"Un progetto di Rai, una Rai di progetti"

Per il
Possiamo dare inizio ai nostri lavori
C'è un cellulare che
Urla nella calura
Buongiorno a tutti
Sembra
Un gioco del destino
Che l'Usigrai debba senta riavere
Una sorta di contestualità nelle sue iniziative
Ma questo fin dai lontani tempi
In cui si è partiti in questa vicenda in questa avventura di questo piccolo sindacato dei giornalisti RAI
Eppure una di quelle coincidenze
Di aver promosso riorganizzato questa conferenza organizzativa dell'Usigrai
Proprio per dare
Una contributo di proposta
Ad un affollarsi
Di banalità
Che sulla RAI
Sul servizio pubblico
Sui giornalisti della RAI sul Usigrai in questi mesi si son venuti addensando
Come una foltissima nube
Proprio perché l'Usigrai ha sempre cercato
Di pensare
Per il servizio pubblico
Al domani
Alle cose più impegnative
E di fatti come tutti hanno potuto constatare l'Usigrai non è stata una delle tante voci che ha partecipato alle risse innumerevoli ma si è sempre assunta le responsabilità del proprio ruolo
Anche in questa occasione
In un momento in cui
Le sorti di questo patrimonio della repubblica italiana
Quale per riconoscimento internazionale
E l'azienda che gestisce il servizio pubblico RAI
Proprio in questo momento
Non sembri
Civettuolo
Fare una conferenza organizzativa
Per parlare del futuro del servizio pubblico
Per parlare di che cosa deve essere il servizio pubblico e contestualmente e contemporaneamente avviare le procedure statutaria per un congresso
Anticipato del sindacato dei giornalisti RAI
Non è un fatto di discontinuità questo per quanto riguarda il sindacato dei giornalisti RAI
E in coerenza con il comportamento che da quando ho iniziato un discorso di affrancamento
Dei giornalisti della Rai
Da qualunque tipo di subalternità nei confronti di qualunque potere
Ha sempre visto
L'Usigrai
Presentarsi esclusivamente come l'organismo di tutela e di garanzia
Del lavoro dei giornalisti perché si determinassero le condizioni dell'esercizio della professione giornalista può sembrare questo un discorso controcorrente in questo momento ebbene sarà un discorso contro corrente
Però
Una cosa secondo me e c'è
Le risposte che il Paese sa spetta anche da noi nel nostro piccolo
Non sono risposte di conflitto non sono risposte di
Di rissa di ricatti sono risposte di maturità di responsabilità a questo riguardo
Io voglio dire che cioè
Proprio nella se me stesso
Dell'azienda che gestisce il servizio pubblico e di tutti i lavoratori dell'azienda di servizio pubblico un'antica ragione
Di risposta ai problemi del Paese
Un'antica
E spesso corrisposta esigenza di presentarsi come uno degli strumenti di garanzia di questo Paese
Voglio citare un solo caso un solo esempio
Anche se debbo rifarmi
Ad un nome di un politico che è più politico non poteva essere Aldo Moro
Quando questo Paese era travagliata ed angosciato da una migrazione interna di tipo biblico
Quando questo Paese agli inizi degli anni Cinquanta
Incominciava a vedere il la propria mutazione
Da una realtà agricola ad una realtà industriale
Il ministro della Pubblica istruzione d'allora Aldo Moro si pose questa domanda
Ma può un Paese accettare
Che l'intera realtà lavorative culturale del suo futuro venga gestita esclusivamente
Dal padronato dalla Confindustria e perché si faceva questa domanda
Perché per effetto di quella migrazione biblica
A metà degli anni cinquanta e per effetto dell'introduzione
Della scuola professionali in questo Paese lui diceva si passa ad un'alfabetizzazione del Paese in termini esclusivamente confindustriale ed ebbe un'idea semplicissima
Ebbe un'idea
Banale
Ma non esiste all'interno del Paese una realtà che possa far fronte in collaborazione
Anche con la Confindustria con gli imprenditori
Uno sforzo di
In alfabetizzazione di formazioni di queste e norme mass e si fece venire un'idea molto semplice ma perché la RAI
Non vede la RAI che era appena nata la RAI la RAI come televisione appena nata nel cinquantaquattro
Perché non vede svolgere questa funzione
E in forma sperimentale in forma sperimentale nel cinquantaquattro nacque te le scuole
E poi fu istituzionalizzata nel cinquantasei in modo permanente gli ho voluto citare questo antico
Episodio concreto per la nostra vita
Proprio per dire che esistono sempre
Le condizioni per non dismettere dalla propria responsabilità e delle e e dei propri e da dalle proprie funzioni
In questo momento ritengo
Che sia un valore poter affermare
Che il sindacato dei giornalisti RAI senza aver mai avuto atteggiamenti Proni
Ma nemmeno atteggiamenti Mara maldestro
Nei confronti delle vicende degli alti dirigenti dell'azienda può dire
Noi non abbiamo mai osannato e non abbiamo mai crocifisso nessuno e questo non l'abbiamo fatto mai con nessuno
Non siamo stati Proni quando erano potenti anche prevarica tumori e l'abbiamo subito le conseguenze politico sindacali non siamo stati né Maramaldo Maramaldo nel momento in cui sono crollati
Allora il problema non è le persone il problema sono le regole che devono sempre
Segnare il modo con cui viene governato
Forse quella che le istituzioni in questo momento che in modo fisico rappresenta la garanzia
Per il diritto costituzionale all'informazione
Nel dare avvio a questa giornata di lavori ho detto all'inizio
Noi come Usigrai presentiamo le nostre ipotesi
Di Progetto e nello stesso tempo diamo avvio alle procedure per il congresso
Che oggi
Prima di chiudere i lavori l'Assemblea dei comitati di redazione
Definirà in modo preciso
Per cui la fine dei lavori diventerà esclusivamente un'assemblea dei comitati di redazione
Il sindaco di Milano
L'onorevole Marco Formentini che ci aveva assicurato che sarebbe venuto c'ha telefonato poco fa scusandosi
Ma avendo avuto un impegno imprevisto non può venire
Noi lo ringraziamo vivamente per i saluti che ci ammantati adesso do la parola al segretario Giorgio balzo
Io cercherò di essere breve anche perché
Sono molti
Esponenti anche politici e non solo politici presenti perché vorrei che intervenissero
A questo nostro convegno
Ci vediamo che a Milano né certamente come alcuni che ci hanno criticato osservavano sarebbe stato molto più comodo vederci tutti quanti a Roma però vedete a questo appuntamento di Milano ci tenevamo e ringrazio il comitato di redazione di Milano per il lavoro egregio che ha svolto per organizzare questo incontro però lo volevamo farà Milano perché io credo che quello il segnale di attenzione alla politica di del decentramento che da anni il sindacato dei giornalisti era e porta avanti doveva avere anche come dire un segnale di questo genere
Prima del congresso però proprio perché non si dica che il sindacato da Roma non c'è intrigo diventa Milano centri con mai invece il sindacato ha una sua idea che quella dell'allargare il più possibile oggi del decentramento vi posso annunciare fin da ora che prima del congresso a settembre organizzato come al solito in maniera puntuale egregia da Vittorio stabile di questo devo dargli atto pubblicamente riusciremo ad avere un nuovo una nuova occasione di incontro di discussione e sarà per metà settembre a Maratea in modo che i punti che andiamo a toccare diventi no
Diventino di vario tipo ma è inutile dirvi che avremmo voluto avere l'opportunità di vederci qui a Milano per ragionare con un po'di calma della RAI e del suo futuro
Del sindacato e invece come al solito gli eventi ci costringono ad occuparci di problemi che in alcuni momenti avremmo voluto proprio evitare ma allora come dire entriamo subito con i piedi nel piatto
Io devo dire
Immediatamente che se qualcuno pensa di come dire schiacciare il sindacato sulla dirigenza dell'azienda bene questo qualcuno non ha capito niente o sta tentando di falsificare i fatti
Vorrei che fosse ben chiaro siamo stati i primi e gli unici a criticare i professori quando i professori sono stati nominati e siamo stati criticati in quel periodo perché eravamo gli unici che secondo alcuni non capivano che l'azienda stava finalmente cambiando l'azienda si stava ammodernando si stava rinnovando e non eravamo insolito sindacato che non capivo quello che stava accadendo intorno a noi
Abbiamo accolto i professori con una frase che è rimasta lapidaria la riforma è morta
Bene con questi professori ci siamo scontrati continuiamo a scontrarci ogni giorno e continueremo a scontrarci se i professori rimarranno deve essere ben chiaro però che noi non intendiamo occuparci del futuro della dirigenza dell'azienda non spetta a noi non ce li scegliamo noi gli interlocutori quando gli altri scelgono siamo in grado credo di confrontarci con loro avvisa per
E però
Vorrei che fosse anche ben chiaro che il futuro dell'azienda è sganciato da quello della dirigenza
Il i professori quindi possono rimanere possono andarsene io e quello che contestiamo non è l'atteggiamento del governo della maggioranza nei confronti della dirigenza aziendale noi contestiamo l'enorme che ieri il governo ha varato
Vediamo un po'gli elementi uno bocciando
Inserendo la norma della bocciatura del piano triennale e dell'automatica uscita del consiglio di amministrazione non c'è alcun dubbio che si riporta il consiglio d'amministrazione sotto lo strettissimo controllo dell'esecutivo
Perché è chiaro che qualsiasi consiglio d'amministrazione se voleva rimanere in carica
Deciderà con il Governo quello che deve essere il piano triennale e quindi non avrà alcun autonomia nelle sue scelte
O quando deciderà di rimarcare la propria autonomia avrà le formule avrai famoso i famosi otto giorni che si danno in genere a tutti almeno nelle nelle democrazie mature cosa su cui non sono d'accordo per quello che riguarda l'Italia dopo quello che è avvenuto ieri
Il secondo elemento è che il governo si arroga il diritto di revocare poteri
Che vengono dati dal Parlamento
C'è poco da fare nel momento in cui il Parlamento cioè i presidenti delle Camere che decidono la nomina dei consiglieri di amministrazione beh non c'è alcun dubbio che non può essere il governo a revocare
I poteri di questi consiglieri per una ragione molto semplice
Secondo il sillogismo ma ci è stato ricordato ieri se il Governo può cacciare qualcuno nominato dal Parlamento e il governo che controlla il Parlamento e allora non c'è più la divisione dei poteri che se non ricordo male alla base della nostra Costituzione perché a questo punto un potere controllerebbe un altro potere
D'altra parte mi pare anche che ci sia la tendenza a controllare il terzo di potere vista l'aria che tira
Sì magistrati
Il terzo elemento è che con questo decreto
Non arriva quella certezza di risorse che per anni l'azienda ha richiesto e non avendo la certezza delle risorse c'è un secondo controllo da parte del governo che quindi non è soltanto come dire sulla sulla politica dell'azienda ma anche sulle risorse quindi sulle entrate sull'economia dell'azienda
Il controllo avviene quindi a livello di testa e a livello di coda nel momento in cui le risorse entrano come dire
Nel nell'imbuto del governo
Allora non c'è alcun dubbio credo che nessuno di noi faccia demagogia nel momento in cui ricorda chi oggi al potere che c'è una sentenza della Corte costituzionale quello del Milan centodue settantaquattro che dice che il servizio pubblico non può assolutamente essere controllato dal governo
E allora o a questo punto si elimina pure la Corte costituzionale oppure qualcosa in tutto questo percorso non rientra nella logica e nella legalità
Qualcuno dice che
Abbiamo già fatto un un passo avanti perché la prima ipotesi del del Governo era quella di di demandare la scelta del consiglio d'amministrazione all'IRI e quindi si è fatto un pezzo di strada era amante no
Perché il controllo dell'IRI sarebbe stato il controllo del governo e sarebbe stato un'illegalità
Quella che si è decisa ieri è un'illegalità il fatto che sia un'illegalità solo formalmente meno forte non significa che che sia una legalità e su questo come dire
Non ci siamo è questo che contestiamo è il principio e la forma e la giudizi la giurisdizione che alla base di questa scelta
E poi scusatemi ma mi pare proprio incredibile
Il fatto che di quel decreto venga mantenuto vivo proprio il passaggio sulla nomina che viene affidata ai presidenti da Camera e del Senato
Si era detto che quella
Quel meccanismo di nomina sarebbe stato unico irripetibile bene guarda un po'tu è cambiato il sistema di votazione e automaticamente rimane viva quella norma che mentre un anno e mezzo fa
Era un significativo passo avanti verso l'autonomia oggi automaticamente nei fatti è un fortissimo passi indietro nel controllo del servizio
E allora io credo che su queste cose
Noi dobbiamo interrogarci
Ma io credo soprattutto che su queste cose
Debba interrogarsi il Presidente della Repubblica
Perché a Luino che spetta l'ultima come dire firma su questo decreto io non so se come dice qualcuno Scalfaro abbia già firmato il decreto tra stanotte stamattina
E rimane però il fatto
Che se lo ha firmato
E deve avere in mente una qualche idea alternativa una qualche idea che dovrà uscire nelle prossime ore nei prossimi giorni
Perché se no come dire il presidente che è il massimo garante non è riuscito non ha avuto la forza avuto la possibilità non ho avuto il potere
Di come dire
Dimostrare
Questo sua questa sua possibilità questa sua volontà di essere un garante però io questa grande attenzione ai temi dell'informazione vi posso assicurare che l'ho colta nel Presidente della Repubblica
Sono rimasto a colloquio con lui due ore
Un mese fa e vi devo dire che il presente Repubblica ha dimostrato di avere una grandissima attenzione sul tema dell'informazione e ha dimostrato una grandissima sensibilità di conseguenza devo credere che se ha firmato
Qualche idea in mente deve averla una qualche forma di controllo di verifica su questo decreto credo che dovrà farla uscire
Perché vedete il Presidente della Repubblica
Non è solo il garante Massimo dalla Costituzione il Presidente della Repubblica
Nel momento in cui Berlusconi è diventato presidente del Consiglio ci ha detto che si sentiva Luigi il garante di questo presidente del Consiglio che per riconoscimento di tutti è un'anomalia
Perché è inutile che continuiamo a raccontare balle come fa il Presidente Berlusconi quando ci viene a raccontare che l'anomalia e la RAI che non è che è l'unico servizio pubblico che si permette di criticare il Governo l'anomalia
è un Presidente del Consiglio unico al mondo che da questa notte dal momento in cui Scalfaro ha firmato se lo ha fatto c'ha nove venti non sei
Sono nove da questo momento cioè siamo al monopolio dell'informazione
Eh beh io credo che questa sia una cosa che succede
Cioè poi voglio dire ne continuiamo a sciacquarsi la bocca dicendo queste cose succedono solo in Brasile e guardate che secondo me da questo momento nel resto del mondo diranno queste cose succedono solo in Italia
E perché ogni volta scarichiamo sugli altri la responsabilità di essere incivili di non essere andati avanti nella nella modernità e guardate che noi ormai siamo il fanalino di coda di questa modernità
Nei fatti lo stiamo facendo
E non solo
Non solo
Non sono veri
Ma vi devo dobbiamo verificare dobbiamo avere un tratto di attenzione in più perché il ministro delle Poste Tatarella ci ha spiegato dieci giorni fa che il governo non controlla soltanto le reti controlla anche i palinsesti
Perché il ministro delle Poste per Tatarella dieci giorni fa è intervenuto dicendo che i palinsesti della RAI dovranno essere bloccati allora io qui come dire non vorrei che ci fosse
Qualcosa in più rispetto a tutto quello che già immaginiamo io non vorrei che qui ci fosse qualcuno che sta pensando di controllare la Rai non soltanto per per l'informazione
Ma la RAI per per gli sceneggiati per i film per la fiction
Le inchieste
Cioè voglio dire parliamoci chiaro la domanda credo che sia retorica
Ma una Rai sotto il controllo del governo
Le serate di Beppe Grillo avrebbe potuto farle
Questo è il problema
Questo è il nodo su cui dobbiamo andare come dire a dire la nostra e a tentare per quello che possiamo di sbrogliare la matassa
Allora io non vorrei che qui qualcuno stesse tentando di spostare la nostra attenzione
Sul dato vero
Il dato vero e quello che si ci ricordava uno straniero
Ne Kirwan
Che non più di due mesi fa
Ha dichiarato che se non si chiarisce l'Italia l'intreccio fra informazione economia e politica l'Italia è fuori dal contesto democratico dai dopo quello che è successo ieri mi pare che la cosa si è ancora più più chiara più evidente
Qui il problema è che qualcuno sta tentando però di spostare la nostra attenzione proprio su questo tiene sulle braci ardenti la RAI perché la discussione il confronto lo scontro si realizzi sui margini di autonomia della RAI e ci si dimentichi che il dato vero e la legge antitrust
Questo è il dato e perché è su questo che bisogna intervenire qui bisogna e qualcuno ci venga a raccontare e mi pare che all'interno alla maggioranza di governo ci siano sensibilità
Molto avanzate su questo tema
E allora occorre che anche all'interno alla maggioranza di governo queste sensibilità emergano con chiarezza è il problema dell'Antitrust che dobbiamo andare
Ad affrontare e bisogna farlo nelle Aule parlamentari e bisogna farlo al di fuori delle pregiudiziali maggioranza opposizione perché questo non è un tema su cui la maggioranza può richiamare la forza dei numeri
Questo è un tema su cui tutti i cittadini italiani
Sono chiamati come dire a dire la la la loro
Io continuo a sentire gente che ci racconta che insomma nel resto d'Europa nel resto del mondo
Le la situazione
è diversa
Io vorrei sapere però quanti Dinoi sanno hanno il coraggio di ripetere
Che dovunque in Europa la tv pubblica ha comunque una rete in più rispetto al PRA al privato
Io vorrei sapere quanti di noi sanno che in Germania lettere non lo controlla nessuno fra i privati
I privati hanno soltanto il cavo e il satellite lettere spetta esclusivamente al punto allora questi sono come dire i nostri quelli che devono essere i nostri punti di riferimento nel dibattito che andiamo ad affrontare come vedete non c'è nessuna acrimonia nei confronti di nessuno cioè soltanto il tentativo di riportare la discussione sulle regole
Lo so che fastidioso riportare la discussione sulle regole è però questo è almeno per quanto ci riguarda è fastidioso anche al nostro interno fa rispettare le regole ma se noi siamo pronti come dire a pagare il prezzo per far rispettare le regole al nostro interno ebbe pretendiamo che all'esterno regole siano altrettanto rispettata in maniera altrettanto chiara
E allora quello che chiediamo è una normativa antitrust chiara forte e trasparente
E la nascita di un'Authority unica
La commissione di vigilanza parlamentare
Non ci venissero a raccontare che la critichiamo e riteniamo che sia inutile
Solo da quando è arrivato il nuovo governo vi invito a leggere i nostri documenti parliamo della inutilità della commissione vigilanza parlamentare almeno da dieci anni almeno
è inutile
Nel sistema che abbiamo assolutamente inutile servono organismo di garanzia che controlli tutto il mondo dell'informazione emittenza pubblica emittenza privata emittenza locale carta stampata
Perché questo è l'intreccio su cui dobbiamo andare ma qualcuno ci ha spiegato ho avuto il coraggio di fu soffermarsi sul fatto che il tema vitale
E la spartizione della torta pubblicitaria
Allora vogliamo mettere le mani su questo oppure no
Andiamo alla costruzione di un'autorità unica che controlli tutto il comparto dell'informazione oppure no a queste domande
Ci deve rispondere la maggioranza di governo del Presidente del Consiglio a queste domande facile rispondere con i fatti e immediatamente
Qualcuno dice ama come si farebbe come si fa a costruire un'autorità unica
Sarebbe sotto il controllo del governo non lo so
Su questo possiamo interrogarci
Ma mi par di capire per esempio che il meccanismo che porta alla alla nomina dei degli uomini alla Corte costituzionale è un percorso che possiamo fare è un percorso su cui possiamo interrogarci avere qualche idea in più
Rispetto a quello che sta succedendo non c'è bisogno di avere un notorietà fondata su un solo uomo
Il povero Santaniello insomma poi c'è pure dei problemi con i poteri con quei pochi poteri che ha quindi su questo possiamo interrogarci su questo possiamo procedere in qualche modo
Questi secondo me sono i temi su cui dobbiamo soffermarci oggi e questi sono anche i temi su cui oggi dobbiamo dare un segnale all'esterno di una certa rilevanza
Su questo credo che il percorso posso essere fatto insieme la Federazione nazionale della stampa con grande serenità con grande decisione
Senza alcun problema se ci sono divisioni anche all'interno della categoria questo credo che sia un tema su cui tutta la categoria
Può ritrovarsi anche quelli che storicamente un po'con il servizio pubblico cioè ecco io credo che quando andremo al congresso
Che abbiamo convocato ameranno dal diciannove al ventuno di ottobre
Io credo che quando andremo al congresso questi temi saranno ancora tutti integri saranno tremi
Sui quali saremo chiamati ancora a confrontarci perché non credo che questa battaglia sia una battaglia che verrà chiusa
Con un decreto legge che verrà votato nell'arco di sessanta giorni
Dovremmo allora andare al congresso per discutere di questi temi e per prepararci io credo a un'altra grande battaglia di di di difesa del servizio pubblico però vedete sarà quindi un congresso che dovrà decidere un nuovo gruppo dirigente perché i congressi servono a questo a ridiscutere la linea sindacale ma anche a dare nuovi gruppi dirigenti a dare le motivazioni giuste forti per procedere nella nella battaglia sindacale
Io non lo so quello che succederà al nostro congresso
Sarà un congresso come tutti quelli che abbiamo fatto democratici dove ci si confronterà dove uscirà una maggioranza e un'opposizione io sono convinto che una sola cosa però uscirà da questo congresso
Dalla maggioranza e dall'opposizione chiunque sia maggioranza e chiunque si opposizione
Che innanzitutto al centro della battaglia del Sindacato giornalisti la RAI non può che essere l'autonomia del servizio pubblico un'autonomia oggi messa in discussione ma un'autonomia sulla quale noi siamo pronti fin da questo momento alla più dura delle battaglie
Adesso alla parola e le collega Federico Shannon nel frattempo voglio dirvi che sono arrivati diversi messaggi di partecipazione via pure per i nostri lavori di cui mamma hanno da Roma notizie ne leggerò soltanto due adesso all'inizio soltanto in modo da dare appunto conto di queste cose approfitto però per ringraziare corno particolare ecco sentimento di amicizia i responsabili di RAI Milano perché son venuti a partecipare i nostri lavori e sono il dottor Alfredo figli e il delegato del direttore generale sul territorio
A Milano il dottore io quantifica il direttore del centro di Milano e il collega Roberto Costa che il capo redattore Della telegiornale qui a Milano li ringrazio in modo particolare do semplicemente informazioni di due messaggio detto da parte del Presidente del Consiglio onorevole Silvio Berlusconi ringrazio per l'invito cortesemente rivoltemi a partecipare alla conferenza organizzata dal Sindacato giornalisti RAI che avrà luogo presso il Circolo della Stampa di Milano
Spiacente non poter essere presente causa in inderogabili impegni governo precedentemente assunti
Desidero rivolgere a lei rivolto al segretario e al suo cortese tramitata artici Fanti tutti significativa riunione fervidi auguri di buon lavoro e mio più cordiale saluto Silvio Berlusconi
Presidente del Consiglio dei ministri l'altro messaggio appunto gli auguri delle Presidente del Senato impossibilitato intervenire causa concomitanti impegni istituzionali a conferenza di programma promosso da Usigrai per i problemi informazione ringrazio per il cortese invito invio cordiali saluti Carlo Scognamiglio presidente del Senato della Repubblica
Adesso ha la parola Federico Scianna
Quando si parla di regole del servizio pubblico radiotelevisivo
Di regole per le televisioni private
Di legge antitrust in materia radiotelevisiva pubblica e privata
Non si parla semplicemente di un mercato da disciplinare
Ma si discute di diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino ipotizzare che il consiglio d'amministrazione della RAI sia nominato dai presidenti delle Camere o dall'IRI o da altre autorità
Ipotizzare che la permanenza in carica di un consiglio d'amministrazione RAI dipenda dall'approvazione governativa di un piano aziendale
A ragionare di quante reti spettino a un titolare di concessione
Affermare che il servizio pubblico possono o no schierarsi nel dibattito politico
Affermare che un Presidente del Consiglio posso o no essere proprietario di televisioni nazionali tutto questo significa discutere del modo di essere della nostra democrazia
Le polemiche sulla lottizzazione della RAI
Sulla legge Mammì
Sulla compatibilità fra la massima responsabilità di governo e la proprietà del massimo colosso televisivo privato
Tutte queste polemiche potrebbero essere oggi l'occasione per ripensare l'intero sistema radiotelevisivo italiano pubblico e privato
Da parte di tutte le forze politiche da parte di tutti i cittadini
Potrebbe essere l'occasione di un grande dibattito civile
Nel momento in cui dopo quarantacinque anni si è sbloccata la democrazia bloccata e sia pure fra nuovi contrasti e nuove contrapposizioni comincia una nuova fase della vita della Repubblica
Il nostro modesto contributo a questo dibattito può essere riassunto in poche proposizione
Diciamo anzitutto che l'intera materia radiotelevisiva va disciplinata da una legge di sistema come diceva Bolzoni
Che comprenda sia il servizio pubblico sia le emittenti private
Che affronti sia il problema RAI sia il problema Fininvest
I punti fondamentali di questa disciplina di sistema secondo noi riguardano il limite all'esercizio di impresa per chi utilizza quel bene pubblico che lettere e per chi opera nel più coinvolgente dei mezzi di comunicazione di massa
Il rispetto delle regole nelle competizioni elettorali
Il rispetto dei diritti dei minori
Il rispetto del diritto dei cittadini a non essere strumentalizzati da un uso scorretto del messaggio pubblicitario
Ognuno di questi argomenti costituisce un ampio capitolo di dibattito non né i cui dettagli però in questa comunicazione non intendiamo entrare
Ci limitiamo a fare solo l'effetto le sottolineature che ci sembrano più importanti
La prima sottolineatura e questa l'esigenza di trovare una disciplina di legge per tutti i problemi accennati sopra dimostra che l'intera materia radiotelevisiva deve essere considerata di rilevanza pubblica si tratti di emittenti a gestione pubblica o emittenti private
La rilevanza pubblica della materia deriva dalla speciale natura del mezzo radiotelevisivo sulle cui caratteristiche qui non ci soffermiamo
Ci limitiamo solo ad osservare che per la carta stampata quasi non esistono
Problemi come quelli accennati sopra riguardanti il rapporto pubblicità programmi pubblicità informazione
Il rispetto del minore che fruisce del mezzo il rispetto delle regole elettorali esiste invece il problema del limite all'esercizio di impresa
La rilevanza pubblica dell'intero sistema radiotelevisivo pubblico e privato può anche essere affidata in teoria alle sole regole di sistema
La nostra opinione però è che nello specifico caso italiano essendo la nostra una democrazia particolarmente fragile
La rilevanza pubblica dell'intero sistema sia necessaria ma non sufficiente
Occorre un ulteriore livello di rilevanza pubblica da qui la ragione principale di un servizio pubblico accanto alle emittenti private
Riteniamo che per l'Italia la formula più adatta continui ad essere quella del sistema misto pubblico privato perché perché le emittenti private pur rispettando le regole e i vincoli di cui abbiamo detto
Hanno come ovvio tutto il diritto di impostare la loro programmazione e la loro informazione sulla base della chiave di lettura della realtà e della vita che loro più aggrada
Una emittente privata se vuole può anche organizzarsi per dar conto di una pluralità di punti di vista se vuole ma non è tenuta a farlo
Una emittente privata può impostare la sua programmazione anche sulla base di un solo filone culturale
L'articolo ventuno della Costituzione come sappiamo da tutti questa facoltà
Da qui l'esigenza di un servizio pubblico che sia il luogo in cui tutti i punti di vista
Tutte le culture significativa del paese hanno diritto di cittadinanza
L'operatore del servizio pubblico a differenza dei privati e tenuto a organizzare il suo lavoro sulla base della pluralità e della problematicità c'è un'altra differenza
Il privato non può non avere scopi di lucro o comunque non gli può essere chiesto di non averne al servizio pubblico invece possono essere chiesti impegni che non abbiano fini di profitto come la sperimentazione la copertura di tutto il territorio nazionale le trasmissioni per le minoranze linguistiche le cosiddette trasmissioni di servizio a questo proposito riteniamo necessario che la futura eventuale legge di sistema definisca bene la diversità di ruolo fra radio televisioni private e servizio pubblico
Occorre superare l'equivoco dell'articolo uno della legge Mammì che assegnando a tutti tipo pubbliche tv privata virgolette il pluralismo l'obiettività la completezza e l'imparzialità chiuse le virgolette fa un'enunciazione incostituzionale e nel genericissimo assoluto non stabilisce in concreto doveri per nessuno
Ancora
Si deve studiare un organo di garanzia lo diceva Bolzoni per l'intero sistema che vigili realmente nell'interesse dei cittadini perché siano rispettate le regole e perché sia la tv pubblica che le tv private rispetti no ciascuno le loro rispettive funzioni
Si deve studiare un organo di garanzia realmente autonomo sia dal governo che dal Parlamento
Un organo collegiale dotato di tutti i necessari strumenti per acquisire valutare quello che va in onda nelle diverse emittenti
Deve essere un organo dotato di poteri di intervento
Un organo a cui possa rivolgersi anche il comune cittadino munito di uno speciale diritto d'azione
Attualmente in Italia le funzioni di garanzia spesso unite a funzioni amministrative sono svolte da tre organi la Commissione parlamentare di vigilanza il garante per l'editoria lo stesso ministero delle Poste
Questa per implicita di organi va decisamente superata
Per quanto riguarda la tipologia dell'azienda di servizio pubblico naturalmente il dibattito e aperto ne parlerà Michele Mezza
Occorre però tener fermi due aspetti
L'organo dirigente dell'ente di servizio pubblico comunque strutturato non può essere di diretta o indiretta dipendenza dall'esecutivo
Lo dico come sappiamo esplicitamente alcune sentenze della Corte costituzionale
Un consiglio d'amministrazione RAI nominato unicamente dall'IRI lo sarebbe
E a quanto sembra lo è anche un consiglio d'amministrazione la cui permanenza in carica dipenda dall'approvazione governativa di un piano triennale
Un altro punto importante la determinazione del canone o comunque l'ammontare del finanziamento pubblico che arriva all'ente di servizio pubblico
Non può dipendere da una decisione discrezionale del governo o del Parlamento
La discrezionalità crea oggettivamente dipendenza
Si deve studiare un criterio automatico
Se questi sono i punti minimi che caratterizzano il servizio pubblico diciamo che invece la caratteristica principale delle televisioni private non può non essere il meccanismo della concorrenza fra più emittenti
Con esclusione quindi di ogni situazione di concentrazione o di privilegio un'ultima sottolineatura il capitolo delle incompatibilità
Bisogna affrontare
Il problema in radice
Non è pensabile
Che il titolare di una grande impresa televisiva
Cioè di uno strumento di comunicazione di massa posto a garanzia della competizione politica sia al tempo stesso uno dei soggetti della competizione politica
La democrazia e distinzione di ruoli
E distinzione di funzioni
E divisione di responsabilità
Ancora non è accettabile
Che chi è titolare di massime responsabile Sforza abilità ministeriali sì le altre imposte esso titolare di un gigantesco potere economico e titolare di una concessione governativa in questo modo si pongono le basi per un intreccio politica affari alla base di Tangentopoli c'era proprio un intreccio politica affari tutte le proposizioni che finora abbiamo enunciato hanno almeno tre presupposti
Primo
Dobbiamo prendere consapevolezza del fatto
Che tutta la cultura finora elaborata sul diritto dei cittadini anni a manifestare liberamente il loro pensiero ad esprimersi con i mezzi dell'arte
A comunicare pubblicamente e oggi una cultura insufficienti di fronte alla complessità della radiotelevisione sposata alla telematica al cavo ai satelliti alla continua evoluzione tecnologica
Abbiamo bisogno di una cultura più profonda ancora da elaborare
Che non si fondi solo sul diritto dei cittadini ad esprimersi ma come abbiamo detto tante volte che si fondi anche sul diritto dei cittadini a fruire del messaggio espresso occorre fare una rivoluzione copernicana che nel campo degli istituti giuridici passi dal diritto di informare al diritto di essere informati
Dal diritto di comunicare al diritto di ricevere la comunicazione
L'informazione radiotelevisiva ormai
Venuto anche a un diritto sociale come il diritto all'istruzione il diritto al lavoro il diritto alla salute
Secondo presupposto
La democrazia ha bisogno della terzietà
Prendo il termine in prestito da Giuseppe De Rita
La democrazia ha bisogno di una dimensione terza
C'è un processo di deterioramento della democrazia moderna per cui si tende a far diventare attuale ogni tipo di conflitto di confronto
Si pensi alla campagna elettorale soltanto televisiva
Dove la televisione prende il posto della mediazione partitica
Si pensi al magistrato che invece di svolgere un ruolo terzo si contrappone all'imputato
Si pensi al ricercatore che con la pratica dei sondaggi si fa parte in causa
Si pensi al conduttore vuol moderate o al moderatore televisivo che si contrappone all'interlocutore
Per arginare questa tendenza diciamo così dualistica
E per contribuire a rafforzare la democrazia occorre organizzare dimensioni terze dimensioni arbitrali
La televisione che svolgesse un ruolo terzo farebbe della comunicazione di massa un polmone del vivere democratico
Sarebbe un potente presidio al rispetto delle regole del gioco soprattutto quando il metodo elettorale e di tipo maggioritario come dire il governo della società appartiene alla maggioranza
La gestione delle regole del gioco appartiene a tutti
E in fondo la regola dello stato di diritto per cui lo Stato e di tutti i governi invece sono delle maggioranze che cambiano si alternano ritorno questo discorso naturalmente nulla toglie al ruolo dell'informazione come potere o come contropotere
La dimensione dell'informazione televisiva come potere e la funzione della televisione come entità arbitrale sono necessarie entrambe perché la democrazia ha bisogno di entrambe le funzioni
Terzo presupposto
Quando noi sosteniamo la validità del servizio pubblico non intendiamo difendere l'attuale servizio pubblico
C'è chi anche dall'interno della Rai ha combattuto la lottizzazione
L'occupazione dei partiti
Gli abusi partitocratiche ci di ogni tipo
C'è chi ha rifiutato persino posti di direttore già decisi assegnati dalle convenzioni partitocratiche per non farsi complice di metodi che non condivideva
C'è chi ha pagato i suoi prezzi per rivendicare a sé il diritto di criticare di denunciare anche l'operato di direzione di testata che si ritenevano viola teorici delle regole più elementari del servizio pubblico
Non è giusto quindi etichettare come lottizzati in blocco tutti i dipendenti RAI o etichettare come consociativa tutta l'azione sindacale
Ci sono stati lottizzati e no consociativi stia no il problema oggi però non è quello di continuare questo tipo di contrapposizione
Comunque sterile
Ma di cambiare logica
E fare tutti quanti uno sforzo per ritrovare le regole dello Stato di diritto dello Stato cioè che appartiene a tutti i cittadini e che non fa distinzione fra chi vince e chi perde
Allora adesso abbiamo la seconda parte del documento progettuale di Michele Mezza vi do un rapidamente una serie di informazioni così poi procediamo più strettamente ci sarà una una terza un'integrazione
E di progettuale con una comunicazione del professore Zaccheria dopodiché vi dico che appunto hanno chiesto di intervenire ecco così in questo ordine l'onorevole Antonio Marano che è sottosegretario al ministero delle Poste l'onorevole Umberto Carraro presidente del coordinamento dei consigli regionali
Poi l'onorevole Antonio Boccia che e in rappresentanza dell'onorevole Vannino Chiti come coordinatore delle giunte regionali poi ci sono una serie di parlamentari ecco che nelle loro specifiche da i diciamo attribuzioni o come rappresentano come membri della Commissione parlamentare di vigilanza o come responsabile del servizi Id informativi dei loro partiti hanno chiesto anche di intervenire sono appunto il senatore Gian Guido Folloni e vicepresidente del gruppo del partito Popolare Commissione parlamentare di vigilanza
C'è l'onorevole Gianfranco Nappi che sempre membro della Commissione parlamentare di vigilanza e del responsabile dell'informazione del Partito della Rifondazione Comunista e poi ovviamente ce ne sono anche altri cioè appunto Massimo Colombi del consiglio regionale della Lombardia che viene a portare il suo saluto
Da parte delle presidente ed è il capogruppo in regione della gruppo della Lega
Collega Michele
Trent'anni fa esattamente di questi giorni in un caldo è sempre tenebroso giugno del mille novecentosessantaquattro proprio a Milano non lontano da qua si procedeva alla decisione alla ratifica in una stanza di Mediobanca
Alla vendita ad un gruppo americano della divisione informatica dell'Olivetti mille novecentosessantaquattro fu uno scelta pelagica per il nostro Paese e da allora non fumo più in grado di esercitare un ruolo di protagonisti neanche di comprimari nel campo delle tecnologie intelligente
Fumo solo consumatori non solo di brevetti ma di scelte di valori industriali di comportamenti altrui
Da allora proprio in quegli anni la PEC non lo gira stava diventando comunicazione la comunicazione cominciava a diventare il sistema connettivo di una comunità
Con quella decisione fumo declassati subordinati o da ragionammo come declassati e subordinati
Oggi siamo nel pieno di un tornante analogo
Si è già palesata da tempo una scelta analoga uguale a quella di quei giorni con altri riferimenti e con altri snodi il luogo è IVA processo di privatizzazione della STET
E le conseguenze se ne potranno lì ricadere sulla RAI
Ma la questione è ancora quella di allora quella dissente vogliamo essere possiamo essere un Paese protagonista o almeno comprimario uno il dilemma si sta ora ponendo su un altro terreno che non è molto distante da quello di trent'anni fa la grande comunicazione multimediale anche se noi non vogliamo occuparci di lei è lei che si sta occupando di Novi trasformando qualità e quantità di ogni singolo segmento del già complesso circuito della comunicazione
Dalle forme più elementari di percezione consumo quelle più sofisticate di organizzazione e produzione
Questo è lo scenario in cui come sindacato dei giornalisti RAI come professionisti dell'informazione come operatori di un servizio pubblico
Scegliamo di collocarci di articolare spezzoni di un progetto che offriamo al dibattito congressuale del sindacato come terreno di confronto e verifica delle la ragioni della nostra professione della nostra identità sindacali l'obiettivo è quello di definire un progetto dicevo un progetto di identificazione del servizio pubblico radiotelevisivo un'idea di come oggi sia possibile è necessario assicurare al Paese un modello di impresa comunicativa efficiente e competitiva democratica funzionale allo sviluppo di tutti
Un progetto che dia al sindacato dei giornalisti una bussola con cui navigare in un mare in cui acqua orizzonte si mescolano e tutto diventa più difficile contraddittorio
Dove le stesse regole sindacali quelle classiche quelle di sempre devono reggere l'esame della complessità
E dove ci si tocca ma proprio ci toccano possediamo come vezzo come pure lo sfizio di qualcuno
Ci tocca essere parte di un processo di riorganizzazione che investe la Rai la nostra azienda all'interno di un'articolata Easy Mo sistema delle telecomunicazioni
Questa che accennavo e già un pezzo della nostra proposta della nostra identità
Cioè il fatto che come giornalisti RAI scegliamo di qualificarci con una proposta programmatica che permetta al servizio pubblico di recuperare immagine funzione forza propulsiva nel sistema radiotelevisivo europeo non vogliamo prolungare il derby Roma Lazio RAI Fininvest all'interno di questo mercato perché questo mercato sta finendo queste il primo punto che poniamo la discussione
Cerchiamo di fare una proposta e Dio sa quanto sarebbe più comodo navigare oggi a vista avendo per orizzonte solo la propria trasmissione o peggio la propria indennità di conduzione
Perché come sindacato di giornalisti del servizio pubblico siamo parte siamo corresponsabili per legge
Della comunicazione che produce siamo che per legge la legge istitutiva dell'ordine alla definisce come un prodotto collettivo
E perché ogni regole diritti autonomia e sono materie che seriamente si possono identificare solo se capiamo oggi chi può produrre e chi consuma cerchiamo di fare una proposta collocandolo in un guarda in quanto di grande competizione internazionale
Perché queste già ora la realtà strategica con la quale si confrontano tutti i gruppi che oggi alla RAI contenderanno pubblico e risorse
Un progetto dunque per stare nel tempo per scontare come sindacato e come professione per riuscire a parlare fuori dal perimetro dell'azienda per togliere la peculiarità delle grandi tendenze che vedono la comunicazione come asse centrale del concetto stesso di sviluppo oltre che materia fondante del nuovo assetto di poteri costituzionali
Che sta prendendo forma nella nuova realtà politica del Paese ma quanto costo alle imprese italiane alle aziende alle fabbrichette la scelta di trent'anni fa del sessantaquattro
E quanto può costare oggi la scelta di un sistema che le comunica che Ivo subordinato e del perito queste la domanda di partenza scusa un momento Michele di chiedo per cortesia
In sala si sta seduti e si ascolta chi vuole invece di battere può andare fuori dall'aula
Per favore
Scusami il punto di partenza che ci permette di sgombrare il campo da ambiguità opportunismi e reticenza interessate non può non essere che la crisi della RAI
Una crisi strutturale di prodotto e di processo di Webber o gli analisti di impresa una crisi profonda che trascende la congiuntura politica che non inizia il ventisette marzo del novantaquattro la cui drammaticità rende strumentali o semplicemente risibili le polemiche di queste ultime settimane
Attorno a questo o a quell'atto degli amministratori soprattutto se a farle queste polemiche e chi vuole fissare una data addirittura un'ora precisa per l'inizio della crisi le sedici e trenta dell'otto agosto del novantatré questo per qualcuno sarebbe l'ora X in cui si sarebbe consumato il misfatto che avrebbe macchiato un'azienda sino allora vergine sana
Purtroppo la realtà è molto più serie drammatica la RAI da tempo da molto tempo non ha più una sua piena economia è proprio l'autonomia economica
Come la stragrande maggioranza dei grandi network internazionali peraltro nessuno dei quali si regge solo su pubblicità Ocaña
La RAI non dispone più di una produzione aggregante e percepita come centrale nel Paese
La RAI non riesce a ricostruire un rapporto riconosciuto con il senso politico di questo Paese questi sono i tre punti sono queste le ragioni che ci spinsero come Usigrai già l'anno scorso ad avviare un dibattito vi ricordate
Il convegno dell'Ergife le nostre proposte sul piano editoriale contro la piccola tripartizione e saprebbe davvero interessante andare a rileggersi alle soprattutto dopo le critiche al piano triennale dell'azienda avanzate dal ministro Ferrara
Nell'autunno scorso provammo a mettere all'ordine del giorno proprio la crisi strutturale di questa Italia
La necessità che questa azienda doveva cambiare pelle come servizio pubblico per poter recuperare risorse energie immagini per ritrovare una missione un mercato ponemmo soprattutto il problema dello smantellamento della tripartizione di un modello concorrenza interna nella televisione FIAT le reti generaliste sovrapposte Conte ready to poi e sostenemmo che di fronte a un nuovo mercato della comunicazione e questo è l'altro punto dobbiamo aver dico verificare se vere un mercato segnato da un'offerta abbondante
Frammentata multinazionale usammo allora parlarne fra gli sberleffi già di un'offerta multimediale la RAI doveva ricomporre l'identità del suo marchio produttivo realizzare una spiccata complementarietà fra le sue clienti puntare con tutte le sue forze al primato nell'informazione
Perché un servizio pubblico che non poggi su un primato nell'informazione
Può solo patteggiare i tempi della sua immaginazione
In autunno queste banalità furono accolte da un fuoco di sbarramento impressionante
Chi oggi senza pudore o senso del ridicolo reclamo una Gaia efficiente compatta non tripartite lottizzata allora si aggirava per i viali di Saxa Rubra minacciando sacrifici umani contro chi voleva violare affidamenti teologici qualcuno parlava del tempio della cristianità che veniva violato si disse e dall'altra parte qualcuno chiedeva ma chi guarderanno le masse di diseredati di tutto il mondo se scompare il l'edizione del mio telegiornale
Questi è un i livelli del dibattito che ci si contrapponeva
Qualcuno invece devo dire con grande coerenza allora come oggi continuava a ripetere che se ne faceva un baffo della multimedialità importante va lasciato il suo pezzo di palinsesto poiché agli americani gliela faceva vedere lunghi
Noi oggi ci permettiamo di rimettere al centro del dibattito quella scelta
Cioè la questione di una nuova identità unitaria della produzione del servizio pubblico ricomposizione in termini di progettualità innanzitutto rendendo complementari e sinergici linguaggi magazzini abitazioni
Le composizioni in termini d'impresa rendendo governabile programmabili centri distese flussi di risorse i segmenti operativi oggi spezzettati e contrapposti Indian Ducati concorrenti
Questo è il punto debole del piano triennale
Questa impostazione ci sempre essenziale per il rimodellamento dell'impresa
Un rimodellamento che dovrà fare i conti con una vera e propria alluvione televisiva e moltiplicheranno Offerta innalzando gli standard produttivi necessari a rendersi visibili
E davvero stupefacente vedere oggi certi giganti nostrani della comunicazione non essere nemmeno sfiorati dalla bufera che sta sconquassato del mondo della comunicazione in tutta Europa
Chi vi parla può essere persona dall'immaginazione fervida dalla personalità fragile suggestionabile
Ma vi devo dire che non riesco a farmi una ragione di come mentre si saldano a pochi chilometri da luglio
Alleanze fra i grandi gruppi televisivi le grandi compagnie telefoniche si inviano fa appelli ti si posano cambi si offrono reti Sipa
Per far transitare canali tv si annunciano prossime trasmissioni in italiano di programmi informativi e di intrattenimento via satellite insomma mentre accade tutto questo l'unica risposta è sì va bene ma io quando vado in onda
Così come trovo allarmante che mentre il gruppo dirigente della Stecca finalmente stanato dalla sua torre d'avorio e di bollette telefoniche annuncia che sta studiando un intreccio è successo ventiquattro ore fa da Telecom Italia Calì
Per la costituzione di un grande polo della comunicazione multimediale in grado di misurarsi sulla scena internazionale e soprattutto in grado di fronteggiare la concorrenza internazionale che arriverà in casa nostra
Il governo passi le notti insonni per sciogliere il nodo dei professori
Piuttosto invece che misurare i termini di un mandato di una missione da dare l'azienda il servizio pubblico rispetto alla quale allora sì si poteva anche decidere e questo gruppo dirigente non era adeguato
Insomma il mondo cammina quote attorno alla RAI e in RAI si gioca sempre lo stesso gioco quello della spartizione
Consentitemi pochissime cifre per dare una ragione a questo ragionamento la quasi totalità dei network televisivi oggi lavora sulla digitalizzazione del segnale tv
Questo significa che la televisione tutto quello che finora abbiamo inteso per televisione quello che abbiamo visto nel video sta assumendo una forma non mi dica che gli permette di mettersi in fila e farsi veicolare sulle reti via cavo insieme ad altri progetti e prodotti mo'digitali
E non si tratta solo delle mitologiche fibre vecchiotti ci sono anche le più artigianali ma onnipresenti ma letti Seat il cavetto diranno
Nel mille novecentottanta negli Stati Uniti il cavo valeva il ventitré per cento del mercato dieci anni dopo era già al sessantadue per cento nel novantacinque in Europa saranno già sessanta milioni di case ma collegate via cavo comunque intense
Contemporaneamente si sta sviluppando il sistema satellitare
E grazie all'integrazione con la tecnologia digitale permette la trasmissione di un numero pressoché infinito di canali TV molti dei quali tradotti simultaneamente nella lingua del Paese dove diretto il programma
Nel novantacinque fra pochi mesi dunque con la messa in onda del nuovo satellite Astra avremo disposizioni altri centoquarantaquattro canali televisivi da aggiungersi ai trecento che potenzialmente sono già disponibili
Questo e quanto accade sopra di noi ma anche intorno a noi ma ci si sta dando molto da fare
In pochi mesi la geografia dei grandi network televisivo è stata sconvolta da grandi attività di alleanze e integrazioni sempre di più pezzi di società televisivi entrano in compartecipazione con grandi gruppi telefonici
Che hanno le reti di distribuzione e soprattutto i capitali e con le menzogne americane che hanno i magazzini di finti altra materia prima che cominciasse a Seggiano
Proprio nei giorni scorsi francesi di France Télécom e i tedeschi di Deutsche Telekom hanno realizzato un gran colpo l'acquisto dell'americana Sprint una società di grande tecnologia e soprattutto di notevoli risorse finanziarie
E permetteva agli acquirenti un grande salto in grado di poté cave buona parte del mercato televisivo europeo e dei singoli mercati televisivi nazionali
In questo quadro la calle ferma attardata senza strategia
Deviata dall'errore dell'alta definizione con cui abbiamo perso tempo e denaro invece che puntare la digitalizzazione della televisione il cui brevetto tra l'altro alla base uno studio elaborato
Proprio dal Centro Ricerche RAI di Torino gran parte del quale oggi adibito a magazzino merci queste sono le Follie per le quali interi gruppi dirigenti quelli prima dell'otto agosto del novanta tre andrebbero perseguiti rispetto a questo snodo la RAI deve cambiare radicalmente il suo progetto editoriale in pochi anni avremo un'Offerta in Italia di canali satellitari valutabile in almeno cinquanta canali tv
Contemporaneamente i giganteschi investimenti della TV via cavo punteranno i settori più pregiati della tv interattiva dove ci saranno servizi ad alta redditività
L'insieme di queste due tendenze tenderà a soffocare la televisione tradizionale in Italia c'è troppa televisione gratis si dice
Certo ci sono troppe reti generiche che offrono programmi via etere ebbene questi programmi saranno tagliati insidiati non resi più accessibili ai network italiani
Già i magazzini dei film sono stati congelati e difficile comprati
La RAI in un anno trasmette solo lei tre mila sim contro una produzione mondiale di mille cinquecento è chiaro che il sistema non si può più mantenere da solo
I magazzini sono sempre di più difficile accesso poi c'è da valutare la quantità dell'Offerta dicevamo almeno cinquanta canali disponibili nei prossimi due anni
Con costi di ricezione satellitari ottavo le antennine che costeranno sempre meno
Il mercato italiano sarà sempre lo stesso la scelta dei telespettatori sarà uguale a oggi si sceglieva sempre la Rete si seguiranno le abitudini settimanali o piuttosto non si verifica non si verificherà quanto è già accaduto altrove
Dove sì stata dico delineando un'offerta è un consumo televisivo che per certi versi assomiglia a quanto sta accadendo nel nostro paese nel mercato della radiofonia
Ma ma dove si sta che dico dove c'è un da un punto di grande similia Anza con quanto c'è nella televisione altrove c'è un'altra offerta e la specializzazione dei prodotti
Questo ma ci permette di prefigurava e già oggi quali sono le possibilità per ciascuno di noi di costruirsi il proprio palinsesto quotidiano
Penso dico pescando in ogni rete il prodotto del momento facendo emergere una segmentazione diffusa della richiesta una parcellizzazione del mercato che assumerà una fisionomia inizia a piccole cellule di bisogno
E fantasia tutto questo fanta televisione o il servizio pubblico ha il dovere di misurarsi con queste tendenze misurarle trovare il modo per collocarsi all'interno di questa antica un nuovo scenario
Proprio in quanto servizio pubblico proprio per assicurare la massima autonomia produttiva questo Paese
Oggi l'occasione ci viene dalla riorganizzazione dell'intero sistema delle telecomunicazioni nazionali
Si è costituita la società ma per le comunità una conglomerata che a differenza delle consorelle francesi e tedesche non ha al suo interno un proprio segmento televisivo
Noi crediamo che la RAI debba vere come priorità d'impresa e di servizio la realizzazione di un intreccio azionario con Telecom Italia e specificatamente con la sinistra
Per la realizzazione di un vero e proprio segmento multimediali italiani finte che rilette telefoniche rete radiotelevisiva via internet l'obiettivo immediato sono i tre canali tv che da subito la Cité in grado di veicolare con la propria gente chili utilizzerà e per fare che cosa
Anche questa è una banalità l'ennesima di quelle che ma poniamo al dibattito i canali via cavo si fanno una peculiarità sono dico sono bidirezionali
Una risorsa straordinaria cioè possono inviare immagini e riceveva richiede richieste come usare questa risorsa ci sembra straordinariamente pertinente la riflessione accumulate in questi anni proprio dalla terza rete tv
Un palinsesto modulare
Che per larga parte del giorno abbia funzione di servizio con la tv interattiva il servizio è davvero una cosa seria e delicata mentre per le altre ore sia luogo di dialogo con i telespettatori su programmi di grande particolarità e qualità
E poco più di una suggestione attendiamo dagli esperti di sapere perché questo non si può fare
Dicevamo all'inizio che la crisi della RAI è in gran parte anche conseguenza di una strutturale congiuntura economica negativa
I flussi delle risorse canone pubblicità sono largamente insufficienti rispetto alla qualità e alla quantità del Nuovo Mercato anche per solo una parte dei compiti che abbiamo citato prima
Quattro mila miliardi servono a malapena tenere in esercizio quello che c'è e quello che c'è non basta
L'azienda ancora lo spessore finanziario di una società monopolista chi agisce in stato di quiete per gestire una rendita di posizione
E pare stravagante come all'esame del piano triennale della RAI da parte di un governo che trasuda cultura d'impresa non sia emerso con forza la denuncia dell'inadeguatezza del capitale sociale della RAI
Evidentemente il rafforzamento strutturale dell'azienda non è la priorità contabile del momento
Dicevamo dunque l'assoluta sproporzione della platea finanziaria cui può rivolgersi la RAI cui compiti della nuova competizione internazionale
Ma c'è anche una ragione di debolezza più di fondo canone e pubblicità sono due categorie economiche in deperimento a prescindere dallo utilizzò
Tutte le più accreditate previsione di medio e lungo termine di mercato
Ci fanno sapere che nei prossimi anni il gettito pubblicitario stava largamente in discesa e comunque segnerà incrementi al di sotto dell'indice dell'inflazione
Il canone a sua volta per ragioni di culture sistema maggio economico in generale difficilmente potrà essere ulteriormente aumentato per rincorrere i nuovi impegni
Per queste ragioni la Rai va collocato in un circuito d'impresa più vasto dove nuovi e più funzionali siano i flussi di risorse intercettabili
Dove il travaso con le risorse del sistema della telecomunicazione permetta investimenti massicci adatti
Oggi la comunicazione non si paga solo con introiti del vecchio Bottas Sting oggi sono un sistema economico integrato in grado di sviluppare indotti finanziari di grande respiro può adottare il gruppo multimediale italiano di risorse adeguate
Per questo è necessario indispensabile che la RAI trovi il collegamento con la STET
Ci sono poi ragioni di natura diverso politico culturali che rendono oggi forse meno tollerabile la possibilità di accumulare indifferentemente risorse di mercato come la pubblicità e risorse di servizio come il canone
Non si tratta qui di piegarsi ad una polemica che nasconde la capacità della concorrenza per la quale most UA vitamina per cui meno pubblicità la RAI più ne viene a me soprattutto se rimane in vigore la legge Mammì
Vogliamo qui coglieva un'altra provocazione che anche uno stimolo in un nuovo mercato frammentato confuso alluvionale
Dove la produzione ha innanzitutto il problema della propria identità e visibilità non potrebbe essere un vantaggio a vere oasi di prodotti differenziati anche per il sistema economico che mi sorregge
Discuteremo dopo nel capitolo della struttura aziendale come fare incerto è che è importante recuperare il servizio pubblico il valore aggiunto del proprio essere servizio ad esempio nell'informazione e nell'educazione nella produzione sperimentale di qualità
Grazie a un finanziamento esclusivamente via Canonica che rappresenti quello il patto di trasparenza fra la RAI e la comunità nazionale
Questo sarebbe un arricchimento questo non significa abbandonare l'intervento nel mercato pubblicitario significa renderlo collaterale finalizzato ad offerte particolari di produzione standard di confronto con la concorrenza
In questo si può pensare ad una separazione dei due canali di finanziamento rendendo espliciti sbocchi e finalità delle entrate che andrebbero ancorate alle diffide alle diverse missioni editoriali eppure chiamata l'azienda nel suo insieme
Poi c'è un altro problema che riguarda la questione in generale del mercato pubblicità questo è il paese in cui il costo contatto il costo dello spot è il più basso d'Europa Pertini
Perché questo è l'unico paese in Europa che non ha una legge anti dumping sugli spot
Perché la Sipra la concessionaria della RAI ha accettato una politica di cartello con le concessionarie private che hanno ridotto avvilito mortificato il mercato pubblicitario
Questo è un altro terreno su cui andare a verificare l'identità pubblica della carie
Una RAI che si avvia al tornante tecnologico e finanziario quale quello che ipotizziamo non può non mutare radicalmente pelle a cominciare dalla sua struttura societaria
Crediamo infatti che sia ora indispensabile dare rilevanza autonomia individualità gestionale
Ad ogni tipologia produttiva estendendo il perimetro dell'azienda dalla DG Dossetto di un'anomala S.p.A. come adesso in cui tutto si mescola e nulla si controlla ad un vero e proprio gruppo articolato funzionale da una parte andrebbero concentrate arricchite le funzioni strategiche di direzione e posizionamento sul mercato multimediale dall'altra andrebbero liberate risorse professionali e finanziarie dei vari segmenti produttivi che compongono l'offerta del servizio pubblico
Quella cui pensiamo il modello della ultimo un modello che deve basarsi sulla società madre che centralizza i la grande strategia dei messaggi e la politica macroeconomica all'interno del più complesso sistema multimediale disegnato da Telecom Italia
Da tempo si discute di holding RAI negli ultimi tempi abbiamo rivisto proposto il sistema anche nel piano triennale del consiglio di amministrazione
Ma a differenza di quanto ci è parso di capire da quel progetto ancora tutto in fieri noi non prevediamo una holding con una grande testa che accentra in produzioni e servizi pregiati per decentrare invece nelle controllate le parti ritenute marginali eventualmente Nuclear li Succiso in successive dismissioni piuttosto riteniamo adeguato un modello che individua corpose società operativa sulla base delle filiere produttive quali la informazione ed educazione da intrattenimento RAI Radiotre Cable
Eccher Vittorio queste dovrebbero essere le società controllate da una holding strategica
In grado di offrire sul mercato multimediale per operazioni di sinergia ad esempio la RAI Cable potrebbe realizzare un'intesa con Stream la società multimediale della STET
L'hai produzione potrebbe cercare soci all'estero per trovare a buon mercato mi commuove risorse magazzini
Ma tutte ludico ma tutto questo tecnologie risorse il sistema dico societario a che cosa deve servire e soprattutto Pertini
Gira e rigira ci troviamo sempre al punto di partenza balzo Oni Asciano hanno tracciato il quadro dei valori delle regole per le quali il servizio pubblico funziona e serve alla democrazia
Vorrei Lippi riassume sinteticamente i terreni su cui tutto questo si deve esercitare lo abbiamo detto all'inizio il servizio pubblico radiotelevisivo non è dato se non come luogo del primato nell'informazione nazionale
Questo significa lo affermammo già nell'autunno scorso
Che la RAI deve costruire un modello di impresa in grado di assicurare il controllo più diretto e ravvicinato possibile con le fonti di informazione tutte le fonti da quelle dell'attualità quelle della formazione è quello dello Stato
La RAI deve essere in grado di offrire al Paese a chi lavora le aziende il più rapido e trasparente accesso al grande mercato internazionale dell'informazione con la massima autonomia possibile
Questo significa pagare i modelli organizzativi per raccogliere informazioni prima e meglio degli altri non per trattare informazioni al Tour significa misurare gli investimenti con l'obiettivo della presenza sulle fonti rivolgere l'apparato aziendale alla alla competizione con l'ambiente esterno
Un primato di informazioni e divisioni la RAI anche il luogo del pluralismo delle visioni delle testimonianze dei commenti
Questa deve essere la base del nuovo Patto per il Paese
Secondo punto il territorio la RAI deve essere con maggior completezza e organicità la rete in grado di collegare intero territorio nazionale d'appunto appunto
Queste l'altra grande risorsa che ci rimanda il mercato multimediale internazionale
La speranza di autonomia e di sopra e di sopravvivenza sul mercato e di chi è in grado di presidiare il proprio locale il proprio ambito locale rispetto all'alluvione di immagini informazioni internazionali
La RAI si guadagna su questo terreno il suo i galloni di servizio pubblico assicurando intanto alle comunità locali più mezzi e spazi per comunicare sulla scena internazionale chi tende ad omologare il locale
La RAI deve essere il megafono delle Regioni delle grandi città delle cento Province ma non basta
La RAI deve essere anche un volano economico rispetto al mercato pubblicitario non confiscando Roma attivando la livello locale
Rispetto ai servizi delle imprese che analizzando i servizi dedicati gli spetti al mercato finanziario sollecitando anche partnership con soci privati per la gestione di intervento nell'ambito locale
Questo significa che le sedi RAI devono diventare delle subagente locali in grado di raccogliere e distribuire in nuovi servizi telematici pensiamo ad esempio alla regionalizzazione di Televideo
Ai servizi diretti agli utenti dal traffico al meteo Alcamo
Questo non dovrà modificabile vuole collocazione delle redazioni che saranno la presenza della Rai nazionale sul territorio le cellule della rete globale
Terzo obiettivo la terza missione oltre informazione locale è l'innovazione tecnologica di cui abbiamo parlato prima
Il dibattito di qual era il
Si immagina parte sempre dalla coda ossia dei contenitori finale quanti canali quante reti quante testate
Noi invece già all'Ergife lo dicemmo vogliamo partire dei prodotti cosa serve al Paese quale produzioni sono indispensabili e questo è il vero centro della questione
Da quanto abbiamo detto finora si ricavano alcune conclusioni operative innanzitutto la RAI deve poter disporre di una grande rete territoriale una rete che colleghi esso spinga le produzione degli ambiti locali
Per questo il modello tedesco ci pare un riferimento su cui riflettere non mancherà il solito Pierino che ci spiegherà che la Germania non è l'Italia di solito poi è lo stesso che su altre questioni invece ci dice che l'Italia e il Giappone e gli Stati Uniti
Prete per tranquillizzarlo diciamo che non vogliamo nessun imitazione pedissequa vogliamo però investire in comunicazioni serbatoi di diversità che esprime questo Paese
Una grande RAI un grande istituto di garanzia di pluralismo e anche un grande collante del Paese in grande
Di lavorare sulle diversità bisogna procedere verso una rete consortile frutto di titolarità diverse realizzata a partire da queste diversità locali
La RAI deve avere poi almeno una grande rete generalista
In grado di transitare anche via satellite come vetrina internazionale della produzione italiana una grande Rete dove si intrecciano le produzioni di servizio informazione culturale scelte sperimentali e produzione di mercato di intrattenimento
La RAI deve almeno veri almeno due Circuiti via cavo due Offerte segmentati dirette comunitari nicchie di mercato
Pensiamo alla progettazione immediata di due canali
Da far transitare sulla Rete Sipra già disponibili da questo momento questo è il vero valore aggiunto la RAI deve realizzare proprio come servizio pubblico immediatamente questi due ceffoni pensiamo come interlocutore agli enti locali all'impresa e alla scuola ai prodotti informativi e formativi selezionati su richiesta
Questo è il punto di passaggio il salto di qualità su questo si può aprire un ragionamento su un nuovo canone di programma insomma che può allargare ed estendere lo spettro delle risorse che può avere la RAI
Infine la Radio la radio deve essere ed è di questi giorni alcune conferme sulla giustezza del tipo di riforma che noi chiedemmo e che non vediamo ancora applicata la riforma della radio ha dato forma un nuovo oggetto nell'ambito del servizio pubblico
Una radio impresa unitaria in grado di rapportarsi con lucidità mercato senza perdere di mira il primato nell'informazione
Ma ancora non vediamo con determinazione e lucidità questo tipo di realizzazione il nastro non sa ancora non è un servizio informativo di base per l'intero Paese ma solo una sequenza di Flash e la diversificazione ancora appannata da una ricorrente tentazione
Di salvare il la contrapposizione tra i vari spazi informativi sui tre canali
Tutte le indicazioni sull'evoluzione del mercato radiofonico ci fanno intendere invece che nei prossimi anni avremo un'abbondanza di emittenti specializzate target utilizzati in maniera esasperata
Sarà impensabile conquistare ascolti di larga maggioranza inoltre innovazione dico degli apparecchi proprio della delle radio permetterà sempre più facilmente la costruzione di palinsesti individuali nella giornata
Dico con la sintonizzazione programmate simultanee
Con tipi tutti i cambi di emittente
Grazie ai meccanismi di sintonizzazione automatica come dicevo prima insomma entriamo nella fase dello zapping radiofonico per questo la radio pubblica deve assestarsi sul primato dell'informazione con una grande redazione
è un'offerta di ventiquattro ore di ius mediante una rete di contatto consultabile per levi spazi frequentemente nel corso della giornata
Questa implica però anche una piena autonomizzazione della radio come impresa con la Costituzione di un'azienda autonoma della radio in grado di adeguare dotazioni tecnologiche politiche e Dick scusate dico tecnologiche politiche di mercato politiche finanziarie al mezzo più flessibile in cui disponga la carie
Io mi rendo conto siamo ben lontani da un vero progetto ma siamo sicuramente più avanti dal dal livello della gestione dell'esistente quello che noi avanziamo una provocazione uno strillo e per un sindacato è anche una scelta culturale misurarsi con l'innovazione tecnologica non arroccarsi sul passato
Questo è il punto centrale che noi ma porremo al centro del nostro congresso
Questo prevede anche una rilettura di quello che è stato il nostro sindacato di quello che è l'Usigrai
Un'azienda
Insomma competitiva multimediale una struttura d'ordine pretende anche un nuovo sindacato un sindacato che rappresenti tutte gli e Progetti un sindacato forse ancora più articolato ancora più rappresentativo ancora più apprezzato col tessuto produttivo
è un modo ma ma per rendere il sindacato dei giornalisti per rendere Malù dico ma l'Usigrai quasi simile a come era la televisione però Songhua Enzo e peggio delle noccioline la odio ma non posso farne a meno
Grazie Michele adesso la terza comunicazione il professor Roberto Zaccaria
Colgo detto la successione
Io non faccio una insomma fasi di intervento perché in realtà molto delle cose sono già state dette io che ho un libro che non attraente non vi voglio leggere però voglio leggere una pagina un cioè otto righe di di questo libro
Non non è mio premio quindi è una specie di quiz insomma che che vi sottopongo
L'esigenza di soddisfare seduzione per l'interesse diffuso di tutti all'informazione
Alla cultura e allo svago
Esclude in radice che il servizio in questione possa essere governato parla del servizio pubblico
In base ho in conformità dei meccanismi visto istituzionali ispirati o condizionati più o meno rigidamente
Dal principio maggioritario nella sua espressione parte politica e partitica
La maggioranza politica qualunque sia la sua estensione il suo carattere e il suo colore
Non può vantare alcun diritto prioritario alcuna legittimazione particolare quanto al governo di un servizio pubblico
La materia degli interessi in questione deve costituzionalmente ritenersi sottratta
Almeno in suo in linea di principio e nel suo nucleo essenziale all'impero della regola maggioritaria
Sembrerebbero parole dice no
No sembrerebbero parola di Ciano ma non sono parole di Ciano
Queste sono tratte da un volume il servizio pubblico radiotelevisivo mille novecento ottantatré quindi vedi Federico
Mi dicevano già prima
Organizzato dal Centro di iniziativa giuridica Pietro Calamandrei
Ambiente molto vicino all'attuale presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla RAI
Sono testualmente parole ma qui lo spirito complessivo e tutti gli interventi e in questo senso di Sergio Fois Sergio Fois è stato eletto ieri al Consiglio superiore
Della magistratura
Mi pare per lo schieramento di Forza Italia
Quello che voglio dire
E che in realtà
è il primo libro che mettono ho trovato ieri sera perché dove miriadi di corsa me stesso ecco e che in realtà fa un po'sorridere leggere queste cose no perché
L'affermazione la sicurezza con la quale si un certo patrimonio comune che in altri Paesi
Si considera acquisito voglio dire e che in fondo anche nel nostro Paese era acquisito qui Barzoni è andato a scomodare la Corte costituzionale del settantaquattro a questo principio che voglio dire questo illustre costituzionalista sosteneva era diciamo undici anni fa
E lamentava il fatto che la commissione parlamentare potesse avere addirittura dei poteri perché diceva il governo non se ne parla neppure ma anche la commissione parlamentare dove vige una logica maggioritaria può condizionare diciamo la purezza della gestione del servizio
Allora questo è questa eccitazione doti al mi sarebbe a dire che è difficile che oggi noiose ascoltato le relazioni di diciannove e Di Michele Mezza oltre l'introduzione dei dei ribaltoni con l'interesse straordinario perché veramente
Si ricava una costruzione
Completa diciamo di quello che può essere un modello di sviluppo istituzionale
E anche dal punto di vista imprenditoriale del servizio pubblico
Però noi dobbiamo interrogarci se come dire questi che sono Progetti
Vuole dire di abbigliamento sofisticato siano proponibili quando in realtà mancano gli elementi fondamentali
Della politica istituzionale su quest'argomento cioè l'unico punto che era stato affermato che era questo della autonomia del servizio pubblico nei confronti del Governo che era diciamo un principio cardine
Questo stesso
Oggi difficile prescindere dall'attualità mentre si parla viene rimesso in discussione ma io vorrei dire questo sia ben chiaro
La politica istituzionale in materia di informazione
Non vorrei che apparisse una responsabilità di questo governo cioè nel senso
C'è una bella collezione di responsabilità nella politica istituzionale sul terreno dell'informazione dei governi precedenti questo voglio dire sarebbe tutto scorretto non riconoscerlo io insieme ad altri colleghi ho concluso un lavoro poco tempo fa e voglio dire questo viene fuori in maniera chiarissima
L'unica cosa che oggi fa un po'tristezza
E che il primo atto diciamo il primo atto formale primo atto formale
Perché gli altri in fondo erano atti di Indirizzo diciamo manifestazione di volontà nel primo atto formale che se non c'è questo governo paradossalmente riesce a scavalcare in un colpo solo diciamo anche gli errori dei governi precedenti perché nel decreto che noi abbiamo sottomano non so poi se verrà firmato non firmato qui stamattina ci stiamo rincorrendo con queste interrogativi voglio dire e diciamo ci sono tali errori di grammatica tali errori di grammatica
Che riesce perfino poco credibile perché c'è un parquet stati commessi cioè voglio dire bastava dire cioè dei professori andavano a casa alla fine del novantaquattro anticipando il loro allora scadenza di un anno ed era difficile in termini formali dire qualche cosa mentre si è costruito meccanismo Complesso del pasticciato
Nel quale evidentemente hanno anche se il presidente non firmasse il il decreto e qui poi qualcuno non sa se augurarselo meno perché naturalmente il decreto per una certa parte non va assoluta
Ecco io sinceramente credo che si potrebbe
Impugnare più di un aspetto di questo decreto cioè io credo questo che se noi crediamo le istituzioni se sosteniamo l'incostituzionalità
Voglio dire essendo un ministro delle Poste fa un decreto
Vistosamente illegittimo e probabilmente anche in contrasto con la Costituzione voglio dire il giorno dopo si impugna questo decreto secondo me fanno male professori andarsene via
Oggi di fronte a questa eventualità perché delle due l'una che il governo non li amasse penso che l'avessero capito a prescindere da questo decreto mi pare che non ci fosse bisogno di tanta sensibilità per capire questo
Ma adesso che il governo interviene in un certo modo andare via secondo me prima di essere mandati via significa precludere la possibilità della reazione istituzionale che quello di impugnare il decreto del ministro delle Poste davanti al TAR chiedere la sospensiva e impugnare in via costituzionale per due per
Dionisi perché viola il principio di autonomia da servizio pubblico e perché forse configura di conflitto di interessi e allora dico non dobbiamo fare dei gesti eroici ma bisogna nei momenti drammatici e questo è un momento drammatico
Vorrei dire conservare
Una lucidità assoluta pensando che ce ne saranno altre Mary momenti drammatici e quindi bisogna secondo me reagire con i con con le strade istituzionali quindi questo è il primo la prima considerazione ne faccio tre
La seconda
Si ricollega a una a un'osservazione che faceva falso nella sua introduzione
Mi pare se non l'ho colta male ma comunque è ricorrente quindi se tu non l'hai fatto in questo spirito
Me l'ha mi consente di forzarla tu hai detto tutto sommato
La politica istituzionale sempre solo discorso che noi stiamo facendo nel settore dell'informazione e che abbiamo fatto anche negli anni passati voglio dire perché ci sono dicevo responsabilità non che si che sono di questo momento soltanto
Beh è una politica istituzionale che ci porta quasi nella dimensione di alcuni paesi sudamericani cioè nel senso c'è una sorta
Diciamo di avvicinamento a questi modelli
Io su questo sorrido sempre perché in realtà una volta che io dissi a un a un professore
Collega sudamericano argentino mi pare o o brasiliano dico guarda che
In Italia
Succede spesso insomma che quando le insomma si fanno dei pasticci insomma noi facciamo questo parallelo quei modelli sudamericani di semplice mi sembra anche ingiustificato in fondo ci son tante cose che funzioni
Lui risponde sì ma guarda non ti preoccupare dice insomma perché in fondo anche noi quando da noi qualcosa non funziona cioè se per caso noi facciamo riferimento alle repubbliche banane nere del Centro America quindi praticamente ciascuno a qualcun altro sul quale scaricarsi
Ecco io ora mentre parlava Barzoni e pensando poi all'intervento di Michele Mezza tutto proiettato sulla dimensione diciamo imprenditoriale diciamo del modello organismi organizzativo pensavo ma non sarà più un caso di fare riferimento al Sudamerica forse di possiamo direttamente passare dal Sudamerica le repubbliche banane nere perché mi pare tutto sommato ne facciamo anche un'opera concettualmente più corretta ma parte a parte le battute
Ecco voglio dire cento qui
Il problema delicato è che
Tutte queste impalcature tutte queste impalcature rischiano di non reggere
Se non ci rendiamo conto che su questa materia che è materia costituzionale ecco diciamo chiaramente un'altra cosa io credo che sull'informazione in questi quindici anni
Ci sia stata una una sorta di modificazione costituzionale diciamo sotterranea non si è modificata la Costituzione ma di fatto non realizzandosi gli adempimenti dovuti in materia informazione il nostro paese ha realizzato una sotterranea modificati costituzionalità
Oggi bisogna ripristinare questi principi ecco già ripristinare questi principi
Io credo che è giunto il momento ecco
Presidente del Senato si lamenta si lamenta che non c'è la possibilità di governare
E dice bisogna sciogliere il le Camere ancora prima di avere cominciato a governare
Io vorrei dire no laddove il Governo deve governare
Compreso anche diciamo gli interventi urgenti che deve fare ecco li faccia
Ma sulle questioni di natura costituzionale
Ecco secondo me il fatto
Che al Senato ci sia una maggioranza risicate non ci sia la maggioranza costituzionale è un fatto positivo per dire che si deve procedere in qualche modo insieme cioè si deve cercare un denominatore comune
Cioè nel senso che questo gol quel diciamo questa legislatura ha dato alla maggioranza una diciamo una maggioranza politica governativa non gli ha dato la maggioranza costituente
Se vuole procedere sul terreno costituente deve trovare un'intesa più ampia ma mi pare che sia un punto importante ecco allora proviamo a vedere io credo che nella relazione di Ciano nietzschiano e su questo io vorrei dire alcune cose chiudere
Ci siano molti elementi molti elementi di Corciano perché quella di Michele Mezza voglio dire in qualche modo va oltre come dire presuppone che le cose che ci hanno dice siano fatte
E dice poi a un certo punto quando insomma abbiamo di che bere e mangiare possiamo anche pensare a come ci ad abbiniamo i ecco certo voglio dire e sconsolante come hai detto noi continuiamo a fare avere un progetto governativo sul satellite che fa praticamente materiale d'antiquariato perché nessuno più prende in considerazione non abbiamo nessuna politica ricordiamo ancora l'errore storico di la Malfa quando ritardo all'ingresso del colore ma questo voglio dire e tutto è tutt'altra materia lo ricevo ci sono alcuni principi
Principi che possono essere realizzati voglio dire che secondo me sono principi comuni voglio è che io credo che se non gli abbia in gran parte legati quindi io commetterei un verdura ripetizione se tornasse su quelli
Però due Stati o tre sottolineature vorrei farle
La prima riguarda il discorso dell'organo di garanzia ecco questo voglio dire questo dobbiamo ricordarci che apparentemente e l'ultimo problema no perché dice prima porsi pongono le regole poi si definisce l'organo di garanzia
Ecco nel nostro Paese in questo momento il problema dell'organo di garanzia in materia di radio televisione è il problema numero uno
è il problema numero uno scusate
Non è pensabile non è pensabile che noi abbiamo praticamente giocato visto che siamo in tema di di mondiali una partita a calcio senza le regole
Diciamolo e senza gli arbitri gli altri ha fatto gioco diverso dagli altri allora
C'è il planetario ma c'è il problema di fare questa autorità di garanzia guardate non importa non importa
Avere fantasia basta prendere il modello francesi un modello qualsiasi io vorrei dire scegliamo un modello qualsiasi di quelli che funzionano
Un modello in cui un organismo che non dipende dal dalla maggioranza ma che espressione un modello tipo Corte costituzionale che ma diciamo il modello francese già fatto diciamo che sia espressione o diciamo di garanzia abbia i compiti principali in questa materia
Sia il vero arbitro
Del gioco ecco io credo
Che questo stesso soggetto voglio dire quindi non è né Santaniello non è né il ministro delle Poste
Non è nella commissione parlamentare mai tutto questo messo insieme tutto questo messi insieme perché altrimenti è impensabile cioè qualsiasi cosa non funziona
A questo organismo voi pensate un secondo si fosse questo organismo potrebbe benissimo nominare questo organismo i vertici della televisione pubblica
Perché sarebbe un momento di garanzia non c'è un problema di dire che devono esteri presente le Camere poi se questi sono espresso dalla maggioranza non possono essere più dev'essere un momento di garanzia assoluto ecco
Anche alcuni aspetti tecnici io l'ho sempre sostenuto guardate è inutile che noi diamo l'autonomia al al Governo orari quando fu fatta la legge duecentosei non non siate soddisfatti solo il fatto che vengono nominati professore in un certo modo guardiamo il finanziamento
Perché in tutti questi anni la RAI ma anche prima è mica ora la RAI dipendeva dal potere politico non tanto per le nomine degli amministratori ma per il meccanismo di finanziamento del cannone
Per il meccanismo di finanziamento in generale
Non a caso adesso il nodo viene al pettine al momento in cui si dice non ci interessiamo più di come vengono nominati gli amministratori anche queste un po'ipocrisia
E si interessa di come vengono date le risorse ma se non è zuppa e pan bagnato voglio dire è chiaro che qui siamo sullo stesso livello
Allora se in questo momento diciamo tecnico diciamo riguarda il canone che riguardi un piano di investimenti che riguardi un piano triennale
Non fosse appannaggio giudizio della maggioranza del Parlamento del governo ma di un organismo tecnico ecco tra l'altro mi pare che la corte culturale tedesca non abbiamo visto ancora bene la sentenza per quello che abbiamo letto voglio dire ci hanno spiegato che ha detto che proprio anche su questi momenti dove c'è una discrezionalità tecnica deve esserci un organo gara di garanzia ecco se si fosse questo organo già il decreto oggi sarebbe più accettabile per ricevere il piano non è che viene esaminato da un soggetto come se io dovessi andare a fare l'esame da uno di marito io ti boccio tre insomma più che s'aveva da fare cioè mentre se io so che insomma o cinquanta per cento di possibilità di riuscire l'esame lo spento
Allora dicevo se noi avessimo questo organismo di garanzia anche un'eventuale meccanismo di piano di investimenti piano
Fatto esaminare da un organismo di questa natura sarebbe un giudizio accettabile ecco quindi voglio dire questo è un è un punto irrinunciabile guardate e credo che questo sia un punto su quali si faccia fatica a dire di no
Io non credo voglio dire la lega per tutte le dichiarazioni che io ho sentito non non so magari un pochino più evanescente la posizione di Forza Italia di Alleanza nazionale ma la lega ha detto chiaramente che su questo punto è favorevole quindi e mi pare che tutta l'opposizione sia su questo voto favorevole la questione la la questione del dell'autonomia del servizio pubblico
Allora
è inutile che noi diciamo tante cose ma autonomia Seveso pubblico vuol dire tre punti fondamentali i fili stabiliti per legge cioè non li deve stabilire uno capricciosamente un giorno si alza dice il servizio pubblico deve fare queste cose
Quindi essenzialità che il Fini siano stabiliti per legge al massimo per convenzione
L'autonomia della nomina degli amministratori e del problema che abbiamo di fronte l'autonomia dell'acquisizione delle risorse o comunque un giudizio di un organo imparziale laddove ci siano elementi di discrezionalità
L'Antitrust ecco qui un punto sul quale io vorrei mi pare che nelle relazioni precedenti si era posto il problema ma forse la risposta banche cercata io credo che noi oggi dobbiamo pensare
A dire chiaramente che l'antitrust va differenziata per mezzo di trasmissione cioè antitrust via reti terrestri via cavo o via satellite sono tre cose diverse non c'è la stessa Antitrust
Oggi il potere principale sulle reti terrestri
Su questi io credo che il principio sia di una rete ai privati e due reti al pubblico
Questo voglio dire mi rendo conto che sia difficile per un sindacato un sindacato RAI dire una cosa di questo genere in questo momento
Io credo che sia importante il principio il pubblico non è come il privato perché il pubblico è articolata al suo interno il privato no
Non deve esserlo è
Ma certamente noi dobbiamo restringere il numero delle reti questo lo dicono tutti insoluto quelle terrestri e quindi questo è giusto secondo me il criterio dell'uno e del due naturalmente l'altro intervento e questo l'ha detto al alla fine del suo intervento Michele Mezza riguarda la manovra pubblicitaria
Cioè Michele tu hai ragione cioè non abbiamo la normativa anti dumping sulla sulla pubblicità
Ma soprattutto la prima regola diciamo anti dumping è abbassare l'affollamento pubblicitario perché se noi accogliamo la abbassiamo la forme domiciliare abbiamo due risultati in uno
Ecco da un lato costano più gli spot là dove c'è l'ascolto e quindi a livello nazionale
Dall'altro le risorse affluiscono al sistema locale che in questo momento e il vero grande assente del sistema italiano ecco quindi questo è un punto secondo me è fondamentale dopo il fare anche le altre cose ma qui oltre all'Antitrust questo è un intervento ecco e io qui credo accerto qui ci sono dice il contrario trial Fininvest insomma non è pochino però voglio dire questo bisogna rendersi conto che è un intervento di sistema decisivo
Sul sistema locale
Io credo che parlerà prevede anche presidente Carraro perché parlerà di profili istituzionali
Ma poi c'è un problema di una della regionalizzazione ecco ora il problema è stato male impostato da sempre in RAI o regionalizzazione o Terza Rete
Voglio dire è una scelta che secondo me è suicida non si può dire o terza Reggio regionalizzazione io credo che bisogna prima affrontare il problema dell'Antitrust una rete i privati tre di pubblica poi dobbiamo costruire
A parte oltre a questo una modello locale
Che sia fondato su delle emittenti locali più forti quindi aggregate
Ed eventualmente nessun modello regionalizzato che può essere variamente concepito pubblico privato perché cambia molto se il pubblico presente al quindici per cento o al venti per cento o al cinquantasette per cento quindi voglio dire
Io vorrei perché la regionalizzazione non fosse
Nell'alternativa con la Terza Rete che non ha senso comune porre in questi termini
La regionalizzazione un problema a parte che va affrontato un problema istituzionale che riguarda l'esempio le Regioni nuovo Stato regionale che finalmente finalmente possiamo sperare io non ci credo tanto no possiamo sperare
Di vedere sullo sfondo a questo problema a questo problema e che non deve essere antitetico nella Terza Rete AN alle emittenti locali perché altrimenti non nascerà mai deve in qualche modo inserirsi come momento e come volano in questo sistema
Ecco io ho finito ho finito sul serio dicendo però che l'ultima cosa
Bisogna che qualcuno si preoccupi anche però dire di recepire la normativa europea cioè voglio dire Federico non so se l'ha detto ma però voglio dire era implicito
Noi abbiamo in in questi anni modificato la Costituzione e su questo voglio dire
è una cosa discutibile perché andrebbe detto alla gente che stiamo modificando la costruzione metro l'abbiamo modificata Daniela sotterranee queste discutibile
Però non credo che ci possiamo permettere il lusso di modificare anche l'ordinamento comunitario
Quanto meno perché lì contiamo un po'meno ecco ora io credo questo e come ho detto all'inizio quando si violano le leggi si va davanti al giudice
Anche in questo caso se si violano le norme comunitarie cioè se rispetto a dieci disposizioni comunitarie Noemi recepiamo due o tre beh voglio dire qualcuno potrà lamentarsi qualcuno potrà imprecare al destino cinico e baro ma qualcuno dovrà anche pensare che si deve andare davanti a un giudice perché altrimenti voglio dire i primi a non credere lo Stato di diritto siamo noi
E i giudici ci sono i giudici sono ci sono i giudici sia all'Aja ce la corte di giustizia e c'è anche a Strasburgo ricordate di che voglio dire sono diversi interventi mettiamoci intorno a un tavolo pensiamoci
Diciamo che ha interesse si muova ma voglio dire il diritto non è mica una cosa che ti viene a cercare a casa e voglio dire in lo vediamo in questi giorni va un pochino cercato insomma il destino va costruito ecco per non essere una repubblica barra nera il nostro destino dobbiamo costruire cielo grazie
Sul crack via
Poneva annunciata adesso appunto una serie di interventi che incominciano con l'onorevole Antonio Marano sottosegretario ministero delle
Buongiorno a tutti
Diciamo che ho seguito per circa un'ora di fare commenti di chi sia mi ha anticipato sul problema fondamentale e toccare quindi quello sul decreto che ieri è stato presentato dal Governo
Può essere criticato da parte nostra
Parlo in questo caso come lega soprattutto su quello che l'aspetto detti se voi avete seguito la nostra visione politica non abbiamo sempre detto
Il problema non può riguardare solo la RAI ma deve riguardare tutto settore radiotelevisivo e noi ci eravamo posti all'aspetto di commissariare la RAI infatti l'obiettivo è stato raggiunto
L'obiettivo dei professori che era quello di dire noi restiamo qui a difendere l'azienda non un nostro ruolo personale è stato recepito dal governo il governo ha fatto in modo
Che l'azienda RAI fosse salvate non venisse commissariata
Quindi voglio dire il problema fondamentale quindi il governo l'ha recepito il fatto che nomino restino ha presente a Camera e Senato dimostra che non c'è una volontà di andare a gestirla da un punto di vista direttamente del potere politico quindi questi due sono punti fondamentali oggi c'è una domanda da porsi
I professori devono dimettersi o no in rapporto a questo decreto
Secondo il mio punto di vista personale pur rispettando
Personalmente Demattè qualcun altro dico sì devono dimettersi perché ormai di fatto il piano triennale non è stato approvato dal governo
è stato salvata però la struttura aziendale RAI non è quello che noi proponevamo mai certamente la via di mezzo che il governo ha portato a termine non avevamo proposto un'altra cosa che se arrivasse fino a termine finale
Questa è la nostra proposta che amo sempre detto ma per quale motivo questo perché dicevamo non si può parlare solo del problema radio televisivo RAI senza vedere tutto riassetto generale dell'emittenza radiotelevisiva allora fatta questa premessa perché
Voi sapete noi collo siamo al governo rispettiamo logicamente quello che il governo dell'insieme propone qual è passato questo decreto ma nello stesso tempo abbiamo anche noi la nostra posizione specifica all'interno del governo qualcuno la recepito quello che abbiamo fatto in questi mesi di difendere non tanto
I professori che non era questo un obiettivo umana ma fare in modo che la RAI non andasse a essere
Demolita rispetto a quello che nel sistema del mercato
Qual è la proposta quindi questo caso parlo di una forza politica della lega
Sul nuovo riassetto
Io fino a tre mesi fa facevo l'editore radiotelevisivo
Ho fatto per dodici anni l'editore radio Pisicchio locale direttore di rete a vari consorzi quindi voglio dire ho sempre operato a livello di impresa privata sul problema dell'azienda
E ritengo che il problema non possa essere visto se prima non andiamo a capire quale dev'essere l'attuazione della legge Mammì dove finisce dovete iniziare la nuova dove siamo l'unico paese al mondo dopo vent'anni che non ha un piano di assegnazione delle frequenze
Questo ce lo dimentichiamo
Noi abbiamo siamo l'unico Paese che non c'ha una legge antitrust che indichi esattamente quali devono essere concentrazioni delle proprietà ma soprattutto un altro problema quello della pubblicità
L'anno scorso il pre ci fa Dario Rossin con l'interpellanza su un problema riguardante la sinistra
In quale io denunciavo che lassi bravo Bava i soldi alla e lo sapete per quale motivo
Perché la si farà quando faceva il contratto pubblicità risposte lei diceva che gli enti voi la RAI battibecchi anche quel popolo l'Avvenire L'Unità e quindi venivano prese una serie di miliardi Tamara e fatti passare ai giornali di partito questo bisogna ogni tanto ricordarlo che io ho dichiarato che la RAI non è stato solo un potere politico dei partiti è stato anche uno sportello bancario questo ogni tanto ci sono dimenticati
Vedete
Noi siamo stati De Matteo mi ha detto venti giorni fa be'però nonostante tutto voi anche se non avete avuto Poggio della televisione siete riusciti a diventare un partito forte e gli ho risposto sì ma immagina se non vi avevamo contro oggi dove avremmo potuto essere perché questo non dobbiamo dimenticarlo
Noi oggi non siamo al governo per andare a fare come vuole far credere qualcuno la resa dei conti questo non è un problema che ci tocca che ci vuole riguardano varò elogio che va rivisto un nuovo problema di cos'è veramente servizio il tema è servizio pubblico viene indicato non tanto su quello che trasmette un mezzo ma sul principio che uno paga un qualcosa e quindi viene dato un servizio il canone perché se non ci fosse il canale è inutile che parliamo di servizio pubblico quindi rapporto è il canone
Pagato alla RAI ai cittadini ne viene dato un servizio pubblico perché nel momento tale ch'io dico con emittenza locale o nazionale che fare venti per cento di informazione questo non è servizio pubblico
Chi mi dice che è meglio il telegiornale lite Lombardia di RAI tre eppure allettante lombardi e non prende il cane eppure fa anche quello servizio pubblico allora quindi va distinto il ruolo del servizio pubblico del rapporto a cosa fai
Ed entro nel concetto quindi di perché noi siamo per la precisazione della RAI perché secondo noi il problema del servizio pubblico non è possibile farlo committente nazionale la quale anche la pubblicità quindi allora indichiamo qual è il progetto benissimo
Noi in una legge che avevamo pro scritto un anno fa che non è mai uscita avevamo proposto che cosa prima di tutto la diminuzione delle reti generaliste qui che ha anticipato fatto ampio discorso su questo problema però è vero che siamo l'unico Paese al mondo
Che ha un numero così a trenta per cento i giorni al mondo sono Italia sentiamo indicare le concessioni e poi lasciamo perda di missione è fuori dal mondo abbiamo seicento televisione locale quando tutta l'Europa ce ne sono neanche ottanta quindi fa capire che c'è un sovrannumero eccessivo di offerta rispetto a quello che la possibilità di poter recepire da parte di tutti
Allora diciamo vanno ridotto il numero delle reti di servizio va indicato specificatamente sul rapporto di costo contatto e qui interrompo in quel discorso importante dell'aspetto pubblicità
Quindi noi già nostra proposta politiche due reti
Alla RAI due reti a Berlusconi
Due reti per Massimo ogni editore col massimo del venti per cento questa come fase intermedia perché fasi intermedie perché Facci oggi se avessi un foglio bianco scrivere una Rete una rete una retta ma c'è un problema tredici mila dipendenti
Strutture che esistono sul mercato non possiamo stravolgerlo nel momento stesso che il mercato non è in grado di potesse privatizzate immediatamente
E come vedo le due reti RAI una federale il termine federale sede in chiaro non vorrebbe dire le tre
Macro regione ma vorrebbe dire un termine chiamata dagli otto ai dieci milioni di utenti che rapportato supporto contatto garantisca
Una copertura economica perché se no alla fine si rischia di create situazioni tipo la Val d'Aosta o o o l'Umbria cioè io dico la Lombardia può tranquillamente avere un suo stupro autonoma ma vi sono aree geografiche quale può essere
L'Umbria con la Toscana la Liguria col Piemonte e quindi fase geografiche diverse
Qual è la funzione quindi questa rete federale su cui noi abbiamo riconosciuto agli attuali professori di aver recepito il nostro progetto
Di dare la possibilità di S. Antonio sul territorio di essere finanziate solo dal canone perché
Un muletto un documento dove le regioni chiederebbero che le reti nata regionali abbiano possono avere anche la pubblicità sui nuovi questo siamo contrari perché vorrebbe dire mettersi in modo concorrenziale con l'emittenza locale mentre invece il canone deve esser regionalizzata
Quindi deve essere la Regione Cosworth nano politico di controllo che va indicare esattamente il costo del canone e deve diventare quindi una rete in grado di dare un vero servizio alternativo non ecco che rientra logico il concetto di servizio pubblico
Solo in questo caso lo possiamo considerare tale ma non certamente se RAI darà mi fa vedere la Marino la Parietti io devo pagare Carmen penso che sia questo
Quello che dobbiamo chiede cittadine e cittadini siamo prede questo paghi da Pai TV opachi
Ti vedi la pubblicità
E questo è fondamentale poi cosa diciamo che una rete va privatizzata è una rete deve restare nazionale generalista solo con la pubblicità concorrenziale queste si limiti a fondamenti dell'emittenza privata
Questo secondo me il punto fondamentale ma c'è un'altra cosa da non dimenticare
Un privato quale può essere
La Fininvest che abbia tre reti che abbia due reti che abbia una retta non cambia nulla se non andiamo indicare la legge antitrust di quanto può prelevare sul mercato pubblicitario
Perché alla fine non è il numero dei reietti che conta ma è il costo contatto
Esattamente uno l'OSCE se lui riesce una retta a fare il sessanta per cento di share perché in grado di poterlo vere coi costi e con la pubblicità di fatte come se ne avesse tre non è un quindi un solo problema di reti televisive
è un problema di scena e il problema di quanto lui riesce a formulare d'ascolto sublimi trattamento onore su tre reti
Ed ecco che quindi la legge antitrust se valutata anche come gli Stati Uniti dove al massimo ogni struttura
Editoriale può prelevato dal venticinque al trenta per cento qui va valutata l'apporto al mercato italiano di pubblicità sul mercato
La legge Mammì ha tratto un grosso limite io non è una legge regge fu una sanatoria andò indicare esattamente qual erano i poteri di allora
Allora tu e le televisioni che divisioni del giornale il tempo televisioni il giornale e non ci compriamo riscatto e questo nel progetto della legge Mammì
Ma di fatto bloccato veramente lo sviluppo di informazione in questo Paese perché abbiamo avuto uno sviluppo verticale di ogni gruppo semplicemente su cibo nel settore mentre negli altri Paesi lo sviluppo è orizzontale sulla sinergia e la sinergia l'unico modo sulla comunicazione che può permettere lo sviluppo di tutto il mercato non quello del controllo di singoli settori distinto rispetto
Quelle possa televisione la carta stampata i settimanali o altri tipi di servizi tipo la palchi
Questo è in linea di massima quello che noi tenteremo di portare avanti alle per progettuale
Come forza politica non solo all'interno del governo manterrà il Parlamento perché di una cosa sono convinto che un problema così importante qual è questo dell'informazione non è un problema che riguarda il solo governo ma deve riguardare tutto il Parlamento nessuno escluso
Questo è basilare perché guai se avvenisse uno scontro politico sul controllo dell'informazione
Questo non possiamo accettarlo noi che siamo stati i primi a essere ghettizzati dell'informazione ma sappiamo che questo visto che noi abbiamo subito e abbiamo corso non su un altro deve subire dopo dico
è l'unico modo di dare certezze e garanzie di là di lavoro e di informazione a tutto il settore privato eppure
Si parlava prima di tecnologie
E Nuti ha riconosciuto noi abbiamo un capo di oltre vent'anni rispetto agli altri Paesi europei
Su quello che è il nostro settore delle tecnologico oggi due perdiamo solo via etere quando settore etere già negli altri Paesi e quindici anni che l'hanno già definito pianificata non siamo ancora in una fase in cui abbiamo il piano assegnazioni rendiamo Cecconi
Progetto quando però delle federale prima e quello tedesco prima qualcuno anticipato di quale potrebbe essere la proposta
La proposta che noi favoriamo fare tipo dell'ente nella quale la comunicazione viene fatta di emettere territorialmente
Ma che poi possa essere trasmesso o via satellite perché aveva cavo inutile star qui a a pensarci oggi visto che c'erano dieci anni prima che l'Italia possa essere in grado di poter posizionare in tutto il territorio nazionale vede questo vorrebbe dire anche finalmente dare sviluppo alla comunicazione
Diversificate in cui la RAI Sicilia chiamiamola in questi termini trasmette via satellite in tutto il Paese ideale Lombardia e che la RAI di centro quello della pulizia
In questo modo nasce anche quello che è un passaggio culturale ed unitarietà del nostro Paese come nel in Germania
Utilizzando saperli utilizzando quindi il pagamento del canone per utilizzare saltelli per pagare satellite per trasmettere via etere a livello macroregionale a livello federale
Non penso di che abbiamo delle proposte assurde o o di distruggere il servizio pubblico ma in questo caso parliamo dirà di un'azienda è un'azienda non è un discorso di se
Assolutamente no però va capito che c'è questo passaggio questo passaggio non poteva essere fatto
Con l'attuale verso
Con tutto il rispetto con tutto lavoro che è un fatto perché rientra a una logica di mantenimento mentre logico invece che se vogliamo anticipare i tempi va fatto un nuovo CDA che sia in grado di recepire
Proposte di legge che siano in grado di cambiare prima di tutto la RAI riportato il compito della RAI come azienda dovesse principalmente qua diventare la punta di diamante dal l'aspetto tecnico
Quello di puntare
Sulla digitalizzazione il puntare sul fratello questo è poco ma sicuro ma voi sapete che la RAI a livello europeo l'ottanta per cento dei costi di gestione sono per la gestione ordinaria il venti per cento di produzione
Germania Inghilterra Francia e completamente ricontare ottanta per cento costi di produzione il venti per cento di gestione perché purtroppo noi non produciamo
La RAI non produce quello che il mercato veramente avrebbe bisogno
Vale la fonte gli è stato dato da un giornalista da un giornalista su guidati fonda va bene poiché la polvere così al limite poi me la potrei contro ribattere sono felici che tu proposta contro il BATE però su una cosa certa che la nostra produca la produzione della RAI non è certamente in grado di essere messa sul mercato diventi per cioè il concetto forse e e che il termine era nel dire che il mercato
Pubblicità e mercato di finte rinvio oppure di telefilm o di di un movie che la RAI produce di fatto non viene messo sul mercato quindi mi avvenne anche forse il venti per cento rispetto all'ottanta per cento dei mercati questa fondamentale perché vuol dire quindi che un'azienda che non è produttiva
Questa è fondamentale
Ho avuto sopra o dare un dato fondamentale e capire che ci manca un qualcosa
Che manca la produzione
Che quando che quando devono essere effettuati i dettagli
Io ho detto chiaro e tondo italiane situate non sulla produzione
Io fino a quattro mesi fa nella mia piccola televisione girate due tecnici da rami li ha portati via sull'aspetto delle riprese mi spiego ma dico ma alla fine tutto il personale che la RAI pure continua ancora c'è care tecnici per fare Milano Italie ma lo vogliono spiegare quando poi mi vengono a dire che non ci sono esuberi sul personale qui c'è qualcosa quindi che io personalmente non ho capito
Come è possibile quindi che vi siano ancora soluzioni per quanto riguarda il settore tecnico e poi invece abbiamo che si dica che c'è troppo persone che lavoro allora dove ci sono queste troppe persone
Quindi io dico che per me è la RAI visto dalla mia logica di ex piccolo imprenditore è il l'operatore è il regista è il cameraman e il tecnico dell'alta frequenza non sono le sei mila impiegati
Questo è il problema fondamentale ma questo lo vedo soltanto perché capisco che lì il problema oggi del costo contatto del costo Chiappara
Quindi questo è in linea di massima qual è non tanto soltanto il la posizione del governo sul decreto che ripeto d'intervento è il meglio che si poteva fare era difendere l'azienda dal commissariamento e ricordati perché rischio c'era questo sia ben chiaro era evitare che la RAI forse che i vertici RAI potesse essere nominati da dire e questo rischio fino a ventiquattro ore prima c'era quella che è stata la nostra difesa è stata nel garantire la RAI la continuità aziendale ma certamente con cambiamento ci vuole
Ora stanno noi come governo ma e come forza politica proporre al più presto una norma generale una nuova legge che vada a rimettere in discussione tutto riassetto fatte Davis
Questo è quello che noi poniamo come concetto politico come lega lo sappiamo tutti voi l'avete sentito in più di un'occasione che due sono le cose a cui la lega non può rinunciare
Al federalismo e a leggi antitrust su questi due argomenti la lega non accetta discussioni dimmi eh sì tutti e due gli argomenti la Lega non ne fa un'opposizione di governo ne fa una posizione di parla
Grazie
Indubbiamente l'onorevole Maran ammesso sul tappeto molti spunti che nel prosieguo del dibattito daranno l'apposita molti di intervenire io però vorrei esaurire come la preannuncio avevo preannunciato questa prima fase
Adesso ha la parola l'onorevole Umberto Carraro presidente del coordinamento dei consigli regionali
L'altro giorno sui giornali abbiamo visto che scarti
Dichiarava la sua disponibilità Luís Costanzo Santoro Funari di comperare la terza rete
Prima ancora avevamo sentito Guglielmi
E poi persino corsi riferirsi quasi con disprezza l'ipotesi di una regionalizzazione pesantezza
Gli operatori della RAI televisioni italiane
E sono stati trattati da tutti costoro
Dico gli operatori che operano nelle sedi regionali
Quasi come una sorta di Procida accampati nelle diverse sedi
Costosi improduttivi
Parassitari
La vera fonte di sprechi televisivi
Ed è il disastro della tv
Della RAI TV che invece loro sono intenzionati a salvare
Io ritengo che le cose non stiano così
Ritengo che il pluralismo
Del sistema pubblico o del sistema
Audio televisivi italiano non derivi dal passaggio da una situazione di duopolio ha una struttura tripolare dell'informazione
Ritengo che non sia pluralismo l'affollarsi sovrapporsi contrapporsi di mille voci su un unico scenario quello dell'informazione nazionale
In cui diversi protagonisti di questo scontro sono costretti chiamati dalla logica stessa di questo scontro a ridurre a concentrarsi sugli unici pochi canali o momenti informativi che assicurano la maggiore a u la maggiore audience
In questo modo depauperando negando buttando fuori dalla finestra tutto una territorio dell'informazione tutto una ricchezza e una qualificazione dell'informazione che invece è più democratico virtualmente di quanto non possono essere le loro buone intenzioni che invece è più importante
Nella sua esistere di qualunque possa essere il risultato di questa grande macro Mattia che si fa della della guerra delle televisioni in atto del nostro Paese ospite
E allora io ribadisco
Certo in forza di quello che il ruolo istituzionale che oggi rivestono di coordinatore della Conferenza dei presidenti dei consigli regionali ma su questo e poi ci penserà naturalmente il collega Boccia a portare la voce della conferenza dei presidenti delle giunte regionali ribadisco che moralista
Che copertura e svolgimento effettivo del servizio pubblico di informazione nel nostro Paese
Significa dare finalmente il riconoscimento alle diversificate alle ricche alle forti
Alle Pini identità culturali politiche economiche imprenditoriali sociali che essi raccolgono all'interno di ogni singola regione del nostro Paese
Questo è vero pluralismo
Questo significa fare emergere una realtà negata fare emergere una realtà che per legge
E per diritto costituzionale doveva essere invece riconosciuta dal sistema pubblico televisivo quando fin dal mille novecentosettantacinque si era dato vita a una rete regionale di informazione
Una rete regionale che per la sua struttura la rete tre è naturale di più per sua struttura la rete tre e naturalmente portatrice
Che oggi è stata che fino ad oggi è stata negata perché si sono scippate le regioni di un loro diritto essenziale a desistere ad essere presenti nel sistema informativo
Per aderire alla lottizzazione tripartito Oria che anche qui è già stata denunciata del sistema televisivo nazionale causando con ciò un danno formidabile alla crescita
Del sistema democratico del nostro Paese
In forza del mancato sviluppo che l'articolazione regionale avuto nella nostra nella nostra economia nella nostra democrazia nella vita economica e sociale del Paese
Si è preferito insomma dar vita ad una sorta di latifondo televisivo
Nel momento in cui invece è la specializzazione dei prodotti televisivi il loro alto contenuto qualitativo la loro capacità di trovare un mercato definirsi in un mercato altamente specializzato che è la strada
E mi pare molto opportunamente Michele Mezza indicava oggi in questi nel suo nessuno interventi
Infatti voglio dire questo
Noi siamo oggi in un nel pieno di una trasformazione politica e istituzionale del nostro Paese in cui il nuovo assetto delle regioni il nuovo ruolo delle regioni a una rappresenta un punto di partenza essenziale
Sì è che questo costituisca o la base per un approdo di tipo federale alla trasformazione istituzionale costituzionale del Paese sia che invece questo rappresenti l'ultima e più
Fermo tentativo di dar
Significato vero ed effettivo a quel a quello Stato unitario delle regioni che la nostra Costituzione già oggi indica come essenziale che invece come abbiamo dentista è stato continuamente defraudato e scippato alla democrazia del Paese dal prevalere di logiche centralistiche burocratiche e quant'altro
E allora da questo punto di vista io voglio ripete
In un momento in cui si parla di grande crisi della RAI
è inaccettabili e perfino incredibile che si continui a buttare fuori dalla foresta fuori dalla finestra scusate
Tutto un patrimonio di informazioni tutto una domanda d'informazione televisiva che invece a contenuti economici contenuti sociali contenuti culturali di grande e quindi un borgo per risolvere la crisi della RAI nel nostro Paese è indubbiamente non soltanto la logica della riduzione di vita
Ma la logica dell'ampliamento dei prodotti l'ampliamento dei mercati la la copertura di tutta la domanda che oggi esiste nel nostro Paese
E nel e questo significa innanzitutto rivolgersi ad una
Sentimento della domanda di servizi radiotelevisivi oggi tranquillamente scope
Noi non possiamo dire di fare informazione televisiva quando abbiamo quindici minuti di informazione dire di ti gira dittici regionali
Alle ore alle ore quattordici non possiamo dire di avere soddisfatto in nessun modo quello che è il precetto della legge e prima ancora della Costituzione del nostro del nostro Paese
Quando noi ci siamo incontrati con il presidente Dematté un anno fa ormai si era affermata il presidente Dematté aveva accettato l'ipotesi anzi si aveva portato ulteriori ragioni a vantaggio di questa nostra impostazione si era fermata all'esigenza di un lavoro comune
Per riuscire a determinare intro breve tempo un Progetto di regionalizzazione di una reiterata
Non lo si è fatto si è preferito ancora una volta di partire dalla livello delle responsabilità delle direzioni delle tre reti e di vedere quali fossero le soubrette più attraenti alle a livello nazionale nel all'interno delle tre reti
Si è rinunciato ha detto ieri in moto un vero processo di regionalizzazione di una rete di una rete tra credo sia stato un errore grave credo che se ci fosse allora continuato nella direzione indicata oggi la RAI sarebbe un cantiere aperto di innovazione e di proposte
Di possibilità e di opportunità che i per il momento sono tutte legate sono tutte lasciate
Sono tutte ancora nel mondo delle ipotesi anziché nel mondo il terreno concreto dello
Ora io credo che al contrario
Sia necessario muoversi verso una tv interattiva multimediale con tutte le potenzialità indicate nella relazione di Michele Mezza
E credo che la dimensione territoriale sociale di riferimento a questo fine non possa non essere che la dimensione regionale
E c'è più importante sapere per esempio qual è l'ospedale che può fornire servizi richiesti dal cittadino rispetto all'intera dimensione nazionale ma credo che sia molto più pertinente una risposta che provenga dalla dimensione regionale
Credo che i posti all'università le disponibilità ai servizi che una certe ipotesi ipotesi universitaria può fornire possa trovare adeguate risposte a livello regionale non certo a livello a livello nazionale
Quindi si tratta di scegliere la dimensione regionale come unica dimensione in cui veramente quelli nuovi prodotti
Che provengo dalla multimedialità e dalla interattività del sistema radiotelevisivo possono avere un campo concreto di applicazione
Se non si sceglie la dimensione regionale noi rinunceremo al segmento innovativo del sistema radiotelevisivo più importante più promettente che abbiamo di fronte al no continueremo a dar vita a una logica di Italian più tanti non gli sprechi ma amputare il piede le possibilità di sviluppo di questo sistema e quindi facendo facendo così rinunceremo a un futuro televisivo del nostro Paese
Io credo che questi siano i problemi rispetto a questa dimensione dei problemi sia urgente misurarci poco concretezza
Sì è urgente misurarci con capacità di proposta e con capacità di iniziativa anche sul piano politico mobilitata rispetto alle cose ai problemi che oggi ci sono ho sentito dire dal sottosegretario Marano una serie di osservazioni naturalmente interessati sono riusciti a bloccarlo prima che se ne andasse
Serie di osservazioni interessanti sull'ipotesi di costituzione di una rete e federale del sistema radiotelevisivo del nostro Paese pubblico del nostro Paese
Io in genere sono d'accordo che la produzione a livello articolato territorialmente dunque nel sensore giornalistico federalistico indicato
Posso certo non assumere come livello di riferimento quello della singola regione generabili reti dell'intorni discreti in modo che la il ritorno del canone possa essere significativo e così via
Però io voglio fare un'osservazione
L'idea di separa
Il sistema pubblico radiotelevisivo dal gettito pubblicitario mi sembra un'idea impoverendo dell'intero sistema pubblico radiotelevisivo
Non mi sembra una buona idea quella di far sì che un sistema pubblico radiotelevisivo
Che deve vivere innanzitutto di logica d'impresa in ogni di logica e di assistenza o di logica di gettiti fiscali colto come poi alla fine il il cannone
Possa essere separato da quelli che sono gli stimoli che giorno per giorno mercato deve e può offrire
Se il sistema pubblico radiotelevisivo non riesce ad essere impresa capace di concorrenza nei confronti del sistema privato
Allo stesso modo
Avendo gli stessi doveri avendo le stesse possibilità gli stessi strumenti di iniziativa e quindi avendo anche il conforto di un gettito pubblico di un gettito di tipo pubblicitaria io credo che noi costruiamo un sistema pubblico radiotelevisivo sostanzialmente morto
Sostanzialmente incapace di aggiornarsi in continuo sul sotto gli stimoli del mutare della domanda del mutare del del mutare della richiesta della richiesta di servizi radiotelevisivi
Tra l'altro voglio dire una cosa sì io devo pensare
Ha un servizio moderni al nostro sistema di imprese regionali io sono vento e so cosa vuol dire la piccola impresa veneta e so qual è il ruolo di questa piccola impresa
Nel sistema complessivo
Del sistema economico del nostro Paese ebbene se devo pensare a un sistema moderno o uno strumento moderno di crescita per questo sistema di piccole imprese io non posso non pensare al sistema della comunicazione sistema della pubblicità
E non vedo perché la pubblicità oltre che è risultato della della attrazione che molte perché molti spettacoli televisivi rivesto nei confronti del pubblico la pubblicità non debba essere anche considerato come un servizio offerto alla crescita del nostro sistema d'impresa
Oggi questa è sicuramente un segmento cioè manca nella panoramica del nostro Della Porta panorami del nostro sistema radiotelevisivo le sigle tv locali godono di pochissima pubblicità perché sono pochissime le imprese che possono fondare il loro sforzo pubblicitario su un territorio così limitato come quello su un ambito di influenza così limitato per quello esercitato dalle singole tv locali del problema e di muoverci a livello regionale
Verso la creazione di un sistema pubblico
Misto
Il sistema televisivo pubblico misto al privato misto al sistema delle tv locali misto al sistema delle informazione
Della carta stampata per far sì che davvero quella crescita in senso regionalista e federalista che possiamo ipotizzare a questo punto per lo sviluppo del nostro Paese possa avere trovare un corrispondente nel sistema informativo
Che è necessario perché le regioni siano davvero parte reale della coscienza della gente della vita culturale della vita sociale della vita politica d'ambito imprenditoriale del nostro Paese
Se mi posso permettere pregherei
Quelli che intervengono Leicester un pochettino più stringati diversamente sarà molto difficile un secondo
Devo comunicarle che il senatore Gian Guido Folloni che va appunto iscritti ad intervenire purtroppo c'è una riunione in Commissione dovuto scappare e c'ha voluto semplicemente a lasciare come informazione che voleva da ecco alla nostra conferenza organizzativa
Questo dato che il Partito Popolare per il quale membro della commissione parlamentare di vigilanza
Già approntato quello presenterà alle Camere un progetto organico di riforma di sistema
Pubbliche privato e per tutta l'emittenza radiotelevisiva via etere via satellite via cavo queste soltanto un'informazione che ha voluto lasciare adesso dovrebbe portare un saluto rapido ecco il consigliere Massimo Colombo
Terre a nome anche del presidente delle consiglio regionale lombardo
Subito dopo cioè il presidente boccia
Grazie
Sarò rapidissimo perché a Milano si mangia presto quando si Maenza per cui le pro le prometto che sarò rapido intanto mi porto i saluti del presidente Arrigoni della Giunta regionale e del presidente del consiglio regionale lombardo Francesco Zachary
E poi volevo fare un paio di considerazioni rapidissime sull'argomento Paddy considerazioni da rappresentante istituzionale di questa Regione età collega per cui avrà un ruolo
Un pochino sovrapposte
Io cerco di tastare l'opinione della gente è quella che si interessa questi problemi che noi sappiamo è comunque una minoranza ovviamente avendo la gente da trattare questioni quotidiane molto concreto
E io trovo che la gente cioè i cosiddetti utenti cittadini che la televisione
Mi chiedono e chiedono vogliono sapere
Se Locatelli e bugiardo non è bugiardo se tra professori difendo la loro poltrona o difendono qualcos'altro
Sono stufi di vedere di aziende del TG uno a vedere l'inviato dagli Stati Uniti del TG uno accendere TC due vedere coi vertici duecento destra vedere quello il TG tre
E sono stufi di vedere i giornalisti e io sono uno di questi che fanno le passerelle
Evidentemente sanno i cosiddetti tele utenti che ci sono le Parietti le Marini che onorevolmente fanno questo mestiere chiedono dei giornalisti altre cose che non le passerelle le risse interne perché perché inevitabilmente va a squalificare la nostra categorica quindi io credo
Dica pignorati e questi cioè la gente vuole dei giornalisti che i giornalisti facciano il loro mestiere
Da qui vengono due considerazioni una mi vede impegnato come
A livello istituzionale e l'altra si traduce in un Piccolo Consiglio che mi permetto di darle di darci in ambito RAI
L'impegno istituzionale è quello di capire come rappresentante istituzionale della Regione Lombardia che cosa sarà
Di RAI Mila no
Intesa non tanto come corso Sempione l'immobile
Ma intesa come le capacità produttive professionali tradizionali storiche di un bene pubblico che noi siamo contenti e in questo sono perfettamente in linea con parte del progetto
Della sottosegretario Marano nome del governo
Che cosa ne sarà di questo patrimonio che noi chiediamo fermamente che vada potenziato e non ridotto o comunque in qualche modo nebulizzare ci va benissimo la collega Scaramucci
La TGR questa cosa che non si sa se parte o meno al di là delle indubbie capacità della collega vogliamo però capire la direzione di questa azienda cosa intende fare di questo centro
Di questo centro di produzione delle sue potenzialità
Perché riterremo assolutamente lesivo dei diritti dei cittadini non soltanto ovviamente lombardi e di lavora nell'azienda
Che in qualche modo di straforo meno le potenzialità di questo centro vengano vadano ridotte è un discorso che purtroppo mi richiama altri discorsi che in questa Regione sono purtroppo d'attualità la Franco Tosi Ansaldo Legnano tanto per fare dei nomi illustri l'Alfa Romeo di Arese che ahimè sta per essere sfrenata il mezzo più o meno l'indifferenza di tutti
Prima cosa e vi garantisco che sarà un tormentone questi questi colleghi lasciano la battaglia che abbiamo già iniziato e che porteremo avanti senza nessun problema
La seconda cosa
Cercare di apparire il meno rissosi e qui parla il collega il meno risorse impossibile all'interno dell'azienda io non conosco direttamente
I vostri problemi direttamente nel senso che non lavoro nell'azienda ma non vorrei che ci si perdesse
Nel grosso errore di andare la cosiddetta contanti cioè di vedere chi è più forte a difesa del proprio campanile e credo che sia un gravissimo errore per l'azienda tempo ai cittadini c'erano comunque giudicare
Quindi sostanzialmente bisogna chiedo unità e chiedo di lavorare tutti quanti assieme che non è il tradizionale volemose bene concludo con una considerazione che ho sentito fare da diversi stimati colleghi
Gran Milano
In queste ore di questa mattina
Milano prodotto e non soltanto Milano-Torino eccetera ha saputo produrre evidentemente esprimendo delle teste delle idee dei programmi delle cose interessanti che poi oltre il lei mi chiederà trasmissioni in video non hanno ottenuto non hanno avuto il conforto per esempio di sviluppi e di rilancio sul mercato
Beh benissimo signori la Rai dobbiamo capire se è un'azienda e quindi è bene che si comporti è doveroso che si comporti da aziende
Se invece è un'azienda che però si comporta come le peggiori burocrazie di un Comune qualsiasi dico Milano tanto perché siamo a Milano ma un comune vale l'altro allora un'altra roba e su questo dobbiamo capirci
Quindi se ci sono delle teste io sono convinto che le relazioni e non solo nelle relazioni ci sono perché programmi evidentemente sono stati prodotti e si vedono è giusto che tutti i canali dell'azienda debbano funzionare parimenti se il marketing non funzione quindi non è possibile intercettare determinati programmi e lanciarli sul mercato
Bisogna chiarire che il market non funziona e far saltare le teste di quelli che ci sono martedì che non lo fanno funzionare perché ci rimettono poi di altri che invece lavorano e lavorano con la testa
Ecco io credo che va evidentemente chiarito il concetto aziendale o meno
Della RAI basta chiarirsi basta dirlo tranquillamente essere la RAI si vuole farne un'altra cosa
Credo già di essere stato fin troppo Lori questo vi ringrazio eh parteciperò sicuramente con voi allo sviluppo di questo che comunque io ritengo che sia un bene comune assolutamente inestimabile
Molte grazie e tra l'altro appunto ci fa piacere quando e come RAI e con musica RAI siamo oggetto di affettuose valutazioni perché ci sentiamo un po'come la nazionale nel bene e nel male
E il presidente Antonio Boccia
Del coordinamento delle giunte regionali
Presidente grazie
Per l'invito a nome della ragione
Il saluto e questo vostro convegno l'apprezzamento tutto sommato per le relazioni sono state fatte che trovano in linea la Regione con il portato di queste proposizioni che riguardano appunto una RAI di Progetto e non un progetto dirà
Poche parole per dire le ragioni di tale via e le province autonome di Trento e di Bolzano
Ieri mattina hanno ancora una volta la loro conferenza esaminato questa problematica
E ieri sera nell'incontro con il Presidente del Consiglio Berlusconi hanno riportato alcune linee di orientamento che qui brevemente riassumo
La prima è che la RAI non va salvata ma va potenziata le regioni ritengono che il servizio pubblico sia essenziale e non solo perché la presenza del pubblico a fianco al privato garantisce una pluralismo strutturale
Ma perché solo all'interno del servizio pubblico è possibile garantire un pluralismo sociale che cosa diverso
Le diverse sensibilità che sono presenti nel Paese possono non essere rappresentate
In un sistema ed in un servizio privato devono essere rappresentate
In un servizio pubblico quindi in una democrazia fondata sul pluralismo questo pluralismo ha bisogno del sistema pubblico ed ha bisogno di un sistema pubblico che garantisca al suo interno il pluralismo
Detto questo non può essere condivise se io nella mia piccola regione dalla Basilicata facessi questo nei confronti dello strumento televisivo pubblico lucano Piaggio moriamo in qualche modo anche noi riavere
E cioè di chiedere che il sistema pubblico fosse asservito alle logiche dal Parlamentino regionale lucano io sarei un pessimo amministratore sarei in qualche modo un dittatore non si può chiedere al servizio pubblico di essere in linea con il potere di governo che rappresenta in quel momento la sovranità popolare
Dunque questo servizio pubblico deve essere garantito
Questa mattina il discorso dell'autorità di garanzia mi pare sia stato centrale e credo che debba essere
Cioè no su questo ha praticamente io condivido tutto quello che ha detto ha praticamente centrato l'argomento ma non è solo l'argomento del potere dell'informazione
E anche l'argomento degli altri grandi poteri della vita di una nazione da quello politico a quello dalla magistratura e anche perché no a quello dell'economia il discorso dunque ci porta lontano
Perché è più complesso però lasciano il problema dell'informazione
Perché mentre gli altri poteri
Intacca la nuova organizzazione della società ed in qualche modo il contratto sociale
E non mettono in discussione la sovranità popolare che rimane il punto finale di approdo
Della unità dei poteri o dell'equilibrio dei pesi e dei contrappesi che ne avevo la Costituzione finiscono per trovare un punto d'incontro
Il potere dell'informazione
Mette a rischio la sovranità popolare
Perché ho detto Angelo che può intervenire attraverso un uso distorto del potere dell'informazione mette a rischio la vita e la democrazia e quindi anche la sovranità popolare
Perché può realizzare una dittatura non mi addentro ma una volta erano gli eserciti ad occupare gli Stati quando c'erano rivoluzione o dittature oggi la prima cosa che fa chi vuole realizzare una rivoluzione una dittatura occupa lo strumento televisivo pubblico quindi il discorso è molto più ampio ed è per queste
C'è una Costituzione ha voluto garantire l'autonomia dell'informazione
Ed è per questo che si pone per il potere dall'informazione come per gli altri poteri un sistema di garanzie ma il sistema di garanzie non può non essere per qualche verso come quello della magistratura
In parte eletto dal popolo attraverso i suoi rappresentanti in parte eletto in autogestione Dino autogoverno dagli stessi protagonisti del sistema d'informazione con accampo il Presidente della Repubblica
Chi era
In questa questione no non poter indifferente non si tratta di controfirmare o meno un decreto in questo momento il Presidente della Repubblica e chiamata a garantire l'equilibrio dei poteri della nazione prima ancora dell'equilibrio dei poteri dallo Stato
E dunque è giusto che in questa autorità vi sia qua sovranità popolare attraverso l'espressione del Parlamento vi sia l'autogoverno dall'informazione attraverso gli eletti dei giornalisti
E allo stesso tempo questo strumento sia presieduto dal più alto garante della Costituzione cioè il Presidente della Repubblica mai e poi mai un governo ombre si tende del consiglio può essere garante dell'autonomia di uno dei poteri dallo Stato
Mi pare che su questo ci siano poco dubbi pochi dubbi almeno in questa sede mi sono chiesto ascoltando i vostri discorsi e conoscendo l'amico Vittorio si avvia ho già dato una risposta affermativa se avesse vinto il popolo dei progressisti che cosa oggi l'Usigrai avrebbe fatto mi sono risposto probabilmente avremmo fatto un analogo convegno per difendere un eventuale potere del Presidente del Consiglio che volevano abolire o ridurre le tre reti della Fininvest questo mi pare il segno di una impostazione politica i poteri forti dallo Stato devono essere garantiti a prescindere da chi vince e da chi rappresenta il potere Poli uno regola capito perfettamente cosa dell'Usigrai
Bene ma io ogni tanto mi diverto con Vittorio Sabina e quindi sono entrato nel merito
Qua conferenza dei presidenti delle Regioni ha già cominciato nel novantuno a Venezia a dire queste cose
è le risposte che abbiamo ottenuto devo dire ieri abbiamo rappresentato al Presidente del Consiglio dei ministri nella Conferenza Stato regione non sono state soddisfacenti
Il decreto salva RAI paghi consiglierei per abitudine di vita e soprattutto negli ultimi sessanta giorni di rapporti con il governo centrale di aspettare sembra i testi prima di dare pronunziamento il perché cambiano nella procedimento finale fin fin quando non arrivano sulla Gazzetta Ufficiale è sempre possibile scoprire delle novità
Ma il testo che leggiamo non ci soddisfa perché non solo non è trasparente nel senso che non si capiscono esattamente quale interesse di governo voglia tutelare ma nel senso che al di là delle questioni se rimangono non rimangono
Gli attuali amministratori che per noi anche cosa
Indifferente nulla vi è sulla volontà che il Governo invece deve manifestare dal potenziamento del servizio pubblico e della difesa del servizio pubblico dalle ingerenze
Essendo
Abbiamo detto di no anche alla risposta che ci ha dato il Presidente del Consiglio
Sul potenziamento che il governo ha in animo di fare in questo già capito in che modo si intende approvare il piano triennale perché il Presidente del Consiglio è entrato nel merito dal programma
Dicendo che saranno potenziate le presenze
Delle regioni
E soprattutto presenza delle sedi regionali della RAI con una serie di iniziative di programmazione anche sul cioè
Ora noi che cosa abbiamo chiesto e che cosa continueremo a chiedere abbiamo chiesto un potenziamento delle sedi regionali un potenziamento delle sedi regionali
Che veda protagonisti l'università gli altri soggetti pubblici che operano sul territorio perché no le tv private l Regione che si candidano anche attraverso la propria disponibilità al reperimento di risorse nei propri bilanci
Sì grande danno ad avere un ruolo da protagonista nella gestione
Delle realtà regionale
Contro le riclassificazioni gli accorpamenti nonostante le promesse di De Matteo di non ridurre i servizi pubblici
Radio televisivi sul territorio abbiamo visto però che hanno già cominciato a ridurre e accorpare le sedi per la parte amministrativa
Noi riteniamo che le sedi regionali debbano svolgere un ruolo di maggiore protagonista parla
Esaltazione di quella identità regionale e allo stesso tempo di una identità nazionale di tipo diverso non è sufficiente
Occorre dare più flessibilità
Segnale esempi
Sì ai servizi televisivi ma soprattutto anche ai palinsesti e perché no anche ai tempi e agli orari non tutte le Regioni hanno gli stessi tempi proiettare il TG tre alla stessa ora non è cosa a volte agile
Però vorrei che fosse chiaro che è la nostra posizione è
Negativa in due punti no al Ghetto dalla informazione regionale
Non al centralismo dell'informazione ci va anche bene
Una centralizzazione dell'informazione regionale
Noi non possiamo accettare combatteremo contro la ghettizzazione dell'informazione ci serve una informazione nazionale di valenza regionale questo abbiamo chiesto a Berlusconi e questo l'abbiamo chiesta Dematté
E quindi il problema si pone in termine di un diverso protagonismo delle sedi regionali in una visione né ora giornalista o federalista che non compromette gli equilibri
Non compromette gli equilibri dell'azienda ma costringe in qualche modo l'azienda a prendere atto che esiste una dimensione territoriale rispetto alla quale bisogna avere più attenzione
Maggiore disponibilità e da cui nasce poi la provocazione dalla richiesta per la rette regionale una rete regionale
Che significa sostanzialmente uno strumento strategico a favore
Dello Stato regionale insomma avrei gradito qualche nota di autocritica qui dei giornalisti noi siamo abituati a conoscere Venezia quando c'è l'acqua alta la Puglia quando nevica ad Alberobello a Calabria quando c'è qualche rapito la Basilicata quando ci sono i terremoto
E questa è un'immagine che è stata data delle regioni veramente deprime
Allora c'è bisogno di un interscambio se vogliamo l'Italia delle regioni c'è bisogno di un interscambio culturale che riguardi l'informazione è ovviamente anche produzioni che mettano in condizione gli italiani di conoscere
Effettivamente questa Italia delle regioni noi per questo ci batteremo sapendo che lo possiamo fare soprattutto nel servizio pubblico essendo lui rappresentante del popolo e quindi avendo in qualche modo
Una titolarità ecco perché dicevo all'inizio potenziamento e non salvataggio perché una RAI che si proietta sul territorio trova probabilmente Utenti pubblicità
E anche nuove apparati pubblici come la Regione che sono disposte a formula anche di partecipazione
D'altro canto il Parlamento europeo approvato
Una proposta sul pluralismo e sulla concentrazione e ha chiesto alla Commissione di varare entro quest'anno una direttiva per i governi nazionali
Nell'attuale documento il ruolo dalla ragione è stato ritenuto
Come trent'fondamentale presidente io concludo non nascondendo che siamo qui
Come regioni d'Italia
Non soltanto per una doverosa attenzione nei confronti
Dell'Usigrai non soltanto per dire la nostra opinione seppure sinteticamente su alcune questioni ma per contribuire a difendere con la nostra voce il valore alto della democrazia che fondamentalmente pluralisti e voi giornalisti me siete i primi tutore nella vita della nazione
Quindi noi Regione facciamo affidamento anche su questa vostra battaglia siamo al vostro fianco e ci auguriamo di averli al nostro fianco
Quando come società di mezzo contro tutto il duopolio anche quello
Comuni Stato che vogliono cancellare ogni forma di possibile mediazione insieme si possa fare una battaglia per difendere anche un po'di più buona volontà della Regione di essere protagoniste istituzionale della vita pluralista dalla nostra nazione
Grazie
Per cortesia per cortesia se si deve far dibattito e così faccio in un'altra stanza qui si ascolti l'onorevole Gianfranco Nappi della Commissione parlamentare di vigilanza che è responsabile dell'informazione per il Partito Rifondazione Comunista
Ma io in primo luogo vi ringrazio per l'invito che ci ha dato modo di
Ascoltare e partecipare a quella vostra discussione di oggi
Tra l'altro nelle introduzioni nelle comunicazioni di Bolzoni dice a notti mezza
E di Zaccaria
Erano contenuti del mi sembra a mio giudizio del
Sollecitazione molto forti molto qualificate anche dai tratti innovativi
Rispetto alla politica rispetto alle forze politiche rispetto al Parlamento cioè su come e in che modo avviare un indispensabile processo riformatore
E parlo in rappresentanza di una forza politica la consentitemi questa premessa per fugare ogni dubbio rispetto alle cose che andrò a dire dal primo momento
In rappresentanza di una forza politica che si vede completamente azzerata dal panorama informativo pubblico del nostro Paese completamente azzerato
Azzerato in quanto forza politica vorrei dire di più azzerate
Azzerata nel quadro di un azzeramento distanze fondamentali della società italiana
I dati parlano chiaro siamo in pena è poca
Che passerà alla storia per i protagonismi degli Storace e dei Del Noce ma i dati i dati oggettivi
Che sono stati resi pubblici del da parte dispetto all'indagine della Università di Pavia
Su come Harrat ha reagito il modello informativo del nostro Paese in quest'ultimi tempi in quest'ultimo mese noi siamo già in presenza di un'occupazione di tutti gli spazi informativi da parte della maggioranza e delle forze al Governo
Questi sono i dati
Cioè quando nell'ultimo mese il sessantotto per cento degli spazi informativi dei TG pubblici sono stati occupati dalle forze di governo è la dimostrazione di questo e quando in quest'ultimo mese a forze come la nostra e ad altre forze viene assegnato lo zero virgola uno lo zero virgola tre o lo zero virgola zero abbiamo l'ulteriore dimostrazione di questo fatto
Detto questo
Qui siamo in presenza di una situazione estremamente grave che ne abbiamo definito e definiamo di insostenibilità democratica
Che giunge al culmine appunto di una campagna che è andata crescendo in questi ultimi mesi
Che
Mette in discussione alcuni degli elementi fondamentali della democrazia
Questo è il punto di fondo
Non so se c'è ancora il sottosegretario poi vorrei dire a Luís ma non si può essere al tempo stesso Governo e opposizione
Quando si viene qui a rappresentare il governo ci si assume la responsabilità delle cose che fa il governo
E anche in questo caso nonostante le chiacchiere nonostante le parole e me ne dispiace la lega si è assunta la corresponsabilità di quanto ha fatto il Governo
La sostanza qual è la sostanza non è solo rispetto a questo consiglio d'amministrazione
Del quale in qualche modo detto riferendomi del giudizio di prima
Il problema che si stabilisce tra il principio e per legge che il consiglio di amministrazione della RAI sono sottoposti al controllo ovvero al ricatto del Governo
Questo è il punto di fondo sancito in questo decreto sono sottoposti al ricatto del governo perché il governo si dota dello strumento del potere per dire se tu consiglio d'amministrazione della RAI questo o qualsiasi altro consiglio d'amministrazione
Non produce una politica in linea con quello che stabilì Scoglio tutelerà
O il potere di mandarti via
Cosa vuol dire questo se non appunto ricondurre il servizio pubblico completamente sotto il controllo del governo sotto il controllo dell'esecutivo significa questo
Né più e nemmeno in maniera molto molto utile
Perché si fa questo
Perché anziché ridurre l'anomalia
Si accentua questa anomalia del nostro paese in questo momento
Perché caro sottosegretario se il governo avesse detto noi facciamo questo ma insieme a questo conto congiuntamente si avvinghia assoluzione
Il discorso sull'anomalia del Paese e c'è vale a dire sul monopolio privato sulla crisi della RAI sull'antitrust sulla pubblicità
E invece non si fa questo il primo atto che compie il governo su un terreno così delicato e in un quadro anomalo
Volendo usare parole diciamo attendere
Lo si fa portando la RAI sotto il controllo dell'esecutivo sotto il controllo del Governo perché questo io credo
C'è un problema di garantite il consenso alla maggioranza e al governo in vista di un attacco sociale che sarà durissimo nei prossimi mesi
C'è il problema di prepararsi alle nuove elezioni politiche
E di prepararsi garantendosi in qualche modo quanto più è possibile gli strumenti di controllo informativo
In un disegno
Che ormai non so più che cosa debba cadere per definirlo diversamente un disegno che è un disegno di legge
è un disegno di regime che punta a costituire un elemento di regime del nostro nel nostro del nostro Paese
Rispetto a questo noi riteniamo occorra mettere in campo l'opposizione più forte e più ferma nel Parlamento e nel Paese
C'è ad accettare un allarme democratico
C'è da rivolgere un appello alla mobilitazione dei lavoratori degli operatori dell'informazione delle forze democratiche intellettuale
Noi ci rivolgiamo al Capo dello Stato
Al quale la Costituzione assegna alcuni precisi compiti di garanzia
Chiediamo che il capo dello Stato intervenga
Ponendo al governo il problema dell'eliminazione dal decreto di quella norma specifica che porta il consiglio d'amministrazione non questo i consigli d'amministrazione sotto il controllo dell'esecutivo e nel caso in cui il capo dello Stato non volesse fare questo
Mi poniamo il problema che già poneva Zaccaria nel suo intervento lo riprendiamo cioè quello di una ricorso nei confronti di questo decreto di questa norma per un giudizio di costituzionalità sia di fronte al TAR che di fronte alla stessa corte costituzionale
Quindi c'è bisogno di un'opposizione
Noto con piacere che l'onorevole Napolitano
è passato dalle strette di mano
Col capo del governo alla considerazione della necessità di un'opposizione radicale su questo terreno vedremo i comportamenti ma insieme a questo sono molto d'accordo
Con lo spirito che mi sembra abbia animato il complesso dell'introduzione
Insieme a questo occorre avere la capacità e la forza ciascuno per la sua parte ciascuno per la sua competenza ciascuno per la sua autonomia di mettere in campo una sfida innovative propositivo
In primo luogo sui temi dell'innovazione di sistema
E anche qui stupisce che da dai paladini della modernità
Dai paladini del libero mercato dai paladini dell'innovazione tecnologica non venga una riflessione un'iniziativa sul fatto che l'Italia corre il rischio di pagare un prezzo altissimo di civiltà e di vedere consolidato un divari Manieri incolmabile
Nell'ambito dei processi di innovazione tecnologica nel campo della comunicazione anche qui abbiamo un sospetto
Voi direte siamo sospettosi ma fino a prova contraria
Non è che forse si sta preparando per la STET
Quanto si è già rimesso in campo per la Credit per il Como per la Comit di cui ha piena e totale responsabilità il governo Ciampi punto interrogativo e lo stesso Prodi non è che si sta preparando per quanto riguarda l'aspetto un'operazione di rapina
Di una delle fondamentali e strategiche risorse non solo di economiche produttive ma di presidio dell'autonomia delle identità del nostro Paese
Da alcuni mesi andiamo sostenendo una posizione una proposta
Quello di sospendere il processo di privatizzazione di avviare un discorso su una riferimento quattro nel campo delle comunicazioni e di lavorare ad un'integrazione tra Rai stette ad altri soggetti
Nell'assemblea dei soci della stette che se fatta a Torino abbiamo visto per la prima volta dopo alcuni mesi perché tedeschi l'amministratore delegato della steppa ha detto che questa è una strada ovviamente senza cita se non non non non è questo il punto
Ha espresso una posizione che va in questa direzione secondo luogo
Mi avvio rapidamente a chiudere
Rilancio di un'informazione di una comunicazione che siano sottratte a una logica di mercato
E che garantisca il diritto a comunicare come diceva Zaccaria come dicevo di altri interventi queste secondo punto e qui io vedo la necessità del rilancio del servizio pubblico di una riforma e di un'innovazione profonda nel quadro di un rilancio
In terzo luogo anche qui per anni abbiamo
Subito lezioni
Dai moderati e dai conservatori di questo paese ebbene vogliamo portare l'Italia in Europa portiamola in Europa a ciascun privato non è consentito di detenere nelle forme più estreme una Rete televisiva a livello nazionale in tutta Europa vi sono leggi serie sull'anti dumping sulla per quanto riguarda la pubblicità in tutta Europa vi sono ne leggi serie che fissa un tetto bassissimo di raccolta pubblicitaria massima per ciascun soggetto
In quarto luogo dentro questo quadro si tratta ovviamente contestualmente nel quadro di una riforma complessiva di pensare la RAI nel suo insieme e nel suo complesso come funzione appunto di servizio di servizio pubblico ultimo punto servono autorità effettiva di garanzia
Quindi l'innovazione che innovazione di sistema
Rilancio dell'idea e delle basi del servizio pubblico come garanzia del diritto a comunicare per i cittadini da scrivere anche nella Costituzione
Il terzo luogo portare l'Italia in Europa o l'antitrust nel campo della comunicazione col discorso sulla pubblicità sulle reti e così via in quarto luogo dotare il Paese di un'autorità effettiva di garanzia su questi quattro punti l'onorevole Giulietti
Ha proposto che il Parlamento si doti di una Commissione bicamerale
Commissione bicamerale alla quale affidare il compito di redigere una proposta organica di riforma su tutti questi punti noi siamo d'accordo
E di siamo s'impegna il Parlamento nei mesi che vanno da settembre ottobre novembre i tre mesi
A portare in Parlamento a dicembre una proposta organica di riforma su tutti questi punti il Parlamento la disputa il Parlamento la voti e per questa via si risolvono tutti i problemi che sono di fronte all'UE su questo vogliamo sfidare la maggioranza e sfidiamo
Il governo l'ultima cosa
C'è il tema dell'incompatibilità anche qui non è un problema di sospetti
è un problema di conflitti di interessi che è reale
Nel nostro Paese noi abbiamo sollevato non abbiamo perso tempo rispetto alla questione della direttiva CEE non recepito dal governo italiano
Giano recepita la Samp
Ma neanche recepito dall'attuale governo e rispetto alla quale questione il ministro dei rapporti col Parlamento Ferrari interventi parlati intervenendo in aula non ha detto una parola su questo punto ne abbiamo presentato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto
Nei confronti del Presidente del Consiglio sollevando appunto la questione di un conflitto di interessi io vi do io una notizia per fortuna volta tanto gli esposti non restano nei cassetti l'indagine sta andando avanti spero che avremo modo presto di avere novità grazie
Grazie
Alla parola adesso l'onorevole Gianni Pilo che componente della Commissione parlamentare di vigilanza ed è deputato di Forza Italia approfitto dell'occasione per dire che abbiamo ricevuto una lettera da parte del presidente del gruppo parlamentare della Camera dei deputati di Forza Italia l'onorevole Raffaele Della Valle
Il quale appunto ci ringraziava per invito ci diceva che non potendo presenziare di persona la conferenza programmatica dell'Usigrai rivolto al Segretario le significo che stavo presente per il gruppo Forsyth che sarà presente per il gruppo Forza Italia l'onorevole Fabrizio Del Noce che invece poi successa indole petrolio per cui siamo felicissimi
Della partecipazione dell'intervento dell'onorevole Tumino così conclude l'onorevole Raffaele Della Valle e colgo l'occasione per porgere a lei e a tutti i partecipanti alla Conferenza dei più i più cordiali auguri di buon lavoro
Prego
Anch'io vi ringrazio per l'invito condono tutt'
Io su questo dibattito che in corso nel Paese non su questo dibattito
Corso oggi dal quale ho preso tanti argomenti tanti spunti interessanti anche
L'ultimo dell'anno del da parte dell'ONU da bar dell'ultimo intervento l'onorevole Natty sul quale poi dirò dico delle cose devo dire il dibattito in corso del paese e
Viziato sorprendentemente dalla percentuale di malafede che
Che vedo serpeggiare alle
è un decreto che è stato giustamente chiamato del decreto salva RAI il che vuol dire che c'è una situazione aziendale pesante dal punto di vista della gestione e fors'anche se non si interviene dal punto di vista delle prospettive
Il governo con questo decreto ha voluto per l'appunto intervenire a salvare la RAI e a mio modo di vedere l'intervento si rivolge in due direzioni un intervento Biland ma per un verso si rivolge verso il passato dove ci sono eredità pesanti di gestione che vanno sanate
Per un verso il sì un rischio per il futuro visto che evidente che la RAI in questo momento è in mano a a persone
Che si distinguono per la prepotenza e anche per la presunzione ma non certo per la competenza basta infatti leggerlo questo piano triennale
Diciamo i rilievi che sono stati mossi nei confronti di questo piano triennale sono molteplici mi è dispiaciuto di sentirne pochi provenire dai banchi dell'opposizione perché invece sarebbe stato interessante sapere quali erano quindi non dico che non ci sono obiettivi io non credo che non può che possano non esserci obiezioni
Al piano triennale da parte dell'opposizione mi sarebbe piaciuto sentirle per confrontarsi su questo bestione cioè sono incerto che il decreto salva RAI non può sostenere l'esame finestra
Da qualunque parte sia fatto perché è fatto male e pieno di buchi io stesso ho indicato a più riprese in diverse circostanze un'infinità di aspetti che vanno male ora su questo credo che nessuno Possa nascondere questa questo problema è questa realtà
L'altro problema grave grave è un problema di metodo che però nasconde una sostanza importante e cioè riepilogo per tutti anche se credo questo sia un fatto abbastanza oramai risaputo il ministro
Delle Poste aveva obiettato alla presentazione del documento da parte della RAI dicendo sì nel frattempo però voi state preparando i palinsesti a me piace di discutere io capisco che il consiglio di amministrazione
Possa trincerarsi dietro una questione diciamo formale per la quale il Consiglio di amministrazione può non rispondere al ministro su questo argomento ma non può credo eludere il problema che attraverso la realizzazione dei palinsesti l'attuazione dei palinsesti si prendono delle misure che in ogni caso incidono sulla gestione futura e quando fossero eventualmente contraddittorie con le misure di salvaguardia di riconversione e di ristrutturazione aziendale
Per il beneficio dell'azienda debbono essere considerate molto criticamente perciò a parte gli aspetti diciamo di educazione perché in già in quella fase e emersa la protervia principalmente del presidente della RAI
Spalleggiato dal consiglio di amministrazione chiaramente e emersa la volontà di non accettare questa discussione tant'è vero che il presidente della RAI che ha voluto far capire al ministro io non ti rispondo sui palinsesti
Perché tu ministro non hai titolo di farmi questa obiezione poi è venuto in Commissione parlamentare di vigilanza RAI e non ci ha detto niente ci ha raccontato acqua fresca sui palinsesti
E questo l'ho trovato insultante nei nostri confronti
Chiunque può andare a rileggere le informazioni che sono state fornite alla Commissione parlamentare di vigilanza sulle missioni editoriali che l'azienda intende riservare le diverse
Allora chiaramente il problema sul tappeto adesso è questo però sullo sfondo c'è il problema del riassetto del sistema radiotelevisivo e dire dell'intero settore l'assetto dell'informazione
Erroneamente capziosa mente si vuole affermare che si vuole far credere che da parte della maggioranza ci sarebbe una sottovalutazione della
L'importanza di questo di questo argomento come se anche qui da parte dalla maggioranza alla diciamo alla forza si accompagnasse la insensibilità non è così io trovo che da parte della maggioranza c'è un esercizio di forza doveroso nei confronti di una gestione aziendale che non dà garanzie per il beneficio dell'azienda poi c'è un problema di riforma del settore radiotelevisivo che non ci vede per niente insensibili e anzi sono certo che avremo modo di dimostrare come il problema lo abbiamo a cuore e lo sappiamo anche trattare
Su questo devo dire che anzi sono certo che sapremo lanciare una sfida perché non mi si può più continuare a parlare della riforma della legge Mammì
Come problema circoscritto alla riforma della legge del settore radiotelevisivo
Ho avuto modo di eccepire nei confronti del consiglio di amministrazione della Commissione parlamentare di vigilanza su un fatto che la RAI aumentato nel primo quadrimestre del novantaquattro l'emissione di spazi pubblicità di secondi di pubblicità per
Del circa il venticinque per cento il ventisei a quanto risulta a me e da questo attratto
Degli aumenti di reddito dei di circa il cinque per cento per ammissione del presidente Dematté ora questo su alla mia obiezione Dematté ha dato una risposta anche lì arrogante riferendosi soltanto alla sua alla competizione della RAI con la Fininvest evidente che se invece la contesa fra RAI e Fininvest sul settore della pubblicità apporto dovesse portare ad una ad un calo del prezzo è un grosso aumento degli sconti come implicato dalla differenza fra la quantità linguista emessa e la minor quantità di credito proporzionalmente
E a patire ne sarebbe imporla carta stampata allora noi abbiamo due colossi in campo la RAI e la Fininvest la riforma del settore deve essere riforma di tutto il settore per evitare che questo aspetto cioè la il problema diciamo della di quello che viene chiamato il duopolio dell'informazione in realtà a me sembra che sia una situazione che si vuole mantenere anche da parte di chi finge di volerlo superare e lo si vuole mantenere per poter Cisi continuare a scagliare contro questo me lo dimostra anche un altro fatto che molto spesso sento delle proposte veramente estemporanee è veramente superficiali si dice bisogna ridurre le reti da tre A due A un avviso io non dico di no io penso che si può discutere di tutto mi piacerebbe che quando si dice che la RAI e la Fininvest devono vendere quattro reti
Già due ciascuna fa quattro qualcuno mi saprei indicare chi sono stati negli ultimi quindici anni i soggetti che secondo questi proponenti sono in condizioni io sono o hanno dimostrato di essere capaci di gestirlo io sarei felicissimo
Che questo si verificasse da questo punto di vista da io ho molta conoscenza del settore degli editori locali sia di televisione che di carta stampata che di radio non mi sembra che siano emersi dei soggetti che abbiano la stoffa per gestire questo secondo livello però vediamo ma mi piacerebbe poche non si sente parlasse semplice del libro dei sogni quando si parla di questo
E allora io voglio dire molto molto semplicemente chiaramente che da parte della maggioranza il sistema si vedono le pecche del sistema si vuole correggerle
E quindi ci vuole un sistema nel quale pubblico e privato possano convivere
Un sistema nel quale il ruolo dell'azienda pubblica debba essere ridiscusso
Ma questa ridiscussione non può aprire le porte al ritorno
A quello che è stato il male maggiore della informazione televisiva e poiché anche corroso secondo me l'informazione nel dalla nascita della RAI fino alla parte migliore della riforma cosa voglio dire che purtroppo esiste un enorme partito trasversale in Europa
Questo enorme partito trasversale e composto dai nostalgici della televisione di monopolio
Come l'individuo io questi nostalgie siccome lì riconosco li riconosco perché sono i nostalgici della tv pedagogica
Sono quelli che vorrebbero una televisione serva del potere politico e infatti io so che il Presidente del Consiglio non ha e la persona più lontana da questo modello
Perciò sono ridicole le accuse che gli sono piovute addosso su questo argomento mentre invece i nostalgici della televisione di monopolio sono guarda caso molti esponenti progressisti e molti governi socialdemocratici europei il ministro francese Lang l'ex ministro francese Lang per esempio e uno fra questi cioè persone che ritengono che a prescindere anche dalle distinzioni politiche vorrebbero che i le televisioni fossero sotto il governo
Ed il controllo dei governi niente di tutto questo da parte della maggioranza in particolare di Forza Italia in particolare del presidente del Consiglio
Da questo punto vista abbiamo purtroppo sentito degli spunti molto poco condivisibili qui da parte dell'onorevole boccia credo il coordinatore qui della delle del del coro delle regioni che ha fatto qua due proposte aberranti secondo me spero proprio che nessuno abbia intenzione di ascoltare di seguirlo su questa strada ha proposto praticamente l'aumento del ruolo delle Regioni nel controllo delle sedi regionali della RAI credo che questo sia veramente del gustoso e poi forse inconsapevolmente
A accennato all'eventualità che Lerna e le regioni per ripagare di questa eventuale misura mettano a disposizione ossia Dope Rino per mettere a disposizione delle risorse di pubblicità
Cioè questo è lo statalismo più vieto Rin prodotto a livello regionale insomma è solo per fare un esempio di come questo tipo di tensione di tentazioni di tensioni
Del dello statalismo e della tv di monopolio purtroppo è molto presente soprattutto all'interno del sistema politico e dei vecchi rappresentanti del sistema politico
Allora in che direzione bisogna andare io devo dire che sono in commissioni parlamentare di vigilanza mi sono trovato spesso hanno a non essere d'accordo con gli spunti dell'onorevole Nappi
Ovunque ho anche avuto modo di polemizzare con lui oggi Luís affatto
Almeno tre opzioni che io trovo interessanti e sulle quali sono d'accordo con lui
Una
Una segnalazione una segnalazione sulla
Scarsa attenzione che l'informazione televisiva ha riservato a Rifondazione Comunista mi dica onorevole Nappi dove si firma che manifestazione vogliamo fare io voglio essere al vostro fianco per denunciare questo atteggiamento sono trovo che sia grave e scorretto
Che debba essere censura
Sono d'accordo con le considerazioni che lei ha fatto sulla critica all'intervento del sottosegretario Marano e giusto quello le giusto l'appunto che lei ha fatto chi sta al governo deve decidere se portare il Governo mostra l'opposizione e anche su questo argomento sarebbe bene che ci dice se delle parole chiare sono d'accordo con lei
E poi sono d'accordo sulla sua proposta di mobilitazione
Basta che ci intendiamo qui non capisco perché anche da parte sua non c'è la informazione non viene data che lei ce l'ha certamente non viene data informazione del fatto che col decreto salva RAI
Sì aiuta la RAI col piano triennale si mettono a repentaglio milioni di migliaia di posti di lavoro all'interno della RAI
Questo perché c'è scritto nel piano triennale in più io aggiungo che avendolo studiato con attenzione e vi posso garantire che posti a rischio nella RAI sono molti di più perché
Di oltre un migliaio di posti di lavoro il consiglio di amministrazione si ripropone il taglio in maniera esplicita
Poi fa dei calcoli estremamente capziosa mente ottimistici io stesso ho avuto modo di censurare alcune visto osé
Manipolazione delle informazioni materia per esempio sull'argomento di lì immobili
C'è stato detto che la RAI intenderebbe alienare immobili per seicentotrentaquattro miliardi però dicendo se il mercato immobiliare andrà meglio per cui non sappiamo realtà qual è il valore degli immobili che si intende che si intende alienare
Si capisce chiaramente che il valore inferiore perciò e rilasciato ad una piglia speranza che possa aumentare il valore di questi immobili
E c'è e altri potrei citarne insomma molti molti punti deboli di questo piano fanno temere per migliaia di posti di lavoro in RAI allora la manifestazione vogliamo farla a difesa del consiglio di amministrazione in carica o a difesa dei posti di lavoro perché se vogliamo fare la difesa dei posti di lavoro bisogna farla a favore del decreto salva RAI
Su un'ultima cosa sono abbastanza sensibile se non del tutto d'accordo con uno spunto fornito dall'onorevole Nappi il problema che
Il fatto
L'attenzione va portata sul sistema Italia
E anche su questo voglio denunciare lo sfascio compiuto da tutti coloro ed erano tanti ed erano il partito trasversale del quale ho parlato prima che hanno spinto la RAI ad una competizione assurda e insensata sul terreno degli ascolti nei confronti della televisione privata
Con questa assurda competizione a parte che si è perduto di qualità si sono anche bruciate risorse immense migliaia di miliardi e tutto questo mentre in Europa per penetravano
Le mentre americane e penetravano i potentati dei media europei perciò oggi noi abbiamo il sistema Italia che è fragile rispetto nel campo delle telecomunicazioni rispetto a nel settore dei media voglio fare su questo un brutto un una segnalazione
Nessuno ha mai calcolato
La enorme quantità di danaro che nel passato di mano che in Italia è cambiato di mano in Italia gli ultimi quindici anni per il possesso di televisioni private di scarso bacino io calcolo che sia una cifra superiore ai due mila miliardi
Se questi denari anziché essere scambiati da Tizio verso Caio per il possesso di una televisione magari provinciale fossero stati
Investiti mettiamo in società quotate in Borsa per il controllo di reti nazionali o di case di produzioni nazionali avremmo potuto creare dar vita ad una
Ad una vera nascita di soggetti imprenditoriali nel settore questo non è avvenuto perché invece c'era un fortissimo partito Rai che voleva tenere l'attenzione di nei confronti di questa RAI accerchiata dal sistema da sistematica allora qual è la soluzione per tutto questo secondo me la soluzione per tutto questo fare una RAI
Della RAI fare un'azienda rivolta all'utente
Fare un'azienda che sia capace di stare sul mercato per la parte nella quale per la quale attingere risorse dal mercato che devono essere ben individuate e limitate e che sappia fare il servizio pubblico spendendo i soldi che riceve dallo Stato per fare servizio pubblico
Badando bene a non squilibra l'intero settore a questo punto c'è il problema chi controllerà tutto questo capisco che questo problema ci sia ma mi preoccupa che si vogliano
Nuovamente creare degli organismi dei quali non si sa indicare bene l'entità la natura e i poteri voglio dirvi che ho trovato e sto trovando scandaloso il modo col quale si è voluto far crescere far che ce le prerogative del l'attuale Ufficio del garante
Del quale guarda caso poi sono tutti scontenti allora stiamo attenti prima cerchiamo di capire bene il problema indichiamo ben una soluzione e poi solo dopo troviamo l'organo che potrà risolvere questa soluzione ma la formula diciamo e soltanto la fine il problema semplice questo
Che la RAI deve mettere al centro del suo operato l'attenzione per l'utente come fa qualunque azienda produttrice di servizi in qualunque settore in qualunque Paese del mondo
E se questo non farà e questo che la porterà ad andare male e non già le aggressioni del Governo o di chicchessia
La parola all'onorevole Giuseppe Giulietti
Qualche elemento di
Io svilupperò il mio ragionamento in autonomia perché credo che bisogna imparare a non farsi dettare l'agenda da nessuno che è una delle più grandi forme di subalternità politica
Allora cercherò di dire alcune cose molto rapidamente
La prima è che ritengo che in questa fase non ci si dimetta neanche da portinai del condominio vicino casa
Non non da professori Panahi in questa fase ci si fa cacciare dovunque da portinai dal condominio dalla cooperativa dai Cdr dalle associazioni ma non si lascia nessuno la possibilità di poter entrare come dire senza colpo ferire quindi io ritengo sbagliato il mondo neanche più un giudizio sulle persone perché il piano Rai non è stato neanche studiato ho sentito tutto e il contrario di tutto
Ed essendo tra i pochi che ha criticato questi professori in tempi non sospetti di così delle riforme rassegna stampa turrito esponenti di questo governo che parlavano finalmente cinque persone moderne uomini d'impresa che sbarcheranno la consociazione
Quando furono minati direttori di testata noi dicemmo la riforma è morta fu detto hanno paura finalmente ci sono direttori sganciati dai partiti si mettano d'accordo i problemi loro non mi riguarda
Ma sicuramente c'è un problema che non riguarda nel cifre nelle tecniche negati ma riguarda semplicemente la politica e di questo parliamo non si sta parlando in nessun modo del decreto salva RAI punto il merito delle questioni perché non c'entro
Cioè tra proveniente a me questo però le professore non è mai piaciuto potevano essere cinque angeli potevano portare il bilancio più quattrocento miliardi sarebbero stati cacciati prova a spiegare perché
O è inutile che ci giriamo attorno perché non stiamo parlando dell'occupazione nella salvaguardato l'occupazione
Rosato ed andare oltre dire ma come mai c'è questa crisi mi pare sistema radiotelevisivo l'anomalia solo la RAI si può discutere ed eliminare il fatto che c'è un presidente del Consiglio di Tore scompare dal dibattito perché tanto ormai siamo al cabaret siamo al cabaret
Si fa una discussione si interrogano i pensatori liberali da Dahrendorf che vi assicuro non è un comunista nel terzino destro dalla Germania è solo un pensatore liberale basta studiarlo con un po'di attenzione falso può tradurre se ci sono dei problemi per la comprensione della lingua
Ecco ma Dahrendorf non è un comunista finiamo
Io capisco in questo Paese alcuni anche ex giornalisti RAI hanno una sindrome ormai ossessiva rara ma quello che risolve l'analista non le può risolvere la politica allorché Lolita ragionare un po'più di serietà con un po'più di serietà il poema sono vere
Quanto è accaduto e grave
Ed è inutile che ci giriamo attorno quel decreto segna il ritorno della RAI sotto il controllo del Governo il resto sono balle
Vale allo stato puro
Il decreto che è stato firmato ieri e che ha sollevato problemi persino nell'ex Presidente da Repubblica Cossiga dichiarazione di ieri sera ma quali sinistre Cossiga ha posto il problema ieri sera della manomissione tra
Però di questo si è introdotto un decreto che dice sostanzialmente il Governo verifica al piano triennale ma il governo vi dice che il piano fosse tutto il governo vi dice che controlla la RAI ma di questo stiamo parlando di cosa stiamo
Questo dice il decreto e il decreto non entra nel merito del piano
E sempre ma fosse piano fatto un bel dibattito televisivo Dematté fondati Pato televisivo non responsabile della Fininvest o del governo si incontrano perché qualche madre compatibilità è molto difficile da districare qui non sa neanche quali parole usare si incontrano discutono di bilanci fanno l'incontro oxfordiano
Sui bilanci
Ma non di questo si sta parlando
Anche perché l'occupazione Rai fatta un'altra bella rassegna stampa vedrete quanti esponenti dalla maggioranza delle scorse settimane ha detto il problema licenziare tagliare ridurre o non si può dire una volta che preme che il piano è sufficiente per pochi licenziamenti e poi dire che il piano è pericoloso per i licenziamenti perché vuol dire che stiamo cercando
O è sbagliato non sbagliata ma
Però è così
Non si può dire tutto e il contrario di tutto
Dopo diventa sospetto che chi dentro la RAI si è battuto per una vita per la consociazione contro i concorsi pronto a trasparenza degli appalti dica finalmente c'è un governo che ci sta per liberare ed è anche questo conta
Perché vuol dire che il messaggio mandato viene interpretato da chi RAI e voi lo sapete si è battuto contro ogni processo di concorsi di pulizia di trasparenza di appalti alle procure ma ci disse che traccerà un pezzo di reato in RAI chi scrisse che c'era Tangentopoli vai nel novantacinque se non questo sindaco
Allora non giochiamo con le cose serie non giochiamo con le cose serie
Perché quando all'interno della RAI chi ha difeso l'inizio si sente con i liberatori alle porte vuol dire che c'è una sostanziale omogeneità culturale avvertono che non c'è un rischio per chi ha difeso il vecchio perché in Italia non c'è nessuna rivoluzione in corso cioè la conservazione più brutale dei vecchi equilibri
C'è solo questo non vedo nessuna innovazione in corso
Allora vedete e andiamo rapidamente
Il mercato ma quale legge più statalista della legge Mammì e l'operazione di ieri sera non è stata che la prosecuzione della legge Mammì
Un pezzo di socialismo reale piantato in questo Paese con due nomi la Fininvest è la RAI dalla partitocrazia del novanta ma quale taroccato questa è la legge Mammì un monumento al socialismo reale e i protagonisti sono iscritti d'ufficio al socialismo reale comunque si chiamino solo pezzi di antiquariato del mercato della politica
Perché quella legge ha prodotto e voi lo sapete la distruzione di gran parte del mercato dell'emittenza dello stesso sviluppo tecnologico di questo Paese delle professioni e della creatività
Questi atti altro che Millefiori ma quali
E allora vedete il decreto di ieri era prevedibile che era stato dichiarato
Perché va bene che adesso bisogna che la politica non c'è più e tutti facciamo finta di venire dalla Società Civile provvede io che sono un non pentito proprio sapete di quelli bastardi non mi faccio prendere in giro
Perché in una conferenza stampa non più tardo di mesi un mese fa fu detto nella stessa giornata tre parole chiave
Prima la critica la RAI sapete ormai il metodo è cambiato la mattina gli Arditi del Popolo annunciati dossier cacciamo Deaglio spacchiamo la bocca
Si fanno le liste di proscrizione da sera qualcuno dice
Forse hanno esagerato per fortuna che c'è qualcuno più moderate una tecnica tipica dell'università americane lo studiavamo anche da piccoli
Si mandano avanti d'avanguardia la provocazione la sera uno diceva siamo signori sediamoci a un tavolo non siamo signori o la si smette un cioè signorilità in nessun luogo né oggi né domani
Ma non è che uno attacca e poi dice adesso sediamoci dove ci sia mancano le condizioni per individuare persino il vocabolario che ci consenta di continuare a parlare
E allora avete nello stesso giorno fu detto che la RAI dovrà essere governativa poi siccome ormai si parla con la smentita incorporata un mese dopo un'ora dopo viene smentita l'affermazione però come si è detto turno unico repubblica presidenziale
Allora io vedo un nesso ma necessita di occuparmi intero sistema radiotelevisivo
Allora vedete noi non abbiamo non stiamo discutendo le vide materia della riforma della RAI stiamo discutendo da ieri del polo unico della comunicazione in Italia mentre si blatera dei mille fiori si sta per realizzare il polo unico della comunicazione con il conseguente controllo della pubblicità
Che significa la possibilità di etero dirigere il servizio pubblico subordinando ad altro tipo di interessi culturali e di mercato ma dietro dirigere il mondo della carta stampata cadono approvata richiamare la vostra memoria le affermazioni poi smentite su Repubblica sul Corriere sulla stampa
Sull'autonomia dei giornalisti
Esiste un nesso autoritario una concezione vecchia conservativa della della concezione delle Autonomie che sta venendo fuori
Questo Anita che vederne con la libertà né con la liberaldemocrazia assolutamente
Queste affermazioni sono state fatte su tutte documentabili non c'è niente di nuovo
E allora vedete noi dobbiamo discutere di questo
Dobbiamo discutere del polo unico che si vuole avviare il giudizio sul piano detto non m'interessa
Qual è il piano in discussione
Non c'è un piano
E c'ero solo quella via se il problema del piano alto la faccio io la controproposta se problemi ripiano
Perché non si è detto l'Italia un sistema delle comunicazioni anomala anomalo si fa una bicamerale ha tempo tre mesi che riforma la Mammì e dentro la ma mi mette all'Antitrust e riforma contestualmente Fininvest e RAI
Perché con un presidente del consiglio Fininvest c'era oltre che per ragioni costituzionali un problema di buongusto non si poteva iniziare dalla RAI
Perché è legittimo il sospetto che ci sia come dire eccome mi fermo qua
C'è o no il sospetto e atroce dire questa cosa è una cultura stalinista
O a un cronista di provincia
Porrebbe questo tema
Questo basta far decadere come di ogni tipo di dibattito
Perché quando si pone essendo proprietario di un impero la questione dal tuo concorrente del servizio pubblico come problema prioritario c'è qualcosa che non torna
E che non può essere letto fonda infine
Allora non so se il problema sia costituzionale meno o meno sicuramente oppure mangiavano ciò prema di buon gusto c'è un problema politico c'è un problema di mercato
E certo dopo che l'ha detto Cossiga mi permetto di dire che forse ha qualche problema di tipo costituzionale
Allora io che sono convintissimo che tutto il sistema all'avrebbe subito ma il giochetto è chiaro no il giochetto pare aver capito quale
Chi difende la RAI difende un pezzo di pubblico corrotto ormai già questa dovresti campagna elettorale e quindi e la destra chi vuole sbaraccare anzi difende la gratuità
Il progresso allora guarda credo che sarebbe un gravissimo errore attestarsi della difesa resistente la parola d'ordine secondo me sbarcare in modo radicale ma l'intero sistema delle comunicazioni con le sue anomalie
Questa è la sfida Madani è qualcuno disponibile andare in Aula su due progetti riformatori ma seri
Che Pato dall'Antitrust dall'innovazione tecnologica dalle regole e dentro questo percorso a Fontolan
Ma l'inversione di questo percorso che non è accettabile ecco perché è falso dibattito sui professori professoresse perché non è questo il punto
Io ritengo che infatti a questo punto non sedeva farne alcuna questione di parte che le opposizioni tutte le opposizioni pattisti popolari e progressisti qui dissento da Nappi
Apprezzo gli elementi di contraddizione che ha portato Marano mi auguro che la lega non si limiti più a contraddizioni verbali ma supera questa grande questione di ribalta come l'Antitrust si riprendano sentono mica perché questo è un elemento di interesse generale la libertà della comunicazione non può essere oggetto di scontro tra maggioranza e minoranza
Su questo tema ciascun parlamentare deve votare in piena libertà di coscienza
Perché sono due temi
Fondamentali l'autonomia dalla comunicazione autonomia dalla giustizia quando vi dicono
Ma qual è l'anomalia c'è un'anomalia che siamo passati dal proporzionale al maggioritario senza rivedere contestualmente gli statuti di autonomia per la corte del CSM della RAI dal Garante
Qualunque Paese a maggioritario maturo Hutton testualmente modificato la legge elettorale e ha modificato i poteri di autonomia
Ma questo è un classico del pensiero liberale che non modificò il potere degli esecutivi senza modificare i poteri di controllo e che cosa è il servizio pubblico se non un potere di controllo in questa fase
Arrivo a dirgli una cosa inutile la pazzia che la RAI dovrebbe essere oggi dagli antigovernativa esattamente contrario dice Berlusconi Prodi perché lui è proprietario del più grande polo privato
E quindi occorre un elemento di vitalità di conflitto presente per non ammazzare i cervelli esattamente il contrario
Perché l'anomalia è quello non era dallo Maria oggi a quel tipo di concentrazione che non è stato risolto
Ecco perché occorre cautela da parte di tutti perché non c'è cautela andiamo davvero a due estremi che non parlano più
L'ho detto in aula come risposto avuto l'altro bandito va a lavorare tre cose che sapete
Però sapete anche chi le dice quindi a me come dire
O il per fondamento del timpano
Perché tutti noi abbiamo premeditata personale credo che con alcuni l'unica possibilità di discutere sia il silenzio
E siccome poi alcuni per fortuna sono noti a tutti voi
Credo che il giudizio sia già stato dato subito dire che il congresso di banca più grande progresso plagiato
Dove tutti voi avete votato per me vetrate appoggiati e non so che cosa comperati
Va be'lo dico perché questo punto sono Braibanti c'è un secondo caso di quattro bis lo stato eletto segretario due volte all'unanimità da un insieme di deficienti che votavano tracciati questo la dice lunga su come hanno la testa dal socialismo reale gli stalinisti parlavano così
Quando c'era un elemento di rottura dell'ordine costituito si diceva bene dobbiamo intervenire ci deve essere un grande coraggio perché il Grande Fratello non ammette
Che gruppi di donne e di uomini di veramente possono dire no grazie con voi non ci stiamo invece l'obiezione di coscienza è un fondamento è un fondamento Crocetta civili tra professori e giornalisti
Quello che lo che l'opposizione tutta debbono porre a Scalfaro il compito di proporre il tema di non firmare questo decreto
O comunque di non firmano questa forma perché non è vero che sia l'unica strada se la maggioranza è disponibile a un dialogo su questo terreno lo dimostra lo ritiri spontaneamente decreto
Oppure non lo firmi presenta da Repubblica oppure lo si modifichi ma il percorso esiste a chi ti dice c'è l'alternativa sua licenziamenti a una balla
Se è vero che riconosciamo che un diritto generale basta andare in Aula
Confrontarsi tra maggioranza e opposizione
Con Hank con altezza di argomentazioni
Partire dal presupposto che va riscritto l'articolo ventuno della Costituzione che metta al centro non le imprese
Ma il sacrale diritto del cittadino a poter ricevere a produrre comunicazione perché questo è il dato che manca al nostro dibattito noi sappiamo tutto suo minutaggio dei partiti
Ma lo sappiamo che negli anni Ottanta grande massacro della comunicazione non è stato sui partiti e stato sulla Società sul diritto all'ambiente a sul diritto alla salute sui diritti collettivi
E quel pezzo di società civile che è stata cancellata ma di questo non si parla più ma questo anche dimostra che non stiamo parlando delle libertà stiamo parlando dei metri quadrati l'occupazione dalla maggioranza o dell'opposizione per me non cambia
Ma non stiamo parlando di un diritto generale che riguarda i cittadini
Allora vedete si vuole andare lontano la proposta cioè
Questo decreto come dire su di me va ritirato
Se non vi è ritirato Scalfaro modifiche se non la modifica va impugnato davanti al TAR
E se ancora non lo modifica io credo che sia materia di ostruzionismo il più duro e più radicale non credo che sia un accordo possibile sulle materie che riguardano la comunicazione di questa delicatezza
Una rottura su questo punto sicuramente rischia di rendere ingovernabile il Parlamento e non escludo che qualcuno pensi di andare alle lezioni su questa vicenda
Anche perché non è vero sono i sondaggi Piero Maestri un suo fare Marco vola tabellina
E però insomma viva dio questo Paese ancora molto mobile
E quindi io sono uno che dice meglio andare a votare
Questa è una questione di libertà generale per quanto mi riguarda vadano al voto su questo tema non c'è problema
Va bene sono forti sono sicuri anni novantotto per cento va dato
Ma credo che sia ora di finirla anche l'opposizione un po'troppo a capo chino che dice ma odio come si fa a non c'è niente
Questo è un tema non mediabili
Allora vedete che ho terminato la controproposta CEE
L'ho fatta in aula
Antitrust innovazione tecnologica riformata la legge Mammì queste percorso che passa affrontato anche a termine
E poi vedete ma sulla STET che cosa sta accadendo perché vedo tutti appassionati sulle sul dibattito tra i conduttori televisivi visto che Sgarbi padre importanti audizioni fu molto felice
Mi piacerebbe che iniziato tre audizioni sulla privatizzazione della STET che mi pare molto più appassionante del dibattito tra i protagonisti del video perché gli affari sta vola l'autostrada stava le fonti nuove stanno là
I saperi tenuto colà è l'ha capito una politica europea ma vi pare che arrivati attuale si un dibattito sulla dimensione europea o al dibattito sulla trippa alla perché non ci fidiamo sui due progetti sulla STET sfidiamoci sulla STET
Sfidiamoci sull'autorità di garanzia deve essere letta con i due terzi o con la maggioranza semplice il modello americano il modello inglese
Devi avere regole per tutto il sistema o solo per il pubblico su tutti liberisti ed Etro sapete che nei Paesi liberali la concessione di un bene pubblico cioè un pezzo di eteree
Impone regole a tutti i soggetti che hanno la concessione non solo il pubblico
E non solo al pubblico all'andiamo verso un tipo di aboliamo la Commissione di vigilanza discutiamo ma questi sono i temi sui quali dovremmo riuscire oggi a a ragionare vede
Dentro questo percorso siccome poi l'accusa è allora si vuole tutelare la RAI così come dentro questo percorso c'è la riforma della RAI
Ma l'agenda inversa non è la riforma della perché vedete la manica già prodotto il suo danno non stiamo nello spaccio dell'operazione sbagliata dal punto di vista di mercato
Si va ad operare su un pezzo del sistema mantenendo inalterati il resto del sistema questa operazione sbagliata non solo per ragioni politiche è sbagliata per ragioni d'impresa per ragioni di mercato e contro ogni logica di mercato quest'operazione è sbagliata
Determinerà un ulteriore scostamento così ma viene formulata
Del resto vedo che nessuno smentisce che alcuni degli uomini del vecchio regime Granai ciottolato candidati a Novara e anche questo vi dimostra dove sta andando a parare ma quale scudo tra innovatori e conservatori perché nessuno prende le distanze da questa rosa di nomi continua che emerga per dire ma noi che c'entriamo noi che c'entriamo con quel vecchio mondo pongo al vecchio mondo che allora almeno questo m'aspettavo che lo dicesse come si permettono alcuni signori che hanno a sfumare parla
L'uomo che mise in un incontro con l'Usigrai la lega questa robetta che non andrà da nessuna parte
E fu questo sindacato non lo ricorda che dire nel consiglio di amministrazione non faccio non ci possono essere discriminazioni ci grazie alla lega il movimento sociale i radicali
Noi ponemmo la questione dell'allargamento a tutte le forze quando non se ne parlava nel novanta contro la discriminazione delle minoranze a destra sinistra questa è la verità storica dei testi scritti
E io devo leggere direttori e vicedirettori nominati dal Caf che dicono c'era un orribile consociazione
L'accordo di CPC ci ha impedito di lavorare si sono diventati direttori per punizione infatti io li voglio sperare uno scoop
Ordinate per
Io purtroppo non ha una rete a sé anche per loro ma insultato invece ma avete visto al cui dove sono stati massacrati dai liberali non curi siamo liberali ogni sera un massacro poi la pazienza termina
E se come male quando termina la pazienza perché la politica deve premiare la tolleranza e la fermezza di nervi quando la si perde mi pare che tutti siamo a rischio quando perdiamo questo elemento di tolleranza promossi può pensare che alcuni faccio tutta la vita orribili scrivono libri accentua stimolante
Perché vedete avvisa Luciano vi voglio dare uno scoop sapete perché sono diventati direttori nel novanta ricordata la stagione del Caf ma che calcio fu approvata la Mammì e le nomine della RAI
Fu l'anno in cui moltiplicando i vicedirettori come mai la commissione d'inchiesta fa un'inchiesta del di vigilanza dal novantadue tipica di questo sono tutti interessati a pulire la RAI io sono per la grande battaglia di pulizia aveva titolo la proposta la faccia non è stata accolta finora
Il problema è la questione morale
Il problema la trasparenza il problema la riforma radicale io sono d'accordo
Si consegnò la procura da la Repubblica come abbiamo chiesto tutti gli atti dalla RAI dal cinquanta con i nomi dei collaboratori dei compensi i giornalisti con doppi e tripli incarichi si faccia sapere i doppi stipendi riconsegno la frattura tra le siano tutti
Litigano tutti è così finisce questa storia di chi è per la questione morale e perché l'inchiesta si fa solo dal novantadue
Perché si è detto che si può fare dal novantadue non da prima
Forse perché c'erano nomi di addetti stampa
C'erano nomi forse importanti ed elenchi degli anni ottanta e novanta c'è qualche giornalista che si finge martire che non vuole che si vada prima qual è il problema
E proprio nel Sussex seppure ma la questione morale la mia proposta è molto semplice tutte le carte alla Procura della Repubblica
Contemporaneamente un appello congiunto alla Procura di Milano e di Roma per sapere perché le inchieste su frequenza o con il solo insabbiata allo stato attuale
Io non mi basta allora se la questione morale non può riguardare solo la RAI perché richiesta Giacalone dove inchiesta Giacalone perché non se ne parla più
Perché non si fanno dell'eventuale frequenza o poli vedo la pazzia Sacchi mi riferisco di una frequenza o poli nell'etere perché non si ascolta o di imprenditori delle piccole e medie aziende visto che siamo tutti liberisti si dia spazio le testimonianze la piccola e media impresa dell'etere
Come mai non se ne parla
Sono due allora le inchieste da prima io sapete che ho sempre sostenuto di sì un divario televisivo che suo nome un pezzo di Tangentopoli nascosto dalle tre
Ma non perché io abbia però io non ho prove
Perché mi pare strano che nella temperie degli anni ottanta con una cupola che si è spartito tutto il più grande affare quello sulla pubblicità e le comunicazioni
Sia l'unico luogo dove alcune Madonne si sono incontrate con alcuni angeli cherubini
E attorno a un tavolo con la predizione di Francesco d'Assisi abbiano detto questo è l'unico settore in cui noi siamo buoni Sai che c'è di nuovo abbracciamoci fratello e non è andata così saltavano i tralicci in quegli anni
Dei ripetitori per comperare le frequenze
E allora la questione morale qui non c'è nessun conservatore tutto alla Procura turista vadano indagare si faccia un'operazione di verità non c'è nessuno che la impedire
Ed ancora ci vuole affrontare il nodo aggettivo non si affronta allora il nodo serissimo dell'Antitrust ha ragione la lega perché a torto o a ragione la lega lati frase passaggio
Non può dare il numero delle reti conta il numero la pubblicità distribuibile perché con la pubblicità che io capisco chi apre e chi chiude chi parla e chi lo pagherà ecco gli indici di affollamento che apre un rapporto serio con la piccola e media azienda Lattanzi confermarmi
E sulla pubblicità che non era una rete RAI eventualmente per trasferirla in sede regionale o l'editoria locale che io trovo accordi tutto ciò accade alcuni grandi Paesi dal nord dove esistono questa sinergia pubblico privato
Ma quali aziende commissariate dalle regioni
Ma come lo possiamo non porre la sfida della regionalizzazione non soffre governeranno mini consigli regionali non mi paiono più mondi dal governo centrale
Non mi piacevano mi piacciono gli altri
Ma non mi pare che ci sia un governo centrale totale autonomia un governo regionale che fa le camarille
Capisco che qualcuno possa avere perso le elezioni ma non con le regole non si fanno con i risultati elettorali nella cultura liberale si fanno con l'indirizzo generale non si guardano prima le mappe dei voti e poi si fanno le regole prima si fanno le regole e poi quando le mappe dei morti
Allora vedete è indubbio che c'è un processo di regionalizzazione
Quello che il Bagatto anche nel ragionamento dei professori e contrapporre questo all'esperienza di RAI tre o di RAI Uno di Rai due non è quello il passaggio no non siamo in quella fase
Noi siamo in un'altra fase che è la fase come dire glielo riassetto complessivo del sistema
Ma non c'è dubbio che la RAI dovrà poter competere sul mercato stette grande polo pubblico Technology quello che le occupazioni ma di che parliamo professori
Cioè va bene creare occupazione di grande grande affare l'aspetto per il grande polo pubblico dare comunicazione della cultura lì si creano posti di lavoro nuovi non precari no gli interinali no finti non sei mesi a quattrocento mila lire poi a casa che non è un posto di lavoro
è una mancia è un'altra cosa
Che può essere auspicabile ma non si chiama posta neanche gli Stati Uniti di Clinton siamo tutti i posti di lavoro sembra un altro
Allora quell'affare vestita di posti di lavoro ci vuole salvare la RAI sopra il polo pubblico costretto
Si ragioni dell'integrazione con le tecnologie si rilanci sulla tecnologia sui lavoratori si rilanci sulla politica del satellite senza delegando ad alcuni soggetti privati per fare accordi eventualmente di altra natura qual è la grande operazione altro che il problema se facciamo l'azienda locale quale quello tremava era quello il punto d'attacco su cui sono avuto risposte
La regionalizzazione è sicuramente un dato ineludibile ma chi l'ha detto che regionalizzazione vuoti della Giunta regionale regionalizzazione visto in modello tedesco c'è un modello di rapporto positivo tra capitale pubblico a capitale privato
Che prevedono il consiglio di amministrazione non solo le forze politiche ma di tua le chiese prevede le associazioni dei consumatori ha un rapporto stretto con le università con gli enti di ricerca è un luogo di produzione non soltanto di come dire di non è un luogo in cui lo spettatore riceve un messaggio e basta e anche un bacino di produzione interregionale allora deve discutere seriamente è un bacino regionale un bacino interregionale ma queste l'altezza dei problemi con cui confrontarsi
Ma come si fa a dire che vogliamo uno Stato decentrato e non scegliere il decentramento nel campo della comunicazione
Noi chiediamo l'industria leggera oppure la comunicazione ma certo che poi non si fa se io devo difendere l'interesse di grandi gruppi multimediali
Io non posso avere un occhio rivolto alla comunicazione in sede locale ed è ovvio che si punta a massacrare le sedi regionali questo sarebbero scelte occupazionale al quale sta pensato altro che luce
Ma l'avete capito o no
Che si vuole chiudere contemporaneamente Rai tre le sedi regionali
Cioè sono in arrivo licenziamenti prepensionamenti alla cassa integrazione che ci sta chiedendo di renderli più radicali non meno radicale
Perché se io parto solo dal comparto mai e non dalle regole di sistema io ho già scelto di farlo fuori
Ecco perché questo non è materia sulle quali come dire sposa poi gioca
E ho terminato la lite per questo non ho parlato dei bilanci
Io a costo di andare controcorrente difendo l'idea di servizio pubblico non questa
Ma idea di servizio pubblico
Questa RAI può anche sparire nei suoi assetti attuali
Perché per vent'anni abbiamo detto che doveva sparire fra sette attuali
E quando ci fu una tripartizione dell'ottantasette si allarga all'opposizione la consociazione orrenda questo sindacato fu tra i pochi che per avidità di scioperare
Ve lo ricordate metodi perché è sbagliato mettono consociativa
Ma secondo voi adesso con l'idea di servizio pubblico cosa facciano
Vedete un altro ragionamento che ho sentito fare anche da Marano e qui dissento
Quando sento dire duetti e due reti dritti al pubblico retail private
Allora guardate anche qua
Vogliamo girare l'Europa io vi sfido a dirmi il Paese europeo dove c'è equivalenza tra pubblico e privato no perché sfottò per definire dov'è l'equivalente in Germania è in Francia l'equivalenza né in Gran Bretagna l'equivalenza
Non c'è
Il rapporto medio solo due reti nazionali a un quarto di unità nazionale quel pericoloso comunista che stiamo a Balladur
Traduco per chi non sapesse non è un comunista e un probabile Paco ideali comunisti l'astrattezza spiegare sempre era uno scherzo è un conservatore quel pericoloso comunista che siamo a Balladur si sta interrogando se non età di una rete nazionale non è troppo d'America record la democrazia
Sì carovane liberali tedeschi esitarono negli Stati Uniti allora se la pone uno di noi che cos'è lei i bolscevichi il carro che marcia di notte con i rivoluzionari
Non c'è equivalenza
Non è prevista in nessun luogo
Allora già il solo affermare si riduca contestualmente è un errore culturale e di mercato non è possibile
Non è possibile
Si vuole arrivando riduzione contestuale ad occorre che sia meno buoni e ci si lotto notavo la ragione
Ma non si può partire da un falso storico che in Europa la scomparsa dei servizi pubblici in Europa in molti Paesi c'è una rivalutazione del ruolo di servizio
Ora vedete
Io ho fatto il reato molto dura perché francamente non capisco per quale motivo debba ascoltare sempre interventi molto duri e poi poter andare fuori diversi scusatemi ho solo un pezzo del vecchio chiedo scusa io non mi sento un pezzo del vecchio se tu pensi alla conservazione
E qui non chiedo scusa per più di niente
Perché se si può fare politica o ci si confronta fra soggetti Autonomie forti ed è meglio avere posizioni Houghton le ragione Maran
Se dobbiamo uscire da questa visione paternalistica nove se ciascuno di noi parla dopo l'altro non lo bacchetta se fuori dal governo pure a me non è la posizione dell'opposizione che nei primi cinque
Come tu quello che avete parlato anche quelle che sono le tue idee sulla comunicazione ed era questo mondo di persone libere dove si discute se ponendo le proprie condizioni che possono anche ad esempio dalla maggioranza o anche l'opposizione come nel caso mio su alcuni punti
E però il mondo indivise non cambia molto se la divisa di destra o di sinistra
è l'idea che ci si vesta tutti uguali e si legga il copione del karaoke tutte le sere che è un copione scritto da altri che non mi piace a me non piace un mondo dove uno mi dia la base musicale le parole e io debba interpretare è un mondo che mi fa paura
Preferisco un mondo di cori stonati dove ciascuno si sceglie la sua base musicale
Sull'antitrust per questo mi permetto di dire come ho detto e pattisti e popolari alla lega che va fermato questo tipo di operazione erba aperto questo tipo di comica sole anche gli amici di Forza Italia se mi fanno parte come dire purché ci siamo disponibili ad ascoltarsi
è sbagliato
è un altro il confronto che varia dove forse ci saremo guarda neanche né io né tende piloni perché io attorno a quel tavolo oltre parlamentari voglio il meglio delle competenza dei saperi e delle tecniche e io so di non avere alcune competenze voglio piste attorno a quel tavolo in preparazione della Conferenza nazionale sulle comunicazioni si unisca al mese del mondo dell'informatica del diritto
Delle tecnologie perché questa legge non può essere solo un punto di mediazione tra poteri madrasa ricostruita dentro il meglio che la ricerca europea italiana
Uscendo da un clima che insisto diventa bene non fosse proseguite stimo
Perché vedete se notare lo dimentica la legge Mammì o ci mettiamo in testa che fu un grande accordo tra pubblico e privato
E gli amici le emittenti locali lo sanno bene
La legge Mammì ebbe due beneficiari non facciamo finta che c'è un uomo l'uomo e dei vecchi lì dentro c'è un insieme di nuove di vecchio che è mostruoso
O azienda riconosciamo che c'è stato un elemento di gestione della Rai ma anche l'interesse della Fininvest a un mercato diviso in due non si può tacere su questo punto la veniva sottratto a quel tavolo c'era un interesse reciproco a quel mercato drogato e quel mercato che va superato ma se ciascuno rettore presupposto che è solo quello dell'altro è che l'altro non capisce che l'altro fetente
Diventa pericoloso ecco perché ho proposto un altro meccanismo
Io ho terminato soltanto con una cosa vedi
Io sono convinto che sarebbe un gravissimo errore
Gli ho esposto la mia teoria d'apparato salita
Sulla RAI antigovernative
Ma voglio dirvi lo dico proprio sempre detto Rabbit in tempi insospettabili pur essendo io in questo momento un uomo di parte
E orgoglioso di essere i quartet son ci starei
Diffidate di chi sta da una parte dice sono qui di passaggio vengo dalla società civile poi non so dove andrò
Non ci si candida vuol dire che si sceglie
E però credo che l'errore peggiore che potete fare servizio pubblico
In questo momento ecco di chiudersi con forti
E quello di fare formazione di parte o comunicazione di parte non importa non importa se in altre televisioni ogni sera c'è un clima di aggressione permane
Il servizio pubblico ha un senso io credo in quell'idea se si sforza di rappresentare la voce più debole se si fa fatica a presentare tutti i punti di vista presenti in una comunità
Questa è una battaglia che va fatta non bisogna cadere nella trappola di fronte a un'offensiva che dice non gli schiaccia eremo rispondere issando le bandiere non è non è la bandiera che copra vince la RAI la RAI deve vincere sei l'uomo della contaminazione culturale se si possono esprimere le diverse confessioni le diverse minoranze il servizio pubblico ha un senso se dà voce a chi non può comperarsi una televisione perché è cambiato di significato di pubblico il pubblico sarebbe perché sul mercato possano regolare con particolare attenzione a chi non è a chi non può questo è il punto perché sarebbe un pubblico chi vuole la cancellazione dei servizi pubblici ha una concezione autoritaria e violenta della società alla comunicazione
Questo è il discrimine ma detto questo mai che qualcuno facesse strumento di parte il terzo tipo di Costa vedete
L'unica cosa che voglio dire visto che non ci vedremo tante altre volte
Perché io sono in aspettativa non retribuita e quindi non frequento la RAI
L'unica cosa che volevo dirvi
E questa rete ove tutte le cose che sono state dette
In questo periodo
Posso dare un solo consiglio per concludere
Voi a quel sindacato a quel partito
O a quell'uomo politico che accetta la cancellazione dalla memoria
Guai a chi accetta di farsi insultare tutti i giorni
E non risponde
Io credo che la cosa più atroce di queste settimane
E vedere chi nella storia dell'azienda
Si è messo di traverso verso ogni battaglia sulle regole
Rialzarsi come uomo nuovo
Io vedo che si possa vincere o perdere in politica quello che lo si può fare a negare la propria memoria la propria biografia Akita sparato opera credete io ho letto tutte quante le critiche sulla consociazione la cogestione c'ho pensato a lungo io ne fece un errore lo riconosco a me e al sindacato
Quello di essere stato in promesse ancora più radicali però ricordo a tutti voi che negli anni Ottanta non ci hanno mai accusato per eccesso di moderazione l'accusa che c'è stata fatta è un branco di estremisti che non si rende conto delle ragioni della lottizzazione Ugo Intini e ce ne sono altre venti citazioni l'accusa era voi dovete capire che la lottizzazione è l'unico metodo di governo allora posso dire
Con riflettuto su tutto si un pentimento cielo bisognava essere più radicali ancora molto più radicali c'è una sola cosa quale Ono pentimento
Quello che fra Stato dentro il sindacato di avere battezza ribattuto con questi comitati di redazione per l'autonomia e quindi sorrise tutto a lungo alla fine ho concluso che se tornassi indietro lo rifarei tutto e che sono assolutamente orgoglioso di tutto il passato di tutte le azioni che abbiamo compiuto sia grazie
Grazie
Al momento io queste iscrizione delle dico subito nello
Voi vi do altri piccoli annunci messaggi Silvia Viglia regista TG uno
Pino Nardi Giunta Nazionale Uzzi Gaetano Assanti cd erra osta Fernando Balestra cd era agenzia TGR
Queste sono le iscrizioni che sono arrivate a questo punto per cui io finirei
Queste queste iscrizioni come interventi se siete d'accordo
Dando la possibilità un po'alla spicciolata di affacciarsi eventualmente ad un buffet perché diversamente non ce la facciamo con i lavori se siete d'accordo ma siete solo voi
Che dovete deciderlo
E
Allora facciamo uno meno uno un po'di pazienza un po'di pane Marco si avanza la proposta di fare invece un break di mezz'ora rigorosa cioè fra mezz'ora cioè alle tre in punto io sono qui e incomincia a chiamare va bene l'accordo
Cioè
E insulta il cinque minuti per cinque minuti al collega vittoria si avvia ecco la possibilità di dare delle indicazioni concrete operativi di agibilità sul prossimo congresso
In questo modo però bisognerebbe che ci fossero tutti i comitati di redazione perché sono informazioni importante ovviamente questa
Questa parte del seminario
Nella conferenza organizzativa dei come e una parte proprio formale
Per la quale il comitato di garanzia dell'Usigrai procederà a formalizzare e qui ne dà comunicazione
L'indizione formale del Congresso
Con il conseguente congelamento dei comitati di redazione siccome ci sono state molte modificazioni all'interno delle redazioni
Come sapete il comitato dei garanti procederà alla fissazione dei collegi elettorali sulla base degli organici effettivi delle redazioni perché su quella base ecco si dovranno poi stabilire il quorum per l'elezione dei delegati
Ovviamente tutto questo è un lavoro ecco che il comitato dei garanti farà in modo molto rapido molto celere e saranno inviati inflitti questo avverrà ovviamente a settembre saranno inviati i plichi a tutti i comitati di redazione
Con la definizione precisa del collegio elettorale cioè di quanti sono gli elettori che come sapete bene per i delegati al congresso
Non sono soltanto gli elettori previsti dal contratto per i comitati di redazione
Ma sono elettori tutti i giornalisti
Anche non della redazione che fanno capo in quel luogo di lavoro
Ricordato l'attentamente chi sono due diverse
Articolazioni per l'elezione dei comitati di redazione vige la norma del contratto cioè soltanto i redattori in organico alla redazione
Per l'elezione dei delegati al congresso vige la norma dello statuto
Tutti i giornalisti iscritti all'Usigrai cioè anche quelli che non fanno parte della redazione per esempio perché magari è il direttore di sede
Il quale non vota per il CDR ma vota per i delegati al congresso
Ho fatto questa premessa soltanto per dirvi che su tutta questa materia ad ogni comitato di redazione arriverà un plico sigillato egli sarà inviato dal comitato dei garanti va bene
Adesso do per cinque minuti la parola al collega Vittorio Samia
Ma che io per loro tre minuti non cinque non occorre dire molte cose
Se non la particolarità di questo congresso che come abbiamo già detto svolge ameranno
E che non abbiamo cioè non lo facciamo secondo me dato il consueto vogliamo dal dodici al quindici dal diciannove chiedo scusa stavo mettiamo fra dato dal diciannove al ventuno di ottobre Chiusolo tre giorni del corso dalla settima al mercoledì giovedì avete questo consente pure di recuperare quegli sportivi che la domenica non hanno dei problemi eccetera è vi annunzio da adesso che poi vi arriverà un plico con tutte le le indicazioni avrei dell'albergo di assegnato indicazione dove si svolgeva il congresso che non sono molto bello discusso di di Merano
Anche storicamente vale una cosa piuttosto impegnativa l'unica cosa che dobbiamo soffrire insieme però è una sofferenza molto relativa e che non abbiamo un albergo che ci può ospitare tutti del resto anche i nostri in altre sedi è venuto così
Ricordo Trento dove addirittura qualche collega collega cantore qui che la nutrice
Fu sistemata addirittura a cinquanta del Santa chilometri ma questo non avviene ne avremo gli alberghi tutti invieranno i colleghi che non avranno la possibilità di assessore a portata di tre minuti dalla sala congresso avrà a disposizione o l'hanno letto il tasso di qui non ci sono problemi
Detto questo io non devo dire molte altre cose se non che una volta che i garanti mi hanno fornito il numero preciso dei delegati
Cosa che quest'anno è un po'più composito perché come sapete chiusa dell'opzione quindi l'azienda allora non ci ha dato il tabulato completo con i colleghi che hanno sono passati otto è stata un'altra volta che è stato stabilito questo CDR ormai li abbiamo perché quello di Palermo palmo eletto ieri è stato credo che ce ne sia solo un imprimere e noi abbiamo ma le delegazioni
Precise e da quel momento potremmo assegnare gli alberi caduti ottimi di buon livello
L'ultima cosa per evitare appunto i traslochi da un avverbio ad un altro
I pasti saranno consumate nella sala dal Congresso in una sala vicina di noi avremo a disposizione l'intera giornata per il lavoro e poi gli altri dettagli ve li faremo avere per due posti solo questo l'una la precisazione
Comitati di redazione che fossero ad oggi già in fase di rinnovo perché so che ce n'è per esempio uno perché è già stata convocata l'assemblea per il rinnovo del ed è Rai uno cioè la Rete uno per il fatto che uno è andato in pensione
Un altro andrà in pensione senza arrivare al congresso e in più cioè una diminuzione notevole del quorum per cui dovranno procedere all'elezione del fiduciario ma quelle sì è che dieci aperte al rinnovo del comitato di redazione comunque siccome su quelle già avviata la procedura ad oggi nei giorni precedenti quello va avanti
Non si avviano nuove procedure di rinnovo di comitati di redazione queste la norma Stoccolma
Alla parola la collega Silvia Viglia regista del TG uno
Coloro che mi hanno preceduto hanno volato molto alto sono stati toccati anche per l'urgenza del momento immagino temi generali i nodi problematici del sistema della comunicazione
Io mi limiterò a esprimeva cercare di esprimere alcuni gruppi affare alcune domande tre domande
Sulla possibilità di affrontare tredic'questi temi generali da un punto di vista strettamente sindacale sul piano della pratica sindacali
Il rapporto fra tecnologia e organizzazione del lavoro tra gli
Strumenti e il modello della produzione tra il prodotto le diverse professionalità che concorrono a determinarlo è un rapporto irrisolto che rischia di complicarsi ancora di più con l'arrivo del satellite e del cavo
Risolvere questo rapporto vuol dire d'altra parte operare delle scelte uscire dal terreno di per sé neutrale della tecnologia prendere parte definire un progetto complessivo dunque un progetto culturale e politico
Avo dimentica di dire che il primo di questi temi su quale farò una domanda e la tecnologia e il rapporto che il sindacato può avere uno dei rapporti che il sindacato povere con questo tema
Anche senza contare gioielli del capo una rivoluzione tecnologica è comunque già avvenuta e ha prodotto modificazioni profonde nel lavoro e né i mestieri della televisione
Questo ha comportato anche in assenza o proprio per l'assenza di un progetto complessivo delle scelte parziali e settoriali ma non per questo mi sembra meno tendenziose
L'elemento centrale di questa rivoluzione e persino banale dirlo è la leggerezza la mobilità la fungibilità di telecamere apparati satellitari sistemi informatici
La quantità di immagini in arrivo da tutto il mondo anche queste banalissimo dirlo è infinitamente superiore a quella del passato è destinato aumentare esponenzialmente
Parallelo rispetto al flusso delle immagini scorre attraverso i sistemi informatici il flusso delle notizie
Questo doppio flusso andava alza quanto meno gestito se non socialmente controllato vediamo due esempi di questa gestione uno RAI e l'altro Fininvest
Il sistema Argo strumento prezioso di accesso in tempo reale le agenzie poteva consentire al giornalista di lavorare più a fondo sulla realtà di cercare di più le ragioni dei fatti laddove i fatti avvengono insomma di uscire di più
Non a caso girare con la troupe si dice uscire al contrario Argo è diventato esso stesso realtà una realtà virtuale sotto la quale non c'è niente da vedere da indagare da girare
E mi chiedo se a e vi chiedo se abbiamo usato così Argo come useremo il cavo
In Fininvest queste l'esempio Fininvest ogni direttore conduce l'edizione serale del suo telegiornale come un nocchiero dotato di grande esperienza di bussola conduce la suonare il suo pubblico nel flusso immagini notizie
Dato che il direttore è anche colui che risponde direttamente all'editore non vi sembra che questa scelta indichi una gestione ferma e forte se non autoritaria
I due esempi sono volutamente disomogenei uno riguarda l'organizzazione del lavoro l'altro la linea editoriale nel suo farsi televisione concreta
In quanto tali sottolineano l'ampiezza del ventaglio che un progetto culturale complessivo deve avvenire e legittimano la domanda
Possiamo intendiamo come operatori televisivi come sindacato entrare nel merito di questo progetto proprio a partire dal piano dell'organizzazione del lavoro e delle linee editoriali nel loro farsi televisione
La seconda domanda riguarda il senso del servizio pubblico sempre dal punto vista la pratica sindacale è ovviamente facciamo conto che queste così come altre scelte parziali già operate siano discutibili o addirittura revocabili facciamo conto che la partita sia ancora tutta da giocare
Ma qual è la vera partita quella che vale veramente la pena di giocare nel vostro progetto si parla di una rete regionalizzata di una grande rete generalista in grado di stare sul mercato e soprattutto di una centralità dell'informazione
Quale informazione fatta come e poi perché centralità dell'informazione non piuttosto della cultura nel suo senso più ampio
Nella nostra società i soggetti più diversi sono dotati di una loro capacità e volontà di comunicare per immagini
Usano le telecamere e hanno piccole o grandi biblioteche i centri sociali le associazioni culturali le comunità religiose i gruppi etnici e naturalmente in modo più casuale episodico moltissimi comuni cittadini
Il processo di alfabetizzazione televisiva ormai largamente compiuto molto presto tutti questi soggetti attraverso il satellite di scavo potranno accedere a un numero infinitamente maggiore di fonti televisive
Come si muoveranno in questo caleidoscopio su quali strumenti potranno contare per orientarsi quali margini saranno lasciati all'espressione riconoscimento dei loro interessi
In che misura potranno riconoscervi sì come soggetti della comunicazione e non oggetti di un colossale Progetto di tassi di trazione mettere al centro del progetto per il servizio pubblico l'informazione mi sembra una scelta riduttiva che finisce per lasciare al mercato la risposta a queste domande
Ed è anche almeno in parte una scelta fuorviante secondo me l'informazione non è un valore in sei per sua natura come tutte le altre forme di comunicazione può essere buona o cattiva ben fatta ho fatta malissimo
Non può essere impugnata con un vessillo se non entrando nel merito dei suoi modi concreti di realizzazione
Ma anche ammettendo un investimento pregiudiziale del pubblico nell'informazione se questa scelta fosse praticata in un contesto comunicativo degradato e passi Rizzante mancherebbero le condizioni per renderla leggibile
C'è poi un'obiezione più radicale a questa pregiudiziale centralità informazione è un diritto risponde a un bisogno non è la sola
Ci sono altri bisogni altri interessi umani materiali ideali che richiedono uno sforzo analogo in termini di investimenti e di progettualità un solo esempio la risposta al bisogno di sognare non può essere solo la ruota dalla fortuna di Mike Bongiorno
è la comunicazione televisiva in generale allora la posta della partita che vale la pena di giocare o meglio la qualità della comunicazione televisiva
La capacità e la volontà di diffondere e garantire la diffusione trasversale in tutti i generi televisivi e in tutte le possibili forme di diffusione televisiva del dubbio della problematicità della complessità
Della molteplicità dei punti di vista in una parola della cultura
Fare cultura in televisione vuol dire però prima di tutto fare bene la televisione saperla fare saper girare scrivere montare sono rizzare condurre un programma utilizzando per di più al meglio le nuove tecnologie
E la seconda domanda è questa puoi sindacato farsi carico di un progetto di riqualificazione che per la natura stessa della comunicazione televisiva vede coinvolte tante professionalità
Terza domanda è persa argomento la professione
Il sistema televisivo italiano è congelato in gessato e vincolato come nessun altro in Europa
A me sembra che uno di questi vincoli è quello che divide gli operatori di questo sistema in giornalisti e non giornalisti
La natura stessa della comunicazione televisiva anche insieme immagini parole musica e ritmo mette in discussione da sempre questo vincolo
Nei fatti il giornalista è ostaggio di altre figure professionali inserite in altri contratti di lavoro rispondenti ad altre logiche di gestione del personale
La tecnologia mette in discussione questo vincolo se da un lato spinge alla sintesi delle mansioni dall'altro richiede una specializzazione sempre maggiore con il risultato di prefigurare un unico operatore televisivo di grande spessore professionale
L'esperienza europea infine mette in discussione questo vincolo in Europa e la pratica quotidiana del lavoro televisivo a delineare i confini della professione
Questa professione fa capo si a una figura che si chiama giornalista ma solo in quanto è solo quando svolge questo lavoro senza la mediazione di ordini professionali e di esami
Farsi carico di un dibattito su una nuova frontiera della deontologia professionale della comunicazione per tutti coloro che vi lavorano non potrebbe essere il modo tutto sindacale di collocarsi in prospettiva verso un futuro televisivo senza vincoli
Grazie
Grazie
Pino Nardi della Giunta nazionale del luxury
Cari colleghi della RAI l'Unione cattolica dalla stampa italiana è un'associazione di natura ecclesiale
Le dell'UCSI ci proponiamo di rendere attiva la nostra testimonianza cristiana fra tutti coloro che operano nei mezzi di comunicazione sociale
Tuttavia non intendiamo sottrarci al dibattito sugli aspetti più qualificanti dalla professione
Ed è in questo spirito che intendiamo manifestare anche in questa Assemblea dell'Usigrai le nostre opinioni attorno all'informazione radiotelevisiva nel nostro Paese
Innanzitutto vogliamo esprimere forti perplessità sulla legittimità costituzionale di alcune parti del decreto del governo sulla RAI
Questo provvedimento si inserisce in un contesto dove invece prima decisiva questione e quella di favorire la realizzazione di strumenti sempre più efficace di controllo pubblico
A livello nazionale e comunitario delle grandi concentrazioni private che prive di un adeguato quadro giuridico di riferimento sono naturalmente portate a fare a prevalere i propri interessi economici su quelli generali della comunità
Un controllo che non può prescindere dalla presenza centrale competitiva del servizio pubblico nel campo dell'informazione
Presenza che sia in condizione di determinare un'equa ripartizione delle risorse del mercato e soprattutto di stimolare con le proprie iniziative le strutture private ad avere quale punto di riferimento non soltanto il livello del profitto come avviene attualmente
Ma anche la risposta alla domanda di obiettività di libertà e di giustizia che viene dalle persone e dalle famiglie e dalla società
Una risposta che per il servizio pubblico deve essere considerata prioritaria assieme a quella nel rispetto di tutte le matrici culturali vive nel Paese
Ciò non significa naturalmente che il giornalista del servizio pubblico debba essere limitato nella propria autonomia al contrario proprio per la finalità particolare del suo lavoro la sua professionalità deve essere garantita al più alto livello
A partire dalla trasparenza dei criteri di assunzione e di quelli che devono presiedere alle designazioni per incarichi di responsabilità
Il rispetto rigoroso delle linee editoriali del pluralismo e della completezza dell'informazione solo le garanzie più concrete che il servizio pubblico deve essere in grado di offrire
Ma lo è crediamo che solo in un quadro di fedele osservanza di questi principi di queste norme corpo comportamentali
Sarà poi possibile realizzare nel servizio pubblico un adeguato livello di rappresentatività di partecipazione di controllo da parte dei giornalisti
L'obiettivo deve essere l'autoregolamentazione dell'attività degli operatori dell'informazione per poter fissare in modo chiaro e inequivocabile
Diritti e doveri del giornalista delle proprietà della direzione partendo dall'unica premessa che il diritto dei cittadini a essere correttamente informati sulle questioni vitali della società e delle istituzioni
è un'esigenza questa particolarmente sentita in tutte le aziende e urgente pertanto riprendere l'iniziativa anche a livello sindacale per ottenere uno Statuto d'impresa capace di arginare gli effetti perversi pericolosi
Che nascono dall'intreccio sempre più stretto tra industria finanza politica e mass media
Se non riusciremo a contrastare quanto sta accadendo dall'interno dell'impresa dall'esterno con un efficace legislazione
La manipolazione ideologica finalizzata al profitto finirebbe per prevalere sull'obiettività e la completezza dell'informazione mettendo a rischio i capisaldi della nostra professione
Occorre dunque una legislazione che sia flessibile negli strumenti
E chi erano i principi in grado di affrontare i problemi posti dalle nuove opportunità tecnologiche e di contrastare le sinergie selvagge puro proiettandosi in un in una dimensione europea
Sotto questo profilo è urgentissima una forte iniziativa per sollecitare il Parlamento e governo a colmare il grave divario fra Italia ed altri Paesi in materia di diffusione diretta della tv via satellite
In parallelo con una iniziativa per la regolamentazione internazionale nel settore in assenza di una disciplina almeno a livello europeo infatti i Paesi più deboli rischiano di essere rapidamente colonizzati culturalmente ed economicamente
Così come indilazionabile affrontare i problemi posti dalla multimedialità che va imponente sì con forza anche nel nostro Paese
Il rischio è che le scelte imprenditoriali precedono quelle politiche e che il nome di una malintesa libertà d'impresa il mercato sfugga al controllo delle forze sociali e dello Stato
Che hanno invece il compito di garantire la soddisfazione delle esigenze fondamentali di tutta la società
In questo quadro nel crediamo che sia indispensabile una forte ripresa di iniziativa da parte degli operatori dei mezzi della comunicazione sociale perché pur nelle differenziazioni dialetti che vengano accantonate quelle che disse
Di fronte all'enormità dei problemi che incombono appaiono davvero sterili se ne polemiche e né dell'UCSI ve lo possiamo assicurare siamo pronti a fare la nostra parte grazie
Gaetano affranti del CDR di Aosta
Dai colleghi a me pare che dalle dei vari interventi di questa mattina emerso con insistenza
Fatto che riguarda la necessità di ampliare maggiormente l'informazione regionale
A questo proposito ieri
L'assemblea di redazione dei giornalisti della RAI di Aosta
Opportunamente convocata a redatto un documento che deposito dopo aver verrà dato lettura depositerò alla presidenza del di questo convegno l'assemblea di redazione dei giornalisti della RAI di Aosta
Prende posizione sul problema del potenziamento dell'informazione regionale
Sulla terza rete ritenendolo un passaggio essenziale al superamento della tripartizione delle reti con un ritorno al mandato originale della terza rete nata come espressione delle realtà locali
Potenziare l'informazione regionale non significa automaticamente penalizzare il TG tre
Nell'esperienza complessivamente positiva di RAI tre ma riconoscere finalmente il ruolo avuto fin dal quindici dicembre del settantanove dalle redazioni regionali
Il lavoro svolto su un territorio da circa seicento giornalisti che forniscono ogni giorno centinaia di contributi alle testate nazionali
Ha permesso in modo determinante all'affermazione della terza rete come dimostrano inequivocabilmente i dati di ascolto e le aspettative degli utenti che chiedono un maggiore spazio per l'informazione regionale
La recente ricerca del circus gradimento dell'informazione regionale ha poi evidenziato come l'ottantaquattro per cento degli italiani
Sia favorevole al potenziamento della informazione regionale i giornalisti della sede RAI di Aosta confermano la necessità di avviare sin dall'autunno l'edizione peraltro a quanto pare già programmata del telegiornale di mezza sera prevista per le ventidue e quarantacinque e chiedono ai colleghi delle altre venti sedi regionali di prendere posizione per una difesa comune del Progetto di regionalizzazione di una rete per dare la possibilità ad ogni redazione di calarsi completamente completamente nelle terre delle realtà territoriali in cui sono chiamati ad operare grazie
Fernando Balestra del CDR dell'agenzia della TGR
Fernando
Allora passiamo avanti
Alessandra Parrini decidiamo di Venezia
Allora sarò brevissima tre punti principali anzitutto ringrazio sia stato dato e la la possibilità di replicare a perché determinati interventi richiedevano effettivamente Sovena repliche immediata c'ha pensato Beppe in maniera brillante
Comunque effettivamente sono state dette delle cose che non sono diciamo corrette non diciamo fatte ma non corrette alla la prima cosa che non mi è piaciuta è stata un'affermazione dell'onorevole Marano il quale è equiparato al servizio pubblico al pagamento del canone oh Dio non mi pare che sia soltanto queste il servizio pubblico
Il
Cosa fa la RAI cosa che non fa la Fininvest è dare voce a tutti quando possibile comunque ci ha certamente un tentativo di darla
Tappa e non non scordiamoci che la RAI anch'egli esteri e la Rai sono i programmi per l'estero le tribune i programmi per l'accesso quindi l'Armando non andare via
Quindi la RAI e anche questo ci ha queste al servizio pubblico fase che la Fininvest non fa l'altra cosa informazione regionale io ho seguito con molta attenzione e le intervento di Carraro
Che è il coordinatore dei consigli regionali alla Carraro il Veneto che vengo da Venezia a Carraro era un ex socialista che è passata a Forza Italia questo è un elemento che bisogna conoscere anche per capire il suo piano questo piano dei Consigli regionali per l'informazione regionale noi apprezziamo l'interesse io personalmente apprezzo questo interesse però in chiave molto confuso l'unica cosa certa è che i Consigli regionali siccome non hanno l'assetto finanziario tale da potersi gestire una sede regionale
Chiedono a gran voce l'ingresso degli imprenditori ecco io invece sposa la tesi che ha detto anche Beppe Giulietti sia un'informazione regionale dove ci sono i consigli magari ci sono anche dei privati pochi con una minoranza ma deve entrarci principalmente la società civile in queste invita il sindacato a essere sempre molto chiaro perché io quando sento parlare di privati mi spavento ceppi Lazzaro per Melia lingua italiana è contrapposto a pubblico cioè non è non può esistere una commistione quindi ha sempre chiarire quando si parla di privata
L'ultima cosa questa cosa dell'ultima cosa riguarda il sindacato si è parlato tanto in questi giorni di Usigrai del Gruppo dei Cento
è come cioè ha detto una cosa che condivido in pieno ha rivendicato l'appartenenza
Una partenza una storia lunga una storia molto più grande della mia la mia a parte l'ingresso in RAI io sono diciamo un prodotto di questo sindacato ha vinto un concorso e di questo ne sono fiera io sono entrata grazie
A questo sindacato io rivendico questa appartenenza S qui omicidiari importante questo sindacato ha sempre cercato il confronto il confronto aperto con tutti i contrari
Non siamo qui per parlarci addosso ma per confrontarci andiamo via magari un po'più arrabbiati tra certamente cuore dei più chiare bene queste importante e mi auguro che anche il prossimo congresso
Sia un luogo di confronto e non soltanto un luogo dove stabiliremo che cosa faremo per il futuro sempre però con le stesse persone grazie
Fernando Balestra del CDR dell'agenzia della TGR
Diceva la collega del TG uno che si era volato troppo in alto nella prima parte di questo di questo incontro devo dire se è volato molto in alto
Ritornando in basso diciamo le miserie sono molto più larga
Io Vittorio imbarazzo molto forte
Di quello di questa situazione particolare nella quale si la quale ci vede costretti a difendere gli attuali vertici dell'azienda cosa che trovo raccapricciante
Ritengo che sono realmente i responsabili anche dei guai che stiamo patendo da parte dell'attuale maggioranza
Sono responsabili per molti aspetti l'ultimo intervento di Celli continua a dire che ogni impiegato di questa azienda guadagna centodieci milioni all'anno
Troppo per una un'azienda che dovrebbe invece viaggiare intorno ai settanta milioni c'è ancora
Il problema del vertice di questa azienda è stata massacrare questa azienda ha fatto dal primo momento che è entrata ha continuato a farlo ha detto che eravamo troppo i ha detto che non eravamo in grado di lavorare ha detto che non eravamo con sufficienti tecnologie per concorrere eccetera
La verità di fondo che vorrei sapere esattamente su quali versanti la questione morale dagli attuali consigliere di amministrazione dall'attuale direttore generale su quali versanti si è operato sulla questione morale
Citava la Caffaro Giulietti ma questi non sono stati da meno invece di citare lo stipendio pro-capite Celli avrebbe fatto bene a mettere su piazza quelle che continuano a essere stesse folli di oltre duecentocinquanta miliardi l'anno solamente di collaboratori esterni
Un'azienda che continua a viaggiare sul trenta per cento del prodotto lordo appaltato all'esterno
Di un'azienda che diede trae i suoi Alfieri per la riforma della legge Mammì Minoli devo dire quindi sui riciclati possiamo aprire libri contabili pazzeschi
Ecco qui al punto la questione morale dice Giulietti e io sulla questione morale fare una battaglia
A fare i sotto tutti i punti di vista costruttivo parlare Zaccaria che mi dice Giulietti non ha firmato i bilanci dalla RAI ma Zaccaria nel novantadue era nel consiglio di amministrazione quando passavo contratto un certo guardi di due miliardi e seicento milioni
Dov'era Zaccaria per non denunciare un fatto così grave neanche Steel perché penso arrivi a queste cifre
Vorrei sapere esattamente che cosa assicurino queste persone
Per avere compensi tali vorrei sapere secondo quale criterio si è provveduto a lanciare il mondiale per il quale sono stati spesi centinaia di miliardi con due signore al costo complessivo di quattrocento milioni
Vorrei sapere perché aprire harem sulla Terza Rete affidato ad una certa catari spacca a trecento milioni quindici milioni al giorno perché lavora e pagata puntata giornaliera
Cioè voglio sapere per quale motivo questo consiglio di amministrazione questo direttore generale e questo Presidente non ha potuto cambiare niente
Il signor Locatelli passerà alla storia come il signor venti per cento
Così come il famoso Gasparona passò alla storia per come l'uomo del dieci per cento del venti per cento perché questa è stata la sua grande sarebbe antenato anche recentemente la sua grande conquista rispetta i compensi pattuiti con gli uomini della cassa
Perché era un uomo ride la Caf
Riconducibili a strategie precise perché guardi si è vantato di essere l'amico di Ciarrapico su cui attualmente si procede con accertamenti di conto per la vicenda Andreotti
Non c'è persona di quella benefica beneficiata da questi signori che non abbia un un padrino un appartenente diciamo così di padri nato al gruppo Cassa non è cambiato niente
Hanno saldato il vecchio
E i più hanno sputato su questa azienda consegnandola con le mani e i piedi legati all'attuale maggioranza il gioco di Ferrara è facile
Quando Alleanza nazionale fa un'interrogazione parlamentare per chiedere per quale motivo due autrici anonime di un programma che non passerà alla storia che si chiama fatti vostri debbano guadagnare seicento milioni all'anno allora questo voto nasce il problema
Vogliamo far chiarezza e possibile a fare chiarezza
Per quale motivo Dematté e Locatelli avevano tenuto conto di una relazione consegnata loro
A luglio e datata maggio mille novecentonovantatré il cui il collegio dei sindaci spiegava che esistevano connivenze malavitose tra dirigenti e Rapporti Esterni perché non ne hanno tenuto conto
Ci sono aziende in prese di appalto che continua a lavorare con questa azienda alcune di esse sottoposte
A indagine della magistratura come raggi delle pinne
Quattordici miliardi di fatture false ecco questo è il punto questo il nodo sentivo la l'ambito mezza che teorizzava grandi
I grandi linee il futuro dell'azienda voglio dire non siamo così lontani devo ricordarti gli ascolti della ristrutturazione della radio tredici per cento a fronte del settantuno per cento delle tv private siccome lodare come un buon successo fino a oggi raggiunto un buon traguardo ma bisogna andare oltre
è inesistente sul piano del è il tredici per cento l'attuale ascolto della radiofonia
Lo stesso allora per quale motivo di farlo abbiamo dei
Ma vorrei capire qual è il rientro variabile perché farlo
A pagare costato al trenta per cento e me no questo veramente accorato è un dato che mi pare il più fuori parte voglio dire cercherò di verificarlo
Se è così vuol dire che esso comunque non c'è stato un aumento di nessun tipo da un punto di vista dell'ascolto comunque della diffusione
Va be'questo dici tu scusa perché posso assicurarti che accettata getta che non la pensa a modo tuo se poi continuava a pensare quello che dici due all'ufficialità
La lotta
Su questo guarda su fonti ufficiali voglio dire su quelle pubblicate da Repubblica il giornale ufficiale anche per altri versi
Degli faccia quello ecco se poi pensiamo al io volevo semplicemente porre la questione sul fatto molto semplice
Che si poteva dire la questione morale ogni porta Giulietti alza il tono la voce e ci dice perché i direttori furono fatti dal novanta perché ma perché come sono stati fatti quelli del novantatré abbiamo accettato un direttore di RAI uno che non aveva neanche l'idea di che cosa fosse la televisione che ancora oggi annaspa nel vuoto
Che ha portato la verità la catastrofe anche lì i dati sono falsi le posso dirti che sono falsi quelli pubblicati perché li ho controllati è ovarica al diciassette diciotto per cento quando bisogna arrivare al ventitré per cento di share per recuperare i settecento miliardi di pubblicità sui palinsesti
Oggi Locatelli difende i palinsesti con la pubblicità
Ma ha massacrato quelli che le ho lasciato dicendo che andava a lutto complessivamente il rapporto con il passato il rapporto con il passato è stato tutto solo virtualmente
I veri padroni dell'azienda sono rimasti lì tu parli di pubblicità e del costo contatto e quale il tuo interlocutore la Sipra
Voglio dire a Maroni nella poi una delle poche cose che ha visto che Giulietti hai bisogno del rapporto con la lega perché uno dei pochi rapporti e posso essere funzionali in termini politici
Ma l'unica cosa vera che ha detto Maroni e che la Sipra era un pericolo per stanziare altri soldi la Sipra inesistente perciò ha bisogno di uomini pubblicità
Attraverso gli Aubry pubblicità blocca i palinsesti dalla RAI ma come si fa a parlare di democrazia in un'azienda che ha bloccato i veti su cinque nomi
Guglielmi
Minoli guardi Baudo e Maffucci ma come si fa a parlare di sperimentazione come si fa a dire aperto ai ai senza i rapporti con le nuove generazioni è folle
E assolutamente folle tutto questo c'è una rete uno completamente appaltata ai culti Fininvest mi pare poco il danno di immagine in termini pubblicitari
E tutta rete tutta Fininvest
La mia proposta devo dire anche quella di mi pare che Giletti abbia lanciato grandi proposte al di là che passarci sulla nostra testa giocare a ping pong con Maroni e Pilo
Il problema di fondo esso sostanzialmente lui poi giustamente ricorre alle lauree del Parlamento noi ritorneremo coi nostri
Stracci a rammendare ferite ma il problema di fondo la dignità di questa azienda
I signori che a Tor l'abbia proposta innanzitutto essere contro a questi signori perché il loro compito è stato disonorato
Perché a loro promesso risanamento ristrutturazione c'è stato dell'uno e nell'altro
Quindi una posizione chiara nei confronti degli attuali vertici di questa azienda il secondo punto è quello che chiaramente non bisogna permettere di entrare con i piedi pesanti all'interno di questa azienda quindi è ovvio che sono d'accordo a difendere l'autonomia del servizio pubblico
Ma così come non è un servizio pubblico
è un servizio privatizzato e abbastanza appaltato voglio dire come è stato in quest'ultimo anno come con la carta né più e nemmeno
Grazie
Vi chiedo semplicemente di esprimervi liberamente su tutto ma tenete al massimo i cinque minuti così ce la facciamo
Carlo Verna della commissione sindacale
C'è scritto
Vittorio dopo chiederò
Anche un minuto in più per leggere semplicemente un documento al comitato di redazione di Napoli che ne hanno affidato i colleghi qui presenti Verusio Vespasiano
Prima voleva intervenire però sul dibattito al quale siamo tutti partecipando mi fa particolarmente piacere di farlo subito dopo Fernando Balestra la cui voce
Nasce da un'elaborazione culturale diversa da quella del del sindacato e tuttavia una voce che a mio modo di vedere va ascoltata con una grande grandissima attenzione perché pone una serie una serie di problemi ai quali bisognerà comunque nel momento in cui questi acquisti saranno si saranno calmate data dare delle risposte bisognerà integrare nel merito di molte di queste questioni che Fernando Balestra punitiva
E però io voglio dire a Fernando attenzione Giorgio Bazoli nel suo intervento lo ricordava la riforma è morta i primi a dirlo siamo stati noi dell'Usigrai è stato Giorgio Bolzoni qualità
In qualità di segretario i primi ad essere critici verso questi dirigenti siamo stati noi dell'Usigrai continueremo ad esserlo naturalmente
Continueremo ad esserlo perché è compito di un sindacato quello di confliggere con il gruppo dirigente cercare di migliorare quanto più è possibile l'efficienza dell'azienda il rapporto con chi vive con chi vi lavora
Il punto però è un altro oggi la questione non è salvare Dematté oggi la questione e salvare l'autonomia della professione all'interno di questa azienda l'autonomia del servizio pubblico due televisivo
Ai è un sindacato tale deve rimanere ne abbiamo una grande un grande bisogno
Di evitare i toni alti per evitare che in qualche modo non si riesca a far percepire quello che è il nostro messaggio che si perda in queste voci
Urlanti di contrapposte di contrapposte posizioni dobbiamo evitare quel dualismo cui faceva riferimento nella sua relazione Federico ci sono io vi dico che danni che colleziona le relazioni di Federico sono sempre molto puntuali su quello che è l'alto compito del servizio pubblico
Su quello che l'importanza del diritto a comunicare ma soprattutto del diritto ad essere informati devo dire che queste cose Federico sono e con Luís l'Usigrai leva dicendo danni
Io anche nell'intervento di Beppe Giulietti sentivo spesso il richiamo al discorso della memoria storica noi abbiamo un grande bisogno di comunicare anche recuperando e proprio per mostrare con grande evidenza questo mostra questa nostra neutralità ciò che sul punto dell'autonomia
Della professione sull'autonomia del servizio pubblico andiamo dicendo da tanti anni a questa parte da quando è iniziata una nuova gestione del sindacato è sempre ricordiamo Lucio razzi
Come primo dei segretari che ha come dire portato questa ventata di novità nel movimento sindacale di musica ne abbiamo questo grande bisogno questo grande bisogno di neutralità allora io dico recuperiamo questa memoria storica
Basta
Pubblicare semplicemente
Spavaldo come come fossero epigrammi delle frasi significative che sono nelle relazioni di tutti i segretari da Orazi in poi e Beppe Giulietti in particolare e Giorgio Bazzoni da ultimo perché da ultimo ha fatto il segretario del dell'Usigrai
E ripeto ma queste cose da tempo da quando Forza Italia neanche esisteva era semplicemente un qualcosa evidentemente nella nella mente del del nostro presidente del Consiglio
Quindi queste cose recuperando le con tanto di data vicino rappresenta una memoria storica è una grande prova di neutralità probabilmente di questo abbiamo bisogno per il resto il sindacato consapevole della strada durissima
Che dovrà percorrere perché comunque tutte le proposte che ho sentito fare passano attraverso qualche falsa abbassa qualche fase abbastanza traumatica perché dobbiamo renderci ben conto che essi si riduce anche a due reti ci sarà evidentemente qualche conseguenza che non sarà più lo spostamento del vicedirettore non è più vicedirettore ma va a cui dare una speciale o a condurre una rubrica ci sarà qualcosa forse di di peggio dobbiamo essere consapevoli che la cosa che si deve portare avanti è una Strada sindacale che parte dal rispetto delle norme di contratto e delle norme di legge dopo averlo sbandierato con tutta evidenza la nostra neutralità rispetto a tutto salvo che è una cosa l'autonomia del servizio pubblico e dei giornalisti detto questo io leggo questo documento dell'Assemblea
Di Napoli a nome come detto decidere per evitare di duplicare gli interventi e ormai è fuori dubbio
Dice l'assemblea di Napoli che l'informazione regionale della Rai rappresenta un bisogno sociale e contemporaneamente un investimento economico questa affermazione e confermata dai dati d'ascolto dei telegiornali regionali
Già nel mille novecentonovantadue il TGR per scegliere risulta secondo soltanto al TG uno
Nella nostra regione la Campania gli ascolti sono ulteriormente aumentati nell'ultimo anno nel mese di gennaio maggio novantaquattro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nascere salito dal tredici virgola quindici per cento al venti virgola ventinove per l'edizione delle quattordici e dal quattordici al sessantanove per cento
Al diciassette e ottantadue per cento per l'edizione delle ore diciannove e trenta l'informazione regionale anche l'unico elemento che differenzia l'offerta della RAI da quella della concorrenza
Alla luce di queste realtà l'assemblea dei redattori della RAI di Napoli ribadisce la necessità di un rafforzamento dell'informazione regionale intesa naturalmente
Non come ghettizzazione ma come rappresentazione di quelle istanze locali non sempre tenute nella considerazione che meritano una tappa significativa dello sviluppo dell'informazione regionale
Sarà senza dubbio la terza edizione del TGR un'iniziativa ritenuta di prioritaria importanza e della quale la redazione di Napoli in linea con l'orientamento tutte altre le redazioni regionali della RAI sollecita la partenza nel rispetto degli accordi sottoscritti dai vertici aziendale
Questo appuntamento serale potrà rappresentare anche il punto di partenza
Per un ulteriore ampliamento dell'informazione regionale anche sotto il profilo Regional nazionale evitando naturalmente provincialismo ed ogni sovrapposizione fra testate l'assemblea dei redattori invita gli organismi sindacali con in testa di CityLife
A vigilare sulla piena attuazione di queste linee programmatiche a contrastare ogni tentativo di snaturare l'informazione regionale o di subordinarla a realtà che nessuno estranei queste documenta l'Assemblea del CDR di Napoli e questo tengo a ribadire anche a carattere personale assolutamente provo ancora una volta recuperare la memoria storica per sottolineare battaglie da sempre fatto dalle redazioni regionali per lo sviluppo e l'informazione regionale non assolutamente per entrare nel merito di una querelle coi colleghi del TG tre
Grazie
Massimo sale del CDR di RAI uno
Ed egli si cari colleghi rappresentante di un comitato di azione delle reti
Suddito di Nadio della Fernando e io vorrei dire qui una cosa che
Noi
I giornalisti delle reti radiotelevisive nel servizio pubblico
Ci sembra molto importante nei confronti dell'Usigrai desidero Giorgio o Barzoni dare atto qui ed è forse penso l'ultima volta che posso darlo pubblicamente all'assemblea dei colleghi poiché come ha detto Fiorito prima io andò in pensione quindi cambieremo completamente comitati verso il ma desidero dare atto all'Usigrai dia vere
Veramente portato avanti con forza e con coraggio
Il discorso della rappresentanza sindacale dei giornalisti nelle reti radiotelevisive cioè e anche in tutti gli altri settori non legati alle testate giornalistiche queste è stata un'opera un'operazione vera e propria del sindacato che merita di essere messa in evidenza e nella giusta luce
Perché voi sapete bene con quanta caparbia e con quanta purezza la direzione del personale dell'azienda ha sempre contrastato la possibilità che i giornalisti presenti nelle reti e comunque nei settori
Non facenti parte intestati organistiche come la Direzione personale ha sempre contrastato il fatto che questi giornalisti avessero una loro rappresentanza sindacale dirittura un organismo sindacale
Ebbene l'Usigrai ha ottenuto questo ha ottenuto che noi potessimo partecipare
A riunioni di paritetica iniziato questo lavoro anche da Beppe che vedo adesso entrare in sala e portato avanti con forza ancora maggiore e determinazione
Da da Giorgio da Roberto Natale da tutti i colleghi dell'esecutivo dell'Usigrai
Questo ha portato dei fatti da non sottovalutare perché voi sapete bene che importanza a oggi di informazione radiotelevisiva giornalistica nelle reti
E quale spazi grandi sempre di più occupa l'informazione giornalistica meriti quando c'è stato il cambio recente dei professori
Una cosa che a me personalmente ma molti ne colei che ha fatto particolarmente piacere è stato un maggiore approfondimento del rapporto tra reti e testate
Tanto che abbiamo visto programmi molto interessanti a cominciare dal voto a vuoto ma anche altri programmi
In cui abbiamo visto colleghi delle testate presenti nelle reti e questo è stato per noi un segno di un cambiamento e importante e credo che se l'Usigrai porterà avanti con coraggio e con determinazione questo discorso su questa linea
Noi avremmo veramente alcuni i risultati importanti per quanto riguarda la possibilità di prefigurare l'informazione e di portare avanti un discorso reale professionale dell'informazione nell'ambito delle reti e con questo io dico che l'Usigrai dovrà sforzarsi di fare un ultimo loro tasso anche se sa benissimo che ad esempio alle sta molto in tessuto tipo questo dà fastidio
Di fare un ulteriore passo per farsi che anche nelle reti non vi sia solo un ambito di di specializzazione estrema
Ma si crea un vivaio perché anche la specializzazione se non ha un suo vivaio da cui deriva non è più specializzazione ma è semplice ghettizzazione quindi io prego l'esecutivo di portare come ha dovuto accuratezza questo problema avanti e con forza
Vorrei dire alcuni concetti che sono emersi da questa importantissima Conferenza che ritengo importantissima oggi di programmazione
Nel dico anche perché ritengo importante oggi a Bruxelles mentre qui ha luogo questa conferenza di programmazione più sui quali dell'Usigrai a Bruxelles al luogo la seconda conferenza nazionale o meglio assise audio di dell'audiovisivo europeo
Dopo la prima che ha avuto luogo nell'ottantanove convocata da Mitterand attardarci ha luogo bussare questa importantissima Conferenza
Nella quale verranno definite le linee programmatiche strategiche della comunicazione radiotelevisiva in Europa per i prossimi almeno cinque anni quindi per il futuro
Cioè si tratta a Bruxelles di definire le regole del gioco
Questo gioco che a parte che appare a noi tanto perverso ma che sta veramente portando avanti una sua configurazione europea nella quale l'Italia è completamente dentro io non vorrei però essere oggi nei panni dei delegati italiani alla assise europea dell'audiovisivo non vorrei essere nei panni del ministro Giorgio radicati che era presente il ministero degli affari esteri italiano
Né tanto meno vorrei esterne i panni
Del dottor Stefano Rolando direttore del dipartimento informazione proprietà letteraria chi era presente il Governo italiano e apre il giornale legge quello che succede in Italia oggi mentre Luís
Deve presiedere la commissione e regole del gioco
Neppure vorrei essere nei panni del dottor Gianni Massaro presidente dell'Unione produttori il quale si vedrà
Improvvisamente dover dire qualcosa su chi dovrà pilotare la comunicazione
Verrà adulte del televisiva soprattutto riforme tra quelle nel nostro Paese come voi sapete noi
Alle reti siamo un po'un avamposto tra informazione e spettacolo quindi è giocoforza che siamo informati anche di quello che sono le linee di sviluppo nella comunicazione generale audiovisiva
In Europa
è chiaro che qui il caso Italia pesa molto sull'Europa
Pesa moltissimo perché si teme che il caso Italia di laghi anche in altri Paesi europei cioè si teme che una volta visto che un grande proprietario di un'enormità di network televisivi di informazione scritta eccetera apposta a diventare capo del governo si ritiene che questo cancro di laghi in altri Paesi europei
Federico ha detto che in Italia il sistema più adatto Haynes senza dubbio il sistema misto pubblico e privato
Ma ormai il sistema misto pubblico e privato che è in atto in Italia fondamentalmente già dilagato e ormai tutti i paesi europei hanno come formula ottimale il sistema misto pubblico privato bisogna vedere però fino a che punto il privato eh
In sintonia con il pubblico e fino a che punto il potere privato invece opprime e stravolgere tutto il sistema misto della comunicazione radiotelevisiva quindi questa conferenza oggi per cortesia silenzio in questa conferenza oggi ed è vero è stata l'Usigrai che ha posto i termini veri del problema non è stata la RAI non è stato all'Unione pronto non è stato nessun atto è stato l'Usigrai
E noi di questi risultati che oggi emergono da questa conferenza noi dobbiamo fare veramente un manifesto che vada in giro
Dappertutto e soprattutto non solo al nostro Paese ma anche in Europa per mostrare fino a che punto noi professionisti dell'informazione abbiamo coscienza di quali sono i nostri governi veri e i problemi dell'Italia ma soprattutto i problemi
Della democrazia
In Italia grazie
Gilberto Squizzato
Dal nome del non me l'hai detto
Si distinse presentati in incognito ma io saluto vecchi amici di giovanile esperienza sindacale
E tanti amici nuovi che vedo qui del CDR che vengono dalle redazione di tutta Italia
E fa voglio proprio parlare brevemente da milanese dicendo che per metà milanese
Se questo è un momento
Passatemi l'espressione quasi di festa perché finalmente abbiamo rotto quella
Prevenzione quel sospetto quella quella quella storia con la prassi consolidata per cui
Fare le cose a Milano significa
Dare troppa importanza a questi che vogliono fare le mosche bianche o fare i i primi della classe all'interno della tv della TGR sono anni che noi da Milano diciamo che non siamo né più belli né più bravi né più buoni
Anzi
Di tutti i colleghi delle redazioni regionali né dei Colle dei colleghi delle testate nazionali
Che abbiamo soltanto la nostra specificità e che ci sembra giusto che finalmente si comincia a ragionare anche nel territorio in tutto il Paese pensando che il decentramento non è una cosa per qui c'è a Roma e poi tutta una costellazione di nanetti che stanno in giro
Questo è un Paese che ha delle realtà più o meno consolidate più o meno forti che ha una struttura RAI che secondo noi e soprattutto
Deformata dalla sua storia con una grande testa romana i tanti piccoli corpi Cioli come tanti appendice di tanti piccoli venti polipi nella realtà del Paese che deve cambiare
Ci sono tre cose che vorrei proporre
Per un cambiamento anche del vocabolario per un cambiamento del nostro apparato concettuale
Partendo dall'esperienza di milanesi dall'esperienza di questo territorio ma perché è venuta fuori questa storia di Tangentopoli ma perché è nata la lega
Vogliamo fare un'autocritica
Vogliamo dire che Tangentopoli è venuta fuori perché non solo la carta stampata ma anche in regime di sudditanza del servizio pubblico
Ha impedito prima di tutto come costume mentale i giornalisti del servizio pubblico di fare i cani da guardia nel senso civile nel senso positivo nel senso occidentale del potere politico
Ma non è una vergogna
Che siano stati i magistrati ai soli magistrati con tutto questo ritardo
A tirare fuori tutte le magagne tutte le vergogne di questo Paese ma dove eravamo noi e noi milanesi del servizio pubblico qui dove erano tutte le cantilene o dove ci sono le cancrena il più importante fino adesso è uscita poi diramate nel resto del Paese
E poi perché è nata la lega
è nata anche
Perché si è sempre dato di questo Paese in tutti i suoi telegiornali nel loro nel due anche nel trend l'ultimo nato una rappresentazione così asfittica così chiusa così centralistica da non capire che c'era un altro Paese
Che il bottegaio di Varese si sarebbe ribellato
Che il piccolo artigiano di Cantù avrebbe inventato un'altra cosa a torto o a ragione io non lo devo giudicare ma c'era un altro Paese che si è inventato un altro modo di fare politica
Ma noi dove eravamo
Dove eravamo noi che adesso inseguiamo le ristrutturazioni istituzionali dei colpi di mano istituzionali noi quale Paese rappresentavano e giustamente sono offesi colleghi delle redazioni del sud perché è anche nel servizio pubblico la Calabria la Sicilia
La Campania sono diventati sinonimo di camorra mafia 'ndrangheta ma non c'è un'altra società lì dentro e chi mai la rappresentata non nei TG regionali ma nei TG nazionali
Nei palinsesti nazionali
Allora abbiamo un'autocritica tutta tutti noi da fare
è il modello concettuale sono le nostre abitudini e io dico le sudditanza di un regionalismo provinciale asfittico subalterno
Chi ha cercato magari attraverso gli amici di questo dell'altro partito che riusciva a ritagliare qualche piccolo spazio per qualche promozione pensando che così si bonifica se il sistema non era così non è perché qualcuno dell'opposizione riusciva ad avere qualche incarico nelle redazioni che si faceva il pluralismo il pluralismo ha cominciato a dire questo sindacato si fa quando si tutelano i diritti di chi non ha la tessera di chi si fa entrare e di e quando si assume che non ha la tessera quando si valorizzano le professionalità indipendentemente da questo quando si rappresentano le società le associazioni gruppi movimenti che sono nel territorio quando ci siamo battuti per questo noi a Roma e in tutte le realtà regionali
E allora
I tre concetti forti sui quali io credo che sia ora di insistere primo dobbiamo fare questa battaglia questa lotta perché vengono conservate le regole fondamentali
Ma finalmente questo sindacato deve fare delle proposte forti su quello che è stato definito anche poco qui il nuovo Statuto d'impresa della RAI non mi interessa niente che Beppe Giulietti vada in Parlamento a gridare e a fare il boicottaggio nei confronti di un decreto che non mi piace
Questo è un un estremo rimedio in una situazione di emergenza quello che io voglio è un nuovo Statuto d'impresa
Per quella dirigenza di questa azienda non sia decisa dal potere politico per quegli a risorse di questa azienda non siano ogni volta non debbano essere contrattate con il sistema del potere politico
Ma impariamo dalla Svizzera qui nella quale i cittadini vanno a pagare il canone e il canone va direttamente nelle casse dell'azienda che se lo gestisce come vuole
Senza dover dipendere dal ministero del Tesoro con dodici passaggi per cui se ti arriva un mese dopo il Canone hai già dodici miliardi di interessi passivi
Operazioni sulle quali lungamente si è giocato in questa azienda allora uno un nuovo Statuto d'impresa
Ora il sindacato inventa delle idee nuove su questo altrimenti da quale parte vogliamo che vengano
Da dove il secondo
Concerto
Io sono stufo alla milanese dev'essere considerato avversario di quelli del TG tre dev'essere considerato un'appendice rispetto al TG uno e TG due e di essere considerato il primo della classe privilegiato rispetto alle altre redazioni regionali questa cosa non mi fa più io non sono in conflitto con nessuno
è il modello sbagliato
E allora bisogna inventare un altro modello
Credo che la chiave sbagliata con la quale è stato amministrato fino ad oggi
Il complesso dei modelli sia quello della politica di Canale è questo che ci ha fregato perché quando abbiamo cinque testate su tre canali quella sportiva più o meno è chiaro che le altre due sono in conflitto
Due devono per forza essere in conflitto
E fatale
Allora bisogna trovare una nuova soluzione
Siccome noi non sappiamo se la RAI avrà una rete via cavo due reti via cavo tre reti via etere c'è il Parlamento deciderà che ne abbia due lettere una sua su sul satellite io non posso fare l'ingegneria e dirvi dove dovrà andare il TG uno TG due il TG tre dove andare la TGR dove andare atti GS
Una cosa però ce l'ho chiara
E su questo non mi farete cambiare idea
Che in RAI ci possono essere il TG uno e il TG due e TG tre il TG quattro TG cinque TG sai il TG sette
E il TG diciannove dei quali uno generalista
Distribuiti come si vuole nelle reti che resteranno alla RAI
Non concorrenziali fra di loro e allora si mettano d'accordo il TG uno TG due e TG tre lo dico capite con una metafora perché non siamo in guerra fra di noi è un'altra Rete di diffusione quella quella che ti stanno prendendo nel peggiore dei modi quella che dicono la rete federale allora qui la terzo il terzo concerto della chiarito molto bene
C'è su due reti o anche su una ci possono essere sette direttori con sette redazioni
Che fanno le dicono elettronica con l'edizione generalista
Con le Edizioni specializzate sui grossi temi andate nell'edicola comprati i giornali ognuno al suo direttore direttore con trecento giornalisti uno conventi fanno ciascuno per il proprio target il giornale modellato e calibrato sul pubblico di destinazione con adeguate risorse
Ma
L'altro questa benedetta questa maledetta ormai perché c'è la vendono nel modo peggiore rete federale intendiamoci bene perché ieri non è solo la giornata nella quale uscito questo decreto
Sulla quale presidente ha qualche problema
Ieri il Consiglio dei ministri ha provato anche il disegno di legge per la nuova legge elettorale regionale
Le regionali a regioni inventeranno quello che vogliono comunque sempre maggioritario
E se non ci attrezziamo prima divideranno la TGR in venti piccole Province ciascuna delle quali prenderà ordini e pochi soldi dalle regioni
Allora tutto quello che stiamo discutendo qui dovremmo ridiscuterlo nelle nostre venti ragioni aggiungendo poi quelle a Statuto autonomo e quelle in lingue diverse allora non ci siamo
Allora bisogna proprio a Verona contro proposta forte e la controproposta forte è quella di una rete federale
Che produce se l'informazione nelle regioni ma la produce servizio sempre come la Germania come in Germania anche dalle Regioni dai Laender su quali inserti nazionali perché che cosa ci ha fottuto in questo Paese che nessuno sapeva che cosa stava succedendo in Brianza e nessuno sapeva cosa stava succedendo in Calabria nessuno sa che cosa sta succedendo nelle Marche come cambiano i modelli di vita ai modelli di organizzazione sociale modelli economici quali sono
Le trasformazioni porti cose della nostra società ma se non le rappresentiamo sul palinsesto nazionale
A che cosa serve fare le reti le piccole rettilinea regionali a prendere ordini
Dal nuovo sistema maggioritario dai nuovi presidenti dalle nuove maggioranze
No
A questo gioco non ci stiamo allora non dimentichiamoci e quel modello tedesco e quello che anche una sigla che si chiama Ar dentro significa che è un network comunque federale pietà risorse spazi di palinsesto e autonomia alle reti fede confederate fra di loro
Perché altrimenti non sarà una rete regionalizzata sarà una rete provincializzato
Ed è questo che non vogliamo è questo allora avranno la stessa dignità telegiornali di dimensioni anche diverse contributi diversi perché ha perché sono cittadini di prima classe
Coloro che parla lo sloveno tedesco francese non hanno bisogno dei loro pacchettini congelati lì dentro
Nei loro piccoli spazi ultima cosa naturalmente questo
Ci obbliga a una grande elasticità perché occorre che le risorse siano dimensionate sui bacini di utenza
è illogico che nove milioni di ascoltatori della Lombardia abbiano lo stesso palinsesto le stesse risorse di una regione che ha un decimo degli ascoltatori bisognerà creare quelle forme di associazione quelle forme di diversificazione nello stesso tempo di raggruppamento dei palinsesti delle macchine produttive per dare forza anche i più piccoli
Finisco qui
Mettendo solo invitandoli a restare sull'avviso
Anche in ordine a un altro problema quello delle risorse
Perché dividere per venti il bilancio del TG tre della rete tre e della Tgr significa dover produrre quattrocentottanta ore di palinsesto al giorno
E voi mi dite c'è già non riusciamo a fare il palinsesto di una rete no
Con queste risorse come faremo a farne venti che siano decorosi competitivi di vero servizio pubblico proprio per questo motivo occorre che alcuni spazi siano spazi che restano regionali ma resto siano palinsesti unitari
Prodotti dalle sinergie pugile che vengono dalle regioni su queste
Su queste sollecitazioni vi saluto vi dico tutta la soddisfazione di mille di di Milanese di vedere qui tanti amici di tutte le regioni anche gli amici romani che hanno fatto la fatica a riprendere l'aereo il freno di venire a Milano
Sempre con questo spiccio che si finisca anche da parte di tutti di parlare di una RAI che deve fare informazione e cultura
Perché ha ragione Pirlo quando dice noi non vogliamo la
Televisione pedagogica ma c'è un solo modo per non fare la televisione pedagogica perché anche la Fininvest pedagogica
Se a modo culturale
Quando si rappresenta una solo cultura ho finito allora noi crediamo non al servizio pubblico che fa cultura ma il servizio pubblico che rappresenta e dà voce a tutte le culture altrimenti facciamo come la Fininvest come la vecchia RAI quella di oggi
Grazie
Andrea Covotta del CDR del giornale radio
Per farcela tutti quanti vi prego questa emittente
Il mio intervento sarà dedicato alla riforma della radiofonia qualcuno nei precedenti interventi niente affatto riferimento e come componente del Cdr di RadioRai ritengo opportuno analizzare quella che è la situazione attuale
Lavorare in radio oggi è certamente diverso rispetto al passato tutti stiamo vivendo una fase difficile ma al tempo stesso affascinante dal quattordici marzo la RadioRai ha completamente cambiato pelle i telegiornali generalisti sono stati sostituiti ed oggi si può finalmente parlare di una radio differenziata non per lotti partito ma per qualità del prodotto il canale ha si occupa esclusivamente l'informazione ventiquattro ore al giorno il caraibico e il canale dedicato all'intrattenimento ma conservato i principali appuntamenti informativi mentre il canarino cit ha un'impronta culturale una rivoluzione positiva che è stata inizialmente approvata sì pur con qualche perplessità dalla redazione e che ha trovato un riscontro anche i dati di ascolto
La RadioRai infatti pur perdendo liquidi triste io continua finire in ed in alcuni casi migliora globalmente
In alcuni casi migliora globalmente lo scudo
Nonostante qualcuno avesse pronosticato un crollo del trenta quaranta per cento
Ed è quanto meno singolare che soddisfazione venga espressa dalle stesse persone che alimentavano strumentalmente voci di una débâcle di RadioRai secondo me risultati certamente positivi che però non devono illudersi più di tanto Mastro marci a fare meglio e per capire meglio la portata della rivoluzione radiofonica è necessario dovrà fare quella che era la situazione prima della riforma
GR uno GR due e GR tre erano altri giornali che facevano in sostanza la stessa cosa un prodotto il più delle volte identico che differiva solo nelle voci diverse che si alternavano al microfono
E differiva soprattutto sulla linea politica
Un'impostazione vecchia che non corrispondeva all'esigenza degli ascoltatori
Da RadioRai stava pericolosamente perdendo ascolto in rapporto alle radio private più abili nell'offrire una programmazione specializzata per target insomma più aumentava l'ascolto della radio più diminuiva quello della RAI
Era necessario quindi invertire questa tendenza e la riforma della RAI fornai sia e la riforma della radio nasce da questa esigenza e certamente ha contribuito a rompere i vecchi schemi le vecchie logiche
Permettendo a tutti noi che lavoriamo al giornale radio di confrontarci per così dire in mare aperto con un progetto nuovo e affascinante
Restano però ancora da risolvere molti problemi in particolare non è stata superata del tutto la vecchia logica della tripartizione in molti continua a ritenere la riforma più una riforma gattopardesca che una riforma reale sul canali Bin particolare continuano ad esistere due abitazioni indipendenti mentre tutte le altre redazioni sono stati unificante sì continuano inoltre a tenere riunioni separate per canali oltre alle riunioni unica sotto la guida del direttore
Il Consiglio che la concorrenza esistente prima della riforma non è stata ancora superata e che il giornale vive uno stato di disagio e malessere che si riflette quindi sulla qualità del prodotto
Che non riesce ad essere differenziato come previsto invece dalla riforma
E chiare inoltre che per realizzare un giornale radio ventiquattro ore su ventiquattro è necessario un contributo alle sedi regionali
Contributo che destini non sempre hanno potuto assicurare perché la situazione dal punto di vista dell'organico non è delle più rosee
E necessario dunque di toccare in modificare l'attuale struttura organizzativa del giornale
Eliminando inutili doppioni redazionali unificando di riunioni ed avere più coraggio soprattutto da parte della direzione ed evitare inutili contrapposizioni
E inutile insomma ritenere come pensano alcuni conservando immissioni antiche che telegiornali piccoli e uguali non valga non solo grande GR
Oltre a rendere più efficace l'unificazione e necessario valorizzare ancora di più informazione radiofonica che arresta un importante momento informativo per il pubblico questa dimensione va valorizzata dire quasi esasperata
E a mio avviso non è un'utopia immaginare un futuro migliore per la radio
Le opportunità finanziarie che si aprono nel mercato pubblicitario per la radio sono piuttosto vaste
Secondo uno studio di un paio di anni fa commissionato dall'Unione degli agenzie pubblicitarie il bacino di affluenza per l'insieme dell'ENI venti a monte ammontava a seicento miliardi oggi la situazione è solo che migliorata almeno potenzialmente a livello di pubblicità mirata e specializzata essenzialmente per la radio
E una riprova la possiamo trovare egli a realizzazione di un sempre maggior numero di campagne pubblicitarie dedicati al pubblico radiofonico
Il mercato in questo settore si va differenziandosi a che tipologia di messaggi sia più durate confezioni gli spot la radio e per molte aziende un investimento a basso costo e ad alta Rizza
Va poi ricordato che nei maggiori Paesi occidentali la udienza di o fonica in continua crescita mentre cala quella televisiva anche a causa delle interruzioni pubblicitarie
Il problema del risorse introduce il discorso del domani del futuro il capitolo fondamentale della radio la nascita della radio numerica comunemente detta digitale
Noi ovviamente questa la sede Miglio la persona più adatta per ragionare su cosa significhi questo fatto a livello di tecnologie quali ricaduta quale impatto potrà bere si potrà avere sulle industrie certo però bisogna cominciare a ragionare anche su questi argomenti prima di tutto la regolamentazione delle frequenze importante perché i nove emittenti radiofoniche siano a beneficio del pubblico anche delle minoranze evitando cioè Monopoli situazioni dominanti simulando al contrario la concorrenza alla ricerca di una migliore qualità
Il rischio infatti della nuova radio digitale proprio questo una crescente concentrazione dei media o peggio una sperequazione esagerata dire risorse tecnologiche
Chi potrà permettersi di investimento richiesto dei nuovi sistemi di registrazione produzione trasmissione avrà un miglioramento in qualità
Gli altri continueranno con i sistemi tradizionali ma finché non si convertiranno al nuovo saranno condannati After degli ascoltatori
E in grado quindi l'azienda RAI di rispondere a queste sfide in questo senso rispetto all'attuale via da organizzativa si potrebbe introdurre e vado a concludere una novità la riunificazione della radiofonia in un'unica società operativa insomma un'azienda autonoma ringrazio per cortesia
Allora colleghi grazie adesso vi dico quali sono ancora gli iscritti a parlare sono Renato cantore ci dir potenza Riccardo Francesconi CDR direzioni estere Giancarlo Zanella CDR Milano Roberto Natale dell'esecutivo
E Rino Pellino CDR TG tre e Giorgio Tonelli Civiero Bologna però nel frattempo vi chiedo soltanto un po'di attenzione per darvi lettura dei due documenti diciamo un documento generale che e politico ed è la sintesi di tutti il dibattito che è avvenuto e poi diciamo il documento statutario
Sull'approvazione della indizione del congresso il documento politico e questo viene proposto l'assemblea a decidere della RAI riunita a Milano in occasione della Conferenza di programma dell'Usigrai considera il decreto governativo sulla Rai
Una violazione di forma e di sostanza dell'intero corpo legislativo che sostiene il servizio pubblico
In particolare giudica gravissima la volontà di cancellare per decreto
Il pronunciamento reiterato per la corte costituzionale
Chi ha voluto ancorare l'identità della RAI concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo alla garanzia di piena autonomia da qualsiasi forma di controllo da parte dell'esecutivo
Una RAI non autonoma nelle sue decisioni di impresa è un'azienda umiliata e inadeguata per la libertà dei cittadini
Ma e anche un'azienda votata al fallimento infatti la palese brutale Subert subordinazione al decreto al Governo ad ogni governo
Nel limiterebbe irrimediabilmente le potenzialità di accettazione da parte dei cittadini
E dunque ne uscirebbe ridimensionato lo stesso spazio di mercato
Che la RAI legittimamente vede perseguire come già l'esperienza della lottizzazione degli anni passati ci ha dimostrato
L'Usigrai chiede al Parlamento di assicurare la continuità agli Egizi Mita operativa della RAI
Assolvendo agli adempimenti necessari più ancora i giornalisti della RAI si appellano alla massima autorità di garanzia del capo dello Stato
Perché sia istituzionalmente assicurata l'idea l'irreversibilità dello autonomia del servizio pubblico dall'esecutivo
Un problema questo per l'intero Paese per tutto il sistema della comunicazione che non può più subire surrettizi processi di omologazione al più grande gruppo editoriale privato concorrente
L'Usigrai promuove un'attiva mobilitazione nelle redazioni le cui modalità saranno concordate con la Federazione nazionale della stampa egli associazioni regionali di stampa questo è il documento proposto all'Assemblea dei comitati di redazione
Se ci sono osservazioni proposte altre cose sì cerca di passare rapidamente
Be
Il collega Francescone del CDR della direzioni esterne
Sì come nel documento avrebbe chiarito meglio perché il passaggio
Quel meccanismo
Subordine rende l'attività della RAI
Al alla prova cioè
Se non viene passato piano triennale
Dal governo
La RAI diventa surrettizia allora quella che l'attività di governo secondo me avrebbe chiarito meglio il meccanismo che non non mi sembra che appare molto bene documento
C'è un passaggio poco citiamo
Proporremo
Giudici infatti è la palese brutale subordinazione al governo ad ogni governo queste consiglio di amministrazione dell'attività del consiglio di amministrazione
Quel punto lì
Sì sottolinea forza
Conosce svizzero
Da presentare subordinazione al governo attuale Governo dell'attività del consiglio di amministrazione
E tutto
E tutta l'azienda subordinato
Non è
Cioè se un consiglio d'amministrazione è subordinato alla bocciatura dell'esecutivo all'azienda è subordinata all'esecutivo mi sembra naturale
Cioè basta che abbastanza chiaro prima al
Cioè il problema è questo
Condizionare al cenno del Governo l'operato del consiglio d'amministrazione significa subordinare l'azienda al cenno del governo
Secondo me ecco questo voglio c'è altro
Colleghi volete entrare per cortesia
Se non ci sono altre osservazioni
Se non ci sono altre osservazioni lo passiamo ai voti
Per favore
Volete entrare per cortesia
Così faccio in tempo a passarlo anche alle agenzie perché c'è il valoroso collega dell'Ansa che sta aspettando
Allora chi è d'accordo su questo documento e vota a favore alzi la mano
Chi è contrario
Alzi la mano
Chi si astiene
Alzi la mano io sono terribilmente imbarazzante
Terribilmente imbarazzato veniamo sempre accusati di votare i documenti all'unanimità che cosa dobbiamo fare
O quasi quasi la tentazione di dire è stata approvata all'unanimità il voto contrario del presidente ma non fosse possibile e approvato scusate
Approfitto soltanto ma questo vi prendo soltanto trenta secondi perché queste invece
è il documento che dati al Congresso l'assemblea nazionale dei comitati di redazione udite le comunicazioni del presidente del comitato dei garanti del segretario organizzativo
Approva la proposta dell'esecutivo nazionale di indire il congresso anticipato dell'Usigrai per i giorni diciannove e venti e ventuno ottobre
L'assemblea dà mandato al Comitato dei garanti dell'esecutivo per tutti gli adempimenti conseguenti nel pieno rispetto dello Statuto i comitati di redazione se quanto prima secondo quanto previsto dallo statuto sono congelati alla data odierna
Ci sono osservazioni ci sono proposte
Chi è a favore alzi la mano
Non tenete conto dalla buttati che ho detto prima è
Chi è contrario alzi la mano
Contrario c'è un voto contrario chi si astiene
Allora approvato con un voto contrario be uno dei e rappresentante del Cdr ma volete forse dire qualcosa prima perché io avevo chiesto se qualcuno voleva dire qualcosa possiamo sapere la motivazione del tuo voto
Vi ringrazio no questo per sapere
Ma già a maggio noi del CDR del TG tre amo sottolineato la necessità di far svolgere il congresso di più presto possibile
Eravamo del parere di farlo svolgere se possibile a giugno ci venne detto che
Non era possibile svariate ragioni questa assemblea avrebbe dovuto essere un'assemblea
Di reale preparazione già del convegno invece assistiamo ad un ulteriore slittamento in avanti finiamo alla fine di ottobre mentre a maggio si era parlato di farlo svolgere entro settembre
Quindi sono contrario ad una posticipazione a che soprattutto con i tempi che corrono
Penso che nessuno di noi possa dire che ottobre forse saremo avremo ancora la possibilità di dire qualcosa di ragionare su qualcosa
Vista la velocità attuale pendente degli avvenimenti
Non avevamo detto entro settembre avevamo detto per essere precisi entro la la metà di ottobre questa era stata la decisione presa ed era stata motivata non soltanto
Ma sembra abbastanza inutile se vogliamo continua cioè no no no non ce la siamo in tre a discutere panico retorica dopo però nel il senso della discussione e allora ma gli era stata proprio lei finito il suo intervento scusami se ti ho interrotto ai litigi tuo intervento sì sì sì appena
Io ho pregato di motivare le ragioni del Ponto proprio perché non lo conoscevo adesso ho capito che le ragioni del tuo voto contrario sono delle ragioni diciamo di tipo organizzativo non di tipo politico se ho capito bene e ho fatto semplicemente una precisazione
Per dar conto a tutti ecco della realtà delle cose avevamo deciso di tenere il congresso
Entro la metà di ottobre e se fatto da parte
Da parte del segretario organizzativi salti mortali se a un certo punto il diciannove venti e ventuno e per un fatto molto semplice che non c'è stata nessuna possibilità materiale
Di organizzare e svolge le il congresso
Alle condizioni per noi obbligate
Di non affossare da un punto di vista finanziario il sindacato perché poi anche questo avviene se non in quelle battelli il problema quindi committee stavo semplicemente precisando e semplicemente una ragione organizzativa sul fatto del tenere il congresso a giugno ecco a quel piccolo rilievo che tu hai fatto abbiamo già dato tutte le risposte un congresso a giugno significava una comunità e noi li abbiamo detto che e e l'abbiamo sottoposto all'assemblea dei comitati di redazione che andare ad una conta non ci sembrava un modo molto semplicemente
Comunque se vuoi se vuole rispondere liberamente guardia perché io non ho non sto facendo un dibattito sì ma io non sto facendo tribali sto dando delle delle delle informazioni per tutti
Allora
Il documento col quale Fini dice formalmente compreso così come noi unico sindacato che lascia decidere sul congresso
E sul contratto sempre i comitati di redazione e questo non dimentichiamocelo mai
Può non piacere a molti ma strana cosa
Il comitato di redazione e l'organismo di rappresentanza diretta dei corpi redazionali cioè dei luoghi di lavoro questo non va mai dimenticato perché spesso ci viene imputato questo fattore stava staranno noi per decidere su contratte sul congresso abbiamo reso determinante il voto dei comitati di redazione approvato con un voto contrario
Proseguiamo negli interventi
Renato cantore del CDR di potenti
Io
Tanto per precisare sono dalla Commissione Regione non vorrei che qualche collega del CDR
Se ne avesse la madre ma è proprio
Brevemente volevo intervenire su una delle questioni che è stata al centro del dibattito oggi utile per cioè la questione della regionalizzazione
Io credo cari colleghi che noi dobbiamo guardare al problema per la per lo sviluppo della regionalizzazione della RAI
Tenendo presente che questo sviluppo può e deve avvenire solo nel quadro di un sistema più generale
Il quadro generale oggi non dobbiamo dimenticarlo in quadro che io definisco di strisciante ma continua deve giovare esazione del sistema
Ne stiamo uscendo dalla ristrutturazione dell'agenzia Ansa
Con un taglio del venti per cento quasi tutto
A carico del notiziario regionale del Lazio
Noi siamo arrivati alla alle concessioni per l'ha mai tanto vituperata legge Mammì con queste seicento tv locali che sono chi più chi meno al collasso
Non c'è settimana o addirittura il giorno in cui non chiudano queste televisioni locali molte chiudono prima ancora di avere le concessioni o chiudono subito dopo aver avuto le concessioni
Nel campo dell'editoria quotidiana sta avanzando un altro fenomeno preoccupante che quello dei cosiddetti giornali panino
Non mi soffermerò su un fenomeno dico solo che è un fenomeno molto pericoloso per quel tanto che resiste di editoria locale a livello di quotidiani
Sappiamo tutti che cosa sta succedendo a livello di piccola editoria le tariffe postali la chiusura dei settimanali veri del volontariato eccetera eccetera
Bene allora io credo che la battaglia sulla sviluppo della regionalizzazione
Del sistema RAI non possa che essere condotta all'interno della battaglia più generale del rilancio dell'informazione locale
Voglio dirla diversamente la il servizio pubblico deve avere una funzione trainante dell'intero sistema
E allora bisogna concepire un progetto di realizzazione in cui il servizio pubblico sia trainante rispetto al resto del sistema cioè rispetto all'emittenza locale rispetto all'editoria locale rispetto ai ai gruppi del volontariato e dell'associazionismo rispetto alle mille forme della cultura e dell'informazione locale
E allora io credo che vada colto il segnale positivo che è venuto qui questa mattina dei presidenti dei consigli e della gente regionali io non l'ho trovato aberrante il discorso del presidente boccio trovato aberrante altri discorsi sentiti stamattina
Naturalmente c'è da discutere però di fronte alla disponibilità delle istituzioni locali e noi non possiamo non cogliere questo segnale rispetto che non è un segnale che va raccolto sono all'interno di un discorso di rilancio dell'informazione della nostra azienda
Perché se se c'è un momento in cui noi dobbiamo aprirci non dobbiamo cadere nel gioco dici è il più autorevole per favore i colleghi nuove
Chiusi nella difesa dell'azienda e questo allora l'informazione locale come try no dell'intero sistema dell'informazione e cari colleghi io non credo che ci sia contraddizione né all'interno né all'esterno dell'azienda con altre esperienze io credo che non dobbiamo capire colleghi delle sedi regionali nel gioco di chi vuol innescare una sorta di guerra tra poveri tra le redazioni regionali e il TG tre non c'è contraddizione tra lo sviluppo dell'informazione locale è il mantenimento delle esperienze positive che i colleghi del TG tre come di altre testate hanno portato in questi anni nell'informazione data stanziata non c'è contraddizione
Come io credo che non ci sia contraddizione in un nuovo sistema di regole tra servizio pubblico e servizio privato ma dobbiamo puntare a fare una battaglia insieme tutti insieme una battaglia delle emittenze dell'informazione perché le ragioni della nostra autonomia cari colleghi sono esattamente le ragioni dell'autonomia dei colleghi della Fininvest dei colleghi dell'emittenza locale dai colleghi nei quotidiani
Ed è questo che dobbiamo cercare di sottolineare in questo momento non c'è contraddizione tra servizio pubblico e privato i colleghi che lavorano in aziende private svolgono esattamente debbano svolge un servizio di interesse pubblico guai se pensassimo che questi colleghi svolto da un servizio all'interesse all'interesse privato di qualche padrone
E poi un'ultima cosa io molti l'hanno sottolineato vorrei sottolinearlo con forza anche Silvio L'Unità del nostro sindacato
Fiorito ha ragione questo è un sindacato in cui si discute non è colpa di nessuno se può alla fine ci si trova quasi tutti d'accordo
Però io vorrei dire una cosa in più
Questo è un sindacato nel quale però si comincia a vedere qualche vuoto attraversate
Ed è questo lo sforzo che io so che balzo negli altri stanno facendo lo scorso aprile riempire questi vuoti non dobbiamo fermarci
Non dobbiamo fermarci perché se c'è un momento in cui le ragioni dell'unità sono preminenti e questo noi sappiamo che c'è qualcuno che ci ha raccontato in questi mesi si col sistema maggioritario non ha più senso il sindacato unitario è una baggianata
Proprio col sistema maggioritario c'è bisogno del sindacato unitario come ci dimostra non nostra piccola storia fa la storia i Paesi molto più avanzate dal nostro allora io credo caro Giorgio che di qui a ottobre se si può spendere un po'più discorso
Per sottolineare le ragioni dell'unità e perché le diversità che ci sono e che debbono esserci vengano ricondotte all'interno del sindacato unico non necessariamente una di mistico sindacato unitario
Nel quale che che vive proprio della diversità delle opinioni della contraddizioni tra maggioranza e opposizione io credo che questo è lo sforzo che il sindacato unitario dei giornalisti della RAI insieme alla Federazione della stampa e l'associazione debbono fare di qui a ottobre perché al congresso si presenti il sindacato unitario dei giornalisti della RAI poi naturalmente vincerà
Chi amava maggioranza per convincere i colleghi io non lo dubbio succhiava la maggioranza però dico oltre alle ragioni dell'appartenenza cerchiamo di far vincere anche se con qualche sacrificio lo capisco bene
Quel che riusciamo a spendere per insistere sulle ragioni dell'Unità grazie
Grazie
Colleghi di credo do la parola brevemente al collega Franco Siddi
Che è membro della giunta nazionale della Federazione della stampa presidente dell'associazione ristampa della Sardegna ed è qui a Milano in rappresentanza del segretario nazionale Giorgio Santerini per i quali ha seguito una serie di
Ti prego
Cerca ciclo brevemente dopo il saluto del segretario che mi ha detto poc'anzi
Vittorio che tra l'altro è anche lui membro di giunta quindi credo alla Federazione della stampa in tutte le sue espressioni sta seguendo con grande non solo attenzione ma anche preoccupazione la vicenda RAI e la vicenda complessiva che investe in questo momento il sistema dell'informazione nel nostro Paese
Ci si ci siamo trovati in una giornata quella di ieri davanti a due provvedimenti del governo che hanno indotto la federazione ad assumere due atteggiamenti diversi
Uno favorevole
Per quanto riguarda il decreto di privatizzazione dell'impicci un altro disegno assolutamente contrario per quanto riguarda il cosiddetto decreto ricatto salva RAI
Dico decreto recato perché mi pare che sia diventato ancor più evidente oggi alla luce delle considerazioni che ha fatto l'onorevole Gianni Pilo
Che di ricatto vero e proprio si tratta posto in maniera brutale innanzitutto ai colleghi dipendenti della RAI
Ai quali è stato mandato un messaggio senza equivoci
Violento e brutale da parte dell'onorevole Pilo o vive sta bene questo decreto che salva la RAI o altrimenti sappiate che sono in gioco i posti di lavoro
E questo non solo un recato brutale e inaccettabile Darken respingiamo al mittente ma anche un elemento di gravissima preoccupazione che deve avere non solo i sindacati dei giornalisti nella sua interezza e che ha ma che deve preoccupare io credo parti più importanti dalla società civile e politica del nostro Paese
Perché questo non è il modo per fare le riforme non è il modo per risanare la bomba cioè dal RIS per da risanare
Non è il modo per procurare nuovo sviluppo laddove c'è da procurare da lavorare per nuovo sviluppo
Abbiamo sentito dire da tutti e che occorre lo de lottizzare il sindacato è stato sempre in prima fila non solo nel pronunciare questo verbo
Ma nel dire e nel è combattere un sistema che prendeva l'anno che rendeva la lottizzazione ha come unica strada per l'accesso al lavoro in RAI e chi ha chiesto a lungo la liberazione da questo sistema dicendo però con molta fermezza
Che non si sostituisce la lottizzazione con un'altra lottizzazione dicendo anche che attraverso la lottizzazione pur deprecabile
Dentro la RAI questa grande azienda che produce informazione non solo cultura e tanta e tanto altro per la democrazia del nostro Paese esiste un patrimonio di uomini di risorse intellettuali e morali
Che un patto
Morì o del paese e che come tale merita non di non essere umiliato e di essere rispettato
Entro un quadro di diritti e di doveri che tutti devono rispettare in primo luogo i i poteri
I pubblici poteri
Che solo così possono acquisire credibilità non attraverso provvedimenti
Che invece
Vengono
E e assumono un carattere di oggettiva violazione con alcune regole minime stabilite da sentenze della Corte costituzionale in questo caso che non possono che condurre semplicisticamente il discorso del risanamento della RAI alla giudizio se il consiglio di amministrazione
Si sta quasi tentando di portare il sindacato a dire
Voi dovete difende voi se voi difendete i professori non difendete la RAI però se voi fate questo non siete più libere rispetto al consiglio di amministrazione rispetto quindi ai vostri interlocutori a quelle che sono sul piano sindacale le vostre controparti no qui il discorso è diverso è un discorso di libertà complessivo che posto in campo e che viene posto in campo in maniera pesante nel momento in cui si tende in maniera surrettizia mettere la RAI è sotto il controllo del potere esecutivo sotto il controllo del governo
Mentre tutto il sindacato la Federazione nazionale della stampa non da oggi in tutte le sedi
Nelle maniere possibile
Considerando che la Federazione della stampa e la casa comune di tutti i giornalisti italiane ha sempre ribadito che la responsabilità
Sulla RAI compete alla rappresentanza del popolo italiano compete quindi al Parlamento
E alle sue espressione
Non vi è dubbio quindi che è indispensabile
Garantire ogni possibilità
Di Rispetto di quegli obiettivi che il servizio pubblico radiotelevisivo ed deve avere obiettivi e di garanzia
Dal punto di vista della informazione
Prodotta per tutti i cittadini italiani è dal punto di vista della libera circolazione delle idee di tutte le idee
Perché qui risiede il vero nodo del pluralismo culturale sociale e politico del nostro Paese ripulirlo riguarda i soggetti tutti i soggetti nessuno escluso anche quelle del Governo ma non solo quelli del governo sono una parte e allora detto questo è evidente che questo decreto
E un un provvedimento che non soddisfa i giornalisti italiane
è un decreto rispetto al quale resta un giudizio di grande negatività della Federazione della stampa
Rispetto al quale l'invito e l'impegno la mobilitazione che l'Usigrai ha lanciato anche poco fa io credo debba essere raccolto nelle forme più giusta e più opportune realizzando percorsi di sole dell'età
Il più ampio possibile all'interno della categoria
Attraverso un dialogo con tutte le componenti
Con tutte le espressioni che seriamente vogliono confrontarsi su questi temi come su tutti i temi del che regola il sistema informativo dal nostro paese
E allora qui rientra la vicenda del decreto RAI qui rientra il dibattito interno a tutte l'espressione che seriamente vogliono misurarsi non per fini personali o di potere
All'interno della RAI tra i colleghi e tra tutti i colleghi che della RAI non sono che appartengono alla carta stampato anche lo stesso sistema radio televisivo privato perché credo sia evidente che
No un'anomalia è superata comunque e cioè l'anomalia che
è stata spesso un limite anche dell'azione sindacale fino a dieci anni fa l'anomalia cioè che il sistema radiotelevisivo è solo pubblico siamo all'interno di un conto di un sistema che il ministro ma di un sistema che è fuori da qualsiasi regola accettabile in un contesto di democrazia avanzata e oggi di democrazia che vuole essere dell'alternanza
Abbiamo quindi necessità
Di riproporre con forza l'abbiamo fatto inutilmente inascoltati l'Usigrai la Federazione della stampa i CDR di molti giornali nei mesi scorsi prima delle elezioni ponendo sul tavolo la questione dello Statuto d'impresa ponendo sul tavolo la questione delle regole da cambiare ponendo sul tavolo la questione della legge Mammì da riformare
Oggi a queste tappe stiamo cercando di arrivarci ciascuno di noi ci partecipa più che come organizzazioni individualmente come ritiene attraverso forme di mobilitazione di base
Che per taluni molte di noi sono il referendum per altre sono altre forme ma sicuramente sono battaglie che dobbiamo fare dobbiamo continuare a fare dentro la categoria nella società
E perché queste abbiano uno sviluppo giusto all'interno del Parlamento per modifica giusta delle leggi che ingiustizie giusta e non solo
Perché negare quella mobilitazione che serva a modificare le regole ad assicurare certezze di risorse a tutti i soggetti
In favore dei di quei principi che abbiamo detto prima che sono principi di libertà
Che sono principi che servono a far circolare tutte le idee in questo nostro Paese che sono principi che servono ad impedire che la democrazia si trasformi in un una democrazia corretta si trasformi in una democrazia autoritaria
Sono battaglie che dobbiamo fare
Per difendere anche i nostri posti di lavoro recato di Pilo è un ricatto che come tale respingiamo ma è una vita esprimendo ad un avviso per quello che è
Compito nostro di sindacato dei giornalisti italiani
Di compiere fino in fondo
La lotta che dobbiamo compiere nel momento in cui sono messi a rischio
Spesso strumentalmente in questo caso per il fine non sono strumentali ma di parte di grande parte
Posti di lavoro e quote importanti di posti di lavoro in un settore come questo dobbiamo attrezzarci per difendere i posti di lavoro della RAI per difendere i posti di lavoro in tutto il sistema dell'informazione italiana che gli editori italiani non solo la RAI vogliono tagliare in maniera massiccia
E non a caso proprio ieri anche qui da questa altri buona esponenti importanti della figlia hanno o ha detto è questo il processo che gli editori devono seguire il nome di una deregulation il nome di un liberismo senza regole che quello che in qualche modo sta cercando di interpretare questo governo
Allora senza che noi siamo il sindacato non è a mio giudizio non può essere a mio giudizio pregiudizialmente un sindacato di opposizione al governo a questo o a quello che sarà è un sindacato è un soggetto
Che
Interloquisce paritariamente con le altre colga con altri soggetti con il Governo è che spesso con il governo così come con gli editori confligge dobbiamo recuperare tutta intera questa dimensione sindacale perché sappiamo che su questo terreno dovremmo sicuramente aggiornare ad affinare strumenti metodi e anche capacità deviazione per condurre una battaglia che una battaglia di libertà ma che una battaglia anche per il lavoro grazie
Grazie a Franco e grazie alla Federazione della stampa che sempre puntuale nelle posizioni che tutti questi mesi abbiamo preso nei momenti di grave
Crisi di grande colleghi vi prego siamo quasi alla fine
Di parlare dai tre ai cinque minuti gli ultimi scritti e poi di aspettare che facciamo una conclusione vera e propria
Che l'avvio del dibattito con che
De suo alla parola Giancarlo Zanella del CDR di Milano
Telegrafico quasi per slogan proprio anche per dovere di ospitalità
Siamo convinti innanzitutto che non si possono affrontare il problema della comunicazione radiotelevisiva partendo dalla RAI affrontando per di più la questione RAI partendo dal decreto
E non si può neppure a nostro avviso affrontare la questione informazione RAI partendo dal piano triennale
Il problema va affrontato nel suo complesso e non con i colpi di mano con i tentativi eppure tanto coperti di mettere la RAI al servizio del governo
No dunque durissimo in questo siamo assolutamente d'accordo con il documento a questo decreto Noda spiegare però alla gente alla quale finora è stato sempre soltanto detto la RAI è lottizzata la RAI spreca il vostro denaro la salviamo ma attenzione con il vostro denaro e ci si dimentica ad esempio che adeguare il canone di concessione riducendo la quota della RAI
è solo un atto di equità ed imparzialità nei confronti per esempio del maggiore concorre concorrente
Proviamo a comunicare con la gente hanno un più UDR c'è un invito che raccolgo stamattina l'aveva già fatto qualcun altro e oggi proprio oggi diciamo di fronte al decreto a questo decreto è indispensabile pensare alla RAI del futuro
Non possiamo assolutamente interrompere il ragionamento sulla riforma non ce lo possiamo permettere
Abbiamo cominciato all'Ergife ottenendo per la verità bisogna dire scarsi risultati o comunque insufficienti parziali il risultato voglio ricordarlo allora fu il muro contro muro tra le tante testate RAI
E la successiva campagna di delegittimazione della RAI all'e sterno già allora in atto contribuì al muro contro muro anche all'esterno
RAI contro Fininvest e poi RAI contro una parte importante dell'opinione pubblica e qui mi ricollego al discorso di prima dobbiamo aprirci e parlare con la gente spiegare perché il decreto non va bene perché la riforma della RAI va fatta in un certo modo
Fu allora un errore gravissimo e lo denunciamo invitammo anche a non fare la guerra dei numeri la chiamammo così la guerra dei numeri la solita guerra fra le sedi e le testate nazionali o alcune testate nazionali
E oggi siamo al punto di partenza
Si critica l'Usigrai per la scelta di questa sede Milano per questa conferenza non c'è stata attenzione si dice per i colleghi romani o per gli altri colleghi ma soprattutto romani si rischia scarsa partecipazione si è detto
E i colleghi delle sedi
Riproponiamo il problema allora dei colleghi delle sedi che guarda caso invece devono sempre viaggiare ma non è e non vuole essere una polemica sterile strumentale
Si parla di regionalizzazione si parla di Milano del fuoco ruolo nazionale e già si alzano le barricate
Tira una brutta aria a nostro parere per le sedi
E se sia con le regioni si dice con i privati
E per inciso vogliamo dire noi non siamo d'accordo con queste S.p.A. pubblico-private pasticciata pasticciato e poco chiare che mettono in dubbio l'autonomia del servizio pubblico
Ci diceva S.p.A. con le regioni con i privati e intanto magari insistenza
Di diminuire la rappresenti attività delle sedi delle sedi regionali della RAI
Ancora c'è il rischio che testate nazionali e testata giornalistica regionale vengono a contrapporsi muro contro muro il famoso muro contro muro di cui si diceva prima
Non vorremmo che si arrivasse allo scontro ancora una volta per cercare di salvare il particolare proprio a scapito del servizio pubblico non comprendiamo ad esempio le recenti prese di posizione dei colleghi del TG tre o del direttore Angelo Guglielmi
Si parla di offerta diversificata di Offerta per nicchie di Offerta di pegni Itv di Peia richiesti in tv richiesta e non si ha il coraggio di mettersi in discussione
Di scommettere ancora una volta e lo diciamo un invito forse anche un po'provocatorio vero direttore Angelo Guglielmi perché non accettare l'invito perché non accettare la sfida su un terreno nuovo
Vero collegi colleghi del TG tre non solo direttore Angelo Guglielmi
Ha invece per noi e non potrebbe avere diversamente grande rilievo anche perché l'abbiamo sollecitata questa decisione la decisione dell'Usigrai ritenere oggi qui a Milano questa conferenza
L'abbiamo già ripetuto fino alla noia ma lo ribadiamo il decentramento RAI può e deve passare per Milano non solo naturalmente per Milano
E non perché il trasferimento proprio da domani primo luglio a Milano della direzione della TGR voglia dire Milano si sostituisce a Roma da Milano deve passare l'autentico decentramento né riteniamo dell'informazione e della produzione RAI
Una testata una grande testata nazionale e regionale e non i pasticci nazionale regionali finora fatti
Una testata nazionale regionale a Milano significa per la va la per la RAI aprire una grande testata d'informazione che ribalti la visuale dia voce alle realtà locali in ambito nazionale senza preclusioni
Senza dover rispondere al perverso meccanismo lo chiamiamo volutamente perverso meccanismo della tripartizione delle testate nazionali che oggi ci fanno essere una agenzia senz'anima
La riforma lo ripetiamo
Proprio di fronte allo scenario disegnato molto bene questa mattina da tanti altri colleghi il villaggio globale per sintetizzare passa secondo noi attraverso ancora una volta e lo ripetiamo il superamento della tripartizione grazie
Roberto Natale dell'esecutivo delusi
Cinque Flash spero in meno di cinque minuti per recuperare alcune cose che mi sembrano significative del dibattito di oggi
La prima cosa all'intervento di Fernando Balestra
Tutto iscritto mi pare all'interno di quella denuncia che da dieci mesi e quasi in solitudine questo sindacato ma portando avanti sull'insufficiente azione di risanamento promossa da questo vertice RAI
Le cose che ha detto Fernando sia pure con accenti giustamente critici nei confronti di carenze d'iniziativa ricevuta da parte nostra però trovano qui la loro sede naturale di espressione perché mi par di ricordare che solo questo sindacato
Ha fatto questa critica di merito al vertice RAI non esser riuscito ad andare avanti a sufficienza nell'opera di risanamento
Tant'è vero che la franchezza che usa Fernando che è sua nel nel thriller nelle citare nomi e sigle
Gli è stata fatale nel rapporto con
Altri gruppi di colleghi era nel senso che la libertà con cui qui con la quale qui ha potuto parlare di
Caffrey di biografie altrove gli ha precluso un rapporto sindacale quindi
Altrove le con rapporto un Gruppo dei Cento
Nel rapporto col gruppo dei cento
Lo dico molto sobriamente senza nessuna sottolineatura polemica ma proprio perché queste la sede nella quale critica e così esplicite possono trovare accoglienza
Seconda questione
Anche questo credo che non vada perso nell'intervento interessantissimo dell'onorevole Gianni Pilo interessantissimo per le cose che ha detto e anche per quelle che non ha detto sconcertante per esempio il suo silenzio sulla pubblicità
L'onorevole Gianni Pilo non ha detto una parola parlando dell'assetto del sistema una credo pronunciato una volta la parola pubblicità regolamentazioni dalla pubblicità ma cosa che ho trovato più bella del suo intervento
è la descrizione del rapporto Tatarella Dematté sul piano triennale il Colle dell'onorevole Gianni Pilo non è nemmeno sfiorato dal dubbio
Che il ministro delle Poste non avesse titolo a intervenire sui palinsesti
Anche questa cosa la dico con molto rispetto il modello che mi pare egli abbia in mente è quello per il quale il presidente del Milan casualmente coincidente adesso col presidente del Consiglio
Chiede all'allenatore che s'addice dice entri in formazione ecchimosi interessati calcio Savićević è uno dei tanti stranieri del Milan
Un genio che negli ultimi mesi è stato riconosciuto un po'da tutti ma che all'inizio della sua permanenza al Milan veniva contestato
Berlusconi interveniva come presidente del Milan a dire all'allenatore che Savićević andava messo in campo
Questa è la cultura o la non cultura delle regole che anima anche l'onorevole telo che non viene sfiorato dal sospetto che possa esserci la distinzione dei ruoli e non l'applicazione brutale del principio che lo stesso nel caso del Milan e nel caso del rapporto Poste RAI
Noi mettiamo i soldi quindi le regole si richiamo sotto i piedi dovete fare come diciamo noi dare moneta vedere cammello questo è il principio
Terza questione collegata alla
Al discorso sulle regole un'altra delle cose che andrebbero recuperate bene ha fatto Carlo Verna non lo vedo più a dircelo ecco Carlo l'idea ottima dell'antologia delle cose dette in questi anni dal sindacato dei giornalisti RAI
Se permetti io farei anche un'integrazione tanto la proposta mi sembra interessante all'antologia delle cose dette dal sindacato dei giornalisti RAI aggiungiamo anche le cose dette
Da alcuni di coloro che adesso stanno riscrivendo la storia in maniera francamente vergognosa
Anche qui con tono sobrio un esempio i giornali di domenica
Un'intervista all'ex direttore del TG tre e stimatissimo direttore RAI Sandro Curzi che si inventa letteralmente una contrapposizione col sindacato maturata in questi anni guardate un po'sul problema della pausa mensa
Accusa il sindacato dei giornalisti RAI di aver colui con conflitto sul tema della pausa mensa beh signori a quelli di
Meno antica esperienza posso assicurare che con Curzi abbiamo litigato su tante cose sulla pausa mensa mai anche perché essendo il sindacato dei giornalisti abbiamo a cuore il lavoro non meno di quanto ce l'abbiano i direttori di testata posizioni così scioccamente burocrati e non ne abbiamo mai assunta con il collega Sandro Curzi ripeto con il collo stimatissimo collega Sandro Curzi il nodo dei tanti costerà contrasti è stato uno e uno soltanto quello che ricordava Giancarlo Zanella nella chiusa del suo discorso il superamento dalla tripartizione è un problema o no la lottizzazione in RAI è stato un non problema quello era il noto las alla voglia di riscrivere la storia non può nascondere la brutale materialità di quel fatto credo che qualcuno adesso si vergogna a ricordare che quelli erano i contenuti reali del conflitto
Quarto elemento da non disperdere
Il bell'intervento di Silvia Viglia
Su la collaborazione tra diverse figure professionali qui credo Silvia che più che i riconoscimenti formali da una tribuna dobbiamo dimostrare la capacità di fare lavoro quotidiano insieme e però se voi correte io spero che da parte del sindacato ci sia disponibilità uguale alla vostra che mi sembra tra l'altro questo tipo di collaborazione anche il modo più serio per rispondere a chi in questi giorni in queste settimane magari anche nelle Aule parlamentari va dicendo la televisione stiamo Noemi e vengono auditi magari con scenette da da oggi le comiche in Commissione cultura alla Camera ora anche qui grande rispetto per i mostri sacri della professione
Però mi piace il tono che mi sembra d'aver intuito non modesto
Non remissivo delle tue osservazioni che dieci se permettete la televisione la facciamo anche noi o almeno in quelle tre cartelle che non avevo potuto sentire che poi ho letto testualmente mi pare che ci sia una serie di osservazioni ricchissime
Quinta e ultima osservazione riprendendo quello che diceva Renato cantore molto bello Renato il tuo reca richiamo all'unità reso ancora più intenso poi da una tua incolpevole omonimia
A sottolineatura di questo una cosa soltanto dico tanto ci sta a cuore questo problema che domani a Roma a Saxa Rubra nell'aula aste delle assemblee della radiofonia c'è un incontro organizzato da Federazione della stampa Associazione stampa romana e Usigrai
Per discutere delle relazioni sindacali in RAI
E fuori il nodo principale naturalmente quello della pensione esistente in RAI a questo incontro sono stati invitati tutti i gruppi spontanei meno spontanei nati danni nati da mesi e nati da giorni quella sarà la sede nella quale ciascuno mette le carte sul tavolo
E dice cosa vuole fare di questo sindacato Mastai concerto che come abbiamo fatto fino ad oggi e con forza ancora maggiore se possibili da qui al congresso
Le con le tenteremo tutte
Per far sì che nessuno possa chiamarsi fuori dal prossimo congresso perché come ripetiamo con insistenza ormai maniacale siamo convintissimi che c'è un valore ancora più importante anzi molto più importante del fatto che ci sia questo tipo di gestione dell'Usigrai ha qualche mente come gruppo dirigente
Citiamo il credito la buona fede ma c'è una cosa ancora più importante il fatto che l'Usigrai puntini esserlo la sede di tutti l'Usigrai questa è un'altra delle mistificazioni che in questi mesi e cerca di far passare Usigrai come corrente del sindacato hanno l'Usigrai e la sede del dibattito di tutti i giornalisti RAI speriamo che nessuno voglia chiamarsi fuori
Grazie a Roberto Rino Pellino delle CDR del TG tre
Purtroppo la giornata sembra un po'in una delle meno indicate per parlare del futuro visto che spendiamo da quello che sta succedendo succederà a Roma e che potrebbe cambiare radicalmente tutti i discorsi che sono stati fatti fin qui
Tra di noi
A questo punto visto che soprattutto
Il vero dibattito precongressuale si aprirà da qui a settembre questo che trema la terra
Colgo l'occasione per cercare di mettere alcuni punti fare un po'di chiarezza su quelle che sono state delle polemiche delle ultime settimane
Dei nostri rapporti della rapporti del TG tre con i colleghi delle sedi ho sentito con piacere un paio di interventi fino ad adesso
Di colleghi appunto degli altri CDR
Che non vedevano questa contrapposizione tra TG tre e informazione regionale cosa che devo dire io come rappresentante della redazione
Non è stata vista neanche da noi
Purtroppo dei discorsi un po'capziosi sono stati fatti varie volte per cui tutto è stato ridotto a dire
Il TG tre non vuole il terzo appuntamento dell'informazione regionale
Il problema è sinceramente posto male
Discorso diverso
Per semplificare alla situazione attuale quello che è successo dopo la presentazione dei palinsesti
è che l'uno e due fondamentalmente rimangono in toccati
Il tre viene pesantemente colpito tutto quello che ne partorisce è un
Appuntamento in più di cinque minuti sei minuti sette minuti non ricordo bene per l'informazione regionale
è qui che si dice no ma non è che si dice no al l'appuntamento ulteriori si dice no a questo tipo di riforma che viene spacciata per grande passo avanti in direzione della regionalizzazione di una rete che tutto è tranne che questo è a mio avviso a nostro avviso una solenne presa in giro
Andare avanti verso gli la la regionalizzazione o meglio verso una territorializzazione si fa un gran parlare di AIR dei ma Lagarde è è tutt'altro che un'organizzazione di finestre regionali all'interno di un palinsesto che poi viene mandato in chiaro su tutto il territorio nazionale è l'esatto contrario
Esistono delle redazioni decentrate
Responsabili o di programmi o di fasce informative o di contributi vari
Che ognuna dei le varie antistante delle varie delle varie sedi diciamo chiamiamole così sovraregionali è responsabile poi di un suo palinsesto in cui fa informazione regionale in cui fa fiction in cui fatte le firme in cui fa tutta una serie di altra programmazione
Allora molto capzioso dire noi vogliamo la Air de dobbiamo fare l'informatico cinque minuti in più di informazione regionale non ci prendiamo in giro signori
L'informazione territoriale regionale datava organi barba raggiunta riorganizzando prima tutta la struttura
Riorganizzano soprattutto le strutture dei costi perché mi si deve spiegare veste quelli che sono i Baggio otto attuali come si farebbe a sostenere una struttura come la erbe in cui io so i dati su una sola delle degli otto istituti che ne fanno parte solo questo c'ha quattro mila dipendenti otto mila
Collaboratori quindi se tanto mi dà tanto avrà un solo canale più dipendenti di quelli che ha la RAI nel suo insieme
Evidentemente hanno una struttura un'organizzazione dei costi che gli consente di vivere soltanto di Cannone visto che hanno la possibilità di inviare mi sembra dodici minuti di
Di pubblicità al giorno prima delle venti dissi
Questo da un lato per questo noi abbiamo detto no perché questo è il classico topolino voglio dire Santoro Deaglio Barbato e chi per loro sono stati tagliati fuori e buttati via per in cambio di cinque minuti di informazione regionale non so se questo è un
è un piacere fatto veramente alle ai colleghi delle sedi che rischiano
In futuro di finire appiccò loro con noi con noi con loro
Tra l'altro mi sembra che di sentire dei discorsi molto diversi perché un discorso è quello fatto dal collega Carlo Verna sulla collaborazione alla quale noi ci di mia siamo assolutamente d'accordo ben vengano le sinergie ben vengano le organizzazioni mettiamoci a un tavolo e studiamo dei programmi è un modo distrutta di Db e di organizzare l'offerta informativa ma servirà innanzitutto una ristrutturazione forte di tutta quella che l'organizzazione e altro è quello che il il discorso che ha fatto il collega Zanella che dice la Rete regionale deve venire qui a Milano
Mi sembra una assoluta contrapposizione cioè il problema non è la dislocazione di dove vanno a finire le re le regioni che il problema è l'organizzazione complessiva
Ultima cosa sui palinsesti
Sulla quale mi sembra che delle ci sia poco da
Dada approfondire è un piano assolutamente demenziale
L'offerta informativa
è stata lasciata su delle linee assolutamente ipotetiche
Per quel che riguarda gli approfondimenti ma vorrei che ci intendessimo su approfondimenti sia proponenti si intendono i talk show che fino adesso sono state considerate le Night line o se gli approfondimenti si intendono ricominciare a stanziare risorse personale i soprattutto capacità professionali per ricomincerà a fare del giornalismo d'inchiesta che mi sembra soprattutto a RAI sia scomparso da da decenni e che in tutti i paesi europei ne trova una grosso risposta di pubblico soprattutto nei Prime Time cosa che fino ad adesso invece in Italia sarà considerato come un assoluto tabù guai a vedere delle corre delle
Delle trasmissioni giornalistiche fatte seriamente
In orari in cui di solito
Invece devono essere RIR regine giochi giochini io
Trasmissioni insomma di divario
Per concludere brevemente
Ci disse riserviamo di rimandare il dibattito strettamente sul discorso del sindacato a questo punto a settembre
Non voglio per cominciare a fare un lugubre azione su quelle che sono state Medisan che alcune responsabilità che hanno portato a una situazione di questo genere
Vedremo può darsi pure che anche tutte queste mie parole ormai siano aria fritta perché magari fra cinque minuti e tuttora derubricata
è certamente a mio avviso c'è bisogno di sedersi davvero ad un tavolo e cercare di ragionare su quello che possa essere il futuro di una nuova ride di una nuova organizzazione
Andando al di là di quelli che sono stati i giochi di potere che sono stati fatti pesantemente soprattutto sul TG tre e sulle altre testate dell'informazione regionale che erano puntate agli appuntamenti informativi già esistenti e che hanno fatto in modo che venisse tagliato fuori comunque un vero rinnovamento di quella che dovrebbe essere l'offerta informativa sulla rete sulle sulle reti di servizio pubblico
Giorgio Tonelli del CDR di Bologna
Ma io volevo agganciarmi sulla conclusione di Zanella quando diceva che bisogna aprirsi parlare
Per essere disposte falsa scompare insomma però ho pensato un attimo
E però devo anche pensare al fatto che il giornale più importante di Bologna Resto del Carlino Resto del Carlino per tradizione storica sempre molto omogeneo a chi governa
E questo vale fondamentalmente un po'per tutta la grande stampa note dalla parte sta a guardare dall'altra senza allineata
Di oggi è un po'quello del abbiamo dato in calce il professore con Curzi che benedice e non solo dei giornali in interviste come ricordava prima Roberto Natale ma anche in collegamento con le reti fin
Quanto meno di cattivo gusto penso no ecco la mia impressione è che al di fuori di queste stanze in realtà non ci sia una grande preoccupazione per quello che sta accadendo in RAI
E cioè che è vero il proverbio che dice che la calunnia è un venticello e quindi
Allunga calunnia delegittima comincia a dire cose vere e cose insieme a cose false critica personalizza la critica poi qualcosa rimane la l'impressione che sia rimasto molto noi sottovalutiamo Berlusconi secondo me Berlusconi con l'operazione anche di questi giorni in fondo
Io credo basta va abbia come di perquisire sentito l'umore del Paese da questo punto di vista non so veramente d'accordo conti lieti che diceva bene
Tiri fuori le sue armi con sospetto che sarebbe una partita molto persa
Anche perché io ho l'impressione che questa operazione sulla RAI sia anche in vista di nuove elezioni ecco perché non dircelo in fondo lo pensiamo un po'
La domanda che volevo fare io appunto queste perché questo silenzio perché non c'è la consapevolezza di poter cambiare
Forse Berlusconi
Realmente attento agli umori del Paese o per lo meno richiesta fare questo rapporto di causa effetto per cui incassa quello che riesce a seminare e in questo è un grandissimo venditore questo sappiamo tu
Ma in questo qui
E non c'è nessuno l'ha detto ci sono anche tantissimi colleghi che sono prontissimi a farsi dell'
Usare perché non dircelo
Lui conosce la la redazione sa benissimo i nomi e i cognomi di chi è già pronto a farsi Rillo più usare secondo me si illude ma si illude perché
Perché in realtà l'operazione non è quella di Rillo chiosare la RAI è semplicemente quella di chiuderla comunque di strangolare
La
Questa vicenda del decreto
Il decreto non stabili disse certezza di riso ora se ne dispone l'unica cosa che stabilisce che i professori vanno via e quindi problema si riproporrà fra qualche mese in fondo se c'è un motivo per il quale poi veniva ancora Spe delle due parole a difesa di questi professori e che comunque tentavano l'operazione di pareggio di bilancio e in questa situazione chi porta i conti in regola e comunque meno
Così dire criticabile e meno dipendente dal potere politico
Il i conti sani in fondo legittimano anche rispetto a un potere politico avverso poi i conti sballate ovviamente no aumentano la dipendenza
Mi ha sentito l'onorevole Pilo che ha sostituito il sindacato
Fino a detto ma
Ne abbiamo bocciato il piano triennale perché faccia perdere un sacco di posti di lavoro praticamente Pirlo si è candidato a fare il prossimo segretario dell'Usigrai
Io faccio non ha
Consequenziale nota ha detto così in sostanza
Perché mai questo sindacato però ha detto anche qualcosa di più non ha detto che sono in pericolo i posti di lavoro han detto ha retto che in Cengio ho un istituto di garanzia
Io non solo ci ruba il mestiere ma ci dice cosa dobbiamo fare si dice che lui ente Opus odore di tv pedagogica quando lui sa benissimo che la storia della televisione italiana di una storia che prima ha prodotto il primo il consenso poi dopo ha prodotto il consumo
In fondo l'operazione sulla RAI ancora non è chiara su quale di questi due per così dire Poli intende operare
Natale De tante cose bellissime e quindi non le ripeto Statuto d'impresa cultura dei
Regole ecco io volevo dare su un piccolo suggerimento all'esecutivo al prossimo appuntamento portiamo una robusta Scheda di dati di nozioni Dl di elementi di studio su ho sul sistema radiotelevisivo degli altri paesi perché comunque è un termine di paragone se siamo fra le paesi civili parliamo come dire ad armi pari di di un sistema che in fondo è simile e questo ci serve soprattutto questo sì nel rapporto qui nostri colleghi dalla carta stampata che tutto sommato anche di una giornata come questa si avranno senz'altro colto o il clima di una ora è però inevitabile che colgono con gli aspetti di colore perché sanno che in redazione a fine poi li chieda un quello
Insomma quello che passa non lasciatelo dire a me fanno sappiamo tutti qual è non è l'aspetto che abbiamo notato una
Le reti federate ecco studiamo l'attentamente e questa questione della rete regionalizzata studiamo l'attentamente e perché io ho comincia ad avere qualche sospetto su questa vicenda anche se poi fondamentalmente non o come dire un atteggiamento ideologicamente negativo rispetto a questa fede giudico peraltro un un processo anche un po'inevitabile però io vedo quello che è successo per esempio in Emilia Romagna con l'annus
L'agenzia
L'Emilia Romagna si era fatto dare cento milioni da lega delle cooperative per l'allacciamento la lega delle cooperative tutte le volte che manda un comunicato lo vuole integrale sulla Rete anzi
Il capo redattore dell'Ansa di Bologna praticamente si è trasformato in un piazzista perché deve trovare gli abbonati alla Rete e no i nostri cui capiredattori regionali si adeguino perché il caporedattore della
Uffa quindi
Di Bologna che è come dire una delle sedi fai volete più grandi penso no ovviamente dopo le dopo Milano
Roma qualcun altro sa però lui adesso fa il piazzista bussa alle porte in un periodo peraltro di crisi quindi sono Pino dei sì che si raccolgono ma devo dire che da questo punto di vista il Consiglio regionale dell'Emilia Romagna mi hanno se comportato molto meglio perché due tre anni fa spedire grande innamoramento grande entusiasmo ci abboniamo tutto tutto a tutti
Ha poi però consiglio regionale ha però imposto pian pianino l'assunzione di un paio di di un paio di collaboratori della Regione all'Ansa col risultato che adesso Lanza anche due giornalisti che quindi livelli Vialli gliela volati la Regione non sa che farsene
Si ritiene insomma passato l'entusiasmo e restano in carico e i miei colleghi che la realtà quel questa
E quindi voglio dire
La rete regionale cioè io chiedo al sindacato di
Non fare un'opera di freno però di porre quei paletti che citava anche Squizzato nel suo intervento e cioè risorse spazi di palinsesto e autonomia e io aggiungo anche una cosa in più pubblicità
è vero che quando si parla della pubblicità regionale si va a toccare un tema delicatissimo perché sappiamo che in questa vicenda sono coinvolte tutte le tv locali eccetera però
Io temo un neo dirigismo regionalista che faccia il paio col mio dirigismo statalista laddove si vuole evitare che la RAI scenda le confronto con la pubblicità e quindi le confronto delle regole del mercato
Ho diciamo che non siamo in grado di stare sul mercato questa è una dichiarazione di intenti lo diciamo facciamo il canone regionale che però non mi sembra una grandissima soluzione oltretutto ci esporrebbe quanto meno a a diverse critiche
Perché il tema delle risorse resta resta un grosso tema
Una battuta in velocità per il collega del TG tre Bellini sondaggi danno cioè la concorrenza non ecco i TGR di cinque o dieci minuti di Di Mezza se
Io non ho la concorrenza che hai capito con lena Glide e cioè che comunque non ha senso fa mentre ecco questa peso apparire Ulivieri è un'ovvietà io non non conosco i motivi per cui se è stata scelta poi di privilegiare la prima rete piuttosto che la terza probabilmente ha giocato anche elementi come dire poco poco nobili però cioè la concorrenza
Una falsa concorrenzialità con le sedi regionali ecco piano tanti problemi ma non certo quello di entrare in concorrenza col TG tre
Un'ultimissima cosa
Ecco l'esigenza dei palinsesti nazionali ecco io qui mi associo però a quanto è già stato detto senso che non credo in dei palinsesti regionali cioè esperienza del resto finalizzata da fare a quindici anni fa si sa che fallimentare
E quindi anche su questo tema bisogna
Valutare attentamente e proprio rispetto a quei tre punti che ci ci aveva detto spezzato e cioè le risorse gli spazi di palinsesto dell'autonomia altrimenti è meglio lasciar perde rimanere alla situazione attuale o finite grazie
Colleghi io questa mattina quando abbiamo incominciato
Questa giornata di lavoro
Ho detto che avrei fatto in modo un pochettino
Forse da ingenuo un discorso controcorrente
Non voglio nel modo più assoluto trarre nessuna conclusione
Di un dibattito che è stato ricchissimo e che la dimostrazione piena che effettivamente noi possiamo dire nel bene e nel male siamo la nazionale
Non c'è ombra di dubbio possiamo anche subire qualche sconfitta ma siamo la nazionale
E non c'è barba
Di ministro ecco che come s'arroga il diritto di dire da buon direttore tecnico Baggio sì Baggio no ecco
La spunti poi nel dire l'informazione del servizio pubblica va fatto in questo modo in quest'altro mal distribuite in questo modo è questa
Fanno sempre solo delle figure Barbie
Perché nella realtà
Il vero cambiamento la vera mutazione di questa azienda che gestisce il servizio pubblico
E avvenuto quando si evita dignità ai corpi redazionali di tutte le testate della RAI
Da quel momento in poi
Noi abbiamo avuto la possibilità di avere spalle forti e il respiro lungo
Ancora una volta dobbiamo fare affidamento sul nostro respingo lungo sulle nostre spalle forti
Oggi non abbiamo fatto un seminario oggi è iniziato come non avviene in nessun altro sindacato
Il dibattito congressuale in modo pieno
Io voglio dire al collega Pelillo non è che inizia a settembre è già iniziato il dibattito congressuale in modo pieno con le ragioni di tutti con le esigenze e le garanzie e i diritti di tutti e questo il mandato
Che il gruppo dirigente dell'Usigrai da tutti voi
Non lasciatevi scippare di questo piccolo ma prezioso strumento che il posto
E non PA
Quando si è partiti tanti anni fa
Si è detto
C'è qualcuno che può guadagnarci
Andando avanti in giro per piccoli per corridori passo che certamente ma tutti quanti gli altri perdono ci rimettono siamo ancora a quel punto
Questo lo dicevamo a partire dagli interessi materiali dei giornalisti RAI io non mi stanco mai di dire
Che quando è partita questa avventura di un sindacato dei giornalisti RAI i giornalisti del della RAI guadagnavano un terzo
A volte un quinto degli altri colleghi di tutte le altre testate
E io ho sempre detto in alcune redazioni ho visto la quella battuta che sembrava una boutade la nostra dignità incomincia a misurarsi dai soldi non rinnego
Non rinnego
Su quel punto su quel punto ecco siamo riusciti a far capire che la vendita di una professione liberale
Come la protezione del giornalista
Nel servizio pubblico
Che con lavoro dipendente una professione liberale a l'obbligo di riuscire a conquistare e difendere il proprio status non c'è ombra di dubbio su tutti i punti allora non c'è barba di direttore del personale
Non c'è Barbarini
Io spero che possa fare nulla di quello che si prefigge come obiettivo
Se rimane la completa la compattezza unità vi devo dire la verità al disinteresse personale perché certamente
Pagheremo dei dei costi cioè chi si impegna dovrà pagare dei costi dovranno essere lucidamente consapevole
E però una cosa cioè
Abbiamo credibilità abbiamo r'
Per dire a tutti gli altri che in questi mesi in un certo senso sì sono divagare peraltro di viottoli abbiamo argomenti per convincerli ecco che noi non stiamo nel modo più assoluto difendendo cosa improprie stiamo difendendo il nostro diritto
Di esercitare in autonomia e con dignità il nostro mestiere che assicura un diritto costituzionale ai cittadini di questa Repubblica non lo dimentichi no ma non crediamo che questa sia retorica
Questo è nel modo più elementare la nostra funzione il nostro esercizio
Le tre relazioni della Conferenza di programma
Di tutta l'assemblea dei comitati di redazione il documento sono già i materiali per il dibattito congressuale
L'esecutivo adesso li raccoglierà invierà in tutte le redazioni e su questo si discute
Cioè non sulle beghe sulle piccolezze ma su chi ha capacità di proporre e deve avere anche la capacità di usare le tecniche del proprio mestiere nel fare questo tipo di operazione perché qui effettivamente siamo deficitari
Non riusciamo a comunicare
I valori gli obiettivi che soltanto chi ci conosce da vicino ci riconosce in generale indette siamo investite come ho detto questa mattina da un cumulo di banalità e di stupidaggini e da tanta nebbia dobbiamo tener conto cari colleghi dobbiamo tener conto che non è affatto vero
Che questo è uno dei periodi più bui della Repubblica i periodi più bui della Repubblica sono definiti sempre quando sono quelle che uno devo affrontare completamente
Non voglio certamente dire ecco che abbiamo parti abbiamo passato però dei periodi in cui non c'era aria pare ispirare non c'era ossigeno e ne siamo ben
Il fuori e quando il collega ha citato l'inizio o il primo seme
Proprio la e la prima foglio Lina di una certa piantina che adesso è diventato un bell'albero be'allora era difficile perché allora chi faceva il segretario del sindacato dei giornalisti RAI lo sapevamo bene
Il segretario dei giornalisti RAI era un tale che doveva rappresentare
La parte politica la corrente politica cave del dominio dell'azienda RAI e quindi il segretario dei giornalisti era sempre su
Certo su indicazione del direttore generale mi pare che una stagione di questo tipo debba Ponzi
Niente più tragico terribile più disperante
Di questa stagione che siamo chiamati a vivere io sono convinto di una cosa in modo molto laico ho spirito assolutamente Bolt distinte disinteressato che a noi ci tocca fare quel che deve essere fatto
E poi vedremo alla fine di partite già una cosa molto importante
Che su questo terreno
Nelle stagioni travagliati Issime che hanno sempre caratterizzato il mondo dell'informazione per la prima volta le istituzioni sindacali tutte
Sono propensi allo stesso obiettivo non era mai avvenuto non era mai avvenuto questa volta a tutte le associazioni regionali di stampa tutte nessuna esclusa in altre stagioni alcune erano escluse
Tutta la Federazione della stampa cioè tutta la Giunta tutto il Consiglio nazionale
Tutti i comitati di redazione pur nella di
La scritta delle opinioni delle così io sono totalmente convinto che abbia ragione il collega Pellino quando a fare ma che la redazione del TG tre e il PG tre sia uscito penalizzata lo so è vero
Ma vi fate di
L'unica cattiveria di tutta la giornata
E conseguenze dell'uso proprietario arbitrario di fette del servizio pubblico che hanno imposto a questa azienda due dirigenti che sono gli ha i nemici storici dei giornalisti
Guglielmi e Balassone sono penalizzati colleghi del TG tre sono penalizza ma per questo tipo di raggio per questo tipo di cause
Che non nell'ultimo anno da sempre all'interno dell'azienda c'è stata una corrente
Di a
Dirigente che ha sempre odiato i giornalisti con molta abilità con molta finezza perché si tratta di intellettuali
Io non voglio fare nessun riferimento a quello che ha significato
Nel compra del mondo culturale di questo Paese l'estraneità totale del mondo della cultura
Nel servizio pubblico
Perché è una presenza culturalmente qualificata come quella di Guglielmi affatto Bar via
Nei confronti del mondo culturale perché non ci crede
Perché si passa da una forma
Di totale radica
Sbotta ad una forma di cinismo
Non faccio questo richiamo questa riflessione perché gli interessi in qualche modo criticare degli alti dirigenti soprattutto di questo livello culturale soltanto per dire che dobbiamo stare molto attenti
A quelli che sono molto bravi e ci possono fregare
Questo noi l'abbiamo avvertito quando è arrivato il nuovo vertice e i fatti non ci siamo per nulla messi Proni
Con gli attuali dirigenti dell'azienda l'abbiamo detto subito perché abbiamo sempre scelto di essere persone ha morso
Persone non propone persone non Maramaldo
Nella buona sorte e nella cattiva sorte mantenere sembra la dignità che caratteristi
Del nostro mestiere dalla nostra funzione all'Inter
Ad una banalità quello che vuoi detto è semplicemente diciamo la spremuta ultima ecco di antiche decennali riflessioni fatte non solo da me ma da molti di noi durante i lunghi anni che c'hanno visto sempre nell'occhio del ciclone
Ma in palmo di mano siamo ancora nell'occhio del ciclone
Però una cosa è certa
Questa azienda si salva
Soltanto se sono capaci di fare bene il loro mestiere alla loro funzione da un punto di vista professionale e da un punto di vista di garanzia dei diritti di tutti i lavoratori di questa azienda non la salva nessun'altro
Sta a soli nove riuscire a dal congresso
A ritrovare l'unità di tutti i giornalisti della Rai e a presentarci in modo ancora credibile ancora autorevole alla stagione politica
Che è totalmente diversa da quella precedente ma noi non dobbiamo considerare mia amica nell'indicare
E quello che ci passa il convento
Grazie a tutti e arrivederci a questa altra conferenza dei comitati di redazione che terremo a settembre sempre proseguendo però redazione perequazioni con il dibattito congressuale
Qui qui qua quindi quindi qui quindi qui qui quanto quella qui qua qui qui qui qui qui questo qui qui qua qui qua quindi qui qui qui quindi qui quindi qui qui qui qui quando qui qui quindi quella quindi qui qui qui qui quindi qui qui qui qui qui qui qui qui qua qua quindi questo quello qui quindi qua quella quindi qui quindi qui qui qui quindi quella quanto quindi qua qui qua questo quanto quindi quindi qui quella qua qui quella quindi qua quindi quella qui quindi qui quindi qua qua qua quindi qua qui quindi quindi qui qui qui quindi questo quindi questa qui qua quella quella quindi qui qui quello quella qua qui qui quando quindi qui quindi qua questo qui qui quindi qui qui qui qui