I 3 referendum in materia elettorale per Camera, Senato e Comuni (promossi dai Club Pannella e dalla Lega Nord)

Radio radicale torniamo a parlare di referendum lo facciamo con Ferdinando Adornato deputato del Gruppo progressisti federativo della canna allora facciamo il punto della situazione ieri l'Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione ha detto sì al quesiti referendari
A questo punto dunque per poter andare al voto di giugno circa non resta che superare l'esame della Corte costituzionale che chiama da decidere nel merito ovvero sull'ammissibilità delle tredici richieste di rete di referendum entro il venti gennaio prossimo
Dunque siamo in un momento molto importante un passaggio centrale per il referendum ma non solo anche per la vita politica e per la riforma in senso liberale del nostro Paese
Le opere Adornato facciamo riferimento in particolare ai referendum che intervengono in in materia elettorale
Qual è la sua posizione innanzitutto lei qual è la sua opinione in merito e cosa potremmo aggiungere cosa rappresenta noi cosa potrebbero rappresentare i referendum
Ma io intanto mi auguro che la Corte costituzionale ammette il fatto che gli italiani possono votarli questi referendum
So che il hanno lo scoglio più grosso per alcune delle culture politiche rappresentate dalla Corte costituzionale
è quello del referendum elettorale
Poi ci sono altre polemiche anche su altri referendum questo è lo scoglio lo scoglio più grosso
è inutile nasconderselo nel nostro Paese vera che ne evitabile che fosse così se una
Fortissima cultura proporzionalista
E molto difficile che in un sistema maggioritario Possa immediatamente muovere suoi passi come si trattasse di un atleta allenato invece da noi è un piccola ma non so concorsi interni
Mi auguro che si possa votare su questo referendum che la Corte costituzionale non sono trovi giuridicamente legittimo il quesito ma faccia anche un ragionamento politico perché Presezzo prenderci in giro queste decisioni sono anche le decisioni politiche
Non si tratta di discutere se ci piace il turno unico il doppio turno è in discussione il fatto di abolire canale proporzionale questo credo corrisponda alla al parere della maggioranza degli italiani che hanno visto un sistema maggioritario ancora non completamente formato comunque inquinato di giada questo canale proporzionale da questo venticinque per cento che era giusto perché referendum precedente questo prevedeva che però alla luce dei fatti si dimostra come una freno alla possibilità che sì di spieghino le forze politiche in una misura tale che l'elettore può saper scegliere direttamente il governo perché questa era la domanda di fondo che ci Trenitalia
Io sono per l'abolizione di questo che non è proporzionale spero che lo di poterlo votare nel referendum poi personalmente ma questo è un altro paio di maniche personalmente io sono per tutti questi sistemi elettorali che aiutano il cittadino sceglie direttamente il governo quindi ho il turno unico che porta a inevitabilmente nel tempo non subita una bipartizione bipartitico sezione del Paese io aggiornerò in modo molto semplice lo sempliciotto ma insomma credo come la stragrande maggioranza italiani di voler duetta Titti che si alterna al governo io posso decidere nei cinque anni a quale assegnare la responsabilità della della direzione del Paese la complicazione batterica lire quindici partiti dieci per titoli spartizione complicazione che va superato
Oppure io sono anche favorevole al doppio turno però con l'elezione diretta del premier perché in questo modo si arriva allo stesso risultato
Dovendo scegliere direttamente il premier già al primo turno è inevitabile che ci siano perlomeno coalizioni che bipolarismo nettamente insistere
Lei ha toccato due punti di quell'appello tre Forza Italia i Club Pannella che portare appunto come punti fermi del federalismo e dell'uninominale del presidenzialismo
In che lavora sottoscritta mi pare no io non ho sottoscritto l'appello perché purtroppo in questo Paese
Dopo i successi che hanno realizzato negli ultimi anni c'è che si potesse parlare di riforme istituzionali sganciando la propria opinione dall'adesione a uno schieramento politico
E purtroppo quello che è avvenuto in Italia dopo le elezioni di marzo sulla produzione dei due schieramenti l'un contro l'altro armati muro contro muro in cui
Un clima sostanziale di guerra civile metaforica per fortuna ma tale nel nella lacerazione che c'è nel Paese
Mi fa considerare con scarso diciamo una scarsa adesione tutte le attive su temi istituzionali che partono da movimenti politici io penso che quindi da Forza Italia o dei riformatori credo che al dovremo ancora dovremmo e dovremo ancora per lungo tempo invece praticare sui temi istituzionali quel trasversalismo
Che ci sia aiutato a vincere la battaglia referendaria quindi io sono d'accordo con alcune delle proposte che vengono di là nono firmato pure il testo perché vorrei a questo punto che dal mio mondo dal mondo democratico al mondo progressista nascesse un'iniziativa altrettanto forte in direzione del superamento che non è proporzionale in direzione di un'elezione diretta del premier in direzione di una riforma in senso autenticamente federale dello Stato
Diciamo che dunque i referendum potrebbero permettere la costruzione di un partito democratico a cui pensa per esempio Pannella e pure lei e Pannella in occasione delle elezioni politiche avete fatto due scelte diciamo opposte lei appunto il al di sia spostata si è posizionata accanto al PDS all'interno dello schieramento progressista e Pannella invece a fianco di Forza Italia
Paternali insieme fare un passo indietro e appunto fare non so è un bilancio di questa sola esperienza all'interno dello schieramento progressista
Sì parlarle commento decisioni conservatori all'opposizione e i riformatori al governo io credo che ci siano conservatori e riformatori sia all'opposizione che al governo
Per rispondere la prima parte della sua della sua domanda ammettono che i riformatori dell'opposizione sono ammutoliti
E credo che sia necessario che tutti i riformatori d'opposizione da ultimo qualche esempio c'è anche l'articolo e Michele Salvati sull'Unità è un articolo importante io cerco quel poco che posso fare di dire la mia
E credo che sia l'ora che i riformatori dell'opposizione venga fuori
Il bilancio dell'esperienza che lei mi chiede semplice da fare
Abdi
è finita le spezie dire finita non alle elezioni politiche è finita al momento in cui in questo progetto non è passata di
Italia quando Segni Occhetto hanno deciso di tradire da un certo punto di vista l'istanza del maggioritario e del referendum e quindi di non dar vita questa Grande alleanza democratica sul terreno liberaldemocratico ognuno ha scelto la sua strada
Entrambi mi pare hanno subito una sconfitta forse se avessero accettato la proposta che mi facevano forse il piccolo nessuno può saperlo forse sarebbero al governo questo
Corresponsabilità in quel momento poi il movimento che aveva ha proposto questo progetto come avviene nella vita normalmente si è trovato hanno potesse sciogliere al momento all'altro e di partecipare comunque a elezioni che in cui in ogni modo inizialmente tendevano a creare questo bipolarismo e l'hanno fatto
E abbiamo scelto la collocazione progressista però l'esperienza di era già finita e tant'è che io dopo le elezioni son tornato da un certo punto di vista per fortuna essere un libero battitore libero pensatore
Ma allora a questo punto da una parte i referendum potrebbero far emergere di Forsyth all'interno degli schieramenti e e allora chi dice no ai referendum
Io mi auguro come ho già detto che dai referendum ma non solo dei referendum dalla discussione politica che c'è in Italia o scusi sirena più visibile diversità all'interno gli schieramenti per quanto riguarda il mio ho già detto mi auguro che i riformatori presenti anche in gran numero in quello schieramento facciano sentire la loro voce
Che sia un po'ammutolito dopo la vittoria di Berlusconi fosse somme si può produrre di quello che è successo
Qual è la sua dovrebbe
Ti dice no ai referendum ovvero sia ti fa un discorso quanto del ai doppi turni si dicono no al referendum perché imporrebbe e il l'uninominale secco quindi il un turno all'americana l'inglese
E questo non è diciamo così vero anche se sicuramente i comitati promotori promotori del referendum lo auspicano
Invece i referendum potrebbero avviare appunto questi battito politico anche a cui lei faceva riferimento e quindi potrebbe essere proficuo da un punto di vista politico
Pannella hanno un amore troppo
Saponaro Lignano per la verità
Nel senso che invece non c'è nessun bisogno di esibire le sue preferenze che sono note e caricare i referendum elettorali che si sceglie tra l'una tutto non è vero non si sceglie tra un turno e per tutelare freno si sceglie se pure il canale proporzionale
Io credo che su questa linea possa esserci la stragrande maggioranza degli italiani segniamo discuterlo Tullio De Toni il referendum non è su questo
Le mie opinioni personali sono note sono vicine a quelle di Pannella ma non vedo perché bisogna caricare questo referendum di questa è in fasi anche perché saranno i fatti i il Parlamento italiano e in grado di in sintonia con l'opinione pubblica di votare una riforma che stabilisce due turni
E io ribadisco senza elezione diretta del premier i due turni sono il ritorno alla proporzionale punto diciamo le cose come stanno comunque o il Parlamento ingrata discute ancora fra lo faccia
E altrimenti quello che indiscusso nel referendum è l'abolizione grave proporzionale nella scelta tra un turno e due turni anche i due turni
Previsti da alcuni sono senza che la proporzionale
Quindi non c'è questa questione io credo che Marco sbagli a caricare l'eccessiva enfasi questo referendum perché forse si sottrae consensi che potrebbero esserci fatta a livello politico asserì diciamo che passa questo tipo di
Di impostazione che appunto lo scontro tra culture mischie doppio turnisti
Quindi i dopo permise di Colorno al referendum conferma che questo sia il panorama generale a livello politico anche se l'opinione pubblica a partire dai referendum nel novantatré si espresse appunto per il maggioritario e continuerebbe a farlo con il referendum
Se questo passa appunto alla corte costituzionale inseriti ma è così io nel merito sono d'accordo con Pannella su questo nel metodo no
Perché io per carattere non credo dalle questione posta tra guelfi e ghibellini a me questa storia nota un istituto ministri non mi piace nel senso che il problema è i cittadini italiani debbono o no scegliere direttamente il Governo vogliono o no scegliere direttamente il governo e allora si deve trovare la via per poter permettere questa città d'Italia
Al di là delle questioni non deve diventa una questione ideologica questo dal nono turno doppio turno qual è la via per far scegliere direttamente agli italiani il governo io ragionando onestamente e non solo per le mie preferenze dico che deriva solo due però il loro turno
Che tendenzialmente porta questo perché il capo dello schieramento come avviene in Inghilterra o in Germania anche il capo dello schieramento
Che vince e automaticamente candidato alla leadership del Governo oppure può avvenire con un doppio turno e colleziona diretto del pre
Questo è il nodo tecnico per garantire questa volontà degli elettori italiani
E questo che non bisogna tradire dopodiché ognuno avrà le sue scelte tra tra tra tra i due sistemi quello che non è consentito è un doppio turno senza elezione diretta del premier perché quello non favorisce la scelta del governo ma ci riporta pienamente del clima la proporzionale
Secondo lei il Parlamento senza la spinta dei referendum riuscirebbe ad abbandonare questo sistema spuri appunto con la presenza della quota proporzionale al venticinque per cento
Allora il Parlamento italiano non è mai riuscito a fare nessuna riforma senza la spinta delle libere e anche i gli oppositori dei referendum che possano aver ragione perché un e se non può andare avanti a colpi di referendum però devono rendersi conto che i referendum sono un divertimento ma sono l'unica via finora
Resa poi indispensabile che si persegue per forza in sostanza perché il Parlamento non registrava sui temi di riforma
Si potrebbero riassumere qui invece chi dice no ai referendum comunque si dimostra non particolarmente contrario alla quota proporzionale
Ma penso di sì ma di robinie referendum significa dire no al mare
Esistano i referendum sono stati chiesti dei cittadini
Bisogna che la Corte costituzionale consente di Tadini Bocchino e chi dice no ai referendum si oppone e se ne se la Corte costituzionale ci sono i referendum infatti farebbe solo perdere tempo al Paese perché in questo Paese e aperta la questione Grande Riforma delle istituzioni da almeno quindi c'è
La aperta Craxi e ed era una viaggio mostra tant'è vero che è stato sin
Tornando al consenso se poi invece di farla grande riforma delle situazione sembra nata grande Laprocina distacco questo è un altro paio di maniche ma quella via era una riaperto
Dopo l'anno aperte i referendum di Segni
Di tutti i vari altri referendari e se si è ottenuto soltanto una riforma elettorale questi quindici anni
In questo Paese del più noto soltanto le forme letterarie bisogna farla grande riforma delle istituzioni col Parlamento trovò la via o ci porteremo molto più tempo a colpi di referendum ma e la responsabilità non è di chi indice i referendum responsabilità è di chi non legifera in senso riformistico nelle istituzioni
Parliamo dunque di regole cosa penso di un'Assemblea costituente eletta col proporzionale
Per l'ex negozio perché sono sempre le preoccupazioni devono essere eletta col proporzionale nella nella nella questione specifica
Io credo che l'Assemblea costituente potrebbe anche in linea di principio essere una soluzione giusta il fondo un Paese serio che sa che deve passare da una repubblica l'altra dalla prima alla seconda Repubblica nella quale sottolineo ancora non siamo la via più semplice più solenne più formale che ha è quella di un'Assemblea costituente quest'Assemblea costituente l'Italia avrebbe dovuto essere convocata a dieci anni
Questa è la verità delle cose naturalmente la politica in ritardo sulla storia e questo non è avvenuto
Adesso convoca un'assemblea costituente significa rimandare
La definizione delle nuove regole a un periodo che credo realisticamente si può considerare intorno ai due anni
Cioè noi con altre tra il tempo di discussione di lacerazione si fa non si fa poi la nomina e poi le elezioni poi i mezzi necessari per fare insomma tardi a due anni e forse più di due
Quindi gli allievi precedono contrarietà all'Assemblea Costituente mi sembrano in impraticabile
Per via di questo questo problema lo dobbiamo fare più in fretta
Non tanto in fretta però da consumare una una farsa linguistica che si chiama governo delle regole
è una farsa linguistica perché non esiste un governo delle regole Greco deve fare il Parlamento o fare dell'elettore sovrano non esiste un governo preposto alle regole perché per quanto possa essere larga la coalizione che regge questo governo resterebbero sempre fuori dalle forze regolarmente elette in Parlamento e che ne si vede perché non debbano contribuire alla stesura di queste se questa maggioranza volesse fare da solo le regole sbaglierebbe perché le regole dove fra tutti gli italiani
Se ci fosse un altro governo che volesse riassumere analogo atteggiamento sbaglierebbe perché non non è il governo che deve scrivere e il Parlamento
Secondo me la via migliore
Forse l'ultima via ragionevole prima di andare a uno scontro molto forte nel Paese sulle riforme istituzionali non irragionevole che mi appresto proporre un disegno di legge costituzionale e quello di una commissione se mi costituente c'è una Commissione parlamentare
Resa più ricca per l'apporto anche di costituzionalisti presi fuori dal Parlamento
Che alla quale vengono dati dieci mesi per scrivere un testo questo testo va in avaria ho approvato o boccia se viene approvato sia un referendum confermativo da parte degli elettori
Quindi non è la vecchia bicamerale che non aveva potere una commissione dotata di poteri che possa proporre andava un testo su cui non si discute emendamenti che saranno già stati discussi in commissione ma si vota a favore poco e questa e in dieci mesi seguendo questa strada si possono avere si può avere una grande riforma della seconda parte della Costituzione
Per concludere torna a parlare di referendum lei è ottimista dove sia per come si sta svolgendo il dibattito politico a che punto sta il progetto liberale
A differenza di cinquant'anni fa quando uscimmo dalla seconda guerra mondiale in cui la cultura liberale in questo Paese era stata prima soffocata dal fascismo e poi non ha partecipato in fondo alla ricostruzione del Paese se non con alcuni grandi protagonisti
Maestri di pensiero che però non hanno avuto diciamo l'esito di di poter far diventare la cultura liberale e cultura di massa in questo Paese recupero di massa sono diventate le culture
Non liberali
E anche illiberali del comunismo seppure del comunismo italiano che era diverso risulta nazionale di un cattolicesimo Deep teme che piano piano a a sempre più cancellato la parola cattolicissimo sempre più esaltato la parola potere
Oggi direi che cinquanta anni dopo Dio sa se son pochi o tanti nella storia dei popoli ci sia una vastissima richiesta di cultura liberale del paese
Mi pare
Che proprio per via della storia che io schematizzato
In due parole ci sia invece una scarsa offerta politica liberale e non è un caso perché la storia politica italiana non ha portato alla nascita di scudi un ceto politico liberale c'erano
Vede deve dei belli o brutti anatroccoli in ogni partito in ogni formazione forse anche più d'uno ma alla lava dalla dominante di fondo non era libera
Lalla migliorato del laboratorio italiana perché è questa la costruzione di due grandi partiti liberali uno di centrodestra o di centrosinistra
Berlusconi ha cominciato a tentare per tentare di farlo diciamo che l'inquinamento e la sua operazione son tantissimi proprio tantissimo
Ognuno può autodefinirsi liberale ma il valore della cultura liberale pochi sanno cosa in Italia per viene la storia raccontato e quindi è poco decifrabile Bossi e liberale
Nel liberale Berlusconi stesso liberale la sapere ma nessuno di noi se uno ci dice che è un cattolico che è un comunista sappiamo rispondere se in Italia dice che un liberale molto difficile se tacesse Santoro uno di quei perché fa su questo non avrebbe risposto
Quindi si tratta di lavorare perché esista un'offerta politica liberale
Lei cita l'esempio di Forza Italia però potremmo dire altrettanto presunto del PDS che rispetto alla non so al al al congresso di Bologna Antonio fatto una marce indietro appunto parlando di questo processo liberale
No parlavo del governo del centrodestra perché almeno il centrodestra ha usato la parola
Nell'opposizione ancora nessuna USA a destra c'è qualcuno che si definisce liberale Bossi definisce liberista quell'altro dice che liberaldemocratica e quindi io discutevo di questo sul centrosinistra non ne parlavo proprio perché lì neanche nessuno usa la parola
La ringrazio