Seminario di studi sull'informazione radio-televisiva organizzato dall'USIGRAI (Unione Sindacale Giornalisti RAI)

Gli hanno detto
Grazie nella stesura
Volevo giovanile
Va beh certo la comunque votato scusate
Bene io segue immediatamente l'indicazione data dal nostro presidente ieri
E dove delle indicazioni per punti
Allora il primo punto dal quale vorrei partire sono tre parole
Pari dignità di cui si è parlato molto né ieri è relais
Perché dico queste cose qui che
Lavora nelle sedi regionali sa di che cosa sto parlando
Nel senso che anche noi non ieri nei discorsi che abbiamo sentito qui molto interessanti
Finalmente si sta prefigurando un modo nuovo di lavorare nel rapporto tra le testate nazionali diciamo le redazioni centrali
Le sedi regionali allora io inviterei a riflettere i colleghi ringrazio in particolare Barzoni su questo tema esse si avvia una riflessione molto
Attenta su questo punto perché in realtà come si lavora oggi nel rapporto tra le sedi le testate nazionali
C'è un appuntamento mattutino intorno alle nove e questo lo dico forse lo sappiamo tutti ma facciamo una riflessione insieme
C'è un appuntamento intorno alle nove nove e mezzo in cui da tutte le sedi si danno delle indicazioni sui servizi eventuali che ci sono nell'arco della giornata
Dall'altra parte di questo baracchino ci sono dei colleghi delle testate nazionali che ascoltano cercano di capire di che si tratta e poi vanno a riferire in una riunione che si svolge intorno alle dieci nelle redazioni centrali su quello che è stato riferito dalle sedi
Ora
Non credo che questo possa essere sufficientemente rappresentativo di quello che la realtà
Dell'informazione nelle sedi regionali ma soprattutto come diceva molto bene Vittorio Fiorito ieri sera
Il tipo di rappresentazione della realtà
Di queste nostre sedi regionali ma perché dico questo ieri mi hanno molto colpito gli interventi di don Vincenzo
E di Carraro
Perché mi hanno molto colpito perché rappresentano l'esigenza della popolazione civile nessun tipo di informazione diversa rispetto a quella che viene data di questo Paese io ricordo sempre a questo punto mi mi ci ha fatto pensare proprio una cosa che ha detto Giorgio balzo nella sua relazione ieri parlando di Crotone
Allora ho visto dopo Crotone dopo come ne abbiamo parlato ho visto anche un servizio del Dipartimento scuola educazione su un'esperienza Bovalino
Perché bisogna stare molto attenti a queste cose qui perché noi abbiamo un modo di rappresentare la realtà in movimento nelle realtà regionali che è sempre parziale
Ed è sempre legata alla cronaca
Allora che si tratti di cronaca nera che si tratti di abbiamo sempre la tentazione la tendenza a rappresentare le cose o come rabbia è stato detto ieri molto bene o come ribellione mai una volta che si rappresenti quello che c'è in re realmente il movimento in trasformazione nella realtà di questo Paese
Voglio raccontarvi un aneddoto quindici anni fa quando ancora insegnavo e arrotondava facendo la guida turistica
Mi capitò una comitiva di piemontesi in Sardegna
Le stavo trasportando
Non guidavo io ma l'autista andavamo insieme in pullman dalla Ogliastra che una Regione centro orientale della Sardegna verso Nuoro
E attraversavamo una zona estremamente abbandonata della Sardegna una zona brulla bene questi signori a un certo punto mentre prima cantavano a squarciagola nel pool non tutti divertiti a un certo punto sono zitti
E c'era una grande tensione in questo punto non certo punto ma come ho chiesto al questi signori per quale ragione viaggiavano così
Avevano il timore che da un momento all'altro dalle curve di questa strada saltassero fuori dei briganti armati
Che
Pronti ad assaltare il pullman e a rapinarli non solo successivamente arrivati a Nuoro espressero la grande sorpresa di vedere questa città che era una città civile una città sviluppata
Una città con i suoi edifici sui servizi pubblici la sua la sua vita quotidiana erano convinti che a Nuoro se circolasse ancora con la coppola in testa e il fucile in spalla questi erano dei piemontesi
Ora perché ricordo sempre questo aneddoto
Perché ho paura che non abbiamo fatto granché per modificare questo livello scarsissimo di conoscenza di quello che c'è in questo Paese
Buongiorno
è lei mio timore è che la mia e voglio dire la mia paura la mina come dire
Che anche facendo il lavoro che stiamo facendo quotidianamente delle sedi regionali non riusciamo a modificare questo livello di conoscenza proprio perché siamo ancora affidati al relais
Guardate che non è una questione sembra una questione così da da di poco conto eppure se si pensa che gli appuntamenti tra le testate nazionali e le sedi vengono affidate soltanto ad un colloquio distratto e veloce di pochi minuti
Potete immaginare che tipo di rappresentazione ci possa essere di questa realtà in trasformazione
Ecco perché
Mi hanno molto colpito gli interventi di don Vincenzo e di Carraro perché l'esigenza che viene da questo Paese è un'esigenza di tipo assolutamente diversa rispetto alla proposta che noi facciamo
Ma che tipo di proposta facciamo noi
Io
Mi son piaciuti molto gli interventi del segretario e di Giulietti perché danno un'idea della volontà di modifica di cambiamento dello sforzo grande di cambiamento che come giornalisti RAI siamo facendo mi piace molto l'idea di impegnarmi per un'azienda RAI che sia il luogo delle libertà
Perché la cosa che è stato quando Berlusconi non mi preoccupa tanto come dipendente RAI mi preoccupa come cittadino
Mi preoccupa perché se noi abbiamo se stiamo modificando uno Stato che si reggeva su blocchi di potere
E se a questa trasformazione contrapponiamo un nuovo blocco di potere che si regge su cose spaventosa e come quello che il progetto Berlusconi
Bene dobbiamo avere un luogo dove questa cosa venga contrastata venga controllata e possibilmente venga sconfitta
E questo luogo può e deve essere la RAI ma perché può e deve esser la RAI proprio per le cose che si dicevano ieri sul rapporto che c'è tra la RAI e il Paese e la democrazia di questo Paese
Allora siccome non ci dobbiamo impegnare per un progetto di grande trasformazione
Io sento i limiti di questi ritardi nel senso che probabilmente anche noi stiamo pagando lo scotto della lentezza del dibattito politico in Italia le cose che stanno facendo i magistrati
Le cose loro procedono per la loro strada parallelamente all'iniziativa dei magistrati non c'è una iniziativa politica
Che segua il percorso della grande trasformazione di questo Paese noi stiamo a guardare noi parlo come cittadini italiani stiamo a guardare più o meno interessati quello che fanno i magistrati
Però parallelamente non abbiamo avviato una grande iniziativa politica che disegni che cosa deve essere il nuovo Stato
Guardate che anche limitarsi a spettare il maggioritario secondo me è un grave errore di prospettiva
Perché noi ci fermiamo soltanto ad aspettare la trasformazione istituzionale ma lo stiamo facendo nessuno sforzo per capire che trasformazione politica e culturale questo Paese deve attuare
E questa cosa si riversa direttamente sul nostro lavoro di giornalisti io credo che le resistenze che ci sono le paure che ci sono a cambiare questo assetto della RAI
Nascono proprio dal fatto che noi non abbiamo sufficientemente sviluppato il dibattito politico su cosa deve essere il nuovo Stato
Anche noi siamo ancora fermi alla tripartizione ma non perché ci fa comodo ormai voglio dire superata la paura e la tutela della lottizzazione noi non abbiamo più la capacità di pensare politicamente in modo diverso rispetto a quello che è stato fino ad oggi
Per cui io dico le paure le resistenze nascono da questa carenza di dibattito politico
E noi dobbiamo insistere su questa strada però tenendo conto di alcune da alcuni elementi allora voglio dire con estrema franchezza che il nuovo che si è mosso nell'informazione radiotelevisiva di questi anni non bisogna dimenticarsi sono intorno a che cosa può ha ruotato
Allora noi non possiamo pensare di sostituire di cancellare questo
Progettando qualcosa di nuovo senza le tutele senza la tutela che il giornalismo critico il giornalismo presente sul territorio permanga nell'informazione regionale era e nell'informazione della RAI
Voglio fare un esempio
Io ho fatto un'esperienza per due anni al TG due porrò conservato un rapporto di forte amicizia con i colleghi del TG due
Voglio dire che cosa è successo per ecco perché seguo con molta attenzione quello che sta accadendo al TG due che cosa è successo dopo questo stravolgimento politico in questo Paese
Che si sono liberate delle forze che erano contrari perché erano diciamo controllate
E il TG due sta facendo uno sforzo di grande rielaborazione giornalistica per cui se lo si segue con attenzione si vede che c'è un'informazione che è drasticamente cambiata rispetto non dico molto a un anno fa
Questo che cosa vuol dire vuol dire che è un segnale importante e positivo della capacità professionale dei giornalisti RAI
Di inventarsi di procedere di ritornare a fare informazione senza le etichette
Questa è una colonna strade importante che non ci dobbiamo impegnare a seguire Claudio
No ho quasi finito
E per concludere sì sì ma io sono assolutamente d'accordo
E anche allora
Poi poi citato da Repubblica per cui
Per concludere ritornare in appunto a questo discorso sulla trasformazione sul cambiamento
Io ritengo che sia indispensabile che Noemi ritorniamo a fare
Ritorniamo a vivere la nostra esperienza professionale come cittadini del Paese
Nel senso che innanzitutto siamo cittadini e utenti della RAI io questa cosa non la dimentico mai nel senso che la prima cosa
Io sono un ascoltatore della radio e sono meno un utente televisivo dico meno perché la radio mi piace molto di più dalla televisione
E dico subito perché voglio concludere esprimendo giudizi che mi piace molto il progetto illustrato ieri dal Romita
Mi piace molto perché è una trasformazione generale dell'idea di che cosa deve essere la radio
E di come la radio si può e si deve rapportare a questo Paese perché è ora di finirla
E finita credo ma ancora ci sono delle resistenze probabilmente d'ordine culturale un po'non più politico
Sul legame tra informazione e potere dobbiamo progettare una cosa diversa e che sia di nuovo quello che un tempo era la radio anche se con i limiti lacciuoli e tutto del rapporto tra l'informazione e il Paese
Quel Progetto radio secondo me è un progetto che può funzionare
A me personalmente è piaciuta molto e però vi ricordo ancora il relais per concludere così come avevo iniziato se si deve attuare quel progetto non si può più andare avanti correre
Nel senso che la organizzazione dell'informazione e la progettazione dell'informazione non può tenere conto di questo appuntamento ridicolo delle nove del mattino
Perché non è lui che si capisce che cosa sta avvenendo nel Paese che che cosa sta avvenendo nelle redazioni
Bisogna però vedere bisogna prevedere bisogna pensare a degli appuntamenti a dei momenti di verifica di incontro e di confronto su che cosa avviene nelle singole realtà regionali per poi decidere come intervenire
Sia con trasmissioni sia con appuntamenti li informativi sia con appuntamenti radiofonici e televisivi per questo è indispensabile però che si vada ad una modifica del rapporto tra le testate centrali le redazioni periferiche perché è vero impegniamoci per la pari dignità
Tra colleghi cosa che non esisteva fino a qualche tempo fa ed importante che ieri questa cosa sia venuta fuori finalmente a chiare lettere però la cosa che è ancora più importante che ci sia pari dignità nella rappresentazione dei cittadini di questo Paese
Perché non c'è pari dignità quando dei siciliani si parla soltanto quando ci sono i morti ammazzati dei sardi si parla soltanto quando ci sono i sequestrati
E così via
Nel senso che la pari dignità secondo me e da raffigurare all'interno di questo Paese vi ringrazio
Grazie Flavio io io devo sottolineare gli ottavi ha parlato esattamente dieci minuti mi ricordo o onde evitarne poi di essere di apparire scortese
Non vorrei esserlo ma non voleva e anche apparirlo
Che questo era l'accordo che avevamo preso fra di noi ieri sera
Un massimo di dieci minuti per l'intervento
La raccomandazione vale per tutti mi permetto di dire che vale anche per Fulvio Grimaldi che è iscritto a parlare
Per allora Alessandra Mancuso ce l'ho visto pochino un poco
De Cesare
Io ricordo no capisco diciamo
Ventinove
No bulgara
Meritano
Sostenendo
Cacciata dall'Usigrai non so da chi
Emendamento arriverà non possono parlare con la Roma sono
Passiamo mai gran primo disegno che guarda caso vigiliare medio-piccoli decide sulla
E guarda caso progresso straordinario banale avevano sei ottobre sul congresso straordinario che la categoria sul nuovo Statuto puntuali arrivati alla vigilia spiegare l'autorità
Istruzione per le televisioni del sindacato vedevo questa informazione perché Sanremo non è oggetto cioè prepara farà alterazione dalla stampa che aprirà appare attonita forgiato vedere riaprirlo
Poi come sapete sta fondando
Dicono che è un bastardo tra l'altro devo dare qualcosa favorevole la polemica infuria
In modo che siano va bene quindi a maggior ragione eserciti all'epoca repubblicana a garantire che lo sciopero selvaggio accogliesse già al congresso secondo me temo però stando nella foto improvviso vedo necessario i cercherò io la prossima volta lo politico
Io cercherò di essere forse ancora più breve di cinque minuti perché nel nelle relazioni di di Peppe di di Bazzoni
Ci sono molte delle delle cose
Che in cui io credo fermamente beh innanzitutto questa filosofia rovesciata della dibattito sulla riforma della della RAI
Anche stamattina vediamo i giornali che ci raccontano che ci saranno quattro telegiornali e via dicendo questa del lo sport preferito di della carta stampata di di questi ultimi mesi
Invece sia nella relazione di Bazzoni che di di Giulietti
La filosofia è capovolta proprio perché invece il il problema è quello di individuare la filosofia di di fondo del servizio pubblico del del del futuro e e proprio su questo elemento che vorrei intrattenere perché anche del dell'intervento di ieri di del presidente Dematté
Tutto questo non viene fuori cioè l'impressione che ho avuto io Michele continuo sempre di più da vere e che questi quattro cinque garanti più direttore generale siano stati chiamati come dei managed perché devono fare in qualche modo pulizia di bilancio pulizia organizzativa che hanno scoperto che la televisione e belle fa spettacolo allora fanno spettacolo
Ma non sono per nulla all'altezza vedremo martedì di proprio di proporre una una filosofia perché il problema è che la filosofia diventa reale in in molti passaggi della vita politica istituzionale non hanno la minima concezione di quello che hanno fatto ad esempio presidenti di altri enti televisivi
Uno per tutti un'esperienza che poi molto probabilmente sarà anche uno del dei termini di confronto di questi dirigenti il presidente del televisione francese televisione francese si è trovata avere tre reti è passata attraverso la soluzione ideologica della privatizzazione della della prima rete e oggi si pentono bene il presidente della televisione francese proprio quest'estate ha pubblicato un un libro perché poi ecco i nostri dirigenti lanciano messaggi cifrati perché abituati culturalmente con il vecchio politico con il vecchio sistema politico sulla stampa i presidenti degli altri enti televisivi fanno ricerche studi si consultano con con i dipendenti fanno grandi audizioni come presidente da BBC che sta consultando ventitré mila dipendenti qui bastano cinque sei dieci tirati fuori dal dal vaso di di Pandora
Ad esempio presidente della televisione francese serve borsa passato un libro che si chiama la televisione del pubblico
E allora palla ricerca del che la filosofia di fondo del servizio Pubblico
Individua la televisione di tutti e la televisione del pubblico beh io mi aspetto martedì se non sarà così poi si penso sarà difficile anche confrontarsi con questa dirigenza che questi signori ci presentino una filosofia di poche righe non organigrammi compatibilità basate su sulle vecchie logiche politiche nel nostro sistema rappresentino
Cinque punti come ha fatto ad esempio il presidente della televisione francese
In cui si individuano i cinque capi salti che individuano la nuova televisione del pubblico la televisione di tutti i nel sistema misto e di questo che abbiamo bisogno perché di fatto lo diceva adesso Giulietti sulla televisione
Cioè la prima redistribuzione di potere forse dal dopoguerra ad oggi i servizi pubblici nascono in Europa nel son già passati dieci minuti no
Nascono nel dopoguerra per con determinata impostazione perché era la guerra fredda oggi son caduti i muri oggi la televisione diventa e acquista in in in pieno il ruolo di potere che ci ha non è un caso che sul rischio addirittura per la civiltà si muovano e parlino il grande filosofo liberale Popper e voi TWA
Strana cosa sono anche abbastanza in in sintonia noi che facciamo televisione dal dal di dentro
Molto praticamente neanche ci rendiamo conto di quali sono le le portate delle delle innovazioni che sono incorsi in altri Paesi fosse iniziano a ragionare qui nel nostro Paese si usa la la televisione come scappatoia in una temperie politica
Molto particolare di ricomposizione del potere per usarla come strumento di potere e guarda caso l'operazione Berlusconi che unica
Al mondo in termini di utilizzazione proprio del televisione e privata si trasferisce nel nella congiuntura politica con la proposta di creazione del soggetto politico in una fase di questo tipo con le difficoltà anche normative in qualche modo e costituzionali che che abbiamo perché mentre in in Germania ad esempio la televisione la radio è disciplinata dall'articolo cinque della Costituzione il nostro articolo ventuno non dice niente
Le tutta la sento le le sentenze della Corte costituzionale
Fino ad oggi erano basate su una prevalenza dell'articolo quarantatré della della Costituzione quindi sul servizio su una lettura poiché a tecnica del del servizio pubblico e non sull'articolo ventuno oggi siamo anche un passaggio di questo tipo tutto si riversa sull'articolo ventuno
E quindi sulla capacità di esprimere informazione del del mezzo televisivo
Io che sono perfettamente d'accordo con il percorso illustrato da Barzoni e Giulietti il problema è lo statuto dell'impresa televisiva che rimanda il problema più complessivo della ridistribuzione
Del del potere nel mondo dell'informazione all'interno del del sistema democratico quindi lo statuto dell'impresa giornalistica però oggi è la televisione che deve fare questo discusse deve farlo la televisione pubblica proprio perché è qui che si gioca di più il potere
Dovrebbe ecco lo statuto fissare cinque punti cardine sei il alcuni le illustra atti Giulietti che la contraddistinguono rispetto al privato in termini di vecchio servizio pubblico
Con tutti i servizi che guardavano al all'utenza ma anche guardando in qualche modo alla concorrenza in termini di qualità di informazione
Il l'applicazione da parte dei giornalisti della deontologia dell'etica professionale con forse qualcosa in più ancora rispetto alla carta
Della dell'ordine e della della Federazione quella sorta di giuramento di Ippocrate che di cui parlava
Popper ma soprattutto e qui è il il punto qui forse si riesce a individuare a dare contenuto a quel massimo di libertà che ci può essere nella televisione pubblica
Dobbiamo in qualche modo cambiare sintonia trovare degli strumenti nuovi
Per ridistribuire anche il potere all'interno del dell'azienda non può essere che solo nell'azienda pubblica televisiva italiana ci sia ancora del del dirigismo
E ora di riconoscere e mi rendo conto che ci sono dei problemi proprio normativi da da risolvere ma con la possibilità di autorganizzazione dell'azienda
Questo è un passaggio di trattativa che si è si può fare quello dello statuto di A di redazione contrattando con con l'azienda idee livelli di possibilità di intervento e di riconoscimento
In termini di autonomia dei a dei ruoli dei tre Poli su cui si basa l'aziende che nell'azienda pubblica devono s in quanto pubblica trasparenti perché anche questo un servizio per il pubblico da una parte l'editore che vedremo come sarà con la riforma della Mammì se sarà il Parlamento se sarà qualcos'altro o se sarà l'azionariato popolare
Dall'altra i direttori ma dall'altra
E qui ad esempio la l'elaborazione TA dimezza CD deve indurre a fare una riflessione di questo tipo i corpi redazionali la ribellione del TG uno non era una ribellione e basta era anche la dimostrazione che i corpi redazionali i giornalisti
Sono i titolari innanzitutto nel nel pubblico dei diritti fondamentali e quindi di di espressione e di incidere sulla qualità del prodotto dopo l'elezione di giornalismo le lasciamo fare agli altri
Ringrazio decies
Spento ancora una volta di mettere un po'd'ordine in questa nostra mattinata
Alessandra Mancuso per favore poi devo ripeterla Fulvio che immediatamente dopo prende Luís la parola altrimenti sono costretto a passare perché ci sono dei colleghi hanno impegni redazionali
Grazie ad essa
Allora l'intervento che mi ha preceduto diciamo fa da sfondo perché inquadra questioni generali sul servizio pubblico e mi permette quindi di entrare nel in questioni invece un po'più specifiche che attengono all'informazione regionale
Innanzitutto la risorsa Regione le sedi regionali sono l'ossatura della RAI è stato scritto nei documenti elaborati e portati qui in modo egregio ella risorsa in più che alla RAI rispetto alla televisione privata
Alle tv private una delle ragioni di essere fondanti della RAI i colleghi delle testate nazionali che continuano a pensare in termini di centralità appunto delle loro testate sono espressione del vecchio e visto che poi ci hanno riportati i commenti tra il patetico e il divertente sulla sulla nostra presunta sul nostro essere analfabeti e simili sarebbe bene che questi segnali
Arrivassero proprio ai colleghi delle testate nazionali
Quindi valorizzare perché appunto i colleghi delle sedi regionali e cioè una straordinaria mi sembra Ritz sintonia tra tra noi questa volta credo che faranno sentire il loro peso non ci stanno più ad essere trattati come giornalisti di serie B analfabeti e cose di questo genere
Quindi valori anche perché valorizzare la risorsa Regione non significa fare dei telegiornali provinciali significa fare dei telegiornali nazionali ecco le trasformazioni tecnologiche che ci attendono
E satellite cavo e cose varie casomai ad entrare in crisi potrebbe essere proprio modello del TG regionale del TG nazionale perché la richiesta di informazione regionale in crescita e basta vedere bilance dei quotidiani regionali
Quindi nell'impostazione diciamo le cose che sono state dette con delle sedi regionali come terminali sul territorio parte integrante del nuovo modello di informazione della RAI qualunque esso sia
E non deve rimanere una petizione di principio bisogna studiare come concretamente si realizzato un diciamo con quale struttura organizzativa
Ora a proposito della rete federata se l'ipotesi di rete federata e quella come ci sembra di capire
Dall'fosse di documenti così che siamo riusciti a carpire
Cioè ipotesi di aziende regionali a maggioranza pubblica che si basano con accordi con soggetti privati università e simili
E io credo che dobbiamo porci non è questa a questa ipotesi per una serie di ragioni che credo siano validi
Innanzitutto perché significa scorpori Zare l'azienda creare tutta una serie di piccoli satelliti col fine non ultimo di controllare meglio
E indebolire la forza dei giornalisti che guarda caso i giornalisti RAI assieme a quelli della Mondadori sono stati gli unici a opporsi alla Mammì quindi forse un disegno in questo senso può può anche esserci non è solo dietrologia
Perché significa rafforzare i poteri dei palazzetti locali
Perché nel sistema maggioritario il controllo dei palazzetti locali sull'informazione regionale sarà strategico perché non tutte le Regioni contano sulle stesse risorse quindi non avremo sedi regionali di serie A B e di serie C
Perché sarà un bel dire che l'informazione resterà ancorata al carro nazionale cioè che le redazioni anche in queste aziende regionali resteranno
Ancorate al carro nazionale se poi i cordoni della borsa tirarli saranno comunque dei nuovi padroncini li chiamo così
Perché comunque non ultimo sulla costituzione di aziende regionali si scateneranno inevitabili appetiti e siccome Tangentopoli si deve avere insegnato qualcosa
Bisogna anche porsi il problema di chi controllerà le eventuali pastette che possono realizzarsi
Altre ipotesi aperta nella relazione per esempio di mezza perché mi sembra che appunto si ci stiamo confrontando su varie ipotesi è quella di produrre su base locale alcuni servizi lo faceva
Riferimento a traffico teleassistenza e cose di questo genere io credo che non ci sia bisogno di scomodare la rete federata per pensare a delle convenzioni con i soggetti che esistono sul territorio
E quindi arricchire di nuovi servizi l'informazione quello che già facciamo
Basterebbe studiare individuare dei modelli di convenzioni e però controllarmi poi c'è esercitare un controllo da parte del sindacato sosta convenzioni e ultimo punto una rete sono regionale anche qui sono state avanzate diverse ipotesi io credo che noi dovremmo porci se si vorrà fare passare l'idea di un'informazione regionale relegata ad una rette con un tre zero con una cappello diciamo di informazione nazionale affidata comunque la TGR la vecchia esperienza di partenza di Rai tre
Dobbiamo renderci conto dell'i dati lo dimostrano che il traino dei telegiornali nazionali ha fatto crescere i telegiornali regionali come audience siamo al secondo siamo la seconda testata e e io credo che anche il la ricchezza e il prodotto lei l la creatività che abbiamo messo in questi telegiornali regionali ha contemporaneamente arricchito anche e la testata nazionale che appunto faceva da traino questi telegiornali regionali quindi siccome va scartata quest'ipotesi di disancorare l'informazione regionale da una dall'informazione prodotta da una testata nazionale anche perché il rischio sarebbe avere ascolti ridicoli e senza ascolti non avremmo potere di contrattazione
Quindi aggancio con le testate nazionali problema della trasversalità secondo me aveva senso questa richiesta che facevamo ed in nel passato in un sistema in cui nel sistema che poi quello attuale in cui giocare a tutto campo ci sembrava la chiave per noi che delle sedi regionali di aumentare visibilità e potere di contrattazione ma se puntiamo l'informazione regionale come un forte connotato della nuova RAI l'identità di Canale credo che ci giocherà di più
Il problema è perché non chiedere a questo punto visto che abbiamo intenzione di buttare in questa riforma tutto il peso che abbiamo non soltanto numerico perché siamo poco meno della metà dei colleghi ma soprattutto di il peso di ricchezza di risorsa che abbiamo perché non puntare ad essere agganciati con la testata nazionale di maggior ascolto cioè questa secondo me come colleghi delle sedi regionali deve essere il tentativo cioè veri dell'agganciamento appunto con il TG che avrà che verrà studiato diciamo per un target più
Punta di lager ascolta
E questo anche perché appunto in termini di ascolto dicevo poco fa il pubblico ci ha premiato con buona pace di chi pensa che tra i colleghi tra i colleghi delle sedi naz delle testate nazionali che noi siamo ancora degli zulu grazie
Grazie ad essa
Fulvio Grimaldi subito dopo giorni rossi
A me pare che
Una pesante ipoteca gravi sul
Sua discussione che si è fatta fino adesso negli ultimi mesi su tutto questo processo di cambiamento di riforma
E queste poteva si chiama dei contestualizzazione sembra che tutto questo che sta avvenendo avvenga sotto la campana di vetro
Vedo sento molto raramente nel discutere nell'affrontare le problematiche della riforma aveva RAI
Di una cornice che ponga questo processo come non può non essere posto soprattutto l'operatore dell'informazione che dovrebbero avere sempre una visione globale delle cose in aggiunta una cornice nazionale ed internazionale noi tutti assistiamo credo non ci siano dubbi ha grandissime trasformazioni a livello planetario livello nazionale di cui noi alle nazionali siamo un'espressione particolarmente avanzata e specifica
Vediamo che in tutto il mondo si sta operando per una redistribuzione
Era ormai della ricchezza con la concentrazione della ricchezza in nelle mani di sempre mi è un numero sempre più ridotto di persone sempre più rigide e l'allargamento della povertà a livello sia delle singole azioni anche richiesti soprattutto livello nord-sud
A strati sempre più tasse sempre più grossi
Questo comporterà necessariamente storicamente dimostrato è una banalità una concentrazione del potere un'atomizzazione della opposizione l'antagonismo delle persone sulle quali viene imposto questo tipo di processo attualizzazione che lo vediamo nelle varie fasi di balcanizzazione che si svolgono in quell'area in Somalia nelle varie parti del mondo dove i grandi poteri intervengono appunto con questa o con questo obiettivo di spezzettare subì suddividere disperdere
Se questa è una tendenza generale come io credo non possono essere negato vorrei chiedere al agli amici del sindacato per il quale ho molta stima ai quali per versi personali devo essere anche grato se posso rispondermi nel corso di queste giornate a alcune domande fondamentali
Allora io voglio tirare alla sindacato se sotto questa corre sotto questo ombrello sotto questa visione generale che è caratterizzante del nostro momento la nostra epoca
Le cose che si sono svolte nell'ambito del cosiddetto processo di riforma siano da considerarsi coprente Abul ciò non depresse collegata allora quando si passi passa da una da un governo della RAI che non è risponde più Paolo a una commissione parlamentare vigilanza continuare transazione che tutti quanti conosciamo dei quali già in particolare sono una vittima modesta ma sanguinante
Non rappresenti una e il passaggio da un un editore parlamentare come sopra Ambra dice Lanza a e un quindi una un un elettore del consiglio da Bisanzio né di questa portata di questa vastità di questa città pure a due personaggi che sono considerati sopra le parti e questa definizione io non accetto perché non ho mai capito Vasilica stare sopra le parti e non credo che esistano persone sopra le parti è una situazione ha una carica istituzionale che Lidia finisca come tali credo sia una parola una una un procedimento uno un concetto completamente astratto
Da tanti a due
Un consiglio d'amministrazione che scende da sedici membri a cinque membri se questo non si ponga anche esso in questo quadro di una concentrazione dal del potere di una riduzione delle sfaccettature dell'articolazione della delle idee delle opinioni dei punti di vista
E così di seguito fino alla riduzione della molteplicità dei telegiornali a questa prova proposta mezza che ne vede essenzialmente uno che faccia di USA e l'altro e lascia profondamente il terzo tempo non esiste regionalizzato ha una sua funzione completamente diverso e più grossa arsenale
Io vorrei sapere a proposito avrebbe potuto mezza è questa la domanda fondamentale alla quale io esigo una risposta insieme a tutta la mia redazione in particolare anni comitato di redazione che in questo senso si è espresso a quale mi sento molto vicino
Che cos'è
Il progetto del sindacato mezza avanza questo tipo di discorso
Il canale delle news di calare le e degli approfondimenti entro oggetto del sindacato lo ha detto lui ieri in sindacato no Michele Mezza il sindacato alla sindacato dei fatti Rezza perché deducete Pato dispose completamente diverso
Di grande disponibilità di possibilità di studiare varie opzioni eccetera certamente non una cosa talmente riduttiva che addirittura è più riduttiva nei confronti a e a quello che fino adesso il consiglio dell'ESA d'amministrazione avanzato come ipotesi di riforma
Che qual è la posizione e se è una posizione non è un univoca questa posizione deve essere reso unico che viene fuori un progetto qua
E prima del ventotto deride fuori questo progetto e prima del ventotto credo che ne pensa anche sottoposto democraticamente all'assemblea dell'Usigrai cioè ai giornalisti e Usigrai tutti perché noi sicuramente del TG tre la nostra maggioranza non siamo d'accordo progetto mezza lo abbiamo espresso un documento approvato
Dalla nostra assemblea di redazione
A parte il fatto che sul merito soltanto di parola me mi sembra solamente stralunato completamente fuori da una qualsiasi visione della professionalità
Che si possa parlare di Neuss accadrà proponimenti quando io parlo da mo'della foca monaca che scompare nel golfo di Orosei devo parlare della corte d'amore delle del del danno turismo devo parlare delle cento
Dieci specie animali vegetali che spariscono ogni anno
Oddio semplicemente dire che mostra Mona foca monaca quando io faccio il gruppo l'alta velocità dopo la soltanto del grande progetto di avvelenamento cogliendo l'Europa deve avere l'hanno fatto e questo comporta un taglio alle linee secondarie sono l'utenza principale del nostro del nostro Paese
No allora concludere purtroppo sento tintinnare il bicchiere della presidenza
Ecco io credo e noi che le TG tre a maggioranza crediamo che ridurre il pluralismo sotto con la scusa della lotta lavori lottizzazione sia una strumentalizzazione che il pluralismo va rilanciato e epurato della lottizzazione
Ed è quindi parlare di una relazione di riduzione delle emittenti nazionali sia una cosa che sia profondamente contrariato patrimonio culturale come si espresse in questi anni dal pubblico e come è stato articolato dai giornalisti
Una un attentato alla alla creatività e la creatività era essenzialmente negli ultimi sette anni come è stato quello delle siamo consumatori avvocati era nel Nord attestata TG tre della Rete Tre tanto questo diventato vecchio
Mi sembra un'operazione molto ma molto strumentale quindi in conclusione voglio che il sindacato pro prospetti un progetto unico si chiarisca se mezza e è il ponte tra sindacato se volete è è un altro progetto se se è un gioco delle parti insomma se venga fuori questo progetto all'assemblea
Nella dell'azienda grazie grazie Fool
Rossi per favore sono costretto a ricordarti che dieci minuti vale anche per te
Vorrei che i colleghi non non
Mi evitassero quando io fui segnalo che ricevono già trascorso di come dire segnalare che la presidenza sta compiendo un atto di imperio la presidenza sta compiendo un servizio io sono arrendevole va proprio perché sono arrendevole sono anche arrogante allora fate la cortesia seguita da un'osservazione di questo genere ve lo dico subito per evitare incidenti poi al seguito
I colleghi che non hanno nulla da fare per favore o si mettono a sedere o vanno fuori e chiudo la porta
Ci eravamo detti ieri sera e stamattina ci sarebbe stato una punta di un pianismo prussiano per favore
Lo si ma nella Commissione
Tecnico-consultiva ha preso quest'impegno di rielaborare un testo su una ricerca sulle risorse finanziare le nuove tecnologie individuano anche scenari futuribili che però sembrano già hanno i vicini
Cercherò di essere abbastanza conciso nel nel leggere quello che sicuri nella nella elegge quello che abbiamo scritto va però ricorda si sente poco asset ok
L'innovazione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni del trasmissioni via etere satellite cavo è in continua trasformazione seguirne il corso della novità potrebbe significare diventare dei neo consumisti
Cioè soggetti che subiscono positivo passivamente le offerte del mercato più che determina me le scelte anche produttive oggi le parole magiche che nel settore dove non sono la multimedialità e l'interattività soprattutto la televisione sarà potrà essere tra breve interattive far parte di sistemi di mezzi
Si va insomma verso quello che viene definito dai tecnici un monitor di personal computer comuni che c'è un comunicatore personal computer ovvero un televisore in grado di ricevere trasmissioni informazioni di dal satellite dal cavo telefonico ma soprattutto questo tipo un monitor non sarà passivo interagiva con chi trasmette i programmi siano essi realizzati da un network siano invece realizzati da enti società o addirittura tra individui singoli l'utente Rai per fare un esempio hanno e più vicino non non solo potrà ricevere passivamente i programmi d'intrattenimento le notizie dei telegiornali ma potrà utilizzare varie finestre nel suo figlio
Per dialogare direttamente con altri soggetti oppure risponde a determinati programmi educativi trasmessi sempre dalla Rai oppure vedere cosa succede in contemporanea su altri canali o ancora lavorare sempre in simultanea con il proprio personal computer
Esistono già questi aggeggi che possono sembrare
Dei dei mostri sono sistemi integrati che oggi sono al commercio sui venti venticinque milioni
Potrebbero essere molto utili per quello che riguarda per esempio questo sistema integrato nella corrispondenze estero regionali perché permettono oltre alle funzioni citate come quelle dell'editing
Il montaggio di filmati immessi nel personal computer commi che ad alta definizione tra l'altro e tutto può essere visionato con temporalmente contemporaneamente tra chi si trova si trova sul luogo del fatto e il centro del network cioè la zona centrale
La redazione principale non solo ma avendo sottomano un personal computer ad altissima velocità e memoria si può sempre richiamare l'archivio immagine sonoro e mixare il tuo
Questo sistema multimediale si avvale di tecnologie di trasmissioni tre tecnologie ISDN di fra pochissimi anni il più innovativo Atm le fibre ottiche il satellite tutte e tre queste scelte di trasmissioni sono già utilizzate dai colossi delle molti delle telecomunicazioni come la British Telecom Lai Tinti la GE da bella e Messiaen meglio su queste si assiste pertanto ad una specie di terremoto anche dal punto di vista finanziario e commerciale a livello mondiale che sta portando ad alleanze strategiche
Le multinazionali telefoniche che in questo momento gestiscono anche le comunicazioni satellitari apprezzi già oggi stracciati faccio un esempio sulle venti mila lire dicano né per utente speciale per esempio la RAI può pagare la British stelle Como alla GE
Per ogni personal computer che gira con un inviato venti mila lire al mese di canone
Più diciassette ventisette mila lire l'ora per una telefonata di satellite con sistema ISDN queste già e sono già cifre diciamo attenta attempate
Insieme a queste industrie delle telefoniche ci sono le industrie di informatica come l'IBM la Digital Olivetti la Microsoft e così via è quella dell'elettronica di largo consumo soprattutto le giapponesi ma non solo e i network televisivi e cinematografici la CBS e la CNN alla Nbc la Walt Disney
La Time Warner e così via
A questi soggetti a questi colossi si uniscono adesso anche l'industria dei giochi elettronici e quelle dei telefoni cellulari
Per ora chi resta a guardare
è purtroppo l'italiana stretta attraverso le sue controllate Italtel essi ma fra poco entro la fine di quest'anno come voi voi forse sapete prenderà il via la il piano di ristrutturazione delle telecomunicazioni puntando sulla privatizzazione della STET l'apertura a capitale internazionale
Nascerà la cosiddetta Telecom Italia come già esiste in quasi tutti i paesi europei Telecom tedesca la la Telecom inglese e così via con l'abc stelle come inglese con questa Telecom Italia sarà formata dalla SIP Itaca Blair della Telespazio la Sirma e Lilith nella in quest'ottica di assorbimento e concentrazione di sistemi di comunicazione ed ha quindi inserito a mio parere il futuro prossimo di stemmi network di radio e della tv e radio della RAI
La gestione quindi l'obiettivo inserire questo panorama è di far gestire quindi gli impianti ad una potrebbe essere questa una strada che si può suggerire ad una finanziaria di telecomunicazioni eventualmente compartecipata da capitali privati
Ho semi pubblici parliamo appunto della Telecom Italia ma chi gestisce gli impianti è il vero condizionatore del mercato in futuro dei network allora si pone un problema o la trasformazione dello stesso network in finanziaria ad esempio una holding RAI finanziaria per compartecipare alla pari con società di gestione degli impianti leggi la Telecom Italia
Costituendo così una specie di consorzio misto pubblico privato con uno statuto speciale e tutelato da norme antitrust due dettato da una legge generale di telecomunicazione dei mass media ovvero la riforma della legge Mammì
Oppure l'altra strada potrebbe essere che il network ovvero la RAI già proprietario e gestore degli impianti ma ormai sappiamo tutti che sono più che attempati
La RAI potrebbe investire nelle nuove tecnologie allearsi con gruppi italiani internazionali pagando in compartecipazione azionaria oppure versando pesanti canoni di servizio le due ipotesi partono sempre da una trasformazione genetica del network pubblico
E questa trasformazione la disegnava anche Giulietti ieri è quella di una trasformazione a mio parere in una finanziaria predominante capitale pubblico oggi il cinquantun per cento la golden share ci sono queste
Questi espedienti in parte a capitale reperito tramite l'azionariato popolare come i fondi pensione dei dipendenti in parte con capitale fresco derivante dei fondi mobiliari chiusi che vengono indirizzati
Secondo anche la legge proprio al rinnovamento tecnologico all'ingresso nelle reti multimediali internazionali
Sarà insomma difficile vivere ancora nell'Inter Inter del Mila pensa se gestire alcuni impianti o pagare canoni per utilizzarle altri ma ad alto valore aggiunto innovativi
In questo contesto quindi anche in attuazione del piano governativo del riassetto delle comunicazioni cioè alla nascita di Telecom Italia che sta dovrà essere operativo entro il trenta settembre del mille novecentonovantaquattro
La RAI dovrà vendere la sua partecipazione azionaria il trentatré per cento di Telespazio
Degli impianti fissi a terra roba purtroppo in qualche modo diciamo vecchia la strada da percorre secondo me è quella di venderli ad una nuova società partecipata fra i nuovi network pubblici e privati sotto controllo di un'agenzia
Sia per ottenere un brusco un plusvalore immediato in grado quindi di ripianare anche una parte dell'indebitamento sia per essere in regola con le procedure europee e internazionali
Ma per arrivare a questa soluzione occorrono tre precondizioni due precondizioni scusate la drastica riforma della Mammì nel senso da noi spesso indicato la trasformazione della RAI in un'holding finanziaria ha controllato azionariato popolare
Trasformando la quota l'attuale Rai S.p.A. che è controllata al novantanove per cento dall'IRI in Finanziaria RAI Holding con il cinquanta per cinquantuno per cento controllato dallo Stato
Visto che anche lire nel futuro uscirà in qualche modo di scena dal tipo di di Panorama misto pubblico privato dell'economia il relativo quarantanove per cento diviso in fondi pensioni istituzionali cioè i giornalisti RAI dirigenti RAI amministrativi Rai ma anche dei fondi pensione dei dipendenti delle varie della stessa Iride dipendenti riposiziona la possibilità di abbattere in breve tempo l'India Derrick indebitamento corrente della RAI
Inoltre attraverso la Finanziaria Rai si potranno reperire fondi freschi a comparti compartecipare in società per azioni consiste mi rimetto internazionale gran grazie ai fondi mobiliari chiusi quelli che avevamo parlato prima
Nascerebbe così una vera public company delle comunicazioni in questo caso ne potrebbe discendere una struttura operativa lungo società controllate come la RAI per la tv radio che in e avrebbe sotto di sé
I servizi informativi l'intrattenimento e la fiction via etere satellite cavo
La RAI pay tv la RAI satellite la RAI Educational sulla sulla esempio della BBC educational la Sipra che dovrebbe essere in qualche modo una controllata con una pop con indirizzi pubblicitari più settoriali cioè per esempio noi oggi non abbiamo un settore specifico per esempio lo dico da giornalista radiofonico della pubblicità la raccolta pubblicitaria soltanto per la radio ma abbiamo il traino dalla televisione e così via e dal prossimo anno voi sapete c'è già c'è già
è stata pubblicata un mese fa il mese e mezzo fa dalla Gazzetta il fatto che si è liberata la il tetto pubblicitario per la radio e per i network locali per esempio
Ultima cosa
Ultima cosa è questo della multimedialità dell'interattività io salto perché ton la relazione poi la potrete trovare nelle carte nella cartella oppure ce ne possono essere altre copie
La multimedialità l'interattività poggiano su alti costi d'impianto azione dei sistemi sollevate spese per lo sfruttamento dei canali sia il satellite tavoli STM e fra qualche tempo l'Atm soprattutto la tv il peso più pesante in questa corsa più leggere invece il peso della radio
Che poggia su fruire sul mercato di portata di personal computer come mi chiedo
In grado di unire funzioni telefono cellulare collegato via satellite registratore digitale personal computer oltre a micro telecamere a colori e questo costa all'incirca sui cinque milioni e mezzo questo questo piccolo aggeggio che sarebbe molto utile per esempio in zone di guerra o in zone molto difficili da raggiungere con altri mezzi
E per questo che si sta assistendo evitare d'una rincorsa delle frequenze delle stazioni da parte di società collegate direttamente o indirettamente a grossi gruppi finanziari
Il futuro informativo è riposto molto sulla radio
è di qualche giorno fa per esempio il Financial Times portava questo grosso la più grossa scalata degli ultimi cinque anni della e tinti con a me che è osservare in comuni che esce non c'era più grossa società di delle comunicazioni telefoniche con la più grossa società di telecomunicazioni via cellulare telefoni cellulari per impiantare tra l'altro un servizio di radio cellulare tra le ho l'Europa e la Cina
Ed è una ed è l'acquisto da parte della ITT e e un è per una spesa di diciotto mila miliardi di dollari entro l'anno c'è questo fa capire che cosa significa il mercato multimediali e del discorso della radio del telefono messi insieme
Già oggi in Italia alcuni gruppi trasmettono i Miso frequenza o in RDS Radio data system un mercato a Ban abbandonato inspiegabilmente dalla rate tra l'altro è quello proprio del Giornale Radio telefonico a vantaggio tutto della steppa Seat otto milioni di contatti che arriveranno quest'anno dodici milioni con rese di oltre diciotto miliardi di lire a costi bassissimi negli Stati Uniti le società telefoniche hanno tentato di impossessarsi dei GR telefonici
Ma i network hanno per ora respinto quest'attacco la tv alla possibilità di espandersi via cavo quasi terminato scusate via cavo e con il satellite che trasmette a terra dalle centrali che riversa poi a capo impeti i cui programmi l'Italia per ora scelto una trasmissione telefonica ancora con le reti in filo di rame cioè il vecchio doppino
Ma con il sistema digitale ISDN è uno dei pochi casi fino cioè fino a sedici canali di trasmissione per filo che può in pratica portare nelle case con una resa ottimale trentadue canali simultaneamente
Scarsa l'attenzione se non per i grandi parlatori cioè tipo lento gli enti di suscitare indusse viene ancora data alle fibre ottiche ma il futuro potrebbe essere costituito da un'interconnessione così dicono
Così si spiegano almeno i tecnici tra le fibre ottiche stessi fili di rame utilizzando entrambi i sistemi e se viene e l'Atm
Grazie Rossi un'ultima cosa che mi hanno
Consegnato alcuni colleghi che hanno lavorato soprattutto sul sistema dell'Argot
In questo senso c'è un invito per esempio al sindacato e anche all'azienda per quanto riguarda il sistema Argo cioè quella specie di Stato la sciocca che noi abbiamo davanti ai terminali
Che il sistema go è più che superato Comes per quanto riguarda la parte terminale in tutti quanti sistemi diciamo tutto i grossi gruppi editoriali
Oggi ci sono tre
Settori che operano sul largo sono l'Acea i telefonici e la struttura del centro di produzione se succede qualcosa al nostro terminale Argo bisogna competere con tre strutture quindi la cosa è folle ma non solo mentre TG uno e TG due riescono ad utilizzarlo diciamo quasi al meglio il sistema Argo per il resto dal TG tre ieri regionali alla radio questo non è possibile
Il sistema Argo non è interconnesso tra l'altro sono centrali diverso
Tutto questo significa che noi siamo sì legati sempre di più al desk del sistema con il sistema ardo ma siamo non interconnessi non Inter collegati in nessun modo all'interno dell'azienda nessuno di noi
Della radio poco poco comunicare al GR uno con il GR tre
Ne è vedere servizi del GR uno magari trasmetterli verso il TG due TG tre questa è una follia di una gruppo editoriale come il nostro perché è una follia perché fu scelto indubbiamente una succursale una un scusato un succedaneo della telescrivente come il sistema Argos senza dotare come già succede da dieci quindici anni nei vari gruppi da dieci anni nei vari gruppi editoriali per esempio come il sistema è più semplice che sono i terminali con che sono dei personal computer in pratica con i floppy disk
Grazie Rossi
Torno a pregare per favore qualcuno più vicino alla porta di chiudere quella porta sul corridoio
Per cortesia Ottavio fallo tu visto che seduto usare una bomba Chiusolo lo puoi fare
Quello che le hanno due non possono farlo perché sono duramente impediti
Bene
Vediamo di dare ancora ulteriore ordine
Al nostro lavoro il collega Zappia per favore
Subito dopo Federico Pirro
E vorrei chiedere parla sei membri dell'Arci se pronto dopo questi due interventi grazie
Già all'alba
Cari colleghi
Noi siamo convinti che
La riforma è di tutti ed per tutti
Non ci sono buoni e cattivi non ci sono
Primi della classe Pierini
Ci sono certo delle diversità fra di noi e guai se non ci fossero ed è anche legittimo rivendicare un ricordare i buoni risultati dei propri prodotti ed avere l'orgoglio del proprio lavoro e della propria testata d'ne siamo convinti che un ciclo si è chiuso e ora se ne sta riaprendo uno nuovo che ci deve vedere però tutti quanti
Impegnati con le specificità e le diversità che rappresentiamo in un progetto nuovo
Che quello che abbiamo voluto e cioè di dare impulso e vitalità Lidia di servizio pubblico
Io credo molto e molto anzi moltissimo a livello servizio pubblico ho scelto di lavorare in RAI per questa ragione
Perché quest'idea praticate in me ed accompagnata anche da saldi principi morali ed etici di cui questa professione ha bisogno ma in questo momento può voglio credere credo che tutti voi ciascuno di voi vuole sempre le stesse cose noi non possiamo dimenticare che tutti insieme
Abbiamo voluto e ottenuto quella legge di riforma che oggi nel bene e nel male ci sta consentendo di riflettere discutere di confrontarci sul nostro futuro e quello del servizio pubblico
Perché di questo si tratta chi poteva illudersi che quella legge non avrebbe provocato
Traumi dolori sacrifici sembrerà paradossale forse qualcuno a qualcuno sarà pure venuto in mente che siamo andati a cercarci ostinatamente una legge che oggi vuol farci fuori o ridurre affette
Certo la sensazione che si può provare questa ma io sono tra quelli che non si pentono non si pentono di essersi entusiasmati per quella battaglia di civiltà di libertà e di democrazia qual è stata appunto la conquista della legge di riforma
Con tutti i limiti che sappiamo a può portare ex
Tutti noi che abbiamo voluto conquistato quella legge non ne potevamo più di un sistema di governo e di proprietà dell'azienda che l'aveva portata l'asfissia economica editoriale e progettuale
E quindi stanno with the solo a noi difendere questo patrimonio e convincere chi lo ha in gestione che non è da svendere tanto meno da vendere
è da ristrutturare questo sì siamo profondamente convinti però da ristrutturare non da riverniciare come qualcuno vorrebbe
O fa o a qualcuno farebbe comodo perché le crepe in quel caso rispunta avrebbero poco dopo
Si usa molto in questo periodo a me piace questa metafora far circolare il sangue rio si genera l'organismo dell'azienda ebbene ne voglio usare un'altra se abbiamo salvato tutti insieme
In tempo il malato le cure devono certamente continuare ma bisogna evitare le amputazioni
Ma chi è quella pazzo che oggi può pensare di distruggere il patrimonio pubblico della RAI tagliando o mortificando le sedi regionali
La radiofonia o altri
Luoghi d'informazione non privilegiato come qualcuno pensa debbano essere privilegiati
Lo dico perché non c'è piaciuto per niente il dileggio il disprezzo contenute in alcune affermazioni che abbiamo sentito durante le settimane scorse attorno alle discussioni che si facevano nelle redazioni
Su queste realtà non ci sono piaciuti tentativi anche in questa sede
Di creare di nuovo delle contrapposizioni fra le redazioni
Noi crediamo che non è tempo di caccia alle streghe ma nemmeno di rivendicazioni feudali
O corporative informazione regionale e di questo ne siamo profondamente convinti perché siamo radicati in una sede ragionando regionale e privilegiata rispetto alle altre perché Milano sicuramente
Vanta probabilmente delle differenze anche su altre regioni
Della realtà che ha e anche per gli impegni l'informazione che sosteniamo però noi diciamo
Da Milano e per tutto e per tutte le sedi di questa azienda che l'informazione regionale la linfa in questa stagione politico sociale che stiamo vivendo e che noi abbiamo il dovere di raccontare rappresenta
Per portare nelle case della gente attraverso telegiornali nostri telegiornali nostre radio giornali le rubriche i servizi speciali e quant'altro
Ma dobbiamo farlo con delle regole nuove con dei principi con quel modello professionale che le nostre specificità di servizio pubblico
Ci impongono
Ma io vi chiedo provata guardare ad ascoltare i nostri telegiornali e radio giornali
Beh vi accorgerete di come ciascun prodotto di informazioni di questa informazione RAI sarebbe monco impresentabile senza i contributi quotidiani che provengono dalle sedi regionali
E dietro a questo lavoro c'è dietro il confezionamento di un prodotto che va in onda non c'è forse appunto il lavoro di tanti colleghi sparsi in tutti Italia che ogni giorno producono per se stessi per la propria formazione regionale ma anche per gli altri
E non è questo un modo per farci partecipare tutti insieme al prodotte editoriale
Noi di una cosa siamo certi che chi sta rischiando davvero in questa ristrutturazione siamo noi siamo noi delle sedi regionali sono i colleghi della radiofonia e ripeto anche di altre
Strutture editoriali minori dell'azienda i telegiornali non li toccheranno probabilmente no
Allora la scommessa deve giocarsi sulla partecipazione di tutti a questo grande progetto di riforma per questo noi chiediamo molto forte il diritto di opzione deve essere per tutti e tutti ci dobbiamo sentire
Nella stessa situazione cioè quella di un grande rinnovato progetto editoriale per un servizio pubblico
E comunque si configura era al nuovo piano editoriale non potrà non tenere conto di questi sono cambiati gli scenari cari colleghi sono destinati a cambiare ancora di più nei prossimi mesi che non vuole farci i conti oggi con questa realtà mutata probabilmente dovrà farli drammaticamente
Appunto fra qualche mese
Quindi
Noi diciamo no a una riforma che tolga la parola alle realtà sociali che in questi anni hanno conquistato spazi di espressione grazie al servizio pubblico
E che si è realizzata anche attraverso il lavoro di tutte le sedi regionali ripeto
In un modo chi in un altro sì invece a un progetto che superi l'attuale tripartizione della RAI
E che moltiplichi i punti di osservazione della realtà perché di questo siamo convinti c'è bisogno oggi di moltiplicare i punti di osservazione allora Milano come Palermo come Napoli come Bari come Bologna come tanti altre realtà di questo Paese devono diventare dei nostri punti di osservazione privilegiati per capire quelle realtà e quindi è dentro questo tipo di lavoro che noi dobbiamo calarci dobbiamo capire quale tipo di informazione
E necessaria per questo Paese
Nei prossimi anni io ve lo dico con molta franchezza e chiudo che sono in un servizio pubblico che sia degno di questo nome che abbia questi presupposti mi sento veramente libero e realizzato come giornalista
Ma profondo Pirlo ha sentito lo stesso
Bisogna naturalmente vitali di dire cose già dette però mi piace sottolineare che questa è stato delle più importante grosse iniziative che l essere che il sindacato la corsa per messo in campo
E lo ha fatto con forza e intelligenza perché proprio ieri nell'incontro di ieri gli interventi di Bazoli Giulietti hanno di fatto imposto la trattativa ad un'azienda che evidentemente riteneva davvero il sindacato un'opzionale al quale poter tranquillamente fare a meno
Ed è riuscito in questo l'Usigrai
Pure in un clima tra i più difficili
è stato ricordato quanto sta avvenendo non ultima la minaccia di stampa romana di sabotare il congresso straordinario che significa una rivoluzione nel ruolo della professione nel ruolo stesso del sindacato
L'aggressione all'Impregilo che l'aggressione alla nostra autonomia professionale
Perché siamo l'unica categoria in grado a provvedere alle situazioni di necessità senza ricorrere al danaro pubblico
Oggi in Italia sono Duemila i giornalisti professionisti disoccupati chi penserà loro quando le nostre riserve saranno state completamente totalmente scippate da questo governo di tecnocrazia
Io non ho titolo nono titolo sufficiente per discutere delle questioni legate all'ampio grosso talvolta invadente dibattito su quello che il futuro dei telegiornali nazionali
Ciò che invece riguarda ho già finito
Appena pari dei TG nazionali sul titolo a Padova
Un dibattito che rischia di schiacciare ed è stato anche questo tetto sono costretto a ripetere gli anelli più deboli il dibattito invece che riguarda le sedi regionali però qualcosa sulle sulla questione più ampia nazionale la vorrei dire ridurrà telespettatore prima che da lavoratore di questa azienda sì anche lui dalla periferia chiediamo che venga fatta pulizia
Ma non solo di chi ha rubato se ha rubato
Cose materiali vorremmo che si facesse pulizia anche di chi ha rubato sulla verità
Non sono in pochi quelli che hanno rubato sulla verità
Non mi starò a preoccupare di un Galeazzi se è vero quello che hanno detto i giornali che ha continua ancora ad esaltarsi delle imprese dei frati e non in Italia mentre mensilmente devo presumere avendo rapporti con la Federazione italiana canottaggio beh qualche il remo lo avrà in omaggio no
Io ho pensato orefice apro il tiro alla il televisore e sento che N in tutte le librerie d'Italia un libro su che è successo
La sto dicendo così interessante perché te ne Prokofiev
Lo miri quello aereo Della Porta arriva vogliamo chiudere per
Stava dicendo o ha preso avrete appreso che in tutte le librerie d'Italia si vende uno libro della Nuova Eri di orefice
Cronaca di uno fra giù annunciato e quando Major edifici annunciato che stava per verificarsi una Franjo l'unico le sue cronache asservite a quello che era ha scoperto tutto a un tratto che era una un fratino annunciato be'questi ladri di verità se potessimo liberarci di questa rigenerazione di sangue che vede scorrere vediamo il sangue infetto lo dobbiamo eliminare non deve riprendere a circolare
E veniamo ai temi che mi sono più congeniali rapidamente sulle sulle sulle sulle sedi regionali io non vorrei favore
Pirates interruzioni che mi fai per assicurarsi un uditorio attento ma visti facendo appello ogni volta il filo lascia riparlare avranno così interessanti da dire
Stavo dicendo
Che sarebbe un gravissimo errore se dovessimo scatenare una lotta di sopravvivenza fra noi e che se lo meriti ed in particolare i colleghi che mi sono molto cari sono i colleghi del TG tre non vorrei che rimanessero isolati in una sia pure animata da buone intenzioni in un'errata impostazione di quello che il dibattito su questi temi
E lo dico penso col massimo di credibilità perché proprio per le sedi regionali il TG tre ha avuto spesso dei rapporti difficili quindi se siamo noi a preoccuparci di una sua sopravvivenza culturale ideologica professionale significa che c'è il massimo il massimo di credibilità però vorrei anche che ci venisse ricambiata questa cortesia e che anche loro ci aiutassero nella battaglia per le sedi regionali guardate sono venuto ambito nel quale possiamo fare seriamente concorrenza alla Fininvest qualcuno dei nazionali in questo discorso è costretto a appendicolare sia pur solo con le parole tra una sponda e l'altra lo siamo veramente in condizioni davvero di monopolio la Fininvest non è ancora in grado di fare dei telegiornali regionali
E quella concorrenza che ci viene dall'emittenza privata locale non sempre di qualità
Abbiamo a nostra
Quindi il discorso e veramente concreto se si vuole rigenerare rilanciare consolidare il discorso Rai
In due siamo ad essere presenti su tutto il territorio no i carabinieri Onion certi di fare al meglio la propria parte non lo sforzo lo sforzo lo compiamo quindi e davvero una delle più grandi ricchezze come ha detto ieri Bazoli
E davvero le sedi regionali possano possono diventare il luogo delle grandi libertà come poi ha detto Giulietti del foglio citati entrambi mi son messo a posto
Vi dico una piccola esperienza banale elementare ma vera
Se ci capita lo dico sempre sto fatto Kimi ha già sentito me lo perdoni in partenza se ci capita di omettere nella cronaca allo scippo il fatte nello di cronaca credeteci non se ne va forse non se ne accorgano neanche comunque non se ne lamenta nessuno
Se invece ci scordiamo di segnalare un pronto soccorso che non funziona una scuola elementare che ancora non è agibile un angolo di verde che in periferia non è più verde
Ce lo chiedono vogliono ecco valorizzato è saltato capitò al di fuori di noi il ruolo del servizio pubblico ed è su questo che possiamo puntare dobbiamo puntare perché la RAI divenga veramente qualcosa di diverso perché davvero questo sangue che riprende a circolare
Chiari frutti altrimenti è una circolazione che non serve a niente a questo proposito e chiudo vi ricordo che proprio perché ci sia un dibattito specifico sul volo delle sedi regionali abbiamo compiuto il grosso sforzo di organizzare a Gallipoli in Puglia uno due e tre ottobre c'è anche un bel mare in un intervallo ci possiamo fa un bagnetto
Un convegno sull'informazione regionale il titolo è facile quale Italia delle regioni dal nuovo sistema radiotelevisivo pubblico siete tutti invitati anche quelli del TG tre grazie
Grazie dell'immaginario
Grazie Federico
Giampiero la sei membri presidente dell'Arci
E così riprendiamo il nostro dialogo che io li abbiamo già condotto come la Società Civile con graditi ospiti che vengono da organizzazioni ed esperienze diverse dalla nostra
Ma io sono qui non soltanto per portare in saluto della se questa vostra riunione ma per trovare una sede nella quale reclamare i nostri diritti
I diritti del nostro associazionismo dell'esperienza che rappresentiamo
Nel Paese nella società italiana perché vedete la prima cosa che
Sottolinea un accordo
Tra
Quanto è stato introdotto discusso finora in questa riunione e quello che noi pensiamo
E proprio il fatto che il rischio mi pare più serio che si corre
E che una discussione così importante per la vita del paese per la democrazia del Paese come la riorganizzazione del servizio pubblico radiotelevisiva
E in particolare la riorganizzazione delle strutture informative del servizio pubblico radiotelevisivo
Rischia di essere una discussione ristretta
Ristretta agli addetti l'aiuto ai ai lavori
Ristretta
Nello spazio che intercorre fra il palazzo degli addetti ai lavori
E questo io credo oggi
Non sia né possibile né accettabile né utile
Quindi il primo accordo che voglio sottolineare è quello che una volta prodotte queste proposte che sono state qui anche annunciate ieri ho sentito l'intervento del presidente Dematté
Si apra veramente un confronto
Qui è venuta la proposta di una conferenza di produzione non so anche di tono sempre si deve dare a iniziative di questo genere ma c'è bisogno di un contatto di un confronto detto il presidente della RAI qui ieri che
Questo Consiglio ha come
Scelta fondamentale metodologica del suo lavoro la volontà di ascoltare beh non è che per esempio siamo uno di quei soggetti che aspetta di essere chiamato ad un confronto nel quale poter dire d'essere ascoltati
Attualmente esiste un consiglio degli utenti
Della servizio radiotelevisivo è una caricatura dell'esigenza che c'è di questo confronto
Noi siamo stati come dire molto indispettiti dal modo di formare questa struttura
E da come concretamente si è costruita ed è stata gestite
Credo che si tratta di aprire una dinamica completamente diversa che non serve un piccolo salotto nel quale esso guarire
Un confronto di maniera credo che invece si tratta di affrontare la scelta di una discussione ampia e di una partecipazione ampia attorno al processo
Di riorganizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo e l'altra cosa che mi sento di dire di reclamare come diritto
Un ragionamento attorno al discorso
Della verità o comunque del modo di fare giornalismo che è stato qui ancora riproposto ieri da diversi interventi dal presidente della RAI io no no
Come dire
In generale
Un grande interesse ad una discussione
Di carattere deontologico metodologico
Sul modo di fare giornalismo anche perché non mi compete non nel mia materia io voglio dire che
Bisogna stare attenti su un punto e noi siamo attenti e sensibili su un punto
Diceva ieri il presidente della RAI ci sono due modi di affrontare la ricerca della verità quella di costruire e di proporre al pubblico tutti i dati necessari
A poterla formarsi una valutazione
Del della realtà e quindi a poter spingere alla ricerca di una verità obiettiva e dall'altra parte c'è il modo
Di voler affermare una verità di volerla
Di voler tentare di dimostrare quella quella verità e questo può portare fuori
Da un percorso di correttezza e può produrre delle distorsioni nel lavoro giornalistico ebbene io
Richiamo la vostra attenzione e quella del direttore del del direttore del presidente della RAI su questo punto
Beh che cosa sarebbe accaduto se qualcuno non avesse voluto dimostrare una certa verità
Ad esempio sul problema della lotta alla mafia la camorra la 'ndrangheta
Alla criminalità in tante zone del nostro Paese lo dico io perché credo che sia fuori discussione il contributo che oltre che degli organi preposti dello Stato la mobilitazione della società civile ha dato in questi anni in particolare nel Mezzogiorno alla lotta contro la criminalità mafiosa camorrista e quant'altro
E se questo impegno non avesse trovato lecco il sostegno e talora l'iniziativa in prima persona dell'informazione e in particolare dell'informazione del servizio pubblico io credo che noi non avremmo raggiunto gli stessi risultati
Quindi bisogna capire bene di cosa si sta parlando perché queste sono questioni di grandissima sostanza
E vorrei dire anche qualcosa in senso autocritico
Ma non ci lamentiamo soltanto perché le iniziative le esperienze del volontariato dell'associazionismo della cosiddetta società civile che sarebbe meglio non chiamare così
Non hanno un adeguato spazio
Nella informazione radiotelevisiva
Ma io voglio dire per esempio che noi ci lamentiamo anche fatto benone sa di non essere criticati
Ad esempio mai quest'anno non siamo riusciti ad organizzare
Noi Arci ma anche tante altre organizzazioni di volontariato i campi di solidarietà
Che potessero sviluppare un minimo di accoglienza nei confronti dei lavoratori immigrati impegnati nella raccolta del pomodoro di quant'altro nelle campagne del foggiano del casertano
No in quest'anno non siamo riusciti a fare questo ma lì è successo un disastro
Lì sono successi fatti che rischiano hanno rischiato rischiano e rischieranno se continua così
Di essere un punto di di di forte propagazione
Di una cultura del razzismo di una cultura delle disordine tra virgolette che provenire da situazioni di questo genere di una conflittualità
Che si svolge in quelle realtà bene non non siamo stati criticati non ho ascoltato che si è detto il mancato questo è mancato quello e quindi c'è stato una situazione di gravità di difficoltà
Quindi io non lo dico soltanto per chiedere un maggiore spazio dico anche perché i temi le realtà del nostro Paese possano essere fortemente presenti all'interno di un'attività anche critica dell'informazione radiotelevisiva che possano essere punto
Di confronto che possa essere un momento di sollecitazione che possa essere momento di Press di responsabilità sono temi che ci interessano molto Point
Ognuno povere valutazioni diverse su questo ma vorrei capire se riusciamo a discutere di questo
E in questo senso allora noi diamo un giudizio di questo genere
Si parla della lottizzazione
Che in questi anni ha caratterizzato l'organizzazione l'assetto di tanti pezzi fondamentali della struttura dello Stato dell'apparato pubblico
Questo della lottizzazione uno dei più gravi cancri che afflitto la vita del nostro del nostro Paese oggi ce ne accorgiamo
E oggi tutti traggono Conca conseguenze che come è stato detto soltanto qualche tempo fa non era nemmeno pensabile venissero tratte da determinati personaggi
Ecco io però voglio dire e portare una testimonianza
Attenzione per esempio ma anche nel nostro mondo noi abbiamo avuto un grande difetto nel passato
Vi sono state grandi strutture associative e di volontariato che hanno vissuto in quella logica che è stata chiamata del collateralismo
Tutto era incentrato su grandi poli di aggregazione politica nella vita del nostro Paese
Bene
Noi con la nostra esperienza
Abbiamo lottato ci siamo battuti per emanciparci da questo sistema consociativo e
Con la terra d'istituto
E comunque seguendo il nostro istinto il nostro modo d'essere e di fare siamo riusciti a costruire noi insieme all'IMI alla più grande parte delle organizzazioni associazionismo di volontariato una delle più importanti esperienze unitari di questi anni
E siamo credo riusciti ad esprimere anche una soggettività di resistenza culturale negli anni ottanta di fronte ad una cultura dominante lanciando la sfida di una nuova solidarietà di un nuovo impegno di una ripresa di impegno solidaristico nel nostro Paese
Dico questo perché credo che bisogna vedere come dentro
Il tempo della lottizzazione dentro questo mondo che ci stiamo lasciando alle spalle e sono nati anche degli anticorpi
Sono nate anche delle esperienze positive e questo lo si vede anche nella RAI e non è soltanto la questione del TG tre opera terza Rete
E quindi un processo di riorganizzazione di riforma non poche partire da questo e noi ci batteremo su questo
Perché vorrei che fosse chiaro qualche giornale ha scritto l'Arci sente in campo per difendere Curzi il TG tre e così via vorrei che fosse chiaro su questo terreno
Se vi dovesse essere un arretramento rispetto alle novità che ormai hanno stretto un rapporto con la vita del paese vi sarà uno scontro politico e culturale in questo paese che è bene che ci sia perché sarebbe produttivo e sarebbe vitale per il confronto politico democratico nel nostro Paese
E noi per questo in questi giorni e anzi oggi mentre riunita
Il Consiglio nazionale della nostra associazione che si occupa di cultura e comunicazione
Lanciamo una petizione popolare che ribadisce in sostanza questi punti che io ho detto fino adesso
E apre si offre ad aprire un terreno di iniziativa e di confronto popolare ampio nel Paese anzi vi chiedo fin da adesso riceverete molti di voi riceveranno inviti a partecipare a discutere iniziative assemblee popolari nei quartieri nelle città
Vi invito a partecipare
Vi invito a sostenere questa nostra iniziativa vi invito a fare un pezzo di quella conferenza di proporsi di produzione di cui voi parlate di cui io dicevo all'inizio insieme alla gente a cittadini che sono impegnati comunque disponibile a impegnarsi in questa discussione una petizione che rivolgeremo al presidente del consiglio d'amministrazione della RAI al quale
E al consiglio d'amministrazione della RAI al quale come ho detto chiederemo di essere ascoltati in questa logica di ascolto di confronto aperto
Non preclusi ovviamente fa nessun elemento di proposta che possa venire anzi noi diamo sostanzialmente un giudizio positivo di quello che si è prodotto all'interno della RAI anche di molti degli atti che sono stati presi fino a questo momento ma c'è un problema di confronto e di diciamo da parte nostra di lotta di iniziativa politica e culturale
Nella quale vogliamo essere presenti nella quale credo che noi dobbiamo reclamare i nostri diritti innanzitutto e poi portare solidarietà a chi ha combattuto in questi anni una battaglia democratica nell'informazione radiotelevisiva di questo Paese
Una battaglia decisiva per la vita democratica del Paese
Grazie presidente
La collega Alessandra Parrini subito dopo
Un rappresentante del degli allievi della scuola di Perugia
Ma io faccio parte della CDR della serie di Venezia
Alle questioni generali sono state già affrontate da tanti colleghi per cui io naturalmente parlo secondo della mia esperienza io sono assunta da circa tre anni e ho sempre lavorato in una sede regionale
Un'esperienza bellissima naturalmente però è limitata quindi naturalmente tutto quello che dico è relativo alla mia esperienza e questo credo che sia importante sottolinearlo
Naturalmente lo spirito del mio intervento e di offrire dei materiali per la discussione quello come a come rito Giulietti
Offriamo dei materiali e poiché voteremo in una prossima Semele CDR
Allora io naturalmente voglio dire pubblicamente due cose
La prima naturalmente vado subito sul concreto
Il sindacato nella sua proposta di riforma deve chiarire per esteso che cosa significa servizio pubblico radiotelevisivo cioè la parola servizio pubblico secondo me non basta
Esiste cioè una diversità tra i giornalisti del servizio pubblico e gli altri anche se poi tutti facciamo capo alle stesse organismi di categoria Fnsi i link si eccetera eccetera
I giornalisti RAI insieme a tutti coloro che però lavorano per la RAI hanno maggiori doveri degli altri che c'è una diversità perché fino a prova contraria io credo la Raye finanziata dai cittadini che pagano il canone che poi delegano il Parlamento e cioè la commissione parlamentare per governarla naturalmente so benissimo adesso è cambiata la gestione c'è un CdA nominato con criteri diversi
Comunque ciò non significa che si è perso il legame con il Parlamento e quindi con la gente e io in questo ci credo
I giornalisti RAI sono persone pubbliche no perché appaiono in tv cioè non perché per la state dicono ah ti ho visto in televisione no sono persone pubbliche perché svolgono un servizio pubblico con i medici quindi un servizio è una cosa che costa è un dovere
Non è un male
Devono quindi essere giornalisti RAI al di sopra delle parti quindi dalla parte di tutti e non dalla parte di qualcuno e per per dal nonna e soltanto di qualcuno
E soprattutto i giornalisti Rai hanno il dovere di essere onesti e io dico questo slogan onesti di testa e anche di tasca
Non mi risulta infatti come e qui non ma dissento da quello che ha detto il collega Fiorito ieri sera che la stragrande maggioranza dei giornalisti RAI dico non mi risulta che sia onesta in entrambi i sensi cioè di testa e di tasca
Io non è che dico bene facciamo la caccia alle streghe no no
Non facciamo gli struzzi
Perché perché nessuno dice che a costume non di tutti si intende farsi fare una ricevuta falsa di un pasto non fatto
Questo succede tuttora non è che succedeva un anno fa e ora non succede più succede tuttora succede da tre anni che io sono assunta e lavoro a Venezia come succede in altre sedi e io parlo per la mia esperienza di chi è la colpa dell'azienda la colpa di pochi truffatori
No queste un sistema mentale della categoria dei giornalisti RAI che l'unica categoria che io conosco come giornalisti cioè la mentalità è questa se posso frequentare possibile e se lo so che uno Strega faccio finta di niente
Ecco io non ci sto o non ci sono mai stata e continuano starci per cui invita il sindacato che si cambi cioè ciascuno a guardare il proprio vicino a per il bene del servizio pubblico ecco come mai ritorna il servizio pubblico ritorno su questo non dell'azienda l'azienda azienda siamo tutti l'azienda non si deve invocare come un baluardo per nascondersi
Difendersi dagli attacchi esterni quindi no significa non significa non fare autocritica e voler cambiare insomma io sono tre anni che mi indigno davanti a tante cose e tra cui questa delle ricevute false
E che ribadisco anche tra l'altro e lo dico qui pubblicamente che secondo me gli stipendi dei giornalisti RAI sono buonissimi stipendi per cui non c'è bisogno di cercare di più
Secondo punto
La nuova RAI di cui si parla si farà con la stessa gente che ha fatto la vecchia perché un ricambio quantitativo e quindi significativo si potrà vivere in dieci anni si faranno nuovi concorsi
Ci saranno pensionamenti eccetera eccetera
I giornalisti RAI sono bravissime persone si dice sempre sono professionisti capaci insomma solo buone parole per i mille trecento giornalisti tra cui io mi includo questa appare la parola d'ordine anche del sindacato cioè non si può dire niente
Io non credo che questo è vero che sia vero questo perché secondo la mia esperienza è nato mite parlo solo per la mia esperienza almeno un terzo dei giornalisti RAI
E quindi quelli reclutati con criteri di lottizzazione oppure quelli presi dalle liste di disoccupazione naturalmente sono due cose diversissime io
Apprezzo che vengano assunti i colleghi disoccupati ci mancherebbe altro comunque ciò non toglie che almeno un terzo dei giornalisti RAI avrebbero bisogno corsi di dizione corsi di lingua italiana corsi di giornalismo cioè come si stima una notizia come si verificano le fonti cioè nessuno è perfetto io per prima dico ma però per carità di colleghi incapaci anche per giornalisti Rai io ne conosco ce ne sono cioè non è vero che le noi siamo tutti bravissimi professionisti quindi il sindacato ma che deve giudicare
Ma nemmeno dire cose non vere per favore facciamo formazione abbiamo bisogno chiediamo alla noi abbiamo più doveri degli altri qui dobbiamo essere più bravi se siamo giornalisti del servizio pubblico sarà siamo ci mettiamo sul mercato e allora il servizio pubblico non si fa più
E soprattutto io credo e questo lo chiedo perché io sono redattore che che comanda cioè capi servizio i capiredattori regionali insomma che tutti i dirigenti devono essere davvero capaci cioè noi lo siamo tanti i mille trecento i nomi sono quelli e il sindacato si deve battere perché tutte le promozioni avvengano secondo criteri reali di capacità
Per il giornalista parlano i servizi che fa agli articoli che scrive le capacità organizzative le opinioni dei colleghi ad esempio Paul ciccia alla TG uno mi sembra una scelta giusta perché non sappiamo come lavora
Allora che tutti i nuovi capi che tutte le nuove nomine siano fatte con gli stessi criteri dateci tutti Demetrio Volcic naturalmente io non è che voglia essere assunta al GR uno al TG uno ha quindi non è che faccio questo riferimento a Demetrio cuocete per interesse personale dico soltanto che i nuovi criteri
Di nomina ci devono essere sindacato si deve battere perché siano criteri reali grazie
Colleghi dei colleghi della scuola di Perugia per favore
Buongiorno sono qui a rappresentare i giornalisti praticanti del master della Scuola Ra di Perugia ammessi all'istituto di formazione tramite concorso
Ne condividiamo le riflessioni contenute nelle relazioni di Bazzoni e Giulietti e siamo d'accordo con i tanti in che hanno sostenuto la necessità di dar vita al per il rinnovamento del servizio pubblico radiotelevisivo ad un impegno riformatore
In particolare la scelta di determinare l'accesso all'azienda attraverso selezioni e concorsi non può che trovarci d'accordo
è una fase di grandi mutamenti all'interno della RAI certo non basta definirsi nuovi per esserlo davvero ma ne sappiamo di non appartenere alla sciagurata fase della lottizzazione e di essere invece parte a pieno titolo del nuovo la scuola di giornalismo non è la struttura non è la dirigenza siamone praticanti
Crediamo di poter partecipare modestamente ma l'impegno che riguarda tutti per potenziamento del servizio pubblico radiotelevisivo
Tuttavia riteniamo indispensabile una precisazione dei compiti e degli indirizzi della scuola di Perugia già nel progetto di ristrutturazione preannunciato per il prossimo quindici ottobre
Si tratta di recuperare nel progetto complessivo di rinnovamento aziendale un ruolo ed una funzione che non vorremmo fossero offuscati dopo i propagandistici proclami di appena un anno fa
Abbiamo chiesto un incontro con i vertici dell'azienda in questi mesi abbiamo intrattenuto rapporti con i dirigenti del sindacato
Riteniamo in questa sede di sollecitare un impegno e un confronto non solo sul futuro dei ventinove praticanti ma sulla funzione complessiva della scuola di giornalismo di Perugia
Che deve pesare di più proprio nel momento in cui il sindacato rivendica a pieno titolo l'estensione del reclutamento per concorsi e per selezioni
Vediamo infine di intervenire sull'organizzazione della scuola puntando ad estendere i periodi di permanenza all'interno delle redazioni e di agevolare un nostro pieno coinvolgimento nell'attività produttiva dell'azienda grazie
Grazie
Ci sono due colleghi iscritti a parlare
Gregorio Corigliano del Giulio Borrelli
Mi chiedo chi dei due è pronto per la dalla tribù ora Gregorio Corian
Federico Ciano al congresso di Bari ha parlato di treno che abbiamo visto partire
Oggi dal qualche mese di distanza possiamo dire che il treno sta per giungere alla stazione probabilmente non sappiamo di quale stazione si tratti se del sud del nord o del centro Europa ma sta per giungere e se questo da un lato ci consola dall'altro è bene evidenziare che i salti nel buio evidentemente ci interessano poco ecco perché è importante questo appuntamento di fronte al dibattito serrato come non mai al quale stiamo giustamente assistendo in questi giorni
Senza necessità di demonizzare il passato ma anzi traendo dal passato anche in questo caso lezioni di vita e di vita vissuta
Possiamo affermare che crollati tanti muri è crollato il muro
Non abbiamo più bisogno di protezioni o di tutela e siamo in grado tutti o quasi dovremmo esserlo almeno di affrontare il mare aperto che non è sempre un mare di bonaccia qualche volta ci sono come in questo momento onde di
La strada che dobbiamo percorrere quella di privilegiare condizioni di forma tecnico professionali basate su dati oggettivi che tenga indubbiamente conto di quanto è avvenuto e avverrà ancora nel Paese
Una RAI quindi che sia al passo coi tempi che se possibile per le esperienze acquisite e le capacità dimostrate possa essere avanti al nuovo che avanza piuttosto che dietro il vecchio che frena
Certo fra servirmi
Servilismo i diversi in primo luogo di partito disattenzioni le più speciose forse non abbiamo fatto maturare una seria cultura nel servizio pubblico ed ecco che è giunto il momento di dimostrare la nostra capacità di essere all'altezza del ruolo che oggi come non mai siamo chiamati a svolgere con completezza
Come ha ricordato più volte Giulio Borrelli che il servizio pubblico può essere il veicolo fondamentale che consente al cittadino di sapere quello che accade nella società e nello Stato diciotto trarrebbero vantaggio
Bugie ci spetta piuttosto il compito di dare le notizie di consegnare cioè la materia prima finché il cittadino possa conoscere
Informarsi opinioni decidere ed è qui che abbiamo l'obbligo di dare voce lo abbiamo ricordato in tanti alle minoranze o a chi voce non ha l'obbligo rilevava ancora Giulietti di capire favorire la piena espressione delle culture regionali un compito assai delicata questa stagione del nuovo regionalismo delle tensioni sempre più evidenti tra le diverse zone del Paese
Ed ecco che comprendendo e valorizzando le ragioni di una televisione pubblica al servizio di tutti e non di una parte
La proposta non può che essere quella di bandire l'edizione unica del telegiornale faremmo un salto quadruplo all'indietro e senza rete e l'attuale tripartizione perché rimarremo né i vizi di oggi che tutti o quasi gridiamo di voler eliminare la strada e quella indicata dalle relazioni di apertura
Rimane però aperto e non sembri strano che si inserisca la questione in questo momento il problema del ruolo che è chiamato a svolgere il servizio pubblico nel Mezzogiorno
Il servizio pubblico rappresenta un punto essenziale del processo di rinascita e di saldatura verrà di saldatura vera del paese il permanere della disattenzione del servizio pubblico verso il Sud
Provoca effetti dannosi pari a quelli provocati dall'interruzione dei flussi finanziari l'intervento straordinario che serve certo ancora ma che nessuno rimpiange considerato come veniva speso ho gestito ci siamo mai posti il problema di come abbiamo trattato nei TG nei GR le regioni a rischio la Sicilia la Calabria la Campania e la Puglia
Queste realtà esistono solo per la violenza mafiosa un minutino sul sequestro tal dei tali un minuto e dieci sull'omicidio cinquanta secondi sulla strage
Ed è questa o è solo questa la realtà del Mezzogiorno d'Italia
E se così fosse per assurdo perché sappiamo che così non è
Non sarebbe il caso di inventare spazi radiotelevisivi per la crescita di una società del Sud in modo che si attenui il dualismo antico col Nord se di dualismo ormai può ancora parlarsi
Sebbene si insista col parlare di Tangentopoli da un lato e di mafioso Poli dall'altro tentando di mantenere la differenza tra nord e sud quando a mio parere c'è ma più poli e Tangentopoli in entrambe le zone del Paese
E pure con difficoltà che si riesce a far capire queste cose eppure a meno di rapporti personali minutino tutto che cronaca o cronaca cioè non è lo passi con difficoltà e certo in spazi assolutamente di secondo o terzo ordine ecco perché al supplemento di analisi di cui ha parlato
In Commissione ma comincia a tecnico consultiva Lilli Gruber occorre che segue un supplemento di attenzione fino ad oggi non è stato così il Sud come è accaduto e accade nella vicenda politica diede una sua questione anche all'interno della RAI
Ecco che in questa stagione nuova di liberazione di affrancamento dai condizionamenti e dagli auto condizionamenti il sindacato dell'azienda
Devono por mano ad un progetto Mezzogiorno devono tener conto che la questione meridionale esiste si affronta anche all'interno del riassetto del servizio pubblico
Altrimenti il nostro sarà un servizio pubblico ancora una volta a metà dimezzato che presta attenzione solo ai forti ed oggi sappiamo chi e cosa significa essere forti politicamente ed economicamente
Ed il Sud non chiede e non ha mai chiesto una rete neanche nel momento in cui provocatoriamente richieste analoghe venivano per il Nord
Ma chiede invece questo supplemento di attenzione e di impegno perché il Paese non crescerà lo rilevava il cardinale Martini e non solo lui se non insieme
E la RAI nel momento in cui si parla di questa nuova riforma di nuova stagione ha il dovere di informare sì ma di garantire il diritto di tutti ad essere informati compresi i cittadini del Sud che non sono di serie B per la prevalente se non esclusiva immagine che di loro viene data in questi termini
E allora come la mettiamo cosa deve fare a questo punto il servizio pubblico se si tiene conto per esempio che il presidente alla Camera Napolitano qualche giorno fa dopo l'ulteriore sparata della senatore Miglio a Cernobbio ha ricordato che in Commissione bicamerale che quest'ampia convergenza per riscrivere l'articolo centodiciassette della Costituzione per una riforma in senso regionalisti Go dello Stato
Ed il ministro Cassese cosa non ha detto che l'attuazione di disegnare giornalistico l'attenzione a prestare alle regioni e ormai improcrastinabile
E siccome sappiamo tutti che ormai i tempi della società civile
Sono più veloci dei tempi della politica ecco che la RAI deve questo supplemento di impegno ovvero Asso le regioni ma in particolare al Mezzogiorno che la regione più debole del Paese che la regione dell'Europa che non ha voce come dovrebbe averla
E siccome la RAI diciamo che deve dare voce a chi non ha voce
Poi parliamo di Crotone di queste di questi ultimi giorni il potenziamento che premi queste realtà a rischio e nelle cose
Perché se come ha scritto Zincone recentemente il Mezzogiorno può essere un ghetto un serbatoio di miserie di minacce di conflitti mai risolti di promesse mai mantenute cosa aspetta la Rai a prestare l'attenzione dovuta al sud
Se il Sud per riprendere sempre Zincone luogo dove comincia l'inferno se avesse ragione chi sostiene che la Campania tutta camorra che la Sicilia tutta mafia che la Calabria tutta 'ndrangheta che la Puglia tutta sacra corona unita
Non sarebbe giusto questo reclamato al a gran voce supplemento d'impegno del servizio pubblico verso queste regioni
Ed a mio sommesso parere un TG gli approfondimenti potrebbe svolgere questo compito noi dunque all'ipotesi di accordi con le regioni istituzioni no all'Inter regionalizzazione delle aree redazioni semmai solo mensola mente quella delle sedi o delle anacronistiche riformando e organizzazioni delle direzioni di sede
Sia le opzioni per tutti i giornalisti delle testate ma anche delle sedi si è subito la terza edizione del TG regionale
Impercorribili le ipotesi di accorpamento operare interregionali occorre quindi puntare sul tavolo dell'informazione regionale la scommessa sul futuro della RAI e per concludere due righe sui fatti di Crotone e l'informazione della RAI
A parte qualche eccesso che pure c'è stato da parte dell'azienda e non mi riferisco certo alla presenza di Rita Mattei o di fabbrico di Fabio Venditti a Crotone alcuni autorevoli commentatori a dispetto di quanto scrivevano gli stessi inviati vedi Repubblica quelle dalla sera alla stampa
Hanno affrontato questo tema in qualche passaggio dei loro articoli con evidente proposito di addebitare alla RAI una precisa responsi responsabilità
Quella di avere mostrato i fatti in questione in tutta la loro crudezza dalle fiamme della prima notte ai blocchi stradali
Alle facce degli operai deformata dalla rabbia alla rimozione indiretta sul TG regionale dei blocchi stradali a protesta ultimata è vero abbiamo portato in tutte le case forse per la prima volta e certamente prima dalla concorrenza e nessuno lo ha rilevato una dura protesta per il lavoro e per la crescita economica di una città se non di una regione
Così come del resto la televisione aveva fatto in altre occasioni con la scena del terrorismo del sangue delle devastazioni ricevendo per questo Plauzio rampogne che avevano tuttavia come metro di misura solo la tempestività o l'efficacia dei servizi
Cosa hanno avuto di diverso i fatti Crotone da suscitare le ire di questi autorevoli commentatori
Senza entrare nel merito della protesta evidentemente o dello scenario economico sociale e politico sul quale lo stillicidio di Crotone ha avuto evidentemente l'effetto di un terremoto posso
Si dovrebbe concludere che l'informazione RAI non è buona quando anticipa e immediata non subisce condizionamenti ovvero una Rai come quella che si sta disegnando decisa a giocarsi finalmente la scommessa dell'informazione non piace più
Grazie Golia
Come vi ho già detto è iscritto a parlare il Giulio Borrelli del CDR del TG uno pregherei i colleghi ancora una volta sempre col solito
Compito la cortesia reciproca di prendere posto per favore dimostrare a conversare riemerge vero Grimaldi per favore
Ma a mio giudizio c'è un po'una data e c'è un indicatore per capire che cosa sta succedendo o che cosa
Potrà succedere in RAI dopo tutte queste discussioni alle quali non siamo partecipante dopo le decisioni del vertice aziendale
Questa data a mio giudizio sarà il venti novembre quello a mio giudizio sarà il vero banco di prova di quello che oggi sta accadendo in RAI
Il venti novembre ci sarà il voto amministrativo naturalmente non sarà importante come in passato per vedere se i alcune quote di elettorato si sposta in un senso in un altro
Per rivendicare i poi magari qualche diritto e qualche pretesa in più da parte di qualcuno ma sarà importante per vedere come la RAI come le tre reti RAI seguiranno quell'avvenimento
A mio giudizio a mio personalissimo giudizio se quella sera noi avremo tre trasmissioni elettorali contemporaneamente alla stessa ora vuol dire una cosa molto semplice che avremo ancora una RAI
Perfetta ma vuol dire che il passato continua
Perché come durante le elezioni americane abbiamo fatto tre trasmissioni su tutti e tre i canali facendo perdere udienza la RAI e a favore di Berlusconi
Così come ci sono state tre canali a reti unificate per la pace OLP Israele lì non era il problema dei colleghi che hanno fatto un egregio lavoro in quell'occasione
Il problema è di una scelta aziendale dell'Offerta molti parlano di offerta
Ma abbiamo visto che quell'offerta si è rivelata perdente perché Rispetto all'ascolto complessivo delle tre reti fare una trasmissione a reti unificate vuol dire perdita di ascolto
Allora che cosa vuol dire arricchimento dell'offerta un riduzione Dello spetta abbiamo visto che in alcuni casi l'attuale assetto ha fatto perdere ascolto alla RAI nel caso del trattato di pace nel caso delle elezioni americana
L'impoverimento dell'Offerta c'è tutte le volte in cui c'è duplicazione triplicazione o sovrapposizione
Fischi e poi non vuol dire naturalmente trattare tutti allo stesso modo
Le stesse cose vuol dire dare anche accentuazioni Diversi vedere da punti di vista diverso ma complessivamente occuparsi dello stesso tema tutti quanti insieme e un impoverimento dell'offerta
E attualmente la nostra rischia di essere un'offerta ancora povero abbiamo ancora due telegiornali che alle ore venti vanno in contemporanea questa è la RAI di oggi
Allora differenziare variare arricchire ma come
Io personalmente non ho nessuna ricetta
Miracolistica che accetto l'invito di Giulietti a non esercitarci in ingegneria astratte o i modellisti che particolari però mi pare che un criterio per valutare le proposte aziendali in qualche modo e dovremo trovarle dovremo arricchire anche il dibattito che c'è tra di noi per individuare il criterio con il quale giudicare poi quella che sarà la proposta finale
Dell'uomo consiglio d'amministrazione dell'over Ticino azienda e alla se vogliamo arricchire il giudizio e il criterio di giudizio mi pare che dobbiamo partire dal dato evidente
Di partenza del dato evidente che la differenziazione per orientamento politico oggi non regge più c'è un'indagine della Doxa del settembre del mille novecentonovantadue che dice che dà le risposte
Degli intervistati
Si rileva che i telegiornali in quanto ad orientamento politico si caratterizzano nel modo seguente
Il TG uno si colloca ideologicamente nell'aria politica filo democristiano comunque di governo il TG due ha una collocazione socialista mentre il TG tre ha una collocazione di opposizione e di critica al sistema
Questa è la Doxa queste così come si vede la gente al di là di quello che diciamo noi di là di quello che può piacere o può non piacere annoia
Resterebbe da vedere appunto come potrebbe ancora collocarsi in quest'aria il dal TG due date le note vicende dell'editore di riferimento
Se vogliamo approfondire l'indagine della Doxa per noi dice una cosa ovvia
Ma significa a mio giudizio qualcosa in più significa che la gente ci ha visto ci vede ci percepisce ancora oggi non i generi lo stiamo passando parlando del passato stiamo parlando ancora di un presente forte
E prorompente
Ci vede come organizzatori del consenso
E questo non vuol dire naturalmente che non ci siano state momenti di autonomia di alta professionalità pensa Samarcanda Mixer ad alcune cose del TG uno o dei GR o delle sedi regionali è evidente non è che tutto può essere distinto come descritto come la notte buia o o o dire che siamo stati tutti lottizzati asserviti non è vero ci sono stati momenti di altissima professionalità e anche di autonomia ma complessivamente il messaggio che la gente percepisce il modo in cui vede gli operatori RAI e quello di organizzatori del consenso
Oggi
Siamo alla fine della Prima Repubblica la Prima Repubblica lo sappiamo è stata ed è ancora in gran parte la repubblica dei partiti così si organizzate si è sviluppata la nostra democrazia dopo il fascismo è stato un fatto grandemente positivo
Molti cittadini hanno conosciuto questo Tapie si sono riconosciuti
In questo stato proprio grazie ai partiti martedì sono stati un grande fatto di sviluppo democratico nel nostro Paese ma oggi si apre un epoca nuova si va verso la Seconda Repubblica che dovrebbe essere più conforme più vicina al modello di Stato di diritto dovrebbe essere il luogo dei diritti e dei doveri delle libertà di tutti e allora quale consenso dovremo ancora organizzare oggi e a nome di chi e per conto di chi
Io ritengo che se da queste tribù una a conclusione di questo convegno e non si afferma in modo chiaro netto e inequivocabile che l'epoca dell'ASS della verità come somma di tante parzialità è finita probabilmente non compiremo molti passi
In avanti
Ma allora che cosa dovremmo organizzare oggi nel momento in cui tutti i circa lo dimettersi in discussione lo fanno i partiti lo fanno le imprese sullo stesso modello di Stato si discute e si cerca di rimettere in discussione lo stelo stesso modello del nostro strato
Del nostro Stato tutti siamo chiamati a ricominciare
Davvero certo queste anche un momento difficile
Di grandi incertezze bisogna farlo con molta attenzione con molta cautela e con molta lungimiranza e però bisogna cogliere le opportunità che ci sono in tutti i momenti di passaggio
è un'occasione questa che probabilmente non si ripeterà più dei prossimi anni i partiti sono stati costretti a compie un passo indietro e vediamo le difficoltà nelle quali si dibattono tutti
Nessuno escluso la questione morale e le necessità della politica stanno selezionando nuovi gruppi dirigenti allora il quesito di fondo e questo vogliamo essere ancora visti come organizzatori del consenso come megafoni più o meno autorevoli del sistema politico vecchio o nuovo che sia oppure cinte ressa davvero
Secondo quello che diceva anche Giulietti nella sua relazione introduttiva essere portavoce dei cittadini autonomi e autorevoli osservatori delle vicende sociali politiche culturali internazionale
I poteri dello Stato i ceti recati Gori e sociali e professionali arriveranno comunque cambiati all'appuntamento con la Seconda Repubblica emergeranno quelli che avranno saputo davvero rimettersi in discussione e conquistare una nuova credibilità pensiamo all'azione che sta svolgendo la magistratura può piacere o non può più ac ma indubbiamente l'atteggiamento Fermo rigoroso potrà essere anche discusso o discutibile potremmo anche accorgere che ci sono stati degli errori ma l'atteggiamento fermo
Rigoroso di distacco da tutto e da tutti indubbiamente sta creando anche una nuova e ulteriore credibilità di un potere dello Stato
E probabilmente lì ci sarà anche una parte dalla futura classe dirigente di questo Paese naturalmente non siamo un potere dello Stato noi non possiamo paragonarci alla magistratura ma il problema delle Autonomie professionale della riscoperta dei valori delle professionalità de delle categorie produttive delle categorie professionale mi pare che un tema all'ordine del giorno e ci riguardi direttamente
La scelta di Volcic al TG uno la scelta di Volcic al TG uno è una scelta importante autorevole che va nella direzione da noi tante volte auspicate il problema qual è
Perché siamo però a una tappa ed è una tappa che un bivio al tempo stesso perché dopo Paul cc si può andare avanti
Ma si può stare anche fermi o tornare indietro
Non bastano i direttori per cambiare davvero un sistema come questo
Sarebbe ingeneroso ingiusto sbagliato e volere esagerare l'importanza che pur naturalmente hanno avuto e hanno i direttori e l'attuale sistemare la tua lassista assetto della RAI
Il problema allora sei telegiornali devono essere due tre
O quattro può essere anche relativo a questo punto la discussione può proseguire e andare avanti la stiamo facendo in sede di Usigrai si arriverà un momento in cui bisognerà trarre alcune conclusioni ci sarà un voto lo discuteremo in quella sede nella riunione
Di CD i numeri possono essere anche secondari rispetto però alla necessità di trovare nuovi meccanismi di fissare regole criteri nuovi
Per rimescolare e riorganizzare davvero l'esistente per superare le attuali famiglie uno due tre per togliere gli accampamenti militari e allora la proposta illustrata da mezza
A rischio la del proposta che può essere discutibile può presentare diverse la cui andrebbe ulteriormente approfondita è precisata e sviluppata non è certamente perfetta
Ma a mio giudizio e la proposta fino adesso la più avanzata perché sì forse si sforza di stabilire quei criteri il più possibile oggettivi per evitare che quello che vorremmo mettere fuori dalla porta rientri dalla finestra
Qui non è che ci possiamo prendere in giro o le ipotesi di riforma sono infinite certa voler disegnare il la modellistica e come la nazionale ognuno può avere la sua e si descrive la sue nel e naturalmente non ne scese citeremo oggi in questo gioco però le opzioni di fondo
Modifica un momento dei colleghi
Ma le opzioni di fondo sono due ci piaccia o non ci piaccia poiché possiamo chiamare motivare articolare come ci pare ma le opzioni di fondo sono due
O si sceglie la strada del riassetto seguendo diciamo un filone politico istituzionale o politico-culturale
O si segue la strada del riassetto tecnico professionale o chiamiamolo come vogliamo per capirci nel primo criterio ci sono tutti quelli che pur con motivazioni nobili pur con intenti perfettamente legittimi tendono a riprodurre le tre testate più o meno come sono soltanto con qualche cambiamento rimetterci
Nel nella visione del modello
Politica istituzionale c'è chi immagina due telegiornali
Però con una linea editoriale
Una per i conservatori e l'altra per i progressisti per cui passeremo
Da chi sostiene che bisogna vedere la rappresentanza delle tre maggiori forze politiche salvo poi sarà inevitabile a sostituire qualche partito con la lega perché sarà così ostano tutti fuori o dovremo mettere i nuovi e potenti convitati che si affacciano sulla scena politica del Paese
Queste
Ipotesi
Sono nell'ambito di questo solco di questa scelta di questo opzioni di fondo
Le altre ipotesi seguono la scelta tecnico-professionali poi potremo discutere se per fasce seppe specializzazioni
C'è la ipotesi di mezza ci potrebbe essere un TG rivolta all'ascoltatore che vuole un'informazione più rapida e veloce con molta cronaca un'alta indirizzata quello più colto che si interessa di politica interessato più agli approfondimenti un altro che risponda alle esigenze
Di un ascoltatore che ha maggiore interesse per la cronaca locale i problemi regionali ci sono le le linee indicate da mezza il problema e che a chi dice ad esempio che rimettendo in discussione l'esistente si diminuisce l'offerta non ci sono solo le considerazioni che facevamo prima sulla diminuzione dell'offerta che c'è stata in tanti giorni in tanti pomeriggi nell'assetto attuale per come ci siamo presentati complessivamente come azienda come RAI all'ascolto e al pubblico ma c'è un ruolo più incisivo che regionale devono svolgere
C'è una domanda diversa dalle città dalle regioni Gregorio Corigliano l'abbiamo sentito che la commissione tecnico-consultiva
Ho sentito ascoltato con interesse molti colleghi da Roberto Reale di Venezia che ci spiegavano come il loro pubblico chiede alcune cose diverse rispetto a dieci anni fa paragoni col passato non si possono fare perché come sappiamo non solo a realtà politica ma quella sociale quella istituzionale e quello che vive la ceduti jeune profondamente diversa da dieci anni fa il problema anche e di concepire
Con una nuova logica con uno spirito con un nuovo impulso le regioni con un nuovo regionalismo che può servire a rilanciare i il servizio pubblico se naturalmente rivisto e corretto anche dalle fondamenta
Allora se non ci sforzeremo di andare oltre gli attuali tre TG generalisti l'esistente riprenderà il sopravvento
E la data del venti novembre dei prossimi appuntamenti secondo me sarà significati però voglio dire una ultima cosa perché io affermo questo con tanta sicurezza perché vive in una mia esperienza concreta e reale
E vedo come quello che accade vedo quello che si sta facendo ve sento quello che pensano altri colleghi e vedo come si muovono altri colleghi allora concludo dico solamente questo
Perché affermo che se non si imbocca quella strada ricadiamo in un esistente riverniciato ammodernato
In belle tanto con qualche nome di prestigio che rischia solo di far di paravento da paravento a un vecchio sistema
Perché mentre noi discutiamo qua
C'è già
Chi ha capito o credi di aver capito che alla fine non cambierà nulla
E allora sta già cercando di riorganizzare la propria commenti Nicola nel tentativo di imporre un vice direttore accanto al direttore di prestigio di piazzare alcuni redattori
Di porre veti a qualche conduttore e allora io concludo e ho finito davvero se ci siamo capiti dicendo che il lavoro che abbiamo fatto che molti di noi hanno fatto che tutti noi abbiamo fatto come giornalisti RAI come Usigrai
Non è stato un lavoro né per il re di Prussia né per gli eredi del principe di Salina grazie
Riprendiamo riprendiamo il nostro dialogo con me rappresentanti esponenti di segmenti importanti della società italiana
Ora la parola l'onorevole Betty di Prisco della Commissione di vigilanza
Dopo è previsto l'intervento di Giovanni Moro e quindi del professor Moriarty
Che però è di casa non è
Anche se come eroine non era
Ma io credo che in campo oggi ci sia la questione del futuro
La questione del furto con molto concreta una questione il futuro nostro e per i nostri figli parlo della democrazia
Ne parlo in toni preoccupati per quello che sta avvenendo nel nostro Paese
Penso che nelle fasi di transizione oppure in una fase come questa di cambiamenti davvero travolgenti
Il cardine della della questione democratica sia da temere presente perché inerisce il ridisegno dei poteri qui qualcuno ne ha parlato forse parlando di poteri un po'separati gli uni dagli altri
E invece inerisce la questione dei poteri e la ricostruzione del patto tra i cittadini e lo Stato
Legge elettorale regole della rappresentanza struttura dello Stato riforma dello stato sociale della pubblica amministrazione struttura dell'informazione della comunicazione ecco di questo si tratta
Quando diciamo ridisegnare i poteri e tenerne o mantenere un equilibrio dei poteri come garanzia democratica
Io non ero appassionata e anzi sono stata tra quelli che si sono battuti per una riforma della politica non era appassionata della invasività e del potere dei partiti nella struttura
Dello Stato non sono appassionata all'idea che l'invasività dei partiti venga sostituita da un altro potere
Penso che dobbiamo e questo sia un luogo di uno di questi poteri quello dell'informazione dobbiamo parlare di equilibrio
Allora io credo che in questo ambito si spiega il si giustifica
Quello che è stato detto bene nella relazione non ripeto perché lo condivido sulla centralità e sul perché della centralità del servizio pubblico
Oggi sono in gioco nel nostro Paese credo questioni pesanti che vanno oltre lo stesso duopolio
Che ha piegato in senso antidemocratico non solo il mondo dell'informazione ma diciamo tutta la comunicazione tra i cittadini lo stato i Soggetti diciamo tra loro qualcosa di più pesante che coinvolge i gruppi economici gruppi imprenditoriali italiani e stranieri
Che attraversa i servizi che investe aree oscure
Che investe il ruolo della mafia della camorra
Poteri insomma ancora poco conosciuti per non dire quasi del tutto sconosciuti oggi toccati lambiti forse anche colpiti in alcune parti ma proprio per questo pericolosi
Perché si tratta appunto per loro di perdere quel potere
Allora credo che la questione dell'informazione se la vediamo in questa complessità in questo ambito è giusto quello che diceva Giulietti debba essere affrontata con trasparenza e debba avere regole certe
Noi abbiamo vissuto un paradosso viviamo un paradosso in Italia frutto del Caf
Da una parte l'invasività delle leggi noi abbiamo leggi che ci indicano addirittura i comportamenti
E dall'altra invece nella totale superficialità l'Indirizzo il poco rigore è già stato detto qui della normativa antitrust e non dico quindi di più però faccio un esempio noi dobbiamo ancora avere risposta su un punto
Sono legali o non solo nega Ali lette le più faccio un esempio stiamo discutendo degli anni va bene ma non l'abbiamo discussa ancora a monte e non abbiamo avuto risposta su una questione fondante cioè la legalità o l'illegalità probabilmente andremo a normare gli anni anche nella nella virgola ma voglio dire las la sostanza
Non non l'abbiamo cioè l'abbiamo fondata ma non abbiamo avuto risposta
Allora ricostruire questo patto dare regole certe e definire i Soggetti ecco io credo nei soggetti collettivi credo nei luoghi della partecipazione della democrazia
E non credo che l'alternativa ai soggetti collettivi sia una nuova relazione che potrebbe andare formandosi tra un leader o più leader o un gruppo di leader i mass media i cittadini
Penso che in realtà questo percorso questa modalità tolga strumenti di controllo di partecipazione di protagonismo ai cittadini credo quindi i soggetti collettivi rinnovati ai partiti alle associazioni e gruppi
Anche se
Penso che ancora non ci sono soggetti collettivi come posso dire in grado di governare la complessività di oggi no e penso che all'interno di questi soggetti collettivi non a caso un grande dibattito sulla modalità del governo della complessità per dirla con un'altra però le sue forme insomma della politica sia un a un dibattito che non debba rimanere diciamo chiuso in piccoli in piccoli gruppi ma debba coinvolgere anche ad esempio un un'organizzazione come come l'Usigrai che e sta è sempre stata diciamo un po'anticipatrice forse per certi versi di questa questione del del rapporto tra il il cittadino e le strutture organizzative della partecipazione
Ecco in questo quadro credo si debba ripensare la televisione
Oggi ho letto un articolo che mi è piaciuto sul manifesto di Cesare o dove richiamava alla memoria storica e infetti quando ieri
è vero quello che ha detto il professor Di Matteo c'è una questione di metodo e quindi di regole io dico che il metodo è come posso dire strumento mezzo parte anzi qualcosa di più di strumento di mezzo però di un'idea di un progetto non è staccato avulso da questa però richiamare la memoria storica ci dice che c'è stata
Senta
Una tesi una televisione del controllo dell'orientamento ma c'è stata e c'è anche una televisione dello stimolo della riflessione del confronto una televisione altra
E devo dire a me è sembrato singolare che il professor Dematté e per avere questa idea straordinaria che i cittadini siano dati gli elementi di corvi conoscenza della complessità sia dovuta ricorrere a un suo amico americano
Perché è un dibattito questo sul pluralismo sul governo della complessità somma che mi sembra che all'interno del mondo dell'informazione
Non vorrei dire sedimentato ma insomma quindi è stato insomma diciamo conosciuto da un po'di anni ecco di un dell'ultima ora
Allora non
Io quando sento queste come posso dire scoperte un po'mi preoccupo un po'mi preoccupa anche perché se poi la caduta di queste scoperte è un'altra cosa che ho letto sul giornale oggi quindi può essere anche non vera
E cioè che si prevedono come forma culturali di produzione di di nodi diffusione perché la produzione non è sua della RAI corsi di ingegneria informatica la notte
Beh io qualche dubbio tra come si progetta come si pensa e la ricaduta sulla realtà concreta della vita quotidiana delle persone in carne ed ossa ce l'ho perché se dove ci immaginiamo
Lo studente serale in carne ed ossa cioè il signor Rossi o la signora Bianchi che di notte
Devono seguire corsi di informatica ed ingegneria alla televisione sinceramente io comincia ad avere un po'di di di di di dubbi sulla ricaduta di questo di questo discorso però non voglio anticipare noi ci incontreremo con la consiglio d'amministrazione discuteremo nel merito
E quinti sentiremo anche quest'idea da da dove nasce soprattutto l'utente insomma che vantaggio può trarne da queste ore di sonno tolte al sonno
Uno dei punti importanti io credo della battaglia dell'Usigrai che io condivido perché la penso all'interno di questo ambito di di democrazia che dicevo prima eh eh l'assunzione di responsabilità cui l'Usigrai spesso richiama richiama con la famosa Carta dei diritti dei doveri
Sono voci rare queste perché la realtà del mondo dell'informazione è stata una realtà di un mondo molto spesso piegato omologato prima qualcuno fast faceva l'Inter l'esempio di orefice ma io non lo so io vivo in un ambiente che è il Parlamento
E vedo un giornalismo pigro conformista trasformista poco interessato ai fermenti nuovi molto interessato a
Non so nemmeno come poche ma neanche l'opinione ma insomma adesso spirò
Di questo o di quel dirigente certa oggi cambiano i sospiri cambiano i dirigenti non mi sembra ci sia stata una grande trasformazione della modalità cioè non mi sembra che la molla sia la curiosità la voglia di capire fino in fondo di investigare credo che su questo la battaglia
Dell'Usigrai non sarà a breve a breve scadenza per un'assunzione di responsabilità penso che ci voglia come posso dire forse uno scatto d'orgoglio reciproco
Sicuramente uno scatto d'orgoglio di indipendenza di autorevolezza di sei da parte di chi fa politica
Certamente uno scatto d'orgoglio di indipendenza da autorevolezza disse perché fa informazione
è vero c'è una questione economica pesante la questione delle risorse è una questione sulla quale io non torno perché è già stato detto molto
Pare finalmente che potremmo sapere qualcosa su uno dei temi che nella Commissione di vigilanza del scorsa legislatura abbiamo posto non so quante volte
Al vecchio consiglio d'amministrazione né io come Giulietti no no Nostalgia di Manca Pedullà Pasquarelli vi assicuro
Anzi
Su appunto a quest'ora che abbiamo posto parlo di quella degli appalti per esempio mai c'è stato risposto da parte del vecchio consiglio d'amministrazione direttore generale o presidente nulla sui quesiti degli appalti posti per lunghi anni direi
Però io ecco quando sento il professor Dematté parlare di risorse vorrei sentire come posso dire sulla stessa bilancia le risorse intese come denaro Strong diciamo le risorse dal punto di vista economico e vorrei anche sentire le risorse umane
I tredici mila dipendenti sono una risorsa la radiofonia è una risorsa di cui si parla poco
Insomma le risorse sono tante anche nel parlare di risorse l'equilibrio tra le risorse economiche le risorse umane secondo me è un punto di vista diverso da dire
E questo è il mercato il mercato funziona in questo modo funzionerà in questo modo poi le risorse umane Lera Catto in base alla ho finito
In base a quello che il mercato disegnerà allora cambiare la struttura dello Stato
Vuol dire cambiare anche
Gli altri settori dei poteri forti però in un Progetto io credo di ampio respiro
Penso che la tv omologata sia davvero nemica della della democrazia e della costruzione democratica di questo Paese io mi dispiace ieri non ho potuto essere qui perché io ero alla Camera però credo che le giornaliste abbiano da questo punto di vista affrontato la questione della presenza del protagonismo dei Soggetti e quindi delle donne e degli uomini
Nella televisione e dal punto di vista non posso dire del della professionalità della professione dal punto di vista delle cittadine è una questione democratica
Parlare della società civile delle donne che esiste è una questione democratica garantire un percorso di pari opportunità all'interno della RAI è una questione democratica affrontare che ricaduta avrà o a il sistema maggioritario nel mondo dell'informazione anche da questo punto di vista io ho avuto il rendiconto del delle campagne elettorali delle tribune da parte dei direttori delle sedi regionali sul look l'unica esperienza che abbiamo alle nostre spalle
E devo dire che il rendiconto è drammatico pesantissimo allora si pone una questione che va oltre
L'ambito diciamo delle pari opportunità si pone una questione come ho cercato di dire all'inizio che dovrebbe essere credo il tessuto del ragionamento in questo luogo di democrazia l'ultima cosa volevo dirla sul dottor Locatelli voi sapete che io con gli altri miei compagni compagne ci siamo pronunciati più volte
Perché la scelta per il direttore generale avvenisse va be'fuori dalle solite
Regole diciamo non solo ma venisse prevalentemente guardando la competenza la professionalità e la capacità insomma io mi ero espressa e mi sembrava come posso dire una scelta di buonsenso
Guardare all'interno del mondo della RAI vantare dal credo che lì fossero sedimentate capacità professionalità competenze e via di seguito è stata fatta una scelta diversa noi l'abbiamo criticata nelle modalità abbiamo dato come posso dire all'uomo la possibilità di esprimere la sua professionalità oggi si pone una questione pesante noi attenderemo il ventotto una risposta del ticket è stata garantita dal parte del presidente e del direttore generale
C'è una cosa però che ci siamo amati risulta un po'buffa
Ma per sapere se tua moglie è in una lista o a un conto corrente tu uomo normale chiedi al tuo avvocato
Come avevo annunciato iscritto a parlare il Giovanni Moro
Però questa Presidenza continua a ricevere proteste da parte di molti colleghi poco fa Lilli Gruber a proposito dei telefoni dei dei passanti chiacchiericcio che si determina in quell'angolo della sala
Vi vorrei pregare ancora una volta con tutto la cortesia che imposta divieto di prendere posto oppure di accomodarvi fuori si può chiacchierare in giardino ci sono delle palme molto bella l'agibilità della palma è salita sino a cui nonostante l'opposizione del professor Miglio quindi per favore per favore
Per favore la terza volta tre volte per favore i telefonisti in chiacchierone
O vanno fuori ossia comodo grazie Giovanni Moro segretario
Il Movimento federativo democratico bene ringrazio il presidente approfitto anzi di questa sua rampogna la sala per maggiore attenzione al mio intervento che sarà più breve possibile per fare qualche riflessione su questa fase mi pare che l'antecedente di questo seminario sia il nostro congresso di Bari la differenza si misura ed è abbastanza netta con quell'evento che pure è di pochi mesi fa allora al congresso di Bari mi pare era un po'tutto chiaro che cosa si doveva fare quali erano gli obiettivi qual era
La situazione oggi invece mi sembra vicino
Oggi invece mi sembra di registrare in questa discussione e in generale
Attorno a questo problema della riforma della RAI una fase di maggiore incertezza potremmo dire che c'è il nuovo assetto per il quale l'Usigrai prima di tutti si era si era abbattuta ma non c'è ancora nella nuova RAI e nemmeno un progetto credibile e convincente sul quale si possa si possa discutere e come è stato ricordato da chi mi ha preceduto si inserisce questa discussione e questo rende ancora più incerto me pare
L'esito di essa il tema di Penne pulite come è stato chiamato oppure il tema della questione morale che riguarda che investe il mondo dell'informazione e in particolare il servizio radiotelevisivo pubblico credo di dover dire dal mio punto di vista di rappresentante di una organizzazione di di cittadini che certamente sono rilevanti questi fatti che hanno appunto un rilievo giudiziario rilievo penale ma credo che sì è ancora più importante se proprio si vuole parlare di Tangentopoli e mondo della informazione ne parlavamo col presidente rovini l'altro giorno
A Perugia è molto più importante cercare di capire come sia stato possibile che il mondo dell'informazione nel suo complesso e qui il servizio pubblico ha una responsabilità credo più alta per molte delle ragioni che sono già state dette non sia riuscito in questi anni a creare le condizioni perché essi formasse in Italia una opinione pubblica democratica cioè la possibilità o la capacità per la maggioranza dei cittadini di formarsi convinzioni giudizi pertinenti e utilizzabili per esempio in sede di espressione
Del voto ma anche tra una elezione l'altro soprattutto tra un'elezione e l'altra sulla situazione credo che questo punto sia un punto ancora aperti una ferita ancora aperta sulla quale varrebbe la pena di meditare più ancora che su cose molto importanti naturalmente come sono fenomeni di di truffe e corruzione o cose di questo genere al ai danni dell'azienda o all'interno o all'interno dell'azienda il punto è questo circolo vizioso che si è creato
Nell'ultimo decennio tra il mondo dell'informazione il mondo della politica dei partiti intendiamo
Per cui nel momento in cui il mondo dei partiti pensava di essere il padrone dell'Italia al mondo dell'informazione invece che dare le notizie che avrebbero facilmente smentito questa convinzione hanno finito per confermarla questa convinzione non producendo queste notizie
E queste informazioni certamente sotto questo aspetto la Carta dei doveri quella dell'Usigrai quella della federazione
E dell'Ordine sono segnali che vanno in una direzione opposta c'è però naturalmente
Da farli diventare poi fatti concreti in questa situazione di incertezza mi pare che sia chiaro almeno un punto fermo è detto molto chiaramente nel materiale
E preparatoria nelle relazioni di questo seminario di Barzoni di Giulietti e cioè che se qualcosa deve essere il servizio pubblico per il futuro deve essere qualcosa che si potrebbe definire un contrappeso al sistema
Elettorale di tipo maggioritario ai tipi di governi che il sistema maggioritario produce un sistema maggioritario funziona e non è non risulta essere pari alla fine un sistema di abusi soltanto se ci sono se c'è un vero pluralismo dei poteri e se ci sono dei contrappesi che garantiscano comunque che diritti fondamentali siano in ogni caso tutelati il sistema dell'informazione non può che essere un simile contrappeso il servizio pubblico
Per tante ragioni in più non può che essere questo c'è quindi questa fase di incertezza io devo anche esprimere con sincerità la preoccupazione che come appunto rappresentante di una organizzazione di cittadini ci sia in questa fase una forte estraneità del mondo dei cittadini o del punto di vista dei cittadini non faccio una questione di organizzazioni non non non è questo il punto ma una estraneità del mondo dei cittadini al processo di ridefinizione dell'assetto della strategia dell'identità del servizio pubblico radiotelevisivo giustissimo credo non si può che apprezzare che l'Usigrai abbia puntato l'attenzione e chiesto di interloquire con inerti nuovi vertici dell'azienda circa la ristrutturazione della gente dell'azienda i suoi programmi per il futuro è giusto perché rientra nella logica delle relazioni sindacali voglio dire e son contento anzi che questa richiesta sia stata abbia trovato poi una accoglienza ma si tratta comunque di un rapporto interno al mondo dell'azienda è giusto che sia così appunto ma il rischio che si rimanga
Rischio mi pare e che senza un riferimento
Prezzo di ridefinire il servizio pubblico non si riescano riesca ad avere successo pure produca delle soluzioni circolari
Produca la fiera dell'ovvio oppure produca delle paradossali riproposizioni magari di schermi da da Grande Fratello o roba di questo genere che per fortuna sono solo sogni perché come si sa come sapete tutti con la televisione e con la radio si possono far cadere i governi ma non si possono vincere le elezioni il rischio quindi è che si ridefinisca un servizio pubblico senza che non ha poi effettivamente presenti i suoi referenti i suoi proprietari di tela come come preferite questa estraneità del mondo dei cittadini o dal punto di vista dei cittadini rispetto alla ridefinizione della delle strategie della natura dell'azienda pubblica mi pare che abbia due due dimensioni due livelli una dimensione che riguarda il metodo è una che riguarda il merito di questo processo di ridefinizione per quanto riguarda il metodo a me sembra che ci sia appunto un una certa quale chiuso ora una certa quale autoreferenzialità una resistenza
A interloquire con il mondo dei cittadini o con i soggetti che comunque in qualche modo hanno da dire su sul futuro della RAI voglio fare un esempio banale
Il nostro movimento che da tempo si occupa di questo genere di problemi quando sono stati nominati
Ma non me ne occupo illusione occupa un altro uno
Solo un
Un piccolo esempio banale di un problema più generale mi sembra
Si tratta di trovare le modalità per cui senza che dall'esterno ci si impicci
Di ciò che è di competenza del sindacato di ciò che è di competenza della dell'amministrazione degli amministratori però si riesca a stabilire un processo di interlocuzione di feedback reale effettivo efficace in ordine alla ridefinizione del servizio pubblico radiotelevisivo
C'è questo idea lanciata dall'Usigrai della conferenza di produzione c'è un'idea insomma che è nata anche discutendo assieme
Di un sistema di conferenze dei servizi o come le vogliamo chiamare in cui a proposito del funzionamento di singoli pezzi del servizio pubblico si possano incontrare interloquire scambiarsi informazioni
Giornalisti azienda rappresentanti esponenti del mondo dei cittadini io credo che questo vada fatto appunto non perché si debba derogare al dovere per i giornalisti di fare il loro mestiere o agli amministratori di amministrare l'azienda ma perché come tutti per tutti i servizi pubblici da chiunque siano gestiti la Nuova Italia deve essere fatta in modo tale che i cittadini utenti di questi servizi abbiano voce in capitolo e possano dare dei giudizi che non consistano nel fatto di cambiare canale o di spegnere la radio ma consistono nel fatto di dare informazioni utili
Per ridefinire in corso d'opera il funzionamento
Il modo di essere del servizio anche perché anche per la Rai vale quello quello che vale per tutti i servizi pubblici nel nostro Paese oggi che o si riesce a dimostrare che questo servizio può funzionare meglio e costare di meno oppure siamo fritti
Dal punto di vista del merito sul versante del merito questa indifferenza questa chiusura rispetto al punto di vista al mondo dei cittadini a me pare manifestarsi sì chiudo subito
Mi pare a va be'ma chiudo comunque mi pare manifestarsi in una estrema difficoltà per come io l'accolgo
Nell'individuare criteri
Della di riforma della RAI che la ridefinisca no come un servizio pubblico criteri che servano
Per valutare promuovere la qualità del servizio che servano per svolgere quella indispensabile strategia sulle risorse umane che vuol dire sostegno delle riforme delle risorse umane formazione per esempio come è stato detto ma anche valutazione selezione delle risorse umane che lavorano nel servizio pubblico criteri che servano per definire quali devono essere gli investimenti sullo sviluppo della della azienda e credo che sul versante dei contenuti di questo progetto cioè del tentativo di definire i criteri
Della identità i principi della identità del servizio pubblico c'entrino molto dei temi che sono forse più generale ma che nel caso della RAI sono più stringenti per esempio il tema di che cos'è oggi una notizia quello della necessaria ridefinizione rispetto ai canoni tradizionali della professione
Di che cos'è una notizia che cos'è o qual è un evento che ha una rilevanza di tipo giornalistico superando il vecchio schema dell'uomo che morde il cane senza naturalmente
Rigettarlo o il vecchio schema che poi alla fine sono sempre più importanti le cattive notizie che non le buone notizie da questo punto di vista credo che la RAI abbia oltretutto maturato seppure in un modo un po'catacombale in questi anni delle esperienze di TV di servizio di informazione di servizio che non andrebbero sottovalutate e benché lo siano state e lo siano tuttora
Dal punto di vista degli investimenti dell'attenzione della collocazione eccetera per trasmissioni di servizio certo c'è in generale il problema di come si fa informazione sui cittadini visto che i cittadini sono i proprietari si dice in modo un po'retorico
De della del servizio pubblico con un cittadino che è profondamente diverso da quello che pensato come riferimento degli schemi tradizionali della professione giornalistica un cittadino che è diventato grazie a cinquant'anni di democrazia con tutti i suoi problemi più ricco più informato con con la disponibilità di una quantità enorme di opportunità in più un cittadino libero e adulto
Che è in grado di organizzarsi e di mettere mano alla soluzione di problemi che lo Stato i pubblici poteri non riescono più a risolvere la gestire da soli
E sul quale veramente l'informazione radiotelevisiva quella giornalistica in generale hanno riescono a dire poco e a fare poco
Chiudo confermando se ce ne fosse bisogno la attenzione il sostegno l'amicizia nostra nei confronti del sindacato dei giornalisti RAI il nostro impegno a partecipare a a esserci negli appuntamenti che il sindacato
Organizzerà in questo processo di ridefinizione anche perché sinceramente tra il non essere ascoltata il non poter accedere a una discussione sul futuro del servizio pubblico o il poterlo fare solo entrando dalla finestra invece che dalla porta noi preferiamo tutto sommato entrare dalla finestra anche se non siamo non ne siamo molto soddisfatti grazie
Cari colleghi non vorrei riprendere osservazione
Consentitemi però di dire che in questo mondo di smemorati poco fa quando ho detto che Paolo muri alberi e di casa
Qualcuno ha capito che l'ho detto perché Paolo Boniardi è membro del consiglio d'amministrazione per la verità detto con tutto il rispetto
Paolo muri alti come dire è un vecchio di casa un anziano come me e come tanti altri è stato presidente della nostra federazione è un collega col quale abbiamo lavorato tanti anni
è un collegio col quale siamo abituati a dialogare qualche volta anche a confrontarci veramente alle di grande per favore Murialdo alla tribù
Ora se vogliono accomodare
Gentiluomo legge
Favore buongiorno a tutti e grazie abortista
Il mio saluto solo su di un collega quello che dirò ovviamente invece fa parte del mio incarico attuale
Voleva poco ma insomma finché dura io lo devo ricoprire
Enrico spendendo naturalmente come cerco di fare ben presenti quella che
Possiamo alzare il livello di questioni
Non lo sono
Avviciniamo al microfono così va bene o meglio
E non so cosa devo fare devono non posso andare a basso prezzo allora cresce va bene
Allora dicevo appunto che
L'incarico che cerco di svolgerà anche per diciamo così la parte che vi è stato affidato di logicamente congeniale per la mia professione vere
Se consentite anche per certi studi che ho fatto sulla professione e quindi una partecipazione dei qualcheduno che crede di conoscere il giornalismo italiano le sue vicende e anche molti dei suoi problemi e allora usciti dal saluto dal ringraziamento all'Usigrai per avermi invitato farò qualche cenno così non non il mio saluto non è soltanto formale
Però quel che il cielo delle questioni allora comincio con la professionalità parola che come ci ha detto molto spesso Beniamino Placido che io ho letto sempre con delizia spesso con delizia si molte volte con grande interesse è stata molto abusata è vero noi giornalisti abbiamo fatto un uso un uso molto formale molto formalistico
In certi casi addirittura di di schermo insomma così ma per tante ragioni che sono arcinote che non sono maturate solo in questo momento
Ricco la professionalità adesso è diventata una questione alla quale bisogna dare più contenuti più certezze più contenuti certi di quanti gliene abbiamo dati o fino adesso
Io sono convinto che il ruolo del giornalista in Italia è un ruolo che sempre stato deformato un po'deformato
Dal fatto che tutti i giornali sto parlando di stampa per il senso storico ma anche quindi del grande Albertini poiché erano sempre dei giornali che facevano della politica
E quindi con un giornalismo che in un certo senso dipendeva dalla politica invece che dalla società la differenza io ritengo che sia sostanziale
Io con questo non ritengo affatto che ogni giornalista non abbia le proprie idee come alla propria cultura eccetera credo di avere ricordo di aver partecipato alla discussione che nacque alla fine degli anni sessanta
Quando si mise in discussione il feticcio dell'obiettività feticcio che era un feticcio perché veniva usato dai dirigenti di allora della Federazione dalla stampa per dire che il giornalista doveva essere apolitico
E naturalmente noi sostenevamo che la politicità com'è logico non non esiste è semmai in certi casi giornalista tutti i casi dovuti dev'esserci mai apartitico nel senso di non far dipendere le sue valutazioni il suo lavoro da un interesse
Da un interesse di parte
Ecco ci fu appunto a maturazione quando poi rinnovamento conquistò la Federazione della stampa queste idee maturarono e si diffusero anche nella categoria
Stabilendo che l'obiettività è un principio al quale bisogna attendere ma non è una una cosa che possiamo prendere comprare mentre ce l'ha in tasca portarla con noi come uno strumento
Allora il il problema che si poneva allora appunto era quello di riconoscere al giornalista anche al giornalista che lavorava e che lavoro a tuttora interessate che si pretendono indipendenti io ho sempre preferito definire i giornali d'informazione giornale di partito ecco i giornali d'informazione di consentire logicamente a questi giornalisti anzi di consentire di riconoscere praticamente che il giornalista aveva una sua cultura
E che quindi nel elaborare ed anche delle delle informazioni poteva portare poteva far far apparire insomma diciamo questo suo punto di vista però dopo dopo avere adempiuto naturalmente a dei doveri
Elementari che io chiamerei elementari della professione per chi lavora in organismi di informazione che non siano di partito perché poi è chiaro se uno va in un giornale di partito
Certo poi i giornali hanno le loro tendenze naturalmente quindi questo patto può creare anche dei dissensi però però è una conquista che è stato fatto dalla dalla categoria di giornalisti in Italia
Nel nostro Paese appunto negli anni negli anni settanta poi naturalmente ci possono essere state delle anche per i di eventi di questo paese anzi soprattutto per gli eventi
Tragici misteriosi soprattutto grande grande mistero di questo Paese ci possono essere state delle come dire delle esagerazioni delle degli di un impegno eccessivo diciamo così nella
Personalizzazione
Diciamo ideale che poi diventa anche una persona di trazione ideologica
è bella Rai robe come tutti sapete come sappiamo tutti invece ha avuto una forma di partecipazione diciamo di dipendenza politica
A volte cercata a volte non cercate subita a volte subita anche con con un diciamo così con con danni personali
A questa questa rapporto con i partiti quindi addirittura a mio modo di vedere
Come studioso di giornali ma mi pare una forma più lontana di giornalismo per un servizio servizio
Naturalmente con ciò ripenso poi si devono esprimere parere soprattutto attraverso quella realizzazione la più alta possibile la più ampia possibile di rappresentare
Di rappresentare la società nelle sue nei suoi nelle sue articolazioni e di riuscire a rappresentarla dare voce anche più ampia possibile ecco e qui che a un certo momento possono venire fuori e devono venire fuori le differenze le tendenze le opinioni eccetera eccetera
Ecco
Ruolo sociale sarebbe ruolo sociale e cioè che dipende e serve alla società appunto giornali
Purtroppo il giornalismo italiano non si è mai dato una una una caratterizzazione chiamiamola pure tra virgolette istituzionale
A differenza ad esempio di quello che hanno fatto chiuso io ingegneri avvocati e altri liberi professionisti
Io credo che sia stato un errore fare fare questa questa manchevolezza
Ma d'altronde questo è un errore che ad aver profonde radici storiche ad avere radici nella storia del giornalismo di come si sono formate le relazioni del giornalismo dice dei giornali
Lepri anche nei primi anni del Novecento eccetera se uno va a leggersi la storia anche del sindacato del nostro sindacato vede che certi problemi sono arrivati praticamente alla ribalta tardissimo
Ecco adesso volevo fare due un cenno anche alla Carta dei doveri quindi
Con queste mie idee io ho salutato con grande favore
La comparsa alla emanazione da parte della Federazione della stampa e dell'ordine
Della calza dei doveri personalmente chi mi conosce sa che avrei preferito che la causa fosse un'emanazione della Federazione della stampa perché io credo che l'ordine dei giornalisti
Nel mondo nel punto in cui siamo dato che non siamo più nel dopoguerra immediato quando c'erano certe urgenze io credo che l'ordine dei giornalisti lo scritto l'ho detto noto quindi non rivelo niente di particolare che l'ordine dei giornalisti
Sia uno un un organismo che
In fondo danneggia più che aiutare la professione forse la danneggia penso perché la protegge anche troppo io credo che giornalisti dovrebbero avere più coraggio mi pare che ne è stato dimostrato poco io porto sono già fuori diciamo così dal giorno militante fuori anche dagli incarichi
Sindacali sia quelli italiani sia quelli internazionali e quindi no no certamente partecipato a questa cosa ma devo dire che dobbiamo un momento a riflettere perché i giornalisti non sono stati capaci
Nei
Sul piano generale come Federazione della stampa e come ordine né sul piano di certe testate che si sono date
La carta dei doveri una regolare interna come il Sole ventiquattro Ore come Repubblica eccetera siano stati capaci siano state abbiamo no di sia mancato quel po'di coraggio per prevedere delle sanzioni
Questo veramente è un limite cari colleghi secondo me è un limite che pesa anche sul modo di fare giornali voglio sono qui da poco da stamattina ricco però ho già sentito appunto delle delle critiche delle Riserve a al nostro mestiere sulle quali appunto dovremmo tutti riflettere ecco quindi è venuto il momento da un po'di tempo di tale contenuti
Deve aver corposità alla professionalità in molti modi che vanno che vanno dalla preparazione professionale a alla cura rispetto di questa carta al al a o di quella in Terna
Interno della RAI
Un cenno un cenno sulla sulla RAI ovviamente anche ieri Dematté vi ha già parlato io non ho sentito il suo discorso non potevo venire ovvero appunto annunciato adesso è venuto oggi molto volentieri
E va be sulla sulla stiamo preparando voglio stesura son venuto qui riservato adesso torno a completare la parte che sarà inserita nel
Nel caso sta degli indirizzi che il ventotto sarà praticamente resa pubblica prima la commissione parlamentare poi a ai dirigenti ai sindacati
Ai sindacati della dell'azienda tutti i sindacati quindi all'Usigrai alla tranello suonassero eccetera CGIL insieme ricezione cose perché Teramo ricco quello che posso dire anche perché purtroppo questo periodo è stato costellato
Da voci da timori da supposizioni che spesso francamente devo dire mi hanno un po'colpito come quella che ha continuato a perseguitato ci dico proprio perseguite arsi del TG unico
Il TG unico il consiglio d'amministrazione non ha mai fatti nessuno ha fatto cenno in consiglio d'amministrazione io l'ho smentito
Alcune volte non lo so fino al che il crollo ho colto persino l'occasione di una cerimonia come quella dell'inaugurazione del Premio Italia per smentirlo l'ennesima volta credevo che non ce ne fosse così bisogno ma evidentemente ce n'è bisogno
Io non posso dirvi i questo momento quale sarà il contenuto di questa di questa della parte che riguarda l'informazione
Se li visiva di cui mi sto particolarmente occupando perché poi ne discuteremo ne abbiamo già discusso ieri io scrivo poi ne discuteremo col precedente e con gli altri consiglieri ma martedì questi indirizzi ci saranno però credo di poter dire visto che circolano ancora delle delle idee delle voci sia tra quelli che mi sembrano insomma che mi sembrano anche nocive
Marcire per lo spiritoso ma per gli umori eccetera che noi cercheremo ed abbiamo intenzione di aumentare l'offerta di informazione della RAI e non di diminuirla
Questo è una cosa che cercheremo di farla in vari modi naturalmente cercheremo anche di fornire di dare delle scelte quelle che sono il nostro potere per diciamo così eliminare o comunque far decrescere rapidamente fino speriamo livello zero la lottizzazione
Gli affetti della lottizzazione passato badate che io ho lavorato scusate se l'importo di un po'di tempo io ho lavorato nel primo giornale lottizzato d'Italia
Il giorno il giorno dell'ENI era un giornale lottizzato non eravamo lottizzati c'era uno che faceva le situazioni ed era socialista c'era un altro che faceva
Le azioni e le situazioni resta vedeva anche neutralista che era Umberto Segre quindi cose poi c'erano i democristiani
Che magari facevano la nostra politica no per cui avevamo uno che faceva la situazione che ma sto parlando degli anni sessanta prima del centro sinistra insomma in questa in quei primi anni sessanta e quelli e quelli successivi
Conosco quindi i benefici della lottizzazione e so benissimo per averli vissuti da presidente della Federazione della stampa quali sono stati i miglioramenti importanti dalla legge del di riforma del mille novecentosettantacinque
Però ho fatto anche in tempo a vedere anche poi come questa riforma sia stata bloccata come si sia impantanata e quindi come quella tripartizione che era già un gran un notevole progresso rispetto al al al molo blocco democristiano sulla RAI
è e poi sia stata una tripartizione che alla fin fine come tutti ormai riconoscono a ha portato molti
Ma molti danni ecco dicevo
Noi cercheremo tutte le tutte le occasioni possibili di Ford riprendere delle scelte di Profeti attuare delle scelte che favoriscano che che consentano diciamo che però diciamoci anche molto francamente che poi quella che con brutto femminismo è stata chiamata the lottizzazione poi dipende da ciascuno di noi perché ci saranno dei colleghi che non erano lottizzati e non hanno bisogno ma quelli che magari erano lottizzati
Ricordo allora va be ognuno di noi perché se uno non smette la lottizzazione non è una cosa che uno il consiglio d'amministrazione può togliere
Così dalla testa piccolo inciso quindi ognuno di noi ognuno di voi Sex era lottizzato collabori diciamo così partecipi a questo accordo
Ecco deve vengo a quindi da questa partecipazione vengo a quello che mi sembra un concetto
Fondamentale per questo periodo della della RAI del servizio pubblico che come sapete ha tanti problemi che non ovviamente non ripetano
Molte difficoltà ecco la RAI deve cambiare credo che su questo si debba essere tutti d'accordo
Poi si discute ci si confronta e magari ci si affronta si si litiga si si fanno le cose sul come cambiare su quale direzione deve prendere il cambiamento su quali scelte però io credo che
Tutti dobbiamo pensare convinti essere convinti che la RAI debba debba cambiare una necessità è una necessità assoluta deve cambiare ovviamente chiaramente il meglio rispetto a quello che è stato finora io Usai
Nella prima conferenza stampa del consiglio d'amministrazione usare una frase che sembrava
Un po'poteva sembrare altisonante quindi così in un diciamo un po'fuori dalle mie abitudini e io dissi che
Tutti siamo chiamati a dare un futuro al servizio pubblico
Mi pare si sarà altisonante la frase ma però se ci si guarda in giro nel mondo e nell'Europa
Dei servizi pubblici si vede che il problema esiste non solo da noi e quindi quello di D'Alessio è questo il Po il vero problema per dargli un futuro corrono delle risorse occorrono risorse ovviamente
Risorse umane ci stiamo anche pensando non è che le trascuriamo ma occorre ecco direi che proprio da questa convinzione
Vorrei dire ma mi spiace l'onorevole fu hanno si dice ancora ecco no no no volevo dire perché M. M. incuriosito molto statale del sono per dovuto no no del sonno perduto
Martedì parlerete di tutto quello non è questa da la sede non sono io quello che deve parlare casi ricordo di cui
Per carità sobrie o precisa coscienza no guardi che quand'è che si tratta di dire
Offrire dei programmi da registrare nessuno vuole turbare i sogni
E se lei legge io ho letto anch'io Cesare ora non è piaciuto
Legga anche se crede l'articolo di Curzio Maltese sulla stampa parla proprio di queste cose e fa notare che in tutti i Paesi tutele paesi dove c'è civili dove nella televisione
Cioè questo servizio notturno che è una specie di una volta si sarebbe chiamata Università popolare
E magari oggi coi soliti anglicismi stiamo open University e quindi non è una cosa ecco per disturbare i soldi
Concludo chiedendo qualcosa insomma sperando che si instauri tra l'Usigrai danno a parte noi del consiglio d'amministrazione e i dirigenti
I dirigenti della RAI un rapporto che può essere che deve essere conflittuale in tutti i momenti in tutte le occasioni in cui doveva essere conflittuale ma un rapporto che io spero e mi auguro che possa diventare è chiaro
Cioè ha aperto così senza senza naturalmente certe nubi che a volte lo con foglio voi come voi sapete personalmente abbia toccato a fare un'esperienza di quelli che io non desidero una lo stesso giorno
Il Giornale di Montanelli mi ha accusato di essermi fatto una lobby pidiessina
E m'ha chiamato l'ultimo dei gattopardi
Nello stesso giorno mi veniva da una zona del giornalismo radiotelevisivo mi venivano dei malumori ha dei sospetti che io fabbrica si delle trappole
No io non fabbrico trappole ricolleghi non ho mai fra fabbricate ricco e dedico anche una cosa per non chiudere sulla mia persona che il consiglio d'amministrazione
è il si sente impegnato io m'accorgo di questi colleghi che ho conosciuto soltanto arrivando a Roma dopo la nomina
Credete
Ci impegniamo siamo legati anche noi e prima di tutto al cambiamento della RAI siamo i primi responsabili se sbagliamo ma noi cerchiamo di cambiare la RAI grazie
Da presidente a presidente
Gli ho ricordato come il collega Murialdo sia stato presidente dalla nostra federazione subito dopo di lui
Scritto a parlare l'attuale presidente della Federazione nazionale della stampa Vittorio Roidi Vittorio consentimi di annunciare
Qualche altro intervento subito dopo ci sarà Giulio Carminati può e pregherei di prepararsi colleghi Morrione Fichera Curzi e via dicendo secondo lo leggo che avevamo
Non è facile parlare dopo Murialdo i per il grande segno che l'UE ha lasciato fra i giornalisti italiani la prima cosa che vorrei dire consentitemela riguarda lo sciopero generale di domani proclamato ieri sera dal nostro sindacato io mi auguro dico solo questo che domani ci sia una risposta forte
A questo governo che ormai giunto al fondo del suo lavoro non trova di meglio che attaccare aggredire questa categoria che subisce aggressioni ed attacchi da vasti settori del Parlamento
Basta pensare a quali sono le menomazioni
Che alcuni settori del Parlamento vorrebbero portare alla legislazione al diritto di cronaca alla libertà di stampa in questo Paese mi auguro lasciatemelo dire che domani ci sia una risposta forte da parte della categoria
Io credo che le trasformazioni della Rai vadano inquadrate in nelle trasformazioni in certi momenti stranamente misteriosamente veloci di questo Paese è incredibile come in questo momento l'Italia stia per certi aspetti correndo come sia un Paese che sembra sonnolento sembra fermo sembra immobile poi invece in pochi mesi cambia faccia perché se ci pensate
In pochi mesi abbiamo avuto una legge o una leggina ma credo che oggi alla luce di quello che sta avvenendo forse questo diminutivo
Lo possiamo dimenticare abbiamo avuto
Un consiglio d'amministrazione in questa azienda molto diverso dal precedente di grande valore i suoi uomini intellettuale culturale di grande autonomia grazie non dimentichiamo a due uomini come Spadolini e Napolitano
Ma pensiamo a come sia cambiata l'informazione radiotelevisiva in questo ultimo anno noi oggi abbiamo sei sette otto telegiornali
Abbiamo una pluralità di voci di servizi di autonomia chiamiamole così che fino a poco tempo fa erano impensabile
Ecco io credo che tutto questo non basti
Credo che quando fra altri sei mesi il sistema maggioritario
Si sarà compiutamente realizzato perché gli italiani avranno votato con questo nuovo sistema sarà molto importante che il sistema dell'informazione sia già cambiato in questo Paese o che il Parlamento mi auguro che venga qui il professor Barile in queste ore che il parlamento ci spieghi come intende cambiare il sistema dell'informazione
è impensabile che in questo Paese si vada ad una seconda Repubblica a nuovi ruoli nell'ambito delle situazioni senza che si cambi il quadro dell'informazione
E non mi riferisco certo soltanto la RAI ma cito soltanto la proprietà delle grandi attestante
Ecco io credo quindi che nei prossimi mesi altrettanto velocemente non li abbiamo avuti dobbiamo avere altre trasformazioni proprio perché il far West finisca
E perché all'interno di questo Paese ci siano delle regole molto più precise all'interno delle quali poter lavorare e fare informazioni per quello che riguarda la RAI
Oggi io credo che non si possa accettare la politica dei piccoli passi non si possa accettare la politica delle decisioni giorno per giorno
Si deve arrivare rapidamente al progetto e ad un progetto compiuto le risorse ma come fa a Demetrio Volcic esce ad accettare di diventare direttore del più grande tre giornale italiano senza sapere su quali risorse potrà fonte fondare il suo lavoro come fa a quella redazione a lavorare
Quindi compirà il governo i conti del Parlamento i compiti dell'IRI sono ancora molto forti
Bisogna uscire da questa da questo contrasto fra servizio pubblico servizio privato la Rai non può essere le redazioni della Rai non possono essere la stessa cosa contemporaneamente
I direttori della RAI non possono essere direttori dimezzati non è possibile
Che arrivino i carabinieri per controllare le note spesi all'interno di una redazione perché quella redazione deve funzionare come qualsiasi altro giornale
E bisogna smetterla di considerare editore dei giornalisti della RAI qualcun altro che non sia che il consiglio d'amministrazione
Perché solo con le decisioni con i progetti del consiglio d'amministrazione poi si possono confrontare i direttori
E le redazioni in quel triangolo che sta sempre alla base del sistema dell'informazione allora aspettiamo i Progetti aspettiamo i confronti aspettiamo le consultazioni
Così come deve cambiare quel grande equivoco della RAI di chi fa informazione le rubriche a mio avviso devono rientrare rapidamente all'interno delle testate non è più possibile
La Carta dei doveri chi la applica i direttori delle testate o anche i direttori delle reti e con quali principi in base a quale principi i direttori delle reti
Credo che questi grandi equivoci nei quali si dibatte da molti anni la RAI debbano rapidamente finire quindi altre trasformazioni che sono secondo me indispensabili e urgenti
Il numero delle testate io dico il maggior numero possibile ma perché si deve regalare qualche cosa agli avversari ma perché si deve perdere audience
Il giornale radio unico non parlo dei telegiornali il giornale radio unico io c'ero al giornale radio unico e c'ero quando nel settantasei fu fatta la riforma e fu veramente fu una grande trasformazione pensare di tornare al giornale radio unico è qualche cosa secondo me veramente di incredibile che riporta indietro non la RAI riporta indietro secondo me questo Paese
Credo che la RAI l'informazione della RAI vada rapidamente scomposta
Non ci saranno più il TG uno al TG due il TG tre il GR uno GR due e GR tre ci saranno altri sei sette otto non lo so ovviamente compatibilmente con le risorse di questa azienda
Ci saranno altre testate all'interno della quale ci saranno dei Progetti giornalistici precisi in autonomia
Le scelte nel settantasei foro delle scelte professionali sbaglia chi dice che furono delle scelte ideologiche ecco perché oggi si delle fonti puntare sull'opzione perché so vocazione può dare veramente una ricomposizione del servizio pubblico e delle redazioni
Dietro la professionalità dei loro direttori
Ma io domando perché Santoro non può andare a lavorare con Volcic o con Sanetti dopo aver saputo qual è il suo progetto di giornale dove sta scritto che Santoro posso lavorare soltanto con Guglielmi
Ecco credo veramente che la RAI debba avere il coraggio è questo il grande compito del consiglio d'amministrazione di creare una struttura totalmente nuova dal punto di vista dell'informazione e ripeto
è l'opzione in realtà certo applicata con intelligenza da parte dei direttori e probabilmente con dei ritocchi che l'unico modo di realizzare questa scomposizione
Quali telegiornali domanda Borrelli e ha ragione ma la risposta non può che essere una soltanto
Telegiornali che siano basati sull'autonomia delle teste di quelli che ci lavorano
Giornalisti che non cercano consenso ma perché i giornalisti non possono cercare consenso alla RAI meno e su un altro luogo neanche nei giornali di partito
Anche se lì la contraddizione evidentemente mostruosa
Giornalisti che sono i cani da guardia che sono le sentinelle che non possono essere asserviti a nessuno
Io ho letto stamattina un'intervista Volcic in cui voce ci dice la radio è un grande transatlantico per cambiare rotta anche solo di quattro cinque gradi ci vogliono molte manovre da parte dei marinai
E poi dice la lottizzazione i miei colleghi dovranno pentirsi rapidamente
E dovranno imparare dico io il difficile modo difficile mestiere di pensare con la propria testa di essere uomini liberi
Perché tutti siamo soltanto al servizio del lettore del telespettatore e non può che essere così se vogliamo essere giornalisti con i nostri limiti
Con le nostre capacità
E alla RAI di capacità ce ne sono molte
Anche se ha ragione Giovanni Moro
Il modo di fare informazione in questo Paese dovunque deve essere più aderente realmente agli interessi del cittadino
Quanti errori abbiamo commesso quante cose non abbiamo visto in questo Paese
Io mi ricordo compiono Agostini
Un amico che non c'è più che diceva nell'ultimo fondo che ha scritto prima di morire luglio ha scritto in Italia i giornalisti non hanno capito il sessantotto non hanno capito il terrorismo non hanno capito Tangentopoli quante cose non capiamo
Quante incapacità abbiamo
E l'ultima cosa di cui vorrei parlare e e scusate mi la questione morale
Credo che alla RAI come al Sole ventiquattro Ore come a Repubblica sia chiaro che le carte non bastano
Qui ha ragione muri alti nessuno di noi crede che la Carta dei doveri sia una grande soluzione alla RAI ce l'avete e allora com'è che non le avete scoperte le cose al Sole ventiquattro Ore ce l'aveva Locatelli allora com'è che non le ha scoperte
Io devo dare atto a Locatelli
Quando a giugno in Federazione della stampa abbiamo siamo entrati dentro questo problema Luís avvenuto ed era direttore di sole ventiquattro ore a parlare della Lombardia
Io ci credevo allora egli credo oggi
Però credo che molto rapidamente ora veramente Locatelli debba completamente chiarire la sua funzione e il suo operato perché ormai l'obbligo della trasparenza e della pulizia è qualche cosa
Urgente di fronte all'opinione pubblica non possiamo credo in questo Paese come turisti continuare a perdere di credibilità giorno per giorno perché è questo che sta avvenendo
Dobbiamo dare dei segnali chiari forti alla Rai come altrove
Bisogna finirla con questo tiro al piccione contro i giornalisti della Rai
Le bucce facciamo ce le all'interno di ogni redazione
La carta del dei doveri
Può essere uno strumento però per uscire da questa situazione
L'ordine dei giornalisti la federazione la stampa l'ho preso un impegno preciso in questo senso che entro ottobre sia approvato questo comitato della lealtà dell'informazione non lo chiamo Julie perché so che a molti questo termine non piace
Che è indispensabile
Un'autorità morale che controlli l'applicazione della Carta che controlli la le ha urtato e la correttezza del comportamento dei giornalisti anche se capisco i dubbi e le perplessità
Ma oggi è indispensabile quello che io dico no che non è accettabile però sono i polveroni
Ritenere che tutti i giorni si italiani siano degli imbroglioni che tutti i giorni si Taliani siano dei corruttori non è così alla RAI come altro allora io non accetto i carabinieri non accetta i finanzieri non accetto che la valutazione
Di una spesa giunta si preso sia fatta dalla finanza o dai carabinieri o da un magistrato alla RAI come al Corriere della Sera Repubblica ore il mio giornale
Perché solo il direttore di quel giornale solo di ragionamento di quel giornale può valutare qual è il tornaconto di quel servizio quindi
Che i reprobi siano cacciati ma che finisca questa caccia alle streghe è questa criminalizzazione
E che lo dico nell'interesse anche veramente del sindacato questa categoria riesca ad essere molto più unità
In questo senso
Vi vi chiedo
In questa sede di fare quello che è possibile anche come giuristi RAI perché non ci sia questa frattura che a me sembra sempre più pesante sempre più dolorosa corregionali se la carta stampata vi ringrazio
Giulio Carminati
Del servizio opinioni della RAI
Grazie anzitutto voi tutti a Lusi i fa balzo nel Giulietti in particolare per avermi invitato a portare un piccolo contributo di ricercatore al vostro seminario credo che siamo tutti consapevoli che la recessione economica sta provocando nel comparto dei mass media
Una crisi determinata dall'aumento vertiginoso dei costi ed è un contemporaneo calo delle vendite dei ricavi pubblicitari che forse e la più grave crisi dal Dopoguerra ad oggi
Ad aggravare questa situazione tra l'altro c'è l'orientamento che sembra ormai emergere da parte delle maggiori aziende italiane
Ad uscire dalle partecipazioni nelle società di controllo dei maggiori gruppi editoriali per far fronte al pesante calo della domanda dei rispettivi mercati ma mi chiedo
Quale azienda sarebbe in grado in questo momento di rilevare la quota FIAT nel gruppo C nel gruppo Gemina se quasi tutti i grandi gruppi industriali del nostro Paese
Sono pesantemente esposti nei confronti del sistema bancario e soprattutto se in questo momento il nostro sistema industriale e alla disperata ricerca di risorse finanziarie da investire nell'innovazione dei prodotti tenete presente che oggi i due terzi dell'industria italiana non sono competitivi con l'industria europea
Stiamo servendo su un piatto d'argento alle industrie forti europee ed extraeuropee non solo le migliori aziende italiane ma anche le aziende editoriali mai soprattutto con mercato di oltre cinquanta milioni di consumatori
Quello che sta emergendo dall'inchiesta Mani Puliti Da Rin Mani pulite e un'amarissima verità
Quasi tutti i grandi gruppi industriali sia statali che privati si sono consolidati sul nostro mercato grazie allo scambio di favori con un sistema di tipo feudale
Che ha creato corsie preferenziali artificialmente protette e ha deviato verso rendite parassitarie risorse essenziali per la ricerca e l'innovazione dei prodotti e forse anche i mass media e hanno fatto la loro parte in questo gioco perverso
Lo sviluppo della nostra industria ottobre audiovisiva è stato penalizzato poi da una visione politica mediocre abbagliata da un modernismo di facciata di cui è stato porta è stata portatrice un certo tipo di televisione commerciale
è mancata in questi anni una vera e propria strategia industriale del settore
Anche gli stessi utenti pubblicitari il stragrande maggioranza delle aziende italiane ha ritenuto che una pluralità di canali televisivi fosse il modo più efficace di comunicare con
Tipo avanzato
Picchiati e forme di comunicazione
Ritardi accumulati nel settore audiovisivo ritardi che alcuni analisti internazionali stimano tra i dieci e quindici anni
Ma c'è dell'altro stiamo mettendo a disposizione delle multinazionali straniere che dispongono attualmente di Baget pubblicitari superiori a quelli che possono permettersi le nostre aziende in crisi
Una pluralità di canali televisivi per la promozione dei loro prodotti e ciò porterà sicuramente ad una ulteriore penalizzazione dei prodotti delle nostre aziende
Quello che possiamo offrire a un osservatore a un analista internazionale è solo una serie di primati negativi per il nostro sistema audiovisivo
Sette mila miliardi di risorse investite tra pubblicità e canone un milione di spot pubblicitari oltre otto mila titoli di fin stranieri bruciati ogni anno decine di migliaia di Siria si importati assenza totale di cotto tale di nostri prodotti sul mercato internazionale incredibile in compenso un compenso un crescente numero di varietà di bassissimo livello e talk show sempre più orlati
Il nostro sistema televisivo ha visto progressivamente crollare i livelli produttivi in quei settori come la fiction i programmi per bambini e ragazzi e documentari che sono veramente l'unica moneta forte
Per competere oggi sui mercati internazionali siamo insomma di fronte ad un enorme apparato di distribuzione di prodotti sempre più spesso confezionati in altri Paesi
Sì ho sistema televisivo perde la capacità produttiva in ridendo come è stato fatto in Italia l'indotto costituito dall'industria culturale e soprattutto dall'industria cinematografica
Il rischio che si trasformi in puro e semplice apparato distributivo che non produce vero sviluppo ma che può avere invece effetti dirompenti sulla nostra società ci si può chiedere infatti quanto abbia inciso sulla caduta del sentimento di identità nazionale una te una televisione declinata prevalentemente su un modello di per consumismo
Una televisione priva di contenuti valoriali sempre più succube al modello della spettacolarizzazione
Ritengo che la fragilità del nostro sistema economico e sociale sia stata provocata anche dall'eccessiva spinta al consumismo senza che a ciò fosse contrapposto un adeguato sviluppo dei consumi culturali
Gli altri Paesi europei per superare i gravi problemi di ordine economico e sociale che si trovano ad affrontare stanno attingendo a quelle risorse basate su una cultura interiorizzata e sulla fiducia nei riguardi del futuro della società cui appartengono
Probabilmente io ritengo che l'intero comparto audiovisivo italiano dovrà essere smontato e ridisegnato per renderlo competitivo lite a livello internazionale questo affinché assicuri le necessarie ricadute industriali perché difenda meglio i prodotti delle nostre aziende
Soprattutto perché sia veicolo di farlo di valori fondanti l'identità della nostra nazione
Il primo passo dovrà comunque essere quello di ad affermare il ruolo centrale della RAI
Il rinnovato governo della nostra azienda si trova di fronte a una serie di sfide anch'esse dovranno essere affrontate e vinte nel più breve tempo possibile altrimenti il rischio di un collasso finanziario e produttivo della RAI potrebbe diventare un'amara realtà
Uno dei nodi e la riduzione del disavanzo finanziario che stavo provocando una voragine nei conti della RAI
La strada obbligata è quella della realizzazione di economia immediate attuando una profonda riorganizzazione aziendale che elimini sprechi doppioni are obsolete non funzionali un efficace presenza sul mercato
Solo attraverso una profonda riorganizzazione l'azienda sarà infatti in grado di ricostruire quelle scorte finanziarie per un rilancio ideativo e produttivo
Che faccia riacquistare al prodotto RAI una sua leadership qualitativa condizione indispensabile per la ripresa e lo sviluppo dell'intero comparto di un risiko solo così sarà possibile effettuare anche quell'investimento sull'industria culturale del nostro Paese
Rimasto in questi anni troppo a lungo bloccato
In un panorama fortemente caratterizzato oggi da modelli di tipo prevalentemente consumistico
Pronti della quale sono ancora reperibili atteggiamenti molto ricchi sul piano dell'affettività infatti il poter seguire eventi di cui si riconoscono si conoscono i retroscena e le premesse il poter riconoscere persone che incidono con le loro scelte sulla vita dei cittadini
Innesca nella sfera affettiva di ciascuno dei gli intervistati durante una ricerca che abbiamo svolto o per i TG regionali
E dinamiche fortemente coinvolgenti in tali dinamiche che corrispondono alle più profonde pulsioni dell'individuo di partecipare e di poter esercitare un controllo su ciò che avviene nel mondo circostante stravolgono l'abituale modello di fruizione televisiva inducendo la sensazione sempre da parte i fruitori dell'informazione regionale di essere all'interno della giustizia di svolgevi un ruolo attivo da protagonista
In questo la e in questo contesto la RAI con i suoi venti telegiornali prodotti regionalmente si trova in una situazione di assoluto privilegio poi che a tutto o quasi tutto ciò che l'utente chiede ad un programma quotidiano di informazione regionale all'autorevolezza all'importanza che le viene dalla qualità dei suoi programmi alla vicinanza affettiva che le viene
Sia dal suo essere concretamente presente in tutte le regioni italiane sia dal suo stile di comunicazione
Che era presente un rassicurante ponte tra pubblico emittente del e l'emittente Rai Regione che cosa però può fare ancora la RAI con i suoi telegiornali regionali e qui concludo
Potrebbe operare nella direzione di una focalizzazione degli aspetti esatti
In un'ottica non tanto localistica quanto di circolazione di scambio a livello interregionale potrebbe operare in una direzione di un'esposizione di tematiche etiche coinvolgenti in grado di mobilitare tutti i cittadini potrebbe mo'in operare in direzione di un rivalutazione delle azioni individuale nel contesto sociale nel senso di valorizzare l'importanza del comportamento individuale nella determinazione di situazioni generali
E potrebbe inoltre operare nella direzione di una rivalutazione delle scelte individuali nel determinismo delle scelte politiche generali
Sempre in conclusione di poter dire che la RAI grazie ai suoi telegiornali anche ai suoi telegiornali regionali abbia oggi la possibilità di concorrere efficacemente a trasformare un generalizzato atteggiamento di campanilismo in un costruttivo modello di recupero di valori e tradizioni locali nell'ottica di costruire una dimensione culturale nazionale grazie
Scusate Roberto Morrione
Roberto Roberto va alla tribuna volevo dirvi che per consentire a tutti i colleghi di pare una lo faremo interruzione per la colazione
L'ho avvertito andremo avanti sino a quando ci saranno colleghi iscritti a parlare
Non so fino a che ora comunque faremo il possibile per evitare che ci siano decapitazione spiacevole
Guardandoci attorno e anche sentendo in particolare la relazione di Beppe Giulietti
Mi sono venuti in mente degli scenari diciamo degli scenari che hanno in sé e grandi rischi anche grandi possibilità scenari nel Paese nella Società nella realtà
In cui operiamo è anche scenari per quel che riguarda il campo dell'informazione radiotelevisiva
Ma io parto da un da una domanda che si è posta Giulietti nella sua relazione che mi sembra centrale
In questa Italia
Che si sta trasformando che sta cambiando dove
Certamente andremo a un diverso assetto a un quadro politico istituzionale un nuovo sistema elettorale
A nuove aggregazioni forze politiche certamente anche di altri tipi di poteri ecco in questo tipo d'Italia dove è aperta una partita così centrale anche per il futuro che la democrazia in che modo giocherà
La comunicazione radiotelevisiva pubblica e privata
Non è da sottovalutare il fatto che Berlusconi stia attrezzando comunque stia concretamente esaminando il proprio gruppo
Editoriale
Per farne una grande forza se non direttamente politica certamente in grado di condizionare lo scontro politico-sociale del Paese
Quindi vuol dire che un grande monopolio privato perché di questo si tratta getterà su questo teatro di scontro tutte
Le sue forze le sue risorse dei suoi alleanze la sua capacità di condizionare lo stesso cambiamento politico istituzionale
Cosa farà il servizio pubblico di fronte a questo in che modo il servizio pubblico dovrà essere protagonista di questo processo
Perché cosa dobbiamo e vogliamo cambiare l'informazione questa una domanda decisiva
Se vogliamo capire e lo dobbiamo fare sia per i modelli informativi per i quali vogliamo lavorare e sia per il ruolo sul mercato radiotelevisivo che il servizio pubblico Adami andrà ad assumere e su questo io vorrei che il Governo della Rai rispondesse
A un interrogativo al quale ancora non ha dato risposta
Nonostante gli impegni le interviste le parole che qui anche ha ripetuto il presidente Dematté e che mi sono sembrate senz'altro oneste interessanti non c'è una risposta a questo interrogativo di fondo
Rispetto a questa esigenza della trasformazione da un lato e rispetto a come il mercato radiotelevisivo potrà contribuire e incidere su questa trasformazione cosa dovrà essere il servizio pubblico
E io sono convinto la detto Giulietti ma voglio sottolinearlo che sarebbe gravemente lesivo per la democrazia italiana
Se il servizio pubblico sul mercato radiotelevisivo venisse posto esattamente alla pari come se fosse l'altra faccia della stessa medaglia del monopolio privato
A questa risposta questa risposta deve venire dal governo dell'azienda perché anche le nostre ipotesi
Cambierebbero moltissimo se noi sapessimo che questa è un servizio pubblico destinato a rimanere centrale protagonista intatto in tutte le sue possibilità produttive in tutte le sue reti e testate ossia andiamo andiamo a una fase in cui in un progetto che può venire da fuori può essere anche come dire autoreferente può essere anche solo nelle ipotesi questo servizio pubblico dovesse ridursi e rinunciare a una parte considerevole
Della sua capacità produttive e quindi di pesare nei processi di trasformazione detto questo voglio invece sottolineare alcuni rischi e una grande opportunità più immediati che abbiamo di fronte e che credo tutti potranno riconoscere come parte delle radici di questi rischi di questi scenari più generali
Due rischi primo
Che la nostra ipotesi di ristrutturazione quando dico nostra dico nostra del sindacato dei giornalisti radiotelevisivi
Ma in questo senso che sia evidentemente anche una parte del tutto il governo aziendale che terminerà che noi andiamo a fotografare l'esistente con una semplice riverniciatura è questo un rischio molto profondo
Dal quale dobbiamo guardarci
Io credo fortemente che dalle aree militarizzati e così come si sono formate in una certa fase che hanno poi avuto storie molto diverse fra di loro ma che comunque tutte appartengono a quel quadro
Politico culturale di fatto da queste aree si debba uscire e che quindi sia sbagliato
Andare a fotografare l'esistente con semplici riverniciatura ma dall'altro lato ritengo che sarebbe altrettanto nocivo e rischioso andare a un'ipotesi di disaggregazione dell'esistente
Chi di fatto non riesca a costruire qualche cosa di nuovo salvando ciò che di questo patrimonio del servizio pubblico pur nelle contraddizioni con le luci e con le ombre va salvato
Che non si colga cioè la possibilità di trasferire nel nuovo ciò che di meglio
Questa Rai nonostante i suoi limiti è riuscita comunque a dare ecco è su questo che io mi farò una proposta molto semplice che ho già sottoposto all'esecutivo dell'Usigrai per la quale stiamo discutendo all'interno della Commissione consultiva del sindacato in un lavoro
Assolutamente e completamente aperto come è stato sottolineato sia da Barzoni che da Giulietti
Di quell'elaborazione fa parte la proposta che ha illustrato ieri Michele Mezza
Della quale io condivido alcune cose ma della quale non condivido altre così come fa parte io credo a pieno titolo e con pari dignità la proposta che ora vi illustro insieme ad altre che si dovessero evidentemente
Porre e creare io credo che ci sia su questo uno spazio di discussione e di lavorazione che vada dal sindacato intelligentemente sfruttato fino all'ultimo
Anche perché sarebbe io credo in questa fase quando il governo dell'azienda
Ancora non ha messo fuori il suo piano assolutamente mio prego se non addirittura autori tutti Ivo chiudersi in una sola ipotesi qualunque essa sia
Mentre invece diverse opzioni io credo che potrebbero e dovrebbero fare più forte il sindacato nella trattativa
E nel confronto
Io parto da e un discorso molto semplice mi riferisco alla necessità di non di disegnare una nuova informazione della RAI
Chi non rinuncia che non rinunci alla pluralità di offerta informativa che non rinuncia alla tipologia del pubblico che è stato acquisito
Che non vada disperdere a regalare alcuni milioni di spettatori
Probabilmente alla concorrenza o comunque con una frammentazione che non saremmo probabilmente come azienda in grado di governare e di recuperare mantenendo una diversità di linguaggi televisivi
E quindi di tipologie editoriali che non dovranno più avere niente a che fare con le aree politico ideologiche che abbiamo conosciuto
Ma che pure devono trovare nel passato di questa azienda nelle cose migliori che questa azienda la sua informazione ha prodotto alcune radici ineliminabili
Io guardate sono molto convinto che si debba come dire disaggregare perché non si distruggono delle aree che hanno su di sé un peccato originale come quello che noi conosciamo se non disaggregando anche perché questo e parte del diritto di ciascun giornalista come del sindacato come dei nuovi direttori di testata di poter allo stesso tavolo coordinare organizzare regolamentare con diversi soggetti quindi ognuno di pari diritto e di pari dignità
Ma detto questo quando si dice azzerare certo si può parlare degli assetti esistenti
Ma non di un patrimonio culturale e informativo quale ciascuna testata tutte le sedi regionali di questa azienda hanno saputo nei loro momenti migliori mettere in campo questa cosa sarebbe assolutamente suicida
Così per il TG tre
Ma così anche per il TG due e perché no per il TG uno che hanno pure scritto delle pagine di buona informazione con loro linguaggio nuove caratteristiche peculiari
Quindi dunque non azzeramento in quel senso ma recupero di tutto questo e a questo riguardo io ritengo credendo
Credendo che non possa esserci in un regime di mercato di spietata concorrenza come quello al quale siamo chiamati non possa non esserci
Un'offerta di Canale completa
Dove possano esserci appuntamenti nazionali per tutti per quel tipo di pubblico senza disperdere peculiarità di linguaggio di ricerca poiché io credo questo
Io dico che sul canale delle regioni sul canale regionalizzato non la voglio chiamare federato perché è una formula ancora complessa ancora per certi versi oscura
Io credo che su quello si giochi la partita ed ecco la grande opportunità di cui parlavo se c'è un
Un patrimonio originale che a questa azienda che ha il servizio pubblico etica Fininvest e non potrà mai costruirsi se non con generazioni accumulo di esperienze cose che la RAI ha messo dei segni a costruire è il patrimonio delle sedi regionali
Ma no un viste nella loro attuale organizzazione che è certamente l'organizzazione a sua volta figlia
Di qui la deviazione della riforma del settantacinque che abbiamo conosciuto della spartizione politica della lottizzazione non è incerto la direzione del TGR o quelle che io chiamo diciamo i ventun parassiti o sottoprefetture che possono garantire questo ma ciò che di culturale di profondamente creativo dentro questo patrimonio
Esiste e allora la proposta è di
Che io vi leggo molto rapidamente perché è un documento dell'Usigrai della commissione consultiva a disposizione di tutti i colleghi che la commissione consultiva dovrà ulteriormente esaminare insieme alle ipotesi di cui parlava mezze quella di tre testate nazionali di altre testate specializzate ciascuna con la sua tipologia editoriale
E di cui la testata ci che quella di cui voglio parlare quella diciamo del terzo canale
Sì il terzo canale sarà per ragioni tecniche per ragioni oggettive di investimenti di risorse il canale destinato ad essere parte del processo del decentramento ecco questa ipotesi per il Canale cinque
In una situazione di crescente concorrenza che vede la Fininvest è presente in tutti i suoi canali con un'offerta diversificata e fortemente integrata sul piano nazionale non perseguire
Questo obiettivo significherebbe uscire dal mercato essermi fortemente ridimensionati
E dunque impensabile rischierei disperdere circa tre milioni di spettatori faticosamente conquistati sul campo e proprio sul terzo canale
Che appare il più centrale nel processo di trasformazione regionalista
La necessaria disaggregazione delle aree di influenza politico ideologica con la scomposizione la ricomposizione su basi editoriali delle redazioni produrrà di per sé inevitabilmente i difficili problemi di riconoscibilità di riferimento per il pubblico
Per disperdere anche i linguaggi dei innovazioni ai modelli informativi che costituiscono una delle originali ricchezze della RAI punto di forza sull'attuale e sul futuro mercato
Propongo invece di far lavorare insieme al progetto di regionalizzazione del canale una testata nazionale e le sedi regionali in stretta collaborazione con una Rete dal palinsesto innovativo e aperto
Per realizzare insieme all'informazione regionale
Che va rivista e profondamente potenziata subito nelle linee del nuovo decentramento un'informazione nazionale di forte qualità
E di originale tipologia editoriale volta nei contenuti e linguaggi a dare voce alle complesse realtà emergenti
A selezionare formare quadri e personale a gettare le basi del futuro canale regionale
Caratteristica centrale dovrebbe essere il rapporto con il territorio con quattro cinque notiziari posti in orecchiabile da studiare insieme alla Rete alle sei di da collocare strategicamente in rapporto ai notiziari regionali al palinsesto comunque tali da non sovrapporsi con gli appuntamenti informativi degli altri canali pur essendo nella tipologia notiziari completi
è ridicolo e assurdo pensare giornalisticamente ad altre ipotesi
Dovrebbero essere realizzati in stretta sinergia con le sedi regionali partendo anche dal territorio non solo se lo richiedessero fatti e problemi eccezionali del resto facilmente prevedibili
Anche gli approfondimenti
Dovrebbero essere ideati e realizzati in stretto collegamento con le sedi
Mentre il palinsesto Pieretti sul quale comunque devono essere previsti vasti spazi per l'informazione sportiva dovrebbe mantenersi molto elastico ed aperto all'irrompere dei temi della crisi e della trasformazione sul piano organizzativo produttivo il TG cd
Potrebbe costituire gruppi di lavoro mobili
Formati non solo di giornalisti ed operatori ma anche di registi ed altri tecnici
Task force redazionali che si spostano intervengo nel territorio lavorando insieme alle redazioni regionali e a gruppi di lavoro e di collaborazione locali
Da costituire in realtà sociali e metropolitane di particolare interesse su tematiche di dimensione nazionale ma con un radicamenti fortemente territoriali
Si pensi a questioni come la criminalità organizzata l'occupazione l'emergenza lavoro l'immigrazione il razzismo i grandi temi dei servizi sociali e delle città il volontariato e la Chiesa e mutamenti di costume
Il TG nazionale del canale regionale deve dunque da un lato raccogliere quanto di meglio l'informazione regionale è già in grado oggi di offrire ma insieme sperimentare consolidare linguaggi nuove tecnologie specifiche delle informazioni l'uso diretto del mezzo diversi modi di rapportarsi alla società e ai suoi protagonisti formando anche nuove leve professionali
Al centro e nelle sedi sul piano giornalistico e tecnico
Così si può costituire gradualmente sul campo la spina dorsale di un canale regionale facendo crescere insieme sia la professionalità della redazione del TG nazionale
Sia la capacità e la creatività dei giornalisti degli operatori del personale delle sedi per i regionali
Ciò permetterebbe fra l'altro di mantenere un originale presenza nazionale verso il pubblico consolidato e di affrontare la concorrenza al giusto livello di competitività esaltando ciò di cui la RAI ieri cioè la Fininvest è sostanzialmente priva evitando al contempo che possa ripetersi magari solo con una spolverata di facciata l'esperienza negativa che segnò l'avvio dell'informazione della Terza Rete
Finisco solo con un esempio personale molto concreto fra le cose positive che il TG tre mi ha offerto
In questo anno e quattro mesi
Di permanenza dopo vicende che forse conoscete nelle linee generali abbastanza travagliate c'è stata quella di sperimentare esattamente questo modo e questo tipo di fare televisione io sono stato per tre giorni a lavorare
Notte di sera dalla Risiera di San Sabba a Trieste in un momento in cui esplodeva la questione razzismo
Bene abbiamo lavorato con i colleghi con i tecnici della sede regionale senza dei quali non sarebbe stato possibile
Abbiamo costituito di fatto dei gruppi di lavoro con la popolazione locale con i grandi aggregati culturali di quella città e dopo quei tre giorni di esperienza vi dico tre giorni io credo che saremmo già in grado di poter avere a Trieste
Dei gruppi di lavoro orizzontali formati dai giovani ebrei dai giovani sloveni dagli operai del porto in grado di dare quello specifico contributo e questo credo che possa essere moltiplica Abbili
E che sia una forza specifica dello strumento del servizio pubblico questa mobilità sul territorio questa esperienza di nuovi linguaggi Samarcanda in questo ha insegnato Matera viene insegnato a tutti
Io credo che sia possibile moltiplicare quell'esperienza
Contemporaneamente concentrando risorse cercando di collegare ciò che le di meglio dei siti regionali già oggi possono dare in termini di professionalità di programmazione di talenti di capacità e su questo crescere insieme
Questa è un'occasione nuova e diversa per il servizio pubblico se invece noi ci limitiamo a dire sarà la TGR magari un po'rispolverata questa specie di grande centrale di collocamento che è stata all'interno delle direzioni della RAI e delle direzioni in qualche modo legate ai delimitate dalla politica delegare SICID iniziamo a quello non ci sarà occasione di crescita
Nel sviluppo creativo e originale neanche per i colleghi delle sedi regionali
Ecco su questo io sono disposto credo
A impegnarmi come tutti i colleghi dell'Usigrai andiamo a misurarci su un'ipotesi è una fattibilità di questo tipo partendo datati esperienze concrete io credo che su questo noi potremo affrontare domani anzi subito la sfida con la Fininvest
Grazie proprio
Il collega perché aveva del CDR del TG tre
Perché era
Quando ho iniziato a fare sindacato sono rimasto sorpreso colleghi dalla frequenza dal numero di volte con cui il collega Giulietti
Sindacate sicuramente almeno per me ignaro di tutto un maestro
Con la quale diceva il collega Giulietti ripeteva un concetto
Che qualunque sindacato anche il più moderno anche il più progressista in fase di apertura di trattative questa è sicuramente una trattativa importantissima per tutti noi
Infatti trattativa qualunque sindacato dice Giulietti deve rilanciare lo deve fare anche quando onestamente convinto che le proposte di chiusura riduzione le proposte di compressione ancorché mascherate all'anziano avanzate dall'azienda
Siano basate su tesi valide un concetto di opportunità di un concerto di politica sindacale sicuramente valido per le battaglie sul salario sull'occupazione e sulle assunzioni ma valido soprattutto direi sacrosanto in questo caso quando come ora si affronta il tema della pluralità dell'informazione
Ciascuno di noi credo colleghi abbia un brivido senza un brivido lungo la schiena quando sente parlare di giornali anche il più piccolo anche più apparentemente insignificante che sta per chiudere bene ieri la presidente Dematté
Ha detto che i cassetti i cassetti della RAI sono vuoti
Mi domando colleghi è questo un dato che noi intendiamo accettare così semplicemente come un dogma oppure questo è un dato che vogliamo come credo si debba fare
Discutere un fatto che in chiediamo come Usigrai come giornalisti della RAI di verificare punto per punto insomma quei bilanci che Giulietti prime Bazzoni poi chiedono da tempo di conoscere nel dettaglio
Debbano essere visti da noi prima di accettare il fatto che i cassetti sono vuoti
E ancora di Demi colleghi come si fa a conciliare
Un dato come quello delle casse vuote un dato con il quale purtroppo noi Dell'Atti di tre siamo stati continuamente chiamati a confrontarci
Con quello di chi propone progetti di riduzione di compressione di settori dell'informazione quindi di riduzione compressione dico un pubblico non si possono sicuramente riempire i cassetti della RAI se si pensa di tagliare settori vitali di questa azienda
Quindi anche in questo caso è estremamente valida nostro giudizio il teorema Giulietti che si debba rilanciare meno valido lasciatemelo dire ci sembra il piano del collega mezza
Che ha presentato a titolo individuale
In una lunga intervista su Repubblica di oggi il neo direttore del TG uno Demetrio Volcic
Dice cito testualmente sarebbe sbagliato ignorare che il TG uno è il punto di riferimento delle famiglie di ispirazione cattolica
Così come sarebbe insensato per la RAI perdere il pubblico che si identifica nel TG tre e che ha una sua omogeneità dice Volcic ideologica un pubblico che potrebbe trasmigrare sotto un altro tetto regalando quattro milioni di spettatori alla concorrenza
Ma secondo noi Volcic ha ragione quando parla di patrimoni da difendere di patrimoni badate bene non di testate non di TG uno TG due TG tre GR uno due e tre
Però Volcic secondo me si sbaglia quando dice che il TG tre penso quindi anche l'uno e il due è omogeneo ideologicamente la nostra omogeneità
E quindi anche quella delle altre testate secondo noi è e dovrebbe essere almeno di linguaggio di ricerca di sensibilità perché linguaggio ricerca e sensibilità sono condizioni per fare del giornalismo speriamo del buon giornalismo
Anche il giornalismo del servizio pubblico perché di questo stiamo parlando di un giornalismo non diverso non di serie B
Ma che rappresenti quello che l'informazione privata della grande industria invece non può e non riesce a rappresentare e questo modo di intendere il ruolo del servizio pubblico la nostra identificazione la nostra funzione professionale di giornalisti
Il patrimonio delle nostre redazioni che qui intendiamo difendere patrimoni da difendere perché diversi differenziati
Pensiamo che il sindacato debba sì discutere al suo interno tutte le proposte avanzate dai colleghi ma che alla fine che soprattutto
Debba riuscire ad avere un piano e prima ancora di avere un piano Abba contrapporre all'azienda debba riuscire ricercare L'Unità i colleghi del GR uno ieri
Nel loro intervento sostenevano che il sindacato non deve ad arrivare ad avere un numero una proposta rigida chiusa che fissa nel dettaglio il numero delle testate gli organici
E pensano sempre colleghi della GR uno che non sia questo è invece il ruolo del sindacato a quale spetta piuttosto controllare che il piano di ristrutturazione dell'azienda risponda a precisi criteri
Va be'siamo d'accordissimo siamo pienamente d'accordo con i colleghi del GR uno dobbiamo stabilire tutti insieme secondo noi la linea al di sotto della quale nessuno di noi accetterà di scendere una linea forte e che sarà forte soltanto se sarà unitaria
Nell'ultima assemblea del TG tre una sembra sicuramente sofferta ma che alla fine è uscita con un documento unitaria e questo è stato un grandissimo sforzo per tutti noi
Abbiamo insistito su un punto
E cioè che occorre leggo anche qui testualmente partire dal presupposto che il diritto all'informazione sia la ragione che giustifica il servizio pubblico e che quindi ogni canale debba avere una precisa definizione editoriale e i propri spazi nazionali
TG tre reti e treni hanno realizzato esperienze valide di decentramento come il TG per esempio delle ore dodici a Milano
Esperienze che debbano essere potenziate così come deve essere riformate valorizzata l'informazione regionale mettendo in condizione anche gli altri due canali di trasmetterle questo è un altro punto importante è vero che ci sono soltanto al momento delle possibilità per una Rete ma questo non significa che così debba essere sempre e questo è un altro dogma che noi non crediamo si possa accettare
Per concludere un'osservazione allora collega Borrelli del TG uno che sostiene sì la pluralità delle testate è spreco dispersione lottizzazione bene Borrelli sicuramente così è stato in passato almeno per certi settori della RAI
Ma siamo convinti che pluralità ossa anzi debba significare ricchezza di offerta di informazione quindi di pubblico
Ma soprattutto ricchezza di voci e dunque di democrazia
L'ultima esperienza di trasmissione a reti unificate per l'accordo Rabin Arafat all'esperienza che citava Borrelli e la dimostrazione invece e dobbiamo tutti quanti seguire una strada diversa
Insistiamo sul concetto della pluralità delle voci ma a una condizione e cioè che a tutte le voci
Quanto esse siano
Sia data pari condizione e possibilità di esprimersi altrimenti non è una scelta per nessuno di noi
Altrimenti sarebbe questo lo crediamo fortemente umana una maniera surrettizia per cancellare le altre voci quelle meno forti
Ricchezza di voce dunque ci pare di aver colto
Questo io non passaggio dell'intervento del consigliere muri alti
Una strada che l'Usigrai ha già tracciato specie per quanto riguarda il problema della battaglia contro la lottizzazione
La strada della trasparenza delle carriere delle assunzioni dei concorsi pubblici l'invasione dei partiti anche qui siamo fortemente convinti di questo non si batte con i piani editoriali con una tre e cinque o settanta testate Gregory nessun progetto editoriale nessuno anche il migliore e in grado di farlo nemmeno il miglior progetto nemmeno un progetto unitario
Lottizzazione partitocrazia crediamo si battano con la trasparenza che l'Usigrai ci ha sempre chiesto che comunque pensiamo di dover sostenere fino alla fine
Grazie filiera
Una piccola cosa tecnica c'è qualcuno che ha smarrito l'antenna del proprio telefono
O adesso iscritto a parlare Sandro Curzi per favore Curzi mi pare
Mi pare di averlo a Colico
Se fa una cosa più importante presidenza
Va a prendere volevo però dire Fichera perdonami è una precisazione che è mio dovere fare
Non si può definire l'intervento di Michele Mezza
O quello del collega Romita o quello del collega Rossi e così via dicendo un contributo individuale non si può definire un contributo individuale nemmeno quello di Roberto Morrione
Si tratta di contributi che nascono da una lavorazione collettiva perché vanno come dire lo Stato del lavoro
Siamo giunti a questo punto stiamo parlando di queste cose abbiamo trovato questi primi
Scaricare sulla spalla sulle spalle di un singolo collega o più codici più colleghi però ognuno poi per le sue responsabilità il peso del tutto non è non è giusto perché era ti prego consente questa precisazione
Curci per favore
Se si vuole dedicare un minuto di attenzione ti ringrazio
Se mio fratello sei mio fratello putativo lo sanno tutti
Date ma pensavo di non intervenire più fare l'ora tarda e poi le cose dette credo che ormai siano chiare siano chiare per tutti
Forse volevo intervenire
E qui a questo punto accettato di nuovo l'invito per esprimere un dubbio
Un grande dubbio
Il dubbio proprio di quello che stiamo vivendo in questo momento
Come RAI
Dove vogliamo andare
Quali ipotesi precise di lavoro abbia e non dico e non faccio rimproveri annoia al convegno
Pongo un problema
Che io sento
Moltissimo in questo momento
Lo dicevo prima dei colleghi giornalisti che mi chiedevano l'opinione vera esce fuori dal dai discorsi ma la stessa che posso fare qua
La preoccupazione
Che si voglia da parte di alcuni volontariamente da parte di molti assolutamente involontariamente ma solo per insipienza
Dare un colpo Ria un riassetto alla RAI
Che ne diminuisca le sue capacità e le sue potenzialità sono molto preoccupato di questo
Non riguarda lì molti domandano il TG tre tipo ma non è questo
Io sono decisamente a favore o sentito vari colleghi che l'hanno detto
Perché il cambiamento sia vero
Totale
Che si vada anche a un rimescolamento serio delle redazioni
Naturalmente
Credo alla pari
Non che ci sia una redazione che deve e poi con il con il resto
Si fanno magari una due tre cinque sette otto dodici resta adesso sento dire il numero sta crescendo non è quello e il problema è che ci siano alcuni giornali
E questi giornali abbiano tutti delle pari dignità
La cosa io sono al limite dell'uscita
Dall'azienda ma seguito a dir la testarda mente perché l'ho detta per sette anni
Per sette anni ho dovuto lottare
Perché la pari dignità non esisteva
Perché il tre
E caro Piro tu che ci conosci benissimo poi pure capire che ci siano alcuni colleghi che sono anche un po'così un po'nervosi
Anche del Trio che rispondono è o c'è un problema
Perché il tre non è riuscito mai a ottenere non solo pari dignità
Ma ci sarà la discriminazione più crescere più violenta e allora non siamo tutti uguali adesso con il nuovo con la ridiscussione dei problemi quando andavamo dal capo del personale ottenevamo certe cose o sembrava poi tutto si fermava
Bazoli potrebbe fare un un racconto addirittura detenuta vissuto come sindacate come interno del treno a doppia nella doppia veste una doppia faccia
Ma l'imbroglio addirittura
Per impedire
Che ci fosse una dignità
Ma la non l'abbiamo sopportato perché su quel pensavamo che in quel momento valeva la pena certo oggi nessuno sopporta più niente questo non c'è dubbio alcuno nessuno si faccia illusioni
Ognuno è libero
Speriamo di stare tutti sul mercato
Quello che io dubito fortemente però è che un'azienda come la RAI non debba capire l'importanza di tenere le forze
E di utilizzare in tutto il campo che c'era tutte le forze
Credo che su questo possiamo fare subito io poi ho sentito
Il presidente ieri
Parlare mi piacerebbe molto seguitare a parlare con lui lo credo lo farò
Ma magari con il con una tazza di tè con qualche biscotto anche antico un po'buono
Sottomano della questione della
Che a lui piace tanto della verità
Lo diceva anche questo prima che ce l'hanno con alcuni colleghi
Ebbe un discorso che ormai alcuni Dinoi Buttitta
Quante volte quanti convegni seminari dibattiti abbiamo fatto sulla
Sulla verità
Alta che la verità
Dematté ci ha raccontato quello che hanno detto in America
Io racconto sempre miei colleghi raggiungono ricerche le ho raccontato tante volte in redazione al TG tre prove Manolete in America a me
Non era un professore era uno dei capi redattori della Sea MM che mi ha regalato una scatola di fronte a tutti i colleghi come voi adesso così
Dice ma aprirà di fronte a tutti sì pensavo che è un regalo a apro questa scatola e c'era una stupenda stupenda posseduti eccetera terribile Statua della Libertà di gomma
Pensate se americani certo
Che regali cattivo gusto e così via e lo ha fatto ma guarda abbiamo capito quello che ma non è così
Allora questa statua della Libertà Tura metti adesso
Poi lancia un grido ed è lì che succede
Un ordine
Possibilmente lui fa la prova e dice una parolaccia
Di quella conosciamo in inglese americano e la statua si piega
Ricevibili
Poté discorso sulla verità
Eccetera tutto qui che alla forza coi riesce sempre
A piegare anche in America non dar retta tutte le balle nostre capacità e Lima ha fatto un discorso che ho raccontato ai colleghi appena tornato che mi aveva colpito
Perché è questo il problema
Problema che la verità la ricerca disperata della verità
E il problema del giornalista
Che ci sono però gruppi potenti le forze chi ha il potere che la verità poi la berlina sempre e decide lui qual era libera la verità
Io stamattina al ripreso poco fa Murialdo richiedevo
Ecco se tu eri direttore di giornale oggi l'altro ieri interi direttore di giornale l'altro ieri
A Mosca comari vestiti dorato
è stato un colpo o no
è legittimo credo che lei in tutte le posizioni che sono uscite sono legittime
Io per esempio penso che sia un golpe Volcic m'ha detto io penso che sia un golpe morbido
E il Papa che parla ai diciotto stasera con Gorbaciov franoso come la pensa ma certamente ha cambiato intrattengo saputo mantenere disperatamente questo incontro con Gorbaciov dicendo che un vecchio amico non si può soprattutto quando è in difficoltà non ascoltare
Allora dietro tutte queste cose non era per fargli perdere tempo adesso devo andare pure a colazione mi piacerebbe per esempio discutere
Combal Zuni della tripartizione e della bipartizione del potere vero che ha comandato il RAI che abbiamo già fatto un sacco di volte queste discussioni io penso per esempio si deve essere testardo cambio mai idea
Che in RAI sia stata dominata in tutti questi anni da una bipartizione di ferro
Di ferro
Presidente capo del personale tutte le strutture e così via dove il direttore così detto diverso quello del partito doveva correre da uno all'altro ma non ai massimi livelli a livelli modesti
Dall'assistente del direttore generale dall'assistente del presidente e dire la vera e la cosa perché sappiamo una cosa perché non gliela facciamo più almeno un operatore in più è questione di poter quello è il potere e per questo io ho fatto tutta la discussione sulla tripartizione che che non capivo anche voi
Cosa si intende per privati sono e sono d'accordo con tutte le critiche l'accettazione di forme di consociativismo che ci sono state da parte dell'opposizione per questo però mi piaceva per esempio il collega che ha citato che il tre ha cercato di essere come è stato definito dalla Doxa tu diceva Borelli
Il giornale dell'opposizione di tutta l'oppositrice ed è
Ha cercato questo giornale dove in un momento dove c'erano tutto blindato e dove due partiti detenevano tutto quanto che ci fosse una una un varco aperto
All'opposizione forse alcuni hanno fatto Scandale alcuni pensavano di mettermi in difficoltà dicendo ma come non ti vergogni che il movimento c'ha fatto un comunicato ufficiale dicendo che quanto è importante l'esistenza del secondo me con le fa
Promessa anzi fare cose Capello compiacente perché quello che abbiamo cercato di fa non un giornale blindato di partito
Perché penso però che è stato fatto un grande danno alla RAI
E danni grandissimi si faranno se non stiamo attenti con altre forme
Non è possibile fare divisione di destra o di sinistra
Non esiste
Non può esistere un telegiornale di partito non deve ma non perché non è proprio un errore di fondo
è contrario alla televisione a quello che è la televisione dopodiché invece che ci si va più telegiornali con idee diverse con pubblici diversi con accentuazioni anche forti diverso con commenti diversi e questo
Secondo me è libertà
Profilo piacerebbe parlare con Locatelli tutte cose invece ma anche qui è possibile del nuovo
Ecco io sul nuovo o una sola osservazione
Come ho lavorato credo molto per il cambiamento e per il nuovo
Posso oggi dire
Che per esempio a me
Certe corse al centro
E la voglia di riportare tutto
Per esempio un'azienda come la nostra sotto
Perché certi discorsi non ce lo fanno intravedere capire
Un grande centro
Che ci riporta poiché non è nuovo magari non ci saranno più i partiti ma quelli tradizionali ce ne saranno altre cose ma il centro mai dei capi dove corse
E quella cappa
Che no questa non piace non dei dieci la dei giornalisti liberi
Comunque la pensino
Perché il centro in quel senso c'è un senso preciso culturale e così via è il contrario
Un libro giornalisti
Io credo però le ho finito davvero che servono in questo momento forse doveva dedicare più tempo
A scelte urgenti che ci sono finanzia e l'altro giorno ho chiesto un colloquio ancora sullo dovremmo riprendere domani conosco per la prima volta il capo del personale
Ma io volevo capire po'bene al di là delle attese il ventotto ci consegnano le cose il quindici ottobre andremo finalmente alla definizione idiota ideale di tutto la cosa e poi pian piano
L'azienda dovrebbe lavorare cominciare ad applicare tutte le questioni
Film di Roma intanto ci sono delle questioni che io qui lo sentite dire
E purtroppo da un parlamentare addirittura e non da un dirigente della RAI perché il discorso più concreto
L'ho sentito fare dal vice presidente la commissione parlamentare di vigilanza e di indirizzo
Paissan non so che chi di voi ha sentito ieri Daloui ho sentito un discorso vero concreto da dirigente aziendale
Si preoccupava per esempio e poi da poco dopo l'intervento mi ha chiesto
Ma che cosa fate voi
Per rispondere all'offensiva di Berlusconi che dalle diciotto alle venti proprio contro di voi fa e lui aveva studiato l'ha capito
E creazione certo cosa facciamo
Questo grande problema
Cosa facciamo di fronte all'altro telegiornale che sarà fatta le sette a diciannove e trenta e che sarà nascerà fra un mese e mezzo sempre di Berlusconi e che sarà molto forte
Perché l'ho capito
Che occuperà quegli spazi proprio quelli che si dicono l'opposizione
Movimento
Che andrà e noi seguitiamo a fare i tre per il Patto dei giornali
Poi litighiamo magari ve noi ha sede perché sforiamo mezzo minuto con un minuto giustamente i colleghi sono incalza dissi mi per quello che facciamo
E poi tanto comincia il due e Cuno lascia perché poi passa su sull'uno non siamo riusciti ma cominciamo da queste queste si potevano fare senza aspettare grandi cambiamenti grandi riforme aggiustiamo alcune cose e poi facciamo tutti i cambiamenti tagliamo le teste Larry mescoliamo cambiamo le redazioni ma con un'azienda che funziona
La paura mia perché quando abbiamo Dalia dopo tutte le teste e tracciano i rimescolamenti poi magari l'azienda
Ha perso e poi magari si dice questo mese lo stipendio si paga un po'più in là
In ho fatto tante esperienze annerita lavorato anche i giornali dove poi certo punto si diceva ebbero stipendi superiori l'altro mese poi il mese successivo
E tu mi preoccupa in questo senso si deve occupare anche il sindacato
Cioè viene dell'efficienza
Io per esempio non riesco a capire
Come fa la dirigenza aziendale a non interessarsi
Che a Milano siamo riusciti a fare un giornale alle dodici
Che c'era prima il zero virgola uno per cento
Dati Auditel guardate lì
Il giornale va al dieci per cento ed è fatto da un pugno di persone di redattori di Milano un pochino
Ma proprio sulla manovra
Barbara Scaramucci sa quanti sono sulla mano
Questo giornale fa il dieci per cento
Spesso sfiora il milione
Poi torna subito dopo e c'è il zero virgola quattro
Quindi c'è circa un milione di persone che si interessa che vuole informazione a quel momento
E beh ma decidiamo no dice Nora ma quella Paolo chiudiamo perché li facciamo tutta una cosa unica
Probabilmente lei ci sarà e così come Gallimard risposto ma le questioni la stampa stamattina mano preoccupato quando ho letto che durante la notte io non lo sapevo voi non so se le sabbie
Che durante la notte
E ci saranno su tutti e tre i canali che adesso parte su due ha poi dice entro gennaio tutti e tre
Le lezioni universitarie
No
Ci deve essere un canale quello ci credo che lo faccia
Perché ci sono i registratori uno magari meno e canotte uno si mette a sentire la lezione
Naturalmente però mettere Egisto nature se non registra e e il giorno dopo si sente la lezione ma questo ci vuole un canale poi ci vuole un altro canale sia l'uno il due il cinque il sei un canale un altro
Che tutta notte faccia quello che c'è nei Paesi intelligenti
Informazione rapida musica informazione musica informazione perché così diventa uno Guerra alla televisione c'è anche televisione è un terzo canale che faccia i film e per vedere le cose quello diceva la collega la radio e con questo filo sul serio perché non è compito mio
Di un Carmi sulla radio ma io non sono d'accordo
Ve lo dico come dirigente grazie
Che si vada non ho capito adesso sentito alcune cose voglio capirle meglio prima di di esprimere in modo compiuto la mia opinione
Ma io penso che occorre una radio un canale e un altro canale con compiti completamente diversi ma in tutti e due conti enormemente l'informazione
Che un GR con pochi appuntamenti rinunce voglio mica tanti durante la giornata ma quegli appuntamenti siano importanti perché ricordiamoci che la radio
Per esempio all'estero tutti ormai fanno esempi anglosassoni allora radio in sviluppo in questo momento è in calo la televisione
E in sviluppo varato in vista di un'America sono i dati che lo provano
E allora che ci sia un attenzione in questo senso e che prima di prendere decisioni ci rifletta molto questo punto per il resto io sono finito aperto a tutto sentito qua
Le proposte di Di Mezza e ho sentito le proposte su tutte tutte meritano dibattito discussione e approfondimento
Tutto avvisa Jaguar mentre voi ci vuole chi decide e quindi avesse il Consiglio prende le sue responsabilità e a decidere dobbiamo essere lui
Questo noi dico in questo senso noi indagato quello deve essere il consiglio di amministrazione che prende le decisioni e noi dobbiamo come dipendenti dell'azienda
Fino a che lo siamo applicare
Fino in fondo però
Che questa fase di discussione sia estremamente libera
E che non ci siano circolari
Sul fatto che limitano a ciascuno di noi di dire quello che vuole
Nelle dichiarazioni nelle cose perché queste cose questo non si accettano più da nessuna parte del mondo figuriamoci da noi grazie
Grazie
Dico bene perché io mi ricordo che non ci sarà interruzione quindi abbiamo anche un po'di interventi
Nell'ordine ci sono Roberto Reale
L'onorevole Mattarella
Giancarlo Zanella
A nome di un gruppo numeroso di colleghi
Paolo Raffaelli Massimo Sarmi in sempre dobbiamo al Marsiglia per così via
Per il numero chiuso per il
Roberto le ha
Ci sono molti punti di vista dai quali si può vedere cosa è stata la RAI in questi anni è probabilmente il nostro vero problema è che non è facile capire cosa è stata perché è stata il TG tre è stata il GR due è stata televideo è stata le sedi regionali che cos'è stata la RAI secondo me è stato tutto quanto insieme tutto insieme ed è l'insieme e all'insieme che bisogna guardare
Quando adesso parliamo di cambiamento e di modificazione di questo stato di cose non si può prendere un solo punto
Di un insieme che composto da tanti punti e questa è l'azienda RAI ed è di questo che in questa sede stiamo parlando dobbiamo parlare ci sono colleghi che hanno fatto esperienze professionali diverse e si devono confrontare mettere insieme c'è tanto bisogno se non dicevo cose contraddittorie anche sul piano della sostanza non solo sul piano del numero delle testate ad esempio è vero qualcuno ha fatto parlare i soggetti sociali
Ed è vero questo ed è importante è vero anche che abbiamo visto i tre telegiornali in occasione nelle occasioni importanti dei congressi di partito aprire con venti venticinque minuti di congresso di partito
Il partito di riferimento è vero non è vero questo e allora io faccio un'altra domanda abbiamo fatto delle trasmissioni scusa scusa delle figure che vengono a protestare regola protestare contro di me perché sembrerebbe che il baccano lo faccio io
Ora sia chiaro che occupano lo faccio io non sono disposto a tollerare di essere il solo il dito perché voi impediva l'accesso di parlare allora per favore bionde ricordo la cimentato la Palma il giardino
Abbiamo fatto delle trasmissioni di denuncia ad esempio mi viene in mente il famoso visto che è un esempio che magari pochi ricordano Telefono giallo per quanto riguarda Ustica abbiamo fatto delle trasmissioni che hanno rotto un un monopolio diciamo da parte di quelli che erano gli equilibri di potere nell'informazione è vero anche però è vero anche però che abbiamo fatto molte altre cose
Sono state fatte molte altre cose io credo che in termini di ore di trasmissione questa RAI ha fatto più da megafono del Caf che non da contraltare
E io credo che questo che dobbiamo tenere presente abbiamo avuto direttori che dicevano che il partito era l'editore di riferimento abbiamo avuto molti colleghi che hanno creduto in questo e qualcuno ci ha spiegato che questo era il costo sociale da pagare in nome del realismo per poter fare le cose buone
Ecco qualcuno non è stato d'accordo con questa impostazione insomma non era il marcio che si accumulava il costo sociale da pagare per fare anche il buono non è possibile ragionare in questa maniera ripeto io cerco di ragionare in maniera unitaria tenendo tutto quanto insieme
Perché evidentemente con l'insieme che in qualche modo ci confrontiamo adesso che parliamo viva Dio di riforma del servizio pubblico di riforma dell'azienda
E voglio dire che dietro il discorso del costo sociale
Dietro questo alibi in qualche modo poi anche un ragionamento andrebbe fatto su questo ci sono stati anche i colleghi che hanno fatto carriera
No
Ci sono stati anche i colleghi che si sono inseriti in questi meccanismi e hanno fatto e e sono andati avanti nelle loro carriere qua dentro invece ci sono anche molti altri colleghi che queste carriere brillanti non le hanno fatte molti che hanno pagato dei prezzi ed evidentemente questi un pezzo hanno pagato per qualche ragione
Perché il mondo non finisce in una testata ma va visto in tutto il suo insieme
Allora dico adesso è molto chiaro che abbiamo avuto per esempio anche sul piano dei costi
C'è un vecchio vizio della sinistra anche di quelli culturalmente come me di non confrontarsi mai per esempio con le questioni dei conti e dei bilanci
E mi pare che questo sia un vecchio vizio che ritorna un po'anche in questa occasione in occasione l'ho sentito in occasione degli interventi di alcuni colleghi secondo me è un grave errore
I conti i bilanci sono una cosa seria com'è una cosa seria al mercato come una cosa seria l'ascolto di una trasmissione sono una cosa seria anche i conti allora prima corsi giustamente ha parlato di Milano l'esperienza positiva
Milano voglio dire per far quadrare i conti poco meno di un anno fa un anno e mezzo quante hanno fatto nove capiredattori servivano non servivano
Le testate che hanno tre quattro cinque vicedirettori servivano non servivano questo che cos'è
Cosa è stato questo costo cosa ha comportato ed è ce lo vogliamo dire allora vogliamo dire anche una verità che siccome c'era da distribuire e c'erano le vacche grasse questo poteva andar bene anche a molti dentro le varie testate nelle varie situazioni perché bastava trovarsi in qualche modo il punto d'appoggio poi c'era sempre diritto al vice direttore d'aria
E allora la questione è molto complicata io credo che noi la riflessione anche in termini come dire di riflessione su noi stessi non uso la parola autocritica ma dico riflessione su noi stessi però dovremmo fare fino in fondo
E dico che mentre qua e mentre alcuni partecipavano a questa cosa altri non hanno partecipato e questo è un un dato di verità cosa facevano quelli che non partecipavano
Per esempio alcuni di quelli che non partecipavano alla festa hanno si sono dati da fare nel sindacato
E abbiamo fatto dei congressi e abbiamo cominciato a ragionare sull'insieme di quello che c'era e abbiamo detto per dirti per dire in maniera chiara le parole d'ordine contro la tripartizione li abbiamo portati avanti discusse verificate in diversi congressi
Gli abbiamo concluse con documenti che approvavamo quasi sempre all'unanimità comunque coralmente ed è ma non perché avevamo la riserva mentale
Che tanto erano chiacchiere e poi alla prova dei fatti le cose sarebbero state diverse qualcuno ci credeva di odio io ad esempio c'ho creduto a questo discorso qui
E adesso che il momento della verità di discutere gli affetti senza penalizzare nessuna esperienza professionale
Senza giochetti per i quali si fa finta di cambiare ma si vuol tornare al vecchissimo dedica Dio senza queste cose però è il nostro momento
è il momento di chi ha creduto che queste cose dovevano finire
E allora dico che questi per esempio questi signori questi colleghi questa gente che non partecipava dall'altra parte al gioco così come veniva dato secondo le regole date facevano anche delle battaglie presenti abbiamo fatto delle battaglie per l'assunzione attraverso il metodo del concorso
Battaglie che mortali quali molti non ci hanno creduto perché è perché le regole anche qui c'è un limite della sinistra il pensiero liberale fatto sì secondo il quale l'autonomia di una professione si può realizzare non perché c'è il dirigente illuminato e bravo intelligente che riesce a far le cose
Ma perché è c'è ovviamente un quadro di riferimento non di strapotere di gruppi che impongono il loro punto di vista ma che ci sono anche regole che tutelano questa autonomia della professione
è una delle regole quella e il filtro dell'accesso professionale
è assolutamente necessario qua il problema parliamoci chiaro
Vespa il TG uno assumeva
I democristiani che il TG due assumeva i socialisti e il TG tre e assumeva i comunisti questo è il quadro poi dopo assumevano anche gli altri ma il vero problema è che tutti avrebbero dovuto assumere per concorso
Questo è il dato quello al quale il profondo del di ciò in cui ad esempio io credo penso altri colleghi come me hanno creduto e si sono battuti cioè regole che dessero
Alla società il senso di un'autonomia di questa professione quindi anche di questa azienda e attraverso l'autonomia e la libertà ne giustificasse col ruolo sociale mi pare un discorso che a questo punto c'è
Da portare avanti con forza anche in questo momento ad esempio nella trattativa con l'azienda appieno anche le carriere e chi ha detto che le carriere devono essere decise così come sono state decise e chi ha detto che non ci possono essere autocandidature selezioni e verificherete delle capacità professionali
E quanta gente che in questi anni non ha partecipato alla festa avrebbe avuto le qualità professionali per avere ruoli importanti all'interno di questa azienda ed è stata tagliata fuori quanti dove sono questi perché non se ne parla
Concludo dicendo alcune cose sulle regioni
Pochi mesi fa un autorevole dirigente di questa azienda c'è ancora comunque il direttore della Rete due
A Prima Comunicazione diceva che le Regioni sono i rami secchi della RAI
Io credo che a nessuno qui dei colleghi faccia piacere se ha chiamato ramo secco né ai colleghi del TG uno né ai colleghi del TG tre né ai colleghi anche i colleghi dell'Est delle sedi regionali fa piacere che qualcuno li chiamo i rami secchi
Ma la cosa sulla quale io vorrei invitarvi a riflettere lo spunto e a Morrione nel suo nel suo intervento ci ha fornito degli elementi importanti frutto anche di una discussione comune e che mentre questo dirigente diceva che le Regioni sono rami secchi
Non si accorgeva di quello che sta succedendo in Italia
Allora io porto anche qui dei dati perché se no dopo non ci capiamo allora domanda
è vero o non è vero che il TG
Che i TG regionali fatti all'interno di una logica che non li salva
Dalle malefatte che hanno determinato la vita di questa azienda in questi anni voglio dirlo in maniera molto chiara ma darà non è vero che hanno un ascolto di tre milioni e mezzo di ascoltatori
Nella nella loro edizione serale domande prego perché se no ma ci dobbiamo capire c'è mercato per una cosa che ha un ascolto di tre milioni e mezzo
Seconda domanda che voglio fare e questo anche i dirigenti che non si accorgono di quello che accade nella società la domanda di regionalismo
è fortissima in questo momento la vera differenza io
Ci lavoro da quattordici anni quattordici anni fa nel settantanove le regioni erano ancora un'invenzione istituzionale la gente non le sentiva adesso è cambiato tutto la riforma regionalista o federalista dell'Italia sarà un dato di fondo
Ci sarà dal punto di vista istituzionale abbiamo già avuto una riforma elettorale che il locale lo rimette al centro allora in tutto questo quadro in questo contesto e insomma questa è una cosa che dovrà sulla quale un servizio pubblico dovrà investire altro che abbiamo secco
Altro che da anni secchi
E qui però la riflessione riguarda anche i colleghi dei nazionali tele quando si dice ad esempio in alcune proposte che la ragione sociale
Delle
Di questa futura pretesti è regionalizzata quello che sarà comunque quando si si parla di compartecipazione delle regioni e ad esempio di soggetti privati che partecipano delle società che dovrebbero gestire il servizio pubblico televisivo a livello regionale questa cosa vi sta bene o non vi sta bene
è un problema che riguarda solo noi delle regioni o riguarda tutti e non è un modo anche questo per svendere una parte di servizio pubblico sedi svendita si tratta in un settore che potrebbe essere strategico
Concludo con questo io credo che il sindacato sia di tutti e quindi è il luogo nel quale parlano parla chiaro vuole importanti nella vicenda parla anche chi non ha questi ruoli importanti
E il luogo di tutti nel quale i decidiamo tutti quanti insieme
Abbiamo già deciso nei nostri congressi alcune cose adesso senza penalizzare nessuno senza colpire nessuna esperienza professionale dobbiamo decidere tutti quanti insieme il da farsi in questo momento così delicato e e difficile
Secondo me ecco questo io adesso vi porto lo stato d'animo personale perché ognuno c'ha il suo personalmente a me il futuro non spaventa
Non mi spaventa io vedo della gente qui che ha paura del futuro perché pensa che nel futuro perderà ciò che aveva Hammer futuro non spaventa spero che la maggioranza dei colleghi non sia spaventata dal futuro
L'onorevole Mattarella
L'onorevole Mattarella
Che il direttore del Popolo
Presento credo nel dibattito una pausa non pretendendo di inserirmi
In un dibattito che non mi appartiene ma che mi interessa molto
E quindi realtà esprimono un saluto e l'augurio di
Non soltanto di confronto proficuo crepare dal canto ieri e stamani si sta dicendo molto concreto mai essere soltanto poi aggiungere due valutazioni
Sì la voce non dipende molto da me ma della tre dal dalle infrastrutture
Posso provare a
Cioè la data del ventitré
A urlare cosa che non non a tutti è congeniale
Il vale soltanto al comma sei come dire esprimere un consenso ad alcuni principi
Che ho sentito
Esprimere ieri nella relazione
Di Baldoni e in altri interventi
Alla all'indomani della riforma degli organi di governo voluta con determinazione e per fortuna realizzata percorrendo altre diverse soluzioni
E che però tormente funzione propedeutica alla riforma dell'azienda
Ora rispetto a questa alcuni principi mi trova consenziente e mi pare che sia stato anche una se posso esprimere un giudizio un po'abusivamente una scelta felice quella di esprimere inizialmente dei principi
Lasciando la definizione concreta dei moduli di riforma al dibattito al confronto al confronto che avrà poi l'Usigrai con la con i vertici aziendali
Ora c'è Eminem mi pare in queste in queste valutazioni
L'obiettivo del rilancio del sito il ruolo del servizio pubblico qualcuno ha detto diceva ieri Giulietti ma tanti lo hanno ripetuto ho detto anche Baldoni
Che con un seme rettorale maggioritario su collegi nominali in cui e decisiva la presentazione della figura dei singoli candidati
La per il personalizzazione
Comporta un qualcosa di più di molto di più
Sulla incidenza delle gli organi televisivi formazione del consenso rispetto all'elettorato
Rispetto e si nel problema rispetto al quale non basta a garantire la uniformità di modi di accedere se questo significa in realtà privilegiare le disponibilità finanziarie maggiori a parità di condizioni
Anche questo anche questo aspetto ulteriore contribuisce a richiamare a esaltare il ruolo del servizio pubblico televisivo radiofonico
E a questo va uniformato la riflessione che dentro l'azienda e Fo dell'azienda deve accompagnare quanto tentò di avere fatto per la riforma per la sua riforma
Compri pegno attivo già veri padroni un compito affascinante rimesso ai nuovi amministratori
Un compito affascinante un compito quello di trovare un altro assetto è un'altra ragione è un'altra logica rispetto a quella che ha proceduto per tanti anni l'intervento penetrante Yoko Ono parlamentare l'influenza pervasiva dei partiti da qualcuno ritenuta un modo da altri un tentativo d'altronde illusione ed altri un ostacolo al garantire complessive imparzialità completezza di informazione pluralismo
Sono stati per è unanime concorde decisione dichiarati superati
Questo non so quanto alla concorde valutazione
Abbia corrisposto un altrettanto concorde sincerità di intenti ma questo è quel che si è deciso e questo è quel che deve trovare proiezione con concreta nella riforma dell'azienda
Occorre poi evitare che non vi sia alla lottizzazione che si vuol cancellare sostituita un altro tipo di lottizzazione qualcos'altro in epoca di mutamenti il trasformismo un pericolo reale
Aver sentito qualche giorno addietro
E con tutto rispetto per un altro e per l'emittenza e private Berlusconi proclamarsi vittima dell'assetto politico degli anni precedenti vittima del caffè per usare le sigle cosa che ha suscitato qualche qualche singolare ilarità qualche sua riflessione qualche ilarità
Perché a seguito del vissuto le vicende della legge Mammì in Parlamento
Occorre evitare che alle lottizzazioni aperte che come saggi adesione che è indiscutibile confermare vanno cancellate subentri non nascoste lottizzazioni e subentrino
Con trasformismo dei pericoli che sarebbero meno evidenti ma non meno ma non meno gravi non meno pericolosi
In questo c'è fiducia per questo scopo al lavoro per il lavoro che faranno gli amministratori
Fiducia in quel che devono nel compito che gli è per il compreso tra fidato
Naturalmente con l'augurio l'esortazione per quanto da fuori ma lecito fare ma dal Parlamento è lecito farlo che si faccia presto e organicamente l'intervento di riforma aziendale
Anche evitando fraintendimenti che alle volte postumo incolpò stono sorgere per il quale forse basterebbe anche qualche dichiarazione di meno per ridurne il pericolo
Ma due principi dicevo condivido e intendo per concludeva ribadire che vi pare se ne Mersey inizialmente in questo convegno mi pare che il lo attraversino con sufficiente presenza quello della organicità della riforma aziendale
Non non è sufficiente un intervento che pensi di riformare soltanto i punti di frontiera quelli più appariscenti in me posti in maggiore evidenza
Se contemporaneamente e un minuto prima logicamente non si riforma anche il complesso della struttura ciò che sorregge che sta dietro rispetto al quale è coerente il ruolo dei punti di maggior evidenza come i giornali
Quel che l'organicità dell'intervento riformatore uno dei princìpi essenziali per questo possa avere una condivisione anche politica adeguata
E l'altro principio è quello che vorrei
Su cui vorrei esprimere un consenso e quello del principio dell'istituto dell'opzione
Sul quale vorrei esprimere qualche dubbio qualche sorpresa per i dubbi che vengono manifestati perché a me pare che sia il modo di consentire l'espressione della professionalità
L'espressione della disponibilità professionale nelle varie collocazioni di impegno impegno aziendale
Il che non vuol dire lasciare all'esclusiva volontà dei singoli ma consentire che questa abbia un ruolo nella valutazione di Como Trizza allergie presenti in azienda
L'una e l'altra l'organicità dell'intervento riformatore e lo pizzica e l'opzione cioè il consentire il esprimersi al più pieno valorizzato delle professionalità sono gli strumenti a me sembra per sostituire a quello che era stato ripeto per alcuni un'illusione
Per alte del duro lo stato peraltro lo strumento la presenza polista Hatteras influenza dei partiti sostituire a questo
Un altro strumento quello della professionalità della linearità della struttura aziendale per garantire complessive imparzialità pura lirismo e effettiva completezza d'informazione
Michele Santoro
No
La Camera è arrivata qui perché recente
Sa dolce
Secondo percorre
A me pare che occorra fare un passo indietro
Lo dico come rappresentante dei giornalisti di Milano ma parlo anche per le sedi regionali
Necessario innanzitutto credo sgombrare il campo da un equivoco
Lo chiamo ancora così sulla natura della testata giornalistica regionale la testata giornalistica regionale è una testata nazionale e trasversale
Sottolineo nazionale e trasversale
Deve essere questo
La testata giornalistica regionale è una delle tante testate della RAI
Ecco perché non ci piace
Non ci piace sentir parlare esclusivamente soltanto come è stato fatto qua
Troppo e soltanto di TG uno TG due e TG tre
Senza con questo voler intervenire nel merito delle specificità
Sul Dese l'incidenze diverse
Con le inevitabili differenze che ci sono con le specificità che ci sono tutti hanno diritto di parlare con pari dignità e pari opportunità
Tutte le testate giornali radio nazionali reti televideo e dunque naturalmente anche la testata giornalistica regionale le sedi regionali
Dobbiamo smetterla con questa discussione che riteniamo monca parziale superficiale
La riforma della Rai non passa esclusivamente attraverso la riforma dei TG nazionali
E tutto il resto ma credete veramente che sia questa la strada
Vogliamo fare la guerra dei numeri facciamola
Il telegiornale regionale già qualcuno l'ha ricordato è secondo soltanto al TG uno né politica aziendale questa ma diciamo di più e senza polemica
è ancora una guerra dei numeri ancora un esempio i giornalisti della RAI
Ci sono mille seicento
E allora ricordiamoci che siamo poco più del dieci per cento della forza lavoro della RAI
Soltanto questo
I dipendenti della RAI sono più di tredici mila vogliamo fare ancora un esempio di guerra dei numeri allora diciamo che i giornalisti della testata giornalistica regionale sono più di seicento e quanti sono i giornalisti dei TG nazionali
Ci sembra inutile continuare in questa che ho detto potrebbe essere una guerra dei numeri io la ritengo soltanto una guerra mortale tra poveri
La nuova Rai è patrimonio di tutti dunque anche delle sedi regionali della radio delle reti di Televideo di tutti i giornalisti della RAI
E apro una parentesi
Nessuno vuole minimizzare i meriti del TG tre nessuno vuole mettere in discussione il patrimonio del TG tre e tantomeno vogliamo farlo noi di Milano che come bene ha ricordato il direttore Cursi
Abbiamo un'edizione del TG tre ore dodici che pur tra luci e ombre consideriamo un'esperienza largamente positiva
Non ci piacciono però le affermazioni per esempio di Mineo
Non accettiamo che altri pensino per noi
Mineo giustamente esprime le proprie opinioni è libero di farlo molte delle cose per non dire tutte le cose che ha detto
Le condividiamo ma non può dire la rete federale la rete regionale c'è già è la RAI tre è il TG tre
Dunque dunque per lui è inutile potenziare la testata giornalistica regionale
Ci sono più di seicento colleghi come ho detto prima giornalisti vogliamo ricordarlo ancora e migliaia di persone che lavorano nelle sedi regionali
Che hanno loro sì il diritto di parlare per primi di parlare per primi e di discutere e di dire riguardo al loro futuro riguardo al futuro della RAI e della TGR
Dunque pari dignità e pari opportunità dicevo per questo insistiamo per l'opzione che valga per tutti
La chiamiamo opzione globale tutti hanno il diritto di esprimere le proprie preferenze devono avere pari opportunità
E allora proviamo a ribaltare la discussione
Riteniamo che l'informazione regionale sia un grande patrimonio della RAI un punto di vantaggio sul privato sui privati che non hanno sedi regionali e probabilmente non hanno nessun interesse ad averne non dimentichiamo che siamo un servizio pubblico per questo la TGR testata giornalistica regionale
Va secondo noi potenziata e mantenuta all'interno della RAI Novo dunque a società miste e appalterà chi crediamo pertanto che la testata giornalistica regionale che pure si deve avvalere dei contributi per esempio delle regioni come ha ricordato ieri il rappresentante delle regioni
E con delle amministrazioni regionali
La testata giornalistica regionale debba sviluppare tra livelli di informazione sia per la televisione sia per la radio
Deve gestire autonomamente la testata giornalistica regionale spazi di informazione nazionale notizie approfondimento spazi di rilievo che devono essere gestiti anche da altre sedi e non pensiamo soltanto i centri di produzione di Milano Torino
Napoli
E Roma
Pensiamo per esempio ad altre sedi
Importanti prestigiose tutte sono importanti
Come Palermo Bari Genova Bologna Firenze e ne dimentico tante altre
Notizie e approfondimento TV erario integrazione anche fra reti e testata senza distinzioni trasversalmente come dicevo prima la testata giornalistica regionale insisto deve essere trasversale
E faccio un altro esempio Milano sempre perché io vivo e lavoro a Milano
A Milano
Ed era sulla rete tre ma non è importante questo potrebbe essere sulla Rete uno sulla rete due
C'è Milano Italia e perché allora non far precedere Milano Italia da uno spazio informativo gestito da Milano un telegiornale gestito da Milano e quindi lo spazio di notizie
Che poi diventa approfondimento con Milano Italia è solo un esempio vale per tutte e tre le reti
Ma pensiamo anche a settimanali di qualità come Europa mediterraneo dell'Italia il quotidiano scientifico Leonardo Ambiente Italia
Apro ancora una parentesi il direttore Curzi ha detto bene ricordando il TG tre delle ore dodici però si dimentica
Di aver detto in un'intervista poi riportata al bene sul Venerdì di Repubblica che era uno spreco investire in un settimanale come Europa a Milano venivano sprecate risorse non siamo d'accordo che l'abbiamo detto
Siamo favorevoli all'ora alla moltiplicazione delle testate alle testate tematiche Milano non è certo una novità
Non è certo una proposta nuova insiste per una testata economica nel senso più ampio del termine ma perché no allora ad esempio una testata culturale a Palermo
I punti di osservazione sono tanti e sono anche nelle sedi regionali questo riteniamo sia decentramento ma la testata giornalistica regionale deve secondo noi pensare a creare anche spazi di informazione e approfondimento sovraregionale il decentramento info e informativo della RAI deve secondo noi contemplare anche questo rimettere in discussione spazi informativi
Rigidamente compressi nei confini geografici delle regioni uno spazio sovraregionale ci sembra particolarmente adatto ad esempio per contenere quell'osservatorio sul Meridione che la collega Fancelli di Napoli ha proposto ieri e ancora la testata giornalistica regionale devi ampliare gli spazi di informazione e approfondimento più strettamente locale
E la sua funzione una funzione un obbligo che il privato non ha occorre pertanto avviare subito la terza edizione
Ricostruire le reti dei corrispondenti perché altrimenti non si riesce a coprire un territorio allora le reti dei corrispondenti vanno ricostruite potenziate così quelle degli informatori
Avviare sì come dicevo prima collaborazione con enti pubblici e privati le regioni ad esempio come dicevo prima ma non con società miste scorporate togliendo alla RAI un patrimonio inestimabile
Accordi dunque anche con le tv private come quello di Cinquestelle ma attenzione a questi accordi attenzione
Non deve questo accordo diventare fornitura di servizi chiusi già completi
Copertura anche del servizio delle sedi regionali facendo le dovute distinzioni tra le Cabaret e capacità produttive copertura dicevo ventiquattro ore su ventiquattro con adeguate risorse però perché non ci sono solo i giornalisti ci sono anche i montatori tele cineoperatori e giornalisti eccetera eccetera e tutti sanno queste cose questa è una garanzia per tutti
I centri di produzione devono poter lavorare devono produrre
Inutile qui ricordare cosa è stato fatto ripeto ancora a Milano e non è stato fatto
Dividere infine nelle sedi Centro di Produzione tv e nelle sedi principali le redazioni fra TV e radio
Sono prodotti che interagiscono ma sono prodotti diversi e bisogna garantirne identica qualità
La RAI il servizio pubblico
Ma le carte per vincere
Una di queste però è senza dubbio l'informazione regionale la testata giornalistica regionale è una carta sulla quale occorre puntare con decisione convinzione investendo risorse primarie
Con interventi drastici
Altrimenti potremo comunque fare sempre e soltanto la guerra dei numeri o adesso un documento che è stato firmato da tutte le sedi regionali che vorrei leggervi ed è ovviamente un invito all'Usigrai
I giornalisti delle sedi regionali della RAI dicono no a qualsiasi modello di riforma aziendale che si limiti solo alla radiofonia e alle sedi lasciando invariato l'assetto delle testate nazionali
Dicono no alla vecchia logica della tripartizione no dunque a riverniciatura del vecchio
Primo la riforma RAI deve riguardare tutti i comparti non solo le testate ma anche reti e supporti secondo non si deve rinunciare al diritto di opzione che naturalmente coinvolge anche i giornalisti delle sedi Terzo le sedi regionali vanno riorganizzate attorno alle redazioni modificando il vecchio apparato burocratico e di rappresentanza
Due sono secondo noi le iniziative da prendere subito sia nell'interesse editoriale del servizio pubblico sia come risposta ai bisogni della società
Occorre subito la terza edizione del testata del telegiornale regionale realizzabile dicevo subito e a costi minimi per l'azienda
Di riconoscimento di un ruolo di rilievo per le sedi con centro di produzione TV i giornalisti delle sedi regionali chiedono l'impegno dell'Usigrai su questi obiettivi che ritengono irrinunciabili grazie
L'aveva detto l'usare la cortesia
Zanella per favore depositare il testo del documento oppure lo lo consegna alla segreteria lo facciamo fotocopiare va be'Michele Santoro io volevo ringraziare Santoro perché pur essendo ai primi iscritti a parlare accettato che fossero i comitati di redazione gruppi di studio
A precederlo e quindi ti ringrazio Miguel
Che quello avevo avevo chiesto di parlare perché mi faceva piacere avere un confronto
Nelle sedi più proprie con con i miei colleghi insomma perché ovviamente sono uno dei giornalisti privilegiati in questo momento che
Dicevo sono uno dei dei privilegiati ce n'è uno di coloro che possono fare arrivare le proprie idee sia pure in maniera non sempre corretta grande pubblico anche loro colleghi
Però era importante oggi poter avere un confronto insomma con questi colleghi su su quanto penso
Voglio dire subito che al punto dal quale partiamo molti di noi
E che in una partita tanto difficile quale quella che ci apprestiamo a giocare per il futuro della nostra azienda
Al primo posto si debba mettere proprio l'azienda
Che cioè si debba fare uno sforzo ognuno di noi al di là delle posizioni raggiunte
Per partire dalla considerazione che o vince la RAI e vinciamo tutti oppure la RAI perde che perdiamo tutti questa è una considerazione non miglia ma che è stata fatta molto efficacemente all'interno dell'Assemblea del mio giornale alla quale ho partecipato
E la seconda considerazione anche che per quanto mi riguarda io sono uno che lavora sulla televisione
O vince la televisione nel suo insieme io direi la televisione pubblica tre privata
O perde la televisione nel suo insieme ovvero la televisione pubblica e privata
Perché sarebbe troppo facile
Per noi trovare una fonte di legittimità
Nel fatto di inventarci un nemico il quale ha già organizzato le sue armate possiede già un disegno da contrapporre al nostro
E non piuttosto di trovare le ragioni la nostra forza di noi stessi in quello che noi riusciamo ad esprimere nella vita sociale del Paese e anche nella vita economica come fatto produttivo importante di questo Paese
Perché
Il partito di Berlusconi potrebbe essere tante cose potrebbe essere anche una promessa che Berlusconi fa ad un mondo politico il quale non ha ancora dato un quadro certo di regole al mondo della comunicazione
Ma che continua a governare il mondo della comunicazione pubblica e privata ripeto
Con leggi stralcio
Con provvedimenti provvisori
Che fanno pendere sulla testa di chi ha in mano le sorti delle aziende
Il ricatto della politica un ricatto della politica che è sempre in agguato
Conosceva benissimo la storia di Berlusconi io non voglio difendere Berlusconi non è non è mai stata questa la mia intenzione però se Berlusconi non ha un quadro certo di riferimento noi dobbiamo sapere che questo lo espone a nuovi patronati quali quello che quali quelli che ha avuto il in passato
E questi patronati insorta Donati che si manifesteranno anche nella nostra vita nella vita e la RAI perché c'erano nella vita della RAI nella vita della RAI e contro di essi abbiamo dovuto batterci per affermare il nostro diritto ad esistere nostro diritto ad informare secondo logiche che non fossero etero dirette ma che nascessero nella logica del nostro prodotto nella logica delle nostre redazioni
E allora noi ci troviamo di fronte a due paradossi
Chiamavo così un paradosso di tipo restrittivo perché mentre crolla un regime perché quello che abbiamo avuto è stato un regime e la RAI è stata coinvolta nella vicenda di questo regime è inutile tutti quanti noi tutti senza eccezioni ne portiamo le tracce
E quando crolla ricevo mentre con un regime ci sarebbe bisogno si moltiplicano gli interrogativi da parte la società da parte di tutte le componenti della società sul dove andiamo che cosa accadrà
Quali sono le risposte da dare per uscire dalla crisi quindi la domanda di informazione lievita nel Paese è fortissimo né mai è stata così forte forse era così forte dopo il crollo del fascismo
Però dopo il crollo del fascismo si moltiplicavano le fonti di informazione rispetto alla situazione precedente oggi invece al momento in cui un regime tracolla le fonti di informazione non si moltiplicano ma anzi si restringono cioè una tendenza restrittiva voi dovete valutare bene questo paradosso perché è un paradosso è una contraddizione con la quale noi dovremmo fare i conti nel prossimo futuro
E il secondo paradosso eh
Che mentre abbiamo richiesto il cambiamento che adesso siamo tutti per il cambiamento no però io credo che alcuni di noi sono stati per il cambiamento fin dal primo momento ma
Non non per rivendicare un merito ma per rivendicare un'adesione alla volontà di cambiamento che si esprimeva dal basso dal paese da quello che si chiamava la gente la volontà popolare che deve essere alla base di ogni sana e onesta costituzione
è la volontà popolare dice che noi informazione dovremmo essere autonomi dai partiti
Dovremo ragionare su una nostra autonomia rispetto alla politica
Satira interne
E prestiamo pochissima attenzione a quale sia il fondamento dell'autonomia
Cioè dove la basiamo questa autonomia in che cosa
Se per esempio noi continuiamo a dire che il rifornimento economico di questa azienda nei tempi medio lunghi deve essere ancora il finanziamento pubblico
E quindi questo finanziamento pubblico può ancora incidere
Nella nostra vita può ancora pensare nostra vita come un ricatto se noi non vogliamo tagliare allora dovremo adeguarci allora io credo che noi dobbiamo avere il coraggio
Io non dico ancora
Né come perché non voglio dire il livello di elaborazione che ne abbiamo ancora basso io posso avere delle idee in questo questa direzione inutile aggiungere idea tante idee che sentiamo però sicuramente noi dobbiamo riflettere su dove collocare questa autonomia
Molti giornali continuano a inseguire dei ragionamenti che secondo me hanno una loro validità e profondità e non sono polemiche personali
Come se fossero polemiche professi personali con i professori che hanno in mano in questo momento il destino della Rai il discorso che io ho fatto in alcune occasioni è stato quello di dire che certamente i professori sono un punto
Nuovo e più avanzato rispetto alla situazione dalla quale usciamo
Ma sono ancora una sì una situazione
Di transizione verso un modello di certezze che ancora non abbiamo perché siamo amministrati da cinque persone in di e di dire questo non vuol dire disprezzare nella qualità culturale
Non vuol dire non avere fiducia nella loro reale intenzione di fare il bene di questa anzi azienda vuol dire soltanto che c'abbiamo cinque uomini che governo la vita di decine di migliaia di persone
I quali trovano la loro legittimità nel fatto che due persone per quanto nobilissimo e quali presidente alla Camera Senato gli hanno assegnato il compito di gestire queste queste persone però allora non mettono soldi in quest'impresa
E non rischio nemmeno un'immagine accreditata di Menaggio del settore
è un è un compito immane messo sulle spalle di nobili dilettanti ma nobili dilettanti e noi dobbiamo avere il coraggio di porci queste contraddizioni perché altrimenti va bene allora posso minacciarmi quando vogliono di devo parlare meno c'era ma questa cosa non è colpa loro questa cosa e nella stortura che cioè nella legge una legge che non ancora consegna un quadro di certezze al settore
Voglio arrivare perché non voglio rubare di molto tempo al discorso della terza rete
Perché
Io mi zona io condivido moltissimo l'atteggiamento che veniva fuori sia dalla dall'intervento di Bazoli ieri che da dall'intervento di Giulietti dico che del dobbiamo essere anche molto prudenti nel disegnare scenari scenari del futuro molto prudenti perché ne parliamo con il sangue
E con la carne di centinaia di persone che hanno costruito la loro vicenda professionale in un certo modo il sindacato il compito di difendere tutti
I colleghi della sedia e quelli del TG nazionali di non lasciare nessuno per strada
E quindi avrà anche il compito di non reprimere il dibattito culturale che deve essere il più ampio possibile ma di stare al suo ruolo che è quello di difendere gli interessi
Della categoria non in senso stretto ma in un senso dinamico che guarda al futuro
La terza rete certo che appartiene alla vicenda di questa azienda
E io trovo che quando alcuni dei miei colleghi dicono noi siamo i diversi noi siamo i nuovi rispetto a quelli dell'uno del due o del GR dicono una cosa che non ebbe cioè noi siamo parte della vicenda
Della RAI tutti
Senza distinzione
E tuttavia questo TG che è nato e più nuovo di quelli che c'erano prima
è meno coinvolto nella vicenda dei partiti e devo dire di più non potete non valutare il fatto
Che è nato in un contesto politico è nato con una intenzione editoriale e si è sviluppato in un contesto politico completamente diverso
Nato quando l'azienda la dirigeva Biagio Agnes che si è sviluppato quando l'azienda dapprima in mano al caffè questa cosa conta o non conta
è ovvio che conta
è ovvio che quelle cifre che Borrelli leggeva della Doxa
Senza secondo me interpretarli adeguatamente
In qualche modo gli davano torto
Perché non è la stessa cosa dire che il TG uno è stato il telegiornale di quelli che comandavano e dire che al TG tre è stato il telegiornale delle opposizioni
Non è la stessa cosa e noi non possiamo pensare che sia la stessa cosa stare dalla parte di quelli che stanno fuori o stare dalla parte di quelli che stanno dentro
Quindi
Dobbiamo stare attenti a non offendere
Una sensibilità che si è creata in questi mesi e in questi anni di lavoro
E che secondo me va anche Gata nel futuro di questa RAI
Però sbagliano secondo me
I colleghi che partendo da questa affermazione
Danno questo senso di arroccamento alle loro idee cioè dicono niente deve cambiare il TG tre è la RAI fatte il TG uno TG due TG tre manco per idea
La RAI e la RAI
Io credo che noi possiamo essere abbastanza fieri di quello che abbiamo fatto
Abbiamo alle spalle un patrimonio professionale noi dobbiamo difendere questo patrimonio professionale chiedere che venga impiegato ci dicessero come vogliono organizzare la RAI e noi siamo pronti ad andare in ogni collocazione che prevede un avanzamento
Per la situazione complessiva dell'azienda
Senza barricate senza Stalingrado senza bandiere
Perché non ci sono nei bandiere da sollevare né barricate da fare
Io personalmente
In questo vorrei insistere sul concetto quando dico che la Terza Rete
Ha esaurito la sua funzione storica
Non dico che la Terza Rete
è finita nel senso che nella Terza Rete ci stanno degli Ska-P crollati che uno non sa dove metterli che sono delle altre no nella Terza Rete c'è una grande riserva Patrese patrimoniale che se l'azienda vuole andare avanti
Trova proprio nella terza rete il di più della RAI il di più di tutto di più il di più sta nella terza rete quindi se
Il di più differenziale con Berlusconi sta nella terza rete la differenza con la concorrenza è stata fatta la terza
Siamo
A prescindere se qualcuno di noi va a ricollocarsi sul mercato perché un suo diritto perde perché non ha più il di più
Allora lo vogliamo portare in tutte e tre le reti questo di più
I dieci come
Volete fare cinque telegiornali diteci come diteci per piedi dieci in che direzione
Diteci in che modo però valorizzate le linee produttive che si sono consolidate che non possono essere azzerate
Perché se noi vogliamo fare un prodotto nuovo non possiamo mettere sul mercato il boy è tenerli in un recinto dove non si sa che cavolo vanno a fare dobbiamo beccare le linee che funzionano e collocarle in questo nuovo progetto aziendale
Le linee produttive che funzionano
Il sospetto che c'è sul discorso dei palinsesti è che non si parta dal prodotto si parte dalla grande architettura ma perché perché ci può essere dietro un tentativo di controllo un tentativo di compressione degli spazi di libertà questo sospetto da dissipato
Va dissipato con proposte concrete ovviamente masse queste proposte verranno avanzate io credo che nel TG tre nella terza rete ci sono moltissime persone pronte a valutarle però ripeto senza disperdere le linee produttive senza disperdere le culture e tecniche e professionali che sono state accumulate in questi anni che non devono andare in giro per il mondo a trovare una loro collocazione devono trovare un'organizzazione una collocazione nella macchina aziendale io ho finito volevo dire un'ultima cosa
E in questo di più c'è anche guardate in questo di più ricco paradossalmente per farmi capire c'è anche perfino lo spazio dato alle alle cosiddette opposizioni
Che sono state poi la legittimazione degli altri telegiornali se non ci fosse stato il TG tre
Nemmeno il TG uno e TG due in questi anni sarebbero stati sopportabili no
Cioè il TG tre che dava spazio a persone che non avevano spazio dentro il TG uno e TG due e quindi di conseguenza il TG uno al TG due sì legittimavano con l'esistenza del TG tre
La mancanza di libertà talvolta si legittimava concerti con certe concessioni fatte anche nei nostri confronti mi sono posto perfino il problema a volte di essere un po'un alibi incerte situazioni però
Aprissero questi telegiornali un discorso che fondato su persone che garantiscano che garantiscono con la loro professionalità la loro autonomia questo discorso non creino sospetti e dubbi
Per l'oppressione dei punti di vista minoritari o di altri Berio credo che non ci saranno Problemi allora
Qui non è la questione di disegnare grandi scatole e che ci devono dire chi ci vogliono mettere a governare queste scatole perché se non ci fosse lo stato di Curzi e Guglielmi nel TG tre e nella terza rete queste esperienze non si sarebbero sviluppate
Il problema anche dei professionisti delle persone siamo usciti dal mondo degli schieramenti dove uno si qualifica perché viene dalla Bocconi o perché viene dalla FIAT oppure perché viene dal PDS perché per me potrebbe essere anche la stessa cosa
Da un certo punto di vista uno si qualifica per la sua storia per quello che fa e per quello che sa fare
Se ci sono delle persone giuste ai quali vengono affidati compiti editoriali che possono realizzare secondo me non è non possiamo essere che a favore noi siamo in questo momento io perlomeno mi pongo così lo dicevo ieri sera
Certi amici bolognesi
In una situazione strani mondi intorno a noi sono crollati non abbiamo grandi punti di riferimento in questo momento noi non possiamo appoggiare prima potevamo poggiare i progetti editoriali sul fatto che esistevano dei partiti e c'erano delle opposizioni a questi partiti ecco che cosa in qualche modo fa capire che anche l'esperienza della terza rete in questo senso è storicamente superata oggi non abbiamo più questo orientamento Esterno
Non abbiamo più questi altri mondi sui quali orientare il nostro mondo noi veramente viaggiamo in una specie di scatola grigia dalla quale ogni tanto emergono dei segni grafici che dobbiamo decodificare delle notizie che vengono fuori da questo grigiore intorno a noi perché il mondo diviso in due che lotta un uno che lotta per sopprimere l'altro ha comunque un punto di fronte al quale ci si può appendere per orientarsi oggi invece abbiamo tanti segni una moltiplicazione di Segni ai quali doveva orientare la nostra iniziativa però questo ci riempie di possibilità
Se vanno valutate da un certo punto di vista vi sembra un quadro pessimista ma servono guardate da un altro punto di vista mi sembra un quadro ottimista dove siamo di nuovo noi a dover scrivere le pagine siamo di nuovo noi a dover indicare le direzioni siano di nuovo noi a capire qual è il segno che va raccolto da una parte o dall'altra
E allora non si può andare verso verso il nuovo mondo e poi imbrigliare la televisione o imbrigliare l'informazione in modo che un mese prima non possono far parlare i candidati
Un mese prima allora non li possono far parlare neanche i privati
E un mese prima forse sarebbe il caso che non li facessero parlare nemmeno i direttori dei principali giornali ma allora che mondo abbiamo costruito se noi non abbiamo il coraggio di prenderci la responsabilità sulle nostre spalle di dire questo parla e questo no perché questa è la sfida che noi abbiamo di fronte
La sfida di prendere sulle nostre spalle il potere che ci consegna la trasformazione dalla società
Se noi questa sfida non siamo in grado di sopportarla allora torniamo pure dalla burocrazia dei maxi palinsesti dentro i quali non so che si potrà realizzare ma sicuramente non quelli che hanno veramente voglia di lavorare di affermare la loro creatività
In sette anni e mezzo di presenza in RAI
Dicevo che in sette anni e mezzo di presenze in RAI io credo di aver parlato solamente due volte
Una volta per cercare di impedire
Tre anni e mezzo fa che si firmasse il primo contratto con la lega calcio e la seconda volta quando il presidente della Fininvest disse che la RAI aveva molti debiti io dissi che Luigi nemmeno meglio che pensasse i debiti suoi
Se adesso ritengo di dovere
Prendere la parola
In questo seminario e per fare presente
La situazione finanziaria dell'azienda
Che secondo me non può essere tranquillamente portata in piazza da qualche amministratore con affermazioni del tipo
La RAI al fallimento si portano i libri in tribunale
Perché il fallimento c'è quando ci sono dei creditori che non vengono pagati e chiedono il fallimento
I libri in tribunale si portano quando c'è stata una Assemblea che ha deciso eventualmente lo scioglimento dalla Società
Io credo che si voglia ulteriormente demonizzare
La situazione finanziaria della RAI
Perché in questo modo si contribuisce a dare un colpo al servizio pubblico
Credo che la partita della sopravvivenza finanziaria dell'azienda oggi si giochi sul rinnovo della convenzione
Pertanto l'Usigrai
Che è stato un elemento determinante per l'approvazione della legge duecentosei oggi dovrebbe preoccuparsi anche della sua attuazione
Perché c'è un articolo di questa legge che stabilisce determinati introiti per la RAI che vanno definite in sede di rinnovo della convenzione
Questi introiti rappresentano un importo di oltre duecento miliardi
Se ci sarà questo introito attraverso il minore esborso di centosessanta miliardi
Di canoni di concessione perché la legge dice che questo nostro canone va proporzionato a quello delle private proporzionato significa praticamente che deve essere pari perché la legge proporzionale quella che divide e per tutti quella maggioritaria è quella di un altro modo proporzionato perché lui Fininvest altre reti Laraia tre reti più a quelle radiofoniche oltre che le televisive quindi la RAI deve pagare per legge quello che paga lui lui paga un miliardo e due nove loro a pagare un miliardo e due più quello che è la quota delle radio
Quindi in sostanza ci sarebbe un esborso inferiore di centosessanta miliardi
In più la legge parla del rimborso delle spese per la riscossione dei canoni che sono un tributo dello Stato e non un tributo della RAI
E ci sarebbe quindi un recupero ulteriore di cinquanta miliardi se non arrivano questi duecento dieci miliardi allora veramente la situazione dell'azienda diventa drammatica e per questo che io ancora ieri ho sollecitato il consigliere di amministrazione
A convocare l'assemblea degli azionisti
Perché non possono assumersi la responsabilità di firmare una convenzione che non riconosca questi diritti che sono dovuti alla RAI per legge
Loro non possono decidere un deficit catastrofico dell'azienda che poi si ripercuote sull'azionista quindi devono convocare l'assemblea ordinaria degli azionisti
Esporgli la situazione e fare assumere all'azionista la responsabilità di firmare o meno la convenzione
E l'azionista e lì però il detentore dell'azione il tesoro
E siccome il tesoro è lo stesso che dietro al ministero delle Poste
Eventualmente e quello che non vuole dare quanto la legge prescrive è una partita
Che è giusto che si risolva in sede politica e il Ministro del Tesoro numero uno emise tesoro loro due se la risolva lui la partita ma non possono essere gli amministratori che firmano una convenzione che si ripercuote
In modo catastrofico sui bilanci dell'azienda
Anche perché nell'assicurare che nonostante quello che si legge sui giornali
Non ci sono bilanci falsi
I magistrati possono anche starci studiarsi di bene i bilanci grazie non sono false i bilanci sono veritieri
Non non sono questi problemi i problemi è che siamo arrivati ha un indebitamento per una serie di motivi
Oltre quello del centro di Grottarossa per il quale invano il collegio sindacale chiese che si andasse a chiedere di utilizzare la legge sui sui Mondiali perché l'assurdo è che la la strada che collega lo stadio olimpico a Grottarossa quella che è stata raddoppiata e a spese dello Stato e invece e Grottarossa e a spese della RAI a spese dello Stato ancora adesso stanno facendo le i raccordi le bretelle più strane ferroviarie le credo che tutti quei quei silos di di di di di macchine che non andranno mai a occupare i posti ero porto di Torino sia stato finanziato dei Mondiali seduta ahimè tranne Grottarossa quindi a parte Grottarossa ci sono indubbiamente spese ulteriori che la RAI ha sostenuto per la concorrenza una concorrenza che è stata di fatto autorizzata attraverso la legge
Dell'ottantacinque però la legge dell'ottantacinque imponeva
Determinate cose che sono state poi cancellate dalla legge del novanta ecco io vorrei dire che il la la la il sottosegretario
Alle Poste che presiede la commissione per il rinnovo della convenzione
E minaccia di dimettersi se la RAI insiste nel pretendere quanto gli spetta dalla legge
Dovrebbe occuparsi al ministero delle Poste nel vedere che cosa ha fatto Lescaut post dal mille novecentottantacinque al mille novecentonovanta
Perché è vero che le televisioni private sono state autorizzate a continuare a trasmettere però dovevano trasmettere con gli stessi impianti sulle stesse frequenze
E dovevano comunicare
La pianta della loro situazione di impianti e di frequenze occupate al ministero delle Poste
Poi con la legge del novanta c'è stato un doppio trucco
E il doppio trucco è consistito nel dire praticamente si ricomincia da adesso
Da dall'esistente al novanta eh no l'esistente era quello che l'ottantacinque
E allora ecco perché abbiamo poi i tre tele più che nascono improvvisamente perché la scomposta non ha fatto il suo dovere evidentemente
Dentro il ministero delle Poste forse qualche Giacalone c'era che voi queste sono le cose che faceva che cos'altro poteva e doveva fare allora
Il sottosegretario alle Poste si occupi di questo non dei bilanci della Rai
Dei bilanci dalla RAI si occuperà la Corte dei conti si occuperà l'azionista ma non e il e il sottosegretario alle Poste si occupi di quello che è avvenuto lì dentro
Perché quello che è avvenuto lì dentro in sostanza ha condannato la RAI a una serie di spese a una serie di di di di di situazioni
Difficili
Ecco allora perché nel momento in cui si va a rinnovare la convenzione
E il ministero delle Poste non ha tenuto fede all'impegno che la rara e oggi ancora una convenzione in cui c'è scritto che agisce in regime di monopolio quindi e non è vero perché mentre c'era questo tipo di convenzione per la quale noi pagavamo centoquaranta centocinquanta miliardi centosessanta miliardi come quest'anno mentre noi paghiamo questo l'altro non pagava niente
Vedete anche quando si sono fatte le sanatorie si è pagata una penale
Per tutto lo spazio occupato i privati in questi anni non hanno pagato una lira di di di nulla di sanatoria nulla è come se niente fosse accaduto adesso che la legge dice che siamo uguali
E non poteva che è vivo perché il Codice civile ci insegna che quando si gestisce un bene in regime di monopolio non si possono fare due prezzi e lo Stato non può fare un prezzo buono al privato e un prezzo duro al pubblico quindi penso deve essere uguale
E allora
Questo che volevo dire tutte le battaglie che avete fatto in questo momento aggiungeteci anche quella del rinnovo della convenzione perché nella rinnovo della convenzione cioè la salvezza dell'azienda dal punto di vista finanziario
In quanto se non si rinnova la convenzione e per caso si arriva all'aumento del canone per il prossimo anno solo sull'inflazione di un anno il massimo che si può incassare sono cento miliardi che non sono assolutamente sufficienti se invece si fa la convenzione c'è un adeguamento di Cannone che tiene conto di tutti gli anni in cui il calo è stato fermo
Per lo meno si arriva a un dieci per cento che garantisce duecento miliardi in più l'introito che servono intanto a coprire una situazione che si è stabilizzata quest'anno poi gli ulteriori introiti eventuali di pubblicità potranno servire a a mandare avanti l'azienda quindi questo è un problema importante tutte
I discorsi che voi fate hanno una grande valenza la grande validità
Io mi sono permesso rompendo un silenzio che cerco di mantenere nelle mie funzioni il segreto c'è però se non avessi parlato penso che avrei fatto male quindi io penso che fanno male
A agli amministratori che dicono stiamo per fallire i libri in tribunale o altro perché non si dice questo chi dirige un'azienda
Non dice l'azienda sta per fallire il fallimento avviene quando c'è un creditore che non è pagato Ghedini e chiede il fallimento penale chi lo dice poi se le banche all'improvviso dicono rientrate
Chi ci ridà i mille cinque due mila miliardi per rientrare nelle Valli di Non si dice questo nemmeno per scherzo non si deve dire e non si deve dire ai medesimi lire che noi ci salviamo perché la legge lo prevede la legge prevede questo ed è un minimo di riparazione che ci viene dato perché in passato l'azienda è stata danneggiata anche diciamo il Governo Amato che avrebbe dovuto per la legge
Ma mi stabilire entro la fine dello scorso anno
E il nuovo regime di Canone per la RAI non ha fatto ha rinviato di un anno intanto non adeguato il canone ecco perché abbiamo degli arretrati da far valere quindi era onorevole Ombretta Fumagalli Carulli non prenda cappello perché la RAI chiede quello che dica per legge guardi piuttosto dentro gli angoli del ministero delle Poste
Molto
Molto durante l'onorevole Dell'Utri e ci ha portato
Che ha portato un contributo di enorme importanza per il nostro dibattito voi avete ascoltato ieri
Le notizie sulla condizione finanziaria dell'azienda Stasera avete ascoltato dal sindaco revisore quale sono invece i problemi reali massimo per favore
Tu avevi detto che deve andar via io sto facendo ancora piccola forzatura
Ma se vuoi o non sono solo gli allevatori ideologico anch'io lo sono andato a coesa ti dirò che non so se ti devo ringraziare di questa forzatura perché il quadro offre una strada piuttosto desolante
Forse fa parte dei vari quadri dell'attuale situazione Rai ma effettivamente questo quadro di una sala così vuota
Veramente scoraggianti in un convegno Usigrai lo devo dire mi dispiace di dirlo
Ma lo dico con convinzione perché fosse allora c'è qualche cosa che tecnicamente
Non è andato bene nell'organizzazione del convegno allora è meglio forse fare una pausa perché costringe gli intervenuti a parlare davanti a una sala vuota è una presa in giro ad ogni modo forse gli interventi presso noi lo stallone del ballo io no no no ma io li ringrazio io parlo con lo sono contentissima di pare solo volevo fare una notazione non mi permetto di fare una notazione che mi sembra congrua perché no questa è una riunione di Commissione alla Commissione ultima tecnico-consultiva eravamo di più di quelle che siamo adesso qua in sala credo che forse propongo sia più opportuno in futuro fare una pausa perché non è non è concepibile che la gente stia tutto il giorno qui e non è concepibile che coloro che sono intervenuti intervengono di fronte a una sala vuota
Perché è sempre la solita Mechanical parlano i grossi calibri
Parlano i politici e poi dopo gli altri non hanno l'onore dell'ascolto non hanno il diritto all'ascolto scusate mi ma mi sembra mi sgorga spontanea questa osservazione ragione com'è con questo finisco perché è una sciocca
Ecco la Presidenza no rifiuta dirà quale comunque non ha non hanno non è poi tanto male scusate pazienza Emma la maggiore da vendere ma io non posso prendere
Il tuo i colleghi e i miei colleghi no ma non è non è Liguori non ecco il Riviera scusami non è concepibile organizzare un convegno senza una pausa
Che questa è una conseguenza che non ce ne è stata la pausa laico secolare sono l'avvocato comunque ciò premesso ciò premesso
Parlo anche perché devo tornare in moviola volevo dire che va bene sono molto contento d'aver sentito che la RAI non fallisce questo credo che sia che ci rientra a tutti il cuore di gioia perché dobbiamo riprendere con grande lena particolarmente l'immagine evocata da Beppe Giulietti questa mattina
Quando ha detto giorno
Sì l'immagine evocata da Beppe Giulietti ieri mattina scusami ho perso il conto del tempo nera in questo frenetico lavoro per andare in onda
Sulla le che avvocato li immagini delle corazzate mi è piaciuta
Queste tre corazzate della RAI
Che fronteggiano queste tre corazzate della Fininvest è proprio stamattina ho montato per quel programma che sto ultimando sull'età delle quarantatré un montato proprio un arti ringrazio ho montato un'immagine di una corazzata con questa salve di trecento e cinque a Gaspare che distrugge e che è mortale che poche istruzioni immense
Ma la corazzata oltre ad avere i cannoni da trecentocinque anche le torrette mitragliatrici oggi quelle moderne hanno i missili Pd piccole grosso cali di missili terra terra terra aria
Se è una corazzata si tolgono le torrette mitragliatrici ora i missili piccoli e medi e restano solo i grossi calibri questa corazzata non è più in grado di fare quella guerra che dovrebbe fare quindi non è più in grado di vincerla quella guerra e di contrastare il nemico che invece quelle torrette ne tiene e non le smonta
Questo questa idea questo paragone vietato inutilmente sentendo sentendo gli interventi di oggi sentendo caloroso perché io coloro che sono intervenuti sulle sedi regionali
Com'è concepibile mettere in forse mettere in dubbio la necessità delle sedi regionali e dell'informazione regionale proprio per quest'ultimo programma io ne ho avuto un esempio molto concreto
Come voi sapete io faccio parte del comitato di redazione RAI uno c'era la prima rete tv quindi non sono un collega di testata sono un collega di Rete e sulle questioni tra rete e testata poi però brevemente dopo ma proprio andando come giornalista di Rete quindi anche nella figura di autore nelle sedi regionali ho avuto una dimostrazione una volta di più de di quale forza di quale importanza identico alle necessità a signori vestiti e queste queste nostre sedi nelle varie regioni a Cagliari
A Cagliari è stato e indispensabile le volontà il lavoro della se al Cavaliere voluta fare una realtà verità delle quarantatré che noi da Roma non conoscevamo
E che sono proprio la Pira mosse e tutti gli altri colleghi che lavorano da anni in quel tessuto potevano portarsi davanti e i testimoni e le persone che che con cui entrò in contatto tutto quel tessuto locale che emerge ho capito che se si mette in forse la sede regionale e l'informazione regionale vuol dire che ci si vuole impadronite
Di quel servizio e di quell'informazione
Ed è un ulteriore attacco del del potere privato sul servizio pubblico non crediate Keller sotto non crediate che la la la terminologia rami secchi sia uno e terminologia reale legata ai rami secchi
è solamente un'immagine di terroristica per far credere che quelli siano rami secchi
Ma quelli non sono rami secchi sono rami vita listini di cui ci si vuole impadronirsene
E quindi se quella corazzata perde quei rami la corazzata non può più essere così efficiente e quindi si toglie tutto il potere aggressivo alle ai network del servizio pubblico
Morrione ha esposto un Progetto entusiasmante stamattina un Progetto
E che vede noi delle reti televisive ma credo anche c'era rinomati fino a poco fa delle reti radiotelevisive da corde entusiasti nel portare avanti perché perché intanto si supera la
La il la dualità
Cioè il dualismo scusate
Il dualismo tra reti e testate nella politica che ormai si va affermando
Della necessità di considerare l'informazione e comunicazione radiotelevisiva un prodotto globale di una politica di Canale eccetera di una politica di network
è chiaro che mi pare di capire che tutto quello dualismo tra informazione diritte e di informazione di testata venga se non altro in prospettiva superato o per lo meno vi sia la volontà per superarlo perché al punto in cui è arrivato questo dualismo tra informazione e comunicazione di Rete
E di informazione comunicazione intestata credo che non si possa più andare oltre noi abbiamo tentato di modificare più volte siamo intervenuti recentemente i due mesi e mezzo fa
A proposito proprio di questa serie del quarantatré con il sindacato con una lettera scritta affinché sindacato intervenisse per ottenere collocazioni migliori dal direttore di rete
Lo stesso sindacato non ha ritenuto opportuno evidentemente intervenire
Debbo dire che quando un comitato di reazioni testate interviene il sindacato si fa in quattro per intervenire subito ovviamente quando interviene un comitato di redazione direte anche lì la posizione molto più debole
Capisco i grossi problemi che deve fronteggiare il sindacato però un intervento in quel senso dava perlomeno la dimostrazione di una volontà di intervenire subito su terreni concreti
Ovviamente questo non è accaduto queste serie sono andate in collocazione orribile e noi dobbiamo farsi sentir dire dalla stampa di ieri meriterebbe onora migliore quell'Italia del quarantatré
E il manifesto che dice ma lo scandalo è quello della collocazione ora perché aver perso un punto così facile da ottenere perché è falso dire dagli atti ma perché sa farsi sentire dire da così vessazione dei professori che adesso i programmi culturali devono andare in prima serata perché è una detto avvocato
In maniera chiara e non ha dimostrato di intervenire su questo punto il sindacato io questo veramente non l'ho capito ma se noi riusciamo se noi facciamo
Diamo l'occasione per dimostrare di non poter fronteggiare queste situazioni concrete è molto grave
Ora dicevo che la proposta di Morrione mi trova molto d'accordo
Come rappresentante del Comitato elezione di reti RAI uno ma anche nei dibattiti interni che abbiamo fatto soprattutto nei collegi che non lavoro nelle testate perché sono tanti colleghi che non lavorano le testate sono colleghi che lavorano
Nei servizi dividerò Dieter Eridio nei servizi stenografici sono nelle nelle varie problemi da esso non so neanche preso levarle varie collocazioni dell'estro eccetera e sono tante noi diamo anche un comitato di coordinamento
Per cortesia nella nello studio globale della nuova politica di riforma è necessario temere presenti queste realtà qua è stato detto non facciamo discriminazioni
Esatto non facciamo discriminazioni non facciamo i casi di colleghi di prima o di seconda che Torino di settori di prima con seconda cross categoria come detto Morrione il problema dell'informazione comunicazione da televisiva è globale ma soprattutto poi per quanto riguarda le reti problema dell'informazione comunicazione televisiva diventa sempre più importante perché sono i luoghi di possibili libertà di espressione forse molto superiori che non le libertà di pressione che attualmente esistono le testate e sono e sono spazi grossi sono spazi di ore che vengono gestiti appaltati all'esterno
Ai grossi nome di formazione su contro i quali ho nulla in contrario ma perché i colleghi interni non debbono anche gestire e poter anche esprimersi in questi grossi spazi dell'informazione comunicazione quindi io per incarico proprio dei colleghi delle reti chiedo al sindacato che questi problemi nell'esame dei nuovi piani di ristrutturazione di riforme le aziende vengono tenuti doverosamente presenti
Certo i professori i professori fanno una loro politica
Aziendalistica ma io mi chiedo sono veramente convinti i professori che della centralità del servizio pubblico nell'in nell'ambito del quadro curvare dell'informazione comunicazione televisiva nostro Paese
Debbono esserne convinti se non sono convinti di questi cercheranno certo di eliminare sempre di più quelli che loro chiamano i rami secchi ma che in realtà credetemi non lo sono anzi sono rami molto molto alti
Grazie
Massimo ti ringrazio conseguibili scherzare non vedermi Autore durò l'appannaggio che mi è stato dato come presidente
Volevo adesso condurre insieme a voi una operazione perché so che stiamo arrivando al momento doloroso iscritto a parlare Santo Della Volpe gliela qui sino a un attimo fa
Nel frattempo visto che tu cerchi Santo io ho il dovere di comunicarvi che ci ha inviato inviato al segretario del sindacato ma la inviato a tutti noi una lettera molto importante il segretario della federazione se mi consentite ve la leggo
Caro Giorgio non riesco a mantenere l'impegno assunto poche caro di
Ho a presidente se ne fa di tutto insomma
Caro Giorgio non riesco a mantenere l'impegno assunto diminuire oggi al confronto importante che avete organizzato c'è una trattativa sul costo del lavoro che riguarda un problema generale della categoria alla quale non posso sottrarmi per ragioni immaginabili desidero però di Vietti
Che la Fnsi considera i problemi da voi affrontati parte essenziale del rilevante Travaglio che tutti i giornalisti italiani stanno vivendo
La questione etica è ormai al centro di un dibattito e di un mutamento degli orientamenti che al di là di qualche strumentalizzazione sta emergendo con forza
L'appello alle coscienze dei singoli che la Fnsi ha espresso qualche giorno fa e la strada del mutamento
Coloro i quali sanno di aver usato la professione per fine ad essa estranei facciano un passo indietro qualunque sia la loro responsabilità
Tutto ciò riguarda la RAI come altri per certi aspetti può essere questa la via più difficile ma anche la più rapida
E i tempi sono importanti per il futuro della RAI che così manifestamente problematico ma anche per l'intera categoria dei giornalisti il nodo della credibilità e sul tavolo dell'opinione pubblica e non può risparmiare nessuno
Certo per quanto riguarda l'azienda anche nell'emergenza in atto non possono esistere diversità rispetto al contratto
E alle esigenze irreversibile del confronto come strumento permanente di vita interna sindacale e professionale
Non è pensabile che pur nelle difficoltà evidenti tutte le vacche siano grigie ovvero che non esiste la possibilità di distinguere di scegliere di determinare oggi un futuro di razionalità
Se dovessi infatti prevalere il metro della confusione ed è il caos
Cadrebbe inevitabilmente nel senso del servizio pubblico l'epoca della managerialità sostitutiva della lottizzazione non devi atterrire coloro i quali vogliono il cambiamento
E non ci iscriviamo tra costoro
Tuttavia ognuno può fare fino in fondo la sua parte se il mutamento deve essere decretato dalle ingordo di circolare allora come abbiamo già ripetuto ci troveremmo nella condizione di un commissariamento surrettizio più autoritario che autorevole
Nessuno può essere così intelligente da pensare di avere per la RAI tutte le soluzioni nella propria testa i giornalisti hanno ogni titolo per partecipare con forza al cambiamento senza delegarlo ha un management salvifico
L'autonomia passa per queste tappe
Alla RAI confronto col Governo sulle grandi questioni economiche legislative e anche nel confronto con gli editori della carta stampata con affetto Giorgio Santerini
Santo subito approfittato
L'ora in qualche modo cd favorisce sul sull'aspetto seminariale del nostro nostro incontro perché in questo modo sembra di tornare all'epoca universitaria quando i seminari erano fatte da dieci quindici persone si discuteva si poteva sbagliare dialogare non aveva un aspetto un po'diverso da quello che
Grazie grazie
Il faccio la scheda intervento è realtà
Spiega stato programmato
Per cerca di affrontare alcune questioni avevo programmato di così di dire alcune cose su interventi e stati fatti soprattutto ieri
Ma quelli stamattina hanno arricchito ancora di più gli argomenti a disposizione per poter discutere per poter entrare nel merito di di tutto quello che ci aspetta in qualche modo nell'epoca della trasformazione la cosa che mi ha convinto dico forse una delle delle più importanti ma parziali nell'intervento che ha fatto il collega Michele Mezza ieri
E a quella della necessità che lui sollecitata
Di creare all'interno della RAI una informazione che fosse autonoma non soltanto dal punto di vista della presenza di giornalisti che fosse autonomi da vecchie scatole politiche da appartenenze ma autonomia anche rispetto alle fonti dell'informazione
Al modo con cui apprendere le notizie e di farle vedere in poche parole essere autonomi senza intermediazioni
Del agenzie di stampa delle agenzie di news internazionali che e di le famose veline di immagini che arrivano all'interno delle redazioni
E sulle quali ultimamente noi stiamo facendo i telegiornali
è un dato di fatto che nell'ultimo periodo sono me intatti più i servizi fatti al desk che fatti davanti al computer magari anche con i propri ritagli di giornale contro la propria cultura ma con le immagini che vengono da fuori piuttosto che invece i servizi fase degli inviati dalle persone che vengono mandate dalle direzioni dei giornali e telegiornali sul posto per vedere periferia per far vedere cose che magari a livello internazionale non vengano fatte vedere o
Per raccogliere altri aspetti degli stessi avvenimenti
Forse perché inviato credo di dover sottolineare innanzitutto questo aspetto che è l'aspetto che manca l'azienda la RAI non ancora deciso fino in fondo se deve avvalersi nella propria come nel propri informazione
Di giornalisti propri di giornalisti inviati o seppure o se invece come ha fatto cioè come ha fatto una scelta che hanno fatto altre testate
Riferisco a quelle di Berlusconi usare molto di più le immagini che vengono da fuori con la voce fuori campo con qualche ripresa
Poi di commento più nostrano
Ecco io credo che sia necessario se vogliamo andare a fare un processo di riforma reale riprendere in mano il ruolo del giornalista dell'inviato ma del giornalista come persona che osserva
I fatti li vede l'interpreta in qualche modo comunque fa vedere la realtà attraverso le immagini attraverso la propria persona che guarda e commenta
Non è cosa da poco
Significa fare per molti in molti casi una sorta di rivoluzione su rispetto a quello che è avvenuto nella recente passato si tratta di riprendere in mano la tradizione che a quella che ci viene chiesta poi anche dalla carta stampata in più occasioni quando facendo delle critiche al modo di fare informazione della RAI civile sempre detto ma fateci vedere le cose fateci vedere da ogni capo del mondo che sia
Piazza San Giovanni a Roma per chi sta a Roma che sia il il paese vicino al al luogo di trasmissione sino al luogo più lontano sino alle abitudini e alle culture agli avvenimenti ai fatti
Tragici o meno tragici ai fatti importanti o meno importanti che comunque però toccano la sensibilità della persona che guarda la televisione che vede e vuole capire da questo punto di vista però il parto solo da questo di punto di vista l'interpretazione che ne dava Michele e Paolo Di Michele perché uno spunto interessante che è stato dato Michele mezza
L'interpretazione che veniva attratta anche da altri colleghi che sono intervenuti è stata quella di in qualche modo a potenziare una capacità su un canale su un mezzo di informazione o almeno o su due canali mezzi informazione
Fare dei gruppi forti redazionali quindi concentrare invece che in qualche modo potenziare il Polo la pluralità di voci e il l'insieme dell'Offerta giornalistica dell'azienda RAI
Ecco io credo che invece sia quest'altra forma quella che noi dovremo portare avanti con diciamo in via prioritaria e cioè quella che il il pluralismo delle voci la pluralità
Di voci è fondamentale ed è importante proprio per aumentare la capacità d'impatto
Rispetto al pubblico capacità di impatto che vuol dire anche l'impatto culturale di spiegazione e di approfondimento o anche solo visivo di fatti che avvengono mi ha colpito molto negli ultimi due anni credo una trasmissione che Rai tre fa di notte che è una trasmissione stanziamento e si chiama Evelina che fa vedere le immagini che arrivano dal mondo nude e crude senza giornalista
Spesso è vero queste immagini parlano più del giornalista che sta lì davanti al magari alla casa crollata con microfono in mano racconta
Ma eliminando l'intermediazione giornalistica o almeno apparentemente minando la perché poi l'operatore comunque un giornalista che vede che guarda che attraverso l'occhio della telecamera e che quindi qualche maniera seleziona fa vedere perché l'occhio delle telecamere non fa vedere tutto fa vedere alcune parti
Eliminando queste lite versione giornalistica e in realtà si impoverisce l'informazione spesso non si capisce dall'informazione che viene data ai in quel modo
La reale portata dell'avvenimento
Ecco ruolo del giornalista quindi dell'inviato in modo particolare ma io parlo di giornalista proprio quello di entrare di far vedere in più modi in modi diversi
L'avvenimento il fatto importante di ciascuna delle forme che richiede e il telegiornale quel telegiornale
Quindi molteplicità non vuol dire lo stesso messaggio fatto vedere a reti unificate come capitato per raccordo abbina Arafat di cui si è parlato proprio anche in questa Assemblea in alcuni interventi
Perché far vedere più fare sapere che le sfaccettature di questi fatti significa entrare nella realtà
Entrare nella realtà e su questo mi permetto di non essere d'accordo con quello che ha detto ieri il presidente Dematté
Non è la verità e l'aveva ricordato Fiorito se non sbaglio non è la verità in quanto tale cui noi dobbiamo tendere perché la verità in quanto tale la via che la verità lo dice la parola stessa
E a rischio di integralismo e a rischio di univoci che unicità di interpretazione ma è la realtà che dobbiamo far vedere questa realtà dobbiamo fare a vedere in maniera diversa perché ci sono anche modi diversi di vedere la realtà e tutti vanno presentate all'interno di un servizio pubblico
Quindi moltiplicità di messaggi moltiplicità altri messaggi su più reti io per questo riferendomi sempre quell'ipotesi che ha presentato Michele non ero d'accordo sulla restrizione ma sull'allargamento degli spazi ed è stato anche illustrato
Secondo me bene da altri colleghi che sono intervenuti
Si parla di più o di meno o di un minor numero di telegiornali rispetto ai tre attuali rispetto ai giornali radio e quattro attuali rispetto alle esperienze del giornalismo delle regioni bene io penso che al di là del fatto che Michele Santoro ha ricordato giustamente che è necessario comunque aspettarsi da questa azienda una proposta
Che rispecchi i canali modi professionali in cui ciascuno si è espresso finora è necessario comunque che non venga ripopolato il patrimonio sin qui
Devo smettere avvenuto
Debba essere potenziato e deve essere utilizzato meglio il patrimonio sin qui acquisito all'ora la proposta che faceva e qui vado a stringere perché ne sono stato richiamato che che faceva il collega Morrione per esempio mi trova d'accordo su molti aspetti ma volevo aggiungere qualcosa in più
Tre telegiornali almeno tre telegiornali
Gli USA velocità propria con propri punti di vista
Sul mondo sull'esempio di quello che ad esempio che mi sembra importante sottolineare hanno fatto alcuni giornali io penso alle mondo per esempio
Un punto di vista sul mondo che parta comunque da una realtà da una cultura come quella francese mappa si popola di El Pais si può parlare della BBC per quanto riguarda la televisione
Un canale che facciate degli USA degli approfondimenti che sia che approfitto approfitta come si dice sposa approfondire quelli che sono gli spazi aperti anche dalla notizia che è stata subito presentata è stata presentata ripeto con non con le veline a quale notizia agenzia ma con i giornalisti fatte sul posto
Un un telegiornali invece di Mus-e che sia lo ripeto il il luogo lo ripeto Peretto Morrione il luogo specifico della diretta
Un telegiornale che sappia essere presente sui fatti importanti e non sono d'accordo quando si vuole limitare questo soltanto alle previsioni del tempo le notizie del traffico ci al servizio alla sotto di servizio ma che tiri fuori i problemi che riguardano io poi mi sociali pomi del lavoro e problemi del razzismo è stato detto ma soprattutto che dia la molteplicità
Di quello che avviene sul territorio guardando l'Italia e anche fuori dall'Italia mi spiego meglio l'esperienza delle delle sedi regionali secondo me è conclusa così come si è conclusa l'esperienza dei tre telegiornali nazionali
Si è conclusa perché erano parcellizzate perché erano lottizzate ma anche perché il messaggio televisivo non è più adeguato al linguaggio nuovo della televisione
C'è un linguaggio nuovo che va creato che il linguaggio delle dirette più posti in contemporanea dove le telecamere entrino all'interno della società
La facciano vedere attraverso il giornalista che va in più posti
Quindi tasche forse diceva appunto il collega Morrione ma qualcosa di più anche delle task force perché non devono essere task force soltanto regionali o soltanto nazionali ma che riprendano da tutte le regioni la possibilità di far vedere questa molteplicità sul territorio
Allora il luogo della diretta e per esempio luogo dell'etichetta sui risultati elettorali che deve essere in questa rete
Perché in questa rete risultati elettorali vedo fa vengono fatti vedere dappertutto non necessariamente sulla Rete A sulla rete di ma in questa Rete che è regionalizzata nel senso che è un un plusvalore che dalle Regioni viene portato all'Inter al a livello nazionale
E non con cose che arrivano dall'esterno noi pur purtroppo per fortuna some far tante esperienze
Personalmente in Sicilia personalmente in Campania recentemente abbiamo fatto tante esperienze di delle giornali fatti sul posto sul luogo dove avveniva l'avvenimento ma questa per ragionare sul posto sull'avvenimento può essere fatto con le sedi regionali rinnovate dove viene cambiato anche lo spirito dov'è la rivoluzione Palin genetica se si deve fare o genetica come è stata definita dall'Usigrai inizio deve essere anche all'interno delle sedi regionali in collaborazione con queste sedi nazionali allora per chiudere vorrei aggiungere qualcosa di più rispetto a quello che diceva Morrione su un aspetto i mezzi di produzione per fare la Directa che devono essere in tutte le regioni cioè le famose ITA ce ne son tante diciassette diciotto trentotto in giro parità devono essere in ciascuna regione capaci di un'ora di impiantare una diretta se quel telegiornale se il telegiornale ci diciamo richiede la Directa dappertutto
Ma deve essere questo telegiornale questo direttore questa testata a gestire a mio avviso questi mezzi di produzione
La diretta delle se appannaggio di questa rete e se la Rete A l'avete visto le voglio a valere lo fanno richiesta perché non c'è più sovrapposizione non c'è più conflittualità le fanno richiesta chi gestisce questi mezzi dei poteri aprire nuovamente questi spazi per poter riportare per poterli portare anche sulle altre reti queste fondamentale il possesso dei mezzi di produzione scusatemi se uso dei termini che sembrano vecchi ma che in realtà sono la storia dell'economia è fondamentale per poter fare e un telegiornale per poter fare un'informazione per poter fare anche economia cosa significa e chiudo significa che non deve esserci nessuna difesa dell'esistente rispetto a quello che c'è oggi che mise di significa che TGR come i tre ter generazionali vanno cambiati vanno potenziati e vanno portati di una logica nazionale significa soprattutto che la gestione di questi mezzi di queste dirette di questo nuovo linguaggio deve essere appannaggio di chi Nesta facendo già uso ora e aumentandolo e portando di più questo all'interno delle singole realtà
Significa riesce a uscire a fare dirette in contemporanea da Crotone da Genova da Trieste
Da Palermo sullo stesso problema con dei gruppi specializzati che fra sede regionali e sede testata nazionale riescano a lavorare insieme perché non c'è più sulla posizione c'è un'unica testata in questo non c'è più la TGR e il TG tre ma c'è un'unica testata di questo canale chiamiamola canali ci o quello che queste foto è una scommessa forte perché la scommessa che riguarda non soltanto i i redattori nazionali ma i redattori che stanno nelle sedi regionali che quindi son chiamati a uno sforzo ulteriore
Ma significa soprattutto rompere l'assetto attuale esistente ovunque nelle sedi come nelle testate nazionali e questo significa anche arrivare a quell'obiettivo di ore far vedere la realtà che può espandersi fuori perché non è detto che non debba andare in Jugoslavia il mezzo la task force o quello che è che parte da Bari che di fronte alla Jugoslavia o che parte da Trieste non necessariamente per partire da Roma ma questo può avvenire soltanto se c'è questo tipo di
Però dei colleghi
Rientrino nemmeno ai tempi
I colleghi del CDR del Torino non so chi hanno delegato la sua cara collega
Mentre due la tribù ma io volevo cominciare a darmi qualche notizia
Fra gli iscritti a parlare ce ne sono ancora venti
Subito sono iscritti a parlare Paolo Raffaelli tempio della mafia
Giuntella
Carlo Brienza D'Elia Giannone Riccardo Cristiano Giovanna Toto
Silvia Viglia e poi
Ancora qualche
Potrei fare un'operazione d'imperio chiamare tutti chi è assente lo cancello perché non è corretto vi prego vediamo di gestire i nostri tempi in modo oculato
Seriamente
Rischio
Ma
Ah ecco potrebbe e dovrebbe essere solo di tutte qualcuno ha dimenticato degli occhiali in bagno ancora un vorrei che l'avesse dimenticato lo che s'è stufato di vedere quindi a questo punto io degli occhiali da vista badate bene non sono degli occhiali qualunque sono degli occhiali da vista e quindi più delicato è una antenna per la Serie uno chiare da donna
Vi pregherei di avvertire le colleghe perché un occhiale da vista non è come dire riciclabile da parte Buttitta che ho subito trovato in tasca
Non
No
Venerdì mercoledì e il venerdì e mercoledì errato è una confusione
Beh veramente giorno e due giorni
è guardate passata da me cime e poi è questo stavo per dire
Il collega il collega segretario il collega segretario del sindacato aveva già fatto una precisazione se volete un'ulteriore precisazione alla Barovero
E siccome qui
Vieni a Mellone Nicola io con le agenzie un cattivo rapporto
No
Figlio sarà
A
Ma perché non fa abbiamo fatto un comunicato case
Comunica
Poi
Poi ci sono
Relazione
Essa
Pellicole
Da quattro
Proprio
Va be va
Va bene adesso lasciamo un questa operazione dal mettiamo a tutte le sedi siano veramente la confusione che si è innestata stamattina continua
Sino a nuovo ordine prego per la gente presidente è un intervento a di credo non più di cinquanta righe sarà un favore fatta dei dieci minuti
Si è parlato molto del Progetto Morrione francamente bisognerebbe rileggerlo risentirle difficile riflettere su Progetti proposte così interessante sicuramente complesse come quella che ha presentato collega Morrione tutto rispetto della del Progetto cioè l'umore che serpeggiava e d'altronde queste situazioni sono fatte anche di umori era poi quella del non vorremmo che son sottintende S un tentativo colonizzatori io ecco no questo mi mi mi conforta però era era solo un'impressione così a caldo
Come comitati di redazione di Torino né ci troviamo particolarmente d'accordo con la relazione del collega di Milano che non vedo più in sala ma che si crede davvero meno concorde
Secondo me no progetta di servizio pubblico radiotelevisivo può essere davvero una grande occasione per le sedi regionali
A diciotto anni ormai sono passati tanti anni inclusi da un'altra riforma di tipo ben diverso è assodato che l'informazione regionale è stata per la RAI è una carta vincente continua a ripeterlo però forse è bene ripeterlo non a noi ma all'azienda e tanto vincente che la stessa RAI probabilmente non si aspettava che i TG regionali diventassero per ascolti la sua seconda testata bene noi chiediamo al sindacato che questo immenso patrimonio ventuno sedi cinquecentocinquanta giornalisti venga speso bene
Nella partita che ora si inizia con l'azienda un patrimonio che non deve essere ghettizzato e non deve continuare ad essere quasi criptato come avviene adesso
Ne stiamo parlando di problemi molto complessi dell'universo mondo della filosofia dell'informazione del servizio pubblico per ai problemi dei ripetitori della copertura sul territorio sono sempre gli stessi danni
Ma un patrimonio che va valorizzato
In che modo per esempio con l'incremento degli spazi informativi a partire subito della terza edizione del TG l'abbiamo detto nel documento complessivo delle sedi che non so se può partire ecco la dobbiamo aspettare la verifica la fine della verifica in tutte le sedi ma che almeno le sedi
Come il concetto di produzione potrebbero mettere in onda fin d'ora non perché esistano sedi di seria o di serie B ma perché il risultato positivo perché succo di questo siamo assolutamente certi
Della terza edizione sia pure a così pochi centri potrebbe trascinare l'azienda ad estendere l'esperimento là dove ci fossero dei dubbi
Valorizzazione che passa da novanta nessuna politica precisa e ben definita
Dirette regionale che prevede la collaborazione delle regioni d'esempio su temi comuni e queste in parte Progetto che abbiamo sentito
E ancora con spazi che attraverso l'uso della dirette e la flessibilità dei palinsesti consentano finalmente l'uso di tutto il potenziale tecnico voi dei quattro centri di produzione vuoi della dismessa programmazione regionale
Siamo perciò d'accordo con l'esecutivo quando sostiene che le ventuno sedi regionali vanno rimodellata e intorno all'informazione da questa valorizzazione trarrebbe beneficio
L'intero comparto informativo della RAI instaurando finalmente con le future redazioni centrali che non sappiamo ancora quale di che tipo saranno un rapporto davvero stretto che finora è stata episodico e qualche volta anche questa l'abbiamo ripetuto difficile
Nel comitato di redazione Torino in vietiamo il sindacato
Attenere debito conto anche delle esistenti esperienza di decentramento Torino ad esempio ha già percorso il difficile sentiero dell'informazione specializzata di cui oggi si parla e fosse si straparla tanto in altra caso vi parlo del nostro caso
Del telegiornale scientifico Leonardo quotidiano ed è settimanale Ambiente Italia ma anche altre Regioni hanno percorso se esperienze simili
Le nostre per esempio sono trasmissioni regionali interamente autogestite non terminali di altre testate
Ma quale sarà in futuro di queste iniziative poverissime di mezzi si incomincia tra pochi giorni nell'assoluta indifferenza dell'azienda attenzione perché anche su casi come questi
Liberi di Torino e di altre sedi si gioca il ruolo delle regioni
La dignità delle regioni e il significato di decentramento
Il direttore del TG tre Curzi ha fatto un richiamo alla concretezza nella seconda parte dell'intervento e perciò prendo coraggio per fare anch'io un richiamo alla concretezza
Sento dire sentito dire in queste ultime ore
Che il sindacato si sta interrogando se sia opportuno chiedere una sospensione della partenza delle cosiddette rubriche o iniziative regionali visto che hanno ancora meno mezzi della di prima e visto che bisogna vedere il nuovo palinsesto
Bene questo significa che la scelta è vero questo è indubbio la scelta sta a Trani partire così come stiamo rischiando di fare forse un prodotto non all'altezza di quello dell'anno scorso o probabilmente non ripartire più perché la RAI magari il ventotto il quindici non si sa bene quando avrà disegnato altri scenari beh è una bella scelta ma adesso lo scopriamo
Cioè adesso da mesi Tempesti amo e l'azienda e devo dire anche sindacato segnalando questi e altri rischi
Io mi chiedo se altre trasmissioni
Telegiornali nazionali ad esempio come uno dei nostri o altre rubriche perché non si siano fermati inattesa nei nuovi palinsesti e noi sì
Ne abbiamo approvato a inventare un nuovo pubblico per nuovi temi ma forse questo non interessa
Grazie
Ricominciamo Paolo Raffaelli per favore
Scusate crisi probabile un perdono emofilia
A me pare colleghi questo seminario di studio abbia significa l'obiettivo che va al di là del momento di riflessione
Questo è un seminario di studi ma dietro le spalle abbiamo due congressi Rimini e Bari
Un impegno reiterato quello al superamento delle logiche spartitorio per tripartizione
Una linea che abbiamo scelto insieme ormai da anni
E che approda ora ad elaborazioni cercano facili da digerire me ne rendo conto come quello che abbiamo sentite tra ieri e oggi quel il milione e mezzo di Roberto Morrione
Non nascondiamoci dietro un dito elaborazioni che non sono il quarto il frutto di qualche collega particolarmente ingegnoso
Ho particolarmente bulli oso di esibire idee di rinnovamento
Sono tentativi di sviluppare con coerenza quello che è un lavoro che per anni abbiamo fatto
Sapevamo già diversi anni fa che nel momento in cui il superamento della tripartizione
Il rinnovamento complessivo della RAI
Fosse passato dalla fase della Teoria alla fase della realizzazione pratica beh quelle che erano le unanimità di voto
Ci sarebbero arenate non poteva essere altrimenti
Perché è facile difendere l'esistente ma è difficile specie in una situazione complessa contraddittoria denso di incertezze come quella attuale mettere in discussione il noto per un ignoto
Di cui è difficile scorgere quanto e però gli impegni che abbiamo dietro le spalle abbiamo assunti sono quelli non possiamo scrivere
Credo quindi che sia stato giusto come sedi regionali non solo un atto diciamo così rinchiuso corporativismo ricordare in un documento estremamente sintetico che riforma deve essere per tutta la RAI non per pezzetti marginali
Di RAI
Come cambiare tutta l'azienda per renderla più competitiva
Non semplicemente riverniciare una macchina il cui Mutu
Ore non è da buttar via ma comunque non ci dà più garanzie
Non è per gusto della polemica allora che dedicò una battuta a Michele Santoro che ha fatto un intervento pensoso e stimolante però quando Santoro di fare tutta la televisione deve salvarsi tutta insieme
Mi chiedo se mi trovo di fronte a un'ovvietà del tipo tutta la carta stampata si sa se si salva tutte insieme tutta l'editoria libraria si salva tutte insieme tutto il cinema si salda si salva tutte insieme
Oppure se non mi trova invece di fronte a una cosa che non condivido
Cioè il trascurare il piccolo dettaglio che la televisione italiano sta dentro la crisi nella stessa maniera la RAI ci sta in un determinato modo paga il prezzo dei determinate scelte
Berlusconi ci sta un altro modo
Potendo godere dei privilegi derivanti dai i risultati di quella cupola di Tangentopoli che è stata la legge Mammì
Io non credo che la crisi di quel pezzo di televisione che si chiama Rai
Sia uguale alla crisi di quel pezzo di televisione che si chiama Fininvest o ancora che sia uguale a quella crisi quel pezzo di televisione che si chiama l'esempio terzo polo vorrete della dell'emittenza locale
E qui a mio avviso c'è uno spartiacque
Non tutta la televisione si salva insieme
C'è una battaglia concorrenziale fra aziende editoriali radiotelevisiva in concorrenza fra loro
E noi questa dobbiamo vincere
La pax televisiva la conosciamo
Ieri un benemerito professore ha fatto parte del consiglio d'amministrazione di questa azienda Zaccaria
Ci ha ricordato quello che ci è costata la pax televisiva quello che ancora ci sta costando
Lo svilupparsi di certi rapporti perversi
Fra bensì di potere politico pezzi di potere sportivo ma anche pezzi di società che allora si sono consolidati e che ancora continuano a produrre
Malgrado l'imperio dei giudici milanesi Effetti economici su cui forse sarebbe bene vedere un tantino più chiaro
Stiamo dentro questo gioco stiamo dentro questo professo stiamo dentro questo scontro e in termini di una battaglia concorrenziale da vincere che noi dobbiamo vedere
Il disegno di riforma e giudicare le proposte che l'azienda ci fa io personalmente non considero le ipotesi le bozze
Che ho sentito delineare qui da mezza e da Morrione come il toccasana di tutti i mali li considero due eccellenti basilico
Due terreni da sviluppare in maniera flessibile maniera duttile come questo sindacato mi sembra sia sempre stato in tutta la sua storia recente quando l'azienda perché questo è il suo compito scoprirà le sue carte
Io qui una battuta vorrei fare noi siamo abituati male abbiamo abituato male questa azienda per anni eravamo noi che facevamo i progetti andavamo al tavolo della trattativa con l'azienda diceva no no no no l'azienda per i ricordati no di De Domenico
E dei suoi superiori e inferiori rispetto a tutte le proposte poi a un certo punto dicevano mi noi a quel dice attaccavamo e costruiamo un pezzettino di proposta
Abbiamo fatto scusi contratti abbiamo fatto così
Innovazioni di palinsesto siamo partiti così con il GR delle sette venti che poi è stato il successo che è stato
Noi facevamo due mila proposte di quelle due mila tre diventavano Franti eh no adesso questo è finito è finito perché noi vogliamo che sia finito perché quello era un modo improprio di fare un sindacato supplente
Adesso c'è un'azienda che si è veramente un'azienda nuova per fare le proposte se ne deve assumere la responsabilità
Non troverà in muri trovare degli interlocutori
Che avendo fatto il mazzo passatemi il termine negli anni passati a cercare di definire tutte le proposte possibili saranno particolarmente aperti a capire tutto quello che dentro questa azienda può essere fatta perché la conosciamo ebbene
E questo potrebbe essere utile anche a questi Signori
Che hanno tutta la nostra fiducia che forse la conoscono un pochino meglio di noi un pochino meno bene di nome questa azienda ma si può collaborare insieme
Io vado rapidissimamente vi chiedo scusa di Paola digressione alle conclusioni per parlare due minuti due
E della parte dell'articolazione specifica di questo discorso che interessa
Noi giornalisti delle sedi regionali ma io credo che forse sarebbe il caso sembra il discorso noi lavoratori delle sedi regionali io sono a Perugia
In Umbria si sono sprecate anche in questo seminario le battute sull'Umbria terra Dipro consolati
Due giorni fa abbiamo fatto come Associazione Stampa ombre Movimento federativo democratico insieme
Un confronto su diritti del cittadino doveri del giornalista
C'erano Roidi c'erano Giovanni Moro
Ci siamo sentiti ricordare tutte le volte che le forze politiche e magari si lamentavano per il modo con cui pezzi di telegiornali venivano utilizzati
In occasione di campagne elettorali però ci siamo sentiti anche riconoscere ampiamente il lavoro fatto
Nel dare voce ai piccoli centri con le dirette per esempio ai comuni di cui si parla soltanto se c'è una sparatoria fra moglie e marito noi ci andavamo magari a raccontare i dettagli di quella realtà
Oppure per l'aver dato voce ai portatori di quelli che in una pubblica che ebbe un certo una certa fortuna chiamavamo i titolari dei diritti negati ecco per dire che
Nella Rai che abbiamo dietro le spalle c'era spazio per le cose brutte che non ci piacciono che fa stavano dentro la logica della spartizione con cui con vivevamo che contestavamo in cui eravamo immersi e c'era spazio però per una sperimentazione di professionalità forte
Questa sperimentazione professionalità questo il nodo che che tiro fuori adesso e quello che ci consente oggi è inutile girarci intorno
Di presentarci al confronto con alti con la Fininvest investe avendo un'arma esclusiva in più
Sono venuti meno tutti i monopoli tranne il monopolio dell'informazione locale su scala nazionale che soltanto la RAI ha da qui non si esce questo che il nodo su cui a nostro avviso ricostruire
Quest'idea di riforma e allora perché io mi rendo conto che può sembrare ossessivo quando ci si sente questo nostro insistere sulla terza edizione
A costo minimo alle ventidue e trenta o alle ventidue e quaranta mezza sera la terza edizione del TG di sette otto minuti l'abbiamo sperimentata in alcune sedi ha dato ottimi risultati l'abbiamo sperimentato ovviamente danza messa in onda
è fattibile sua perché questa ossessiva questo ossessivo ritornare su questo tema perché la terza edizione alle ventidue
E e trenta con il Cell edizione del delle del radio giornale sette e venti del mattino significa finalmente stare aperti
Nelle redazioni regionali che sono diventati ormai il soggetto esclusivo dell'attività delle sedi regionali significa diventare unità operative
Produttive di informazione ventiquattro su ventiquattro è questo il nodo significa essere in condizioni di lavorare ventiquattro ore su ventiquattro del realizzare quei progetti poi entriamo nei dettagli io non credo che sarà lì che ci scontro eremo per realizzare quei progetti
Bettin che possono essere quello di mezza quello di Morrione possono essere un altro ancora sentiremo
Quello di Dematté che comunque non possono che essere imperniati su un punto
La Rete
Informativa e produttiva periferica i mezzi di comunicazione la professionalità che la Raia
Allora se c'è qualcuno che pensa che questa partita si può vincere con una logica di colonizzazione dal centro verso la periferia per cui testate nazionali che cambiano volto in qualche modo diventano e Gemmo uni e soggetti di gestione delle redazioni regionali
Io credo non ci siamo ma non ci siamo neppure se ci possiamo ci illudiamo che tutto si risolve attraverso una inondazione delle dei telegiornali nazionali da parte di servizi che vengono dalla periferia e in questo punto di equilibrio
Tra produzione locale e capacità nazionale di distribuire questa produzione nazionale locali in sinergia
Con la produzione complessiva formazione questa partita la vince
Io credo dalle cose che ho sentito qui dentro
Che
Le condizioni per vince la questa battaglia l'abbiamo un'ultima parola sono queste sette righe ma che a mio avviso un dovere da parte mia da parte di tutti gli altri colleghi abbiamo sentito questa mattina un rappresentante
Un collega praticante della scuola di giornalismo di Perugia
Scuola di giornalismo voi tutti lo sapete a Perugia
Nasce con un vizio d'origine è stata in qualche modo il contraltare politico di Umbria fiction sapete della bipartizione che c'era in Umbria come altrove e che faceva sì che esse si faceva una grande iniziativa un'altra
Dove in qualche modo contrapporre
Non so se Umbria fiction sopravviverà all'eclissi di Enrico Manca in RAI
Certo è che la scuola di giornalismo di Perugia
Deve sopravvivere alle crisi di Gianni Pasquarelli in RAI su questo non c'è nessun dubbio
Deve sopravvivere perché la scuola di giornalismo di Perugia può essere uno strumento fondamentale per risolvere un problema fino adesso irrisolto di accesso alla professione per canali formativi ma anche uno strumento fondamentale di formazione permanente dei giornalisti RAI
Vecchi e nuovi altra esigenza fondamentale più volte ricordata che fino a qui non abbiamo risolto questo io credo che sia un impegno non secondario dentro che il discorso di riforma che andiamo a fare
Qualche rialzo la
L'applauso meritato
Vediamo di fare un conto finale
Mafia non lo vedo
Paolo Giuntella mi ha detto che rinunciava
Ha la parola
Carlo Brienza non lo vedo delle io lo vedo aspetta delle scuse
Zannoni cristiano cioè
Giovanna da torce
Silvia via c'è cioè Stefano Spoto
Così si dice cioè
Oreste lo lo pongo
Non c'è però Rita la Pirlo non c'è
Voi che abbiamo ancora osserva del Radiocorriere
Claudio Valeri
Filippo Massari
Damiano Vetrella
Schede RAI Jorge Enza Caccavo
Paola Orlandini
Passanti
Filippo Massari Paola Avec ma io prego
Allora lo all'allora col passato eccedono in procura
Evidentemente non credendo di essere stato scritto siano iscritti
Allora magari io credo che a lei io credo confessa io credo che ce la io credo che ce la possiamo fare però una condizione Carlo Alberto lo dico a Carlo ma lo dico a tutti
A condizione che già non arrivo la gente dico ce la possiamo fare stante il numero a condizione che nessuno supera con largo un impegno che avevamo fissato fra i cinque e i dieci minuti grazie
Poi io ritengo che pochi abbiamo accolto l'invito delle relazioni Bazoli Giulietti su per una riflessione sull'informazione del servizio pubblico nel centro-sud
Così è scritto
Ma io vorrei precisare che meglio dire mi formazione dal centro-sud per il centro-sud e non è solamente una questione lessicale in momenti come questi della vita del nostro Paese
La risposta non deve venire solo dal centro sud ma vorrei dire da tutte le regioni anche quelle del Nord
E deve essere una risposta che non scada nel localismo il sud in particolare deve evitare dir ripiombare nel suo pianto antico
Grande quindi la responsabilità del servizio pubblico per quelle stesse ragioni per cui giuristi spiegava ieri che certe cose dare voce alle minoranze agli emarginati e soggetti deboli non si possono chiedere al privato
E se il privato e Berlusconi così attento al suo mercato il centro-sud non può aspettarsi nulla
Tanto più se mentre si candida il Berlusca col partito del buongoverno flirta e per la stessa filosofia di cui fa sempre sfoggio veleggia verso intese anche con la lega
Intendiamoci non faccio un invito alla crociata anti Bossi ma un appello alle ragioni stesse anche culturali del servizio pubblico impliciti in quel dare voci a ed è quindi implicito che non siano netto che non siamo non possiamo essere noi orali in tema di solidarietà per i singoli per le categorie per i gruppi migliori
Ecco perché proprio ora in Italia non solo le redazioni regionali
Con il rischio come dicevo prima del localismo ma tutta intera l'informazione RAI deve promuovere una cultura del pluralismo che non significa solo mettere in fila una serie di posizioni
Secondo il vecchio concetto con cui si giustificava la lottizzazione
Non lo abbiamo accettato come motivazione dell'ESA partizione non possiamo accettarlo
Per una spartizione di campo tra progressisti e conservatori non lo accetteremo per due o tre Italia per dividere gli italiani in cittadini di serie A dieci la specificità i problemi ma anche le ricchezze vorrei dire delle regioni
Devono trovare in un potenziamento in un'armonizzazione del prodotto delle redazioni regionali con l'informazione nazionale il loro spazio è una particolare attenzione qui sottolineare ai va data alla radio come dimostrano i dati dell'ascolto
Non si può pensare di accorpare come corre voce
Le redazioni regionali in sette otto nove macro regioni la Calabria ha una sua specificità che merita tutta l'attenzione di questo mondo non vedo perché si debba accorpare la Sicilia e viceversa
Il discorso della Mandel managerialità scusatemi se faccio questa cenno
La managerialità bocconiana io so che managerialità è un'altra chiosa e tagliare i rami secchi ma sapere anche investire in ciò che vale contemporaneamente
Ridurre gli sprechi ma investire bene
E senz'altro i dati dimostrano che l'informazione regionale
E investire bene in questo senso serve anzi diventa un'occasione preziosa
La richiesta fatta dal sindacato del presidio delle sedi regionali ventiquattro ore su ventiquattro proprio al servizio dell'informazione nazionale delle testate nazionali
Qui è stato parlato d'si è parlato del caso Crotone io ne vorrei portare un altro
Sul quale possiamo dire che c'eravamo salvato in corner c'eravamo salvati l'anima
Quello dell'opera
Oscura umile non pubblicizzata di padre Pino Puglisi nel quartiere di Brancaccio
Per un caso qualche mese fa avevamo fatto un servizio su quello che faceva padre Puglisi a Brancaccio
Siamo riusciti a trasmetterlo regionale
Al Nazionale padre Puglisi c'è andato quando gli hanno sparato un colpo alla nuca
Anche qui sto implicita un nuovo rapporto tra informazione regionale informazione nazionale
Ma perché insegnare ai bambini a dire esclusi prego in certi quartieri e in certe zone significa molto ed è per questo che hanno ucciso padre Polizzi non per una storia stupida e falsa di appalti
Non serve per questo una rete a Milano e uno a Palermo come ha proposto la lega chi fa queste cose sotto la facciata del nuovo in realtà fa politica con le stesse richieste di potere del più vecchio
A Palermo c'è una Rete che quella politica ma che grazie al cielo è al corrente nel rifiuto del Vecchio non è affatto interessata queste profferte
Ma non c'è solo in un rilanciato regionalismo la doverosa preoccupazione per le ragioni della solidarietà della cultura dello sviluppo
Da noi c'è la mafia c'era e c'è e non è solo una questione di cultura del sospetto per chi la vuole vedere dappertutto se il maggioritario e limitati collegi elettorali un'occasione troppo ghiotta per la mafia lo diceva pochi giorni fa Amato
E pure lui era per il sì al referendum basta un pugno di voti in più e sale il candidato delle cosche
Anche col ventisei virgola tre per cento fosse a lire
Direi che questa è un rischio maggiore gliel'ho detto personalmente di quello di cui ha parlato questa mattina tarda mattinata Mattarella che parlava del rischio della sovraesposizione del candidato ripeto da noi sai ce n'è un altro
Detto senza polemica è un po'più della sovraesposizione del candidato
Ad Agrigento nelle votazioni di giugno c'è più che un'ombra su quel voto
Le clientele sempre vispe hanno dimostrato la loro forse eliminato una candidata del cambiamento mentre al vecchio contenitore partitico è andato il quarantaquattro per cento dei voti a quella candidata nata poco più del venti intere strade rioni notoriamente sottomessi alla mafia hanno votato come si voleva anche qui per il servizio pubblico non ci può essere neutralità e che dice che il giornalismo anglosassone sia così asettico chi lo dice per quel che ne so i giornali inglesi americani prendono partito
Diceva ecco una delle poche cose esatte che ha scritto negli ultimi tempi Giorgio Bocca che il New York Times è veramente il giornale la massima faziosità e se la società civile si sveglia si mobilita scende in campo con i movimenti associazioni se la democrazia è minacciata e ci sono atti di processi sentenze definitive come quella sul treno novecentoquattro
Da oscuri intrecci l'informazione del servizio pubblico deve una regola vince
Senza riguardi per nessuno accanto magistrati come Caselli nominò un altro il più giovane del pool antimafia Antonino Ingroia all'allievo di Borsellino
Fatti come l'assemblea regionale dove sul novanta deputati ci sono trentasette inquisiti sedici sono finiti in manette quattro hanno già subito condanne non possono essere passati come informazione normale
Una rete di corruzione collusioni con la mafia
Che caratterizza in maniera diverse caratteristica la nostra tangentopoli
Al tavolo lì le tangenti se ne spartivano in tre e c'era un certo tipo di garante che non siamo noi garante che faceva pagare e allora se certamente ci devono essere sempre quelli che muri alti ha definito questa mattina i doveri elementari della professione
L'equidistanza però l'informazioni ammirata non severo abito
Non serve per esempio che noi in Sicilia abbiamo pressoché taciuto dedicato solo poche righe compassati a quello che sta accadendo al Banco di Sicilia
O meglio una simile informazione serve serve a dar fiato e obiettivo sostegni a ciò che marcia dei chi comitati d'affari
La questione morale drammatiche non lascia molte scelte in questo senso più che essere la voce di tutti e quindi anche del potere la RAI ha il dovere di essere quel contrappeso di cui ha detto Giovanni Moro
E quindi la voce di una parte di stare da una parte quella degli onesti di chi paga senza poter far sentire la sua protesta di chi è vittima
Dove patria
Non più abituato a palate veloce
Io rubo quasi qualche minuto
Sì anche perché l'ora
Della quale continuava a fare i nostri lavori mette secondo me a nudo una
Dicevo allora così va bene l'ora nella quale stiamo proseguendo i nostri lavori mente secondo me a Nuto
Una un problema che grava su questo nostro incontro noi stiamo avendo un seminario credo di alto livello
Per quale per la prima volta dopo settimane
I sussurri
I pettegolezzi di voci
Finalmente il confronto avviene in una sede naturale che quella del parlare in pubblico
E però ci siamo trovati davanti seppure in maniera molto cortese
Non condite con l'italiano una dirigenza aziendale che ha detto in maniera molto chiara comunque le nostre decisioni le stiamo prendendo comunque rifaremo conoscere a tempo debito
Quindi credo che tutti noi ma in particolare la dirigenza dell'Usigrai regioni che hanno avuto persone Giulietti tutti gli altri colleghi che sono intervenuti mi pare che io esprimo una preoccupazione comune
Questo è soltanto l'avvio di un ragionamento di un confronto di una presenza tra noi che non potrà non avere un successivo momento subito dopo che l'azienda avrà fatto conoscere quelle che chiama credo un po'pomposamente le mine
La Carta dei principi di ENI e direttive il piano editoriale insomma il futuro di tutti noi
E certamente questo momento complicato nel quale noi ci troviamo a vivere
Ma io non credo solo per tutte le ragioni che sono state dette da molti colleghi e da molti ospiti opportunamente invitanti
Ma anche perché io sono d'accordo con quelli non sono molti davvero
Che però qui hanno evidenziato come
Il sospetto
Che l'ambito politico e manageriale nel quale si sta discutendo il futuro della RAI almeno pone a tutti noi
E quello di una partita uno dei cui esiti può essere l'azzeramento del servizio pubblico rispetto al mercato
E quando dico azzeramento del servizio pubblico dico che in tutte le parole ufficiali e non dette dalla nuova dirigenza dell'azienda non c'è stato nessun ragionamento nessun accenno nessun filo di ragionamento
Che spiegasse in termini chiari i motivi per i quali anche sul mercato un'azienda che fa in sé informazione
E che la fa come servizio pubblico ha dei doveri dei diritti degli ambiti diversi da Unione da un'azienda privata che fornisce lo stesso prodotto
Certamente noi con questo paghiamo una legge del contrappasso
Voi sapete c'è chi dice che questa sterzata così brusca fosse indispensabile per rimettere sui binari della ordinaria normalità un'azienda che aveva viaggiato strabica
Sopportando da un lato le leggi del prodotto che contribuiva a confezionare dall'altro le leggi imposte dai cosiddetti tanti editori di riferimento
E però io credo che questa sia un'occasione questo sia il momento mentre si stanno per disegnare delineare le nuove strutture aziendali in cui noi con chiarezza dobbiamo dire ecco anche questo è un discorso che non può essere fatto in maniera generica
Lo hanno detto altri lo voglio ripetere io
Ricordando anche l'esperienza professionale dalla quale vengo quella del GR uno
In questa azienda nel no
Invidiare ai migliori modelli anglosassoni che in questo momento ci vengono enucleati
E lo voglio dire perché quando si parla di azzeramento sembra che si si si azzeri tutti partendo dalla stessa situazione così non è
L'azzeramento per qualcuno può voler dire arretrare
Ma per altri l'azzeramento è già un passo in avanti rispetto alle storie personali e di strutture lavorative che abbiamo avuto l'azzeramento cioè mettersi ai nastri di partenza secondo delle regole di corsa secondo un potenziale che esclude il doping il doping dell'editore di riferimento è già un passo avanti per tutti coloro che hanno resistito in questi anni
E che sono riusciti in spazi interstiziali a imporre all'azienda da un lato e a proporre al pubblico dall'altro dei modelli informativi che certamente ripeto nulla hanno da invidiare alle migliori esperienze
Che si verificano nelle democrazie più industrializzati
Certo è facile dire che l'azzeramento una risposta alla lottizzazione nella quale siamo
Vissuti ma anche qui io credo che
La lottizzazione contro la quale oggi tutti si scagliano abbia comportato non soltanto quelle ignominia in termini di
Diciamo personali e di strutture collettive che tutti conosciamo
Ma abbia portato anche una disintegrazione della specificità del lavoro giornalistico noi siamo arrivati a discutere a lungo sulla necessità che ciascuna testata ciascuna rette dovesse parlo del passato ma alcune propaggini di questo discorso sono valide anche per il futuro caratterizzarsi sulla linea politico editoriale
Ma io non credo che lo può Titan Cevoli Ardillo chiedere a lei che a lui che la tutti gli amici che hanno più esperienza di me ma in quale democrazia un giornale sì identifica secondo una linea politica io conosco
Come identificati un prodotto Jonah riscontri giornalistico soltanto le linee editoriali
Che sono linee di genere che sono linee di caratterizzazione che sono linee che guardano a una parte del pubblico piuttosto che un'altra che sono lire che possono benissimo avere invece il compito di allacciare il massimo possibile dell'audience o degli spettatori o di chi compra il giornale
Nel cielo e abbiamo dovuto subire questo affronto della definizione di una linea politico editoriale
E adesso che finalmente pare questa questa questo proprio non esito chiamarlo così venga cancellato
Vedo il rischio che si addensino sulla definizione della linea editoriale un po'delle incongruenze che venivano scaricate sulla linea politica e qui bisogna dirlo con molta franchezza anche nei confronti di colleghi che hanno diviso con noi la linea di resistenza né di avanzamento del servizio pubblico in questi anni anche nei confronti di colleghi che ha giusto merito rivendicare una parte per sé nella capacità che la RAI ha avuto di restare sul mercato
E qui la definizione della linea editoriale si fa di due fatti certo
Santoro ha ragione della storia professionale di ciascuno di noi di quanto ciascuno di noi è capace di fare con lo strumento che gli viene messo in mano ma dall'altra parte si fa anche con la possibilità di giocare di lavorare dentro l'azienda nella quale si lavora come in una casa aperta
E la casa aperta non è soltanto una casa aperta rispetto ai conti o rispetto ai giudici una casa aperta è una casa aperta anche rispetto alle professionalità che la popolano
Quando viene riproposto il discorso delle opzioni
Certamente non è un discorso che viene riproposto come nel settantacinque nel settantasei quando si trattava di definire dei nuclei nuovi rispetto a un corpo unitario oggi il problema e l'ho posto il problema è di scardinare alcuni corpi che nell'apparente frammentarietà sono diventati solidi si sono pietrificati hanno consentito a quella linea politica di cui parlavo di camuffarsi da linea editoriale
è la è il problema delle opzioni un problema che vale per le persone vale per le strutture vale anche per i generi
Qui mi pare che siano stati molti ma l'ho fatto con particolare franchezza e di questo voglio ringraziarlo Paissan a parlare della difficoltà di capire perché è un'azienda come la RAI abbia rischiato diciamo la benevolmente di dissipare un patrimonio non soltanto professionale ma anche economico anche pubblicitario come quello fornito dalla radio
Ci sono dei colleghi che hanno in dettaglio penso soprattutto Romita con l'esposizione del loro piano tetto quali sono le nostre indicazioni su questo io parlo sapendo che è un po'parliamo al buio perché poi non abbiamo ecco elementi per credere che parte o qualcosa o nulla di questo piano possa essere recepito nelle famose decisioni che martedì verranno date ma un punto è certo
Anche all'interno della radio la capacità che alcune strutture e parlo senza pudori del GR uno hanno avuto di portare in avanti la frontiera dell'informazione è una capacità che deve essere messa a disposizione di tutti i colleghi che lavorano nel mezzo
Quando rispetto alla opportunità di cogliere questo momento nel quale si ridisegna hanno le strategie le strutture aziendali
C'è la preoccupazione anche in chi meglio ha fatto questo mestiere anche nelle strutture che meglio si sono disegnate in questo momento faticoso
Di piantonare i propri orticelli io credo che sia una responsabilità che nessuno si può prendere che certo nessuno si può prendere per conto di altri questo vale per la radio questo vale per la televisione
E allora se le esperienze migliori devono entrare a raggio in tutta la vita produttiva dell'azienda e questo deve riguardare tutti i settori produttivi
Il metro attraverso il quale a ciò si può arrivare da un lato le linee che sono state espresse dall'altro la possibilità di
Sciogliere questi nodi professionali che si sono accumulati e io francamente non vedo altro strumento che quello della riapertura delle opzioni l'ultimo minuto chiedo a Buttitta prima di chiudere
Ci sono alcuni punti un po'più bassi rispetto alle grandi
Ai grandi disegni aziendali che si stanno disegnando che però guardate caso riguardano proprio la capacità che ciascuno di noi i nostri ambiti avrà di esercitare la propria professione
E io penso a due nobili dislocazioni di questo mestiere che sono quelle dell'inviato che sono quelle del corrispondente che sono due momenti essenziali due momenti in cui veramente vien dato il valore aggiunto alla struttura informativa
Il momento dell'inviato è il momento nel quale ciascun giornale sull'argomento che più pesa presso l'opinione pubblica può produrre il meglio della sua specificità
E io qui guardate non parlo delle questioni che hanno girato tra di noi su queste voglio dire soltanto una cosa una citazione che mi dovete consentire che mi è venuta in questi giorni nei quali lo sport preferito era quello di a pensare in Ubi su tutti e su tutti o voglio ricordare una frase scritta da una delle più grandi coscienza della letteratura contemporanea che Arthur Miller quando ha detto
Fai primarie acchiappare un miliardo di dollari che è una parola
Sono state dette molte parole che non so quanto possano essere a Chiatante e forse chi ha voluto metterle in giro in queste ore può capire su se stesso il peso di quelle parole non parlo di quello parla invece della possibilità di esercitare il mestiere
Quando si arriva alla definizione di un inviato Opel legis quando si arriva alla definizione di più testate che devono accorparsi intorno a un inviato questa è una maniera mascherata di togliere in uno dei momenti più alti di produzione la specificità a una testata e quando sugli uffici di corrispondenza si fa un discorso che soltanto un discorso di convenienza ma di convenienza per chi chi decide se una sede vada mantenuta aperta o no non può essere certamente l'interesse generale del Paese come da qualche parte in questa azienda vien detto il corrispondente non è il lobbista di un Paese il corrispondente è una persona un professionista che è in grado di cogliere alcune specificità del del paese in cui vive e di proporle nel circuito produttivo per il quale lavora
Io credo che sindacato debba essere molto attento su come questi due punti importanti verranno definiti dalla nuova dirigenza aziendale e per chiudere
Ci sono molte diffidenze tra noi all'interno delle testate tra le testate ci sono molte paure
Cioè la capacità di ritenere che molti dei discorsi che ci facciamo è che sentiamo siano già stati fatti può darsi che sia così
Ma lo abbiamo ripetuto tutti viviamo una fase che non avevamo mai vissuto nella nostra vita professionale nella nostra vita civile
Nessuno di noi conosce lo sbocco politico istituzionale di questa fase
Ma credo che ciascuno di noi che fa questo Space dire specialmente all'interno del servizio pubblico abbiamo un obbligo
Di fare in modo che la dignità della propria professione sia intatta rispetto agli esiti politici e istituzionali che la crisi italiana porre
Siccome io from
Qualche breve riflessione anche perché molte cose sono state detto dette
Dico questo non solo per dare atto a Giorgio Bolzoni e Giulietti tra la dirigenza del sindacato dove ho aperto questo dibattito e in tempi non sospetti
Ma anche perché mi sono sentito vicino a questo sindacato e ai colleghi che ieri che oggi all'Espresso anche perplessità
E mi sento vicino a chi ci invita oggi a usare nel nostro linguaggio meno dogmi
Meno intolleranza
Più duttilità
Più generosità
Vedete
Anch'io né in quest'estate da spettatore interessato ma da spettatore
Ho assistito a un dibattito un po'Balzarotti
Non per la qualità delle cose che venivano dette ma perduto vedere veniva ridotto
Uno o due o tre reti
Ora un ragionamento di questo tipo non ha senso soprattutto se poi i primi di settembre non ci siamo trovati di fronte a direttori
Che ben orgogliosi della qualità dello volete hanno presentato palinsesti compiuti per almeno tre mesi ma soprattutto perché altrove
Si svolgeva ben altro dibattito
E il dibattito io lo collego lo leggo così era da un lato la delegittimazione completa del sindacato
Nei confronti dell'azienda
Dall'altro più ancora più pericoloso la delegittimazione dei singoli operatori della RAI
Sul piano che la questione morale ci arriveremo fra un attimo non dobbiamo nasconderci dietro nulla
Dall'altro questo dibattito ben orchestrato con e con interlocutori ben definiti
Aveva il seguente corollario
Dalla centralità della RAI nel sistema misto
Si doveva passare all'affermazione dell'anomalia RAI nel sistema privato
Ora questo colleghi è un passaggio importante sul quale ne possiamo cedere di un passo ne possiamo però pensare di poter giocare con le regole vecchie
In questa estate io ho assistito al vaniloquio esistenziali
E a parodie giacobine
Perché colleghi vedete la questione morale importante
E decisiva dobbiamo essere intransigenti sul piano la difesa della trasparenza della nostra azienda quel che non è possibile che la questione morale sostituisca la politica aziendale
Quel che non è possibile che la questione morale sia uno slogan
Quello che non è possibile e che un'azienda affronti la questione della propria trasparenza rimettendo ad agenti esterni
E ad eventi occasionali la definizione di questa questione morale
E quando non c'è la politica
La politica di pazientare per quanto ci riguarda sindacale individuale la questione morale
Diventa molto spesso una solo sottilissimo
Chi ricorda periodo leggete tutti quanti avete letto
Le bellissime pagine sulla locuzione francese in cui gli ottimati
Stabiliscono le accuse
E il pubblico ben orchestrato applaude e condanna voce
Questo non è possibile come non è possibile che il presidente della RAI
Dal ventitré di luglio continua a dire ma io mi sono insediato il ventitré di luglio
Deve sapere preclusa molto meglio di me che è un titolato è un laureato io non solo le titolato nel laureato
Che il beneficio d'inventario si può avere nell'eredità lo sa anche chi oggi si occupa di questioni ereditarie
Non si può avere in un'azienda a meno che non si liquida liquidatori giudiziali
O commissari liquidatori
Non perché è una una una diligenza debba assumersi responsabilità che non sono sue certo che non può rispondere a chi propone di di stabilire un nuovo patto di fiducia tra utente lavoratore
Ed esterno non Polito non può rispondere ma io non c'ero piglio da cartelle pazze magistrati magistrati facciano il loro lavoro lo fanno bene
è giusto che vada avanti ma l'azienda risponde come azienda alle proprio questo di trasparenza alle proprie questioni di moralità interna e vedete un effetto c'è stato in questi giorni a Saxa Rubra dove io purtroppo spaccia andato Gambino
Qui apriremo un altro capitolo
Non su di me e ovviamente anche sono assoluto mentre trascurabile in questa vicenda
Il clima avvelenato
Io ho sentito
Per dicevo tutta
Colleghi che di fronte all'apertura della questione delle trasferte
Insinuava no di ville di macchine di cavalli comprati
Io non credo che i colleghi lo dicessero sapendo bene quello che dicevano che che danno facevano a se stessi e al corpo redazionale con con però ho capito che la per la il veleno arretrato
Ho capito che l'azienda non reagiva ho capito le governo aziendale stava lasciando che l'alla deriva questa azienda che deve però prepararsi ad affrontare un mercato per noi sempre più difficile
Allora questo non è possibile
Questo non è ammissibile di questo il sindacato deve rende chiedere conto ahilui amministratore smarrito se Yuri Alviti
Il quale ha smentito di aver detto Vito regionale unico mi sarei augurato che avesse smentito l'intervista che ha fatto altre tre giorni dopo essere stato insediato il predetto ma sono cadute le prime teste altre taglieranno
E altre ne cadranno
Ora colleghi ho paura che tutto questo dibattito
Diretto dall'interno eterodiretto
Sì è un dibattito che qualche effetto lo ha avuto è andata bene
Beppe Giulietti
A dire ma scusate
Alziamo anche il livello del confronto con l'esterno
Propria poniamo problemi altri
Il patto con gli utenti è un problema nostro ma voi vi vi immaginate quando fra poco andremo a proporre agli italiani di ripagare il cannone
Dopo che abbiamo trasmesso per mesi emessi immagine che sta continuando di Marai in cui dal bilancio
Alla piccola truppa appaltata alla trasferta ai peccati di lottizzazione ai peccati di permanenza in un posto ai peccati di permanenza in una testata bene andiamo a proporre il cannone
Allora il caso il momento di riflettere su questo specialissimo rapporto che ci lega l'utente che non è un semplice utente ne ho vinte uno utente che paga se non è azionista e se non lo si può trasformare l'azionista certo bisogna sapere che oggi va ridisegnato
Riaperto la questione del patto con gli utenti
E il patto con utenti la può aprire un'azienda forte che vuole presentarsi al mercato con un'azienda che nel nuovo
Si vuole della locale e che a questo nuovo da punti di riferimento e che a questo nuovo da punti di incontro e che aumenta i propri punti di incontro in ragione della complica della complicazione del clima politico attuale
La risposta del minimalismo colleghi Mario che ho sentito posto sbagliato nelle parole di Di Matteo e una risponde la scorciatoia tipica Dorotea ciò devo dire
Ai problemi altresì dice e ma c'è urgenza di risolvere i piccoli problemi ma scusate l'urgenza chi la propone e soprattutto acché a che scopo e verso quale obiettivo
Oppure con i piccoli problemi si sono ripresi gli si risponde che bisogna risolvere gli anni quindi sono piccoli problemi stamattina Sandro Curzi li ha proposti molto bene devo dire ma ci sono anche altri problemi e alti
Problemi di immagine e di ripresa del mercato tre qui la prima domanda cui devono rispondere i nostri amministratori e sentendo della io io sono anni che sento questa parola centralità alla RAI non ho mai capito che cos'è finalmente l'ho capito
E allora la dico come l'ho capita se intendono stabilire a favore
Del dei corpi nazionale delle discese insomma le risorse umane e monetari ci permetteranno di affrontare la sfida volendo conservare il cinquanta per cento di ascolto che in questo Paese alla RAI
Questo è il problema da porre
Perché vedete le prove della nuova tv sono state fatte io non dico che non andavano fatte sono state fatte
Le le reti unificate ho dato il risultato che hanno dato
Bravissimi colleghi pessimo risultato d'ascolto
Ho visto un povero collega Di Bari mio amico bravissimo
L'altro giorno alle prese con tre telegiornali nel giro di tre quarti d'ora dovrà raccontarla questo Milva
L'ha raccontata in maniera poverino diversa
Mi avvicino ancora di più vediamo che
Guardiamo così o meglio
Che è stato costretto dicevo
Senti adesso
Che è stato costretto a rappresentare una realtà omologa in tre telegiornali non si capisce se questa è la prova del nuovo cioè se gli inviati sono uno per tre tre per uno che siamo fermi ai numeri il dibattito rischia di diventare risibile
In questa maglia rischia di trovare operai approdare a nessuno luogo sono arrivato rapidamente le conclusioni
Com'è mia
Scosso
Il professor Dematté che io peraltro insieme agli altri agli altri quattro amministratore ritengo molto bravi molto onesti animato da grande passione
Però ricordo che me l'ha avuto in epoche non non troppo lontana degli altri professori e governare la RAI che insieme credevano di essere la transizione e il nuovo questo non è possibile devono sapere l'ha detto bene Michele Santoro che anche loro sono la transizione
E devono governare con efficacia con efficienza e con novità visibile la transizione verso una RAI a cui però l'unica cosa che non si può togliere e la capacità di stare sul mercato come azienda primaria di formazione la televisione
Se questo la sperimentazione del nuovo bisogna dirlo con chiarezza non ci stiamo
E dopo di un sindacato a cui rinnovo il mio grazie che al al affrontato e sta affrontando insieme a tutti quanti noi e voi la sfida più alta
Mettere in gioco la propria collocazione personale
Il sindacato letto molto bene opzioni azzeramento dobbiamo anzi dirlo con maggiore chiarezza qui tutti quanti sono in grado di mette in discussione se stessi su questo piano il sindacato le carte in regola e noi abbiamo le carte in regola per affrontare una contrattazione aziendale con al centro l'azienda
E la ripresa di immagine e credibilità e forza della RAI nel immaginario come si usa dire nell'immaginario collettivo ultima notazione
Io vorrei conoscere l'amico americano di Dematté
Perché sull'amico americano non vorrei che ci ci facessimo delle confusioni
Perché vorrei capire visto che l'amico americano e quindi ha visto molti film di per rimesso
Se l'amico americano quando parla di portare le prove del giudizio pensa per rimesso all'anno
Ho pensato quel signore che sta seduto sotto il banco che protocolla le prove e fa alzare la mano ai testimoni perché ci troveremmo di fronte a due tipi di giornalisti completamente diversi
Sarebbe un ritorno indietro
E qui avrebbero ragioni colleghi del TG tre ai quali dico solo una piccola cosa
Non siete di tutto di più
Si ride tutto anche
Lo dico lo dico con la forza di chi ha partecipato con orgoglio e compassione quell'esperienza
Tutta la RAI
Si è stata è stata sul mercato in maniera forte
Quelle che non può essere disperso e sicuramente l'esperienza del TG tre
Esperienza professionale depurata ma quello che non possiamo porre oggi se non a rischio di non farci capire e che noi vogliamo dissodare i terreni
Nell'opera di visto da si dice di sottrazione di solamente non lo so
Mi sono meritato dei terreni ci troveremo tutti quanti in prima linea
Apriremo tutti quanti le finestre metteremo in discussione le nostre carriere detto questo non si tratta né di superare esperienze De di far finta di quell'esperienza e non ci siano perché l'esperienza del TG tre oltretutto è un'esperienza che è nata in un'epoca in cui
Alcuni potenti avevano molto da dire altri non potevano esprimersi
Quell'esperienza si è trasformata
Ha ragione anche qui Michele Santoro si è trasformata anche la ragion d'essere della terza rete ecco su questo è giusto ragionare quel che non è possibile fare e disperdere pubblico e ragionamenti che hanno portato a un legame profondo con il e allora chiudo e dico
Chiediamo all'azienda di aprire la questione del nuovo patto con gli utenti
Su un piano di nuova credibilità
E chiediamo all'azienda
Di avere assoluta diamo l'azienda la disponibilità totale delle nostre carriere le nostre pigrizie delle nostre non so come chiamarle
Con in cambio una cosa una chiarezza prima di partire
Come arriva alla RAI
Al dopo ma mi o diciamo meglio come arrivare a in quest'anno
Per gli ascolti cioè se le risorse vengono investite nel mantenere inalterate gli ascolti
Due
Come impianti
Se è previsto uno smantellamento di impianti che hanno fatto da un'anomalia RAI un altro tipo di anomalia ma che comunque c'è e dico impianti dico satellite dico sperimentazione delle nuove tecnologie
Si prenota lì i soldi si riduce il corpo si dimagrisce il corpo della RAI o ce l'ho l'altra possibilità le risorse vogliamo sapere come ci arriviamo non vogliamo solo se ti di Grillo allarme
Terzo e l'ultimo problema il personale perché vedete
Colleghi quindi semplificazione in semplificazione
Si arriva a giornali con sempre più
Descrive sempre più Evelina
Sempre meno inviati e fra un anno quando i telegiornali uno due tre saranno così ben strutturati da essere ben governati con pochi movimenti il problema dell'eccedenza del personale si porrà
Non illudiamoci
Potremmo trovarci di fronte a una grande questione professionale allora colleghi io nel ringraziare ancora voi e l'Usigrai
Dico tutti quanti oggi una grande discussione
Il piano mezza è un piano che ha una grande una grande grande merito quello di essere un piano percorribile non è il piano migliori e piano percorribile ho sentito mi che Morrione che ha presentato un altro piano di tutto questo facciamo una grande esperienza
Evitiamo di fare come quel signore quel sindaco di Bari scusate questa le spese spiega Enza personale che a Vittore Fiore grande meridionalista
E che è stato l'atteggiamento dei professori quando sono arrivati
Disse
Capitoli sorride diceva ma sindaco deve aprire un grande centro studi un osservatorio dobbiamo studiare come far sviluppare Bari lo guardò e disse Vittore
Questa tutto studiato allora vorrei che dietro il tavolo dei nostri avvisatori lo stesso la parola d'ordine qui sta tutto studiato
Cercano di venire incontro a Pietro Sendero brevissima quindi eliminando una serie di argomenti che volevo seppur sommariamente trattare per
Concentrarmi su tre questioni essenziali
Ne ne inserisco una fra queste tre e la dico subito per un motivo molto semplice perché ho sentito stamattina l'intervento della collega del comitato di redazione di Venezia è stato un intervento a mio avviso molto importante credo che meriti una parziale risposta nel suo intervento diceva che ci sono prassi poco ortodosse nel nostro modo di lavorare e di completare diciamo la presentazione delle nostre notte in trasferta
Volevo dire che questo sindacato è arrivato primo ha fatto tana
Nella denuncia di un sistema che non era più tollerabile e nella richiesta di un sistema nuovo c'è arrivato prima che cambiasse la gestione di questa azienda
Il questo sindacato ha sottolineato per primo la barbarie del sistema per cui chi non è giornalista ha possibilità di compensi
Retribuiti per esempio a pranzo diverso da quello previsto per chi è giornalista
Questi sono tutti elementi che noi dobbiamo tenere presenti nel loro insieme questo però è un aspetto che volevo sottolineare all'attenzione della collega
Perché Van mio avviso a merito del sindacato va soprattutto a demerito di un determinato modo di concepire l'operatore dell'informazione sia giornalista sia tecnico sia quello che sia
E passo rapidamente al secondo punto della questione di che cosa stiamo discutendo no perché se non stiamo discutendo se se qualcuno almeno ritiene che ne stiamo discutendo se è meglio avere un TG unico due TG tre quattro cinque e così via discorrendo beh probabilmente siamo venuti con idee diverse io credo che noi stiamo discutendo di quale debba essere la scommessa che noi cerchiamo di portare avanti al di là delle formule all'interno della RAI tenendo conto che sta cambiando il modello strutturale della democrazia italiana
Si è detto e io non sono d'accordo che stiamo entrando nell'epoca del proporzionale del ma dal proporzionale all'epoca del maggioritario
Noi stiamo entrando o corriamo il rischio di entrare nell'epoca della rappresentazione territoriale degli interessi
E delle aggregazioni degli interessi
Ecco perché è l'unica proposta concreta e compiuta che vedo davanti
E quella di un TG a Roma che rappresenta l'Italia governativa burocratica di un TG al Nord e undici al Sud che rappresentano le due Italia protestatari e conflittuali
E contro questo tipo di riordinati di riorganizzazione democrat della democrazia italiana
Io credo che noi dobbiamo sforzarci di contribuire a identificare un modello per una democrazia possibile
La tripartizione corrisponderà al modello della democrazia organizzata sulla base di tre partiti convergenti in un sistema consociativo anche se al suo interno divaricato e conflittuale
Questo non è più non so se non è più possibile comunque non è allora che cosa vogliamo vogliamo scommettere sulla sostituzione
Dei soggetti forti di ieri con nuovi soggetti forti o vogliamo tentare come sindacato come giornalisti come operatori dell'informazione
Di dare il nostro contributo all'edificazione di una democrazia che ponga al centro lo Stato
E porre al centro lo Stato vuol dire ricostruire la burocrazia come servizio e non come vessazione e quindi abolire passando rapidamente a quello che ci riguarda una rappresentazione ideologica e di parte dei fatti
è questo il punto
Non che la rappresentazione ideologica e di parte non sia riuscita nel passato a correggere altre rappresentazioni ideologiche di parte
Ma questo oggi non corrisponde più ai termini del confronto sul modello che va dato alla nuova democrazia italiana secondo me il nostro livello di confronto oggi non può vertere sulla Nostalgia delle certezze che ci derivavano dalla conoscenza
Dei modelli della democrazia passata e dalla paura che ci deriva dall'incertezza per le formule della democrazia di domani o noi sapremo costruire come contributo di categoria di giornalisti del servizio pubblico
O sapremo costruire una RAI che si ponga come immagine di una democrazia che pone al centro lo Stato oppure noi avrà andremo ancora a rappresentarci come portatori non più di verità di parte ma come portatori del è l'unico modello che può reggere cioè quello degli intride la rappresentazione degli interessi di lobby che sostituiscono i partiti
Oppure della rappresentazione degli interessi territoriali aggregati questi sono i due modelli che abbiamo davanti e che dobbiamo sconfiggere entrambi
E allora vengo al terzo punto che volevo trattare qui cari colleghi questo sindacato è cambiato e alcune cose le deve cambiare nella sua manifestazione disse
Io credo che non sia giusto
Che autorevoli colleghi direttori o quant'altro
Vengano a rappresentarci il loro punto di vista ci sono realtà emarginate per scelta editoriale di questa azienda che sono tali e nelle quali vivono sensi di isolamento e sensi di colpa quasi per la non appartenenza alla realtà attiva di questa azienda anche questi pezzi
Hanno diritto a una rappresentazione non limitata alla propria realtà ma la rappresentazione della RAI che vogliamo non dobbiamo essere noi per primi
A dare ad accettare quel modello razzista e razziale che ci è stato dato con la logica dei pesi e delle misure calcolate soltanto su quello che corrispondeva al peso dell'editore di riferimento che ciascuna testata aveva questo è un dato che dobbiamo cambiare secondo me
E chiudo con un riferimento a quello che il settore al quale appartengo e cioè alla radiofonia
Trovo molto curioso
Che il sindacato discuta o che alcuni colleghi all'interno di questo sindacato discutano di quanti direttori ci devono essere
Secondo me è molto più utile discutere di quanti redattori ci debbano essere per due motivi il primo perché io non ritengo di essere in grado di diventare un direttore
Il secondo perché la mia esperienza mi ha dimostrato che tanti direttori non hanno significato tanta democrazia
E tanto pluralismo
Allora l'idea forte di Bari l'idea forte del nostro congresso che per primo ha parlato di radio quando non ne parlava più nessuno
L'idea forte di questo sindacato rimane quella di porre l'esigenza di una relazione che renda la radio un servizio pubblico e non un servizio quasi privato con delle grandi manifestazioni di professionalità come quelle che abbiamo oggi un servizio pubblico e c'è un servizio che a ogni ora data si apre e che ha redazioni in grado di coprire con inviati e corrispondenti e terminali nelle redazioni
Tutto quanto quello che succede nel Paese nel mondo perché è un Paese che non è interessato al mondo è un Paese che al mondo non interessa
E quindi che sia anche una radio capace di dare il suo contributo aspro vince a rizzare il livello di confronto e di dialettica che abbiamo all'interno del nostro Paese
Queste il tipo di radio alla quale noi vogliamo contribuire poco ci interessa sapere quanti caposervizio ci saranno nella redazione CIPE la testata F. sul canale h ci interessa sapere se queste dotazioni e questo tipo di struttura ci sarà offerto e ci sarà dato il modo di realizzare grazie
Giovanna dato
Sì
Demel si sente neanche quando si dicono i nomi
A proposito di di verità
Il russo giudice Pravda
Bravo bravo ancorché amico russo mega sull'America
Vediamo si sente qualcosa
Ma
Allora
Alle
Va bene cercherò di attenermi alle indicazioni del presidente e cercherò di essere breve speriamo dunque la cosa strana è che io mi sento costretta a dire cose che nel loro complesso lanciano il messaggio voliamo alto è in realtà sono cose normali a volte addirittura minime
Per una informazione radiofonica e televisiva che portata a misurarsi con il dinamismo di questo settore dentro e fuori i confini il fatto è che se noi vogliamo la riforma della RAI e dell'informazione della RAI noi come la nuova dirigenza quelle forze politiche sociali che la vogliono
E che se vogliamo abbattere una pesante eredità divenuta nella maggior parte dei casi non solo paralizzante ma anche indecorosa
Non possiamo che entrare in un clima di analisi nel quale i criteri possono apparire estranei e lontani
Per anni voglio dire siamo vissuti sotto la cappa della lottizzazione dei salotti e dei clan
E oggi può apparire strano parlare di modello produttivo di qualità dell'informazione di competizione internazionale
Ma data la volontà politica della legge che ha avviato la riforma della RAI noi invece parliamo proprio di questo
E se il disegno
In realtà dovesse essere un altro quel disegno non è il nostro e veniamo dunque hanno parlerò principalmente dell'informazione televisiva o meglio di quella informazione di cui fanno esperienza gli inviati speciali
Che è composta da un buon cinquanta per cento di macchina
Devi macchina di produzione che se non funziona come spesso accade tra il tragico e il grottesco ti manda in onda schermo nero o non ti manda in onda affatto
Allora l'inviato speciale parte e al di fuori delle rassicuranti sale e salette della redazione ma qui va detto che la situazione non è stabile né omogenea in tutta la RAI
L'inviato parte dicevo e scopre di far parte di una televisione primitiva
Prendiamo l'estero Toselli con l'operatore sbattuto spesso nel giro di poche ore mentre i colleghi delle altre televisioni europee fanno parte di una squadra di tre e anche di quattro persone con figure chiave
Ad esempio il tecnico del suono che anche montatore
Sa montare rapidamente secondo un certo stile il tuo servizio mentre tu magari ti arrabbiate spiegare al tecnico straniero come montare quale immagini prendere come fare
E
Il producer altra figura chiave che non solo parla almeno due lingue
Ma è anche in grado di controllare tutte le tappe della messa in onda vale a dire il satellite per esempio gli appuntamenti per l'avvenimento per conto sta lì a fare il servizio i percorsi ottimali e i mezzi per raggiungere un determinato punto del territorio che spesso è sconosciuto
E non è solo una questione di difficoltà è una questione di risparmio di tempo e di efficienza per realizzare un buon servizio e per non perdere magari una diretta
Noi della RAI dobbiamo combattere con il problema del telefono per raggiungere ed essere raggiunti con i vari uffici che non confermano le tratte dei satelliti con la sincronizzazione indispensabile in emergenza per un servizio telefonico
Che a volte abbandonata con segreteria di redazione che a volte car durano dopo le dieci del mattino
Mentre e all'alba che tu stai facendo il servizio
E non parliamo poi delle difficoltà dovute alla differenza dei fusi orari
Questa è solo una piccola descrizione è solo qualche esempio di come vanno le cose non ho il tempo di entrare nei dettagli e poi molti colleghi possono raccontare episodi specifici ma mi fermo a una descrizione per pennellate
C'è chi ama descrivere gli inviati come autori di illeciti è un busto che non condivido
So di inviati partiti per servizi di ventiquattro ore rimasti invece a lavorare per giorni se non per settimane e si possono immaginare le difficoltà magari arrivando anche poi non avere il rimborso di qualche spesa
L'inviato si fa in quattro in otto fa anche i salti mortali per sopperire a tutte le mancanze di un'organizzazione del lavoro che in RAI è assolutamente insufficiente
E poi ti senti dire dalla redazione beato te che sei fuori è ridicola un senso di incomprensione del nostro lavoro abissale come pochi
Ma guardiamo anche l'inviato in Italia alcuni colleghi parlano di una cosa misteriosa i cosiddetti bocchettoni fantomatici punti di riversamento immagini distribuiti fra le alte Lerna da cui in teoria è possibile mandare materiale a Roma ad esempio ce n'è uno fra Palermo e Agrigento su una montagna che dovrebbe servire ad ottimizzare i tempi di trasmissione
In realtà non si sa come funzioni e non si usa
La realtà è che il modello produttivo dell'informazione di questa azienda considera sempre più l'inviato un accessorio qualcuno l'ha già detto prima di me
E lo confermo in pieno è una tendenza pericolosa perché porta dritta dritta all'omologazione dell'informazione
E immaginate tutto Precotto per Agenzia di scritti e di immagini e si resta solo sulla superficie dei fatti quando non peggio il giornalismo dell'inviato è il giornalismo del testimone diretto
Stando sul posto tuffi uti quello che non si può percepire al desk hai accesso a fonti che magari a loro volta hanno difficoltà di accesso alla grande platea è un giornalismo che aggiunge qualità e peso specifico all'informazione
E quindi alla ricerca della verità a tutto tondo
Quella che sembra piacere molto in questo momento
Una volta era il fiore all'occhiello di una testata oggi l'inviato si trova sotto pressione che si propaga continuamente a redazionali Carlo non sono in RAI anche nella carta stampata
A si umilia il reportage in un pool che come ha detto bene ieri Romita parlando della radio
E finisce per essere una manovra abbastanza anche oscure
E fino ad arrivare all'assurdo come ricordava ieri mezza
Che nella prima qua grande guerra europea di questi cinquant'anni la RAI ha trasmesso le prime immagini da Mostar cioè dall'altra parte della guerra dopo diciotto mesi
è questa la qualità RAI che si vuole
Beh noi no non la vogliamo proprio vogliamo chiudere un'epoca e chiuderla davvero vogliamo che venga ridata evitare anche noi dignità ad una figura del Muolo il cui valore
Viene costantemente progressivamente eroso da quelle forze che vogliono tutta l'informazione addomesticabile se non già addomesticata va bene Presidente chiudo
Don Juan
Ma
Quello del ruolo dell'inviato e l'inviato speciale è un ruolo è un nervo scoperto del sistema dell'informazione è uno dei punti più a rischio nella tendenza l'omologazione scusate se ripeto questa parola ma visto che altri pare colleghi l'hanno già dette l'hanno spiegata penso che non ci sia bisogno di di entrare nel merito naturalmente fare televisione parliamo un attimo anche del dei costi perché ieri Dematté ha detto i cassetti della Rai del Liri e del Tesoro sono vuoti anzi sono in rosso e certa fare televisione costa e farla sul serio in modo efficace e competitivo costa ancora di più
Ad esempio o una piccola cosa della quale non si pensa molto occorrono scuole di formazione professionale tutte le compagnie pubbliche televisive pubbliche e private in Europa hanno una loro scuola istituti di specializzazione
Le tecnologie cambiano ritmo vertiginoso bisogna saperle usare e le figure professionali cambiano con loro
Ma la RAI è arretrata anche arretrata anche come equipaggiamento ad esempio ci sono TG RAI unici in Europa che usano cassette Beta normali e non SP
E tutti lavoriamo senza ed oggi io vado fuori la RAI lavora senza ritorno come si fa eppure così
Non è un caso che non possiamo cedere all'estero i nostri servizi giornalistici e che Blob abbia materiale infinito per fare le sue strisce quotidiane
Rapidamente vorrei chiudere con una domanda al professor Dematté che ieri diceva
Che ha accolto con molto favore i nostri contributi
Per la riforma il suo porto il loro del nuovo consiglio di amministrazione progetto di riforma della RAI
Ma che molti indicano un percorso che implica tempi di realizzazione troppo lunghi rispetto ai tempi che loro hanno davanti è vero
C'è poco tempo davanti
L'abbiamo detto anche qui è stato detto da più parti bisogna accelerare bisogna soprattutto muoversi su quel in quelle zone dove è necessario fare presto ad esempio la lotta dei lottizzazione quella vera
Di qualunque segno essa sia quella che blocca le carriere quella che stabilisce le assunzioni le promozioni
E poi bisogna eliminare gli sprechi
Allora per tutto questo occorre fare molto presto perché il quadro è grande movimento è in continuo mutamento
Ma per alcune cose non è più sensata ragionevole io domando dare tempo a ciò che richiede tempo
Intendo dire che se si vuole rimettere in carreggiata quello che molti chiamano al carrozzone RAI
Occorre una approfondita conoscenza della macchina e intervenire là dove le cose vanno cambiate altrimenti ci troveremo di fronte senza saperlo senza volerlo
Apparentemente
Tesoro sa poi se è vero soltanto senza saperlo senza volerlo a scelte obbligate che vanno a ridurre l'informazione a qualcosa di striminzito forse addirittura appunto dei già facilmente omologabile e in questo inutile dirlo
Quel peso specifico aggiunto dall'inviato RAI andrebbe totalmente sacrificate disperso
Vediamo un po'è una domanda che ho fatto al
Presidente della RAI
L'Usigrai ha già dato una risposta
Cari colleghi
Non è un caso credo sì
Parte il collega Carlo Brienza che ha parlato poco fa io sono il primo probabilmente anche l'ultimo
Collega del TG due che prende la parola in questa sala
E non è un caso che ci sia anche
Una scarsa presenza di colleghi del TG due in questa sala
Perché di fatto la mia redazione
Percorsa in questi in queste settimane
Da
Un grande pessimismo
E da una grande sfiducia
Nella consistenza effettiva di questa riforma
Un pessimismo che probabilmente più giustificato di quello
Che Michele Santoro la possibilità
Di annunciare in questi giorni sui giornali
è un pessimismo che dovuto al fatto che arrivano continuamente sempre di più segnali
Che fanno poco sperare sulla reale novità
Della dei cambiamenti
Che ci stanno di davanti io spero di sbagliarmi però certo dovevo comunicare a tutti voi che questa di fuoco è questa sfiducia che questo pessimismo è largamente diffuso
Segnali infatti sono inequivoca voli c'è stato
Un questionario certamente molto vago certamente
E si presta a essere riempito in vari modi ma che pure indicava come
Due canali o treni o comunque
Restassero che la politica di Canale sostanzialmente restasse
Come in passato
Si dice che la RAI che la radio dove doveva cambiare che la RAI dovrà cambiare
Ma intanto ci sono i direttori di rete che annunciano sui giornali i palinsesti
Per il prossimo anno come se niente fosse
E non non risulta leggendo quello che dicono che ci siano sostanziali
Novità rispetto ai comportamenti del passato
Ci sono dei discorsi come quello come l'intervista che abbiamo letto oggi sui giornali vol cinque ancora
Si fa riferimento al pubblico cattolico o al popolo non si dice esplicitamente ma il popolo della sinistra a cui dovrebbe fare riferimento il TG tre
E allora veneti
Cari colleghi io penso che il nodo conflittuale
Non sia in realtà la lottizzazione qui forse bisogna uscire da un equivoco il nodo conflittuale non è la lottizzazione in primo luogo e non è neppure la tripartizione
Il nodo conflittuale al nostro interno nel nostro dibattito eh
La nozione di informazione del servizio pubblico come è stata elaborata in questi anni dal sindacato dall'Usigrai
Perché cari colleghi si tratta di un dibattito molto antico
E il sindacato è arrivato a questa elaborazione dopo moltissimo tempo
Non si tratta nemmeno soltanto di dieci anni fa
Si tratta di molto prima io qui ho un
Un documento ingiallite uno
è un documento ciclostilato
Perché allora le fotocopiatrici non esistevano
è un documento che venne presentato al congresso del sindacato nel mille novecentosessantotto
In questo documento di dodici pagine si diceva
Cito soltanto una brevissima cosa
Che cosa significa obiettività della notizia che cosa significa diritto all'informazione
Chi decide dell'una cosa e dell'altra
Non si tratta di affermare questi diritti e queste libertà in astratto ma nella concreta situazione esistente passando da un'idea formale di libertà d'informazione intesa come libertà di impresa
Che nel nostro caso significherebbe semplicemente auspicare una pluralità di reti radiotelevisive
Ad un concetto di libertà di informazione concepita con un interesse pubblico del cittadino ad un'informazione il più possibile completa e comprensibile
Senza selezioni o omissioni determinate da interessi particolari o da un'interpretazione data in sedi troppo ristrette dello stesso interesse pubblico
Questo è quanto si diceva otto anni prima dell'inizio della riforma del settantacinque
Cari colleghi
Firmato oltre che dal sottoscritto da Piero Pratesi Nuccio Fava Stefano Gentiloni Andrea Melodia Roberto Morrione
Certo è passata molta acqua sotto i ponti però come vedete il problema sostanzialmente il nodo è sempre lo stesso
Vedete
Noi possiamo anche esercitarci nel distinguere
Linea politica Dall'Igna editoriale
Poi realtà intendendo sostanzialmente la stessa cosa
Il punto è proprio questo
Ed è soltanto questo il punto del confronto
è inutile che noi Stammati scuderie sul numero dei telegiornali il numero dei direttori dei vicedirettori ricevere soltanto questo se cioè noi riteniamo che sia possibile pensare concepire un'informazione che sia staccata
Da un particolare punto di vista politico culturale oppure no
Sì noi riteniamo che la pluralità dei delle voci debba essere assicurata attraverso tre giornali ho sentito parlare per esempio più volte dovremmo aprire la stampa la Repubblica e per esempio il Giornale Nuovo
Ecco questa è una una citazione viene fatta
Ma si tratta di tre giornali privati non c'entra niente colla con la nozione dice una ora ci sono molti colleghi tra di noi che si rifiutano di concepire un giornalismo diverso da quello
Che viene fatto viene condotto in queste il punto è solo quaestor discorso da fare
Il confronto è io credo che se il nodo è questo amici io ho paura che questo sia difficilmente compatibile
Perché la nozione che è stata portata avanti di informazione del servizio pubblico dal sindacato attraverso tutta una serie di congressi voi ve lo ricorderete le relazioni Visciano
No tutte queste cose che noi
In parte abbiamo accettato
A cui abbiamo aderito comune convinzione e in parte abbiamo forse fatto finta
Di aderire per molti motivi in parte perché c'era da contro Baghdad ad a banda combattere un pericolo forse maggiore ed era quello dell'organizzazione del consenso intorno al potere alle maggioranze di governo per questo una grande parte di noi
Che erano in qualche modo esclusi
Da la lottizzazione affidata ai patti di governo si ritrovavano nelle discorso anti anti lottizzato odio e contro il
Ma di fatto poi che cosa è avvenuto vedete
Alcuni di noi che sono rimasti fedeli a questa cosa ed io vi ho letto
Delle sessantotto
In tutti quegli anni che hanno preceduto la riforma hanno pagato dei prezzi grossissimi
Perché allora già allora non è vero che ai tempi di Emilio Rossi o non non ci fosse non ci fosse una anche tempi ma le ore di Miglio lussi
La tessera o comunque l'appartenenza politica era un titolo privilegiato era un titolo privilegiato rispetto a non averla questo in Italia è sempre accaduto è inutile che è sempre stato così anche allora
Abbiamo atteso la riforma ebbe l'abbiamo salutata con entusiasmo e quando vedemmo che un giornalista come Andrea Barbato
In fondo aree voci di allora
Progettava una rivoluzione nel modo di concepire da un punto di vista esclusivamente tecnico professionale e si poneva in questa alternativa all'altro all'alta lei visione paludata ufficiale che allora diciamo così faceva riferimento alla alla maggioranza di governo
Ecco quando noi vedemmo quaestor e tiriamo un respiro di sollievo quanto è durata cari colleghi e durata pochi mesi pochi mesi perché è bastato che poi coloro che si ritenevano titolari
Titolari della dell'alternativa
Dell'alternativa di informazione dicessero no mi dispiace ma questo signore non ci rappresenta non rappresenta questo
Una un presente a questa parte del parlamento e quindi togliamo l'UI e ci mettiamo un altro e da allora e andata sempre peggio la militarizzazione ha questa origine ed è il fatto di concepire un abbinamento tra una testata e una una determinata posizione e una determinata posizione politico-culturale è questo soltanto questo il nodo
Io credo che la nozione elaborata al sindacato si è invece quella che più esaltante l'autonomia professionale di ciascuno di noi queste quello che dobbiamo capire perché
E proprio
La l'aria del la prua la cosiddetta pluralità di voci affidata la pluralità delle testate che comporta il Criterion l'affermazione del criterio della fedeltà
E non c'è
è chiamato a difendere allora possiamo anche dire il target dobbiamo riconosce in un certo pubblico dobbiamo riconoscere un certo linguaggio possiamo esercitarci
Delle più varie esercire nelle nelle più varie dissertazioni retorica ma l'altare resta questo se c'è un punto di vista c'è il titolare di questo punto di vista c'è la fedeltà alla titolare di questo punto di vista c'è la lottizzazione e così via
Questo è il punto
Quindi nessuna confusione
Tra gli editoriali in apolitico badate che possiamo benissimo passare dai giornali di partito ai Ciaia ai giornali partito perché io sono convinto che per esempio il TG tre non è subalterno al PDS
Io non sostengo ha fatto questo è che anche che il TG uno può essere benissimo non subalterno alla Democrazia Cristiana
Però questo non mi garantisce dal fatto
Che i direttori o comunque gruppi dirigenti di queste testate possono svolgere in proprio la mediazione per delega la mediazione che invece era indiretta è stata finora indiretta cioè passava attraverso i vertici dei partiti
E chi di chi nega questo fatto
Perché garantisce forse il patto e giustifica lei glieli il la legittimità del servizio pubblico il fatto che ci sia un direttore che sia così autorevole da rappresentare il popolo di sinistra meglio che non ho
Una segreteria di partito a questo non mi garantisce affatto non cambia affatto la situazione
Quindi ecco io quei volevo dire queste queste cose anche per potere semplificare colleghi nello scontro le ragioni del no sono dobbiamo chiarirci su questo punto se siamo convinti davvero che non sia possibile
Una una un'autonomia professionale completo quella mediazione tra le esigenze e le diversità
Della società civile vengono assunte dal singolo giornalista dal gruppo che si impegna direttamente nella rubrica nella trasmissione eccetera
Oppure noi pensiamo che deve essere affidato a una testata in questo caso le conseguenze verranno e saranno sempre quelle che abbiamo avuto fino adesso
Grazie Bernardo
La collega Silvia Viglia del gruppo la collega Silvia Viglia del gruppo lavoro interprofessionale del più
Poi lo minimi per favore
Grazie
Senta
No lei no
Per quanto mi è possibile alla non parlo a titolo personale ma a nome appunto di questo gruppo il gruppo di studio e di lavoro del TG uno
Funziona
Sì ma perché non l'ha chiuso avrebbe troppo perché l'Ulivo
Però urlare
Quattro allora il gruppo di studio e di lavoro del TG uno è un gruppo aperto formato da persone che rappresentano tutte le professionalità coinvolte nella realizzazione del giornale
E al lavoro da maggio scorso già questa mi sembra una novità
Mestieri diversi diverse professionalità per una volta non arroccate dietro privilegi rancori particolarismi in un'azienda come la nostra in un settore come il TG dove per anni hanno prevalso atteggiamenti corporativi
è stato possibile comunque addirittura facile per certi versi superare barriere e steccati fra i diversi mestieri perché era molto chiaro e forte ciò che ci univa
L'insoddisfazione nei confronti di ciò che facciamo proprio nel senso di ciò che realizziamo e che poi va in onda
Questo gruppo nasce quindi dal fatto che molti di noi non piaceva e continua a non piacere la televisione che facciamo
Questa motivazione iniziale ha determinato direttamente il metodo di lavoro del gruppo un metodo molto concreto ma anche in grado secondo noi di fare emergere temi e problemi generali
Al centro dell'analisi e della discussione abbiamo messo fin dall'inizio il telegiornale stesso cioè prodotto con le sue scelte di tempi di modi di mi confrontandolo magari con edizioni straniere quella inglese e quella tedesca
E parallelamente il lavoro meglio tutti i vari lavori che servono per realizzarlo
In questi pochi mesi il gruppo di studio coinvolgendo tutti i settori che rappresenta prodotto una ricerca sul TG uno è stato il meteo lavorando attorno alcuni temi un paio dei quali vi propongo perché mi sembra ci sembra che siano in qualche modo fondanti rispetto a qualsiasi tipo di scelta generale sull'assetto radiotelevisivo
Debbano essere discussi se non prima contemporaneamente alla scelta di questo asset diciamo dalla comunicazione per esempio Grottarossa è un punto non è un posto di lavoro isolato e dispersivo
Ci sono problemi di comunicazione con l'esterno come emerso per la notte delle bombe ma anche molto più banalmente all'interno dell'area non c'è neanche una grande sala comune per dibattiti e conferenze non c'è stata finora la volontà di mettere tutti coloro che concorrono alla realizzazione del giornale nessuna professione esclusa in condizione di usare con competenza quelle tecnologie Argo fax computer eccetera
Indispensabili per comunicare con la rapidità che il nostro lavoro impone le condizioni di lavoro nelle quali operiamo non sono neutrali incidono direttamente sulla sostanza stessa dell'informazione sulla sua qualità sul suo senso la marginalità logistica di Grottarossa rischia di tradursi in una marginalità dell'informazione
Secondo tema che vi sottoponiamo e che la collega che mi ha preceduto ha già trattato ampiamente è apparentemente ancora più tecnico nella sostanza invece più strutturale del precedente ed è anche il tema sul quale gruppo di lavoro del TG uno a si è soffermato più a lungo le nuove tecnologie il fatto che la televisione che si fa oggi non ha niente a che fare con quella che si faceva anche solo cinque anni fa
Il fatto che siamo tutti i giornalisti al nord assolutamente impreparati a utilizzare queste tecnologie per migliorare l'informazione e renderla competitiva
Abbiamo sottoposto il nostro lavoro l'attenzione di tutti i colleghi della vecchia direzione del TG uno cioè ad Albino Longhi e ovviamente la sottoporremo all'attenzione del nuovi Demetrio Volcic più recentemente abbiamo formulato delle ipotesi anche in merito ai problemi sollevati dal così detto questionario muri Aldi
Anche in questo caso abbiamo tenuto fermo il nostro metodo ma dare cioè al concreto convinti che dall'analisi del concreto possano emergere con chiarezza ipotesi di soluzione dei problemi generali
Abbiamo cercato di dimostrare cioè come la riqualificazione professionale che quel così al questionario citava come ultimo punto sia funzione diretta di un'informazione che come quelli questionario citare invece al primo punto è la ragione prima che giustifica il servizio pubblico
Proveremo qui a sintetizzare le ragioni di questa interdipendenza servizio pubblico riqualificazione professionale
Noi pensiamo che il servizio pubblico debba indirizzati a un pubblico il più vasto possibile senza esclusione senza escludere nessuno riportare con tempestività e chiarezza le opinioni di tutte le parti in causa cercando di far sì che sia il pubblico a farsi una sua opinione
Contemporaneamente perché questa ipotesi non rimanga tale non sia cioè solo una dichiarazione di intenti
Un sì fatto servizio pubblico dovrà conquistare mantenere il suo pubblico dovrà cioè avere successo essere dunque qualitativamente e professionalmente all'altezza degli obiettivi che si pone è possibile oggi
Noi crediamo di sì
A patto di essere impietosi nell'analisi dell'esistente coraggiosi nella proposta di soluzioni
I guasti di Tangentopoli sono arrivati molto più a fondo di quanto sembri
Hanno minato alla base tutte le diverse professionalità che servono per fare televisione è stato completamente ignorato per anni il fatto che quello del fare tv è un mestiere specializzato che si apprende con il tempo l'addestramento la sperimentazione
Tutti i percorsi professionali vanno secondo noi ricostituiti tutti i mestieri rifondate i vi proponiamo un possibile percorso di Rifondazione professionale
E poi cederemo brevissimamente a quelle che secondo noi sono le condizioni che sole possono renderlo possibile
La crisi d'identità professionale della quale soffrono molti di noi e specchio di una disfunzione produttiva dell'azienda ed è dovuta prevalentemente alla progressiva scomparsa di confini netti e chiari fra i vari mestieri
Noi crediamo che sull'analisi di questa confusione di ruoli e di professioni si giochi la partita del futuro nell'informazione e la comunicazione televisiva in genere
E proviamo a fare un ipotesi apparentemente paradossale che questa confusione vada insieme contrastata e assecondata
Da contrastata perché in quanto risultato di una gestione lottizzata del personale intanto ha ridotto la qualità media del prodotto RAI
La fortuna della RAI leggo dal contributo degli operatori alla ricerca del gruppo TG uno fu quella di nascere contemporaneamente alla crisi del cinema italiano di poter contare quindi da subito sull'apporto di eccellenti operatori e aggiungiamo noi montatori fonici registi sceneggiatori
C'è ancora molta gente in RAI che proviene da questa tradizione di alto profilo televisivo che ad essa si ispira
E questa gente va resa secondo lui soggetto promotore di corsi di qualificazione professionale ad altissimo livello
Corsi non sporadici diffusi capillarmente costruiti in modo elastico intorno a nuclei di professionisti DiVersi che mettano l'uno a disposizione dell'altro le proprie conoscenze
La partita vale lo sforzo si tratta di garantire la sopravvivenza di quei mestieri tradizionali della televisione e prima del cinema senza i quali la Rai dovrebbe appaltare all'esterno tutte le produzioni più ambiziose anche un'informazione esempio il programma l'ultimo programma di Piero Angela
Che
Ieri ci si si si citava la BBC ecco il programma di Piero Angela non solo viene venduto come quelli della BBC viene venduto alla BBC
Da qualche anno se le cose continuano così Piero Angela il suo programma se lo deve andar fare fuori
Ma la confusione dei mestieri dicevamo che va contrastata in qualche modo assecondata ecco questa confusione va secondo noi parallelamente anche assecondata o quanto meno ascoltata per quel che ci dice di nuovo perché in quanto anche risultato dell'introduzione di nuove tecnologie intanto implica il futuro
Grazie all'impiego di mezzi superleggeri di ripresa montaggio trasmissione si configura sempre più chiaramente all'orizzonte una figura professionale nuova di sintesi
Insieme super specializzata ed elastica capace di svolgere autonomamente molte mansioni del lavoro televisivo in grado di fare televisione a tutto campo una figura già largamente utilizzata all'estro ma anche in Italia per esempio a Videomusic o da Minoli largamente questa figura professionale non alternativa lo ripetiamo ma affiancabili a quelle storiche della televisione enfatizzati ovviamente solo a patto di impostare una strategia di corsi di formazione a medio e lungo termine
Anche in questo caso la partita vale lo sforzo secondo noi un senso di identità professionale più forte motivato ottimizzazione del lavoro creazione di un bacino di confluenza di qualità per professionalità in esubero
E veniamo alle condizioni di attuabilità di questo come di qualunque altro Progetto secondo noi
Per far sì che queste come qualsiasi altra Rifondazione professionale non si risolve in un corto circuito di corsi super tecnologici marginali e ininfluenti
Rispetto alla vera vita quotidiana dell'azienda è necessario tornare imporre in RAI regole certe uguali per tutti
Regole professionali ovviamente che se rispettate diventano regole etiche regole politiche e ci spieghiamo
La direzione del personale i supporti gestione sono stati la cinghia di trasmissione con centri decisionali esterni all'azienda i quali hanno portato all'assunzione in pianta stabile e alla gestione di contratti a termine di personale non qualificato
Questo tipo di personale ha sempre risposto direttamente referenti esterni ignorando completamente le gerarchie interne le regole professionali almeno nell'ultimo decennio sono progressivamente scomparsi dal sistema di valori che ha governato la nostra azienda
La gestione del personale e l'organizzazione del lavoro ispirate a questo sistema di valori hanno comportato l'aggiramento delle regole delle regole delle leggi sull'occupazione
La mancanza di selezione nelle scelte degli organici e per tornare al tema che qui stiamo trattando un progressivo accenti e crescente impoverimento della qualità generale
Parlare dunque di riqualificazione professionale e di regole professionali
Significa contemporaneamente se non prima prendere posizione nei confronti della gestione del personale a tutti i livelli per dirla in breve la prima cosa che deve essere riportata sotto il dominio delle regole professionali
E proprio la gestione del personale
Questa secondo noi è la condizione senza la quale è inutile parlare di ristrutturazione dell'informazione ed è la RAI nel suo complesso di una testata di due testate
Di testardi redazioni trasversali questa presa di posizione nei confronti della gestione del personale va fatta in modo esplicito e rigoroso va supportata da atteggiamenti collettivi e individuali di Asso
Muta chiarezza e trasparenza la difesa nel tempo contattare vigilanza da tutti noi
Ma c'è un soggetta senza il quale questa strategia di sopravvivenza di trasformazione insieme è impensabile in RAI come in ogni luogo di lavoro e questa soggetta e il sindacato tutti i sindacati all'Inter ma soprattutto l'Usigrai
Almeno per due motivi è il sindacato che rappresenta la figura professionale attualmente al centro nel bene e nel male del processo produttivo dell'informazione e della comunicazione tv
E poi l'Usigrai e quel sindacato che sempre di più negli ultimi anni si è posto come soggetto politico in senso forte
Esprimendo dentro e fuori azienda e in tutte le situazioni chiare opinioni e posizioni di grande respiro ponendosi così oggettivamente come controparte o parte in causa e chiunque anche non giornalista come ne faccio televisione oggi
Se i sindacati se l'Usigrai eseguiranno nella prassi quotidiana questo obiettivo insieme concrete fondanti allora e solo allora avrà un senza il contributo che ciascuno di noi può dare per il momento della RAI
E quindi anche il piccolo contributo che intende continuare a dare il gruppo di studio del TG uno
A questo proposito siamo ovviamente a vostra disposizione per fornire eventualmente documentazione su quanto abbiamo che in questo grazie
Abbiamo rispettato
Uomini
Cercherò di essere sintetico
Intanto onore
Agli eroici presenti
Io desidero proporre un aspetto dalla questione generale che si sta dibattendo qui che pur nella sua ben delimitata prospettiva ritengo meriti attenzione intendo parlare dell'immagine nell'informazione giornalistica televisiva e di chi dell'immagine ne è autore oggi si può sostenere e non solo per la televisione che gli avvenimenti più importanti vengono pubblicizzati comunicati al cittadino con il sostegno dell'immagine che di frequente assume il ruolo di protagonista attraverso la fotografia il cinema e la televisione è indubitabile che le immagini contribuiscono prepotentemente nella forma e nel contenuto all'informazione giornalistica
Pur riconoscendo il giornale stampato eletto essere veicolo fondamentale per rilevanza sociale tradizione oggi e certamente in buona compagnia nel proporre idee e notizie
L'evoluzione tecnologica ci ha immersi nella comunicazione audiovisiva il cui linguaggio copre uno spazio suo proprio
Diverso da quello dell'informazione scritta ho parlato
Oggi viviamo in quella che perdonate la banalità viene chiamata la civiltà dell'immagine
Non è mia intenzione dilungarmi su questo aspetto più di tanto
Mi basterà ricordare che ai nostri giorni fu il cinema documentario ed attualità ad imporre in maniera definitiva il gusto il sistema dell'informazione per immagini
Il successo della notizia fotografica e quindi di quella televisiva sta soprattutto nella sua capacità comunicativa
Tra le ragioni di questo gradimento c'è anche la convinzione da parte del fruitore che l'immagine e più vera non così facilmente manipolabile come lo scritto
Noi sappiamo che ciò è inesatto
Non mi non mi riferisco a trucchi grossolani come falsare il tempo il luogo
Ma quel sottile inganno che consiste nel mettere in maggiore evidenza le cose i fatti che più giovane la tesi che si vuole sostenere e pur vero che in questo caso si può anche parlare di unilateralità di punto di vista e non di trucco
Questa possibile unilateralità del servizio televisivo per immagini obbliga però a rimanere nel tema impedisce di ricorrere alla libertà più assoluta
Cui può attingere chi tratta di un argomento solo a parole l'immagine inoppugnabile così conferma la o punibile o pugna diritta dello scritto
Ecco che il servizio televisivo parola e immagine diventa più comunicativo più incisivo più giornalistico
è naturale ora parlarvi del giornalista telecinesi trattore e del suo ruolo professionale il cui riconoscimento formale si è avuto in RAI soltanto nel mille novecentottantanove
L'operatore di ripresa cinematografica d'attualità così ieri veniva chiamato
Lavorava prepotentemente soggetto alle esigenze politiche o mercantili che fossero dell'editore e alle idee del responsabile della redazione
Idee qualche volta non chiarissime sulla grammatica e la sintassi del linguaggio per immagini
In RAI solo la decisa personalità dei colleghi ha permesso all'azienda detentrice allora del monopolio radiotelevisivo in Italia
Di misurarsi alla pari con le maggiori televisioni come quelli inglesi francesi americane
E successivamente con l'intraprendenza privata
Oggi di tenerci no per attori possono lavorare con quell'autonomia sancita dalle leggi protetta dal contratto
Sanno che la correttezza del servizio realizzato con criteri selettivi nei confronti della cronaca in atto e quindi con una interpretazione della notizia l'informazione
Anche quella proposta con l'immagine comporta comunque una interpretazione personale dipenderà dalla loro capacità di porsi come giornalisti di fronte alla realtà
Questo significa guardare più che i propri diritti ai doveri
Soprattutto a quelli etici e a quelli deontologici
Certo la strada non è stata ancora tutta percorsa
Resistenze incontrate nell'ambito della burocrazia aziendale e in parte della stessa redazione non sono scomparse del tutto albergo no ancora vecchi pregiudizi timore corporativi non sopiti
Vive ancora una incapacità da parte di alcuni settori
Che definì aerei genetica di non saper cogliere quali orizzonti si aprirebbero l'azienda in termini di qualità
I produttività con impiego razionale completo duttile della figura professionale del giornalista treccine operatore va capito che anche suo gli uomini si può investire per averne un ritorno positivo
E allora pieno impiego e sviluppo delle mansioni previste dal contratto per il giornalista tenerci in operatore ripresa del discorso sulla carriera sul diritto alla carriera
Peraltro enunciata dal contratto e mai concluso
Va applicato lo Stato giornalistico ai colleghi delle testate televisive nazionali delle sedi regionali che pur avendo le carte in regola ancora ne sono privi
Ciò provoca inquietudini e preoccupazioni che incidono profondamente sul rendimento delle persone sulla corretta organizzazione del lavoro redazionale
Molto brevemente accennare ad altre due aspetti del poliedrico argomento che ho posto la vostra attenzione
Nuove tecnologie applicate al mezzo televisivo
Stanno per irrompere sul mercato sistema digitale trasmissione via satellite telegiornale di altri paesi
Che potranno essere ricevute in traduzione simultanea sistema di comunicazione interattiva mezzi di riprese trasmissione pochissimo ingombranti leggeri molto agile sensibili dall'uso semplificato
Queste all'evoluzione tecnologica che attende il giornalista televisivo
Deve essere preparato a sostenerne l'impatto occorre investire nella ricerca nell'attuazione di corsi di formazione e di aggiornamento professionale le scuole di giornalismo devono tener conto dalle molteplici raffigurazione che la professione sta acquistando
Secondo aspetto più che altro l'invito è scomodo è difficile ed impegnativo usare l'immagine come notizia come asse portante di un servizio credo sia un problema culturale quello del corretto uso dell'immagine al giornalismo è un terreno sul quale noi tutti addetti ai lavori e non dobbiamo continuare a confrontarci
Terminò porgendo qui con una certa malizia una citazione da Umberto Eco e spero con questo di essa da voi assolto per il tempo che gli ho sottratto una civiltà democratica non si salverà se non farà del linguaggio delle immagini una provocazione alla riflessione e non un invito alla ipnosi grazie
Ascoltiamo discutiamo il CDR di Miglio la sede di Bari s'accalcano
L'ingegner Luca Montrone e il proprietario di Telenorba
La più grossa emittente privata
Si sente così
Devo urlare cercano di urlare mi stavo dicendo che l'ingegner Luca Montrone è il proprietario di Telenorba emittente privata che si dichiara la più grossa realtà
Regionale anzi in ambito interregionale l'ingegner Luca Montrone reclama una quota del canone tv per le emittenti locali
Assicurano dice l'ingegner Montrone un servizio pubblico attraverso l'informazione locale
è vero ciascuno di noi
Mi ha svariati esempi ma accanto alle battaglie coraggiose di cui parlava ieri il collega di Tele Roma cinquantasei
C'è dell'altro ci sono altre battaglie meno nobili voglio ricordare l'ultima in ordine di tempo
La vicenda la vicenda del presidente nel Foggia Casillo
Colpito da un avviso di garanzia dopo le rivelazioni di un del pentito di camorra
Galasso ebbene l'emittente Telenorba in questa circostanza ha fatto quello che non ho timore di definire uno sport in favore dell'industriale Casillo
Il fatto è che il Roma quotidiano del di proprietà dell'industriale Casillo
Dove viene sistematicamente ignorato il contratto di lavoro ha un contratto con la cooperativa Comunicazione e immagine che poi è quella che fa i servizi per Telenorba che per novanta milioni l'anno
Copre per il giornale di Casillo le pagine delle province pugliesi
Che cosa può e deve essere l'informazione del servizio pubblico senza falso orgoglio l'abbiamo dimostrato all'inizio dell'estate
Quando sulla vicenda del rogo del Petruzzelli Petruzzelli che voi conoscerete bene
è stata tentata proprio attraverso uno strano personaggio che ha girato per le redazioni chiedendo milioni in cambio di scoop
Una inquietante operazione di depistaggio quello strano personaggio ha trovato ascolto e soldi proprio nella redazione di Telenorba
Ed allora è partita una campagna
Dal consiglio dell'ordine
Anche sulle pagine del principale quotidiano regionale la Gazzetta del Mezzogiorno con al centro Paolo Stefanelli
Sbattuto all'attenzione dei pugliesi con l'etichetta di omosessuale malato terminale di ai DS responsabile manco a dirlo dal rogo del Petruzzelli
Per la verità un grande quotidiano nazionale che ci insegna un giorno sì è un giorno anche come si fa i giornalisti ci ha messo del suo
E ha scoperto che l'omosessuale malato terminale di AIDS ed anche figlio di padre ignoto
Scherzando ho detto che se avessero scoperto che il padre ignoto era ebreo e anche comunista il cerchio si sarebbe chiuso comunque
Noi abbiamo parlato costantemente di Paolo Stefanelli come di un musicologo questo era Paolo Stefanelli e in questa veste aveva intrattenuto rapporti col teatro gravemente ammalato
E anche e alla fine anche tutti gli altri colleghi si sono dovuti adeguare a questo standard
Ecco questo esempio per dire che dietro il successo dei telegiornali regionali a dispetto dell'idea di qualche direttore anche di qualche collega
C'è anche qualità
C'è quello di più che il servizio pubblico deve avere come ha ricordato Beppe Giulietti ieri nel suo intervento noi abbiamo molto apprezzato la posizione del dell'Usigrai sulle redazioni regionali
E non che non sia stata una difesa ideologica la ampiamente dimostrato Maurizio Blasi ieri parlando il linguaggio delle cifre e degli indici d'ascolto
Io non credo che sul piano sindacale ci si legittimi a suon di Auditel
Rappresentanza e share sono due cose completamente distinte ma voce in capitolo l'avrà pure una testata di circa seicento giornalisti che fa il secondo telegiornale dell'azienda e allora io quindi voglio anche parlare degli umori delle dei colleghi di queste redazioni di questa testata per ora umori che non sono dissimili da quelli che ho ascoltato negli interventi di altri colleghi della delle sedi regionali la sensazione eh sì proprio quella che il dibattito sia un po'rimasto chiuso e appiattito sulla equazione ristrutturazioni RAI uguale spiega ristrutturazione telegiornali e segnatamente i telegiornali nazionali
E i dubbi lo devo dire non si sono diradati dopo le illustrazioni di ieri dei due documenti quello sulla radiofonia e quello sulla televisione
Che sono molto alte articolati e dettagliati quando ridisegnano il Piano dell'Offerta nazionale di informazione
Ma tornano a parlare per semplici enunciazioni in quando si avventurano sul terreno regionale
Perché le domande a cui non c'è risposta per ora mi auguro che ci sarà nella nella conferenza dei CDR a Gallipoli l'uno il due il tre le domande a cui non c'è risposta per ora sono precisamente uno
Come interagiscono le redazioni regionali con le redazioni nazionali volutamente uso il termine redazioni e non il termine testate
Operativamente e strutturalmente dico non sono non solo sul piano del riconoscimento che un rullo o il News ventiquattro ore su ventiquattro presuppone un nuovo ruolo
Delle stesse redazioni regionali mi permetterete di riallacciarmi al primo intervento di questa mattina il collega Ottavio Litta ha parlato molto
Perché cogliendo nel segno ha parlato del belle come di un ma meccanismo abbastanza strano per cui attraverso il quale questa azienda non riesce seriamente a interloquire dal centro con le realtà periferiche da io devo dire qualcosa di più rispetto al relais
Devo dire che molto spesso troppo spesso le richieste dalle testate nazionali non vengono nemmeno a ridosso del relais vengono a ridosso dei tetti dell'Ansa
A me è capitato essendo andata con la mia troupe il giorno in cui tutte le testate nazionali
A stampa riportavano esodo da Stornara tutti via non c'è più nessuno a me è capitato di dire nelle campagne di Stornara si lavora ancora perché sono andata con la mia troupe io ho documentato che staranno a lavorare
C'era la gente che lavorava da mi sono sentita dire ma ma è vero che lavorano perché l'Ansa dice che sono andati tutti via chiudo la parentesi
E vado alla s'al secondo quesito senza risposta ha dato per scontato dal punto di vista sindacale il diritto all'opzione come si coniuga a livello regionale la scelta new USA approfondimenti informazione regionale si perché voglio anche calmare i timori di chi pensa che con le opzioni ci sia una calata dei barbari dai confini dell'impero
Alla su Roma a molti di noi piace fare informazione regionale
E vogliamo continuare a farla soprattutto se dovesse precisarsi e concretizzarsi la possibilità di raccontare anche fuori dei nostri confini quello che succede dalle nostre parti
Di più c'è una preoccupazione fortissima per gli accenni alla cosiddetta rete federale federata è forte il timore il sospetto che si segni così un destino di progressiva marginalizzazione
Preludio alle dismissioni e il rischio è intanto quello di accentuare la gerarchia che già c'è fra regioni forti regioni deboli e dare il via a una selezione innaturale
Nella quale guarda caso la presenza del servizio pubblico dell'informazione del servizio pubblico rischierebbe di venire meno proprio lì dove la realtà dell'informazione meno strutturata
Ora saltò l'altro punto perché voglio
Voglio andare direttamente alla fine
Dicendo che certamente anche il il tema delle regioni e delle macroregioni non ci trova molto d'accordo perché segnerebbe un passo indietro rispetto alla all'acquisizione delle specificità delle realtà regionali
E ci interessa molto discutere con i colleghi di Napoli la loro proposta di un diverso ruolo del centro di produzione
Ci interessa discuterlo se questo vuol dire che per questa strada riusciremo a fare più informazione per i pugliesi per i lucani per i calabresi
Ci interessa ebbe di meno se fosse una sorta di gerarchia e se in una generica informazione sul Mezzogiorno non riuscissimo a fare informazione su Surbo Oss Metaponto o su su Grosseto
Un'ultima cosa come componente della commissione sempre sindacali
La discussione che abbiamo affrontato in questi due giorni è stata utilissima e certo proseguirà ma il segno è un segno ampiamente positivo di qua di quanto questo sia seminario sia riuscito è stato già tracciato ieri
Ieri il presidente della RAI
è venuto a dirci che non ci sarà riformata senza trattativa col sindacato
Dopo le prime scelte di quest'estate
Devo dire che non è un segnale da poco era il pure il primo dei punti fermi che avevamo indicato quello dal quale discendono tutti gli altri nessuna ristrutturazione senza trattativa ebbene sembra che l'abbiamo portato a casa grazie Lazio più
Proprio per registrare subito il tremore giorni
Filippo mossa il coordinatore della commissione per le regioni
Soltanto un flash brevissimo oltre che per l'orario anche perché Enza Caccamo che mi ha preceduto
Ha affrontato in effetti i temi che mi premeva ricordarvi
Nella ipotesi di rete fedele federata che noi teniamo molto come forse vi siete accorti
C'è anche un altro aspetto
Quasi raccapricciante ipotesi che nella in questa configurazione societaria
Possano entrare come qualcuno dice
Come partner i Consigli regionali porterebbe
Nel momento in cui per note ragioni sta diminuendo l'aggressività e l'intendenza del palazzo a dare nuovo spazio ai palazzetti e quindi ai politici locali
E questa la prospettiva gravissima come capiscono tutti alla vigilia dell'introduzione del sistema elettorale elettorale maggioritaria porterebbe
Hanno on arginare più le richieste dei singoli politici di pubblicare interrogazioni sulle acque reflue dei frantoi
O sul non si sente
Posso i problemi di traffico
Se posso esprimere in pochissimi secondi un un'impressione
Ho l'impressione generale sulla sul nostro dibattito è stato un dibattito sicuramente utilissimo serve a rafforzare una realtà che non può essere messa in discussione e cioè che l'Usigrai che nostro sindacato è la sede della discussione
E la sede nella quale viene elaborata la linea dei giornalisti della RAI altri aspetti mi rendono meno soddisfatto
Non vorrei che ci fosse nelle nostre posizioni come diceva Tommaseo visto che ormai è tardi andiamo dove ognuno ci da qualcuno del nuovo del buono Eluana non è nuovo il nuovo non è buono
Non vorrei che appunto il discorso da attraverso il discorso sulla specificità dei linguaggi sulla intoccabilità dei target di riferimento attraverso questi discorsi rientrasse comunque
Una giustificazione della tripartizione che come vi ricordate
Era già stata giudicata inaccettabile e insostenibile già nel nostro congresso di Bari
In questo senso de redazioni regionali non possono penso costituire quell'alibi Santoro ha detto una cosa molto importante oggi
Ha detto certe volte mi servì mi sentivo un alibi non voglio essere la non volevo essere un alibi ecco io penso che dovremmo arrivare ad un sistema informativo in cui nessuno
Sia costretto a fare l'alibi di nulla perché di alibi non ci sarà più bisogna
E allora le sedi regionali non possono diventare l'alibi per una riproposizione di specificità artificiosa
In un discorso che io non sono riuscito il discorso di Morrione che non sono riuscito a comprendere fino in fondo comunque mi sono procurato il testo l'ho studiato accuratamente perché non vorrei che le sei alle sedi regionali venisse attribuito il ruolo di vestire i pulmini come dicono i tecnici con un linguaggio brutto per le puntata di Samarcanda
Anche se io sono uno spettatore appassionato di Samarcanda penso che quello che le sedi regionali possono dare in questo momento sia veramente quello che chiede il pubblico al di là delle mode o delle tendenze che possono fare in maniera superficiale
Far puntare sul regionalismo pensare che quelli che i telegiornali regionali pur essendo non sottratti come abbiamo con forza sottolineato alla lottizzazione
E quindi avendo gli stessi vizi di origine degli altri telegiornali non non non ci nascondiamo dietro questa cosa pur essendo in una testata che nonostante il successo l'ascolto
Ha mantenuto un il marchio di Jihad è quasi un marchio clandestina
Non non conosciuta al di là del di una politica velleitaria che fu definita del nome in ditta ecco un santo tutto questo e la DGR
I telegiornali diciamo meglio l'informazione regionale ha avuto il suo il successo che ha avuto quindi
Pensiamo
Che nelle sedi si possa risparmiare risorse aziendali smantellando semplicemente tutto quello che delle sedi non è redazione ma è rappresentanza
De complicazione di compiti di funzioni dirigenziali anche se figlia probabilmente molti casi della lottizzazione
Basterebbe lasciare dei presidi informativi agili riformati come mentalità come dirigenti
E come capacità di presa sul territorio e un risparmio enorme già si raggiungerebbe penso di aver detto tutto
Grazie
Provo a fare una piccola operazione
Lo il cui nome gli abbiamo ancora
Ci sono cucciolo
Ora il se lo può
Progetti
Claudio Valeri
Doriano dentro nella
Io non sono andato a Potenza lo spero di cuore ma non ho ben presente
Spero di poter andare a Bari diciamo
Va be'durerà molto poco così non vi tedierò
Ovviamente questo il contributo non personale ma l'abbiamo lavorato come tenerci gli operatori queste queste note
Non lo aveva fatto un'altra cosa
Vedete l'esecutivo non abbiamo fatto come coordinamento nazionale tre cinque ventuno
In questi anni sia pure con alti e bassi e non senza cadenze abbiamo risposto ad una domanda crescente di presenza del servizio pubblico sul territorio nazionale e regionale
Risultato ottenuto puntando però soprattutto sulle capacità professionali è sulla buona volontà dei singoli
Negli ultimi mesi dopo tante battaglie con l'Usigrai se compiuto qualche timido passo in avanti
Nello snellire passaggi burocratici inutili per riannodare i fili slegati di un'organizzazione del lavoro costituito ancora oggi a compartimenti stagni
Ma ci vuole ancora coraggio per eliminare tutti gli impedimenti cavilli che sembrano messe apposta per creare ostacoli all'informazione
Per la recente polemica sulla notte delle bombe che tutti conosciamo ripropone la drastica necessità di ripensare alla riordine dell'organizzazione dell'azienda in tutti i suoi settori
Tempestività organizzazione competenza non bastano inoltre se la scelta editoriale non evidenzia la centralità della notizia dell'immagine
Se l'informazione radiotelevisiva una risorsa fondamentale dell'azienda diventa ineludibile trasformare reinserire tostate in organismi efficienti in grado di produrre un'informazione più puntuale ed efficace
Una delle più grande risorse dalla RAI oggi all'informazione regionale i dati di ascolto se ne vanno lo ci danno ragione
Che con la presenza su tutto il territorio lo strumento vincente nel confronto con il privato
Quello che avvertiamo è semmai un bisogno di formazione ancora più locale più vicino alle diverse realtà capace di parlare persino linguaggio della città delle zone del comunità in questo senso l'avvio della terza edizione del TG regionale è una prima risposta che la RAI può e deve dare bisogna saper trovare tutte le opportunità per rompere l'isolamento il culturali agiografici senza modificare l'identità del servizio pubblico facendo estrema attenzione all'utilizzo delle convenzioni con l'emittenza locale
I guasti si si possono vedere con quell'esempio fatto Enzo poco fa
I risparmi che è giusto fare vanno realizzati semplificando l'organizzazione del lavoro ed eliminando il patologico ricorso ad appalti
Occorre inoltre a potenziare la produzione di qualità partendo da quelle esperienze caratterizzate da unitarietà stilistica rigore editoriale e differenziazione di obiettiva
Produzioni che hanno riscosso a favore di critica e dimostrato di saper competere validamente sul mercato internazionale
Il marchio halal insomma deve essere apprezzato all'estero non solo per la fiction ma anche per la qualità e per la completezza dell'informazione giornalistica
Un altro passaggio essenziale in questo quadro e l'autonomia delle redazioni nella gestione delle risorse umane tecniche e finanziarie
La nostra stessa figura professionale rappresenta una sintesi una rottura di steccati
Tempo però che alla buona volontà si Sotelo sostituiscano misure organizzative concrete che amore dagli anni Settanta delle mille corporazioni si applichi il modello dell'efficienza e della produttività
Paolo ormai
Non sembra vero Paolo
Come avrebbero detto il prezzo del giornale l'olio incredibile
Questo deve parlare
Paolo ma gravissima documenta
è un documento firmato da un gruppo di programmi spiega etilisti aiuto e assistenti del TG due
Di lottizzazione di peso politico e dei politici nella cosa pubblica di vecchio sistema da battere di vecchio in generale si sente parlare si legge si dibatte ormai da più parti
Voler dire l'ultima a questo proposito volerne dire una nuova ci sembra un'inutile perdita di tempo
Vorremmo ragionare invece con voi partendo da un interrogativo informazione televisiva è stata soltanto lottizzata o è stata soprattutto brutta
Di questo vorremmo parlare non per sottrarci ad una discussione politica Manzi per sottolineare che la lottizzazione come libera avuto molte teste
Se da un lato convogliava l'interesse di molti giornalisti verso l'approvazione dei referenti politici esterni
Dall'altro diffondeva nelle figure professionali contigue alla vostra l'idea che la qualità del prodotto non fosse interesse preminente dell'azienda radiotelevisiva pubblica
E così mentre Mus-e speciali dirette edizioni straordinarie congressi si ritaglia mano uno spazio sempre maggiore
La trasmissione di questi avvenimenti non trovava un linguaggio adeguato anzi si mortificava in modi espressivi sempre più impoveriti e banalizzati
Troppo spesso ci si è dimenticati che il modo di emissioni di diffusione della notizia condiziona e incide sul valore della notizia stessa può annullare la sua utilità
Noi per parlare del sequestro di un quantitativo di cocaina già e la mandiamo in onda la cartina della Sicilia
Copriamo i testi dei fuori campo con la cosiddetta sporcata di immagini parola che fa rabbrividire e sono immagini spesso prive di affetti vecchie se va bene almeno di qualche ora e che poco che non ho nulla hanno a che vedere con il testo
Noi trascuriamo il ritmo di un telegiornale credendo che la brevità dei pezzi sonori basti a garantirla curiamo poco la veste grafica affidiamo al gobbo elettronico la credibilità dei conduttori il risultato è un buon telegiornale errati
Già ma noi registi dove eravamo noi assistevamo incolpevoli Silenzio al progressivo ridursi del nostro ruolo confinato alla messa in onda dei telegiornali soffocato anche dal peso preponderante che in un azienda burocratizzata e clientelare
Andava assumendo il personale amministrativo e dirigenziale della cinghia di trasmissione della volontà dei vertici RAI
I tempi impongono una riflessione comune il confronto con la concorrenza il progresso della tecnologia leggera la vetustà del modello produttivo che è destinato a modificarsi che non lo si voglia o no
Tutto ciò fa emergere scoppiare contraddizioni e questo al di là di qualunque dello Tizzano Simone
La storia della vostra categoria della nostra di programmi stile Egisto è storia di ostilità incomprensioni molti di voi hanno paura di confrontarsi con le proprie lacune molti di noi cerca non è la vostra supremazia contrattuale facili alibi alla propria ignavia
Può essere questo il momento per puntare non sulle truffe sulle differenze ma sulle somiglianze
Sullo stesso disagio che accomuna molti di voi a noi sulla stessa necessità per tutti di aggiornamento e di riqualificazione sulla identica volontà ce lo auguriamo di tutelare il proprio futuro professionale e di migliorare il modo di lavorare la qualità del prodotto di un prodotto che nasce nel servizio pubblico grazie
Beve
Le ultime iscritti a parlare
Passanti del cimitero di Aosta della collega aperto
Ma colleghi io voglio premettere una cosa che sono sostanzialmente d'accordo con le due relazioni presentate
Con il due relazioni presentate in apertura del seminario da Bazoli Giulietti questo ma appunto perciò non vuole essere un intervento quanto un flash per additare
Alla riflessione uno dei tanti temi che sono emersi dal dibattito come contribuire al potenziamento dell'azienda di servizio pubblico per dire difenderla dall'aggressione delle private sostenute da vecchie lobby e potentati
Questo potenziamento ovviamente parla passa per l'utilizzo di tutte le risorse e le peculiarità linguistiche culturali socio economiche e sportive e chi più ne ha più ne metta che ognuna delle sedi regionali possiede
Sono queste peculiarità non dimentichiamolo
Che hanno dato luogo sul finire degli anni Settanta alla costituzione di molte sedi regionali che rappresentano il grande patrimonio dell'azienda RAI
La sede della Valle d'Aosta nel suo piccolo
Non può essere spedita a danno di notte del notevole potenziale che le sedi posseggono rappresentato dato tutte le attività che si collocano all'interno dell'azienda
Non mi pare sia il più giungendo delle potenzialità che andiamo ricercando semmai il contrario
Una crescita di tutta l'azienda che sia fonte di dialogo incontro e testimonianza per tutte le realtà del Paese
Riferendomi all'intervento della collega del CDR di Napoli che ipotizzava quella redazione o come osservatorio verso il sud del Paese
La Valle d'Aosta possiede le condizioni per diventare un osservatorio verso quei Paesi di lingua francese comunitarie nonché in questo senso l'informazione in valle
Potrebbe assurgere a terreno di sperimentazione per una consolidata consociata che punti a nuovi modelli per l'informazione regionale
Ancora un riferimento a uno degli interventi di ieri mi riferisco a quello che poneva a confronto le realtà della presenza Rai nelle regioni nelle regioni citando come esempio Lombardia e Valle d'Aosta in rapporto alla densità di popolazione circa nove milioni la prima poco meno di cento e quindici mila abitanti la seconda
Voglio a questo proposito evidenziare che la Valle d'Aosta è l'unica Regione d'Italia a non disporre di stampa quotidiana e quindi la RAI difende diventa in questa regione il solo punto di riferimento per l'informazione l'intesa nel senso più completo del termine quindi
E
E nella piena giustificazione di servizio pubblico a supporto di ciò basterebbe dare uno sguardo alle percentuali di ascolto di tutte le nostre trasmissioni sia radiofoniche che televisivo
Vanno poi reperite esperite e concludo
Tutte le iniziative che possono apportare comunque capitali freschi mirati a contribuire alla rivitalizzazione dell'azienda come per esempio le convenzioni con le Regioni sull'utilizzo dei ripetitori grazie
Faceva notare Vittorio che lo deve evitare molte aree non serviva solo a regione d'Italia senza giornali anche la Basilicata Paola
Qui vogliamo senza il primo avviso probabile
Sarà avorio
Speriamo bene single sulle fasce
Io voglio dire che veniamolo su
Voglio dire che mi ha fatte Pecere verificare in questi due giorni parlando con i colleghi qui che qualcuno oltre mi aveva avuto la stessa sensazione quest'estate c'è una sensazione in negativo quella di non essere abbastanza rappresentato come giornalista della Rai nel momento in cui in un momento molto delicato si apriva un forte dibattito
Quando parlava al Presidente quando parlavano i nuovi consiglieri d'amministrazione quando ci trovavamo molto spesso sulla stampa
Rappresentati da alcuni di noi che sono delle persone sicuramente di prima grandezza come importanza che sono persone che hanno successo che sicuramente si sono saputi guadagnare perché senza delle capacità non si arriva successe non si mente insuccesso ma che comunque non erano delegate a parlare a nome di tutti nel senso che non sono dei rappresentanti di tutti noi lo questa sarà una cosa che mi ha profondamente dispiaciuto quest'estate ripeto nel momento in cui ho avuto la sensazione che il sindacato non fosse sufficientemente presente nel momento in cui si stava sviluppando un dialogo
E secondo me e questa è una dimostrazione che il sindacato purtroppo non all'ascolto che merita
Sta anche nelle riscontro che alla stampa che ha avuto oggi questo seminario nella stanza in fondo
è stato abbastanza sottovalutato questo seminario che invece secondo me è stato importante se n'è accorta mi sembra anche dei Mattei che è venuto qui soltanto per portare un saluto che prendere invierà in realtà ha parlato
Ha dato delle risposte ha fatto anche un minimo di autocritica sulla queste delle circolari non sono questioni da poco queste quindi questo dimostra che effettivamente se il sindacato parla sa parlare e si arriva come interlocutori
Ripeto è un problema cioè ripeto è un problema complessa è un problema dove quando io ne parlo aria così con qualche altre persone in in colloqui a due mese Andrea è stato presente che in fondo non dipende da noi non ci possono fare niente se la carta stampata da cercare certe testimonianze certe interviste però secondo me qualcosa ne possiamo fare non so cosa
Denunciò il problema denuncio forse una certa passività di noi e noi tutti nel chiedere che sia sindacato apparati più incerti momenti forse è una questione di autodisciplina
Di alcune persone che dovrebbero far presente che a parlare in certi momenti di certe cose che riguardano tutti deve essere qualcun altro
Io non so bene però so che il problema appunto
Mi sento di dover lo proporre perché è un momento delicato in cui sindacato deve dimostrare di avere un anno fa una grossa forza e per una grossa forza deve parlare sempre al nome del blocco
Ora anche qui in questi momenti si sta verificando una cosa che mi sembra significativa di un così un di un problema che viviamo noi una mancanza di dialogo di dialogo che arrivi per la sintesi unitaria ed è questo incontro che è in corso sul problema della radiofonia io trovavo
Che ha detto benissimo ieri Giulietti quando affermato che il problema non è uno due tre o sei e tre quarti effettivamente il problema non è il numero dei direttori quello è un problema che riguarda i direttori che così vedano moltiplicato hanno le loro poltrone il nostro problema è tutto un altro è quello che sta dietro il piano editoriale è il programma che ci proponiamo che ci propongono e quindi io trovo così avvilente che si si è arrivati qui con delle risposte ancora inesistenti con i nostro rappresentante
Sulla radiofonia che propone una situazione ancora aperta con il rischio insomma domani di andare al confronto con Gregori sul radiofonia senza una posizione unitaria per una carenza dei colloqui interno di confronto interno
Di cui è anche così di idee lega perché in fondo una maggioranza su questi problemi c'è perché non si è andata a cercarla bene idea che parte si dirige questa maggioranza
Ultimo punto che io voglio trattare riguarda la questione della tutela dei casi personali da parte del sindacato io so bene quanto il sindacato abbia delle difficoltà nel momento di tutela di tutelare i singoli giornalisti anche qui ieri è stato detto da Belzoni da Giulietti il problema
Delle carriere il problema delle assunzioni qui ci sono purtroppo delle prassi viziate che rendono un po'discutibili molto spesso le posizioni dei giornalisti molto spesso chi va a chiedere a tutela dei propri diritti
In realtà a acquistato una certa posizione per qui chiede rispetto ai diritti in maniera con la prassi che è discutibile e quindi è un problema complesso lo stesso però
è un problema esistente un problema grosso perché un sindacato che a forza è anche lì che lo si vede nella tutela dei singoli casi neri sui problemi
Generali problemi politici la riforma delle dive dell'editoria la riforma della legge di della RAI il noi siamo interlocutori in mezzo a tanti ma ci sono invece dei problemi dove il sindacato è l'unico interlocutore secondo Merelli anche che si prova di fronte all'azienda la propria capacità quando si va a resistere su delle prassi scorrette su dei fatti concreti e quindi con l'uso delle dimostrazioni pratiche ecco questo credo che sia un interesse di tutti noi
Beh
In qualche modo ce l'abbiamo fatta
Adesso ce la faremo ancora meglio perché esce nostro segretario che continua alleggeriva
Cercherò di farlo velocissimamente per questo poco ho costretto Giulietti a rinunciare a un intervento perché se lo sapesse rimasti qui fino alle dieci e mezza abbiamo fatto una chiacchierata io e lui
E quindi di risparmio di risparmio quanto un'ora e mezza un'ora un'ora e tre quarti ma in innanzitutto permettetemi di ringraziare tutti quelli che hanno lavorato a questo convegno a cominciare da Buttitta che ha guidato per due giorni ho già rinunciato pure al pranzo non so se l'avete colto va bene fa bene alla linea ma il resto volevo
Però volevo quello perché perché
Per passare perché oggi Buttitta lavorato ieri e oggi ma vi assicuro che i colleghi dell'esecutivo i colleghi delle commissioni hanno lavorato nelle settimane scorse in maniera incredibile
Mi devo solo annunciare che almeno per tre giorni alla settimana nelle ultime tre settimane ci sono state riunioni che son durate non meno di dieci undici ore uno ore al giorno
A questo devo dire sì ottenuto
E devo ringraziare tutti i colleghi dell'esecutivo ma in particolare devo ringraziare questa volta i coordinatori i colleghi che hanno coordinati lavori delle varie commissioni che non sono nell'esecutivo parlo di mezza
Parlo vigna Chiarella parlo di Gianni Rossi
E devo ringraziare anche i cinque garanti che vi assicuro sono personaggi molto scomodi nel senso che sono assolutamente presenti ai lavori dell'esecutivo e soprattutto riescono a mettere in discussione l'ultimo l'ultima opera di mediazione viene concesso il che significa ricominciare tutto daccapo
Che un un elemento di confronto scomodo ma che alla fine dei conti ci permette forse di evitare numerosi errori che senza di loro commetteremmo
Vi dico che eravamo c'eravamo così avevamo deciso di fare questo seminario per stare due giorni a parlare a confrontarci
Il calcolo che faceva qualche minuto fa Pietro Buttitta e che tra ieri e oggi hanno parlato almeno sessanta persone
Colleghi
In più soltanto per così sbaglierò qualcuno lo metterò di nome probabilmente però vorrei ricordarti che è intervenuto il presidente della Federazione della stampa ruvidi a dimostrazione che c'è
Un rapporto molto stretto
Tra l'Usigrai la Federazione stampa e questo per il periodo che andiamo ad affrontare non è elemento di piccolo conto ma abbiamo sentito numerose voci che in genere non vengono ascoltata parlo di don Albanesi parlo delle ACLI dell'Arci del Movimento federativo
Democratico parlo dei numerosi deputati che sono intervenuti parlo del coordinatore dei dei consigli regionali
Parlo oggi
Parlo di orde Presidente del Consiglio dei sindaci del presidente dei sindaci della RAI
Che ho già parlato di fronte a otto persone alle tre ma vi assicuro che ho fatto un intervento interessantissimo ora vedremo se in qualche modo dalle agenzie da quello che hanno raccolto le agenzie uscirà bene il senso di quello che è stato detto ma forse avremo modo di far soffermarci
Un secondo vorrei ricordarvi che ai nostri lavori hanno partecipato il consigliere Gregori consigliere muri alti
L'ex consigliere Zaccheria
Tutte tutti elementi evidentemente di una
Di una grande attenzione nei nostri confronti parlo dei direttori
Vi ricordo i direttori dei TG de GR e soprattutto
Una lettera che c'è arrivata da parte del presidente della Camera e che certo non può essere definita un non può essere definito un saluto formale
Dunque dovevamo ragionare per due giorni io credo che in qualche modo ci siamo riusciti quello che è emerso e che volevamo che emergesse e che
Nessuno si è presentato al tavolo del confronto con i colleghi
Delle redazioni e con il mondo esterno avendo in tasca alcun dogma
Abbiamo sentito parole critiche in questi due giorni ed è giusto che ci fossero non ce l'aspettavamo era naturale era giusto che se ne parlasse qui criticamente di quello che stiamo facendo perché questa è la sede deputata
Finché il confronto si svolge nelle sedi giuste
E cioè all'interno della organizzazione del sindacato nessuno credo deve avere paura di ascoltare richiami critiche e perplessità è logico che sia così e questo deve servire a costruire tutti insieme un percorso
Il più possibile condivisibile
L'unica cosa
Come dire
Che
Mi mette un po'paura che
Questi due giorni hanno dimostrato una cosa che forse pensavamo non dovesse più succedere
E cioè quando arrivato il nuovo governo dell'azienda abbiamo detto arrivano i professori e c'è un nuovo governo aziendale di tipo diverso da quello che avevamo avuto finora però vuol dire che da questo momento ne torneremo a fare la nostra parte fino in fondo il sindacato e dall'altro ci sarà solo la controparte
Devo dire questi due giorni
Hanno dimostrato che nel momento in cui l'azienda veniva scossa dal da uno dei più brutti terremoti degli ultimi anni
Bene è stata ancora una volta la sede del sindacato quella che ha permesso al servizio pubblico di uscire all'esterno con forza se per due giorni qui dentro sono sono passati i dirigenti politici dirigenti d'azienda e il messaggio che è uscito almeno oggi all'e sterno quello che abbiamo potuto verificare
Sulla stampa è un messaggio di forza ben ancora una volta è stato il sindacato dei giornalisti della RAI andar noi questo è un onere che evidentemente ci spetta in qualche modo
Avevamo aperto ieri ossia i lavori con parole molto critiche sia io sia Beppe ramo
Così denunciato
Il rischio di una contrattazione interrotta con l'azienda
Quello che è successo ieri e cioè il presidente Dematté che aveva annunciato che sarebbe stato presente soltanto per cortesia
Per poi andarsene a dimostrazione che questa contrarietà in contrattazione è stata ripresa il presidente Dematté ha riconosciuto Giusto il percorso che abbiamo individuato
E ci ha detto che è pronto a ridiscuterla ripartire oggi i muri alti ha parlato di un rapporto aperto è chiaro che deve essere mantenuto col sindacato dei giornalisti aerei io aggiungo che quel rapporto deve essere oltre che aperte chiaro deve essere anche continuo
Perché se non c'è continuità il rischio di equivoci può sempre presentarsi
La prima prova comunque della volontà ti
Procedere concretamente sulla strada di una contrattazione corretta
Non dovremo aspettare molto ad averla sarà domani no domani mattina
Abbiamo un incontro con il consigliere Gregori per occuparci dei in particolare della radiofonia anche questo è un segnale perché tenete presente che il consigliere Gregori
è quello fra i consiglieri che come dire si è mantenuto di più dietro le quinte in tutto in da almeno dal momento in cui sono stati nominati
Il fatto stesso che ci abbia convocati proprio in questa situazione può dare il segnale di un cambiamento di mentalità e di filosofia ma io credo che non sarà il l'incontro con Gregory la cartina di tornasole del del nuovo tipo di rapporto la cartina di tornasole sarà domani alle tre l'incontro con il direttore del personale quella sarà diciamo l'occasione per verificare se
La disponibilità mostrata da Dematté ripetuta oggi D'Amuri al di è effettivo oppure no domani
A Celli presenteremo le nostre proposte e proteste
Sulla sulle circolari sulle assunzioni sulle carriere ma soprattutto domani chiederemo una parola
Chiara aperta trasparente sul tema delle opzioni
Il tema dell'opzioni credo che sia emerso un po'da tutti gli interventi è quello da cui noi
Cerchiamo di capire quello su cui noi cerchiamo di capire se la volontà di rinnovamento profondo dell'azienda c'è oppure no
Perché è inutile che ci propongano direttori diversi direttori non segnati politicamente pensando poi di mantenere tutto
L'apparato tutta l'organizzazione dell'azienda per come è stata disegnata finora non so che il tema dell'opzione dell'azzeramento un tema dedicato a un tema che può anche fare soffrire o può essere doloroso però io credo che senza questo passaggio ogni ipotesi ogni discussione sul rinnovamento della RAI sia una discussione del tutto accademica
Oggi su questo ed è un dato rilevante abbiamo colto alcuni si tra oggi entra ieri oggi parlo di Pressana parlo della Di Prisco parlo di di Mattarella parlo di Mattarella perché che all'interno di uno stesso partito
Dopo il nodi reali sia venuto invece il sì di Mattarella l'ipotesi delle opzioni che mi pare di aver capito come gli altri ha colto il passaggio importante e cioè che è una sfida professionale e non altro
Beh credo che questo sia un elemento che al tavolo della trattativa da domani sarà un elemento che potrà e dovrà pesare
Questo questo secondo me può essere come dire il tipo di intervento che la politica può fare sul servizio pubblico non quello dei partiti ma quello della come dire
Presentazione di ipotesi quello di discussione sui sugli argomenti sui temi che sono al centro del confronto anche perché certo su un argomento come quello della riforma della RAI non si può e non si deve io credo chiederà la politica di per di tacere
Oggi vi dicevo del fino perché ha parlato di fronte a poche persone ha detto cose molto interessanti
Non entro nello specifico un dato però occorre che io vi riporti
Delfino ha affermato non ci sono bilanci falsi in RAI i magistrati possono entrare possono venire a verificare in qualsiasi momento nessun bilancio della Rai falso
E questo detto dal Presidente del Consiglio dei sindaci evidentemente
Un elemento che dobbiamo tener presente
E questo ci introduce evidentemente al problema del direttore generale io credo che
Su questo avremo o potremo aspettare ancora ancora poco occorre una risposta chiara e definitiva sul problema della sulle vicende che coinvolgono il direttore generale una risposta chiara e definitiva che deve venire naturalmente dal consiglio di amministrazione
Noi credo correttamente fino al ventotto potremo aspettare non un'ora non un giorno di più
E comunque io credo che nel frattempo non non debba essere permesso ad altri organismi di tacere perché sia l'ordine sia la Federazione forse su questo argomento è bene che intervengano a dire la loro
Ma soprattutto credo che debba essere l'azienda a rispondere su questo argomento il consiglio di amministrazione dell'azienda
Perché non vorremmo che il dietro
La vicenda di Locatelli si possa nascondere qualche qualche ipotesi balzana come quella di rallentare il percorso del rinnovamento dell'azienda
Magari non di tanto magari solo fino al giorno successivo alle prossime elezioni
Quello che potrà permettere di attestarsi sulla nuovo sul nuovo Parlamento
Ecco questo sarebbe credo sarebbe la iattura che dobbiamo in tutti i modi contrastare fino in fondo
Ne siamo a un passaggio difficile delicato stasera qualcuno ricordava che
Sottolineava che fra non ci sono Paure difficile diffidenze io credo che questo però sia un passaggio delicato in cui dobbiamo avere il coraggio di andare fino in fondo l'ho già detto non c'è nessun dogma
Io vi assicuro che un mese e mezzo fa quando abbiamo cominciato questo percorso le posizioni erano molto più radicali molto più difficili e c'è stato un momento in cui tutti quanti abbiamo temuto di starci ad imbarcare su un su una nave che era destinata soltanto ad affondare
Il percorso la strada che abbiamo fatto tutti insieme faticosissima mentre vi devo dire percorso abbiamo fatto
è stato tanto
E credo che questo si debba alla disponibilità di tutti tutti hanno messo le pistole sul tavolo tutti sono stati pronti a rinunciare a un pezzetto delle proprie verità un pezzetto delle proprie certezza
Quello che è stato detto oggi
è importante
Però è chiaro che il piano della del dell'azienda non può che essere presentato nella sua assoluta o globalità
Non possiamo accettare
Come dire di di
Non possiamo accettare piccoli tratti di rinnovamento perché i questo significherebbe accettare di far rischiare ad alcuni la prova del del cambiamento
Per mantenere il resto dell'azienda ferma se qualcosa deve cambiare devo cambiare tutti insieme sedi GR e TG Televideo supporti organizzazione generale amministrazione dava agende scocca in discussione tutto d'altra parte quando i professori sono arrivati ci hanno detto che in tre mesi sarebbero riusciti a darci questo piano
Noi in genere agli appuntamenti cerchiamo di arrivare puntuali identica puntualità evidentemente pretendiamo
Dalle nostre controparti
Quindi abbiamo ancora come dire un mese di tempo per per affinare la nostra proposta oggi qualcuno ha detto che fra le varie ipotesi che abbiamo esaminato che abbiamo presentato in questo frattempo
Ci sono spazi per gli approfondimenti e per gli avvicinamenti io credo che su questo possiamo lavorare ancora proficuamente almeno se tutto quello che abbiamo messo in campo in queste settimane
Sì continuerà ammettere campo io credo che a un d'una soluzione riusciremo ad arrivare tutti insieme tenendo sempre presente una cosa
Che qualsiasi studio qualsiasi ipotesi qualsiasi analisi qualsiasi proposta lo si faccia
Non è e non può essere intesa come proposta definitiva perché alla fine dei conti abbiamo sempre una controparte che è quella che teoricamente dovrebbe proporci il piano
E come tutti e come molti sindacati lo dovremmo soltanto attestarci sul sulla difesa abbiamo detto in questi giorni che non è il nostro caso per la semplice ragione che nel contratto nelle carte sta dalla nostra il nostro potere di elaborazione del prodotto collettivo
Ed è questo evidentemente non intendiamo
Tornare indietro un dato
Mi pare è quello su cui tutti tutti assolutamente tutti concordiamo e cioè che rispetto a ieri nulla può essere mantenuto
Oggi è stato ripetuto che la verità come somma di parzialità non può più essere il principio dell'azienda
E su questo non c'è discussione io credo almeno su questo tutti quelli che sono intervenuti sono stati d'accordo quindi quello che andiamo a costruire
Dal quindici ottobre in poi non può essere certamente identico a quello che c'è stato fino ad oggi
Io ho sentito
Anche parole diverse forse da come qualcuno si aspettava
Come non si può essere d'accordo quando si dice che da valorizzare e la linea produttiva in particolare in vincente produttiva vincente dell'azienda
Su questo questo io credo è il percorso sul quale dobbiamo muoverci sul quale ci siamo mossi in questo periodo sul quale dobbiamo continuare
A muoverci cercando di impedire a qualcuno che volesse predeterminare gli scenari di mettere in campo un'ipotesi di questo genere perché queste come dire questa il macigno più grosso che può capitare sulla strada del nostro del nostro confronto interno e della nostra
Elaborazione per il futuro
Io credo che quindi
Ora facciamo un calcolo che c'è un mese invece probabilmente di meno avremo solo dieci giorni per arrivare ad un ad una ipotesi quasi definitiva perché il primo e il due il tre di ottobre ci vedremo a Gallipoli con la conferenza nazionale dei comitati di redazione quella sera come dire l'ultimo tratto di strada che dovremo fare prima del confronto finale con l'azienda
Il nostro amico Federico Pirro come al solito organizzatissima ci ha offerto questa ipotesi di lavoro ecco ragione queste cose se lavoro e naturalmente l'abbiamo raccolta puntuali come come sempre
Eva Frontier
No ma non può farlo non lo so Federico Danesi che modo lo devi fare lo devi fare quando Federico non ceno
Sarà
E dobbiamo e in questo in questo percorso dobbiamo avere presente un dato ieri
Il presidente Dematté CIA
Ripetuto che c'è la crisi dell'azienda che i cassetti che i cassetti sono vuoti
E io devo dire che in questo come dire da un certo punto di vista ci rattrista ma noi non abbiamo mai fatto i conti nelle nostre ipotesi di lavoro e in questo devo dire che mezza
Romita sono stati attentissimi nell'ipotesi di lavoro che abbiamo fatto nel confronto interno che abbiamo avuto finora
Nessuno di noi
Ha pensato a piani che non tenessero conto della crisi dell'azienda perché se così fosse non sarebbero queste le nostre proposte oggi probabilmente penseremmo a ventuno telegiornali con ventuno redazioni
Per quello che riguarda le regioni penseremmo a non Atreo al due o al cinque o a sette delle giornali saremo liberi di pensare qualsiasi ipotesi alternativa cosa che non abbiamo fatto perché in ogni in ogni momento del nostro confronto è stato presente il dato risorse il dato questa è la situazione
Questa è la situazione oggi dell'azienda e su questa evidentemente dobbiamo
Dobbiamo procedere con questa dobbiamo scontrarci io però non voglio dare suggerimenti come dire idioti alla nostra dirigenza
è però forse è venuto anche il momento di fare un discorso diverso col nostro azionista colliri
Perché se è vero che l'IRI fino a oggi ha impedito qualsiasi ipotesi di ricapitalizzazione lo ha fatto dicendo
Ragazzi ce la lottizzazione noi i soldi in un buco senza fondo non ne buttiamo e oggi io credo che il nostro un gruppo dirigente potrebbe invece presentarsi all'IRI avendo la possibilità di mettere sul tavolo un piano di riorganizzazione che non può e non deve essere più fondato sull'ipotesi di lottizzazione e come tale può trovare un con ascoltatore più interessato da parte del dell'azionista di maggioranza
Io sono convinto che comunque in tutto questo percorso
Oggi abbiamo messo come dire il primo mattone no sbaglio non è il primo mattone non giocano nessun altro mattone
Io credo in questo percorso non potremmo non essere accompagnati
Dalle espressioni della società civile oggi hanno fatto bene sia sia narcisi al Movimento federativo a richiedere
La loro presenza in questa in questa elaborazione perché non c'è dubbio che non possiamo pensare di ripetere che tra il servizio pubblico e la società si deve stringere un patto e poi però nel momento in cui la l'azienda si va ridisegnando tener fuori questo pezzo rilevante della società quindi dovremo trovare un modo per coinvolgere ancora queste organizzazioni nella nostra nella nostra elaborazione e certamente so che questo può dar fastidio ai al consiglio di amministrazione ma certamente sono convinto non può rimaner fuori da questa elaborazione il Parlamento perché lo accettino no l'editore in questo caso per noi è il Parlamento
è l'unico rappresentante della del del paese della nostra democrazia e come tale non può assolutamente essere lasciato fuori da questo da questo lungo percorso
Sulle sedi io credo che non sia
Formalità il fatto di ripetere che sono la nostra grande ricchezza le sedi sono quello che sono l'elemento che rende effettivamente diverso il servizio pubblico dal privato qualcuno oggi ci ricordava che se anche oggi Berlusconi o chiunque altro volesse cominciare a costruire una ipotesi di presenza sul territorio come quella come quella che ha il servizio pubblico ci metterebbe anni e certamente qualora arrivasse arriverebbe in condizioni peggiori a nostre per la semplice ragione che l'esperienza che abbiamo accumulato in questi anni non può essere messa in discussione quindi sulle sedi non c'è discussione vanno tenute al centro della nostra azione e anzi vi devo dire una cosa che se in questo periodo da parte nostra c'è stato
Ma c'è stata qualche lacuna è proprio sul piano del del rapporto con le sedi e della elaborazione di un piano per le sedi in questo credo che il grande lavoro che hanno fatto
Blasi Cannas e gli altri Collini e gli altri che che seguono il
Il
Il l'argomento delle regioni non possa essere messa in discussione credo che a loro toccherà ancora di più nel prossimo futuro un come dire uno sforzo di fantasia
Lo chiedo a loro perché loro sono le persone che conoscono di più queste realtà e io non credo che qualcuno di loro potrebbe dare di più di quello che stanno dando che hanno dato loro
Quando Santoro oggi ci ricordava che la Terza Rete è il meglio è è il di più che il servizio pubblico può dare rispetto al privato io devo dire che sono d'accordo con lui
Aggiungo però che quel di più è dato dalla Terza Rete anche forse soprattutto perché su quella sede ci sono le sedi regionali e questo non è un elemento che dobbiamo dimenticare io lavoro al TG tre questo non mi fa velo
Il TG tre è un ottimo prodotto secondo me come come giornale e però non c'è dubbio che il treno che arriva dalla dall'edizione regionale non può essere messo in discussione
Per questo la scommessa sulla terza edizione della del telegiornale regionale è una scommessa che non può essere discussa in questo periodo
Abbiamo lavorato molto alla terza edizione
Il il gruppo di analisi è andata avanti i risultati che ha portato che ha portato a casa sono risultati largamente positivi
C'è stato un momento in cui abbiamo temuto che la terza edizione potesse essere messa in discussione dal nuovo gruppo dirigente aziendale questo pericolo non è ancora definitivamente eliminato l'unica cosa che vi posso assicurare è che questo è uno di quegli obiettivi che non intendiamo mettere in discussione perché quella famosa operatività che viene richiesta alle sedi regionali quel ciclo continuo che deve essere il momento nuovo dell'informazione
Non può essere messo a rischio su quello puntiamo su quello dobbiamo continuare appuntare
Almeno per quanto ci riguarda non c'è nessun tipo di perplessità ho paura su questo argomento
Dunque la la riforma delle sedi come uno dei momenti del piano di di modifica generale dell'azienda io
In questo senso devo dire che
L'ho già detto ieri e lo ripeto oggi nessuno pensi di poter
Tentare una trasformazione un rinnovamento una riforma un cambiamento di un solo pezzo della della RAI
Non vorrei qualcuno per esempio
Immaginasse di fare una riforma della radio svincolata della riforma la televisione o da tutto il resto dell'azienda riforma la radio può procedere soltanto assolutamente vincolata strettamente a quadro profilo
Alla riforma in tutta l'azienda devo dire che ieri
Ho omesso molte cose nel nella mia brevissima mia breve relazione
C'era una che riguarda la direzione esteri che spesso nelle nelle nostre riunioni viene dimenticata ed è un errore
I colleghi la direzione essere mi hanno sottoposto come dire un una loro idea
Che credo dovrà essere portata domani mattina stesso lo faremo alla all'attenzione del professor Gregory
E c'è la necessità di mantenere e potenziare attraverso l'uso di tecnologie più avanzate la struttura informativa della
Del radio televisione per l'estero che curata dalla die
Tale struttura dicono i colleghi nel futuro assetto aziendale dovrà diventare il punto di snodo la produzione autonoma mirata per i nostri connazionali nell'essere per tutti quei bacini di utenza internazionale interessati alla cultura e alla lingua italiana io
L'ho dimenticato ieri ma oggi non mi costa alcuna fatica a dire che su questo non c'è alcuna discussione credo che nei fatti nelle settimane e nei mesi scorsi abbiamo dimostrato di condividere pienamente questo
Questo percorso questo principio intendiamo procedere in questo senso
La battaglia che ci aspetta è abbastanza e molto impegnativa c'è un nuovo assetto
Giustamente ma non c'è la nuova RAI si tratta tutti insieme e quindi di costruire le condizioni della nuova RAI del nuovo servizio pubblico
E questo lo ripeto ne sono convinto è questa effettivamente una battaglia per la democrazia perché
Quello che sta succedendo a livello di istituzionale la riforma del sistema elettorale
Le operazioni che ha che vengono portate avanti da da Berlusconi
Sono la dimostrazione che il campo dell'informazione quello su cui si giocherà la battaglia di democrazia di domani
Però vedete sono convinto che delicatissima che è una battaglia pericolosa impegnativa metteteci tutti gli aggettivi che volete per io vorrei
Che voi vorrei ricordarvi anche che abbiamo vinto una battaglia anche forse più impegnativa ancorò sappiamo se più impegnativo no però certamente molto impegnativa in anni vicini a noi
Erano gli anni in cui quella sigla che ormai tendiamo a dimenticare CAF intendeva cambiare modificare profondamente la RAI in un senso ancora peggiore rispetto a quello che si era verificato fino allora e il centro di quella battaglia doveva essere il sindacato il sindacato dei giornalisti che doveva essere azzerato scompaginato spaccato fratturato
Bene abbiamo dimostrato in quegli anni di non avere nessun tipo di reverenza
Non vedo perché dovremmo averla oggi nei confronti dei partiti che non sono sopravvissuti a noi per la semplice ragione che noi abbiamo vinto siamo andati ad alcuni congressi portando a casa presso che l'unanimismo maggioranze bulgare non è colpa nostra
E loro invece non sono sopravvissuti quindi come dire forse avevamo ragione noi nel nostro percorso e non loro
Quindi non credo che dobbiamo a prestarci a questa battaglia con grandi timori con grande attenzione sì con grande sforzo di volontà con grande
Così
Fantasia ma niente di più anche perché mi pare che i primi sessanta giorni del Noverca dice che sembravano mirati soprattutto verso la direzione del sindacato
Perché voi il ragionamento è sempre il solito quando uno arriva innanzitutto si mette il sindacato nel mirino e si cerca di scompaginare
Ci hanno provato per l'ennesima volta quello che è successo tra ieri e oggi a dimostrazione che anche questa volta mi pare i sia andata male l'importante è che questo punto
Sì ricominci né al nostro interno anzi si continua a discutere al nostro interno partendo da un presupposto il primo round finito uno a zero per noi
Domani dunque avremo la prova di quello che c'è di fronte a noi
E l'avremmo non chiedendo al dottor Celli
Quante testate immagina per i giornali radio quante testate immagina per la televisione che futuro immagina per Televideo no domani dal dottor Celli avremo gli
Al dottor Celli faremo praticamente una sola domanda sarà che ne pensa delle opzioni
Perché quello il passaggio su cui giochiamo il futuro di questa azienda se vogliono effettivamente un rinnovamento il rinnovamento passa per le opzioni per l'azzeramento e per locazioni come vorranno come dire costruire all'azienda ce lo potranno dire dopo
è una trattativa che comincia domani le trattative non cominciano mai con le pregiudiziali noi non poniamo una pregiudiziale però su questo intendiamo capire come l'azienda intende muoversi anche perché vedete
Se il rinnovamento che immaginano è quello che sembra emergere da una intervista rilasciata oggi dal nuovo direttore del TG uno voci certo
Allora forse non è che ci siamo
Proprio intesi
Sul modo di
Intendere il rinnovamento della Rai diciamo che abbiamo delle perplessità diciamo tanto mi pare se ne sono andati tutti i colleghi la carta stampata
Diciamo che è stata colpa di chi ha fatto l'intervista che probabilmente non ha capito ha sbagliato qualcosa
Eh perché se no se il nostro collega che vedo bene e beh allora c'è qualcosa che o non abbiamo capito noi o hanno tentato di non farci capire loro e allora tra domani e i prossimi come dire
Sette otto giorni se abbiamo capito male noi
Beh
E allora è colpa nostra ma cercheremo di fargli capire bene quello che pensiamo
Non ci mancano certo gli strumenti anche perché per noi la circolare sul silenzio stampa non esiste nel senso che non intendiamo rinunciare a un diritto costituzionale che quello di dire la nostra su tutto quello che riguarda l'azienda
Soprattutto in un'azienda di servizio pubblico abbiamo sempre detto che la trasparenza è una delle nostre stelle polari il servizio pubblico deve essere una casa di vetro
Un modo per fare essere questa casa di vetro invece che di mattoni è quello di poter parlare liberamente all'esterno e quindi domani ne capiremo al professor al dottor Celli percorrono più professore
E diventa dottore domani le che abiteremo questa nostra interpretazione della circolare sul silenzio stampa al dottor Celli
Un'ultima cosa io sento che molti parlano
Male della riforma del settantacinque per quello che è successo successivamente
Io
E su questo credo che poi potremmo anche essere d'accordo perché se poi abbiamo combattuto la lottizzazione grossa parte di quella lottizzazione comincia da settantacinque però da quello che mi ricordano i colleghi che nel settantacinque era in RAI i primi mesi di quella dico
Ecco di quella riforma furono eccezionali
Ecco lo dovrei ne dovremo costruire in questi giorni le condizioni perché quei primi mesi del settantacinque diventino l'ordinaria amministrazione della RAI nei prossimi anni grazie