La nota antiproibizionista

Nel mondo ci sono circa dodici milioni di detenuti un quinto di loro in carcere per droga almeno mezzo milione per il semplice uso personale
In Europa secondo i dati contenuti nel rapporto preso Anthrax Europe del due mila ventuno pubblicato dall'Osservatorio europeo sulle nuove dipendenze le persone detenute sono circa ottocentocinquanta mila
Il diciotto per cento per uso o possesso di droghe ma in carcere vi sono anche i detenuti per reati commessi in relazione all'uso di sostanze ad esempio i delitti contro il patrimonio dovuti alla dipendenza
Il record delle carcerazioni per violazione delle leggi in materia di droghe spetta all'Italia
Il trentacinque per cento dei detenuti nel nostro Paese sono in carcere per violazione del testo unico sugli stupefacenti il trenta per cento entro in carcere per detenzione o piccolo spaccio oltre il ventotto per cento sono indicati come tossicodipendenti la definizione corretta sarebbe persone che usano sostanze ma usiamo anche nella dizione utilizzata dal ministero a fini statistici
Senza la legge sulle droghe come ho detto in tante occasioni il sovraffollamento delle carceri non esisterebbe e oltre duecentotrenta mila fascicoli per droga intasano i tribunali italiani
In Italia ci sono troppe leggi troppe sanzioni penali ma anche troppi processi troppe indagini lasciate cadere e troppo carcere
Lo disse a Padova a poco più di un anno fa ad un convegno l'allora Ministero la giustizia Marta Cartabia il potere di punire disse tanto terribile quanto necessario
Assunto cito sempre l'ex ministra delle dimensioni esorbitanti e non solo in Italia c'è un Pampena lirismo che connota il nostro tempo fatto di abuso e invasività del diritto penale per cui
Creare aggravanti o innalzare le pene e la scorciatoia con cui si risponde ai problemi
Ecco l'ultimo esempio in ordine di tempo sono le norme cosiddette antireligiosa
Nonostante le buone intenzioni
Espresse dalla ministro dall'attuale ministro alla Giustizia Nordio in tema di depenalizzazioni
Il primo provvedimento del governo Meloni è stato un decreto legge che prevede fino a sei anni di carcere per chi promuove organizza l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui
Funzionale ad una riunione giudicata pericolosa per l'ordine pubblico l'incolumità pubblica o la salute pubblica
Ma determinazione di questo di questo pericolo e lasciata in prima battuta le forze dell'ordine e solo in un secondo tempo ai magistrati
Insomma una norma da Stato di polizia che è stata criticata da giuristi e costituzionalisti di ogni orientamento alla sesta Conferenza nazionale sulle dipendenze che si è riunito un anno fa a Genova che ha dato spazio al carcere anche nei lavori preparatori
è emersa chiaramente l'esigenza di modificare il testo unico sulle donne in particolare
L'articolo settantatré di fare un minore ricorso alle pene detentive soprattutto per le condotte di minore offensività e di sottrarre l'azione penale sia la coltivazione di cannabis a uso domestico sia la cessione di modeste quantità per uso di gruppo
Da Genova è venuta la richiesta di escludere l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza esclude la previsione dell'arresto obbligatorio e ridurre il ricorso alla reclusione facendo un maggiore uso delle misure alternative
Il testo unico sulle droghe attualmente in vigore stabilisce che le conclusioni delle conferenze nazionali vengono comunicate al Parlamento anche al fine di individuare eventuali correzioni alla legislazione antidroga dettate dall'esperienza applicativa
Ora in attesa che le Camere prendano in esame quanto emerso a Genova il nuovo governo ha deciso da parte sua di andare in direzione diametralmente opposta alle conclusioni della Conferenza nazionale e la direzione è sempre la stessa
A fenomeni che destano allarme
Anche a causa dell'uso strumentale che ne viene fatto da una parte della politica con la connivenza di parte dell'informazione
Sì risponde con l'introduzione di nuovi reati
Lo strumento penale diventa così la risposta al bisogno di sicurezza e di tutela dei cittadini e finisce per entrare in ogni ambito delle relazioni sociali prendendo il sopravvento sull'analisi della realtà e delle sue molteplici espressioni
La normativa sulle droghe ne è un esempio lampante divieti e punizioni allargano la sfera del controllo penale diventano il volano prepolitico orientate sempre alla repressione
Invece di leggi efficaci
Basate sulle evidenze si continua a insistere su norme che riducono un fenomeno che riguarda milioni di persone l'uso di sostanze ha fatto criminale o tutt'al più sanitario senza affrontarlo nei suoi vari aspetti senza considerare i pesantissimi danni sociali economici e culturali provocati dalla legge attualmente in vigore
Concludendo il suo discorso programmatico in Parlamento il Presidente del Consiglio Meloni aveva detto di voler stravolgere i pronostici dovuti a un pregiudizio politico nei suoi confronti
Sulle droghe purtroppo quei pronostici per ora sembrano essere confermati come ha detto l'ex ministra Cartabia creare aggravanti o innalzare le pene la scorciatoia con cui si risponde ai problemi
E l'attuale governo dico io sembra voler continuare su questa strada