Diamo voce alle donne iraniane, per i diritti e per le libertà

Buonasera a tutti
Mi dicono che ci siamo quindi possiamo cominciare questo incontro dibattito che abbiamo organizzato per questo pomeriggio
Io ho perché non mi conosce mi chiamo Tiziana Ciavardini sono un'antropologa culturale sono una giornalista e ho vissuto tanti anni nera ma per questo mi sono avvicinata molto alla causa iraniana
Non solamente in questo ultimo periodo così nefasto per quello che sta accadendo in Iran ha ma da tantissimi anni perché o
Lavorato e ho studiato all'interno proprio della società contemporanea ragni Anna proprio per andarmi conto a di come fosse la situazione all'interno delle Rama
E sono molto felice oggi pomeriggio gli ha sede qui e che verrà realizzato questo convegno
Ovviamente questo convegno è stato realizzato con l'aiuto di tantissime persone che ringrazio però di volta in volta prima di tutto voglio ringraziare la sede
E la Federazione nazionale della stampa che ci ha concesso di fare questo convegno all'interno di questo Salone
Soprattutto le persone che hanno contribuito a questo evento che sono state il presidente della Federazione Giuseppe Giulietti e il segretario Michele Lorusso
Ringrazio Alessio Falconio il direttore di Radio Radicale che ha permesso di seguire questa questo convegno e diciamo anche di registrarlo quindi in seguito se vorrete potrete anche trovare appunto gli interventi divisi l'un per l'altro proprio perché insomma saranno poi messi sul sito di Radio Radicale
Inoltre voglio ringraziare il dottor Giovanni De Negri direttore chiaro comunicazione
Che appunto oggi è qui presente e che ci ha dato la possibilità di trasmettere indiretta questo convegno sulle pagine di euro comunicazione punto comma Euro comunicazione punto è uno anche su tutti diciamo i portali sociale di Auro comunicazione
Inoltre voglio ricordarvi che c'è anche la diretta della Federazione nazionale della stampa e quindi chi vuole o può seguirlo anche da lì ringrazio Francesca per la parte tecnica che c'è stata molto vicina anche Michele Formichella
E prima di dare la parola appunto ai relatori di vedere video voglio ringraziare tutti coloro che hanno aderito a questa iniziativa che abbiamo voluto fare e che sono appunto articolo ventuno la Federazione nazionale della stampa
All'ordine dei giornalisti del Lazio il Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti l'Usigrai Giulia giornaliste radio radicale la rete no bavaglio Focus on Africa imbavagliati più web pubblicisti italiani uniti per l'Europa
Amnesty International
Gli FG J aggiusta l'associazione di giuristi siciliane
Diario Dissidia il Coordinamento comitati di se non ora quando l'associazione degli amici di Roberto Morrione Oro comunicazione noire tre donne rumor scena Left women's for woman Kenzo by avanza
Isabella Russinova attrice Flavio Insinna conduttore Marisa Lorito attrice laica striate sta e anche l'avvocato Antonino Galletti che è il presidente dell'ordine degli avvocati di Roma
Voi dovete sapere che ovviamente questo è un convegno che noi abbiamo fatto insomma la maggior parte di noi sono giornalisti però abbiamo anche in sala la presenza di alcuni avvocati proprio perché come dicevo prima la causerà Aniano non è nuova per noi non ce ne stiamo occupando solamente oggi ma ci siamo occupati anche negli anni quando ci fu l'arresto di nastrini Sotudeh
Andammo di fronte all'ambasciata iraniana proprio con l'associazione degli avvocati romani proprio per protestare contro questa ingiusta a condanna che gli era stata inflitta
Quindi spero di non aver dimenticato nessuno nei ringraziamenti che di solito si fanno a fine convegno io gli ho fatti prima proprio per avere la possibilità di poterli ringraziare all'inizio
E direi di cominciare con a diciamo con i saluti istituzionali prego Francesca di mandare il video di Giuseppe Giulietti che non è presente il cui colore perché
Avevo ovviamente aveva altri impegni e quindi purtroppo non è presente con noi anch'
Grazie grazie per questa iniziativa so che il saluto è già stato portato da Raffaele Russo che peraltro c'è la presenza del sindacato mondiale che a una conferenza di questa materia molto più profondo della mia anima voglio solo far riflettere su un concetto
Che noi andiamo indifferentemente dunque sia calpestata la libertà e la dignità questa è la forza di questa federazione come la forza dell'eccidio della Federazione della stampa di tutte le sue istituzioni
L'Usigrai l'ordine dei giornalisti articolo ventuno
Qualcuno nei giorni scorsi il merito ma perché siete andati davanti all'ambasciata che era natura rispondo questo diciamo l'amico senza fare il suo nome
Perché ci sono delle donne che stanno tentando di riconquistare
Perché c'è un popolo che si batte per il Vita e forse non lo sa questo simpatico perché ci sono già qualcosa come quaranta giornaliste e giornalisti che sono stati messi nelle carceri che non possono più parlare forse non sa che c'è anche una cittadina italiana Piperno
Avesse Piperno che sta in carcere da giorni e giorni e quasi non se ne parla più
Ma la stessa situazione cioè in Turchia con decine e decine di cronisti in galera cioè in Bielorussia con decine di cronisti galere c'è in Siria molti dei quali sono stati sterminati sempre dalle armate di Putin
Insieme con Assad la stessa situazione cioè in Egitto alla stessa situazione già in altri Paesi in un tracciato differenze biologiche appassiona il colore del regime
Si appassionava quando dalla oppressione ecco perché è giusto far sentire un grido forte
Dalla parte degli oppressi
Essere sempre e i vicini con coloro che subiscono ferite e aggressione oscuramento e con un impegno per la Federazione della stampa sarebbe bello se anche da questa iniziativa
Tutti assieme alla Federazione della stampa la CP of articolo ventuno l'ordine tutte le associazioni che sono oggi per la sala
E ringrazio tutte facce sovrapposte
Rivolgiamo un appello fortissimo in primo luogo il servizio pubblico
Ma che ha tutti i media italiani
Affinché di Yarmouk voce alla battaglia delle donne iraniane è una giovane donna iraniana
Ringrazio egiziana Ciavardini nel corso dell'assemblea di articolo ventuno c'è il diritto vigente a una sola crostate cicogne tattici forse non oscurate ci momento dello sforamento e il momento più pericoloso
Ecco credo che tutte tutti noi dobbiamo impegnarci a fare questo vale per l'Ucraina pare per i dissidenti russi e vale oggi per l'Iraq grande forza usiamo tutti i nostri mezzi di comunicazione anche i nostri siti
Ho possibilità di espressione più o amplificare questi appelli che arrivano dalle donne e non solo per le donne che stavano combattendo vibrante della libertà venerdì
Grazie grazie per
Grazie veramente al presidente Giulietti per questo bellissimo messaggio
Io all'inizio non ho voluto citare Alessia Piperno perché per volontà dei genitori sappiamo che la Farnesina sta lavorando e loro non vogliono che ci siano comunque diciamo ad una strumentalizzazione o comunque che si parli di questo caso quindi non non ne parleremo durante questo nostro convegno però ecco mi piaceva mandare comunque un saluto ai genitori e dirgli che comunque insomma noi siamo vicini ad Alessia e speriamo che venga rilasciata quanto prima
Quello che diceva il presidente Giulietti se riferito a un incontro che è stato fatto per l'associazione articolo ventuno nel quale una ragazza iraniana ha partecipato e e ci ha raccontato un poco mi si divide in Iran a quello che sta subendo come tanti che siete qui oggi che fate parte della comunità era ignara
Stati ridendo questa lontananza dei genitori il fatto di non sapere magari quello che sta accadendo magari lo sapete però magari qualcuno non riuscite neanche a contattarlo perché appunto i social sono stati
Oscurati da qualche parte e quindi il fatto comunque di volo di pensare che noi siamo qui
E magari ci sono appunto persone i familiari che in questo momento si insomma stanno vivendo non più le proteste ma stanno vivendo quella che io ho sempre chiamato dall'inizio una pre rivoluzionaria che come sappiamo non si può più parlare di proteste nelle proteste forse sono stati i primi giorni ma ormai tutta la popolazione è insorta
E nonostante ci siano video che come voi insomma vedo anch'io e tanti altri come me insomma sono affranti da da questi video che vengono trasmessi alcuni io non riesco neanche a vederle non riesca ad andare avanti e che sono aderente molto molto violenti
E soprattutto quando ci sono delle violenze fatte su ragazzi molto giovani su ragazzine di quindici anni sedici anni ho anche diciamo anche su un nei confronti degli studenti
Però ecco questo fatto che loro stanno lottando
Per voi comunità era ignara e in qualche maniera stanno lottando anche per noi questo glielo Sant'insomma spero che il messaggio che esca da qui è proprio questo lo stanno lottando solamente per un esame libero ma sta lottando per a vere
Una libertà totale perché l'Iran la come sappiamo non è una minaccia solamente per voi Fagnani né una minaccia anche per noi per il resto del mondo
Quindi quello che stanno facendo i vostri concittadini se così li possiamo chiamare è un regalo in qualche maniera che stanno facendo non solamente agli iraniani stessi ma tutto il mondo ecco questo è il messaggio che secondo me dovrebbe uscire oggi da qui
Io adesso di faccio vedere un altro video che quello dell'orto che pure Luís purtroppo non è potuto essere qui con noi anche se comunque tutte le persone che oggi non sono qui mi hanno mandato ma tantissimi messaggi proprio perché volevano partecipare a questa iniziativa così importante
Il presidente dell'ordine dei giornalisti nazionale diciamo della dell'ordine diciamo delle del Consiglio nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli ha mandato un video proprio in solidarietà di quello che sta accadendo in Iran
In realtà stiamo assistendo a una serie di manifestazioni della villetta grazie l'uccisione di Mascia
Per me è stato un l'interazione sociale
La scintilla è scattata
Motivazioni
La vita non è stata uccisa dalla siamo sia per il fatto di aver portato un maniaco
Adesso la repressione sta pur tuttora nel mirino come al solito si trovano anche i giornalisti
Provano ad esprimere un pensiero critico
Sono recenti notizie di solisti della tv di stato licenziato dico qui è stato il
Diessino
Accusato la Cina personaggi che a loro volta lo stesso critiche
Alle donne gli italiani che si battono per l'
Ai giornalisti che cito fa insieme
Tutta la nostra solida
Attenzione
Perché la libertà la democrazia sono valori universali
Se
Grazie al presidente Carlo Bartoli ecco l'iniziativa di oggi e proprio quella di volere essere di vicinanza al popolo iraniano ma soprattutto di di fare quella che noi chiamiamo la scorta mediatica quindi diciamo con l'obiettivo di non spegnere i riflettori su quello che sta accadendo in Iran
Come sapete all'inizio delle proteste se ne è parlato forse non in maniera adeguata qualche idealmente diciamo a hanno capito anche i giornali giornalisti e le tv italiane che forse quello che sta accadendo in erano non erano delle proteste come quelle che erano successe nel negli anni scorsi e adesso vedo che comunque questo diciamo Cimbergo gli sci in qualche maniera nonostante ovviamente la drammaticità della situazione il fatto che ci sia comunque io visto che ci sono tantissime TV che comunque stanno a dando spazio a quello che sta succedendo in Iran ecco quello che deve continuare proprio questo cioè che non ci deve essere
Ci devono essere sempre dei riflettori accesi perché
Come dite voi iraniani e noi dobbiamo essere la vostra voce ed è questo è quello che insomma CD è il nostro obiettivo è proprio questa somma di poter divulgare il il maggior nel maggior modo possibile quello che avviene non serve essere giornalisti basta anche ritoccare o comunque sui social rilanciare i vari video che arrivano per far vedere al resto del mondo quello che sta accadendo in quel Paese
Io adesso lascio la parola a Maria lepri che la segretaria dell'ordine
La del Lazio dei giornalisti del Lazio e che oggi è qui diciamo in deste di segretario ma insomma sostituisce il presidente l'ordine dei giornalisti del Lazio che due Guido D'Ubaldo che
Era impegnato nel Consiglio quindi non ha potuto essere presente
Buon pomeriggio a tutti grazie grazie di essere qui è io faccio solo la serietà dell'ordine grazia cioè lo faccia anche la giornalista
Cioè o ancora la fortuna di poter fare non hanno giornalisti ma oggi se quella funzione però a sì però era anche il segretario romano dalle segretarie no ma come Paul per dire che come giornalista in questi giorni al sito dove lavora al sito regno sconto di chi qui c'è una collega Antonella Albano
Abbiamo cercato lei approvato abbiamo insistito perché potessimo dare voce anche nel nostro sito che dovrebbe essere il Lou il Portale unico della RAI alla voce dell'Iran con una fascia le proteste di rana perché tanti erano i video che ci arrivavano tanti video
Provati cioè non tecnico USA no diciamo a questo video no no no nel non proprio un'idea di quello che stava accadendo abbiamo ricevuto abbiamo visto gli studenti abbiamo visto gli operai di fronte alle fabbriche abbiamo visto le ragazze picchiate abbiamo visto immagini che Tiziano ha detto alcune sarebbe stato anche più sarebbe stato meglio non vedere però
è giusto però dico anche un'altra cosa vedo quali amici della comunità iraniana
Buone notizie arrivano dall'Iran perché in Iran per me è iniziata la resistenza
E qui lì è iniziata la resistenza e qui è iniziata la nostra scorta mediatica e sono buone notizie perché dove si può fare la resistenza
Si combatte si può anche morire ma si può anche vincere
Fiera resistenza combatte tutte le dittature tutte le oppressioni perché in Iran c'è una dittatura che poco ha a che fare con la religione almeno scusate secondo me elaborate perché la una religione
è una è una è un'ideologia vengono strumentalizzate per la politica lacci alla dittatura
E quindi c'è la dittatura com'è presente giudice che ha citato la Bielorussia cose simili succedono l'Egitto cosa c'è un Islam dopo un po'più libere un po'più di là no e la politica che strumentalizza la religione per fare le dittature per opprimere
E quindi diamo voce a chi non ce la oggi il vostro turno e speriamo di riuscì ad aiutarti
Ma sappiamo che vediamo che qualcosa si sta muovendo e speriamo che domani insieme a voi come noi ci possono essere anche quelle che ancora le persone che non hanno voce
Penso alle ragazze afgane alle ragazze pachistane alle ragazze saudite
Perché dove non c'è nemmeno la possibilità di studiare
Di lavorare non c'è nemmeno la possibilità di scendere in piazza non c'è nemmeno la possibilità di fare resistenza
Quindi anche voi siete voce della Resistenza e già voi dall'Iran potete dare voce e aiutare anche chi quella voce proprio non ce la grazie grazie grazie
E grazie di questo intervento in effetti quello che secondo me dovrebbe essere anche gridato a voce alta e che quello che sta accadendo in Iran non non è un attacco all'Islam ma ma è un attacco al regime islamico che ha utilizzato l'Islam ma proprio per sottomettere un popolo
Questo è abbiamo visto anche alcuni musulmani schierati invece dalla parte del popolo proprio perché perché si rendono conto che la religione è stata utilizzata per fare una sorta di brand voce proprio alla popolazione
E purtroppo anche diciamo per mia esperienza personale c'è ancora una parte fortunatamente pochissima speriamo che vengano diciamo dall'altra parte si convincano in qualche maniera che quello che stanno vivendo non è nemmeno la realtà
Ed è una realtà fittizia che egli essa
E che purtroppo questa anche se ha una minima parte della società iraniana purtroppo ancora cioè sono quelli che insomma stanno anche combattendo diciamo con contro contro il popolo in questo momento
Dopo ci sarà modo comunque di approfondire attraverso anche diciamo dei contributi da parte proprio della comunità era ignara io adesso comincerei con i relatori chiamerei prima di tutto Riccardo Noury che il portavoce di Amnesty International
E che
Insomma oltre ad essere anche un mio amico con il quale abbiamo fatto tantissime battaglie soprattutto diciamo proprio per se non solamente parleranno anche per altri Paesi purtroppo ma per li rami ne abbiamo fatte tante davanti anche all'ambasciata iraniana negli ultimi anni
Grazie di essere qui con noi e Carlo grazie a voi salutò gli amici unite dalla comunità iraniana
Ai quali alle quali Amnesty International esprime più profonda solidarietà come abbiamo avuto modo di fare stanno insieme
A Roma in Campidoglio e in decine di altre città italiane
E giusto che la società civile le organizzazioni esprimano solidarietà attiva
A un popolo che sta in sorgendo soffrendo insieme
C'è un altro compito che spetterebbe alla politica ed è nostro compito però incalzato dalla politica quello di pretenderà la fine immediata della repressione
Siamo ormai evidentemente sopra i duecento morti un sesto dei quali aveva meno di diciotto anni
Quindi ci sono tante ragazze tanti ragazzi anche di età
Adolescenziale che muoiono
E se questa è una rivolta nuova la repressione è sempre la stessa né quella del diciannove che fece mille cinquecento morti e quella degli anni ancora passati
Non ce ne nessuno stupore perché quando alla presidenza di uno Stato c'è una persona sospettata di crimini di guerra evidente che l'ordine che arriva dall'alto è quello di sparare per uccidere e questo ordine esiste quello che è stato dato dal dal comando generale delle forze armate già il ventuno settembre e e l'hanno fatto
Hanno inventato d'autorità iraniana è una narrazione falsa su quello che è accaduto nella prigione di Evin
Che Amnesty International uscita ricostruire grazie al coraggio dei familiari dei detenuti che stanno dentro grazie difensore dei diritti umani grazie anche a persone che dall'interno dalla Sezione otto dalla sezione sette hanno parlato
Ovviamente garanti garantendo a queste persone l'anonimato ma noi oggi abbiamo un quadro chiaro di quello che è accaduto eventi
In cui non c'è stato prima un incendio poi sono arrivate le forze di sicurezza a a risolvere la questione riporterà la calma c'è stato una depressione furibonda in almeno due padiglioni che poi coinvolto al anche il padiglione femminile
E dunque persone non è molto molto care
Difensore dei diritti umani attiviste giornaliste
E l'incendio c'è stato uno ore ventinove minuti dopo appiccato da persone in borghese che s'lanciavano dal tetto
Di uno dei padiglioni sostanze infiammabili
E siamo preoccupati perché sono stati trasferiti prigionieri da eventi verso altre prigioni per un c'è stato una sospensione delle visite familiari diniego di cure mediche ai feriti
E questa quando io dico questo è ciò a cui mi riferisco quando dico vecchia repressione allora c'è una iniziativa che Amnesty International promosso presso il Consiglio uno dei diritti umani che è quello di attivare immediatamente un meccanismo di indagine indipendente
Che accerti la responsabilità di questa e delle precedenti depressione perché qui stiamo andando avanti in un clima di impunità dal quattro decenni non da quattro mesi da quattro decenni
E questa commissione dovrebbe essere
Per il compito di monitorare denunciare conservare le prove
Per poi istituire l'unico meccanismo di accertamento delle responsabilità possibili che non passa per la giustizia interna iraniana passa per la giustizia internazionale
è l'unico mezzo per spezzare questo clima di impunità che finalmente lungo una catena di comando che passa parte dalle strade in cui si spara raffiche arriva in alto fino a quando si dà l'ordine di sparare questa catena di impunità deve essere spezzata
E questo è un impegno che Amnesty International si prende e che porta avanti anche per voi insieme a voi grazie
Voglio chiede prima di tutto ringrazio Riccardo Noury per questa testimonianza drammatica del di quello che è successo nel carcere di Evin e però voleva anche chiedere noi come possiamo aiutare cosa possiamo fare
Ho
Si sta iniziando a parlare di meno funzione evidentemente non c'è nessuna meraviglia la le notizie stanno diminuendo
C'è questa questo consumo frenetico delle notizie che quasi imposto dalla dagli astanti di Twitter
E quindi questo silenzio che
Chiamiamolo minore rumore adesso e non dare torto alle tante giornaliste dati i giornalisti che ancora ne parla però questo minore rumore poi lo sappiamo bene è quello che poi diventa silenzio il silenzio favori e la colonna sonora veritiere Gini che violano i diritti umani quindi lottare contro il silenzio pretendere attenzione stare ancora in piazza tutte le volte che è necessario
E visto che qui somma tra chi è in sala e chi è qui molte giornaliste molti giornalisti sono presenti prendersi l'impegno
A tenere alta l'attenzione perché questa è l'unico modo per poter provare a accompagnare questo movimento che la prima parte della nostra azione la seconda parte spezzare il clima di impunità perché altrimenti coltiva anche quel movimento giallo sta colpendo pesantemente
Grazie ritardo grazie veramente a proposito di essere nelle piazze ricordo tutti quanti che il ventinove
Di ottobre ci sarà una grande manifestazione a piazza San Giovanni in proprio organizzata diciamo dalle comunità iraniana e so che insomma mi hanno telefonato e mi hanno detto che verranno da tutta Italia
E quindi forse non raggiungeremo il numero di Berlino però insomma ci proviamo magari più siamo e meglio insomma noi io personalmente come Tiziana giardini mi prendo l'incarico di continuare a parlare degli erano ma io già lo facevo insomma da vent'anni quindi però insomma in questo periodo particolare non bisogna assolutamente oscurare e lasciare nulla quindi a raccontare in continuazione purtroppo le morti anche ieri c'è stata un'altra ragazza di cui abbiamo saputo
Che è stata uccisa quindi sono notizie veramente drammatiche chi fa questo lavoro e che si sta occupando soprattutto diverranno in questo Periodo non so io ho avuto spesso dei crolli e motivi perché non ce la faccio no
A Lecce per tutto va be passiamo la parola a ed esame vincolati portavoce di articolo ventuno viene divisa
Ecco qua grazie Lisa per essere qui so che oggi sono lunedì pomeriggio a sei sempre abbastanza impegnata però ti ringrazio veramente per essere qui con noi nove ringrazio grazie a voi
Sopra otto sarò portò il saluto di della nostra associazione che convintamente a affiancato la proposta di Tiziana Ciavardini quest'incontro di oggi non voglio rubare spazio perché in realtà abbiamo bisogno invece del racconto di di quanti chili tra voi quante quanti tra voi
Vengono dall'Iran ci possono portare testimonianze dirette che avete ascoltato raccontato sapete sulla anche sulla pelle dei vostri cari o anche di voi stessi avete vissuto o Benitez perché magari siete anche cittadini italiani ma che magari avete vissuto comunque direttamente in prima persona quella quella realtà è una realtà che siccome ha detto Riccardo Noury
E sta scomparendo dal dai nostri sì media dalle nostri giornali stampati all'orecchio ma anche dai siti le notizie scivolasse giù giù le emergenze sono sempre nuove
Noi come articolo ventuno lo abbiamo lo facciamo anche su altri fronti su altri situazioni di crisi non abbasseremmo
I primi riflettori abbiamo bisogno di a vere le vostre testimonianze continua perché se non ci sono voci dirette se non raccontiamo e diamo voce a chi soffre a chi e represso a chi viene a alle persone alle donne ma anche agli uomini Regnani che vedo una loro dignità e la loro libertà repressa
Non abbiamo la forza di illuminare noi continueremo attenere lo sa anche Tiziana che molto attiva per sul nostro sito continueremo attenere in grande evidenza quello che sta succedendo in Iran però fateci avere la vostra testimonianza per anche per insistere con i media italiani con i colleghi e le colleghe spesso ci sono giornaliste e giornalisti italiani che vorrebbero il continuare a illuminare sapete che le regole purtroppo e lei che dinamiche del dell'informazione
Non non lasciano molto spazio ma non possiamo piegarsi dobbiamo insistere
E raccontare queste emergenze perché sono gravissime tra l'altro l'Italia dei grossi interessi economici in Iran lei non parlo solo di petrolio perché i nostri aziende sono molto attive
E quindi e quello è un altro fronte che dovremo affrontare dovremo su cui dovremo lavorare per denunciare chi continua
A lavorare con questo origine che dittatoriale e sanguinario non ho altro da grazie disse grazie
Noi sicuramente come articolo ventuno concederemo a ad occuparci degli erano come ci siamo occupati insomma negli ultimi dieci vent'anni quasi adesso passo la parola a Mimma Caligaris
Che non c'è
Ecco Ieni
O nel frattempo volevo comunque ringraziare il gruppo di lavoro che ha organizzato questo convegno che sono appunto Mimma Caligaris Roberta Lisi e soprattutto Alessandra Mancuso che in questo momento non è qui con noi perché non è a Roma Maspero ci stia vedendo e che ringrazio veramente di cuore perché se non fosse stato per lei questo convegno non si sarebbe fatto
Lascio la parola Mimma Caligaris
Che avrà sicuramente qualcosa di interessante da dirti
Scusate niente la l'attenzione al tema vogliono cacciare anche RAI perché sta seguendo questo questo convegno ha raccolto anche voci pubblico altre
Raccoglierà e quindi questo dimostra grande attenzione ci porta alla necessità e ha lo scopo anche di questo convegno che fare dunque fare accendere i riflettori sentire le voci sentire verso Brignone ma soprattutto garantire scorta mediatica
Questa parola
Che non è mai mai associata noi usiamo qualcuno ci ci amavamo
Siete un sindacato è una situazione anche complicata per la professione eppure la scorta mediatica è fondamentale non deve succedere quello che è successo un anno fa in Afghanistan per tre settimane
I nostri i nostri giornali nostri notiziari
Su web si parlava solo di Afghanistan del passo indietro di tutto quanto sta succedendo oggi come i talebani si fossero impossessati così facilmente del di un Paese facendoli portandoli indietro facendo di fare un salto all'indietro un salto mortale scusate all'indietro terribile poi adesso Prato e cercare quanto Afghanistan c'è sui nostri media pochissimo
Adesso perché Successo per un frammenti dodici tornante ne abbiamo parlato di nuovo quanto si parla di Siria
Poco
Lo lo nello ne parliamo nel momento in cui c'è il fatto
Ma poi ce ne io e passa un pochino in secondo piano in terzo piano in quarto piano e non ne parliamo più e invece queste persone il caso degli l'Iran ma le le emergenze che noi abbiamo
Che raccontiamo che viviamo anche indiretta qua perché qui abbiamo persone che arrivano da quei Paesi
Per i regimi che ci sono in quei Paesi sono anche in difficoltà quando impossibilitate a farsi sentire avere dei contatti a raccontarsi attenere Vibo il collegamento quelle persone che hanno la
La scorta mediateca è un e parte parte dei sindacati parte dal giornalismo parte dei sindacati
E parte dalla società civile per lanciarla le istituzioni le istituzioni si indignano molto spesso si indignano per un giorno due tre giorni e poi
Non si indignano più perché spesso ci sono anche altri interessi e quindi fanno un passo indietro ebbene facciamo un passo avanti noi e questo convegno nasce da questa esigenza dall'esigenza di e di far parlare questi questi ragazzi questa grazie par parlare di questi ragazzi queste ragazze far parlare di cosa sta succedendo ignoranza brani di come
Dal caso di massa mini e poi tutto quanto è successo in questi giorni le tantissime morti questi immagini coro ente che ci arrivano al pc tutto
Spiegato perché e ovattato dal regime
A noi il compito di fare il nostro mestiere del mestiere di andare dentro la notizia lo chiede di togliere la crosta la superficie quella che fa bene e quella che piace a chi è al potere e toglierla e fa vedere come la situazione e e spiegare che cosa serve
E dare voce e sale quindi cos'è il nostro mestiere fare inchieste
E a raccoglie interviste raccoglie testimonianze fare servizi quindi è un atto molto di più e c'era anche oggi che molti medie siano qua a seguirlo perché vuol dire che questo messaggio a volte faticoso da far passare atta colleghe e colleghi perché siamo fagocitati da mille notizie da da fatti che continuamente cambio da scene che cambierà anche all'interno del nostro Paese
Questa rimanga sempre una priorità un un focus continuo non deve mai smettere di essere acceso la luce e non si è mai smetti di raccontare quindi l'impegno che parte dalla Federazione nazionale della stampa
Che attenzione alle persone che raccontano le persone che sono raccontate e al linguaggio in cui queste i fatti vengono raccontati significa noi come scusami gli altri piatti saremmo sempre come diceva Beppe Giulietti davanti a un'ambasciata per protestare davanti al consolato
Ovunque sia possibile alzare la voce e dire basso davanti come era stato per ama Dresda e Tiziana lo sa bene davanti all'università dove la madre si dava forava
Amateur sequestrato in quella stessa prigione che dove
Presso sono successe gelati e quindi portiamo tutti la nostra voce raccontiamo le
Ci sono storie che devono emergere non devono rimanere nell'ultima pagina o in una breve egli estero o in una colonnina ci sono storie che vanno raccontate c'è un arrivo anzi di un Paese che vuole dire ritti e libertà
Pensate grosse quanto abbiamo fatto anche in questo paese nel passato per veri diritti e libertà e quanto dobbiamo continuare a fare bene noi siamo privilegiati e tutto sommato in questo Paese perché i diritti e libertà
Vi abbiamo queste ragazze e questi ragazzi non li hanno e quindi noi dobbiamo dare questa questo Chievo ludico dobbiamo numero uno un imperativo quasi categorico che mi sento di dire alla categoria scusate requisizione dei colleghi delle colleghe raccontiamo e non fermiamoci
Non guardiamo Cino ritroviamoci fra un mese io mi auguro tra un mese che questa volta sia arrivata al traguardo Mao
Permettimi Tiziana Tu la conosci meglio qualche timore che questo succeda in tempi così premi ma
Non smettiamo fra un mese non ritroviamoci più fra un mese e dire
Vi era il
Infinito di nuovo all'ultimo è nelle ultime pagine ONU in un pezzo in taglio basso né negli extra ecco questo non deve essere quindi la scorta mediatica e queste è esserci e parlare ascoltare e a raccontare questo
Era ragione della della Federazione della stampa in tutte le battaglie qualcosa in particolare
Grazie grazie Lehman per queste parole diciamo che
C'è stato di recente qualcuno che approvato ha tentato di mette Rea tacere anche la mia voce ma insomma è una battaglia persa perché io comunque dell'Iran ma ne parlavo prima ne parlo adesso e finché avrò vita ne continuano a parlare quindi io sto scrivendo spesso in questi giorni senza emozionarmi adesso che mai avrebbe alzato nella mia vita di vedere
Quello che sta avvenendo adesso io pensavo di morire di non vedere mai che ci che ci sarebbe stato un cambiamento così mi erano invece sono felice di partecipare anche del come dico sempre anche nella drammaticità della situazione a questo cambiamento perché un cambiamento c'è non possiamo anche se non ne parleranno non quello che sta succedendo in Iran ma non si può tornare indietro ma si possono andare avanti e si può solamente vincere
Non ci sono altre condizione non ci sono altre possibilità solo questo può essere quindi noi dobbiamo impegnarci come giornalisti
Ma anche come esseri umani a a portare avanti questa lotta che stanno facendo loro perché come spiegavo prima non è una lotto solo per loro ma non lotta per tutti quanti per tutte le persone a al mondo adesso lascio la parola Roberta lì sì che qui come portavoce di Giulio giornaliste che è un'associazione di giornalisti della quale io faccio parte anche altre persone che sono qui a in sala fanno parte
Grazie Tiziana scusate per la voce ma un problema le corde vocali questa purtroppo è diventata la mia voce
Sono molto contenta di essere qui perché voglio spiegare per quale ragione una associazioni di donne giornaliste
Non solo ha deciso di essere scorta mediatica
Per le donne e per gli uomini in Iran ma ma perché ritiene che ci sia una specificità legata alle donne ovviamente le ragioni di questa scorta né che il pm mediatica sono nelle parole
Di quanti e quanti hanno parlato prima di me
Ma ci sono delle questioni in più la prima la libertà di ogni donna riguarda le altre donne
Perché se minacciata o negata la libertà di una Dinoi la libertà di ciascuna di noi lontano da quel luogo da quel Paese rischia come rischiano i diritti delle donne che non ci sono dati per sempre nemmeno nel nostro Paese e dovremmo ricordarcelo in giorni come questi allora
La libertà e la nota delle donne iraniane riguarda la mia libertà la nostra libertà e il loro coraggio merita la mia responsabilità e la nostra responsabilità c'è un altro tema che quello del linguaggio che è la questione specifica di Giulia giornaliste
Il linguaggio dei corpi che hanno usato e che stanno usando le donne in Iran è un linguaggio potentissimo
Questa rivoluzione perché di rivoluzioni e di resistenza io credo si debba correttamente parlare
è una rivoluzione nata da un gesto da un gesto di una donna che ha deciso di liberare il proprio corpo da quello che riteneva una un'oppressione vera e propria ebbene quel gesto è di una potenza straordinaria
E richiama gesti Diversi penso alle per esempio ad altre donne che invece temi ma non fazzoletto in testa ma protestavano
Facendo rumore con le proprie tento no che erano le donne dell'ENI erano le madri dei desaparecidos argentini che protestavano anche loro esponendo il proprio corpo
I corpi delle donne sono linguaggio e quando sono le donne ad usarlo di la potenza di quel linguaggio diventa enorme allora la responsabilità di noi donne che del linguaggio e della parola facciamo
Il nostro mestiere la nostra professione penso che venga chiamata in causa
Fortemente c'è un'altra ragione guardate io credo profondamente che il racconto di quello che succede in Iran abbia un altro potere evocativo io sono convinta che quando scendono in campo le donne quelle rivoluzioni hanno
Più
Potenza e hanno più possibilità di essere portate con successo alla fine tornò ancora le donne di piazza Di Maggio
E allora sta Annoni altre donne dare risonanza a quelle lotte perché io sono davvero convinta che se le donne si mettono insieme possono c'era un vecchio slogan di e tanti anni fa
Che però come dire raccontava davvero quello che voglio dire
Quello slogan era dalle donne la forza delle donne ecco io penso che se le donne si mettono insieme
E trovano in altre donne la loro voce la loro parola possono moltissimo
Io penso che dal quel grido di libertà che partito e che arriva dalle strade e dalle piazze e dalle università anche quelli luoghi simbolici dell'Iran posso arrivare la forza Annoni che forse dobbiamo ricordarci di lottare per la libertà di tutte e per i diritti di tutti e in un luogo in un Paese in un mondo dove la libertà e i diritti delle donne vengono rispettate aumenta il tasso di democrazia per tutti per uomini e per donne
E allora io penso davvero che la battaglia delle donne in Italia iraniane è la battaglia delle donne italiane che responsabilità
Delle giornaliste italiane sia quella di farsi voce di quelle donne che nei nostri Paesi hanno meno voce perché i meccanismi dell'informazione sono quelli che ricordava Mimma
Noi dobbiamo riuscire a rompere quella quel tetto quel meccanismo e continuare ad essere la voce oltre che la scorta mediatica delle donne e anche degli uomini dell'Ira
Grazie grazie
Veramente grazie ricordiamoci sempre che la libertà anche se l'abbiamo conquistata qui in Italia è sempre a rischio quindi anche noi insomma dobbiamo un vigilare sulla nostra libertà
E sui nostri diritti io prima di passare la parola all'ultima relatrice volevo mandare un saluto al visto che prima mi ma la citata
A alla moglie di Ama terrazza generali ieri ho parlato con lei tramite Whatsapp ma mi richiamerà domani mattina volevo mandare un messaggio proprio perché di suo marito non si hanno più notizie suo marito il ricercatore accusato di spionaggio e condannato alla pena di morte sapere che e l'esecuzione è stata più volte rinviata potete immaginare questa donna che si trova in Svezia come possa dividere non avendo notizie e sapendo quello che sta avvenendo in questi giorni ormai da un mese
In Iran è soprattutto sapendo quello che è avvenuto nella prigione di Evin quindi interamente mando un abbraccio a a dire spero di vederla quanto prima
E il passo la parola all'ultima relatrice che Roberta balzo atti cippi o dell'Usigrai prego
Grazie e buona serata tutte a tutti io mentre parlavano le altre colleghe continuavo a guardare questi ragazzi e queste ragazze della comunità iraniana
E innanzitutto male
Poi ci torno porto i saluti di Daniele Macheda che il segretario dell'Usigrai il i saluti di Monica Pietrangeli dell'esecutivo Usigrai che la delega sulla cippi o della quale sono coordinatrice
Noi come giornaliste e giornalisti della RAI come giornalista i giornalisti del servizio pubblico non potevamo non esserci oggi
è un'adesione che è un dovere è un dovere morale e professionale
Sentivo le preoccupazioni di Amnesty ed era un po'anche quella la mia preoccupazione quello che con la velocità con la quale le notizie vanno c'è qualcos'altro che diventa più importante del giorno dopo
Ma in questo caso non possiamo permettercelo perché lì sta succedendo qualche cosa di grande e di potente e riuso PRA parole li ho un fogliettino con degli appunti dove sul lato sinistro segnato delle parole che pose Tito dire
Anche da da Roberto forte potente mi sta succedendo qualcosa che è riuscito addirittura a far togliere il velo ad una donna di ottant'anni che lo portava da quando ne aveva sette il cui figlio è stato ammazzato dieci anni fa ecco questa Besta di oggi delle donne oggi iraniane ha fatto togliere il velo ad una donna di ottant'anni e quindi a qualcosa veramente di deflagrante proprio di di forte e noi non possiamo spegnere i riflettori domani su questo Venere accesi i riflettori illuminare le periferie è un termine che usiamo spesso anche noi giornalista i giornalisti della RAI che l'Usigrai ha fatto un termine che ha fatto proprio
Anche no riprendendolo da articolo ventuno con l'articolo e tu abbiamo fatto molte cose insieme
E quindi noi dobbiamo tenere accesi i riflettori di e dare voce per uso con la massima sicurezza però e tenere accesi i riflettori significa che li devono arrivare le nostre telecamere i nostri microfoni
I nostri siti d'informazione c'era Maria lepre che parlava del sito no di Rainews ventiquattro perché tutto è importante in questo momento per tenere alta l'attenzione perché non ci possiamo dimenticare domani di quello che sta succedendo e quindi questo è nostro dovere come servizio pubblico e siccome siamo radicati sul territorio su tutto il territorio italiano
Noi dobbiamo cercare di dare voci anche alle comunità e qui torno a voi alle comunità iraniane che vivono nelle nostre realtà locali che vivono nelle nostre regioni
Perché convivono con noi ma a volte non lo sappiamo e non conosciamo la loro storia e tutto questo lo dobbiamo fare mediamente ogni volta
Mettendo in sicurezza loro ovviamente alle loro famiglie ma dobbiamo dare loro la foce perché soltanto così si può creare una catena che parte da qui arriva lì e fa sentire protetti e sicure anche quelle donne e anche quegli uomini che in questo momento stanno lottando per la libertà e la dignità vigeva Giuseppe Giulietti
Se grazie grazie mille
Anche per aver fatto riferimento alla mamma del blog era saltar vesti non so se si dica così
Io ero in Iran quando ci fu la morte di questo ragazzo e mi fa è curioso che su Wikipedia sono andato da stabilire perché mi ricordavo la data della del decesso di questo ragazzo
C'è scritto morto in circostanze sospette chissà quali sono le circostanze sospette quando tu viene accusato di essere contro il regime le circostanze
Circostanze sospette non ci sono c'è c'è un uomo che è stato portato in carcere è stato arrestato probabilmente è stato ucciso in carcere quindi non è che sono circostanze strane che lui non si è chiarito è molto chiaro il regime che l'ha ucciso così come sta succedendo a tanti altri
E temo che possa cadere anche abitanti arrestati perché prima Riccardo Noury parlava di oltre duecento morti ma secondo me sono molti di più perché tanti non ci sono stati detti tanti sono stati fatti sparire
Io e viene Aranda durante le proteste del due mila e nove ci sono ancora familiari che stanno cercando gli studenti che non sanno ancora dove sono prego
E questa
Senta
Tu puoi trovare tutti i miei articoli su Repubblica e sul fatto quotidiano io ho seguito quasi tutti i casi ora il forse è il caso che mi ha sconvolta di più che io ho scritto anche diciamo nel mio libro che spesso con la Fracci convegni ne parlo
è stata l'uccisione di Giarda a Ryanair già a Bari per me è stata una ferita mortale è come se avesse ucciso me perché la morte di quella ragazza che si era a sai che si era contro uno stupro presente si era difesa e poi praticamente è stata è stata impiccata io ancora o nelle orecchie
Il suono di sua mamma al di fuori della prigione quando lei resta lo potete trovare sui social questo video di sua mamma che una famosa attrice tra l'altro era ignara
E che praticamente arrestata questa ragazza era stato dopo vari processi che le erano stati fatti pregnante comunque è stata impiccata e quindi questo forse è il caso che mi ha sconvolta di più di tutti quelli che ho seguito poi ce ne son stati tanti altri insomma
Allora ringrazio le mie relatrici e adesso di leggo una lettera che c'è arrivata brevissima dalla magnificare Trichet dell'università la Sapienza
Che ci dice siamo spiacenti di comunicare che la magnifica elettrice non può essere qui però si scusa per l'involontaria assenze ringrazia per l'attenzione riservata in via i migliori saluti per questo convegno e mostra solidarietà della Sapienza per le donne la popolazione dell'Iran e scrive il nostro ateneo condivide e fa proprio il messaggio di solidarietà che la rete delle università italiane per la pace ha espresso nei confronti delle studentesse di nazionalità iraniana iscritte presso gli atenei italiani e più in generale a tutte le donne iraniane e i canti giovani uomini Regnani che in questi giorni stanno coraggiosamente protestando
Ribadiamo fermamente la condanna a ogni forma di violenza e ogni privi azione dei diritti umani di cui ogni individuo e portatore
La posizione della Sapienza è stata espressa anche a livello degli organi collegiali dell'ateneo con le delibere approvate dal consiglio di amministrazione della seduta del ventinove settembre quindi veramente ringrazio la lettrice dell'università la Sapienza per
A per questa sua DC danza a alle donne iraniane soprattutto per il fatto di insomma di essere vicina e solidali con lei per questo convegno
Adesso ci c'è un video da vedere dopodiché do la parola alla comunità iraniana decidete voi in quanti volete parlare e chi vuole parlare se avete un portavoce se insomma
I microfoni sono sono liberi vediamo prima il video e prima di mandare il video voglio ringraziare Flavio Insinna che è un attore che forse conoscete non so quanti di voi Regnani ma insomma se siete qui in Italia sicuramente li conoscete laica che è una street Artists
A e Marisa Laurito che è un'attrice e anche Isabel Russinova che portavoce di Amnesty International portavoce scusate la testimonial di Amnesty International
Ecco loro hanno mandato dei DiDio proprio per questo nostro evento di oggi quindi sono dei video esclusivi che vogliono appunto mostrare la solidarietà nei confronti del popolo iraniano
Situazioni niente sta diventando giorno dopo giorno si sente insostenibile di un pesce Marina Nina guardai dobbiamo schierarci incendiata anche dei danni che Anna semplificando e della vita dei cantieri in questo Paese
Con Semini il Coni dica donne e libertà
Ho sentito l'eco del vostro spazio mi è il tuo
Auguri
Chiedere un tavolo ci guardate parlate di nomi protestati intervenuti
Anche se non potete immaginare che cosa significa veramente nasce da un
Auguri dico grazie
Per la forza dell'Agostinucci
Fusti
Un giorno sfileremo insieme con la libertà tra i capelli quindi il servizio
Aperti
Penso con grandissimo sette con grandissimo dolore
Alle domande iraniane
E penso che ed è ciò che tagliare dei capelli possono riferisce Leavitt incendiati recise come i fiori
Invece purtroppo no
Se vogliamo che invece la vita cresca proprio come i fiori e le piante dobbiamo annaffiare i popoli di cultura perché nella cultura c'è la possibilità di studiare di capire di capire l'arte di cambiare modo di pensare che se per un attimo il mio pensiero va ai diritti delle donne in Italia il mio pensiero appunto per un attimo si ferma qui all'Italia casa nostra per quello che Lecco praticamente tutti i giorni per quanto riguarda violenze sulle donne femminicidi
Beh uomini per la vergogna dovremmo da Sarcina zero per sempre
Quindi sarò sempre a fianco al fianco delle delle donne che lottano per il loro diritti al fianco delle donne
Indire anche lo stanno che lo stanno facendo e a quelli che dicono bene concordo
Così tardivo erano da casa
Un piccolo messaggio bene la siciliano la lezione quella che Cecilia del dottor Paolo Borsellino che diceva della mafia bello parlatevi Carlassare delle televisioni nelle radio sui giornali parlarne
E noi dobbiamo parlarne di diritti delle donne risponde in Iran perché nel silenzio c'è solo nasce solo la paura che la morte fatti io gli dirigenti di speranza per questo dobbiamo voce sarà sempre al fianco anche alzando il volume al fianco delle donne che lottano che i loro diritti
Io sono con le donne iraniane
Anche la battaglia di una sola di loro e la mia battaglia perché loro non possono stare come sto io in questo momento in una piazza di una città che non è la mia da sola
Non possono viaggiare allocati vietato il pensiero vietata all'istruzione e vietato il divorzio e vietato tutto sono donne vessate umiliate sconvolte dagli uomini io sono con le donne iraniane e con tutte le donne del mondo a cui è stata tolta la libertà io sono con loro e combatterono insieme a loro
Allora grazie grazie nel adesso do la parola alla comunità e regnano ha però prima di questo vi volevo ricordare
E e dire che all'entrata sul tavolo ci sono dei fogli così che poi insomma potete prendere ognuno di voi magari proprio in solidarietà possiamo fare una foto non so quanto serva però magari insomma è un messaggio che vogliamo mandare da qua
Allora Petra Magoni e mi ha detto prima
Alla terra ma che fa parte della comunità con lei e il quale abbiamo insomma ci siamo conosciuti davanti all'ambasciata iraniana Roma
Lui stava litigando con dei poliziotti mentre lo incontrato perché ci avevano dato uno spazio che era vicino ai cassonetti dell'immondizia di si lamentava per quello dopodiché abbiamo visto una bandiera lui ha visto la bandiera che non piaceva e quindi
Insomma si è messo un po'a litigare con i poliziotti però insomma tutto sotto controllo vai
Sì allora diciamo che era il primo giorno davamo un po'tutti emozionati eravamo un po'avevamo tutti un po'più di rabbia ma adesso la rabbia diventato logica ho preso dei punti dal diciamo intanto vi ringrazio per questa riunione insomma ho preso però dei punti perché ci sono degli errori non voluti ovviamente da parte diciamo di alcuni di voi che forse hanno frainteso ripeto non voluto
Allora questa è una rivoluzione culturale
Donna vita libertà non vuol dire soltanto le donne nelle donne ce la vita io sono nato
E da dal grembo di mia mamma quindi mi ha dato la vita la vita
Questo messaggio chiaro che stanno dando forse è stato il messaggio che abbiamo dato a né al mondo intero abbiamo potuto comunicare con queste tre parole chiavi cosa che non riuscivamo dal due mila nove
Nella vita ci sono tutti i malati di cancro in Iran che non riescono a curarsi
Tutti gli malattie Semini che devono andar via dal Paese perché non c'è cura
Nella vita c'è pilus il ghepardo persiano che è stato estinto ce l'hanno gli hanno fatto estinguere nella vita c'è i diversi laghi inerire anche su Stati
Totalmente prosciugati volutamente l'hanno fatto e i danni lo stanno vedendo in Europa lo vedranno in tutto il mondo non è soltanto la comunità iraniana
E nella libertà se immaginiamo queste tre parole come un albero
Le donne sono le nostre delle radici la vita il fusto e la libertà il frutto
è un insieme collegato non soltanto le donne noi abbiamo le donne nelle prime file vero vero confermo potete già vedere qua
Quanti di noi maschi e quante donne cioè si vede ben benissimo la differenza ci sono loro in prima fila è vero mani non è non è soltanto donne in Iran c'è un popolo intero che grida e vuole la libertà noi stimiamo la donna iraniana forse questa diciamo loro hanno dato un messaggio non non troppo chiaro di noi iraniani forse loro hanno hanno dato un messaggio che l'homo iraniano no no noi stimiamo dentro le nostre case nella nostra cultura
Abbiamo avuto il primo generale nell'antica Persia abbiamo avuto primo cantante donna iraniana cioè nel mille ottocentottanta quando forse anche all'Europa qualche difficoltà c'era al di là di tutto questo
Sentivo da dal signor Juliet no mi scusi quel signor Nouri delle Amnesty International cui non c'è soltanto la no noi vogliamo ormai deve entrarci anche se decise questi ammazzano i ragazzini
C'è ammazzano minori non c'è soltanto l'intervento e si chiedevano molte persone domanda che mi fanno molti giornalisti a volte mi chiedono ma cosa dobbiamo fare volo ve lo dico
Comunicate con Finmeccanica dite di non vendere i viali
Finmeccanica non deve più vendere le armi comunicate con
Unica cattolici sotto tedesco comunicate con sostò tedesco di non vendere quello che stanno vendendo però opprimere internati in Iran
Ma se non basta tagliarci l'Italia si la ciocca dei capelli la ciocca di capelli grazia di vi ringraziamo veramente sono o le mani sudate dal dall'emozione scusate
Vi ringraziamo
Ma non basta ma non basta adesso è o è il momento di agire di fare le cose non non soltanto i riflettori i riflettori veri accendiamo noi ve li facciamo e li facciamo tenere acceso noi
Noi saremo nelle piazze di giorno in giorno ventinove verranno tutti gli iraniani da tutti gli angoli dell'Italia
Verremo a Roma e faremo tremare piazza San Giovanni per favore veniteci tutti quanti vi chiedono vi chiediamo la cortesia visto che avete chiesto
Era importante per ottenere i riflettori accesi e non vi preoccupate se non sentite le notizie nuove dall'Iran le notizie ci stanno solo che c'è come ho detto prima
Saffo
Sa flauto che sta aiutando diciamo quello che internet finirà sta stanno opprimendo e aiutando ad opprimere quando si gioca nell'Inter idealmente nel mentre in in Parlamento europeo vedo si tagliano i capelli non serve non serve di vi ringraziamo per tutto quello che viene fatto in Italia alla RAI
La Ciavardini che forse a volte più iraniana di me sentenziava volto molte delle volte io quel giorno che ci siamo conosciuti ecco perché io se già già seguivo i suoi video ma cerchiamo di comunicare o quello che ho detto vi chiedo la cortesia comunicate
Ho lo lo dico anche durante le manifestazioni lo dico ai ragazzi comunicate
Perché a a quelli che sono i politici Laura Boldrini adesso le le nove Giorgia Meloni tutti chiediamo loro di ente rompere perché l'Italia è un Paese importante dell'Iran
Loro aggirano i divieti d'embargo a volte con quello che diciamo la collaborazione italiana non dobbiamo farlo non dovete farlo c'è quello che succede in Iran oggi quello che succede in Iran oggi e anche in parte colpa dell'Occidente che non vuole sentire
Non basta Obama che viene a dire nel due mila nove abbiamo sbagliato ho capito adesso
State facendo lo stesso errore lo stesso errore del due mila e nove a noi condanniamo non serve condanna servono i fatti i fatti adesso non tra un mese non te la sei mesi Ilo maschi darà internet al alla popolazioni non non serve se ce lo porti tra un anno
Adesso la gente nelle piazze ma tanto
Dico questo poi concludo
L'Occidente farà ciò che desidera fare trattati con la Repubblica islamica farà quello che vuole fare ma non tanto vinceremo
E ce lo ricorderemo chi aiuta chi ci ha aiutato e chi non ci ha aiutato questo ce lo ricorderemo bene grazie
Grazie al miele perderanno
Questa è una cosa che lui ha sempre detto che ci ricorderemo di chi ci ha aiutato e anche di quelli che non ci hanno aiutato
E c'è qualche d'un altro qualcuno della comunità né niente
Diciamo
Come ti chiami pieno ecco ciao ciao
Grazie salvo il sei febbraio voglio parlare di verità amara in casa mia dire la verità
Aveva sempre avuto un prezzo la gente mi hanno hanno sempre pagato con loro sangue con loro vita da quattro quarantatré anni fino adesso quando hanno capo di capire che tutto che loro hanno detto era una bugia in nome di rubli pubblica islamica
Le donne omini
Bambini sono arrestati Costantini violentati solo per dire la verità
Ci sono le persone scomparsi da tredici anni fa in movimento verde fino adesso
Solo per protestare solo per avverrà coraggio di protestare
Ma
Fino a quando il mondo può essere mutata fino a quando chiudono occhi a verità
Nostro Mustang banali la quale è stato il più di due volte in movimento verde adesso anche arrestato e noi non sappiamo nulla ti luglio
è di nuovo solo per parlare di verità e parlare di libertà
Sono qua per dire questo perché questo secondo me il più importante che io oggi nuovi ho visto questo notizie che alle donne in carcere stanno soffrendo di essere violentate
Di essere violenta della polizia di carcere stanno chiudendo pillola di aborto
Questo secondo me al fine di umanità
Era ora di azione ora di non fallare io ora di azione
E mi sto alle mie parole con una poesia di sadici Rasi nostro il grande poeta iraniana
Che dice essere umani sono arte e un corpo
E quando soffra un parte soffrono anche altri a parte
E sul sette ombrelli assenti nel dolore e non fai niente qua indi in ogni Mier Merit sarai e il nome di essere umano grazie
Grazie ovviamente io la voce rotta dalla commozione
C'è qualcun altro della comunità che vuole parlare vuole dire qualcosa
Allora chiamerei quindi il segretario della Federazione Raffaello Rousseau che è qui con noi
E che ringrazio tantissimo per averci dato la possibilità a questo pomeriggio di parlare dell'Iran e soprattutto di lanciare degli appelli proprio al mondo del giornalismo affinché appunto non si chiudano i riflettori su quello che sta avvenendo
Gli anni ok va be'
Buonasera io no non voglio sottrarre spazio e tempo
Al al nostro incontro anche perché questo è un incontro che la Federazione non soltanto a inteso ospitare ma anche a questo incontro voluto partecipare attivamente grazie alla collega
Mimma Caligaris che la Presidente della Commissione pari opportunità
Della Fnsi
Quindi il mio vuole essere soltanto un saluto un benvenuto tutti quante quante voi soprattutto un invito a tutti noi a a fare in modo che di questa vicenda che di questa anche di questo che di questa vicenda se ne parli sempre di più
Perché la battaglia delle donne una re iraniane è una battaglia per la libertà è una battaglia per i diritti libertà e diritti che vecchi molto spesso guarda le cose anche chiedo scusa perché guarda molto spesso guarda le cose da dall'Occidente sembrano qualcosa di è acquisito per sempre oncologico qualcosa di immutabile ma e sufficiente diciamo girare lo sguardo puntare lo sguardo verso realtà dove questo non è mai stato né scontato e neppure acquisito per capire che la strada
Verso i diritti verso la libertà verso l'uguaglianza che poi sono è una strada che la Costituzione italiana traccia all'articolo tre
è una strada ancora lunga de una strada ancora lunga molto spesso non soltanto in Paesi dove per la libertà o per affermare la libertà si può addirittura rischiare la morte col capo in carcere ma è una strada lunga un lunga anche in Paesi dove fortunatamente non c'è non c'è non c'è più il carcere non si muore più però vanno ancora portate avanti battaglie che sono soprattutto battaglie di carattere culturale per affermare appunto lo Guagliani IPTV uguaglianza i diritti i diritti di tutti quindi io ritengo che questa battaglia
Delle donne iraniane vada sostenuta in ogni sede diciamo noi potremmo farlo nel nostro piccolo per quello che che che contiamo che possiamo fare ma diciamo l'azione dei giornalisti può essere importante può essere fondamentale per fare in modo che di queste Bhatti che di questa battaglia
Si occupino sempre di più gli organismi internazionali e si occupi non sempre di più
I Paesi occidentali che magari hanno ancora che rapporti di natura magari commerciale con l'Iran
Io credo che questo discorso appunto debba valere per il nostro Paese ma debba valere per tutti i Paesi dell'Unione europea deve valere per l'Unione europea nel suo nel suo complesso io capisco che ci siano molto spesso
Questioni di natura economica questioni di natura finanziaria commerciale
Da salvaguardare
Ma la finanza e l'economia il commercio non possono essere diciamo considerati prioritari rispetto a a quelli che sono i diritti fondamentali della persona perché qui parliamo di diritti della persona
Dell'individuo in quanto in quanto tale quindi parliamo appunto del riconoscimento de la di quella che è una battaglia lunga di una battaglia che e partita
Dalla dichiarazione universale dei diritti umani dichiarazione che ancora oggi purtroppo in molti Paesi viene viene messa viene stracciata viene non viene non viene rispettata viene viene messa sotto
Sotto i piedi quindi io ritengo che diciamo di questa battaglia del dobbiamo essere partecipi tutti quanti ciascuno di noi deve poter cercare nel suo piccolo di illuminare
Questa questa grandissima battaglia che ripeto è una battaglia di sì di civiltà è una battaglia che riguarda soprattutto i diritti i diritti fondamentali della persona perché ognuno di noi ognuno di noi
Nasce libero e tale deve rimanere nel corso della sua vita quindi sarà sarà è sempre necessario che ciascuno sia a ciascuno sia riconosciuta la libertà di espressione la libertà di religione ma anche la libertà semplicemente di vestirsi come come più evitare
Quindi questo diciamo credo debba essere il messaggio che deve partire subito da noi diciamo da un Paese che cioè deve far prender parte insieme con gli altri Paesi della comunità internazionale
A dare sostegno a questa battaglia che ripeto non può restare confinata
All'interno di quelle che sono i di quelli che sono i confini i confini dell'Iran di quello che che la confine geografico dell'Iran è una battaglia che deve uscire perché se tra travalica i confini del Paese io credo che diciamo potranno beneficiarne tutti a cominciare dalle donne iraniane stesse quindi grazie ancora
Buon proseguimento grazie grazie a Michele Lorusso segretario della Federazione nazionale della stampa e grazie per queste parole si la problem peste questa pre rivoluzionaria uscire dall'Iran e non deve essere confinata solo all'interno di quel Paese
Gli ho detto che già qualcuno se ne sta andando quindi chiamo subito qui accanto a me la giornalista Lucia Goracci della RAI che ci ha aiutato tantissimo perché Dinoi avevamo contro lei aveva contattato il premio Nobel l'iraniana Shirin Ebadi
E quindi per giorni e giorni abbiamo tentato appunto di avere questo collegamento oggi abbiamo provato a fare il collegamento con questa sale purtroppo il collegamento sono non è stato possibile però ci teneva dice mandato un messaggio un bellissimo messaggio proprio di solidarietà
Alle donne iraniane
Poterla del primo voglio vedere preventiva prima prima vediamo siamo in via by
Un saluto alla mia alle dodici ora vi ringrazio per la vostra strada vietati che esprime che verso le do un'ampia gamma a causa di un problema tecnico basandosi è uscita con le grandi e a parlare tengo io no alessandrino questo no su quegli sapendo che il niente ha detto il stanchezza ho speso e per capire vediamo iraniana nuova ci sono piazza con lo sloveno stando senta comunque
Buono questo gioielli Chopin a morte chiude il giovane ragazza lei non mi manca machista alla pulizia morale
Abbassate ordinanza un pieno così si apra questa è rivoltante a sottoporsi questa svolta lontano bene non siamo di fronte a età e con questo auspicio il manubrio nell'anima al magistrato Mátyás Esterházy stanco Gentile redazione sono evidenti o non sarà anch'io nella scorsa indica dopo lo immaginano da quarantatré anni egualmente poveri diamo qualcuno vola nello schermo tende l'arco e anche in Ucraina con l'avvocato Passera sulla Cassia
Sono indicati e sono in un sistema democratico e laico esigenza di realizzare inchieste l'orgoglio dominante viva universale settori grazie per il posto di si usa aiuto e per amplificare la voce delle donne iraniane
Grazie io devo dire che quando ha ricevuto questo invito io mi sono emozionata perché insomma non non capita spesso avete un premio Nobel che manda appositamente un video per un convegno per insomma ci siamo riusciti e questo è merito insomma grandissimo di Lucia Goracci
NI ringraziamo anche la Mona ma di che la traduttrice italiana dei testi disoccupati in italiano dei testi di Civati che ha fatto la traduzione prestato la voce
Sì Shirin Ebadi è un po'una smentita vivente io dico dei tanti pregiudizi che abbiamo sulle donne iraniane perché ancora delle donne iraniane
Si pensa e si dice ho sentito dire anche in questi giorni che non votano sono elette che non guidano
Eccetera io dico sempre sì però vincono il Nobel per la pace nel senso che nel due mila tre Shirin Ebadi la prima musulmana al mondo a vincere il Nobel per la pace
Ed è la prova della forte resilienza delle donne iraniane che occupano
E si infiltrano in tutti gli interstizi dell'esistente per esercitare le loro libertà aveva studiato da giudice la Ebadi ma
Non poté farlo perché alle donne vietato questo vuole allora si è reinventata avvocato dei diritti umani ha protetto tante donne
Tanti bambini soprattutto minori maltrattati prima di dover lasciare per ragioni politiche
Il suo Paese è bene perché ci piace questa rivolta che nasce dalle donne
I cinesi Anna sa di donna vita diversa che un grido universale devo dirvi a nella regione che io così da vicino a lungo seguito perché è un grido in lingua curda
Perché Masa a mini
Gina nella sua lingua
Era curda è un grido che io ho conosciuto per la prima volta negli otto marzo di Istanbul Chin Gigante Asari
Soprattutto molto accorato da quando la Turchia abbandonato la convenzione di Istanbul per la prevenzione e delle violenze domestiche
Chissà come la chiameremo d'ora in avanti visto che la Turchia non ne fa più parte è un grido universale in Iran
Il corpo delle donne si è fatto corpo politico in Iran a questo cinesi Annalisa Di Donna vita libertà
Che annulla azzera obliterati tutti i morti a queste morti a quello a cui i cortei Gragnano ICI hanno nei decenni abituati cui si chiede la vita
A questo grido si sono associati tutti
è una rivolta
Che attraversa tutte le società
O meglio gli strati sociali anzi si dice che ha attecchito particolarmente
Perché per una volta non è espressione delle letture urbana altoborghese di terra nord
Gina Omar casa animi è figlia del popolo era una popolana venuta a visitare Tejera né per questo è stata uccisa
Qualcuno dice se fosse stata una ricca espressione dell'establishment forse non sarebbe stata pestata così duramente magari si sarebbe potuto corrompere la gastrite lasciate alla polizia della morale tirarla fuori viva
E è chiaramente anche ha una forte componente
Appunto
Io dico di coraggio curdo nel senso che l'altra novità che questo movimento
Pre rivoluzionario come io lo considero ha avuto e che le famiglie non se ne sono stati site in genere in avanti restituiscono i corpi dei figli delle figlie ti costringono a seppellire lei
Di notte senza parenti senza amici in fretta senza nemmeno vedere sulle piaghe della loro pelle dei loro corpi cosa sia stato loro
Inflitto cosa sia loro veramente accaduto invece quale madre hanno parlato i padri hanno parlato continuano a parlare ci son state interviste anche del papà di Masa però
Non è una protesta pur l'attenzione perché questo è il rischio
Di
Questo rischia di con notarla da qualche etnicamente
Confessionali mente farebbe il gioco del regime nel senso che regime sta proprio tentando di reprimere in particolar modo nel Nord Ovest curdo nel sud est del SISTAN Belucistan dove c'è una forte
Ribellione sunnita in modo tale da spaventare gli iraniani e dire questi sono secessionisti sono separatisti non è un grido di vite libertari cinici anch'Asa dice e poi si sono a giù dominio ovviamente si sono aggiunti gli uomini si sono aggiunti gli operai del petrolio del Petrolchimico del sud e insomma si sta radicale do
Che prospettive avrà l'avrete sentito dire in tante cronache tante volte
E a Cefalà non ha una rappresentanza politica
Come fu per esempio il due mila nove rivoluzione tentata rivoluzione che io ebbi la fortuna agli inizi di seguire
Ora non si può andare in Iran
Se anche chiedessimo il visto per l'Iran non lo otterremmo ho avuto tante telefonate di tanti freelance che me l'ha detto ma che dici proprio con un visto turistico detto per carità del cielo non fate queste
Questo follia perché insomma è veramente pericolosi mi ricordo che nel due mila nove noi eravamo accreditati per seguire le presidenziali che poi presidenziale che poi Ahmadinejad vinse
Fraudolentemente e da lì esplose la chiazza iraniana è bene i nostri visti giornalistici ci fu detto non valevano nulla in nostre nostre tessere stampa ci fu detto non valevano nulla se vi fate beccare nei cortei
Veniamo venite arrestati rete arrestati come spie quindi estremamente pericoloso improvvisare
Informazione oggi in Iran nel due mila nove c'erano due leader oggi agli arresti domiciliari oggi non ce ne sono e quindi questo può essere un elemento di debolezza ma anche di forza perché non
Non decapitati la protesta restando i leader come fu nel due mila nove
Però è anche vero che questa protesta
E anche molto isolata perché lì grandi oggi è molto isolato quando io sento
Dire che gli Stati Uniti hanno adottato sanzioni che beh sono armi spuntate temo in quanto le grosse sanzioni sono arrivate dopo l'uscita dell'America di Trump dall'accordo sul nucleare iraniano
Un accordo che doveva creare Investimenti Infrastrutture quindi lavoro magari anche per la lavoro per i giovani e che invece non è stato mai non è stato mai attuato questo anche accelerato in Iran la crisi che ha portato alla vittoria
Nelle presidenziali del giugno dell'anno scorso del falco ora il sito
Nel voto meno partecipato
Della storia dell'Iran per un'elezione presidenziale quindi abbiamo poco da fare per loro se non Panto mantenere desta l'attenzione e questo da un punto di vista appunto del del ruolo che svolgiamo
è doveroso
Sperando sperando
Che la protesta non retrocede a che le sue istanze non retrocede ano
Ben sapendo che quello che viene contestato il velo
E le donne qualcuno ha chiamato un po'il muro di Berlino dell'Iran ma io ricordo uno Piso è un episodio personale che in qualche modo
Conferma l'adesione dogmatica degli iraniani
A quest'obbligo del velo eravamo proprio all'ultimo comizio di campagna elettorale di Ahmadinejad nel cortile
Di una moschea non terminata eternamente in costruzione a Teheran è uno spazio vastissimo pieno di un affollato l'amante
Così pieno che Ahmadinejad non riuscì a entrare rinunciò al comizio e ci fu un momento in cui sembrava veramente che
La folla schiacciasse se estesa
Un momento molto difficile dove cercavamo spazzi aria io e la mia intera pertanto a Mila Schon h e e non riuscivamo a trovarla e la guardia i Basiji che stava là appunto a garantire l'ordine e la sicurezza continua a dire vedendo che io ero straniera ad Antonia di all'atomica che si sistemi il velo dia la sua amica che si sistemi ribelle io schiacciata
Trascinata strozzata da questo stesso velo al terzo di alla tua amica dissi senti di a questo signore che io prima mi salvò la vita e poi mi sistemo il vero
Perché è veramente così cioè il velo così come le varie Morte all'America Morte a Israele nessuno dei dogmi
Sui quali
Il regime degli Ayatollah non intende cedere di un passo anche perché sotto il veloce chiaramente una realtà di discriminazione nel diritto di famiglia
Del diritto processuale
Del diritto all'eredità la donna diritto ereditare la metà rispetto a un uomo se la donna si separa il novanta per cento delle volte i figli vanno al marito e spesso alla mamma del marito
Per cui Gigi han alza di tutta la vita insomma sperando che che non finisca nel sangue che stavolta al momento non c'è per quanto
Più di duecento morti non so sia difficile non considerarli un bilancio di sangue già spaventoso non c'è una mano durissima
I Pasdaran non sono nelle strade perché al momento c'è ancora la trattativa per il ritorno degli americani
Nell'accordo sul nucleare anche questa condizionata delle elezioni di medio termine in America quindi in questo momento l'Iran non intende
Quei dire
Rinunciare alla tutto litica
Ed economica che questa
Ipotesi di rivalità rivitalizzazione dell'accordo a regime consentirebbe e quindi non va giù pesante con la repressione
Questo per il momento continueremo a seguire anche con l'aiuto di tutte queste associazioni che sono alle nostre spalle a cominciare dalla Federazione Nazionale Stampa e dall'Usigrai
Grazie grazie mille allucinante trama esperta di RAM
Io ti faccio una domanda però e ti voglio fare che sulla quale ho riflettuto in questo periodo ma oggi come oggi quale paese al mondo tenderebbe la mano alleerà Anna e darebbe la possibilità a un paese come la Repubblica islamica di avere un'arma nucleare
Ad un regime che in questo momento sta uccidendo i suoi figli
Quale quel Paese che darebbe la possibilità a questo regime di dotarsi di un'arma nucleare perché se dovesse succedere questo saremo tutti complici perché vuol dire che tutti quanti siamo guardando non facendo niente
Beh l'arma nucleare certo non Novoli l'arma nucleare Reza Pahlavi la cominciato meglio lo sviluppo di di una ricerca atomica la la la iniziò con l'aiuto
Dell'Occidente pratica modo dei francesi non noi però ce ne sono tanti di stati canaglia in giro per il mondo voglio dire
Guardate che cosa sta succedendo in Ucraina conigli Chakib con i droni a basso costo che la Russia sta utilizzando si parla della presenza in Crimea anche di esperti militari iraniani insomma
C'è un arco di mondo che si propone come
Antagonista dell'Occidente
E che ha gradi diversi di
Come posso dire di antitesi dalla scontro aperto della Russia all'antagonismo economico della Cina
Che ha tutto l'interesse a portare lira Anna nella sua orbita tant'è che c'è stato un accordo multimiliardario con la Cina lo scorso anno
Ed è un peccato perché quando tenderanno a concluso questo accordo con Pechino la maggioranza della popolazione era contraria cioè la maggioranza dell'Italia degli iraniani vorrebbe guardare a Ovest all'Europa
Non a destra mie quelle grida bellissime che si sentono nei cortei
Io personalmente le udite la notte del quattordici luglio del due mila quindici quando con una fatica di mezzi finalmente finalmente l'Iran approvò con l'Unione europea con gli Stati Uniti di Obama
E di Carrie e con con la Russia eccetera l'accordo sul nucleare allora si torna in tv in strada
Con i colori viola di Romani non più con quelli verdi ci fu una battuta straordinaria di una ragazza che in quell'esplosione di gioia
Che consisteva nella speranza l'ennesima di un'apertura al mondo dell'Iran perché gli iraniani si sono sempre dovuti misurare con grande
Vespro
Lei gioia e grande di di disillusioni parlo ovviamente la società civile iraniana a proposito del viola di romani romani era il presidente pragmatico
Che aveva negoziato l'accordo con l'America di Obama mi disse vedi siam viola eravamo verdi a forza di botte c'hanno fatto viola come i lividi ma noi non ma noi siamo sempre piazza ecco
Quei giovani speravano molto da quell'accordo quella corda introdotto da un Presidente americano che per la prima volta aveva fatto gli auguri di norme USA
Agli iraniani compreso l'establishment e che aveva detto sono pronto a
Porgervi la mano iraniani purché indietro non mi ritrovi un pugno chiuso
E e nelle strade di Teheran è la parola che più ricorreva era umida speranza se io avessi la possibilità di tornare oggi in Iran penso che il vuoto maggiore che troverei perché così mi viene descritto dalle amiche che ci vivono quel vuoto di speranza insomma
Che rende però
Potenzialmente inarrestabile questa protesta perché chi non ha più nulla da perdere
Non vuole perdere più e va avanti insomma
Grazie mille grazie Lucia veramente per questo ricordo anche del due mila nove che ha raccontato di Ahmadinejād ma anche appunto
A l'accordo sul nucleare mi ricordo le notti che abbiamo passato anche a scrivere tutti per io per me su le notti a Ginevra in cui c'era zarista che ha contribuito tantissimo
Per diciamo per questo accordo sul nucleare e mi ricordo perché questa chiave perché uno dei simboli anche di Errani era appunto il colore viola ed era anche le chiavi il che avrebbe aperto ti ricordi andavano in giro quando ci fu ha anche l'elezione di Hassan Rohani
E io credo che il popolo avvieranno al mondo esatto aprire le rane mode io credo che anche i giovani e la società civile diciamo contemporanea
In quel momento aveva creduto a Romani aveva visto in questo anche se comunque era un Mullah no perché comunque sono un po'un prete diciamo aveva visto però in questo in questa figura la figura che concorre d'aperta appunto l'Iran avrebbe risollevato l'economia dopo le sanzioni perché ci sono stati questi ricordi quante accordi sono stati fatti qui con Renzi quando venne rassomiglia Cortemilia teoria di andare ferrovie strade e autostrade propose una massa così cioè nel senso con la congelati quelli elargiti a festeggiare ma poi di fatto la popolazione rimasta così com'era le aperture che aveva anche programmato progettato i diciamo detto durante la campagna elettorale di Hassan Rohani addirittura aveva parla di un ministero solo per le donne era parlato di un governo elettronico quindi di voler aprire anche il diciamo i i siti internet a tutti quanti invece poi di fatto fino a parte adesso quello che sta succedendo ma fino a qualche tempo fa dovevano comunque usare i di pm i ragazzi iraniani per poter arginare la censura quando invece
Il diciamo i potenti possono scrivere senza alcun problema se abbiamo qualche minuto ancora lì nel racconto un retroscena che non ho non ho mai raccontato molto sintomatico del clima di allora io prima che venisse proprio prima visita di Romani fu programmata in Italia e Francia poi ci fu l'attentato al basta con l'anno dovette rinviare però io andai
Pochi giorni prima di questa visita che poi appunto non ci fu nei giorni era il novembre
Ma nel due mila quindici andai no scusate del due mila sedici andai a intervistarlo
E
Ed era molto nervoso talmente nervoso che per una indugiare degli operatori ovviamente utilizzavo degli iraniani c'era Lorenzo Maffei venuto come da Regno sperò poi per l
I contro campi le cose ce l'hai Daniele questa è un po'imbranati poverini e nel perdere tempo nel microfono darlo lo fecero indispettire Salso e se ne andò e io c'ero partita Roma fast interviste
Panico
Dopo dieci ore di nervosa trattativa finalmente
Erano stati arrestati dei giornalisti e l'UI a un appuntamento culturale si era scagliato contro il giudiziario per l'arresto di questi giornalisti di cui uno di doppia cittadinanza Hirano americana cioè Romani faceva una fatica cane anche l'unità dentro a cambiare il sistema come aveva fatto fatta mi a sua volta
E qui c'è chi non c'era il fascino c'è riuscito perché con questa sempre qualcuno che e al di sopra di qualsiasi presidente ed è proprio quella figura che la comunità era Aniane tutti gli iraniani anche quelli e anche diciamo gran parte degli iraniani vorrebbe veder crollare
Sì sì occasi ora sono andati oltre e sono la riforma esami non chiedono più è bene in conclusione adesso faccio parlare una una giornalista ancora
è bene comunque continuare a dire che le lotte che si stanno per per continua ad esserci invieranno non solo per il velo ormai non ci interessa più i ormai parla anche con ironia
La questione del velo ormai un referendum sulla scelta o meno se indossare o meno il velo non è più sufficiente ormai e oltre la mai la popolazione non vuole più quello vuole il crollo del regime iraniano questo è quello che vuole oggi il popolo
Mi hanno faccio commenti perché poi dite che
Le giornaliste non devono essere di parte però insomma la mia vicinanza al popolo iraniano è diciamo è tutta con loro
Chiamo adesso l'ultima relatrice che Antonella Alba di Rainews punto Litta che sta seguendo comunque anche lei ormai da un po'di tempo le proteste in Iran nei ci vuole raccontare qualcosa prego viene entra
Si può mettere
Grazie Siziano a grazie mi materie chiarissima parlare dopo Lucia Goracci quelle di Ernestina c'è
Stimo moltissimo Lucia mentre parlavi e raccontare di questa intervista che io ricordo benissimo e come andava all'epoca a Giovanni Orelli e tu eri già verso l'appunto la corrispondenza io in relazione
Ricordavo anche scusami se cioè faccio un parallelo ma non è e sentitamente voluto
Cioè
In questi giorni mi sono anche interrogata la famosa intervista io ora vi dico perché di fallaci a Khomeini no e quindi quella netta nettamente anche se io avevo diciamo in una ragazzina ero piccolina ero nata fortuna e quindi ecco sentire parlare giornaliste donne quindi grazie diresse SS NI di territori così difficili
Mi onora anche il fatto di dista né parlare anch'io perché l'ho presa come dicevi Tiziana
Psicologicamente in modo anche abbastanza importante sono cose che ti colpiscono perché quando vedi ragazzini ragazzine picchiate uccise così Cisano arrivandovi idiota
E c'era la la parte da comunità iraniana dati attutita dall'idea qui ci fanno da ponte sono cose importantissime ma io volevo restituirmi quello che mi è successo poche ore fa ho partecipato a Linda del summit interreligioso che c'è in questi giorni a Roma dicevo al caporedattore io vado ma non vado perché io sono qui la lista un sono comunque cioè che ne sto
Si può ma troppo tempo sentire se c'era la possibilità dato che c'era Comunità di Sant'Egidio di trovare una voce
Islamica di dentro che mi potesse dire qualcosa su quello che sta succedendo anche perché sapendo come lavora la comunità
Ho detto probabilmente mi auguro di trovare un minimo un qualcosa ho chiesto il loro sono bravissimi quando si mettono a favorire ci nostro lavoro
Non c'è una persona che vuole parlare
Non c'è neanche est immani che io pensavo va come teologo potrebbe anche magari dirci qualcosa adesso perché va bene c'è il conflitto in Ucraina però questa roba la chiamo roba così
Questa questo conflitto questa crisi che Celli nel Paese
Io o comunque la la sento la restituisco cerco di restituirla con una cosa importantissima che sta succedendo e però mi meraviglio che ancora non c'è una parola
Da parte ecco qui volevo chiedere anche Lucia come mai perché dopo che per esempio solo tre giorni fa
Noi abbiamo visto secondo me un punto di svolta importantissimo in quello che sta succedendo in Iran e che ci arriva qui con le agenzie perché altro non possiamo fare non ce ne sono in ogni cioè gli ottanta mila a Berlino
Di nel crocevia scusatemi per il tedesco che incassa insomma di vicino alla Porta di Brandeburgo gli ottanta mila sono un punto di svolta non so se sei d'accordo se siete d'accordo
E diceva Pedrali che anch'io ho conosciuto qualche giorno fa noi vogliamo non vogliamo farci vedere piccole ciocche di capelli vogliamo che l'Europa dica qualcosa no allora queste sanzioni arrivano però è molto molto lenta e tu hai ragione forse non sia anzi con l'ho capito probabilmente si attende anche di vedere cosa succederà sul fronte del patto nucleare quindi tutto un po'complicato a me dispiace
Vedere comunque anche laddove ci sono delle delegazioni di religiosi islamici come ho visto ieri alla nuvola
Cioè proprio il muro cade il muro ed è brutto nel senso che io capisco dice ma anche paura di parlare però ecco c'è tanto da costruire cerco di farlo ogni giorno prendendo me ne carico con
Pezzi mi auguro leggibili e poi e poi volevo segnalare un altra cosa magari a Mimma
Io sono in contatto con uomini in Journalism Amman che proprio oggi pubblicava un post mimate lo volevo dire anche Tiziana perché tu hai fatto l'elenco delle associazioni che hanno partecipato e loro denunciano l'arresto di beni venti giornalisti iraniani e dentro le carceri e di e facendo i nomi e cognomi con un video anche con i volti eccetera
E e tralasciando diceva noi non possiamo fare un conto completo di quelle che poi sono libere ma che vengono costantemente minacciate e e poi un'altra piccola e e qui concludo
Non so che cosa ne pensate voi forse lo sapete meglio di me io vedo visto in questi giorni tredici Dio le notizie che ci arrivano soprattutto tra i video che arrivano
Mediche che arrivano da a Teheran ed e tutto il resto del Paese Centocittà almeno insomma questo
Che ci sono le donne velate
Che sono quelle che hanno forse presi preso Gina Massa
Che individuano prima della guardia
Cosa tu stai facendo e se non gli piace sono loro che ti indirizzano
Non lo so nelle macchine ti portano via allora poi ho sentito intervista a RAI tre dove c'è questa donna iraniana che non si è fatta vedere
E era di spalle come tutte ci chiedono dice ma noi non stiamo chiedendo una riforma completa
Noi vogliamo soltanto la libertà di scelta cioè noi rispettiamo che alcune di voi voglio voglio mettere il velo no le mie concittadine ma
Dovete lasciare anche al resto di nuovo il fatto a a chi non vuole mettere il velo di quindi ecco non tutte chiedere anche una una un un po'una una sorta di
Il contentino no come dire vogliamo solo la libertà di scelta cioè di potere indossarlo o no il bello che comunque dice di bene dicevate bene e comunque un simbolo importantissimo ecco questo
Grazie grazie grazie mille
Insomma Lucia insomma abbiamo vissuto in Iran quindi sai che cosa vuol dire portare un velo islamico e sì in effetti c'è questa pulizia morale che gira per la per lecita soprattutto
A me è capitato più di una volta nel bazar vita agisce di essere fermata perché venivano fuori capelli quali quando capisci capiscono che comunque se straniera magari a chiudono un occhio questo sicuramente
E e invece poi capita quello che è successo a Massa mini io continuo anche a pensarla come diceva prima Lucia che sicuramente c'è anche una componente di discriminazione etnica
Sicuramente probabilmente fosse stata a dichiarano a magari non avrebbero osato fare tagli avrebbero forse fatto ma non magari in modo così violento come è stato fatto
E sulla permettimi di dire omertà da parte del mondo islamico anche mi meraviglio molto però è vero pure che molto spesso quando ci sono gli attacchi terroristici che abbiamo sempre chiesto ma voi cosa ne pensate di giovedì dissociare
E lo dico lo sapeva perché ci dobbiamo dissociare da qualcosa che non è nelle nostre corde cioè quando ci sono gli attacchi terroristici
Spesa andiamo a intervistare i musulmani perché vogliamo da loro una qualche un qualche commento no o comunque una a una definizione di quello che magari è successa invece ti dicono no ma lei non è che cediamo dissociare perché nel con quel mondo non abbiamo niente a che fare
E probabilmente con il regime islamico
Fu forse funziona la stessa cosa che l'ho detto prima quello che penso che questa qui non è una battaglia nei confronti dell'Islam ma mai una battaglia nei confronti del regime islamico iraniano che ben diverso
Da col voler condannare un'intera religione per quanto riguarda il discorso del velo io credo che oggi ma ormai quasi novembre due mila ventidue
Non interessa più la scelta del velo islamico in rame perché i problemi delle donne non è sola non sono solamente quelli del dell'islamico ma come diceva Lucia la custodia dei figli dopo il divorzio il la questione anche quando c'è un incidente dell'assicurazione
Che viene data in maniera diversa tra
A un uomo e una donna
Il discorso ereditario ma tantissime altre ci sono tantissime altre
Anche problematiche anche per riguarda anche per quanto riguarda diciamo i posti di potere perché vero
Che ci sono stati dei vari governi come quello di Ahmadinejād o anche quelle di Urbani nel quale c'erano delle donne che sono state anche vicepresidente eppure queste vicepresidenti che gli ho conosciuto personalmente come lasciando otto modo averli di fatto non ha potuto fare niente come approvato una volta dire che forse in un villaggio nel quale tutti gli uomini erano stati impiccati perché trafficanti di droga
E quindi le mogli erano rimaste tutte vedove e avevano bisogno comunque di un supporto anche economico
Da parte del governo se beccata anche lei diciamo degli insulti sui vari giornali iraniani e quindi insomma sono posti fittizi nel senso cioè sono lì ma poi di fatto non possono fare niente come del resto non potevo fare neanche il presidente quindi
E la cosa sul vero
Secondo me il velo non va guardato non va guardato in modo assoluto
Quando la Turchia di Erdogan rimuovere divieto del velo nei posti pubblici dell'università tanta Turchia e felice
Perché molte donne turche soprattutto provenienti dalle campagne della periferia del Paese soffrivano all'idea di doversi togliere il velo entrando l'università e quindi
A me è capitato anche di rispondere in contesti in convegni come questo
Ma guardate quante donne negli ultimi vent'anni sono entrate nell'università turche quindi tanti vede perché più donne di estrazione sociale diversa molte donne magari avevano famiglie conservatrici che dicevano Occo convalide lata un niente
Vado ancora più all'estremo Abbacus quindi nell'ultimo lembo di califfato in Siria dove sono gli irriducibili le mogli degli irriducibili io ho incontrato la persino le mogli dei fratelli Clannad
Che avevano rivendicato le voci della rivendicazione degli attentati a Parigi ci dissero noi ci siamo estremizzato e così siamo venute nel califfato perché la legge di Chirac sul divieto del velo non ci faceva sentire a casa in Francia
In Pakistan nello squat dove sono andata all'indomani dell'attentato che quasi è costato la vita Malalai ho intervistato le compagne di banco di Malala dei compagni di banco di Malala mi dicevano sotto il mirino ICI nascondeva Anci nascondiamo le cartelline
E andiamo a scuola
E ci sentiamo così protette cioè il bello non è un male assoluto ne è un bene assoluto non sia mai il vero male assoluto sia una costruzione
Se non è libera scelta e per molte donne iraniane evidentemente non lo è se no non sarebbero in strada in piazza bruciato
Grazie grazie veramente a Lucia rimane sempre appunto il fatto sempre sul velo che livello deve essere una libera scelta anche l'imposizione di non indossarlo è anche quello di imposizione quindi deve essere una libera scelta individuale che non ci siano a padri fratelli o mariti questo succede anche in Italia vediamo tantissime donne musulmane velate con tutto che potrebbero comunque non esserlo
E voglio sperare che non sia da parte diciamo di una costrizione maschile all'interno della famiglia ma che sia veramente una libera scelta
Prego
Io credo che il vero torto
In realtà diventando esso stesso un simbolo
Cioè è il simbolo di una della possibilità di una scelta esattamente allora il punto è questo
Quel velo tolto o quella ciocca di capelli tagliati
è il simbolo della affermazione di libertà qualunque libertà e anche della propria identità perché certamente quello che noi vediamo dei grandi eventi in Iran soste macchie nere tutte uguali no Persepolis di Marjane Satrapi cioè e perché le donne iraniane
Soprattutto se sono affluenti cioè se si possono farlo si rifanno il naso tutte perché vogliono in qualche modo esprimere la loro bellezza nel Terzo di se stesse unico che viene loro concesso dimostrare cioè io più mostrò di me e più mostro la mia diversità diversa scelta catene piaccia la ciocca viola piuttosto che gialla il fatto che mi piace il colore
Il velo Fiorito
E contro quella omologazione dall'alto forzata che ti schiaccia e che ti toglie identità che evidentemente l'immagine che il chador tutti uguali ci restituiscono delirante
Esatto sul velo islamico potrei parlare ancora per insomma mesi perché me ne sono occupata tantissimo sono stata anche all'università alzare anche star comma proprio perché volevo capire da quelle donne
Iraniana è così religiose perché portassero questo ci addolora perché non è solamente il chador sotto al chador portano comunque il velo che saluto con prettamente quindi sono andata lì proprio per per studiare per avvicinando un po'a quel mondo
E insomma son venute fuori cose che insomma ho raccontato nei miei scritti allora io credo che siamo verso la chiusura se c'è qualche altro intervento farei partecipare se c'è qualche d'un altro che vuole dire qualcosa
Altrimenti ricomincio con i saluti
Soprattutto i ringraziamenti ringrazio la federazione della stampa per averci ospitato ringrazio a Giuseppe Giulietti presidente della Federazione lo il segretario russo che prima è intervenuto
Maria lepri che ha parlato a a nome del segretaria dell'ordine dei giornalisti del Lazio Carlo Bartoli che ha partecipato in video con diciamo presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti ringrazio le mie relatrici Mimma Caligaris Roberta dal Zotti
Roberta ellissi ringrazio in ultimo che si è aggiunta diciamo la
La giornalista
Antonella Alba di Rainews punto it ringrazio euro comunicazione il direttore Giovanni De Negri che qui ancora fino sua fino all'ultimo insieme noi che a seguito la diretta sui vari social sappiamo sono mi sono levati vari messaggi che ci stavano seguendo
Ringrazio anche Radio Radicale per aver seguito questa nostra conferenza e insomma e averla registrata ringrazio Francesca che ancora le aggiungo ancora qui con noi ringrazio ancora Alessandra Mancuso che
Ha insomma ha lavorato tantissimo per questo
A Progetto che spero sia riuscito quello che vogliamo fare da proprio questo far parlare la comunità era Aniane soprattutto mandare un messaggio di vicinanza sì alle donne era Aniane sia tutto il popolo iraniano che sta lottando in questo momento PRI i diritti
Ma soprattutto direi che ne saremo sempre scorta mediatica e che continueremo fino a che possiamo insomma fino per sempre diciamo
A seguire quello che sta avvenendo in Iran raccontando anche qualora dove Zacapa loro dovessero a qualcuno prima diceva si stanno abbassando le notizie
Sull'Iran
Forse l'ha detto Riccardo Noury di Amnesty International che saluto così come saluto Elisa Maringola a di articolo ventuno che insomma ce n'ha raccontato anche la vicinanza da parte di articolo ventuno
Ecco noi non dobbiamo lasciare che questi direttori si spenga no sull'Iran mai sulla comunità era mi Anna e soprattutto insomma parlo anche da attivista
A stare accanto al loro affinché appunto ci sia perché in questo momento bisogna schierarsi o con la dittatura o con a chi vuole i diritti chi vuole la libertà e io non sono la mia scelta l'ho fatta la sapete tutti quanti è quella insomma per la libertà grazie a tutti
Grazie veramente