"Dove va la Repubblica" presentazione del libro di Giorgio Napolitano (Rizzoli)

Signor presidente della Repubblica signor presidente della Camera signore e signori quello che presentiamo stasera e un libro che ne contiene tre perché è un libro di storia istituzionale
è un libro di storia politica e poi è un saggio sul che fare sul che fare
E tutti assieme questi tre pezzi con un compongono un quadro straordinario e dolente poi dirò perché straordinario e perché i dolenti
Di quelli che sono stati forse due anni più lunghi della storia della nostra
Repubblica
è una storia istituzionale perché nella repubblica dei partiti quella che è stata una fase terminali di una certa concerto che rivedo è stata guidata direttamente dal popolo
Attraverso i due referendum elettorale del mille novecentonovantuno del mille novecento novantadue che hanno dato per costituire l'indirizzo politico costituzionale
Un indennizzo politico costituzionale in cui si scrivono con una autonomia inedita i governi presieduti da Giuliano Amato e da Carlo Azeglio Ciampi
E secondo punto di questa di questa peculiarità in questi due anni e che garante in prima persona di questo indirizzo politico costituzionale è stato il Presidente della Repubblica il Presidente della Repubblica che però non ha voluto essere solo ma chiesto il costante ausilio usiamo questa parola
Del presidente della Camera e del presidente del senato si è costituita una Tridente che ha retto con coerenza visibile
Questi questi
E poi c'è stato un altro punto che fanno la straordinaria che fa la straordinarietà di questo concorre a fare la straordinarietà di questo periodo cioè il fatto di un Parlamento uso questa espressione volgare è stato usato da un attore politico ma dall'uso
L'uso così con con consapevolezza un Parlamento che si suicida
Un Parlamento che si suicidano però con loro con lucida consapevolezza di rendere così l'ultimo servigio
Al paese si suicida con una legge elettorale e deputati senatori sapevano bene che avrebbe segnato la fine politica della maggior parte di essi
Sì
Suicide chiamiamo luce al continuiamo lo stress ad usare questa brutta espressione con la riforma dell'articolo sessantotto della Costituzione cioè con la riforma di quelle Istituto di immunità
Parlamentare che in fondo costituisce la la peculiarità di tutti i parlamenti e prima ancora di andare in soci emessi ad una riforma costituzionale affronta una riforma regolamentare ecco le questioni di immunità vengono portate a voto segreto e poi così nel nel frattempo e un Parlamento che intuisce che e la stessa rappresentanza politica in crisi e attraverso la legge sull'elezione diretta dei sindaci introduce un nuovo tipo di rappresentanza politica dire ecco questo
La storia istituzionale per sommi Casati di questo parlamento dell'undicesimo legislatura papà dice
In questo libro e Politano con
Vivacità di cronista e con responsabilità di protagonista la tracce molto bene una storia politico una lite storia politico-sociale
E la crisi di un certo modo di essere della forma partito proprio in quel Paese che ne aveva visto la più alta
Esaltazione che nei libri mondiali di scienza politica veniva citato come luogo di massima espressione della forma politica
è
In questa storia politica si iscrive
La storia della fino almeno dall'inizio della fine
Dello Stato padrone dello Stato dello Stato imprenditore la la mutazione della forma giuridica degli enti imprenditoriale di stato iniziato sotto il governo Amato lei privatizzazioni
Che sono state concretamente fatte sotto il governo Ciampi dicono queste non sono solo fatti economici sono fatti istituzionali perché toccano in profondità quello che è stata l'essenza politica la costituzione materiale chiamiamolo
Della Repubblica e
Il ripensamento
Non dico ripetere ridimensionamento perché anche questa espressione che non amo ma un ripensamento sullo Stato sociale con le quattro famose tele che del governo Amato su sanità previdenza pubblica amministrazione le le ancora il procedibili il il provvedimento lo Cassese Cassese Ciampi sulla sulla ancora sulla profonda riforma dei procedimenti della pubblica amministrazione
Ma anche una stagione di passione di pace sociale
E di
E dire un risanamento finanziario quella pace sociale raggiunta attraverso i grandi accordi con le forze sociali del mille novecentonovantadue del mille novecento
Novantatré e il risanamento finanziario che e viene valutato da tutti i mercati
Mondiali comunque ritorno dell'Italia sulla strada virtuosa non solo delle convergenze di Maastricht ma anche dalla convenienza degli investimenti
Accanto a questi due libri di storia di storia istituzionale di storia politico-sociale sì
Poi giusta pone un saggio sul che su che fare qui come mille il Giorgio Napolitano garante Giorgio Napolitano delle istituzioni
Diventa il Giorgio Napolitano oppositore costruttivo
Che
E qui lì
Lui ha parole a parole che certo sono dure rispetto all'attuale situazione sono le parole di chi vede che il confronto democratico si era fatto sicuro dopo i due anni mille novecentonovantadue novantaquattro ed ora non è più
Non è più sicuro
Sì ecco
Vede che e il novantadue novantaquattro è stato un periodo di liberalizzazione e adesso vedi il ritardo nel privatizzazione vede il rinvio nelle riforme della pubblica
Amministrazione
Come al solito Obiettivo attento al dato positivo del ricambio ma protesta contro quello che è un esito è elettorale vittorioso ma non è certo un mandato a prevaricare
Come dice testualmente
Vede la rottura delle garanzie ecco c'è una pagina la pagina centosessanta in cui descrive la cura minuziosa con cui lui e Giovanni Spadolini scelsero
Qui i nomi
Per la RAI ci sono dizionario Centi di verità e di sincerità accenti di verità e di sincerità che stanno più grave l'offesa non lo scambio di nomi di persone e di cose
Tutto come si sul dire in Italia sia giusta ma l'offesa al momento di garanzia che si era realizzato con le due quelle due presidenze perché qui si è rotto
Per la fine Giorgio Napolitano dice
Dice la formula dice la formula che si è
Arrivato un po'al trionfo della politica no del della politica della norma politica una rotazione
Metto molto meccanica senza selezione tecniche di conduzione aziendale di di persuasione pubblicitarie ecco e non quest'analisi questa analisi dura condotta sino sino alle ultime conseguenze non li fa dimenticate
Come dire il mestiere della politica non è
La fine della politica
Il Tessitore ricomincia e quindi le forze in campo sono queste e allora bisogna cominciare che cominciare e ricominciare
Proprio dalle istituzioni dalla riforma istituzionale laddove sono più possibili più più più accettabili intese generali insomma la politica ricomincia anche dalla no politica mi pare di di di sentire un poco il finale di un di un libro che ci Fuccaro quando eravamo giovani quello Diario di un curato di campagna quando dice
Vista la frase finale tutto è grazia di Berna noi ecco tutto politica alla fine perché i nella politica credibile ecco e questo è il libro così come come colletto
Esso complessivamente e la vicenda straordinaria
Di una classe dirigente che vede i fattori di una rapida fine di un di una fase storica
Ma non perde la testa e lotta ed è in vita come dice Napolitano il processi di disgregazione istituzionale incontrollabili
E mentre guidava transizione mentre evitarla
Disgregazione tuttavia governa e riporta l'Italia
All'onore internazionale
Avevo detto che oltre a questa vicenda straordinario anche con la vicenda dolente
Ed è la vicenda dolente soprattutto quella di un Breve
Di un breve Parlamento in cui storie personali e una storia istituzionale si intreccia in un connubio di alto dramma
Politico
Essi che
Cioè a pagina ventisei quando
Ricordo di un episodio tragico il suicidio di un deputato e c'è una frase di Giorgio Napolitano dice
Aperti forse che in quel momento avrei dovuto quel giorno dire forse qualcosa di più
Ecco
Concludo se Giorgio Napolitano mi avesse detto a chi soprattutto è dedicato il suo libro io credo che sia dedicato ai deputati e i senatori dell'undicesima legislatura repubblicana
Bene noi abbiamo dei tempi estremamente contingentati lo dico soprattutto dal primo oratore che il presidente dell'Antitrust e quindi capisce che le concentrazioni sono sempre pericolose e quindi do la parola a Giuliano Amato
Sì attribuisce
Signor presidente
Il libro intitolato a mio avviso giustamente con la parola una transizione è una parola che è stata usata spessissimo in Italia il significato prevalentemente ideologico
E che questa volta assume un significato concretamente percettibile da chicchessia in termini storico storico istituzionale
Transizione si può correttamente definire quella fase nella quale rotto si un equilibrio istituzionale e politico
Ci sono tendenze innovative che vanno alla ricerca di un dopo che ancora indefinito
Transizione implica in quanto tale un prima di cui si è certi da cui ci si sta distaccando e un dopo verso il quale si fa senza conosce tipico perciò delle transizioni ingenerare tendenze che a volte sono distorsioni
Chi a volte sono degli ammessi di cui e auspicabile che il dopo si liberi
A volte sono il recupero di ortodossi che in prima aveva cancellato e di cui è auspicabile che il dopo sia capace di consolidare la presenza
Dico queste cose perché due tra i profili che più mi hanno colpito del libro equilibrati Simoni scritto con una cura anche all'armonia delle parole intuitivi
Tra i profili che più mi hanno colpito due in particolare non contingenti mi sono sembrati importanti
In qualche modo contraddittori l'uno rispetto all'altro perché il primo riguarda per l'appunto una devianza che dopo dovrebbe riassorbire
Il secondo riguarda una ritrovata ortodossia che dopo dovrebbe consolidare la devianza e quella di cui e può stupire che lo abbia fatto Napolitano i quasi verrebbe la pena di chiedergli perché il primo capitolo riguarda proprio la questione giudiziaria la questione morale
Che lui tratta con grandissimo equilibrio segnalando allo stesso tempo i compari preoccupazione direi tanto la vastità del fenomeno di corruzione che le indagini giudiziarie misero in evidenza
Quanto di le possibili devianze che quelle investigazioni giudiziarie mettevano in in evidenza
Ne parla con preoccupazione cita Gustavo Zagrebelsky parla dei rischi che ne possono uscire
Si domanda come ci siamo domandati in tantissime
Forzature procedurali in un'occasione del genere storicamente necessitate forse secondo il giudizio che in genere sita della giustizia politica quando pone rimedio dei mali reali
Non possano poi permanendo innescare dei circoli viziosi che generano poi pericolose ritorsioni politiche a danno dell'autonomia dell'ordine giudiziario
è una riflessione fondamentale questo a mio avviso che pone in evidenza un problema ventotto
E guardate aldilà se mi è permesso di interpretare autonomamente assumendone la responsabilità
Una parte del senso per la preoccupazione che qui Napolitano dispone al di là della della questione dell'uso della carcerazione preventiva su cui tanto si è detto sembra che in termini istituzionali
Il rischio maggiore di distorsione della funzione giudiziaria possa essere quello che poi fondamentalmente va a carico del senso prezioso della obbligatorietà dell'azione penale
La quale sta a significare che data una notitia criminis tour su quella notitia criminis devi agire non può i noleggi e questo tuo dovere è segnato nel presupposto e nei confini dai fatti ai quali la notitia criminis si si riferisce
Ove invece tu o inizi una investigazione allo scopo di trovarla la notitia criminis attraverso una ricognizione a vasto raggio sulla complessivo pluriennale attività di un ente di un organo di un soggetto
è possibile che a questo punto tout-court stia comprensibilmente perché ci sono tanti antefatti che spiegano questo i reati associativi i reati a dimensione ambientale e tuttavia
Alla fine è possibile che il tuo potere venga spostato rispetto ai suoi argini originari e possibile che tu stesso sia indotto in totale buona fede ad andare al di là
Appunto di quel principio che giustamente oggi anche in passato
L'ordine giudiziario ha difeso cioè quello della obbligatorietà dell'azione penale che per natura costituzionale implica la notitia criminis come premessa della azioni giudiziarie
In quanto questo accadrà
In quanto questo H sono certo di avere il no di Bertone di questo mi fa pensare che è possibile che come in altre occasioni si possano essere in disaccordo anche su questo ma se
E possibile poiché un un non riassorbimento
Di una espansione che al limite la necessità storica può aver giustificato in un momento tanto determini dei contro Effetti
Di cui si vedono i segnali che portano al conflitto permanente tra la politica e la giustizia e che tentazioni
Di limitazione della autonomia nell'ordine giudiziario
Vengano poi ad essere se non giustificati in qualche modo legittimate all'interno ripeto del circolo vizioso questo è un punto fondamentale che io forse l'ho interpretato sicuramente in modo libero ma che è presente nel libro di Napolitano il secondo punto che volevo segnalare
Per converso
La la ortodossia costituzionale ritrovata attraverso la transizione che il il dopo dovrebbe consolidare Napolitano versi lo segnala a pagina quarantasette io
Devo essergli grato per la serenità con cui lui presidente alla che della Camera allora quando
C'erano molti voti di fiducia che il governo cipiglio
A pagina centoquarantasette parla di una evoluzione tra il novantadue novantatré che porta un concentrarsi di funzioni di autentico indirizzo politico in sede parlamentare di liberandosi il Parlamento tra il PD si apre alle ambiguità della pretesa di definire
Insieme col Governo soluzioni specifiche scelte operative
Ora io sono fermamente convinto che se questo è accaduto in quel periodo ed è accaduto
E accaduto per una regione molto precise
Che per un insieme di ragioni a tutti note i partiti erano rientrati nel loro altri rientrati nel loro alveo in ragione certo della debolezza che in quella particolare fase avevano ha avuto si era reso possibile il recupero di un'autonomia e di un'autonoma responsabilità del governo
Ed è in gruppi parlamentari che aveva sviluppato un potenziale costituzionale in precedenza quasi ignoto nel dettaglio nel concreto
La
La frase che ho letto di Di Giorgio là spiega il fatto che quando le scelte del governo dovevano essere concordate con i partiti della coalizione
Per loro ragioni i partiti concordavano soluzioni di dettaglianti e pretendevano sul dettaglio di poter dare ciascuno il proprio assenso con risultato che tutto si irrigidiva in sede parlamentare quando col mio governo
Cessando di trattare con i partiti
Ma trattammo con gli esponenti dei gruppi parlamentari in ragione del loro ruolo istituzionale stesso
Essi non desideravano definire col Governo i dettagli desideravano che il Governo si assumesse le sue responsabilità e poi la mediazione parlamentare avrebbe provveduto
Alla definizione dei dettagli ora dietro a questo a mio avviso c'era il senso vero della transizione
Transizione che significa allontanarsi da che cosa del ciò di cui gli italiani vollero liberarsi del prima era chiaramente le esorbitanti sì della presenza partitica all'interno del sistema istituzionale
Era chiaramente questo ciò che fin dal primo dei referendum quello sulla preferenza unica l'opinione collettiva aveva detto esercitano troppo potere i partiti cene voliamo riappropria
Ora questa esorbitanza
Fu interpretata da quella legislatura e se mi è consentito dirlo dai governi di questa legislatura in primo luogo dal capo dello Stato di questa legislatura
Come recuperando le radici entra endo istituzionali della autorità degli organi parlamentari e di governo e quando all'inizio della legislatura io
Uscendo dall'ufficio del presidente Scalfaro con la lista dei ministri
Dissi che l'articolo novantadue aveva avuto un'acqua che applicazione significavano esattamente l'inizio di questo processo perché non l'aveva avuta interamente
Ma rispetto ad un passato in cui non l'aveva avuta mai ne aveva avuto qualche ed era iniziato un cambiamento che avrebbe portato poi pochi mesi dopo nella primavera successiva quando il mio governo si trova nella necessità di rimpasti frequenti e successivi
Ad una scelta dei ministeri che era su proposta esclusiva del primo ministro
E con la firma del Capo dello Stato
E questo nel giro di pochi mesi accade questo coglieva il senso della transizione recupero di autore
Autonomia e responsabilità istituzionale senza più vertici con i segretari dei partiti senza più commistioni di ruoli
Senza più procedimenti che col bloccavano la scelta di dettaglio dei partiti
Come presupposto perché il Consiglio dei ministri potesse varare un disegno di legge o le Commissioni parlamentari potessero accogliere le proposte del governo o dei gruppi parlamentari presenti in commissione
Questo probabilmente se la rivolta degli italiani contro quelle esorbitanza è ancora una sua validità dovrebbe essere il tutto ciò che il dopo Conso
Si tratta di vedere se lo farà e non sta a me dirlo
Posso solo dire che è importante essere consapevoli nei passaggi di transizione
D. qual è il senso della transizione perché la storia presenta diversi esempi di transizioni partite con determinate aspettative
Che arrivate importo con un dopo che era a volte molto simile al primato che era totalmente diverso dal dopo che ci si aspettava
Dico soltanto per memoria storica per ricordare il caso più clamoroso forse in questi ultimi secoli di transizione quella che precedette la caduta dell'Ancien Régime in Francia
Nell'ottantanove così come l'ha raccontata in un libro dell'anno scorso molto bello Paolo viola proprio che era la la fine dell'anziano in jeans
Racconta viola in alcune pagine di questo libro che e il il la transizione in Francia contro l'Ancien Régime iniziò per opera dei giudici
I quali sottoposero con continuità ed efficacia a processo i ministri corrotti di sua Maestà
Ed acquistarono una straordinaria in meritata popolarità perché dettero il colpo la picconata avremmo detto noi italiani duecento anni dopo
Prima e più forte all'anziana regina
Percependo che questo stava scalzando la legittimità del potere centrale
Un movimento politico che si chiama o dei federalisti
Cercò di ricostituire progettualmente su basi federali la legittimità del potere in Francia percependo che la legittimità centralistica stava perdendo quota
E nella prima costituzione ebbero i federalisti un ruolo importante la transizione Fini coi giacobini
E con i giacobini caddero realmente o simbolicamente sia le teste dei giudici sia le teste dei federalisti
E questo è un caso di transizione che non è finita come pensavano coloro che l'avviarono e la nostra storia futura ci dirà come finirà la nostra
La parola a Massimo D'Alema che visse quel periodo come presidente del gruppo parlamentare del PDS alla Camera
Ma io credo che dobbiamo essere grati a Giorgio Napolitano per
Un libro che io ho letto innanzitutto come una testimonianza senza nulla togliere coi al valore delle considerazioni
Conclusive
Sulle quali verrò
Ma una testimonianza
Senza alcun dubbio dedicata ai parlamentari
Della undicesima legislatura
Di un passaggio insieme drammatico straordinario per il nostro Paese
Nel quale di fronte alla crisi dei partiti e alla caduta di una classe dirigente
Tuttavia
La Repubblica
Ha saputo trovare la forza
Per garantire il ruolo delle istituzioni
E per governare una transizione
Tanto più impegnativa
In quanto
Transizione democratica
E quindi che ha visto protagonisti
Delle scelte che hanno accompagnato la fine di un sistema
Le donne e gli uomini un ceto politico che con la fine di quel sistema in gran parte lasciava la scena del potere e della politica
Io ritengo che davvero quella che viene chiamata in modo un po'frettoloso diceva che Giorgio Napolitano la Prima Repubblica
Abbia dimostrato nel suo epilogo
Quanto malgrado distorsioni
Malgrado
Complimenti che certamente hanno ne hanno segnato il declino
Tuttavia quella esperienza democratica
Che i partiti imperniata sul ruolo dei partiti e sul ruolo delle istituzioni
Nate
Con la Costituzione repubblicana be'quella esperienza democratica avesse profondamente radicato
Nel Paese
E nella classe dirigente
Una coscienza democratica
E delle istituzioni
Di cui secondo me questo Paese ha dato prova al di là di ogni ragionevole previsione io lo credo non so nella storia di altri paesi diciamo con la storia di una classe dirigente che
Affronta questo passaggio di un Paese
Senza che questo dia luogo
A
Ad un inasprimento dei conflitti
Potendo nello stesso tempo affrontare in una situazione economica e finanziaria così complessa come quella che ha vissuto il nostro Paese
Garantendo la governabilità
Mentre declinava un'intera classe dirigente
Io penso che se noi guardiamo a quel passaggio c'è motivo di pensare che sono a questo Paese ha in sé le risorse non mi riferisco soltanto alla classe politica preferisco a questo Paese
Capacità di tenuta
Una forza della sua coscienza democratica
Che emergono nei momenti più difficili
In forme davvero straordinaria
Penso anche che questo libro ci parli di alcuni degli uomini che sono stati poi protagonisti di questo passaggio protagonisti e garanti
Il Presidente della Repubblica
I presidenti delle Camere
Presidente Spadolini che ricordiamo è che un protagonista di questo libro di quella storia
Voglio dirlo io che sono stato almeno di Giuliano Amato certamente un fiero oppositore
Il Presidente del Consiglio
Che hanno
Retto i governi di questa breve e drammatica legislatura
Al di là dei contenuti del Governo di governo tuttavia segnando sia il governo Amato e poi il mio giudizio in modo più compiuto in condizioni diverse il Governo Ciampi
Certamente quella riconquistata ortodossia costituzionale di cui parlava adesso Giuliano Amato
Né i rapporti fra partiti e istituzioni nei rapporti fra le istituzioni
Né i criteri di attribuzione degli incarichi e delle nomine
Nel rigore delle politiche finanziarie e di bilancio
Insomma qualcosa che vista con gli occhi di Jura
Ci appare come una Minsk mitica età dell'Oro diciamo e cioè
Probabilmente come una parentesi nella quale noi abbiamo vissuto più che la transizione abbiamo cominciato a vivere quel nuovo a cui il Paese aspirava
E che a me oggi appare in gran parte cancellato
Vero quasi i riferimenti polemici senso che io ritengo che per molti aspetti noi siamo tornati ITI molto indietro
Rispetto all'affermarsi di quei criteri nel rapporto tra governo della cosa pubblica
Ruolo dei partiti nel rapporto tra le istituzioni
Che hanno potuto in condizioni particolarissime
Di crisi dei partiti hanno potuto affermarsi nel biennio novantadue novantaquattro
Io credo che
Sia sì ho dovuto questo omaggio lo dico come
Capogruppo di una opposizione e poi via via di una forza che ha partecipato sempre di più con spirito di collaborazione
A questa transizione
Ma di una forza che è stata investita certamente meno di al
Dalla drammaticità di questo passaggio
E debbo dire qui ma mi è capitato anche in altre occasioni del senso di ammirazione verso parlamentari colleghi
Che nelle condizioni e personali anche Assayas predichi si vedeva per tante ragioni diciamo
O perché colpito da avvisi di garanzia per illecito finanziamento dei partiti sette
Cioè da provvedimenti che segnavano e che hanno segnato la liquidazione
Ma noi abbiamo visto uomini pure in questa condizione personale psicologica
Attivi fino all'ultimo nel lavoro per la preparazione della legge finanziaria participi alle votazioni
Con una dimostrazione di spirito di servizio verso lo Stato verso la Repubblica
Che dimostra come
La forza di certe tradizioni e culture democratiche su cui si è innervato il nostro Paese
è stata tale da reggere anche di fronte ai fenomeni di corruzione e di decadenza
Insomma il fatto che il gruppo della democrazia cristiana abbia garantito
Il dibattito lo svolgimento i numeri legali
è stato qualcosa ludico e pare presente qui in sala illustre collega di allora onorevole Gerardo Bianco
Che resta una testimonianza democratica di grande valore la storia di questo Paese
Speranza di un grande partito che lì esauriva la sua funzione centrale nel potere del sistema politico italiano in modo consapevole
Con grande dignità
Ora restano i problemi irrisolti
Una transizione incompiuta
Dice il libro di Napolitano
Restano i problemi irrisolti di un grande Paese che ha visto cadere nella sua costituzione materiale
I soggetti di partiti
Le regole
Molto spesso non scritte
Di un equilibrio democratico che si è retto su un sistema di relazioni di rapporti su un equilibrio su un fair play delle forze in campo
Che ha visto l'irruzione del sistema maggioritario
In un quadro costituzionale nel quale equilibri regole garanzie erano state pensate in funzione della legge o in relazione alla legge proporzionale al sistema dei partiti
La sensazione di una terra di nessuno
Di un equilibrio istituzionale che si regge in parte sulle stratificazioni geologiche del sistema
Pesci in quegli elementi di equilibrio istituzionale sono più per le persistenza e dice ciò che ci viene dalla fase precedente che non dagli elementi nuovi di equilibrio di garanzia
Una situazione che è a mio giudizio estremamente preoccupante
Con il rischio di un'altra Matiz azione del conflitto politico sociale
In un quadro in cui
Non ci sono approntati reti di garanzia
Ritenuta e che richiederebbe un particolarissimo fair-play degli attori
Del conflitto
Di cui secondo me non si vedono grandi segni
Non vorrei voglio qui se non per accenno
Ripensare al passato era possibile altrimenti questo è un interrogativo molto serio per noi politico
è stato un errore in che misura o è o era inevitabile il precipitare degli eventi verso la scadenza elettorale
Molto ha pesato la situazione decomporsi delle grandi forze politiche
Certamente io sento la necessità di un punto di riflessione autocritica
E cioè per quanto anche da parte nostra di è stato di errore
Nella Sciara e che si spezzarsi se il dialogo
Fra
I gruppi dirigenti democratici
Le grandi forze politiche o ciò che ne restava in un momento così delicato di passaggi
Che forse avrebbe consentito
Di regolare con tempi e in modi diversi questa transizione e non lo scopo di precostituire posizioni di potere per il futuro ma di creare un quadro di regole di garanzie una Rete più solida per il futuro
Per l'oggi io accolgo mi limito a questo altri dirà
L'ammonimento all'opposizione di sinistra altri dirà per i consigli con le critiche alla maggioranza non regredire
Non lasciarsi intimorire dal modo in cui è cominciata questa democrazia dell'alternanza
Non diventare prigionieri di un rimpianto della proporzionale
O di un conservatorismo istituzionale che certamente non aiuterebbe la sinistra ad affermare sul ruolo di forza di governo
Tenere il campo di una sfida delle regole
Dentro una fase democratica nuova
Individuando anche le proposte concrete e innovative
I terreni del confronto
Sia sotto il profilo costituzionale
Il problema del decentramento dei poteri dei rapporti Parlamento governo
Delle funzioni di garanzia
Sia sotto il profilo di quelle regole che non hanno una natura costituzionale ma che sono non meno importanti sistema dell'informazione conflitto d'interessi
Discorso sulle regole comporta non una agitazione ma l'individuazione di un agente ha la capacità di proporre soluzioni ingaggiare un confronto concreto e ravvicinato
Non è facile
Ma credo che questo sia il compito di una forza di opposizione che si candida a governare
Non è facile perché c'è qualcosa dentro questa maggioranza che
Rende difficile
Questo è un problema reale
E cioè non si è visto sin qui il coraggio di affrontare in modo radicale quegli impedimenti costitutivi che fa cominciare dal problema non piccolo della sovrapposizione delle funzioni pubbliche degli interessi privati del presidente del Consiglio in particolare in un campo così delicato come quello dell'informazione
Qui ancora a mio giudizio è il banco di prova voglio dirlo al ministro Urbani
Sul quale l'onorevole Berlusconi si afferma come statista oppure no
Cioè la capacità di affrontare con la radicalità con il coraggio con la nettezza che sono necessarie questa questione
Oppure no cioè comincia una nuova fase democratica oppure no
E io purtroppo non vedo per ora segno di questa netta volontà
Poi c'è e concludo un'altra questione che ci riguarda che sta a cuore a Napolitano alla quale Napolitano far cenno
Una democrazia compiuta dell'alternanza non comporta soltanto
Il compimento della transizione istituzionale
Il cambiamento delle istituzioni pattini andare di pari passo ad una riorganizzazione dei grandi soggetti della democrazia
Anche qui io credo che l'esperienza del biennio novantadue novantaquattro ci consegna un insegnamento non basta cambiare le regole con le regole elettorali per ridefinire i soggetti
Soggetti politici sono frutto di processi storici sedimentazione di culturali Complesso di interessi sociali e non si ridi finiscono soltanto a partire dalle leggi elettorali
E c'è un grande problema con il quale una forza come la nostra si deve misurare che è al tempo stesso quello di una organizzazione di un campo di forze democratiche che possa raccogliere si intorno ad una proposta di governo
Alternativa rispetto a quella che oggi governa il Paese
E nello stesso tempo di continuare a lavorare per dare all'Italia una sinistra moderna
Europea e di governo
Sulla base del project che abbiamo avviato ma che è anch'esso un progetto incompiuto io vedo questi compiti compiti dell'opposizione
Vedo la necessità di
Avviare il filo di un dialogo difficile voglio fare una sola battuta politica politica quando io parlo di un governo delle regole
Non intendo affatto necessariamente
Un allargamento ribaltamento di maggioranza
Una diversa maggioranza rispetto a quella che governa il Paese questa potrà venire se si va ad una crisi dell'attuale maggioranza ma questo dipenderà da nord chiuderà dalle forze che compongono questa maggioranza
Io non esclude affatto che questa maggioranza possa esprimere un governo delle aree
Ma un governo delle regole per le regole comporta una concezione del governare
Un atteggiamento verso il Parlamento verso l'opposizione
Questo è il problema non tanto la qualità della maggioranza parla
Che sino ad oggi non vi sono state e tutto ciò a mio giudizio rischia di rendere non soltanto la transizione incompiuta ma il sistema democratico a rischio
Io spero che l'occasione di riflessione su questo libro possa essere utile a tutti per evitare che ciò accada
La parola alle o Poldo Elia
Che all'epoca dei fatti narrati era ministro
Sulle riforme istituzionali ed elettorali del governo Ciampi
Io
Mi limiterò per la parte storica
A un semplice cenno
Partendo dall'affermazione
Del presidente Napolitano molto impegnativa che cioè l'impresa più ardua
Ecco l'impresa più ardua è stata quella di garantire la A pagina centosessantadue anzi l'impresa più ardua è stata quella di garantire la continuità della vita istituzionale
Come condizione per il varo di riforme eccetera
Volte a porre su nuove basi la competizione politica che il governo democratico del Paese
Ecco questo senso profondo della continuità che non è continuismo
Ma e volontà di assicurare le condizioni di un processo che rimanga dentro la Costituzione
è un impegno che è stato mantenuto grazie all'opera del Presidente della Repubblica dei due presidenti delle Camere ed i due presidenti del Consiglio
E e un impegno mantenuto che dimostra quanto siano lontani dalla mentalità di Giorgio Napolitano
Gli appelli alle assemblee costituenti ecco ci si è voluti mantenere anche con la legge sulla Bicamerale in una serie di modifiche che riguardavano la seconda parte della costituzione
E questa continuità
è stata mantenuta malgrado la novità della transizione qual è la novità della transizione italiana
Che è stata promossa da organismi che sono dentro la Costituzione la magistratura o istituti come il referendum ma che sono fuori
Questi strumenti di promozione della transizione sono fuori della il cosiddetto palazzo fuori della diciamo della struttura degli organi costituzionali tradizionali quindi una impresa molto nuova e molto singolare
Detto questo vengo alla parte propositiva che è quella più importante le ultime quaranta pagine
Del libro di Napolitano
Propongono una sintesi di politica
Costituzionale di politica di riforme non limitata all'aspetto giuridico ma naturalmente quello che mi interessa di più e l'innovazione costituzionale
E da questo punto di vista io penso che questo sia un contributo veramente positivo nel senso che pre costituisce date le indicazioni su
Questo è un programma su cui si può a mio avviso si dovrebbe si deve andare d'accordo
Perché è un programma non di conservatorismo istituzionali ma è un programma di movimento tuttavia sfugge vuole evitare
Le forzature
Che di certe riforme costituzionali proposte però
Non propone ripiegamenti nessun ripiegamento sulla proporzionale tradizionale che era diventata distruttiva se pensiamo a quanti Crupi avremmo avuto sedici nel parlamento attuale col vecchio sistema
Nessun ritorno diciamo a rapporti tra Parlamento e governo condizionati come in passato
Dal peso indebito dei partiti su cui si è fermato Giuliano Amato
Anche se io direi che questo periodo del biennio
E in qualche misura da conservare nel suo lascito di rivendicazione delle istituzioni ma certamente dovrà approvare
Dei moduli europei di convivenza questa ortodossia con quello che in tutti gli altri Paesi europei si chiama governo di parti
Partito europeo non partito americano ancora e accanto a questo quindi accanto a questo spirito che mescola ardimento bisogna saper osare a giusto senso di prudenza istituzionale ecco si accompagnano poi le proposte più specifiche che sono condivisibili perché una riforma che tocchi affondo partendo dai lavori della Bicamerale
E il problema dei rapporti Stato-Regione sembra non eludibile e deve essere affrontato con tutte le gradualità che il trasferimento di fondi
Alle regioni può comportare date le difficoltà della finanza pubblica ma che deve essere e acquisito nelle forme istituzionali dovute accanto a questo dobbiamo esaurire non li abbiamo esaurite eccetto le risorse di un parlamentarismo
Razionalizzato e stabilizzato
E a questo proposito Napolitano si dimostra contrario
Al introduzione del presidenzialismo evidentemente conviene con politologi illustri come Air One links come da ultimo anche Olivieri più a me nel di cui c'è una citazione preziosa perché era il consigliere giuridico o è il consigliere giuridico uno dei costituzionalisti limiterà
Bene e che dicono sfruttiamo a fondo specialmente se c'è un sistema elettorale efficace sfruttiamo a fondo
Queste risorse perché presidenzialismo come dimostra anche la vicenda francese
Concentrando tanto potere in una persona crea una guerra di successione il giorno dopo che presidente è stato eletto e quindi tutto questo credo che possa essere un punto di convergenza ho notato con grande soddisfazione che anche Giuliano Amato nella sua rubrica e su Panorama si è mostrato consapevole che affrontare oggi il tema del presidenzialismo nel quadro anche del sistema dell'informazione non sarebbe saggio
E ho notato con pari soddisfazione che il ministro Urbani su questo tema si è mostrato molto molto cauto
Ecco questi possono essere punti di convergenza altri punti di convergenza ci possono essere sulla legge elettorale
Napolitano rifiuta la condanna del sistema elettorale delle leggi elettorali prodotte dalla passata legislatura così ingiustamente di leggiate perché per quello che riguarda la Camera hanno prodotto il passaggio dalla maggioranza relativa dei voti alla maggioranza assoluta dei seggi mentre al Senato come è noto se la stessa vicenda non si è ripetuta negli stessi termini ciò è dovuto non al sistema elettorale ma la Costituzione che stabilisce due diversi corpi elettorali per la Camera e per il Senato
E dice Napolitano che non sarebbe saggio rinunciare al sistema misto
Alla quota di proporzionale questo lo dico non per interesse anch'io consento non per interesse di partito ma perché vengo da un convegno di studiosi internazionali sul sistema elettorale che consigliano di andare piano con le riforme a getto continuo in tema elettorale dicono cerco aggiustamenti sono sempre possibili però mettete alla prova per due o tre volte almeno il sistema elettorale che avete
Che avete trovato che avete sperimentato per una sola volta e soprattutto state attenti a non trascurare
La tendenza che si va diffondendo dal Giappone al messi qua tutta una serie di altri paesi verso il sistema misto che almeno per una quota minoritaria dei seggi
Garantisca contro la ferocia dei sistemi esclusivamente maggioritari
Uninominali sia ha un solo ossia ha un doppio turno bisogna seguendo l'idea io Schumann
Dare un qualche spazio alle voci che hanno una validità nell'agone politico e non esclude chi ha quote così alte di elettorato completamente come in Inghilterra o anche chi come in Francia raggiunge il dieci per cento ecco tutto questo
Secondo me ricostituisce una serie di punti a cui vanno aggiunte Napolitano aggiunge le garanzie e e i poteri neutrali
Il problema dei poteri neutrali che è emerso in termini così vistosi diciamo nelle ultime nelle ultime dice
Ecco concludo dicendo che tutto questo però presuppone una buona atmosfera politiche cioè le tre mete che Napolitano addita
Risanamento morale ricambio politico rinnovamento istituzionale
Esigono che cada
E che sia fatta cadere ma con infatti però non completarono che sia fatta che a dire la diffidenza
Il sospetto che
Si voglia risolvere il risanamento morale decidendo per decreto che a un certo momento la rivoluzione giudiziaria è finita rendendola unilaterale e parziali
Il ricambio politico ricambio politico presuppone che non si possono più fare campagna elettorale in cui si dice che se vince una parte non ci sarà la rivincita e ci sarai regina
Se continuasse questo clima evidentemente non ci sarebbe la possibilità di uno sforzo riformatore equilibrato ed adeguato e infine il rinnovamento istituzionale esige che non ci sia il sospetto che una regola è fatta prevalentemente per favorire per stabilizzare un potere o per renderlo più precario
è necessario con mezzi classici che rappresentano come è stato detto anche dal presidente della Repubblica i mezzi classici sono un un consenso ampio sulle riforme delle regole sulle riforme istituzionali
E l'altro Canone che può servire è quello di avere delle regole collaudati
Canonizzati e classiche il doppio turno preferibilmente dovrebbe essere secondo i modelli che ci vengono anche da Oltralpe dovrebbero essere sempre fondati
Sulla maggioranza assoluta più uno al primo turno
E poi la maggioranza relativa al secondo turno perché si sia bassa quella quota al primo turno c'è la possibilità di escludere che in un secondo che nel secondo turno
Chi ha anche raggiunto il quarantanove per cento nel primo possa essere battuto da un sessanta per cento nel secondo turno ecco sono tutti esempi di come si può creare un'atmosfera migliore favorevole
Alle riforme io credo che leggendo l'ultima parte di questo libero noi abbiamo una rapida sicura per poter affrontare
Questo problema delle riforme che devono essere risolte a partire da quella della legge elettorale regionale che è un teste per questo Parlamento per questa legislatura
Dirà la gente se non riuscite a risolvere il problema di una legge ordinaria come potete presumere di affrontare questioni di riforme costituzionale io spero che l'uno e l'altro problema possano essere risolti grazie
Farò la Giuliano Urbani che attualmente ministro per la Funzione pubblica ma all'epoca della narrazione scrivere scriveva l'appello per il buongoverno su cui nasce diciamo la base ideologica dal movimento Forza Italia
Non ha passato due anni a scrivere la Penelope ma era la cosa più importante che ha fatto nei due anni cento
Signor presidente signori io innanzitutto consentitemi di ma io vorrei esprimere un ringraziamento particolare al presidente Napolitano per avermi invitato a discutere di questo del libro gliene sono grato perché al di là della ricostruzione storica
Per la quale si incerto era un cittadino osservante ma non così probabilmente attento come avrei dovuto quindi mi sfuggono molti elementi anche di possibile discussione con lei Presidente Napolitano
Devo dire che sono stato anch'io come Livia colpito dalle pagine finali
Perché perché credo di essere molto d'accordo sullo spirito soprattutto con le poco sono descritte dico più sullo spirito che sulla lettera perché come sapete
Soprattutto noi che proveniamo dall'accademia non siamo mai d'accordo nessuno sulle lettere sulla lettera troviamo sempre qualche avverbio qualche aggettivo per il quale siamo disposti anche a lottare fino all'ultimo probabilmente in questo in quest'ottica rientra la battuta che l'amico Elia faceva troppo
Dico che la soglia del quaranta del quarantacinque del Ku il quarantasei per cento o del cinquantuno io ricordo semplicemente di aver scritto un saggio che poi finì nel volume
Del nostro indimenticabile
L'amico
Scomparso
Ucciso dalle Brigate Rosse mi ricordo che il collega e amico Pasquino mi scrisse addirittura un lungo saggio per dimostrarmi che la soglia realmente democratica non era quella del cinquanta per cento baracca di quaranta per cento
Io questa volta foto sono d'accordo con Pasquino improvvisamente mettere perfino la nostra rendono stavo parlando anche della soglia di esclusione ha proposto di un possibile secondo turno
Ecco scusatemi la battuta con la quale
Son partito ma il ecco è vero io concordo con lo spirito delle conclusioni del Presidente Napolitano
Per quello che riguarda la transizione incompiuta eccetto proprio per il fatto che sia incompiuta e soprattutto che sia ambivalente
Cioè suscettibile di finire in un modo ma finirà anche in un altro come poi ricordava anche Giuliano Amato alla fine del suo intervento siamo in presenza di rischi e contemporaneità di opportunità il rischio è quello
Se mi permette presidente Napolitano io credo sì che ci sia lo scontro possibile rischio del conflitto dei populismi esasperati ma soprattutto della frammentazione della disgregazione del tessuto civile devo dire che il secondo rischio mi preoccupa più del primo sarà per deformazione professionale perché vedo più il secondo del primo anche se il primo certo lo chiamerei ancora di più se lo ritenessi più probabile ma mi sembra più probabile secondo
Concordo anche con un altro punto delle conclusioni Napolitano e cioè l'agenda dei problemi
Io li chiamo legge in maniera leggermente diversa
Il richiamo essenzialmente
Risanamento finanziario
Riforma dello Stato
Rilancio dello sviluppo economico sociale ma stiamo parlando della stessa cosa perché quando parliamo di riforma dello Stato parliamo ad esempio dell'altro battaglia più difficile che dobbiamo combattere contro le occasioni di corruzione
Contro se le direzioni la parola l'espressione non vi sembra successiva contro gli incentivi alla corruzione
E quindi parliamo della stessa cosa e quindi la partita delle parole credo ma soprattutto ecco concordo pienamente
Con lo spirito delle conclusioni del Presidente Napolitano per quello che riguarda lo stile
Di competizione e di convivenza che dobbiamo costruire la nostra democrazia
Questo non c'è questo D'Alema questo va veramente creato un po'da tutti certo
Chi ha più giudizio ad opera di ci sarà chi ha più generosità che ha più lungimiranza
Ma purtroppo non è una questione di maggioranza e di opposizione nel senso che è questione di cultura civica di un paese abbiamo tutti il dovere di fare ciascuno la nostra parte per quel piccolo che compete a ciascuno Dinoi
D'Alema è stato molto franco io gli devo naturalmente
Devo prestare come dire il massimo di attenzione alla sua franchezza
Lui ha indicato una serie di punti sui quali per costruire uno stile di convivenza basato sul competizione costruttiva
Occorre trovare delle soluzioni
Applico redatto il problema del conflitto di interessi interessi privati interessi pubblici che ci sono in un cittadino che avendo molti interessi privati diventa presidente del Consiglio li ha ricordati anche altri ecco io sono rimasto un po'stupito dalle ma spero che tu non te ne abbia a male ma quando dici non vedo segnali
Beh i segnali ci sono se tu dici segnali che vedo mi sembrano insufficienti è un altro discorso che per carità totalmente legittimo in questo punto di vista ma per favore
Non dite che non ci sono segnali con i segnali ci sono possono sembrare insufficienti allora dice a discutere nel merito ma se cominciamo a discutere il merito facciamo un passo avanti è un passo avanti molto importante
Io vorrei segnalarle soltanto quattro dico i titoli perché Manzella se non mi toglie la parola giustamente
Su ognuno di questi potremmo discutere ovviamente per tutta la serata
Il primo conflitto di interessi in senso stretto
Cioè un progetto c'è un disegno di legge che riguarda il blind trust
Potrà piacere o non piacere è stata modificata è stata di cambiarlo ma ma c'è il segnale c'è
Il secondo punto e pubblica amministrazione
Presidente Napolitano nelle sue conclusioni
Confessa io capisco il suo stato d'animo di essere stato di fronte poi al nuovo governo un ho sorpreso da alcuni ritardi nella diciamo politica di riforma della pubblica amministrazione
Io lo ringrazio perché è vero perché non ci possiamo permettere ritardi sono lussi che chi ha il senso della cosa pubblica il dovere nei confronti de la cosa pubblica non deve mai avere
Volevo solo non difendermi ma spiegare perché Arcuti ritardi sono obbligati in qualche misura ecco io mi sono trovato quando sono arrivato scusate se parlo di Mehmet presente in prima persona e non posso nascondermi dietro poi il dito di parlare di altri
Un ruolo istituzionale ragione Andrea Manzella infine sono costretto a parlarne quando sono arrivato ovviamente come immaginate essendo amico da tanti anni di Sabino Cassese
Ho avuto una consegna come dire molto molto molto gradevole delle delle incombenze
Bene c'erano molte cose che andavano in doverosamente valorizzate in materia di riordino della pubblica amministrazione faccio un esempio per tutti
Tutte le le incombenze in materia di semplificazione degli atti amministrativi
Ma in materia di riordino della pubblica amministrazione no sia ha molto indietro perché è vero che c'era sul tavolo un una proposta di diminuzione per accorpamento dei ministeri
Però signori nostro problema non è passare da diciassette ministeri che non funziona o funziona male a dodici ministeri che diminuiscono il numero perché eri accorparono le competenze
Ma allo stesso livello di funzionamento
E il problema che fronteggiare perché i livelli di funzionamento sono scadenti faccio un esempio per tutti e purtroppo legato alle contingenze tristissime di questi giorni
Io ancora non ho finito il conteggio delle direzioni che esistono nei nostri ministeri di difesa del suolo
E la conclusione che non abbiamo una politica di difesa del suolo in grado di diminuire questo tipo di tragedie
Che nascono essenzialmente da una cosa
Da mancata manutenzione e carente e carente prevenzione e tutte queste cose avendo questa miriade
Allora voi capite possiamo riordinare la Pubblica amministrazione dicendo semplicemente che tutte le competenze di del
Direzioni di difesa del suolo passano da mettete sette A cinque o A tre o A due no problema è un altro prematuramente vedere e colora quel ritardo è nato devo dire confesso la la mandata via minoranza relativa
E che
Sono abitanti dati dalla cecità di guardarci dentro e di come dire operare una riforma non partendo dall'alto e cioè per aggregazione dei vertici ma partendo dal basso tre per riordino delle funzioni dell'organizzazione di funzionali naturalmente questo non lo dico per
La difesa che nessuno mi ha chiesto di fare ma semplicemente per
Sottolineare
Una ragione della transizione incompiuta e anche una strada del che dobbiamo imboccare per completare la transizione naturalmente in un settore solo che ricordo in una pubblica amministrazione adesso ma tanto vale come esempio
Un secondo esempio questo delle regole elettorali
Giustamente immagino che D'Alema si riferisse quando pensava i segnali anche ai segnali di materia di questa importantissima regola che disciplina buona parte della competizione politica e quindi come dire è una regola cardine in un sistema democratico
Anch'io do molta importanza non sottovaluto un sopravvalutato naturalmente le regole elettorali perché voi avete visto che con la riforma elettorale in materia di comuni
Abbiamo risolto tanti problemi
Ma se pensassimo di aver risolto il problema dell'efficienza dei comuni beh sbaglia remoti grosso soprattutto dimostreremo di non aver capito perché qualche Comune funziona benissimo a qualche Comune funziona malissimo e magari qualche comune che funziona benissimo
A un pluralismo dialettico di forze politiche ancora da prima Repubblica
Mentre qualche comune che funziona malissimo a molo colori stabilissimo mi coerenza fra esecutivo e ieri il Consiglio assoluta
Ma tant'è evidentemente se qualche ragione in più e allora val la pena guardare su queste qualche qualche ragioni aggiuntive ragioni ulteriori no ma ecco sono d'accordo sull'importanza
Della delle regole elettorali perché perché sono uno strumento importantissimo
Per come dire separare ecco la competizione come dire che è caratterizzata dalla competizione fra nemici cioè fra forze che sentono nemiche duro nei confronti delle altre in una competizione fra forze che si sentono avversarie invece che non cercano l'annullamento del nemico ma semplicemente come in una gara
Sperano di vincere naturalmente nella speranza per carità che la volta successiva non vincano gli avversari ma insomma posso accedere però e quindi uno mette in conto naturalmente fin da principio anche questo
Bene io al di là delle battute iniziali che ci siamo fatti con con Elia credo che anche su questo fatto questo punto delle regole elettorali non sia sfuggito a collega D'Alema che un segnale c'è stato potrà piacere non piacere
Io l'amico e via vorrei soltanto ricordare che temo
Che la discussione che potremmo oltre che fra studiosi fare anche fra parlamentare
Il futuro su questa legge elettorale che riguarda l'elezione dei consigli regionali prossimi venturi
Ecco la discussione ho l'impressione che non avverrà tra sostenitori della soglia quaranta sostenitore della soglia a cinquanta
Ma verrà tra sostenitori del doppio turno o sostenitori Della proporzionale
E quindi beh
Questa è la mia impressione porti se sbaglio naturalmente vedremo vorrei che si tenesse in conto questo non sarà un'alternativa sul quaranta o su quarantacinque e così via
Ma soprattutto vorrei dire a D'Alema che una un segnale ben più importante val la pena di essere preso sul serio fino in fondo e cioè che con tutte le limitazioni son d'accordo con Napolitano di coalizioni frettolose
Costruite costruite frettolosamente
E però in questi giorni si sta tentando si sta mettendo in cantiere una riforma dello Stato una riforma dello Stato che parte dalle fondamenta addirittura e dagli enti locali
E proprio in questi giorni Staffi concludendo i propri lavori una commissione costituita prevalentemente di da sindaci e da presidenti di province i quali collaborano con il governo per mettere a punto che cosa i criteri in base ai quali il Governo dovrà chiedere al Parlamento una delega per riordino degli enti locali non si può chiedere
Una delega in bianco come delega sui grandi principi e basta si può chiedere una delega molto analitica come dire che dica bene che cosa vuole fare lo di Kant nel modo più compiuto possibile
Ecco perché allora i sindaci tanti sindaci e tanti presidenti di provincia
Province senza distinzione neri prima e di seconda Repubblica e di appartenenza di destra e sinistra di centro
C'è di tutto non con criteri di rappresentatività lottizzati dice ma semplicemente con criteri il signor significatività di esperienze perché già a partire
Da queste esperienze
Ecco per carità io non non non credo che non credo che tutto quello che ho detto possa rappresentare come dire una risposta esauriente all'interrogativo di Napolitano cioè come si fa a compiere questa transizione individuando
Come dire le strutture portanti della casa comune ecco nella quale vivere in futuro però però mi sembrano segnali che ci consentono su temi o contributi che ci consentono di passare dalla discussione come dire super da basata sui pregiudizi alla discussione basato sui contenuti alla discussione basata su misure
Come dire che proprio perché soggetto o o di come dire suscettibili di essere discussi in maniera analitica e soprattutto verificabile ecco ebbe ed è ci possono far fare un passo avanti
Io presidente mi son permesso Presidente Napolitano in questo caso mi sono permesso ricordare questi punti perché perché immaginando che questo libro non finisca qui il Diario forse o il quasi diario finisce qui
Ma certamente l'ultimo capitolo prosegue ecco l'ultimo capitolo come dire possa trovare materia di approfondimento di critica anche molto serrata anzi spero molto serrata
In questa direzione perché io ho l'impressione che se ci muoviamo in questa direzione diamo un vero contributo costruttivo
Come dirà l'unico modo in cui possiamo pensare che di compiere questa transizione e cioè appunto delineando in maniera più come dire concreta possibile ecco i connotati o se volete le strutture portanti di questa casa comune grazie
Mi pare che il tratto finale dell'intervento di Giuliano Urbani si è stata quella di aver recepito questa esigenza di cominciare
Dalle regole istituzionali di cominciare da quel lavoro dell'undicesima legislatura che e ebbe un momento alto non dimentichiamolo nelle nelle elaborati del commissione bicamerale qui vedo dal presidente Iotti e che che non non sono non sono cose obsolete sono cose cui possiamo ancora attingere ecco io credo che e dopo queste nostre valutazioni forse Giorgio Napolitano vuole degnamente concludere questa questa sera
Io debbo grazie
Io deciderò lo io decine
Ringraziare vivamente tutti gli intervenuti e mi sia consentito in modo particolarissimo il presidente Scalfaro uomo ringrazio solo per la sua presenza qui stasera ma colgo l'occasione
Per ringraziarlo per la fiducia che ha dato il per il ruolo che ha riconosciuto nei due anni della undicesima legislatura ai presidenti delle Camere voi sapete quanto mi colga l'essere io ho solo a poterlo ringraziare per questo
Ringrazio
I presentatori che sono stati
Molto attenti larghi di riconoscimenti
E dico innanzitutto che sono d'accordo sulla lettura che è stata suggerita di questo libro io in primo luogo ho sentito il dovere di rendere una testimonianza ho voluto depositare una traccia
Dei fatti ed il clima che hanno caratterizzato la straordinaria undicesima legislatura quando dico clima dico anche
Il carico di emotività che assegnato la vita del Parlamento e del paese in quel periodo
Ed è vero insomma se a qualcuno può intende sì dedicato questo libero
Esso lo è ai deputati e ai senatori
Dell'undicesima legislatura lo è dedicato ai principali attori di quella vicenda in Parlamento dedicato vorrei sottolineare dedicato ai presidenti dei gruppi parlamentari
Che ricorrono di continuo in tante occasioni nella ricostruzione che ho dato del biennio
E ricorrono senza riferimenti personali perché mi è parso
Che fosse giusto così e senza eccezioni perché non mi sentirei di fare alcuna eccezione c'è stata una collaborazione ampia c'è stata una solidarietà grande e dedicato a tutti coloro che in altre funzioni importantissime hanno portato avanti lo sforzo così difficile
Di quei due anni ai presidenti delle commissioni soprattutto ai presidenti della commissione bicamerale per le riforme istituzionale
Tra essi onorevole Nilde Iotti che qui stasera e rivolto anche il mio
Pensiero
Come autore di questo libro come presidente della camera tutti i funzionari a cominciare dal segretario generale dal vice segretario generale della Camera che mi hanno sorretto che che hanno dato un concorso determinante al superamento di tanti momenti difficili
Una parola sulla in risposta alla domanda
Che mi è stata fatta sul perché io sia partito dalla bufera giudiziaria dalla questione morale dedicandovi il primo capitolo perché è stata senza dubbio lo dico nel modo più semplice
La vicenda più drammatica per tanti aspetti determinante e insieme quella che ha presentato i dilemmi più difficili interrogativi più assillanti che io riproduco quali li ho percepiti quali li ho vissuti non c'è Sinnoh del poi in quel primo capitolo interrogativi dilemmi e che nella mia funzione istituzionale non erano in grado di sciogliere e dovevo
Fronteggiare al meglio io ho cercato di farlo con l'equilibrio necessario e ova impressione che quei problemi siano ancora largamente aperti sia pure in un contesto mutato
Nello stesso tempo ho cercato di suggerire e qui sono stati accusati diversi termini fin troppo
Cloud attivi un'agenda una sintesi un programma di politica costituzionale
E c'è un legame però tra la prima e più lunga parte dedicata alla ricostruzione del biennio e la conclusione
Rivolta alloggi e Automania al da farsi dicevo c'è un legame perché sono profondamente convinto che non si compirà nel modo più valido e sicuro per la democrazia la transizione incompiuta
Sì sì pretenderà di partire da zero
E francamente quello che mi appare paradossale e che si sia teso in questi mesi mi perdoni ministro Urbani
A misurare il nuovo non rispetto al sistema caduto nel mille novecento novantadue
Ma rispetto agli approdi innovativi anche se parziali raggiunti tra il novantadue e il novantaquattro grazie
Al Parlamento dell'undicesima legislatura e grazie ai governi di Giuliano Amato e Di Carlo Ciampi e micro citerete mi consentirete di rivolgere un particolare saluto anche a Carlo Ciampi che ha voluto essere stasera qui colloqui ora dico e concludo perché
Credo che sia buona norma che l'autore mostra faccia specialmente dopo una così
Ricca presentazione l'assunzione l'assunzione in realizzazione di quell'agenda o di quel programma
E destinata a tradursi in una prospettiva ardua e uno un Breve e non prende i sovrani ha detto ma che in un certo senso quindi
Egli si attende che il capitolo conclusivo di questo di pro abbia conseguito io dico prospettiva un breve anche perché così penso
Che li pro domo potrà continuare a vendersi per molto tempo ecco e è un è un capitolo di una vicenda che non si esaurisce in queste settimane davvero proprio no
Io mi auguro che non so se in queste settimane o più avanti ma comunque al più presto
Possa aprissi questa prospettiva la prospettiva di un serio confronto sulle regole e sulle riforme
Secondo le linee che ho indicato ma che possono essere questo è ovvio variamente corretti integrate arricchite ebbene sì all'avvio di questa prospettiva di confronto sulle regole e sulle riforme indispensabili per dare compimento alla transizione in condizioni di sicurezza democratica questo libro potrà contribuire l'autore ne sarà pagato grazie
Grazie