La nuda verità - La follia del mondo e la saviezza dei folli. Conversazione con Stefano Redaelli e il suo libro "Ombra mai più" (Neo Edizioni)

Radio radicale ben ritrovati ebbene ritrovati ad una nuova puntata della nuda verità domenica ventisette novembre puntata dedicata alla follia
O meglio a quella dimensione della follia tracciata dallo scrittore ospite della nuda verità di oggi venne ritrovato su Radio Radicale a Stefano Redaelli
Grazie Maria Antonietta reazionario l'invito è un caro saluto a tutte e a tutti
Perché la dimensione della follia tracciata dallo scrittore Stefano Revelli è importante perché il suo ultimo lavoro
Traccia quella dimensione della follia trauma André ci perché ombra mai più è il suo ultimo libero e è edito da neo edizioni e io sono contenta di
Di di conversare di di di sentire dalla sua voce questo particolare percorso perché U ombra mai più è un libro che esce
Successivamente però con un particolare
Strano modo perché il lavoro di ombra mai più è un lavoro che inizia
Prima in quel lavoro di quel libro che abbiamo sempre scelto beati gli inquieti
E che però rispetto alla situazione che andremo oggi insomma a a scoprire
Portava la follia in uno spazio chiuso in uno spazio ristretto di un di un nuovo di una di una clinica per pazienti psichiatrici
Io se sei d'accordo chiederei proprio antiche cose e che cosa è voluto in ombra più Corriere e superare gli spento
Alla storia precedente perché se volessimo insieme traccia un po'una una sorta di no di di che in linea continua però non è così perché non è così
Sì Angelantonio Poloni e il protagonista di ombre ammettevo di questo secondo romanzo ed era anche il protagonista di terapie
Inquieti in ombra mai più si racconta il ritorno a casa dopo periodo tre anni di cura
Quindi come prima lettura senz'altro si può interpretare ombra in più come il seguito nella storia di Angelo Antonio però nel concerto senso non è non è così conto come incolto che un seguito e l'altra metà di un racconto non c'è un vero prima e un dopo si potrebbe leggere diciamo primo brano è più coi dati gli inquirenti c'è un dentro è un fuori
C'è un dentro e fuori della follia che ignoti
E c'è un dentro e fuori della follia come malattia diciamo nel suo statuto della società la psichiatria riconoscono di anche di malattia che richiede una cura in determinati luoghi di cura
Quindi è soprattutto questo romanzo tentativo di
Raccontare quello che mancava forse non è la prima nel primo romanzo che comunque primo romanzo non cercava di indagare ovvero lo spazio esterno lo spazio esterno diciamo della della follia soprattutto
La parabola di chi
Ma dopo essere stato in cura torna a casa vede tecnicamente dal punto di vista medico magari guarito no perché è stato dimesso e quindi si potrebbe pensare che la sua storia
Sì compiuta con una risoluzione positiva invece operatore raccontare come questa guarigione è solo l'inizio perché la vera parabola la vera storia la vera sfida
E di chi s'deve tornare
Casa tornare una società che comunque ancora oggi non ha fatto i conti assolutamente con la riforma Basaglia
L'ha fatto i conti con un'idea una paura dell'alto per la diversità della malattia mentale anche nella follia come diversità come fragilità in particolare con cui abbiamo fatto
I conti ci siamo confrontati più precisamente né in questi anni pandemia ma credo che ancora abbiamo soltanto scoperta questo grande tema problema diciamo della la della contrapposizione tra progresso un uomo tecnico-scientifico della medicina la possibilità di guarisce di curarci sempre
E tra ciò che non può essere curato e guarito comunque a che fare necessariamente con la dimensione patologico ma con la nostra col nostro essere umani col nostro modo di sentire come la nostra
Fragilità che anche spesso vogliamo riscattare quindi quella sera nella topoloni porta Convivio però è più forte la follia fuori dei luoghi di cura quindi fuori
Sulla definizione dimensione di malattia farla risuonare come una possibilità di vita
Che
Titanic rischio in quanto il protagonista è tanto umano quanto fragile e tanto coraggioso quanto phone ed esposto una società che non è del tutto o uno capace non si fida diciamo di questo di questa sua diversità ed è portata come senta vedeva in lui l'ex paziente psichiatrico quindi un folle in libertà mentre lui si definisce un in un paziente psichiatrico con questo cambio di preposizione vuole spiazzare cerca di spiazzare questa storia molti stereotipi molti luoghi comuni
Il hai anticipato nasce nel insomma quella quel concetto
Che Baggio Conte approfondire la il concetto di fragilità perché uno dei temi fondamentali del del del romanzo
Oggi il il concetto di di fragilità viene o così
Declinato sotto diverse sotto diversi formule attive vorrei chiedere
Un particolare convinto viene adesso in mente quella
Quel quel comunque libero di Victoria masse in ballo delle pazze e rispetto a quella terminologia che forse qualche giorno fa il il ministro
Del uno dell'istituzione a evocato il concetto di umiliazione
Quindi nelle nel tuo testo immaginando la struttura psichiatrica Casa delle farfalle no e poi il luogo dove vive per lunghi anni Angelo Antonio e sicuramente una girando questo questo nuovo ma ho pensato a quanta umiliazione no deve aver subito questo il protagonista del tuo del tuo romanzo Boy
Sentirlo evocare per voce di un di un ministro trovato
Davvero
Pascoli Scott sconvolgente poi dopo lui ha ritrattato chiesto scusa perché non voleva con il termine umiliazione poter evocare no a una sorta di di oppressione che poi proprio
Mutuo reputo modo no nelle nella natura esperienza anche
Come e professore avversaria e quindi indenne niente e la tua passione insomma per il disagio psichico nel
Ecco l'umiliazione i problemi psichiatrici cioè quanto se fossi in tutte se di il disagio mentale questo concetto che veramente io l'avevo boh
è abbandonato e che avendolo sentito detto no non è possibile perché veramente Cornale le persone che che sono agitato insomma da disturbi psichici il concetto di unificazione
Riuscì e viene invocato ecco insomma ma che un un convento e chissà vogliano ai lunghi anni di Angelo Antonio quanta Cabras vita
Sì umiliazione è una parola
Chiave al punto che una delle declinazioni dell'ombra
L'ombra questo anche nel romanzo l'ombrello ombra della malattia quindi all'ombra della vergogna no all'ombra di questo stima che ci portiamo dietro se siamo stati pazienti psichiatrici si siano stati definiti tra
E questo bisogna dire non c'è una prima considerazione culturale poi ne facciamo una più specifica John Clark meno specifica perché più funzionale perché riguarda il romanzo ma quella più generale culturale queste che quando nel mila centosettantotto Basaglia poteva dire di aver raggiunto il suo obiettivo c'erano di aver portato all'approvazione Jack cento tanto la chiusura dei manicomi in realtà diciamo quello non era non era diciamo la la conquista collera inizio di un percorso che consisteva in due operazioni se vogliamo rassicurarli in modo metaforico cioè abbattere i muri
Ma anche riempire solchi perché si era ovviamente il muro ognuno dei manicomi di abbattere i muri dei manicomi però Basaglia parlava metaforicamente quindi anche con una certa larghezza di vedute d'un sol colpo e divide il mondo dei sani nel mondo dei malati
E quindi si si possono abbattere i muri ma rimangono questi sole questi solchi che separano
Questo solco ecco va riempito credo di storia illazioni di operazioni di testi di cultura di operazioni culturali di operazioni politico ovviamente anche che concorrano a colmare quella grande ignoranza dunque la grande paura e ancora appunto ci separa dal mondo della malattia mentale far sì che chi RAI esperisce sperimenti questa duplice umiliazione a cui corrisponde anche un duplice esigenza ma duplice afasia filiazione intanto di sperimentare questa malattia che ad oggi entrambi più diciamo questo tipo di disagio che ad oggi e che più misteriosi termino compresi tra i meno diciamo biologici certo c'è la componente biologica cioè la cura farmacologica ma ci sono tanti dimensioni tanti paradigmi della psichiatria al paradigma
Sociale impallina fenomenologico riconducono la malattia anche un modo di sentire di essere e di vivere quindi chi la sperimenta subisce innanzitutto questa quotazione per la malattia lo spodesta nella possibilità dalla capacità di tenere la sua vita
Insieme di tenerla di tentare di tenerla unite a dirgli anche da un punto di vista cognitivo anche da un punto di vista emotivo già questa diciamo più di qualunque altra malattia
Prettamente organica è un'esperienza umiliante perché umiliante per il controllo per quanto piccolo sia per quanto illusorio sia di qualcuno
A questo migrazione si somma l'umiliazione di sentirsi percepiti come pericolo come diversi
Ma non sono ancora come De com'è pericoloso perché ancora rustico pazze violenza ancora l'utilizzo delle parole in mano tuo palazzo sono sempre legate sentiamo nei media voi se non vuoi a i sogni di criminalità o a folli strategie geopolitica che poi non sono folli non sono criminali ecco queste parole queste gentili ricorrono in questi contesti quindi chi invece nell'ambito la sterilmente vive anche con una sofferenza legata a suo modo di sentire una volante si sente comunque sa che sarà associato a quell'idea negativa brutta disgrazia partire nonché sofferenza anche violenza che Frassica nella malattia venga vissuta come appunto un'umiliazione perché il mondo ti guarita ecco Alda Merini diceva io quando sono uscita nel manicomio la pazza della porta accanto Giuliano Anderlini una donna straordinaria
Esuberante originario una scrittrice candidata altre nove dal Pen Club francesi alla pace e alla porta accanto come sostiene il nostro ogni azione potente ancora oggi in certo modo certo abbiamo superato
Quella su quel modo di pensare alla riconoscerla ma accanto agli anni Ottanta però c'è ancora tantissimo da fare se non addirittura una tendenza a tornare un po'indietro certi paradigmi pre manzoniani impressionante diciamo quasi in quei tanti che uno degli ultimi saggi di Eugenio Borgna uno dei più grandi psichiatri di matrice avevano già in Italia adesso novantadue anni il suo ultimo saggio si intitola due ne ha scritto uno scrittore la tenerezza lato si titola l'agonia della psichiatria
Per cui si rende conto che purtroppo si sta tornando indietro sotto certi aspetti del mondo proprio di trattare non nel senso magari dell'elettroshock o di altre cure ma nel modo di trattare con una distanza Dezza
Il paziente come fosse comunque una macchina rotta non un uomo
Che soffre ecco quindi questo relazionavate mentale e amplificata rispetto all'umiliazione che comporta ogni tipo di malattia fatto di essere appunto Martin Amis di non essere padroni anello almeno
Parzialmente della propria vita ripercorrono il pensiero del mozioni
E qui vengo così ma molto rapidamente al romanzo perché poi il romanzo così un trattamento non tanto di un problema al racconto la storia quindi diciamo sì se vuole parabole di un personaggio inventato e quando Antonio cosa ha con la sua ombra
Invece di precederlo cerco di portarsela dietro se la proietta a terra
Cioè non solo non nasconde che è stato in cura ma ci tende a presentarsi con questo suo assurdo è sconveniente biglietto da visita anche quando cerca lavoro perché un uomo di quarant'anni che
E torna a casa cerca lavoro cerca casa per della vita che noi genitori per l'Arthur Andersen cura perché sono malati anziani loro nel frattempo si prende cura di un albero che ammalato no questo platano in copertina che anche uno dei personaggi nel libro che tra le altre cose motivazioni quotidiane diciamo è impossibile realizzare cinque di trovare lavoro che non sia impossibile per tanti Italia
Tra i trenta quaranta cinquanta
E quando deve fare dei colloqui di lavoro dovrebbe nascondere non questa o suonare su questa sua
Esperienza vuole sentirsi chiari invece la rivendicazione
La rivendica sempre ovviamente a suo svantaggio e questo è uno degli aspetti della sua follia che corrispondono la nuda verità visto il programma con la sua bellezza con la sua capacità di vessazioni nudo e di essere una persona autentica è vera che però trova in risposta il timore quasi sempre ma non si arrende ecco diciamo li vuole superare l'umiliazione con la nuca verità della sua esperienza che richiede una citazione un riscatto è una scontenta anche attraverso questo nuovo romanzo meno si cerca di far venir fuori
Tuttora glorioso umanità che a volte nascosta dentro queste persone che diciamo mappe fogli che rappresentano per noi
L'emblema della fragilità diciamo quasi proprio la la la paura più Arcana di ammalarci a Genova quindi non avere successo nella vita ecco magari paradossalmente questi personaggi possono diventare un romanzo una storia invece degli eroi come protagonisti perché ci restituiscono parte
Di noi che è andata perduta sommersa diciamo dal buon senso e la razionalità dal profitto quindi ma per fare questo come dicevi bisogna attraversare questo solco denominazione che venire no e questa è un'impresa molto molto difficile che nonché un singolo da solo non riesce a fare che tantissimi romanzi che tanti saggi le tante donazioni culturale artistica insieme possono secondo me in parte fare
Libero e il Consiglio davvero
Coglierle
Un particolare c'è un altro un altro termine che si coglie oltre
Ma quello che abbiamo evocato oltre a quello della fragilità
Quello della alterità
Che potrebbe essere
Così a associato termini di diversità ma così non è
Perché in questo Prezioso romanzo concediamo il termine
Differente tra diversità e alterità perché
Sì perché diciamo è una diversità Angiolo un'attività parente in entrambi i casi perché questo suo essere sopra le righe
Questo suo essere per esempio ingenuo quello suo essere onesto questo suo essere addirittura buono al turista lui vende ritrova ai ragazzi che erano bambini prima del suo ricovero per strada sotto casa sua nel frattempo sono diventati una banda di quel sei teppisti dovrebbe averne
Paura in realtà vede in loro delle persone che come lui sono Francia hanno bisogno di aiuto di una guida di qualcuno che condivide il loro linguaggio i loro gergo Brustia con loro
Ecco allora e sono diverse le situazioni in cui mi tira fuori
Questa inattesa a una inattesa reazione che però che quindi è diversa dalla media diversa dal buonsenso diverso da ciò che conviene fare da ciò che che prudente ma nel concorsi l'identikit il profilo di questo personaggio questi gesti diversi
Per disegna un alterità che non è altro che il volto di un uomo ma che quindici non può essere altro da sé altro che esse non è diverso da ciò che o nel suo intimo anche l'essere umano materie esternamente
Ha indossato numerose armature maschere e quindi non si tratta diciamo lui si sente si riconosce simile in realtà diversi marginali come ancora Gazzo coprotagonista cani glieli egiziane che appunto conosce per strada in cui cerca di dare corretto ripetizioni di italiano riconosce
Una particolare fratellanza identità con quello di quei volti dell'umanità che sono comunque diciamo dolenti fra è questo suo essere simile a tutti questi diversi nel senso di non riusciti secondo certi canoni certi criteri di non vincenti nodi Secondo sconfitti o marginali o pericolosi in realtà compone tutto un disegno
Il disegno del luogo candidemia dell'uomo poi assurda verità rischia ne approfitto diciamo di questa trasmissioni cosa medesimo titolo perché più che altro più che di alterità e diversità sito in realtà parlare di novità di umanità ecco perché altre diverse questa è la maschera che uno indossa
Che separa mentre in questo parabola lascia un progressivo scogli amento
E sa riconoscere dei tratti comuni appunto non non di università ma insignificanza tra vivente protagonisti personaggi in questo romanzo quindi è un tema che sta nascosto dietro la diversità elettrica la verità e la verità
Ecco siamo
In conclusione ma non prima di
G
Così lanciare una sorta di
Di messaggi evocativo perché il momento che che che abbiamo vissuto che ci siamo lasciati
E che speriamo di lasciarci definitivamente
Alle spalle no la fragilità e il disagio psichico i luoghi di reclusione che per tanto tempo sono state anche le nostre stessa abitazioni in una in un percorso legato no a sconfiggere il male che era rappresentato deve ancora
Insomma per per le vittime che ci sono
Nella un virus che però ovviamente ci teneva ci teneva sospese di vicini costringeva a vivere
In un luogo in un luogo precluso io credo che il questo tuo
Romanzo voglio insomma dire di più nate la battuta finale perché un Parma più di Stefano Re Redaelli davvero un
Un qualcosa di prezioso cioè della letteratura cioè della della Poesia imposto sostanzialmente quello che si vive
No in un nella forma di esistenza di una sorta di stazza di ciascuno di noi no vorremmo che ci che a nostra vita si riempisse di
Di racconti sì che di sogni di di diciamo di tutto
Quelle
Quel contenuto del del mondo che poi di risulti se c'ha ha seria per ciascuno di noi unico
Il protagonista sicuramente dove ma anche le firme di figure che ruotano intorno alla al protagonista
Perché
Detto che ne sei stato insomma il no niente professionista della costruzione di questa di questo personaggio perché leggere ombra mai più
Fare i conti con la scusa che non mi piace perché diciamo dalla letteratura porta della matematica però conto del racconto ecco sono parole che hanno una radice comune per confrontarsi con questa parola ombra è una parola alcuni Senica perché Londra
La malattia ma anche l'ombra della protezione per cento
è una storia di cura una storia sul prendersi cura di se stessi e degli altri
E perché è una storia che aiutava demitizzare la malattia mentale
Quindi a spogliarla di equini etiche si sedimenta nono nella cultura e che la coprono appunto di tante maschere
Che ci impediscono invece di vedere e cose quelli anche se nel suo aspetto dolente a volte ci mostra di prezioso
Suoi stessi penso che tre ragioni si ciò che è successo
Io ringrazio Stefano Redaelli che professore di letteratura italiana presso la facoltà dell'università diverse di di Varsavia
Ma non prima insomma né magari se si è d'accordo per un commento finale perché di questo prezioso
Ultimo tuo libro ombra Magghiu edito da neo edizioni io voglio ricordare una pubblicazione scientifica ma qui tengo molto a quarant'anni dalla legge Basaglia la follia tra immaginario letterario in realtà psichiatrica e che è uscito insomma nella nel nel nel due mila nel due mila e e venti perché perché è un lavoro
Diciamo a più voci che evidenziano poco quello che ritroviamo a piccoli passi nei nei tuoi nei tuoi romanzi mai come in questo momento se non di più per quello che abbiamo insomma vissuto la questione della fragilità e infine il disagio insomma psichico importantissimo sia perché ci ritroviamo a nella quotidianità vivere un po'questo e questo questo aspetto però a parer mio il tuo lavoro quindi cioè quell'immaginario
Letterario quella sorta di no di di di di rapporto tra letteratura medicina scienza e spiritualità che cioè il tuo
Nel tuo lavoro nei suoi lavori è quanto mai importante per spiegare
Veramente la complessità della
Delle menti insomma della del disagio psichico quindi in conclusione al tempo un
Così una battuta finale di dell'importanza che ed anche della responsabilità e come non solo come uditore ma anche come insomma professore insomma vera nel dialogo con i tuoi studenti è importante insomma lavorare e cogliere quella realtà che anche psichiatrica ma non è solo psichiatrica
Sì ti ringrazio per aver citato questo lavoro che è una curatela noi diciamo gli atti sviluppati non convegno tirano credo organizzato passare nel due mila diciotto punto per quarant'anni la legge Basaglia
Ed era un piccolo convegno però molto interdisciplinare con molto polifonico per questo proprio con Luciano erano presenti signorili dice striatura di Filosofia di medicina di teatro
E abbiano studi allungato più voci intorno a questa parola abbiamo fatto risuonare hanno cercato di far risuonare
Con più voci questa parola Fulvia che una volta vuol dire malattia una volta vuol dire il modo di stare al mondo una volta quelli sul modo di rappresentare
Ecco che il tritato di rappresentare l'alterità raccoglie del mondo con questa parola che ci continua a sfuggirci questa carta che che è più grande di noi che però storicamente Unicef in cui abbiamo messo attaché non abbiamo voluto no go ascoltare con la Storia della follia ognuno con la storia un gesto di un grande internamento nascondimento di un mettere a tacere quindi credo che non apriamo vivono ancora fatto molto in questo senso contrario cioè dobbiamo ancora molto farli suonare
Le voci involtini di racconti nella follia mettendoli il dialogo tra di loro in modo multidisciplinare perché appunto nessuna disciplina credo diciamo questo un po'nel paradigma così culturale di studio di ricerca scientifica e in fondo anche un po'po'di ricerca letteraria di scrittura nessuna disciplina arriva mai e così via
A poter descrivere nella totalità hotel poter rappresentare in modo esatto un un problema soprattutto quando con questo problema questo uno al crocevia
In diverse discipline come poi tra l'altro la medicina in particolare psichiatria che una scienza umanistica cioè da una parte a questo suo aspetto che si sviluppa in modo molto più mondo molto anche rapido per esempio per quanto riguarda lo sviluppo della farmacologia della psichiatria come conoscenza dei meccanismi del nostro cervello meccanismi chimici e quindi della ricerca di opportune opportuni farmaci che agiscono a un livello così chimico organico però allo stesso tempo
A questo punto progresso cosa tipo di progresso scientifico non corrisponde un progresso anche umanisti una riflessione filosofica letteraria spirituale anche dire subito significati contenuti della
Di malattia mentale della depressione per esempio che Morieri finisce anche una grande metafora appunto una metafora della tra Giuditta della sensibilità che sono modi di essere al mondo che sono volti della
Dell'umanità quindi con l'invito quindi non pensare mai di aver capito aver trovato una una soluzione che essi soprattutto se questa è o puramente scientifica oppure a mente umanistico filosofica che non abbia in sé così anche gli elementi di verità intersoggettività che le scienze esatte comunque ci devono fornire per capire
Descrivere diciamo il modo
Di in cui funziona non solo ricordava la lega la natura ma anche con cui funzionano
Noi esseri umani quindi ecco questo diciamo così l'avevo l'auspicio e l'invito anche Cossiga tutti i colleghi e quelli che studiano
E in particolare per quanto riguarda con la follia cercare sempre di far risuonare ogni suo significato ogni sua voce ad ascoltarlo sospendendo il giudizio
E spogliandoci dai pregiudizi quando questo accade
Si può colmare in parte quel solco di cui parlavamo all'inizio che divide il mondo dei sale del mondo dei malati ecco per fortuna da un po'di tempo la medicina si accorge di avere bisogno
Molto della letteratura non la medicina narrativa Remedy Carlo Vanzini tale da una decina una ventina d'anni stanno prendendo piede si stanno ora di candore e quindi è questo diciamo è è una buona notizia con la quale forse possiamo
Concludere questa questa conversazione nega che ti ringrazio ancora per l'invito viene invitato anche quest'anno per continuare a raccontare
La storia di Antonio coloni e soprattutto per dare questo contributo anche di voci no dell'Amsa rigidità della Natività di storie che nessuno che difficilmente si vuole
Ascoltare e poi proprio diciamo lo spirito mi pare con cui tutti condurci lettura
Programma il tuo lavoro per cui così anche quest'anno si risonanza sintonia per cui ti ringrazio per l'invito no sarò io a a ringraziare che con un
Diciamo da questa dimensione contenuta
Tranne il tuo
Libero ombra mai più quindi tra realtà e finzione decidiamo appuntamento se tu sei d'accordo all'anno prossimo che c'era forse insomma un'anticipazione ci sarà una sorta di
Ingaggia si porta questo tuo lavoro forse in scena e quindi insomma possiamo
Anticiperemo di poterne parlare anche da gennaio speriamo di riuscire a leggere questo progetto in collaborazione appunto con uno psichiatra con ecologista che proprio
E questo spirito realtà e la finzione andrà entra in scena quindi io sono davvero contenta di di Herrera parlato di aver conversato con teli ombra mai più e e quindi grazie davvero a Stefano relazione e e restate con noi con le trasmissioni di Radio Radicale