Presentazione della mostra e del podcast per ricordare, nel quarantesimo anniversario, l'attentato del 9 ottobre 1982

No buongiorno a tutti e grazie per essere intervenuti così numerosi a questo a questo importante appuntamento io nel dare subito la parola per i saluti istituzionali e non diritto alla senatrice a Bossi che ringrazio già da un subito per averci aiutato averci aiutato ad avere questa bellissima questa bellissima sala il fatto di presentare queste due iniziative di cui anzi tre iniziative di cui parleremo in una sede istituzionale
Rende l'importanza dell'evento dell'evento che stiamo presentando
Io dico solo una cosa poi andremo nel dettaglio dei diversi progetti la memoria è un fatto collettivo ed è un fatto civile
E quello che si sta facendo nel quarantesimo anniversario dell'attentato del nove ottobre è una sorta di risarcimento se si può usare questa parola anche se
Chi è morto in quell'attentato feriti non verranno mai risarciti ma viene sanata una cosiddetta ferita istituzionale
E viene sanato anche un altro fatto importante che è quello della memoria ecco perché dicevo che la memoria è un fatto collettivo
Perché quel giorno
Sono stati colpiti dei cittadini italiani
Che stavano festeggiando all'interno di un luogo di culto
Luogo di preghiera
E la ferita di aver colpito dei cittadini italiani in un giorno di festa a quarant'anni di distanza
Rende memoria ai cittadini italiani non tanto a chi ha subito quel lutto e questo lo si dice spesso anche per la sua cioè il giorno della memoria
Non è tanto fatto per per noi ebrei che come dire di generazione in generazione in ebraico si direbbe rabbino molto più di me lo racconterà si dice midollo e Dordi generazione in generazione si trasmette la memoria beh novellame la giornata nella memoria la celebriamo ogni giorno perché sappiamo che cosa è stato ognuno di noi ha avuto dei lutti e ne ha la consapevolezza sulla propria carne qualcuno ci al numero tatuato sul braccio e quindi il tema di oggi e quello di restituire una drammatica storia italiana
Alla memoria collettiva di noi italiani questo è il grande equivoco che nel corso degli anni c'è sempre stato poi e con gli strumenti
Che abbiamo messo a disposizione per questo quarantesimo anniversario attraverso la mostra russo Merloni poi lo spiegherà nel suo dettaglio attraverso il podcast e con sulle info per mandare la nostra Società lago nel multimedia abbiamo deciso di di produrre abbiamo deciso di usare questi strumenti culturali per arrivare al più ampio numero possibile di persone perché soltanto grazie alla memoria e soltanto usando questi strumenti contemporanei che sono quelli del cinema che sono quelli del documentario che sono poi la mostra che sono quei del podcast si riesce arrivare al cuore di tutti e io voglio qui ringraziare
Lo scrittore Giancarlo De Cataldo il maestro Nicola Piovani che
Hanno subito appoggiato l'idea che questo progetto l'hanno abbracciato si sono immersi in un lavoro che è durato più di otto mesi e insomma avere un grande scrittore italiano e il premio Oscar per la musica che hanno voluto dedicare
Il loro tempo la loro arte la loro abilità per tenere un faro acceso beh insomma questo lo dobbiamo le vittime alle persone che hanno subito ovviamente tutto questo per il quale non ci sarà mai un risarcimento vero ma è una cosa che vogliamo consegnare ai nostri concittadini italiani
Perché in quell'attentato è morto un bambino italiano in un giorno di festa però io darei subito la parola alla senatrice boschi
Qualche parola prima di ascoltare illustri relatori che saluto cordialmente saluto la famiglia carcasse
E con David Parenzo quando ha coinvolto messe nature Renzi nell'iniziativa di questa mattina abbiamo subito pensato che fosse giusto che il Senato ospita se la presentazione di questo progetto proprio perché come diceva da ridimensionato il Parlamento è la casa di tutti gli italiani e le italiane
E come ha ricordato giustamente il presidente Mattarella Stefano Gaj Taché era prima di tutto un bambino italiano
E quindi è giusto che venga ricordato qui soprattutto perché lo Stato italiano le istituzioni italiane hanno tardato troppo a riconoscere che quell'attentato terroristico era una strage terroristica del nostro Paese
C'è stato un ritardo colpevole delle nostre istituzioni nella cercare verità ENEL riconoscere quello che è accaduto
Quarant'anni fa il nove di ottobre purtroppo proprio in questi minuti
Io avevo solo un anno nel mille novecentottantadue quindi chiaramente non ricordo diretto di quegli avvenimenti drammatici
Però ho letto e ho conosciuto nel tempo ovviamente quella storia non soltanto quella di che fanno e la sua famiglia della madre e del fratello Adele anche loro finiti insieme ad altre trentatré persone nella nella sinagoga di Roma
E quello che che cerchiamo di fare in questi giorni come in tante iniziative tanti venti a cominciare da quello che presentiamo oggi
Eh appunto sicuramente un esercizio faticoso e doloroso di di ricordo di memoria soprattutto per la famiglia perché ha vissuto direttamente
Quegli attimi di di spavento di paura di terrore di dolore anche sul proprio corpo nella nell'attentato
C'è anche un modulo giustamente per tenere accesa una luce continuare a cercare a chiedere verità quarant'anni di distanza per un attentato che è rimasto di fatto impunito quindi una verità che ancora non c'è
Io tutte le volte che entro nella sinagoga di Roma penso a Stefano e penso a quello che è successo quel giorno non non posso farne a meno
E penso anche cercando di immaginare quello che può essere il dolore la sensazione della comunità ebraica entrante la sinagoga anche che chi ha compiuto quell'attentato ha voluto colpire un simbolo certo però voluto anche instillare un senso di paura
Nella comunità ebraica colpendolo al cuore del proprio occulto Falcone anche della città di Roma
E quindi avere un'idea di paura di precarietà di stabilità che se ci pensiamo bene la stessa paura che tutti gli attentati terroristici anche negli anni successivi hanno cercato di riprodurre colpendo dei luoghi simbolici della fede o del vivere comune della cultura dell'arte nelle nostre capitali europee
Con il rabbino Di Segni quella presidente breviario ci siamo trovati più volte purtroppo in quella sinagoga anche negli ultimi anni a piangere altre vittime di altri attentati in altre città europee o e gli Stati Uniti da da Bruxelles a Parigi Copenaghen Pittsburgh
E quello che mi ha colpito è che tutte le volte che ricordiamo e denunciamo e condanniamo quello che è accaduto perché non esistono zone grigie
O si sta dalla parte di chi odia dell'antisemitismo del razzismo si sta dall'altra parte non ci sono vie di mezzo e tutte le volte che lo denuncia fosse alta quello fin spaventa sono i commenti
Sui social tutte le volte che uno prende posizioni commenti sotto di qualunquismo come minimo dicendo ma cosa si ricorda fare ma perché ancora parlare di queste cose ma ogni giorno ci sono persone purtroppo che perdono la vita
Sino alle offeso addirittura le minacce in un'escalation anche nei commenti di odio e ti violenza per tutto quello che ci dice che purtroppo nonostante anni
Di testimonianze dirette faticose di educazione e di lavoro nelle scuole nella comunità di insegnamento
Ancora non si è fatto abbastanza o ancora non possiamo darla come una conquista di tutti che dobbiamo insistere ecco perché anche le iniziative di oggi non sono soltanto di ricordo o di ricerca di la verità ma di sforzo ulteriore
Per fare meglio per fare di più per farlo insieme
E soprattutto per dire che non abbiamo paura
E che questa memoria questa condanna questa continua fatica delle educazione dell'anno rassegnazione ma della speranza
è un esercizio non della comunità ebraica non della famiglia non di una parte che cerca in qualche modo di tutelare o ricordare i propri valori propri cari non è un esercizio un'attività una speranza che condivisa che è di tutti noi e che ha di tutta la comunità italiana grazie
Grazie grazie molto
E c'è da dire ma voi lo ripeteremo più volte soprattutto questo pacchetto di iniziative culturali che stiamo presentando bisogna dare un riconoscimento a chi diciamo a voluto tutto questo progetto che il Comitato anniversari presso la Presidenza del Consiglio dei ministri corposo Melloni
Ce lo racconteranno specifico la fondazione che lui presiede per le scienze religiose benemerite ci sono tutta una serie di sponsor e di patrocini importante il ministro per i Beni culturali di Roma Capitale d'una comunità ebraiche italiane la RAI
Il Museo nazionale romano collegato con noi e poi lo sentiremo Stefano veloce vedo intanto il maestro Nicola Piovani che da Reggio Calabria grazie Peres si è aggiunta la conferenza stampa
Impegnato in un concerto ma insomma non voleva mancare quindi lo abbiamo collegato via Zummo maestro Bongiorno tra poco vediamo anche da lei il Museo nazionale Museo nazionale romano e molti altri direi darei subito la parola perché poi i Penati impegni precedenti ma la ringraziamo per essere qui ci deve lasciare il professor disegni
Rabbino capo della comunità ebraica di Roma
Buongiorno sono lieto di partecipare alla presentazione di questo grande progetto che in qualche modo seguito tra le quinte in tutta la sua
Genesi
In tutte
Le varie fasi si tratta
Di un tassello importante che si fa a ad aggiungere ad altri iniziative
Che sono state da più parti prese per ricordare questo anniversario linee cifra tonda quarant'anni dall'attacco alla sinagoga
è stato un evento traumatico che non è piovuto dal cielo all'improvviso ma come è noto è stato il culmine di una campagna
Di diffamazione di ostilità che sui aperte in Italia fin dal giugno di quell'anno
E nella quale sono delle
Contraddizioni
Terribili nella società
Quindi la storia drammatica quel giorno ma è anche
Molto triste quello che è successo
Quello che è successo prima chi ha creato il clima che ha consentito questi fatti
Come sapete la comunità
Ebraica reagì coralmente
E drammaticamente a questi fatti sentendosi ferita tradita abbandonata dalle istituzioni
I quaranta anni che sono passati sono quarant'anni dei quali
La lezione
è stata imparata ma solo parzialmente
Di solito
Si dice
Che le persone hanno molta compassione per gli ebrei morti e poco per i vivi in questo caso anche per l'ebreo morto non c'è stata molta compassione perché riconosciuto dalle vittime del terrorismo
Che vittime italiane del terrorismo è stato una grande fatica istituzionale
E per questo dobbiamo essere grati a quello che ha fatto prima il presidente napoletana e poi presidente Mattarella
Opportuno ricordare e questa ferita
Per alcuni aspetti ancora non si è rimarginata c'è un problema importante
Che è quello della verità
Cosa è successo veramente
Chi
è stato un esecutore
Abbiamo i sospetti non abbiamo delle certezze soprattutto chi è che l'ha aiutato qual è stata la Rete che ha consentito che questo fatto avvenisse e che cosa
è successo dopo a livello di protezione copertura nei confronti dei responsabili sono tutti misteri come sappiamo purtroppo
La storia di questa Repubblica una storia di eventi tragici tanto tragici quanto misteriosi e questo purtroppo
è uno di questi
Il
Prodotto che vedete è un prodotto cucito con grande maestria
Con grande professionalità
Nel quale c'è una voce narrante
Che presente commenta i fatti
E ci sono le testimonianze
Qualcuno questi giorni ha scritto che non bisogna
Fare la storia ascoltando soltanto i testimoni come se i testimoni contassero poco
I testimoni sono fondamentali
E l'altro braccio insegna che una persona ascoltarlo e ha vissuto
E non lo riferisce
Meno stavano resterà responsabile commetterà una colpa testimoniare è un obbligo fondamentale
E quindi
Grazie a quello che avete fatto perché quello che avete fatto adesso una testimonianza fondamentale
Grazie
Grazie ravvisi io intanto mi ricordo che tutto questo diciamo tra le altre persone che hanno collaborato cioè il sostegno saluto i vertici di Intesa San Paolo che sono qui con noi quindi grazie nella vostra partecipazione il gruppo editoriale Jedi con il vicedirettore Carlo Bonini e poi dare
Mo'daremo la parola la presidente della comunità ebraica di Roma produrre nello per un breve saluto istituzionale anche lei grazie
Buongiorno a tutti e grazie per questa occasione ma soprattutto grazie alla senatrice baschi che ci ospita al quale mi lega ormai un lungo rapporto di stima se mi permette di amicizia e di vicinanza su tanti temi che abbiamo affrontato come ben ricordava
Stringendo c'è volendoci
Nel momento in cui era necessario ma il grazie più sentito va ovviamente al professor Melloni a David Parenzo lascio rivolte al Manea tutti coloro che hanno messo a disposizione le loro risorse le loro qualità le loro energie per produrre un progetto così significativo
Ed importante che si unisce e si aggiunge
Chiaramente ad altri progetti che in queste ore si stanno dipanando è un lavoro che la comunità svolge puntualmente tutti gli anni e che ha contraddistinto e contraddistinguerà
Anche questo quarantesimo unire anniversario voglio sottolineare qualche un passaggio in particolare che non è stato ricordato da chi mi ha preceduto ma voglio farlo con chiarezza il grande tema dell'attentato
Alla sinagoga di Roma del nove ottobre mille novecentottantadue rapporto degli ebrei con Israele
Ma è soprattutto il diritto di Israele ad esistere
Questo è il tema che non possiamo celare non possiamo nascondere di fronte al quale dobbiamo dire fra le tante isolamenti che gli ebrei hanno vissuto anche in questi quarant'anni rispetto a come sono andate le cose
Nella storia e nella ricerca della verità e della giustizia
Per l'attentato alla sinagoga ancora non si è detto e non si è fatto abbastanza
Voglio ringraziare quindi ci per esempio ha preso posizioni chiare in questi quarant'anni ha già ricordato errata che mi ha preceduto interventi del presidente dapprima napoletane Mater Anna dopo ma anche Tissot Israele non ha fatto
Distingue ha ben chiarito che questo
E questo tema non poteva essere lo strumento per continuare a portare oggi in Europa
Perché non abbiamo vissuto l'orrore di un un attacco di terroristi palestinesi perché Israele non doveva esistere e questo non poteva essere ammessa però voglio ringraziare presente Presidente Renzi che non solo ha avuto sempre posizioni chiare durante il suo mandato ma anche permesso di segretari alcuni documenti che oggi permettono agli inquirenti di continuare ad indagare voglio ringraziare voci nella stampa come Pigi Battista che oggi non è fatto noi ma che merita un nostro ringraziamento perché sempre si è distinto in una narrazione che fosse chiara equidistante e rispettosa del nostro essere ebrei e di nostro essere parte
Del popolo e del diritto di Israele a vivere in pace Israele che in queste ore vive ancora momenti di tensione che nel suo quotidiano conosce bene la gravità degli attacchi come ci ha ricordato l'altro giorno anche Fiamma Nirenstein
Ora per tornare a questo anniversario di nuovo ringrazio il fatto per il fatto semplicemente di essere all'interno delle Aule istituzionali e di dare una dignità a questo ricordo perché di Trinità molto spesso non si è parlato e anzi l'isolamento e la solitudine vissuta dalla comunità ha prevalso
Un isolamento una solitudine che però in questa occasione non sentiamo e che soprattutto ci permette di ragionare con fiducia e speranza il sicuramente senza paura
Verso il futuro
E ciò significherà ancora di più la presenza del presidente Mattarella domenica nove ottobre alla cerimonia di detti Khalid intitolazione di un Safar tra la cosa più sacre più viva pena tradizione però è che esista la memoria di Stefano
Pesce
Sarà seduto insieme Annoni nel tempio
Ascoltando inclini alla ditta che questa cerimonia diffonde
E penso che maggiore e migliore
Attenzione in questa fase e soprattutto Mario maggiore fiducia e speranza non si passa
Grazie dappertutto
Grazie grazie presidente pure che erano allora entriamo nel vivo dei di diversi progetti poi li troverete nel dettaglio nella nella cartella stampa col Sora Alberto Alberto Melloni che ci illustrava come come non ci sono nate queste idee poi nello specifico questa mostra che verrà inaugurata venerdì a Roma prego musulmano
Grazie
Nel comitato appendere versare l'interesse nazionale che organo della Presidenza del Consiglio ha dato
Nel due mila otto si era messo in calendario fino da da subito
L'esigenza la necessità di commemorare l'anniversario del nove di di ottobre su questo la Fondazione per le scienze religiose nella quale ho l'onore di lavorare
Si era impegnata da tempo perché abbiamo intenzione di ricerca di Aldo un po'di tempo sugli delitti commessi dei luoghi di culto
Amo preso come terminus a quo opterà per una cose qui fare un primo sondaggio sui quarant'anni proprio nove ottobre dell'ottantadue abbiamo catalogate cominciato a studiare quasi tre mila attacchi di questo
Di questo tipo
E è il comitato ha quindi accolto con molto favore una proposta che è venuta dal presidente liberamente Italia di Castro che ringrazio il presidente della Fondazione per la scienza Sandro Pajno
Di fare un lavoro di scavo più approfondito sull'attentato
Dopodiché l'attore storico
Che quindi si è occupato di chinato soprattutto sulle carte sono circa cinquantasei mila pezzi quelli che sono stati raccolti
Per cercare di trovare il contorno adeguato ad un delitto di queste proporzioni
Delitto impunito
Delitto impunito
Impuniti in un modo che in mostra poi cercheremo anche di che raccontare
E perché se c'è una cosa che fa impressione a chi guardi la storia del terrorismo italiano nella storia dell'azione della presa d'atto della polizia italiana all'inizio degli anni Ottanta uno percepisce un divario
Lo studio della storia della magistratura italiana nell'inizio degli anni Ottanta sconsiglia a chiunque di fare il terrorista in Italia
Perché li becchiamo tutti
Prima o poi fanno in tempo a fare molti o pochi morti
Possono continuare per molto poco tempo ma poi prendiamo e ottantuno ottantadue ottantatré sono gli anni di un attimo le norme successo dal punto di vista gli sforzi investigativi che sono stati
Compiuti
Che sono stati parte della
Te lo sconfinamento del fenomeno terroristica non è avvenuto per ragioni cosmiche
Mistiche
Questo delitto vedi quelli sui quali Lai impunità è rimasta
Completa un condannato contumace
Il
Il giovane palestinese tinti di Bari arrestato in Grecia e qui dopo fugge in Libia costituisce una una piccola eccezione con ferma della grande impunità
Poi c'era sembrato il punto di vista storico fosse necessario fare tre o quattro cose che avevo messo in in cantiere
USA l'abbiamo fatta
Grazia Giuseppe Giannotti era Historia che qua che è stata quella di trovare una finestra su questo che il canale più importante possiamo dirlo della de della RAI
E per cercare di riprendere materiale documentario e archivistico di carattere visuale che c'era delle Teche RAI che è stato costruito grazie a un
Ordina un testo di Ciaccio Taschini i luoghi in un crescendo che ho trovato molto belle molto forte e che andrà in onda nel giorno del
Mentre ricordo della tenuta
Poi grazie a delle Piattelli a Shalom abbiamo fatto un'altra cosa abbiamo preso l'attore shakespeariano Francesco Martucci
Gli abbiamo fatto leggere l'orazione di Bruno Zevi in consiglio comunale l'undici di ottobre del novecentottantadue
Ho voluto che ci fosse un attore che a una totale del glaucoma auguri fa con luglio Lear perché è un testo di una potenza
Teatrale con la T maiuscola
Straordinario e che fa capire che le cose di cui oggi ci meravigliamo erano cose che l'undici di ottobre diciotto a due erano sostanzialmente abbastanza chiare e definite non solo Chiara definite chiare definite ma enunciate con una nitidezza per l'appunto
C'è spigliata nel cuore della della tragedia
Poi abbiamo
Provato a montare una mostra di video storia
Oggi dalla semiotica va molto di moda l'espressione dello storytelling
A noi piace fare di storytelling
Cioè provare a raccontare i processi storici con tutta l'accidia la pignoleria la freddezza dagli USA del lavoro storico all'interno di un contesti in cui l'immagine restituisca gli spessori emotivi della cosa
Perché il Papa ha detto che l'attentato di cui ricordiamo il quarant'anni aveva alle sue spalle un'altra dell'azionario leggermente più corto trentanove un pelo
Di di meno perché un attentato e perpetrato nei luoghi della razzia del sedici di ottobre ed ha tentato nel quale per la prima volta negli store della la storia dell'Italia repubblicana si torna a morire da ebrei perché ebrei
Quindi con una citazione se vogliamo chiamarla
Così delle genocidi fascista e nazista che non può essere minimamente sottovalutata
C'è una seconda cosa che va raccontata alla quale faceva riferimento il rabbino capo prima e de il crescendo di una serie di segnali d'odio che potevano essere raccontati l'abbiamo fatto mettendo le cose nell'ordine cronologico appropriato ma molto colpito il fatto che ci sia un errore di ortografia storica che fanno il volanti
Chi quello di collegare l'attentato alla
Sinagoga di Roma alle stragi perpetrate dei Maroniti di Hobeika a Sabra e Chatila il sedici di settembre
In realtà il tutto quello che prepara un attentato che non può non aver avuto in incubazione lunga perché insomma è mosso lo diciamo anche parliamo di cinquanta persone vuoto per pieno attorno a un delitto di questo in genere incurvata molto tempo chiede molto mondo prima
E c'era una terza porta diciamo così volevamo provare a raccontare un terzo Corsico la provare a mettere in luce che il percorso che andava marcare non un pieno
Un pieno di odio un pieno di memorie con vuoto che rivolto lasciato dal delitto che Fini fa chiedeva commesso e da questa diciamo così pietra d'inciampo che non si è mai posata
A terra fino in fondo nonostante tentativi quirinalizia inchiodarlo al suolo delle nostre istituzioni
Abbiamo raccontato Dean fu labirinto
Quello che vedrete è un uno è un labirinto con un
Un piccolo vezzo quasi cabalistica Toro Moro quarantuno
E e un labirinto di quarantuno talento che sono appesi dentro le Terme di Diocleziano che il menisco Franceschini ci ha messo a disposizioni dato un aiuto che nel e mail come data diversa reparto tutto
Sostituire che il direttore per esce che parlerà dopo accompagnato con una grazie a un carpe con affetto se posso dire di cui vi sono parti duramente riconoscente perché capite che entrate condito Ubide i titoli teleschermi dei fili
Dentro il cavedio Krizia no è una cosa che richiede e molta cautelari un po'di coraggio per essere fatto soprattutto che la nostra il coraggio il suo racconta la trascorre tutte le doti questo percorso il percorso del quarantatré il percorso dell'estate settantadue il percorso di quello che è stato lì il delitto il percorso di quello che è stato delitti punito
Prima dell'ultima stanza su cui non dirà una parola
Sì un da una cosa che abbiamo rappresentato abbiamo rinnegato i volumi del processo che sono solo una piccola parte delle carte che
Maria Cigarini e delle praterie Messina Mina Mohammed
Chiara Sollazzo andrà storto hanno raccolti in questi gli anni e abbiam decidono di processi abbiamo appesi gli abbiano incatenati
Perché sono una specie di contrappeso alla alla pietra che non semmai posate che è rimasta che è rimasta lì ci sono dentro questo racconto tutta una serie di questioni storiografiche che sono attente che non sono ragionier rabbino dire quello che dice testimonia sulla memoria
Per però il Padreterno cerotto attuativi sufficienti intelligenza per poter applicarci alle cose
Ecco un altro punto di vista quella razionalità storico critica e ci sono tante cose che non diciamo così non tornano ma la cosa che tiene insieme le cose che non torni l'impunità del delitto insieme alla alla la mostra al documentario e la recitazione del discorso ti proseliti il comitato ha provato anche la proposta di presidente le casse del presidente Pelino di fare un un podcast che si rivolge ad un pubblico tendenzialmente più un vasto e questa è l'altra cosa che dobbiamo raccontare questa
Grazie grazie professore
No
Diciamo così stravolto un attimo la scaletta andiamo rapidamente subito la parola al maestro Nicola Piovani che poi
Ci deve lasciare perché c'è un volo però siccome ha voluto assolutamente esserci quindi non in presenza qui ma collegato le do la parola devo dirle mai se domani lo dico anche agli agli amici della stampa che sono qui
Che per me
Ci vuole ma è stato veramente un umore quando l'abbiamo presentato il progetto che non abbiamo dovuto come dire convincerla neanche un anno secondo
E quindi avere il pregio il privilegio di avere la sua colonna sonora originale di questo podcast impreziosisce il lavoro che un grande scrittore italiano come De Cataldo ha realizzato perché poi lo spiegherà bene sulle mere do la parola abbiamo proprio scelto che fossero due persone esterne alla comunità e alla nostra storia io stesso pur facendo il giornalista tanti anni sono interno a questa storia pur essendo di padre non di Roma
Essendo un coetaneo di Gandhi il nostro podcast e tratto dal silenzio che urla del libro che ha scritto
Dati Taché che poi chiuderà questa giornata
Mai sopito anni a lei perché lei ha scritto la colonna sonora originale di questo podcast creando le musiche ascoltando le parole ascoltando le interviste tra poco ne avremo ne avremo un assaggio e quindi la domanda è esattamente questa come si è accostato a questa storia
E quali sono gli strumenti che lei ha scelto perché la scrittura della musica mi dice Ernesto Violani e proprio e un altro testo qui dice il testo e la voce di De Cataldo e poi c'è un altro testo che è quello della musica che non è semplicemente mettere sotto una colonna sonora
Ma è entrare dentro un racconto e fare a sua volta un'altra un'altra storia maestro Piovani a lei
Beh innanzitutto ho accettato
Come ha detto hanno secondo perché non me la previsione anche un motivo per per non entrare in questo progetto
Con entusiasmo e poi perché
Un'attenzione alla costruzione del racconto musicale è secondo me abbastanza importante e a volte trascurata in questo genere di armi podcast
E la nello scrivere la musica questo lei generosamente ha chiamato testo parallelo naturalmente
Un musicista non è che parte dalla complessità razionale di cui ho sentito parlare finora sulle indagini la ricetta dove abita tutto ciò che attiene alla alla logica al momento più corticale dell'approccio che abbiamo con un evento come questo ma all'aspetto emotivo
Il racconto iniziale la voce di De Cataldo che ci racconta una piazza normale in un giorno
Di festa religiosa con le con le persone con loro le donne e gli uomini vestiti a festa i ragazzi pronti alla cerimonia in in quella piazza in quel quartiere
Che peraltro conosco bene perché in quegli anni io abitavo lì abitava nel borgo di Ottavia non ero lì quei giorni perché perché ero fuori per lavoro ecco raccontare quel clima lì quell'istinto di vita
Che c'era su questa comunità che come tante altre comunicava il diritto di festeggiare i propri libero le proprie robe ricorrenti i propri rituali e con l'istinto di vita ecco contemporaneamente lì inglese c'erano alcuni che inseguivano l'istinto di morte
Che questo lo scontro che ci ritroviamo che ci trovi troviamo spesso troppo spesso nella storia e che troviamo spessissimo nella storia
Della delle comunità ebraiche ecco da lì
Ho cercato di costruire o una musica anche semplici anche immediata come c'è bisogno in un in un in bocca sta in un racconto documentale che prendesse schegge dei diversi anemiche si scontravano in quel momento che ha tenesse conto della serenità iniziale e del la furiosa
Frettolosità che ha seguito l'attentato quindi ho messo insieme strumenti di origine diversa il violino
La cetra le le percussioni etniche per creare qualcosa che a schegge
Ci ricordasse questo
Continuo
Conflitto che c'è tra l'istinto di vita l'istinto di morte e dobbiamo sempre sforzarci per essere certi di stare dalla parte del primo
Grazie
Grazie Marco Vigevani allora avremo modo di sentire poi nel merito queste quattro puntate del podcast solo per alleggerire la tensione ma insomma il la la scelta del violino
Una scelta molto ebraica che ricorda la musica klezmer ma se vogliamo un attimo alleggerire il clima c'era anche quella straordinaria barzelletta ebraica che dice perché gli ebrei sono violino beh dice perché scappare per l'Europa con un pianoforte sottobraccio diventa complicato
E allora quella sapida ironia ebraica le parti ci riporta come dire all'essenziale allora sull'epoca Mandela Giuntina che ha edito il libro di gabbie che
Come si è avventurato nella frazione di questa nostra Società e illustra le quattro punto rapidamente le puntate che poi
Vedremo che saranno illustrate anche ascolteremo un pezzo che sono state illustrate da De Cataldo vogliamo ciò prima sentire tre minuti minuti allora due minuti giusto per entrare nel cuore del
Ma allora quanto
Mi trovo a largo Stefano Gaj Taché a Roma tendenza ebraico c'è molta serenità intorno a me voci di bambini grida gioiose sono circondato da donne e uomini di ogni età molti indossano Martucci
Il tradizionale copricapo ebraico
Largo Stefano vieta scende al cuore della comunità ebraica romana la più antica del mondo dopo quell'oggetto
Gli ebrei più antichi romani
Quando entri nel vecchio Ghetto lo sentì subito questo senso dicono
Lo avvertì negli sguardi ma a modo di camminare guardarci di riunirsi di lanciarsi battute
Per la maggior parte di noi comunità è un termine comunale più che una nazione questi accorgimenti dica qualcosa di profondamente diverso un modo di essere inglese grazie apparterrà studi può intimorire a Napoli sottrarre tanto a trenta
Grattare la casa una patria il sentimento condiviso una fede intime salda che niente e nessuno può mettere in discussione va bene grazie anche ai suoi lettori non automatica diciamo degli altri collegati giustamente giusto per dare una saggia
Verrà daremo anche le musiche di Piovani così le sentiamo a parte su riforme
Buongiorno
Vorrei iniziare ringraziando Gadiel
Gaj Taché
Per aver scritto questo libro il silenzio che urla
Per le case editrici aiutino è stato onore pubblicare
Per trovare sto il coraggio di scriverlo
Un libro che si dipana sente
Un libro che si dipana
Su tre
Su tre livelli il primo una ricerca storica e di indagini di archivio per ricostruire ciò che è avvenuto da un punto di vista storico
Il secondo una riflessione sull'antisemitismo di allora e contemporaneo
E il terzo è quello delle elaborazioni del lutto durata per molti anni
E anche a trovato compimento poi appunto in questo libro
Senza il tuo sforzo
Appunto questo risultato straordinario
Tutto questo progetto probabilmente non sarebbe nato infatti è stato il seme che ha poi ha fatto fiorire tutti i progetti tutti gli elementi di questo progetto che stiamo
Presentando questa mattina
Uno di questi elementi è appunto il podcast
Che si dipana in quattro puntate per la durata di centoquaranta minuti
Esegue esattamente questi tre livelli
Ampliandoli attraverso anche ulteriori testimonianze le testimonianze il rabbino capo Riccardo Di Segni
La testimonianza di Sandro Di Castro
Anche gli vittima dell'attentato le testimonianze di storici come fallita in Lomellina Arturo Marzano
Che hanno indagato
In altri libri proprio sia le indagini riguardanti l'attentato e ad esempio anche tutto ciò che concerne il lodo Moro che far parte
Di questa storia in modo profondo testimonianze anche da Israele di Menachem Ganz il giornalista che intervistò Cossiga in quella famosa intervista dove per per i per la prima volta venne fuori che forse c'è stata la possibilità che gli ebrei di Roma fossero stati traditi dallo Stato italiano riferendosi a quella mancata sicurezza della macchina della volante la polizia assente proprio il giorno dell'attentato davanti alla sinagoga
Un po'tasche come abbiamo detto il cui principale obiettivo è quello di fare uscire questa storia dalla memoria ebraica e farla arrivare alla memoria collettiva italiana
Per fare questo abbiamo pensato di coinvolgere due persone di grande sensibilità e capaci di arrivare direttamente al cuore delle persone quindi De Cataldo Giancarlo De Cataldo per la scrittura e la lettura del portaste Nicola Piovani per per le musiche
Credo che questo podcast sia un
Veramente un risultato importante
Sarà distribuito da il gruppo Jedi gratuitamente naturalmente su tutte le piattaforme ipoteca è la nostra speranza e quindi come dicevo che arriverà attua al pubblico più ampio possibile
Vorrei conclude
Con queste una cosa cui pensavo proprio venendo qui
L'attentato del nove ottobre non è un episodio isolato
Attentati antiebraici negli ultimi cinquant'anni ce ne sono stati moltissimi
In Europa in America ma soprattutto in Israele e le vittime sono state migliaia di persone innocenti
Venendo qui pensavo a uno di questi attentati avvenuto fra cui Israele
In un posto chiamato Farfa Baggio che era un posto un luogo un villaggio abitato principalmente da Fassi di mare Bray religiosi
Della farsi tutto del gruppo religioso dei Lubavitch ora dopo questo attentato dove persero la vita sei le persone innocenti
Il rabbino capo di questo gruppo fa sì dico che viveva
In America e che aveva lui stesso mandato quelle persone a vivere di per costruire questo villaggio in Israele mandò un telegramma a quelli che erano rimasti
Per quindi per far sentire la sua presenza e dare un segno come si può aspettare un telegramma molto lungo ho o parole come dire quasi di circostanza questo telegramma aveva solo tre parole le parole erano denunce abbiniamo intera fa muro che in ebraico vuol dire
Nel continuare la vostra costruzione al continuare la vostra contro costruzione sarete consolati
Ecco io penso che quello che noi stiamo facendo oggi esattamente la stessa cosa continuare la nostra costruzione pezzo dopo pezzo per continuare a fermare la memoria ma anche la vita in modo positivo
E costruttivo
Grazie
E allora dicevamo podcast in quattro puntate distribuzione gratuita Cazzago al al gruppo Jedi e poi lo daremo daremo la parola diventa vicedirettore Carlo Bonini quattro puntate da trentacinque da trentacinque minuti Giancarlo De Cataldo che ne l'Autore
E la voce narrante
Se
O della strega
Credo
Velocissimamente buongiorno a tutti mi è stato chiesto
E ancora continua Gelmi perché a me ma poi è una risposta alla fine
Un approccio di due tipi l'approccio emotivo squalo siamo tutti d'accordo lo ha descritto benissimo e maestro Piovani ma anche un approccio razionale
Perché questa è una storia che è stata ricostruita anche con con l'aiuto di storici con l'aiuto di testimoni con la imprescindibile testimonianza delle vittime
Ed è una storia che presenta ancora molti risvolti da chiarire è una storia la cui ricostruzione è una ricostruzione diciamo così dialettica e dialetticamente è stata affrontata devo recitare tra le altre
La voce anche di Miguel Gotor che è stato favorevole anche del ministro Enzo Scotti che all'epoca era aveva responsabilità di governo che ancora lucidissimo oltre novant'anni ci ha raccontato anche la sua interpretazione molto puntuta delle parole di Cossiga
Però dicevo adesso non voglio diciamo per rubare troppo tempo
E stato un la dal mio punto di vista è stata una inversione in cui ho dovuto spesso fare richiamo alla parte razionale per evitare che la parte emotiva mitra volgesse
Perché io mi sono avvicinato con forma di grandissimo rispetto a questa comunità romana
Nella quale sapevo poco come tutti sappiamo poco
Classe a cui io sapevo dato grande ammirazione anche con un pizzico di invidia e non per la le nasconde ricchezza e complessità culturale artistica liberalismo ha regalato a tutto il mondo io poi sono diciamo
Grande appassionato di proprio di letteratura ebraica anche se negli anni in particolare
E allora essere lì è stato sempre diciamo non lasciarsi travolgere dalle emozioni da mantenere un filo razionale è stato molto difficile tre momenti emotivi ricordo incontro con Sandro Di Castro ricordo quella cioè con privilegio di quindi condurre un'intervista con il rabbino capo nella sinagoga per cui esistono dei video del buon De Cataldo robusto seduto sulla sua sedia con kippah lì un po'intimidito ma che piano piano si scioglie
E si fa raccontare con le giornate tremende ma anche il senso di quella festa il senso di quel tempo il senso di quell'appartenenza
E soprattutto quando a casa di Gadiel abbiamo suonato insieme la chitarra e piano una canzone di Leonard Cohen serviva a rompere il ghiaccio ce n'è un pezzettino anche in questo in questo porterà sì dunque
C'è motivi Thatcher razionalità i materiali sono a disposizione di tutti ascolterete ipoteca Sturniolo trarrà le sue riflessioni la risposta
A questa domanda iniziale perché avete chiamato me perché esce Olinda perché David hanno chiamato me forse mi è arrivata la prima volta che ha incontrato Fabio Perugia quando eravamo lì a mangiare
A Baglietto
Carni o latticini non mi ricordo carni probabilmente abbiamo scelto carni Silver per essere un po'politicamente scorretti e non mantenerci proprio sul figlio diciamo del del
Del della
Dell'essere esiti dell'esiguità linea disegnato come lo posso definire un motto ebraico
Una parola è una parola che dice quello che dai in qualche modo ti ritornerà
Ecco io credo che dopo questa esperienza sia ancora in debito perché quello che ho avuto in ritorno Nervo nell'incontrarvi
Nel collaborare con voi la ricostruzione di questo pezzo di storia e di emozione e sicuramente molto di più di quello che io ho potuto fare per voi è nell'interesse di tutti tracce
Carlo De Cataldo e allora il vicedirettore di Repubblica Carlo Bonini così può andare fondere al podio Bonino conoscere tutte un grande giornalista d'inchiesta ma non solo
Kakà sì certo romanziera con con De Cataldo e qui rappresenta tutto il gruppo genetiche ma vere in questa in questa edizione di questa iniziativa prego Carlo
Allora grazie ringrazio innanzitutto
Non solo per questa per questa giornata ma grazie per l'opportunità c'è
Che è stata data la Repubblica e al gruppo Jedi
Per noi e lo dico non diciamo non c'è nessuna cerimonia uscita in questo
Poter poter distribuire attraverso la piattaforma Haouam podcast la piattaforma
Di gruppo
Gratuitamente
Il lavoro fatto fatto da Giancarlo che oltre ad essere una delle firme del del giornale anche e anche un amico
Per maestro Piovani e dalla diciamo dalla comunità
Ebraica
Ha una doppia ha una doppia importanza
Qui mi riallaccio diciamo non ripeto quello che è stato detto meglio prima di Meda da chi da chi è intervenuto
Sul valore della memoria
Facciamo i giornalisti facciamo i giornalisti e per chi fa il giornalista
Sì c'è sempre che il giornalismo è una sorte di è una ricerca è una ricerca continua della verità
In cui questa in cui ci si diciamo la ricerca si affina giorno dopo giorno perché era la verità è e completata da afferrare
è la verità la ricerca della verità si svolge in un contesto che spesso finisce per influenzare e condizionare quella quella ricerca
A distanza di quarant'anni potere
Provare
Contribuire a creare memoria condivisa
E una cosa che ci rende orgoglioso in cui noi in cui noi crediamo fermamente perché
Non c'è futuro nelle comunità che non hanno non riescono a costruire a costruire memoria
Anche qui siamo un Paese con una storia
Complicata una storia repubblicana complicata
Piena di vuoti
E qui vuoti sicuramente non hanno aiutato e non aiutano a costruire memoria perché lasciano un non detto
Dove
C'è spazio per all'interpretazione c'è spazio per l'ideologia opere c'è spazio
Per addirittura la manipolazione
Io credo voglio pensare sono convinto ed è questo l'altro motivo di di diciamo di grande
Adesione orgoglio nella
Nel proporre da dal nove ottobre contenuti sulla nostra piattaforma podcast io credo che questo lavoro non resterà
Uno non resterà diciamo che non lascerà le cose così come stanno
Io sono molto convinto che la
La forma con cui la comunità ha deciso di celebrare questi quarant'anni sarà di stimolo
Perché quelle pagine o perché quelle diciamo quel che ancora non si è non è stato scoperto non si è compreso
Nella ricerca della verità Possa possa avere nuovo nuovo impulso da questo punto di vista qualche segnale da parte della magistratura italiana è è arrivato ci sono indagini che sono state
Che sono riprese
Molto difficili evidentemente perché il tempo passato da da quei fatti è molto molto lungo
Ma io credo punto che qualche testimone ancora qualche testimone importante ancora emotivo e questo diciamo
E e questo non potrà che aiutare nella ricerca della della verità
Altri purtroppo altri testimoni
Ci hanno lasciato
Noi come giornale abbiamo provato fino fino alla fine nelle nei mesi scorsi prima che essi
Prima che morisse
A raccogliere ora sollecitare per esempio la testimonianza del ministro Virginio dell'allora ministro del genio Rognoni
Che come voi tutti sapete si è spento a novantotto anni recentemente
Senza fortuna
Senza fortuna e Rognoni era uno diciamo è stato uno dei protagonisti di quella vicenda che avrebbe potuto per esempio
Spiegare perché le ripetute sollecitazioni ripetuti
Le ripetute diciamo sollecitazioni arrivate dalla dalla dalla nostra Intelligence militare di allora
Vennero lasciate cadere fino al punto addirittura di lasciare la sinagoga sprovvista del servizio di
Di protezione statica il cui non normalmente
Godeva
Come come giornale parlo di Repubblica io ma qui diciamo l'impegno che posso e tu mi sento di prendere con voi e che noi continueremo
A fare un lavoro di ricerca della della verità
E lo faremo perché questo sono è giustissimo quello che è stato detto
Quella del nove ottobre mille novecentottantadue è stata una strage che ha colpito non solo una comunità la comunità ebraiche ma ha colpito l'Italia è stata una strage di italiani
Ed è stata una strage mosso dall'odio
All'odio religioso
E e per questo
Ripeto credo che il l'impegno e il lavoro di Repubblica di Jedi
Continueranno farsi sentire grazie ancora per l'opportunità
Il brand bocca al lupo questo magnifico lavoro che che che è stato fatto e che merita di essere di raggiungere il maggior numero
Di cittadini soprattutto quelli delle generazioni delle nuove generazioni quel giorno non erano ancora nati per loro
La memoria e la storia
Credo che siano fondamentali soprattutto in un tempo in cui memoria e storia sembrano diventate
Parolacce
Memoria e storia sono fondamentali
Qualunque Paese a qualunque latitudine e fanno bene grazie grazie grazie Carlo
è già abbiamo rapidamente alla conclusione non abbiamo del scoprirete ci sono tutte le persone intervistate tra queste vi è anche il direttore di Repubblica Maurizio Molinari che non solo propone come dire un'analisi di quello che è stato ma soprattutto non tutti lo ricorderanno è stato suo malgrado anche lui protagonista la vicenda in quattro quel giorno era all'interno del beta che ne esce della sinagoga grammi di Roma era un giovane ragazzo
E stava uscendo in quel momento era rivela in questo podcast alcuni dettagli interessanti sulla persona che aveva individuato e che aveva visto proprio davanti davanti alla sinagoga quindi troverete diciamo il direttore Molinari nella doppia veste
E poi le altre due cose che sono due spin-off di questo di questo lavoro che abbiamo fatto lo possiamo anche annunciare ponte Cataldo e Piovani uscirà però a gennaio due mila ventitré un documentario firmato dalla regista Borraccetti che faremo con la gola e multimedia secondo nuove musiche di Piovani con la scrittura di De Cataldo
Se il podcast a un registro più emotivo questo avrà diciamo un registro anche legato ai grandi interrogativi di questa inchiesta quindi per differenziare i prodotti e quindi il il documentario e c'è il Progetto ve lo diciamo ma speriamo che ciò accada
Di fare anche una serie televisiva
Tratta esattamente dal ponte caste dal documentario crediamo che lo strumento oggi della serie tv e del pop classica strumentalmente innovativi che sono in grado di arrivare al cuore dei più giovani quindi queste sono le altre iniziative in cantiere il di prima di dare la parola finale Agati abbiamo in collegamento il direttore del museo nazionale romano che spero ci senta del gergo il buongiorno e grazie a lei la parola
Si sente grazie signor Visentin prosperano che Bonsembiante
Sì sì ecco
Grazie tutto l'onorevole il boss traduttori trovino un campo sei e al presidente di Borghello per noi un grande onore il Museo Nazionale Romano contribuire onestamente no a questo a grande operazione ieri il tempo di per la dell'anniversario io ringrazio particolarmente il ho visto Melloni non solo non sovrano opposta questa con la vocazione ma anche da una grande o personali Palmieri sua vede la la sua scuola perché questa vostra avrei molto complessa complessa tecnicamente come la spiegato lui prima rimandarli a tempo nelle grandi aule delle Terme di Diocleziano
Ho potuto visitare il cantiere più volte chiaramente
Impressionante e non si vedono all'alcol vacue questa complessità una volta che la mostra sarà aperta e questo è il vero quando la complessità delle cose non si datori
Vedono solo il risultato semplice del percorso molto didattico anche e complesso anche storicamente nella nel in tempo scettici questo coi su questo sonoramente il conoscente al Potenza ombrelloni perché ci permette anche al Museo nazionale romano di ieri impensabili al o niente partitella il nostro percorso musicale
Sapete che un il Museo nazionale romano nel dagli anni novanta è particolarmente legato all'ala
Al quartiere a diffondere perché con la comunità di quanto manca alcune polacchi tappa anziché Nasser disturbo ante imposte in questo momento del nel museo che sulla quale il museo
Si sta impegnando di più perché e non c'è contenente norme Ocampo
Del piano nazionali complementare e o sa dalla cita la campagna romana incide ammette
Gli restavo a né consigli edifici che sono intorno al fondi restavo che è stato fatto attirati dagli anni ottanta e a questi gli edifici c'è una vergogna avevo della comunità di qualità del delle opere chiusure anche di della comunità su puntano tutto il lato della in via dei Delfini della isolato dice il papà mi e questo vogliamo assolutamente ironico alla presidente Borgarello e qui abbiamo modo discuterà esponente nelle prossime settimane abbiamo assolutamente la volontà in il dovere di raccontare questa storia complicata drammatica ma bello Altafini
Al
Altri periodi della della storia della città una storia legata al rastrellamento dei quaranta family non ci sono delle vittime
E sono ancora presenti nel negli appartamenti ancora
Il Siviglia città Barbieri poiché ovviamente attraverso gli altri attenta che ci sono stati nel nel quotidiano come ovviamente abbia che tardiva
Il regolamento del corpo di Aldo Moro
E quindi ci sono ancora una volta ai Visco così in moto riconoscente a tipo di di questa possibilità di collega il Museo nazionale romano che in un'istituzione che viene a far contare non solo la romantica ma anche la Omar fino fino a oggi
Molto riconosce degli de di collegare questa istituzione e a un percorso che è un percorso di storia molto complessa molto commovente e e che stava un inizio
Ripensa incompleta percorso
Ma il motivo basso grazie direttore
E allora affidiamo come è giusto che sia la chiusura a legalità Cherie io per la ringrazio anche la società mai ma per il supporto non soltanto logistico nell'organizzazione della conferenza stampa insomma perché c'è stato vicino in tutti questi sette mesi di lunga di lunga lavorazione Gardi
Allora intanto ringrazio tutti ringrazio
David Parenzo sull'info per mano il professor Melloni Giancarlo De Cataldo il maestro Piovani per aver lavorato a questo progetto io devo dire la verità non non mi sarei mai aspettato che scrivere un libro avrebbe portato all'apertura di tutte queste
Altre
Altre iniziative che sono fantastiche io
Il motivo scatenante per cui io deciso di scrivere il libro e perché pensavo che fosse necessario dare ai giovani un
Non so uno strumento è uno strumento da poter utilizzare per poter capire e studiare questa storia naturalmente questo non è un libro di storia questa è una mia testimonianza ma volevo cercare di dare quell'opportunità ai ragazzi di poter approfondire questa storia
Incuriosire riecco perché mi sono reso conto che tanti ragazzi di trent'anni
Non avevano idea effettivamente di cosa è successo quel giorno e come siamo arrivati a quel giorno
Ora io lo strumento l'ho fatto
Adesso cerchiamo di utilizzarlo ma vedo che ce ne sono tanti altri oggi abbiamo anche l'opportunità di vedere di avere un un podcast e un documentario un un altro due documentari a questo punto che che sono degli strumenti che sicuramente i giovani potranno utilizzare
Quindi
Niente io mi mi fermo qui vi ringrazio vi ringrazio tutti
Bene allora grazie ci lasciamo semplicemente con sulle note diciamo non so se delle riusciamo a recuperare
Questa è venerdì ci sarà l'inaugurazione della nuova stavamo lavoreranno anche spetta secondo me
Le autorità per gli amici e per la stampa
Qualche avrete modo di vederla prima della del giorno di apertura formale che sarà la domenica la domenica nove rimarrà aperta per quarantuno giorni fino all'undici novembre
Quindi venerdì undici e trenta c'è bisogno di una credito bisogna scrivere a qualcuno scriverà qualcuno perché c'è qualche autorità
Tempere sapere chi viene
Benissimo
E quindi il prossimo appuntamento sarà quello grazie
Tanner nella sua morte significa qualcosa di più ampio che riguardano solamente utile prima la comunità