Il futuro prossimo. La cooperazione internazionale ai tempi delle crisi globali

All'incontro di oggi come avete visto abbiamo voluto dare questo titolo il futuro prossimo
Che è esattamente lo stesso titolo che abbiamo dato alla strategia di Coppi un documento
Elaborato con oltre un anno di lavoro davvero molto impegno da parte nostra per trovare appunto alla strategia più adatta per come scriviamo lì per fare bene il bene
Per rendere sempre più efficace il nostro intervento in favore delle popolazioni più colpite
Nella nel mondo il futuro prossimo gioca anche un po'su quel posso dire o
Un doppio significato dalla parola prossimo cioè prossimo in senso temporale il futuro che ci aspetta per poco tempo e prossimo nel senso evangelico il futuro che si fa prossima rispetto a noi rispetto al nostro impegno
E questa strategia appunto si è confrontata quando beni sotto lavoro praticamente c'era già
La crisi della della pandemia di Covip però non c'era tutta la gravità
Dell'insieme dei problemi che abbiamo adesso quindi si è sviluppata in un momento in cui c'era ancora come posso dire un approccio tra virgolette tradizionale alla cooperazione
Oggi il quadro generale lo sapeva benissimo e pesantemente cambiato appunto epidemie la guerra il l'inflazione l'aumento dei prezzi la carestia c'è tutta una serie veramente ci manca solo la il meteorite colpisca la terra poi abbiamo avute tutte
Una serie di di gravissimi problemi che ci fanno interrogare se quella quell'approccio di cooperazione che abbiamo avuto da vent'anni a questa parte è il più adatto il più efficace più e più utile per risolvere le sfide globali e questo è un pochettino
Il l'argomento delle lì fra riflessioni di oggi che ne saranno appunto con su su cui i grossi ditemi appunto della povertà della disuguaglianza dell'insicurezza alimentare che non fa che che crescere
Interverranno i primi due relatori appunto il professor Stefano Corsi
Nelle estati Milano e Marco Zuppi che sarà però in collegamento video perché in partenza per una importante convegno a Bilbao e quindi non ha potuto essere qui di presenza però lo ringraziamo per lo sforzo che ha fatto
Di essere di essere il collegamento
Marco Zuppi tra l'altro ha scritto qualche anno fa un libro importante disuguaglianza in via di sviluppo che credo che Renta bene già dal titolo
Dove stiamo andando appunto in un in un mondo in cui le disuguaglianze si stanno il mondo non si sviluppa Mario su alleanze stanno sviluppando benissimo proprio con con grande
Capacità di dire di di di darsi da fare
E quindi ci sarà questa questa prima parte di riflessione su come sta cambiando il mondo come e la gravità delle crisi poi a cui seguirà la terza parte di Luca De Fraia
Sulla le risposte che la cooperazione potrebbe dovere dovrebbe dare con Luca De Fraia ci conosciamo da tantissimo tempo impegnato sommesse segretario generale o che predicazione ed perché non ho mai capito bene la l'organigramma di azioni del comunque
E in ogni caso
Risposte si tenta responsabile del primo gruppo di lavoro della del dente della
De così nasale per cooperazione allo sviluppo che siccome se che si occupa giustamente nell'efficacia degli aiuti della dell'Agenda venti e trenta a che punto siamo con Lupo dall'agenda venti e trenta e su questi temi davvero Luca vi assicuro che forse il più esperto che abbiamo in Italia tra tra tra molte eccellenze che abbiamo ecco il tutto sarà moderato appunto Delio Silvana De Sole ventiquattro Ore che ringrazio davvero per il suo impegno prima però di dare inizio alla alla alla parte sostanza alle relazioni vorrei cedere la parola a Roberto Ridolfi che presidente Die Linke ossia del consorzio di amici di cui noi cantiamo parte perché si diceva appunto che la crisi colpisce forte la crisi ci obbliga a interrogarci su che che nuove risposte
Dobbiamo sei siamo siamo obbligati a dare e in ogni caso queste risposte
Le dobbiamo pensare e mettere in campo tutti assieme cioè non ha senso che la singola ONG faccia il suo percorso per conto suo staccata dagli altri è chiaro che un percorso che dobbiamo fare tutti insieme
Che è un pochettino lo scopo per cui ancora
Nel nel due mila sette è nata è nata l'Inca mettere assieme una serie di ONG che erano molto molto simili strutturati in modo
Abbastanza uguale che volevano insieme affrontare su una serie di problemi ecco quindi se il collegamento è possibile cederei subito ecco lo vedo in tutta la sua bellezza grazie a Roberto vai
Buongiorno buongiorno e quindi cominciamo con quelle cose più importanti auguri accorpi
Auguri a Coppi estratto ebbe e sarà un pilastro della cooperazione allo sviluppo sostenibile non ci scordiamo mai questa piccola questo piccolo aggettivo ma io vi voglio dare il saluto di Link due mila sette di tutte quante le società cui Coppi appunto è una fondatrice
E voglio darvi tre o quattro spunti di riflessione che poi nel dibattito con Marco con Luca e gli altri sicuramente elaborare
Il titolo innanzitutto molto bello il molto bello il futuro prossimo in questi due interpretazioni temporale ma anche soprattutto spirituale e umana diciamo dal punto di vista umano
Purtroppo questo momento di crisi
è un momento di crisi che segue un altro momento di crisi e non avete dubbi precede un momento di crisi che verrà qui andiamo avanti di crisi in crisi
Ora questo è particolarmente grosso particolarmente grave perché non hanno i loro Paesi ci tocca molto molto da vicino ma se voi immaginate invece di essere in Europa
Che scatenò la nello Yemen in Somalia in Etiopia in Eritrea oppure in Mali Nigeria nel nord est della Nigeria vedete che questi momenti di crisi in Afghanistan e perché no questi momenti di crisi per non parlare della Siria e quant'altro questi momenti di crisi solo uno dopo l'altro
Quindi la cooperazione allo sviluppo dice Claudio si dice appunto nel preambolo di questa discussione ha difficoltà ad esprimersi compiutamente
Ma guardate che la politica ha difficoltà ancora maggiori della cooperazione allo sviluppo il multilateralismo il multilateralismo dove e il diritto di veto confinato a Paesi che anche quando il problema li riguarda possono esprimere il diritto di veto be'queste anacronistico no in qualsiasi consiglio d'amministrazione se la decisione mi riguarda io devo coglie almeno mi devo astenermi per uscire dalla stanza no ma questo al Consiglio di Sicurezza non avviene
Quindi le difficoltà sono della politica della diplomazia della diplomazia di pace in Ucraina tra l'Ucraina e la Russia si parla con molta difficoltà al momento
E dell'armonia tra i popoli quindi il fattore e mi piace la sottolineatura sulle diseguaglianze che anch'io mi ero annotato griffato
In tutti questi momenti in crisi c'è una costante e cioè non importa se è una guerra in Afghanistan c'è una crisi petrolifera se la guerra in Ucraina se la il tram c'è in Cina se la mancanza d'acqua o i cereali
Alla fine né di quelle quegli a se alla pandemia ovviamente né di quelli le diseguaglianze aumentar aumenta non c'è una costante erano in tutto questo aumentar consente e quindi la risposta è che come approccio sistemico a questi momenti di crisi che si succedono uno dopo l'altro
Io francamente non vedo altro che una rinnovata rinforzata rinvigorita cooperazione allo sviluppo sostenibile cioè non non la vedo
Gli ex FGCI parlano di eguaglianza ci parlano di ambiente ma ci parlano anche di fatti sociali non dimenticate
Di governance ci parlano di come segni inseguiamo come tutti hanno firmato con alta composita nel due mila e quindici a settembre a luglio però a tutti i Paesi hanno firma ma badate bene non hanno firmato solo come i governi hanno firmato
Mi o un via of inglese diciamo per delle loro imprese e dei loro giovani delle loro università delle loro ONG quindi cooperazione allo sviluppo sostenibile
E per noi europei l'Africa e il posto dove cominciare a fare questa battaglia di qualità e qui è innalzare il livello badate bene io l'ho scritto l'anno scorso l'Europa e l'Africa nel ventunesimo secolo oggi
L'Europa ha più bisogno dell'Africa che non l'Africa dell'Europa io questo lo ripeto come una specie di mantra perché ci deve aiutare a capire che il fatto di aiutare e non è un fatto una pulsione è un interesse è un interesse politico strategico ma occorre coraggio il coraggio della solidarietà occorre creatività
La creatività dell'esperienza del savoir faire li abbiamo scritturati
Un attimo di pazienza che cerchiamo di ripristinare il collegamento
Claudio in attesa di ripristinare il collegamento possono presidente interrogarci su
No chiedevo se posso interrogarci appunto su questo no
Questo tema che stava lanciando cioè che cooperare lo so che noi abbiamo davanti una una platea di operatori quindi probabilmente una cosa che si dà per scontata ma non è così scontata cioè cooperare
è nostro interesse quindi al di là del discorso umanitario
è proprio l'Europa che ha bisogno è tornato il collegamento quindi lo lasciamo
Ma sì mi sentite
Forte e chiaro pronto conclude
Bene scusate si deve essere interrotto il collegamento a un certo punto io dicevo che la cooperazione possiedi difficile l'unica risposta questo lo ribadisco e quindi ecco che cosa occorre a questa cooperazione dicevo tre cose il coraggio della solidarietà
La creatività occorre creatività adesso occorre trovare nuove formule nuovi approcci nuovi sistemi senza dei quali noi non sapremo far fronte a queste grandi sfide
La creatività che ci viene dalla nostra esperienza copia sessanta anni
E quindi a una esperienza enorme molte delle ONG vincano questa grande esperienza e poi si entusiasmano entusiasmo rinnovato per il futuro
Adesso Linke e concludo di cui appunto Coppi è socia fondatrice
Si è impegnata e si impegna come volete quindi raccogliendo essa vuol fare di dodici mila tredici mila cooperanti Elio saluto tutti quelli in collegamento cooperanti amici e collaboratori di corpi da tutte le parti del globo terracqueo
In asse in in assenza di una strategia forte da parte dei governi la società civile si deve rendere il promotrice
Di discussioni strategiche su due assi fondamentali io vi faccio due esempi e chiudo Linke due mila sette l'anno scorso
è ormai da vari anni si impegna in dossier strategici
Uno di questi è la finanza sostenibile l'anno lo scorso al G venti abbiamo fatto una battaglia per la conversione del debito pubblico che sta soffoca tantissimi paesi
Che è poi una conversione badate bene che viene dal fatto che un'agenzia di rating basata a New York decide di declassare un poveraccio stato con dissesti finanziari e quel declassamento crea alla rovina
Dei titoli e di quel paese crea una spesa che può arrivare fino al trenta quaranta per cento superiore per gli interessi da pagare e quindi ha un effetto devastante nelle potenzialità di quel Paese vi risponde pegni con questo ne vogliamo continuare con una riflessione di brainstorming molto approfondita
I vaccini brevetti l'Europa e gli Stati Uniti e il Canada sono stati gli unici tre blocchi ad opporsi all'uso del welfare
Dalla organizzazione mondiale del commercio sui brevetti dei vaccini ma Petacchi in Africa ci stanno circa centocinquanta installazioni che potevano produrre alcun
E loro potevano produrre i vaccini a costi ovviamente molto inferiori no questo waiver non è stato dato crediamo che questa sia una battaglia strategica
Sulla cooperazione sistemica coro coprogrammazione coprogettazione
Dobbiamo dire basta ai progettini di diciotto mesi che non hanno nessuna forza di impatto dobbiamo preparare dei programmi di sette otto dieci anni
Questa è la proposta di link le ONG di link hanno le spalle abbastanza robuste la struttura le conoscenze e le esperienze per affrontare questo
Infine per l'Italia il tagliando della legge centoventicinque questo magari risulta un pochino più astruso ai colleghi non italiani
Ma la legge che istituisce la cooperazione l'agenzia e quant'altro va rivista non questo lo vogliamo mettere sull'agenda del nuovo ministro
Deve essere una cooperazione più dinamica se vogliamo anche più bilaterale in un certo senso perché no
Il multilateralismo va bene nelle questioni di stabilità di strategia ma nell'implementazione Golem comunità scusate non vedo il vantaggio di grandi agenzie ONU di New York o di Ginevra a fare programmi con le comunità africane
Quindi concludo abbiamo fatto anche un prete
Con rapporto con gli enti locali molto interessante forse quello si può estendere a livello europeo ed infine il famoso zero settanta cioè per l'Italia mettere un obiettivo chiaro
Un piccolo articolo di legge che va modificato per arrivare nel due mila trenta
Allo zero settanta per cento per prodotto interno lordo come cooperazione aiuto allo sviluppo da parte italiana
E con la quale poi fare tante altre cose Investimenti ma chi può accompagnare le imprese italiane nei paesi se non le ONG e quindi assicurare anche una governance a livello di evitare che la Terra venga espropriato in modo abusivo a livello di evitare che i bambini e le donne vengano sfruttate con delle condizioni di lavoro assurde
Tutto ciò che Coppi affatto fa e farà tutto ciò che Linke
Due mila sette si impegna con le sue organizzazioni in totale trasparenza portare avanti
Io vi auguro un buon lavoro spero di avervi provocato abbastanza se ce ne fosse stato bisogno ma credo che non avevate nessun bisogno ma insomma andava avanti questo futuro prossimo
è fondamentale per tutti noi attenzione che questo momento di crisi drammatica che il mondo sta vivendo sarà forse seguito ancora da un altro momento di crisi e poi da un'altra ancora e così via
Quindi dobbiamo essere pronti preparati
Creativi coraggiosi entusiasti grazie buon lavoro
Bene grazie buongiorno a questo punto prendo entrati direttamente in partita
Con un saluto a tutti voi e anche a chi ci segue in streaming
E innanzitutto con associandomi all'augurio a Coppi per questa iniziativa che ho trovato tanto importante quanto necessario
E comunque a tutte le organizzazioni che insieme decidono di riflettere
Sul nostro futuro perché ovviamente a problemi planetari occorre dare risposte d'insieme e quindi sono benvenute tutte le iniziative nelle quali sì posso aprire un costruttivo tavolo di confronto mi fa molto piacere vedere oggi qui insieme a questa bella rappresentanza di operatori di questa importante organizzazione anche esponenti dirigenti di altre realtà perché il futuro va costruito ovviamente insieme mai come in questi giorni mai come in queste settimane abbiamo bisogno
Di condividere un pensiero che ci riguarda dopodiché trovo che il tema che è stato scelto anche proprio il il logo c'ha avuto molta fortuna piaccia cerchia futuro prossimo ho visto che già ha sollecitato le nostre riflessioni anche qui io mi associo alla all'apprezzamento soprattutto per la valenza del lemma prossimo che come ricordava Claudio a o una doppia valenza che sia di luogo ciò che è vicino a noi
Sia di tempo
E tra l'altro di tempo non necessariamente futuro perché oggi si tende a considerarlo più sul futuro ma volendo
Anche di ciò che è alle nostre spalle c'è anche il passato prossimo quindi il ma prossimo
Ci suggerisce come recuperare la nostra storia e proiettarla su ciò che il futuro però mi permetto di aggiungere magari questo e un mezzo della mia cultura umanistica che nel Tino prossimo sapeva anche un terzo significato
Menu usuale ma c'è ed è di ciò che è a portata di mano di ciò che è praticabile
E questo è lo spirito con cui introducono
E spero sarà svolta la tavola rotonda immaginare anche una strategia che non sia un sogno che non sia diciamo quello che noi desidereremmo perché sappiamo che è la realtà
Poi sempre diverso da quello che sono i nostri desiderata macché CBA una ragionevole speranza di poter marciare in direzione positiva di resilienza possibilmente di sviluppo pur in un contesto così difficile e quindi anche prossimo in questo senso io so che voi venite voi perlomeno gli operatori di Coppi vengono da giorni di riflessione perché c'è stato questo Coppi meeting mi spiegava appena quale vi siete trovati avete parlato
E quindi credo che ciascuno di voi anche chi ci segue in streaming da remoto
Possedere una percezione personale molto molto precisa dei problemi che stiamo vivendo forse quello che possiamo giungere oggi un mettere a sistema
Queste tematiche e quindi
No con la presunzione di dare risposte certe e definitive valide in assoluto ma ripeto che indichino una direzione di marcia e io sono sicuro che per la qualità dei nostri relatori delle persone che sono qui qualche qualche indicazione in tal senso sarà sicuramente preziosa
Direi di iniziare con il professor Stefano Corsi
Che è docente di economia agraria all'Università degli Studi di Milano ma che soprattutto credo tutti voi conosciate come esperto di sicurezza alimentare con una lunga esperienza vedete in particolare credo su continente africano ma non solo
E quindi a lui chiedo se può aiutarci e in questo primo giro di conversazione
Andare questo scenario cioè anche perlomeno io per esempio a questa curiosità di capire
Rispetto ad emergenze di cui parliamo in modo strutturale da sempre se effettivamente c'è anche un'accelerazione del passo di queste emergenze cioè che ci fa dire che è peggio oggi anche rispetto a una situazione dove noi sappiamo che bene bene non andava neanche prima ahi noi no quindi per restituirci un po'il senso di questa attualità prego
Grazie mille buongiorno a tutti sono molto contento di esser qua perché ho collaborato con colpi in passato sono state esperienze
Molto costruttive produttive in diversi paesi son contento di tornare qua in questa veste un pochino più accademiche meno di campo ma il senso e lo molto simile diciamo che ed due elementi secondo me mi hanno colpito di questi di queste introduzioni che sono state fatte che sono il tema delle diseguaglianze del prossimo cioè la storia che io adesso vado a raccontarvi di fatto una storia di diseguaglianza
E
Quindi vedremo come tutti gli elementi che riguardano il sistema alimentare la nutrizione si possono leggere esattamente in termini di disuguaglianze e i momenti turbative le crisi gli eventi sciocco gli shock del sistema che siano sciocchi mercato pandemie ci di carattere di conflitti e così via di fatto si traducono in una pulirsi delle diseguaglianze
L'altro tema del prossimo prima di iniziare che mi ha colpito moltissimo è il nell'accezione bellissime tutte le accezioni che ovviamente non posso che condividere ma nel vicino cioè la cosa che a me colpisce particolarmente che
Un avvento quasi una ventina d'anni fa abbiamo cominciato a ragionare su prospettive di lungo periodo cioè nell'arco di vent'anni risolveremo questi problemi giustissimo darsi prospettive di questo tipo ma nel frattempo sono successe
Una serie di cose probabilmente molto poco prevedibili il De Christi di cui si parlava prima sono sempre più frequenti
Sempre più importanti
In termini quantitativi e sempre meno prevedibili qualcuno le prevede sempre ma insomma sostanzialmente è un po'difficile era un po'difficile nel due mila diciannove immaginarsi cosa sarebbe stato il compito è tanto per per fare un esempio molto pratico
Quindi noi dobbiamo imparare a ragionare da un lato sul lungo periodo ma dall'altro essere pronti a fare la struttura per affrontare i problemi nel brevissimo periodo nella prossimità di ciò che è successo ieri e di ciò che succederà domani
Il primo dato secondo me più importanti e spero si veda sì ma direi che abbastanza grande la proiezione
Il primo dato estremamente importante circa la la sicurezza alimentare è che negli ultimi anni a fronte di un percorso che stava vedendo a partire dagli anni due mila una progressiva diminuzione del del numero e della percentuale di persone denutrite nel mondo negli ultimi anni c'è stato un recupero importante quindi sostanzialmente oggi tra le sette sempre settecento milioni gli ottocento milioni di persone circa per dire il dieci per cento della popolazione mondiale risulta denutrito
E di questi sostanzialmente c'è stato un aumento di cinquantasei milioni nell'ultimo nel due mila e uno rispetto al due mila e di centocinquanta rispetto al periodo prepari nemico quindi il dato è indette inversione di tendenza
Cosa come lo possiamo interpretare in qualche modo la pandemia è stato un elemento di rottura nel processo di globalizzazione la globalizzazione ha contribuito in modo anche molto critico adesso non voglio difendere in assoluto la globalizzazione ma ha contribuito a ridurre il l'almeno per un certo periodo e in una certa misura la denutrizione a livello globale questa interruzione
Scioccante del sistema ha portato da un lato alla chiusura e quindi fondamentalmente alla riduzione di
Produzione di lavoro di mo'di mobilità di materie di persone e quindi di fatto all'innalzamento dei prezzi
Studi sui mercati internazionali ma ha bloccato anche tutte le filiere quindi quando si è dovuti ripartire alla fine del periodo diciamo pandemico più estremo il risultato è che le figlie erano bloccate quindi c'è stato una pressione enorme con una domanda
Di colpo crescente e dall'altro un sistema che non era ancora in grado di far fronte Norman quindi da un lato quindi c'è stato un trascinamento degli effetti della pandemia un che di fatto ha messo in crisi ulteriormente i mercati per un periodo più lungo anche al di là può appunto degli effetti immediati di lo da un e quant'altro quindi a tutti gli effetti oggi la la la la la la denutrizione è aumentata ma dove è aumentata nei soliti posti in Asia dove abbiamo quasi il cinquanta per cento della popolazione denutrita e in Africa dove c'è un restante trenta per cento circa
In Africa in particolar modo per abbiamo anche una concentrazione percentuale molto importante perché circa il venti per cento della popolazione e denutrito quindi diciamo i numeri vanno anche letti in questi termini
Un dato ecco e di nuovo le disuguaglianze impatto del compito ovviamente ha influito
Enormemente sulla perdita diretto di di reddito delle del delle famiglie sostanzialmente e quindi da un lato quindi in primo luogo la perdita di reddito come vedete questo grafico della FAO
Mostra sostanzialmente cinque Quintili del dei paesi per ricchezza in pratica alla vostra sinistra i Paesi più poveri alla destra i Paesi più ricchi quindi l'impatto della pandemia ha inciso molto di più nei Paesi più poveri in termini percentuali
Ma soprattutto il dato interessante che se nei Paesi più ricchi la colonna arancione cioè quella relativa al due mila e uno ventuno hanno avuto hanno in qualche modo come dire ammortizzato non completamente però l'impatto della pandemia nei Paesi più poveri dato è ulteriormente peggiorato quindi diseguaglianze cioè i paesi più resi gli enti più forti s'dal punto di vista da ed economico e della struttura produttiva sono riusciti a recuperare i più poveri sono rimasti nella situazione o anzi addirittura hanno peggiorato perché a noi interessa il reddito in termini di Food Security
Sembrerà banale ma il tema è sempre lo stesso cioè i Paesi più poveri hanno una quota consistente di spesa di arredi di Dean spesi nel reddito
Di di impegno del reddito per i consumi primari e in particolar modo per l'alimentazione che a seconda dei Paesi la dico così un po'grossolanamente viaggia tra il quaranta e l'ottanta per cento del reddito famigliare quindi ma a confronto per intenderci paesi occidentali hanno una quota che intorno al venti massimo trenta per cento a seconda di cosa andiamo a computare fondamentalmente
Cioè cosa vuol dire che se il l'abbassamento del reddito nei Paesi occidentali corrisponde di fatto a una riduzione dei consumi voluttuari
La dico così aspetto a cambiarla macchina mi compro un paio di scarpe in meno nei Paesi più poveri incide strettamente sull'alimentazione
E questo è un termine strettamente qualitativo ma andiamo a leggere in termini quantitativi questi grafici molto interessanti prodotti dalla FAO ci dicono che negli ultimi anni è aumentata limiti il costo di una di quella che si può chiamare una dieta sana secondo le definizioni del del generali che conosciamo
Ed è aumentato il numero di persone che non sono in grado di accedere a una dieta sana cosa intendo per dieta sana
Si intende sostanzialmente la presenza di tutti i macronutrienti proteine carboidrati e grassi e si intende anche la disponibilità lungo tutto l'anno di micronutrienti
Vitamine e quant'altro che sono fondamentali per la crescita per la salute e così via quindi in Africa e in Asia una percentuale la le impartite cioè
Vale anche dei Paesi occidentali ma di nuovo questo tema non escluso dall'accesso alla dieta sana la popolazione ha probabilmente inciso un po'sulla come dire sulle nostre capacità di spesa ma nei Paesi più poveri questo a escluso da una dieta sana un numero crescente di individui
Di nuovo termini quantitativi consumo pro capite di calorie di nuovo continuiamo a parlare di diseguaglianze
I il la la la la la la carta mostra evidentemente come i Paesi occidentali del negli Stati Uniti somma Nordamerica
Europa hanno una disponibilità di calorie pro capite giornaliera
Rilevata pure troppo se vogliamo ma questo non è un problema che ci interessa oggi mentre la parte sud del mondo l'Africa subsahariana il Sudamerica ai Caraibi e il il Sud-Est asiatico invece sono fortemente deficitari
Questa slide invece secondo me è quello che poi quantifica in termini qualitativi cioè è una slide come vedete i dati sono vecchiotti Lauso lezione scusatemi se lo ripetuta anche a una a un uditorio non di studenti ma di persone competenti ma siccome è molto chiara nel grafico nella torta alla vostra sinistra c'è la rappresentazione di come è distribuito l'apporto di calorie
Nei Paesi meno sviluppati e invece a alla boa invalso a sinistra trovate quello europeo sostanzialmente diciamo i due estremi come potete vedere
L'apporto di calorie nei Paesi meno sviluppati vieni al cinquantasei per cento sostanzialmente dai cereali quindi apporto di carboidrati poca District disponibilità di proteine che vengono recuperate da quella fettina verde che è rappresentata da legumi oli vegetali e quant'altro
In Europa chiaramente la diete molto più distribuita molto più diversificata con proteine
Che derivano da altre fonti potrebbero essere fonte animali potrebbero essere altre fonti
E quant'altro al netto ovviamente delle delle scelte di diete ma chiaramente qua non si tratta di una scelta si tratta di una mancanza di disponibilità di alcuni alimenti
Soprattutto nell'arco dell'anno magari ci sono concentrati in alcuni periodi dell'anno ma non si riesce a darne la disponibilità per tutto l'anno quindi l'elemento qualitativo dove questo tema diventa estremamente
Drammatico
Diventa estremamente drammatico quando i prezzi globali dei cereali
Crescono siamo in un momento in cui tolta la crisi sostanzialmente del del due mila nove due mila dieci quando abbiamo visto questo impennarsi dei prezzi dei cereali degli oli oggi siamo tornati negli ultimi mesi in realtà Chant hanno fatto rilevare un una leggera flessione
Ma di fatto abbiamo vissuto a partire dal due mila venti come dicevo per le motivi che abbiamo già visto un'impennata di questi prezzi quindi l'aumento del prezzo del cereale va a incidere proprio su quelle popolazioni cannoni cereali la maggior parte della loro alimentazione
E che hanno quindi un reddito di principalmente impiegato nell'alimentazione quindi è evidente torniamo alle diseguaglianze che questi elementi vanno in parte questi elementi critici
Di Shock del sistema vanno a impattare in modo critico soprattutto sulle popolazioni più fragili
In termini di commercio lo vedete anche da questi grafici Europa
Negli Stati Uniti di Nordamerica ma anche altri Paesi altri altri continenti di fatto con sono netti esportatori di cereali mentre Africa e Asia sono importatori se vedete la banda alto in questo un grafico prodotto da dall'OCSE il la colonna in verde che fa una proiezione non so quanto credibile ma prendiamola per buona al due mila e trenta ci dice che la dipendenza dal commercio internazionale dei di Africa Asia è ulteriormente
In inciderà ulteriormente quindi torniamo a dire recuperando un pochino il percorso problemi di de di di di di di di reddito problemi di manca di dipendenza alimentare dipendenza alimentare dei cereali cereali che non vengono dalla produzione locale ma che vincono dal mercato globale quindi fondamentalmente oggetto degli stress di mercato globali
Quindi qua vedete sostanzialmente questo grafico se non è molto chiaro perché indica il livello di dipendenza dalle esportazioni di materie prime dei vari Paesi in rosso e e giallo i paesi più sensibili quindi evidente di cosa stiamo parlando
Dato importantissimo perché è questo grafico è un po'meno leggibile ma il dato in blu indica sostanzialmente il prezzo lasso diciamo un indice dei prezzi dei fattori della produzione quindi Energia
E fertilizzanti e quant'altro che sono cresciuti ulteriormente e anche qua andiamo a vedere Paesi fortemente dipendenti dalle importazioni anche di fattori della produzione
Quindi mancano i fattori della produzione di deve importare vedete come qua stiamo parlando della dipendenza da fertilizzanti sia di di origina zo Tata fu fosfati
E potassici e quindi ci sono dei territori come il Nordafrica quelli Paesi meno in quelli che si chiamano mena
Medioriente e Nordafrica
La l'America Latina ma anche Africa subsahariana che dipendono fortemente dall'importazione di fertilizzanti vado velocissimo verso le conclusioni la crisi ucraina questo quest'altro grafico prodotto dal dal World Food programme in illustra vedete in quel rosso scuro
La il dato sostanzialmente sono le proiezioni dell'insicurezza alimentare ne divenne diversi nelle diverse parti del mondo
Quale divisi in maniera un po'diversa non è per continenti perché perché ci sono determinati territori mi riferisco soprattutto all'Africa orientale di cui si parlava prima
Ma anche al Medioriente che sono fortemente dipendenti dalle importazioni da russi e ucraini Ucraina che sono un tema importantissimo avete pur recluta ricordate dal notizie di cronaca blocco dei porti distruzione delle produzioni in Ucraina e quant'altro il gli indici quel quella quel piccolo quadratino rosso scuro e l'incidenza della crisi ucraina sull'insicurezza alimentare quindi vedete come nella proiezione due mila ventidue
Una crisi locale di fatto ma con decadute globali
Sta andando a incidere in modo importante ultimissimo punto eventi climatici estremi non parlo di clima in questa in questo elemento non parlo nemmeno di conflitti locali che ovviamente sono importanti e rilevanti
Ma negli ultimi tempi abbiamo sempre più eventi climatici estremi
La peggiore siccità da quaranta anni in Africa occidentale continui uragani in America Latina e Caraibi innalzamento delle temperature che vanno a incidere sull'altra componente della sicurezza alimentare quella che in inglese si chiama puzzi safety
Inglese abbiamo puzzi Chiuri che fu safety la pozzetti alla sicurezza
In termini diciamo o chimici e microbiologici dei cibi l'aumento delle temperature fa aumentare i parassiti aumentare il grado di insicurezza o lamentare da quel lato
In conclusione la sicurezza alimentare è un fatto di quantità e qualità
Le recenti crisi hanno colpito principalmente i i tipa resi più poveri colpendo i redditi e la spesa alimentare quindi la disponibilità all'acquisto
Molti paesi sono dipendenti e negli anni questa dipendenza dei mercati internazionali è cresciuta e li rende sempre più vulnerabili alle crisi
La frequenza dimentichi menti di climatici estremi aumentate va ulteriormente a peggiorare la situazione non dimentichiamoci che negli ultimi anni la Cina sta riguardando molto di più al suo mercato interno
Proprio per questi motivi la stessa Europa negli ultimissimi tempi a leggermente rivisto tutta la politica del green deal
C'è andando un po'a riguardare i fattori di produzione e la capacità produttive in Terna il mercato interno
Obiettivi ecco mi è piaciuto moltissimo l'intervento di prima che diciamo Progetti di lungo periodo i fattori secondo me di Ubi di sviluppo agroalimentare sono molto semplice a mio parere benissimo la creatività benissimo l'inventiva ma secondo me bisogna tornare su elementi di base incremento della produttività che nei paesi sul sul dell'Africa subsahariana è bassissima
Quindi lavoro sui fattori produttivi aumento della produttività interna per far fronte alle necessità interne senza parlare strettamente di aut aut archivia
Ma usando quel termine di sovranità alimentare oggi molto di moda è usato in maniera un po'discutibile che però anche una connotazione valida importante e ricostruzione delle filiere
In molti elementi le filiere sono in grandissima difficoltà banalmente in Africa operatori del settore fanno fatica a trovare i pezzi di ricambio di un trattore si portano quattro trattori per da cannibalizzare quando si spaccò una frizione
è una banalità ma vuol dire che sostanzialmente manca quella filiera che permette di essere produttivo ultimissimo elemento attenzione nel mondo della cooperazione mai anche nel mondo della ricerca parlo ovviamente anche per me
A alle soluzioni naïf e alle soluzioni che risolvono tutti i problemi del mondo anni fa si era diffusa in Africa la produzione di chi ha troppa come se fosse la soluzione ai problemi energetici del mondo
Ho visto produzioni enormi di di di di canna da zucchero in Sierra Leone per il bioetanolo
A un certo punto ci si è resi conto che non erano proprio così funzionali i progetti sono crollati con ricadute pesantissime sul territorio spero di non essere stato troppo lungo e vi ringrazio
Grazie garanzie al professor Stefano Corsi che come avreste potuto no notare a allineato in modo molto efficace secondo me i fattori di crisi
Mi vien da pensare questo punto l'Obiettivo uno degli ex di Genius
Virtualmente raggiungibile mette mettere
Sì se questo pensiero scusami giustamente io non ho presentato le proiezioni sulle SDI G.I. del del della nutrizione e così via ma sono drammatiche non le ho presentate per quel ragionamento cioè no forse non ha senso fare previsioni di lungo periodo ma ad oggi
Certo e comunque è un bel punto di domanda per interrogare
Anche il professor Zuppi che dovrebbe essere in collegamento con noi lo vedo ben trovato Buongiorno
Dottor zuppi però tornò mistiche perfettamente direttore scientifico del CESPI centro studi politica internazionale
Che riflessioni lei hanno
Indotto queste prime nostre considerazioni
Molte sollecitazioni quindi tanto la ringrazio son contento dell'invito dell'occasione OP e che sono appunto a distanza molte sollecitazioni io
Proprio per le cose che sentivo anche il richiamo che veniva fatta spiega ornano disuguaglianze in via di sviluppo
Allora e anche a alla al riferimento alle frequenti crisi procedo per ragioni di tempo schematicamente
Allora le le la dimensione strutturale perdurante delle crisi noi ci stiamo attraversando e siamo attraversati
Da cinque crisi al momento significativi la crisi climatica che una crisi non dell'ultima ora
Che crisi di lungo Periodo e che periodicamente per la scadenza o istituzionale delle Coppa fino anno annualmente riceve l'attenzione anche mediatica e purtroppo periodicamente con maggiore frequenza
Ne paghiamo nelle diverse parti del del mondo le le conseguenze secondo ovviamente la pandemia che una crisi si diceva inaspettata noi diciamo a a anche in questo ci sono ovviamente nel mondo ci sono state negli ultimi decenni pensiamo un po'all'Africa subsahariana casi di epidemia
Di diversa natura le trasformazioni in corso l'antropizzazione la deforestazione sono degli diciamo quindi io
Il le le trasformazioni strutturali indotte dalla comportamento degli esseri umani
Sembra abbiano un ruolo nel aumentare la probabilità della frequenza delle palme
Terzo la guerra si ricorda veniva giustamente ricordato per la natura specifica
Che ha per l'Europa ma non solo nel processo di approvvigionamento alimentare veniva ricordato proprio nell'intervento precedente
Ma non di Chimenti chiamo anche in questo caso e faccio riferimento al dato più recente che quello dell'Institute for i canali X empirista che nell'ultimo anno si registra un peggiora mento del livello di pace Pacis
I Canzio né nel mondo in settantuno Stati
E sappiamo mi riferisco a chi
Professionalmente
Se non per ragioni proprio di residenza
Vive in territori che sono attraversati da guerre e questo è un altro diciamo
Un'altra misura della distanza tra l'efficacia delle delle politiche la gravità dei problemi continuiamo a definire emergenze
Spesso assai associandole così come lo status dei rifugiati politici no a un a a un momento quindi è un fattore episodico che invece e le guerre e il il problema degli sfollati interni al problema dei richiedenti asilo
è un un problema ahi noi strutturale per cui una decina di crisi che durano da più di dieci anni sono il spiegano il grosso di questi fenomeno
Quarto crisi climatica pandemia guerre crisi economica finanziaria
Noi abbiamo anche qui con una frequenza crescente veniva ricordata l'importanza della crisi del debito estero di molti Paesi in via di sviluppo ma la crisi economica finanziaria quella globale che ha riportato in auge anche teorie sull'instabilità finanziaria strutturali sono chiare al agli occhi di tutti c'è un cui in una quinta crisi importante
Che è stata anche questa mi sembra richiamata che definire la crisi strutturale chiara in Occidente della disintermediazione politica
Che crea un problema di capacità delle risposte aveva in questo contesto di crisi ci sono due problemi tra loro collegati ma distinti che sono quello della povertà e della disuguaglianza che è bene distinguere
Anche perché l'attenzione politica data ai due fenomeni e dire sa noi abbiamo si faceva riferimento a destra ah il richiesti egiziano e diamo il primo Obiettivo di sviluppo sostenibile che chiede
Ha come orizzonte di riferimento due mila trenta per il raggiungimento della fine della povertà in tutte le sue forme
L'obiettivo di sviluppo sostenibile numero due nera aggiungere l'obiettivo della fame zero l'Obiettivo di sviluppo sostenibile dieci
Ma riguarda la riduzione delle disuguaglianze qui già c'è un nodo centrale se volete culturale politico di impostazione rispetto all'assetto del mondo in ragione del quale la povertà
Può essere considerata un problema immense da superare tanto che l'obiettivo sottoscritto dal nell'assemblea generale su per il due mila quindici è appunto quella di azzerare la povertà oppure la fa
Ma sulle disuguaglianze si confrontano punti di vista leader sì rispetto alla utilità di un certo grado di disuguaglianze e e questo ha fatto sì anche che l agenda internazionale sulle disuguaglianze corsi fosse molto più ambigua anche perché la disuguaglianza è un concetto ben più ampio della povertà
Perché adesso il concetto di disuguaglianze definito in termini dell'intera popolazione non solo la parte della popolazione che al di sotto di una definita la soglia di povertà
E la maggior parte delle misure delle disuguaglianze non dipendono dalla media della popolazione che vuol dire che la il tema della disuguaglianza
Interroga l'assetto funzionale della intera distribuzione delle ricchezze ponendo al centro e questo diciamo no alle lo leggiamo anche questo periodo che a mente il la dei Quintili imbecille il percentile più ricco della popolazione in realtà controlla come assetti proprietari io
Dire dito
E disponibile
Una stragrande maggioranza dell'intera ricchezza prodotta dal mondo e quindi interroga realtà potremmo dire i il il vertice nonché è un po'tornando al problema disintermediazione politica
La in Italia sappiamo perché i ma dei partecipanti italiano alla il la centralità nella narrazione politica degli ultimi anni del tema della casta
Era questo che vuol dire che c'è un un modello di sviluppo
Da raggiungere che mette in discussione non vede il problema nella coda dei più poveri che vanno recuperate ma il tema della disuguaglianza interroga la sprinter assetto distributivo
C'è di più povertà e disuguaglianza sono nozioni riverse ma tra loro intrecciate la povertà e intesa spesso in termini assoluti chi vive con un livello di reddito disponibile che non permette la sopravvivenza
In realtà c'è un nucleo irriducibile di povertà assoluta ma anche relativo perché considerato come il mancato raggiungimento di uno standard minimo di vita
Alla luce delle possibilità e delle priorità della società in oggetto
C'è quindi un confronto con il livello medio della povertà
Mentre dicevo si prende un livello medio mediano del reddito disponibile Rizzi dice chi sta al di sotto di una certa percentuale povero quindi si concentra su questo segmento potremmo dire classe media e chi e al di sotto
La disuguaglianza invece una dimensione più ampia c'è di più entrambe povertà e disuguaglianza e non ci sono solo economica
La politica deve misurarsi oggi con sette dimensioni di dieci sempre in termini molto schematici scusate con sette dimensioni di disuguaglianza
E questo è un aspetto molto importante legato alla globalizzazione su cui torno subito dopo la disuguaglianza e tra e dentro i Paesi e nella nella globalizzazione e quali sono queste seppellì dimensioni prima economica finanziaria quella su cui si pone molta attenzione ci sono spesso i dati due la dimensione socio relazionale la marginalizzazione dal processo di riconoscimento politico
I sì intermediazione politico di cui parlavo prima tra loro sulla dimensione ente intrecciate
Il fatto che si è del marginalizzati in termini economici finanziari spesso si associa alla dimensione anche di mancato riconoscimento politico che la marginalizzazione quindi nel non avere voce politica terza territoriale
E non tornò nuovamente qui al caso italiano
Per kitsch ma italiano sappiamo della recente strategia nazionale per le aree interne non è solo un problema aree urbane aree rurali cioè centro un perno gravitazionale della tra virgolette
Modernità e le aree lontane che significa essere lontane poi in termini di collegamento
Le linee del treno dai cita i presidi ospedalieri per il modello territoriale della sanità e così economico finanziario sociale relazionale riconoscimento politico terzo territoriale quarto di genere penso non ci sia da aggiungere questo è un tema fortunatamente che anche all'interno
Degli arresti GIS per quanto ci sia un auspicio a che tutti i diciassette obiettivi siano contaminati in termini anche di misurazione delle disparità di genere ma mancano i dati quinta dimensione e sul tema della cultura lotte lo ritengo fondamentale della sensibilità che la disuguaglianza intergenerazionale
è un Paese non è un paese per anziani non è un Paese per giovani
Un Paese generico
Allora c'è la questione mi riferisco alla sensibilità perché penso sia chiaro a tutti noi che su alcune sfide quella climatica
C'è un una chiara priorità da buona parte di giovani su questo tema su cui la politica non è stata in grado di dare risposte adeguate
E quindi c'è una forte disuguaglianza anche pensiamo al mercato del lavoro le prospettive del lavoro per chi si affaccia oggi i giovani Sesto la pandemia
è disuguaglianza si intreccia anche l'accesso alla salute
Non solo e ed è grave responsabilità delle politiche questo sono fenomeni trasversali a tutti i Paesi sia interessano l'Italia come interessa nei Paesi di Africa America Latina e Caraibi te Asia altrove
E e c'è una dimensione che ovviamente non trova spazio per ragioni politica all'interno dell'agenda
Delle Nazioni Unite che quello culturale che anche in questo diciamo non meriterebbe un approfondimento asse anche in termini di sviluppo le il a Lecce
Pensiamo su semplicemente per una questione alle oltre due mila lingue parlate in Africa
E alla mancata traduzione delle esigenze molto in questa diciamo c'è un aspetto di marginalizzazione dalla piena cittadinanza mancato in Paolo mentre politico nel quadro della disintermediazione politica mancato riconoscimento
Che si traducono in maggiore vulnerabilità esposizione alle crisi a cominciare da quella ambientale
Segnalo un punto ovviamente
Brutta faccenda aggregazioni no in realtà rischiamo di perdere le grandi differenze per quello disuguaglianze tra e dentro Paesi anche tra all'interno di un continente come l'Africa cinquantaquattro Stati pensiamo solo il richiamo alla all'importanza dei giovani il richiamo all'importanza dell'innovazione creatività il tasso il annuo lordo iscrizione all'università del nove per cento in Africa a livello mondiale del trentotto per cento ma c'è grande eterogeneità nelle Mauritius il quaranta per cento in Niger e il quattro per cento
Povertà e disuguaglianza sono tra loro Diversi considerate e lo collegavo alla alla alla globalizzazione
La disuguaglianza sei nella dimensione globale e non solo chi è al di sotto della soglia di povertà combina due dimensioni che la povertà tra gli Stati e la povertà agli interni degli Stati
Questo è molto importante perché noi quando pensiamo per esempio alla dimensione economica disuguaglianza di reddito la prima reazione che abbiamo è quella di pensarlo all'interno dei confini di un Paese il che e comprensibile
In un mondo in cui lo Stato nazionale è importante nel determinare il livello del reddito di una persona e l'accesso ai servizi di base
Ha la pensione all'assistenza sanitaria gratuita o meno
Cioè laddove la vita politica e organizzata attorno alle funzioni dello Stato
Nell'epoca della globalizzazione un altro modo di guardare alla disuguaglianza degli individui è quella di andare oltre i confini dello Stato nazionale e considerare la disuguaglianza tra tutti gli individui del mondo
Si è fatto riferimento alle migrazioni questo è un aspetto molto importante perché una volta che facciamo questo cambiamento di prospettiva molte delle cose sulle di Buzzi uguaglianza che crediamo pensiamo di conoscere cambiano
Si passa da un mondo bidimensionale un mondo tridimensionali
Ma mano che il mondo il più integrato la dimensione globale della disuguaglianza diventa più negli ovali e questo per almeno due fattori
La maggiore circolazione dei fattori di produzione alle frontiere e per e la maggiore influenza dello stile di vita
Degli altri che ha su di noi
E anche quindi sull'indurre favorire e incrementare proroga progetti migratori un maggiore movimento di capitali tecnologie idee la cultura come richiamavo prima sbilanciata
Da un capo all'altro del mondo implica una maggiore connettività con persone che non sono connazionali
E che diventano punto di riferimento per costruire il il proprio modello di vita nel corso degli anni c'è stato un cambiamento in termini di quanto è aumentata o diminuita la la disuguaglianza nel Complesso a livello mondiale a partire dagli anni novanta la disuguaglianza globale totale cioè combinando dimensione disuguaglianza tra gli Stati
Il Nord ricco che fa cooperazione allo sviluppo del Sud del mondo povero
Questa era la classica disuguaglianza no
E questa dagli anni novanta è diminuita per la prima volta dagli anni Venti dell'Ottocento
è stato un cambiamento significativo forte
Tuttavia la disuguaglianza di reddito all'interno dei Paesi a è aumentata
E tra l'altro questa è la forma di disuguaglianza che nonostante la globalizzazione di cui parlavo prima le persone percepiscono quotidianamente confrontando il proprio tenore di vita e le proprie opportunità con chi è prossimo
Allora questo è un aspetto molto importante
La povertà
A dicevo c'è un nesso tra i due la disuguaglianza di reddito tre paesi è migliorata ma all'interno dei Paesi è peggiorata oggi il settantuno per cento della popolazione mondiale secondo i dati disponibili vive in paesi in cui negli ultimi anni
E la pandemia è parte in gioco è aumentata
E questo ribadisco è fondamentale anche il processo di vedere disintermediazione politica di cui parlavo prima perché le disuguaglianze all'interno dei testi sono quelle più diciamo più immediatamente percepite giorno per giorno
è il modo di confrontarsi con i primi in poni poni poni vicini quest'è è un aspetto che importante considerando le prospettive tendenze attuali si diceva gli obiettivi la povertà entro il il la eliminazione sradicamento della povertà estrema entro il due mila trenta edifici a una considerando le tendenze attuali
Ci e le proiezioni che istituzioni finanziarie interna
Serali come la banca mondiale fanno le più recente cinquecentosettantaquattro milioni di persone che vuol dire il sette per cento della popolazione mondiale continueranno a vivere con meno di due virgola quindici dollari
Al giorno nel due mila trenta
In gran parte in Africa questo è un altro aspetto importante perché di fronte ai grandi problemi di cui stiamo parlando un elemento in parte consolatorio ci viene dall'impressione che possiamo avere
Di controllare i fenomeni che ci interessa ma di avere una misura avere questo dato certamente negativo però allo stesso tempo
Cinque ora già pensare che si possa intervenire anche perché abbiamo appunto questo fenomeno che monitoriamo
In realtà diciamo non è così
Nondimeno il dato di questi cinquecentosettantaquattro milioni di persone è venuto al fatto che nel due mila venti pandemia da corpi il numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà estrema convenzionalmente definita aumentato di oltre settanta milioni
Dato oggi inizialmente si immaginava anche che potessero aumentare di più
In ogni caso e l'aumento più consistente in termini quantitativi in un anno dall'inizio del momento in cui si è cominciato a monitorare i mille novecentonovanta l'andamento della povertà mondiale
Altro dato per ridare ma che significa quel due quindici perché siamo due quindici che senso ha
Vale c'è quella dimensione dicevo prima sempre anche riducibili di povertà relativa
E le implicazioni della povertà la povertà come anche la disuguaglianza riceviamo non è solo economica e sociale e psicologica ma pensiamo
Banalizzo scusate sempre per e non avere un cellulare oggi
Dove vivo può essere un elemento che crea frustrazione malessere mi fa vergognare di me cenni crea delle condizioni che corrispondono a quel disagio anche se poi il da mangiare è che povertà relativa
A questo che vuol dire che noi andiamo nel una misura standard adesso sono da dal due mila ventidue due due dollari e quindici
Ma se noi prendiamo altre misure questo interessante perché la povertà in termini assoluti come numeri per la popolazione attuale nel mondo e soprattutto asiatica
L'anno prossimo per la prima volta nella storia recente
L'India sarà il Paese più popoloso al mondo superandolo con la città
Ed è un un dato importante per numerose implicazioni però questo per dire che Cina e India da solo sono in grosse colazione mondiale e la povertà
A Soria assolute definire convenzionalmente che cambiano
Noi abbiamo quel dato due quindici attuale che era un dollaro o è diventato uno venticinque euro e cinquanta per settantacinque ultima o a novanta da quest'anno due virgola qui ci però gli stesse istituzioni che hanno definito quella soglia hanno definito questa la soglia di povertà estreme per i paesi a basso reddito i Paesi più poveri che sono principalmente in Africa subsahariana
C'è un'altra soglia per i Paesi al reddito medio basso è una soglia per il Paese al reddito medio alto
Se noi ci rendiamo conto che la popolazione povera soprattutto impara sì numerosi dell'Asia che sono però paesi a reddito medio
Spero sia chiaro il la sequenza noi dovremmo utilizzare per misurare la povertà in quei Paesi e sono a reddito medio la soglia estrema di povertà dei pesi medi note tesi a basso reddito
In questo modo le i dati attuali e le proiezioni che noi stiamo facendo sono ottimistiche
Sempre che valga perché noi partiamo da quei presupposti c'è una soglia che è stata definita è adottata però è distinta per il livello di reddito misuriamo quanti sono i Paesi le le le persone all'interno dei Paesi a basso reddito per la propria storia invece non si fa così si utilizza la soglia dei Paesi a basso reddito anche per il resto Didone
E questo ci dicevano che saranno appunto cinquecentosettantaquattro milioni
Se noi prendiamo la soglia del reddito medio che la povertà in senso ampio quasi la metà del mondo
Stiamo oltre i tre miliardi di abitanti vive con meno di sei virgola ottantacinque dollari al giorno che è la media delle soglie di povertà nazionale dei Paesi al reddito medio-alto
Che è quella utilizzata dalle istituzioni finanziarie per definire la soglia estrema di Costa dei prezzi arredi utilizzando questa misura la povertà è diffusissima
Prevale e persiste nel mondo
Cosa ci dicono in più di dati i dati indicano che le perdite si dà delle laica gli effetti della crisi recente le perdite economiche di reddito del quaranta per cento più povero della popolazione mondiale sono state su scala mondiale il doppio
Delle perdite del venti per cento più ricco della popolazione mondiale il divario il gatto e delle disuguaglianze aumentato
Penso no no sto seguendo forse devo chiudere servita segna il un paio di minuti tuttora ok un potente solo qualche altro elemento importante questo che mette per un un verso potremmo dire
Mette in discussione la credibilità la dico però stanno là la credibilità delle grandi agende globali e dei successi riscontrati se a seguito del Belli Vertice del Millennio delle Nazioni Unite nel due mila l'assemblea generale centonovantatré Paesi membri adottarono otto Obiettivi di Sviluppo da raggiungere entro il due mila quindici a cominciare Primo obiettivo dimezzare tra il mille novecentonovanta e il due mila quindici la percentuale di persone con un reddito inferiore
A un bene un dollaro e venticinque dollari al giorno che era la soglia di povertà allora
Ci fu grande soddisfazione quando i dati indicarono che l'obiettivo di dimezzare la povertà estrema fu raggiunto con cinque anni di anticipo già nel due mila dieci più di un miliardo di persone erano state sottratte alla povertà estrema
Il dato però che è meno diciamo incoraggiante in una queste qui al globale che si vorrebbe questo dato globale
Sconta il fatto che i grandi successi di pochi Stati asiatici hanno fatto la differenza
è stato grazie due terzi della riduzione è stato dovuto solo alla Cina
E la Cina che attraverso le sue politiche dei suoi piani quinquennali che sono diventati a un certo punto negli anni Duemila focalizzati con una
Strategia specifica per lei come dove si concentrava diciamo le aree depresse no ed era basata su investimenti ben Investimenti
E ha ridotto questo ci dicono i dati
Il numero di di prove al contempo quindi il caso della Cina forse emblematica pertanto emblematico per tante ragioni uno la povertà è calata drasticamente il grande successo al contempo la disuguaglianza è aumentata in Cina cioè c'è stato un grande beneficio legato alla crescita economica
Di cui i maggiori benefici sono andati a chi stava meglio ne hanno tratto beneficio anche chi stava peggio sempre economicamente che è una delle dimensioni della povertà quindici hanno superato la soglia di povertà
Ma si sono allontanati come distanza da chi ha guadagnato molto di più
E questo è un primo paradosso secondo paradosso il successo dell'agenda dei gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio è legata Paesi come Cina India Indonesia
Vietnam
Cioè legata a quelli che sono stati gli esiti di politiche non certo centrate sulla cooperazione allo sviluppo non certo centrate su un modello di Processo pensiamo alla Cina Audi
Processo di partecipazione attiva democrazia e quelli che sono correlati alla alle alla logica dello sviluppo dell'agenda di sviluppo sostenibile
E questo pone quindi un serio problema
Altro aspetto e la Cina anche nel testimonianza
Questa ossessione nei confronti delle soglie ci indica che c'è un problema però sottostante più profondo su cui l'orizzonte di lungo periodo lo sguardo lontano delle politiche di cooperazione allo sviluppo in realtà pone attenzione
Che è la natura persistente dei problemi strutturali sei l'obiettivo è solo far grazie
Superare la soglia di povertà dinanzi poi ha una crisi come quella pandemica c'è il rischio che si è concretizzato
Che scendesse al di sotto della soglia di povertà tutti i guanti gravitavano appena al di sopra che poteva essere considerato un successo sono stati strappati alla povertà
Ma non sono state create condizioni
è l'intreccio perverso delle varie crisi compresa quella ambientale che agisce sulla povertà e di e collegata a quella ambientale e quella climatica tutto questo ha fatto sì che la temporanea
A lettura positiva della sconfitta della povertà e anche l'obiettivo
Di azzerarla entro il due mila trenta avesse corso nonostante ci fossero segnali della precarietà di risultati in mancanza di cambiamenti strutturali di lungo periodo
E questo mi sembra sia diciamo un aspetto molto importante darsi da sottolineare la pandemia chiudo ha avuto Effetti dirompenti
In termini di di povertà è è vero che si diciamo l'impressione che si è avuta leggendo a no i mass media grande attenzione alla pandemia
è la la pandemia colpiti avuto gli affetti più drammatici in Italia il mento in Europa e te e si è associata alla alla popolazione vulnerabile anziana
Se per venticinque anni l'il numero di persone che vivono condizioni povertà estrema è diminuito e si è interrotta bruscamente tale tendenza nel due mila venti
Il la la agli sconvolgimenti creati dalla pandemia combinati con conflitti cambiamenti climatici che già avevano rallentato da la riduzione è legata al fatto che è il le misure di contenimento di blocco lo da che hanno imposte d'autorità durante l'emergenza in Italia come altrove nel mondo
Hanno comportato degli effetti immediati in perdita di reddito in molti paesi in via di sviluppo in Africa
Dove la percentuale di lavori che posso io per esempio la fortuna di potere svolge parte lavora a distanza
Al di là della
Nella partecipazione oggi al seminario
è evidente che c'è maggiore vulnerabilità laddove
Po'bassa è la percentuale di lavori che potrebbe possono essere svolti a casa molto bassa e sembra confrontiamo le percentuali vediamo la grande differenza
Tra la percentuale per esempio di lavori in Africa che possono essere svolte quelle negli Stati Uniti che è considerato
Diciamo il lato opposto in cui una parte significativa può essere svolta a a distanza e c'è una stupidità è vero che sono più giovani
Paesi in Asia ma il dato demografico impressionanti diciamo il riferimento che faceva anche Ridolfi vivendo abbiamo più bisogno noi dell'Africa che viceversa il dato demografico ispezionate questa sappiamo bene l'invecchiamento contrazione della popolazione europea
è in grande crescita demografica e forte dottore mi scusi giovanile scusi nel dottore sì
Le posso chiedere se possiamo sullo specifico dell'effetto della pandemia fare un una nota ad hoc nel secondo giro perché Parma esigenza di continuare il primo turno cinque
Della nostra conversazione coi su questo torniamo grazie per il suo intervento grazie soprattutto per averci dato una visione sono no non banale molto scientifica di questi concetti povertà e disuguaglianza di cui si parla genericamente
In modo molto superficiale volte purtroppo per non conoscenza della realtà anche statistica delle cose grazie a dopo e adesso con Luca De Fraia
Segretario generale aggiunto Gac che non era
Che è anche coordinatore credo della Consulta cooperazione internazionale del del foro no
Esperto di aiuti allo sviluppo nel senso che che questo si occupa un lavoro difficile soprattutto di questi tempi poi aiuti allo sviluppo ci dica lei come come inquadrarle c'è l'aiuto pubblico c'è la finanza per lo sviluppo sono temi di grande prego
Grazie spero che appunto vi sentiate bene grazie a me
Penso di sì ok e un ringraziamento ai colleghi corsi giù più ovviamente anche il nostro coordinatore per
Tutti i contributi molto molto sostanziose chiaramente un ringraziamento a coprire questo invito non è la prima occasione che ci ritroviamo insieme credo che qualche anno fa abbiamo fatto la riunione un incontro simile quindi
E quindi ecco io vicino meglio speriamo adesso funziona al cento per cento e quindi ho piacere di tornare da voi per fare insieme questa
Flessione rischio entro in questa riflessione in punta di piedi ovviamente perché voi siete colleghi esperti che praticano la cooperazione quindi credo probabilmente deve io più da prendere da voi io personalmente mi occupo di politica e di cooperazione diversi anni
Avendo come dire iniziato questo percorso
Con un'iniziativa pubblica di Campenni ovvero la questione della cancellazione del debito molti molti anni fa però è un piacere notare che nella conversazione di oggi
Abbiamo affrontato tanti aspetti che possiamo definire sistemici quindi la natura delle povertà e delle diseguaglianze e anche le cosiddette crisi multiple che stiamo affrontando adesso va nuovamente di moda il termine De Poli crisi delle crisi che essi non ritrovano insieme probabilmente anche con spinte diverse ma che poi hanno una ricomposizione sinergica
Io sarò più schematico dei miei colleghi Masper ugualmente efficace interessante
Partire con alcune suggestioni proprio alla luce di quello che abbiamo ascoltato
Allora mi pare no sta ascoltando con attenzione quello che hanno detto i colleghi
Che abbiamo ho ritrovato i motivi del nostro lavoro
No le ragioni a causa delle quali il nostro lavoro è necessario ovvero un sistema che non funziona a livello globale
Con enormi problemi di diseguaglianza solo per tentare un titolo solo per fare sintesi
Probabilmente il punto interrogativo che ci assilla sono non tanto i motivi a causa delle quali mai ragioni le ragioni per le quali dobbiamo svolgere il nostro lavoro ovvero se nel nostro lavoro lì cresce
E in qualche modo a a far fronte a queste sfide a queste sfide che abbiamo ascoltato e questo è il e il tarlo che credo che ciascuno di noi indipendentemente dal luogo dove svolge questa attività è il tarlo con cui dobbiamo fare sempre i conti
Poiché ovviamente cercherò di sviluppare meglio questa riflessione
La seconda suggestione se qualcuno mi dovesse chiedere ma la cooperazione cosa fa io rispondo
In maniera qui forse un po'esagerata la cooperazione non esiste in quanto tale voi mi sapete indicare un organo di governance della cooperazione a livello globale
Non c'è non c'è il da Briotti o della cooperazione e sviluppo
Le Nazioni Unite sono in grado di offrire questo foro
Per fare la governance della cooperazione e indicare a tutti i praticanti della cooperazione cosa fare e cosa non fare no e direi forse non è neanche necessario però riflettiamo su questo aspetto
Quando nella nostra conversazione generica parliamo di cooperazione probabilmente dobbiamo senta un po'spingerà discussero un po'più in là riconosce che prudente la cooperazione non esiste
Ma esistono più forme di cooperazione lì cooperazione
Esistono chiaramente dei presidi internazionali
Che offrono elementi di governance del sistema della cooperazione voi sapete meglio di me le regole cos'è aiuto che consentono l'aiuto Ruissi Didac cioè il club dei donatori
Poi abbiamo l'importantissima agenda sull'efficacia della cooperazione sviluppo e abbiamo il partenariato globale per l'efficacia la cooperazione allo sviluppo ma qui ci fermiamo
Nazioni Unite hanno un divertente cooperation forum ma è un consenso di un consenso di discussione
Che non ha per la stessa natura del sistema delle Nazioni Unite una vera propria capacità di Indirizzo a un importante luogo genera anche ancora importanti riflessioni ad esempio in tema di Mutu alla cantabilità in ma si ferma si ferma abbiamo o altri presidi interessati nel sistema delle azioni ENI che nella più ampia filiera della finanza e dello sviluppo
Infatti grosso modo possiamo dire che una fonte di ispirazione a livello globale per il nostro lavoro
Sono tutte le deliberazioni dal gli anni due mila in poi su la finanza dello sviluppo da parte del servizio l'ultimissimo capitolo di queste deliberazioni come possiamo ricordare sono quelle della del due mila e quindici ad Addis Abeba ad Addis Abeba sull'agenda che include per l'appunto anche elementi sulla cooperazione internazionale
Però in queste occasioni me ve lo dico in maniera molto dirette Serena si tratta molto spesso
Ti una compilazione di elementi che sono il frutto di lunghi negoziati
Gallo minimamente questo ragionamento sulla governance sistema della cooperazione si può certamente noi siamo l'Italia parte del sistema europeo e chiaramente anche l'Unione Europea esprime esprime una funzione di direzione d'informazione di definizione della cooperazione sviluppo ricordiamo
Le i due documenti chiamati consensus per la cooperazione allo sviluppo uno del due mila cinque due mila sei l'altro due mila sedici due mila diciassette
Però non c'è una cooperazione unitaria dell'unione europea a dispetto dei tentativi che voi probabilmente dal campo avete visto sul ciò in programma in come si chiama tecnicamente adesso il tentativo di mettere insieme queste tinte Europe quindi scettici per fare un po'di pulizia a livello territoriale ma probabilmente ne sapete più più voi di me rispetto alla applicazione effettiva del team yuppie Nash questo per dire qual era il punto di entrata la cooperazione in quanto tale non esiste
Non esiste una governance unica del sistema della cooperazione esistono dei presidi
Che servono a regolare alcuni aspetti specifici quindi probabilmente anche la domanda ma alla cooperazione riesce a rispondere
A queste sfide proprietà domanda mal posta poi cercherò anche un po'di soffermarmi brevemente sugli strumenti della cooperazione la terza suggestione
Spero insomma che possa essere anche un po'più di interesse per cuori
Perché il problema della cosiddetta disintermediazione e lo dico con calma perché a volte mi sfugge la lingua la disintermediazione riguarda tutti noi come noi lavoriamo no
L'a localizzazione dei processi di cooperazione allo sviluppo quindi non c'è soltanto la disintermediazione politica di cui voi ci avete raccontato
Ma c'è una disintermediazione che riguarda il nostro operare di cooperanti costo nostro S cooperanti
E poi prende appunto la disintermediazione dal volto della localizzazione e ha anche il volto della decolonizzazione vedo dei nostri circoli discussione una forte ripresa di questo tema della decolonizzazione che forse noi qua Minitalia pensavamo fosse un tema già assodati
è interessante notare facendo sempre un salto tra le nostre discussioni e quello che succede a livello globale che sul termine della localizzazione abbiamo ricevuto una precisa Presa di posizione da parte del club dei donatori cioè dal si di tattica che nel nel due mila ventuno hanno adottato delle raccomandazioni a questo riguardo
Va raccomandazioni per completezza d'informazioni vi dico
Che hanno come titolo indebolì in sesso specie sostenere la società civile ma hanno tre capitoli queste raccomandazioni fondamentali nel primo capitolo sul spazi civici la tutela degli spazi civici
Il terzo capitolo il sostegno all'efficacia della società civile organismo ma il secondo capitolo è proprio il sostegno alle organizzazioni locali
E quindi qui lo dico anche a Claudio ai dirigenti Rossi organizzazioni bisognerebbe capire quanto le nostre organizzazioni italiane solo pronte
Ad affrontare un serio discorso dito localizzazione capisco che per la struttura del Copi questo entrati avanti ma questo sicuramente una sfida tornando al mio europea capire quanto Unione Europea accelera punto su la disintermediazione e quanto ad esempio gli uffici locali dell'Unione europea possono essere più importanti del rapporto con gli uffici di Brussa
L'la quarta suggestione riguarda una componente che non ho colto benissimo dalle vostre riflessioni
E cioè la la spinta il fax di inflazione che aumenta ulteriormente l'impatto perché il valore del denaro sia bassa come si abbassa da noi si abbassano i Paesi partner e quindi c'è un ulteriore fenomeno impoverimento
Probabilmente probabilmente da mettere anche nel conto Potì questa suggestione la questione dell'aumento dei tassi d'interesse
Perché probabilmente è l'elemento più o più
Su cui serve un supplemento di riflessione
Perché ricordiamoci
Un altro tema che cerco di sviluppare tra qualche secondo dove siamo che abbiamo attraversato
Una fase che per quello che riguarda il discorso ma cross sulla funzione della cooperazione sviluppo e degli aiuti abbiamo tra lo Stato la fase dove ci veniva sostanzialmente detto gli aiuti sì ma non solo importante grosso modo l'attivo era al Elisa importo a terra quando incominciava a sentire questo a o era cioè comunque c'è qualcos'altro mi si indirizzavano i capelli però qual era il ragionamento che il denaro era a costo zero
Che quindi anche i paesi dell'Africa in particolare i Paesi dell'Asia potevano accedere facilmente ai mercati e a vere del del denaro attrezzi e quindi come dire
I nostri Kranz se no strilloni nostri presso i concessionari erano ornamentali della di una vecchia stagione probabilmente anche questa riflessione
Questa spinta ormai va rivista insomma e quindi come cominciamo a dire
Cioè io nelle nostre discussioni sta un po'ricambia andò
O stanno un po'cambiando le condizioni macroeconomiche per la cooperazione Quincy questi erano le prime tre o quatto suggestioni che volevo consegnarvi cioè in Breve la cooperazione esista non esiste probabilmente bisogna parlare al plurale
Le ragioni a causa delle quali nostro lavoro necessario sono ben chiare le abbiamo discusse ma dubitavo rivedere se gli strumenti della cooperazione possono adesso la parte attiva
E decisiva della risposta agli elementi di crisi la questione della disintermediazione ci riguarda direttamente coinvolto dal dei vocalizzazione decolonizzazione e poi una questo è un po'più specifica cioè di rimettere nel quadro delle policristallino anche la questione della inflazione ed interessi
Andando più speditamente avvierò segnato alcune fatto alcuni appunti nella preparazione la prima riflessione che avrei fatto comunque quella di una doverosa premessa ma credo che in qualche modo di aver toccato gli aspetti centrali questa doverosa premessa ovvero delle tante cooperazioni
Ora non solo come dire le cooperazioni sono diverse
Nel senso che non c'è una unitarietà ma sono diversi anche assecondata che chi svolge la discussione se sono i durature
Se sono i paesi partners se sono quindi di organizzazione sociale civile e mettiamoci anche in questo conto la cooperazione diversa anche della discussione Ende narrativo pubblico dei media non so se in questa settimana di lavoro la questione dei media sia emersa in maniera robusta però chiaramente due non possiamo ignorare che in media sono classe dirigente di questo perché esse e che quindi il narrativo dei media è fondamentale
E probabilmente la complessità si fa fatica a come dire trasmetta prova nel lavoro di della comunicazione quindi questa sarebbe stata la mia
Doverosa premessa che in parte quindi abbiamo già sviluppato per chiarire un po'il mio punto di osservazione dicevo
In precedenza che mi occupo di politica di cooperazione più recentemente mi sono occupato di nuove metriche per la finanza e dello sviluppo
Particolare oltre alla tradizionale metrica relativa agli aiuti pubblici per lo sviluppo abbiamo visto della comunità internazionale a svilupparsi di strumenti diversi
Particolare faccio riferimento al una cosa che si chiama in inglese totale officia sopportato sostegni Pozzi bellamente
Che probabilmente interessa relativamente poco la nostra operatività però segnala che cosa
L'intenzione della comunità internazionale di andare oltre i termini della concessione Anita questa metrica non considera soltanto flussi concessionari di prendere in considerazione
Anche la risponde i flussi privati immobilizzati attraverso gli strumenti pubblici lei ebbe origine buona sostanza
E direi mai ancora più significativa
Un un focus su il finanziamento per i beni pubblici globali a livello regionale e globale ricordiamoci che un tratto distintivo della cooperazione sviluppo come la pratichiamo voi eccome intesa
A ad
Quadro dello direi è lo sviluppo nei Paesi parte dei Paesi partner
In altre circostanze quando mi si chiede riflessione sull'agenda ventitré enti io so abbastanza pessimista sull'impatto da Agenda venti trenta perché a mio modestissimo parere
Ha prodotto uno spostamento di attenzione dalla dal benessere sociale dei Paesi partner a un più generale intervento a livello globale
E quindi appunto un focus sul sui beni pubblici globali che prossimo genera ulula un allontanamento dal dal fondo al dai Paesi partner altri aspetti che sto seguendo recentemente a ogni lunghissimo impegno per quello che riguarda l'agenda dell'efficacia e mi permetto qui di ricordare due cose
La prima è che il sistema italiano si è dotato da molto tempo di un piano nazionale per l'efficacia prassi e lo sviluppo
Che ha impatti concreti perché ad esempio anche risalto bensì una ragione può essere ricondotto alla gente dell'efficacia e sul piano globale cioè importante summit che si svolgerà a dicembre della piattaforma globale
Che anche qui avrà poi mio modestissimo parere gli impatti concreti nel futuro perché genera dati evidenze sul comportamento dei donatori che dovrebbero essere diva di sud di via di principio discussi anche dei principali
Il terzo step o che prenderei quello di farli ritornare sulla questione la cooperazione può rispondere alle sfide che abbiamo sentito allora sicuramente la cooperazione nostra diciamo così quella che gira intorno all'aiuto pubblico sviluppo ha un ruolo e dopo ci tornerò però un ruolo il non sufficiente bisogna andare un po'riprendere gli altri strumenti della cooperazione sviluppo e qui mi permetto di recitare l'agenda di sistema che quella della coerenza delle politiche ovvero una buona cooperazione sviluppo
Parte dalle politiche nazionali che noi possiamo mettere in campo su questioni energetiche su questioni cibo sul commercio
E poi l'altra agenda che quella dell'efficacia della cooperazione sviluppo su questo una una accentuazione molto spesso sentiamo dire che la agenda dell'efficacia riguarda il come e non il come
I principi dell'ownership della trasparenza dei partecipe delle partenariati inclusivi del fuoco sul risultato ma il punto di partenza dall'agenda efficacia quando fu messe insieme nuovamente circa dieci anni fa
La seconda fase dall'agenda efficacia era la massimizzazione dell'impatto
E la massimizzazione del valore
Cene Rato dalle nostre attività qui la discussione ci porterebbe a un po'lontano ma vediamo di riprendere alcuni aspetti successivamente
Ecco quindi chiaramente per dare una risposta alle grandi sfide dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti della cooperazione e credo che questa vocazione sistemica dalla nostra discussione sia venuta degni e in evidenza
Però c'è un però che mi è caro ricordiamoci che il valore monetario dell'Ara cooperazione intesa come aiuto pubblico e sul e oramai centottanta miliardi all'anno
Poco è molto per quello che ne si guarda sarei molto contento comunque questi centottanta miliardi di dollari all'anno possano essere spesi correttamente
Quindi io mi pongo un po'la posizione diversa rispetto ai tanti colleghi che guardando a questa quantità centottanta miliardi e guardando al bisogno oltre le ore due-tre milioni tre trilioni poi quello di qui ballano tranquillamente
Dico ma questa è la partita marginale ma è questa la partita sulla quale lo possiamo incidere e sono risorse pubbliche su risorse nostre e sebbene la governance sia debole abbiamo alcuni luoghi politici due possiamo interferire
E abbiamo gli strumenti per farlo ricordiamoci che di questi centottanta miliardi la parte italiana sono sei dimenticarti quindi il tre per cento rispetto al totale e che rispetto
Alla alla ricchezza del Paese siamo arrivati a poco più dello zero ventotto per cento includendo tante partite che sono molto discutibili ma anche questa discussione
Lunga vado chiudere con due ultimi Dutti Misseri gli appunti
Per quello che riguarda la cooperazione allo sviluppo intesa come aiuto pubblico allo sviluppo e in realtà abbiamo anche a che fare con delle crisi interne al sistema degli occhiuti
Una crisi interna consentendo una serie di orientamenti di policy culturali e politici che hanno minato dall'interno il valore della cooperazione fatta attraverso gli enti pubblici a rubarla allo sviluppo
Mi sono appuntato almeno tre passarci
In particolare
Ricorrente riferimento la così detta funzione catalitica degli aiuti piste e questo è un riferimento che almeno dal due mila e otto in poi cioè dalla seconda Conferenza sulla finanza lo sviluppo rientra ma la funzione catalitica cosa vuol dire che gli aiuti non sono importanti in sé e per sé per la loro missione specifica ma possono essere importanti per il fatto che possano generare altri valori altri valori economici
Ora che centottanta miliardi non siano sufficienti è chiaro ma mi vien da dire per generare più risorse usiamo altri strumenti che non siano gli aiuti perché gli aiuti continuano a essere l'unica forma di finanza dello sviluppo che specificatamente dedicata alla lotta alla povertà e adesso anche la diseguaglianza
Le il secondo momento grave di erosione dall'interno questa volta riguarda la Commissione europea quando nel due mila undici due mila dodici in un suo documento di riflessione che si chiamano già ai tempi agenda Agenda for Cenci e introdusse tra i suoi criteri di riferimento il Valium formali anche qui quindi incominciamo come dire a svuotare dall'interno il il valore degli aiuti e della cooperazione che la lotta alla povertà meno e quindi c'è uno spostamento ancora una volta l'idea di tirar fuori da si diceva addirittura d'ogni Don loro almeno altri dieci dollari di interventi ovviamente con questo sessione poi siamo passati all'ultimo passa l'ultima botta da struscio punto di vista che è quello del mantra Billion strutto rinvio anziché abbiamo sentiti a partire dal due mila e quindici anche qui quindi
C'è stato uno svilimento delle possibilità del potenziale degli strumenti che provenivano dalla cooperazione su
Vado a chiudere
Con un auspicio in buona sostanza che dicevamo con colleghi primario un primissimo passaggio laterale
La discussione sulla cooperazione sviluppo è sempre presente c'è una manutenzione costante quindi tra un anno oralmente lo stesso titolo avrebbe senso ma con me che elementi diversi
Bene parte di questa valutazione è la ricerca sempre di un nuovo narrativo di un nuovo narrativo che Possa vendere quello che ne facciamo alla classe politica perché ricordiamoci che ancora l'Eurobarometro segnala o sostanziale sostegno per le attività di lotta alla povertà del mondo dell'opinione pubblica europea
Al di là degli orientamenti sovra distinti dell'elettorato
Ricordiamoci perché poi l'altro giorno abbiamo avuto in quale contesto lo ricordo più alla presentazione del rapporto in voci di Concord Europa
E la delegata della commissione piani diciamo poi non è vero che c'è questo sostegno per la cooperazione e lo sviluppo lì purtroppo non c'è stato modo di raccontarle che c'è una divaricazione tra il sentimento delle opinioni pubbliche che appunto è che e raccolto dell'eurobarometro e poi lo il comportamento elettorale qui qui c'è una certa scissione
Però lasciatemi dire insomma che anche del rettorato
Che vota destra che vota cento testi ci sono tanti amici e colleghi che sono soggetti attivi del terzo settore quindi non questo che essendo una contraddizione solo apparente realtà ci dice che anche qui dobbiamo avere strumenti più raffinati
Però vado vado a chiudere con un con questa dei professori e quindi perdoneranno ma schematicamente vado un po'richiamare le motivazioni che hanno sostenuto la cooperazione sviluppo in questi anni bene prima e non li conoscete sono motivazione riparatori solidaristiche eravamo nella fase della posa apposta la seconda guerra mondiale la fase di decolonizzazione vera e propria
E l'narrativo ufficiale andava un po'in quella direzione processato una seconda motivazione che io definisco di accountability cioè degli anni Duemila la comunità internazionale prendeva degli impegni noi abbiamo usato molto narrativo della cantabilità mesi siete impegnati lo zero sette la dovete portare a casa ricorda in particolare che una serie di incontri del G sette molto orientata in questa direzione
In particolare il G7 di Gleneagles due mila e cinque dove probabilmente è stato uno dei momenti più alti
Poi del due mila e quindici la motivazione dello sviluppo sostenibile e secondo me anche la motivazione dello share benefits cioè abbiamo un comune destino che ci lega e quindi abbiamo bisogno di partenariati globali per lo sviluppo e quindi la cooperazione sviluppo
C'è poi da derivazione di questo approccio che quello dei beni pubblici globali che pro a mio modestissimo tra apparire ha incorporato la serie di rischio ora c'è la speranza ma noi dobbiamo essere parte attivi della costi questa speranza che il fatto che dei crisi globali sembra che ci sono sempre state oggi presenti no hanno Hui il conto Possa questa nuova fase costituire Hume di un rilancio di un narrativo che ci possa aiutare andare avanti nel nostro percorso grazie
Grazie a lei
Come avrete visto ci ha dato non uno ma dieci spunti per cui potete programmare una serie di incontri perché ciascuna di queste argomentazioni
Fa convegno da sola tempi vedremo se riusciamo a approfondire alcuni di questi passaggi ora visto che il tempo corre nel mio ruolo anche di ascoltare farvi diventare protagonisti quindi io su questo sono assolutamente motivato vorrei che dalle dodici chi ha qualcosa da da raccontarci in termini di suggerimenti di domande potesse farlo c'è una postazione qui quindi cominciate a pensarci da Priamo uno spazio di dibattito che è poi quello reale dove dove l'ente potete esprimere le vostre problematiche faccio magari in un secondo giro eh chiedo ovviamente i relatori insomma farò domande un po'più precise chiedo risposte sintetiche
Per esempio Stefano professor Corsini mi ha colpito l'annotazione che hai fatto nel primo passaggio quando hai parlato di strategia ritorno al controllo della filiera
Ora noi in Italia abbiamo avuto in questa settimana un dibattito molto vivace sulla rinascita di una dizione sovranità alimentare
Che si sentiva meno negli ultimi anni si era andato un po'perdendo adesso torna ovviamente in un'accezione
Specifica in una dimensione politica nella quale magari in questa sede non entriamo però il tema del controllo della filiera
C'è mi ha molto incuriosito sentirlo appunto nelle strategie che tu hai invitato
Per provare a contrastare questa continua a regressione
Cosa può significare con riferimento ai Paesi con infrastrutture più deboli particolarmente fragili anche sul fronte delle degli approvvigionamenti favore un focus su questo ecco
Sì sarò brevissimo per il tema insieme ovviamente sarebbe tra praticamente invito ma come ogni ma non è questo il il momento per aprire un un le allora di fatto io credo che
Di lei molti degli interventi di cooperazione ma anche di supporto di vario genere vadano a colpire uno dei punti della filiera cioè capita spesso di vedere degli interventi che vanno a colpi a interessare non so
La la la produzione di la commercializzazione di il contatto tra agricoltore e commerciante l'accesso al mercato o oppure appunto i fertilizzanti
Secondo me questo Tibet e un esempio fertilizzanti perché secondo me sono uno dei grandissimi temi che tendiamo a sottovalutare moltissimo non si produce niente senza fattori produttivi è un bilancio di massa
è molto semplice metto permetto fattori produttivi produco tanto magari male magari con effetti sull'ambiente disastrosi ma su questo è un altro tema se non metto fattori produttivi non produco sufficienza
Quindi sostanzialmente il l'approccio che secondo me va preso è quello proprio di capire all'interno di una specifica filiera o più genericamente nel sistema agroalimentare che è la sommatoria di tante fiere se vogliamo semplificare come tra quali sono i punti deboli dove andarli a rafforzare proprio per creare un passaggio che dall'agricoltore o ancora prima dei fattori della produzione che devono arrivare all'agricoltore arrivi al piatto del consumatore
E secondo me questo approccio con Paul tanto forte europeo però anche lì tanto forte europeo era una bellissima operazione ma s'
Spesso con degli approccio un po'scusate ricco di CONAI che spero che Abruzzo Bruxelles non si arrabbino troppo ma intendo dire con degli approcci un po'Liggieri
Invece di fatto bisogna intervenire pesantemente sui fattori della produzione e su tutti i passaggi che permettano all'agricoltore piccolo-grande anche qua spesso c'è il focus sul piccolo agricoltore africano
Fantastico giusto ma siamo sì sappiamo che il il gli agricoltori piccoli agricoltori corrispondono al settanta per cento circa della produzione globale siamo sicuri che
Il piccolo agricoltore sia poi in grado di fare un salto di qualità o dobbiamo trovare dei sistemi di aggregazione delle forme che permettano di di superare la dimensione minima questo è tipicamente un problema di filiera e rispetto diciamo al tema sovranità alimentare che abusato più o meno bene di sinistro di destra e sto seguendo un po'di discussione
Senza entrare nell'ambito politico ma e la destra l'ha rubato alla sinistra ecco ma forse la sinistra la va a ruba tra la destra ma non entriamo in questo lupo pericoloso il tema secondo me cosa vuol dire sovranità alimentare vuol dire se che probabilmente bisogna ripensare a una minore dipendenza dal mercato globale la globalizzazione fondamentale ma bisogna rafforzare i sistemi per essere più resi gli enti agli shock di roba globali quindi garantire una mini maggiore
Autosostenibilità dei sistemi che non è ovviamente autarchia attenzione vuol dire che il sistema deve essere robusto per entrare nella globalizzazione da in con un ruolo da protagonista e non da puro
Price Specchia diremmo in termini economici l'ultimissimo ragionamento questo ovviamente incide sui temi della che si dicevano prima dell'inflazione cioè chiaramente questa dipendenza
Comporta dei dei rischi inflazionistici enormi e di nuovo quando l'inflazione
Nei nostri contesti
Siamo meno ricchi e così via ma forse a tavola la maggior parte della popolazione che corre via relazione ovviamente le popolo può verta relative riesce a portare un paio un posto a tavola nei Paesi più poveri la cosa diventa invece critica
Grazie si colgo e apprezzo
Il ragionamento che portano a questo ossia il fatto che probabilmente la globalizzazione dal punto di vista strettamente della della produzione della filiera produttiva agroalimentare
Non dico è finita ma sia esaurito un ciclo e c'è l'esigenza di riportare sotto ma George controllo la filiera però la domanda diventa
Meno globalizzazione mentre sul piano invece finanziario la globalizzazione è assolutamente ormai passata perché questi stessi Paesi queste stesse infrastrutture fragili
Comunque non possono fare a meno della globalizzazione finanziaria
E allora chiamo in causa De Fraia su questo perché può essere un o comunque cioè un contrappasso cioè che tu hai sia l'esigenza di riportare a sovranità determinate filiere determinati processi però mai anche l'esigenza di essere accreditabile
Sul piano internazionale per quanto riguarda i mercati finanziari
E come se ne esce
Allora considerato ecco per il trend di rialzo dei tassi il fatto che ogni movimento che fa l'America diventa una per una polmonite cioè colpo di tosse della della Fender
è una polmonite per i Paesi emergenti chiaramente
Darò la risposta parziale sia Emily è una suggestione vigenti subito diranno inclusi lanciare quello che ci dice Roberto Ridolfi all'inizio cioè che parte dalla risposta a questa situazione quella anche di rafforzare la capacità del sistema di rispondere alle crisi dei pittori e perché
Credito vuol dire anche debito accesso al credito utile anche gestione del debito e cioè sicuramente una questione
Di
Aggiornare i nostri strumenti di di risposta alla crisi debitoria sul campo ci sono anche ipotesi
Come si dice tecnicamente Titti si può cioè di conversione cioè di mettere in condizione i paesi indebitati di poter utilizzare il costo degli interessi e della restituzione del debito per per attività di sviluppo
Però chiaramente come dire è una risposta che richiede altre strumenti sappiamo che esistono anche delle delle policy sulla sulla responsabilmente incerte sul saper fare in maniera tale che come dire la concessione dei crediti da concessione quindi divini finanziamento
Posso vedere con strumenti più più sensato posso chiederle una cosa secondo lei c'è l'esigenza di una maggiore flessibilità nel governo del debito internazionale
La la relazione non è che noi siamo in ragione e anche relativa al fatto che diciamo così la fisionomia dell'indebitamento in questi anni è cambiata perché dicevamo prima dignità amo freschi da una fase di ad accesso facilitato al credito privato
Le crisi debitorie negli anni ottanta novanta in parte degli anni primi anni Duemila invece impedivano la la preminenza degli investitori pubblici ci fu anche ricordo che la memoria in quelle circostanze la necessità di fare una conversione tra debito pubblico e debito privato probabilmente si potrebbe seguire anche questa strada ma io volevo planare su un'altra questione che secondo me va citata in questo contesto
E che la probabilmente l'eccessiva anche qui il termine a volte mi sfugge finanziarizzazione della cooperazione sviluppo cioè abbiamo attraversato una fase punto per le questioni che dicevamo prima ma con i coloni che prima dicevamo prima
Che tendeva anche a immettere nella cooperazione allo sviluppo degli strumenti finanziari dobbiamo tante volte discusso di Plan degne
C'è una strategia per il settore privato nella cooperazione sviluppo della Commissione europea del due mila e quattordici in sede di omicidi Dazzi parla di traverso Sector Instruments proprio per sollecitare
Però questi strumenti privati hanno hanno un costo ecco adesso non so soldato Satta mentre la risposta che lei cercava però secondo me in questa fase bisogna rileggere le priorità
Rivalutare il ruolo della finanza concessionarie e quindi guardare a i trend sul Blaine denti e sugli strumenti per il settore privato in un'ottica diversa questo non ho nulla a che fare
Con la necessità di confermare che ovviamente il settore privato è un elemento fondamentale dell'equazione dello sviluppo queste o parlando di strumenti finanziari che probabilmente su dovrebbero uscire decide per quello che mi riguarda
Dalla equazione della cooperazione sviluppo grazie si ha risposto anche con molta chiarezza grazie
Non so se il dottor Roma zuppi ci sente collegato dottore
Volevo dirle prima quando lei parlava appunto delle metri che povertà disuguaglianza a me veniva da pensare a una materia
Peraltro conosco anche un pochino negli occhi è un po'più mia cioè quella del
Degli Iazigi dove alla fine si parla sempre degli obiettivi delle metriche ambientali cioè ci fa si fanno molta analisi sui riduzioni
Delle emissioni piuttosto che sugli altri fattori ambientali si parla un po'meno delle metriche del fattore sociale ancor meno di quello di governance
Allora tutta questa discussione sulle politiche diciamo povertà disuguaglianza non anche in qualche misura un fatto
Statistico punge di misurazione perché la povertà è chiaramente più definibile e meglio misurabile
Il concetto di disuguaglianza come lei ci ha detto assolutamente più vasto al può ricomprendere dimensioni diverse l'Enea non ciabatte diverse e quindi può essere anche una questione di misurazione e come si può superare questo divario perché la questione della disuguaglianza sta diventando cioè a me mentre la povertà è un aspetto da del mondo la disuguaglianza il mondo giusto cioè la vediamo qui nove non magari abbia abbiamo punto bene misurati anche da dagli enti di pubbliche istituzioni gli indicatori di povertà il tema disuguaglianze più anche come se ne esce
Per fresche magicamente diciamo la questione fondamentalmente politicamente tale nessuna misura data nella realtà dobbiamo investire si è investito dagli anni Cinquanta nella su scala mondiale per avere nei sistemi di contabilità nazionale
Quello che allora era il PIL adesso reddito nazionale lordo si investe mammario si parlava di adesso di ambiente le emissioni in atmosfera di diossido di carbonio quando diventa importante
Nel campo della povertà ma anche e quindi una questione politica costa avvieremo un anni contezza precisa di quello che sta succedendo rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile richiederebbe molti maggiori investimenti citavo la questione l'igiene che noi abbiamo su moltissime pochissime informazioni
O recentemente con il Patto per le Nazioni Unite una rassegna in Senegal sul sui dati disponibili sono poche il Senegal e tra i migliori in Africa subsahariana sono pochissimi quello che possiamo dire qui certamente il noi abbiamo delle idee e gli obiettivi di sviluppo gli Obiettivi di Sviluppo riflettono una visione del mondo
Su cui si costruiscono modelli teorie che sono validati dalla disponibilità dei dati dove manchino i dati rimangono chiacchiere da bar
E questo purtroppo in gran parte dei fenomeni anti della povertà e più diciamo teoricamente rispetto alle disuguaglianze un sottogruppo ma noi sappiamo che nelle realtà più disagiate dove mancano maggiormente i dati UE ci sono dei e sono preziosi però con tutti i limiti un'informazione per esempio che possiamo dare in termini di povertà e disuguaglianza di intreccio nel complessa noi abbiamo circa centoventi
Paesi su cui con tutti i limiti i dati di povertà e disuguaglianza però una cosa proprio cosa abbiamo scoperto guardando i i dati che ci sono stati trentotto episodi di crescita consistente consistente vuol dire che e durata per lo meno cinque anni quindi duratura nel tempo non episodico che hanno comportato bene il crescita della disuguaglianza
Mentre in ottanta casi diminuzione de di di disuguaglianza in sessantasei casi di questi erano paesi in via di sviluppo
Che vuol dire tutto questo che sulla base dei dati grossolani le misure di cui parlava alle i in contrasto con l'idea che la disuguaglianza aumenti generalmente quando c'è crescita economica
Nella realtà quindi senza aprire il discorso col quale modello di decrescita sostenibile però la realtà è che la disuguaglianza e la povertà
Sono tra loro intrecciate e se c'è crescita economica attenta la disuguaglianza la povertà diminuisce quindi il vecchio detto crescita con equità è un aspetto molto importante
E questo si lega agli affetti che di distribuzione in positivo della crescita o anche della delle crisi
Il discorso che veniva ricordato adesso o che sollecitato da Luca De Fraia all'inflazione
L'inflazione alimentare ha un impatto devastante nelle famiglie povere dal momento che statisticamente in media una persona di un paese a basso reddito stende due terzi delle proprie risorse per il cinque
Mentre la stessa persona in Italia e in Europa un Paese ad alto reddito si avvicina in media ovviamente il disuguaglianza lì paesi si avvicina al venticinque per cento
E nei paesi in via di sviluppo le politiche pubbliche messe in campo dai governi per mitigare l'impatto dell'aumento dell'inflazione come prima l'impatto della Armenia da corpi d'
Risentono della disco del il limitato grado di libertà delle finanze pubbliche in Paolo impoverite
Dalle misure fiscali che sono state adottate dalla cresciuto il livello di indebitamento pubblico verso l'estero che restringe i margini di manovra quindi noi abbiamo avuto una i Effetto limitato delle misure di contrasto nei Paesi che ne avevano più bisogno a queste si lega chiudo il discorso quello sulla finanziarizzazione ma la discorso alla finanziarizzazione
La premessa che faceva il nostro moderatore era importante ed è e siti si traduce nel fatto che anche quelle spazio politico
Non è dato dalla natura che la finanziarizzazione dell'economia con i costi una delle crisi strutturali provo quella dei sistemi economici finanziari e non è la crisi del due mila otto due mila nove
Non è esaurita visto che sette alla quali sono state le misure
Rispetto alla liberalizzazione finanziaria nessuna è giusto che sia così quello spazio di discussione politica cioè non lo vorrei come un dato di fatto
Che debba essere
Grazie
Perfettamente d'accordo aggiungo che
è un tema dove non esiste sovranità nazionale ahimè perché questi processi di fino all'ingegnerizzazione ecco come ha detto giustamente il frac hanno un costo un costo non irrilevante ovviamente
E essendo soggette alle logiche del mercato poi sono difficilmente gestibili sul piano nazionale occorre veramente
Una visione a livello globale per portare queste questioni un tavolo insieme
Sono le dodici cominciamo a sentire se ci sono riflessioni spunti dal nostro pubblico presente in sala
Se cerco
Cuno più coraggioso che era desiderio di dire la propria abbiamo uno spazio per voi
Qualcuno si alzi Eden dal podio c'è una postazione in modo che anche chi ci segue in streaming possa vedere
Ovviamente siamo i nostri relatori sono a disposizione per le domande l'unica richiesta ovviamente la la concisione nell'esposizione
Certo
Volevo ringraziare tutti i relatori compartecipate finora e lamiere domande abbastanza concisa magari non semplice
Si è parlato
Di Governance si è parlato anche del ruolo che ha avuto Mennella computazione dei dati il il crack Ance l'azione diciamo interamente della della situazione alla povertà in Cina e in India ma questi due Paesi ora sono anche dopo un'ora
Non sono semplicemente
Cioè non sono più paesi a basso reddito e in quanto donare
In tutto il discorso fatto finora si è parlato di poliziesche sembrano essere per lo più concentrate nel mondo diciamo può esterna diciamo e la Cina sicuramente non è allineata con con gli interessi
Tipicamente UN difficile misurare forse anche quanto la Cina sia Linate voglia BGS
Parlando di cinema e realtà
Mi viene in mente la Cina si potrebbe anche pensare agli Emirati Arabi quindi c'è
Mi chiedevo dal punto di vista proprio della governance come si concilia questa agenda
Di sviluppo che è stata in realtà scritta con interessi politici diciamo occidentali
Con il fatto che alla al giorno d'oggi invece c'è un se non delle altre voci ci sono altri interessi e mi veniva in mente in particolare per per De Fraia
La questione la cancellazione del debito
Visto che questa può essere uno strumento politico con cui anche o forzare forse delle riforme diciamo forzare l'uomo spingere sicuramente riforme strutturali di un Paese
In questo senso appunto quando intervengono paesi come la Cina
E e gli Emirati Arabi
Questo insomma il loro ruolo dentro a fare per esempio la Banca Mondiale AMF
Ecco che sarebbe interessante un attimo esplorare per non voglio
E spalletta occuperà grazie grazie domanda molto interessante
Prego De Franco ma al volo di Renzi
Teniamo caldo grazie potrete dovuta risposta da
Da operatore in onda accademico ok
Allora le prime due tre cose che mi vengono in mente e che cambiando i Maurya nonostante lo status di Paese sia media alta e media ricchezza dello Stato Stipe Mesic G venti credo che Cina e India siano ancora oggi pesi potenzialmente odii recipiente per quello che riguarda le classificazioni dell'odierno la cosa non ci deve sorprendere più di tanto anche perché osservando gli interventi dei delegati del governo cinese in alcuni luoghi discussione nazioni unite
Ci tengono sempre un po'a fare il ragionamento non è stiamo crescendo però dobbiamo crescere ulteriormente quindi non vogliamo perdere
Il nostro profilo di paese in un percorso di sviluppo
La seconda considerazione che c'è una categoria che stiamo usando sempre di più che è quella della cooperazione sud-sud sa un sacco Crescent e Cina e India rivendicano un ruolo insieme ad altri Paesi Sudafrica e Brasile
Della costruzione di una propria strada per la cooperazione e lo sviluppo le radici sono lontanissime dal movimento dei non allineati la Conferenza di Bandung del cinquantacinque ricordo a memoria
Però abbiamo avuto o dei recentissimi sviluppi di grandissimo valore
All'esempio vorrei ricordare che il sistema delle metri torniamo alle metriche è in fase di evoluzione nazioni unite hanno adottato nel marzo di quest'anno dopo due anni di lavoro una nuova metrica per l'indicatore diciassette punto tre punto uno che riguarda più finanza da Rossi Dutto
è parte di questa metrica ci sarà un po'Pilot come si dice sulla cooperazione sud-sud quindi ne vedremo vedremo
Lo sviluppo il paio sarà affidato all'unità perché fa parte punto per il sesterzi stemma delle si unite nello sviluppo di queste mete questo per dire cosa
Che forse ne sapremo un po'di più di che cosa fanno Cina e India
Però mi vien da dire che e bisognerà distinguere quello che è intervento finanziario di un paese come la Cina da quello che potrà essere la cooperazione sul Po cinese il fatto che non ci sia lo standard di riferimento per questi operatori indubbiamente sconvolge un po'le nostre buone prassi e ovviamente addentellati e questo ragionamento è il costo degli interventi finanziari le condizioni applicative questo operatori
Quanto ma forse dal punto di vista vostro di osservazione lo potete vedere meglio di me quanto per il paese si è più facile lavorare con la Cina o Julio duraturi Rotelli e compagnia bella tenendo conto che l'Unione europea si inventata diciamo così questi timidi lo Penice di Sperlonga stessa affermazione in colloqui informali per rispondere alla visibilità cinese
I Paesi parte appunto a venire delle iniziative ben evidenti
C'era una domanda sulla cancellazione vasellame però racchiude social come la cancellazione del debito beh noi come società civile abbiamo sempre chiesto la cancellazione del debito tout-court punto senza riforme strutturali senza ovviamente ha attribuisce condizioni ovviamente questa è la nostra direzione di marcia
E qui si gioca una partita politica insomma ma malconcio per i colleghi hanno richiamato più volte che la questione è politica e qui probabilmente c'è per noi un ruolo che Società Civile
Per spingere in questa direzione
Grazie
Chi vuole
Ecco una sicura signora
No richiama Lucia Ferrari sono un'amica di copie da oltre un decennio saluto il direttore il presidente che ringrazio gli oratori e a proposito della filiera vorrei fare un esempio nel due mila ho visitato il Burkina Faso e andando da nanorobot nel bush nel deserto
Ho visto devi trattori altri attrezzi agricoli arrugginiti ai lati della strada ha chiesto che cosa
Forse è questa
Questa ferraglia e mi è stato detto che erano stati donati dalla cooperazione italiana circa otto anni prima
Erano rimasti abbandonati lì a proposito di filiera mi chiedo questo è quello che io ho visto ventuno anni fa
E non è mai stata fatta una filiera oltre a quella che di cui si è parlato di generi alimentari
Ma neanche di strumenti che potessero aiutare appunto anche a una andare verso una sovranità alimentare perché gli attrezzi agricoli servono a questo
Che cosa ha impedito la formazione delle filiere non tanto nel ricostruire un pezzo di motore di un trattore quanto nelle falegnamerie quanto in altre occasioni ultimo esempio di filiera se così si può chiamare mancante
Nel due mila uno o documentato la siccità in Etiopia che era ciclica da decenni adesso nelle vostre Sly abbiamo visto avete sottolineato giustamente che la siccità in Etiopia ha registrato il picco più alto negli ultimi quarant'anni quindi quaranta più venti più venti sappiamo che per motivi geografici
E climatici nel Corno d'Africa ovviamente la siccità ripeto ciclica ma ho chiesto personalmente né all'ex premier ora defunto dell'epoca come mai lei signor premier
Mary Zenawi Mele se prima non si dimise il cognome e poi il nome non ha fatto nulla di strutturare
Usufruendo degli aiuti internazionali ma nel due mila uno era la prima volta che lui si rivolgeva all'Occidente aveva voluto sempre gestire in maniera autarchica disastrosa al problema della siccità in Etiopia come mai non aiuta usato gli aiuti internazionali
Per
Attuare strumenti tipo canalizzazione od altro e limitare i danni della siccità che come sapete provoca poi la fame Elli si documenta da decenni la morte di persone oltre che di animali
Bene in tutti questi decenni ecco qual è stato l'ostacolo che ha impedito la struttura Lizza azione
Dei canali
Per l'acqua Dick piccole o grandi fabbriche di strumenti agricoli perché dopo tanti anni si ognuno di noi tutti coloro che hanno documentato queste tragedie ripropone insistono i loro servizi le immagini sono le stesse non è cambiato una virgola
Gravi le dire allora sia ben chiaro
Professore
Ora la grazie mille la domanda una cosa che mi chiedo anch'io tutte le volte che
Capito in quei territori perché onestamente sembra abbastanza inspiegabile provo a dare alcune spiegazioni molto molto generali perché probabilmente il tema fin troppo Complesso
Io credo che soprattutto l'Africa Africa ovviamente si parla di un continente ma la cosa pazzesca è che generalizziamo sbagliando sbagliando generalizziamo ma molto spesso ci becchiamo nel senso che in realtà molti paesi africani hanno almeno quelli che ho visitato hanno veramente dei tratti comuni molto simili
Anche se ovviamente la generalizzazione ribadisco sbagliata cioè il problema è che secondo me l'Africa in particolar modo ha fatto un salto spazio temporale economico da un'agricoltura di pura sussistenza a una società dei servizi senza fare dei passaggi
Progressivi nell'evoluzione quindi ad oggi ancora vediamo sostanzialmente da un lato un'agricoltura di sussistenza basata sul piccolo operatore che produce per la sua famiglia e quello che cede lo porta al mercato su dimensioni microscopiche
E quindi assolto e l'Astico ettaro il classico sci pochi acri di terra a disposizione e dall'altro lato non c'è mai stato uno sviluppo realmente uno sviluppo industriale
In senso anche agricolo
E quindi questi passaggi lassità stesso forme cooperative in Africa tendenzialmente falliscono per una serie di motivi anche di ordine sociale quindi secondo me il problema adesso cerco di Ricci riassumerli in una frase probabilmente commettendo anche degli errori un po'grossolani
Io credo che il quello che si è cercato di fare a diversi livelli dalla decolonizzazione di cui si parlava prima in poi
è applicare dei modelli di sviluppo che in Occidente hanno funzionato molto bene in ambito agricolo parliamo ovviamente della rivoluzione verde
Ha lasciato strascichi negativi e così via però di fatto ha funzionato
E si è cercato di spostare questi modelli mi organizzativi tout-court in Africa
Con risultati il soddisfacenti
Probabilmente manca la struttura economica sociale infrastrutturale perché questo modello che noi che da noi ha dato risultati anche diciamo
Scorie mi verrebbe da dire nel lungo periodo in Africa non ha mai attecchito
E quindi probabilmente c'è stato anche qualche una decina d'anni fa se ricordo bene un Progetto di della Fondazione Melinda ebbri Bill Gates sulla in cinque sei Paesi africani proprio per il la via della Rivoluzione Verde in Africa se ricordo bene Tanzania adesso debba sbagliare elencarli però grandi paesi africani
Un fallimento totale anche se c'era una disponibilità finanziaria direi tendenzialmente infinita
Quindi probabilmente finché non si capisce e non saprei dire come qual è la via allo sviluppo dell'Africa secondo me qualunque operazione porta ai trattori abbandonati a bordo strada alla mancanza di una falegnameria che funzioni e quant'altro
Grazie
Il prossimo
Buongiorno a tutti Cooper vede Ferri operatore di Coppi
Una domanda per professor corsi una riflessione più generale
La domanda è questa anche mercato molto l'attenzione il fatto dunque quei grafici che c'era il allo stesso tempo un Altemps dipendenza si addice reale i Paesi poveri veramente e dei fertilizzanti
Brutalmente mi son chiesto ma se non producono cosa cosa importano i fertilizzanti a fare al di là della domanda che potrebbe essere il cinica ebbe brutalmente banale
Credo che lì ci sia qualcosa che non vada sita sia il un indicatore punto di qualcosa che stava fallendo o anche o che abbia fallito
L'altra
A riflessioni invece più generale che volevo fare sul nostro ruolo punto ruolo da da da operatore di ONG sono temi quelli che abbiamo trattato oggi lavoro nel campo da oltre vent'anni che tornano nel le gli stessi temi di vent'anni fa non lo dico con nessun senso di frustrazione anzi penso che questi saranno gli stessi temi
Fra vent'anni sono i le tematiche che che trattiamo
Ma Stille quello che è cambiato rispetto a vent'anni fa la loro articolazione nelle tipologie d'intervento
Delle parlo da oppure appunto operatore di ONG ovvero vent'anni fa si divideva nel in modo equanime tra sviluppo e emergenza e gli interventi che potevamo fare
Adesso vedo un mondo che passa sempre via via sempre più nel verso l'emergenza
Parliamo sempre e solo più di di crisi
E e noi vedo il nostro intervento sulla sul sul campo i nostri interventi sono sempre più caratterizzati dall'emergenza appunto dalla del Dante De interventi
Brevi puntuali e veloci e per rispondere a a a questioni proprio di carattere dell'emergenza e appunto mi chiedo quindi la cooperazione e lo sviluppo sentenza dove dove si colloca la la nemici si parla sempre di di di sviluppo
Ma forse noi o come Nigi forse facciamo l'uno sviluppo diamo il nostro contributo alzava verso l'emergenza non lo so una riflessione aperta
Grazie
C'è una parte per lei è una farsa magari accogliamo poi nelle considerazioni finali
Sì infatti rispondo rapidamente allora il la dipendenza dai
Da dai dai fertilizzanti indica appunto semplifica un po'al concetto appunto di quando ci che percentuale deriva dai mercati internazionali considerando che anche noi in Italia siamo fortemente dipendenti
Ma non dice la quantità assoluta quindi in realtà nei Paesi in molti Paesi africani i prodotti di sintesi tipicamente fertilizzanti sono molto poco reperibili sul mercato
Quindi è realtà ce ne sono pochi quelli che ci sono vengono tutti dall'est e probabilmente vengono intercettati in buona parte per quella microscopica scusa non microscopica pro quella fetta abbastanza piccola di produzione
Agricola industriale quindi i grandi investimenti
Che siano di food oppure pensiamo non so tutto il prodotto non food dal caffè non fu dopo relativamente food dal caffè al cacao fino alle Dio di energie
E cose di questo tipo quindi cioè qui e quella puramente funzionale nel senso nel senso che chi gestisce quelle grandi produzioni raramente riesce a far funzionare bene la filiera di cui si parlava prima ma non è una filiera che poi porta sostenibilità e alimentare al territorio potrebbe portare ricchezza potrebbe portare ricchezza cioè contribuiscono a grande fiera internazionale prendo un reddito e poi mi compro il cibo
Ma anche questo modello no no ben chiaro perché sarebbe veramente interessante studiarlo ma anche questo modello in Africa non non prende piede non c'è da noi le agricoltore non produce per la sua famiglia
Produce per i mercati
Punto ha un reddito e poi va a far la spesa come me all'Esselunga o la coppa secondo di quella che ha vicino quella che gli piace di più in Africa sostanzialmente ancora il modello dell'auto sussistenza
Altre domande grazie sempre anche per la concessione
Sì c'erano sì sì c'erano del per dovete AN alzarvi
Poi c'è la signora dopo
A cosa velocissima rete sentendo Umberto non lavoriamo molto stretto contatto per cui ci colleghiamo spesso in maniera quasi automatica comunque
Sì quello che rilevava Luigi in questi giorni l'abbiamo visto una pendenza evidentissima a una crescita dei progetti di ed è risposta emergenziale immediata
Cioè progetti che vanno dai tre mesi agli otto mesi massimo un anno
E su questo ovviamente ci ricolleghiamo quello che si diceva prima sul all'idea del programma c'è che la cooperazione allo sviluppo dovrebbe avere un'idea di programma più che di risposta immediata anche se la risposta immediata è assolutamente necessaria però per il problema della sicurezza alimentare se non fai un programma nuovi soldi
Poi fornire il cibo per rispondere all'emergenza ma per risolvere il problema alla sicurezza alimentare dei fare dei programmi di sviluppo delle filiere di produzione delle filiere distributive adeguato che richiede degli anni quindi questa contraddizione è quella in cui ci troviamo perché la crescita di progetti emergenziali ci pone questo dilemma di don poter mai pensare a una visione di sviluppo quindi forse cooperazione allo sviluppo delle diventa dovrebbe diventare cooperazione all'emergenza
Ma l'idea che si debba superare perché il concetto di Nexus questo quello di superare l'emergenza un po'si perde per cui questa contraddizione rimane e CP pone un grosso problema di dialogare con i decisori
Per riportare un po'quell'allocazione dei fondi a una logica che non sia quella del appunto della risposta immediata ma che ci dia un respiro per poter risolvere il problema altrimenti saremo costretti sempre in questo lutto
Che è necessario ma non è risolutivo grazie grazie sentirei
Anche l'altra prego
In più bassa
Buongiorno a tutti sono sabato di lavoro per la sede di copie grazie mille anch'io ci tengo a ringraziare per interventi molto interessanti e ricchi e necessari
Faccio una domanda che
Che non si è fatta ancora che riprende quello che si è detto del diciamo l'agenda dell'Unione Europea
Che abbiamo visto cambiare almeno noi ci interroghiamo molto perché quei fondi non li abbiamo ancora visti a livello Paese effettivamente in pura operazione io mi chiedo anche se questa Joan questo Joan programmi non sia
Non stiano allentando anche la d'erogazione dei fondi europei proprio quelli europei
Sia invece vista l'agenda di localizzazione perché hanno accelerato molto la revisione delle road mappa per la società civile hanno lanciato i bandi si assume lei ha quindi come gli altri finanziatori istituzionali su quello si sono mossi molto
Io una domanda
Per penso sia De Fraia che corsi ed è e a riguarda la policy for coscienze ovvero vorrei sapere se global che i tuoi
Fare un tuffo il green dirle sono effettivamente quella coerenza delle politiche che cercavamo e quindi la fine del paradigma nord-sud perché effettivamente siamo tutti insieme e quello che succede lì e qui ci impatta
European divano Endesa sono stati fatti su Global Tech coi questo onestamente anche lavora una cooperazione da vent'anni mi ha molto colpito
E oppure sono fondi tolti alla cooperazione internazionali
Grazie a lei rassicuro anche il dottor zuppiera può io una domanda per lei perché siccome l'abbiamo lasciato nell'etere età ovviamente
E lontano dagli occhi comunque arriviamo anche D'Alema
Prego grazie
Allora metto una condivido più che altro una riflessione cioè effettivamente la complessità degli strumenti Rutelli richiede una uno scrutinio molto costante
La genesi del programma europeo adesso si chiama Global Europe chiamiamo indichi tra ci siamo intesi
Concordo Europa provo offrire un presidio abbastanza regolare
Ti questa materia
Rispetto alla domanda sulla policy
Cui Renzi bene Mentor informativo per quello che riguarda nostro paese perché è sempre bene
Capire cosa facciamo come Italia in un lungo percorso governato dall'allora niente cioè il ministero per la transizione ecologica siamo arrivati in una fase di pre-adozione di un piano italiano per la coerenza delle politiche
Che nasce da una collaborazione che intreccia Unione Europea gli omicidi
Ed è testimonianza di come sia Complesso rendere e tradurre operativamente Ranuccio di coerenza delle politiche perché per dirne una
Prevede questo piano la costituzione all'interno di ogni ministero di unità per la coerenza delle politiche prevede
La costituzione di tavoli di lavoro per l'analisi in fase ascendente e discendente delle politiche insomma
Abbiamo con l'evidenza per tradurre operativamente questa importante agenda bisogna anche mettersi
Al di buon grado fare degli investimenti
Il quadro europeo seconde va in una direzione opposta nel senso che non abbiamo ricevuto come concordo Europa dei segnali che indica una certa
Riduzione dell'investimento della Commissione europea
Degli aspetti formali dell'agenda per la coerenza delle politiche Chan parole povere segnalato come gli uffici che una volta gestivano questa agenda sono stati asciugati e ridotto il questore un bond segnale
Che quindi le le politiche che lei metteva insieme partendo dalla Global Katie quei sì una buona indicazione di coerenza delle politiche o dei dubbi i miei dubbi sono alimentati anche da un'altra riflessione
Ovvero se andiamo a guardare
Se andiamo a guardare la lettera di chi dice di no destruttura della commissaria per lo sviluppo Urpilainen
C'è un passaggio vetri cito a memoria cioè il compito dell'Urpilainen e quindi adesso fra l'altro non si chiama neanche più di G. cooperazione si chiama impaccio ai partenariati dello sviluppo
E quella uno dei compiti è quello di proiettarla limita al livello internazionale la la la il modello europeo anche qui faccio un'altra Uccio da un po'
Un po'un po'azzardata quindi conclusione è che paradossalmente la coerenza che possiamo vedere potrebbe essere una coerenza legata a un'idea di modello europeo che vogliamo esportare verso gli altri
E chiaramente questo non è il tipo di coerenza che abbiamo in mente perché poi anche qui Peskov poi quello che ha fatto di europea quando della tassonomia dell'investendo intimisti mente ambientali
C'è infine il nucleare sommati sì insomma probabilmente abbiamo leader sì ad investimenti ambientali sia di coerenza che non è esattamente
Quella che ci ha spinti a
Rapidissimo provo a rispondere in trame le domande ma veramente con due frasi il tema secondo me delle politiche agricole europea e che ovviamente dopo una fase diciamo di di di intensificazione l'Europa e di supporto ai prezzi e quant'altro negli ultimi anni ha optato per la sostenibilità in declinata in diversi modi non entro nel merito
Insomma è qua c'è un tema importante sostenibilità vuol dire riduzione dell'intensificazione
Riduzione dell'intensificazione vuol dire di fatto minore produzione interna e maggiore dipendenza dal dai mercati in un qualche modo l'Europa un pochino chiuso gli occhi su questo tema dicendo ma va be cioè prodotti in giro costa pure meno io mi posso permettere banalizzo un po'una politica di grande di maggiore soste distinta sulla sostenibilità in casa mia
Che può avere anche un senso assolutamente però un po'dice ribadisco chiudendo l'occhio su quello che succedeva altrove e sulle diciamo come dire gli standard di produzione fuori dai confini europei
Andando poi a dipendere molto qual è il problema secondo me che in termini generali
L'Europa oggi si sta un po'riguardando su questi temi su vari temi pensate al tema energetico tanto per citarne uno che sicuramente oggi ha un impatto molto superiore da noi che non altri e in qualche modo io credo che la coerenza di queste politiche dovrebbe veramente coinvolgere un un meccanismo scusate questo termine bruttissimo win-win cioè in certo qual modo se si producesse di più e meglio in Africa
Sarebbe un vantaggio per l'Europa perché potrebbe importare ed esportare in modo un pochino più paritario
E con un vantaggio complessivo di sistema questa però è una mia opinione quindi in qualche modo allentare da un lato rafforzare dall'alto
Ultimissima considerazione rispetto alla domanda su cosa sull'emergenza e sviluppo
Del temo che il il il la dicotomia tra i due termini vada affievolendosi cioè e confessa a un certo punto lo sviluppo lo sviluppo viva di emergenze le emergenze vive di di di Ivano di sviluppo non so come dire cioè
Temo che questi due argomenti vadano un po'di pari passo mi chiedo se questo attorno proprio all'inizio del se
Oggi diciamo i programmi di sviluppo sono poco in mano al mondo delle organizzazioni non governative sono spesso in mano a FAO IFAD e cose di questo tipo
è forse arrivato il momento di dare spazio al mondo della MG anche sui programmi
Questo forse è una domanda e non sostenute sono sono io a dover rispondere però mi viene da pensare
Che se questo fosse il nuovo paradigma chiaramente bisogna DC si diceva all'inizio le ONG devono aver le spalle piuttosto larghe forse a quel punto
L'emergenza viene gestita all'interno di un framework di sviluppo
Non so se ho risposto ma mi viene da dare questa che porta una provocazione magari però
Grazie no mi sembra un'annotazione che assolutamente merita di essere raccolta anche perché per esempio amanti personalmente è capitato di partecipare a incontri o convegni
Di me altri tipi di organizzazione però nell'area non profit in generale italiana
Dove per effetto di una riforma fatta nel nostro Paese poi ancora solo parzialmente attuata
Si parla moltissimo di coprogettazione e quindi c'è sottotraccia l'idea anche se
Non compiutamente attuata di fare emergere il protagonismo delle organizzazioni
Laddove invece nella gran parte dei casi in Italia il terzo settore in generale e abbastanza a ruota
Del pubblico del decisioni delle autorità pubbliche
E a maggior ragione diciamo che poi che il te il settore della cooperazione internazionale ancor più strettamente collegato al alle realtà internazionali che si che cioè si pone questa questione c'era chiaramente andrà trovato
Un punto di caduta di equilibrio ma sicuramente
Il la questione di un maggior protagonismo degli attori cioè di quelli che poi dal basso
Sono protagonisti delle iniziative di resilienza di sviluppo tra ad un tema che politicamente perché poi insomma aveva giocato sul piano politico ecco magari io su questa cosa
Chiamerei un attimo
Ha la parola al dottor zuppi se con noia con le ci può fare una una battuta su questo
Cioè è possibile immaginare una cooperazione internazionale che in qualche misura sia più protagonista pene e meno e meno non non dico succube ma insomma sulla sulla scia
Delle grandi decisioni dei grandi trend anche perché altrimenti finisce a fare emergere in sa come stiamo vedendo laddove mi sembra di capire da questo convegno che c'è una forte richiesta di tornare a fare programmazione di fare Aiuti sta Progetti che durino otto dieci anni abbiamo sentito quindi un modo può esser quello no
Per i grazie se posso sempre schematicamente
Anche collegandomi ad alcune domande precedenti c'è la questione politica soprattutto no lo dimostrano alcuni fatti uno tornando alla alla prima domanda che mi sembra molto
Perché neanche sugli altri Paesi Cina gli aiuti ufficiali da né e cinesi non sono regolamentati dalla glossario dai protocolli dell'OCSE secondo le stime dell'OCSE nel due mila venti la Cina dorato perché la Cina e al contempo donatore e beneficiario anche questo stato sibilo presso il gruppo della Banca mondiale
è stata pari a Canada quali cinque miliardi in realtà la la Cina fornisce una quantità molto maggiori di finanziamenti allo sviluppo sotto forma di questi flussi finanziari combinati componenti al dono gioco prende agevolate non agevolato con le quattro banche di Stato
Però la politicamente la Cina rivendicato da sempre il fatto che non fa cooperazione allo sviluppo fa cooperazione sul Sud
E l'importanza non solo in Asia in America latina in Africa dunque della presenza cinese nel eh
E così rilevante da questo punto di vista sono importanti le dichiarazioni del POR un'sulla cooperazione Cina Africa che si tiene regolarmente presente giù proprio questa critica al modello occidentale
E la il dato politico interessante era uno è che noi riscontriamo in base ai dati che i Paesi occidentali fanno più cooperazione e la fanno di più
In settori infrastrutturali dove è più presente la Cina per i diciamo c'è un'esigenza di compensare reagire e questo è un aspetto importante
L'Unione Europea altrettanto prima di venire alla far domanda è è una dimensione politica molto importante
Il nuovo corso solo per segnalare un punto il nuovo corso della cooperazione europea prevede che ci siano per ogni Paese
Per le regioni e per i temi principali questa programmazione pluriannuale al all'interno dell'indie no del della linea finanziaria per il vicinato e la cooperazione allo sviluppo e questo a implica che che neri questi due interventi di queste strategie qual è uno spazio di partecipazione politica per esempio in primis dovrebbe essere quella del Parlamento europeo il Parlamento europeo al riguardo non ha un potere diverso ma solo di osservazione è partito da ottobre due mila ventuno tra ottobre due mila ventuno dicembre due mila ventuno sono arrivati su richiesta pressante del Parlamento europeo oltre centoventi i documenti della Commissione europea
Ognuno come chiaro perché poi piani Pro pluriannuale si traducono nel piano annuale che l'esecutivo e oltre e quindi cento documenti strategici nazionali tematici e regionali che il Parlamento europeo avrebbe dovuto leggere
Reagire nel giro di poche settimane qui diciamo c'è un po'problema poi
Anche di raccordo
E qui la disintermediazione politica di distalmente ruolo di ciascuno che che deve avere c'è un problema l'Unione europea si è data questo nuovo programma guardate per esempio ho iniziato a vedere la differenza che c'è tra strategia nazionale perché lì l'ownership priorità erano qui c'è un Paese che definisce delle priorità
La l'Unione europea col indichi definisce le sue priorità in tre ambiti dovrebbero tradurre la strategia di sviluppo sostenibile comune se voi andate a vedere
Il da i documenti che sono cominciati appunto a ottobre scorso della Consiglio europeo troverete sempre presente marcato
Il tema delle migrazioni
Che troverete quasi mai
Nei Paesi partner
Africani che dovrebbero ispirare le politiche nazionali che ne parlano solamente in termini di valorizzazione dei migranti all'estero o migrazione intra regionale mentre la strategia nazionale la sabbia del europea come sappiamo accettata
Beh diciamo è un aspetto importante è una cosa le il lo spazio della anche emergenza sviluppo e un altro ambito diciamo che che riflette una dimensione politica ai decisori politici sono interessati a riscontri nei termini del ciclo elettorale
Destra o sinistra troppo spesso nei tanti anni che segue la cooperazione allo sviluppo troppo spesso il decisore politico interessante a verificare i risultati
Da ottenere nel ciclo elettorale che non è il ciclo dello sviluppo
Se non è un dice e questo lo ritroviamo a si parlava di sicurezza alimentare e cioè le l'evoluzione per cui da costola ufficio della FAO vuol Food Programme diventato organismo molto finanziato dagli Stati Uniti si imprime che ebbero un ruolo decisivo in questo inizio crescita del ruolo evidenzia il fatto che l'emergenza manca in termini diciamo elettorali perché si può dimostrare che si è fatto qualcosa allo stesso tempo la coperta epoca lo diceva Luca De Fraia c'è il tema di fondo della coerenza delle politiche che qui o ritardi
Se noi andiamo a prendere il Paese spazi realtà che non lo Yemen trattanti noi abbiamo dei dei dati che sono impressionanti rispetto a come la stessa emergenza al centro dell'attenzione è sottofinanziata
E il programma sull'istruzione nello Yemen riceve meno di un terzo del finanziamento previsto per l'anno scorso e quest'anno nonostante crisi pandemia perché la coperta è corta e quindi il trattamento politica trattamento differenziato tra attenzione doverosa
Doverosa ai richiedenti asilo rifugiati Ucraini e la realtà dei strutturale di lungo periodo che di sviluppo e al contempo di emergenza o di altre realtà c'è spazio per un coinvolgimento diverso la programmazione la gruppo programmazione quelle fondamentali e in quello spazio penso che ci sia e in questo senso saluto come potenzialmente potenzialmente perché novità il importante il fatto che sia stato rilanciato il piano
Della localizzazione degli al TG se a livello internazionale con la Locat Rent distrutti Allianz l'alleanza a cui aderiscono dovrebbero dare il sistema delle Nazioni Unite ma o organizzazioni della società civile
Enti dei territori settore curato pubblico che dovrebbe partire da dalla centralità delle idee l'innovazione per tornare a quel punto iniziale in cui si parlava dei paesi e dei territori in quei Paesi parte della cooperazione italiana non dall'Italia in cui costruire alleanze con enti omologhi enti del territorio sfide comuni Ambiente e lavoro
Salute in cui costruire alleanze che diventino protagonisti per la quindi protagoniste di una coprogettazione all'interno di una coprogrammazione per il futuro e la cooperazione bilaterale e multilaterale e in questo non dimentichiamoci che se cerchiamo innovazione creatività viviamo nell'epoca della storia umana in cui per la prima volta abbiamo un numero non solo lo sappiamo di giovani che sono soprattutto nel sud del mondo
Ma anche di giovani qualificati di laureati e non che vengono a studiare
In Europa ma che studiano con tutte le difficoltà e i limiti del sistema universitario nei pressi di Africa America Latina se solo per dire l'Italia cento università
Un Paese come il Vietnam che non ha che non è la Cina ne ha oltre duecento
C'è un è i numeri ci dicono che c'è una prospettiva di cambiamento di sviluppo che deve essere anzitutto incarnata nel di fronte ai tremori del tempo delle grandi crisi nella sguardo positivo verso il futuro che hanno sopra
Poi su
Grazie grazie molte
Allora direi che abbiamo messo abbastanza carne al fuoco
Darei la parola al presidente Ceravolo per provare a tirare le fila ovviamente come si era detto all'inizio non abbiamo soluzioni
Attirare non sei la non ci provo prodiane anche anzi
Ringrazio innanzitutto tutti voi tutti i relatori perché per gli spunti che ci avete dato io dicevo all'inizio che il convegno di oggi nasce da strategia di copie chiaro appunto il futuro prossimo
E dimostra ancora di più che per quanto non abbia fatto un lavoro sicuramente importante per noi faticoso
Abbiamo ancora tante altre cose tante cose da rivedere tante cose da fare e quindi certamente i vostri stimoli centrano moltissimo a ripetere queste prospettive sono uscite tantissime cose estremamente importante nel
Diciamo proprio velocissimamente
Il nostro bel attori insistevano molto sul fatto che quella che cioè noi ancora oggi prendiamo fondi di fondi pubblici da quello che si chiama in Italia aiuto pubblico allo sviluppo e in inglese offesa al delle norme assistenza
Cioè però
E sempre meno la parte di sviluppo e sempre più da parte di emergenza
Ora noi fortunatamente uno redazione come Coppi ma non non da ieri ma ma ormai non adatta sempre praticamente
Ha capito che bisognava entrare nei progetti d'emergenza mettendo fin dall'inizio subito una tendenza ai sedici lo sviluppo cioè cercare di passare quello che poi poi diventato il Nexus poi diventata la post-emergenza prestata chiamate molte ma incrociato estremamente semplice fin dall'inizio mentre stare sei già in fase di emergenza
Pensare già a quello che sarà dunque cercare di uscire da questa situazione di emergenza
E qui il vantaggio
Che hanno appunto quali quelli come noi che operano sul terreno e che questa cosa la vedono quotidianamente cioè ce l'hanno estremamente presenze non non è una discussione teorica
E è la è la vita gravitanti di tutti i giorni passare bisogna certamente renderla sempre più integrata all'interno di programmi quindi non come come è stato ideato il dato giustamente non il progettino di sei mesi un anno che finisce lì senza nessuna prospettiva che non
Quindi non solo da una prospettiva ma non è che ne sull'efficacia sappiamo già a priori che quello si tradurrà un intervento quindi un impatto minimo è assolutamente trascurabile
Perché l'impatto sia
Sì è vero sia reale se misurabile bisogna che si è visto in una prospettiva di programma e di programma pluriennale questo certamente una cosa che circondava Ridolfi e che è uscito in diversi altri interventi che estremamente importante
Quindi un programma pluriennale e un programma multi attore perché in effetti oggi noi oggi come oggi noi diciamo insomma con le sole come come corpi è un agente che cerca di fare nel modo migliore possibile
Programmi idee concetti di sviluppo che altre hanno sviluppato
Noi siamo soltanto degli attori nel processo di sviluppo ma non siamo dei dei decisori quando invece l'esperienza che abbiamo ci porterebbe a essere in condizioni in grado di dare un contributo che va certamente oltre
Al di là di Freddie fuori di quello che la semplicissimo manualità
Queste posizioni ci sono però questo è una parte
Il discorso che nella narrativa della cooperazione così come è stata fatta non è entrata per premette Marco Zuppi direbbe non è politicamente questo sa dire redditizia lasciandone interessante regola spendibile molto a livello politico però sull'efficacia efficace dell'aiuto su su quello quell'altro che sarebbe importante come abbiamo visto abbiamo vediamo sentito
E ci sono tante cooperazione diverse non solo per le modalità di approccio di fidanzamento più o meno finanziario più o meno operative ma anche ci sono delle delle delle modalità chi approccia di cooperazione che che non sono che già a priori sappiamo che non sono efficaci l'ultimo intervento appunto di Marco Zuppi
Questo concetto nonché la che la cooperazione posso servire a diminuire l'immigrazione Pardo mezzo immigrazione clandestina aiutiamoli a casa cioè cerchiamo soltanto nove politica dei Paesi riceventi
Non c'erano proprio e soprattutto non ce l'hanno
Perché è ampiamente dimostrato che non è utile che non che non serve cioè che la la la la politica la cooperazione allo sviluppo non è lo strumento giusto per combattere l'immigrazione clandestina sono altri strumenti
L'intervento sociale ma non è la cooperazione
Era proprio lo strumento sbagliato così come pure l'intervento dottoressa Ferrari
Per certo il probabilmente gran parte di quelli che sono gli strumenti agricoli abbandonati perché sono lì abbandonati ma perché che erano aiuto negato chiedete
La aiuto cioè che erano facevano parte di un pacchetto in cui il Paese
Certo prendeva accerto cento milioni dal donatore mettiamo che fosse l'Italia di questi cento milioni per ottanta dovevano essere trattori FIAT dovrà essere comprati d'Italia Matera Lecce Cerrito qualora necessariamente rientrare in Italia
Trama utilizzando
Materiale attrezzature eccetera comprate in Italia dopodiché non erano andate al Paese chi se ne frega cioè dopo di che da lattine vera era quella di restare appunto ad arrugginire
Eh sì anche nel campo cioè anche anche l'aiuto legato richiedente
è una forma di aiuto poi perché che non serve certo rientra certamente nei cento miliardi di dollari perché di cui parlava prima
Luca ma non è certamente utile dal punto di vista dello sviluppo termino velocemente anch'io dicendo che tutto sommato
Sto pensando che non aveva torto ancora sessanta anni fa il nostro fondatore Padre Barbieri
Che introdusse allora sessanta anni fa un concetto che per il mille centosessantuno Santo dov'era assolutamente rivoluzionario cioè il concetto di cooperazione operare insieme in quegli anni il il paradigma era che il bianco va a ad aiutare il povero africano sottosviluppato culturalmente tecnicamente eccetera riporta gli strumenti culturali Terni ricetta perché possano svilupparsi era era da era un concetto dall'alto in basso
Lui appunto in modo direi rivoluzionario ha introdotto il concetto di operare insieme ecco se al di là delle tante cooperazioni sì riacquisì stanchissimo relative riprendesse in mano questo concetto di operare assieme sia a livello a livello di di il DDT Progetto di paese di il territorio di comunità in cui la resilienza del costruì la resilienza vuol dire farlo assieme per per arrivare a un concetto di di risposta basata sulle capacità della comunità stessa di di reagire questo concetto di resilienza
è fondamentale per costruire una cooperazione dal basso ma sia appunto operare insieme non solo a livello di comunità con cui operiamo un operare assieme anche con gli altri attori di sviluppo perché ripeto entrare in ordine dimensione multifattoriale dello sviluppo e non soltanto di politiche che rispondendo ad altre logiche fanno certe strategie e poi Porcari attori come noi che devono per cercare di rimediare anche Rory culturali strategici che altri hanno fatto prospettive quindi ne abbiamo ne abbiamo tantissime abbiamo tantissimo di lavoro preparatevi per il prossimo convegno
E grazie a tutti voi grazie per la pazienza
Grazie a Claudio Ceravolo
Ovviamente non mi resta che ringraziare i nostri relatori il pubblico tutti voi per la pazienza con cui ci avete seguiti e anche il pubblico che fedelmente abbastanza fedelmente CIA sì c'erano compagnia atto in streaming
Grazie e buona giornata e buon futuro tutti