UE: non c'è accordo sul "Price Cap". Collegamento con David Carretta da Bruxelles sui due Consigli straordinari dei ministri dell'energia e dei ministri dell'Interno

Ieri si è tenuto l'atteso consiglio europeo straordinario sull'energia che ha discusso in particolare la questione del tetto al prezzo del gas oggi si riunisce il consiglio affari interni
All'ordine del giorno la gestione dei migranti dopo le tensioni tra Italia e Francia ce ne parla il corrispondente da Brussel David Carretta Buongiorno Davide
Sì buongiorno a voi nessun accordo sulla proposta alla commissione di un meccanismo di correzione del mercato come è stato definito il price-cap tra i ventisette ministri dell'Energia
In realtà c'è stato una sorta di in terra per opporsi a questa proposta di un fra i scatta fondamentalmente inutilizzabile perché le condizioni poste dalla Commissione
Sono troppo alti questo meccanismo dovrebbe scattare solo quando il prezzo del gas supera i duecentosettantacinque euro all'indice CTS di Amsterdam per due settimane consecutive
E con uno spread il differenziale di cinquantotto euro rispetto ad altri indici di che determinano i prezzi del gas sui mercati europei e mondiali queste due condizioni non si erano realizzate lo scorso mese di agosto quando per alcuni giorni il prezzo del gas Itf di Amsterdam aveva raggiunto
Quota trecentocinquanta euro al Mega Watt ora ventisette però rimangono spaccati in due da una parte i quindici Paesi favorevoli al ai scatta tra cui Italia che oltre a ritenere la proposta della commissione inutile perché irrealizzabile
Vogliono insistere su di introduzione di criteri cifre più adeguate a scattare questo meccanismo dall'altra parte un altro gruppo di Paesi tra cui Germania e Olanda nettamente contraria intervenire sui mercati perché perché ci sono rischi per la sicurezza degli approvvigionamenti e per la stabilità finanziaria la presidenza ceca dell'unione europea
Ha detto che lavorerà sul testo presentato dalla commissione la commissione è stata invitata a presentare nuove proposte in vista di un nuovo consiglio Energia straordinario che si terrà il tredici di dicembre ma piste le le divisioni contrapposte sul tradisca e data la decisione dei capi di Stato e di governo di
Arrivare un accordo per consenso trecento posizioni è difficile capire quale compromesso possano essere trovato ai due gruppi di Paesi oggi consiglio straordinario dei ministri dell'interno dedicato fondamentalmente all'lo scontro tra Italia e Francia sulla orse Anna vai King la commissione commedia
Presentato un piano d'azione per il Mediterraneo centrale che in realtà non contiene nulla nulla di di nuovo sono molte vecchie proposte che vanno dalla rafforzamento della guardia costiera libica
Agli accordi con i Paesi terzi per rimpatri riammissione rilanciare e accelerare il ricollocamento nell'ambito del meccanismo di solidarietà che è stato lanciato questa eccitate rimangono però tutta una serie di problemi il primo se la Francia ricomincerà ivi collocamenti dall'Italia
Da da quanto le è stato riferito da alcune fonti francesi prima il il governo di Manuel Marton vuole sapere se d'Italia rispetterà il il rito internazionale il diritto del mare il diritto europeo permettendo alle barche azioni delle ore nei GP
Attraccare nei porti italiani per far sbarcare i naufraghi salvati in ma il problema più complessivo che diversi Paesi ritengono che ci siano al cioè una è la rotta sui dei Balcani che ha visto un aumento gli ingressi illegali molto più consistente rispetto all'aumento degli sbarchi che ci è stato in Italia altra emergenza quella dei movimenti secondari paesi come Belgio Paesi Bassi ritengono che i loro sistemi di accoglienza siano già al limite proprio per i migranti che arrivano via l'Italia ovvia la rotta dei Balcani
Riescono ad arrivare in nord Europa e infine c'è la grande emergente in arrivo che è quella del di una potenziale ondata di rifugiati dall'Ucraina per gli attacchi massicci provocati
Da Vladimir Putin contro le infrastrutture civili del Paese
Secondo alcune fonti potrebbero esserci fino a dieci milioni di persone che quest'inverno cercano rifugio in Europa o meglio nell'Unione europea per ora è tutto ti restituisco la linea