Ri-scatti. Per me si va tra la perduta gente. Il carcere fotografato dai detenuti e dalla polizia penitenziaria

Io parto da dei ringraziamenti missione grazie mette sinceri
Alla a chi ha pensato il reato questa mostra Kallon lo sa qui scatti ringrazio vivamente
La ministra cartaria per l'onore che ci fa essere qua
Ringrazio il parquet
Per questa bellissima sede espositiva in arrivo adesso dalla dall'Opera Cardinal Ferrari Ferrari
Che ha una delle tante
Cose belle milanese cent'anni di storia
Anche lì dicevo
Che oggi
L'idea di dare una chance dire abbiamo riscatto l'idea di trovare
Una seconda vita terza o quarta è assolutamente importante non non basta prendersi cura ma bisogna veramente cercare di pensare a un dopo migliore
è quello che noi vediamo
Nelle carceri io la vedo nel carcere
Milanesi amministrava garante
Di Palma che qua con noi lo vedono nel carcere italiana credo che tutti insieme dobbiamo andare oltre l'idea di la pena è anche rieducative ce la pena ce la rieducazione c'è qualcosa di più c'è l'apertura
Verso la città verso la collettività cioè cercare di pensare a un alloggio e don Gino ne sa molto per quando queste persone escono magari per cercare un lavoro che c'è un percorso che è un percorso che va fatto che non non va assolutamente improvvisato la mostra la vedrete devo dire che anch'io non l'ho visto
Per cui la vedremo
Però credo che abbiamo
Il merito
No al di là della qualità artistica e vedremo insieme
Di esaminare il carcere nella sua dimensione aperta e quindi si i detenuti e l'umanità dei detenuti ma anche un occhio alla dedizione Chitty chi si prende cura di loro
Anche un occhio a a chi li lavora o a chi li fa volontariato
Io direi che per stare in tempi brevi questo e tutto lascia la parola velocemente all'assessore Sacchi e poi via fino alla ministra che chiuderà grazie
Grazie Sindaco un saluto alla signora ministra che ci ha
Raggiunti che ci onora della sua presenza un saluto a tutte le autorità civili militari che sono intervenute e che hanno reso possibile questo questo progetto e voglio fare un ringraziamento speciale ai curatore del PAC al direttore che presente direttore Piera in ai curatori dei così Leo
Francesca la placca e a tutto il team del nostro Padiglione di arte contemporanea e insieme a loro a Federica Balestrieri davvero io vi chiedo un applauso perché questo progetto progetto
Un progetto che riesce ad unire la dimensione artistica culturale ad una dimensione sociale ogni anno si ripropone una indagine un racconto fotografico che passa attraverso
Vari aspetti varie tematiche della vita sociale della nostra popolazione quest'anno le carceri lette rilette guerre osservate attraverso questi scatti da chi abita le carceri dai detenuti oltre a loro gli agenti di polizia penitenziaria si sono prestati a questo progetto artistico culturale d'indagine sociale e quindi gli scatti che trovate al PAC questo pomeriggio sono scatti fatti da una popolazione diverso una popolazione caro wali diverse all'interno
Delle carceri e quindi è un progetto che nel quale crediamo molto non a caso e questo tengo molto a sottolinearlo oggi è la giornata nazionale del contemporaneo potevamo scegliere una mostra di arte contemporanea più tradizionale potevamo scende scegliere un grande artista come tanti frequentano il PAC ma abbiamo scelto di raccontare le carceri attraverso gli occhi dei protagonisti di questi luoghi di chi vive questi luoghi e questo è un aspetto che accompagna grazie all'associazione riscatti grazie al lavoro che tutti gli anni viene proposto accompagna la vita del PAC il PAC è un luogo d'arte ma è anche un luogo di riflessione un luogo un luogo in cui ci ritroviamo Noè milanesi gli ospiti della città
Che lo frequentano ci ritroviamo non solo per vedere grandi opere del nostro tempo ma anche per riflettere e per ritrovarci in una riflessione collettiva quindi io ringrazio davvero tutti per questa straordinaria occasione di ritrovo e vi prego davvero di vivere frequentare questa mostra e queste oltre ottocento immagini che raccontano quattro carceri della nostra città ed avere un progetto insolito ma credo quanto mai necessario grazie a tutti e buon proseguimento
Allora io ringrazio l'assessore anche mi ha nominata sofferenza Balestrieri fondatrice di riscatti in realtà quest'anno più che mai è stato un lavoro di squadra straordinario questa è la nostra ottava mostra al padre l'arte contemporanea l'ottavo progetto che riscatti
Porta qua dedicato alla fotografia sociale siamo molto fortunati di vivere in una città dove uno spazio così importante per l'arte contemporanea a questa attenzione verso i temi sociali che negli anni abbiamo attraversato dai senza fissa dimora alle donne vittime di tratta al bullismo fino appunto e tanti altri fino arrivare a questo tema molto importante e che riguarda le carceri la chiave del nostro progetto è sempre diciamo la stessa noi facciamo un un corso di fotografia un workshop di fotografia persone che stanno vivendo in qualche modo un disagio e crediamo nella fotografia anche un po'come terapia ma sicuramente come strumento per raccontare esternare quanto si sta vivendo e e sicuramente anche quest'anno più che mai questo è stato fatto negli undici mesi di corso che hanno portato poi a a queste oltre ottocento immagini che vedete
Il corso di fotografia è stato tenuto come sempre dal vice presente di riscatti Amedeo Novelli che potrà fu professionista una sensibilità straordinaria che ha sviluppato negli anni nel suo lavoro e anca tranelli Corsica fatta riscatti proprio persone sempre in difficoltà e e quinto alla parola Luís per raccontarci un po'questo questo percorso che ha fatto all'interno dei quattro istituti penitenziari di Milano grazie alla alla lungimiranza dei direttori che si sono presi anche una responsabilità nel portare all'interno delle carceri le macchine fotografiche lasciarle ai detenuti giorno e spesso anche di notte insomma si sono prestati proprio perché hanno creduto anche loro nel nell'importanza di questo lavoro quindi Amedeo Novelli ci racconti un po'come come è andata all'interno delle carceri
Giorno tutti grazie per
Qui con noi oggi
Forse che fra l'altro che la sua voce bassa volevo innanzitutto fare un po'di ringraziamenti che sono necessarie
è importante per noi perché essendo ne è stato un lavoro semplice ma abbiamo voluto fare non solo con il nostro impegno Marrazza supporto innanzitutto dell'amministrazione comunale che sia supportato del pack del personale delle istituzioni
Il tutto il mondo carceri partendo dalla amministrazione penitenziaria passato ovviamente dei direttori comandanti del dei dei dei reparti di polizia penitenziaria e chiaramente anche chi ha partecipato
Sia i detenuti e di educatori e appunto gli agenti di polizia
Questa mostra come al solito un primo obiettivo che non detti lo prosaicamente di raccolta fondi beneficiari di quest'anno sarà il Politecnico di Milano in particolare poi tolte leggero meglio Ciaccona progetto comune allestimento
Al piano di sopra la loro dedicato che si occupa di fare interventi migliorativi di tipo ovviamente architettonico all'interno delle strutture delle carceri milanesi
Quindi l'obiettivo sarà vendere tante di queste bellissime foto per poi garantire loro appunto dei dei con Baggio il consistente per poter lavorare punto migliorare le carceri
Io non ho molto da divi sul lavoro prestato lavoro veramente travolgente acuti vista anche emozionale io e Diego estenda dire anche Diego canestro il curatore che quest'anno ha fatto come tutti gli undici mesi anzi è fatta anche tre giorni più di me quindi mi ha battuto
è anche l'autore di questo progetto tanto quanto sottoscritto
E tutta la sua azione e chi ci ha supportato che sono anche aziende la mia agenzia sono tutti ci hanno messo un pezzetto perché era un po'più grande di noi quello che mi sembra di poter dire oggi sulle carceri o nulla da dire perché più ci stai meno le capisci più se confuso
è un mondo
Particolare che vive un isolamento per sua stessa natura ma che io mi mi sono reso conto che alla fine spesso critichiamo sentiamo criticare per le sue insufficienze perché mancano carcere più moderne presa sovraffollate eccetera c'era tutte cose probabilmente vere
Mi sono chiesto una cosa però nel carcere come ha detto il sindaco giustamente non si fa soltanto detenzione punizione si sa anche riabilitazione in questo quadro perfetto io credo che se anche oggi avessimo delle carceri meravigliose
Inappuntabili manca un pezzo il pezzo siamo noi della società civile
Che fa una grandissima fatica includere queste persone al termine del loro percorso quindi per me questa mostra un regalo alla città di Milano un piccolo regalo che hanno fatto i detenuti gli agenti di polizia di educatori per raccontarsi
E per cercare di avere un primo passo un primo rapporto con una città che spesso poi alla fine del percorso sì risulta risulta difficile assorbimento di queste persone quindi avessero questo se ne avvede ringrazio veramente tanto ancora gli autori che sono stati eccezionali
Per le difficoltà che va affrontato gli agenti di polizia in particolare che era anche tempo sottratto al loro lavoro è stata una bellissima esperienza grazie di cuore a tutti
Grazie alle allora diceva appunto Amedeo Novelli della
Perché questa è una raccolta fondi la raccolta fondi e uno diciamo degli aspetti di questi progetti di riscatti non ce la mostra ma a margine la mostra c'è anche la raccolta fondi
Le fotografie saranno in vendita mi pare trenta cinquanta eroso poi qua diamo il desk dei volontari lì dietro c'è il catalogo della mostra anche
E ogni anno noi di riscatti con questi fondi supportiamo un progetto relativo ovviamente al tema della mostra dell'anno quest'anno
Abbiamo soste vogliamo sostenere dei progetti come diceva a me devo dire di riqualificazione degli ambienti carcerari che sono stati realizzati dal Politecnico di Milano e quindi do alla parola prorettore delegato del Politecnico il professore Emilio farò di che ci spiega un po'come verranno utilizzati i fondi che raccoglieremo durante la mostra
Grazie a tutti soprattutto per l'invito un saluto ovviamente
Alla finestra sindaco e tutte le autorità
I colgo l'invito anche il sindaco sarà di essere sintetici vista anche la situazione
Che avevo preparato un cento pagine Maddy risparmierò dico solo che Politecnico lo sapete opera sempre nel solco della diffusione della conoscenza della ricerca dell'innovazione e lo fa
Quasi sempre o comunque sempre
Con un significato civico etico e sociale e questa cosa anche in un ambito come questo ricordo che se in un piccolo capolavoro dell'architettura nel dopoguerra un progetto del quarantanove di Ignazio Gardella sposa bene
Anche questo sentimento dove l'architettura si fa carico di fare didattica sia attraverso la trasformazione fisica dei luoghi ma soprattutto quella sociale allora
è chiaro che in particolare il Politecnico svolge anche un ruolo in quelle situazioni dove i luoghi di frontiera a volte fragili le carceri sono un esempio straordinario quasi sempre io risolti o spesso dimenticati
Lascia un ampio spazio di interpretazione che possibilità di traduzioni informe
Di ascolto e di Progetto non tradizionali bensì sperimentali e formative e proprio dal due mila e quattordici quindi rispondo
Alla invito di narrare il ruolo del Politecnico che un gruppo di docenti che sono qui presenti
Ha inviato un percorso di ricerca nel campo e per mezzo della sperimentazione nell'ambito dei carceri questo condividendo il tutto con l'amministrazione penitenziaria e altre realtà associative di imprese cercando di trovare quegli aspetti Ristuccia Rizzante che lo spazio e il tempo a nelle persone confinate ecco che il Progetto di ricerca è stato promosso quindi da un dipartimento che il Dipartimento di Architettura e studi urbani
Mi hanno richiamato da studi attraverso
Il coordinamento del professor Andrea Di Franco che saluto e ringrazio e che ha avviato un importante indagine dei progetti inerenti la forma che lo spazio dei modi di abitare il carcere
Confrontandosi in prima persona con luoghi e penitenziari milanesi
Ecco allora che io risultano in questo progetto coinvolti ricercatori nel campo sia del design e saluto la professoressa Francesca P. eretta
Che nei campi della bioingegneria sapete l'approccio Politecnico un posto un approccio multidisciplinare che cerca in tutti i casi diffondere contaminare le
Discipline proprio al fine di avere un approccio trasversale qualsiasi tema
Questo percorso di ricerca ci tengo a precisarlo si concretizzerà anche il prossimo ventotto ore ventotto ottobre con l'apertura di un Oscar un plus
Di denominato San Vittore che è uno spazio di ricerca all'interno della casa circola ma tali aree di Milano è un nuovo strumento per continuare ad alimentare una collaborazione tra mondi differenti
Finalizzata ad attivare la metamorfosi della struttura detentiva valorizzandone la natura il servizio territoriale lo scampo se è il terzo che apriamo come Politecnico
E che fa seguito a due importanti iniziative che già coinvolto nel quartiere di San Siro che quartiere di nolo
Dico questo perché a fronte di una progetto che tutti gli anni finanzia la ricerca nel sociale
Questo è esattamente l'esito di uno di questi progetti risultati vincitori e che cercano dentro ai tessuti fragili e più deboli della realtà urbana
Di trovare dei nuovi spazi interpretativi a coloro che ringrazio tutti anch'io desidero insieme ai nostri a amici di intervenuti la mostra e penso che poteva ribaltare questa osservazione interno esterno anche spaziale ed emotiva sia una grandissima manovra per avvicinarsi ad un mondo che conosciamo poco
Grazie ancora calcolati il fiore
E adesso do velocemente la parola a Mauro Palma che è il presidente dei garanti nazionali dei diritti delle persone private della libertà personali
Bene grazie grazie dell'invito e due parole tengono insieme un po'queste iniziative la prima parole appartenenza che la seconda parole significa locuzione significatività del tempo
Appartenenza queste sono iniziative che devono dimostrare che anche quel mondo appartiene alla collettività
Che il mondo è tutto uno e quindi questo è un punto determinante una mostra una mostra che ci voi far vedere la vita di chi opera e di chi ospitato
E l'altra parole significatività del tempo io ho sempre detto che una delle maggiori limite di una situazione detentive quanto il tempo perde di significato quando è tempo vuoto
E allora credo che ridare il senso del tempo attraverso lo sguardo multiplo delle foto sia un momento molto importante
Pertanto per fare una citazione come dire ridotta Cartier-Bresson diceva che che fotografia è un modo di vivere
Non è soltanto un modo di rappresentare ma è un modo di vivere
è un modo di vivere noi lo leggiamo attraverso queste immagini che ci istituiscono che quel mondo è anche il nostro mondo è qui vorrei che queste iniziative ed essere un contributo a riconnettere insieme questi aspetti per questo diciamo ringrazio dei fratelli occasione ringrazio dell'opportunità e mi auguro che queste cose se ne intende ematiche di un certo modo di vedere il mondo recluso che possa andare avanti anche nei prossimi anni grazie
Grazie
E naturalmente questo progetto lo ha accennato prima è stato possibile grazie al Provveditorato regionale della Lombardia del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Poi ai direttori della casa di ripresa e di opera di Bollate la casa circondariale Francesco Di Cataldo cioè San Vittore istituto penale di minori Cesare Beccaria
Quindi grazie davvero a a tutti poi all'indietro le nostre mostre di riscatti c'è sempre sempre un grande team
Di persone che credono tantissimo in questi progetti
Che ci aiutano che ci supportano uno di questi Diego Della Valle che devo dire fin dall'inizio ha creduto in questo in questo progetto magari lo chiamo per un saluto veloce perché io mi ricordo quando nel due mila quattordici andai da lui per la prima volta con delle foto che avevamo avevano scattato dei senza fissa dimora cui avevamo dato
Delle macchine fotografiche sembrava una cosa da matti portarla paniere d'arte contemporanea invece insomma ci ha creduto e da lì non ci siamo più fermati grazie
Ci avete creduto coi bioritmi
Federica fai sempre un bel lavoro ottimo della mostra sia la guardiamo ne parliamo troppo
Ma io vorrei raccogliere l'occasione per dire che in un momento così complicato per il mondo intero compreso il nostro Paese
Chi fa il mio mestiere non portasse d'altra parte tanto più ora quindi l'incitamento ai miei colleghi che hanno dimostrato in tempi di pandemia di fargli delle cose serie è quello di essere ancora più presente il mondo dell'impresa non è estraneo alle necessità del Paese e quindi le imprese hanno l'obbligo di fare profitti andare bene ma hanno non l'obbligo ma il dovere secondo me anche il piacere di restituire un pezzo di tutto questo
A quello che ci circonda soprattutto quello che c'è più bisogno quindi questa è una delle tante cose ma né il sindaco né potevo vedere cento del menisco altrettante
L'impegno che ci dobbiamo prendere come imprenditori è proprio quello di non mancare alla solidarietà per le persone che hanno bisogno di tutti i tipi compresi i loro e di essere presenti in un momento come questo per una questione pratica perché portiamo energie e mezzi ma anche e soprattutto per una questione sull'Iraq e chi ha più bisogno che vengono lasciato solo quindi consegniamo a tutti i nostri colleghi
Il darsi da fare sono convinto che lo faranno volentieri Federica brava continua così tutti gli anni devono smettere grazie grazie
Ad essere lei a tutte le persone che lavorano a questo progetto per ogni anno
In chiusura siamo molto onorati della presenza del ministro di Giustizia Marta Cartabia lascio con la parte
Chiusura in tutti i sensi nel senso che siamo veramente anche in chiusura di un'esperienza di governo e mi fa piacere essere qui nella mia città una con un'iniziativa davvero straordinaria che tocca un aspetto che è stato un aspetto centrale del mio impegno di governo che quello dell'attenzione alla situazione degli assist tutti penitenziari
Dopo venti mesi di governo e non so quante visite devo contare quante visite ho fatto in tutti gli istituti di tutta Italia
Devo dire ancora una volta il carcere questo sconosciuto per la maggior parte della realtà della Società italiana ma anche per il ministro della giustizia
O ha scelto di vivere a Roma in un piccolo appartamento vista carcere con una finestra che ogni mattina si affacciava direttamente sul cortile di Regina Coeli non è che se abbia passato molto tempo in casa però ho potuto attraversare certi momenti attraverso le sensazioni le le partite di calcio che mobilitano la vita di un carcere un compleanno per cui da ingegnosamente lo sa bene ci il garante che adesso e uffici poco di nella stessa situazione
Vede la famiglia che cerca di raggiungere per far pervenire almeno una parola di affetto tante situazioni inimmaginabili di chi vive dentro il carcere poi ogni visita in ogni istituto
Sorprese di ogni genere
Sorprese bellissime talora perché si vedono iniziative nascoste che non riescono a venire a galla
Sorprese molto brutte di situazioni di grande difficoltà di condizioni non solo di sovraffollamento ma di ogni genere di necessità soprattutto le peggiori sono d'accordo con quanto ha detto
Il Garante sono quelle in cui dediche il tempo dei detenuti un tempo vuoto e quindi un tempo che non ha una direzione non ha un significato non ha un senso verso cui dirigersi ma anche situazioni in cui per usare una parola ricordo una visita al carcere di Bollate don Gino mi aveva detto
E aveva detto a tutti questo il luogo del cambiamento possibile allora un posto che attira che che attira per i suoi problemi che attira per le sue potenzialità io credo che una mostra come questa faccio un gran servizio a tutti perché
Non è possibile per ogni cittadino a bere quell'impatto anche emotivamente molto coinvolgente che ogni diserta dentro un istituto penitenziario porta con sé ma attraverso queste finestre possiamo almeno avere la sensazione di che cosa può essere un momento della vita quotidiana quindi finestre che per una volta non sono le finestre del carcere che per un piccolo spiraglio lasciano guardare fuori un angolino della società esterna ai detenuti
Ma che permettono a noi di sbirciare un pochino avere la sensazione di che cosa può essere un giorno come tanti nella vita di un carcere
Secondo aspetto che vorrei sottolineare e che mi piace moltissimo di questa iniziativa che è stato altrettanto un punto d'impegno
Di tutti questi mesi per me al ministero è che questa è un'iniziativa che ha coinvolto i detenuti e la polizia penitenziaria
Due mondi che troppo spesso si sono sono stati rappresentati come contrasto posti
Distinti c'erto e come no sono due ruoli completamente distinti ma che condividono
La stessa quotidianità che non va portata d'esasperazione in una conflittualità che non fa bene a nessuno ciò che aiuta
La vita della polizia penitenziaria aiuta anche quella dei detenuti e viceversa e sempre di più dobbiamo andare in questa direzione nella distinzione nella chiara distinzione di posizioni di ruoli però una possibilità di lavoro di un terreno comune dove le cose funzionano
è è è proprio nella in situazioni in cui ci sono queste forme di collaborazione non soltanto ovviamente tra la polizia e detenuti ma anche con tutto il resto del personale molto vario che permette la vita quotidiana di ogni istituto i direttori gli amministratori di educatori medici eccetera eccetera
Che questo avvenga a Milano che avvenga in un luogo così prestigioso di Milano
è veramente per me un motivo di enorme orgoglio ma non di stupore Milano Caro sindaco è una città che ha ha un cuore grande anche per le realtà degli istituti penitenziari Fillon parato a conoscere il carcere proprio attraverso una visita San Vittore diciotto ottobre del due mila diciotto e da lì è iniziato diciamo così un
Un impegno che non finirà con il mio impegno in via Arenula perché come mi ha detto qualche direttore di carcere quando tu entri in contatto con queste realtà ne resti segnato un po'per sempre
Milano è una città straordinariamente attenta rispetto ad altre realtà alla all'istituto ad istituti alle i bisogni
Alle per persone soprattutto che nel carcere sono chiamati a trascorrere una parte della loro vita
E lo è proprio nella forma con cui abbiamo visto oggi c'è una partecipazione corale del territorio delle realtà produttive del volontariato delle forze dell'ordine di tutto ciò che può permettere una cosa come questa dunque grazie grazie a tutti
Grazie grazie alle ministro io bilancio
Con l'invito davvero a guardare la mostra fotografia porto fotografia c'è anche una project room in cui è spiegato bene il progetto a cui saranno destinati i fondi e come dire tornare a casa a parlarne con tutti e far venire qua davvero più persone possibili per capire davvero che cosa c'è dietro le sbarre che nessuno di noi ha mai potuto vedere grazie