Conversazione con Alberto Mingardi sulla manovra di bilancio del Governo Meloni

Radio radicale abbiamo qui con noi ancora una volta il professore Alberto Mingardi direttore dell'Istituto Bruno Leoni di Milano buongiorno professor innanzitutto come Statuto bienn tutto bene
Correre che ci ascolta compete compatibilmente con il clima naturalmente senta professore ritorniamo a parlare della manovra
Di bilancio del governo Meloni perché ormai si è fu ufficialmente sostanziata diciamo così a questo punto qual è il suo giudizio la sua analisi
Guardi quello che io direi esattamente quello che si legge
Sui giornali
Con una differente diciamo così di che cento cioè i giornali oggi titolo hanno una manovrina
Una manovra piccola mancano idee ciò questo è stato detto anche da autorevoli rappresentanti delle parti sociali
Io credo che questi siano i complimenti penso che abbiamo a che fare con la manovra trentacinque miliardi dove il governo ha cominciato a rimettere mano
Arreso di cittadinanza con un certo allora raggio insomma se queste misure di ridimensionamento del reddito di cittadinanza beninteso arriverà poi alla fine del processo parlamentare
Ne non è poi così scontato certo
Manca diciamo così una visione chiara e politica economica ma quella purtroppo sappiamo che manca alla coalizione di centrodestra
In generale nello stesso tempo le dimensioni della manovra
E anche i diversi provvedimenti proposti pur difettando insomma di questa unitarietà Enrico Letta visione coerente di politica economica hanno credo il vantaggio di fare meno danni di quanto era possibile immaginare
Ecco quindi mi pare di capire messa così è un giudizio non negativo però d'altra parte manca ecco d'altra parte come lei stesso ha l'ha detto mille misure importanti dovrebbero essere adottate all'inizio della legislatura e qui di misure importanti non se ne vedono
A parte la questione solo le misure importante ma misure
In qualche modo letti riduzione della spesa di riordino della finanza pubblica dovrebbero essere prese all'inizio dalla legislatura semplicemente perché il ciclo politico
Porta
Nella seconda metà della legislatura quando ci si
A prossima
Alle elezioni invece ad allargare i cordoni della borsa per guadagnare col e qui invece esibire si dice che la media in dono rinviata perché tanto se l'orizzonte di cinque anni ma questo potrebbe essere pericoloso
Questo peso più che altro si era da un pericoloso ma ma ha sbagliato e in qualche modo autolesionista dal punto di vista dalla maggioranza a dalla maggioranza stessa
Secondo me diciamo così questa manovra
Rivela bene quelli che sono il cane ingredienti quindi di questo governo
Cioè da una parte abbiamo a che fare con una maggioranza che dovrebbe essere molto votata perché si tratta di partiti che per quanto con equilibri termini diversi
Stanno assieme dal mille novecentonovantaquattro dovrebbero conoscersi dovrebbero avere una certa consuetudine gli uni con gli altri
E invece questi partiti in qualche modo sono impegnati in una guerriglia interna importante che essi flette in un provvedimento come questo
Nel quale non c'è una visione unitaria che emerge nello stesso tempo diciamolo gli equilibri interni al centrodestra sono cambiati
Non c'è più Berlusconi i concessione preminente invece c'è Giorgia Meloni Berlusconi non è stato un capo del governo particolar mente efficace
Ma almeno retoricamente aveva una filosofi economica tra virgolette chiara
Chi è venuto dopo di lui Salvini prima e Mellone dopo
Non ha una filosofia economica così chiara quella di Salvini era sostanzialmente un un idea di spendere quanto più possibile nelle condizioni date
Meno in che non ha invece non la pensa così ma non è chiarissimo quali siano i suoi obiettivi le cose lo vuole fare a fronte di tutto questo per fortuna c'è un premier
Che ha una visione abbastanza prudente anche in ragione probabilmente insomma del fatto che deve accreditarsi verso gli altri Paesi del mondo quindi in qualche modo il paradosso di questa parola è che con una coalizione fortissima
Con grande maggioranza parlamentare anche in una situazione ideale per prendere decisioni
Né che è chiaro è quale questa sarebbe il sistema politico italiano riesce appunto a prendere decisioni nette e chiare chiarissima e a questo punto la facciamo un viaggetto in Europa perché in Europa si sta discutendo sulle nuove regole del patto di stabilità lei che idea si è fatto
Guardi penso che fino a qualche mese fa
Il dibattito forse molto falsato
Dall'idea qui non e in qualche modo fosse possibile non tornare a regole fiscali o non la vede regole fiscali particolarmente stringenti
Mi sembra che i termini del dibattito siano cambiati
Che bisogna fare i conti con Paesi che hanno come dire anche a livello di politica interna di consenso degli elettori bisogno che si torni regole fiscali chiare le regole fiscali servono per stare assieme
Servono per stare assieme per avere obiettivi comuni nel riassetto della finanza pubblica
Necessaria anche per la tenuta della monnezza della moneta unica ci sarà da parte Nottola e francese
Ovviamente molto spiccare ma non è possibile immaginare come facevano alcuni una sospensione
Continua delle regole fiscali in ragione
Prima aveva immaginato pandemica politico ed energetiche o e dell'emergenza che ecco chiarissimo bene ringraziamo come sempre il professor Alberto Mingardi direttore dell'Istituto Bruno Leoni e di Milano un saluto da Radio radicale