Radio Carcere: Il 60° suicidio avvenuto nel carcere San Vittore di Milano. Parla la mamma di Gicomo Trimarco, il ragazzo che a soli 21 anni è morto nel carcere San Vittore di Milano inalando il gas delle bombolette che i detenuti usano per cucinare e che da mesi era in attesa di andare in una Rems o in una Comunità. A seguire le lettere scritte dalle persone detenute

Che e adesso all'ENEL che guardate adottate
Magia l'animale qua a
Come è possibile che potete fare quello che ho fatto così secondi secondi non è simpatica superiore
Una volta con l'italiano il tribunale
Cinque del codice di procedura penale
L'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi dobbiamo dobbiamo purtroppo iniziare questa puntata con l'ennesima brutto tizia
Dobbiamo iniziare questa puntata
Di radio carcere con la notizia del sessantesimo suicidio avvenuto in un carcere italiano già e il sessantesimo suicidio ed infatti martedì tredici settembre
è morto in ospedale Riccardo Locatelli Riccardo Locatelli che era detenuto nel carcere San Vittore di Milano e che qualche giorno prima si era impiccato nella sua cella ma ecco ecco le poche notizie che per ora siamo riusciti a raccogliere
Milano martedì tredici sette Riccardo Locatelli di quarantasei anni muore in ospedale dopo essersi impiccato nella sua cella del carcere San Vittore di Milano da quanto si è appreso fatti l'uomo
La tossicodipendente
E che per questa ragione era ristretto nel reparto Lanave e cinque sette stava assistendo con altri detenuti alla proiezione di un film poi verso le quindici improvvisamente tornato nella sua c'è dove si è impiccato con un cappio rudimentale Riccardo che è stato ritrovato da un compagno di cella è stato portato subito in ospedale dove deceduto
Tredici sette
Che precisato che questo è un suo che appare il tutto in aspetta
Che in reparto la nave
Dedicarci San Vittore di Milano è uno dei migliori verbale del penitenziario rumba dove le persone
Intervengono costantemente seguite eppure nonostante ciò presso il fa che questo del sessantesimo suicidio che si registra nelle capacità degli anni dall'inizio dell'anno
Totale tra decessi e suicidi di centoquattordici detenuti che hanno perso la vita nel due mila ventidue della serie in Italia lo la pena di morte ma per una penna si muore
Il sessantesimo suicidio
E dunque oggi partendo proprio da un suicidio in carcere drammatico ma che appare inaspettato vogliamo occuparci di uno dei decessi dei tanti dicessi che in carcere si potevano e che si dovevano
Evitare vogliamo ricordare gli altri oggi e prima di leggere le lettere scritte delle persone detenute vogliamo occuparci e ricordare
Il decesso di Giacomo Trimarco
Giacomo Trimarco che assoli ventun'anni
è morto sempre nel carcere San Vito e di Milano il trentuno maggio Giacomo Trimarco che da mesi e mesi e mesi
Attendeva di essere trasferito in una comunità ognuno a Reims perché affetto da una patologia psichiatrica Giacomo Trimarco che a soli ventuno anni è morto in cella sniffando il gas
Delle bombolette da campeggio che i detenuti usano per cucinare mesi mesi mesi di attesa di inutili attese quel ragazzo quel ragazzo è morto
Una morte questa quella di Giacomo Trimarco che come tante altre come tanti altri davvero si poteva e si doveva evitare e che dimostra bene quanto sia facile perdere la vita in carcere tra indifferenza lungaggini burocratiche e abbandono della persona già abbandono della persona un abbandono della persona che è costituito anche
Dalla mancanza di un'assistenza adeguata ma anche dalla mancanza di un ascolto qualificato
Ora quella che tra poco ascolterete è la voce della signora Stefania Trimarco mamma di Giacomo che con un coraggio considerevole ci racconterà tutti i passaggi che hanno portato uno dopo l'altro suo figlio Giacomo a morire in una cella del carcere San Vito di Milano assoli ventun'anni
Ripeto quello di Giacomo non è stato un evento eccezionale per il mondo carcerario
Ma va contestualizzato con la normalità del carcere di oggi un carcere che uccide
O che induce i più fragili al suicidio
Allora signora Stefania lei è la mamma di Giacomo che a soli ventun'anni morto sniffando il gas in una cella del carcere San Vittore di Milano vero
Purtroppo ma mi dica signora se pane è vero che Giacomo soffriva di una patologia psichiatrica era aperta h fatta dagli anni alle disturbo borderline di perché è una ricca e così la sua Tania questa malattia di cui soffriva Giacomo quali disturbi provocava a Giacomo allora Terranova anagrafiche hanno
Difficoltà a gestire le emozioni sia positive che negative è un po'come vengono paragonati con poco meno delle persone che hanno subito delle gravi ustioni
Per cui il semplice diritto corsi ordina un'altra persona mi fa provare un dolore indescrivibile
Per cui loro cercando di sedare queste emozioni con varie modalità
Quindi aveva aveva Giacomo come le persone affette da sé stamattina delle reazioni impulso più più comuni no e che andavano Anile
Perché una cosa importante da capire e che è una è una malattia un disturbo che curabile è curabile poi vedremo come verrà curato Giacomo nel carcere di
San Vittore di Milano ecco ad esempio signora Giacomo quando era è ancora libero riusciva svolge una vita normale riusciva a studiare e lavorare
E purtroppo no quando diciamo attenti definiscono così abbasso funzionamento e diventano più grandi
No è la quotidianità per loro diventando a tantissimi progetti però poi non riescono a sostenere i
Non riescono a sostenere
Ci sono assalti anche episodi di autolesionismo in passato monito purtroppo qui e quindi lui ogni volta che diciamo aveva un dolore purtroppo tenderà a tagliare sì perché
Attraverso il taglio perché i leader hanno delle endorfine che in quel momento li fanno diciamo gli danno leniscono
Poi la loro sofferenza
Ma la signora Stefania medica quando Giacomo era ancora libero poi arriveremo al momento della detenzione
Veniva seguito
Dai servizi di salute mentale noi sappiamo che purtroppo questi servizi salute mentale sono stati molto depotenziati voi come genitori riuscivate ad avere aiuto da questi servizi sociali del territorio
No assolutamente
Hanno altri hanno aggravato la situazione perché noi avevamo accertato dei percorsi di ora ritardi i servizi pubblici quando lui era ancora minorenne don non hanno permesso che venissero continuati quindi voi siete rimasti
Lei e suo marito
Sostanzialmente i soli con un figlio che aveva questi problemi mentali
Senza un'assistenza adeguata da parte dei servizi di salute mentale questi dati evitata la interpreta perché parla una volta diventato maggiorenne e stato completamente abbandonato quindi in era in carico
Il fatto poi che i servizi pubblici anche perché entrando nel circuito penale obbligatorio avvalersi dei servizi pubblici
Ma questi servizi pubblici erano comunque attenti perché non si può pensare di risolvere il problema anche in questa entità
Con unicorno colloquiali mente con la psichiatra
Ho una nuova era pongo legame che le orine Rijkaard un mosaico ogni quindici giorni ma quindi si per chiudere questo capitolo che però è molto importante signora se Pannella l'avrà capito insomma
è vero che se i servizi di salute mentale funzionassero correttamente sul territorio questi ragazzi affetti da patologie psichiatriche non andrebbero a finire in carcere Corallo operare e con lui signora se Vanessa di fatto se ho ben capito che Giacomo a un certo punto inizia a commettere piccoli reati poi i servizi sociali come diceva lei con le loro lacune
L'autolesionismo l'uso di sostanze stupefacenti e poco un po'questa degenerazione che è antecedente al carcere poeta
Badate
Ma passiamo a quando Giacomo viene messo in carcere da quanto tempo Giacomo
Detenuto allora nell'ultima detenzione risale al ventinove agosto estratto arrestato un po'ideali purtroppo non in più non è più uscito
Per quale reato è stato arrestato Giacomo e in questo caso era il furto di un cellulare per un furto sulla rete portato a San Vittore i perché purtroppo aveva una territoriali cari piccoli Area
A e quindi questo caldo lei c'è una convalida degli arresti in carcere ora signora Stefania in base a quello che ha potuto capire mentre suo figlio Giacomo stava in carcere a San Vittore
Veniva seguito adeguatamente oppure no no no assolutamente non c'era no non ci sono gli strumenti non ci siano le competenze
Praticamente curare il riduce a una mera assunzione di psicofarmaci
Gli fanno dormire tutto il giorno su filiforme anche in molte comunità purtroppo e per il ristoro che aveva lui invece e alcuni farmaci che invece gli venivano somministrati sono addirittura quattro indicati antichi
Ma in questi nove mesi di detenzione a San Vittore voi genitori avete visto Giacomo quindi peggiorare ora Longo
Signora Stefania avete chiesto all'amministrazione del carcere di San Vittore
Di avere maggior cura di vostro figlio Giacomo visto che disse di condizionamento attraversa l'avvocato perché comunque io lei è lei che aveva mandato non avevano mai risposta e quindi attraverso l'avvocato di mio figlio
Che si è attivato veramente pare però avvocatessa Calcaterra ETA e l'amministrazione del calcio eseguite Milano ha risposto queste istanze magari adottando una nuova terapia un nuovo approccio oppure no ma
No guardi ritirerei esiste ma che carriera e che il carcere comunque anche fatica a istituire dei percorsi di cura perché il car sharing cioè non è un uomo nel Burani sta di fatto che già comunque
Che già poco prima di entrare in carcere aver iniziato a peggiorare una volta entrato in carcere Giora ancora di più è posto ossia ecco voi genitori eravate preoccupati che poteva accadere una cosa del genere voglio dire
Temevate di Giacomo dal carcere in un uscisse vivo fare Calamo oggi negli ultimi mesi infatti hanno anche mandato una serie di messaggi e a educatrice di cui avevo il contatto
Perché Giacomo fortunatamente poteva sentirci al telefono allora sentivamo tutti i giorni per dieci minuti e quindi conoscendolo molto bene
Capita a noi i momenti di dichiaro di FIMAA sofferente criticità però addirittura meglio negli ultimi incontri abbiamo dovuto interrompere il colloquio per il livello di sedazione che aveva non riusciva perché tutto su una sedia
Quindi voi temevate proprio il fatto che ci può sul figlio morisse in carcere disse di curiosi avevamo paura che inchieste talmente oltre per tentare sempre di più questa sofferenza Sinaloa unito a
All'estremo
Poi signora di a ottobre del due mila e ventuno il perito nominato dal giudice deposita la perizia ecco in questa perizia cosa viene scritto Giacomo poteva stare in carcere oppure no allora
Letterari c'era risultava indispensabile chiarimento in ambito comunitario attraversa la collaborazione che Pervinche tempere lo conoscevano incipiente
Di competenza
Quindi Spence abile dice il perito
Introdurlo in una comunità
Esatto tanto contenimento quindi in quel momento anche il giudice poi per far decidere i danni immediatamente una misura di sicurezza che sarebbe stata la RAI Fernán quel momento entro il giudice non ha disposto
Jacob qual è e praticamente legato coltello carico al CPS al carta ellissi perdono mesi preziosi
E il DAP ha accettato il nulla nonostante innumerevoli solleciti siamo arrivati ma come un ragazzo scusi signora se la interrompo un ragazzo
Che ha una malattia mentale certificato dal perito il pendolo dove tutto il giudice deve andare in una comunità Edu per mesi e mesi resta in carcere oretta incarcerata che c'è l'attentato a tale che questi termini i
Che in Italia il primo colloquio con una comunità l'otto marzo
Da ottobre
Esatto da ottobre non seguo con le diceva prima dice anche qualcuno che ha scritto che in carcere stava sarebbe stato più protetto Giacomo redatto evitato sono proprio quei clienti che dicendo che siccome
Era molto critica la situazione di Giacomo era stato deciso che
Sarebbe stato più protette in carcere
Infatti l'abbiamo visto o ecco signora se fai a proposito di remissione del provvedimento del giudice che dispone il trasferimento di Giacomino remixare Riva
In tarda primavera se non sbaglio è vero ok arriva la partita quella vera accorato appello violato addotto ora purtroppo sa di fatto signora Stefania ed è qui il problema che Giacomo resterà detenuto a San Vittore
Per circa otto mesi nove mesi senza riuscire a ottenere una detenzione in un luogo se o comunità dove potrà essere curato e questa faccenda è parte a Quetta la tragedia
Tanto che il trentuno maggio quando poi già come purtroppo morirà Giacomo era rinchiuso ancora in quella cella chissà quanto tempo ancora sarebbe passato ha votato inoltre Tannaule Travaglio c'è l'attualità Ettore Gallo
Sì tagliato a un sacco di Walter pensi pensi che cosa succederà
Quando Giacomo si provocava faceva venire a chi di di autolesionismo finita tra territori non accenna ad inviti eternamente o che si chiama ed attenzione Carranza
E sono le le eccellenti Scek D'Amato dove c'è il titolo una branda con il materasso senza neanche il lenzuolo e vengono lasciati chiusi lì perché gli altri celle la mattina vengono aperte e loro possono andare nelle sale comuni
Tentativo senza niente ventiquattro su ventiquattro in quelle in quelle condizioni col vecchie dal dall'estero intanto finire una persona che non soffre di nessuna patologia
Ricordiamoci ragazzo con queste problematiche
E e poi ovviamente con un livello di sedazione farmacologica da brivido
Ma durante questa marito e cento gocce di Valium ma
E e aggiunte abita ad aiutare ad altri psicofarmaci ma boom senza
Ma signora Stefania la lo accennava anche prima Giacomo durante questi nove mesi di detenzione a San Vittore spesso
Sia autolesionava si tagliava le braccia con lamette ma anche altre parti del corpo vero ma allora nulli anche in Prato atto forme di autolesionismo nei momenti di
Di crisi lieti sofferenza l'ultima volta Pasqua si era tagliato veramente tanto anche lei dettagliata con le lamette e ci si interroga com'è possibile che gli dettero nella mente in carcere visto che lui aveva questa fragilità si è parlato di gioia per Ambra Accettulli linguine quindi era veramente avuto un'ingente perdita di sangue mai stato saltato perché ha chiesto lumi aiuto
Perché nel momento in cui poi si abbassava il livello di sofferenza in cui ieri emergeva purtroppo probabilmente quotidianità buttando perdendo conoscenza
Soluzione statuetta Longavita hanno a una tossicità specifica infatti
Si è poi lo pavimento io apprezzo sordo successivamente alla sua morte questa metodica e di cui non conosce assolutamente
Sì signora purtroppo ove avrei solo a lato mare collaterale urtava tanto tante persone detenute ogni anno perdono la vita
Per sballare sì col gas Moba locale otto chiamiamo insomma volare pericoloso perché il butano poi di far svenire morì non è tale spiritosa segrete nove mesi di tempo
In cui Giacomo ed è stato in carcere ma dove andare in una comunità in una lenze nove mesi tempo in cui Giacomo si poteva salvare
Sicuramente
Sicuramente
Ma voi tra l'altro si è stati avvisati dal carcere che Giacomo era morto a trovare e questa è un'altra opera chiede al carcere lanciare
Vita ma mai neanche quando veniva ricoverato in pronto soccorso che erano stati avvisati dalla avvocato
Alle sette e mezza del mattino perché lei è stata vietata dal carcere al carcere non vi ha contattato di nomine no
No dopo io mi sono molto arrabbiata in quel momento di devastazione coi nella tarda mattinata chiamato un'educatrice
Che poi ho detto va bene lei ma io vorrei parlare con il direttore mi ha trattato
La vicedirettrice che immediatamente raggelato il sangue perché mi ha detto io ho chiesto come mai non eravamo stati additati Marchetto avere ma nel cuore della notte non ci sembrava il caso di telefonare
Nella seconda colta gli ho detto ho detto ma scusi ma perché è stata lasciata è stato lasciato il gas il la lei ma ha detto che Giacomo e rasserena sedi quindi non non c'erano motivi era terreni non mi ha detto terza cosa ho detto mi scusi ma non c'avete neanche mai abdicato quando veniva ricoverato in pronto soccorso per peritali
Lei l'ha detto che non ci abitavano per ridurre costi cioè fare una telefonata il contagio nel mito greco covi si vede che
Signora Stefania qual è stato l'ultima volta che ha ha visto Giacomo lo ha sentito per telefono
Io ne ho sentito due netturbini al telefono il giorno prima
Il mio marito e mia figlia però mio figlio l'hanno sentito proprio il giorno e però ecco ma c'è qualcosa di particolare che gli ha detto in via ha detto già comunque
Chi vi rimase impressa titoli era sconvolto per il ragazzo che si era impiccato nella cella Cannito infatti eravamo
Infatti insomma molto impressionati dal suo racconto e in cui era devastato dal dolore perché gli era affezionato a questo ragazzo ventiquattrenne e quindi si è impiccato e anche questa che accadeva veramente sconvolto perché comunque loro erano i feriti
Rettore di San Vittore è che definito quello clinico sanitario
E quindi ci interrogavamo come potessero succedere queste cose di eliche poi avevamo ancora insomma attraverso l'avvocato eravamo molto preoccupati perché
Visto che c'era stata questo suicidio dell'altro ragazzo eravamo ulteriormente preoccupati per Giacomo giura
Ora la signora Stefania lei e suo marito
Egli anche i fratelli Di Giacomo avete perso un figlio mentre era in carcere quando invece doveva e stare in un harem secondo il luogo di cura un figlio ma anche un ragazzo giovane di ventuno anni che si poteva e che si doveva salvare ecco dopo aver vissuto questa terribile esperienza cosa vorrebbe dire a chi ha la responsabilità
Di tutelare ragazzi malati ristretti come Giacomo che anziché poche altre nascondere però alla mancata disponibilità non abbiamo le risorse perché non è così
Perché quelle risorse che ci sono e un minimo di risorse ci sono
Porterò attive i funzionari però e poi però aperte all'accoglimento dei giovani e delle famiglie comunque che a qualche cosa che potrebbe fare nel momento caldo Nadia avrà abbiamo avuto sempre una mancanza e ascolto totale e siamo sempre stati tagliati fuori da tutto abbiamo fatto ed eravamo sempre in prima linea
Per Giacomo e chiama comandava l'attento affinché noi venissimo informati e invece
Tutti gli apparati dalla sempre trincerati dietro la legge sulla privacy e questo a maggior ragione quando Giacomo via deboli detenuto a San Vittore esatta o ancora io
Secondo lei signora Stefania prima e durante la detenzione le diverse autorità competenti hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita a suo figlio Giacomo
Rompo
Assolutamente attuando al dei protocolli tale ritardata che non vengono personalizzati ogni era un ragazzo che ha le problematiche di Giacomo non può essere assimilato ad un ragazzo che ha scommesso e dei reati Donadel patologie e approvare una storia diversa
Non si possono assimilare trattare i ragazzi
Tutti con la stessa modalità
Signora un'ultima domanda in questi momenti terribili quando pensai l'omaggio che lei lo farà e lo farà spesso quando pensa che appunto Giacomo molto in una cella del carcere San Vittore di Milano dentro di sé cosa pensa
Nicoletta darli
Dovrei comprare
Ecco questa è la testimonianza di una madre che ha visto suo figlio di ventun'anni morire in carcere e la testimonianza
La signora Stefania mamma di Giacomo Trimarco
Che è morto a soli ventuno anni cassa ambito di Milano sniffando il gas delle bombolette che i detenuti usano per cucinare Giacomo che era affetto da una patologia psichiatrica e che da mesi e mesi attendeva di essere ricoverato o in una comunità
Ho in Renzo una vicenda come ho detto prima che non va pensata come eccezionale nel mondo di oggi nel carcere
Ma che va contestualizzata come la normalità del carcere una normalità del carcere che uccide o in o induce a uccidersi
Per indifferenza lungaggini burocratiche Bugie abbandono della persona che fatto anche che è costituito anche della mancanza di assistenza qualificata e di un ascolto
Qualificato
Tratta le persone come pacchi postali
è chiaro che prima o poi qualcuno muore o qualcuno Samar comunque sia adesso entriamo in tante case italiane perché è arrivato il momento di leggere le lettere scritte proprio delle persone oggi detenute Benvenuti Benvenuti nelle patrie galere
Allora si scrivono Luca Simone Gabrele Roberto R. nato dal carcere di lecco cara radio carcere iscriviamo dal piccolo e vecchio carcere di lecco dove sembra non cambi mai nulla
E dove tutto invece va sempre a peggiorare invece che migliorare come ad esempio le nostre pessime condizioni di vita nelle celle la mancanza assoluta di qualsiasi forma di rieducazione
E come se non bastasse anche la carenza nell'assistenza sanitaria
Ad esempio scrivono queste persone detenute nei carceri lecco ad esempio e per quanto riguarda le nostre condizioni di vita
Ti diciamo subito che noi come tanti altri detenuti qui a lecco siamo costretti a vivere in cinque persone all'interno di una celletta che al massimo sarà grande dieci metri quadri cinque persone in dieci metri quadri
Tradotto viviamo con due metri quadri attesta due metri quadri a testa
Per detenuto
Una situazione grave la nostra che è comune a tanti detenuti nel Calcide ecco e questo perché si tratta di un carcere Non sono vecchio realizzato ai inizi del novecento ma anche un carcere piccolo che potrebbe ospitare al massimo una cinquantina di detenuti mentre noi siamo in quasi ottanta detenuti
E qui gli spazi sono molto ma molto ridotti e poi scrivono ancora questi persone detenute
Nel carcere lecco e poi come ci dicevamo prima nel calci lecco non esiste per noi nessuna iniziativa utile al nostro reinserimento
Qui infatti non c'è lavoro nei corsi formativi e così passiamo le nostre giornate a non fare nulla per tutto il giorno
Pensa che qui e anche difficile incontrare l'unica educatrice che c'è in carcere
Una difficoltà che aumentarla d'estate visto che è andata pure in ferie
Quanto invece all'assistenza sanitaria scrivono ancora questi ragazzi detenuti
Nel piccolo e vecchio carceri lecco quanto invece l'assistenza sanitaria
Ti informiamo che nei calci lecco non solo ma anche il medico
Ventiquattro ore su ventiquattro e di notte se qui qualcuno sta male sono guai ma per noi è assai difficile anche essere visitati da un dentista e diciamo questo perché sono ormai più di sei mesi
Che aspettiamo inutilmente
Una visita dal dentista avendo alcuni di noi grandi difficoltà per masticare
Ma questo ma questo deve aggiungere un paradosso che sa dell'incredibile infatti non sono i calci lecco non ci cura adeguatamente masse uno di noi chiede di essere visitato da un medico privato
Deve attendere mesi e mezzi
è il caso di Renato detto renne che sta in cella con noi pensa che il rene siccome soffre di diverse patologie
Ha chiesto di essere visitato da un medico privato a sue spese ebbene bene
Anche se il magistrato autorizzato questa visita son ben tre mesi che la direzione del carcere non ha dato il permesso al medico per entrare in carcere ti sembra normale ed ancora scrivono questi ragazzi detenuti
Nel carcere di Lecco ed ancora Simone che è anche lui un nostro compagno di cella siccome invalido all'ottantasei per cento e deve essere visitato Domenico fiscale
Per poter avere il rinnovo della pensione aspetta questa visita da ben nove mesi ed è disperato perché non sa come sostenere senza questi soldi
Né se stesso in carcere nella propria famiglia concludiamo questa nostra lettera con due ultime segnalazioni
La prima è che qui con il caldo che sta facendo
Non abbiamo neanche un frigorifero per conservare i i cibi che compriamo la seconda riguarda la magistratura di sorveglianza che impiega tantissimo tempo a rispondere anche a distanze semplici come quelle relative
Alla liberazione
Anticipata
Ora non ci rimane che salutarti e ringraziarti per il lavoro che svolge per noi detenuti la lettera appunto è firmata da Luca Simone Gabriele Roberto e Renato persone ristrette nel vecchio Piccolo carcere di lecco forse faremo prima
A capire cosa funzionerà il cachet di lecco perché dalla vostra lei
Pera per quanto quel piccolo quel carcere sempre poco non funzioni assolutamente nulla ragazzi scrivevi si è scrive dice ancora perché del carcere di lecco sappiamo davvero davvero poco
Poi si scrivono Gino e Simone del carcere di Torino enorme carcere di Torino
Carissimo Arena
Siamo due detenuti ristretti blocco bidet calcitonina ovvero un e norme carcere dove come sebbene la situazione è molto grave soprattutto a causa del sovraffollamento visto che qui siamo in oltre mille quattrocento detenuti
Mille quattrocento detenuti a fronte di circa mille posti disponibili molti dei quali però non sono neanche utilizzabili
Va anche detto scrivono ancora Gino e Simone dai calci di Torino va anche detto però che nonostante queste e tante altre difficoltà non possiamo negare che da quando è arrivata la nuova direttrice la dottoressa Cosima
Buccoliero la situazione sta lentamente migliorando a questo interessante
E ti diciamo questo perché almeno nella nostra sezione sono aumentati i corsi formativi e finalmente noi detenuti siamo stati messi in condizioni di comprare
Dei ventilatori per difendersi dal caldo che ha fatto da corso anche se siccome costano ben trentaquattro euro l'uno non tutti noi detenuti siamo nelle condizioni di poter Chili
Comprare ma a parte questo restano tante altre difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno quindi e calci Torino prima fra tutte il modo in cui siamo costretti a vivere ad esempio noi due viviamo in una celletta
Che è più piccola di una piccola cantina una cella che più piccola di una piccola cantina ovvero una cella che al massimo potrebbe ospitare una sola persona
E dove invece noi ci viviamo in due
Sempre se questa possa essere chiamata vita inoltre scrivono ancora agire Simone recarci Torino inoltre anche se è cambiata la direttrice sembra che il modo di lavorare dell'Area trattamentale sia rimasto lo stesso il che è a dir poco una stranezza
Ad esempio io ginocchio il fine pena nel due mila e ventisei e Chioggia trascorso diverso tempo in galera
Più di un anno fa avevo chiesto essendo nei termini di legge un permesso per poter incontrare la mia compagna che sta poco bene
Beh non ci crederà il male educatore che posso incontrare una volta ogni sei mesi all'impiegato un anno e mezzo
Un anno e mezzo a inviare la mia sintesi comportamentale al magistrato e alla fine mi hanno concesso un permesso di poche ore e per giunta con la scorta
Il permesso che io ho chiesto di modificare facendomi accompagnare dal cappellano del carcere che la scorta mi metteva a disagio ma la mia richiesta alla fine è stata rigettata
Già l'area trattamentale scrivono Gino e Simone del carcere di Torino già all'aria aperta mentale ovvero coloro che in calce dovrebbero occuparsi del nostro futuro
Ma non solo ecco un altro esempio di come funziona poco qui a calci Torino l'area trattamentale l'esempio e il mio compagno di cella che si chiama Simone Simone che dopo una carcerazione trascorsa a non fare nulla per tutto il giorno è riuscita a ottenere dopo tante istanze una misura alternativa con una borsa lavoro che gli consentiva di percepire cinquecento euro al mese
Misura alternativa che è durata però solo cinque mesi tanto che poi alla fine termina di cinque mesi Simone si è ritrovato per strada senza sapere come fare a mangiare
E ovviamente non ha avuto alternative che commettere un reato per poter sopravvivere
Ora domando perché si stupiscono che a Torino ci sia un tasso di recidiva
Tanto alto se non fanno nulla per aiutarci a costruirci una vita onesta dopo il carcere perché una volta liberi ci abbandonano alla disperazione che spesso è causa del compimento di piccoli reati con queste domande
Ti salutiamo così me a dispetto la lettera appunto è firmato da Gino e Simone persone detenute
Nel carcere nel carcere di Torino allora innanzitutto ve partiamo dalle cose positive ragazzi innanzitutto son contento che con l'arrivo della dottoressa
Buccoliero qualcosa sta migliorando nel carcere
Di Torino segno evidente almeno nella vostra sezione segno perché enorme Caci Torino segno evidente che quando c'è una brava direttrice qualcosa migliora Cetto questo aspetto è la RAI trattamentale dovrebbe dovrebbe essere armonizzato con con negli intenti della dottoressa
Buccoliero che è la direttrice del carcere di Torino e speriamo che magari insomma né già adesso la dottoressa Buccoliero si sia posta il problema di coordinare meglio l'aria l'area trattamentale recarci Torino tra varie cordate recarci Torino vedi finito il lasci la città nella città nel carcere della città perché è un carcere enorme
Più di mille quattrocento persone detenute per togliere è veramente tanto qui anche per la direttrice dovrà essere un lavoro veramente importante per quanto riguarda le le vostre le due ultime domande bene avete perfettamente ragione se il carcere non fa nulla per consentirvi
Di offrirvi una scelta di cambiamento una volta liberi
Se una volta liberi poi non venire accompagnati nella libertà venite sbattuti libertà come diciamo qui avendo carcere è ovvio che la recidiva sale alle stelle ma messo mi sembra quasi un'equazione
Quasi un'equazione matematica o poi ci scrive Roberto che persona detenuta nel carcere di Prato Roberto che ci porta innanzitutto due notizie ovvero il fatto che in linea calci di Prato ben due detenuti hanno tentato il suicidio nel mese di agosto Roberto giustamente pone anche le sue si sottopone anche i suoi dismissioni in merito appunto a questo fenomeno preoccupantissima o dei suicidi in carcere schiero Berto a calci di Prato
Caro Riccardo ti scrivo perché come tutti noi sono sconvolto dal numero impressionante i suicidi
Che ci sono stati recarci durante il mese di agosto e temo che questa carneficina non sia ancora finita ai risultati resta un altro
A San Vittore
Qualche giorno fa dei rischi per Roberto Akashi Ravelli stando qui in cella c'ho pensato molto
E alla fine sono giunto alla conclusione che nelle carceri tanti ragazzi si tolgono la vita anche perché anche perché non vengono ascoltati
Concetto che tu ripeti spesso o cosa peggiore perché vengono presi in giro
E ti dico questo scrive Roberto recarci Prato e ti dico questo perché qui nei casi di Prato ben due detenuti ad agosto hanno provato ad impiccarsi per motivi analoghi
Anche se per fortuna sono stati salvati in tempo anzi potremmo dire che non hanno aumentato il numero dei suicidi solo del miracolo
Ad esempio ad esempio nel mese di agosto un ragazzo che ha problemi mentali e che è tossico dipendente approvato per ben due volte a uccidersi
Attaccando una corda rudimentale alle sbarre della cella e per fortuna la prima volta è stato salvato da un altro detenuto che passava di lì per caso mentre la seconda volta è stato salvato
Da un agente il motivo domanda Roberto Akashi Prato
Be'da quello che ho capito gli avevano promesso che presto sarebbe stato trasferito in un carcere più vicino alla propria famiglia
Ma quando si è accorto che quella era una bugia è stato preso dalla disperazione e approvato di impiccarsi
Tu pensa qui dentro ti portano a fare cose che mai avresti fatto solo perché ti dicono bugie per farti stare calmo o per farci stare tranquillo
Ed ancora scrive Roberto l'HC nitrato d'ancora
Sempre nel mese di agosto un altro detenuto qui ai calci di Prato approvato impiccarsi in cella ma è stato salvato da un altro compagno di detenzione che lo ha tirato su dalle ginocchia per farlo respirare
Anche in questo caso ci sono promesse non mantenute e un ascolto negato
Vedi al di là delle motivazioni personali di ciascuno di noi qui è proprio il sistema che non funziona
E che induce soprattutto i più fragili a farla finita esattamente quello che è accaduto qui Mecacci entrato dove a distanza di pochi giorni ci sono stati ben due tentativi di suicidio che solo per miracolo non si sono tramutati
In tragedia
Il meccanismo che scatta può essere questo scrive ancora Roberto cachet di Prato
Io non vengo ascoltato e così un attimo dopo mi tolgo la vita per non essere più ascoltato o perché non sopporto più di esseri ignorato ho preso in giro
Però scrive ancora Roberto dal carcere e di Prato però caro Riccardo pur capendo la disperazione di tanti miei compagni detenuti
Lasciami fare un appello a tutti i ragazzi che mi ascoltò dalle carceri ragazzi non fatevi rubare la vita
Da questo sistema varato non smette di lottare e soprattutto non smettete disperare
Ciao Riccardo e sappi che come ti saluto i miei compagni di detenzione che si chiamano Mario Michele Sandro e Marco la lettera appunto il film Marra Roberto persona detenuta
Nei casi di Prato Roberto che rivolge un appello un appello di speranza alle persone detenute come Lou in tutt'Italia appello di speranza appello a non mollare non smette di sperare
Che noi facciamo nostro e vigiliamo
A tutte le persone detenute che in questo momento ci stanno ascoltando non vi fate rubare la vita da questo sistema malato non smette di lottare non smettete di sperare e di essere speranza per gli altri come diceva
Marco Pannella
Grazie Roberto grazie per la tua lettera per le notizie che ci ha portato grazie anche per me tue preziose riflessioni
Sulle quelli possibili cause probabili cause che porta una persona in galera a suicidarsi Due che sta in galera
Forse anzi sicuramente lo saprai meglio meglio Dinoi
Point e al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punto it di ci scrive Damiano che persona ristretta nei casi di Chieti Damiano che afferma
Cara radio carcere sento che si fa un gran parlare di pene Brady eppure detenuti come me a cui mancano solo pochi mesi
Per terminare di scontare la pena non riescono a ottenere nessuna misura alternativa e questo ne anche se hanno gravi problemi familiari come me
Io ad esempio a causa di un errore commesso nel due mila e diciannove ho già subito cinque mesi di carcere in misura cautelare più
Trentatré mesi gli arresti domiciliari e in tutto questo tempo mi sono sempre comportato bene e ho sempre rispettato le prescrizioni che mi avevano dato
Poi si va ancora Damiano dal carcere di Chieti
Poi siccome a maggio del due mila e ventidue la sentenza di condanna è diventata definitiva
Mi hanno rimesso in carcere e ora solo per riuscire a scontare in detenzione domiciliare gli ultimi mesi che mi restano ho dovuto anche iniziare uno sciopero della fame che in pochi giorni mi ha fatto dimagrire
Diversi chili
In particolare sono davvero preoccupato perché la mia convivente è affetta da una grave malattia che si chiama atrofia spinale e siccome da sola e ha bisogno del mio supporto sia morale che materiale
Io vivo questa richiesta di detenzione domiciliare con grandissima urgenza e questo perché lei
E senza il mio supporto dal mese di maggio
Considera anche che la mia convivente non solo sta sempre peggio ma vive da sola e non ha nessuno che l'aiuti oltre che a me e francamente spero tanto che il magistrato di sorveglianza si metta anche una mano
Su cuore vi ringrazio per raccolto anche il mio grido d'aiuto la lettera appunto a firmarla Damiano persona ristretta nel carcere
Di Chieti poi salutiamo salutiamo tanto un gruppo di persone detenute che ci scrivono
Dal carcere Santa Maria Maggiore
Di Venezia e saluto Salvatore Domenico Massimo e tante altre persone ristrette nel carcere l'Ucciardone di Palermo
Allora come al solito vi ricordo i nostri ricavi di come entrare in contatto con noi di Radio Carcere innanzitutto se volete chiamarci se volete parlare con noi di radio carcere basta fare il numero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei quattro otto otto sette otto uno e chiamate ci si è da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza
Detentiva qui a Radio Radicale chiamate ci sei come vittime del reato non riuscite ad avere una risposta di giustizia e chiamateci anche se avete subito un errore giudiziario zero sei
Quattro otto otto sette otto uno questo è il numero da fare di ricordo anche il nostro indirizzo e-mail radio carcere chiocciola radio radicale
Punto it di vi ricordo che siamo presenti
Anche su Twitter su Facebook e su Instagram basta cercare radio carcere di spunterà fuori il simbolo di radio carcere e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove in via tre le vostre lettere dal carcere lettere che leggiamo ogni giovedì questo è l'indirizzo per scriverci dalle carceri
Radio
Radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo V due
Zero zero uno otto cinque Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete a Radio Carcere non lasciate che le ingiustizie che subite rimangono protette non solo da quelli quattro mura ma anche
Dal silenzio che a volte fa danni
Peggiori bene io ringrazio per l'assistenza India regia audio ed infine grazie grazie grazie di vero cuore a tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion e dalla cella sporche sovraffollata riderci su una radio per ascoltare una piccola voce la voce
Di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Adesso anche il tema della aumentate adottate
Magia il mare qualcuna
Aggiungere a Napoli
Come è possibile che potete fare quello che fate
Scusi Secondino secondi non è simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale
Cinquecentotré trentacinque il codice di procedura penale
Sia novantotto italiane la corte d'appello di Palermo seconda sezione
Radicale data cinque aprile del mille novecento