La Presidenza Clinton e il nuovo ordine mondiale. Una prima riflessione storica

Se gli autorevoli relatori iniziamo questo primo pomeriggio di riflessioni abbiamo chiamato un po'convegno di studi in maniera un po'ambiziosa
Su una tematica che alquanto inusuale per lo meno in dei contesti diciamo prettamente storici
Anche perché come spesso accade la storiografia relativa a questo periodo viene ancora considerata totalmente diciamo da da coltivare dista la distanza temporale che ci separa dagli eventi abbiamo preso come riferimento la presidenza Clinton o come spartiacque diciamo tra due mondi tra due epoche a nostro avviso molto interessanti ma anche come Periodo intermezzo tra grandi trasformazioni internazionali come vedremo e diciamo più rilevanti che viene comunemente ricordate proprio il passaggio da un mondo bipolare quindi e la fine della guerra fredda alla quello che viene considerato diciamo il decenni unipolare a guida americana che un po'diciamo viene periodi dal punto di vista la precisazione concluso con i gli eventi del dell'undici settembre e quindi il ritorno come viene detto
Dai bene informati al mondo multipolare
Abbiamo immaginato perciò di approfondire questo periodo
Per una ragione importante perché oltre alle trasformazioni naturali sul piano internazionale mi sono anche diciamo del cambio abbiamo chiamato un po'in cambio di paradigmi sotto diversi aspetti dal punto di vista delle culture e delle ideologie politiche nonostante l'ideologia sembravano chiudersi col crollo del muro
E tutta una serie anche dal punto di vista pratico di mutamenti pensiamo ai comportamenti sul piano internazionali amo con la guerra che ritorna nel cuore dell'Europa con un nuovo protagonismo americano
Silenzi ritorna riparlare dopo anni di guerra giusta e di interventi e ci ha preso come di che ci ha fatto sì che ci ponessimo il tema se non era il caso di riflettere e approfondire e abbiamo infatti l'abbiamo voluto fare con questo pomeriggio coinvolgendo degli studiosi
Dico subito che purtroppo due relazioni mancheranno per seri problemi familiari dei due relatori che ci sono stati comunicati nostro malgrado
Poche ore in un caso e pochi giorni un altro fa ammesso uno abbiamo quindi avuto il tempo di sostituirli ammesso e non concesso che l'autorevolezza penso al professor pastori
Del dei relatori fosse rendesse possibile un'eventuale diciamo opzione di di di cambio per ha capacità di analisi di studi e per diciamo il profilo di elevato profilo del relatore
Io prima di iniziare diciamo alla sua riflessione darei subito il già la parola alla Presidente della Fondazione
L'onorevole Margherita Boniver non solo per gli istituti istituzionali come diritto ma un po'anche per introiettare diciamo il discorsi e il nostro lavoro
Visto e considerato anche il più poc'anzi mi richiamava una delle vicende come la guerra nell'area balcanica di cui parleremo di cui è stata anche diciamo direttamente testimone all'epoca in quanto ministro cioè con la prima emergenza umanitaria che di cui l'Italia fu oggetto la famosa ferita
E non si è mai rimarginata
Grazie Nicola buonasera a tutti
La fondazione Craxi com'è noto che è stata istituita nel due mila dalla figlia l'onorevole Stefania Craxi che è qui presente in fondo alla sala perché dovrà lasciarci purtroppo che ci sono votazioni inaugura credo a breve a Palazzo Madama
Unici piuttosto Orrico convocazione internazionalistica che intende svolgere un'opera di ricerca e di studio e di approfondimento sulle vicende più significative della nostra storia contemporanea per questo motivo come stava dicendo adesso Nicola
Carnovale che il nostro segretario generale
Abbiamo deciso di istituire questa giornata di studi di profondimento che sarà sotto la regia di del professor Giovanni Orsina che irresponsabile presidente del nostro comitato
Storico scientifico un'occasione appunto di approfondimento di un'epoca che ci sembra molto lontana ma che sicuramente nello svolgimento delle relazioni
Avrà
Avrà modo di avremo modo di capire quanto sia importante anche per quello che sta succedendo in questi giorni in queste ore
E questa è l'ambizione e quindi che c'era morto forse qualcuno si interroga come mai nel due mila ventidue parliamo
Di una presidenza americana che forse oggi con Job Weiden in qualche modo richiama l'attenzione di quello che gli studiosi americani chiamavano all'epoca negli Stati Uniti l'intesa Enzo Boschetti cioè uno stato indispensabile per l'ordine economico e soprattutto liberale dell'intero pianeta ma evidentemente questa è un'era che non esiste più e non soltanto perché sono passati
Decenni
Beh degli anni novanta come sappiamo sono gli anni di quella che gli storici chiamavano la nuova era della globalizzazione che comunemente facciamo riferimento risalire all'entrata della Cina nei gabbiotti io
Nel due mila e a conclusione di un processo che inizia sostanzialmente negli anni settanta con la scelta della Cina di aprirsi seppure in forme particolari
All'economia di mercato e formalmente proprio sotto la presidenza Linton
Non era di fatto la naturale conseguenza delle tesi all'epoca molto famoso e molto conosciute di Franz Fukuyama poi riviste in epoca più recente
Cito il ci troviamo quindi alla fine della storia questo è il punto interrogativo che in qualche modo ancora aleggia sul nostro dibattito internazionale
Infatti e proprio in questo frangente
Che si sviluppa e si afferma idea che il mille novecentottantanove prima e il due mila uno dopo segnato il passato dal futuro il bene dal male come il muro di Berlino separava le dall'Ovest
Per l'Unione Sovietica l'Occidente dall'Oriente
Riuscivamo a malapena immaginare un modo un mondo migliore del nostro dell'epoca
Oggi forse dobbiamo constatare che la storia non è andata in questa direzione e ha preso un altro corto e che quel processo
E abbiamo chiamato globalizzazione ha prodotto delle storture sul tessuto economico sociale
Si è messa in predicato la democrazia liberale eccome parimenti lo Stato Billé lo stato
Lo lo stesso liberalismo sia rimasto vittima del suo successo proprio perché declinato nella sua variante più economica e meno politica
Gli anni Novanta sono anni assai impegnativi
Sul piano internazionale quando Bill Clinton fra gli alla Casa Bianca la guerra fredda sembrava un ricordo del passato ma dalle macerie del blocco sovietico
Emergevano nazionale distacchi devastati da quello che era stato il totalitarismo comunista
Che gli aveva dominati e di chiusura economica soprattutto
E l'America
Clinton rimaneva l'unica superpotenza mondiale che aveva il dovere di promuovere e difendere la stabilità politica ed economica anche nei paesi più disparati
Nasce così in questo periodo una nuova teorizzazione dell'intervento militare
Un recupero in chiave reinterpretata quel concetto di guerra giusta concetto che prenderà ancora più forza dopo l'attacco terroristico
Dell'undici settembre alle torri gemelle al New Yorker
Il primo impegno internazionale di Clinton sulla missione visto o in Somalia lanciato poco prima della sua elezione dal tuo predecessore Giordano più Bosh
Nonostante il dispiegamento di un cospicuo contingente internazionale la guerra tra le diverse fazioni somale non si fermò la risposta alla terribile battaglia di Mogadiscio in cui persero la vita diciannove militare statunitense
Clinton deciso di ritirare le truppe dalla Somalia la missione lascio il Paese africano nell'ottobre del novantatré costringendo anche molte ONG dell'epoca ad abbandonare la popolazione in in balia della devastante guerra civile che ancora in qualche modo sta esaminando
Quello sfortunato paese
Dopo nemmeno un anno nell'aprile del novantaquattro in Ruanda si confermò poi più grave genocidio in tutta la storia africana perché in poco più di un mese furono sterminate circa un milione di persone appartenenti all'etnia tutsi
Risposta della comunità internazionale fu lenta e incapace di contenere la violenza tribale e non a caso nel novantotto durante un viaggio in Africa lo stesso Clinton dichiarò che la comunità internazionale quindi anche gli Stati Uniti era responsabile di questo spaventoso massacro il maggior impegno di Clinton però fu quello di risolvere il conflitto israelo palestinese la diplomazia americana stimate subito dopo l'elezione del nuovo presidente cercando di mediare tra le due posizioni
E il tredici settembre del novantatré a Oslo in Svezia proprio sotto l'egida di Clinton curo ratificata una serie di accordi tra il primo ministro israeliano Ytzhak Rabin e il leader dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina Yasser Arafat
In cui l'Autorità palestinese otteneva il controllo di parte della Cisgiordania officia di Gaza in cambio di un top all'intifada dell'epoca
Non ricordo non solo perché continuerò quello sfottò e come uno dei momenti migliori della politica estera clintoniana
Tese a rimuovere una delle cause il maggior scontro nella regione mediorientale ma anche perché dopo per esperienza causa il barbaro assassinio di Rabin e anni dopo la morte di Arafat per poco è stato fatto con l'eccezione forse degli accordi di Abramo
Per risolvere il conflitto Israele alle israelo palestinese
Infatti la centralità del Mediterraneo ormai per larga parte scomparsa dall'agenda politica americana fece sì che nel novantaquattro si raggiungesse un traguardo importante
La Giordania di Reuss venne raggiunse finalmente la possibilità di riconoscere l'esistenza di Israele assieme al suo precettore aveva fatto l'Egitto il secondo Paese arabo molto importante quindi da Giordania li conosceva
L'esistenza di un Paese
Col quale alla fine poi finirono per cercare le ostilità
Ma con l'assassinio di Rabin il quattro novembre del novantacinque il processo di pace tubi una Brusca interruzione
Sebbene nel novanta nel novantotto il nuovo primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avesse concesso all'OLP altri territori del Cisgiordania
Che il suo successore Ehud Barak avesse ripreso la strada del processo di pace il conflitto tra Israele e palestinesi continuo a rimanere assolutamente insoluto
Clinton continuò purtroppo tenta più Cetto per tutti gli anni del suo secondo mandato a cercare di raggiungere una pace duratura altre i due Paesi
Sempre sempre secondo
Nostre imprese restando in medico medie Medioriente Clinton fu il presidente che inasprire i rapporti già precari dopo la dissoluzione dell'evoluzione del settantanove con l'Iran
Il quale dichiarò illegale per le compagnie americane fare affari con con le industrie iraniane
E e l'Iran fu anche accusato di sponsorizzare il terrorismo islamico cosa che continua a fare ancora oggi oltre alla repressione spaventosa che purtroppo sembrano le del fine nei confronti del manifestanti che manifestano
Spesso bambini per la loro libertà
E vietando venne definito per la prima volta uno Stato canaglia tra l'altro fu proprio Clinton a instaurare questa specie di descrizione rocksteady che ancora oggi permane nel dibattito diplomatico e politico internazionale
Ma uno dei maggiori impegni internazionali di Clinton sul poi la ricerca di una soluzione pacifica all'anno dal conflitto in Irlanda del Nord
Grazie alla mediazione statunitense guidata dal senatore Josh me ciò l'undici aprile del novantotto vendite britannico Tony Blair piccoli islandese Beretti a un firmarono a Belfast il primo accordo chiamato gol Friday richiamando il Venerdì Santo
Che avrebbe posto fine a trent'
Anni di scontri tra le diverse fazioni politiche e paramilitari in Irlanda del Nord
Parimenti il conflitto nei Balcani resta una delle pagine più controverse dell'amministrazione Clinton
Con l'unico impiego militare della sua presidenza che riguardò proprio il tentativo di sedare i conflitti che dal novantadue al novantanove
Sconvolge erano l'aria balcanica
Dall'inizio della guerra in Bosnia infatti e durante la guerra in quella parte dei Balcani si verificò al più grave eccidio
In Europa dopo la chiusura dei campi di sterminio dopo la seconda guerra mondiale con il Bilancio di circa sette mila cinquecento vittime in quell'occasione e con l'impotenza dimostrata da dall'ONU in quelle circostante
Come sappiamo la guerra in Bosnia si conclude con la conferenza di pace di Dayton notaio dal primo al ventuno novembre del novantacinque
Fortemente voluta da Clinton è coordinata dal Segretario di Stato Warren Crest fra ma la pace nella regione durò molto poco e già nella primavera del novantotto nella Repubblica di Serbia e Montenegro le prime tensioni tra gli abitanti della provincia meridionale del Po poco
E l'esercito al termine ed esercito serbo dietro dritta ad una nuova escalation escalation forse ancora di grande attualità proprio in questi giorni
Convulsi in quella in Kosovo
Con tutta evidenza le faglie critiche internazionali di quel periodo il quel decennio clintoniano non faranno distinguibili
Per quadrante ma anche per problematiche dalle questioni che avrebbero poi agitato i decenni avvenire e che a distanza di tempo impariamo impattano sul nostro presente questo è diciamo in estrema sintesi
Evitando degli esempi assolutamente macroscopici quello che è diciamo l'intendimento dell'arringa Fondazione Craxi nel dibattito e odierno che farà con sotto da eminenti professori e accademici e che sicuramente rimarrà nella storia della nostra fondazione ma anche nel dibattito pubblico italiano una tappa molto molto importante
Per segnare quello che la storia del passato
Non segna e che può essere molto utile per interpretare le crisi di oggi primis ovviamente la mostruosa e ingiustificata aggressione della Russia
Nel confronto e Luca Zaia grazie
Grazie presidente Boniver
Siamo molto sinteticamente ha fatto un po'uno scenario di quelli che sono state le faglie di crisi tra successi e insuccessi che possono essere diciamo a uno primo al primo sguardo o perlomeno il successo i successi che vende i successi che vengono attribuiti da quelle che sono le pagine di storia ma della cronaca nella storia sarà fatta in questi anni
Speriamo sarà fatta bene di una presidenza diciamo sicuramente significativa che come ricordiamo interrompe un lungo dicendo in questo rompe un lungo periodo di presidenza guida repubblicane
E c'è un grande tema che aleggia che non abbia avuto un po'sviluppare d'accordo con Giovanni proprio lui stesso si è fatto carico che era quello diciamo dell'ottimismo spesso a questa parola questo aggettivo associamo un po'gli anni Ottanta in casa nostra ottimismo
Anche proprio di matrice craxiana che ha contraddistinto all'azione politica ma anche gli anni novanta o nei nuove dinamiche globali nuovi paradigmi che si vanno manifestando acque vengono accompagnati da un crescente ottimismo
Diciamo l'ideologia su tutta diciamo del mercato come nuova frontiera in grado di aprire nuovi spazi e nuovi orizzonti alle labbra alle liberal democrazie sicuramente l'ottimismo di un mondo equilibrato e pacifico che poi non si è rivelato tale l'ottimismo con tutto ciò che comportava l'avvento della globalizzazione e quant'altro ecco su questo tema ci piace introdurre questa questo pomeriggio di di riflessione con Giovanni Orsina che il ricordo tessere
Docente direttore della School of government della Luiss Guido Carli anche il presidente del comitato storico scientifico dell'istituto grazie
Grazie a te che La sette Nicola allora soltanto appunto qualche considerazione introduttiva del
Del discorso e può appunto lasciano lo spazio
Ai colleghi che
Sono portatori di competenze molto più profonde specifiche sospetti cruciali della presidenza Clinton è e di questo e di questo decennio
Allora innanzitutto seguendo un po'dalle riflessioni sia introdotto dal segretario della Fondazione Nicola Carnovale sia dalla Presidente Margherita Boniver
Perché la Fondazione Craxi diciamo vuole aprire introdurre
Organizzare un seminario di riflessione sulla presidenza Clinton
Al innanzitutto perché è ben evidente che stiamo parlando di un decennio che ancora resta un decennio centrale nella biografia di Bettino Craxi non è un decennio naturalmente Fortunato
Perché sappiamo tutti quanti che la crisi del novantadue novantatré è una crisi politicamente fatale
Per Craxi però comunque sia resta un pezzo fondamentale diciamo la parte finale della parabola del Craxi persona di di governo e persona centrale nella storia politica del nostro Paese ma poi anche perché comunque negli anni novanta come sappiamo Craxi continua a riflettere continua a scrivere continua a suo modo a partecipare comunque
Al dibattito pubblico alla riflessione sulla storia politica italiana
E e naturalmente anche perché
Per molti versi questo è stato già accennato ma insomma gli anni Novanta
Possono essere considerati un decennio che a un rapporto con robusto con gli anni Ottanta per molti versi per molti aspetti naturalmente del mille novecentottantanove è un anno cruciale nella nostra storia però su altri aspetti come sempre le cronologie nella storia sono cronologie a geometria variabile
Date che sono dei delle critiche al junk dei punti di frattura su certi terreni su altri terreni invece pesano di meno meno centottantanove e certamente un punto di frattura essenziale su una serie di terreni importanti però su altri terreni è possibile sostenere
Che come dire il clima spirituale lo Zeitgeist degli anni novanta abbia un rapporto piuttosto forte con quello con quello degli anni ottanta
E quindi per la Fondazione Craxi ovviamente è importante ragionare
Proprio perché appartiene alla biografia del della persona nel cui nome la fondazione è stata creata e centrale demente riflettere anche su sugli anni Novanta
Peraltro proprio un anno fa abbiamo tenuto un convegno sul mille novecentonovantuno e quindi Milano centonovantuno e quindi ovviamente sulla crisi dell'Unione Sovietica e sul su quello che diciamo circonda questo altro grandissimo momento di svolta chiaramente che segue mille novecentottantanove ma anche un'autonomia rispetto al mille novecentottantanove
Proprio in questi giorni diciamo stiamo chiudendo gli atti
Di quel convegno e quindi anche questo incontro di oggi si colloca in una continuità di attività della Fondazione che insomma sta aprendo questo terreno di ricerca contribuendo ad aprile si intende insomma sono non diciamo non è soltanto la Fondazione Craxi però sta contribuendo ad aprire una stagione di riflessione storiografica sugli anni Novanta
In realtà per molti versi perché è giunta l'ora
Nel senso che son passati trent'anni
E noi sappiamo che trent'anni diciamo anche per ragioni di disciplinare chi visse dica sono il Periodo
Diciamo al di là del quale si può cominciare ad aprire una riflessione storiografica naturalmente su quando si possa aprire una riflessione storiografica potremmo stare a discutere fino fino a domani insomma c'è chi ritiene che sia necessario a distanza anche ben maggiore c'è chi ritiene che si possa scrivere storia del tempo presente in storia storia dell'immediato quindi ci sono varie varie scuole di pensiero ma insomma certamente trent'anni sono un periodo dopo il quale si può cominciare a immaginare di aprire una stagione di riflessione
Di riflessione storiografica però
E
Certo senso questo secondo me resta un elemento cruciale
Certamente sugli anni Novanta si deve si può cominciare a riflettere studio graficamente ma non soltanto appunto perché dopo trent'anni si aprano gli archivi in un certo senso la distanza ci consente di fare questo tipo di di operazione ma anche perché la riflessione sugli anni Novanta resta per tanti versi l'anticamera della riflessione sulla nostra età contemporanea sui nostri anni
Cioè è possibile a mio avviso sostenere che gli anni Novanta siano un po'diciamo
Per così dire il punto culminante di una determinata fase storica di un determinato clima appunto Zeitgeist clima spirituale
E e poi che gli ultimi vent'anni siano i vent'anni diciamo se vogliamo prendere una data periodi zampate precisa potremmo dire dall'undici settembre sono gli anni nei quali invece questo clima sia venuto dissipando e si è venuto dissipando poi sempre più velocemente nel corso del secondo decennio del ventunesimo secolo
E insomma questi processi quindi in un certo senso potremmo immaginare una sorta di di parabola nella quale certi processi cominciano a svilupparsi a mio avviso già dalla fine degli anni sessanta
Raggiungono un punto culminante negli anni novanta e poi cominciano invece a a decrescere questo clima storico comincia a mutare che diciamo e in e entriamo dentro una stagione diversa che era nostra che alla nostra stagione
Ed è possibile a mio avviso segnare o leggere questa parabola punto attraverso attraverso la lente dell'ottimismo di un clima ottimistico ora
Per essere
Per essere diciamo precisi naturalmente
Quando ragioniamo di clima storico quando ragioniamo dello del clima spirituale di un'epoca ben evidente che stiamo ragionando di un qualcosa di molto articolato molto complesso con moltissimi
Moltissime sfumature e moltissimi strati
E peraltro bisognerebbe cominciare a ragionare sul fatto dove lo si misura il clima di un di un'epoca in quale tipo di di manifestazioni nella cultura popolare la cultura alta nei mass media nella nella riflessione scientifica potremmo aprire su tutto quanto questo una riflessione
Anche qui con un dibattito infinito peraltro da diciamo qualche qualche sondaggio per esempio nonché la la cultura popolare
Sia degli anni ottanta ma anche degli anni novanta in realtà è venata da profonde correnti catastrofi tutt'altro che ottimistiche
Quindi c'è diciamo nel nel nel cinema nella letteratura ci sono invece delle delle correnti che spingono la direzione molto diversa rispetto a quella di un clima ottimistico
Tuttavia credo che sia possibile diciamo dipanare o disegnare
Un un filo che potremmo chiamare un filo ottimistico che appunto raggiunge il suo Zenit
Negli anni negli anni novanta ma a a con suo diciamo monta nel corso degli anni ottanta ma le sue radici secondo me
Alla fine degli anni Settanta che sono a loro volta lo sviluppo di processi che prendono avvio nella seconda metà degli anni Sessanta
Che sia un punto un clima
Come dire di
Convinzione che sia possibile ricostruire una sorta di ordine spontaneo cioè che sia possibile in un certo senso il sorci Zarri la politica e il potere
Mettere da parte la politica del potere
E
Lasciare che i processi sociali si di panino nella convinzione che se quei processi sociali sono organizzati in maniera ordinata
Da un punto di vista istituzionale sono processi che portano delle convergenze spontanee insomma che in un certo senso i giochi umani
C'erano dei Giochi spontaneamente a somma positiva purché siano ben organizzati da un punto di vista istituzionale
Se vogliamo è diciamo
è una tipica utopia liberale
Non soltanto liberista naturalmente sappiamo che tanta letteratura
Molto moltissima letteratura già nel corso degli anni novanta e poi nel primo decennio il ventunesimo secolo
Ha molto appuntato la lente sul neo liberalismo sullo sviluppo e il successo del neo liberalismo a partire dalla fine degli anni settanta e quindi sul mito del mercato
Della dell'autorganizzazione spontanea dei processi economici
Riprendendo appunto poi un tipico tema
Di che appartiene al liberalismo diciamo di convinzione sulla capacità dei processi sociali se ben strutturati di autorganizzarsi appunto di costruirsi come giochi a somma a somma positiva
Però secondo me non si tratta soltanto del neo liberalismo c'è un un ragionamento più ampio
Che non riguarda soltanto l'economia ma riguarda anche il diritto e quindi la capacità dei del di un intervento di natura giuridica e poi giudiziaria di carattere nazionale ma anche sovranazionale
Che possa contribuire a queste forme di strutturazione istituzionale e dei processi storici e in un certo senso consentire processi storici di non confliggere
Cioè di di autorganizzarsi e di essere in grado di funzionare in maniera collaborativa e non invece in maniera conflittuale e quindi con un'utopia all'interno di questo ragionamento che un'utopia di eliminazione del potere eliminazione della politica come forma di diciamo decisione di arbitraggio e di scelta
Tra un valore e un altro nella convinzione che i valori in un certo senso possono tutti convivere pacificamente essere coordinati appunto attraverso i processi sia dell'economia sia del diritto tra parentesi
Richiamava prima presidente Boniver Franzi Fukuyama che naturalmente in qualunque incontro sugli anni Novanta una citazione inevitabile è in fondo quello che teorizza Fukuyama c'è quello che Fukuyama teorizza quando teorizza la fine della storia
Non è diciamo un utopia come condizione finale
Dell'umanità è un'utopia metodologica quello che fu lui ama dice non è che la storia è finita perché le cose non succederanno e la la storia è finita perché abbiamo trovato in modi per affrontare i problemi nonché i problemi siano finiti o risolti ma abbiamo trovato gli strumenti attraverso i quali affrontare i problemi c'è l'utopismo di Fukuyama utopismo metodologico e il metodo che abbiamo trovato attraverso il quale potremo far funzionare il genere umano problemini emergeranno tantissimi anche drammatici ma noi abbiamo il metodo per affrontarli che secondo me la classica caratteristica
Della forma liberale di utopia dell'utopismo liberale che non vede un un approdo finale della storia ma vede una strumentazione attraverso la quale gestire una storia che in realtà non finisce mai che è sempre aperte sempre
E sempre in sviluppo
E e questo secondo me è questa forma di utopismo che a mio avviso è molto leggibile all'interno delle scienze sociali e non certo soltanto nel libro poi nel libro del povero Fukuyama
Che poi aveva dei profili anche molto meno ottimistici perché tutti quanti
Citano la fine della storia dimenticando che il vero titolo del libro è la fine della storia e l'ultimo uomo e l'ultimo uomo e la parte pessimistica del libro che non è affatto
Così diciamo aperto
O così privo di di di problemi semplicistico la cosa più interessante
Del libro di fogliame Comi viene assorbito dalla cultura degli anni novanta che appunto per esempio dimentica totalmente l'ultimo uomo e centra tutto sulla fine della storia quindi sulla parte ottimistica del suo messaggio ma come dicevo nelle scienze sociali degli anni novanta ci sono moltissime altre
Moltissimi altri esempi di questo clima appunto ottimistico
Di questa convinzione che sia possibile
Organizzare il genere umano attraverso il mercato attraverso il diritto e attraverso la tecnologia
E in un certo senso costruire un mondo appunto di giochi a somma positiva nel quale non c'è bisogno di scegliere fra i valori non c'è bisogno neanche di far di di come dire entrare in conflitto perché quasi naturalmente attraverso questa buona organizzazione
Del mondo tutto quanto si risolverà ho tutto quanto si risolverà appunto senza necessità di di aprire di aprire conflitti
Impreparazione per questa giornata
E appunto avendo questo quadro generale in testa
Mi sono andato a leggere alcuni discorsi di Clinton per vedere se effettivamente questa o diciamo clima questa mia ipotesi su questo clima degli anni novanta che ho costruito a attraverso delle letture sulle scienze prevalentemente sulle scienze sociali degli anni novanta
è una lettura che viene sostenuta dagli interventi di Clinton effettivamente effettivamente a me sembra dici naturalmente vengono guardato tutti quanti discorsi ho fatto alcuni piccoli sondaggi però la mia impressione e che questa questo diciamo ottimismo inteso come fiducia nei giochi a somma positiva
E quindi nei meccanismi spontanei del mercato del diritto della tecnologia della diffusione culturale e mi sembra che negli scorsi Clinton sia molto forte ora ben evidente stiamo parlando dei discorsi di un un uomo politico
Quindi non è che si può pensare che un uomo politico come dire per esempio nelle in Okoro LaPresse dica va tutto male che disastro che catastrofe quindi è chiaro che peraltro sono molto belli insomma ovviamente finché a rileggerli da un punto di vista retorico sono discorsi molto molto forti molto appassionanti anche a distanza di anni
E ed è ben evidente quindi che dobbiamo scontare il fatto che uomo politico è sempre ottimista per definizione
Perché deve deve mobilitare detto questo però ci sono alcuni elementi secondo me
Piuttosto interessanti con una crescita dell'ottimismo nel secondo mandato rispetto al primo e anche perché tutta una serie di problemi interni agli Stati Uniti nel corso degli anni novanta
Si sciolgono quanto meno alcune situazioni migliore
Naturalmente c'è una visione estremamente positiva e ottimistica della globalizzazione commerciale quindi l'apertura del commercio
Un con un messaggio agli americani molto forte che non solo la globalizzazione fa bene a tutti ma in particolare fa bene agli Stati Uniti ovviamente cioè il gioco un gioco a somma positiva però c'è un giocatore per il quale il più positivo che che per altri
Non diamo evitare le sfide dell'economia globale
Perché dopo tutto abbiamo i migliori lavoratori migliori prodotti in un un mercato veramente aperto possiamo out compiti e Niguarda possiamo superare in competizione chiunque sulla terra
Vedo degli uni o nel mille novecento novantasette
Ovviamente la globalizzazione questo è un tema centrale che emerge molto chiaramente in tutti i discorsi di Clinton sulla Cina
Il tema della globalizzazione commerciale è strettamente legato al tema delle libertà questo viene ripetuto più volte ed è questo diciamo uno delle parti
Centrali dell'ottimismo espresso da Clinton c'è l'automatismo del rapporto fra apertura commerciale e di fusione della libertà che è un automatismo
Quasi quasi perfetto o quasi non immediato coi naturalmente Clinton su questo è più articolato dice Ascerto
Non è che dobbiamo costruire dei meccanismi necessari però in buona sostanza è ben evidente che la libertà seguirà l'apertura commerciale
Col espandere il commercio dice sempre non sedotte Union del novantasette possiamo fare avanzare la causa della libertà della democrazia in tutto il mondo e qui cita la l'America Latina in nel discorso che fa sui rapporti fra Stati Uniti e Cina del mille novecentonovantotto
Dice molto chiaramente nel tempo altro grande tema liberale ci vuole sempre tempo perché le cose funzionino più portiamo la Cina nel mondo e più il mondo porterà libertà alla Cina
La straordinaria crescita economica della Cina la sta rendendo sempre più dipendente dalle altre nazioni super Investimenti mercati energia e Haitink e idee
E questi legami aumentar incrementano la necessità per una più forte per un più forte stato di diritto apertura
Responsabilità
E questo è un altro tema è poi ci tornerò rapidamente portano con sé dei potenti agenti di trasformazione i fax detto oggi fa un po'ridere ma naturalmente stiamo parlando del mille novecentonovantotto
E le macchine fotocopiatrici ma poi per fortuna anche i computer e internet
è ancora questo è il discorso che fa sul l'accordo commerciale con la Cina nel due mila unendosi al debito io la Cina non soltanto
Accetta di importare più dei nostri prodotti ma uno dei valori più importanti della democrazia
La libertà economica
Più la Cina liberalizza era la sua economia più pienamente libererà il potenziale della sua gente
E quando gli individui hanno il potere
Non soltanto di sognare ma di realizzare i propri sogni di manderanno che richiederanno una maggiore voce in capitolo e quindi di nuovo la libertà la democrazia seguiranno l'apertura commerciale
Come già abbiamo visto uno dei punti centrali in tutto quanto questo internet letale l'information agent dalla sulla quale Clinton torna più volte e di nuovo
I telefoni e Cable modem ovviamente Wi-Fi ancora non era arrivato
E questo sempre il discorso sull'apertura commerciale con l'accordo marciare con la Cina del due mila nell'economia della conoscenza
L'innovazione economica e il la crescita politica in paura mentre la parola in inglese
Che lo vogliate o no inevitabilmente andranno di conserva inevitabilmente cioè il legame è un legame inevitabili necessari
Naturalmente esattamente come
La la competizione fa bene a tutti ma come dire per gli Stati Uniti è un'opportunità ancora maggiore allo stesso modo la diffusione dei valori liberaldemocratici e diffusione dei valori americani questo Clinton lo ripete più volte noi siamo sono in in no i nostri valori sono diventati i valori universali quindi il tema ovviamente
Dell'americanizzazione del mondo in termini di di valori così come
La diversità razziale
è un tema anche qui di ricchezza punto cioè non è anche qui i giochi sono giochi a somma positiva la diversità est sempre e soltanto diversità il pluralismo necessariamente si compone diventa ricchezza non diventa non diventa conflitto
Abbiamo detto molto della tecnologia
Mellino Corolla tre S del mille novecentonovantatré Clinton dice technology is Honduras Magic e quasi magica e qui c'è peraltro anche secondo me diciamo la l'esperienza il dato esistenziale di una persona di un baby boomer che si trova ad affrontare e l'incredibile sviluppo tecnologico degli anni Novanta però in questa Maggi uscita della della teca della tecnologia c'è ovviamente tutta una serie di meccanismi di soluzione dei dei possibili giochi a somma zero quando c'è un conflitto arriva la tecnologia
E e lo scioglie per esempio
Molti credono che non si possa
Ridurre le emissioni di gas serra senza rallentare la crescita economica questo era forse è vero nell'età del nell'età industriale ma nell'età dell'economia digitale non è più vero
Le nuove tecnologie nuove tecnologie renderanno possibile tagliare le emissioni e dare ancora più crescita
Cioè di nuovo la tecnologia risolve il conflitto fra l'ambiente e la crescita in maniera necessaria automatica
Naturalmente i tempi della storia son quelli che sono quindi domani gli Stati Uniti annunceranno
Una importante innovazione in termini di fusione nucleare quindi magari diciamo Clinton semplicemente l'aveva visto in maniera un po'più un po'più prescritte
Talmente ce l'auguriamo però è interessante appunto notare questa fede quasi magica nella tecnologia peraltro in questo discorso che il discolo sta e dove gli uni e un del due mila Clinton poi annuncia come quasi fatti tutta quanta una serie di sviluppi tecnologici che dopo ventidue anni non sono ancora fatti
La sconfitta definitiva dell'Alzheimer la capacità di risolvere i problemi di delle persone paralizzate con degli impianti nel cervello la capacità di abbattere i consumi delle auto in maniera inconcepibile incredibile
La l'impatto di biocarburanti cioè descrive tutta una serie di cose come se dovessero avvenire domani che dopo ventidue anni non sono ancora avvenute ovviamente in termini storici ventidue anni è domani detto questo però come ci insegna Giammaria che è in sé fa intanto in questi ventidue anni non come risolviamo i conflitti nel mentre che attendiamo che la tecnologia risolve i problemi in tempi che sono Brady visti dalla prospettiva storica ma non tanto brevi visti
Dalla dalla prospettiva dalla prospettiva umana
Te in conclusione c'è
C'è un vero
Un vero senso che ci sia un senso della storia molto forte all'interno di discorsi di Clinton dalle snocciolano in Bach
Non si torna indietro sui temi della globalizzazione la globalizzazione è un fatto non c'è possibilità può essere solo gestito non può essere ripensato rallentato dalle note del militare che non si torna indietro
Oppure sempre queste lo State of the Union del due mila
Credo con tanta forza
Questa sera come nel primo giorno che sono entrato qui che l'unica direzione possibile per gli Stati Uniti sul commercio
Andare avanti
Cioè l'unica possibile direzione è quella il senso della storia e quello quello che possiamo fare
è varie cose per affrettare il senso della storia mia
Un po'impressionato rileggere in queste cose di Clinton un'eco delle cose che studiavo quando facevo il dottorato di ricerca lavoravo sulla cultura dei radicali di fine Ottocento i primi Novecento come dire un certo c'ha un certo clima da tardo positivismo
Ovviamente molto meno ingenuo molto meno
Lì erano proprio c'erano certe cose che che scrivevano che veramente lette cent'anni dopo facevano molto ridere e cose di Clinton non fanno ridere sono più più articolate più raffinate e più ovviamente molto meno ingenuamente ottimisti che però poi quando le diciamo si va alla sostanza è un po'quello che ci si che ci si trova dentro
Sedo beh Union del mille novecentonovantasette il nemico della nostra epoca eliminazione noi dobbiamo agire dentro questo meccanismo dobbiamo fare cose costantemente qui mi veniva in mente
Una pagina di Edmund reca che dice che bisogna fare cose soltanto se è strettamente indispensabile altrimenti un bisogna fare nulla e ovviamente
Lì stiamo parlando naturalmente del padre del pensiero conservatore e in questo caso stiamo parlando non soltanto di un un conservatore ma stiamo parlando di una persona ormai alle soglie del ventunesimo secolo e quindi in prima storico completamente diverso
We must molto Speed istruisco
Dobbiamo lavorare Piraccini le rare il corso della storia questa ancora il discorso sulla Cina nel mille novecento novantotto dobbiamo lavorare per accelerare il corso della storia
Questo mi sembra che sia molto indicativo questa semplice frase
Di questa commistione fra attivismo di ottimismo
Questa idea che c'è un corso ci sia un corso della storia e che il nostro compito di esseri umani sia quello di lavorare per affrettare lo e per accelerarlo
Oggi siamo all'interno di un clima molto molto diverso però indiscutibile a mio avviso che l'epoca che stiamo vivendo è un'epoca che si appoggia sull'epoca della quale Clinton è stato uno dei più eminenti esponenti a livello mondiale in un certo senso molti delle delle cose che stiamo vivendo oggi e anche del clima spirituale di oggi non certo esaltante è in un certo senso una reazione alla delusione
Che viene generata dal clima invece degli anni novanta e del quale appunto Clinton è stato un illustre esponente grazie
Grazie al professor Rossi
C'è materia per riflettere e noi iniziamo subito con la relazione del professor Nuti che ringrazio sulla presidenza Clinton e la sicurezza internazionale tra eredità della guerra fredda e mondo unipolare ovviamente
Le questioni della sicurezza globale sono quanto mai oggi di attualità e anche questo rapporto in assoluto che c'è o esiste e che ha caratterizzato anche molte stridenti conflittualità del nostro tempo sullo stesso ruolo dell'alleanza atlantica
Che non è un dato secondario come lo spunto Bensa
Ok grazie Nicola grazie la Fondazione Craxi avermi coinvolto per avermi affidato l'ingrato compito di trattare un tema particolarmente ampio
Che cercherò di restringere nel tempo mi ha a disposizione non so con quanto probabilità probabilità di successo
Allora
Dovrà cercare di definire le linee generali della politica sicurezza e l'amministrazione Clinton
Nel corso di un decennio e siccome si tratta di un un obiettivo decisamente ambizioso per poterlo Front fare nell'arco di venti minuti venti venticinque minuti
Vorrei cercare di farlo attraverso alcuni casi specifici copie quindi non posso ripercorre per grandi linee tutti i campi tutti i dettagli in cui la politica e sicurezza dell'amministrazione Clinton Mercier
Si è attuata e e quindi ho scelto due ambiti quello delle crisi degli anni novanta
In cui l'amministrazione Clinton costretta forse suo malgrado intervenire sempre di più e quindi a definire una propria dottrina di intervento
La cui gestione alla gestione del crisi consente di individuare un percorso logico come spero di riuscire a a tracciare verso una crescente affermazione della propria volontà di affermare la propria leadership per non se non si può parlare di egemonia in maniera sempre più autonoma
E nell'altro campo di studio su cui vorrei soffermarmi e l'attenzione dell'Amministrazione Clinton avverso alla temiamo la gestione vedi un ordine mondiale
Della sicurezza nucleare che inizialmente promuovere privilegia una serie di iniziative per il disarmo non per frazione del controllo degli armamenti
Ma che poi si scontra come vedremo in maniera che non esita a definire traumatica con una serie di problemi che gli impongono una durissima battuta d'arresto e quindi per cercare di definire l'evoluzione tra politica e sicurezza in amministrazione tinta non mi soffermerò su questi due due casi
Prima di cominciare a realizzare i problemi evitabile che anch'io faccia la fra emessa quasi ormai già scontata dopo le due relazioni che mi hanno preceduto al clima politico in cui l'amministrazione Clinton sì in sedia nel cui perché a politico in cui l'amministrazione che intanto si insedia e comincia a lavorare
Ed è un clima politico che come ci ricordava professore Orsina è decisamente ottimista prima che in alcuni casi direi si può definire quasi come o fuori ecco
E che la lettura che si dà della fine della guerra fredda una lettura decisamente trionfalistica gli Stati Uniti hanno vinto la guerra fredda
E adesso davvero ci si può aspettare quello che da più parti si invoca mai i diventa i ricchi frutti della vittoria da redistribuire atto all'interno della società americana
Il che ci fa anche capire come la campagna elettorale di Clinton realtà dedichi molta attenzione
Agli aspetti interni più che agli aspetti di politica internazionale e è inutile o forse no ricordare che uno degli slogan più di maggior successo con cui Clinton si impone durante la campagna elettorale quello di ricordare all'elettorato che quello che conta davvero l'economia si economisti UPI quello che conta redistribuire la ricchezza che finora è andata spessa
Nella costruzione di un enorme apparato di sicurezza perché sinistra precorso forse smantellare per investire sulla miglioramento della propria della propria società quindi la sensazione si di fine della storia intesa come fine di tanti di quei problemi di politica internazionale a fronte di questo ottimismo però c'è uno sciocco basi traumatico che è quello di in sedi arsi e trovarsi a gestire una serie di crisi che si rivelano molto più difficili quelle che ci si era immaginati
Senza vere elaborato precedentemente una visione strategica di come affrontarle se non in termini molto retorici durante la campagna elettorale
Clinton lo rimprovera a Bush padre di non essere stato sufficientemente incisivo nell'affrontare la questione jugoslava promette che lui saprà fare molto di meglio
Sembra propenso a promuovere e incoraggiare chiamiamolo un multilateralismo assertivo gli Stati Uniti come epicentro dell'ordine mondiale onusiano per provare a risolvere le questa specie di moltiplicazione di crisi che Costella Illy i primi anni del decennio
In realtà questa formula molto valida perché Clinton è investito molto di più su una visione quella sì molto ottimistica di crescita legata alla globalizzazione e molto meno aveva una politica aspetta
Il suo i suoi consiglieri in tutto il il gruppo che gli ruota intorno a discettato nell'elaborare una politica sufficientemente specifica per far fronte a queste crisi
E allora sì partendo da questa premessa cominciamo a affrontare il primo tema da cui spera di enucleare un percorso dovrebbe essere sufficientemente chiaro quello delle crisi degli anni novanta
Rifarei alla definizione che molti anni fa dette il mio maestro cioè definendo la politica estera di Clinton la chiamo prove tecniche di egemonia Ennio Di Nolfo c'ha fenomeno una ventina di anni fa
Perché si vede abbastanza bene che nel corso di questo decennio si parte
Dall'ambizione
A giocare un ruolo di leadership all'interno e la sicurezza internazionale all'interno del sistema delle Nazioni Unite per poi progressivamente svincolarmi sarà sempre di più affiancando alle Nazioni Unite
L'alleanza atlantica come strumento di gestione delle crisi
Per poi sostituire quasi del tutto l'alleanza atlantica all'ONU come strumento per la gestione delle crisi per poi cominciare a mostrare ancora qualche insofferenza nei confronti dell'alleanza atlantica come spero di dimostrare
Tra qualche minuto e allora il punto di partenza è quello ereditato dall'amministrazione Bush cioè il modo in cui l'Amministrazione Bush gestisce la prima guerra del Golfo in piena
Coincidenza in piena rispondenza alle direttive del Consiglio di sicurezza anche se esercitando in cuor leadership all'interno del Consiglio si per il Sei Nazioni Unite però gli Stati Uniti agiscono durante la prima guerra del Golfo sotto la piena legittimazione delibere del Consiglio di sicurezza
Maggia durante la crisi in Somalia è stata ricordata prima dal presidente Boniver
Questo rapporto con l'Est contrasta finiti Nazioni Unite mostra mostra limiti evidenti nel corso degli anni dei corso mille novecentonovantatré
Perché l'amministrazione Clinton sconta il fatto di aprire una visione abbastanza confusa dei problemi e e nel momento in cui prova a gestire la crisi somala imbastendo la missione uno sono due ritira la maggior parte delle truppe che aveva mandato in precedenza
Ma al tempo stesso si prefigge gli obiettivi più ambiziosi non più distribuire aiutare a distribuzione di cibo alla popolazione ma addirittura un'impresa di nation building in altre parole vuole fare di più con me no
E il risultato inevitabile di questo pasticcio disastro di Mogadiscio fedeli dell'onorevole buoni vorrà ricordato prima
Che si ignora primo spartiacque nel rapporto tra Stati Uniti e nazioni
Perché
Le Nazioni Unite diventato il facile capro espiatorio cui addossare la responsabilità del del disastro quando in realtà la maggior parte delle quote per realtà sono proprio della scarsa chiarezza con cui l'amministrazione Clinton ha impostato il conseguimento di un obiettivo strategico in in Somalia
I laboratori però in cui si testano gli strumenti per la gestione delle crisi regionali nei corso degli anni successivi però sono due sono le crisi balcaniche l'Iraq
Le crisi balcaniche cercherò di rito parlarne il meno possibile per questo che ne parlerà
Più in dettaglio professor Buccarelli quindi ho promesso di non rubarli troppo la troppo lascia
Però io necessario ripercorrere brevemente che cosa accada
In questa regione
Agli inizi l'amministrazione Clinton
All'inizio del suo insediamento nel mille centonovantatré lire lì l'amministrazione che intona si presenta con un progetto
Abbastanza confuso che suscita forti tensioni anche con gli alleati quello del togliere l'embargo e colpire
Invece gli aggressori serbi il progetto Lipton Saic
Che trova scarso successo riesce a a sostenere e la NATO possa diventare uno strumento operativo delle Nazioni Unite per sanzionare le ripetute
Trasgressioni da parte delle forze in campo maschi soprattutto da parte delle forze serbe
Della infinita serie di risoluzione del Consiglio di sicurezza che vengono sistematicamente
Non rispettate
Ma per lo meno per un altro paio d'anni anche questa coabitazione tra possibile intervento della NATO sulle permetterete emanato e gestione del della crisi a parte nazioni unite
Mostra delle crescenti difficoltà crescenti difficoltà che vengono superate quando la fine nel l'estate del mille novecentonovantacinque
Il segretario generale dell'alleanza atlantica delle Nazioni Unite scusa durante la la conferenza di Londra autorizzata l'uso della forza da parte dell'Alleanza atlantica e l'Alleanza atlantica con l'operazione dell'i prezzi forza
Due settimane più o meno i bombardamenti ininterrotti mette fine alla guerra spinge le parti al tavolo delle trattative e quindi in un certo senso l'alleanza atlantica
Con l'uso della forza autorizzato dal Consiglio di Sicurezza sembra diventare il modello ideale con cui affrontare questo pullulare di crisi che costellano la prima metà degli anni novanta
è importante ricordare in questo stesso arco temporale però all'amministrazione che internet si interroga su questo aspetto
Quanto debba collaborare con le Nazioni Unite e in quanto si debba impegnare per la risoluzione delle crisi internazionali
E la risposta è una direttiva interna la Presidential Physicians berretti per numero venticinque con la quale gli Stati Uniti arriva alla conclusione che l'IST debbano collaborare con le Nazioni Unite solo quando questo rientri coincida con la tutela degli interessi nazionali cioè dal multilateralismo assertivo
Propagandato durante la compagna se arriva un chiaro multilateralismo selettivo riassunto dalla celeberrima frase del
Ambasciatrice Madeleine Albright trent'all'epoca rappresentante seguiti alla consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Buttare l'altro guerre che io Milazzo quando i maschi quindi quando è necessario
Facciamo da soli
E non è forse un caso che nel momento in cui l'amministrazione Clinton approva l'APT di tanti fare il pool
Si astenga dall'intervenire in Ruanda c'è una coincidenza temporale abbastanza impressionante durante il genocidio ricordato prima l'onorevole Boniver esperimenti non solo non fanno niente ma sì ad offrano perché nessun altro intervenga quindi la ricerca di uno strumento con cui gestire le crisi si rivela particolarmente difficili diciamo che in Europa la NATO diventa lo strumento principale con cui gestire le crisi e viene messa alla prova di nuovo durante la crisi del Kosovo e sembra anche in questo caso affermare la propria centralità all'interno del del disegno strategico dell'amministrazione e l'amministrazione Clinton con una differenza però importante rispetto all'intervento in Bosnia
Intervento in Bosnia e comunque un intervento a Quantico ma all'interno del sistema museale all'intervento in Kosovo lombardo aprile parte fine di marzo all'inizio di aprile
Del mille centonovantanove
è un intervento che avviene senza l'approvazione del Consiglio di sicurezza c'è una rottura fra abbastanza significativa
E anche una rottura
Una prima rottura nei rapporti con la Russia di Boris Eltsin che dipende testimoniata dal la reazione di di Eltsin ti ricorda Clinton che da questo momento in poi i loro rapporti saranno nel inevitabilmente molto più difficili che non che non in passato e c'è un gesto abbastanza simbolico che
Do per riassumere questa specie di momento di svolta
Prima POF che si sta recando negli Stati Uniti nel momento in cui viene a sapere che l'Alleanza atlantica comincia a bombardamenti in Kosovo ordina al suo erede di invertire la rotta torna indietro torna indietro verso verso la Russia
è ancora più interessante però in realtà vedere come i militari americani poi analizzano o sfatto quello che succede in Kosovo perché mentre la NATO
Sia pure a stento dopo oltre due mesi di operazioni militari ha ragione
Della resistenza serba in realtà quello che dall'Esterno appare un successo
Viene duramente criticato da una buona parte dei militari americani
Per citare soltanto una delle numerose frasi Crespo tossico trovare a questo proposito
Un una nazione un'alleanza che
Una nazione fornisce nemmeno dell'otto per cento del contributo generale dello sforzo militare non dovrebbe essere l'opposizione di restringere perché limitare le azioni pasticche degli Stati Uniti che portano il settanta per cento del peso del queste operazioni
La NATO funziona con il meccanismo dell'unanimità
I militari americani si risentono e sì
Mordono il freno di fronte a dover discutere con un'alleanza atti invece vuol far sentire la propria voce nel modo in cui questa crisi questa tesi viene gestita e da parte dei militari americani la gestione della crisi risulta ancora più deficitaria non solo perché sono esterni che epoca maggior parte dello sforzo bellico
Ma devono sottostare alle richieste politiche degli alleati
Ma perché la stessa catena di comando all'interno all'Alleanza atlantica mostra un limite traumatico nel momento in cui alla fine le operazioni le truppe l'Alleanza atlantica riceva il generale Clark l'ordine di arrivare l'aeroporto di Pristina
Prima che ci arrivino e paracadutisti russi e il generale Jackson britannico che deve eseguire questa operazione militare si rifiuta ad di obbedire agli ordini ricevuti
Per evitare uno scontro con le forze e né dal punto di vista dei militari americani questa alleanza un'alleanza problematica perché sottopone negli Stati Uniti eccessivi vincoli e oltretutto non funziona neanche tanto bene dal punto di vista della catena di comando non voglio entrare nel merito chi avesse ragione otto otto ma semplicemente che enucleare un problema
Cosa voglio dire che la formula faticosamente individuata per la gestione delle crisi alla fine del decennio
Comincia a stare un po'stretta in mano a una buona parte del mondo politico americana amministrazione Clinton e si è sforzata di trovare un meccanismo gestionale delle crisi
Ma quel meccanismo gestionale comincia a a mostrare i propri limiti e c'è una metafora particolarmente efficace per quella di spalle Hoffmann che descrive e Stati Uniti
Come il gigante Galli per imprigionato da tutti laccetti dei lillipuziani che c'è trattenerlo
Bloccata al suolo quei lacci e laccetti sono le regole del sistema multilaterale del sistema internazionale alla fine degli anni novanta il gigante comincia a mostrare una crescente insofferenza
Nei confronti di quei laccetti quindi non solo non si vuole restare all'interno si fa fatica a restare all'interno del sistema onusiano ma anche la stessa alleanza atlantica può diventare può diventare un problema
Questa stessa
Tipologia di problemi la si riscontra nella gestione della crisi irachena
Tira occupato alla fine della guerra del Golfo
L'amministrazione Clinton continua la politica attuata dall'Amministrazione Bush fondamentalmente cioè il contenimento del regime di Saddam
Attraverso due strumenti l'applicazione delle sanzioni economiche e l'imposizione delle ispezioni da parte del la Iea l'Agenzia internazionale energia atomica del commissione speciale creata dal Consiglio di Sicurezza Ascom
Per verificare lo smantellamento delle armi di distruzione di massa il doppio contenimento di Saddam passa attraverso questi due strumenti
Per comincerà semplificati molto rapidamente molto presto dal Partito Repubblicano che vorrebbe
Una politica più incisiva e più aggressiva nei confronti di Saddam mentre Clinton almeno inizialmente cerca di muoversi all'interno di questo quadro
Dettato dalle risoluzioni delle delle Nazioni Unite
Il fatto che Saddam Contini ostacolare le ispezioni e quindi questo regime di controllo funzioni male
Il fatto che nel mille novecentonovantacinque la fuga all'estero del genero di Saddam dimostri che realtà le ispezioni hanno scoperto sì e no una parte del programma clandestino era pieno le armi di distruzione di massa
Aumenta le critiche nei confronti di questo meccanismo di controllo
Del sistema politico iracheno e tutta una serie di personaggi repubblicani di spicco destinati a diventare famosi poi con la seconda con l'amministrazione di George Bush figlio c'è nei confronti del suo Richard FAS criticano l'eccessiva cautela con cui Clinton sta gestendo la crisi irachena e a partire dal mille novecentonovantasei Clinton cominciammo
Anche perché vedremo come da partire dal novantaquattro il congresso sia interamente nelle mani dei dei repubblicani perché parleremo tra un attimo
Clinton adottò una politica più aggressiva nei confronti di di Santa ma comincia a programmare la scia cominciando dal mare un tentativo di colpo di Stato per rovesciare Saddam che fallisce miseramente portando ad un eccidio di tutti quei militari iracheni che hanno provato a collaborare con con gli Stati Uniti
Ma sottoposto alla pressione sistematica del Congresso repubblicano nel mille novecentonovantotto Clinton firma
Una legge promossa dal dal Congresso privati li bresciana per con cui formalmente l'amministrazione Clinton si impegna ad attuare una politica il cambiamento di regime di Origin Cenci quindi non più azione all'interno delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza o meglio non solo attuazione sanzioni e continuazione delle ispezioni ma addirittura un cambiamento di regime
E questa crescente aggressività si dimostra ancora di più
Alla fine del mille novecentonovantotto quando l'amministrazione Clinton minaccia una serie di attacchi inutile attacchi contro
L'Iraq di Saddam Hussein e per la continua violazione delle sette che il il regime delle ispezioni le espulsioni degli ispettori
E questi attacchi e in un primo momento sospesi grazie all'azione dell'ultimo momento del segretario generale Nazioni Unite Kofi Annan ne vengono in dicembre portate avanti senza nessuna approvazione da parte del Consiglio di sicurezza con l'unica collaborazione del governo britannico di di Tony Blair e lei forti critiche gli altri tre membri del Consiglio di Sicurezza Cina Francia se l'operazione Desert Fox
Non è un caso che questa operazione dicembre novantotto per cento pochi mesi l'inizio delle operazioni in Kosovo cioè in entrambi i casi c'è chiaramente nell'amministrazione Clinton
L'inclinazione a usare la forza forzando le maglie del del sistema di regole dettato dalle dalle Nazioni Unite
Questo atteggiamento più aggressivo a che cosa è dovuto da un lato alla frustrazione nei confronti delle Nazioni Unite non cedute nazioni unite danno una pessima prova nella gestione delle crisi per tutti gli anni Novanta Condit nella ricerca di un sistema in cui gli Stati Uniti siano in grado di esercitare la propria leadership
In maniera più più efficiente quindi una frustrazione non so non tanto con un multilateralismo ma con il multilateralismo
Un usiamo ma l'altra considerazione importante da fare e il crescente peso del partito repubblicano
Perché a partire dal mille novecentonovantaquattro dalle elezioni di midterm il partito repubblicano controlla entrambe le camere del del congresso e non lo faceva dal mille novecentocinquantatré
Quindi hanno affilato i coltelli se vogliamo in passato al massimo sono riuscite a controllare una delle toccano il congresso e non solo lo fanno dal le elezioni di midterm
Fino alle elezioni del novantasei lo fanno per i restanti sei anni per tutto il secondo mandato amministrazione Clinton e i repubblicani controllano entrambi i lati del del congresso
E contestano spesso molto pesantemente la politica estera di Clinton e lo mettono sotto una costante pressione in maniera che contraddittoria come poetico nelle nelle conclusioni
Un secondo campo di indagine che permette di affrontare termini in tempi più succinti di quanto abbia fatto abbia fatto finora
Quindi nel nel campo della gestione del
Crisi diciamo che c'è una tendenza chanteuse verso l'unilateralismo se vogliamo provare a riassumere il senso di quello che ha detto
Un percorso in parte analogo lo si registra nell'ambito della politica di non proliferazione e controllo degli armamenti che è uno dei grandi obiettivi dell'amministrazione che intorno e della sua politica e sicurezza internazionale
Perché la fine della guerra fredda
Coincide con una proliferazione perdonate il bisticcio di parole iniziative di non proliferazione cioè sembra il momento in cui il controllo degli armamenti può effettivamente raggiungere degli obiettivi
Solo immaginabili fino fino a qualche anno prima
In questo in questo caso in questo ambito Clinton continua la politica estera del suo predecessore
Perché negli ultimi due anni che l'amministrazione Bush cioè un fiorire di iniziative nell'ambito del controllo degli armamenti trattato Start uno
Poi una serie di riduzioni unilaterali delle armi nucleari schierate l'Europa con le precedenti assetti definisce senza o il trattato Start due firmato da Bush proprio alla fine del suo mandato nel gennaio novantatré e una sistematica apprensione
Nei confronti degli Stati successori dell'unione di repubbliche socialiste sovietiche
Per smantellare quanto era rimasto nel loro territorio dell'arsenale nucleare dell'ex Unione Sovietica Kazakistan per la Russia e Ucraina vengono spinte sistematicamente
Dall'Amministrazione Bush a
Cedere alla Russia tutto quello che è rimasto nel loro territorio delle armi nucleari su sovietiche non solo l'amministrazione sotto l'amministrazione Bush e il Congresso approva una legge Andujar Trabucco operativa cioè reduction con cui il congresso di Stati Uniti stanzia
Una cifra enorme per i quattro anni successivi per aiutare
Prima l'Unione Sovietica con la Russia a mettere in sicurezza il suo il suo arsenale nucleare
Clinton di fronte a questa eredità la continua e la rilancia in un certo senso Clinton espande e
Approfondisce la cooperativa spettro ed accenna
Il sister perché l'Ucraina si Mantelli il suo arsenale nucleare e completi il trasferimento alla Russia di tutte le armi rimaste sul suo territorio in termini puramente numerici
Alla fine la guerra fredda Lorrain era il terzo stato nucleare al mondo questa sovietico per numero di armi nucleari presenti sul sul sul suo territorio
Quindi da un lato si cerca di stabilizzare il rapporto con quello che rimane dell'arsenale nucleare sovietico
Cercando di convogliare nelle mani mette le mani della Russia dall'altro gli Stati Uniti sembrano voler accompagnare transizione verso il nuovo ordine internazionale rafforzando quanto più possibile il regime di non proliferazione e lo fanno attraverso tre passaggi nel mille novecentonovantacinque alla Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione internazionale gli Stati Uniti spingono e fanno
Mobilitare i propri alleati più importanti alcuni Stati-chiave
Do del Sudafrica l'Unione europea per fare approvare l'estensione indefinita del Trattato di non proliferazione nucleare che fino a quel momento invece aveva una durata limitata nel tempo in modo da rafforzare quanto più possibile questo regime cinque
Presente
L'anno successivo gli Stati Uniti sono tra i promotori e tra i primi firmatari del trattato per la messa al bando totale di tutti gli esperimenti nucleari competenze test anch'essi e l'anno successivo ancora sono tra i principali promotori dell'adozione di una importante nuova procedura da parte dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica cosiddetta diciotto a Foucault
Che dovrebbe consentire di effettuare una serie di ispezioni molto più incisive da parte dell'agenzia in tutti gli stati firmatari di questo questo stesso protocollo in altre parole l'amministrazione Clinton fino alla metà degli anni novanta e la portatrice di un disegno globale e multilaterale destabilizzazione del sistema internazionale per quel che riguarda l'ordine l'ordine nucleare
Questa sequenza
I progressivi rafforzamenti trova due limiti il primo che alcuni Stati fanno di tutto per sottrarsi sì e il caso più evidente quelle tinte Pakistan mettermi a novecentonovantotto
Procedo ad effettuare i loro due testi il la loro selettivi test nucleari diventano ufficialmente
Stati nucleari militari ma l'altro limite al limite interno
Perché gli Stati Uniti al che giocano un ruolo chiave nell'attuazione del trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari
Nel momento in cui devono procedere alla ratifica del trattato
Si trovano di fronte a una durissima opposizione del Partito Repubblicano batte il repubblicano come dicevo prima già mostrato evidenti resistenza della politica estera di Clinton e non ha nessuna intenzione di regalarle un successo così brillante in politica internazionale oltretutto l'amministrazione Clinton e gestisce in maniera o approssimativa
La presentazione del del testo che il trattato al Senato
Fin quando non si arriva all'ottobre del novantanove al il momento drammatico della votazione e con cinquantuno voti contro quarantotto il Senato degli Stati Uniti boccia la ratifica
Del trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari uno dei momenti più alti della politica estera di Clinton si scontra con un vistoso problema di politica interna abbia dato un'idea era dalla mancata ratifica il trattato di Versailles
Che il Senato degli Stati Uniti non boccia contrattato firmato dagli Stati Uniti egli incidendo profondamente anche sulla credibilità della politica estera di chi allora
Per concludere tirare un bilancio come ci siamo detti all'inizio dei nostri lavori è molto difficile provare a tracciare come dire un bilancio solito basato su una base archivistica ricerca archivistica
Ampia siamo in una fase in cui si comincia a lavorare su questo periodo ci sono una sei documenti d'archivio ci sono le memorie i protagonisti ma ancora la massa critica di documenti a nostra disposizione e limita quindi il bilancio inevitabilmente un bilancio preliminare
E da questo punto di vista posso provare a indicare come spero a riassumere due linee di tendenza alla prima e che il tentativo dell'amministrazione Clinton di gestire il problema di sicurezza del nuovo ordine internazionale in chiave multilaterale sottoposto a una serie di tensioni crescenti e la soluzione di compromesso di privilegiare l'alleanza atlantica
Più o meno il raccordo con le Nazioni Unite mostra evidenti crepe già alla fine alla fine del decennio
La politica di sicurezza amministrazione Clinton risente ancora di più della crescente polarizzazione ente se c'è un dato che caratterizza la politica estera americana negli anni novanta
E che ove mai la PAC atti sancita tanto invocata sia esistita durante la guerra fredda ed è discutibile non lo è più negli anni novanta la politica estera diventa motivo di aspre contese Terme e il Congresso a maggioranza repubblicana pone Clinton ma di fronte a tutta una serie di di ostacoli
Proponendo di volta in volta soluzioni molto contraddittorie o quasi neo isolazioniste criticando la politica di sostegno al peacekeeping niente pentimenti laterali o infelice insistendo perché gli Stati Uniti intervenga in maniera muscolare
Mostrando la forza ma in modo unilaterale di fronte a tutte queste difficoltà se dovessimo concludere dando un un voto in pagella l'amministrazione Clinton propria politica di sicurezza credo una modesta sufficienza li si possa assegnare ma proprio perché bisogna tener conto delle crescenti difficoltà alle quali i suoi sforzi devono tener conto dei quali i suoi sforzi devono tener conto grazie
Grazie
Dato assai avaro nella l'attribuzione del voto finale immaginavamo qualche qualche voto in più
Lo ringrazio anche perché si è dilungato anche su su mia richiesta perché come ho anticipato noi non avremo la relazione del professor persone del professor Macchi per problemi personali e quindi lo ringrazio anche per aver trattato anche una parte dell'argomento e dovrebbe dovuto trattare versori è quello del rapporto transatlantico o quanto meno la parte declinata nelle vicende che interessano diciamo
Il funzionamento ma anche la catena di comando all'interno del della NATO soprattutto in territorio ruppero per quanto riguarda la vicenda balcanica di cui dopo parleremo
Ci soffermiamo subito con la prossima relazione andiamo speditamente avanti a concentrarci su il secondo attore che aveva caratterizzato l'epopea della guerra fredda che era la Russia e quindi il rapporto tra la presidenza ex e la presidenza Clinton in lingua russa attraverso un periodo o doveva dovrebbe attraversare un presidio di profonde revisioni e di trasformazioni eterne
Che come molti storici ormai senza timori di smentita sentenziano si è rivelato assai debole e fallace
Grazie mille icone ringrazio la Fondazione Craxi per l'invito e per l'opportunità allora
Allora
Clinton e decisamente atipico è giovane bello
In gran forma per la sua età e fa colpo sulle donne
è possibile che la figura di Clinton significherà una sorta di svolta per gli Stati Uniti così sono gli appunti di Eltsin in cui per la prima volta parla di di Clinton scritti nella prima metà degli anni Novanta che al di là appunto della nota diciamo
Folcloristica mostrano un qualcosa che è reale delle relazioni tra Eltsin e Clinton soprattutto dei primi anni Maratta durante tutto i decenni e ricordo che Clinton scusate Iezzi fu presidente della Russia formalmente dal novanta al novantanove scusatemi
E in questo decennio nel Settis sia
Una relazione di vicinanza proprio di anche simpatie di empatia tra i due leader che prescinde realtà da tutta una serie quali Attardi tensione di tensioni che emergono in questo decennio e che ci riportano anche alcune considerazioni che sono state fatte in precedenza soprattutto in questi primi anni a novanta di ottimismo di realtà nonostante
Da fortissima crisi economica russa interno e tutte le questioni geopolitiche che emerge Ugo emergono successivamente
Una situazione anche di ottimismo per lo stesso Eltsin figure che è riuscita ad imporsi su Gorbaciov per essersi presentato
Credibilmente agli occhi degli Stati Uniti e dell'Occidente come la figura che potrebbe potenzialmente portare la democrazia quindi che si fa anche carico di questa retorica di un messaggio fortemente antimperialista antisovietico che poi subito
Viene diciamo molto rapidamente va smorza arsi con una serie di crisi interne di cui parlerò
Brevemente perché è rilevante
Parlare di questa tematica cioè riprende negli anni Novanta e provare iniziare a ristudiare lo Iezzi Nismo e le relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti di questi primi anni novanta però perché questo ottimismo che c'è stato inizialmente ha portato a tracciare in maniera molto semplicistica
Siamo questo mondo dello Yersin democratico che a un certo punto Vampa in crisi fino a quando il cattivo Putin non arriva e fa deviare
A deviare la Russia appunto verso un mondo non
Verso una realtà non particolarmente ah democratica anzi autoritaria totalitaria e guerrafondaio
è rilevante trovo soprattutto nel contesto del guerra Ucraina attuale perché perché il rischio in Queen corriamo in cui incorrono gli storici voi politologi a mio avviso è che il trentennio che ci porta dal crollo dell'URSS da questa condizione in questo clima di ottimismo a oggi verrà interamente riscritto era interpretato in varie maniere me maniere comunque molto nette e prive di su mature una delle delle interpretazioni è quella che
Ciò a cui assistiamo oggi fosse una parabola inevitabile cioè la Russia non è mai cambiata impero non è mai crollato
E questa visione che quindici porte in maniera lineare dalle ceneri di un impero revanscista a appunto questi rigurgiti imperiali possiamo definire putiniani far sì che sì Possa del tutto eliminare qualunque discussione Cattazzo sulle dinamiche e sulle relazioni
USA Russia perché non c'è una legge anzi non c'è un agente occidentale chiare occidentali se non ci sono altri Paesi che avrebbero realmente avuto un impatto sugli sviluppi della politica russa qualunque cosa noi se vogliamo dire noi con gli Stati Uniti avessero fatto in ogni caso questo è il quadro atterremo assistito quindi
Perché parlare oggi appunto degni di un tema delicato e sensibile come la questione della espansione o meglio dell'allargamento della NATO ad Est settanta sappiamo che questa era la Russia che
Ci trovavamo la
Riflessione secondo me è una riflessione che riguarda la nostra interpretazione del nuovo ordine mondiale che appunto riprendo dal titolo di oggi la maniera in cui verrà interpretato perché è vero che c'è diciamo quel pessimismo qualche stato crescente e di cui parlavano in verità attori prima rispetto appunto a questa fase di ottimismo iniziale ma è vero che anche che nella maniera in cui adesso stiamo combattendo si sta combattendo la guerra contro la Russia in Ucraina e attraverso il sacrificio
Ucraino c'è anche comunque una un rafforzamento direi dell'idea che ci sia un ordine liberale da difendere contro delle forze che oggettivamente acqua tra cui gettiamo in testa ci si deve opporre senza permettere la Russa di creare un precedente
Quindi si apre anche un dibattito anzi apre il dibattito a una questione che rimane del tutto aperta appunto su come eventualmente l'ordine mondiale l'idea di un ordine di Berardi possa uscire rafforzato o meno dal conflitto
In corso e sapendo che effettivamente non ci sono
Molte fonti o comunque cercato di raccogliere un po'quello che è disponibile per andare a vedere un punto cruciale in questo contesto che secondo me bisognerà continuare a studiare molto dettagliatamente che appunto l'unica vera forse direi finestra di opportunità
Che si creò negli ultimi trent'anni di dialogo eventuali inserimento della Russia un sistema nuovo in una nuova architettura di sicurezza che avviene proprio negli anni di Clinton molto più che negli anni di Putin in cui vediamo un avvicinamento ma in cui molte occasioni sono perse soprattutto perché poi la scelta di allargare la NATO verso essa è stata fatta nel novantanove
In maniera netta con la decisione parallele adesso a cui però di non fare entrare la NATO devo fare un disclaimer da non s'è mescolato devo fare tua Italia perché non è che sto cercando e spero che non verrà interpretato così l'intervento
Di dire che l'allargamento sia stato il fattore che spiega oggi il conflitto assolutamente nome semplicemente riprendere una questione che è centrale e che diventa centrale nella narrativa
Nella ricerca di una legittimazione interna USA in maniera crescente con l'andare avanti con l'accumularsi di fallimenti in politica estera e in politica interna tanto dell'ultimo Eltsin quanto di Putin quindi quindi in questo caso quindi o quello che voglio dire che il tema non è quanto l'allargamento meno della NATO abbia giocato su o sul conflitto attuale
Ma semplicemente guardare questo momento di ottimismo e di vicinanza anche proprio empatica come dicevo personale tra Eltsin e Clinton perché non porta da nessuna parte
E ci sono in realtà quando andiamo a configurare approvare a definire le relazioni tra Eltsin e Clinton
Una serie di sfumature importanti non abbiamo in bianco e nero enuncia in tutto
In questa minaccia ma l'atteggiamento di Clinton una semplice volontà direi di umiliare la Russia Anzio dividerei avevo diviso tre dimensioni delle relazioni Eltsin Clinton
La prima è quella umana di una sincera volontà dell'amministrazione
Clinton dal suo arrivo di sostenere fortemente Eltsin visto come da un lato il motore innanzitutto di riforme economiche ancora prima che politica potenzialmente di riforme politiche in senso democratico e e anche un necessario freno a tutta una serie di forze comuniste imperialista e che comunque sono ancora presenti nel Parlamento russo che vengono viste dagli Stati Uniti come il pericolo maggiore questo fa sì che in realtà nella sequenza insomma
Degli eventi degli incontri che saranno diciotto in tutto tra dichiarazione e Putin nel decennio
The insomma hanno luogo il dato di politica interna il sostegno americano a economico molto forte ma anche proprio di sostegno politico a Eltsin eh reale non viene scalfito ed è chiaramente un elemento che viene utilizzato dotato dell'amministrazione americana ma di cui Eltsin ha bisogno dell'amministrazione Eltsin ha bisogno soprattutto per ragioni economiche che manda avanti a un certo livello da relazioni in maniera positiva
Mi riferisco ad alcuni eventi dico appunto premente tutti ricca hanno ricordo ma il primo cruciale eh
L'ottobre novantatré anno in cui il mese in cui Eltsin il Governo a Eltsin decide di bombardare il Parlamento in cui si sono AST insomma si sono rifugiati anzi si sono chiusi hanno qui pagamento occupato da da persone in opposizione al al Governo a Eltsin cosa che porta alla morte di decine di persone
Può essere considerato da un lato il peccato originale della Russia democratica il Simiane a crea delle prime frizioni e tensioni con l'amministrazione Clinton che già si rendono conto che appunto questo democratico ha comunque delle tendenze autoritaria ma c'è una posizione chiarissima degli Stati Uniti di appoggiare Iezzi improprio perché all'interno di corsa Parlamento si hanno forse comunisti o comunque post comuniste diciamo revisioniste
Stessa cosa avviene nel mille novecentonovantasei con testo totalmente diverso anno in cui sia Eltsin che Clinton hanno le loro elezioni in cui neanche quando i problemi di politica interna
Rilevanti in cui e lo si vede da questa serie di conversazioni dico ha permesso però brevemente
Riferimento in quegli ex Inter e proprio molti soldi per sostenere la campagna elettorale
Agli americani e chiede anche un sostegno in termine di tematiche quindi durante presente l'elezione del novantasei che poi Eltsin vincerà come probabilmente ricorderete per pochissimo
Grazie anche a un coinvolgimento molto forte e strutturale degli oligarchi
Russi anche qui con l'appoggio comunque americano o comunque la non opposizione degli americani e la maniera in cui Yersin stesse svolgendo da la campagna per esempio Clinton decide di rimandare il discorso sull'allargamento della NATO nel novantasei aspettando che gli azienda India rieletto proprio perché sta diventando in Russia sempre di più un tema
Sensibile quindi appoggio a livello politico una serie anche di aree di cooperazione come il tema di cui parla il professor Nuti
Sul disarmo ci sono una serie di incontri comunque positivi che portano a delle cooperazioni reali e poi ovviamente uno scontro di interessi ma soprattutto divisioni fortissime
Su questo ruolo della Russia all'interno del nuovo ordine di insomma la la nuova architettura di sicurezza il tema chiaramente molto sensibile
E la conclusione a cui sono arrivata come forse arrivati altre che comunque lo scontro reale al di là appunto di una volontà specifica
Americana di opporsi alla Russia o di allargarsi per chiudere la Russia e viceversa la volontà russa di imporre una sua visione molto antica molto insomma diciamo otto novecentesca dell'ordine di di dell'architettura europea dipende dal fatto che ha citeremo di fronte a due visioni totalmente diverse che riguardano il tema della legittimità delle richieste Luxe cioè fino a quanto gli americani
Ritenessero che la Russia avesse un diritto di chiedere e di rivendicare una sfera di influenza su punto dare diciamo all'Europa di fatto centro orientale
O quanto no ecco questo era un po'alla fine la discussione concretamente cosa succede che sia a partire da questa premessa una posizione molto chiara della Russia nel novantatré novantaquattro quindi primo anno di presidenza Clinton ne poco dopo in cui la Russia vuole entrare nella NATO però voglio entrare alle sue condizioni cioè con l'idea che sia un partner privilegiato cioè un partner che tra i pochi fondamentalmente insieme agli Stati Uniti decide poi anche del destino altrui quindi non un partner come gli altri Paesi di cui si parla impose come potenziale inclusione ma come appunto un uno un ospite d'onore d'altro canto se un Clinton che esita
In maniera abbastanza chiara e appunto di consiglio perché sono molto interessante andare a vedere queste conversazioni disponibili sul sito della National Security arcaiche sono state pubblicate nell'ottobre due mila diciotto quindi recentemente declassificati per la prima volta che appunto mostrano come va avanti questo tema della NATO come la Russia sia abbastanza chiaro sul fatto che per loro sia un problema come però il problema diventi maggiore nel momento in cui la legittimità interna del potere russo
Diminuisce e come appunto anche gli americani abbiano avuto una prima fase di esitazione in cui cercava sapevano che c'era un problema nella ricostruzione dell'ordine mondiale di cosa fare di questa Russia ovviamente
E quella che si più interessante che che mi ricollega veramente a ciò che diceva già il professor noti poco fa alquanto da politica interna probabilmente poi come tanti eventi della storia giochi un ruolo fondamentale
Per spiegare poi la contingenza che portò a non optare per una nuova architettura ma apportò da un lato e realtà a rassicurare e poi a fare entrare i Paesi dell'Europa prima centrale
Ma tra centro orientale nella NATO a partire dal novantanove e a non trovare un collegamento per la Russia perché al di là della crisi del novantatré nello che nel novantaquattro inizia la guerra cecena anche questo inizia a creare nell'opinione pubblica americana insomma
In questo Parlamento peraltro che al di cui e di cui Clinton ha più la maggioranza un problema per cui crescono le opposizioni all'idea di trovare e di dialogare con la Russia con una russa che da parte sua sempre più
In difficoltà
Quindi io posso in realtà anche fermarmi qui con appunto questa conclusione sul fatto che sono d'accordissimo della necessità di andare a di di continuare a studiare gli anni Novanta
Come studiosa di Russia e dico anche a me stessa di non scadere in un'interpretazione binarie che vale anche peritato russo cioè non raccontarsi no che c'è stata solo solo questo allargamento della NATO una volontà di umiliare perché poi se uno va a vedere anche la quantità di fondi
Americani forse non sufficienti ma che sono stati dati russe negli anni vediamo comunque che c'era una volontà di non far necessariamente crollare il sistema economico russo come poi invece avvenne nel novantotto e ragazzi alcuni veloce dunque i miei studenti che son qui un primo consiglio visto che effettivamente le fonti non sono così tanto disponibili
è per esempio quella di iniziare a fare molte interviste che se metti torneranno molto utili nei prossimi anni a varie persone che sono state coinvolte per esempio consiglieri
Stranieri che erano stati invitati in Russia per parlare delle riforme
Economiche appunto sempre guardare questo sito del National Security arcaica perché anche per empio passando di richieste specifiche di documenti si possono comunque fare delle delle ricerche secondo me ancora molto valide su questi anni
Io ringrazio Carolina per il suo intervento per diciamo essere stata puntualmente nei tempi per la capacità di trattare un argomento attualmente molto sensibile con grande equilibrio e altrettanto con grande chiarezza senza equivoci di sorta ma con un approccio rigorosamente scientifico che ci porta a capire come il tema e ben prima di questa
Diciamo il tema si pone ben prima diciamo del corso della nuova ed è l'ultima nuova all'epoca e ultima ora presidenza
Dell'Ali quella che la federazione russa diciamo il tema emergente che ha elogiato con il dubbio costitutivo e come fattori di ricerche proprio quest'idea di questo di Pollari bipolarismo collaborativo collaborativo stridente come stato definitivo è stato definito che si voleva imporre Ciabò nell'Europa e che non si è presentato
Ora ci spostiamo verso oriente verso quello che poi il fattore principalmente di di rilievo quando parliamo di globalizzazione e di rapporti e di rapporti connessi soprattutto di natura commerciale dando uno sguardo a quello che e il Dragone lo facciamo con il professor Guido Samarani come accennava il presidente Boniver in premessa
Convenzionalmente si far ricadere
Il Periodo la globalizzazione con il crollo del muro e quindi la pie'e quindi diciamo l'integrazione l'apertura dei commerci e delle trattative che porteranno poi l'ingresso nel due mila uno della di Pechino della Cina nel dub Trio
è anche vero che come molti storici afferma tra questi Piero Craveri è tutta una serie tra l'altro lo ricordo è un argomento che insieme a Giovanni abbiamo trattato in un colloquio con la con Craveri spesso il tema dell'apertura della Cina quindi dell'inizio effettivo dalla urbanizzazione può farsi risalire inizia alla fine degli anni settanta quando Pechino proprio sceglie di aprire il proprio modello a quello che l'economia di mercato quindi è un tema come sempre Complesso noi utilizziamo diciamo
Il diciamo gli elementi periodi santi per comodità di studio storico ma i fatti sono convinte concatenati e diciamo scelte vicende e quant'altro si richiamano l'un dall'altre sono strettamente connessi grazie al professore Samarani
Con buona sera a tutti innanzitutto sono fortunato perché mi ritengo abbastanza fortunato perché chi mi ha preceduto ha aperto un polso corpo insomma
Lo sforzo di Napa Lando di alcuni momenti e tappe importanti nella nella visione clintoniana insomma della Cina ditemi cinesi professor Nuti tracciando un percorso molto più ampio così insomma per cui diciamo il sentore l'attivamente un po'
Più a mio agio e tranquillo e sereno nel semplificare pongo una questione perché la questione del rapporto tra Cina e Stati Uniti indubbiamente negli anni Novanta nell'epoca clintoniana insomma eh la questione molto più complessa e di quei di quello che ovviamente potrò dire
La seconda cosa che volevo dire come premessa generale anticipando eventuali e possibili conclusioni eh
E che i temi le parole chiave del di di questi anni nei rapporti tra Cina e Stati Uniti sono tre o quattro sostanzialmente poi ce ne sono variate insomma cioè rapporti economico-commerciali e all'interno di questi il problema della reiterazione o meno la concessione o meno della clausola della nazione più favorita da parte da parte statunitense alla Cina e poi dopo il problema dell'ingresso della Cina l'accettazione dell'ingresso della cinese
Nel da posizione l'organizzazione mondiale del commercio
E dall'altra parte
Direi quelli che possiamo chiamare i diritti umani
I diritti politici il cui rientrano tutta una serie di questioni di libertà dei cittadini cinesi
Tibet e soprattutto all'aperto poi ovviamente possiamo aggiungere altre colti per problemi della della convergenza o della divergenza su per quel che riguarda la
La sicurezza i temi della sicurezza nazionale in cui si riteneva che Pechino fosse importante o sarebbe diventata sempre più importante e poi anche l'azione del cinese che che che che cercava una di all'interno delle Nazioni Unite insomma ecco
Però sicuramente diciamo inchini cilindrica legame collegamento tra
Relazioni economico commerciali e rispetto progressi consistenti da parte di cinese sul pro questione di diritti umani e giudizi politici
Rappresenta a mio modo di vedere ma non solo a mio modo di vedere un po'l'asse portante di questi anni
Quindi inizio
Dicendo che quando Bill Clinton tra la fine del mille novecentonovantadue e gli inizi del mille novecento novantatré vince le elezioni presidenziali e che assume poi ufficialmente la carica di quarantaduesimo presidente degli Stati Uniti d'America
Le relazioni tra Pechino e Washington senza dubbio sono in una fase
Forse una delle più basse
Da da quando da quando i cui Paesi da quando la Cina entrata all'ONU da quando Nixon nel settantadue a contro il famoso viaggio storico in Cina da quando tensione pinne mille novecentosettantanove ha compiuto l'altrettanto viaggio storico negli Stati Uniti su una croce
E solo anche se ci sono sicuramente qualche piccolo timido fragile
Segnale di
Presbiterio parziale di tentativo di risveglio parziale delle relazioni di del la ripresa in redazione bile dalla perché dico che sono arrivati probabilmente è uno dei momenti più bassi ma perché dal mille novecentottantanove
Cioè in occasione in seguito alla repressione militare contro i manifestanti cinesi a Tienanmen risaputa primavere di Pechino
L'intervento militare tra il tre e quattro giugno del mille novecentottantanove fino al novanta novanta novantadue all'inizio del novantatré sostanzialmente i rapporti tra questi due paesi sono stati segnati da un'aspra contesa Dances per divisioni da un'aspra rivalità da aspre contraddizioni e portandolo ad esempio questo è un elemento importante molto importando dopo almeno centottantanove
Alle famosi sanzioni statunitensi occidentali contro la Cina proprio per l'intervento militare la repressione militare Tienanmen e al forte raffreddamento complessivo delle relazioni bilaterali che possiamo dire negli anni ottanta
Negli anni ottanta erano stati relativamente sfavillanti OPA stanza sorveglianti
Segnati dall'obiettivo centrale della conquista di un mercato cinese illimitato da lungo tempo agonia
Modesto ci sono alcuni piccoli fragili iniziali parziale segnali di ripresa nel corso del novantadue e del novantatré quali sono a mio modo di vedere sono questi segnale vengono innanzitutto dalla Cina
Nel senso che agli inizi del mille centonovantadue gennaio febbraio leader cinese tensioattivi
Liquidati fatto praticamente per shopping anche se segretario generale diciamo il leader generale del partito era già se mi quinti insomma ecco ma sappiamo che invece ho quindi aveva poi una voce
Fondamentale pur avendo più ormai quasi cariche politiche re una voce fondamentale nelle grandi decisioni strategiche nazionali tali e quindi Tesio Pinna Gerardo tra novantadue compie il famoso viaggio al Sud
Il cui obiettivo se essenziale di questo viaggio al Sud e che è centrato sulla visita quelle zone economiche speciali che costituivano uno dei frutti più rilevanti dell'apertura al mondo esterno avviata dopo la morte di Mao Tze Tung
Era e riportare al centro della strategia politica nazionale l'esigenza vitale di rilanciare il processo di riforma amore del modernizzazione di cori lanciare perché questo processo di fatto era stato sostanzialmente congelato dopo la crisi del mille novecentottanta no
E contrastare le critiche di quei dirigenti del partito che al contrario poniamo le intese sulla priorità del controllo ideologico e sulle jeep senza Dio non a prezzi troppo modeste tanto più dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica nel mille novecentonovanta
Non ho preconcetti Tesio Penny in questo viaggio nelle settimane e mesi successivi possono dare un'idea della sua visione della realtà
Cito riforma ed apertura al mondo esterno includono il fatto di assorbire servirsi delle cose utili del capitalismo
Secondo il riferimento alla dissoluzione tra l'Unione Sovietica
Il Partito Comunista rione sovietica è crollato entrato in crisi perché c'è distaccato dal suo popolo
E da sostanzialmente fallito nei suoi sforzi di promuovere lo sviluppo economico quindi pittore un tema molto chiaro shopping fondamentale
Nella comprensione io credo delle ragioni alcune delle basi essenziale per cui il Partito comunista cinese Enrico uscito a mantenere un controllo politico la gestione una governance politica della Cina io credo in questi anni quesito cioè per i lo sviluppo economico e la trasformazione verifichi gruppo sociale
Quindi di Stresa OP questa dell'Unione Sovietica del Partito comunista di un segreto è una lezione storica e cultura dobbiamo assolutamente imparare Italia
E poi dall'ultima parte dell'anno Poprad novantadue si tiene del quattordicesimo non congresso nazionale partito comunista cinese insomma ecco il congresso nazionale precludesse a differenza degli ultimi anni non hanno mai trattato in passato molti non l'ho mai dato una grande rilevanza la politica internazionale cento sempre statale grandemente largamente la politica
Interni insomma ma comunque Gian sementi segretario uscente poi confermato che che tratto scomparso proprio anche in questi questi giorni dieci dodici giorni fa credo insomma eccetera ecco
Nel suo rapporto al Congresso elogia ampiamente pensiamo quindi in quanto artefice la teorica del socialismo con caratteristiche cinesi e sottolinea l'esigenza fondamentale di riprendere rilancia le processo di riforme di apertura che mesi prima Ezio aveva posto
Qual è la visione in questo fine dal novantadue nel corso del mille centonovantatré di John Semini sulle relazioni infatti internazionali particolari sui rapporti con gli Stati Uniti in questa
Lo possiamo desumere da una serie di interviste rilasciate alla stampa franchista committenze straniere in questo periodo
Cito alcuni passaggi che mi sembra interessante basta
Alcuni almeno interessanti
Siamo favorevoli al dialogo e ci opponiamo all'uso della pressione per risolve alle differenze bilaterali su questioni quali i diritti umani
E ancora
This approviamo lo sfruttamento del tema dei diritti umani da parte degli Stati Uniti Washington per interferire negli affari interni nostri e degli altri Paesi
Bisogna dire che c'è un semi non era neanche nel Partito Comunista Cinese oggettivamente un un anti America nun antioccidentali
Perché se guardiamo un po'la sua biografia politica negli anni in cui era stato sindaco di Shanghai alleva certamente dato un impulso promozione si era mostrato parzialmente a relativamente favorevoli alla diciamo così
A un un atteggiamento più aperto insomma anche per più collaborativo con gli Stati Uniti insomma
Aveva ad esempio sviluppato rapporti molto positivi con i membri della comunità cinese business plan cinesi Ossino americani di San Francisco
E en passant era diventato anche famoso nella comunità cinese americane californiana perché
Utilizzando le sue buone conoscenze linguistiche era abilissimo accettare si diceva pezzi dei discorsi di Lincoln tutte presenti americane vincolo e già questo
Tuttavia nonostante queste visioni parziali ci può dire che per lui per John Semaine come per il Partito comunista cinese per i comunisti cinesi una questione era accerchiato
Fondamentale la Cina era la Cina e gli Stati Uniti erano
Cito la differenza tra Cina e Stati Uniti sono il riflesso della diversità del mondo in cui viviamo
Sarebbe impossibile a rendere tutti i Paesi del mondo idee sarebbe veramente un mondo troppo monolitico
Dall'altra parte negli Stati Uniti quel mille novecentonovantadue è un parente un po'meno positivi potrà mi pare da questo punto di vista ad esempio Clinton nel corso della campagna presidenziale non manca più riprese di criticare l'amministrazione Bush per il suo approccio soft Luiso al termine copie dei fanatici accoccolata pezzo ma credo cinque insomma eccetera alla questura di diritti umani
E poi nei primi mesi del novantatré nei primi mesi del suo mandato presidenziale
Far rinnovare certamente la clausola della nazione favorite per la Cina ma lega tuttavia chiaramente esplicitamente futuro rinnovo di tale clausola progressi evidenti da partiti Nese sul tema dei diritti umani
E nonché progressi significativi su altri temi spinosi quali
La protezione dell'età culturale religiosa del Tibet il rilascio dei progetti politici che e così il PD
Gli studi che abbiamo a disposizione devo dire insomma come ha spiegato anche il professor nutrizionali abbiamo una serie di di di di studio parziale in correlativa spedizione ma ma ma va detto brevemente
Che purtroppo manchiamo buona parte studi non gli studi cinesi ma di documentazione
Cinesi no questa è una grave lacuna comprendere più a fondo e meglio la la la la situazione questo per la politica diciamo così che si può è accentuata purtroppo negli ultimi anni di sostanziale larga chiusura degli archi cinesi che non consentono Italia ai ai agli studiosi stranieri anche a molti storici e studiosi Fini esiti eccetera
Però diciamo che dagli studi che che che abbia abbiamo disposizione sul possiamo dire che nei cinque anni dopo Tienanmen quindi dal mille ottocento novecentottantanove mille novecentonovantadue novantatré
Dodici iniziative legislative erano state proposte al Congresso americano al fine di revocarle o comunque a condizionare il rinnovo la clausola della nazione più favorita la Cina e che nessuna di queste è stato detto sotto creato una conseguiti fatto il proprio obiettivo dunque il bilancio di questa prima fase del tentativo di radiare
Un dialogo positivo e con e costruttivo tra Stati Uniti e Cina condizionando le progressi significativi cinesi nel campo dei diritti umani politici non portò foto in generale sottolineato alcun risultato
In particolare di fronte al fatto che Pechino respinse senza mezzi termini legame tra sviluppo dell'elezione con commerciale e
Era dunque indispensabile e necessario io credo non solo e cambiare rotta almeno in parte si si voleva questa dagli obiettivi essenziali se voleva dalla parte degli Stati Uniti e quindi l'altro quello che dice il professor nutrite che nelle riforme no ovviamente più accettare tariffe
Sfruttare a fondo le grandi opportunità offerte dal mercato cinese e condividere con Pechino alcune questioni cruciali nel campo delle relazioni internazionali la sicurezza internazionale e da parte della Cina se si voleva spezzare il forte adesione isolamento rispetto all'Occidente degli ultimi anni dall'ottantanove rilanciando le conti Palm Inc nel contempo il processo di riforma motivazione
E apertura al Monte Stella furono così poste
Le basi per quella che è stata definita più corti una una una svolta alcuni ritengono molto importante alcuni ritengono meno importanti ma comunque una volta svolto totale o parziale nelle relazioni bilaterali questa questa svolta praticamente avvenne nel maggio del mille novecento e novantaquattro quando l'amministrazione Clinton
Si orientò verso quelle che è stata definita la politica del de linking cioè per svincolare la prostituzione di sviluppo del relazioni economico commerciali
Da e a cominciare dalla causa una delle azioni più fuori che in quel periodo dal nodo di diritti umani mettendo in luce come la fin fine ciò non poteva non beneficiare innanzitutto gli interessi concreti del America al fine di attenuare per quanto possibile Crimi delle critiche sarebbero sicuramente che rovesciano sicuramente sul presidente per questa sua
Scelta vennero in parallelo approvato una serie di misure che miravano ad assicurare perplessità dei critici per cui misure conto settore dall'import cinese
Forte impegno a sollecitare gli uomini d'affari statunitense ad aderire a una sordità o una sorta di codice di comportamento volontario per protetti alle ditte Company
E un ulteriore impegno perché volte riguardava la diffusione delle informazioni in Cina radiofoniche
E il voto
Nel suo studio sulle forze che l'intervista di Tunisi spinsero per tale soluzione per una pratica di che l'INPS
Diciamo c'al secondo anno perciò secondo me del del
Intesa tutte dal Center for alzi appassito policy della carica californiano osserva come ovviamente alla comunità d'affari sotto il peso di sponsor un ruolo essenziale ponendo con forza la questione della Cina in quanto opportunità
Per il PDS americano e a rischio potenziale di continuare con qualche definita un è politico Colizzi tu costante una politica punitiva per sole
A Goldman osserva altresì che al di là di interattivi economico-commerciali pure importanti e fondamentali anche i temi della sicurezza Pesaro assolti nel superando come posso imperativo raggiunge un accordo con la Cina su tali temi
E aggiunge che in quella fase venne rafforzando sì ancor più che in passato è sempre più la convinzione che il nuovo approccio più aperto e flessibile avrebbe portato al cambiamento a cambiamenti nella politica cinese nel campo dei diritti umani e poi
Ovviamente poi bilancio su con la del gruppo proposta importante
In qualsiasi
Dobbiamo dire che se come abbiamo visto Clinton aveva ed ebbe tenace oppositore la sua politica di te Linke
In Cina d'altra parte da non mancavano certo tra le altre sfide del partito soprattutto alle forze armate forti criticità pazzia se per
Quanto meno in quella fase poco
Infatti quando venne annunciato che sarebbe stato Fini a novantatré
Nella a Black a eventi
Per renderci dello stato di Washington l'occasione del mittente leader dall'Asia Pacific Economic Cooperation un incontro pur in forma privata tra presidente cinese più anziani e il presidente americano Clinton diverso il segno Orleans militari cinesi chiederò che l'incontro fosse cancellato indicando che si era impensabile nel momento in cui gli USA avevano creato una serie di e incidenti tra cui cito qui incidenti provocazioni insomma eccetera uno di questi era la l'incidente scomodo carpo cinese il vincolo che del venne fermato nacque internazionali costretto poi a o a recarsi in un porto perché era accusato dagli americani di portare armi all'Iran
E anche lo ricordo il fatto che gli Stati Uniti non da soli certamente avevano osteggiato in quella fase in ogni modo
L'assegno nei confronti del Comitato olimpico internazionale l'assegnazione a Pechino i futuri giochi olimpici del due mila
A quanto risulta fu la finte ciò Pinga sblocca la situazione indicando che era utile che ci anzi in comunque incontrasse parlasse q.b.
Ovviamente poi questi primi progressi furono poi sviluppati finiscono poi sviluppati attraverso tutta una serie di iniziative che qui non ricordo perché sono tante ma insomma rinnovo da Claudio dalla nazione più favorita nel mille novecentonovantasette in giugno la ditta la visita del vicepresidente Al Gore con la firma di un sostanzioso contratto con la per la Boeing Corporation
E
E tutta una serie di altre elementi e dal dall'altra parte però non si può nascondere che si scrivono segnali interna degli Stati Uniti di tipo diverso
Cito qui in quegli anni
Da parte del Congresso americano la l'approvazione del China policy Act con le quali si chiedeva al presidente
Clinton di assumere tutte le iniziative diplomatiche necessarie per persuadere la Cina ad aderire in modo incondizionato agli standard internazionali sulla non proliferazione delle armi di distruzione di massa
A rispettare i diritti umani dei suoi cittadini a ridurre l'eccessiva espansione modernizzazione in campo militare a porre termine a lezione provocatore nel Mar della Cina meridionale e a ridurre le tensione contengono nella stesso policy atti chiedeva al presidente di informare e tenere informato il Congresso circa le azioni presi e risultati raggiunti
Una breve parentesi son passati alcuni decenni vicenda che non è cambiato moltissimo giorni pare che il grosso dei temi vengono riproposte con sfumature diverse battaglie sono poi le accuse le critiche giuste o sbagliate forte o meno forte sono poi
Nella
Una tappa importante ulteriormente lo sviluppo delle relazioni positive fu la visita nel luglio del mille novecentonovantasei del conte al nasce lì secco perché advisor statunitense Anthony Lake
Prima della visita di lei
Il portavoce del ministero degli Esteri cinesi vuole sottolineare con forza come l'intervento statunitense a favore di Taiwan nella l'attenzione con cui la Cina il riferimento era qui alle elezioni presidenziali del mille novecentonovantasei in cui anche qui sembra ritornare
E agli stessi temi in cui le forze armate cinesi fecero un'esibizione molto forte insomma nell'area di Taiwan in cui gli americani intervennero per cercare di bloccare qualsiasi rischio da questo punto di vista insomma ecco
E quindi e quindi che qui quindi queste interferenze americane le relazioni tra pettine uno trapper tra Pechino e Taipei
Era una una un'interferenza che apre rapportato stava portando e portava gravi problemi e aveva portato noto e fonti certe alla cancellazione per ben due volte di pista e programmate da parte della dirigenza cinese
Ma dopo la visita di lei
Il tono diciamo del ministro degli affari si cinesi cambio in parte notò con soddisfazione infatti come la Cina come la la Cina avesse preso nota dell'impegno Sattin che insensibile il principio esiste una sola Cina di Taiwan a integrante fitte
Chiesta
E come limite ne avesse portato forti speranze affinché prevalesse lo stadio parte il dialogo e la collaborazione in quanto affermava innesti il portavoce del Ministro degli Affari Esteri e differenza delle posizioni tra i due Paesi tu molto importanti che misura assai inferiori alle comprarci
Il mille novecentonovantasette fu un un altro anno importante
Febbraio
Mo'Emo muore il leader cinese terzi Oppi e quindici anziani a più libertà nel bene e nel male di agire autonomamente
A settembre dello stesso anno si tiene il quindicesimo congresso del pane nel Partito Comunista CIPE insomma in cui che che riafferma sostanzialmente
Devo dire al di là delle con Sperto periodiche aspettative dei media occidentali che il sistema politico cinese ancorato a una serie di temi di valori di condizioni e che quindi
Può diciamo così utopistico
Diciamo così aspettarsi comunque cambiamento profondo da questo punto in più
E poi ovviamente insomma ecco dalla
Rinnovo del mandato presidenziale di Clint
Due momenti importanti da questo punto di vista che portano anche lo sviluppo tra le relazioni tra i due paesi furono nel novantasette
La visita di Jan semita presidente cinese Jiang Zemin degli Stati Uniti d'America e nell'anno dopo nel mille novecentonovantotto la visita del presidente americano dei Clinton in Cina qui ci sono tutta la serie questioni che ovviamente devo per forza
Pensare però vorrei un attimo citare
Una frase
Nel discorso che Clinton fa durante novantotto giugno luglio del novantotto nella sua visita in Cina e in particolare nel suo incontro con studenti e professori cinese all'Università di Pechino perché ovviamente queste frasi sono come è stato detto sul molto retorica e politicamente però forse fanno vedere qualche qualche ok spiraglio di i diritti dei propositi
Cito ogni giorno dice Clinton dice agli studenti professori di rimessa di Pechino mi devo preoccupare dei problemi del mondo un sacco di problemi che sarebbero risotto più ritardi ente se i giovani fosse permesso di vivere assieme di imparare l'uno dall'altro
La storia non è solo qualcosa da studiate all'università e qualcosa che continua a dispiegarsi a svilupparsi
Credo che una larga parte del prossimo capitolo della storia americana sarà portato avanti in partnership
Anche la Cina si sta ricostruendo naturalmente le vostre basi sono più fonti profonde delle no
Questi sviluppi dal novantasei novantasette novantotto in poi portarono poi alla fine alla corto del mille novecentonovantanove
Tra i due Paesi del novembre novantanove sul sull'ingresso della Cina organizzazione del dopo il trionfo
Un accordo che seguiva questo fu un elemento importante da d'sottovaluti da valutare la firma da parte cinese dei due covenant delle Nazioni Unite sui diritti umani nel novantasette novantotto
L'otto marzo del due mila in un discorso la John Popescu ove Vance international studies Clinton spiega per ragioni per cui ha sostenuto con forza potuto negli ultimi anni l'ingresso nel da progetti
La membership nel da più occhio afferma che intorno ovviamente non creerà una società libera in Cina dal giorno alla notte ne garantirà che la Cina seguirà le regole globali
Io penso tuttavia che con il tempo farà sì che la Cina si muova sempre più e più rapidamente nella giusta e
Dire alcuni l'anno dopo ciecamente Menni dopo l'undici settembre del due mila uno alla fine echinodermi va messa nell'organizzazione Monica mondiale del del commercio
Io pur vorrei finire brevemente dicendo che queste parole di Clinton e tutta una serie di alti e bassi gli elementi positivi e meno positivi di questo di questi anni novanta
Mi fanno un po'mi hanno fatto un po'riflette mi fanno un po'riflettere sul
Arretramento
Se posso usare questo dei rapporti bilaterali che c'è stato dopo dopo l'era clintoniana ripeto con tutti i pro e i contro le cose giuste le cose sbagliate
Ma ma mi sembrava che la tendenza fosse con difficoltà gradualmente perso
Lo sviluppo proseguimento del dialogo
Cioè mi pare che l'impressione mia è che siamo
Diciamo così ritornati
Non dico indietro ma sicuramente abbiamo perso tre cose soprattutto negli ultimi anni nell'ultimo periodo insomma eccetera e qualche settimana fa non ho potuto seguire se non parzialmente cessato seguito solo un pezzettino e chiudo veramente c'è stato al fare bene Center della Harvard University interessantissimo importante il seminario
Si può diciamo così proprio c'ha dedicato ai cambiamenti politici in Cina e alle relazioni sino a merita eccetera al quale hanno partecipato molti studiosi ed esperti statunitensi una serie di docenti e studiosi cinesi e anche diciamo studente studiosi cinesi che lavoro nota da tempo negli Stati Uniti d'America quindi combinando
Certo ora appunto non posso fare un bilancio di questa avendo seguito poco importa praticamente però mi pare che da qui detta quegli interventi da quelle presentazioni che ho seguito emergono il messaggio di fondo
Le visioni dei due Paesi Cina Stati Uniti divergono chiaramente su una serie di questioni e compete
E i tra i due Paesi competono al apertamente su diversi fronti
Ma tuttavia non vi è altra via che la ricerca di un percorso che porti ad una solida costi Cocco esistenza
Fatta di cooperazione competizione anche eventualmente confronto ma senza che ciò porti a un conflitto
Ad una guerra e diciamo come studioso come cittadino non posso che condividere e spero che molti vogliono condividere nel Cina indispettiti questo pensiero grazie
Conclusioni sono null'altro che diciamo i report di quello che sono stati recenti incontri tra i le due leadership dei dei due grandi due paesi diciamo principali
Attori player internazionali mai concludiamo questa riflessione saltando quello che non tema assai significativo a nostro avviso de anche gli effetti politici l'onda lunga della stagione politica clintoniana in Europa
Con il tema a me più vicino e i soli conflitti bacche il canile che come accennava il presidente rappresentano forse
Una quell'eredità più controverse e una stagione veramente complicato come anche avuto modo di declinare il professor Monti nella sua relazione dell'azione internazionale dell'azione sul campo suo malgrado della di Bill Clinton e della e della sua presidenza tra l'altro in un contesto mi sia consentito in cui i Balcani hanno sempre e da sempre rappresentato anche per quanto riguarda le vicende l'interpello Unione Europea interne all'Europa
Un terreno forse voi anche tuttora più di competizione che non di collaborazione dove iniziative e posizioni si sovrappongono tal Balta avvolto in un miscuglio e non sempre districarmi le non sempre comprensibile con alterne fortune
E e scarsi risultati se poi andiamo a vedere l'escalation di cui tutt'oggi il tutto oggi in corso tra Pristina e Belgrado grazie professor della parola
Creazione ringrazio da fondazioni l'invito appunto parlare del questioni balcaniche negli anni Novanta soprattutto nella nelle iniziative dell'amministrazione Clinton
Diciamo nell'attuazione potremmo dire sul campo del tentativi di diciamo attuare strategie unilaterali in campo internazionale diciamo una tendenza Annoni laterali Isma'demente è una tendenza che durante l'armistizio amministrazione Clinton emerge con con cariche chiarezza diventa quasi un elemento caratterizzante da cui ante nazionale americana
Ci si arriva un processo graduale a appunto all'affermazione di questa questa tendenza e la gestione delle crisi balcaniche della guerra civile in Bosnia o della crisi del Kosovo
Sono proprio i momenti in cui emerge con chiarezza questa tendenza che però diciamo tendenza che non è innovativa diciamo nell'epoca di Clinton e perché o pochi anni prima c'è stato un altro intervento unilaterale nella durante la mi stazione relega Annamita degli anni ottanta ottantasei intervento unilaterale militare americano contro la Libia di Gheddafi
Per gli attentati terroristici
Che lì indifesa diciamo della sicurezza dei cittadini americani mentre Clinton da una giustificazione all'aggiramento
Diciamo dei meccanismi della sicurezza collettiva istituzionale
Quindi a non tener conto diciamo i meccanismi e sicurezza collettiva istituzionale da una giustificazione universale più anche più globale cioè appunto come è stato accennato in precedenza la guerra giusta la difesa
Dei diritti umani a difesa dei dei delle minoranze nazionali
La difesa dell'ordine liberale e democratico insomma che alla fine della guerra fredda si si auspica si possa a a affermare quindi va va difesa difeso contro le nuove sfide nuove minacce che sono terrorismo e anche riemergere tempi del nazionalismo
Ovviamente sia diciamo durante gli anni di Reagan che negli anni di di Clinton questa tendenza all'unilateralismo si afferma per l'insoddisfazione del funzionamento della sicurezza collettiva istituzionale cioè del multilateralismo in sede in sede ONU e il fallimento la sicurezza collettiva diventa evidente chiaro proprio alla gestione delle crisi jugoslave una gestione della guerra in in questo varia
Dato diciamo i i i tempi a disposizione anche dato il tempo cioè siamo a fine diciamo fine giornata fine periti dell'iniziativa dice
Spera una vostra comprensione se non ripercorrerò tutti i momenti delle crisi di Qusay dando per scontate molte molte cose ma tutto le origini e presidenti della della crisi
Partendo però c'è diciamo soffermandomi però su alcuni momenti fondamentali su alcuni diciamo passaggi principali l'inizio delle guerre nella ex Jugoslavia c'è la dichiarazione di indipendenza
Di Slovenia Croazia dei Parlamenti svaria Croazia il venticinque giugno novantuno e la reazione di Belgrado orafe Belgrado che si muove in nome della Federazione jugoslava mandata si muove nome della diciamo la difesa della tutela degli interessi nazionali serbi da lì prende il via no il conflitto prima locale molto limitato anche se purtroppo proroga delle vittime poche ma comunque sempre portanti tra Slovenia tra le Forze di difesa slovena e
Pazzi questa slovene e quella che la questi malati ancora L'Armata popolare jugoslava cioè l'esercito federale e però poi c'è un'escalation perché dal conflitto e Soragna limitato e con poche vittime si passa al conflitto
In Croazia nell'autunno del mille novecentonovantuno a conflitto in Bosnia dal l'inverno nel novantadue e quindi dal febbraio marzo del mille novecentonovantadue fino agli accordi di Dayton
Del novembre mille novecentottantacinque quindi tre anni di guerra civile in Bosina che mangino insomma tutti quanti ricordiamo sappiamo numero di vittime le crudeltà e le atrocità
Di fronte a appunto all'escalation delle violenze ex Jugoslavia c'è un tentativo di intervento che mente della sicurezza collettiva settimo che te l'intervento alla sicurezza collettiva a livello regionale
I primi no i primi a farsi carico di impedire le scade escalation sono i Paesi europei e Paesi della Comunità economica europea che sta diventando in quegli stessi mesi sta diventando Unione Europea quindici all'invio
Forse lo ricorderete insomma della troika dei tre ministri degli Esteri della quella economica europea tra cui anche De Michelis ministro degli Esteri tutti i governi Andreotti che riescono a far sospendere inizialmente questione sta nel novantuno e dichiarazioni d'indipendenza di Slovenia Croazia inattesa no di un negoziato multilaterale
Che possano diciamo stabilire nuovi assetti per la Jugoslavia ma l'idea di mantenere sempre l'integrità della a con della a della Jugoslavia magari passando da setto federale al setto confederale ma mantenere l'integrità contestualmente viene mandata una missione punto per missione diciamo europea sul posto per far conservare diciamo il cessate il fuoco in Slovenia poi anche no momento dei primi scontri in acrobazia c'è già un primo dibattito appunto si parla e divisioni all'interno dello Comunità economica Rovea Unione Europea c'è già una prima divisione su che tipo di missioni e missioni militari in missione civile sotto e agita
Comunitaria oltre la conferenza la sicurezza e la cooperazione in Europa alla fine si decise di mandare a missione civile che può soltanto controllare ma non impedire diciamo le le violenze poi e ne organizzava conferenza alla Conferenza dell'Aja
Guidata presieduta da Lord Peter Chernin Tonna
Ex segretario generale della NATO ministro degli Esteri britannico eccetera
Quindi sempre tentativo da parte dell'Europa comunitaria di diciamo agire in sede multilaterale per trovare una soluzione al nuovo assetto politico per la la riguarda quindi questa il tentativo che non la sicurezza collettiva regionale che però è fallimentare
è fallimentare perché perché le violenze vanno avanti soprattutto in Croazia
Nella Slavonia orientale e in trainata dalle zone della trovarsi additate da popolazione serba
Porzione serba presente vita secoli una presenza diciamo secolare vocazione sia da consistente sono circa tra l'undici e quindici per cento a vocazione approvata e il e qui senza diciamo entrare troppo nei dettagli qual è il punto no perché non scrivi no l'escalation va avanti perché non si riesce a trovare una soluzione o le parti in causa le parti in lotta non non accettano diciamo l'idea di trovare nuove soluzioni perché da una parte c'era la determinazione a svanì acrobazia di separarsi dall'altra parte da parte serba
Preso atto dell'impossibilità di mantenere l'unità jugoslava la soluzione non è quella della separazione sulla base del Nuti possidente X
Cioè della internazionalizzazione dei confini interni delle repubbliche jugoslave così come stava accadendo nelle stesse settimane stessi Nesi in Unione Sovietica
Si è sciolta no nel dicembre novantuno sulla base degli accordi di Alma Ata sulla base del Muti possidenti se quindi con la federazione russa che ha accettato sostanzialmente che all'interno delle altre repubbliche ex sovietiche fossero minoranze russe quindi non rivendicando
Cambiamento dei confini ma che poi e anche uno dei problemi che ancora in corso sono come sappiamo l'equazione russofone
Nell'Ucraina orientale
Mentre i serbi non accettano la parte classe dirigente serba Milosevic insomma Slobodan Milosevic eccetera
Non accetta la separazione sulla base Luti possedeva disse ma vuole ieri ridisegnare i confini interni per diciamo mantenere unita la nazione serba quindi è impossibile mantenere l'unità della Jugoslavia il tempo tentiamo Belgrado tenta di mantenere l'unità della nazione serba da qui diciamo l'escalation del della della crisi perché Slovenia Croazia non è soprattutto la Croazia o la Bosnia non accettano i modificare i confini epidemia all'integrità no della della Croazia di confine la Croazia e e della Bosnia mentre la Serbia cerca di modificare questi confini alimentando le spinte separatiste secessioniste dei e le popolazioni serbe locali né equazioni serbe locali della Croazia voce in serbo locali della Bosnia Erzegovina
Il meccanismo diciamo è
Diciamo abbastanza semplice lo vediamo riproposta anche adesso non è l'annessione immediata di queste regioni alla Serbia ma è tentativo di far proclamare far programmati
Scusi signora no
Lo sposo aggirata la volta precedente no
E la diciamo al meccanismo appunto è quello di far proclamare la separazione ACER la secessione di amministrazioni locali serbe in Croazia e in Bosnia quindi repubbliche locali
Serbe in Croazia Bosina il passaggio successivo è l'annessione all'unione federale con la Repubblica serba
Che è quello che appunto è lo stesso meccanismo che sta avvenendo in Ucraina quindi prima Lazio cessione delle parti orientali l'Ucraina nota il don bassa la programmazione a loro indipendenza riconosciuta dalla Federazione russa per poi passare alla nazione
Diciamo Milosevic diciamo è stata l'antesignano apripista diciamo di certe di certe soluzioni anche del tipo diciamo di
Tipo di assetto istituzionale cioè la democrazia usura no nel la transizione da un regime comunista a un regime diciamo formalmente democratico formalmente
Nella lista ma in realtà gestito in maniera a autoritaria nominò Milosevici fosse stato l'apripista abbia gli altri
Di altre esperienze successiva
Fatto sta che la sicurezza o letti a livello regionale fallimentare subentra nell'autunno del novantuno all'inizio novantadue la sicurezza collettiva globale cioè quelle istituzionale in ambito mo'che
Inizia nel settembre novantuno Comuni embargo della fornitura delle armi a tutta la Jugoslavia quindi a tutte le parti in in lotta
Nella fine novantuno inizio novantadue si ottiene una tregua in in Croazia
E quindi Cherson i combattimenti mentre i nasoni orientale
Cristalli Zandonai situazioni non risolvendo non portando la pace ma cristallizza andò a situazione cioè che trenta per cento la trovasse in mano delle autorità serbe locali però almeno non si spara più
Però diciamo alla Croazia indipendente non è la Croazia né confini largo nomi dei confini attuali nato a Ciacco il trenta per cento del territorio era in mano
Era in mano serba con la presenza delle truppe ONU uno dei caschi blu dell'ONU la la l'operazione a un pro forma un di là del National Protection Force
E poi con nell'organizzazione anche qui di una conferenza sul futuro assetto della Jugoslavia Francia Jugoslavia gestita dall'ONU insieme all'Unione Europea la conferenza no con Salus pensa inviato segrete inviato speciale dell'ONU ex segretario di Stato con De Vito venne per conto dell'Unione Europea che danno vita al piano
Vanzo Oyemna che diciamo ipotizza il mantenimento di una Bosnia unitaria quindi integrità territoriale della Bosnia ma di design
Una serie di Cantoni in nove qua diventeranno undici undici cantoni disegnati su che la base di principi storici geografici anche etnici e queste o siamo al gennaio del novantatré e questo è il punto di partenza de nocche
Diciamo dell'intervento e l'amministrazione Clinton quando entrano nel nei pieni poteri dopo essere stato eletto appunto nel novembre novantadue c'è poi il ragionamento la presa di servizio inizia l'azione dell'Amministrazione Clinton che si dichiara subito il soddisfatta diciamo del dell'azione del della sicurezza collettiva istituzionale dell'azione
Dell'ONU perché perché tutte le misure messe in campo sono misure che non risolvono il problema dal punto di vista americano punti di vista dell'amministrazione Clinton dell'embargo alle armi a tutte le parti in lotta
è un embargo che indebolisce che va contro la parte più debole fra gli slalom mussulmani
Perché la vera diciamo le forse paralleli paramilitari serbo bosniache vengono appoggiate dalla dall'esercito federale jugoslava
No e nessuno controlla
Il passaggio di aiuti dalla Serbia alla Bosnia orientale mentre gli slalom su umani non riescono dato ad ottenere aiuti internazionali aiutino armata di armi da da una parte la guida internazionale quindi Secondo contaminazione Clinton è una misura iniqua che avvantaggia i più forti sul campo indebolisce gli slavo musulmani e poi l'altra
L'altra critica che si fa e che in realtà diciamo IRI i principali responsabili sono chiari cioè agli occhi ha messo il mito pronti a sono i serbi serbi di Bosnia a voi appoggiati da serbi di Belgrado e quindi bisognerebbe intervenire per contenere e limitare l'azione dei serbi di Bosnia e dei serbi ai pedali appoggiati da governo serbo di di Belgrado e quindi l'amministrazione Clinton si fa carico appunto come è stato prima detto da da da dopo
Da questo minuti si fa carico di molti laterali sono più assertivo ma inizialmente in sede ONU cioè spinge no sprona l'o no fare i più a ad agire più concretamente per diciamo per porre fine ai combattimenti e trovare anche una soluzione plausibile negoziale per gli asset no per gli assetti della della Bosnia per la Bosnia Erzegovina
Diciamo il problema
Dell'o non meno così viene fuori così anche no lobbismo illustrazione dare generale dell'epoca Boutros Ghali nell'nel suo libro
Appunto dedicato al suo ma la sua esperienza un segretario generale e problema che lo hanno impegnata un'operazione sul campo di peacekeeping impegnare l'operazione politica di peace making nella conferenza internazionale manona Poteri mandato di più forse mentre cioè non ha alle vedute i caschi blu le truppe ONU sul campo non possono agire concretamente oltre che assicurare l'arrivo degli aiuti umanitari non ci sono in grado di far rispettare il tanti cessate il fuoco che vengono sottoscritti
Neanche di fatti sincere le parti ad accettare il metodo negoziale cioè non hanno potere coercitivo non hanno il mandato di esercitare un potere coercitivo quindi non possono appunto attuare un quiz Enforcement
E perché non lo possono fare perché all'interno del Consiglio di sicurezza ci sono dei viene esercitato il diritto di veto a parte gli Stati Uniti
Sì insomma fino a un certo punto cerchiamo allora di fare di più ma inizialmente non è che sono pronti subito a fare qualcosa di più dunque a parte gli Stati Uniti Gabor no che voglia esercitare molti la tredicesimo più assertivo poi gli altri membri no insoluto per il seggio Cannes un seggio permanente con il diritto di veto all'interno del Consiglio di sicurezza dell'ONU non sono disposti a ad ampliare a potenziare e rafforzare il mandato
Dei caschi blu delle truppe ONU sul campo perché tutto la Russia federazione russa e la Cina popolare sono contrari a a fare a farsi che problemi interni diventi non ho motivo di ingerenza della comunità internazionale dell'uomo no sulla di ingerenza interno appunto per riso prevenire o risolvere le crisi soprattutto problemi interni
E derivanti ha problemi di nazione no problemi etnici problemi nazionali perché la federazione russa a una serie di problemi
Etici al suo interno a partire dalla crisi appunto della Cecenia che diciamo si sviluppa scoppia proprio in quegli anni e la Cina anche a problemi no con il Tibet o con le popolazioni musulmane al suo interno quindi la difesa le minoranze nazionali non può diventare a giustificazione con intervento internazionale
La Francia e Regno Unito pure sono contrari a potenziare il mandato
Perché esse l'ONU prende parte
Sul campo quindi agisce in difesa degli slavo musulmani come chiedono gli Stati Uniti contro i serbi possono diventare e truppe ONU sul campo possa diventare oggetto di rappresaglia
E da chi sono composte le truppe ONU sul campo sostanzialmente Radu da truppe inglesi e francesi
Sì sostanzialmente da truppe inglesi e francesi primi signora non è chiedo perdono per l'area non dialoga osservazione al dialogo non mi dispiace
Cioè abbia la cortesia ogni volta spiace saranno anche gli olandesi Assereto no poi ci sarà modo non è la sua tribuna ringrazio mi dispiace però rispetto per i nostri relatori quantomeno sì volevo ricordare che l'Olanda non ha diritto di veto anzi dentro il Consiglio di sicurezza dell'ONU quindi mio ragionamento era altro era dei Paesi che stanno dentro consiglio sicurezza che hanno il diritto di veto
All'interno del Consiglio di Sicurezza e tra questi Paesi ci sono la Francia Gran Bretagna che avevano le truppe sul campo motivo per cui non vogliono rafforzare il mandato
Dei dei caschi blu da quell'insoddisfazione vedrà Mizio né Clinton né che è spinta pressata dall'opinione pubblica americana ma internazionale perché nel dall'estate novantadue arrivano le immagini no dei mass sacri
In Bosnia no dei campi di concentramento le notizie da pulizia etnica dello stupro etnico come strumento per rendere più omogenei i territori quindi per cacciare
La popolazione non serba dai territori dai territori serbi
Da qui appunto la la svolta no alle armi della dell'amministrazione ad acquisire Astra americana in nella gestione si vuol fare che fino a quel momento appunto aveva decisione dell'amministrazione della presidenza Bush ha lasciato all'Unione alla Comunità economica Unione europea la gestione della crisi poi si era affidata a all'ONU e adesso invece ammissione Clinton decide di diventare protagonista della gestione della crisi
Appunto spingendo
All'interno dell'ONU per decisioni più più incisive e quindi nel novantatré si arriva a decisioni di creare una serie di zone protette no di città musulmane protette in zone abitate da Sven sommarle poté agire la popolazione slavo musulmana
Sì riesce a convincere come ricordato prima da da da lupo tu si esce a convincere l'ONU ad accettare eventualmente il ricorso alla forza aerea della NATO per colpire appunto
Le postazioni serbe in caso di aggressione nei confronti delle zone delle zone protette ma l'amministrazione Clinton panche oltre non solo e più assertiva o spinge per una maggiore assertività all'interno
Dell'ONU ma inizia a sperimentare anche soluzioni o percorsi al di fuori del al di fuori dell'ONU
Ad esempio si convincono i
Diciamo le autorità croate e slavo musulmane nella Bosnia fare un accordo perché la guerra era suo serenamente Ras serbi contro slavo musulmani ma si era aggiunta anche una guerra
Non di minore intensità tra slavo mussulmani e croati
Laminazione Clinton riesce a fare un accordo a far fare un accordo tra slavi musulmani e trovati di Bosnia per creare una federazione croato musulmana
Quindi l'idea né minacce né Clinton di preparare il campo permettere alla nell'angolo mettere all'angolo i serbi di Bosnia serbi di Belgrado e per questo bisogna diciamo pacificare
E a rafforzare gli altri contendenti quindi pacificare i rapporti tra croati slavo mussulmani
E rafforzare militarmente
Gli slavi musulmani e anche gli stessi croati quindi prima di tutto no al di fuori dell'ONU hanno inserito lavora con un accordo tra croati e musulmane sono musulmani
Inizia il rifornimento di armi
No indirettamente ma inizia tecnici a tollerare che arrivino armi e Bologna Tari
No per difendere gli slavi musulmani
Gli Stati Uniti
Sostengono incoraggiano sicuramente non condannano
Le operazioni delle forze croate della repubblica di Croazia contro le zone protette redatte dall'Amparo foro in in Croazia quindi le no quelle che erano state protette in base alla tregua ottenuta da Cyrus Vance nel mille novecentonovantadue e che erano rimaste congelate che cristallizzati né e nell'Estate nel novantacinque le forze croate della Repubblica Corazzari prendo l'iniziativa e tenente riconquistano la Krajina la Slavonia orientale mini riconquistando i confini e cacciando la popolazione serba locale e tutto questo avviene
Diciamo con la
Diciamo
Con sostanzialmente il consenso l'assenza degli stadi degli Stati Uniti che fanno sorta di guerra per procura contro i serbi appunto utilizzando i le forze croate in Croazia elogiando le forze slavo musulmane in Bosnia
Infine ulteriore diciamo percorso intrapreso dagli Stati Uniti al di fuori dell'ONU che forse quello diciamo più più importante
è la formazione del mila centonovantaquattro del Gruppo di contatto un gruppo più agile più snello dove poter negoziare trovare soluzioni e affrontare i problemi della guerra in Bosnia al di fuori dell'ONU è formato da Stati Uniti Regno Unito Francia e federazione russa e Russia ed è dall'interno del gruppo di contatto che vengono quali soluzioni che saranno recepite agli accordi di Dayton
No per arrivare ad accordi ed Edolo però manca l'ultimo passaggio cioè la sconfitta militare dei serbi che avviene con l'operazione del libretto forza della Boston Milano centonovantacinque
Intervento il primo intervento la storia della NATO primo intervento militare la storia della NATO all'interno dell'ONU cioè no
Diciamo a consentito dalla risoluzione dell'ONU contro le postazioni serbe in Bosnia quindi questa diciamo architette architettura politica e degli Stati Uniti all'interno dell'ONU e al di fuori dell'ONU porta Poli alla soluzione finale che sono gli accordi di di perdono che prevedono il mantenimento come sappiamo di una Repubblica Bosnia-Erzegovina o unitaria ma divisa in due entità la Repubblica Srpska di di botti una federazione croato musulmana con Sarajevo capitale federale
Finisce la guerra in Bosnia e pochi mesi dopo l'anno dopo inizia la crisi l'escalation della crisi in Kosovo
Perché siede diciamo
Del problema del Kosovo che problema insomma che non stiamo a ripercorrere che però era ben presente eccetera cioè Pinna
Parte della Serbia abitata però in maggioranza da popolazione albanese e che qui è mal sopportava diciamo l'esistenza all'interno appunto
Dei confini alla Serbia della del problema del Kosovo non se ne parla Dayton volutamente che Milosevic ovviamente no
La non esclude lo fa escludere dal tavolo dei negoziati
E però diciamo le forze politiche kosovari dopo l'accordo di Telethon decidono di sollevare il problema
Di mettere da parte il metodo non violento seguito dall'Iraq dei kosovari Ibrahim Rugova fino a quel momento invece di provocare la reazione serba per internazionalizzare il problema del costo per provocare una reazione internazionale
E ci riescono tra mille novecentonovantasei mi esalto Attanasio seri ma scoppia una guerra civile come in Bosnia
Ma ce ne sono una serie di incidenti e di rappresaglia delle forse delle forse locali forze polizia forze militari serbe che no su cui però c'è una maggiore attenzione che in passato e per prevenire la guerra civile l'Amministrazione Clinton decide di intervenire ex ante non più ex post
E quindi anche qui viene mobilitato non l'ONU femminista segrete non agisce all'interno dell'ONU ma sempre alle all'interno del gruppo di contatto
Viene elaborato preparato un accordo che viene presentato alle parti in causa quindi al governo serbo e ai vari rappresentanti dei vari movimenti e partiti
Albanesi del Kosovo questo accordo che presenta una conferenza di Rambouillet all'inizio almeno centonovantanove e prevede sinteticamente
Una sorta di protettorato internazionale sotto controllo della NATO del Kosovo per tre anni dopo tre anni sarà valutato nuovamente la lo status del del Kosovo
E per vedere se proseguire diciamo l'esperienza del Kosovo all'interno della Serbia oppure addirittura arrivare all'indipendenza sentita la volontà della vocazione locale quindi
Diciamo in maniera molto molto sintetica era non l'indipendenza subito ma l'indipendenza tra tre anni
Soluzione che non viene accettata da Milosevic porterà poi alla reazione della NATO Fo come è stato ricordato al di fuori di qualsiasi mandato dell'ONU perché Rita nel Consiglio di sicurezza
Sarebbe stato sicuramente il veto perché la Russia e probabilmente anche quello della Cina nella Cina popolare quindi la NATO è pronta a implementare l'accordo di Rambouillet non accettato da sarebbe inaccettabile a sedici e interviene con i bombardamenti che vanno avanti per quarantacinque giorni dal marzo all'inizio di giugno del mille novecentonovantanove
E quindi diciamo posso fare un inciso probabilmente da parte statunitense sbagliando i calcoli all'interpretazione di ciò che Milosevic poteva non poteva fare ciò che poteva non poteva tollerare nel senso che ha detto non è stato diciamo uno dei protagonisti colui che ha convinto i serbi di Bosnia ad accettare l'accordo di Dayton facendo capire che non c'era più possibilità di andare oltre quindi Milosevic che ha lavorato negli Stati Uniti
Era un esperto di di di finanza e per conto della lira jugoslave avuto un'esperienza di vita e anche di studio nel negli Stati Uniti conosceva gli Stati Uniti era conosciuta da una parte dell'establishment Mina considerato negoziatore dovuto ma razionale perché un negoziatore a Dayton l'aveva dimostrato cioè non era arrivato no a cadere nel precipizio a far cadere nel precipizio serbi ma si era fermato diciamo all'ultimo all'ultimo metro è disponibile
E quindi Miss Clinton pensa solo la base della lezione della Bosnia della Giusy anche sulla base di poter forzare la mano a Milosevic e tanto all'ultimo si fermeranno accetterà una soluzione solo la differenza tra avvolte dal Kosovo è evidente
Diciamo ha detto né Milosevic rinuncia a qualcosa che non è della Repubblica serba
Cioè alla parte serba della Bosnia e della Bosnia ma della Serbia quindi una rinuncia sia al vita nazionale serba ha rinunciato territori che stanno al di fuori dei confini della Serbia vera e propria
Il Kosovo è parte integrante della se considerato parte integrante la sabbia stava nei confini della Serbia e la l'ascesa politica di Milosevic è basata sulla difesa della sovranità serba cui diventa segretario del partito comunista serbo e poi presidente della della seppia proprio rivendicando la difesa della sovranità serba sul Kosovo
No e e quindi diciamo la sua carriera politica alla sua motivazione Lush
Pesano alla al controllo politico alla Serbia motivata proprio dalla difesa transaminasi serba sul Kosovo che non poteva accettare una soluzione che poteva sfociare nella perdita no della la perdita appunto del del Kosovo e diciamo questa impossibilità MiG di Milosevic o mancanza totale di contadini no se ci di trovare una soluzione di di di compromesso porta appunto gli Stati Uniti ad essere conseguenti e ad attivare la NATO che mette d'accordo con i partner dell'alleanza atlantica
Attivare appunto la NATO e a a costringere appunto poi la la Serbia d'accettare una soluzione la soluzione del giugno del mille centonovantanove non prevede il protettorato internazionale della NATO ma c'è una presenza internazionale di truppe NATO e di truppe russe quindi a cosa è resa più accettabile per i serbi e non si parla di indipendenza anche se poi il risultato finale sarà quello del Kosovo
Alcuni anni dopo si dichiara indipendente pure se l'indipendenza nel riconosciuta dalla interezza la comunità internazionale
Concludo se posso sia ancora un paio di minuti ma alcune riflessioni diciamo perché questa diciamo è la storia no Profaci andò un po'di riflessioni conclusive
Si può parlare di unilateralismo americano un unilateralismo diciamo nel caso specifico per supplenza cioè per il fallimento a mancanze alternativo al fallimento la sicurezza collettiva sia regionale sia globale istituzionale in sede ONU diciamo
Parafrasando ori utilizzando il titolo di un saggio abbastanza fortunato uscito negli anni Ottanta no all'intero su invito le relazioni tra gli Stati Uniti e l'Europa occidentale
Ma ovviamente non è un unilateralismo su invito mammina peronismo per sottrazione ho perso senza per mancanza di atterrati ovviamente l'amministrazione Clinton come s'è detto in no sulla sull'onda della vittoria la guerra fredda del trionfo e l'ottimismo ha ben contenta no di riempire questo vuoto
Di di potere di sicurezza critiche sia avvenuto servirà a creare di quindi di supplire alle mancanze dell'Unione europea che non no non riesce a diventare un soggetto politico
Attivo
Protagonista reale e e anche di supplire alle mancanze appunto la sicurezza collettiva istituzionale in ambito in ambito ONU demente
Ministri son ben contenti ma di affermare l'ordine liberale e democratico no che aveva l'apice di una vittoria del confronto per confronto bipolare
Altra riflessione che si può fare
E questo legando la cornice sicurezza europea l'allargamento alla trasformazione alleanza atlantica all'allargamento l'alleanza atlantica
Lei discende diciamo di e balcaniche di metà anni novanta e anche appendice dolorosa delle vicende del Kosovo
Sì
Diciamo rappresenta un'accelerazione una spinta forte
Verso l'allargamento a dell'Alleanza atlantica che viene chiesto con forza dai Paesi dell'ex Patto di Varsavia da paesi dell'Europa centrorientale
I quali vedono fallimento la sicurezza collettiva livello regionali quello globale e diciamo chiedono di poter a vere
La sicurezza garantita la sicurezza da parte la principale potenza militare al mondo attraverso il vincolo l'alleanza atlantica
Ovviamente non è che parte da qui l'allargamento a Est ma una spinta notevole gli anni sono quelli in cui avviene la decisione finale
E anche rispetto alla trasformazione diciamo dell'alleanza dell'alleanza atlantica
Nel novantanove nella primavera del novantanove abbiamo la crisi del Kosovo con l'intervento della NATO al di fuori del mandato dell'ONU nell'aprile novantanove abbiamo nuovo concetto strategico della della NATO all'Alleanza atlantica sono cinquant'anni anzi all'antica Atene elaborato un nuovo concetto strategico e c'è la trasformazione dell'alleanza atlantica da organizzazione strumento di difesa dei paesi membri da minacce ed aggressioni esterne
Che ovviamente non minaccia pensioni che potevano provenire in epoca di guerra fredda solo dal Patto di Varsavia del mio sovietica la trasformazione a strumento di difesa Organizzazione che gestisce
No garantisce la sicurezza e si impegna a prevenire a gestire le crisi anche fuori dall'area di copertura dell'alleanza atlantica per affrontare le nuove sfide e nuove sfide sono terrorismo e diciamo i contrasti etnici nazionalismi riemergere dei nazionalismi e quindi e questa ovviamente è una sorta di giustificazione l'intervento no dell'alleanza atlantica
Nenni raccolse una giustificazione che si danno ma sul momento in cui avviene la la la la cosa e che porta la trasformazione appunto dell'Alleanza atlantica che diventa agli occhi dell'amministrazione Clinton
Una sorta di organizzazione multilaterale alternativa
All'ONU perché perché all'interno dell'ONU gli Stati Uniti hanno a che fare il Consiglio di sicurezza con potenze che hanno diciamo posizioni contrarie possono aderire non sempre ma diciamo in molti casi hanno posizioni contrari quindi controparti che hanno posizioni contrarie a quelle di Washington per l'amministrazione americana all'interno dell'alleanza atlantica gli Stati Uniti vanno controparti Manno partner e possono avere visioni non sempre coincidenti ma sono partner che dipendono da gli Stati Uniti per la loro difesa il rapporto non è paritario all'interno all'Alleanza atlantica quindi per questo l'Alleanza atlantica diventa agli occhi
L'Amministrazione Clinton insoddisfatta
Diciamo della sicurezza collettiva in ambito ONU diventa appunto
Una
Strumento multilaterale alternativo in cui San esercitare sostanzialmente la propria diciamo alle proprie aspirazioni e tendenze unilaterale grazie
Grazie mille a parte Carelli vi rubo due minuti insomma per ricordare a cenere collegando in un po'apro per la la la questione balcanica
Il lavoro che stiamo facendo come comitato storico unicamente a pose leopoldo che e Giovanni e il prossimo anno daremo vita
In occasione della ricordo che sentiamo essere dovuto a una figura legata intimamente a quella che è la storia
Culturale e politica della del nostro istituto come Gianni De Michelis proprio un momento di approfondimento sul suo ruolo e sulla Dc sulle vicende balcaniche che insomma credo professore che potrà esserci di grande aiuto anche su questo momento
E poi del tutto ovvio che le vicende balcaniche hanno un impatto diretto strettamente connessa a quella che ne che la realtà nazionale sono parte del nostro interesse nazionale come ha ricordato
Presentando l'ultimo intervento ed è altrettanto vero che il ruolo dell'Italia anche in quei frangenti è stato fuori diciamo tra virgolette del determinanti ricordiamo anche che la seconda crisi diciamo l'appendice le crisi balcaniche in Italia
Posso una crisi di governo significativa e molte polemiche che ancora oggi ci portiamo
Ci portiamo dietro che poi si sarebbero un po'come dire
Riproposte sullo stesso schema quando allorquando ci saremmo trovati a di fronte all'intervento la guerra di confonde la seconda guerra del Golfo quindi il nostro Paese rimane come dire dal punto di vista dell'affidabilità dell'alleato Atlantico quindi degli Stati Uniti un punto di riferimento imprescindibile imprescindibile anche quando e soprattutto direi si vanno a compiere determinate Rock ci vorrà rispetto alle definizioni alle cornice
Originale e questo è un tema secondo me di riflessione anche per interpretare alcune scelte alcune dinamiche dell'oggi che non riguardano questa sessione e però riguarderanno sicuramente quelle che saranno i prossimi approfondimenti che andremo a proporre da qui all'inizio del prossimo anno sulle quali ci proponiamo di insistere nuovamente
Visto che questa giornata non a conclusioni come recitava il sottotitolo ma è una prima riflessione ad insistere ancora sulla sulla ricerca stregati che sicuramente è quello che riguarda gli anni Ottanta
Su quei ancora molto c'è da scrivere di beni ma soprattutto degli anni novanta come nuova fase diciamo di di storicizzazione che che riguarda insomma la l'interesse degli editti studiosi appassionati comunque più in generale è interesse diciamo del del paese
Io ringrazio tutti i relatori purtroppo sono mancati due diciamo due interventi assai significativi sull'Europa e ripeto anche soprattutto questo il tema delle connessioni politiche quindi l'Internazionale democratica e la terza via quindi che avremmo dovuto affrontare tutte quelle che erano nei nostri intenti insomma per recepiti dalla dal professor Marc facciamo in bocca al lupo per le ventuno può solo e lo ha colpito e affrontare tutte le questioni
Che riguardavano poi un po'la terza via l'abbia parte sull'onda americana piuttosto che anche le vicende uliviste che hanno riguardato il il nostro Paese che risentivano molto dell'influenza del progressismo tolte America quindi sono elementi di studio storico che dovremo affrontare come sempre con lo sguardo critico coltivando dubbi e mai certezze che sono sempre relative soprattutto in presenza dell'assenza di fonti documentali
Che io invito raccogliendo l'appello di Carolina coltivare a recuperare anche proprio con lo studio delle fonti orali che un'attività permettetemi di fare l'aziendalista che come Fondazione Craxi stiamo facendo quando la raccolta delle fonti orali della storia socialismo che allargheremo nel prossimo anno altri ori ambiti io vi ringrazio diavolo buone festività è Vito
L'appuntamento alla prossima iniziative saranno subito a gennaio