogia
Sono anni che quando si parla della difesa
Si taglia sulla difesa perché è popolare
Cioè il concetto di difesa esercito per l'esercito intendono nautiche Marina tutti gli stati maggiori uguale armi uguale morte quindi uguale una cosa che è meglio eliminare questa è una cultura che secondo me va cambiata
Difesa significa grande tecnologia un altro pezzo di libertà di questo Paese perché non siamo dipendenti culturalmente tecnologicamente dagli altri
Si indica tante di quelle cose che vengono dette per quello che era l'economia io credo che qui bisogna rompere questa questa spirale e io sono per dire che bisogna rompere anche ragionando da un punto di vista economico
Cito un esempio se nella prossima Finanziaria il governo dentro ragionamento sanno che io condivido dove son tanto d'accordo che non si può soltanto incrementare le entrate non ridurre la spesa perché sono una spirale che ci porterà comunque per un ragionamento di esponenzialità verso un disastro sempre più grave
Ma se se non si fa una operazione non demagogica di qualità si rischia di fare operazioni che economicamente non paga
L'esempio loro citare qui sorse la l'industria la più grande industria tecnologica credo che ci sia questo pesa Cemetery pubblicazione che quella diciamo dello spazio della difesa dove ci sono delle grandissime qualità tecnologica dentro
Viene poi per l'ennesima volta penalizzata perché qui non si tratta di vedere la spesa quest'anno si tratti tagli alla spesa da in modo indiscriminato percentualmente senza dare dentro la qualità del taglio danni
Sì se l'avete di fatto perché sono per le aziende non cioè lo Stato ma ciò non le aziende nei tribunali Tazenda sono costretto a tagliare posti di lavoro
Primo perfetto se uno dei grandi esperti da questo punto di vista quindi dei tagliatori di polistirolo siccome come come me peraltro quindi l'approvazione cioè prima o poi coso si tagliano i posti di lavoro perché un illustre che non ha più il mercato non ha più il lavoro da fare o diventa competitivo se non una che per l'uso nove posti lavoro chiude così li perde tutti i palati
Si perde professionalità le nostre forze armate diventano tecnologicamente DP dipendenti da altri Paesi e quindi non più libere
E si fa un'operazione che ci vuole due anni ha
Come dire distruggere capaci ne avranno forse venti per recuperare
Allora la mia domanda è questa naturalmente non riferire e perché credo che sì dato una riflessione generale
Io credo che è giusto fare quello che è stato indicato anzi obbligatorio
Però bisogna farne evitando la demagogia evitando di andare a cercare a tutti i costi la popolarità se c'è una critica che io faccia questo governo per esempio proprio per intervenire su un presunto discorso non è tanto
Che
Cerca l'impopolarità ma che ha cercato la popolarità prima perché non si può dire milioni di posti di lavoro e non si può dire tagliamo le tasse limitazione di pagare più nessuno perché avevamo ragione noi non siamo un Paese in condizione di dirlo
Dobbiamo dire dobbiamo invertire un trend e forse da pagare più tasse dell'anno la spesa
Forse l'unico governo dell'uscita avere il coraggio e quindi il Parlamento perché pone il Parlamento si compiono il più grosso nefandezze perché sono quelli proposizione che volevano il coso
Il governo del venerate e via dicendo quando si perderà il vizio della della ricerca a tutti i costi della popolarità si aveva un po'più di unità si andrà a cercare anche qualche popolarità si facciano e cose un po'più di criterio probabilmente luce uscire
Il pezzo sulla difensiva consiglio decisivo perché non riguarda soltanto i rappresentanti delle forze armate dica guarda la grande industria uno dei punti critici è proprio questo i problemi in questo Paese già anche qui il coraggio di dirlo non è l'industria sono i servizi
Lana l'analisi non è l'anello debole dannosa catena e pubblico impiego i metalmeccanici hanno fatto un contratto nazionale di sciopero io ho immaginato da persona che si occupa di industria che il giorno dopo il Governo il Paese
E chi rappresenta questa gente avesse deciso di milanesi e fare una forzatura per risolvere con gli stessi criteri con i sensi concerti il problema del pubblico impiego che il vero grande malato perché poi lì dentro che ce la sanità ci sono i trasporti e via dicendo
Ecco io credo che da da una conferenza con questo è una cosa che dovrebbe uscire
E l'idea di dire guardare si può fare tutto evitiamo la demagogia negli evitiamo le scorciatoie io ho la sensazione che per pura di non dover fare un'altra conferenza perché è difficile entrare su questo questo diventa una scorciatoia
Ma siamo tutti della stessa origine quindi stiamo nella stessa opinione
Quindi è evidente che uno Stato che fare il risanamento e un po'anche con l'azienda
Che sicuramente cerca di mantenere i punti di forza e soprattutto i ponti
Di crescita per il futuro perché versavano poi quegli investimenti che gli consentono di crescere fra gli investimenti c'è sicuramente l'investimento in tecnologia e c'è l'infrastruttura
E questa va fatta fatta
Peraltro non è neanche una spesa gigantesca rispetto all'ammontare della spesa quindi tratta deve il coraggio all'interno della spesa pubblica di sacrificare alcune cose per salvarne delle altre credo che vada fatto uno sforzo di riflessione
Da parte di tutti va fatta anche nel nel mondo nostro nel mondo delle imprese affinché
In una qualche maniera siti di un po'la cinghia tutti quanti si mantengano
Qui i progetti che effettivamente sono progetti investimento di ricerca per il futuro
Magari cercando di
Risparmiare su altri progetti che avevano altre funzionalità una cosa l'industria ha mostrato che dove valga per lo Stato e valga per tutti quanti
Non c'è limite alla razionalizzazione
E non c'è più limite alla possibilità di fare bene le cose spendendo poco
Questo è un grandissimo impegno che dobbiamo avere tutti quanti
E lo deve avere l'industria fornendo progetti validi lo deve avere l'amministrazione facendo il Cervélo su quello che spende
Non aiuta l'industria un'amministrazione lassista che accetta supinamente i progetti
E praticamente succube di quello che offre che offre l'offerta non lo dico contro a soggetti io credo fermamente nel mercato
Il mercato un luogo dove si confrontano i prodotti e dove il vero soggetto da tutelare non è colui che vende ma è colui che compra
E colui che compra della vere una grossa tensione morale e una classe intelligenza Bisceglie ma e sappiate che è difficile
E sappiamo che è difficile nella vita quotidiana
Nella nostra vita quotidiana e difficile andare a comprarsi una camicia che sia la più bella che costi meno e che duri di più
Se ciascuno di noi pensa il più delle volte va a comprare la camicia nel negozio che gli ha più simpatico nel quartiere che è più bello
Dove li fanno la confezione migliore e dove li fanno anche qualche complimento dotto come sta bene lei proprio sembra un ragazzino
E prende la camicia lei perché ha fatto un consumo e il consumo è una cosa che uno fa anche divertendosi se dovesse fare il cerbero per comprare una che vince litigare francesi commercianti gravi le sigarette le camicie migliore avrebbe il vantaggio di avere la più bella camicia ma si è rovinato la vita perché se fatto dieci nemici
Invece di di di essere contento della spesa torna a casa col doppio viene espresso centoventidue lire di più del necessario
Bene questo per dirvi banalmente quant'è difficile
Far funzionare la concorrenza perché la concorrenza la fa funzionare chi compra
Qui ci sono industrie che vendono merce dall'amministrazione che comprano il Paese crescesse le industrie che vendono sanno produrre Dario buoni prodotti
E se hanno di fronte un compratore attento se è vero che sa scegliere che sa indirizzare bene la domanda
E poi ci si accorge magari del con le stesse somme si riesce
A sviluppare una buona industria avere una buona difesa
Avere buoni ponti buone infrastrutture buone strade lo stesso e il Paese cresce queste e la storia che hanno fatto le nostre industrie hanno economizzare atto e migliorato i i loro i loro prodotti e questa è la via del successo
Non vedo altre mani alzate
Il De Micheli del Associazione nazionale delle industrie elettrotecnica ed elettroniche
Dal professor Cipolletta parlava di di di mercati che sono attenti non ci abbiamo potenzialmente nel settore difesa in particolare questa sede giustifica la domanda
Dei potenziali mercati che potrebbero essere estremamente interessate le nostre produzioni che non hanno molti casi nulla da invidiare
A quelle di altre parti del mondo che sono i mercati esteri
Quindi però terrà vecchio questione che si dibatte in questa sala da molti anni
C'è il problema del della della nostra normativa del sole esportazioni che in qualche modo d'essere affrontata perché così come come concepite in questo momento non può
Mantenere una pre
E non apre non danno sulla possibilità alle nostre imprese di di di di
Andare verso questi mercati che francamente potrebbero essere aperti
Abbiamo esempi personali mie miei l'ho visto più volte di delegazioni estere che
Vengono a chiederci quali probabilità ci sarebbero forse
Una di buon esito di una trattativa di acquisto di materiale difesa io così di costo di non ce ne ecco allora qui credo che sia un punto
Cruciale
Ne avrei un secondo punto io non sono un uomo della strada quindi non sono un economista ma qui io credo che
Voi economisti dovessero trovare un modello economico un poco diverso da quello attuale
Che è andato avanti benissimo in un momento di espansione dei mercati mercati parlo dei Paesi ricchi i mercati pare non non non sono più quelli degli anni cinquanta e sessanta
C'è poco da fare i materiali sono migliorati in qualità di volo di più le produzioni calano le tecnologie richiedono meno occupazione
C'è un insieme di cose per cui
è è inevitabile che si debba vedere con un occhio diverso
Lo sviluppo economico degli anni passati
Io personalmente credo che stiamo tutti vivendo su una bomba semi innescata anche quello della disoccupazione che disoccupazione significa povertà diffusa significa necessità e cioè povertà nella storia dei dei tempi significato sempre tensione possibilità di conflitto eccetera eccetera d'altra parte lo vediamo in giro anche nei piccoli conflitti locali
Qui secondo il mio modestissimo parere probabilmente bisogna intervenire su
Parametri radicali non so si parla spesso di riduzione del dell'orario di lavoro dare meno lavoro
Pur di far lavorare più gente naturalmente riducendo gli incassi Kimi e riducendo i proventi che ciascuno per mantenere inoltre dobbiamo tenere presente che i Paesi che potenzialmente sono dei mercati
Perché ripeto i Paesi ricchi hanno dei mercati che sono in flessione per saturazione per flessione dei lavori della popolazione eccetera eccetera coi mercati che potenzialmente sono più ricchi non accetteranno più in futuro sistemi di colonizzazione in cui
Si andava semplicemente a vendere ora vogliono produrre
Produrre a costi certamente inferiore ai nostri che significa
Lo vediamo tutti entrare e allargare il il mondo dalla competizione a nostro danno
Io trovo che senza intende armene minimamente di economia che lei così così bene ha illustrato credo che effettivamente si debba a livello mondiale non è un un problema
Nazionale a livello mondiale rivedere un poco
Le teorie economiche
Per cercare di uscire da un impasto apribile grazie
Ringrazio sono del tutto la cosa non è sul problema della vendita all'estero
Noi abbiamo vissuto periodi abbiamo dei limiti nella possibilità di presenta riprodotti italiani su un mercato internazionale che peraltro si presentano per loro qualità ma anche per la capacità con cui allo Stato saperli prendere che all'estero
Ecco pur essendo un fotone del mercato so benissimo
Che cementate mercato al mercato del della difesa mondiale non è il mercato concorre uno possa confrontare tutto semplicemente ci vogliono rapporti internazionali ci vogliono rapporti anche militari con i diversi Paesi è una grossa interconnessione tra amministrazione e in e impresa grossa
Comprensione che nel campo della difesa probabilmente è più già esiste rispetto ad altri settori della pubblica amministrazione ma che a mio avviso non è mai sufficiente ci vuole
Con trasparenza ma ci vuole anche una grande capacità di rapporto reciproco mercati esteri sono sicuramente dei mercati di sbocco importante anche per noi
Nuovo modello economico
Anche lì non posso che concordare con lei salvo un fatto che ma non non credo che fosse sua intenzione ma a volte quando uno dice bisogna che gli economisti trovino un uomo dell'economico sembra quasi dire che bisogna che l'economista trovi la soluzione ai problemi
L'economista come tanti altri analisti di fatti sociali teorizzano quello che succede non lo non lo crede terminano
Ed è per fortuna che è così perché nella nostra storia nella storia del mondo c'abbiamo tanti predeterminate oneri che ci volevano dare un assetto sociale
Migliore e più performante poi per fortuna ce ne siamo liberati un po'di tutti quanti mette invece il l'economista desta invece molto attento per capire come gli sforzi degli individui che sono l'unica ricchezza di ciascun paese sono loro che trovano le soluzioni allora l'economista il sociologo colui che Likud guarda i movimenti sociali teste molto attenta a capire come la gente alla capacità la voglia per risolvere i problemi quando riesce a capirlo se è bravo che riesce a capirlo
Vede un modello che si sta producendo
Può dare dei suggerimenti affinché il Paese
Consenta a questi singole uscite individuali di avere il massimo del risultato questa è la democrazia
Prese deve mettere nelle condizioni che le singole libere scelte degli individui pattino il massimo dei risultati non gliele impedisca
Questo è compito nostro compito nostro compito di chi fa questi tipi di studi capire quali sono come si stanno muovendo singoli gruppi per trovare una soluzione ai loro problemi
Farne un modello consigliare allo Stato politiche che favoriscano questi ritardi che la soluzione di un Paese né mai ne imposta dall'alto ne nasce soltanto dal basso
Però se non c'è la volontà da parte di chi ai problemi di risolverli sicuramente qualcuno dall'alto non gli riserverà e quindi bisogna avere un po'questa capacità di agire su due fronti
MD la parola
Sono no il generale Maya
Un economista che si occupa vero
Pochi sono di economia militare
Lei dottore Cipolletta
Ha accennato è stato appena un accenno lievissimo parlando di tagli alle alle spezie
Pubbliche
Che anche la difesa
Dovrà concorrere
A questa necessità
Al riguardo
Faccio presente che soltanto dall'ottantanove
Al mille novecentonovantaquattro
La difesa concorso
Generosamente
Più forte si generosamente
A questa politica di tagli
Sono stati otto mila e duecento miliardi qui si sta litigando comprai lei
A mio abilmente c'ha voluto ricordare per gli otto mila miliardi che si dovrebbero tagliare alla difesa noi l'abbiamo già pagati all'abbondanza
Quest'anno a livello governativo il bilancio della difesa subirà un'ulteriore questa è una primizia che ebbe che verrà porgo
Mille e trecento miliardi che aggiunti a quegli otto mille duecento andiamo a nove mila e cinquecento
Tutto ciò noi siamo abituati a questi tagli sono trent'anni che si fanno dagli perché l'incremento della difesa
è stato sempre inferiore al tasso annuale dell'inflazione e quindi è andato sempre diminuendo Doors U mento militare si è andato sempre impiccione Hendon
Molto ipocritamente si diceva sì lo strumento militare è ridotto però è più efficiente
E così si andava avanti
Che cosa è successo che cosa ne è derivato che sia rotto completamente l'equilibrio
Di quel sistema Keith Debri governare
Il Servizio difesa
E cioè un sistema in cui gli obiettivi militari
I finanziamenti è lo strumento militare debbano essere in equity
Nel senso che se diminuiscono diminuiscono i finanziamenti
Si avrà un uno strumento militare ridotto
E cioè il che implica che si debbono ridurre gli obiettivi di difesa e qui da trent'anni a questa parte ci torno sopra
Sono stati ridotti i finanziamenti però gli obiettivi sono rimasti gli stessi e questo quello che la difesa sta temendo non i tagli lo squilibrio tra strumento militare e obiettivi di difesa lei cosa ne pensa
Non non sarebbe il caso che a queste riduzioni
Si mettesse ordine anche negli obiettivi militari nel senso che si abbia il coraggio di dire
Gli obiettivi dobbiamo ridurre cioè continuiamo a essere consumatori di difesa come stiamo facendo dagli anni sessanta grazie
Credo che abbia perfettamente ragione quando ha parlato che l'anche le aziende
Hanno tutto ricentrare la loro attività la riorganizzazione non significa fare le stesse cose meno risorse questo significa economia e c'ha dei limiti
Significa ricentrare sì anche sul certi obiettivi io non sono un esperto militare non so cosa ci sia diretto la ipotesi di una ridefinizione degli obiettivi francamente credo che questo vi vada anche valutato dal punto di vista della politica internazionale e la politica della difesa
Nell'ambito della spesa italiana evidentemente lo spazio quello per politica e la difesa
Sufficiente ci sta si tratta di scegliere si tratta di scegliere se uno deve fare una spesa sociale da una parte o fare la spesa per la difesa dall'altra questo compito eminentemente politico
Del paese questo compito del Governo i condizionamenti finanziarie che io ho detto sono condizionamenti finanziari complessivi
A me teme che venga ridotto quel tipo di spessa che a crescita esponenziale ed è per tale motivo parlato di pensioni e sanità perché sono due
Fonti di spesa che non hanno limiti non c'è limite alla spesa per la sanità perché se ciascuno di noi
Si sentisse giustamente come preoccupato per lo stato di salute spenderebbe senza limiti e non c'è limite alla sicurezza che poi una questione che va in pensione perché
Quando uno arriva una certa età
Anche se a dieci milioni al mese si sente insicuro perché ognuno di noi sa che si depresse rimanere paralizzato avere bisogno di qualche cosa anche se ha dieci milioni
Lire al mese
è costretto a spendere tutti non sopravvive quindi sono bisogni senza limiti
I limiti non possono che essere derivati dalla disponibilità delle risorse e quindi occorre che uno limiti alle risorse lì dentro in maniera tale che ciascuno poi faccio la selezione all'interno dei limiti
Di questo mi sono occupato dei tagli della spesa sulla difesa sono molto più limitate perché la spesa era divisa e comunque più limitata e lambire la spesa complessiva e possono essere salvaguardati vanno salvaguardati
Mi piace il suo ragionamento proprio con riferimento anche agli obiettivi non so se ci sono obiettivi che noi potremmo a cui potremmo rinunciare ma è vero che non non è possibile immaginare di tagliare le risorse e mantenere tutti quanti gli obiettivi questo significa rendere inefficienti le risorse anche sugli obiettivi che si potrebbero raggiungere
Rimane quindi soltanto a qualcos'altro
De Robertis no me ne sono atto Giulio De Robertis
Sono professore di storia e trattate politica internazionale Università di Bari no mi sembra utile fare una considerazione come dire aggiuntiva le ultime acute Frassi del nostro relatore ed è che questo discorso del la calcolo delle priorità
E e solo apparentemente è un discorso che può riferirsi ad una votazione come dire interna fatta qui all'interno del Paese perché noi viviamo in una situazione per la Sandoz complessa e articolata
E francamente mi sembra responsabile porsi il quesito se veramente noi abbiamo davanti dieci anni durante i quali le priorità per quello che riguardano la sicurezza del Paese
Cioè la scelta si è avere un po'più o un po'meno di sicurezza
Potrà essere fatto questo ragionamento all'interno del Paese non la prende il tener conto di fattori esterni sui quali abbiamo la possibilità di influire assai limitata anche se accettiamo di rimanere consumatori difeso cioè praticamente molto elegantemente il generale non ha voluto dire
Di continuare a farci proteggere questo potrebbe anche non bastare perché la misura di protezione dei evacuare avremo a potremmo aver bisogno potrebbe essere tale che nessun altro Paese risposto in quale misura fornircela però a quel punto diciamo le nostre opzioni forse non sono così ampie come viene fatto di pensare così sulla base di un dibattito come dire politico economico insomma di ha che abbia una prospettiva lividi delirio o di medio termine
Che i vescovi sono assai più complessi per cui anche su questa questione io rimarrei con un grosso punto interrogativo ecco solo questo volevo ricordare proprio perché siamo in questa sede Listri d'di studi e ricerche sulla difesa e in cui non dobbiamo dimenticare che al di là dello stavolta ci sono altre volontà
Che possono essere rivelarsi The prevalenti sulle nostre stesse
La ringrazio Presidente mi scusi per questo ultimo intervento che ha provocato la sessione grazie
Totalmente d'accordo nove elementi per poterla cioè voglio dire ovviamente questo è vero per le campagne la difesa e presumibilmente vero per tanti altri campi della spesa pubblica e per questo c'è un compito politico fondamentale che è quello del governo seguendo dei fare certe scelte non poco dei mandarle ad altre io mi auguro che questo governo faccia delle scelte buone anche nel quando deve fare i risparmi
Grazie professore mi pare che l'ultimo intervento complementare di De Robertis sabbia aperto uno spiraglio su tutta una serie di altri problemi
Che il professor Cipolletta accennato sui quali ci ha quasi a metà promesso di tornare a riparlarne in questa sede
è inutile dire che tenendo conto anche del rigore con il quale impostato la sua analisi noi aspettiamo con interesse e con curiosità
Un suo intervento di questo genere perché c'è qualcosa che altrimenti non legge
Noi facciamo grandi sforzi dal punto di vista economico finanziario e monetario per venire incontro ai dettami che ci vengono imposti dalle grandi potenze economiche ci teniamo a conservare così quarto quinto e sesto posto che ci viene affidato nella scala dei valori economici mondiali
Ma non ci rendiamo conto che tutte queste potenze quelle che stanno sopra l'Italia o leggermente al di sotto come in Inghilterra
Sì contano dal punto di vista economico ma son potenze che si assumono
Una serie di gravissime responsabilità internazionale in un mondo che cambia
Io non voglio giudicare
Le decisioni che prenderà Governo degli Stati Uniti per quel che riguarda intervento ad Haiti
Però faccio notare che per la prima volta si affaccia in modo diretto sulla scena internazionale il problema del ripristino
Di un regime democratico intollerante eccetera che giustifica l'intervento di una grande potenza agli affari interni di Haiti
Cosa che in altri tempi avrebbe fatto gridare allo scandalo
Effettivamente la stessa opinione interna americane molto perplessa precisamente da di domanda se tutto questo non porterà un altro Vietnam un'altra curva e via discorrendo
Ora tutto ciò sta ad indicare e quello che un Paese fa per la propria sicurezza e anche per il mantenimento di un certo ordine mondiale
E qualificante per esprimere un giudizio sul posto da affidare a questo Paese nella gerarchia internazionale
Noi siamo forse tre quattro cinque sei Perini dal punto di vista economico
Se si va a giudicare l'affidabilità dell'Italia sugli altri terreni non so a che punto siamo certamente il Benelux e altri
Stati di questo genere possono anche vendere prima dell'Italia ecco perché abbiamo voluto collegare il problema sicurezza economia
Perché
Volevamo aprire la discussione
E abbiamo cominciato ad aprire la discussione grazie alla relazione di questa mattina il professor Cipolletta
Su tutto una tutta una tematica che di estrema importanza
E che va affrontata se si vuol