Per quanto noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti. Morire di carcere: un'altra vita è possibile?

Pensare
Ringrazio Alessandro
Iniziamo dai ringraziamenti e i primi ringraziamenti agli attori naturalmente spettacolo magnifico tre esista Gianfranco Pedullà davvero se quel secondo appuntamento della camera penale a Gorgona con Gianfranco Pedullà
E con gli attori la compagnia tutta che ringrazio avesse fatto lo spettacolo magnifico gli applausi ve li meritate frutti grazie anche i musicisti dal musicista veramente è spettacolo straordinario grazie e poi continuo con i ringraziamenti perché siamo in tanti tantissimo
Nostrane sapete funziona
Siamo in tanti tanti relatori ed era scrissi che quindi presente oggi il dottor Marcello Bortolato presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze ringrazio
L'avvocato De Mita Rossi componente del Collegio del Garante nazionale delle persone private della libertà personale l'onorevole Rita Bernardini presidente di Nessuno tocchi Caino
E naturalmente ma conosciamo tutti sta portando avanti da tempo una battaglia anche per il tema di cui ci occupiamo cinque
Poi vado nell'ordine quindi di come spesse due tiravo a Favalli e Alberta tiene componente serva sovranazionale
Carte il re delle camere penali italiane nonché vicepresidente Camera penale di Mila l'avvocato Gabriele Terranova chi è
è stato fino a ieri in crisi la Camera penale di Prato
E e componente dell'Osservatorio nazionale dell'Unione delle camere penali l'avvocato Giampaolo Catanzariti chi è il responsabile dell'Osservatorio nazionale dell'Unione delle camere penali italiane l'avvocato Ettore Puppo per il nostro consiglio dell'Ordine il dottor Carlo Mazzieri poche sostanzialmente diciamo di casa qui a Gorgona che ringraziamo per aver partecipato anche se non è più ormai il direttore ma insomma comunque
La torre dell'orologio porta il suo nome e quindi quest'isola porta tutto il suo nome
E ringrazio anche la dottoressa Bellini che è responsabile del presidio sanitario nella casa circondariale di Livorno permettetemi di ringraziare la collega cui Atrani senza il cui sostegno a questo evento non sarebbe stato
Che la referente carcere della Camera penale di Livorno
Sono contento di essere qui e che in tanti in tante abbiate partecipato a questa iniziativa tiella qua sta ora up Camera penale di Livorno
Scusate
D'altra
Sì tanti
Grazie dopo
Nessuno
Grazie
Dicevo è il quarto appuntamento organizzato dalla Camera penale di Livorno qua
Nella sezione distaccata della casa circondariale di Livorno presso l'isola di Gorgona
Lo facciamo con cadenza annuale come ha detto prima giustamente il dottor Manzardo perché
Per lo meno ricina realmente volevamo tenere accesi i riflettori su una realtà anche a una realtà molto peculiare
Quella della detenzione qui a Gorgona dove a oggi per fortuna tutti lavorano non è sempre stato così mi ricordo che c'è stato un anno in cui ci siamo occupati proprio del lavoro perché fu l'anno in cui effettivamente anche qua Gorgona
C'erano
Delle criticità notevoli anche sotto il profilo dell'attività lavorativa abbiamo cercato di dedicare quindi di tenere accesi i riflettori su determinati temi dal lavoro all'affettività lo scorso anno
Quest'anno l'urgenza è un'altra quest'anno d'urgenza riguarda per l'appunto
Di suicidi in carcere oggi siamo se non vado nata a sessantanovesimo
Episodio
E quindi l'ultimo mi sembra Firenza Sollicciano il ragazzo di ventinove anni quindi diciamo che la nostra vuole essere oggi un'attenzione su questa urgenza lo vogliamo fare con il contributo dei nostri relatori delle nostre relatrici che sono persone che hanno dedicato e dedicano tutt'oggi al carcere comunque gran parte della loro professionalità e quindi vogliamo sentire anche la loro voce oggi essere qui
E a essere qui in un contesto come quello di Kurt buona e con uno spettacolo che abbiamo appena visto un magnifico perché evidentemente il teatro così come un certo tipo di declinazione costituzionale della pena costituisce un antidoto contro la solitudine è ovvio che non possiamo fare una valutazione singola su le decisioni private delle persone decidono purtroppo di arrivare al gesto estremo
Però possiamo fare doveroso fare da parte nostra una valutazione politica politica perché comunque sono persone che decidono di finire la loro vita all'interno degli istituti penitenziari mentre sono sotto la custodia dello stato e questo ci obbliga tutti
Dal primo all'ultimo ognuno a vario titolo a concorrere quanto meno a denunciare un problema che i media stanno tenendo sotto tiro sì e sottotraccia stava pensa che ci sia un giornalista e quindi possa magari domani
Dati dalle granchi passa magari domani anche raccontare quello che stiamo facendo oggi perché bisogna tenere viva l'attenzione
Nei confronti di un problema che evidentemente è un problema ancora estremamente urgente e di cui dobbiamo occuparci tutti e tutti quanti da di qui il titolo del convegno che ha un titolo un po'provocatorio per quanto noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti che evoca la Canzone del maggio
Mi riempie
Che sede Andrella declinava alla seconda persona plurale noi l'abbiamo declinata volutamente alla prima persona plurale perché siamo tutti coinvolti in quello che oggi sta diventando purtroppo con i numeri che ci sono strage
Di stato evidentemente rispetto alla quale dobbiamo ovviamente misurarci anche parlando di quelli che possono essere gli antidoti non soltanto analizzando il fenomeno ma cercando di capire come declinare diversamente la pena
è bellissimo tornare a Gorgona e vedere se i vari lavori che sono stati fatti in economia diceva il dottor Manzardo quindi con il lavoro il contributo dei di chi del delle persone ristrette qui a Gorgona tutto il restauro che è stato fatto paese che ci accoglie al corpo una quando arriviamo con il traghetto
La l'articolo ventisette della Costituzione che ha scolpito sul muro di Gore con siccome sappiamo che purtroppo quest'articolo
Oggi un po'sotto l'attacco di disegni di legge che vorrebbero modificare nella sostanza e quindi ridurre la caratura della finalità di di socializzazione della piena oggi siamo qui per dire che questo questo disegno di legge che è stato presentato che perde sostanzialmente comprimere il senso della rieducazione sottoporlo alle esigenze di pubblica sicurezza vogliamo dire a gran voce che la finalità rieducativa
A in sé il tema della sicurezza perché la finalità rieducativa che genera sicurezza delle pene non a caso e non della pena perché la Costituzione non parla soltanto della pena detentiva ma le pene sono molteplici
Mi taccio perché il tempo è breve e passo la parola intanto al dottor manzi largo perché è qui diciamo come
L'ho presa un po'padrone di casa e ovviamente poi vogliamo dare anche la parola a voi che attori che passa potete intervenire nel dibattito insieme a noi anche poi raccontandoci quelle che sono insomma le vostre impressioni
Come è stato il lavoro come avete organizzato insomma questo questo spettacolo e che cosa per voi il teatro questo momento
In cui state vivendo comunque queste esperienze della vostra vita grazie allora passo la parola al dottor Manzella boh
Allora di nuovo buongiorno a tutti mi complimento anch'io con i ragazzi e con tutta lo staff di Gianfranco perché anche quest'anno fatto un ottimo lavoro e
Soprattutto in un posto recuperato ecco questo mi piace sottolinearlo perché ora allieva targa che va eliminato a voi chiedo elevate alla valore eh lo so ma si può mettere più nascosta e l'importante era recuperare un posto perché la filosofia est di questo posto secondo me è stata quella di lavorare recuperando è e occupandoci prendendoci cura dell'isola dall'altura ma degli uomini nello stesso tempo è un binomio
Che non va assolutamente sconnesso perché e questo che dovrebbe fare un cacciano prendersi cura
Degli uomini che gli sono affidati e io purtroppo
Due anziani sono un po'disilluso perché i numeri sono sempre più alti ma citando De André lo Stato si indigna per butta la spugna come faceva nella famosa canzone
Del del Caffé
E così ce lo stato in cui le pene le morti
Sul lavoro sono così alte sempre maggiori eppure anche quella
è un fenomeno gravissimo che rimane sottotraccia è la stessa cosa avviene all'interno degli istituti perché le carceri sono costruite in maniera disumana poco da fare io
Dopo tanti anni ho avuto la fortuna di trovare in posti belli e che abbiamo reso insieme a loro più umani ma sono costruiti proprio forse lo fanno pure apposta in maniera in cui di umano c'è poco e quindi lavora in un contesto così duro così difficile così poco umano a salvare vite umane diventa ancora più complicato cioè strutture dove non c'è spazio per far nulla dove
Nonostante l'astensione di di di tanti operatori che sono bravi e intercettare il disagio il malessere la sofferenza poi ci troviamo e io mi ci sono trovato fino a pochi mesi fa nella impotenza di non avere strumenti non avere spazi non avere i soldi non avere nulla quindi ci si riceva è brutto dirlo a rispettare i protocolli per evitare poi di trovarci in difficoltà è cambiato qualcosa in tanti anni per fortuna perché io ricordo bene quando c'erano i morti
La reazione tipica s'del più frequente era uno in meno che purtroppo era quello che si sentiva dire oggi questo non avviene avviene tra velocissimamente
Ma ci si preoccupa del protocollo
Che è importante perché il protocollo ti dà una linea citare estivi dove regoli dagli impegni
Spesso anche troppo vincolanti perché a volte si può trovare una soluzione che sarebbe più adatta al caso ma non rientra nel protocollo allora
Chi si prende questa responsabilità di trovare la soluzione più adatta ma non quella che ti mette al riparo da eventuali ispezioni nessuno perché poi su tutti abbiamo paura di non essere apposto con le carte ecco se non si fa questo non si vede questo punto e non uccisi da si prende cura veramente e si trovano risorse che non sono solo male ma sono di spazi e si tratta anche di coinvolgere perché
Questo distacco tra
Le istituzioni ritenuti nei reparti e quello che poi alla fine impedisce di utilizzare la risorsa umana ampia che c'è nel carcere che sono anche i compagni di chi vicini togliersi la vita noi perdiamo una parte importante di risorse utili che ci potrebbero tornare molto
Comodo insomma sono utili sia per poi trovare la soluzione giusta in molti casi perché molto spesso
La soluzione c'abbiamo vicino però nel protocollo non è previsto che gli altri tenuti a meno che chi fa il piantone quegli altri sono esclusi e questo io trovo sbagliato per cui vi sarebbe rivedere tante cose
Stanziare risorse spazi costruire le carceri o modificare recarci in fase ristrutturazioni in maniera più umana
E valorizzare coinvolgendoli chi sconta la pena perché è una risorsa fondamentale in qualsiasi cosa per creare un clima di di accoglienza di collaborazione in cui l'istituzione non è soltanto chi deve fare applicare le regole ma è anche qualcosa un Potito che ti può aiutare perché la concezione restituzione come controparte diffuse frequente è quello che che si vive dalle carceri ma smontare questo
Questo rapporto e far capire che l'istituzione anche quella penitenziale che ti tiene chiuso ti può aiutare e ti coinvolge nella vita di tutti i giorni forse
Posso risolvere tanti problemi grazie per l'attrice
Passo la parola al dottor Bortolato
Le chiedo insomma tanto per iniziare venti anzitutto in indubbiamente in base a quello che è il suo osservatorio c'è stata una bellissimo bellissimo intervento di un suo collega quanto è scomparsa una detenuta qualche mese fa e il senso di impotenza spesso dell'istituzione che voi rappresentate anche di fronte a delle situazioni così tragiche immagino che poi nel suo se passare lei si rende anche conto delle difficoltà che spesso si incontrano penso per esempio anche alla differenziazione all'interno delle intramuraria diciamo all'interno delle mura
Delle persone che hanno anche dei problemi psichiatrici che spesso non sono un bene seguite e quindi le lascio la parola per rappresentare insomma qual è la sua esperienza e la sua
L'idea è anche quali possono essere gli antidoti visto che di questa dobbiamo farla
Grazie mille innanzitutto buon giorno a tutti e veramente un grazie principalmente gli attori molto bravi c'avete fatto passare due ore straordinarie ovviamente un grazie anche a chi ha consentito tutto questo dal regista e alle istituzioni che di questo carcere che ancora una volta si dimostra un'isola felice in letteralmente allora purtroppo dobbiamo appunto parlare di questo argomento non è un argomento facile soprattutto dopo aver appunto vissuto due ore di poesia di di di storia di letteratura di arte
Il tema difficili è sicuramente un tema importante che soprattutto coinvolge la responsabilità come giustamente è stato detto con il titolo di questo incontro tutti
Nessuno uso nessuno può chiamarsi fuori noi di purtroppo dobbiamo Koch cominciare da una triste contabilità
Noi stiamo arrivando
Al dato del due mila e nove
Settantadue Suicidi nel due mila e nove che è stato il momento in cui in Italia si è registrato il più alto numero di suicidi nelle carceri oggi siamo a sessantotto sessantanove nostro sessantotto
Espositivi ieri ieri purtroppo c'è stato l'ultimo episodio a Sollicciano un carcere che è l'opposto di questo come sappiamo tutti o la situazione sono molto più più difficili però noi stiamo arrivando ad un dato drammatico
Che soprattutto questo è quello che coinvolge anche in qualche modo la responsabilità dei magistrati
Che assieme alle altre istituzioni devono governare questo mondo no ma dato che dobbiamo partire dobbiamo partire dalla dimensione patogena dal carcere cioè è indubitabile che il carcere provoca
Una sofferenza nel fisico
E nella psiche nel fisico indubitabilmente ci sono degli studi scientifici che dicono che la sensibilità i sensi dell'uomo l'udito e la vista il gusto
A causa della protrazione della Libia della sono limitazione della libertà subiscono delle modificazioni dove spesso no non non ce ne accorgiamo ma a volte i detenuti presentano delle evidenti difficoltà dal punto di vista fisico non perché abbiano dei problemi di natura patologica ma semplicemente perché il luogo attenua alcune sensibilità e poi ovviamente c'è il problema della psiche e anche qui purtroppo ci sono dei dati abbiamo
Ventitré per cento di persone in carcere in Italia che ha dei disturbi mentali che derivano dall'uso di sostanze stupefacenti
Solo dall'uso di sostanze stupefacenti e diciassette per cento per disturbi nevrotici
Quindi noi dobbiamo cercare di affrontare innanzitutto il problema della dimensione patogena ma come che cosa impone il fatto che il carcere provochi una malattia il fatto che lo Stato se ne debba prendere in cura
Lo diceva bene il dottor ma serbo
E allora che cosa come si può fare no allora ci sono gli strumenti del trattamento che sicuramente sono fondamentali
Ma non sempre noi oggi abbiamo avuto l'esempio che è un esempio raro no di persone che sono coinvolte nel fare tutti insieme qualcosa
Di Bello no poi ognuno alla responsabilità della propria parte quindi deve anche rispettare il ruolo degli altri non è il teatro
Ma quando noi invece andiamo a vedere realtà molto diverso che citavo prima il carcere di Sollicciano le dobbiamo pensare che è importante
Fare Rete
Ed è questo il significato e voglio innanzitutto dire qual è il primo rimedio no il primo rimedio è si parlava di protocolli vai capo del Dap recentemente ha fatto una circolare emanata una circolare che parla proprio di questo per la prevenzione difficili c'è la possibilità di fare rete nel senso che tutti devono essere coinvolti e quindi tutti all'interno di un'istituzione dell'istituto
Per il terziario devono sapere cogliere i segnali
In una visione multidisciplinare cogliere i segnali del disagio perché vedete i lo sappiamo perché qui ci sia tanta gente che visita le carceri si occupa di questo tema quello che che che che provoca il disagio e l'abbandono quella sensazione di abbandono e di solitudine improvvisa che si verifica nel momento in cui si entra in casa e non i fatti sappiamo che i suicidi si collocano temporalmente ovunque nei primi momenti della privazione della libertà questo caso riguardano principalmente
Coloro che sono sottoposti a misure cautelari non i detenuti definitivi
Si collocano poi nella fase finale della pena dell'etene lunghe
E cioè quelle pene
In qualche modo che distruggono quel senso di speranza
La prossima volta che però si parla oggi di gastro ostativo insomma di preclusioni che impediscono l'accesso alle misure alternative e quindi a un certo punto in una fase è finita alle della espiazione delle attese alla persona si deve chiusa qualsiasi possibilità di e di ripresa quella quella città che si immaginano si diceva nella prima del teatro
Sì Marta Nuti
Altro Pepper può prepararsi a una vita che può arrivare dopo no che sarà sicuramente migliore di quella che c'era prima
Allora questo è il primo punto
Poi c'è il punto della del diritto alla salute
E qui sono coinvolte altre istituzioni che non fanno strettamente parte dell'amministrazione penitenziaria oggi abbiamo la dottoressa il diritto alla salute il principale problema bioetico della giustizia penale perché noi dobbiamo sempre farci questa domanda ma fino a che punto
è lecito esercitare il potere di punire quando esso si configuri come un danneggiamento delle condizioni di salute dei detenuto perché spesso si diceva in fin dei conti è solo la privazione della libertà personale ma non è così
Non è così tre che la privazione della libertà personale provoca un danno alla salute
L'età media il tempo è molto limitato perché vedo che abbiamo cinque dieci minuti a testa quindi sono solo dei esce questi che che voglio dire
I rimedi allora la circolare le circolari del DAP che purtroppo soffrono il limite del burocratese del linguaggio molto formale no però se vengono colte da chi
Ha il dovere di applicarle possono essere un antidoto fondamentale
Non solo quindi fare rete
Della circolare sulla prevenzione di suicidi ma vorrei ricordare anche l'ultima circolare sulle telefonate sembra una cosa poco importante ma non lo sanno bene quanto importante sia poter parlare di più più frequentemente vedere in faccia il proprio interlocutore in una situazione di sofferenza i isolamento mi domando quanti suicidi sarebbero stati evitati
Sì
Fosse stato possibile aumentare non solo il numero delle telefonate settimanali mensili di un detenuto ma anche la durata
E quindi anche questa nuovo intervento dell'amministrazione penitenziaria penso che sia molto importante noi magistrati di sorveglianza sappiamo come il rapporto con la famiglia sia uno se non il principale strumento del trattamento non si può pensare di ricollocare socialmente
Il condannato
Se non consentendogli di coltivare i troppi legami familiari all'e sterno
E poi c'è un terzo punto che è molto importante su cui qualcosa sembra che si stia muovendo vedremo ovviamente se poi avremo anche un nuovo ministro quindi non vedremo se ci sarà una svolta in un senso o nell'altro
E cioè quello dell'apertura dei regimi i regimi aperti sono anni che si trastulli diamo con la le celle aperti e va voi che fa frequentate le carceri del quante volte avete visto veramente le celle aperte non è non è così semplice che la parola si dice apertura otto ore ma se poi andiamo a vedere veramente cosa succede istituti e qui richiamo l'anche la responsabilità dei magistrati di sorveglianza che hanno l'obbligo di andare a verificare se le regole sono rispettate in carcere quante volte noi crediamo veramente le celle aperte cosa significa c'è la terza significa che una persona può entrare nella cella dell'altra mangiare a fare un po'di socialità o significa stare in corridoio non fare niente fare attività andare all'aria otto o fare attività trattamentali somma anche questo è un po'importante ed è un antidoto
In fondamentale per evitare la cui io sì disagio che poi può portare i gesti estremi se la persona sta in cella continuamente da solo senza poter vedere nessuno è evidente che il disagio si a cui gli sci
E Gorgona voglio chiudere su Gorgona idea ringrazio avvocatessa la tv c'è la camera penale di Livorno che ci obbliga
Questo appuntamento ormai annuale ad ottobre bellissima iniziativa io ci vengo sempre molto volentieri perché Gorgone importante che che si conosca che si faccia conoscere perché è un modello unico
L'unica isola carcere europea non c'è in Europa un'altra isola carcere e una un'isola in cui paradossalmente si accompagna al massimo dell'isolamento perché lo sanno bene
I detenuti quanto lontani sono dalle loro famiglie quanta difficoltà ci vuole per i loro familiari per arrivare sull'isola soprattutto quando il mare
Non lo permette e quanto a questo massimo di isolamento corrisponda invece un massimo di libertà sull'isola i detenuti qui vivono in una situazione che in picchiata da molti molti fanno domanda pervenire Gorgona
Perché qui c'è una libertà si vive in pieno una dimensione a perdita si vive la natura si fanno tante attività il lavoro di teatro e così e così via
Quindi credo che il messaggio che da questi isolani il problema di suicidi non riguarda Gorgona sarà un caso però qui non si registrano gravi episodi e quindi vuol dire che questo modello di detenzione che il modello maggiormente corrispondente a quello che c'è scritto al porto l'articolo ventisette sia forse il migliore antidoto contro anche i gesti estremi
Ad io se siete d'accordo
Sama grazie
Insiste nel raccordo quindi anziché seguire l'ordine della locandina visto che logisticamente siamo disposti così andrei in in ordine di disposizione quindi nasce la parola l'avvocato Emilio Rossi
Grazie e intanto anche da parte mia grazie
A questo spettacolo che ci avete regalato
Al lavoro che avete fatto perché lo sappiamo che dietro uno spettacolo come questo di questa mattina c'è un lavoro enorme che voi fate durante tutto il corso dell'anno
Grazie per averci dato anche il segno di un'esperienza Cuesta di Gorgona che anch'io ho ho la fortuna di conoscere bene da anni
Che davvero significa
Il
Possibile antidoto a
Fenomeni così gravi come quello dei suicidi di cui stiamo parlando e dico possibile antidoto perché io ne parlo sempre con molto pudore della questione dei suicidi perché ogni suicidio chiama in causa vicende estremamente personali estremamente intime estremamente drammatiche su cui io credo non si possano esprimere il Izzy
E fare come dire
Delle analisi scientifiche che possano prescindere dal sentimento e del e dalla vita della persona che quella vita se la toglie
Quindi lo dico con un po'di pudore però è chiaro che quest'anno noi stiamo e e anche con un po'di difficoltà perché passare dall'incanto dello spettacolo che ci avete regalato e buttarsi
A piè pari ad affrontare una una vicenda così drammatica come quella dei suicidi in carcere somma un passaggio che lascia un posto
Un po'disorientati se avete fatto sognare per due ore adesso torniamo a un dato di realtà molto crudo
Però ecco
Stiamo assistendo a un fenomeno quest'anno particolarmente drammatico particolarmente urgente perché
I numeri quella triste conta di sessantotto sessantanove persone che si sono tolte la vita fino ad oggi supera tutti gli anni
Trascorsi passati fino a risalire al due mila nove
Seguendo una linea di tendenza però che c'era già
Allora noi dobbiamo confrontarci con un'emergenza quella di quest'anno ma con la conferma di una linea di tendenza
E
Nel guardare la situazione di quest'anno io devo dirvi che il Garante nazionale che ha le orecchie tese lo sguardo lungo
Insomma più posto
Affilate invece l'una e l'altra cosa
Aveva già avvertito quello che stava succedendo e primi mesi dell'anno perché noi l'abbiamo rilevato da subito che stavano andando accrescere in maniera diversa rispetto agli anni scorsi
E i i suicidi in carcere gli atti di autolesionismo di cui parliamo molto poco
Che noi riportiamo nella nostra relazione annuale e registriamo in aumento anche quelli
L'abbiamo visto fin dagli inizi dell'anno e fino agli inizi dell'anno abbiamo cominciato ad avvertire che c'era qualcosa
Che non andava e su cui bisognava intervenire con urgenza
E poi nell'estate abbiamo provato a fare sì un'analisi che pur tenendo conto di quello che dicevo prima e cioè della intimità della disperazione che porta al suicidio e delle motivazioni di ogni singola persona che vanno
Rispettate però
Insomma sintetizzasse un po'il fenomeno
E allora io dico una cosa che che magari può suonare un po'un po'brutale però
Però mi sento di dirlo a tutte le volte in cui parlo di di questa vicenda
Non mi piace non ci piace che ci sembra estremamente semplicistico e riduttivo
Attribuire la responsabilità o la causa di quello che sta succedendo alle condizioni dei nostri istituti penitenziari
Che possono essere una causa come il caldo quest'anno ha fatto più caldo di tutti gli anni passati l'estate rovente e quindi le persone entrano in carcere strisce che si suicidano no
Non mi piace non ci piace perché questa spiegazione semplicistica e riduttiva ci assolve tu
Pochino
Perché sono situazioni Esterne con le quali non ci possiamo fare niente no con le condizioni di degrado del carcere poco
Colle il caldo meno ancora e quindi possiamo sentirci tutti un pochettino assolti e condannare un unico soggetto c'è l'amministrazione penitenziaria e con questo scarichiamo le nostre responsabilità sono soggetto che al netto di tutto quanto invece un impegno a rendere la vita
Migliore all'interno degli istituti parlo dell'amministrazione penitenziaria parla dei direttori degli Istituti parlo di quelli che ci lavorano
E quindi gli agenti di polizia penitenziaria parlo anche della magistratura di sorveglianza se sta fuori dell'amministrazione
Non tutti ma una grande parte del dello stato impegnato intorno al carcere ci ha messo veramente molto impegno e in ultima non da ultimo il capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria con i tre circolari
Che sono importanti e che magari gli costano anche un po'e questo va riconosciuto quello sulla media sicurezza quella sulle che cambia
Che cambia la vita nei circuiti penitenziari normali della media sicurezza quella sulla prevenzione dei suicidi che come diceva giustamente Marcello Bortolato
Del tutto diversa dal linguaggio formale burocratico che normalmente si usa all'interno dell'amministrazione penitenziaria perché invece usa un linguaggio diretto alle persone quella circolare e quella sulle videochiamate allora
Attribuire a quest'unico soggetto che invece l'impegno lo sta profondendo per cambiare le cose lo trovo ingeneroso e trovo che ci assolva e che assolva i soggetti sbagliati
Ma sapete perché vi dico questo per non si può sostenere seriamente che la causa sia nel degrado degli istituti penitenziari che pure c'è non è che lo lo nego
Perché vedete delle sessantotto sessantanove persone che si sono tolte la vita dieci
Erano
Entrate proprio da poco
Dieci erano entrate proprio da poco e alcune da poche ore adesso di
Posso dire che
Sei persone si sono tolte la vita dopo essere entrate da un giorno in carcere
E poi fino a tredici giorni dall'ingresso in carcere sì sommano le dieci persone che non hanno trascorso neanche due settimane in carcere prima di togliersi la vita ma io fisso l'attenzione su quelle sei
E me ne ricordo alcune in particolare che si sono tolte la vita dopo poche ore allora dopo poche ore le condizioni di carcere scusate ma non è neanche viste non gliene anche viste il caldo non l'ha neanche sentito diverso da quello sentivi prima allora non è questa la causa come quelli che si tolgono la vita a pochi
Mesic o a pochi giorni dalla fine della pena dall'uscita dal carcere
E diceva giustamente Marcello Bortolato alcuni stavano scontando pene lunghe ma altri nemmeno quelle perché degli ultimi dati che noi abbiamo sono persone che stavano in carcere da tre anni
E che si sono suicidati a due mesi dall'uscita allora di nuovo ma saranno le condizioni dell'istituto penitenziario che improvvisamente uno scopre e quindi si suicida perché fa troppo caldo perché la ce le brutali no
Guardate noi diamo in mente che c'è qualcosa di più e quel qualcosa di più siamo noi
E cioè e l'esterno
E la paura delle sterno che all'esterno è arrivato a fare più paura dell'interno
E la sensazione di abbandono diceva di nuovo bene Barcellona Bortolato che può prendere
Chi entra in carcere e ci arriva da una situazione di emarginazione di marginalità di fragilità di carico di colpa perché chi entra
Per un reato molto grave che ha lacerato la propria vita anche un'vissute estremamente pesante
Entrambe entro quella sensazione di abbandono di disperazione
Trova il suo culmine e in quella specie di imbuto in cui una persona pensa di essere caduto ma quelli che si tolgono la vita e stanno per uscire sono quelli che hanno più paura della mancanza di prospettive fuori del carcere più paura delle sterno che li del bene accogliere non gli accoglienti you paura dello stigma sociale che fuori del carcere il dibattito politico all'opinione pubblica l'atteggiamento della comunità tutta noi g Riserva
E che non abbandona allora noi è su questo che dobbiamo lavorare secondo me e secondo l'idea che si è fatto il Garante guardando al fenomeno dei suicidi e cioè cercare il più possibile di realizzare delle connessioni tra l'interno e l'esterno ne dico soltanto due perché il tempo e davvero breve non voglio sottrarlo agli altri intanto riempire il no riempire utilizzare il tempo interno il tempo all'interno del carcere non deve essere sottrazione di vita e diventa sottrazione di vita quando è vuoto guardate privo di significato quando nel carcere o non si fanno esperienze culturali come quella del teatro esperienze di discussione del proprio essere che mettono in discussione la persona e la consapevolezza di sei quando dentro il carcere
E la custodia per lottare soltanto ciondolare all'interno delle sezioni e il nonno occupare quel tempo in modo utile però non di intrattenimento non a fare i lavoretti ma fare qualcosa che serve per la vita prossime futura
Formazione e lavoro
Queste sono le cose che riempiono
Il tempo utilmente e farlo diventare quel tempo all'interno del carcere non tempo tolto alla vita ma tempo restituito alla vita e restituito alla persona e questa e la prima cosa
Quindi si il carcere si deve arricchire di attività e si il carcere siti arricchire di quelle professionalità diverse di cui parla la circolare del capo
Del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che vadano toccare quelle persone più fragili quelle persone
Più ai margini per aiutarli anche a superare i momenti di crisi e poi c'è l'esterno allora il lavoro sull'esterno lavoro innanzitutto culturale dobbiamo abbattere le barriere dell'ostilità
Dell'opinione pubblica e della comunità intera nei confronti del carcere
Lilla noi tutti comunità esterna dobbiamo considerare il carcere una parte integrante della società
Da cui Pappano uscire perché escono
Quasi tutti
Persone che devono essere messe nelle condizioni di rientrare
Tra di noi restituendo sicurezza allora siccome i parametri etici della giustizia della bontà eccetera eccetera non
Sono lasciamoli perdere ultimo no ci fa i conti con la propria coscienza però c'è un parametro molto liberale che quello del il dell'utilitarismo e dell'utilità quello può toccare tutti noi e utile per tutti noi che le persone che escono dal carcere siano talmente integrate da non dover più costituire pericolo per tutti noi punto questo è il punto
E allora come si fa investendo sul carcere portando dentro formazione lavoro studio scuola cultura e soprattutto lavoro lavoro lavoro in modo che chi esce dal carcere sappia che fuori c'è un lavoro che la spetta una famiglia che la posso perché lo può aspettare utili temi una casa ma voi sapete quante persone hanno pene inflitte
Che non superano i due anni sono più di tre mila ma buona parte di questi non escono dal carcere perché i giudici migliori giudici di sorveglianza d'Italia ce ne sono
Non possono dare le misure alternative perché queste persone non hanno banalmente una casa un lavoro allora bisogna attivare i territori la parola territorio significa però significa enti comunali provinciali gli imprenditori
E le cooperative gli enti di volontariato fornire la casa alle persone che non ce l'hanno fornire lavoro alle persone che non ce l'hanno allora noi dobbiamo svegliare queste conoscenze dobbiamo dire agli imprenditori di investire in carcere dobbiamo dire al servizio sanitario di entrare in carcere fare il proprio lavoro dobbiamo svegliare l'esterno perché siamo tutti coinvolti e una possibilità una di essere assolti ce l'abbiamo tutti quanti vi ringrazio
Grazie miglia
Allora ora prima di passare la parola l'onorevole Bernardini
Volevo ricordare che sono le quattordici interrotte e quindi meno per le quattordici e trenta dovremmo essere
Giù quindi siccome avevo piacere anche lo sciopero è aperta frappè dovrebbe va bene siccome volevano intervenire ci fa piacere anche ascoltare voi quindi pregherei poi i relatori di insomma di orientarsi rispetta questi questi tempi grazie grazie Rita atte
Grazie ma coloro
Che entrano in carcere hanno violato la legge hanno commesso reati non tutti perché poi ci sono anche quelli che entrano in carcere da innocente
E devono essere poi e risarciti nulli in misura adeguata io dico da parte dello Stato perché c'è anche questa parte di persone
C'è però anche lo Stato che io ma la sua stessa legalità
Questo ce lo dobbiamo dire perché forse su una cosa non sono d'accordo con te
Quando undici siamo noi i responsabili ma un apparato dello Stato
Che non rispetta le leggi a partire dalla costituzione dalla legge fondamentale e secondo me deve trovare
Qualche forma
Chi chi lo evidenzia almeno perché io credo che la strada anche della virilità
La strada della verità
Cioè se
Vi faccio un esempio ad Ascoli Piceno
Dove sono stata recentemente con Nessuno tocchi Caino non c'è nessun tipo di scuola manco alle foibe utilizzazione
Allora tutto questo corrisponde a quanto prevede l'ordinamento penitenziario
Non c'è non è prevista alcuna sanzione per lo Stato che viola la sua stessa legalità
E allora forse se c'è un'opera che dobbiamo fare insieme eh
Per rieducare lo Stato lo diciamo ogni tanto convegni e non dobbiamo concentrarci secondo me solamente sul carcere
Perché l'esecuzione penale
E non può prevedere solamente il carcere chi è quel luogo che provoca
Poi i fatti drammatici che conosciamo no cioè lo diceva giustamente Emilia Rossi sa mandare in carcere una persona che deve scontare ma non lo vediamo tutti i giorni
Anche primi di una meno di un anno cioè ultimamente entrata una signora a Torino che doveva scontare sette mesi
Ciò ha ottantacinque anni la bella bella la prendo la bici scusa Mentor velico circondare sette ministri by in carcere a San Vittore
Già dico ma ma di che cosa stiamo parlando stiamo parlando della sera Hoxha
Delle istituzioni della violazione del diritto perché la Pina disse Pennisi per una persona di ottantacinque anni
Non può essere rieducativa cioè Picazzo chi chi li educhi questa donna o vanta cinque anni che deve scontare sette anni
Allora quindi bisogna
Secondo me porre un po'd'ordine allora
Ci poniamo tutti la domanda io adesso che succede
è cambiato il governo e cambia del Parlamento chi succede adesso
Sono problemi
Che dobbiamo esaminare per capire quello che dobbiamo fare
Cioè fra
Coloro che sono in Parlamento oggi e hanno la maggioranza
Ci sono in buona parte anche quelli che hanno usato l'espressione marcire in galera
Dobbiamo prenderne atto secondo me non l'hanno dona che mi sto inventando niente e sto esagerando
Poi noi siamo per il dialogo con tutti facendoci forti della legge ora io dico in i ministri
Quelli che saranno chiamati a governare in questo Paese
E che saranno confermati cioè scelti dal Presidente della Repubblica che dall'incarico eccetera
Devono giurare sulla Costituzione
Tra
Ci contiene l'articolo ventisette tutti gli altri a nostra costituzione
E guardate che c'è stato il neo eletto presidente del Senato Ignazio la Russa
Che tutti conosciamo che però ha detto un'altra noi dobbiamo
Non dico inchiodarlo lì ma insomma richiamarli alla loro responsabilità ha detto una cosa importantissima
Ha detto sì è probabile noi vogliamo cambiare la Costituzione ma non si tocca la prima parte quella che va dall'articolo uno all'articolo quarantadue chi riguarda i diritti fondamentali
Quindi qualcun altro del suo partito che ha detto che invece l'articolo ventisette bisogna togliere quella parte che prevede reinserimento la rieducazione eccetera
Beh
E è una garanzia e la seconda carica dello Stato poi sappiamo Mattarella che
Da un certo punto di vista cioè lo ha sempre detto anche
Recentemente nel suo secondo insediamento alla Presidenza della Repubblica a rimarcato il fatto che la situazione della nostra esecuzione penale delle nostre carceri
Assolutamente
In adeguata allora
Io siccome poi ho detto come fa mondo a vedere sul ricevo per gli altri Treccani cosa vuol dire marcire no
Allora e riferito alla persona
Marcire significa perdere le forze fisiche o spirituali
Nell'in azione volontaria o forzata significa iniziative sì languire interisti lire
Questo secondo
Che è quello che succede nelle nostre carceri cioè quindi quell'marcire in carcere quello che succede oggi
Non quello che si prospetta che avverrà domani noi e questo che dobbiamo rimuovere io oggi
Guardate voglio darvi due suggestioni
Perché ogni anno ci regalate
Galati voi annullino un unico alla nostra presenza qua Ricci regalate
E qualcosa che ci fa riflettere sulla vita come cerchiamo di riflettere sulla vita ogni volta che entriamo in carcere
E avete parlato appunto si sente molto la forza della natura la madre terra mare
E Michel lo
Guardate
Ci sono due esempi che mi sono sottratti alla mente mentre vi ascoltavo
Un detenuto del carcere di Messina
Che a un certo punto io gli chiedo ma che cos'è che ti manca di più quelli
E lui arbitrii ma e lui era un pescatore
Cimino anche il mare perché io quando mettemmo un dito nell'acqua
Ero in contatto con tutto il mondo perché il mare
Ci colleghe ci unisce tutti
L'ho trovata un'espressione quasi poetica bellissima
E pensate a questo qui chiuso nella cella che non può mai nemmeno mettere un invito nel mare
Poi a Catanzaro un'altro hanno fatto un giardino nella cella
Lo sapete come
Lui tutti i semi che
Trovava nella frutta ce n'è una coltivazione sul davanzale del e avevamo messo che ne so il pomodoro e rosmarino gli alberi cioè appena piantato il seme di albicocco
E per lui Furnari questo giardino
Era una forma di contatto con la vita la sua cella era molto bella cioè la Venini subito diversa dalle altre perché c'era quello che lui era riuscito
Raccogliere e a stringere assegni
E ma coltivare della vita
Tutto questo in carcere non c'è
Diciamo voi siete in una realtà diciamo fortunata
Io posso dire che
Nelle nella realtà italiana saranno
Quattro mila i detenuti che hanno la possibilità di svolgere un tipo di pena
Rieducativa tutti gli altri stanno lì per marcire qualcuno prima di Marcinelle non ce la fa più e e perché si sente abbandonato ma scusate come si fa
A non sentirsi abbandonati in carcere sì
I direttori non ci stanno
Parliamoci francamente e quella è da a parte che dirigono più istituti in molti casi non so qui in Toscana mi pare di no
Anche qui in Toscana anche qui in Toscana
E poi
Hanno talmente tante incombenze burocratiche di firmare scartoffie per cui poi hanno la scusa che non possono girare c'è una cella vedere come stanno
Quali sono le condizioni di detenzione ai direttori non ci stanno gli educatori
Chi li ha visti sta ci dicono i detenuti io so
Tre anni quattr'anni io non l'ho mai visto non so manco chi è ma come non è un percorso individualizzato che ma questa non è una violazione del diritto
Cioè prevede questo la legge che tu fai ti metti
Perché poi se i numeri non contano allora io metto due educatori per centonovantotto caccia intanto i numeri non contano no quelli che ci sono sono troppo pochi e sono assolutamente inadeguati
Gli psicologi non ci sono guardate a me è capitato in moltissime carceri non c'è il colloquio di primo ingresso con loro psicologo
Non c'è proprio
Pure qua va be'ma qui è stata in media dai
Cioè non c'è perché lo psicologo non c'è allora prendono il ragazzo lo sbattono in carcere quello magari è la prima volta che c'entra
Perché poi stiamo attenti che non è che tu vai subito in sezione
Quando arrivi in carcere vai in quella zona buia
Che contigua è che spesso è isolamento e quello è un momento molto pericoloso se non ti do nemmeno a possibilità di parlare con uno psicologo
Già può capitare che uno si senta smarrito abbandonato sacche c'avrà un sacco di problemi con la famiglia con i figli se cella
Quindi ci sono tante e tali violazioni poi ci sono le vessazioni fatemela dire questa cosa perché in alcune carceri
Il sistema eh vessatorio
C'è miss picchiati perché un detenuto non può farsi portare e dove in carcere non c'è nessuna possibilità né di lavorare né studiare di fare un cavo è un carcere delle Marche questo praticamente sempre arato fare gli origami
Gli impediscono di aderirvi i fogli per gli origami
Cioè non è una vessazione questa
Visto che non può fare austro gli impediscono di avere la colla
Così come poi e in altri casi di impediscono di fare entrare un determinato cibo
Da fuori in Sardegna
Adesso credo che l'abbiano ripristinato era vietato avere la farina
Per cui tutti i napoletani erano incappati che stavamo mandati in Sardegna Capizzano un sano potevano fare
A
Ho detto troppe parolacce il tempo
No va be'insomma abbiamo capito qual è la situazione quindi abbiamo un'opera molto seria da fare per richiamare tutti
Certo gli stessi
Ma tutti alle loro responsabilità perché abbiamo uno stato che fino ad oggi non né adesso che è venuto il CIPE manda prima viola lo Stato di diritto dobbiamo richiamarlo alle sue responsabilità sta altrimenti siamo complici noi di questo Stato che
Non rispetta se stesso e credo che questo sia una cosa molto grave perché lo Stato di diritto eh la garanzia per i più deboli non per i più forti
Allora passo la parola l'avvocato senta
Allora avvocato Alberto avvocato Gabriele Terranova e Giampaolo Catanzariti che chiederei solo in questo tempo di rispettare l'ordine di locandine lo farei parlare per ultimo perché come se il Vasari Unione delle camere penali che ringrazio visto che siamo qui con il patrocinio dell'osservatorio dell'Unione
Cioè dell'Unione delle Camere Penali grazie
Perfetta detto velocizza i tempi
Recupero il microfono buongiorno a tutti grazie alla Camera penale di Livorno anche a chi ha lavorato dietro le quinte perché siamo qui oggi grazie a voi davvero grazie per lo spettacolo
Parlo ai colleghi oggi cercherò davvero di dire quello che voglio dire in poche parole il titolo di oggi colpisce no
Non ci crediamo assolti ci siamo anche noi ci siamo anche noi come avvocati come difensori della singola persona detenuta e come categoria uso un termine brutto ma insomma ne siamo qua
Come dire anche rappresentando la nostra associazione pure possiamo fare qualcosa lo ha detto il dottor Bortolato la circolare dell'otto agosto sulla breve
E dei suicidi ci chiama in causa ci chiama in causa questo è una cosa preziosa perché ne sappiamo benissimo tutti quanti quanto salvo eccezioni lo dico ovviamente ma l'amministrazione penitenziaria ci considera un corpo estraneo
Veniamo visti sostanzialmente come dei disturbatori cito il nostro provveditore regionale il dottor buffa che menziona sempre un episodio dei primi tempi della sua carriera quando il direttore di allora gli disse lo vedi quello quello un avvocato stargli alla larga
E questo è il messaggio che noi percepiamo ancora spesso negli istituti penitenziari no cioè lo sappiamo benissimo che questo è spesso la sensazione che ci portiamo a casa
Però possiamo fare nostro e allora con Aurora questo era diciamo il lo spunto del mio intervento di oggi perché altrimenti sarei solo qui per ascoltare mi sarebbe piaciuto anche ascoltare di più delle persone sono detenute oggi
Questo spunto della circolare ci dà la possibilità di andare a rompere le scatole che andrà a rompere le scatole ai direttori per dire ai direttori
Come possiamo noi avvocati comunicare con istituti penitenziari con i quali spesso i rapporti sono opachi è dire poco la trasparenza il vero problema
La facilità di comunicazione risolverebbe tante situazioni noi ci troviamo nella gran parte dei casi poi chiuderò con un altro esempio virtuoso per lo meno un tentativo di esempio virtuoso sulla comunicazione con istituti in generale ma specificamente sulle questioni legate a questa emergenza che comunque gli scontri amo
Noi dobbiamo rivendicare un ruolo e quella circolare ci impone secondo me come ordini come camere penali anche di andare a bussare alle porte dei direttori a dire bene c'è questa circolare
Che i canali di comunicazione possiamo istituire per segnalarvi situazioni allarmanti perché quante volte ciascuno di noi io mi son trovata da poco l'esempio è una inaspettato rigetto di una misura alternativa perché si trovava ad avere una meravigliosa relazioni di sintesi del carcere
E che invece si è vista respinta la misura comunicata notificata alle tre del pomeriggio
Al difensore alla matricole uno dice adesso gliela portavano alle quattro del pomeriggio difficile perché quegli istituti è difficile che siano così rapidi le notifiche ma ti viene il dubbio no dice Segala portano in sé non stravede da solo
In cella
Cosa succede e allora come fa in quei casi c'è stato un caso il signor X non dico chi uno dei suicidi di quest'anno è una casa circondariale avviene la notte dopo che la sera chiama il suo difensore
Che era in udienza dove non c'era questa persona prende che è stata negata una perizia psichiatrica
E la notte si uccide allora
Noi possiamo dare un contributo dobbiamo avere solo la possibilità di farlo dobbiamo rivendicarla questa possibilità a livello voglio dire di istituzioni e di associazioni
Dobbiamo e chiudo con questo veramente cercando di essere sintetica ma davvero un appello a tutti i nuovi ecco
Dobbiamo rivendicare responsabilmente il nostro ruolo
In tutte le situazioni in cui noi tuteliamo i diritti delle persone che sono in carcere perché non è che andiamo in carcere con le persone soprattutto in esecuzione di pena
Per come dire fare di psicologi agli assistenti sociali ne facciamo i difensori facciamo i difensori dei diritti delle persone che assistiamo e allora dobbiamo rivendicare la possibilità di farlo fino in fondo
Vengo a parlare di questo esempio virtuoso si dice così poi vedremo se funzionerà
Sempre in Lombardia adesso questo mito poi della Lombardia bisogna vedere però il tentativo c'è stato ci sono i colleghi bresciani qualche che sono testimoni come di questa cosa abbiamo iniziato a dialogare con le aree trattamentali delle carceri nel senso che c'è stata una riunione con una serie di funzionari giuridico pedagogici si dice così gli educatori
Ci siamo guardati in faccia gli esempi virtuosi perché ne abbiamo adesso cito la solita Bollate so che c'è anche Brescia insomma
Gli educatori presenti hanno detto be quando si parla con gli avvocati si lavora molto medio
Perché ne possiamo farle per le sentenze che loro non ricevono mai possiamo fare avere le istanze che noi depositiamo in sorveglianza ma dalla sorveglianza non mandano l'istanza in carcere chiedono poi la sintesi
Loro possono faccia per la sintesi questo non si dovrebbe fare ma qualcuno lo fa quelle sintesi che spesso non vengono neanche mostrate alla persona detenuta è questa la cosa allucinante questa l'opacità di un sistema i le parole di Rita colpiscono perché a volte ci si sente anche un po'complici no di questo sistema facendo il nostro lavoro perché dice ma possibile che ci sia un programma trattamentale che neanche viene discusso con la persona a cui il programma è assegnato dopo questa osservazione scientifica della personalità questa parolone o no
Allora quando si comunica si lavora bene questo esperimento che è stato tentato appunto con quest'incontro ha dato poi luogo a una circolare regionale non so come si chiama il provvedimento insomma un invito a tutte le carceri della regione a comunicare delle degli indirizzi e-mail delle aree trattamentali
Con i quali instaurare una comunicazione tra il difensore ed educatore di riferimento ora non funzionerà alla perfezione dappertutto non non non pretendiamo che Coni numeri ridotti degli educatori di oggi ci rendiamo anche conto di questo no perché ognuno le deve come dire sappiamo che la media è altissima istruzioni sulle cento persone per ogni educatore no adesso ne arriveranno altre magari le cose miglioreranno per ognuno di noi deve fare la propria parte ecco io questo volevo dire vi ringrazio passo la parola
Io se euro ora me lo permette rinuncerei ai miei cinque minuti chiedendo a qualcuno dei nostri ospiti se vuole dire qualcosa perché tanto le cose che avrei detto parlando della mia esperienza in parte ricalcano quelle che abbiamo già detto quindi magari approfittiamo del fatto di essere qui per sentire se qualcuno di voi vuole dire qualcosa anche sull'argomento di cui stiamo parlando
Buongiorno a tutti io sono Paolo
Niente va be'io sono rimasto colpito il discorso che facevano loro sul fatto dell'isolamento
Va be'è una cosa assurda
E vivere in carcere e avere una telefonata dieci minuti alla settimana che oltretutto ce la paghiamo noi non è che è dato dall'amministrazione
E questo perché ha la fortuna di avere due di
Se non ha i soldi in carcere
Sei fottuto perdonato il termine per le cose
Perché non ha i soldi per poter chiamare a casa la famiglia i figli non hai la possibilità di spedire una lettera perché il francobollo costa
Sono cose che secondo me aumentano ritorna tanto il discorso dell'isolamento
E si parlava prima ed è una cosa a stucco eseguire proprio una cosa stupida
Però i lavori in carcere serve perché in un carcere chiuso dove non hai la possibilità di lavorare
Tranne qualche fortunato che magari fa lo scopino per esempio non è ci fu una sezione i cinquanta persone
Ci sono due lavoranti lo scopino
Portavitto
Quindi a turno quindi cinquanta persone lavorano due in un mese lavorano due persone
Gli altri quarantotto aspettano il giro
No quindi uno in media in un carcere chiuso lavora un mese ogni
Due anni no ecco per una paga di centottanta euro stiam parlando di mille euro
Per chi non ha la possibilità di farsi aiutare da fuori
è una corda al collo cioè perché chi limita tutto non è più contatti con la famiglia se non ha la possibilità di Venditti a trovare
Questo è una di quelle cose che women's Tare la disperazione della gente
In carcere
Credo di sì
Poi va bene in carcere chiuso se uno non è abbastanza forte di carattere oltre la libertà titolo con una dignità
Ed è la cosa che secondo me è quella che crea più danni perché non ti danno lo la possibilità anche se sei in grado di portare o fare qualcosa
Tu non sei nessuno se è un numero di matricola
Punto
Puoi parlare quando l'interpellato serie interpellato
E diversamente rimani natura c'è
Questa fortunatamente è una realtà diversa
Ma però siamo in cento qui
Su tutti Italia
Però ci sono altre strutture c'erano altre strutture come queste non riesco a capire perché invece di aumentarle le chiusa
Volevo volevo io sono Emilio sono da un anno qua volevo pure fare qualche domanda io perché qualche cosa non torna volevo riagganciarmi all'avvocatessa e dire che questo discorso dell'avvocato collaborare con un educatore è una cosa che veramente sarebbe eccezionale perché la mia avvocatessa mi dice Emilio sani DC voleva parlare con male educatrice devono giocarsi non siamo a parlare di Thiene
Dici però le educatrici ma risposte mi ha detto che lei faccia il suo lavoro che io faccio il mio ebbene qua ci stiamo
Nel momento che che tutti noi scontiamo la pena metà pena residuo di pena o quant'altro io ho visto persone compagni detenuti
Conosciuti adesso
Che gli manca due mesi
Per avere la libertà evidenziare mentre il tutto tutto quello che incontra sul su tutto l'amara da me dalla dal carcere
Ma se a me manca due mesi
E io esco a fine pena il reinserimento sociale la vita sociale la vita con i miei familiari e tutto il resto io nel nel sociale come mine Togo dove vado
Come me come mi confronto con con con con le persone fuori non la posso confrontare perché io sono stato fino all'ultimo da mesi dopo aver fatto quindici anni vent'anni di carcere sono stato qua
Purché a questo a questo punto qua nel momento che io vengo ad altro carcere vengo con un Gotti già fatto preparato nel migliore dei modi fatto un percorso lineare e corretto
Naturalmente a tutte le prescrizioni sono stato al cento per cento
Ma è giusto fare un'osservazione non osservazione perché c'è un Gottried tappe ha detto sì meglio Bartolotta scusate che dicono che i
Può andare a Gorgona e magari devo fare nove mesi di osservazione e poi dopo questo osservazione siccome non rigetto me potrebbe risultare dopo tredici anni e mezzo di branda quindi su una condanna dei ventiquattro mi risulta la pericolosità per dovrà attiva perdurante che cosa vuol dire questo dopo tredici anni e mezzo di carcere
Dove sta il pericolo sta sociale
Dove esiste perché ne trova Gorgona parlo di me personalmente così non si offenda nessuno quindi o allora dopo su una condanna ventiquattro anni con tutto con tutta
Il percorso lineare e corretto senza mai aver avuto un rapporto senza mai aver avuto un richiamo
Dovrei almeno da Ordinamento penitenziario eppure col quattro bis di seconda fascia del secondo comma quello che sia quello che comporta
Dovrei
Avere a un terzo di pena ricevere l'articolo ventuno
A metà appena dovrei usufruire dei permessi premio visto il percorso che lineare carpaccio che ho fatto che abbiamo fatto tutti atto terzo di pena se non erro visto che ci sono gli avvocati qua dovrei ricevere dovrei avere concessa la semilibertà nel momento che io questo qua non ce l'ho mi ritrovo a dotarsi di pena
A poter usufruire la semilibertà nel viene risposto dal magistrato di sorveglianza dice ma lei ne viene fatta rigetto ma lei dice non ha usufruito ancora dei permessi quindi non può
Andare insieme libertà ma chiedo scusa
Ma se io devo fare tutta la procedura di cotte
E quant'altro superata la metà per ma
Ma quando io se non riceve al rigetto della semilibertà
Non ho usufruito dei permessi me permessi ma lei deve concedere
Naturalmente il mio fare nel carcere no il mio essere corretto in tutto alle prescrizioni che impone il carcere
Se io non non riesco a rientrare nei permessi non per volontà mia ma per volontà di osservazione aggiornamento e quant'altro io quando esco su una condanna Dante a ventiquattro praticamente ne ho fatti tredici e mezzo di branda contiamo corre la liberazione anticipata perché la liberazione anticipata io penso che non
Non la regala nessuno no
Quindi siamo oltre a questo e questo vale sempre per i bolognesi
Che alcuni compagni sono citate in appena quindi questo parrebbe ad un percorso Same libertà per me è stato un percorso di rieducazione anche fuori all'esterno a una vita sociale addurrà go a a turni a ad un avvicinamento alla mia famiglia alla famiglia di tutti noi
Questo qua quindi questo quattro bis hanno poco strumentalizzato
Mi buongiorno io sono Maurizio
Volevo dire stringo velocemente mi ricollego a quello che ha detto Emilio
Su quanto riguarda praticamente benefici tutto il resto è anche a quello che ha detto l'avvocato parlava praticamente
Del del dell'inserimento nella società dei detenuti e quant'altro
Questo un po'
Una palla di fumo
Io sostato quattro anni e mezzo a Torino nel carcere delle Vallette
E ho visto di persona ho visto persone che hanno fatto dei percorsi comunque regolari
Tutto quanto avevano casa e lavoro
Niente
Non sono lì io sono qui
E anche qui ho visto persone che avevano in casa
Possibilità di lavoro comunque
Io pensavo di
Andar via da Torino venire qui
Con tanto sacrificio perché nel lontano dalla famiglia no
No mia sorella che è per me è una mamma
Non sta bene quindi
Faccio tanta fatica
E però vengo qua e vedo questo mi chiedo
Cosa son venuto a fare
Non lo so bisognerebbe nel rispettare di più le regole non solo da parte nostra ma anche da parte delle istituzioni perché se ci son delle regole che un detenuto che fanno un percorso lineare e tutto quanto
Deve usufruire
Non può usufruire perché non lo metti alla prova
Ragazzi giovani ho visto giovani molto giovani
Apposto dita di possibilità di sedimento di lavoro negato
Ma un ragazzo giovane no io dico il sistema di educativo in cosa consiste
Nel far apprendere soprattutto un ragazzo giovane perché è uno che ha un'età se non l'ha preso fino a una certa età
E già molto complicato però un ragazzo giovane bisogna dargli la possibilità di apprendere quello che è giusto quello che è sbagliato eccome bisogna comportarsi nella vita
Per poter stanno insieme agli altri
E fare un percorso adeguato
E tutto questo io non lo vedo quindi tutto sto sistema rieducativo questo riabilitare non esiste non esiste niente
Esiste fatti la galera fatti la tua penna e quando esce arrangiati perché poi inutile non ti danno né un posto c'è gente che è uscita non sapevo neanche dove andare c'è accolti dalla Caritas accolti dalle dalle chiese mia dico ma non ci siamo non ci siamo non ci siamo io la prima volta che sono in galera no non
Ho sempre pensato col sentendo parlare di sistema di educativo riabilitazioni l'inserimento adesso sto vivendo una realtà che praticamente non corrisponde a tutto quello che ho sentito prima e quindi dico questa è un'altra palla di fumo come tutte le palle di fumo che ci vengano
Grazie
Ora dedicata
Non c'è no sono rito
Io vivo realtà del carcere da da un bel po'di anni
E tutto questo mi sento parlare oggi se ne parlava ormai da tempo c'è anche riceve i miei compagni le misure alternative i detenuti che hanno paura
Da Nando all'esterno purtroppo succedermi suicidi anche per questo cioè hanno detto benissimo c'è c'è la paura di andare all'esterno perché se un detenuto è stato tanti anni in carcere e appresso per sua sfortuna persona famiglia perso tutti sui contatti a sua persone a lui care fuori non ha nessuno si è fatto quindici anni di galera e normale che quella persona paura ma perché quella persona paura perché non ha avuto la possibilità di iniziare un percorso all'esterno
Perché è rimasto chiuso in carcere perché si fa prima in Italia a dire tanto sconta la pena a fine pena sarà Angera
Sì ci sono gli assegni sociali
Il la Caritas le chiese ma non sempre è così chi esce dal carcere solo e molti hanno paura secondo me deve andare andare fuori affrontare la vita la vita reale ma la vita noi non arriviamo in carcere lo sta vita di là
Dalla parte di là hanno insistiamo bene in carcere non ci possiamo lamentare qui a Gorgona e un paradiso nessuno lo toglie cioè facciamo teatro perché il teatro cit ci aiuta ad esprimerci a ad aprirci Cogliati con le pressioni esterne che vengono a trovarci anche questo per noi
E positivo avere un confronto con voi e positivo ci fa bene e lo vediamo con gioia però non è solo questo noi dobbiamo pensare lì
Però al di là
Quando ci arrivi a fine pena ma finì per
E siamo pronti a capo c'è Noro anche sul lavorare ben quindici anni e sono di là e non non lavoro
Non è che io esco dal carcere Vito va fuori ho bisogno di lavorare delle mine a lavorare ma non se ne parla nemmeno c'è vogliamo un attimino sono d'accordo sul fatto invogliare le persone avvenire più in carcere gli imprenditori avvenire in carcere al conoscere il carcere di modo che possono avere contatti con i detenuti vedere chi sono i detenuti cento è inutile
E sta sta in carcere puntare il dito si usa fare così
Stanno in carcere son pericolosi devono stare in carcere non è vero
C'è gli imprenditori si le cooperative hanno tante agevolazioni non pago nemmeno i contributi si assumono detenuto se sul detenuto non non hanno non parlo contributi per la durata la pena e per altri duali dopo la pena
E un vantaggio per loro c'è un guadagno
In vicino
Lavoro per nuovi non ce ne ma perché secondo me deve partire da qui
Deve partire dal carcere se non in sé non iniziano a far entrare le persone
Non si otterrà mai nulla non andremo mai avanti si sperava con l'aiuto delle persone favorevoli che ci danno una mano però siamo sempre pochi
Siamo sempre pochi e noi continua andare avanti cerchiamo di lottare giorno per giorno la bella esperienza di Gorgo l'abbiamo vista tutti ce l'abbiamo la la vediamo tutti bello il teatro Gianfranco che sta con noi qui un anno
Sono bellissime esperienze ma ci fa solo bene
Però ci vorrebbe più apertura di là con l'esterno in modo incominciano a vedere realmente cos'è il carcere atto carceri come Gorgona non li devo chiudere le devono aprire devono chiudere le carceri Sollicciano quello devono chiudere non è un carcere quello Lager
Anche se vent'anni fa su Richard
Cosa si può pretendere che una persona va arriverà arrivi in carcere e lo viene messo in isolamento ma isolamento significa isolamento eccetto che può chiamare l'assistente l'agente poi sbatte la testa e muri finché arriva la gente tanto si è chiuso
E poi finché arriva poi vediamo è normale che per arrivato vive la realtà del calcio magari ha sentito pure parlare che si sta male in carcere come funziona che non fu confuso come non funziona c'è magari si toglie la vita anche per quello c'è non ci vuol non vuole vive una realtà
Lazio scusate
Albert tutti buongiorno io sono felicissimo di essere qui oggi sono in
In rappresentanza dell'Ordine di Gore sono qua a portare i saluti dell'avvocatura livornese a a voi
E a tutti voi che siete qua partecipare in questo spettacolo bellissimo
Forse
Pieno di queste suggestioni questa questa Speaks opera teatrale bellissima complimenti alla regista l'ideatore le Metamorfosi di Ovidio le ho lette ma questa è un'altra cosa bellissima e questo scenario spettacolare forse aiuta
Mi inducono alcuni ragionamenti che non farò per tranquillità vostra e soprattutto di di
Di Aurora
Però credo che la risposta migliore alla domanda che poneva il dottor Bertolaso ma anche migliaia di tutti gli altri che prima di me hanno preso la parola
La bellezza la bellezza diceva Dostoevskij salda
La bellezza il teatro la letteratura quello che voi fate secondo me
è quello e il carcere deve consentire anche quello
Io posso immaginare
Un teatro itinerante nelle carceri voi che recitate per per i detenuti per le scuole per per le città
E e magari avete un lavoro avete una possibilità avete la speranza nel carcere voi era un luogo brutto il vero dottore guardo lei perché ha detto delle cose che secondo me sono sono vere il luogo in cui vivi deve essere un luogo bello il luogo il luogo del carcere io non ricordo un carcere bello salvo Gorgona e sul carcere bello bello brutto volutamente group qua abbiamo un esempio bellissimo di di come i principi a volte camminano sulle gambe della gente perché a un uomo che ha fatto la differenza secondo me lo vediamo tutti ce l'ho qua accanto
Per questo do la parola
Un giorno a tutti grazie nell'invito mi sento un po'anche se la la casa mia nuova ma è casa mia perché appunto io questo incarico di responsabile sanitaria sia di su opere che di Gorgona soltanto dal dal primo settembre
Però oggi si parla di sushi dio ma si parla anche di bellezza poi alla fine e quindi io sono una persona pratica perché io vengo provvedano sporco ospedaliera io sono neuroni vengo proprio dall'ospedale e da tutte le osservazioni è chiaro che deve venire fuori chiaramente tutto ciò che non va
Per poterlo risolvere e poi però dobbiamo arrivare a alle proposte per risolverlo no alla fine
Piano piano a me dispiace o una cosa che ora c'è poco tempo quindi dirò solo due cose e basta mi dispiace un po'che sul tema appunto suicidio che è un tema prettamente di tipo neurologico psichiatrico
La purtroppo io possa dire soltanto due cose spero che poi ci siano altri incontri perché credo che sia fondamentale perché si dice
Ho sentito appunto l'aria sanitaria forse non fa il suo ruolo può darsi che sia vero perché io sono entrata
Il primo settembre noi non abbiamo le forze non sappiamo come fare io stesso ho fatto dodici ore di servizio da responsabile dodici ore di servizio come guardia attiva alle subire dalle otto alle venti con tutto ciò appunto che ne consegue
Noi abbiamo i sono fortunata perché alcune lo vedo qui delle educatrici che io ho quando ha iniziato a prendere la diciamo ore mi sono avvicinata in silenzio ancora ma ho firmato il contratto ma prendevo le consegne se così vogliamo ho trovato un gruppo sia dei medici che sono un po'più storici all'interno
Delle sono quelle che veramente fanno di tutto e di più ma anche delle educatrici che sinceramente forse vanno anche oltre sono sincera per quello che ho visto non lo dico per piaggeria perché sono quei due rigori che li vedo ma ecco quello che ho visto a risolvere proprio all'osso ho visto delle persone che comunque
Fanno
è importante avere delle persone che credono in quello che fanno è importantissimo avere una chiamiamola super specializzazione perché lo psicologo e sta in carcere una lo stesso che sta fuori
Il medico che sta in carcere non è lo stesso che posta fuori cioè ci sono delle peculiarità importa però corrono anche i numeri
Occorrono i numeri e i numeri io sto cercando di trovarli più possibile perché senza numeri
Non riusciamo a fare non facciamo le le visite vere di sezione che che devono esser fatte per dei Thunder e la rabbia ma per controllare anche l'ansia per controllare quei picchi di depressione che dicevamo prima
Che sono fondamentali ora qui si parlava di suicidio e di numeri che sono molto aumentati rispetto no
Come un picco mi sembra molto importante vedendo tutti i dati già ad oggi che non è ancora finito l'anno abbiamo superato quelli se non sbaglio dell'anno scorso intero anno scorso
E c'è un trend però dobbiamo tener conto ed è sempre da tener conto che il carcere all'interno
Della società così come lo dobbiamo tener conto quando il ristretto il detenuto io posso dire detenuto non credo che ci sia no da dover cambiare ristretto detenuto
Da doversi di fare insomma offendere quindi dare poi a essere rimesso deve piano piano che il suo percorso parte da dentro per rientrare come si diceva prima prima nella società
Abbiamo visto che questo trend di aumento dei suicidi e anche nella società che al di fuori quindi quando facciamo queste analisi e questi numeri dobbiamo sempre tener conto di cosa succede fuori
Perché il trend è stato anche purtroppo dei ragazzi molto giovani e delle persone sono gli stessi più o meno
Le stesse caratteristiche di persone però all'interno del casco e sono anche cede orbe allora ci possiamo tranquillizzare perché il trend anche di fare assolutamente no anzi è l'opposto quello che voglio dire mi voglio spiegare meglio
Perché all'interno del calcio non abbia una popolazione che è estremamente fragile c'è una concentrazione
Di persone
Fragili che hanno anche delle situazioni di tipo psicologico psichiatrico di tossicodipendenza
E quindi è chiaro che vanno attenzionate sempre di più si diceva appunto della delle linee guida dell'otto dell'otto agosto no
Il il le criticità lo sanno che le educatrici quando si pare si la criticità di attenzione torna dall'udienza
Contro l'ATER un attimo perché questo torna dall'udienza è andato a fare un'udienza quindi a rientro l'ha visto la persona prima carcerata la vista
Bisogna parlarci
Ci servono anche i numeri
E io chiedo aiuto un po'a tutti dico la verità perché io sto cercando disperatamente medici che vengono con me all'interno del carcere a infoltire i medici che già ci sono e sono storici ma i medici del carcere non possono fare l'urgenza non possono essere solo quelli che fanno evitano l'autolesionismo grave il rischio magari intervengono nel momento in cui ormai è già in atto un tentativo di autolesionismo anche di tentativo di di suicidio non è quello che mi solleva polmonare l'infarto
Quello è una cosa ed etici ne servono molti di più come dicevo prima per parlare per fare le semplici visite di sezione che sono io ti parlo del mio dolore al ginocchio ma poi viene fuori anche qualcos'altro quindi io chiedo veramente aiuto a tutti
Io sono la responsabile di una un presidio ma occorre veramente che forse cambi qualcosa anche di come vengono assunti i medici in ospedale che i miei scusate in in carcere e che non sia considerato come un lavoro di serie B
Perché alcuni miei colleghi ma non considerati di serie B quindi io vengo dall'ospedale ho fatto questo incarico perché è un mio percorso neurologa sono criminologo quindi spesso faccio anche delle consulenze forensi è un mio percorso ogni incarico di cinque anni
è un mese e mezzo che ci sono e spero da gennaio fu Red forse di inizierà a produrre qualcosa di nuovo per adesso tiro i denti aspetto che arrivi qualche altro nuovo qualche altro nuovo medico e chiedere aiuto veramente a tutti
No va be'rapidamente perché Aurora ha chiesto di concludere ma credo che un dibattito del genere non possa avere delle conclusioni riduttive semplicistiche ma debba continuare perché gli spunti sono stato sono stati notevoli
Tanto ringrazio manifesto diciamo la
L'orgoglio anche in un certo senso del dell'unione dell'Osservatorio di continuare a sostenere questa bellissima iniziativa che Aurora Matteo cuce la Camera penale di Livorno stanno portando avanti ormai da alcuni anni
Ed avere un'iniziativa lodevole
Ma alcuni flash proprio perché per chiudere un poco formalmente non certo a mo'di tirare le fila di questo dibattito
E credo che
Questi numeri di cui stiamo parlando purtroppo
Sicuramente ci dicono quello che da tempo sosteniamo sicuramente l'insufficienza del sistema carcerario questo lo abbiamo riconosciuto tutti non solo dei punti sta strutturale da un punto di vista il personale da un punto di vista economico anche era un punto di vista culturale diciamolo con molta franchezza perché parlare di socialità all'interno di strutture quando si aprono le celle per mettere i detenuti con altri detenuti in un'altra celle rinchiudere mi sembra più il gioco della tombola e di bussolotti piuttosto che una vera socialità quindi c'è anche un problema culturale su cui dovremmo lavorare all'interno del carcere
E non solo
Richiama certamente a un impegno di responsabilità tutte le componenti di questo di questo settore
Richiama la magistratura di sorveglianza diciamolo con molta franchezza che probabilmente per fortuna non è diciamo per tutti ma un approccio meno burocratico probabilmente andrebbe andrebbe richiesto
Richiama dal senso di responsabilità e ha ragione Valentino Alberta dire no agli avvocati non è che ci possiamo tirare fuori
Anche da questo punto di vista come osservatorio abbiamo proposto al capo del DAP proprio per una maggiore attenzione e maggiore raccordo tra le varie componenti delle istituzioni diciamo istituzionale alcuni tavoli
Sia nazionale sia regionale perché aiuti alta ad aprire le antenne su questo fenomeno così è grave
E il fatto che ci sia all'esterno una tendenza suicidiario elevata non è che mi dà assolutamente conforto come diceva bene la dottoressa che mi ha preceduto
Dall'alto vorrei segnalare un aspetto è vero che c'è una tendenza Emilia
Quasi diciamo permanente rispetto alla agli anni che ci hanno preceduto però guardate che gli ultimi quattro anni e mezzo hanno dato il tasso suicidiario più elevato degli ultimi vent'anni
Io guardavo le legislature se vogliamo utilizzare il più elevato dal due mila uno ha oggi in questi ultimi quattro anni e mezzo
Il che è indicativo sono i sessantotto di quest'anno sessantotto sessantanove sono dei capi di imputazione che vengono elevati nei confronti di tutti noi di tutta la società e il titolo di questo incontro emblematico
Nessuno poco pensare di ritenersi assolto rispetto a una imputazione che ci viene addebitateci viene elevata con questi drammatici dati
Ecco probabilmente credo che oltre che affrontare il tema rispetto alle disfunzioni del carcere molti lo hanno detto e sono d'accordo con Emilia che c'è un problema
Di rompere quei muri quelle prigioni che tengono confinati non i carcerati ma tutti noi e ci troviamo al di fuori cioè quelle sbarre
Che rendono il mondo
Libero diciamo Pseudo libero un mondo prigioniero perché il vero tema è certamente le condizioni all'interno delle carceri il sistema trattamentale Leo possibilità ma c'è anche un problema rispetto all'esterno
Perché il Minotauro che esce dal labirinto ha paura quando incontra gli uomini e Herling e rientra subito all'interno dell'avvilimento e vede quasi Teseo come una liberazione rispetto a questa condizione
Ecco probabilmente c'è una necessità non solo di parlare di carcere ma fare parlare il carcere
Rispetto alla alla chiusura che c'ha la società all'esterno e le iniziative di oggi questa di Gorgona questa iniziativa annuale
E davvero è stato
Per me chiedi avevo visto lo scorso anno noto una maturazione notevole anche da un punto di vista artistico di gruppo come diceva il regista nella sua introduzione
L'anno scorso probabilmente era anche il tema che lo consentiva c'era un eccessivo o comunque c'era un certo protagonismo di alcuni singoli qua invece si è vista una coralità che davvero interessante quest'anno e ci hanno offerto davvero una grande prestazione ecco io credo che anche questo è un modo di parlare di far parlare il carcere
Verso la società
Dei Pseudo liberi perché probabilmente abbiamo la necessità di spingere su questo aspetto credo che ci sia la necessità e chiudo davvero perché è tardi
Il come sosteneva Vittorio fuori
In uno dei suoi interventi
Che stavano alla base della istituzione della prima Commissione parlamentare sulle condizioni dei detenuti quando sosteneva che c'era la necessità di parlare al mondo degli uomini liberi di quegli uomini che prevede su un muro di giudicare
Del loro
Prossimo e che sono subito costretti a chiudere disgustati gli occhi sul frutto delle loro malefatte che chiamano giudizi ovvero pregiudizi ecco
C'è la necessità di lavorare su queste è ognuno di noi oltre a quello che fa quotidianamente nel proprio ambito ha il dovere di consentire alla società esterna
Di ascoltare le voci del carcere perché così noi possiamo
Anche lottare per un'inversione rispetto a una subcultura della società che invece preferisce sapere che c'è un Minotauro chiuso in un labirinto e che non avrà mai contatto rispetto all'esterno questo mi sento di dire credo che iniziative come queste aiutino questo processo di
Far parlare il carcere rispetta una società
Che è sempre più in barba Rita rispetto alla a a a a ciò che invece come dice l'Emilia è una componente naturale purtroppo della società umana come quella della devianza e c'è da ripensare la questione dei Circuiti alla questione
Anche della territorialità c'è ma è possibile che ancora oggi ci sia una circolare parliamo tanto di giustizia riparativa Horri conciliativa e poi non consentiamo un detenuto
Chi ha inferto
Se ritenuto responsabile del c.t. di con col con la sua condotta una lesione al suo contesto sociale territoriale e non consentiamo attraverso la burocratica applicazione del circolare sul trasferimento dei detenuti
Non consentiamo davvero quell'opera di riconciliazione con quel territorio inferto che deve essere offerto al detenuto e al suo contesto familiare queste sono aspetti su cui andrebbero fatte dal delle riflessioni oltre agli interventi dal punto di vista normativo c'è un problema culturale su cui dobbiamo fortemente lavora
E per quanto ci riguarda come osservatore comunione continuiamo a sostenere questa iniziativa e le altre iniziative che veramente vogliono far parlare il carcere non solo parlare noi di casa
Grazie ad altro grazie Giampaolo ringrazio tutti voi ringrazio tutti coloro che sono intervenuti ringrazio anche l'Ufficio di Sorveglianza di Livorno che qui con la dottoressa Marino la cui presenza comunque importante per noi
Grazie e ringrazio naturalmente radio radicale insieme nostro osservatorio verso l'esterno grazie