Il Partito Democratico dopo il voto: intervista a Giorgio Tonini

Radio radicale siamo con Giorgio Tonini già senatore della Repubblica stato anche presidente della Commissione bilancio o del Senato tra in molti incarichi con cui vogliamo parlare della la situazione del partito democratico del dibattito sulla Partito Democratico all'indomani
Degli delle elezioni del venticinque settembre ecco oggi in particolare tre importanti interviste hanno parlato D'Alema Veltroni Bersani nei giorni scorsi anche Rosi Bindi con un perso molto duro chiedeva lo scioglimento addirittura del partito che idea si è fatto di tutta questa situazione
Ma diciamo
Dentro una situazione più generale di costate lasci il treno C. Tenca insomma cioè parliamo di di questioni enormi PPP lunga gittata dal punto di vista storico
Però è inutile evocare scenari quando c'è in realtà ha una spiegazione molto più banale il per risultato elettorale risultato elettorale ha visto in campo della destra unito in campo della sinistra diviso
E dato che abbiamo una legge elettorale proporzionale ma con un forte
Correttivo uninominale maggioritario
Nell'uninominale maggioritario abbia mostra perso
Le elezioni perché non eravamo competitivi sul sul sui sui collegi uninominali
E quindi la nel campo della sinistra
Data da Calenda Renzi fino a cinque stelle pagarli sulle pensioni puntato paradossale posto che tutta o quasi la legislatura a parte il primo anno di tifosi governo già Lovers e Sommacal fissi e il primario
Con Conte il conte primo diciamo a parte quel primo anno gli altri quattro anni quasi di legislatura sono stati segnati dalla collaborazione al governo
Qui tutte queste porcherie prima col conte due poi con con il governo Draghi
Con certe accentuazioni diverse ma eravamo dalla stessa parte quando si votava la fiducia
Al contrario di quello che è successo nella destra dove il partito vincitore delle elezioni cioè Fratelli d'Italia tratte Merloni è sempre stato all'opposizione mentre invece lega e Berlusconi almeno nella fase lunga del governo Draghi erano al governo quindi le loro divisioni strategiche sarebbero pure più gravi delle nostre eppure loro hanno saputo trovare l'unità Nonino
E ci siamo divisi in tre tronconi con un risultato che ovviamente ha aperto le porte alla ad un'ampia maggioranza parlamentare della destra pur con
Dopo una sola maggioranza relativa rivolti non a maggioranza assoluta dei voti
Questo è il dato politico dal quale dovremmo partire ancora la domanda a questo punto è il PTPR dare il suo contributo per continuare questa divisione oppure vuole esercitare il suo ruolo la formazione e la sua vocazione vorrei dire prestata invece quella di unire nel campo attorno ad una proposta di governo e io penso ovviamente che sia questa seconda la la ricorda risposta che va data quindi concepita cambiare nome per ampliare il bicolore da cambiare statuto
Quindi a suo avviso il tema delle alleanze centrale cioè non l'ipotesi diciamo originaria diciamo di campo largo era quella che doveva essere perseguita e però non al di là di questo non c'è non vede un problema di identità del partito democratico nel senso comunque parliamo di un partito che dovrebbe essere il perno appunto di un'alleanza di sinistra che però da sono due elezioni consecutive che è sotto il venti per cento
Sì diciamo l'identità neanche nato un grande dirigente del partito comunista che
Che ha dato il suo contributo ne sono non c'è più purtroppo a alla costruzione del del Partito Democratico Alfredo Reichlin approva e quindici rasente l'identità di un partito dato dalla sua funzione
Ora invece discutere astrattamente l'identità il problema e discutere qual è la funzione del Pd la funzione del PD nella nel suo DNA originario quello di unire riformisti attorno ad una piattaforma di governo
Il paradosso è che abbiamo fatto il governo Cennamo governato assieme
Ma non abbiamo costruito questa come dire visione comune
Io penso che tali che ci deve fare partire qui gli il Piliego vede con grande umiltà rispedire al mittente dei ultimatum che gli vengono da una parte e dall'altra Piera Calenda riempire un prete con la quegli altri da da da Conte il l'opposto
Devi evitare la tentazione evidenzia il tuo al suo interno tra quelli che coniò l'alleanza da parte dell'alleato dall'altra ed invece costruire una prospettiva inclusiva
Che metta che metta tutti insieme naturalmente perché questo sia credibile non sia semplicemente una somma aritmetica ci vuole un po'Oro culturale il lavoro politico diciamo poi è quello che si deve fare quando si sta all'opposizione a governare ci pensano gli altri criteri per fare costruire diciamo così anche un terreno comune del per per idealità Mark nativa a me viene in mente una un grande classico per così dire del passato
La famosa relazione di Claudio Martelli quarant'anni fa alla conferenza programmatica del Partito Socialista Italiano quando voi lancio l'idea che il riformismo del futuro è mettere insieme il merito e il bisogno oggi si può dire che il Pd fa fatica a rappresentare sia il merito che credo no
Nel merito ha trovato ma parziale rappresentanza relativo accesso della della città apparentamenti e il bisogno una parziale rappresentanza relativo successo dei Cinque Stelle
E quindi rischia di essere il donatore di sangue passivo su entrambi i fronti decidete riconquistare un ruolo lavorando proprio cosa significa oggi mettere insieme il Paese dopo episodi che cosa significa saltare
Nel Nord che vuole un Paese più forte e più competitivo con quella parte del sud spiega perso ogni speranza che non sia quella di dell'assistenza insomma attraverso il famoso reddito di cittadinanza queste due cose vanno sintetizzate
In una prospettiva politica nuova che unisca al Paese e che unendo il Paese unificante del centrosinistra
Quindi no a a le divisioni polemiche da una parte e dall'altra no al i ghiacci al nostro interno Galbiati il conte riavvicini regio di tale da avete la fine del nostro ruolo invece ricostruire una piattaforma culturale e politica e programmatica e che lavori per unghie è l'unica possibilità che c'è nel futuro per trasformare quella che oggi è paradossalmente una maggioranza numerica perché che mettiamo insieme queste tre forze già molti più di quelli che hanno vinto le elezioni
Trasformarla in una maggioranza
Numerica che però sta all'opposizione una possibile coalizione di governo quindi esso visto dal Pd non non non non dovrebbe scegliere tra diciamo la parte
Diciamo alleanza con con Calenda diciamo così e quella con i cinque Stelle non sono alternative queste due opzioni diciamo come di percorso ecco
Sono alternative sono in una visione come dire che si rassegna all'idea che la sinistra italiana del futuro sia finita tra ora
Appunto un un riformismo che diventa tecnocratico perché sta attento solo ai temi del merito e dall'altra parte una distrarre diventa populista che come dire si preoccupa solo di dar voce al grido di dolore perfido ognuna tenta dati una prospettiva
Una prospettiva di governo lì ci sono le connessioni per una sintesi diciamo io io non so se ci sono le costituzioni vanno costruite evidentemente non abbiamo saputo farlo stando tutti insieme al governo
Questa vero paradosso di questo risultato elettorale peraltro un governo che aveva il consenso tutti i sondaggi del sessanta per cento fondatore di Cagliari quindi abbiamo diciamo così dissipato questa questa occasione datiamo trasformare oggetto di polemica
Diciamo minore e adesso dobbiamo valorizzare il fatto di essere all'opposizione insieme per costruire questa dizione comune con pazienza sedute dal dentista ma non accettando l'idea che epatite articolare quadro quasi regia disarticolato va ricomposto e ruolo imporre il mestiere del PPI economico porre di comporre una sintesi tra merito il bisogno non si può scegliere tra l'uno e l'altro non saremmo una sinistra riformista cresce il diessino l'uno a scapito l'altro la sfida metterle insieme dimostrare che si può costruire una proposta di governo che dia risposte
All'Italia che vuole correre e all'Italia che non vuole restare indietro
Mi sento e non l'hanno non le sembra che ecco anche alla luce del del di come sta avvenendo il dibattito in questi giorni sembra che
Insomma il PD era nato un po'come con con due anni meno quella degli ex DS quella della Margherita non le sembra che dibattito avvenga come se in realtà fosse semplicemente il PD la la la prosecuzione dei dei DS degli ex PC PDS PDS DS no nel trascura diciamo che l'altra gli altri orientamenti diciamo sono un po'quanto meno nel dibattito non riescono ad emergere
No secondo me la la la frattura eterna che rischia di esserci gli
Non è quella tra DS e Margherita che non esiste più da tanto tempo
Se mai il rischio che io vedo appunto e quello rifiuti un Pd che accetta quasi rassegnato e la divisione del campo sia tra massima dice e e riformisti o o peggio ancora per usare deve le parole tipo il il discorso di Martelli di quarant'anni fa appunto tra tecnocratica tecnocrati populisti
E questa cosa attraversa orizzontalmente Rebecchi ieri fiori GS Bardi carie tratti hanno più nessun senso le delle correnti interne sono ampiamente mescolate
Non è questo il tema il tema è che il PPE il partito ironizzava tanto ai tempi di Veltroni del ma anche
Che mette insieme per e e e non dell'aut aut fra
E il Pini vincesse costruisce insieme al suo schieramento rispettando tutti senza nessun guarire velleità egemonica
Ma costruisce la sintesi
La la la cittadina costruita perché non si può ignorare
E cinque ed è il primo partito nel sud
Non per un dato meramente quantitativo ma perché questo ci dice qualcosa del Paese
Che finisce che c'è un Paese disperato
Sì come fa una forza si sinistra riformista ignorare questo dato della realtà e viceversa se salette avessi perso dieci per cento in Lombardia
E in generale del Nord sanno l'idea c'è c'è voglia in una sinistra davvero riformista capace di governo capace di misurarsi con la modernità
Ed è insomma è che questo sarebbe una follia
Da parte del PD abbandonare quel terreno che è poi il suo terreno invocazione per per buttarsi a fare da la sinistra tradizionale essi sono due errori complementari ed è due errori nei quali tra l'altro spera no perché i nostri competitor sia al centro che a sinistra
Recchi continua a dire il PPI ormai un'appendice quindi Cinquestelle io gli risponderei che piacerebbe ma non è così e viceversa dalle parti raccolte dicono voi siete consegnati a una visione tecnocratica della realtà io abbia lui risponderei piacerebbe ma non è così
Noi siamo una un chiamò il tentativo di fare la sintesi è da lì che dobbiamo riprendere riprendere la strada riprendere il filo letta ci ha provato con grande generosità con grande impegno ma è evidente che non ci siamo riusciti siamo riusciti collettivamente adesso
Le responsabilità individuali contano fino a un certo punto collettivamente non siamo riusciti a fare questo lavoro stando al governo uffici è paradossalmente e e adesso dobbiamo questo deve diventare il copione opposizione c'erano file che di
Ma il più che
Chi lascerà a sua volta in questa divisione interna del nostro campo il risultato è che le elezioni andranno sempre come sono andate queste che
Senta la maggior
Da degli elettori la destra avvince
Sì parleremo in modo autoconsolatoria di utilizzare posto che parte anche alla colossale controparte grazie
Siamo noi che non siamo stati capaci di costruire una proposta politicamente sensata elettoralmente vincente
Benissimo grazie chiarissimo grazie a Angiolini